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Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia Direzione Regionale della Protezione Civile Contratto n. 58/2008 Gestione della rete di controllo sismico, studio della sismicit ` a regionale e ricerca sismologica a fini di protezione civile Anno 2010 a cura di Adriano Snidarcig e di Pier Luigi Bragato Autori: Carla Barnaba, Paolo Bernardi, Michele Bertoni, Gianni Bressan, Paolo Comelli, Elvio Del Negro, Paolo Di Bartolomeo, Giorgio Dur` ı, Stefania Gentili, Peter Klin, Paolo Marotta, Francesco Palmieri, Laura Peruzza, Damiano Pesaresi, Milton Plasencia, Cristian Ponton, Alessandro Rebez, Andrea Restivo, Marco Romanelli, Angela Sara ` o, Monica Sugan, Sandro Urban, Alessandro Vuan, David Zuliani Relazione 2011/24 CRS 2 SIRE Udine, 21 marzo 2011 Visto si approva, il Direttore del Dipartimento CRS: Ing. Paolo Comelli Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento Centro di Ricerche Sismologiche
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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Apr 23, 2023

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Fabio Fabiani
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Regione Autonoma

Friuli-Venezia Giulia

Direzione Regionale

della Protezione Civile

Contratto n. 58/2008

Gestione della rete di controllosismico, studio della sismicita

regionale e ricerca sismologica afini di protezione civile

Anno 2010

a cura di Adriano Snidarcig e di Pier Luigi BragatoAutori: Carla Barnaba, Paolo Bernardi, Michele Bertoni, Gianni Bressan,

Paolo Comelli, Elvio Del Negro, Paolo Di Bartolomeo, Giorgio Durı,Stefania Gentili, Peter Klin, Paolo Marotta, Francesco Palmieri, Laura

Peruzza, Damiano Pesaresi, Milton Plasencia, Cristian Ponton,Alessandro Rebez, Andrea Restivo, Marco Romanelli, Angela Sarao,

Monica Sugan, Sandro Urban, Alessandro Vuan, David Zuliani

Relazione 2011/24 CRS 2 SIRE Udine, 21 marzo 2011

Visto si approva,il Direttore del Dipartimento CRS: Ing. Paolo Comelli

Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale

Dipartimento Centro di Ricerche Sismologiche

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Indice

Introduzione 1

1 Configurazione e caratteristiche tecniche della Rete Sismometrica del Friuli-Venezia Giulia (RSFVG) 51.1 Configurazione della RSFVG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51.2 Caratteristiche tecniche delle stazioni a corto periodo della RSFVG . . 71.3 Caratteristiche tecniche delle stazioni a larga banda della RSFVG . . . 71.4 Calibrazione dei sensori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91.5 Miglioramento della rete: un nuovo sistema costruttivo per le stazioni a

banda larga e ricerca di nuovi siti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

2 Funzionamento della RSFVG 182.1 Stazioni sismometriche e sistema di trasmissione dei dati . . . . . . . . 182.2 Gestione del sistema Antelope a Palmanova . . . . . . . . . . . . . . . 182.3 Allarme automatico e servizio di reperibilita . . . . . . . . . . . . . . . 20

3 Elaborazione dati 22

4 Analisi della sismicita regionale 27

5 Attivita di ricerca 535.1 Meccanismi focali dei terremoti avvenuti nel corso del 2010 . . . . . . 545.2 Parametri di attenuazione delle onde sismiche da dati weak-motion re-

gistrati in Italia Nord-orientale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 575.3 Analisi del rumore per le stazioni a larga banda del Friuli Venezia Giulia 60

6 Attivita didattico-divulgativa 62

7 Commenti conclusivi 65

Bibliografia 67

I

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Elenco delle figure

1.1 Configurazione della Rete Sismometrica del Friuli-Venezia Giulia. Lelinee nere rappresentano i collegamenti radio tra le stazioni sismome-triche ed il centro di acquisizione dati ad Udine. Sono visibili anchele stazioni della Rete Sismometrica del Veneto e quelle a banda largagestite dal CRS. Il collegamento con la Sala Operativa Regionale dellaProtezione Civile a Palmanova e realizzato tramite collegamento radiospread-spectrum. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

1.2 Sistema di calibrazione dei sismometri basato su tavola vibrante realiz-zato presso il CRS. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

1.3 Schema progettuale per la stazione ZOU2. . . . . . . . . . . . . . . . . 141.4 Scavo alla profondita di 5 m per la realizzazione della stazione a banda

larga di Zoufplan (sx) e stazione finita (dx). . . . . . . . . . . . . . . . 151.5 Serbatoio in polietilene e sistema di drenaggio (tubi verdi) utilizzati per

la stazione ZOU2. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151.6 Alloggiamento dei sensori (sx) e dell’acquisitore (dx) presso la stazione

ZOU2. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161.7 Stazione di Cave del Predil, particolare del sismometro. . . . . . . . . . 161.8 Misure di rumore presso la stazione sismometrica di Cave del Predil. . . 17

4.1 Mappa degli epicentri dei terremoti del 2010 localizzati nell’Area Friuli-Venezia Giulia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

4.2 Mappa degli epicentri dei terremoti del 2010 localizzati nell’Italia nordorientale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

4.3 Mappa della microsismicita registrata nel 2010 in FVG . . . . . . . . . 344.4 Grafico del numero cumulativo di terremoti. . . . . . . . . . . . . . . . 354.5 Numero giornaliero di terremoti registrati e localizzati nell’Italia nord

orientale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 364.6 Numero giornaliero di terremoti registrati e localizzati nell’Area Friuli-

Venezia Giulia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 364.7 Numero mensile di terremoti registrati e localizzati nell’Italia nord orien-

tale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

II

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4.8 Numero mensile di terremoti registrati e localizzati nell’Area Friuli-Venezia Giulia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

4.9 Numero dei terremoti in funzione della magnitudo registrati nell’Italianord orientale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

4.10 Numero dei terremoti in funzione della magnitudo registrati nell’AreaFriuli-Venezia Giulia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

4.11 Numero di terremoti localizzati in funzione della profondita nell’Italianord orientale e nell’Area Friuli-Venezia Giulia. . . . . . . . . . . . . . 39

4.12 Sezione nord–sud relativa alla zona tra Trasaghis e Gemona . . . . . . . 39

5.1 Meccanismi focali dei principali eventi localizzati nell’area regionalenel 2010. Accanto a ciascun meccanismo e riportato il numero progres-sivo di cui alla Tab. 5.1 e tra parentesi la magnitudo. Sono riportateanche le principali zone sismotettoniche (Bressan et al., 2003). . . . . . 54

5.2 Epicentri dei 302 terremoti selezionati per lo studio dell’attenuazione(simboli rossi). I triangoli indicano le stazioni. La dipendenza regionaledell’attenuazione e stata studiata considerando separatamente gli even-ti localizzati ad ovest (W) e ad est (E) della parte centrale dell’areaanalizzata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

5.3 Andamento del parametro di decadimento spettrale k in funzione di: (a)magnitudo, (b) distanza epicentrale in tutta la regione studiata tranne lazona di Kobarid, (c) distanza epicentrale nella zona W di Fig. 5.2, (d)distanza epicentrale nella zona E di Fig. 5.2, (e) distanza epicentrale intutta la regione studiata compresa la regione di Kobarid (in bianco), (f)distribuzione di k0. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

5.4 Confronto tra la densita spettrale di potenza (PDS) e le curve di riferi-mento (Peterson, 1993) (in grigio) per le stazioni a banda larga del FriuliVenezia Giulia. I colori rappresentano i diversi livelli di probabilita delsegnale di ricadere nell’intervallo considerato. . . . . . . . . . . . . . . 61

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Elenco delle tabelle

1.1 Descrizione dei siti e sensori installati sulle stazioni a corto periodo del-la RSFVG. Tutte le stazioni sono dotate di acquisitore Lennartz Mars88-MC. La stazione di Drenchia e stata trasformata da corto periodo abanda larga il giorno 1/11/2010 (si veda la successiva tabella Tab. 1.3). 6

1.2 Descrizione dei siti che ospitano le stazioni a banda larga della RSFVG. 81.3 Strumentazione installata presso le stazioni a banda larga della RSFVG. 81.4 Tabella riassuntiva delle caratteristiche dei geofoni a corto periodo della

RSFVG per l’anno 2010. Il simbolo ** indica le stazioni tarate perfondo scala di 1 g. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

2.1 Lista degli interventi di manutenzione effettuati nel corso del 2010. . . . 19

3.1 Stazioni ausiliarie usate nell’elaborazione dei dati della RSFVG. . . . . 26

4.1 Terremoti di magnitudo MD≥2,8 localizzati dalla RSFVG in Friuli-Venezia Giulia durante l’anno 2010. I dati qui riportati sono quellidella localizzazione definitiva, e possono quindi discostarsi da quellicomunicati dal sistema di allarme automatico. . . . . . . . . . . . . . . 28

4.2 Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010. . . . . . . . . . . . . . . 52

5.1 Numero progressivo, data, tempo origine e magnitudo (MD) dei mecca-nismi focali riportati in Fig. 5.1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55

IV

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Elenco degli Allegati

Allegato 1 – DVD contenente i dati ipocentrali degli eventi sismici registrati nel 2010.

Allegato 2 – Carta in scala 1:250.000 degli epicentri dei terremoti avvenuti nel 2010nella Regione Friuli-Venezia Giulia.

V

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Introduzione

Nella presente relazione si descrive l’attivita svolta durante l’anno 2010 dall’Istituto Na-zionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale–OGS per conto della Direzione Re-gionale per la Protezione Civile (DRPC) della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia(FVG) nell’ambito della Convenzione n. 58 del 19/02/2008 .

La Convenzione prevede lo svolgimento da parte del Dipartimento ‘Centro di Ricer-che Sismologiche’ (CRS) dell’OGS di:

• attivita di servizio incentrata sulla manutenzione e gestione della Rete Sismome-trica del Friuli-Venezia Giulia (RSFVG) e sul monitoraggio sismico H24, conrelativo servizio di allarme automatico e di reperibilita e pronto intervento delpersonale;

• attivita di ricerca sulla base dei dati forniti dalla RSFVG finalizzata ad ottenereuna maggior comprensione del fenomeno sismico in regione e nelle zone limitro-fe.

Nel 2010 l’attivita sismica in Friuli-Venezia Giulia e stata modesta con eventi dimagnitudo da durata MD sempre inferiore a 3,5, quattro dei quali di magnitudo com-presa tra 2,8 e 3,3. All’esterno della regione si segnalano i terremoti dell’AppenninoTosco-Emiliano, tra cui spiccano quelli di S, Giorgio di Cesena (FC) del 5 settembre(MD=4,0) e quello di Cervia (RA) del 13 ottobre (MD=4,1). Inoltre, sono da menzionaregli eventi occorsi nella vicina repubblica di Slovenia: quello di Postojna, del 15 gennaio(MD=4,0), e i 2 di Knezak, del 15 settembre di (MD=3,9). Postojna e Knezak distanocirca 35 km da Trieste.

Per quanto riguarda l’attivita di servizio, nel corso del 2010 sono stati assolti tutti icompiti previsti. In particolare si e provveduto a:

i) fornire il servizio di ‘sorveglianza sismica’ secondo la modalita stabilite dalla Con-venzione;

ii) effettuare la manutenzione ordinaria/straordinaria alle stazioni sismometriche dellarete;

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iii) verificare il buon funzionamento di tutti i sensori della rete mediante una proceduradi calibrazione indiretta degli stessi;

iv) mantenere il sistema di acquisizione dati e di monitoraggio sismico basato sulsoftware BRTT Antelope installato presso il CRS;

v) gestire l’analogo sistema installato presso la sala operativa della Protezione Civilea Palmanova.

L’attivita di manutenzione si e svolta regolarmente e nel contempo si e miglioratal’efficenza delle stazioni integrando con controlli remoti il loro funzionamento.

Dal punto di vista tecnologico, e stato fatto un grosso sforzo per il mantenimento edil miglioramento dei sistemi di trasmissione via radio. In particolare, il CRS gestisceuna propria rete di comunicazione a larga banda basata su tecnologia spread-spectrumche include numerose stazioni e vari ponti radio. Durante il 2010 la rete radio e stataimplementata con la costruzione di un traliccio per la ripetizione dei segnali radio neipressi di Caneva (PN). Questo ripetitore permette di acquisire oltre alle stazioni dellarete a ovest del Friuli anche alcune stazioni della rete del Veneto.

Dal punto di vista della ricerca, l’attivita del CRS nell’ambito della Convenzione sie articolata sui seguenti temi principali:

i) la determinazione dei meccanismi focali dei principali terremoti avvenuti nel corsodell’anno ed il loro inquadramento nel contesto sismotettonico regionale;

ii) lo studio dell’attenuazione in alta frequenza del moto del suolo in corrispondenzadelle stazioni sismometriche dell’Italia nord-orientale;

iii) l’analisi del rumore sismico per le stazioni a larga banda del Friuli.

Per quello che riguarda le collaborazioni a livello nazionale, il CRS ha partecipato adiversi progetti sismologici e vulcanologici nell’ambito della convenzione stipulata trail Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e l’Istituto Nazionale di Geofisica edi Vulcanologia (INGV). Queste collaborazioni sono importanti in quanto permettonoun confronto con le altre realta sismologiche nazionali e quel travaso di ‘know-how’indispensabile per la crescita tecnico-scientifica del dipartimento. Lo stesso dicasi perle collaborazioni in atto a livello locale sia con il Dipartimento di Geoscienze (DiGEO)dell’Universita di Trieste, gestore della rete accelerometrica del FVG (RAF), che con leistituzioni d’oltre confine in Slovenia (Agencija Republike Slovenije za Okolje, ARSO)e Austria (Zentralanstalt fur Meteorologie und Geodynamik, ZAMG).

Questa relazione e organizzata come segue: dapprima si descrivono le caratteristi-che tecniche e di funzionamento della rete sismica e del sistema automatico di allarme(sezioni 1 e 2) ed il percorso di elaborazione dati (sezione 3); successivamente si for-nisce un quadro esaustivo della sismicita che si e verificata nel corso del 2010 (sezione

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4); segue quindi una descrizione delle attivita di ricerca svolte dal CRS su temi inerentialla Convenzione (sezione 5), ed un breve resoconto sull’attivita didattica e divulgativa(sezione 6). Le conclusioni (sezione 7) riassumono infine lo stato attuale della rete edanno un’indicazione sugli indirizzi futuri che si intendono perseguire per potenziare ilservizio fornito alla DRPC.

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1Configurazione e caratteristiche tecni-che della Rete Sismometrica del Friuli-Venezia Giulia (RSFVG)

1.1 Configurazione della RSFVG

La Rete Sismometrica del Friuli-Venezia Giulia (RSFVG) e attualmente costituita da 24stazioni, di cui 14 a corto periodo e 10 a banda larga (Fig. 1.1) La stazione Drenchia(DRE) e stata trasformata da corto periodo a banda larga il 1 novembre 2010.

Tra le stazioni a banda larga includiamo anche la stazione di Cima Grappa, situ-ata in Veneto ma realizzata con strumentazione di proprieta della Regione AutonomaFriuli-Venezia Giulia e la cui gestione e prevista dalla presente Convenzione. Nel corsodell’anno e stata inoltre attivata la stazione di PRED, stazione a banda larga installataall’interno della miniera di Raibl a Cave del Predil (UD). La miniera non e piu in attivitae la strumentazione e collocata a circa 400 metri all’interno della montagna.

Le 15 stazioni a corto periodo sono descritte in dettaglio nella sezione 1.2. Di esse,13 sono equipaggiate con sismometro Lennartz da 1 Hz a tre componenti (Tab. 1.1).La stazione di Talmassons (TLI) e dotata di sismometro verticale Mark L4C da 1 Hzmonocomponente, collocato in un pozzo profondo 74 metri. Presso la stazione di Udine,estremamente rumorosa, e installato un sensore accelerometrico. Questo tipo di sen-sore affianca il sismometro a corto periodo nelle stazioni di Bernadia (BAD) e Bordano(BOO). La trasmissione dei dati verso il CRS, avviene mediante collegamento radio sufrequenze UHF (6 stazioni, velocita di trasmissione 19.200 bit/s) oppure con la tec-nologia spread-spectrum (8 stazioni, velocita 4Mbit/s, la stazione di Udine e collegatavia cavo). Le stazioni a banda larga sono dotate di strumentazione d’acquisizione sis-mologica Quanterra a 6 canali (si veda la successiva sezione 1.3). Sono comunquetutte collegate con la modalita spread-spectrum, via GPRS o mediante linea numericadedicata (stazione di Trieste): questo consente un’acquisizione continua quasi in realtime.

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Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

nome codice lat long quota materiale di eta geologica data sensore°N °E [m] fondazione attivazione

Bernadia BAD 46°14′03″ 13°14′36″ 590 Calcare Eocene 06/05/77 Lenn. Le3DLiteKin. FBA23

Bordano BOO 46°19′11″ 13°05′55″ 444 Calcare Cretaceo 09/05/77 Lenn. Le3DLiteKin. EpiSensor

Buia BUA 46°13′00″ 13°07′25″ 320 Flysch Eocene 06/05/77 Lenn. Le3DLiteCaneva CAE 46°00′31″ 12°26′17″ 870 Calcare Werfeniano 23/04/83 Lenn. Le3DLiteCasera CSM 46°30′44″ 12°39′07″ 1640 Arenaria marn., Werfeniano 12/10/94 Lenn. Le3DLite

Mimoias calcareCasso CSO 46°16′24″ 12°19′26″ 1070 Calcare Cretaceo 01/01/88 Lenn. Le3DLiteColloredo COLI 46°07′56″ 13°22′36″ 250 Flysch Eocene 06/05/77 Lenn. Le3DLiteDrenchia DRE 46°10′24″ 13°38′40″ 810 Arenaria marn., Eocene 20/12/82 Lenn. Le3DLite(banda larga calcare fratt. Mediodall’1/11/2010)Lussari LSR 46°28′30″ 13°31′38″ 1750 Porfiriti,diabasi, Ladinio Sup. 01/01/88 Lenn. Le3DLite

spilitiMalnisio MLN 46°09′00″ 12°36′53″ 814 Calcare Cretaceo 14/11/95 Lenn. Le3DLiteMonte Prat MPRI 46°14′26″ 12°59′14″ 762 Calcare Cretaceo 20/06/77 Lenn. Le3DLitePaularo PLRO 46°32′56″ 13°08′53″ 1420 Diabasi Carbon. 01/01/88 Lenn. Le3DLite

MedioTalmassons TLI 45°55′15″ 13°06′12″ -74 Alluvioni sciolte Quaternario 27/11/85 Mark L4C

e parz. Cem.Udine UDI 46°02′14″ 13°15′10″ 90 Ghiaie Quaternario 24/06/77 Guralp CMG-5TZoufplan ZOU 46°33′27″ 12°58′26″ 1896 Dolomia Carbon. 17/10/82 Lenn. Le3DLite

Medio

Tabella 1.1: Descrizione dei siti e sensori installati sulle stazioni a corto periodo della RS-FVG. Tutte le stazioni sono dotate di acquisitore Lennartz Mars88-MC. La stazione diDrenchia e stata trasformata da corto periodo a banda larga il giorno 1/11/2010 (si vedala successiva tabella Tab. 1.3).

I dati di tutte le stazioni confluiscono in un unico sistema di archiviazione ed elabo-razione dei segnali basato sul software BRTT Antelope, un software adottato da alcunetra le piu importanti istituzioni sismologiche mondiali e che consente, tra l’altro, unafacile integrazione in tempo reale con le reti nazionali dell’Austria e della Slovenia. Pergarantire la massima affidabilita il sistema e installato su di un cluster di calcolatori re-alizzato con hardware SUN e sistema operativo Solaris, il quale garantisce opportunaridondanza sia in termini di nodi di elaborazione (attualmente due) che di unita disco.

Il monitoraggio sismico del Friuli-Venezia Giulia trae grande vantaggio, soprattut-to per la parte occidentale della regione, dalle 11 stazioni della Rete Sismometrica delVeneto (RSV), anch’esse presenti in Fig. 1.1, tutte di proprieta della Regione Venetoe gestite dal CRS. Sia le stazioni a corto periodo (7) che quella a banda larga (4) han-no caratteristiche tecniche simili a quelle della RSFVG, con trasmissione via radio sufrequenze UHF (2 stazioni), 1 via satellite (Baldo), via modem GPRS (4 stazioni) e lerestanti 3 via spread-spectrum (HiperLAN). Sempre in Veneto il CRS possiede in com-proprieta con INGV la stazione a banda larga di Agordo (provincia di Belluno, codiceAGOR, collegamento via modem GPRS).

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

1.2 Caratteristiche tecniche delle stazioni a corto perio-do della RSFVG

Le stazioni sismometriche a corto periodo della RSFVG (Fig. 1.1 e Tab. 1.1) sonocomposte da:

• un sistema di alimentazione a pannelli solari (o allacciamento rete ENEL) conbatterie tampone;

• un sismometro a 3 componenti (verticale, N–S, E–W), che trasforma il movi-mento del terreno in un segnale elettrico (TLI ha ancora un sismometro ad 1componente verticale situato in pozzo);

• un acquisitore (Lennartz Mars88-MC) con la dinamica di 120 dB ed una bandapassante programmabile da 0 a 200 Hz. I dati vengono registrati in continuoe memorizzati in una memoria circolare (ring buffer) della capacita di 4 MB.L’acquisitore individua gli eventi sismici basandosi su un algoritmo di trigger, checalcola continuamente la media dell’ampiezza dei segnali su un corto intervalloSTA (Short Term Average) e su un lungo intervallo LTA (Long Term Average)predefiniti. Quando il rapporto STA/LTA supera una soglia prefissata i blocchidati vengono trasmessi al CRS. Attualmente su 12 stazioni, il segnale e campio-nato a intervalli di 16 millisecondi, per una banda passante da 0 a 25 Hz, sullerimanenti 3 stazioni il campionamento e di 8 millisecondi per una banda passanteda 0 a 50 Hz;

• il sistema di trasmissione radio (frequenze UHF condivise per 6 stazioni, spread-spectrum per 8 stazioni, la stazione di Udine e collegata via cavo);

• un radioricevitore GPS per allineare il segnale orario delle stazioni al tempouniversale (GMT) con accuratezza dell’ordine dei millisecondi.

L’acquisizione avviene per mezzo del sistema software Lennartz Mars88-RC in gra-do di dialogare direttamente con il digitalizzatore. Un ulteriore livello di softwaresviluppato presso il CRS fa poi confluire i dati delle stazioni a corto periodo nel sistemaAntelope, dove vengono integrati con quelli delle stazioni a banda larga della RSFVG edelle reti sismometriche adiacenti.

1.3 Caratteristiche tecniche delle stazioni a larga bandadella RSFVG

Le stazioni a larga banda della RSFVG (Fig. 1.1 e Tab. 1.2) sono situate a Trieste(TRI), Villanova (VINO), Cimolais (CIMO), Drenchia (DRE), Cima Grappa (CGRP,

7

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Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

stazione in Veneto ma inclusa nella presente Convenzione), Monte Sabotino (SABO),Fusea (FUSE), Acomizza (ACOM), Cave del Predil (PRED), e Zouf Plan (ZOU2). Diqueste, CIMO, DRE, FUSE, PRED e ZOU2 sono proprieta dell’OGS, TRI e VINO sonoin comproprieta con il Dipartimento di Geoscienze (DiGEO) dell’Universita di Trieste,ACOM, CGRP e SABO sono state realizzate (la prima nel 2003, le altre nel 2006)nell’ambito del progetto INTERREG III/A Reti sismologiche senza frontiere nelle Alpisud-orientali con strumentazione di proprieta della Regione Autonoma Friuli-VeneziaGiulia. La stazione di PRED e stata installata nel mese di luglio e dal primo di ottobreha iniziato a registrare.

Le stazioni sono collocate in siti poco rumorosi e di buona qualita dal punto di vistasismologico. La stazione TRI e situata all’interno della Grotta Gigante (Sgonico - TS);VINO e CIMO in due grotte naturali rispettivamente in provincia di Udine e Pordenone;ACOM in un bunker in cima al monte Acomizza; DRE nel sito di quella a corto periodo,PRED in una miniera non piu in attivita, CGRP in una galleria della Grande Guerra incima al monte Grappa; SABO in un ex serbatoio d’acqua di una casermetta in cima almonte Sabotino; FUSE e collocata in un pozzetto interrato. ZOU2, stazione del ZoufPlan, e collocata in un pozzo interrato in vicinanza della stazione a corto periodo.

nome codice lat long quota materiale di eta geologica inizio°N °E [m] fondazione registrazioni

Acomizza ACOM 46°32′53″ 13°30′55″ 1715 Calcare Paleozoico 26/09/03Cima Grappa CGRP 45°52′50″ 11°48′17″ 1757 Calcare Malm-Cretaceo 01/07/06Cimolais CIMO 46°18′41″ 12°26′40″ 610 Calcari dolomitici Norico 18/05/02Drenchia DRE 46°10′24″ 13°38′40″ 810 Arenaria marn. e Eocene Medio 01/11/10Fusea FUSE 46°24′51″ 13°00′04″ 520 Dolomia dello Schlern Triassico Med. 13/12/07Monte Sabotino SABO 45°59′15″ 13°38′01″ 621 Calcari bioclastici Cretaceo 21/03/05Cave del Predil PRED 46°26′34″ 13°33′54″ 902 Dolomia Triassico sup. 01/10/10Trieste TRI 45°42′32″ 13°45′61″ 161 Calcare Cretaceo 29/07/63Villanova VINO 45°42′32″ 13°15′10″ 608 Calcare Eocene 01/08/95Zouf Plan ZOU2 46°33′30″ 12°58′22″ 1911 Dolomia Carbon. Medio 01/11/08

Tabella 1.2: Descrizione dei siti che ospitano le stazioni a banda larga della RSFVG.

codice acquisitore velocimetro accelerometromodello banda modello banda

ACOM Q330 STS-2 120sec–50Hz FBA ES-T 0–200HzCGRP Q330 STS-2 120sec–50Hz FBA ES-T 0–200HzCIMO Q4128 STS-2 120sec–50Hz FBA ES-T 0–200HzDRE Q330 TRI40 40sec–50HzFUSE Q330 TRI40 40sec–50Hz FBA ES-T 0–200HzPRED Q330 STS2 120sec–50Hz FBA ES-T 0–200HzSABO Q330 STS-2 120sec–50Hz FBA ES-T 0–200HzTRI Q4126 STS-1 360sec–10Hz CMG-5T 0–100HzVINO Q4126 CMG-3T 120sec–50Hz CMG-5T 0–100HzZOU2 Q4126 TRI120 120sec–50Hz CFBAES-T 0–200Hz

Tabella 1.3: Strumentazione installata presso le stazioni a banda larga della RSFVG.

Tutte le stazioni trasmettono in continuo in tempo reale mediante collegamenti radio

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

spread-spectrum. Fa eccezione la stazione TRI, posta in fondo alla Grotta Gigante ecollegata con la sovrastante sede dell’OGS mediante una linea a fibra ottica. Da quii dati giungono in tempo reale al CRS via linea dati dedicata. TRI fa inoltre partedella rete sismologica MedNet (International Mediterranean Network). Tutti i dati dellestazioni a banda larga sono acquisiti direttamente dal sistema Antelope.

Per quel che riguarda la strumentazione sismologica (Tab. 1.3), tutte le stazioni sonodotate di doppio sensore velocimetrico/accelerometrico a tre componenti ed acquisitorea 24 bit eccetto la stazione di Drenchia attualmente dotata del solo sensore velocimetri-co. In un prossimo fututo anch’essa verra dotata di sensore accelerometrico. Il sensorevelocimetrico a banda larga permette la registrazione di oscillazioni molto lente (periodidi 40, 120 o 360 secondi per i diversi modelli utilizzati). L’accelerometro garantisce laregistrazione in scala anche per forti scuotimenti. Tutte le stazioni sono a registrazionecontinua e dotate di oltre 1 GB di memoria su disco, il che consente un’ampia autono-mia (da qualche settimana a qualche mese a seconda delle frequenze di campionamentoutilizzate) in caso di problemi nella trasmissione dei dati ad Udine.

1.4 Calibrazione dei sensoriDisporre di sensori ben calibrati e fondamentale per qualsiasi studio che si avvale delleforme d’onda registrate. Poiche le caratteristiche dei sensori possono essere soggette avariazioni nel tempo, e necessario procedere a calibrazioni periodiche degli stessi, conil metodo indiretto oppure diretto. Nel 2010 tutti i sensori delle stazioni a corto periododella RSFVG sono stati calibrati con il metodo indiretto, molto veloce in quanto nonrichiede l’intervento in loco. Esso si basa sull’attivazione a distanza (tramite telemetria)di una sequenza di impulsi di calibrazione. Tali impulsi producono segnali di rispo-sta da confrontare con un segnale standard di riferimento e permettono di verificareeventuali scostamenti significativi rispetto a quest’ultimo. Per la calibrazione del 2010tale confronto ha evidenziato il corretto funzionamento di tutti i sensori, per i quali sipossono assumere validi i valori nominali dei parametri fondamentali (frequenza natu-rale, smorzamento e costante di trasduzione) forniti dalla casa costruttrice e riportati inTab. 1.4.

Con cadenza pluriennale (5-10 anni) i sismometri vengono anche calibrati con ilmetodo diretto, molto piu preciso e accurato, che utilizza un sistema a tavola vibranteprogettato e realizzato presso il CRS (Fig. 1.2). L’ultima calibrazione di questo tipoe del 2006. La cadenza pluriennale si giustifica con la complessita dell’operazione,che deve essere effettuata presso il laboratorio del CRS, e richiede quindi la rimozionetemporanea del sensore dalla stazione.

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Geofono Comp. f0 Smorz. Trasduzionestazione modello/numero Hz h V/m/s V/g

ZOU17/11/10

Lennartz LE3DLiteB-122

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

BAD17/11/10

Lennartz LE3DLiteF-273

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

BAD**

Kinem. FBA23 36156 V 52.7 0.65 2.5Kinem. FBA23 36155 L 52.1 0.67 2.49Kinem. FBA23 36157 T 53.7 0.65 2.5

DRE12/11/10

Lennartz LE3DLiteF-416

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

CAE19/11/10

Lennartz LE3DLiteC-140

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

UDI**

Guralp CMG-5T5235

V 100 0.7 10L 100 0.7 10T 100 0.7 10

BOO26/11/10

Lennartz G-348 V 1.00 0.7 400Kinem. EpiSensor 6702 L 196 0.7 5.0Kinem. EpiSensor 6691 T 206 0.7 5.0

CSO17/11/10

Lennartz LE3DLiteD-0178

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

MLN17/11/10

Lennartz LE3DLiteG-347

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

TLI16/12/10 Mark L4 4420

V 1.33 0.73 65.4LT

Tabella 1.4: Tabella riassuntiva delle caratteristiche dei geofoni a cortoperiodo della RSFVG per l’anno 2010. Il simbolo ** indica le stazionitarate per fondo scala di 1 g.

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

Geofono Comp. f0 Smorz. Trasduzionestazione modello/numero Hz h V/m/s V/g

MPRI17/11/10

Lennartz LE3DLiteE-238

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

CSM17/11/10

Lennartz LE3DLiteC-139

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

PLRO17/11/10

Lennartz LE3DLiteG-340

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

LSR17/11/10

Lennartz LE3DLiteG-346

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

BUA17/11/10

Lennartz LE3DLiteG-343

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

COLI17/11/10

Lennartz LE3DLiteG-349

V 1.00 0.7 400L 1.00 0.7 400T 1.00 0.7 400

Tabella 1.4: Segue dalla pagina precedente

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1.5 Miglioramento della rete: un nuovo sistema costrut-tivo per le stazioni a banda larga e ricerca di nuovisiti

L’obiettivo di una stazione a larga banda e quello di acquisire segnali nell’intero spettrodelle frequenze sismiche, dalle alte frequenze che dominano nei microsimi ai lunghiperiodi dei forti terremoti. Per raggiungere tale scopo vengono impiegati sensori ve-locimetrici aventi risposta lineare in un intervallo di frequenza che va da 0.0083 (120 sdi periodo) a 50 Hz, ed acquisitori ad ampia dinamica ed elevata risoluzione. Per esseresfruttata al meglio, tale strumentazione deve essere installata in siti con minimo rumoreantropico, lontano da fonti di disturbo ambientale (corsi d’acqua, vegetazione, ecc.) edalloggiata in locali possibilmente insensibili alle variazioni meteorologiche esterne. Lo-cali adatti sono, ad esempio, le grotte naturali e le gallerie artificiali opportunamenteadattate. In assenza di tali locali si puo ovviare creando una struttura opportuna.

Allo scopo il CRS ha progettato un nuovo tipo di installazione (Figg. 1.3–1.6), la cuiprima realizzazione e stata effettuata nel 2008 per la stazione a banda larga di Zoufplan(ZOU2) (si veda la descrizione dettagliata nel rapporto annuale relativo al 2008). Questametodologia costruttiva si e rivelata efficace ed ha portato ad un sensibile miglioramentodel segnale sismico acquisito. Si e pertanto pianificato di applicarla anche alle stazionidi Drenchia (DRE) e Caneva (CAE).

Durante il 2010 e stata installata la nuova stazione a larga banda di PRED ubicatanella miniera di Raibl a Cave del Predil. Questa stazione collocata in una minera a circa400 metri all’interno della montagna (Fig. 1.7) garantisce un ottima qualita del datoacquisito (Fig. 1.8). Inoltre, nell’ambito della ricerca di nuovi siti idonei a stazioni alarga banda, nella miniera di Cludinicco nel comune di Ovaro, si sono effetuate misuredi rumore sismico. Queste hanno evidenziato l’ottima qualita del sito e di conseguenzae stato pianificato, per il 2011, l’installazione di una nuova stazione.

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

10˚ 11˚ 12˚ 13˚ 14˚

45˚00'

45˚30'

46˚00'

46˚30'

BAD

BOO

BUA

CAE

COLI

CSM

CSO

DRE

LSR

MLN

MPRI.

PLRO

TLI

ZOU

TRI

CUSI

CIMO

VINO

ACOM

SABO

Col Visentin

Strabut

CAE

A

SLO

AFL

MTLO

FAU

TEOL

IESO

ADRI

GAZZ

RNI

CARE

DDS

PANI

PAG

VAR

OZOL

Palmanova

VINO AGOR

TRI

CUSI

CIMO

VINO

ACOM

SABO

FUSE

BALD

TOPPO

PRED

BALD

MARN

VARN

CGRP

AGOR

BAD

BOO

BUA

CAE

COLI

CSM

CSO

DRE

LSR

MLN

MPRI.

PLRO

TLI

ZOU

TRI

CUSI

CIMO

VINO

ACOM

SABO Pordenone Gorizia

Udine

Treviso

Belluno .

Bolzano

Verona

Vicenza

Padova .

Trento .

Venezia .

Trieste

Rovigo .

Rete sismometrica del Friuli−Venezia GiuliaRete sismometrica del TrentinoRete sismometrica del Veneto

Ripetitore radioStazioni broad−band

.

Figura 1.1: Configurazione della Rete Sismometrica del Friuli-Venezia Giulia. Le lineenere rappresentano i collegamenti radio tra le stazioni sismometriche ed il centro di acqui-sizione dati ad Udine. Sono visibili anche le stazioni della Rete Sismometrica del Veneto equelle a banda larga gestite dal CRS. Il collegamento con la Sala Operativa Regionale dellaProtezione Civile a Palmanova e realizzato tramite collegamento radio spread-spectrum.

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Figura 1.2: Sistema di calibrazione dei sismometri basato su tavola vibrante realizzatopresso il CRS.

Figura 1.3: Schema progettuale per la stazione ZOU2.

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

Figura 1.4: Scavo alla profondita di 5 m per la realizzazione della stazione a banda larga diZoufplan (sx) e stazione finita (dx).

Figura 1.5: Serbatoio in polietilene e sistema di drenaggio (tubi verdi) utilizzati per lastazione ZOU2.

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Figura 1.6: Alloggiamento dei sensori (sx) e dell’acquisitore (dx) presso la stazione ZOU2.

Figura 1.7: Stazione di Cave del Predil, particolare del sismometro.

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Power spectrum processing results

station: channel: 0366 HHZstart time: time duration: 5/07/2009 23:39:40.000 3740.000 sec

Power: Power Uncertainty: Peterson High Noise: Peterson Low Noise:

BRTT Antelope 5/28/2009 7:47:20.000

0 1000 2000 3000 4000

0366

HH

Z

Frequency (Hz)10 10 10 10

-2 -1 0 1

Vel

ocity

PS

D (p

db(n

m**

2/s*

*2/h

z))

-25

0

25

50

75

Figura 1.8: Misure di rumore presso la stazione sismometrica di Cave del Predil.

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2Funzionamento della RSFVG

2.1 Stazioni sismometriche e sistema di trasmissione deidati

Nel corso del 2010 sulle stazioni sismometriche e stata eseguita manutenzione ordina-ria e straordinaria, con interventi di riparazione dei guasti e/o manutenzione preventiva(verifica offset, efficienza dell’alimentazione, funzionalita dei ponti radio, ecc.). Il tut-to ha comportato 110 uscite in campagna di squadre composte da almeno due tecnicisecondo la scansione temporale mostrata in Tab. 2.1. A questi sono da aggiungere i con-trolli quotidiani sul sistema di acquisizione centrale, effettuati anche nei giorni festivicon appositi interventi in sede e interventi di riparazione via software effettuati presso laSede. Questo ha garantito il funzionamento continuo del sistema di monitoraggio com-plessivo (in particolare delle procedure di allarme automatico) con limitate interruzionidell’acquisizione su singole stazioni. In conclusione si puo affermare che durante il2010 non ci sono state interruzioni prolungate dell’acquisizione sulle stazioni tali dacompromettere il monitoraggio sismico della regione FVG.

Nell’ambito dei sistemi di trasmissione, e stato gestito e curato il collegamentospread-spectrum tra il CRS ad Udine e la sede della Protezione Civile a Palmano-va, nonche il collegamento tra le stazioni a banda larga realizzate con strumentazionedi proprieta della Regione (ACOM, SABO e CGRP) ed il sistema Antelope attivo aPalmanova.

2.2 Gestione del sistema Antelope a Palmanova

Come previsto dalla Convenzione, il CRS ha gestito il software di acquisizione ed elab-orazione automatica di dati sismometrici Antelope attivo a Palmanova. Il software einstallato su un server di proprieta della Regione del tipo SUN Fire V245 con sis-tema operativo Solaris 10 e dischi mirrorati con una capacita di archiviazione utile di

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

data localita01/04/2010 Colloredo di Campeglio01/05/2010 Drenchia01/07/2010 Mot di Prat01/07/2010 Talmassons01/14/2010 Lussari01/28/2010 Mon di Prat02/08/2010 Illegio02/25/2010 Cimolais03/01/2010 Malnisio03/03/2010 Namlen03/30/2010 Illegio04/06/2010 Paularo04/15/2010 Drenchia04/20/2010 Monte Acomizza04/27/2000 Medea04/29/2010 Monte Tenchia04/30/2010 Cave del Predil05/03/2010 Col Visentin05/07/2010 Medea05/11/2010 Monte Zoncolan05/12/2010 Talmassons05/13/2010 Illegio05/13/2010 Monte Zoncolan05/13/2010 Pusea05/13/2010 Zoufplan05/14/2010 Cima Grappa05/14/2010 Sabotino05/17/2010 Cima Grappa05/20/2010 Illegio05/20/2010 Pusea05/20/2010 Monte Tenchia05/30/2010 Drenchia06/01/2010 Cima Grappa06/08/2010 Medea06/08/2010 Sabotino06/08/2010 Palmanova06/15/2010 Malnisio06/16/2010 Cave del Predil06/17/2010 Cave del Predil06/18/2010 Cave del Predil06/21/2010 Monte Zoncolan06/21/2010 Medea06/23/2010 Caneva06/24/2010 Caneva06/24/2010 Monte Tenchia06/25/2010 Medea06/25/2010 Sabotino06/28/2010 Cave del Predil06/30/2010 monte Acomizza07/01/2010 Monte Lusari07/01/2010 Monte Zoncolan07/05/2010 Cima Grappa07/06/2010 Monte Zoncolan07/09/2010 Bordano07/13/2010 Medea

data localita07/13/2010 Mont di Prat07/13/2010 Zoufplan07/15/2010 Illeggio07/15/2010 Pusea07/15/2010 Caneva07/16/2010 Medea07/16/2010 Cave del Predil07/19/2010 Caneva07/20/2010 Cave del Predil07/20/2010 Sabotino07/22/2010 Cima Grappa07/22/2010 Cave del Predil07/29/2010 Monte Lussari08/09/2010 Namlen08/16/2010 Mont di Prat08/17/2010 Monte Lussari08/30/2010 Casso09/03/2010 Paularo09/03/2010 Monte Tenchia09/04/2010 Zoufplan09/15/2010 Col Visentin09/16/2010 Col Visentin09/22/2010 Illegio09/22/2010 Pusea09/22/2010 Zuofplan09/22/2010 Monte Tenchia09/23/2010 Col Visentin09/24/2010 Monte Acomizza09/29/2010 Zoufplan09/30/2010 Cave del Predil10/07/2010 Zoufplan10/08/2010 Zuofplan10/10/2010 Monte Tenchia10/12/2010 Zoufplan10/14/2010 Paularo10/15/2010 Zoufplan10/18/2010 Malnisio10/26/2010 Colloredo di Campeglio10/26/2010 Medea10/27/2010 Fusea10/27/2010 Strabut10/28/2010 Namlen10/29/2010 Medea11/03/2010 Monte Acomizza11/05/2010 Monte Lussari11/11/2010 Casso11/12/2010 Drenchia11/22/2010 Illegio11/22/2010 Pusea11/26/2010 Bordano12/06/2010 Talmassons12/07/2010 Drenchia12/27/2010 Cave del Predil12/27/2010 Lussari12/29/2010 Monte Acomizza

Tabella 2.1: Lista degli interventi di manutenzione effettuati nel corso del 2010.

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1 Tera Byte, piu che sufficiente per l’archiviazione dei dati raccolti dalle reti sismicheattualmente connesse (vengono mantenuti on line i dati degli ultimi 3 mesi).

Il server SUN, denominato antogs, e configurato per l’acquisizione dati in temporeale da tutte le stazioni gestite dal CRS in Friuli-Venezia Giulia e Veneto (Fig. 1.1),alcune stazioni della Rete Accelerometrica del Friuli gestita dal DiGEO, dalle reti si-smiche slovena e austriaca, nonche della Provincia Autonoma di Bolzano.

E’ stato inoltre curato lo scambio dati con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vul-canologia (INGV) di Roma, tramite il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale diRoma. In particolare, ad INGV sono stati resi disponibili i dati delle tre stazioni a ban-da larga realizzate con strumentazione di proprieta della Regione citate in precedenza(ACOM, SABO e CGRP).

Nelle corso dell’anno sono stati mantenuti aggiornati i parametri descrittivi dellestazioni, con particolare riferimento alle caratteristiche strumentali, necessarie per ilcalcolo della magnitudo. Sono stati inoltre calibrati al meglio i parametri per la localiz-zazione automatica dei terremoti ed il calcolo della magnitudo.

In collaborazione con il personale tecnico della Protezione Civile sono stati mes-si a punto i programmi per permettere la visualizzazione dei sismogrammi e dellelocalizzazioni sui monitor della Sala Operativa.

E stato inoltre mantenuto un server HP con sistema operativo SUSE Linux dotatodi doppio monitor per il controllo e la gestione del software Antelope (mediante ese-cuzione remota sul server antogs dell’applicativo rtm), la visualizzazione in tempo realedelle forme d’onda (programma orbmonrtd) e la visualizzazione degli eventi localizzatisu mappa (programma dbevents).

2.3 Allarme automatico e servizio di reperibilitaIl sistema automatico di allarme realizzato dal CRS e connesso al sistema di acqui-sizione ed elaborazione di dati sismometrici BRTT Antelope ha localizzato e segnalatotutti gli eventi di magnitudo MD≥2,8 avvenuti in regione e nelle aree limitrofe. I mes-saggi di allerta sono stati notificati alla Protezione Civile Regionale per mezzo di faxalla sala operativa di Palmanova e di SMS ad una lista di destinatari fornita dalla Pro-tezione Civile stessa. In particolare, per l’invio di SMS e stato utilizzato il servizio diun provider esterno.

Per la segnalazione degli eventi ad entita esterne (Prefetture, Vigili del Fuoco, Polizia,organi di informazione, ecc.) e stata utilizzata una procedura automatica di invio fax dal-la sala operativa della Protezione Civile realizzata dal CRS. La procedura fa uso di uncomputer con sistema operativo Linux dotato di quattro modem esterni, il quale ricevela segnalazione prodotta dal sistema automatico di allarme quale file in formato pdf e loinoltra per mezzo del software di invio fax HylaFAX ad una lista di destinatari definitadalla Protezione Civile. Il sistema gestisce i tentativi di reinvio in caso di linea occupa-

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

ta. L’utilizzo di quattro modem permette l’invio simultaneo di piu fax e di far fronte adeventuali guasti o blocchi sulle singole linee.

In connessione con il sistema di allarme automatico, per tutto l’anno il CRS hafornito un servizio di reperibilita H24. Il servizio e stato svolto contemporaneamenteda un ricercatore e da un tecnico raggiunti dal sistema automatico di allarme tramitecellulare. Almeno uno dei due e intervenuto presso la sede entro 45 minuti dal verificarsidei terremoti di magnitudo MD≥2,8 (22 nel corso del 2010 ) al fine di controllare laprecisione delle localizzazioni automatiche e di seguire l’evoluzione della sismicita.

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3Elaborazione dati

Le letture delle fasi degli eventi vengono effettuate utilizzando il programma SeisGram2K(Lomax, 2004). La qualita della registrazione e tenuta in debito conto tramite l’asse-gnazione di opportuni pesi alle letture fatte. Si procede alla determinazione ipocentraledegli eventi facendo presente che elaborazioni con un buon grado di affidabilita sonoquelle con epicentro avente una distanza non superiore a 100 km da almeno una dellestazioni della rete. L’area dei terremoti localizzati e compresa, dunque, tra le latitudini44,00°N - 47,15°N e le longitudini 8,30°E - 15,00°E.

Le determinazioni ipocentrali vengono elaborate utilizzando il programma HYPO71(Lee and Lahr, 1975). Per adattare il processo di localizzazione alle caratteristiche dellasismicita del Friuli-Venezia Giulia sono stati modificati alcuni dei parametri del pro-gramma come il massimo aggiustamento orizzontale nella localizzazione del terremoto(si ricorda che la localizzazione e un’inversione linearizzata localmente che viene risoltaiterativamente mediante aggiustamenti nelle tre coordinate spaziali e quella temporale)o la profondita iniziale media da cui far partire la localizzazione (rispettivamente levariabili Test (10) e Test (05) nel programma) sono stati modificati in mododa riflettere le caratteristiche della rete e della sismicita. I valori dei parametri di in-put al programma che sono stati modificati rispetto ai valori standard sono presentatinel prospetto che segue mentre ci si rifa al lavoro di Lee and Lahr (1975) per la lorodescrizione:

Test (01) = 100Test (02) = 120 kmTest (03) = 0,5Test (05) = 7 kmTest (06) = 1Test (10) = 50 kmTest (11) = 12

Il modello crostale utilizzato, costituito da due strati ed un semispazio, e definito da:

velocita (km/s) profondita (km)

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

5,85 0-226,80 22-39,58,00 > 39,5Vp/Vs = 1,78

Il modello di velocita e stato calcolato in base alle conoscenze crostali dell’area friulanaed a quelle della pianura veneta (Slejko et al., 1989). Per ogni terremoto viene calcolatala magnitudo da durata per ogni singola stazione ed il suo valore medio. La formulausata per il calcolo della magnitudo da durata e:

MD = a+b logT

dove T e la durata della registrazione in secondi mentre a e b sono due costanti. Ivalori delle costanti per ciascuna delle stazioni della rete sono stati calcolati da Rebezand Renner (1991). Per localizzare i terremoti esterni all’aree coperte dalle stazionidella RSFVG e della RSV vengono utilizzati, se utili per una migliore definizione deiparametri ipocentrali, i dati rilevati da ulteriori stazioni europee (vedi Tab. 3.1). Tuttele soluzioni ipocentrali vengono accuratamente analizzate e ritenute accettabili soloquando gli errori statistici loro associati risultano sufficientemente piccoli.

Codice Nome Istituto di appartenenzaABSI Val Sarentina Provincia Autonoma di BolzanoABTA Abfaltersbach Austrian Geophysical Service ViennaAPPI Appiano Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaARSA Arzberg Austrian Geophysical Service ViennaBHG Bad Reichenhall Geophisikalisches Observatorium FustenfeldbrunchBOJS Bojanci Geophysical Survey of SloveniaBOSI Bolzano Provincia Autonoma di BolzanoBRES Bressanone Provincia Autonoma di TrentoBRMO Bormio Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaCADS Cadrg Geophysical Survey of SloveniaCARA Carano Provincia Autonoma di TrentoCAV Cavalese Provincia Autonoma di TrentoCESS Cesta nad Krskim Geophysical Survey of SloveniaCEY Cerknica Geophysical Survey of SloveniaCMPO Campotto Po Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaCRES Cresnjevec Geophysical Survey of SloveniaCRNS Crni Vrh Geophysical Survey of SloveniaCTI Castel Tesino Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Roma

Tabella 3.1: Stazioni ausiliarie usate nell’elaborazione dei dati della RSFVG.

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Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

Codice Nome Istituto di appartenenzaDAVA Damuels Voralberg Austrian Geophysical Service ViennaDDS Dosso del Sommo Provincia Autonoma di TrentoDOBS Dobrina Geophysical Survey of SloveniaFETA Feichten Austrian Geophysical Service ViennaFIN Finale Ligure Istituto Geofisico e Geodetico Universita’ di GenovaFIU Minerbio Fiu Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaFUR Fuerstenfeldbruck Geophisikalisches Observatorium FustenfeldbrunchFVI Forni Avoltri Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaGBAS Gorenja Brezovica Geophysical Survey of SloveniaGBRS Gornja Briga Geophysical Survey of SloveniaGCIS Gornji Cirnik Geophysical Survey of SloveniaGMNA Gemona Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaGOLS Golise Geophysical Survey of SloveniaGORS Gorjuse Geophysical Survey of SloveniaGROS Grobnik Geophysical Survey of SloveniaHVAR Hvar Geophysical Institute Zagreb UniversityJAVS Javornik Geophysical Survey of SloveniaKBA Koelnbreinsperre Austrian Geophysical Service ViennaKNDS Knezji Dol Geophysical Survey of SloveniaKOGS Kog Geophysical Survey of SloveniaKOSI Monte Pozza Provincia Autonoma di BolzanoLEGS Legarje Geophysical Survey of SloveniaLJU Ljubljana Geophysical Survey of SloveniaMABI Malga Bissina Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaMAGA Magasa Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaMYKA Terra Mystica Austrian Geophysical Service ViennaMOA Malln Austrian Geophysical Service ViennaMOSI Grossmontoni Provincia Autonoma di BolzanoMOTA Moosalm Austrian Geophysical Service ViennaMOZS Mozjanca Geophysical Survey of SloveniaNOVE Novellara Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaOBKA Hochobir Austrian Geophysical Service ViennaOGA Obergurgl Geophisikalisches Observatorium FustenfeldbrunchOSS Ova Spin E.T.H. ZurichOZOL Ozol Provincia Autonoma di TrentoPAG Paganella Provincia Autonoma di Trento

Tabella 3.1: Stazioni ausiliarie usate nell’elaborazione dei dati della RSFVG.

24

Page 33: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

Codice Nome Istituto di appartenenzaPANI Panarotta Provincia Autonoma di TrentoPDKS Podkum Geophysical Survey of SloveniaPERS Pernice Geophysical Survey of SloveniaPTCC Patocco Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaPTJ Puntijarka Geophysical Institute Zagreb UniversityRAVA Ravarino Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaRETA Reutte Austrian Geophysical Service ViennaRISI Campo Tures Provincia Autonoma di BolzanoRIY Rijeka Geophysical Institute Zagreb UniversityROBS Robic Geophysical Survey of SloveniaROSI Vipiteno Provincia Autonoma di BolzanoRNI Roncone Provincia Autonoma di TrentoSALO Salo Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaSAX Saentis E.T.H. ZurichSBPO S. Benedetto Po Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaSCE Schlegeis Geophisikalisches Observatorium FustenfeldbrunchSEST Monte Rota Provincia Autonoma di TrentoSGV S. Giovanni Provincia Autonoma di TrentoSKDS Skadanscina Geophysical Survey of SloveniaSLE Schleitheim E.T.H. ZurichSOKA Sobot Austrian Geophysical Service ViennaSQTA St.Quirin Austrian Geophysical Service ViennaSTLV Grossmontoni Provincia Autonoma di TrentoTMA Mt. Tamaro E.T.H. ZurichTUE Mt. STUETTA Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaVAR Varagna Provincia Autonoma di TrentoVDL Valle di Lei E.T.H. ZurichVEA Veano Istituto Geofisico e Geodetico Universita’ di GenovaVIP Vipiteno Provincia Autonoma di TrentoVISS Visnje Geophysical Survey of SloveniaVLC Villacollemandina Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaVNDS Vrh Pri Dolskem Geophysical Survey of SloveniaVOY Vojsko Geophysical Survey of SloveniaVOJS Vojsko Geophysical Survey of SloveniaVVI Villa di Villa Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia RomaWATA Walderalm Austrian Geophysical Service Vienna

Tabella 3.1: Stazioni ausiliarie usate nell’elaborazione dei dati della RSFVG.

25

Page 34: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

Codice Nome Istituto di appartenenzaWTTA Wattenberg Austrian Geophysical Service ViennaWET Wettzel Geophisikalisches Observatorium FustenfeldbrunchZAG Zagreb Geophysical Institute Zagreb UniversityZAVS Zavodnje Geophysical Survey of Slovenia

Tabella 3.1: Stazioni ausiliarie usate nell’elaborazione dei dati della RSFVG.

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Page 35: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

4Analisi della sismicita regionale

Il monitoraggio della sismicita regionale durante il 2010 e stato effettuato con le stazioniappartenenti alla RSFVG e le undici stazioni della rete sismometrica della regione Vene-to (Tab. 1.1). Allo scopo di raffinare le elaborazioni ipocentrali sono stati utilizzati anchei dati relativi alle stazioni riportate in Tab. 3.1, facenti parte di organizzazioni nazionalie internazionali. Questo ha permesso di elaborare localizzazioni con sufficiente pre-cisione nell’ambito di un’area compresa compresa tra il lago d’Iseo e la citta di Lu-biana e piu precisamente tra le latitudini 44°00′N e 47°15′N e le longitudini 10°00′E e15°00′E, area che comprende le seguenti regioni: Friuli-Venezia Giulia; Veneto; Lom-bardia orientale; Emilia Romagna; alle Provincie Autonome di Trento e Bolzano; Slove-nia occidentale; la penisola Istriana (Croazia) e la zona meridionale dell’Austria occi-dentale. Nel seguito quest’area sara denominata Italia Nord Orientale (INOR) e saraconsiderata nel contesto dell’analisi della sismicita regionale.

Nella Tab. 4.1 vengono riportati i terremoti avvenuti nel 2010 in Friuli-Venezia Giu-lia con magnitudo MD≥2,8. Una visione complessiva della sismicita registrata in FriuliVenezia Giulia e una fascia esterna di 20 km (Area FVG nel seguito) e data Fig. 4.1,mentre in Fig. 4.2 viene mostrata la sismicita in tutta l’area dell’Italia Nord Orientale(INOR). Nell’Allegato 1 viene riportata la sismicita in FVG alla scala 1:250.000.

Durante il 2010 gli eventi piu rilevanti avvenuti in Fiuli-Venezia Giulia sono stati:

• l’evento MD=3,3, verificatosi il 7 marzo, alle 5:27 ora locale, localizzato nelcomune di Barcis (PN);

• l’evento MD=3,3, verificatosi il giorno 11 marzo, alle 20:30 ora locale, localizzatonel comune di Barcis (PN);

• l’evento MD=2,9, verificatosi il giorno 1 aprile, alle 14:52 ora locale, localizzatonel comune di San Pietro al Natisone (UD);

• l’evento MD=2,8, verificatosi il giorno 7 ottobre, alle 8:34 ora locale, localizzatonel comune di Lusevera (UD);

27

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Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

data ora lat. long. prof. MD localitaUTC0 °N °E (km)

07-03-2010 04:27:48,07 46,219 12,518 9,0 3,3 Barcis11-03-2010 19:30:59,95 46,222 12,510 8,6 3,3 Barcis01-04-2010 12:52:34,95 46,140 13,574 13,7 2,9 San Pietro al Natisone07-10-2010 06:34:09,85 46,280 13,224 6,9 2,8 Lusevera

Tabella 4.1: Terremoti di magnitudo MD≥2,8 localizzati dalla RSFVG in Friuli-VeneziaGiulia durante l’anno 2010. I dati qui riportati sono quelli della localizzazione definitiva, epossono quindi discostarsi da quelli comunicati dal sistema di allarme automatico.

Gli eventi significativi avvenuti nell’Italia nord orientale sono stati:

• l’evento MD=4,0 del 15 gennaio delle ore 15:20, ora locale, localizzato a Postojna(Slovenia);

• l’evento MD=3,2 del 15 febbraio delle ore 19:25, ora locale, localizzato a Naklo(Slovenia);

• l’evento MD=3,3 del 20 febbraio delle ore 23:47, ora locale, in localita S. Giorgiodi Cesena (FC);

• l’evento MD=3,3 del 30 maggio delle ore 18:10, ora locale, localizzato nel comunedi Varignana Superiore (BO);

• l’evento MD=3,3 del 15 luglio delle ore 07:53, ora locale, in localita Bertinoro(FC);

• l’evento MD=4,0 del 5 settembre delle ore 09:07, ora locale, localizzato nel co-mune di S. Giorgio di Cesena (FC);

• l’evento MD=3,9 del 15 settembre delle ore 04:21, ora locale, in vicinanza dellalocalita di Knezak (Slovenia);

• l’evento MD=3,9 del 15 settembre delle ore 04:23, ora locale, in vicinanza dellalocalita di Knezak (Slovenia);

• l’evento MD=4,1 del 14 ottobre delle ore 00:43 ora locale, localizzato nel comunedi Cervia (RA);

• l’evento MD=4,0 del 19 ottobre delle ore 02:38 ora locale, localizzato a Schwaz(Austria);

• l’evento MD=3,4 del 5 dicembre delle ore 09:16 ora locale, localizzato nel comunedi Medicina (BO);

28

Page 37: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

• l’evento MD=3,3 del 25 dicembre delle ore 06:12, ora locale, localizzato nelcomune di Valbondone (SO);

Osservando dettagliatamente la Fig. 4.1, si puo notare che la sismicita dell’AreaFVG e localizzata principalmente lungo la fascia pedemontana friulana, con un suoproseguimento ad est in Slovenia, e ad ovest nell’Alpago. E’ inoltre presente un clusterdi eventi in territorio austriaco in prossimita del centro abitato di Villach. Piu pre-cisamente, si nota che la quasi totalita degli eventi e stata localizzata nell’area di Barcis-Tolmezzo-Venzone-Gemona-Cividale. Questa sismicita, comunque, si presenta con unamagnitudo da durata MD relativamente modesta, che non supera i 3 gradi della scalaRichter. Fanno eccezione due eventi con MD=3,3 che hanno interessato l’area di Barcisil 7 e l’11 marzo.

Nella Fig. 4.2 e riportata la sismicita localizzata nella piu ampia area dell’Italia nordorientale. In particolare ad est, in Slovenia, essa e caratterizzata da una sismicita con-centrata lungo la direttrice Rijeka-Knezak-Postojna-Kobarid-Bovec e da una sismicitasparsa nell’area Kranj-Ljubljana. La sismicita poi prosegue in Croazia interessando leisole di Krk e di Cres.

Ad ovest, in Veneto, si nota una sismicita distribuita lungo la fascia pedemontana,interessando principalmente l’Alpago, il Monte Baldo e i Monti Lessini. Questa sis-micita poi prosegue sempre nei Monti Lessini sul versante della Provincia Autonomadi Trento, la restante sismicita e localizzata a W-NW della citta Trento presentandosisparsa e di basso livello con una MD che non supera il 3.0.

A nord, in territorio Austriaco e degno di menzione il solo evento occorso a Schwaz,del 19 ottobre, di MD=4,0.

L’area sud-occidentale, pianura veneta, e caratterizzata da un solo evento occorsoil 1 luglio, localizzato a Bovolone, S-SE di Verona di MD=2,8. Piu a sud, in EmiliaRomagna, la sismicita invece interessa tutta la regione con una incremento della stessanell’area Forli-Cesena. Infatti, in quest’area si segnalano gli eventi di San Giorgio diCesena (FC), del 5 settembre delle ore 09:07 (MD=4,0) e quello di Cervia (RA), del 14ottobre delle ore 00:43 di (MD=4,1).

Nella Fig. 4.3 e riportata la micro sismicita registrata in FVG durante il 2010. Permicrosismicita si intende la sismicita rilevata da solo una o due stazioni sismometriche,e che quindi non puo essere localizzata in maniera attendibile. Nel conteggio della mi-crosismicita, nel caso che due stazioni rilevino lo stesso microsisma, l’attribuzione del-l’evento viene assegnato alla stazione sismometrica piu vicina. Dall’esame della figuraemerge immediatamente la microsismicita rilevata dalla stazione di Drenchia (DRE),questa attivita comunque e dovuta all’area di Bovec-Kobarid (SLO). Altre aree carat-terizzate da microsismicita sono quelle del tolmezzino e del gemonese, rilevata dallastazione di Bordano (BOO) e quella dell’area Barcis-Maniago rilevata dalla stazione diMalnisio (MLN).

Allo scopo di evidenziare l’evoluzione nel tempo della sismicita nell’Area Friuli-

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Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

Venezia Giulia (FVG) e nella piu vasta area dell’Italia nord orientale (INOR), vengonodi seguito forniti una serie di diagrammi esemplificativi dell’andamento della sismicita.

La Fig. 4.4 mostra l’incremento nel tempo del numero cumulativo di eventi registratie localizzati nelle due aree FVG e INOR. Nell’area FVG sono stati registrati 641 even-ti, di cui 225 localizzati. Nella piu vasta area INOR sono stati registrati 1179 eventi,di cui 545 localizzati. Questo indica che la sismicita piu consistente tra quella rileva-ta si e sviluppata all’esterno dell’Area FVG. In Fig. 4.4 le due curve relative all’areaFVG hanno un andamento leggermente difforme, piu precisamente: la curva relativaagli eventi localizzati evidenzia un pendenza costante con un leggero aumento nei mesidi marzo e aprile ed un incremento piu marcato nei mesi ottobre, novembre e dicembre;la curva relativa agli eventi registrati evidenzia una pendenza pressocche costante adeccezion fatta per i primi mesi dell’anno dove invece si denota un aumento della stessa,questo dovuto ad un aumento di sismicita nell’area San Pietro al Natisone - Kobarid.Nell’area INOR la curva relativa agli eventi localizzati presenta una pendenza pres-soche costante nei primi 3 mesi dell’anno per poi proseguire con una leggera flessionenel periodo aprile-maggio per poi evidenziare un incremento consistente nell’ultimoquadrimestre del 2010. La curva relativa alla sismicita registrata invece evidenzia unapendenza costante per i primi dieci mesi dell’anno per poi aumentare drasticamente neimesi di novembre e dicembre, attivita questa connessa all’area del Monte Baldo (VR).

I grafici di Figg. 4.5 e 4.6 mettono successivamente in evidenza il numero giornalierodei terremoti registrati e localizzati nell’Italia nord orientale e nell’Area Friuli-VeneziaGiulia. Spiccano gli eventi di inizio aprile registrati dalla stazione di Drenchia (UD) equelli gia menzionati di novembre-dicembre.

Nelle Figg. 4.7 e 4.8 sono riportati il numero mensile dei terremoti registrati elocalizzati nelle due aree. Dall’esame dei grafici emerge che la sismicita registrata-localizzata e a carattere extra regionale, attivita occorsa: in Slovenia, nell’aree Postojna-Hrasce-Naklo (gennaio e febbraio) e nell’area di Knezak (14-20 settembre); nel Venetooccidentale nell’area Monte Baldo-Brenzone (novembre-dicembre).

Le Figg. 4.9 e 4.10 riportano gli istogrammi relativi al numero di terremoti regi-strati e localizzati in funzione delle classi di magnitudo, rispettivamente nell’Italia nordorientale e nell’Area Friuli-Venezia Giulia. Per quanto riguarda i terremoti registratiper l’Italia nord orientale si evidenzia una distribuzione compresa tra le classi di ma-gnitudo 0,1 e 4,1. L’area FVG invece evidenzia una distribuzione compresa tra le classi0,1 e 3,3. Per quanto riguarda invece gli eventi localizzati nell’Italia nord orientale sievidenzia una distribuzione principalmente compresa tra 0,5 e 4,1 con un massimo perla classe di magnitudo di 2,0. La distribuzione localizzata dell’area FVG evidenzia unadistrubuzione principalmente compresa tra le classi 0,5 e 3,3.

Il grafico di Fig. 4.11, relativo al numero di terremoti in funzione della profondita,evidenzia che nell’area dell’Italia nord orientale la sismicita e localizzata tra 1 e 33km, mentre nell’Area Friuli-Venezia Giulia i terremoti si distribuiscono uniformemente

30

Page 39: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

nell’intervallo tra 1 e 20 km.La sezione verticale di Fig. 4.12 orientata nord-sud ed ubicata in una fascia ge-

ografica compresa tra Trasaghis e Gemona, mette in evidenza nell’area centrale friulanauna localizzazione degli ipocentri compresa tra i 5 e i 14 km, con una diminuzionedell’attivita sismica ed un approfondimento della stessa verso il nord della sezione.

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Page 40: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

12˚00' 12˚30' 13˚00' 13˚30' 14˚00'

45˚30'

46˚00'

46˚30'

47˚00'

0 50

km

A

SLO

BAD

BOO

BUA

CAE

COLI

CSM

CSO

DRE

LSR

MLN

MPRI.

PLRO

TLI

ZOU

TRI

CUSI

CIMO

VINO

ACOM

SABO

AFL

MTLO

IESO

VARN

AGOR

PRED

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45

prof.

km 54321

Figura 4.1: Mappa degli epicentri dei terremoti del 2010 localizzati nell’Area Friuli-VeneziaGiulia.

32

Page 41: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

Figura 4.2: Mappa degli epicentri dei terremoti del 2010 localizzati nell’Italia nordorientale.

33

Page 42: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

Figura 4.3: Mappa della microsismicita registrata nel 2010 in FVG .

34

Page 43: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

MO

NIT

OR

AG

GIO

ES

TU

DIO

DE

LLAS

ISM

ICIT

AR

EG

ION

ALE

2010

Registrati nell’Italia nord orientale (IN

OR

)

Localizzati nell’Italia nord orientale (INO

R)

Registrati in A

rea Friuli Venezia G

iulia

Localizzati in Area Friuli V

enezia Giulia

Gen Feb M

ar Apr M

ag Giu Lug A

go Set O

tt Nov D

ic

Jan Feb Mar A

pr May Jiu Jul A

ug Sep O

ct Nov D

ec

____

− − −____

− − −

0

200

400

600

800

1000

1200

numero cumulativo di terremoti

0

200

400

600

800

1000

1200

numero cumulativo di terremoti

0

200

400

600

800

1000

1200

numero cumulativo di terremoti

0

200

400

600

800

1000

1200

cumulative number of earthquakes2010

Figura4.4:G

raficodelnum

erocum

ulativoditerrem

oti.

35

Page 44: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Istitu

to N

az

ion

ale

di O

ce

an

og

ra

fia e

di G

eo

fisic

a S

pe

rim

en

tale

, Ce

ntr

o d

i Ric

erc

he

Sis

mo

log

ich

e

Localizzati/Located

Registrati/R

ecorded

Gen Feb M

ar Apr M

ag Giu Lug A

go Set O

tt Nov D

ic

Jan Feb Mar A

pr May Jiu Jul A

ug Sep O

ct Nov D

ec

0 10 20 30

numero di terremoti nell’Italia nord orientale (INOR)

0 10 20 30

number of earthquakes in the North−Eastern Italy

2010

Figura4.5:N

umero

giornalieroditerrem

otiregistratielocalizzatinell’Italia

nordorientale.

Localizzati/Located

Registrati/R

ecorded

Gen Feb M

ar Apr M

ag Giu Lug A

go Set O

tt Nov D

ic

Jan Feb Mar A

pr May Jiu Jul A

ug Sep O

ct Nov D

ec

0 10 20 30

numero di terremoti in Area Friuli Venezia Giulia

0 10 20 30number of earthquakes in Area Friuli Venezia Giulia

2010

Figura4.6:N

umero

giornalieroditerrem

otiregistratielocalizzatinell’A

reaFriuli-V

eneziaG

iulia.

36

Page 45: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

MO

NIT

OR

AG

GIO

ES

TU

DIO

DE

LLAS

ISM

ICIT

AR

EG

ION

ALE

2010

Localizzati/Located

Registrati/R

ecorded

Gen Feb M

ar Apr M

ag Giu Lug A

go Set O

tt Nov D

ic

Jan Feb Mar A

pr May Jiu Jul A

ug Sep O

ct Nov D

ec

0 50

100

150

numero di terremoti nell’Italia nord orientale (INOR)

0 50

100

150

number of earthquakes in the North−Eastern Italy

2010

Figura4.7:N

umero

mensile

diterremotiregistratie

localizzatinell’Italianord

orientale.

Localizzati/Located

Registrati/R

ecorded

Gen Feb M

ar Apr M

ag Giu Lug A

go Set O

tt Nov D

ic

Jan Feb Mar A

pr May Jiu Jul A

ug Sep O

ct Nov D

ec

0 50

100

numero di terremoti in Area Friuli Venezia Giulia

0 50

100

number of earthquakes in Area Friuli Venezia Giulia

2010

Figura4.8:

Num

erom

ensiledi

terremoti

registratie

localizzatinell’A

reaFriuli-V

eneziaG

iulia.

37

Page 46: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Istitu

to N

az

ion

ale

di O

ce

an

og

ra

fia e

di G

eo

fisic

a S

pe

rim

en

tale

, Ce

ntr

o d

i Ric

erc

he

Sis

mo

log

ich

e

Localizzati/Located

Registrati/R

ecorded

0 50

100numero di terremoti nell’Italia nord orientale (INOR)

01

23

45

6

0 50

100

number of earthquakes n the North−Eastern Italy

01

23

45

6

MD

Figura4.9:

Num

erodei

terremoti

infunzione

dellam

agnitudoregistrati

nell’Italianord

orientale.

Localizzati/Located

Registrati/R

ecorded

0 10 20 30 40 50 60

numero di terremoti in Area Friuli Venezia Giulia

01

23

4

0 10 20 30 40 50 60

number of earthquakes in Area Friuli Venezia Giulia

01

23

4

MD

Figura4.10:

Num

erodeiterrem

otiinfunzione

dellam

agnitudoregistratinell’A

reaFriuli-

Venezia

Giulia.

38

Page 47: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

Area Friuli Venezia Giulia

Italia nord orientale (INOR) / North−Eastern Italy

0

10

20

num

ero

di te

rrem

oti

0 5 10 15 20 25 30 35 40

0

10

20

num

ber o

f ear

thqu

akes

0 10 20 30 40

profondita’/depth [Km]

Figura 4.11: Numero di terremoti localizzati in funzione della profondita nell’Italia nordorientale e nell’Area Friuli-Venezia Giulia.

0

5

10

15

20

prof

ondi

ta’ (

km)

0 10 20 30 40

distanza (km)

A(46.16’N,13.10’E) B(46.54’N,13.10’E)

Figura 4.12: Sezione nord–sud relativa alla zona tra Trasaghis e Gemona

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Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

01-01-2010 01:45:25.69 46.164 12.292 8.4 2.5 Belluno Veneto02-01-2010 09:37:58.28 46.274 13.709 20.1 2.3 Kuk Slovenia03-01-2010 20:30:45.40 44.822 10.021 24.4 2.8 Salsomaggiore Terme Emilia04-01-2010 04:55:25.31 45.620 10.281 10.7 2.5 Lumezzane Lombardia04-01-2010 05:07:04.69 46.390 12.511 5.0 2.0 M.Pramaggiore Friuli06-01-2010 08:01:19.11 46.484 13.141 11.2 1.9 M.Sernio Friuli06-01-2010 16:24:07.35 46.320 13.174 10.7 2.1 Gemona Friuli07-01-2010 05:59:14.99 45.858 13.962 10.6 2.1 Col Slovenia07-01-2010 12:05:43.81 46.347 13.155 11.0 1.8 Moggio Udinese Friuli08-01-2010 02:44:16.38 46.343 13.043 5.9 1.7 Tolmezzo Friuli08-01-2010 08:12:48.54 46.105 13.445 8.4 2.5 Cividale Friuli09-01-2010 19:16:58.88 45.787 14.225 10.9 2.5 Postojna Slovenia10-01-2010 12:27:42.71 45.787 14.210 12.8 2.4 Postojna Slovenia11-01-2010 21:35:02.46 44.556 10.570 26.2 2.6 Casina Emilia12-01-2010 12:48:27.95 44.730 14.705 15.3 2.7 Lun Croazia12-01-2010 22:12:50.63 45.779 14.225 10.4 2.6 Postojna Slovenia13-01-2010 00:27:45.10 45.786 14.241 9.5 2.1 Postojna Slovenia13-01-2010 03:03:12.21 45.789 14.205 10.2 2.1 Postojna Slovenia13-01-2010 14:13:55.83 46.421 13.334 7.2 1.5 Jof di Montasio Friuli14-01-2010 02:13:25.94 45.776 14.207 12.2 2.2 Postojna Slovenia14-01-2010 04:34:37.75 44.880 11.393 16.5 2.5 Bondeno Romagna14-01-2010 19:05:33.48 46.691 11.096 11.7 2.1 Merano Alto Adige15-01-2010 14:20:53.98 45.786 14.222 15.4 4.0 Postojna Slovenia15-01-2010 14:37:54.26 45.782 14.227 8.9 2.1 Postojna Slovenia15-01-2010 15:40:45.58 45.787 14.227 7.6 1.7 Postojna Slovenia15-01-2010 17:28:08.88 45.784 14.222 9.5 2.3 Postojna Slovenia17-01-2010 02:00:21.38 45.779 14.212 13.8 2.1 Postojna Slovenia17-01-2010 13:50:13.02 46.647 10.952 7.0 2.1 Laces Alto Adige18-01-2010 23:28:36.46 46.434 12.989 16.0 1.5 Arta Friuli19-01-2010 09:21:28.34 46.575 13.840 15.2 2.3 Faak Austria20-01-2010 23:24:40.57 46.124 14.666 14.2 2.3 Domzale Slovenia21-01-2010 16:20:48.33 46.822 12.997 2.8 2.4 Oberdrauburg Austria21-01-2010 17:09:11.87 45.747 15.635 10.8 3.1 Poljane Slovenia21-01-2010 23:11:19.66 46.618 10.470 11.0 2.3 Tubre Alto Adige23-01-2010 06:36:14.79 46.394 12.850 8.9 1.5 Villa Santina Friuli23-01-2010 23:06:34.47 45.780 14.212 8.4 2.0 Postojna Slovenia24-01-2010 12:44:11.14 46.383 10.177 12.6 2.0 Malghera Lombardia24-01-2010 20:15:21.32 45.766 14.169 19.7 1.8 Hrasce Slovenia25-01-2010 02:44:17.70 45.768 14.164 18.8 2.0 Hrasce Slovenia28-01-2010 13:05:50.29 44.968 13.203 11.4 2.4 Adriatico Adriatico29-01-2010 05:15:01.90 45.791 14.186 10.4 2.3 Hrasce Slovenia29-01-2010 11:27:54.27 45.776 14.194 13.1 2.3 Hrasce Slovenia29-01-2010 11:43:10.86 45.775 14.197 12.4 2.3 Hrasce Slovenia29-01-2010 13:05:51.41 45.777 14.194 13.3 2.2 Hrasce Slovenia

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

30-01-2010 19:20:34.51 46.326 12.858 9.5 1.9 Pielungo Friuli01-02-2010 11:37:34.48 45.783 14.203 9.8 2.4 Postojna Slovenia01-02-2010 12:59:53.63 46.044 13.658 5.3 1.8 Plave Slovenia01-02-2010 18:26:58.32 44.577 10.396 23.4 2.6 Rossena Emilia02-02-2010 09:41:20.46 46.214 14.501 8.3 2.7 Lavohice Slovenia04-02-2010 10:28:35.70 45.789 14.192 9.0 2.3 Hrasce Slovenia04-02-2010 10:36:23.59 45.787 14.222 8.5 2.2 Postojna Slovenia05-02-2010 17:57:37.24 46.155 12.352 8.2 0.8 Puos d’Alpago Veneto05-02-2010 17:57:49.07 46.153 12.354 8.1 0.8 Puos d’Alpago Veneto06-02-2010 03:20:24.05 45.785 14.196 10.4 2.1 Hrasce Slovenia06-02-2010 09:15:42.98 45.786 14.193 10.7 2.3 Hrasce Slovenia06-02-2010 10:03:17.23 45.770 14.196 11.9 2.3 Hrasce Slovenia06-02-2010 10:12:05.87 46.230 12.447 9.3 0.5 Pieve d’Alpago Veneto06-02-2010 10:12:13.43 46.228 12.472 8.6 2.4 Barcis Friuli08-02-2010 23:43:30.60 46.284 13.301 10.3 1.8 Lusevera Friuli10-02-2010 10:05:58.61 45.774 14.174 18.3 2.0 Hrasce Slovenia11-02-2010 05:14:01.15 45.877 10.960 12.2 1.9 Rovereto Trentino12-02-2010 06:48:44.03 45.788 14.226 8.3 2.5 Postojna Slovenia12-02-2010 13:03:26.15 46.728 12.596 10.7 2.1 Bergen Austria13-02-2010 12:29:19.49 45.600 11.160 11.0 2.6 Selva di Progno Veneto14-02-2010 16:11:10.69 46.314 13.209 5.6 2.4 Lusevera Friuli14-02-2010 16:13:05.31 46.311 13.205 7.1 1.9 Lusevera Friuli14-02-2010 20:02:19.24 46.158 13.763 13.2 2.9 Most Na Soci Slovenia15-02-2010 06:16:39.04 46.303 14.321 9.0 2.8 Naklo Slovenia15-02-2010 17:27:12.59 46.520 13.177 4.4 2.0 Paularo Friuli15-02-2010 18:25:28.24 46.292 14.316 5.9 3.2 Naklo Slovenia15-02-2010 18:28:09.58 46.292 14.311 18.5 2.2 Naklo Slovenia15-02-2010 20:28:30.37 46.284 14.285 19.1 1.9 Naklo Slovenia15-02-2010 20:45:41.55 46.281 14.323 20.2 2.0 Naklo Slovenia15-02-2010 20:48:12.25 46.293 14.319 10.2 2.9 Naklo Slovenia15-02-2010 21:26:20.81 46.301 14.317 8.9 3.0 Naklo Slovenia16-02-2010 15:13:40.72 46.408 14.159 16.2 2.0 Bled Slovenia16-02-2010 20:09:17.49 46.275 14.282 18.4 2.6 Naklo Slovenia16-02-2010 21:40:44.47 46.285 14.307 9.3 2.2 Naklo Slovenia16-02-2010 22:35:35.70 46.291 14.304 9.7 2.1 Naklo Slovenia16-02-2010 22:50:26.58 46.160 13.769 9.9 1.4 Most Na Soci Slovenia17-02-2010 00:41:19.23 46.870 11.608 8.7 2.2 Valles Alto Adige17-02-2010 16:41:36.14 46.292 14.305 9.8 1.9 Naklo Slovenia18-02-2010 02:25:00.72 46.297 14.311 10.7 2.0 Naklo Slovenia18-02-2010 06:21:53.90 46.278 13.700 4.6 1.9 Kobarid Slovenia18-02-2010 10:35:58.15 46.218 13.795 9.1 1.5 Tolmin Slovenia18-02-2010 15:20:10.51 46.156 13.779 14.3 2.0 Most Na Soci Slovenia19-02-2010 00:48:40.08 46.279 14.287 13.7 2.3 Naklo Slovenia20-02-2010 04:31:57.91 46.307 14.319 10.1 2.1 Naklo Slovenia20-02-2010 05:08:39.09 46.297 14.318 8.2 2.2 Naklo Slovenia

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

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Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

20-02-2010 08:37:11.30 46.301 14.284 19.2 2.0 Naklo Slovenia20-02-2010 22:47:59.76 44.183 12.292 21.5 3.3 S. Giorgio di Cesena Romagna21-02-2010 13:35:19.20 45.804 11.010 9.2 3.0 Ala Trentino23-02-2010 13:17:07.54 45.785 14.193 11.5 2.2 Hrasce Slovenia24-02-2010 08:55:11.18 45.821 14.231 18.7 1.9 Postojna Slovenia25-02-2010 11:09:08.06 45.125 14.310 2.3 2.4 Cres Croazia27-02-2010 18:05:36.40 46.067 12.099 8.1 2.4 Mel Veneto28-02-2010 18:49:35.88 45.854 15.456 6.5 2.8 Trebnje Slovenia02-03-2010 08:33:21.94 46.292 14.248 13.5 2.5 Naklo Slovenia02-03-2010 12:46:33.41 44.126 12.373 50.5 2.8 Savignano Sul Rubic. Romagna02-03-2010 22:42:38.52 46.364 13.227 15.2 1.6 Chiusaforte Friuli02-03-2010 22:53:53.33 46.245 13.647 7.0 1.9 Drenchia Friuli06-03-2010 07:41:55.30 45.782 14.238 10.2 2.7 Postojna Slovenia06-03-2010 08:29:37.47 45.776 14.203 10.7 2.5 Hrasce Slovenia06-03-2010 23:19:03.76 46.218 12.513 9.7 2.7 Barcis Friuli06-03-2010 23:36:14.68 46.221 12.515 8.8 2.4 Barcis Friuli07-03-2010 04:27:48.07 46.219 12.518 9.0 3.3 Barcis Friuli07-03-2010 04:29:20.97 46.219 12.493 11.0 2.5 Barcis Friuli07-03-2010 04:33:06.23 46.217 12.529 9.7 1.5 Barcis Friuli07-03-2010 15:26:30.16 46.153 12.241 5.6 2.5 Belluno Veneto07-03-2010 19:13:42.28 45.832 11.673 3.7 2.0 Conco Veneto09-03-2010 04:00:13.22 46.219 13.442 14.6 1.3 Taipana Friuli10-03-2010 08:41:41.58 46.457 13.254 12.0 1.8 Dogna Friuli10-03-2010 19:57:10.43 45.754 11.065 8.6 2.5 Ala Trentino11-03-2010 13:59:38.27 46.417 13.057 9.4 1.3 Arta Friuli11-03-2010 19:30:59.95 46.222 12.510 8.6 3.3 Barcis Friuli11-03-2010 19:32:49.86 46.236 12.536 11.1 0.5 Barcis Friuli11-03-2010 23:18:33.56 46.365 13.181 11.2 0.9 Moggio Udinese Friuli12-03-2010 04:53:13.72 45.945 11.820 5.0 2.3 Arsie Veneto12-03-2010 06:35:28.86 46.375 11.285 20.4 1.6 Caldaro Alto Adige16-03-2010 10:44:30.07 46.238 13.042 24.9 1.7 Maiano Friuli16-03-2010 19:09:41.34 46.233 10.580 10.3 2.0 Cima Presanella Trentino17-03-2010 01:04:41.49 46.241 10.547 7.6 2.3 Temu Lombardia18-03-2010 06:31:55.33 46.327 13.154 12.4 1.1 Gemona Friuli18-03-2010 09:19:56.50 46.331 12.795 12.5 1.5 Tramonti di Sotto Friuli18-03-2010 10:51:35.89 46.063 14.181 12.1 1.9 Ziri Slovenia18-03-2010 17:07:12.19 46.059 14.208 15.4 2.4 Horjul Slovenia18-03-2010 22:13:43.07 46.053 14.173 10.7 2.2 Ziri Slovenia19-03-2010 05:12:53.89 45.484 14.480 5.9 2.1 Suho Croazia19-03-2010 06:35:43.05 44.880 9.966 34.7 2.3 Fidenza Emilia20-03-2010 15:09:59.39 46.058 14.164 19.7 1.9 Ziri Slovenia21-03-2010 10:31:52.06 45.653 11.116 7.7 2.3 Selva di Progno Veneto25-03-2010 00:14:45.20 44.689 12.106 17.4 2.7 Comacchio Romagna26-03-2010 11:10:30.96 46.299 13.066 5.8 1.0 Trasaghis Friuli27-03-2010 10:34:34.26 45.653 14.323 12.3 2.7 Knezak Slovenia

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

27-03-2010 19:48:22.89 44.676 12.036 11.1 2.8 S.Giovanni Romagna29-03-2010 13:09:34.89 44.332 10.751 19.8 2.7 Lama Mocogno Emilia30-03-2010 00:55:46.66 46.287 13.138 7.3 1.1 Gemona Friuli30-03-2010 14:11:04.39 46.064 14.234 7.2 2.5 Horjul Slovenia30-03-2010 16:23:06.61 46.442 12.763 9.0 2.5 Sauris Friuli30-03-2010 20:09:54.10 45.844 13.957 15.4 1.5 Col Slovenia01-04-2010 12:52:34.95 46.140 13.574 13.7 2.9 S.Pietro al Natisone Friuli01-04-2010 12:53:55.34 46.154 13.561 15.8 1.3 S.Pietro al Natisone Friuli01-04-2010 17:06:03.40 46.145 13.568 15.4 1.4 S.Pietro al Natisone Friuli01-04-2010 17:06:13.97 46.154 13.568 15.9 1.3 S.Pietro al Natisone Friuli01-04-2010 19:41:23.00 46.147 13.567 15.2 1.9 S.Pietro al Natisone Friuli02-04-2010 00:48:53.51 46.054 13.463 14.1 2.6 Prepotto Friuli02-04-2010 01:14:58.81 46.049 13.436 14.5 2.0 Premariacco Friuli02-04-2010 23:23:23.08 46.457 13.420 9.8 1.9 Jof di Montasio Friuli03-04-2010 13:10:28.33 46.792 11.176 9.6 2.8 Moso In Passiria Alto Adige03-04-2010 21:41:34.23 46.521 12.641 2.0 2.4 Sappada Veneto04-04-2010 01:49:30.07 46.514 12.631 1.7 2.0 Sappada Veneto04-04-2010 15:01:31.27 44.882 14.382 4.9 2.8 Cres Croazia04-04-2010 16:40:34.16 44.923 14.361 10.4 2.5 Cres Croazia05-04-2010 08:22:17.18 46.493 10.699 8.1 1.9 M.Cevedale Trentino05-04-2010 09:56:19.67 46.279 12.535 9.6 2.1 Claut Friuli07-04-2010 14:44:49.85 46.607 11.375 5.3 1.8 Sarentino Alto Adige09-04-2010 16:47:08.39 44.841 9.896 13.5 2.3 Castell’Arquato Emilia11-04-2010 16:08:04.35 46.291 13.272 9.3 1.5 Lusevera Friuli11-04-2010 18:36:46.78 45.797 11.133 10.9 2.1 Pasubio Trentino11-04-2010 19:02:27.42 46.485 13.223 11.5 1.9 Dogna Friuli12-04-2010 03:15:32.26 46.219 13.439 8.5 2.0 Taipana Friuli12-04-2010 09:06:56.73 44.894 15.008 5.6 2.6 Velebitski Croazia13-04-2010 00:19:47.91 45.855 11.819 9.5 2.0 M.Grappa Veneto13-04-2010 10:16:58.38 44.492 10.586 19.8 2.7 Baiso Emilia13-04-2010 15:18:30.46 46.361 10.868 6.6 2.0 Male’ Trentino13-04-2010 15:18:41.18 46.396 10.866 5.2 1.6 Male’ Trentino15-04-2010 18:44:44.95 46.123 12.384 11.1 3.2 Puos d’Alpago Veneto19-04-2010 02:07:32.25 46.216 13.441 8.0 2.0 Taipana Friuli19-04-2010 13:26:08.02 46.440 12.722 8.8 2.4 Sauris Friuli20-04-2010 20:30:20.78 46.222 13.462 11.8 1.8 Pulfero Friuli23-04-2010 17:09:10.05 46.364 13.207 14.3 2.0 Chiusaforte Friuli23-04-2010 18:58:07.47 44.932 14.285 5.6 2.5 Kvarner Croazia26-04-2010 01:59:47.51 46.489 13.375 9.1 1.8 Jof di Montasio Friuli26-04-2010 17:55:06.47 46.220 13.445 4.1 1.7 Taipana Friuli27-04-2010 04:57:42.15 44.761 14.863 2.7 2.7 Arbe Croazia27-04-2010 06:01:10.01 46.214 13.446 7.8 2.0 Taipana Friuli27-04-2010 07:25:21.78 46.214 13.442 9.7 1.1 Taipana Friuli29-04-2010 23:08:05.86 46.472 10.668 8.2 1.5 M.Cevedale Trentino30-04-2010 21:14:03.58 45.808 13.653 12.6 2.1 Duino Venezia-Giulia

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

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Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

01-05-2010 03:48:28.99 46.292 9.179 2.5 2.6 Lo Stallo Svizzera04-05-2010 12:26:50.72 44.187 11.536 32.5 3.2 Castel del Rio Emilia06-05-2010 08:25:43.29 45.045 12.851 11.8 2.4 Adriatico Adriatico07-05-2010 21:31:43.62 45.656 10.390 7.9 2.9 Gavardo Lombardia07-05-2010 22:49:36.12 46.304 13.654 6.5 1.9 Kobarid Slovenia08-05-2010 09:53:30.58 45.854 10.948 13.3 1.9 Riva Trentino10-05-2010 12:02:04.89 46.040 10.478 6.1 2.0 M.Re di Castello Lombardia10-05-2010 19:08:48.86 44.837 9.832 18.3 2.5 Castell’Arquato Emilia10-05-2010 19:12:59.51 44.830 9.781 19.1 2.6 Polignano Emilia12-05-2010 09:01:30.08 46.282 13.664 11.5 2.1 Kobarid Slovenia13-05-2010 08:47:48.50 46.112 12.333 6.1 2.2 Puos d’Alpago Veneto14-05-2010 03:35:30.73 45.799 9.816 10.3 2.9 Selvino Lombardia14-05-2010 08:00:09.38 46.110 12.341 9.4 2.2 Puos d’Alpago Veneto14-05-2010 19:47:38.73 46.205 12.746 14.8 1.9 Maniago Friuli17-05-2010 07:46:58.10 46.041 13.700 14.8 2.1 Plave Slovenia17-05-2010 14:07:43.65 46.467 14.468 7.1 2.6 Bad Vellach Austria22-05-2010 02:23:45.25 46.239 12.000 8.8 2.9 Gosaldo Veneto22-05-2010 14:53:10.53 46.930 10.932 5.9 1.6 Mittelb. Austria23-05-2010 16:48:17.28 46.528 9.850 13.6 2.0 Samedan Svizzera23-05-2010 20:28:34.45 46.272 13.762 6.6 1.5 Kuk Slovenia24-05-2010 00:51:32.53 45.764 11.463 11.7 2.2 Caltrano Veneto26-05-2010 19:17:45.05 46.514 10.694 9.0 1.6 Cima Vertana Alto Adige26-05-2010 19:18:37.53 46.494 10.676 8.7 2.2 M.Cevedale Trentino26-05-2010 20:53:37.32 46.505 10.675 9.4 1.8 Cima Vertana Alto Adige27-05-2010 14:39:52.25 46.225 12.512 8.8 2.1 Barcis Friuli27-05-2010 14:40:17.00 46.225 12.500 11.1 0.9 Barcis Friuli29-05-2010 10:35:57.71 46.510 10.670 9.5 2.0 Cima Vertana Alto Adige29-05-2010 13:53:16.16 46.384 10.823 3.2 1.9 Rabbi Trentino29-05-2010 22:51:40.10 44.326 11.493 21.1 2.4 Fontanelice Emilia30-05-2010 05:48:10.54 46.232 13.444 7.2 2.1 Taipana Friuli30-05-2010 16:10:41.46 44.340 11.481 23.1 3.3 Varignana Superiore Emilia31-05-2010 17:33:39.64 44.330 11.456 26.0 3.0 Fontanelice Emilia31-05-2010 19:40:37.16 45.941 14.417 8.9 2.3 Preserje Slovenia02-06-2010 18:04:03.24 46.082 13.435 12.2 2.5 Premariacco Friuli02-06-2010 19:29:38.55 44.328 11.490 26.4 3.2 Fontanelice Emilia04-06-2010 22:05:25.70 46.254 13.283 7.9 1.9 Lusevera Friuli05-06-2010 07:33:41.23 46.341 12.800 8.0 2.0 Ampezzo Friuli05-06-2010 10:19:04.85 46.123 12.262 8.7 1.1 Belluno Veneto08-06-2010 22:19:13.19 46.026 13.913 10.2 2.1 Vojsko Slovenia09-06-2010 18:21:17.87 46.044 10.439 5.4 2.0 Capo di Ponte Lombardia10-06-2010 08:08:35.05 45.841 13.992 14.2 2.3 Col Slovenia11-06-2010 16:37:37.58 46.305 13.608 7.4 1.5 Kobarid Slovenia12-06-2010 00:47:47.96 46.463 13.199 11.4 1.8 M.Sernio Friuli12-06-2010 04:45:36.88 46.345 12.816 8.3 1.9 Ampezzo Friuli12-06-2010 19:10:03.32 46.084 12.111 3.7 1.9 Sedico Veneto

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

14-06-2010 10:52:57.79 46.092 13.436 13.2 2.1 Cividale Friuli17-06-2010 19:05:59.72 46.308 13.573 14.3 2.0 Zaga Slovenia19-06-2010 01:16:27.59 44.844 9.928 18.9 3.2 Polignano Emilia21-06-2010 01:03:06.70 45.818 10.052 10.7 2.2 Lovere Lombardia21-06-2010 21:05:20.80 45.923 13.911 16.3 2.0 Goliaki Slovenia21-06-2010 23:50:29.82 46.495 10.634 5.2 2.6 M.Cevedale Trentino22-06-2010 09:15:35.64 45.746 11.036 7.8 2.6 M.Lessini Trentino22-06-2010 13:16:54.22 45.742 11.031 8.7 2.4 M.Lessini Trentino23-06-2010 21:46:34.26 45.812 12.054 10.8 3.2 Montebelluna Veneto24-06-2010 15:34:11.12 44.321 11.462 23.4 2.7 Fontanelice Emilia25-06-2010 01:09:07.37 46.972 14.309 10.5 2.2 Orades Austria26-06-2010 15:10:39.66 46.934 10.936 6.1 1.7 Mittelb. Austria26-06-2010 21:15:02.43 46.127 13.378 10.9 2.4 Cividale Friuli28-06-2010 18:13:34.21 47.015 12.423 3.6 2.2 Mt.Eichham Austria30-06-2010 02:06:15.66 44.281 11.981 32.3 2.6 Filetto Romagna01-07-2010 00:58:13.41 45.329 11.182 12.9 2.8 Bovolone Veneto02-07-2010 18:03:44.75 46.928 10.936 6.1 1.9 Mittelb. Austria03-07-2010 18:53:16.91 45.296 14.615 7.5 2.3 Hrelijn Croazia04-07-2010 09:03:59.92 46.394 12.586 10.4 1.5 Forni di Sotto Friuli04-07-2010 21:50:17.23 46.356 12.979 10.4 1.5 Tolmezzo Friuli05-07-2010 06:45:13.24 46.445 13.012 13.9 1.5 Arta Friuli05-07-2010 07:36:50.76 46.324 13.135 12.8 1.6 Gemona Friuli05-07-2010 18:10:51.82 44.332 11.481 27.3 2.9 Fontanelice Emilia05-07-2010 18:29:03.28 44.334 11.432 27.5 3.0 Pianoro Emilia05-07-2010 19:28:06.81 44.312 11.466 25.4 2.4 Fontanelice Emilia05-07-2010 20:18:40.26 44.134 12.179 27.9 2.8 Bertinoro Romagna05-07-2010 20:50:50.51 44.329 11.500 27.2 2.7 Fontanelice Emilia06-07-2010 01:08:34.59 44.144 12.190 26.7 2.4 Bertinoro Romagna06-07-2010 03:43:00.41 44.787 10.675 21.1 2.8 Cadelbosco di Sopra Emilia06-07-2010 10:14:54.88 44.141 12.171 28.4 2.8 Bertinoro Romagna06-07-2010 21:02:04.83 44.164 12.221 18.8 2.5 Cesena Romagna07-07-2010 06:04:34.15 44.148 12.151 26.1 2.6 Bertinoro Romagna07-07-2010 06:23:14.06 44.139 12.163 24.9 2.7 Bertinoro Romagna07-07-2010 09:05:35.01 45.892 11.819 4.5 2.2 M.Grappa Veneto07-07-2010 21:20:42.05 46.306 12.617 11.9 1.8 Clautana Friuli08-07-2010 02:41:30.76 45.751 9.976 17.9 2.2 Lovere Lombardia08-07-2010 21:43:09.19 44.485 10.590 21.8 2.5 Baiso Emilia09-07-2010 01:13:02.40 46.540 14.594 9.0 2.0 Sitters. Austria10-07-2010 17:37:46.57 45.560 14.466 13.0 2.2 K.Polica Slovenia10-07-2010 23:18:28.46 46.348 13.129 11.2 1.6 Moggio Udinese Friuli12-07-2010 20:56:16.93 46.209 12.299 10.1 1.9 Ponte Nelle Alpi Veneto13-07-2010 18:15:37.09 46.928 10.927 3.9 1.8 Mittelb. Austria14-07-2010 13:41:56.87 46.308 13.613 6.8 1.6 Kobarid Slovenia15-07-2010 05:53:10.66 44.154 12.155 25.4 3.3 Bertinoro Romagna16-07-2010 14:46:30.80 45.961 13.340 14.1 1.8 Manzano Friuli

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

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Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

17-07-2010 00:32:02.40 46.424 10.873 4.8 1.7 S.Gertrude Trentino19-07-2010 03:10:38.49 45.683 10.196 11.7 2.2 Gardone Val Trompia Lombardia19-07-2010 14:06:42.00 45.892 14.197 15.1 2.1 Hrusica Slovenia20-07-2010 05:03:26.22 46.399 12.385 6.6 2.0 Perarolo di Cadore Veneto21-07-2010 19:50:53.85 45.907 11.903 10.1 2.0 Cavaso del Tomba Veneto24-07-2010 16:46:03.83 46.661 15.339 5.2 3.1 Dravograd Slovenia24-07-2010 20:15:59.17 46.517 13.123 3.9 1.9 Paularo Friuli25-07-2010 01:24:40.66 46.299 13.597 5.2 1.8 Kobarid Slovenia26-07-2010 07:13:52.86 44.933 11.347 15.0 2.5 Ficarolo Veneto26-07-2010 09:08:46.41 46.410 13.066 14.3 1.9 Tolmezzo Friuli26-07-2010 09:14:43.88 46.407 13.075 11.9 2.3 Tolmezzo Friuli26-07-2010 11:25:07.46 44.366 11.521 20.5 2.7 Varignana Superiore Emilia27-07-2010 00:12:00.39 44.343 10.708 21.0 2.7 Polinago Emilia27-07-2010 13:05:20.27 45.808 10.563 1.0 2.6 Bagolino Lombardia31-07-2010 00:41:40.52 46.524 10.062 17.3 1.8 Passo di Cassana Lombardia31-07-2010 21:01:42.50 43.995 11.112 60.0 2.5 Vaiano Toscana02-08-2010 17:46:48.62 46.930 10.934 4.3 1.6 Mittelb. Austria03-08-2010 02:28:07.00 46.599 10.703 7.5 1.6 Silandro Alto Adige04-08-2010 19:09:59.97 47.494 13.521 6.9 2.7 Lungotz Austria05-08-2010 15:07:46.70 47.487 13.538 11.9 2.5 Lungotz Austria07-08-2010 10:41:49.92 46.078 12.303 1.9 2.3 Col Visentin Veneto08-08-2010 14:02:47.02 46.460 13.227 9.4 1.7 Dogna Friuli08-08-2010 14:09:22.39 46.465 13.229 10.9 2.3 Dogna Friuli08-08-2010 21:52:31.58 44.132 12.182 28.7 3.0 Bertinoro Romagna09-08-2010 21:16:56.90 46.549 13.772 20.4 1.8 Arnoldstein Austria09-08-2010 23:00:50.72 46.492 10.450 2.2 2.6 Bormio Lombardia12-08-2010 15:48:55.75 46.373 12.885 9.1 2.7 Villa Santina Friuli14-08-2010 10:25:00.13 46.314 13.593 9.4 1.9 Kobarid Slovenia14-08-2010 22:25:04.94 45.824 13.545 8.3 1.9 Monfalcone Venezia-Giulia16-08-2010 11:07:20.85 46.085 13.421 12.7 0.9 Cividale Friuli16-08-2010 15:58:09.99 46.077 13.432 13.9 2.0 Premariacco Friuli17-08-2010 00:06:43.05 45.777 10.858 4.0 2.0 M.Altissimo di Nago Trentino19-08-2010 07:04:19.72 44.726 10.700 24.6 2.6 Reggio Nell’Emilia Emilia19-08-2010 16:42:12.53 44.396 11.610 31.2 2.8 Castel S.Pietro Ter. Emilia20-08-2010 23:01:25.27 46.325 13.262 9.6 2.1 Lusevera Friuli22-08-2010 12:03:16.77 45.902 14.025 15.8 2.1 Col Slovenia23-08-2010 05:17:57.14 46.299 13.262 11.8 1.7 Lusevera Friuli24-08-2010 13:25:37.80 44.679 12.500 22.1 2.8 Adriatico Adriatico27-08-2010 09:57:11.86 46.013 13.413 11.9 1.5 Premariacco Friuli27-08-2010 12:00:41.41 46.041 13.759 5.8 1.4 Cepovan Slovenia28-08-2010 08:41:02.99 46.289 13.643 17.7 1.5 Kobarid Slovenia28-08-2010 19:22:33.51 46.269 13.283 9.4 1.8 Lusevera Friuli30-08-2010 04:10:33.19 46.697 14.166 8.4 2.6 Feldkirchen Austria30-08-2010 11:38:13.06 46.204 14.427 17.4 1.9 Kranj Slovenia02-09-2010 12:08:21.42 45.668 13.757 10.1 1.9 Poggior. D.Carso Venezia-Giulia

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

46

Page 55: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

03-09-2010 11:50:19.21 45.900 10.325 16.0 1.7 Sacca Lombardia04-09-2010 18:51:18.85 45.921 13.925 15.6 2.0 Goliaki Slovenia05-09-2010 07:07:24.93 44.221 12.238 30.9 4.0 S. Giorgio di Cesena Romagna05-09-2010 10:24:52.47 48.539 14.975 7.6 2.9 Oberort Austria07-09-2010 11:47:47.08 46.241 13.132 8.1 1.8 Buia Friuli08-09-2010 00:42:37.52 45.663 14.632 8.7 2.2 Cabar Croazia09-09-2010 04:03:24.70 45.152 14.800 2.8 2.5 Novi Croazia09-09-2010 07:36:17.02 46.202 12.499 6.9 0.9 Barcis Friuli11-09-2010 20:04:18.24 46.303 13.271 12.0 1.6 Lusevera Friuli12-09-2010 03:59:02.02 44.374 11.663 32.0 2.9 Castel S.Pietro Ter. Emilia12-09-2010 12:08:47.48 45.512 14.922 5.7 2.9 Banjaloka Slovenia12-09-2010 19:51:55.59 46.407 10.453 8.2 1.8 S.Caterina Valfurva Lombardia14-09-2010 00:38:09.55 46.291 10.566 3.8 1.9 Ponte di Legno Lombardia14-09-2010 09:08:52.17 45.737 11.039 8.8 2.8 M.Lessini Trentino14-09-2010 17:31:43.05 45.855 10.944 14.3 2.0 Riva Trentino15-09-2010 02:21:18.12 45.620 14.277 14.4 3.9 Knezak Slovenia15-09-2010 02:23:14.14 45.620 14.278 13.8 3.9 Knezak Slovenia15-09-2010 02:30:14.28 45.609 14.307 9.6 2.8 Knezak Slovenia15-09-2010 02:39:49.53 45.607 14.326 9.1 2.0 Knezak Slovenia15-09-2010 03:30:53.85 45.597 14.283 8.6 2.3 Knezak Slovenia15-09-2010 04:12:18.75 45.600 14.297 6.7 2.2 Knezak Slovenia15-09-2010 06:12:35.93 45.609 14.284 15.0 3.2 Knezak Slovenia15-09-2010 06:20:28.88 45.581 14.254 9.8 2.5 Ilirska Bistrica Slovenia15-09-2010 06:21:01.88 45.605 14.318 8.9 2.7 Knezak Slovenia15-09-2010 06:34:40.59 45.607 14.297 13.8 2.1 Knezak Slovenia15-09-2010 07:06:57.98 45.612 14.247 12.0 2.7 Knezak Slovenia15-09-2010 08:10:46.89 46.256 13.032 2.0 1.9 Trasaghis Friuli15-09-2010 08:28:16.34 45.597 14.269 9.4 2.3 Knezak Slovenia15-09-2010 18:21:46.14 45.616 14.287 9.3 2.6 Knezak Slovenia16-09-2010 00:02:49.56 45.596 14.283 16.0 1.8 Knezak Slovenia16-09-2010 06:20:33.87 44.547 11.238 24.4 3.2 Borgo Panigale Emilia16-09-2010 07:39:59.12 45.610 14.314 8.5 2.2 Knezak Slovenia16-09-2010 10:28:57.56 45.614 14.257 10.3 2.2 Knezak Slovenia18-09-2010 02:21:46.87 45.603 14.269 7.6 1.9 Knezak Slovenia18-09-2010 10:51:49.57 45.582 14.285 7.9 2.1 Ilirska Bistrica Slovenia18-09-2010 11:00:17.21 45.550 14.251 10.7 2.0 Ilirska Bistrica Slovenia18-09-2010 11:33:57.11 45.888 11.040 7.9 2.5 Rovereto Trentino18-09-2010 23:17:47.83 45.581 14.239 13.2 2.0 Ilirska Bistrica Slovenia19-09-2010 10:27:30.25 45.609 14.260 14.4 1.9 Knezak Slovenia19-09-2010 15:45:35.16 45.607 14.242 9.7 2.0 Knezak Slovenia20-09-2010 03:10:35.23 45.623 14.322 9.8 3.1 Knezak Slovenia21-09-2010 01:28:20.97 46.301 13.273 12.5 1.8 Lusevera Friuli22-09-2010 08:42:15.78 46.408 10.798 9.1 2.0 Rabbi Trentino22-09-2010 09:53:48.79 46.123 12.357 10.8 0.9 Puos d’Alpago Veneto23-09-2010 12:29:54.19 47.303 10.367 1.4 2.7 Haselgeher Austria

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

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Page 56: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

25-09-2010 04:40:57.15 45.792 11.283 7.2 2.4 Posina Veneto25-09-2010 09:13:54.93 46.461 10.840 7.0 2.1 S.Gertrude Trentino27-09-2010 08:51:01.18 46.521 10.985 5.3 2.0 Ultimo Alto Adige29-09-2010 02:59:02.89 46.359 12.797 13.6 2.0 Ampezzo Friuli29-09-2010 05:36:37.57 46.066 11.742 11.3 3.0 Fonzaso Veneto29-09-2010 18:41:56.36 46.351 12.804 8.2 2.3 Ampezzo Friuli30-09-2010 16:13:43.18 46.839 11.811 15.2 1.8 Vallarga Alto Adige01-10-2010 23:44:11.10 45.132 14.468 1.7 2.7 Krk Croazia02-10-2010 00:10:45.66 45.146 14.582 1.1 2.5 Krk Croazia02-10-2010 17:04:43.84 46.407 13.039 9.9 1.1 Tolmezzo Friuli03-10-2010 17:37:21.13 45.171 14.504 2.4 2.4 Krk Croazia04-10-2010 06:07:15.07 44.803 14.967 9.6 2.7 Jablanac Croazia04-10-2010 23:34:54.30 46.256 11.583 12.4 2.4 Predazzo Trentino04-10-2010 23:40:56.38 46.344 12.849 12.3 1.5 Villa Santina Friuli05-10-2010 21:04:29.03 44.539 10.493 24.2 2.6 Casina Emilia07-10-2010 06:34:09.85 46.280 13.224 6.9 2.8 Lusevera Friuli07-10-2010 07:11:12.94 45.571 14.283 15.5 2.1 Ilirska Bistrica Slovenia07-10-2010 20:37:16.20 45.593 14.337 4.9 2.8 Masun Slovenia08-10-2010 08:15:00.58 46.290 13.633 6.0 1.6 Kobarid Slovenia08-10-2010 19:18:08.49 45.575 14.252 8.7 1.3 Ilirska Bistrica Slovenia10-10-2010 10:12:52.69 46.344 13.215 11.4 1.6 Chiusaforte Friuli11-10-2010 01:06:58.95 45.585 14.261 8.8 3.0 Knezak Slovenia12-10-2010 10:04:54.59 46.316 13.483 17.9 1.0 Zaga Slovenia12-10-2010 16:59:42.09 47.276 11.684 13.6 2.4 Weer Austria13-10-2010 22:43:15.60 44.254 12.403 69.4 4.1 Cervia Romagna14-10-2010 21:12:39.33 46.625 9.770 13.6 2.3 Bergun Svizzera15-10-2010 13:01:45.09 46.611 9.755 10.2 2.1 Bergun Svizzera18-10-2010 09:43:34.31 46.389 12.844 10.2 1.5 Villa Santina Friuli18-10-2010 22:07:40.12 45.740 11.036 7.5 1.8 M.Lessini Trentino19-10-2010 00:38:28.84 47.337 11.652 10.3 4.0 Schwaz Austria19-10-2010 16:47:05.91 47.223 11.707 11.2 2.4 Pangert Austria20-10-2010 04:47:47.48 47.320 11.639 14.0 2.3 Weer Austria20-10-2010 04:47:48.33 47.299 11.662 2.3 2.5 Weer Austria20-10-2010 08:57:28.32 46.103 13.602 16.0 1.8 Stregna Friuli21-10-2010 05:26:37.56 46.493 13.465 6.6 1.1 Cave del Predil Friuli21-10-2010 09:35:40.49 46.491 13.455 7.2 0.9 Cave del Predil Friuli21-10-2010 09:42:40.72 46.490 13.455 7.1 0.7 Cave del Predil Friuli21-10-2010 09:52:41.43 46.490 13.456 7.4 0.7 Cave del Predil Friuli21-10-2010 13:49:04.33 46.491 13.454 6.8 0.5 Cave del Predil Friuli21-10-2010 14:56:49.95 45.774 11.013 11.4 3.0 Ala Trentino21-10-2010 15:34:25.98 45.778 11.009 11.3 2.6 Ala Trentino21-10-2010 22:37:33.75 46.491 13.455 7.0 1.1 Cave del Predil Friuli21-10-2010 22:52:56.54 46.489 13.463 6.6 1.2 Cave del Predil Friuli22-10-2010 15:04:22.13 46.153 12.412 7.7 2.6 Puos d’Alpago Veneto23-10-2010 07:11:34.60 46.518 13.825 10.9 1.3 Arnoldstein Austria

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

23-10-2010 11:00:21.88 45.323 13.747 13.9 2.5 Visnjan Croazia23-10-2010 18:34:02.63 46.332 13.292 13.0 1.1 Lusevera Friuli23-10-2010 21:30:11.79 45.548 14.238 10.8 1.9 Ilirska Bistrica Slovenia24-10-2010 01:05:56.66 45.729 11.822 14.1 2.0 Rose Veneto24-10-2010 21:00:43.46 46.169 12.377 12.2 0.9 Pieve d’Alpago Veneto24-10-2010 23:09:09.18 46.294 13.118 9.2 0.8 Gemona Friuli24-10-2010 23:09:22.89 46.295 13.117 8.0 1.0 Gemona Friuli24-10-2010 23:20:38.99 46.348 13.210 10.7 1.0 Chiusaforte Friuli26-10-2010 15:12:44.07 46.365 12.926 6.2 2.2 Villa Santina Friuli26-10-2010 17:18:12.45 46.101 13.521 12.8 2.5 S.Pietro al Natisone Friuli27-10-2010 22:34:13.15 45.846 13.976 15.6 1.6 Col Slovenia27-10-2010 23:17:44.65 45.863 13.993 9.2 2.2 Col Slovenia28-10-2010 01:47:55.79 45.738 11.031 7.1 1.7 M.Lessini Trentino28-10-2010 01:49:15.01 45.739 11.035 6.9 0.7 M.Lessini Trentino28-10-2010 01:49:49.22 45.738 11.034 7.5 1.3 M.Lessini Trentino28-10-2010 12:56:28.75 46.350 12.795 11.2 1.4 Ampezzo Friuli28-10-2010 18:39:49.63 46.369 12.925 7.5 2.2 Villa Santina Friuli28-10-2010 20:38:16.68 45.704 10.957 10.0 3.0 M.Lessini Trentino28-10-2010 21:23:02.46 46.286 13.633 4.3 1.0 Kobarid Slovenia29-10-2010 11:39:29.97 46.279 14.180 21.3 1.8 Kropa Slovenia31-10-2010 05:30:23.07 46.402 13.646 10.2 1.7 Soca Slovenia01-11-2010 00:02:56.71 46.294 13.112 7.6 1.7 Gemona Friuli01-11-2010 18:20:33.87 46.168 12.404 10.2 2.6 Pieve d’Alpago Veneto01-11-2010 22:57:05.80 46.083 14.730 11.4 2.3 Kresniske Slovenia01-11-2010 23:01:58.98 45.745 10.800 4.7 2.2 Brenzone Veneto02-11-2010 07:17:02.58 45.751 10.819 10.7 1.9 Malcesine Veneto02-11-2010 08:28:20.42 46.298 13.491 10.4 0.9 Zaga Slovenia02-11-2010 11:51:22.26 45.710 13.832 7.0 1.4 M.Dei Pini Slovenia02-11-2010 13:22:36.61 45.731 10.807 5.2 2.9 Brenzone Veneto02-11-2010 16:55:46.24 46.453 13.040 8.5 1.1 Arta Friuli02-11-2010 18:09:57.08 46.253 13.332 13.6 1.8 Uccea Friuli02-11-2010 19:48:38.03 46.146 12.188 4.3 0.9 Sedico Veneto04-11-2010 09:42:40.74 46.074 10.735 8.8 2.1 Tione Trentino04-11-2010 14:21:02.52 46.400 13.109 12.5 1.9 Moggio Udinese Friuli04-11-2010 16:01:02.06 46.269 14.729 7.5 2.9 Gornji Grad Slovenia05-11-2010 00:51:11.15 46.123 12.913 14.4 1.4 Spilimbergo Friuli05-11-2010 17:30:10.61 45.529 14.270 9.9 1.9 Ilirska Bistrica Slovenia05-11-2010 22:20:47.61 45.521 14.270 11.8 2.2 Ilirska Bistrica Slovenia06-11-2010 02:56:17.39 46.507 13.227 5.7 0.6 Pontebba Friuli06-11-2010 07:24:35.25 46.258 13.283 5.7 1.5 Lusevera Friuli06-11-2010 21:51:04.95 46.048 14.934 9.0 2.7 Litija Slovenia09-11-2010 11:33:41.15 46.265 12.667 7.4 1.9 Clautana Friuli09-11-2010 17:07:49.86 45.685 10.782 4.0 1.9 Brenzone Veneto10-11-2010 02:22:11.36 45.732 10.841 6.1 0.9 M.Baldo Veneto11-11-2010 02:39:58.44 45.985 13.469 16.0 1.5 Cormons Friuli

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

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Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

11-11-2010 02:40:54.56 45.703 10.777 7.1 1.7 Brenzone Veneto11-11-2010 14:31:50.04 45.717 10.795 4.0 1.4 Brenzone Veneto11-11-2010 16:36:09.34 46.201 12.402 13.3 0.8 Pieve d’Alpago Veneto12-11-2010 05:01:59.16 45.712 10.790 4.2 1.1 Brenzone Veneto13-11-2010 08:11:39.93 46.254 13.695 13.1 1.1 Kobarid Slovenia13-11-2010 14:53:39.85 46.280 12.663 8.2 1.0 Clautana Friuli14-11-2010 12:23:49.09 45.738 10.800 5.3 1.0 Brenzone Veneto14-11-2010 18:57:22.23 46.751 13.915 15.8 1.5 Patergassen Austria15-11-2010 21:05:45.51 45.606 10.662 11.5 2.0 Toscolano Maderno Lombardia15-11-2010 22:08:52.10 45.711 10.775 3.5 1.0 Brenzone Veneto16-11-2010 04:21:47.15 46.267 13.738 0.9 1.3 Kuk Slovenia16-11-2010 10:30:10.70 45.538 13.866 11.2 1.1 S.Sergio Slovenia16-11-2010 21:14:44.79 45.650 10.769 3.9 1.4 Caprino Veronese Veneto18-11-2010 04:27:54.56 46.282 13.642 7.9 1.0 Kobarid Slovenia19-11-2010 07:10:07.90 45.613 14.312 9.5 2.5 Knezak Slovenia19-11-2010 15:17:18.59 45.705 10.801 7.7 0.9 Brenzone Veneto20-11-2010 00:29:19.97 45.729 10.785 6.0 0.5 Brenzone Veneto20-11-2010 01:18:08.14 46.479 12.764 5.2 2.5 Sauris Friuli20-11-2010 12:45:39.72 45.714 10.809 10.0 1.6 Brenzone Veneto20-11-2010 12:48:55.63 45.718 10.806 8.4 1.6 Brenzone Veneto21-11-2010 04:30:30.36 46.634 12.618 18.0 1.6 Valle Visdende Veneto22-11-2010 17:27:57.95 46.242 12.537 8.4 2.5 Barcis Friuli23-11-2010 01:15:53.80 45.667 10.862 4.6 0.8 M.Baldo Veneto23-11-2010 01:43:06.26 45.738 10.792 2.8 1.1 Brenzone Veneto23-11-2010 01:53:42.81 46.236 12.642 10.5 1.5 Andreis Friuli23-11-2010 08:34:53.82 46.308 13.615 8.6 1.1 Kobarid Slovenia23-11-2010 12:57:33.22 46.246 12.654 9.4 1.3 Andreis Friuli23-11-2010 15:22:30.35 45.608 14.259 14.0 2.1 Knezak Slovenia23-11-2010 16:48:15.50 45.662 10.788 2.6 1.5 Caprino Veronese Veneto23-11-2010 21:14:12.38 46.516 13.187 2.5 1.0 Paularo Friuli24-11-2010 03:32:01.28 45.737 10.835 6.6 0.7 M.Baldo Veneto25-11-2010 21:13:50.78 45.685 10.790 5.1 1.4 Brenzone Veneto26-11-2010 02:33:37.51 46.383 10.858 5.9 1.5 Male’ Trentino26-11-2010 03:24:02.55 45.722 10.854 7.7 1.5 M.Baldo Veneto26-11-2010 04:38:28.28 46.472 13.002 8.1 1.5 Arta Friuli26-11-2010 19:36:59.40 45.724 10.776 6.3 1.1 Brenzone Veneto27-11-2010 03:51:26.37 46.086 14.455 4.8 2.4 Trzin Slovenia27-11-2010 05:50:21.44 45.666 10.742 1.3 0.7 Caprino Veronese Veneto27-11-2010 21:16:28.54 46.388 10.857 7.6 1.6 Male’ Trentino28-11-2010 16:22:43.59 46.267 13.089 8.9 1.3 Gemona Friuli29-11-2010 06:47:20.95 46.284 13.626 6.6 1.0 Kobarid Slovenia30-11-2010 11:41:00.80 46.645 10.335 16.1 2.1 Val d’Avigna Lombardia02-12-2010 04:31:17.13 46.167 12.575 1.1 1.6 Barcis Friuli02-12-2010 07:35:05.35 46.264 12.658 8.7 1.2 Clautana Friuli03-12-2010 04:47:47.53 45.696 10.776 4.0 1.0 Brenzone Veneto

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

50

Page 59: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

03-12-2010 15:24:45.85 45.938 11.934 9.2 2.0 Seren del Grappa Veneto03-12-2010 17:30:43.14 46.146 12.647 11.4 1.0 M.Reale Valcellina Friuli05-12-2010 08:16:59.92 44.470 11.700 3.9 3.4 Medicina Emilia05-12-2010 08:56:21.51 46.305 13.280 11.0 0.9 Lusevera Friuli06-12-2010 08:59:58.02 46.208 13.765 8.8 1.1 Tolmin Slovenia07-12-2010 01:00:11.00 45.706 10.807 4.5 1.5 Brenzone Veneto07-12-2010 18:15:07.92 46.122 12.497 1.3 1.1 M.Cavallo Friuli07-12-2010 20:27:46.77 46.031 13.676 12.8 2.0 Plave Slovenia10-12-2010 00:19:39.52 45.907 12.178 10.9 2.0 Pieve di Soligo Veneto12-12-2010 07:36:43.43 45.424 14.447 7.8 3.1 Klana Croazia12-12-2010 11:31:23.86 46.249 13.301 9.0 0.5 Tarcento Friuli12-12-2010 13:11:29.35 45.643 10.736 3.8 1.6 Caprino Veronese Veneto12-12-2010 15:30:14.70 46.285 13.229 7.8 0.6 Lusevera Friuli13-12-2010 06:12:10.83 45.621 14.185 11.2 2.3 Narin Slovenia13-12-2010 08:58:26.77 46.289 13.653 8.7 0.8 Kobarid Slovenia14-12-2010 04:48:31.18 45.719 10.780 6.1 1.7 Brenzone Veneto14-12-2010 05:09:59.63 45.730 10.781 2.8 2.3 Brenzone Veneto14-12-2010 05:13:18.91 45.725 10.798 5.0 0.9 Brenzone Veneto14-12-2010 23:40:10.60 45.592 10.785 4.5 1.2 Caprino Veronese Veneto15-12-2010 07:16:55.13 46.274 13.660 15.1 1.3 Kobarid Slovenia16-12-2010 00:04:05.20 46.286 13.625 7.6 2.0 Kobarid Slovenia16-12-2010 10:57:15.37 46.242 12.590 7.4 2.0 Andreis Friuli16-12-2010 18:06:36.02 45.058 12.367 17.5 2.5 Porto Levante Veneto18-12-2010 02:54:47.96 45.601 10.857 2.0 1.1 Dolce Veneto18-12-2010 10:12:57.18 45.593 10.775 4.0 0.9 Caprino Veronese Veneto20-12-2010 18:54:25.94 46.315 13.092 9.3 1.8 Gemona Friuli20-12-2010 20:50:10.92 46.632 13.833 6.3 2.0 Villach Austria20-12-2010 20:53:52.61 46.636 13.828 8.5 2.0 Villach Austria20-12-2010 23:48:34.63 46.622 13.826 5.0 2.2 Bleiberg Austria21-12-2010 22:24:49.26 46.046 10.470 3.1 1.9 M.Re di Castello Lombardia21-12-2010 23:11:20.16 46.035 14.134 19.8 1.7 Ziri Slovenia22-12-2010 17:36:57.95 46.165 12.539 5.7 1.2 M.Cavallo Friuli22-12-2010 17:53:24.18 46.160 12.521 1.9 1.1 M.Cavallo Friuli22-12-2010 18:18:32.40 46.140 12.500 1.5 0.9 M.Cavallo Friuli23-12-2010 05:24:11.19 46.439 13.903 7.9 1.3 Dovje Slovenia24-12-2010 11:08:51.50 46.667 13.797 10.2 1.7 Bleiberg Austria24-12-2010 19:15:35.36 45.773 11.005 11.2 1.7 Ala Trentino24-12-2010 20:12:28.62 45.734 11.804 13.5 2.3 Rose Veneto25-12-2010 01:08:29.59 46.304 13.249 4.4 1.2 Lusevera Friuli25-12-2010 05:12:36.18 46.003 10.018 8.2 3.3 Valbondone Lombardia25-12-2010 09:51:32.28 46.167 12.276 10.1 1.0 Ponte Nelle Alpi Veneto27-12-2010 12:56:03.49 45.790 13.744 10.6 2.0 Samatorza Venezia-Giulia28-12-2010 12:48:48.31 46.291 12.589 9.3 1.4 Clautana Friuli28-12-2010 16:52:25.78 45.663 10.879 6.3 2.0 Dolce Veneto28-12-2010 17:49:54.28 46.484 14.359 11.5 1.8 Koschutnik Austria

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

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Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Centro di Ricerche Sismologiche

data ora lat. long. prof. MD localita regioneUTC0 °N °E (km)

28-12-2010 19:54:42.42 46.291 13.638 6.4 1.6 Kobarid Slovenia28-12-2010 22:47:19.27 45.657 10.595 10.2 2.2 Toscolano Maderno Lombardia29-12-2010 00:06:13.35 46.303 13.244 5.1 1.6 Lusevera Friuli29-12-2010 03:36:04.87 46.266 12.596 5.7 1.4 Clautana Friuli29-12-2010 16:11:22.51 46.040 14.007 12.5 1.9 Idrija Slovenia30-12-2010 03:14:45.29 46.322 13.651 6.8 1.8 Kobarid Slovenia30-12-2010 08:09:30.43 46.245 12.923 8.2 2.5 Castelnuovo Friuli30-12-2010 17:48:40.79 45.813 11.296 3.6 2.5 Posina Veneto31-12-2010 04:04:05.68 46.387 10.870 6.2 1.8 Male’ Trentino31-12-2010 07:44:16.56 46.078 12.410 5.4 0.9 Bosco del Cansiglio Veneto31-12-2010 10:34:46.08 45.685 10.798 3.9 2.1 Brenzone Veneto31-12-2010 18:38:41.80 46.305 13.627 7.5 1.6 Kobarid Slovenia

Tabella 4.2: Terremoti localizzati dalla RSFVG nel 2010.

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Page 61: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

5Attivita di ricerca

Le principali attivita di ricerca effettuate dal CRS durante il 2010, ed inerenti allaConvenzione, hanno riguardato:

• la determinazione dei meccanismi focali dei principali terremoti avvenuti nelcorso dell’anno ed il loro inquadramento nel contesto sismotettonico regionale;

• la stima dei parametri di attenuazione da dati weak-motion registrati in ItaliaNord-orientale;

• l’analisi del rumore sismico per le stazioni a larga banda del Friuli.

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5.1 Meccanismi focali dei terremoti avvenuti nel corsodel 2010

La Fig. 5.1, riporta i meccanismi focali dei principali eventi del 2010, assieme alleprincipali zone sismotettoniche del Friuli-Venezia Giulia e zone contermini (Bressanet al., 2003). Nella figura sono riportati accanto a ciascun meccanismo focale il numeroprogressivo (Tab. 5.1) e tra parentesi la magnitudo.

12˚ 13˚ 14˚45˚ 30'

46˚ 00'

46˚ 30'

10 km

DC

B

AK

EJ

FG H

(2.7) 1

(3.3) 2

(3.3) 3

(2.5) 4

(2.9) 5

(2.6) 6

(3.2) 7

(2.7) 8

(2.8) 9

(2.6) 10

(2.5)11

Figura 5.1: Meccanismi focali dei principali eventi localizzati nell’area regionale nel 2010.Accanto a ciascun meccanismo e riportato il numero progressivo di cui alla Tab. 5.1 e traparentesi la magnitudo. Sono riportate anche le principali zone sismotettoniche (Bressanet al., 2003).

Nella zona sismotettonica G si e verificato il 6 marzo (n.1 in Fig. 5.1) un evento dimagnitudo 2.7, con meccanismo focale di tipo normale. Si ricorda che tale settore ecaratterizzato da notevole variazione nella tipologia dei meccanismi focali (Bressan etal., 2003).

La maggior parte dei meccanismi focali caratterizza eventi che si sono verificati nel-la zona sismotettonica A. Gli eventi piu significativi del 2010 sono avvenuti presso la

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MONITORAGGIO E STUDIO DELLA SISMICITA REGIONALE 2010

No Data Tempo origine MD

1 2010-03-06 23:19:03.6 2.72 2010-03-07 04:27:47.6 3.33 2010-03-11 19:30:59.5 3.34 2010-03-30 16:23:06.5 2.55 2010-04-01 12:52:34.7 2.96 2010-04-02 00:48:53.5 2.67 2010-04-15 18:44:44.6 3.28 2010-08-12 15:48:55.7 2.79 2010-10-07 06:34:09.7 2.8

10 2010-11-01 18:20:33.8 2.611 2010-11-22 17:27:57.7 2.5

Tabella 5.1: Numero progressivo, data, tempo origine e magnitudo (MD) dei meccanismifocali riportati in Fig. 5.1

localita di Barcis il 7 (n.2 in Fig. 5.1) e l’11 marzo (n.3 in Fig. 5.1), entrambi con magni-tudo 3.3. I meccanismi focali sono di tipo normale con componente trascorrente (n.2)e prevalentemente di tipo normale (n.3). Tale settore presenta dei meccanismi focalivariabili localmente. Si ricorda che nella stessa localita di Barcis sono avvenuti il 26febbraio del 2007 due eventi di magnitudo 3.8 e 3.9, con identico meccanismo focale ditipo normale. Il settore dell’Alpago-Cansiglio e stato interessato da due eventi. L’eventodel 15 aprile, con magnitudo pari a 3.2 (n.7 in Fig. 5.1), e caratterizzato da meccanismofocale inverso. Meccanismo focale prevalentemente normale risulta invece per l’eventodel 1 novembre (n.10 in Fig. 5.1). Infine, l’evento del 22 novembre (n.11 in Fig. 5.1)presenta meccanismo focale inverso, molto simile all’evento n.7. In sintesi, l’area sis-motettonica A e caratterizzata da un regime di sforzo prevalentemente compressivo, conuna certa varieta delle orientazioni dei piani nodali (Bressan et al., 2003). I meccani-smi focali n.2, 3 e 10 (Fig. 5.1), caratterizzati da componente normale, riflettono minoriepisodi tettonici.

Nella zona sismotettonica B, al confine con la zona sismotettonica K (zona di VillaSantina), si e verificato l’evento del 12 agosto con magnitudo 2.7. Il meccanismo focaledi tipo normale (n.8 in Fig. 5.1) e da attribuirsi a fagliazione minore, rispetto al contestotettonico dell’area dove e localizzato.

L’evento del 30 marzo, con magnitudo 2.5, e localizzato all’interno della zona sis-motettonica C (n.4 in Fig. 5.1) e presenta meccanismo focale trascorrente. Tale mec-canismo focale e congruente con il contesto deformativo dell’area, di tipo trascorrentedestro (Bressan e Bragato, 2009).

Nella zona sismotettonica J e localizzato l’evento del 7 ottobre (n.9 in Fig. 5.1)con magnitudo 2.8. Il meccanismo focale e di tipo normale e viene interpretato comeepisodio tettonico minore rispetto al contesto tettonico prevalente dell’area. Tale area einfatti caratterizzata da faglie sismogenetiche inverse, orientate circa E-W e immergentia nord con angolo variabile tra 40°e 60°.

L’area sismotettonica F e stata interessata nel 2010 da due eventi significativi. L’even-

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to del 1 aprile con magnitudo 2.9 (n.5 in Fig. 5.1) presenta un meccanismo focaletrascorrente, in accordo con il campo deformativo trascorrente destro agente nell’area(Bressan e Bragato, 2009). Il meccanismo focale n.6 in Fig. 5.1, relativo all’evento del2 aprile con magnitudo 2.6, e di tipo normale e appare legato ad un evento tettonicominore.

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5.2 Parametri di attenuazione delle onde sismiche dadati weak-motion registrati in Italia Nord-orientale

L’attenuazione delle onde sismiche che si propagano attraverso il terreno puo influen-zare il movimento del suolo osservato ai siti e modificare il contenuto energetico del se-gnale emesso dalla sorgente. L’attenuazione delle onde di corpo (onde P e S) avviene perdiffusione geometrica, anelasticita intrinseca dei materiali e scattering da eterogeneitadistribuite in modo casuale nel mezzo. Nei lavori di Franceschina et al. (2010) e Gentiliand Franceschina (2011) viene analizzato l’andamento dell’attenuazione di alta frequen-za (f>10 Hz) in funzione della distanza evento-stazione e della magnitudo dell’evento.I dati utilizzati sono quelli registrati da 11 stazioni a corto periodo situate in Veneto ein Friuli Venezia Giulia, che fanno parte della rete NEI (North-Eastern Italy), gestitadal dipartimento Centro Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografiae di Geofisica Sperimentale. In particolare, lo spettro di accelerazione viene modellatocome (Anderson and Hough, 1984):

A( f ) ∝ A0e−πk f

e viene studiato l’andamento del parametro k di decadimento spettrale. Nell’analisidi k viene separata la dipendenza dalla distanza epicentrale, RE , dalla dipendenza dallastazione, k0(S), mediante l’inversione generalizzata di Anderson (1991):

k(S,RE) = k0(S)+ k(RE)

L’analisi viene effettuata per distanze epicentrali R variabili fra 0 e 250 km, utiliz-zando 302 terremoti con magnitudo da durata compresa fra 3.0 e 5.6, registrati neglianni 1994-2007, corrispondenti a 1260 tracce 3D (si veda Fig. 5.2).

Vengono ottenuti i seguenti risultati (Fig. 5.3):

1. come mostrato in Fig. 5.3a, non si riscontrano dipendenze dell’attenuazione dallamagnitudo del sisma;

2. l’andamento di k in funzione della distanza epicentrale non e lineare ma mostrauna concavita positiva (Fig. 5.3b), che puo essere approssimata con pendenze di1.0x10−4 s/km e 1.7x10−4 s/km negli intervalli di distanza 0-90 km e 90-250 km,rispettivamente (Gentili and Franceschina, 2011);

3. i terremoti localizzati nella zona ovest (W) della rete NEI forniscono valori di kcompatibili con una attenuazione piu debole rispetto alle proprieta attenuative chesi osservano verso est (Fig. 5.2 e Fig. 5.3c e d). Questa caratteristica puo essereinterpretata sulla base di una riflessione delle onde sismiche sulla discontinuita diMohorovicic (Moho), che ha profondita diverse nelle due aree: circa 25-30 km

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Figura 5.2: Epicentri dei 302 terremoti selezionati per lo studio dell’attenuazione (simbolirossi). I triangoli indicano le stazioni. La dipendenza regionale dell’attenuazione e statastudiata considerando separatamente gli eventi localizzati ad ovest (W) e ad est (E) dellaparte centrale dell’area analizzata.

sotto la Pianura Padana orientale e circa 45-50 km sotto la Slovenia occidentale(Tesauro et al., 2008);

4. i valori di k stimati con i dati dei terremoti localizzati nella regione di Bovecnella Slovenia occidentale (vedi Fig. 5.2) sono in media 0.017s piu alti del va-lor medio riscontrato in quest’area (cerchi bianchi in Fig. 5.3e), probabilmente acausa dell’alto livello di fratturazione che caratterizza le zone di faglia (Bressanet al., 2009);

5. i termini dipendenti dalla stazione, k0(S) hanno valori compresi fra 0.017 e 0.053s(Gentili and Franceschina, 2011).

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e f

c d

a b

Figura 5.3: Andamento del parametro di decadimento spettrale k in funzione di: (a) magni-tudo, (b) distanza epicentrale in tutta la regione studiata tranne la zona di Kobarid, (c) distan-za epicentrale nella zona W di Fig. 5.2, (d) distanza epicentrale nella zona E di Fig. 5.2, (e)distanza epicentrale in tutta la regione studiata compresa la regione di Kobarid (in bianco),(f) distribuzione di k0.

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5.3 Analisi del rumore per le stazioni a larga banda delFriuli Venezia Giulia

L’analisi del rumore sismico ambientale registrato dalle stazioni sismometriche costi-tuisce un valido strumento per la valutazione delle loro performance e l’individuazionedei problemi di funzionamento, permettendo di definire linee guida per il miglioramentodei siti, nonche per lo sviluppo e l’ampliamento della rete.

Per le stazioni a banda larga del Friuli Venezia Giulia abbiamo condotto uno studiobasato sul calcolo della densita spettrale di potenza (PSD) per frequenze tra 0.01 e 16Hz. Allo scopo abbiamo utilizzato il software standard sismologico PQLX (McNama-ra and Boaz, 2005), implementazione delle tecniche di analisi descritte da McNamaraand Buland (2004). Abbiamo considerato oltre un anno di registazioni continue sud-divise in intervalli di un’ora, per ciascuno dei quali abbiamo calcolato la relativa PSD.Per l’insieme di PSD di una data stazione abbiamo stimato la distribuzione statistica,individuando la curva media e la relativa dispersione. Questi dati sono stati confrontaticon le curve standard di Peterson (1993) che definiscono l’intervallo entro cui dovrebbecadere la PSD di una stazione ottimale.

La Fig. 5.4 mostra i risultati ottenuti per le stazioni a banda larga del Friuli VeneziaGiulia. In tutti i casi le curve medie (in nero) ricadono abbondantemente entro i limitidi Peterson (1993) (curve in grigio), denotando la buona qualita delle stazioni.

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Figura 5.4: Confronto tra la densita spettrale di potenza (PDS) e le curve di riferimen-to (Peterson, 1993) (in grigio) per le stazioni a banda larga del Friuli Venezia Giulia. Icolori rappresentano i diversi livelli di probabilita del segnale di ricadere nell’intervalloconsiderato.

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6Attivita didattico-divulgativa

Durante il 2010 e proseguita l’attivita didattica a scopo d’informazione tecnico-scien-tifica e di prevenzione in caso di sismi a favore di istituzioni pubbliche e scuole diogni ordine e grado, sia presso la propria Sede, che presso altre Istituzioni. Questainiziativa si inserisce coerentemente tra le finalita istituzionali dell’OGS. Lo scopo equello di migliorare le conoscenze di chi opera nell’ambito della protezione civile e dipreparare le popolazioni insediate in aree sismiche a sostenere gli effetti di un sisma. Inparticolare, l’attivita e concentrata su:

• le cause geologiche che danno origine al fenomeno sismico;

• gli effetti del sisma del 1976 che ha colpito la regione FVG;

• l’attivita di monitoraggio sismico tramite reti sismometriche e sistemi automaticidi allertamento;

• l’attivita di ricerca di base ed applicata svolta presso il CRS;

• le norme comportamentali da tenere in caso di evento distruttivo.

Tra gli altri, nel corso del 2010, sono stati ospiti del CRS: alunni dell’ Istituto StataleSuperiore “Pio Paschini“ di Tolmezzo; alunni del Liceo Scientifico Statale “L. Magrini“di Gemona del Friuli; studenti del corso di Sismpologia dell’Universita degli Studi diTrieste, Dipartimento di Geoscienze (Docente dr. Giovanni Costa).

Tra l’OGS, attraverso il Dipartimento CRS di Udine, e il Liceo Scientifico Statale“L. Magrini“ di Gemona del Friuli e in atto una collaborazione che li vede legati da di-versi anni in attivita didattiche e divulgative sulla tematica del terremoto, questo tramitela convenzione Progetto Formativo e di Orientamento. La convenzione ha lo scopo direalizzare percorsi formativi e di orientamento e di agevolare le scelte formative degliallievi, anche mediante iniziative di stage presso la sede del Dipartimento, per favorirela conoscenza diretta del mondo del lavoro. L’attivita svolta durante il 2010 era rivolta

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agli studenti delle classi quinte, in conformita al programma di studio del corso di Ge-ografia Astronomica, in cui si approfondiscono gli aspetti delle scienze della Terra. Atale scopo si sono tenuti i seguenti seminari tecnici introduttivi sul fenomeno terremoto:

• “Terremoti: divagazioni (pertinenti) a tema“, relatrice C. Barnaba, 4 marzo 2010;

• “A lezione di terremoto: teoria e pratica“, relatrice C. Barnaba, 10 giugno 2010;

• “Le applicazioni della tecnologia GNSS“, relatore D. Zuliani, 10 giugno 2010.

L’interesse e la curiosita per i temi trattati si sono tradotti in richieste di tirociniopresso la sede del Dipartimento CRS. I tirocini estivi si sono svolti in due turni, dal21/06/10 al 02/07/2010 e dal 06/07/2010 al 16/07/2010, per un totale di 30 ore ciascuno.

In collaborazione con tutti gli Enti di ricerca di Trieste il 24 settembre si e svoltoa Trieste in piazza Unita la manifestazione “Notte dei Ricercatori 2010“ a cui il CRSha partecipato con lo scopo di far conoscere meglio le tematiche inerenti il fenomenoterremoto. Con questa manifestazione si e voluto rispondere alle domande che la comu-nita regionale, particolarmente sensibile ai temi della sismicita , si pone con curiosita epreoccupazione ogni qual volta che avviene un terremoto, anche di modesta entita.

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7Commenti conclusivi

Nel corso del 2010, nell’ambito della Convenzione il CRS ha svolto un’ampia gam-ma di attivita di carattere tecnico e scientifico tese a mantenere efficiente il sistemadi monitoraggio sismico della regione e ad incrementare il livello delle conoscenzedisponibili.

L’attivita tecnica e stata svolta in sede (sia quella del CRS ad Udine, che quella dellaProtezione Civile a Palmanova) e, in larga misura, in campagna (un totale di 110 uscite),con i seguenti obbiettivi:

• gestione e manutenzione delle 24 stazioni della Rete Sismometrica del FriuliVenezia Giulia;

• gestione e manutenzione del sistema di acquisizione ed elaborazione automaticaBRTT Antelope presso la sede del CRS ad Udine e quella della Protezione Civilea Palmanova;

• gestione e potenziamento dell’intera rete di comunicazione radio tra le stazioni edi centri di acquisizione di Udine e Palmanova e tra i due centri di acquisizione;

• gestione del sistema di invio fax a Palmanova

• realizzazione della nuova stazione presso la miniera di Raibl a Cave del Predil(UD) e potenziamento con strumentazione a banda larga della stazione di Drenchia.

Dal punto di vista dello studio della sismicita, le attivita piu impegnative hannoriguardato:

• l’analisi dei sismogrammi relativi ai terremoti che hanno interessato il Friuli VeneziaGiulia e la piu vasta area dell’Italia nord-orientale, per un totale di quasi 1200eventi registrati, di cui piu di 500 localizzati;

• la determinazione dei meccanismi focali dei principali terremoti del Friuli VeneziaGiulia ed il loro inquadramento nel contesto sismo-tettonico dell’area;

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• lo studio dell’attenuazione in alta frequenza del moto del suolo;

• l’analisi del rumore ambientale registrato presso le stazioni sismometriche, al finedi valutarne il buon funzionamento e la qualita delle registrazione.

Il tutto e stato completato dalle diverse iniziative intraprese nell’ambito della divul-gazione scientifica e della collaborazione con altre istituzioni scientifiche nazionali edinternazionali.

In definitiva, sono stati sviluppati tutti i punti previsti dalla Convenzione, mantenen-do un elevato standard qualitativo in tutti i settori.

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