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Padova, 10/06/2013 Relatore: Pezzullo Luca – resp tuttorato Preparazione all’ESAME DI STATO – EdS Empap è ENTE PREVIDENZA ASSISTENZA PSICOLOGI che è l’ente alla quale gli psicologi libero professionisti dovranno versare i contributi per la pensione: a differenza dell’INPS pago il 12% a dispetto del 30%. Entro 90 giorni dalla prima fattura devo andare a pagare -> nel sito dell’albo c’è la sezione “giovani iscritti” per info utili Guardare legge 56/89 L’esame di stato ABILITA all’iscrizione all’albo, ci si iscrive in un secondo momento e ci si impiega dopo aver sostenuto l’esame 1 – 2 mesi (costa 150 € all’anno) Da giugno 2013 ci sono dei crediti di formazione obbligatori pena sanzioni dall’ordine degli psicologi. Nel 1999 c’erano 27000 psicologi e 20000 erano iscritti all’EMPAP(liberi professionisti) -> nel 2012 gli psicologi erano 85000 con 40000 iscritti all’Empap -> la crescita dei liberi professionisti più lenta rispetto ai laureati = poco lavoro e adattarsi. ESAME DI STATO Le informazioni precise si trovano nei regolamenti dell’EdS, nel sito di ateneo, vagliando il profilo del presidente di commissione e nell’ufficio post laurea. La commissione è composta da 5 persone: 3 prof. Uni, 2 persone dell’ordine ed eventuali supplenti. Le commissioni realmente sono 2 che si dividono gli studenti dalla A alla L e dalla M alla Z -> lavorano in parallelo e gli argomenti vengono scelti insieme. La scrittura dell’esame di stato deve essere svolta come fossi un professionista e non come uno scolaro. Il 1° giorno viene svolta la 1° prova che dura 2 – 3 ore Il 2° giorno la 2° e 3° prova che durano dai 90 min alle 2 ore Dopo 2 settimane la 4° prova orale Le prove si dividono in: 1. 1° prova TEORICA 2/3 ore 2. 2° prova PROGETTUALE 2 ore 3. 3° prova APPLICATIVA 2 ore 4. 4° prova ORALE 15 min dopo 2 settimane dalle prove scritte Ogni prova ha il suo voto in 50esimi e la Sufficienza è con 30 –> il voto complessivo è il totale e va da 120 a 200 - se 2 prove vanno molto bene e una male BOCCIATO, bisogna superare i 30 in ogni prova
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Relatore: Pezzullo Luca – resp tuttorato · Le informazioni precise si trovano nei regolamenti dell’EdS, nel sito di ateneo, vagliando il profilo del ... normalmente con un intervallo

Apr 26, 2018

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Padova, 10/06/2013

Relatore: Pezzullo Luca – resp tuttorato

Preparazione all’ESAME DI STATO – EdS

Empap è ENTE PREVIDENZA ASSISTENZA PSICOLOGI che è l’ente alla quale gli psicologi libero professionisti

dovranno versare i contributi per la pensione: a differenza dell’INPS pago il 12% a dispetto del 30%. Entro

90 giorni dalla prima fattura devo andare a pagare -> nel sito dell’albo c’è la sezione “giovani iscritti” per

info utili

Guardare legge 56/89

L’esame di stato ABILITA all’iscrizione all’albo, ci si iscrive in un secondo momento e ci si impiega dopo aver

sostenuto l’esame 1 – 2 mesi (costa 150 € all’anno)

Da giugno 2013 ci sono dei crediti di formazione obbligatori pena sanzioni dall’ordine degli psicologi.

Nel 1999 c’erano 27000 psicologi e 20000 erano iscritti all’EMPAP(liberi professionisti) -> nel 2012 gli

psicologi erano 85000 con 40000 iscritti all’Empap -> la crescita dei liberi professionisti più lenta rispetto ai

laureati = poco lavoro e adattarsi.

ESAME DI STATO

Le informazioni precise si trovano nei regolamenti dell’EdS, nel sito di ateneo, vagliando il profilo del

presidente di commissione e nell’ufficio post laurea.

La commissione è composta da 5 persone: 3 prof. Uni, 2 persone dell’ordine ed eventuali supplenti. Le

commissioni realmente sono 2 che si dividono gli studenti dalla A alla L e dalla M alla Z -> lavorano in

parallelo e gli argomenti vengono scelti insieme.

La scrittura dell’esame di stato deve essere svolta come fossi un professionista e non come uno scolaro.

• Il 1° giorno viene svolta la 1° prova che dura 2 – 3 ore

• Il 2° giorno la 2° e 3° prova che durano dai 90 min alle 2 ore

• Dopo 2 settimane la 4° prova orale

Le prove si dividono in:

1. 1° prova TEORICA 2/3 ore

2. 2° prova PROGETTUALE 2 ore

3. 3° prova APPLICATIVA 2 ore

4. 4° prova ORALE 15 min dopo 2 settimane dalle prove scritte

Ogni prova ha il suo voto in 50esimi e la Sufficienza è con 30 –> il voto complessivo è il totale e va da 120 a

200 -� se 2 prove vanno molto bene e una male BOCCIATO, bisogna superare i 30 in ogni prova

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Nello svolgimento dell’esame di stato le risposte devono essere RAGIONATE come da buon professionista:

ARGOMENTABILI e DIMOSTRABILI.

Deve essere scritto COMPRENSIBILE, anche in stampatello – è possibile portare il dizionario di italiano

chiedendo il permesso alla commissione – si può fare la brutta e poi la bella copia.

No bigliettini, non strafare (non fare il saccente), leggere BENE la domanda e usarla come scaletta.

I TESTI CONSIGLIATI SONO INDICATI NELLE SLIDE DEL TUTTORATO

PRIMA PROVA (GENERALE)

La più simile ad un esame universitario, domande di tipo teorico o metodologico

• Generale

• Metodologia della ricerca -----� a Padova --� Le GRANDI AREE della Psicologia Generale

• Psicologia dello sviluppo

• Sociale

La preparazione all’esame deve essere trasversale infatti le competenze richieste per l’albo devono essere

trasversali e non verticali -> studio i capitoli e li integro.

La commissione sceglie tra 3 domande proposte una che tutti dovranno fare per la 1° prova

I primi 10 minuti dell’esame li passo a fare lo schema sul cosa fare

Consigli:

− guardare prove passate

− esplicitare ogni scelta o prospettiva/approccio

− evitare di parlare di ideologie: essere LAICI , esplicitare modelli di riferimento ma non giudicare o

esprimere valori

SVOLGIMENTO (clessidra)

1. stato dell’arte, contesto epistemologico, esplorazione ---------

2. specializza: caratteristiche, teorie, categorie, metodologie \ /

3. max specializzazione: focalizzazione, esempi, casi / \

4. riallargo: finale, sviluppo, implicazione ---------

Scrittura professionale, non troppi dettagli, assoluta centralità: argomentazione fluida, no patchwork ->

concatenazione logica

DALLE 2 ALLE 6 FACCIATE -> 4 FACCIATE E’ OK

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SECONDA PROVA – PROGETTO

Consigliati corsi di progettazione fatti dal tuttorato durano 5 settimane

Consigliato studio di VBS e GANT per la progettazione

1. letti i progetti scelgo, mi fermo, penso con logica ed entro nell’ottica

2. faccio bene uno SCHELETRO che definisce la logica del progetto

Scheletro:

1. contesto --------

2. bisogni |

3. attori | impostazioni iniziali – professionista

4. operalizzazione variabili -------

5. strumenti, chi, tempi, attività problematiche| metodo - junior

6. come valuto, riporto -------

7. verifiche _____ follow up

per i costi o spese trovo un range, per variabili specifiche in base ad eventi metto il lasco -> guardo

tariffario psicologi -> cifre realistiche, se non ho minima idea evito

TERZA PROVA – APPLICATIVA

Casi reali professionali: 4 tracce : 1 per indirizzo (leggere anche degli altri indirizzi, magari più

interessanti o facili)

Faccio tutti i passaggi come da manuale anche se non servirebbe (ad esempio metto cmq il test per una

selezione anche se solo per 3 posti di alto profilo)

Anche per la 3° prova i corsi di progettazione potrebbero essere interessanti

Oltre ai materiali indicati nelle slide è bene leggere anche di MOBBING, STRESS LAVORO CORRELATO,

ECC. e farsi un idea dei principali strumenti anche delle altre correnti di psicologia come roschac,

MMPIA, CAT ecc. -> avere delle basi di tutto.

QUARTA PROVA – ORALE

1. spiegare, argomentare prove scritte: prepararsi dove si pensa di aver cannato allo scritto perché

possibile chiedano chiarimenti o verifiche di quello che si è scritto

2. possono chiedere una rilettura teorica dello scritto o del tirocinio

3. tirocinio: come e cosa è stato fatto. NON dire che ha fatto schifo, sono io il responsabile di essere

rimasto e non aver cambiato

Dire cosa , come e perché ho fatto/impegnato al tirocinio-> legato al percorso formativo -> dire sempre

che ho fatto con la supervisione del tutor

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Possono chiedere per esperienze particolari come il cacciatore di teste e quindi bisogna preparare 2 o 3

riflessioni particolareggiate

Tesi di laurea

Cosa farò dopo

Sapere il codice deontologico, anche in relazione alla attività di caccia!!

IN BOCCA AL LUPO ;)

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Psicologia - Esame di Stato

Alcune informazioni tutoriali di base per l’Esame di Stato

Servizio Tutorato di Psicologia

Università degli Studi di Padova

@ 2012

Tutti i diritti riservati, riproduzione vietata

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Servizio Tutorato di Psicologia -

Università di Padova @ 2013

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Premessa importante • Quelli che seguono sono informazioni di ordine generale, a

puro scopo orientativo, diretti a chi si accinge a prepararsi per il sostenimento dell’Esame di Stato (EdS) per l’abilitazione alla professione di Psicologo (in particolare, presso la sede di Padova).

• Le indicazioni fornite NON sono da intendersi in nessun modo come “indicazioni ufficiali” dell’Ateneo, ma solo come informazioni orientative di ordine generale.

• Allo stesso modo, NON esistono “bibliografie ufficiali o consigliate” per l’Esame di Stato. I testi che verranno citati sono tali solo per la loro diffusione tra gli “esaminandi”, ma – ASSOLUTAMENTE - non perché rappresentino i “testi da avere per passare l’esame”.

• A livello di testi, sono infatti assolutamente sufficienti i testi di studio ed i manuali che avete già studiato durante gli anni di studio all’Università !

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Università di Padova @ 2013

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Disclaimer

• N.B.: le informazioni seguenti sono quindi da intendersi esclusivamente come “informazioni generiche non vincolanti”; il Servizio Tutorato, la Scuola di Psicologia e l’Università degli Studi di Padova non forniscono rispetto ad esse alcuna garanzia esplicita o implicita, e non si assumono alcuna responsabilità rispetto alle loro conseguenze, dirette o indirette.

• Per informazioni ufficiali di tipo normativo ed amministrativo, si rimanda espressamente alla normativa di riferimento, ai regolamenti relativi, all’Ufficio Esami di Stato (Servizio Post-Lauream di Ateneo) ed alle determinazioni delle Commissioni d’Esame.

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Università di Padova @ 2013

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Cosa è l’Esame di Stato (EdS) ? • L’Esame di Stato (EdS) è l’Esame pubblico, previsto

dalla Costituzione della Repubblica, per cui lo Stato valuta l’idoneità all’abilitazione professionale di un laureato. Molte professioni (tutte quelle Ordinistiche, ovvero con un Ordine che organizza i professionisti) prevedono un EdS. Per sostenere un EdS è normalmente necessario avere un titolo di laurea VO/NO ed aver completato un tirocinio pratico-applicativo.

• Il superamento dell’EdS permette di iscriversi nell’Albo, che riporta l’elenco di tutti i cittadini abilitati formalmente ad esercitare una specifica professione.

• Gli iscritti all’Albo costituiscono l’Ordine professionale, ovvero l’organo di autogoverno dei professionisti esercenti una data professione. L’organizzazione degli Ordini è stabilita e normata dalla Legge.

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EdS, Albo ed Ordine • Il superamento dell’EdS permette di richiedere

l’iscrizione all’Albo degli Psicologi (Sezione A: laureati VO + laureati specialistici/magistrali NO; Sezione B: laureati triennali NO).

• La richiesta di iscrizione all’Albo deve essere diretta all’Ordine degli Psicologi della propria regione di residenza (o di abituale attività).

• L’iscrizione all’Albo è necessaria per poter esercitare la professione di Psicologo. La piena qualificazione ed autonomia professionale si consegue solo con l’iscrizione alla Sezione A.

• Maggiori informazioni presso il sito del CNOP www.psy.it, o presso i siti dei propri Ordini regionali di riferimento (www.ordinepsicologiveneto.it Veneto, www.opl.it Lombardia, etc.).

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Alcuni Miti sull’EdS

• NON è vero che all’EdS avvengano indiscriminate “bocciature di massa”: la percentuale degli abilitati è normalmente alta (solitamente superiore ai due terzi dei candidati).

• L’EdS NON è un doppione della laurea o di qualche esame: l’EdS è strutturato in modo da richiedere l’uso di competenze trasversali ed integrate provenienti dai diversi esami sostenuti nel corso di laurea, dalle esperienze di tirocinio, etc.

• E’ possibile sostenere l’EdS anche in sedi geografiche di Atenei diversi da quello in cui ci si è laureati, ma bisogna avviare con un certo anticipo le procedure di riconoscimento del tirocinio svolto. Inoltre, in media non vi sono grandi differenze tra i numeri di abilitati/non-abilitati nelle diverse sedi universitarie.

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• Evitate il “nomadismo da EdS” provando ad iscrivervi in sedi “esotiche”; evitate di credere alle innumerevoli voci INFONDATE che circolano sull’EdS (“a Fantasilandia è più facile che Topolinia; la sessione estiva è più dura di quella autunnale; etc.”)

• Più in generale, se proprio vogliamo dargli una lettura “psicologica” o “antropologica”, l’EdS è effettivamente l’ultimo “rito di passaggio” per l’avvio alla Professione; come tale, e come avviene per ogni tipo di “rito di passaggio”, è inevitabile e fisiologico che intorno ad esso fioriscano leggende, voci di corridoio, passaparola spesso errati….

• Ed attenzione a tutto quello che proviene da fonti indirette come “l’amico di una mia amica ha detto che…”; riferitevi sempre alla normativa in vigore ed agli appositi uffici (Segreterie Amministrative, Post-Lauream, etc.) per avere informazioni “ufficiali” ed attendibili.

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Commissioni • A Padova si viene normalmente smistati

su base alfabetica a due Commissioni.

• Ogni Commissione è presieduta da un Professore Ordinario, ed è composta così:

• A) 3 Professori Universitari

• B) 2 Professionisti iscritti all’Ordine, con almeno dieci anni di anzianità professionale

• C) (Membri Supplenti)

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In generale… • Le prove vengono sostenute di seguito l’una

all’altra, normalmente con un intervallo di un giorno tra le prove scritte (a volte la seconda e la terza sono tenute lo stesso giorno), e di circa due settimane/un mese prima dell’orale.

• Ogni prova riceve una valutazione in cinquantesimi (o decimi equivalenti).

• E’ necessario superarle tutte (con una valutazione di almeno 30/50 per ciascuna).

• Se si viene bocciati ad una prova, è necessario ripeterle TUTTE (se si viene bocciati all’Orale, ad esempio, alla prossima sessione bisognerà ripetere TUTTO l’esame, comprese le prove scritte che erano state superate la prima volta).

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Le Prove (tempi orientativi, da verificare con la propria

Commissione) • SCRITTE:

1. Prima Prova (“Teorica”) – 2/3 ore circa

2. Seconda Prova (“Progettuale”) – 2 ore circa

3. Terza Prova (“Applicativa”) - 2 ore circa

(A volte le prove scritte si svolgono spesso nello stesso giorno, una il mattino e l’altra il pomeriggio, o in giorni immediatamente successivi).

• ORALE:

4. Quarta Prova (“Orale”) - 15 minuti circa, circa un paio di settimane/un mese dopo gli scritti.

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Regole generali per tutte le prove

• PRIMA si ragiona approfonditamente su quello che viene richiesto, POI si parte a scrivere.

• “Tutto quello che scrivete deve essere argomentabile e dimostrabile”: non scrivete una SOLA RIGA per cui non siate in grado di dimostrare la coerenza concettuale, la logica sottostante o i riferimenti teorici precisi.

• Ogni concetto, ipotesi o (soprattutto) conclusione messa nero su bianco deve essere basata su “fondamenta concettuali” ben solide, e dovete essere in grado di sostenere argomentativamente il perché avete scritto proprio quello che avete scritto, con un adeguato punto di vista scientifico e professionale.

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Consigli vari • Non strafate: non dovete dimostrare di essere

“bravissimi e geniali”, dovete dimostrare di poter essere “un professionista serio”, che si muove con competenza, serietà e rigore.

• Spesso, “lanciarsi” in risposte troppo “creative” rischia di far compiere pericolosi ed inutili “scivoloni” in prove che sono in realtà congegnate non per evidenziare la “genialità” di qualcuno, ma la serietà professionale e la competenza di base di tutti.

• P.S.: sembra ovvio, ma… non – nel senso di NON – arrivate con bigliettini, trucchetti, schemini nascosti o furbizie del genere. E’ il modo migliore per farsi espellere – e con ragione.

• Siete Dottori che si presentano all’Esame di Stato per diventare Psicologi professionisti, non siamo alla verifica di geometria delle medie.

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Prima Prova (“Generale”)

• E’ una prova scritta, di argomento teorico-generale o metodologico. Viene preparata una terna di temi, da cui poi è estratta la prova d’esame.

• Normalmente si tratta di un tema abbastanza ampio, relativo all’articolazione di un argomento di psicologia generale, metodologia della ricerca, psicologia dello sviluppo e/o sociale.

• A Padova, il tema spesso è relativo alle “grandi aree della psicologia generale”, ma occasionalmente sono stati proposti temi più specifici ed interdisciplinari. Vediamo qualche esempio.

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• Prima prova scritta (lauree v.o. e specialistica) – Prima Sessione 2006

• 1. Perché è difficile l’apprendimento di nuove conoscenze? Il/la candidato/a indichi i fattori che possono facilitare od ostacolare l’apprendimento, facendo possibile riferimento ad uno dei settori psicologici, ossia quello generale o evolutivo o sociale o clinico.

• 2. I processi di categorizzazione sono alla base di tante operazioni linguistiche, valutative,concettuali, mnestiche che riguardano oggetti, persone e situazioni con cui gli individui entrano in contatto nel corso della loro vita di relazione. Il candidato/la candidata è pregato di affrontare l’analisi di tale processo, individuando i suoi più generali aspetti teorici e successivamente scegliendo una particolare angolatura disciplinare (generale, sociale, evolutiva, dinamica, clinica) per la presentazione di riflessioni specifiche.

• 3. L’intelligenza: teorie, strumenti di rilevazione e riscontri empirici. Il candidato/la candidata è pregato di affrontare l’analisi di tale costrutto, scegliendo una particolare angolatura disciplinare (generale, sociale, evolutiva, dinamica, clinica) per la presentazione di riflessioni specifiche.

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• 1. CALMA E GESSO

• 2. Analizzare con grande attenzione il testo, e prendersi un po’ di tempo per studiarselo per bene, farsi passare un po’ d’ansia, etc.

• 3. COSA MI STANNO CHIEDENDO ? Cosa ESATTAMENTE mi stanno chiedendo ? Attenzione a non rispondere a qualcosa di diverso da quello che è stato chiesto (è un errore grave).

• 4. Iniziare a buttare giù la scaletta di riferimento… e gestite bene il tempo che avete, facendo “check periodici” di cosa state scrivendo.

• 5. Evitate eccessi “ideologici” di tipo teorico, in un senso o nell’altro: anche se siete “molto vicini” ad un certo orientamento, ricordate di essere il più possibile “LAICI”: non siete all’EdS per esprimere giudizi o valutazioni apodittiche, o per fare partigianeria teorica, ma per esporre argomentazioni ben strutturate e teoricamente equilibrate.

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Prima Prova • Valutate l’uso di tecniche espositive scientifico-

professionali; tra le altre potrebbe ad esempio essere utile quella della “clessidra”:

1. Introduzione “larga”: stato dell’arte, contesto epistemologico, etc.

2. Specificazione (si restringe): caratteri e criteri dell’argomento, aspetti dei modelli teorici, metodologie…

3. Massima focalizzazione (collo della clessidra): esempi rilevanti, importanti case-studies, analisi di un esperimento significativo, etc..

4. Riallargamento finale: ricongiunzione dei discorsi modellistici e metodologici con gli aspetti più generali, con il contesto teorico di partenza, con le conseguenze e gli sviluppi, con le prospettive di ricerca, etc.

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In generale… 1. Stile professionale, argomentativo, da “tesi di laurea”.

2. Trattazione di “mesolivello”: non disperdetevi ansiosamente (le domande sono molto ampie, è un rischio frequente), ma al contempo non diventate ossessivi…

3. Il diavolo sta nei dettagli… non inserite dati e nozioni di cui non siete sicuri, o che non sapete giustificare.

4. Ricordatevi l’assoluta centralità di fare sempre un “discorso organico e ben strutturato”, non fate un “patchwork” di teorie, modelli, esperimenti e idee in libertà, scarsamente connessi tra loro: l’organizzazione del discorso vale più del discorso stesso !!!

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Testi di consultazione • E’ necessario prepararsi –molto bene - su un buon manuale

di psicologia generale, aggiornato ed abbastanza ampio nella trattazione.

• La preparazione dovrebbe poi essere integrata con lo studio di un manuale istituzionale di metodologia della ricerca, un manuale istituzionale di psicologia dello sviluppo e possibilmente un testo di psicologia sociale. Alcuni manuali di psicologia generale forniscono anche trattazioni di base di temi di sviluppo, metodologia e sociale, ma potrebbe essere opportuno integrarli un po’ con materiali aggiuntivi.

• Consigliamo anche di provare a svolgere alcuni vecchi temi (sono reperibili sul sito di Ateneo), per esercitarsi.

• I testi al momento più diffusi tra gli studenti (ma il che non significa necessariamente i “migliori”) sono il Gray, il Darley (edizione integrale, due volumi), l’Atkinson ed il Moderato-Rovetto.

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Terza Prova (“Applicativa”) • E’ una prova scritta, di tipo applicativo.

• Al candidato viene proposta una problematica applicativo-operativa, o un caso clinico, da inquadrare e sviluppare correttamente.

• Vengono solitamente proposte 4 tracce, una per “indirizzo” (generale e sperimentale; sviluppo ed educazione; sociale e lavoro; clinico).

• Attenzione: il candidato può scegliere liberamente la prova che preferisce, anche se è diversa da quella del proprio indirizzo di studi pregressi.

• Valutate con estrema attenzione quale vi conviene fare, a volte quella di un altro indirizzo può risultare più fattibile (in base alla propria preparazione, esperienza, etc.) di quella “canonica” del proprio indirizzo.

• Vediamo qualche esempio, e provate a pensare a come organizzereste i materiali relativi:

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• Prova per 1PS (1 Sessione 2006)

• Il/la candidato/a illustri un progetto di ricerca sul tema della memoria. Indichi:

• - scopi e obiettivi della ricerca

• - metodo

• - procedura

• - risultati attesi

• - analisi statistiche opportunamente scelte sulla base dei dati raccolti.

• Prova per 3PS:

• Una azienda meccanica di medie dimensioni (100 dipendenti), ha recentemente introdotto una nuova linea di produzione di piccoli componenti, assistita da un sofisticato software. Risulta pertanto necessario assumere 3 nuovi dipendenti, da occupare sulle consolle di controllo dei processi produttivi in atto. Loro compito sarà quello di vigilare sulla regolarità del funzionamento del sistema ed eventualmente di intervenire in predefinite condizioni di criticità. Viene affidato allo psicologo il compito di predisporre e attuare le procedure di selezione.

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• Prova per 4PS:

• Y. ha 25 anni. Si rivolge ad uno psicologo privato su indicazione di una amica (psicologa e collega del professionista). Nella prima telefonata accenna a gravi problemi di ansia di cui soffre e chiede un appuntamento per una visita. Il giorno precedente al colloquio si reca urgentemente al Pronto Soccorso. Per l'assenza di riscontri patologici sul piani fisico viene rinviato a casa con l'invito a rivolgersi al proprio medico che valuterà di prescrivergli psicofarmaci. Al primo colloquio con lo psicologo Y. riferisce che da qualche settimana il problema è aumentato di intensità tanto da costringerlo ad assentarsi dal lavoro da 10 giorni. Y. continua descrivendo la sua forte paura, che non sembra avere, almeno apparentemente una causa esterna. Aggiunge che è soggetto a momenti di crisi, durante i quali avverte vari sintomi psicofisici che lo costringono a condotte di esitamento; esse si realizzano in diversi contesti, quello degli amici, del lavoro e della famiglia. Rimane in casa per lunghi periodi proprio perché vuole evitare il peggio. Riporta di avvertire improvvise palpitazioni, difficoltà respiratorie, di sudare molto e di avere paura di impazzire, fino a morire. I suoi familiari sono preoccupati per lui. La madre e il fratello maggiore lo hanno accompagnato al colloquio. Nel corso della seduta Y. ricorda che il padre 8 anni fa ("proprio quando ne avevo più bisogno!") si è suicidato. Le sue crisi sono incominciate 2 mesi fa: la prima volta era in pizzeria a festeggiare il compleanno di un amico. Era presente anche la fidanzata. Con lei stanno progettando di mettere su casa, visto che il loro buon rapporto dura da 4 anni. E' soddisfatto del suo lavoro (Y. è capomagazziniere) ma ha avuto difficoltà e conflitti con la direzione di una ditta in cui era precedentemente, per cui ha cambiato azienda da 6 mesi. A Y. piace disegnare e vorrebbe diventare tatuatore (mostra raramente i suoi tatuaggi con l'effigie del padre e di Gesù Cristo).

• Al/la candidato/a si richiede di formulare una prima ipotesi diagnostica con la specificazione dei costrutti psicologici e la descrizione degli strumenti psicodiagnostici da utilizzare, in riferimento alle aree problematiche da approfondire, utili al fine di prevedere una presa in carico psicologica e/o terapeutica.

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• Prova per 2PS

• Gli insegnanti di una classe prima media chiedono una consulenza allo psicologo per alcuni problemi di comportamento recentemente avvenuti tra compagni nella classe.

• Durante il primo colloquio, l’insegnante di italiano riferisce di un ragazzino che, la settimana scorsa, ha picchiato un compagno di classe durante l’intervallo, apparentemente senza una ragione. Altri insegnanti confermano l’accaduto e riferiscono di essere a conoscenza di altri casi analoghi che hanno avuto come protagonisti anche altri ragazzi della medesima classe.

• Infine, l’insegnante di religione riferisce di aver avuto un colloquio con una madre molto preoccupata perché sua figlia, una ragazzina con qualche difficoltà di apprendimento, dice di non avere amici nella classe e di non voler più andare a scuola perché nessuno parla con lei.

• Il/la candidato/a delinei le possibili dinamiche relazionali della classe in oggetto, descrivendo quali metodi e strumenti utilizzerebbe per approfondire la conoscenza del caso, come momento preliminare per successive strategie di intervento.

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Terza prova: svolgimento • Calma e gesso…

• Rileggi la prova che hai scelto di fare, facendo bene attenzione a tutto quanto ti viene chiesto. Sei sicuro di volerla/poterla fare ? Sei veramente sicuro ? Hai poco tempo, se ti infili nella prova sbagliata non ne esci più fuori.

• Schemino e scaletta… come organizzi il caso ? Perché scegli di organizzarlo in un certo modo ? Ne sei consapevole ? Quali alternative hai ?

• Coerenza concettuale tra approccio – metodi – fasi.

• Chiediti continuamente: sono troppo “partigiano” ? Sto assumendo dei presupposti teorici specifici e non me ne rendo conto ? Sto dando per scontate delle cose che non dovrei dare per scontate ?

• NON ESSERE APODITTICO ! Mantieni sempre uno stile prudente ma assertivo e ben argomentativo: ad esempio, non scrivere “la situazione E’ così e cosà”; ma piuttosto “dai dati esposti, la situazione si presenta probabilmente così più che cosà perché: A – B – C – D”.

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Tra i testi di consultazione… • I testi dipendono ovviamente “dall’indirizzo” del tema che si intende

svolgere. In linea di massima, è consigliato lo studio attento dei principali manuali istituzionali delle materie fondamentali che caratterizzano applicativamente il proprio indirizzo/corso di laurea.

• Indirizzo “generale e sperimentale”/1PS: 1. Un buon testo di Psicologia Cognitiva / Scienza Cognitiva (Atkinson, Gray,

Eysenck-Keane…)

2. Un manuale di metodologia della ricerca (es., McBurney, Pedon-Gnisci…)

3. Un volume di Neuroscienze/Neuropsicologia (es., Bear-Connors, Umiltà, Ladavas-Berti…)

4. Altri testi di consultazione: ergonomia, un testo di base di psicologia clinica cognitiva, un testo di psicometria, etc.

• Indirizzo “sviluppo”/2PS: 1. DSM-IV-TR (in particolare la sezione sui Disturbi dell’Infanzia)

2. Un paio di manuali di NPI / Psicopatologia dello Sviluppo – infanzia e adolescenza (es., Fava Vizziello; Marcelli-Braconnier, Disnan-Fava…)

3. Un buon testo di Psicologia dello Sviluppo (es., Berti-Bombi, Vianello…)

4. Consultazione di testi di psicodiagnostica e psicologia clinica, clinica dei disturbi dell’apprendimento, psicologia scolastica.

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• Indirizzo “sociale e del lavoro”/3PS: 1. Un manuale di Psicologia Sociale (es., Contarello-Mazzara,

Mantovani, Zamperini-Testoni…)

2. Un manuale di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni (es. De Carlo, Pedon-Maeran, Sarchielli…)

3. Un testo di metodologia della ricerca psicosociale (es., Zammuner, Corbetta…).

4. Testi di approfondimento relativi alle principali aree applicative: formazione, selezione, gruppi, etc.

• Indirizzo “clinico”/4PS: 1. DSM-IV-TR (tutto)

2. Un buon manuale di Psicopatologia (es., Gabbard, Colombo, Sims…)

3. Uno o due manuali di Psicologia clinica (es., Lis, Sanavio-Cornoldi, Galeazzi-Meazzini, Disnan-Fava…), possibilmente con differente orientamento teorico.

4. Uno o più volumi di testistica/psicodiagnostica (es., Sanavio-Sica; Lis…), possibilmente con differente orientamento teorico.

5. Eventuale ripasso sintetico di un manuale/trattato di psichiatria (es., Lalli, Ey, Kaplan-Saddock…).

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Seconda Prova (Progettuale) • Si tratta di sviluppare un “progetto” di analisi ed

intervento, relativo ad un contesto applicativo della psicologia.

• La prova tende a valutare soprattutto la capacità del candidato di “ragionare in logica progettuale”, ovvero di saper organizzare logicamente la situazione proposta e gli “step” necessari per valutare, progettare, verificare e modificare un intervento operativo in un contesto realistico e complesso.

• Una buona guida per prendere la mano può essere uno dei vari volumi usciti di recente su questo tema.

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A livello generale… • Anche qui, si inizia con “calma e gesso”, ed una lettura –molto

attenta- di quanto ci viene effettivamente richiesto.

• Buttate giù un primo schema di base, per avere un’idea (anche “visuale”) delle varie fasi del progetto; dell’interazione dei vari processi e delle varie variabili; dell’articolazione e correlazione delle diverse procedure necessarie per conseguire i diversi obbiettivi che vi sono richiesti.

• Provate ad esercitarvi in anticipo, con dei casi di esempio, e magari prendendo a modello certe attività di progettazione in cui siete stati coinvolti o avete osservato durante il vostro tirocinio.

• Mentalità “progettuale”: problem-framing prima che problem-solving !

• Mentre la terza prova è più un “problem-solving”, qui si tratta di operare un buon “problem-framing”.

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Alcuni aspetti da valutare… • Analisi della domanda: cosa mi è stato “davvero” chiesto ?

• Quali variabili ed attori emergono come significativi ?

• Come operazionalizzo le variabili ?

• Come valuto, concretamente, la situazione / i bisogni / le risorse ? Che strumenti posso usare?

• Che altre figure devo coinvolgere ? Come mi interfaccio ?

• Come programmo i tempi e le attività ? Su che criteri ?

• Come organizzo ed integro le diverse attività proposte ?

• Come le implemento, in pratica ? Con che metodologie, e perché proprio quelle e non altre ?

• Come verifico i processi in atto ? Ho inserito adeguate procedure di feedback ?

• Come valuto il raggiungimento degli obbiettivi ? Con che strumenti ? A chi riporto ?

• Ho previsto valide procedure di verifica/rimodulazione delle attività ? Che faccio se succedono problemi o imprevisti ?

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• Seconda Prova (Laurea Specialistica 2006)

• Il/la candidato/a è invitato/a a scegliere una delle possibili situazioni in cui è richiesta una attività progettuale e a svolgere la prova seguendo le indicazioni esplicitamente fornite.

• 1. la candidato/a formuli un progetto in ambito riabilitativo per un gruppo di pazienti alcolisti. l/la candidato/a è invitato/a a simulare uno scenario possibile, scegliendo in maniera coerente una tipologia di pazienti (ad esempio, alcolisti che frequentano il club, oppure quelli che frequentano un centro diurno), i servizi in cui si realizza l’intervento, gli obiettivi (ad esempio reinserimento lavorativo, oppure uso del tempo libero) e le metodologie di intervento adottate.

• Il/la candidato/a potrà strutturare la simulazione indicando gli obiettivi generali e quelli specifici del progetto, i destinatari, gli operatori e le istituzioni coinvolte, le modalità di realizzazione e gli strumenti e i tempi necessari. Può inoltre specificare le informazioni da raccogliere preliminarmente.

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• A) Il candidato definisca gli obiettivi, le metodologie, le modalità di funzionamento ed i tempi di attuazione di un progetto di sostegno rivolto ad un gruppo di pazienti anoressici, dopo aver delineato un opportuno scenario, che indica la tipologia dei soggetti, gli operatori da coinvolgere e il contesto in cui si deve realizzare l’intervento .

• B) Il candidato definisca gli obiettivi, le metodologie, gli operatori da coinvolgere ed i tempi di attuazione di un progetto di trattamento rivolto ad un gruppo di pazienti con deficit cognitivi conseguenti ad una definita patologia, dopo aver delineato il contesto in cui si deve realizzare l’intervento .

• C) Il candidato definisca gli obiettivi, le metodologie da adottare , gli operatori da coinvolgere e le modalità di funzionamento in un Servizio di Psicologia da istituire in ambito ospedaliero, per le problematiche della formazione del personale, lo studio del clima aziendale e il miglioramento delle comunicazioni.

• D) Il candidato definisca gli obiettivi, le metodologie da adottare , gli operatori da coinvolgere e le modalità di funzionamento di uno Sportello Scolastico, da istituire in una scuola media della periferia di una grande città, per la prevenzione del disagio scolastico e del bullismo.

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Testi di consultazione

• Esistono ancora pochi testi specifici.

• Si suggerisce lo studio di manuali sulla progettazione e la verifica degli interventi nei diversi ambiti applicativi.

• Tra i testi più diffusi, al momento a livello generale vi sono il Leone-Prezza ed il Moderato-Rovetto, ma sono anche diffusi alcuni volumi sulla progettazione di intervento in ambito più specifico (“di indirizzo”: l’intervento clinico, il progetto in psicologia del lavoro, la progettazione di interventi nelle scuole, etc.).

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Prova Orale

• Prova conclusiva, considerata come la “più semplice” (ma non sempre è così !).

• Ricordatevi che è possibile essere “bocciati” anche all’Orale: anche se per certi aspetti è una prova meno impegnativa di altre, non sottovalutatela assolutamente.

• Di solito dura 10-15 minuti, e prevede un colloquio individuale con l’intera Commissione, con domande che possono essere abbastanza variabili all’interno di un “set” tradizionale.

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Temi della Prova Orale

• I temi di discussione possono essere

molto variabili, ma in linea di massima

vengono toccati i temi seguenti:

• 1. Revisione delle Prove Scritte

• 2. Discussione del Tirocinio

• 3. Codice Deontologico

• 4. “Cosa vuoi fare da grande ?”

• 5. Varie ed Eventuali…

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Orale – Revisione Prova Scritta • Dopo le prove scritte, andate a controllare sui manuali

tutto quello che avete scritto; segnatevi qualche appunto, che vi sarà utile un mese dopo, quando all’Orale potrebbe esservi chiesto di giustificare o argomentare alcuni passaggi logici dei vostri elaborati scritti.

• Controllate le teorie di riferimento, provate a pensare quali aspetti di ciò che avete scritto sono meno solidi, e come si potrebbero migliorare.

• Nella discussione, in generale, mantenete uno stile assertivo ma non “rigido”: se siete in disaccordo con un’osservazione che vi viene fatta, argomentate in maniera rilassata ma rigorosa il motivo per cui avete un’altra opionione (ma ricordatevi che non siete lì a fare un dibattito, ma un esame).

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Orale - Tirocinio • Dovrete parlare, da un punto di vista teorico ed

esperienziale, del vostro percorso di tirocinio.

• Quello che dovete veicolare è non solo “cosa avete fatto”, ma anche “come lo avete fatto”, e come potete ricondurre ad una dimensione teorica ciò che è stato fatto a livello pratico.

• Evitate i più comuni errori espositivi… ad esempio, l’EdS non è la sede per lamentarsi del fatto di “essersi trovati male”, o simili. Non è quello che interessa alla Commissione, e da un quasi-Psicologo ci si aspetta ovviamente un atteggiamento di riflessione ed argomentazione, non di deresponsabilizzazione o lamentela fine a sé stessa.

• Quindi, preparatevi su “cosa ho fatto”, “come l’ho fatto”, “perché teoricamente si fa così e non cosà”.

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Orale – Codice Deontologico • Se non l’avete ancora fatto, questo è il momento per

procurarsi e studiarsi bene il Codice Deontologico (lo trovate anche su http://www.psy.it).

• Il Codice fornisce il fondamento deontologico del nostro agire professionale, e deve essere ben conosciuto da tutti gli esaminandi…non solo a livello “letterale”, ma anche di riflessione su quello che significa “operare deontologicamente” in ambito psicologico.

• NON SOTTOVALUTATENE l’importanza: non sempre viene chiesto, ma è professionalmente gravissimo “cadere” all’Orale su domande del Codice Deontologico.

• Eventualmente utile, soprattutto per chi vuole approfondire, lo studio di testi commentati: tra i più usati, quello di Calvi-Gulotta (Giuffrè) e quello, più recente e sintetico, di Corradini-Crema-Lupo-Kaneklin (Carocci).

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Orale - Varie…

• Tra le “varie”, si possono citare eventuali richieste di approfondimento su aspetti teorici o esperienziali particolari del tirocinio o delle prove scritte (se avete incuriosito la Commissione).

• Spesso vengono chieste informazioni sulla Tesi di Laurea svolta, e sulle eventuali metodologie usate per la ricerca eseguita allora.

• Vengono infine chieste, come “rito di congedo”, un paio di informazioni su “cosa si intende fare dopo” (specializzazioni, master, etc.).

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... in bocca al lupo…