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rassegna - HOME - Toscana Film Commission · gdom , di Amma Asante, con Rosamund Pike e David Oye-lowo. ... pini lancia un affettuoso assist, un docufilm "Ora non ricordo il nome"

May 29, 2018

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

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Pagina I

Festival Cinematografici

21/01/2017 p. 33 «Pisa Chinese Film Festival» Via a mostre e proiezioniNazione Pisa 1

21/01/2017 p. XIII British, un secolo di vita a Firenze nell'anno "cupo" dellaBrexit

Gaia RauRepubblica Firenze 2

21/01/2017 p. 13 Un secolo di British a Firenze. Festa all'Odeon Irene DelfinoCorriere Fiorentino 4

Iniziative ed eventi

21/01/2017 p. 25 Cinema, Pisa rende omaggio alle migliori produzioni cinesiTirreno 5

21/01/2017 p. 25 I volti e le storie delle celebri "spalle" nel docufilm di CoppiniTirreno 6

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AL CINEMA LANTERI E ALL'ARSENALE

« • uhinese Film FestivabVía

. . .

DAL 30 al 31 gennaio e dal 1 al 2febbraio al via l 'edizione numero 6del festival cinematografico intera-mente dedicato alla Cina. Organiz-zato dall'Istituto Confucio dellaScuola Sant 'Anna, in collaborazio-ne con la società di produzione Po-lis S.r.l. e con il patrocinio del Co-mune, il Pisa Chinese Film Festi-val sperimenta per questa sesta edi-zione una nuova formula . Le proie-zioni si terranno infatti in ben duestorici cinema della città di Pisa: ilCinema Lanteri e il Cinema Arse-nale. Raddoppiato il numero delleproiezioni, con il ritorno in pro-grammazione di documentari e pel-licole che hanno fatto la storia dellacinematografia cinese. Tutti i titolipresenti in cartellone sono in lin-

gua originale , con sottotitoli in ita-liano e in inglese, ovviamente a in-gresso gratuito . Due le esposizionilegate a questa sesta edizione del fe-stival. Dal 27 gennaio fino a tutta ladurata del Festival all'Arsenale sa-rà possibile visitare «Fade Away»mostra fotografica di Michele Pa-lazzi. La seconda il 30 gennaio alle20 al Cinema Lanteri, in concomi-tanza con l'inaugurazione del Festi-val, quando verrà presentata al pub-blico alla presenza degli autori «Pri-mavere e autunni» di Ciaj Rocchi eMatteo Demonte (Edizioni Becco-Giallo). La composizione del cartel-lo cinematografico segue un filorosso molto serrato , cucendo insie-me grande produzione e cinema in-dipendente, film d'autore e docu-

mentario , focus sulle firme più im-portanti dell'attuale panorama cine-matografico cinese e un occhio alpassato con la riproposizione diopere fondamentali . Apertura lune-dì 30 alle 19.30 al Lanteri. Info sul-la pagina Facebook dell'IstitutoConfucio di Pisa : https ://it-it.face-book.com/ e sul canale Twitter Chi-nasantanna.

Festival Cinematografici Pagina 1

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SE si dovessero riassumere in una parola i centoanni dei British Institute la più adatta, con ogniprobabilità, sarebbe «amicizia». Quella all'origi-ne del gruppo di intellettuali inglesi e italiani -Arthur Acton, Gaetano Salvemini, ma anche Wal-ter Ashburner, Edward Hutton, G.M. e Janet Tre-velyan, Edmund Gardner e Sir Israel Gollancz -che nel 1917, nel pieno del primo conflitto mon-diale (e ben diciassette anni prima della nascitadei British Council) spinse per la costituzione, aFirenze, del primo istituto culturale britannico aldi fuori del Regno Unito. Ma anche quella che halegato e continua a legare la città alla sua comuni-tà anglofona, garantendo stabilità all'istituzionein tempi difficili come quelli della seconda guerramondiale e, oggi, dello shock post Brexit. Ecco al-lora che mentre l'Istituto si prepara a festeggiarel'anniversario più importante con un ricco pro-gramma di attività che spazieranno, nel corso dei

prossimi mesi, dal cinema alla storia dell'arte,passando per la musica e l'economia (con tantodi riconoscimenti come il Fiorino d'oro di Palazzo

Vecchio e un francobollo dedicato emesso da Po-ste Italiane ), la direttrice Julia Race riannodai filidi quella che definisce «una vicenda affascinan-te»: «Siamo nati durante la Grande guerra conuna sala di lettura - racconta - e oggi abbiamo2 mila studenti, una programmazione culturale euna biblioteca, la Harold Acton Library, che con-ta 50 mila volumi. Da 70 anni organizziamo i cor-si di preparazione agli esami Cambridge, che dan-no una garanzia sicura in termini di qualifica pro-fessionale, oltre a permettere di ottenere creditiall'università». Una continuità storica, quella delBritish, che nemmeno l'occupazione tedesca di Fi-renze, nel '43-'44, è riuscita a stroncare: «In que-gli anni - racconta la direttrice - i cittadini bri-tannici dovettero lasciare l'Italia, ma proprio a

quel periodo è legata una storia bellissima: quelladi una bibliotecaria, Giulietta Fermi, che riuscì a

nascondere i libri della Library, all'epoca a Palaz-zo Antinori, e a preservarli dalla devastazione». E

se ha saputo resistere alla seconda guerra mon-diale il British, è convintaJulia Race, resisterà an-che alla Brexit: «Onestamente, non siamo preoc-cupati. Siamo qui da prima dei trattati europei, eabbiamo trascorso più tempo della nostra vitafuori dalla Ue che dentro. Noi siamo a Firenze peri fiorentini, e alla base di questo rapporto c'è un'a-micizia, tra Regno Unito e Italia, di fronte allaquale non credo che la Brexit potrà avere un ruo-lo determinante». Quanto alla rassegna "British100 Film Festival", si tratta anch'essa, continuala Race, della celebrazione di un'amicizia: «Nel1948, proprio all'Odeon, organizzammo la visio-ne di Now it can be told, un film, realizzato dallaRaf, sul lavoro dei servizi segreti britannici duran-

te la guerra: vennero a vederlo 700 persone, e ful'inizio di una collaborazione a cui ancora oggi te-niamo tantissimo».

Festival Cinematografici Pagina 2

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CENTO ANNI DI STORIANella foto grande,un'immagined'epoca del BritishI nstitute, fondato nel1917. Qua sopra, ladirettriceJulia Race,oggi alla guidadell'istituto

Festival Cinematografici Pagina 3

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Un secolo di Brifish a ]Fírenze. ]Festa all'OdeonSei film per celebrare ii centro culturale: atteso anche il sequel di «Tr ainspotting»

Sullo schermo del cinemaOdeon inizieranno i festeg-giamenti del Centenario delBritish Institute of Florence,prima associazione culturalebritannica a operare fuori dalRegno Unito e insignita dellaRoyal Charter nel 1923. «ll Bri-tish Institute of Florence èsempre più vicino a Firenze eai fiorentini - ha detto JuliaRace, direttrice dell'istituto -Siamo orgogliosi di dare il viaalle celebrazioni del centena-rio con un festival che si terràal Cinema Odeon, dove già nel1948 venne proiettato un filmsui servizi segreti britannici».

È ambientato proprio nellaGran Bretagna del dopoguer-

ra il film The Entertainer diJohn Osborne , che aprirà ilBritish Zoo Film Festival mar-tedì 24 gennaio alle 20.30. Ilregista, noto in Italia per il ca-polavoro Ricorda con rabbia,evoca il glamour squallido delmusic-hall, raccontando le vi-cende del mediocre attore diavanspettacolo Archie Rice,interpretato da Kenneth Bra-nagh. La pellicola verrà pro-iettata anche mercoledì alle17.30, mentre il 26 gennaio(ore 21) ci sarà l'anteprima na-zionale del film A United Kin-gdom , di Amma Asante, conRosamund Pike e David Oye-lowo. Protagonisti di una sto-ria vera nei panni di Seretse

Khama, erede al trono delBotswana e dell'impiegatabianca Ruth Williams. Tra lo-ro è amore a prima vista. Unamore travolgente e passiona-le, contro tutto e contro tutti.Osteggiato dal governo ingle-se e dagli stessi sudafricani.Siamo infatti nel 1947 e nelSudafrica dell'apartheid unamore interrazziale non vieneaccettato. Il film sarà in pro-grammazione al Cinema Ode-on anche dal 9 a113 Febbraio,nell'ambito del Black HistoryMonth Florence. «Per il Cine-ma Odeon la partnership conil British Institute è cruciale- ha detto Gloria Germani,direttrice della prestigiosa sa-

la cinematografica - Questolegame è diventato ancora piùforte negli ultimi anni, con ladecisione di programmarefilm in versione originale,quasi sempre in inglese, consottotitoli» Come le pellicoleproiettate in occasione delBritish 100 Film Festival cheproseguirà lunedì 6 (ore 17.30- 20.30) e martedì 7 febbraioalle 20.30 con la tragedia diWilliam Shakespeare, Riccar-do III,, ripreso grazie a nume-rose videocamere posizionateintorno al palcoscenico e al-l'intera platea. A marzo, eccol'atteso sequel del film-cult diDanny Boyle, T'rainspotting 2,che sarà presentato in ante-prima al Festival di Berlino.Mentre il mese successivoverrà proiettato Il senso diuna fine, il film diretto da Ri-tesh Batra, adattamento del-l'omonimo romanzo del vin-citore del Booker Prize JulianBarnes. Mentre la regista diSognando Beckham" Gurin-der Chadha porterà a maggiosullo schermo dell'Odeon Lafine di un impero.

Irene Delfina

Da sapere

In salaUna scena da

«Trainspotting

2» atteso

all'Odeon a

marzo

Dal 24 via

alla sequenza

dei film per

celebrare i 100

anni di British

Institute a

Firenze

Sei film tracui il sequel di«Trainspotting» e «RiccardoIII» daShal<espeare

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Cine a, Pisa rende omaggioafle 1 ®gliorï produzioni cinesii PISA

Edizione raddoppiata quelladel 2017 per il Pisa Chinesefilai festival. Evento intera-mente dedicato al cinema ci-nese, organizzato dall'IstitutoConfucio della Scuola supe-riore Sant 'Anna di Pisa, sisvolgerà in due cinema storicidella città: il Lanteri e l'Arse-nale dal 30 gennaio al 2 feb-braio.

La formula della rassegnamette insieme grandi produ-zioni e cinema indipendente,film d'autore e documentari,le firme più importanti dell'at-tuale panorama cinematogra-fico cinese accanto alle opere

dei grandi maestri del passa-to, con esperti che introdur-ranno le singole pellicole. Tragli ospiti di questa edizione Ai-raldo Piva, amministratoredelegato per l'Europa dellaHengdian Group , una dellepiù grandi case di produzionecinematografica in Cina epartner del Festival che pre-senterà in anteprima per ilpubblico italiano il film 'Oce-an Heaven' con jet Lee, SilviaCalamandrei , sinologa e tra-duttrice del premio Nobel perla letteratura Mo Yan, Giulia-no Marrucci, giornalista di Re-port (Rai3) che presenterà unsuo documentario dedicatoal boom cinese.

Iniziative ed eventi Pagina 5

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volti e le storie delle celebri "S e" nel c 1 di Coppiiii

1 FIRENZE

Cosa sarebbero stati "I solitiignoti" di Mario Monicelli sen-za Carlo Pisacane, alias Capan-nelle, o cosa sarebbe un film diLeonardo Pieraccioni senzaSergio Forconi? Questo per di-re che accanto ai blasonati pro-tagonisti, la commedia per fun-zionare ha bisogno della "spal-la", del comprimario di lusso,uno che regge la parte, lancia lebattute, tiene l'impalcatura deitempi, condisce di sale e pepe ilritmo della risata.

Lo sanno bene gli americani,che poi li chiamano "attori nonprotagonisti", e così gli dannoan che l'Oscar, lo sappiamo noi

che li chiamiamo "caratteristi".Un nome che discende, e si rifàin linea diretta, alla gloriosa tra-dizione della commedia dell'ar-te. A queste "maschere" checontinuano a popolare loschermo, facce note, tipi che ri-conosci subito ma di cui spesoignori l'identità, Michele Cop-pini lancia un affettuoso assist,un docufilm "Ora non ricordoil nome" che stasera alle 20,30arriva a Firenze, sullo schermodella Compagnia. Scritto in col-laborazione con MassimilianoManna "Ora non ricordo il no-me" vede lo stesso Coppini, af-fiancato da Stefano Martinelli.In cerca dei loro miti, i due in-traprendono un viaggio sulle

tracce di questo repertorio, tan-to decisivo quanto spesso sot-tovalutato. Col contributo criti-co di un esegeta qual è MarcoGiusti, scorrono sullo schermo,fra gustosi aneddoti e struggen-ti amarcord, i volti di Paola Ti-ziana Cruciani, Franco Pistoni,Stefano Ambrogi, Isa Gallinelli,Sandro Ghiani, Camillo Milli,Sergio Forconi, Luciano Casa-redi, Pietro Fornaciari. Facceche sicuramente vi dirannomolto, che incorniciate nel vo-stro immaginario cinematogra-fico, e di cui ora forse, la prossi-ma volta, ricorderete anche no-me cognome. Info 055 268451 ewww.cinemalacornpagnia.it

Gabriele Rizza Paola Tizianacruciani

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