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rassegna del 10-5-2012

Mar 27, 2016

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Raffaele Brogna

rassegna del 10-5-2012
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Ufficio stampa

Rassegna del 10-5-2012

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extra IDV

Bologna

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

INDICE

La parabola di Bassi, dal Pd al tifo per i grillini10/05/12 Il Giornale di Reggio Emilia 4

Il Pd scivola sulla buccia di banana dei grillini10/05/12 La Voce di Romagna Rimini 5

L’antipolitica è la somma delle cattive politiche10/05/12 La Voce di Romagna Rimini 6

Dovevate parlare del fenomeno “5Stelle”, non di sorrisi e tacchi 1210/05/12 Libertà 7

Il dolore corre in città e sulla Rete10/05/12 Unità edizione Bologna 8

Crediti Gesturist: vicenda chiarita10/05/12 www.forli24ore.it 11

"Maurizio ci sarà per sempre Il sindaco poteva essere lui"10/05/12 Corriere di Bologna 12

Cev Guevara10/05/12 Corriere di Bologna 13

Se a sfilare con le vedove è la Bologna migliore10/05/12 Corriere di Bologna 14

Una vita per la politica A portar voti al partito10/05/12 Il Resto del Carlino Bologna 15

L’Aula si sveste dei colori e abbraccia il Cev Da destra a sinistra è un unico urlo di dolore10/05/12 Il Resto del Carlino Bologna 16

TRAFFICO Federalberghi presenta ricorso al Tar contro i T-days10/05/12 Il Resto del Carlino Bologna 18

L ’ I N T E R V E N T O GRILLO, TESTA D’ARIETE10/05/12 Il Resto del Carlino Bologna 19

Quel sorriso triste che non nascondeva più la sofferenza10/05/12 Unità edizione Bologna 20

Grillini: «Il giorno prima, seduto al suo fianco»10/05/12 Unità edizione Bologna 21

Il dolore corre in città e sulla Rete10/05/12 Unità edizione Bologna 8

Esodati,è rottura tra Governo e sindacati10/05/12 Libertà 22

Arresti domiciliari per De Gregorio10/05/12 Libertà 23

Dosi:«Sono state violate le regole»10/05/12 Libertà 24

Dovevate parlare del fenomeno “5Stelle”, non di sorrisi e tacchi 1210/05/12 Libertà 7

10 domande risposte10/05/12 Gazzetta di Parma 25

A Pizzarotti i voti di Lega e Idv, elettori Pdl in fuga sparsa10/05/12 Polis 29

La parabola di Bassi, dal Pd al tifo per i grillini10/05/12 Il Giornale di Reggio Emilia 4

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Modena

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

Fantuzzi: "Peggiorati tutti gli indicatori"10/05/12 Il Resto del Carlino Reggio 31

Chi ha vinto e chi ha perso10/05/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 32

Pini: «Ben venga Grillo, mobilita migliaia di giovani10/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 33

« Terrorismo, tenere alta la guardia»10/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 34

La politica si unisce nel dolore10/05/12 Modena Qui 35

Cibo, musica e cultura ecologica Arriva il festival sostenibile10/05/12 Il Resto del Carlino Ferrara 38

I grillini volano.E se domani...10/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 39

‘Lotta all’Aids più incisiva’10/05/12 La Voce di Romagna Ravenna 40

Gioco come una droga Una serata fra dipendenza e compulsività malata10/05/12 Il Corriere Romagna Forlì 41

Il vortice del gioco d'azzardo10/05/12 www.forli24ore.it 42

Crediti Gesturist: vicenda chiarita10/05/12 www.forli24ore.it 11

Teatri, la Provincia esce di scena10/05/12 Corriere Romagna di Rimini 43

La maggioranza si scontra sul Metrò di costa10/05/12 Corriere Romagna di Rimini 44

Evasione, ora “Diamoci un taglio”10/05/12 Corriere Romagna di Rimini 45

Il Trc non si ferma: bocciate le richieste dei ‘grillini’ Idv astenuto,«manon ci sono problemi col Pd»10/05/12 Il Resto del Carlino Rimini 46

Vigili in borghese e ‘spiate’ anonime contro estetiste e parrucchieri abusivi10/05/12 Il Resto del Carlino Rimini 47

De Gregorio Sì ai domiciliari10/05/12 La Voce di Romagna Rimini 48

Il Pd scivola sulla buccia di banana dei grillini10/05/12 La Voce di Romagna Rimini 5

Resa dei conti tra Pd e Idv10/05/12 La Voce di Romagna Rimini 49

Tagli alle partecipazioni La Provincia esce di scena10/05/12 La Voce di Romagna Rimini 50

L’antipolitica è la somma delle cattive politiche10/05/12 La Voce di Romagna Rimini 6

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Ex capogruppo a Gattatico, ora scrive: "A Parma votate Pizzarotti, Bernazzoli ha sbagliato tutto"

La parabola di Bassi, dal Pd al tifo per i grillini DA CAPOGRUPPO del Pd a Gat-tane°, ruolo da cui si dimise a cavallo tra il 2010 e il 2011 - que-st'anno non ha rinnovato nemmeno la tessera dei partito - a fan del movimento 2,-dB:in°. E' la parabola di Franco Bassi, volto molto cono-sciuto a Reggio e anche oltre i con-fini provinciali come anima cari-smanca del circolo Arci Fuori Ora-rio di Taneto. Bassi ha infatti pub-blicato ieri un intervento sul Fatto quotidiano in cui promuove il movimento di Beppe Grillo come il nuovo che avanza rispetto ai partiti tradizionali, Pd compreso: «Pur non volando perché abito da un'al-tra parte, ho sostenuto a Parma, come candidato sindaco, Roberta Robert:. Ovviamente, sono anche molto soddisfatto perché ai ballot-taggio è andato Pizzarotti, e non il temuto Ubaldi. I dirigenti del Pd, che oggi perdono tempo a festeg-giare il buon (a sentir loro)r;:,,suíltato di Vincenzo Bernazzoli, non si stanno rendendo conto che questa classe politica, compresi loro, sta per essere spazzata via. E questo Franco Bassi

accade perché, pur amministrando la Provmcia per dieci anni, non sono stati capaci di distinguersi in alcun modo. Hanno condiviso le scelte più nefaste con il centrode-seni, a partire dalla Tirreno-Brenne-ro, per arrivare all'inceneritore. Non hanno saputo rinnovarsi, magari dando spazio a Nicola Dal-l'Olio (oggi il più votato nella lista Pd), già vincitore morale delle pri-marie, che Bemazzoli si em aggiu- dicato solo per una manciata- di voti. Ma, soprattutto, non hanno saputo ascoltare i cittadini: non li hanno mai ricevuti, nemmeno

uando questi raccoglievano più ci tremila firme contro l'incenerito-re. Ecco, tutta questa boria equesta arroganza, classica di chi crede che il proprio ruolo sia quello di ammi-nistrare il potere e non i cittadini, oggi possono essere spazzate via con il voto a Federico Pizzarotti, candidato sindaco grillino. E l'uni-ca lezione che serve. Le altre, quel-le per tentare di cambiare "dal di dento", le abbiamo già provate tutte». (aic+od.)

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TRC Alla maggioranza sfugge un no di troppo sulla votazione delle delibere del M5S: risulta contraria al piano finanziario e alla sostenibilità dell'opera

Il Pd scivola sulla buccia di banana dei grillini S

e si è trattata di una "sem-plice svista" c'è da preoc-cuparsi per il livello di concentrazione dei nostri

consiglieri. Se invece è stata una scelta consapevole allora vuol dire che la maggioranza e la giunta tut-te queste certezze sul Trc forse non ce le hanno. Il consiglio comunale martedì sera ha bocciato le quattro proposte di delibera presentate dal Movimento 5 Stelle, di cui tre con il voto contrario della maggioranza (ad eccezione dell'Idv che si è aste-nuto) e il parere favorevole dell'op-posizione. Un muro dunque si è alzato davanti ai grillini, muro che però ha qualche crepa. La terza delibera infatti, bocciata con 27 no e 3 astensioni, chiedeva ai consi-glieri di "prendere atto del piano finanziario dell'opera" e di"condi-viderne i contenuti afferenti alla sostenibilità finanziaria". Due righe, molto chiare. A cui, senza battere ciglio, la maggioranza ha detto no. Così come alla delibera quattro, che dice l'esatto contrario. Un tranello degli "astuti" grillini? Non pro-prio, visto che proprio la consigliera Franchini ha specificato in avvio di seduta di aver redatto due de-libere apparentemente opposte per far sì che i con-siglieri, chiamati a votare con appello nominale, e-sprimesse un'opinione sui costi di questa contestata opera. Il consiglio comunale "ha sconfessato i conti

che il soggetto attuatore dell'opera Agenzia Mobilità ha presentato a sostegno" precisano i grillini in u-na nota. Errore o no, di fatto re-sterà i grillini sono riusciti a far i-scrivere agli atti che il consiglio co-munale di Rimini non "prende at-to del piano finanziario" e non ne condivide i contenuti "afferenti alla sostenibilità finanziaria". Nel con-tenuto non cambia nulla - si va a-vanti col Trc - nella forma un po' sì. "Il nostro è un no motivato - re-plica il capogruppo del Pd Marco Agosta - Abbiamo detto no a que-sto supermercato di delibere, che non ci piace. Quella della Trc è una partita che va avanti da anni, su un binario normativo già definito. Noi ci muoviamo solo in quel solco".

Il Movimento evidenzia un'altra anomalia: l'assenza, in un consi-glio comunale tematico dedicato

al metro di costa, degli esponenti di Agenzia Mobi-lità, capaci magari di rispondere a domande lecite dei consiglieri (come l'entità del risarcimento dovuto alla ditta appaltatrice in caso di abbandono dell'o-pera, dubbio sollevato da più). A quanto pare l'in-gegnere Ermete Dal Prato in realtà si è presentato in consiglio, ma i vertici dell'amministrazione gli hanno "suggerito" di non entrare in aula, per una questione di opportunità. L'ennesima stranezza.

t.ant.

Pagina 11 RIMINI

J E Pd scinda sullabueeia di banana dei grillini

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APERTO ANCHE

LA DOMENICA DALIE 8.30 ALLE 13.00

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E' durato quasi 5 ore Il consiglio comunale dedicato al Trc

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press LinE 10/05/2012 IAVOCEdi 110~11

Rimini e San Marino

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Questa volta l'ha fatta fuori. Fuori della Costituzione. La invoca ogni giorno e senza dubbio cerca di rispettarla e di attuarla. Ma le dichiara-zioni di Napolitano sul par-

tito di Grillo sono andate oltre quei limiti, che il Sacro Testo gli impone: "Il presidente della Repubblica rappresenta l'unità nazionale". Come, sia chiaro, fa sempre. Il giudizio sul suo settennato, ormai in dirittura d'arrivo, non può essere che positivo, il consenso di cui gode è altissimo. Ma la frase sul comico genovese è stata inopportuna e ingiusta. Certo, occorre tener conto che da quasi trent'anni tutti i presidenti della Repubblica hanno, chi più chi meno, invaso il campo della politica. A partire da Cossiga, che do-vette dimettersi per le reazioni al suo prota-gonismo. Per non dire di Scalfaro, il più in-trigante di tutti. Le ragioni non mancavano. Il decisionismo dei presidenti era una rea-zione all'immobilismo e alle meline dei po-litici. Era una ulteriore prova che la nostra re-pubblica parlamentare è impotente e parti-tocratica. Se Napolitano non avesse preso l'i-niziativa per la caduta di Berlusconi e per un governo tecnico, certo la situazione econo-mica italiana sarebbe peggiorata. Il Cavaliere non è caduto in parlamento, ma al Quirina-le. Napolitano è quasi sempre riuscito nella dif-ficile impresa di mantenere l'equilibrio, di stimolare la politica senza farla direttamente. Nel caso di Grillo si è smentito e ha parlato in un modo inammissibile per un Capo dello Stato. Certo aveva dentro astio e malanimo per gli atteggiamenti poco educati del comi-co nei suoi confronti. Ma fare della ironia per minimizzare un successo elettorale, demo-craticamente ottenuto, da un partito della nazione, è certo cosa inammissibile, che of-fende tutti gli italiani. Spetta ai partiti ironiz-zare e polemizzare fra di loro, non à "supre-mo Garante" della comunità nazionale. Che rappresenta anche i grillini. Naturalmente il caso Grillo per più ragioni preoccupa, come tutte le esplosioni di po-pulismo accompagnate da oltranzismo e maleducazione. Lo fece Giannini nel 1946, lo fece Bossi negli anni Novanta. E il populi-smo, che demonizza in un fascio tutti i partiti politici, alla fine risulta sterile. Anche se oggi il populismo è presente non poco in tutti i

paesi europei e, almeno come tecnica elet-torale, anche dentro i nostri partiti tradizio-nali. Ma un movimento, composto soprat-tutto di giovani, che ottiene un successo co-me quello delle "Cinque Stelle", prima di es-sere ostracizzato deve essere capito. Nulla in politica nasce a caso. E l'antipolitica di Grillo è la somma delle cattive politiche, ormai da tempo prevalenti, dei "grandi" par-titi. Come mostra la loro emorragia di voti dell'alto giorno. Le nuove generazioni non credono più nei partiti tradizionali e nei sin-dacati padroni. Hanno capito quanto la loro politica li abbia danneggiati. La disoccupa-zione giovanile ha raggiunto percentuali spa-ventose. Sposarsi e trovare una casa è quasi impossibile. E anche quelli che entrano, tar-di, nel lavoro, avranno alla fine pensioni ir-risorie, per i pochi contributi versati. E ciò in un paese dove i privilegi di chi è dentro sono

un muro per tener fuori gli altri. Con queste elezioni un movimento distrut-tivo è stato premiato. A Parma è andato al ballottaggio, in alcuni luoghi ha superato i due superpartiti, ha conquistato un sindaco e avrà assessori. Dei voti dei grillini non po-chi candidati sindaci avranno bisogno per farcela E l'anno prossimo lo vedremo in par-lamento, dove potrebbe essere il terzo parti-to. Dovrà quindi fare i conti con la realtà me-no urla e proclami, più concretezza e costrut-tività politica. Avverrà quello che ci insegna una legge della sociologia politica (Max We-ber): i partiti nascono come "movimenti" (aggressivi, intransigenti e violenti); poi di-ventano "istituzioni" (moderati, legalitari e moderati). Prima urlano, sono partiti di co-mici e di burleschi, poi si istituzionalizzano e diventano "seri". Si pensi alla Lega: un tem-po oltranzista partito antisistema di lotta; ora intrallazzatore di governo e anche di altro. E' inevitabile, il movimento di Grillo sfumerà il suo radicalismo. Il fondatore lo ha già fatto con Napolitano. La sua risposta all'ironia presidenziale è stata insolita, piuttosto mo-derata, politicamente corretta: "nel 2013 te ne andrai". Un dato di fatto. I ruoli si sono in-vertiti, Napolitano ha grilleggiato, Grillo ha napolitaneggiato. Il Presidente nega che Gril-lo sia stato un "boom". Difficile condividere questo interessato giudizio. Tutti i partiti so-no stati puniti dagli elettori, chi ridotto sul lastrico, chi sfrondato e ridimensionato, chi frenato sul nascere. E puniti tutti insieme con l'assenteismo. Solo Grillo, da quasi zero, e senza soldi, è salito al 9 %. E in elezioni am-ministrative, in quelle nazionali potrebbe ot-tenere consensi anche maggiori. Perché i grillini, liquidati come antipolitici, sono più politici di tanti altri e al di là delle polemiche hanno un loro programma politico. Sappiamo bene che la politica, spesso, è ir-razionale. E non pochi sono conviti che pre-sto le cinque stelle spariranno dà cielo, come una meteora. Ma è ben difficile negare che questo movimento del "vaffa', politici!" abbia avuto un successo insolito. E se si vuole ridi-mensionarlo e anche minimizzarlo, non è con le battutine che lo si potrà fare. Occorre una pulizia di quei partiti "corrotti", ai quali il movimento giustamente si oppone; e rifor-me sociali capaci di dare risposta a quegli in-terrogativi, che Grillo esprime con linguaggio scatologico e trasgressivo, ma che non sono perciò meno reali e urgenti. Già, "pulizia". Ma dove trovare la scopa?

L'antipolitica è la somma delle cattive politiche

di Gianfranco Morra

L'antipatica T la somma dance: live politiche

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Rimini e San Marino

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Dovevate parlare del fenomeno "5Stelle", non di sorrisi e tacchi 12 di ELENA QUAGLIAROLI .................................................................................................................................

Il giorno dopo lo spoglio dei risultati delle amministrati-ve, ore 8.09. Sul treno dei

pendolari targato PC-MI, mi ac-comodo nelle poco comode, nonché poco pulite poltrone del regionale e mi appresto a legge-re gli articoli del nostro amato quotidiano, fiduciosa di trovare, infine, a fronte del grandioso ri-sultato raggiunto, analisi serie sul Movimento 5 Stelle, cui ade-risco. Ebbene, non posso evitare di non esprimere la delusione e l'a-marezza sperimentate alla lettu-ra del pezzo di Maurizio Piloni su mia sorella, Mirta Q uaglia-roli. Preciso che ciò che provo lo provo da citta-dina, da donna, da "grillina". In-fatti, Mirta non ha certo biso-gno che io prenda le sue difese; peraltro, è le. i la sorella maggiore. Cosa mi aspettavo? Mi aspettavo una disamina che scaturisse fi-nalmente da una concreta presa di coscienza del fenomeno 1\45S, da una considerazione rispetto-sa se non dell'iniziativa in sé, sempre derisa — sottovalutata — sminuita, ecc., almeno dei risul-tati, che richiamano tutti al ri-spetto per il voto dei cittadini, vale a dire al rispetto dovuto ai cittadini stessi. Mi aspettavo che la ritrosia ad accettare il movi-mento fosse scomparsa, portan-dosi via i 'tentavi di smontare e distruggere questa per molti sec-cante "novità". Mi aspettavo che la tentazione di esorcizzare il movimento a-vesse lasciato spazio ad una di-gnitosa, seppur tardiva, accetta-

zione dell'avversario. Mi aspet-tavo la capacità di andare oltre i "sorrisi" — normali, serafici e lo buddisti, evidentemente per qualcuno anche fastidiosi - e i "tacchi 12", che offendono tutte le donne nelle considerazioni strumentali fatte da chi gioca con le parole con troppa legge-rezza. Mi aspettavo che chi con le pa-role ci campa fosse in grado di dimostrare lucida competenza e adeguata preparazione, non cer-to rigurgiti che dimostrano co-me evidentemente non tutti sia-no sazi della grande abbuffata di "burlesque" a livello nazionale e, pertanto, si d.ivertono a mante-

nere viva l'indi-gestione a livel-lo locale. Mi aspettavo che, con stile, si potesse cogliere e riportare (per-ché questo do-vrebbe fare un

reporter) la profonda soddisfa- zio- ne di chi . ci mette la faccia - sorrisi e piedi compresi - nel ve-dere ripagati tanti sforzi perso-nali, mossi da autentica passio-ne per un buon governo, evitan-do odiosi accostamenti di termi-ni che portano a fraintendere anche le più buone e sottili in-tenzioni di scrittura. Mi aspetta-vo che lo stato di effervescenza collettiva alla base del M5S fosse riconosciuto alla stregua dello stato nascente di Durkheim, portatore sano di un'antipolitica che mira all'instaurarsi di un nuovo tipo di cultura politico - sociale, un opporsi per costruire una politica più vera ed alta. Spero ci siano presto nuove pa-gine di livello più costruttivo. Perché altrimenti ne usciremmo sconfitti tutti.

as penavo che la ritrosia ad accettare il

mos, i'mento fosse scomparsa

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Emilia Romagna

L'affollata solitudine di "Mister Cev"

Maurizio Cevenini si è tolt si giù dal palazzo della Regione: aveva 58 anni FOTO DA FLICKR DI MAURIZIO CEVENS:

Il suicidio Maurizio Cevenini si è tolto la vita lanciandosi da una delle torri della Regione

Il biglietto Pensate a mia moglie e mia figlia

BOLOGNA

C.AFFRONTE - G.GENTILE P.E.MANCA G.S1AS V.TANCRED1

Bologna si é svegliata ieri con una noti-zia di quelle che non si vorrebbero mai ricevere: il suicidio di Maurizio C:eve ni, il Cev, Mister Preferenze, il consi-gliere che ha celebrato più matrimoni di un sacerdote e che stava per diventa-re sindaco nel 2010, coronando il so-gno di sempre. La rinuncia alla poltro-na, la lenta depressione hanno acuito la solitudine interiore celata di chi però vive in mezzo alla gente.

ALLE PAGINA 28- , ^.

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press LITE

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rUnità

Emilia Romagna

Maurizio Ceveuini con Virginio Merola e Romano Prodi Mia festa di chiusura della campagna per Merola sindaco. Fai° rpAnA FLICKR a IAMIZIC C.EVEMIN:

Raffaele Donini (Pd): con lui se ne va una parte di me. E il cordoglio invade Facebook

BOLOGNA parola avevi detto che avresti sposato me e la Barbara...ti vogliamo bene cev,: , scrive Alessandro che si era già preno-tato con la sua futura moglie per farsi sposare da lui. E sono tanti gli sposi che hanno postato sulla sua bacheca le foto del giorno in cui il "Cev" aveva ce-lebrato il loro matrimonio. In tutto ne aveva officiato più di 3.000. Un prima-to indiscusso in Italia,

Per strada e nei bar la gente è incre-dula. «Era una brava persona» dicono i bolognesi. E ancora: «Voleva bene alla sua città». Per molti era lui il vero sinda-co, quello che stava in mezzo alla gen-te, che partecipava alla vita cittadina con ritmi da stachanovista, presenzian-do con entusiasmo a tutti gli eventi. Ma non era solo quest(I «Maurizio era dav-vero un pezzo importante della città, e non semplicemente un'occasione per un momento di distensione - tiene a precisare l'ex premier Romano Prodi Era la personificazione di una politica

Su Facebook aveva dovuto aprire tre profili per riuscire a contenere tutti i suoi amici. In tutto erano 12.082. Un record assoluto. Per tutta la giornata di ieri, centinaia di post hanno continua-to a fioccare inesorabili nella sua bache-ca. Messaggi di cittadini comuni, ma anche di persone famose e parlamenta-ri. La frase che ricorre di più è: «Per-chè?», la seconda: «Non riesco a creder-ci». i suoi amici del web non si capacita-. no. «Perché Cev? Non dovevi farlo pro-prio tu! Bologna ti ama e ti ricorderà sempre» scrive Valentina. «Per me eri il primo cittadino di Bologna, hai sem-pre dimostrato tanto attaccamento a questa città» posta Marco. «Non avre-sti dovuto farlo caro Cev, proprio NO!» lo rimprovera Fabio. «Non sei stato di

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Il :More CUM> in cita e sulla Ree

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aperta e serena». Anche l'Aula della Ca-mera ha voluto ricordare Cevenini con un lungo applauso. «Il segretario nazio-nale del Pd. Pier Luigi Bersani, ha pub-blicato sul proprio sito una foto del con-sigliere scomparso. «La perdita di Mau-rizio è una ferita vera e profonda. Gli si voleva tutti bene perché voleva bene a tutti» ha detto. Il segretario provincia-le dei Democratici, nel parlare di lui a Palazzo D'Accursio, ha pianto. «Sono sconvolto - ha detto a voce bassissima. Raffaele Donini ci sentivamo tutti i giorni. Era un amico. Con lui se ne va una parte di me». Ha parlato anche del sogno infranto di Cevenini, quello di di-ventare sindaco di Bologna. Da quel momento, secondo quelli che lo cono-scevano, non era più stato lo stesso. «Era stato ad un passo dal coronare il suo grande sogno per cui tutti aveva-

lino dei messaggi su Fb: «Non seí muto di' parola aveví detto elle avresti svosaw me e la Barbara»

ma lavorato ma non sono in grado - am-mette - di dire se sia questo, e solo que-sto, alla base di quanto è successo». Ste-fano Bonaccini, segretario regionale. Pd, commenta: «E un dolore grande, nessuno poteva immaginare questo ge-sto. Lascia tiri grande vuoto». Messaggi di cordoglio arrivano anche dalla Pro-vincia, dalla Regione e dagli europarla-mentari del Pd, Cofferati, Caronna e Prodi.

A Palazzo D'Accursio, la bandiera è a mezz'asta. «Tutto il Consiglio comu-nale è affranto, attonito» commenta la presidente '91110E1 a Lembi. Gli assesso-ri appaiono sgomenti. Luca Rizzo Ner-vo ha scritto sulla sua pagina di face-book: «Sono devastato dal dolore. So-. no senza gli strumenti per capire, per dare un senso. Sono aggredito dai sen-si di colpa di chi lo ha visto affaticato, triste, senza saper dire e fare qualco-sa». Anche i consiglieri dell'opposizio-ne lo piangono. Cevenini aveva buoni rapporti con tutti loro. Rimane il suo seggio vuoto in Consiglio Comunale. Stretta intorno al suo microfono, una fascetta con i colori del suo amato Bolo-gna.

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El dolore cune in cita e mila Ree

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rUnità

Emilia Romagna

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FORLI'240RE.it

Crediti Gesturist: vicenda chiarita

Dopo quasi un anno dalla presentazione della lettera con cui l'ex presidente di Gesturist Spa ha scritto al Sindaco Buda. elencando i crediti maturati nei 10 311111 precedenti dalla Gesturist con il Comune di Cesenatico per un importo complessivo di f3.213 milioni di Euro. la vicenda è stata finalmente chiarita.

Il Ra ioniere Capo dell'amministrazione di Cesenatico. Riccardo Spadarelli. h3 cedificato nel corso dell'ultima commissione 31f311 Q61161311 che 13 1113QQ101 parte dei crediti pretesi non hanno riscontri accertati.

Se0011del 13 relazione contabile presentata in Commissione. solamente 1.170.732.50di eurosono dcuti La notizia SOIIEV3 tutta una serie diinterroc.ativi e perplessità'. commenta Alberto Papperini del MoAmento E Stelle. 'Questo credito di 1.170.732.50di euro è a cariCO del Comune di Cesenatico— spie l'esponente dei Qrillini - creando 1.111 debito fuori bilancio di 1.170.732.E0di Euro. Il primo 'Pensiero del leader del k1o:iment li Cesenatico va 3i Cittadini e alle ripercussioni economiche che 1.111 1)3'5'31\42 di questo tipo potranno a\ere. 5 prefiourano all'ori=onte nuove tasse?

La riflessione che ci rende 31100F più sconcertati — precisa Papperini - è come mai è stato richiesto il triplo della cifra aCCEi1313. arretrati che la Raclioneria a valutato non essere riscontrabili? Questi crediti pretesi erano rE 3lì o fitti? Facendo un raclionamento banale si potrebbe arrivare alla conclusione che nel percorso di 'scissione Gesturist i crediti girati 3113 CESE1131iCel SEI\i'd sii siano di fatto un 'pacco'. con un conseQuente danno per 13 collettiAtà. Questa vicenda sottolinea 311C01'3 I.111 i2113 il passato dir3pporti O5 Liii e opachitra il Comune e Gesturist'.

Il MoVimento parla di politica clientelare e personalistica. e ricorda che sulla vicenda è stata presentata 3 SUO tempo 13 documentazione alle autorità responsabili — conclude Papperini - di CILIES13iistion llrdel denar.- puhhlico devono rispondere del proprio operato imbara=ante'.

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CORRIERE DI BOLOGNA

di FRANCESCO ROSANO

T I Cev c'è e ci sarà sempre, con- tinuerà ad essere popolare e

\\ A. amato da tanti bolognesi. Quello che perdiamo è un sindaco che avrebbe potuto essere eletto prima e meglio di me». Con la voce rotta dal pianto, sforzandosi per non scoppiare in lacrime, Virginio Merola dice con po-che parole quello che tutti i bolognesi sentono. In un'altra Bologna, poco lon-tana d.a quella che conosciamo, Mauri-zio Cevenini sarebbe stato sindaco. In questa Bologna no. Ma ai bolognesi non interessano le etichette per amare qualcuno e ieri tutta la città, dai corri-doi di Palazzo fino all'ultimo portico, si è sentita persa come se ad andarse-ne, all'improvviso, fosse stato davvero il suo primo cittadino.

Nelle prime ore della mattina, quan-do la notizia rimbalza su radio e siti, da-vanti ai portoni della Regione nessuno riesce a credere di essere sveglio. Il pre-sidente dell'assemblea legislativa Mat-teo Richetti, di ritorno da una visita di cordoglio alla famiglia di Cevenini, si copre il viso con le mani. «È una cosa che non ho la forza e la capacità di de-scrivere, siamo tutti sconvolti». Dietro le porte a vetri dell'ingresso, con gli oc-chi gonfi di lacrime, ci sono il segreta-rio del Pd Raffaele Donini e l'assessore Luca Rizzo Nervo. Le facce di Marco Monari, Simona Lembi, Andrea De Ma-

ria e Paolo Foschini (Pd1) sono immobi-li. Il presidente della Regione Vasco Er-rani, di ritorno da Roma, descrive il suo «dolore immenso per una tragedia che ci priva di un amico».

A Palazzo d'Accursio, dove tutti lo conoscevano e gli volevano bene, il do-lore per il Cev diventa qualcosa di tan-gibile. Annullata la commissione della mattinata, i colleghi del gruppo demo-cratico sono attoniti. «Quando gli chie-devo corna stava, ultimamente diceva. "sto male"... ma chi poteva immagina-re una cosa del genere?», scuote la te-sta. Tommaso Petrella. Francesco °tet-ti fissa il cellulare che squilla ininterrot-tamente. «La politica non c'entra, lui era l'uomo più amato della città e ora vogliono sapere tutti cosa gli era suc-cesso». Benedetto Zacchiroli, seduto in un angolo con gli occhiali scuri, scuote la testa: «No, no, no, no Maurizio». Poi abbraccia l'assessore Marilena che attraversa in lacrime il corridoio che porta all'anticamera del sindaco.

Tra i tanti dipendenti comunali che lo frequentavano da anni, qualcuno sussurra una verità tremenda. «Mauri-zio era già morto quando non era riu-scito a candidarsi a sindaco». Nel corri-doio che ospita i gruppi consiliari, le se-gretarie del Pd non riescono nemmeno a crederci. «Passava, ufficio per ufficio per fare gli auguri di Natale a tutti, l'8 marzo ci portava anche le mimose, lui era così ---- raccontano ma negli utti-

mi tempi non era più lo stesso». E nul-la sarà più lo stesso nemmeno in que-sto ufficio. «1190% delle telefonate era-no per prendere appuntamento con lui. E adesso?». Rizzo Nervo, che torna dalla Regione, nasconde la lacrime co-me può: «Sono senza parole, non rie-sco a non piangere».

Il sindaco Merola, che era in missio-ne a Roma, torna a Bologna di corsa verso ora di pranzo. Dopo le due arriva-no nel suo ufficio i familiari e gli stretti collaboratori di Cevenini. Il fratello Ga-briele piange, abbracciando il dipietri-sta Pasquale Caviano. Federica, la figlia del Cev, è provata. La sostengono la se-gretaria storica del padre, Tamara Im-baglione, e l'inseparabile cameraman, Siker. Distrutti, senza parole. E distrut-to anche Merola, ma lui le parole deve trovarle per forza. «Perdiamo un ammi-nistratore che amava questa città, capa-ce di essere al di sopra delle parti, nel-l'interesse dei bolognesi — sussurra tra le lacrime il sindaco — un uomo di sinistra che è sempre stato fedele al propri ideali ed. è sempre stato molto leale rispetto all'interesse generale del-la città». La voce del sindaco è rauca, trattenere le emozioni e i ricordi diven-ta impossibile. «Era un periodo che il sorriso di Maurizio era più spento, tut-ti cercavamo di spronarlo a reagire a questa situazione di depressione — racconta commosso un uomo cosi amato, così popolare, ma una grande solitudine di cui nessuno di noi ha col-to il segnale profondo».

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Incolpare il Pd per averlo isolato pe-rò, secondo Merola, non è possibile. «Maurizio non aveva problemi con il partito, non è vero — insiste il sindaco — nessuno poteva prevedere quello che è successo». Dietro di lui sfilano commossi molti capogruppo e consi-glieri comunali, succedono cose che so-lo il Cev poteva provocare. Come l'ab-braccio tra Francesco Critelli e il grilli-no Massimo I3ugani, che affonda tra le braccia del Democratico le lacrime. Mentre passano le ore, intanto, diven-ta impossibile tenere conto di tutti i messaggi di cordoglio che arrivano dai partiti di ogni schieramento. anche da Roma, dove il Pd ha annullato addirit-tura un'iniziativa al Pantheon. Anche alla Camera, nel giorno dell'anniversa-rio di Aldo Moro, Donata Lenzi e Pier Ferdinando Casini ricordano in aula la. tragica morte di Cevenini. Scattano gli applausi anche lì, il Cev era andato ol-tre Bologna.

frcmcesco.rosano@res,it 19;PRODUZCRE RISERVATA

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Disurno «Maurizio ci sarà per sempre Il sindaco poteva essere lui» Il primo cittadino: «Lo avrebbero dello 'Rima e meglio di me» I Palazzi sconvolti dalla notizia. Errani: «Un dolore immenso» Cordoglio da lutto il mondo politico. Iniziative cancellale a Roma

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CORRIERE DI BOLOGNA

di LUCA BOTTURA

(-1 compare politicamente Cevenini, ma il

Cevenismo è vivo e lotta insieme a noi. Una filosofia minuta fatta di frizzantini, capelli curati come il prato del Dall'Ara, Smart improbabili, cravatte indifendibili. Ma anche, questo amano i fan, di un cuore grande così. Nulla dì strano che abbia ceduto per primo. Fosse capitato a D'Alema, gli sarebbero caduti gli artigli. A Latorre, il portafoglio. A Delbono... meglio lasciar perdere ché siamo in fascia protetta. Al Cev (ormai icona da magliette, bandiera di un passato ripittato dalla nostalgia, vero Ccv Guevara) s'è assopito il muscolo più usurato. Il più sollecitato. Specie dacché l'eterno appuntamento con la donna della sua vita, che in passato gli aveva misteriosamente preferito un assenteista ligure e un collezionista di note spese, s'era avvicinato a precipizio. Come una montagna russa che, improvvisa, ha scoperto la discesa. Da prendersi paura. Da fare un passo indietro. Da. scivolare, A Cevenini la. malasorte regala un privilegio: quello di leggere in vita il suo coccodrillo da amministratore. La. conferenza stampa di Villalba, scapigliata, stralunata, atto ultimo di questa nostra Avetrana. al ragù, gli concede un ritiro alla Cassius Clay. Imbattuto.

E la soddisfazione — conta poco, ma conta — dì leggere il panico negli occhi dà chi, dentro al suo partito, l'aveva liquidato con sufficienza come il grado zero della politica. Il Pd nazionale cerca ancora il Papa straniero. Quello locale aveva a lungo boicottato Maurizio I, nato e cresciuto qui. E adesso che il primario ha detto stop, anche il cuore delle Primarie sembra in preda a un coccolone. Cui prodest, il ritiro di Cevenini? Non a

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cerca ancora il Pana raro. 9:1CHO

kkAUC

btao Maintzio

Romano, prodest. Che a dicembre sì ritroverà con una giacca di due taglie in più, tanto gliel'avranno tirata. E nemmeno alla. variopinta folla che s'è precipitata sul luogo del disastro (da cantanti come Mingardi e Morandi, a comici come Giacobazzi e Casini) in qualche caso per sincera amicizia, in qualche altro perché camera. d'ospedale e camera tv erano molto vicine. Forse agli sposi, ecco a chi gioverà: potranno fare le foto ricordo senza l'incubo di veder sbucare il Paolini dei matrimoni alle loro spalle. Certamente al Pdl. Che perderà ugualmente le

elezioni, perché per vincere a Bologna bisognerebbe che il Pd candidasse la Franzoni (facevo meglio a non scriverlo: non vorrei avergli dato l'idea), ma lo farà un po' meno fragorosamente. E non credete a Giuliano Cazzola, che ieri s'è disperato pubblicamente per l'abbandono del vincitore predestinato: era così triste che il tappo di champagne gli è finito in un occhio. Manco Krasic. Urge la prova tv. Resta,su tutta la vicenda, un sapore onirico che confina da vicino con la superstizione. Narra la leggenda che l'abbandono di Cevenini fosse stato previsto da Nostradamus nella celebre terzina del 1523 in cui, tra l'altro, prometteva per la prima volta di ripulire i graffiti dai muri della città. Altri collegano il ginepraio della sinistra bolognese con la profezia dei Maya che preconizzava la fine del mondo nel 20:12 e Silvana Mura dell'ldv che chiede una moratoria delle Primarie nel 2010. Una teoria più scientifica, infine, collegherebbe l'estinzione dei dinosauri a quella del Pd e imputerebbe entrambe a Salvatore Caronna. Ciò che conta è che Cevenini, nel giorno in cui vede svanire il proprio sogno, somiglia tanto a quei tizi che si risvegliano post-mortem e possono raccontare agli amici di averla scampata bella. L'ischemia: e se avesse ragione lei? Buone vacanze, Maurizio. Che la fascia ti sia lieve.

RiPRODUZIONERISERVATA

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CORRIERE DI BOLOGNA

SE A SH ARE CON LE VED( È LA BOI JO ;NA MICA JOU

opo le votazioni i grillinifan-no paura e adesso Ailerola vuole dialogare. Pareli non ci ha pensato prima

Dino Lenti fatto che non ci abbia pensato pri-

me non significa che la scelta di farlo adesso sia sbagliata. La politica è pur sempre l'arte del possibile. E già mol-to capire e cambiare prima che sia troppo tardi. Cioè prima di farsi tra-volgere da ll'antipolitica o da un nuo-vo modo di fare politica. Perché le ele-zioni hanno detto chiaro e tondo che la gente è stanca dei vecchi modi.

I 1 titolo del Corriere di Bologna di sa-bato scorso era «Crisi, Bologna sii

ia accanto alle vedove,, . Peccato che poi l'articolo di Rinaidi inizi con

«C'erano un centinaio di persone ieri mattina...». Orbene. dato che Bologna ha circa 376.00o abitan ti (dati del cen-simento), un centinaio di persone rap-presentano lo 0,0266% iella popoki-zione. Non vi sembra un po' pochino per «sparare» un titolo del genere.;' E questo a prescindere che, come indica-to nello stesso articolo, nei corteo c'erano persone venute da fuori (Fer-rara, broscia). Cento persone sono me-no di quanto uno scalcinato centro so-ciale o gruppuscolo estremista di qua-lunque colore riesce a mettere assie-me in un giorno feriale. Che alcuni giornalisti abbiano l'inclinazione ai voli pindarici è cosa nota, Ma questo mi sembra veramente una dimostra-zione di scarso professiona

Roberto Zavatta

Sarebbe scarsa professionalità se par-lassimo di un ragioniere chiamato a fare micoli e tenere la contabilità. Ma qui par-liamo del titolo di un giornale che deve sintetizzare un fatto sociale. Applicando il criterio in chiave matematica, nemme-no sei partecipanti al corteo fossero sta-ti mille o diecimila avremmo potuto di-re che rappresentavano Bologna perché nessuna porzione, per quanto grande, equivale all'intero. Molto diverso è il di-scorso sotto il profilo giornalistico, quando al centro dell'attenzione c'è un fatto che, al di là delle dimensioni e del-le presenze, diventa molto significativo, capace di calunniare l'attenzione anche nazionale e dimostrarsi il nocciolo di un sentimento diffuso. Sotto questo profilo si può ben dire quel che voleva dire quel titolo. Cioè che la coscienza della città

ha avvertito ed è stata scossa da una di-mostrazione spontanea, esigua nei nu-meri ma fortemente simbolica, che gli ultimi avvenimenti rendono ancora più attuale. A quel corteo di donne diventa-te vedove a causa della crisi e per la pau-ra delle tasse hanno partecipato ideal-mente i tanti che, ovunque siano, sento-no i morsi delle difficoltà economiche e comprendono il dolore e le ansie che hanno portato alla mobilitazione, ma an-che quelle persone di spirito aperto che non restano insensibili davanti alle nuo-ve difficoltà del nostro tempo e a quelle di uomini deboli che finiscono per senti-re la vita insopportabile. Quelle persone sono i cittadini della Bologna migliore che sente di stare comunque là dove sfi-la la sofferenza.

vinanti(akarriere.it

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Una vita per la politica A portar voti al partito

BOLOGNESE p urosangue, Maurizio Cevenini era nato nel 1954. Prima ancora di intrapren-dere la carriera politica, ne ha avu-ta una fulminante nel settore del-la sanità privata. Assunto come impiegato nella casa di cura Villal-ba, nel 1976, sei anni dopo, a soli 28 anni, è già amministratore de-legato. Contemporaneamente, muove i primi timidi passi in poli-tica. Dal 1980 al 1985 è consiglie-re nel quartiere Colli, a Bologna, per la lista associata a quella Due Torri che governa il Comune. Nell'85 si prende una pausa dalla politica. Cinque anni dopo è asses-sore al personale nel Comune di San Lazzaro. Nel '95 entra per la prima volta in consiglio comunale a Bologna, e a fine mandato, nel '99, viene rijlet- to. E' il quinquennio in cui la sini-stra perde le elezioni e il sindaco è Guazzaloca. Cevenini lo attraver-sa in qualità di vicepresidente del Consiglio comunale. Nel 2004 si trasferisce in Provincia e le prefe-renze ottenute lo issano sullo scranno di presidente del Consi-glio provinciale. Cinque anni in cui il suo consenso personale au-menta notevolmente, tanto che nel 2009 si ricandida in Comune a Bologna e batte tutti: oltre quat-tromila preferenze, e il segretario del suo partito, il Pd, più che dop-

Cevenim viene eletto presi-dente del Consiglio comunale, ca-rica istituzionale che mostra di preferire a mpiamente alle dele-ghe amministrative. Il consiglio però resta in carica poco più di set-te mesi, travolto dalle dimissioni del sindaco Delbono, Ma in mar-zo del 2010 Cevenini si presenta alle elezioni regionali e le vince con il botto: più di 19mila prefe-renze. Continua a farsi amare: unico tra i consiglieri, inizia un tour tra gli elettori per ringraziar-li. Dopo un anno di commissaria-mento, nel 2011, Bologna torna a votare per il sindaco. E' chiaro a tuni che Cevenini non avrebbe ri-vali: un malore lo mette fuorigio-co anzitempo. Lui ne soffre ma si propone come padre nobile per il candidato che emergerà dalle pri-marie. E in giugno porta in dote al neoeletto sindaco Merola un pa-trimonio di 13mila preferenze: su scala comunale, roba da Guinness dei primati. Ma il doppio ruolo in Regione e Comune gli procura an-che qualche dispiacere: deve ri-nunciare a presiedere il Consiglio comunale, come aveva già latin durante l'amministrazione Delbo-no e come avrebbe voluto fare an-che sotto quella di Merola.

IL PERCORSO CONSIGLIERE DI QUARTIERE, ASSESSORE, POI CONSIGLIERE A PALAllO D'ACCURSIO, INFINE PRESIDENTE DEI CONSIGLI DI PROVINCIA E COMUNE

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n Resto del Carlino

BOLOGNA

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press LinE 10/05/2012

n Resto del Carlino

BOLOGNA

,'Aula si sveste dei colori e abbraccia il Cev Da destra a sinistra è un unico urlo di dolore Bignami (Pdl): «Era un amico». Donini (Pd): «Se ne va una parte di me»

IL CORDOGLIO è trasversale e nazionale. La morte del Cev ha messo in ginocchio tutta la politica, che si sfoga sia con comunicati sia con accorati messaggi su facebook, sia con let-tere indirizzate alla famiglia. Come Walter Vi-tali, ex sindaco e parlamentare Pd: «Abbiamo tutti un grande debito di riconoscenza nei con-fronti di Maurizio, per il modo incondiziona-to in cui ha amato Bologna. Sono sconvolto». «Sapevamo che era depresso ma nessuno pote-va immaginare che covasse questa scelta». Co-sì Galeazzo Bigraami, consigliere regionale del Pdl, commenta la morte di Maurizio Ceve-nini. «Era un amico ricorda Bignami al di là degli schieramenti politici — aveva sempre un'allegria e una vitalità tali che non capiamo il gesto». «Siamo stati avversari per sei mesi, io

candidato per il centrodestra e lui per il centro-sinistra ricorda Giancarlo Mazztaea, parla-:mentare del Pdl —, ma ci rispettavamo. Vole-vamo superare gli steccati politici. Sarebbe sta-to un ottimo sindaco», Dal Parlamento sono tante le voci che si alzano per ricordare il Cev: «Piango per la morte di Cevenini — dice Gian Lnca Galletti dell'il& . Maurizio era un bolognese doc, un amico di tutta Bologna». Così come il senatore Filippo Berselli del Pdl: «Ci accumunava la grande passione per il Bologna. Era senz'altro l'idolo della curva Bul-garelli, già Andrea Costa».

SICURAMENTE tra i più sconvolti il segre- tario del Pd provinciale Raffi Donini, che ieri si è presentato in Comune con gli occhi

gonfi dalle lacrime: «Se ne va una parte di me. Era arrivato a un passo dal coronamento di un grande sogno al quale tutti avevamo lavorato — dice Donini pensando alla corsa per la pol-trona da sindaco, interrotta a causa della malat-tia Non sono in grado di dire se sia questo o solo questo alla base di quanto successo». An-che la Camera del Lavoro lo ricorda: «Il suo modo di rapportami e confrontami aveva un sa-pore antico e nello stesso tempo così attuale, una caratteristica sempre più rara». Anche l'ex collega Lina Delli Quadri, già consigliere co-munale Pd, lo saluta: «E' morto il giorno in cui ha dovuto ritirarsi». Su Facebook Bene-detto Zacchiroli (Pd) lo ricorda con una foto simbolica: una stretta di mano quando erano avversari alle primarie.

Angelo Tranfagtia prefetto

Ha Lasciato una traccia indelebile net cuore detta città e dei bolognesi tutti che ha tanto amato

Romano Prodi

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Non è certo un caso che tutti voLessero bene a Maurizio. Per lui La politica si fondeva sul rapporto umano

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pressunE 10/05/2012

n Resto del Carlino BOLOGNA

Franco Grttn consigliere ragionate idv

Forse c'erano cose che non sappiamo. Per La politica non vate la pena di compiere gesti estremi

Beatrice Draghetti presidente della Provincia

Una persona buona e gentite, appassionata di relazioni positive, costruttore di Legami

SERGIO COFFERAT1 (EX SINDACO «UNA PERSONA FUORI DEL COMUNE. INTERPRETAVA I RUOLI ISTITUZIONALI CON ANTICONFORMISMO E DETERMINAZIONE. CI MANCA E MANCHERA SEMPRE PIU'»

ANNA MARIA BEffi qN1 (VCE PORTAVOCE POLI «SOLO LA MALATTIA HA ARGINATO LA PASSIONE E LA DEDIZIONE PER L'ATTIVITÀ' POLITICA. IN CHI L'HA CONOSCIUTO IL RICORDO DELLA SUA GENEROSITA"»

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press LITE

il Resto del Carlino 10/05/2012

Bologna

TRMRCO

Federalberghi presenta

ricorso al. Tar contro i T-days

VISTO che l'amministrazione «continua a rimanere sorda alle nostre richieste di confronto e concertazione su un provvedimento di così grande impatto sulla città e sulle nostre strutture alberghiere, non abbiamo altra scelta che quella di ricorrere al 'far dell'Emilia-Romagna contro l'ordinanza che istituisce i T-days a partire dal 12 maggio». Lo annuncia il presidente di Federalberghi-Ascom, Celso De Scrilli, spiegando che il ricorso sarà sottoscritto da una decina di alberghi della 'T' (l'area che riunisce le vie Indipendenza-Ugo Bassi-Rizzoli) e servirà a chiedere «la sospensione immediata del provvedimento per la parte che concerne il divieto di accesso degli ospiti degli hotel interessati».

NEL RICORSO Federalberghi chiede anche «un risarcimento danni in quanto si sta puntualmente verificando quello da noi purtroppo previsto»: agli alberghi interessati dal provvedimento arrivano "diverse cancellazioni da parte sia di singoli che di gruppi autorizzati". E una situazione, avverte De Scrilli, che «va ad aggravare un momento già. critico a livello economico per le nostre imprese e pertanto non abbiamo scelta, dobbiamo tutelare il nostro bene più prezioso: i nostri turisti». Proprio oggi, dai microfoni di Punto radio, l'assessore provinciale al Lavoro, Giuseppe De Biasi, sottolineava e condivideva l'importanza delle pedonaLizzazioni, ma anche della «concertazione con chi vive e lavora in centro evitando uno strappo» con queste categorie perché «non aiuta l'attuazione concreta del progetto».

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press LITE

il Resto del Carlino

10/05/2012

Bologna

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GRILLO, TESTA D'ARIETE

L'ESITO delle elezioni ammini-strative ha portato alla ribalta an-zitempo una realtà in evoluzione rapida e decisa. La inaffidabilità e la autoreferenza dei rappresentan-ti della politica tradizionale ha pre-stato il fianco e lasciato un vuoto M cui il non voto è la risposta più ovvia e più facile. E così la test' a d'ariete Grillo ha fat-to breccia nella fortezza della poli-tica della seconda Repubblica e ha fatto entrare in massa le sue truppe di gente normale, appassionata e con un sogno: cambiare il modo di fare politica, perchè di questo si tratta e non di altro. 11 comico dis-sacratore, dirompente sul web e nel-le piazze, sbracciato e urlante tur-piloqui, fa squadra con ragazzi e ragazze seri e pacati , che sanno porgersi con attenzione ai loro con-cittadini, ne interpretano il sentire e danno loro voce. Tutto ciò li ren-de credibili e diversi dai soliti volti.

COME in passato i partiti tradi-zionali hanno coagulato consenso grazie ad un pensiero forte, con l'ideologia e il sogno del cambia-mento, così il movimento di Grillo ha cambiato le modalità di infor-mazione e proposta, oltre che di

rappresentanza, trovando nella re-te e nelle sue enormi potenzialità uno strumento che supera la media-zione dei partiti tra cittadini e go-verno.

E' IL CASO di riflettere sud' ele-zione di persone del tutto nuove all'arena politica con margini di consenso sorprendenti. Così è stato a Bologna nel 2009 quando il Mo-vimento 5 Stelle si è presentato agli elettori per la prima volta con mezzi economici inesistenti e una faccia nuova che ha trionfato con centinaia di preftrenze. Chi ascol-tava allora i dibattiti tra candidati si è accorto subito della diversità e della forza propositiva dei 'gridi-ni ). Lo abbiamo visto anche nelle elezioni 2011 i cui eletti in consi-glio comunale sono ora chiamati sempre più spesso a testimoniare la loro diversità nelle più accreditate trasmissioni tv. La loro presenza e attività sta facendo discutere e an-cora una volta Bologna è esempio e guida per le linee del cambiamen-to che si sono evidenziate con chia-rezza in queste amministrative, seppur parziali, tuttavia significa-tive. La Regione Emilia Romagna e il suo capoluogo, simboli per anni del buon governo, stanno cedendo all'avanzata di una falange di neo-liti della politica che hanno saputo interpretare la delusione e la stan-chezza ai un popolo che fiutavi a non aveva ceduto all'aggressività della Lega. Si deve porre dunque un'attenzio-ne particolare in vista delle prossi-me politiche, per comprendere e adottare comportamenti coerenti con le novità in corso.

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Quel sorriso triste che non nascondeva più la sofferenza

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\‘', (N UN LiBROAGiLE E AVVINCENTE,

LUCIO DELLA SETA, FAMOSO PSICOTERAPEUTA, SPIEGA CHE ANSIA E

DEPRESS~E SONO Eg9ONIMI DELLA PAURA DI MMA NERE SOLI.. Perché l'uomo appartiene al regno animale e se l'aniinale - malato, ferito o semplicemente invecchiato

resta fuori dal gruppo ;li appartenenza, è destinato a morire. Sembra itt3possibi le che questo atavico spauracchio potesse incutere timore a Maurizio Cevenini, il "Cev", "Mister 20 mila preferenze", l'uomo che difficilinente mancava davanti ai cancelli cii una fabbrica in sciopero, in un'assemblea di quartiere o alla partita della squadra cittadina, Basta un'occhiata a Facebook o alle lettere che arrivano in redazione per percepire il dolore autentico di un'intera città, avversari politici inclusi, Eppure, racconta come tanti Franco Grilli ni, il"Cev" appariva ed era depresso. La sua sofferenza era focalizzata sulla candidatura a sindaco («Il sogno della mia vita») sfumata per la malattia rinuncia a correre, forse vissuta come una menomazione indelebile ha probabilmente alimentato un infondato sospetto di inadeguatezza, l'anticamera di un a solitudine temuta. Un senso di vuoto che forse "Cev" cercava di forse . riempire proprio con la sua costante e inesausta presenza sul territi)rio, Il tatto che abbia deciso di morire schiantandosi sul tetto dell'assemblea legislativa regionale e non in un condominio spinge a cercare di capire di più, Ma certezza nasconde un paradosso: .. . nei caso de,„1."Cev" fantasma della solitudine e stato più forte della t)olitica, l'impegno di una vita.

Pagina 1 Erna Rornagna pUee«,,,ein L'affollata solitudine di. "Mister Ccv"

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rUnità

Emilia Romagna

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Grillini: <«il giorno prima, seduto al suo fianco» BOLOGNA

VALERIA TANCREDI

Non è mai facile parlare di un amico improvvisamente scomparso, ed è an-cora più difficile farlo quando le circo-stanze della sua morte assumono con-torni tragici, come è avvenuto a Mauri-zio Cevenini, "il Cev", così amato dalla sua Bologna ma forse anche così infeli-ce da aver scelto il gesto più estremo. Mentre parla al telefono Franco Grilli-ni, capogruppo in regione dell'I& e col-lega del Cev, è affacciato alla finestra del suo ufficio in via Aldo Moro da do-ve, ci racconta, vede ancora la coperta che fino a. qualche ora prima, riparava il corpo esanime del consigliere regiona-le e comunale del Pd che la sera prima ha detto addio alla vita lanciandosi dal-la finestra del suo ufficio al settimo pia-no. Non ci sono neanche i fiot»i»riftette a voce alta Grillini mentre guarda verso il basso e cerca di immaginare cosa pos-sa aver spinto il Cev a precipitare sul tetto della sala del consiglio regionale «Adesso vado io a deporne 1111 mazzo», Il giorno prima, lunedì, eravate seduti vici-no durante la seduta del consiglio, ha pre-sagito qualcosa della sofferenza di Ceve-nini? «Era cosa nota che Maurizio soffrisse

di depressione da quando dovette ri-nunciare a correre come sindaco e que-sto mi spingeva a stargli vicino il più possibile, anche se lui era un uomo che tendeva ad isolarsi prima e dopo i consi-gli regionali. Ieri non ho colto nessun segno particolare di turbamento, era af-fianco a me a lavorare al computer co-me sempre, gli ho chiesto come stava e abbiamo scambiato quattro chiacchie-re». Lei è anche psicologo, avete mai parlato insieme dei suo disagio esistenziale? «Maurizio fa parte di quella generazio-ne di uomini che non parla facilmente dei propri tormenti interiori, ed io non intendevo fare domande invadenti. Ma

percepivo lo stesso la sua profonda de-pressione, che nascondeva dietro l'umore gioviale e il sorriso che non ne-gava a nessuno. Venerdì scorso erava-M.0 insieme anche a Budrio per la chiu-sura della campagna elettorale e lui scherzava con il mio cognome per il fat-to che i erano dati in forte asce-sa, . lpotizza qualche ragione alla base della depressione del Cev? «La rinuncia a correre come sindaco di Bologna è stata vissuta da lui come un fallimento personale, una volta mi chie-se anche cosa avrei fatto io al posto suo e gli risposi che io avrei fatto il sindaco anche in barella, ma non siamo tutti uguali. Poi penso che certi avvenimenti facciano esplodere problematiche che sono già latenti nell'individuo. Detto questo però, l'ho incitato più volte ad andare avanti, la vita prosegue, gli dice-vo, e poi hai dalla tua un affetto popola-re che a Bologna non si è mai visto. Mau rizio aveva la rara abilità di far sentire alla gente che era uno di loro, non man-

«Esiste una e ,'nres.'0, e che e indipendente sandaa da cause o

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Franco Grilfird

Ex wesMente carismatico dellsrday, Franco sfilgrà

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allsssem~ egMatWa dellsEmlb-Romagna

cava mai alle occasioni popolari e la gente lo amava per questo, per la sua enorme unianitft ed affabilità», Una delusione politica spiega un gesto del genere secondo lei? Esiste una depressione che è indipen-

dente e sganciata da cause o motivazio-ni razionali. Credo che Maurizio soffris-se di un disagio preesistente alFische-mia e alla rinuncia a fare il sindaco e che questi eventi l'abbiano semplice-mente fatta venire a galla con più for-za». Da molti politici il Cev era considerato inesperto dì amministrazione e guardato dall'alto in basso, soffriva di questo se-condo lei? «Quando in politica si riscuote molto successo, come è il caso di Maurizio che alle ultime regionali prese 119 mila prefe-renze, è quasi inevitabile che scoppino intorno implacabili invidie. Ma è anche vero che il Pd con lui ha avuto un occhio di riguardo consentendogli ad esempio di sedere sia in consiglio comunale sia in quello regionale anche se lo statuto lo impedirebbe. Credo che lui si sentis-se molto più a suo agio in Comune dove si discute dei problemi concreti delle persone che non in Regione dove i temi sono molto più mediati e l'atmosfera più ovattata. D'altronde lui era il vero candidato della gente comune, ci man-cherà moltissimo».

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Q.-Usr, • il ,:orno liana.

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Emilia Romagna

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Esodati, è rottura tra Governo e sindacati La Fornero: «Mi prendo tutta la responsabilità di un provvedimento impopolare» ROMA - Prima ammette le lacune del Governo «nell'attenzione ai segmenti più deboli, siamo in ri-tardo», quindi il ministro del lavo-ro Elsa Fornero di fronte ai sinda-cati ribadisce le sue cifre sugli eso-dati: sono 65mila coloro senza pro-tezione e per i quali ci sono le ri-sorse per una copertura di 2 anni. Una cifra che era stata comunica-ta dal ministro già nelle settimane scorse, contestata dai sindacati. Per Cgil-Cisl-Uil gli esodati sono molti di più. Circa 350mila secon-do i sindacati coloro che avevano raggiunto un accordo con le loro a-ziende per avviarsi alla pensione, e che ora a causa della riforma For-nero si sono trovati senza copertu-re. Sono 130mila invece secondo

«Mi prendo tutta l'impopolarità di un provvedimento impopolare» ha detto la Fornero di fronte alle proteste dei sindacati. «Il vincolo risorse non può essere messo in di-scussione, per quelli che sono fuo-ri dal decreto si vedrà». Una dichia-razione, che sommate alle esterna-zioni del ministro fatte nel pome-riggio su segmenti deboli e lavoro nero («Temo che potrà aumenta-re», prima del tavolo al ministero, ha fatto infuriare sindacati e forze politiche.

E' stato un incontro ad alta ten-sione, ma il ministro non ha mo-strato segni di ripensamento. I lea-der sindacali, chiuso il tavolo, si so-no subito riuniti bocciando senza se e senza ma la linea del Governo. «Il decreto presentato non va bene

e va cambiato perché non dà ga-ranzie a tutti i lavoratori» ha detto il segretario Cgil Susanna Camus-so. Poco spazio alle limature, devo-no essere trovate risorse perché «vanno riconosciuti a tutti i lavora - tori i diritti acquisiti». Sulla stessa posizione la Cisl: «Non siamo sod-disfatti - tuona il segretario Raffae-le Bollarmi - il ministro non può far finta che non ci siano altre persone che rischiano di restare senza lavo-ro e senza pensione».

Sindacati compatti dunque, e Centrella avverte il Governo: «Questo decreto è di una iniquità totale, si deve continuare a discute-re per tutti i lavoratori non solo per i 65mila». I leader sindacali hanno incontrato, all'esterno del mrmste-ro alcune decine di lavoratori eso-

dati di diverse aziende che stava-no manifestando. «Il Governo deve trovare i soldi, la mobilitazione continua', ha assicurato la Camus-so. «Servono modifiche, il governo deve capire», ha aggiunto Bollarmi.

Secondo quanto spiegato da un tecnico del ministero del lavoro che affiancava il ministro, il decre-to coprirà gli esodati che potranno andare in pensione con i. vecchi re-quisiti nel 2012 e 2013. Problemi d.i copertura a quanto pare potrebbe-ro essercene per coloro che avran-no i requisiti per il pensionarnento nel 2014.11 decreto dovrebbe esse-re emanato entro maggio. Un per-corso inaccettabile per sindacati e partiti. «Abbiamo chiesto l'impe-gno a cercare risorse che possano coprire anche il biennio successi- vo, 2014-20154» ha detto Domeni-ca Proietti della Uil. Critico il Pd con Fassina: «Il ministro prenda at-to che l'impopolarità deriva da ini-quità ed errori fatti. Le risorse van-no trovate per tutti gli esodati». Un pressing totale sul governo portato

anche da Idv, Sei, Lega e Pdl. Con alcuni esponenti che si sono spin-ti a chiedere le dimissioni. «La For-nero mette i disperati contro gli al-tri, prende in giro i lavoratori», ha protestato Antonio Di Pietro.

Paolo Carletti

Il ministro del lavoro Elsa Fornero ieri all'assemblea di Confcoope-rative:è ancora polemica sul Decreto che interessa 65mila lavoratori "esodati:

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Arresti domiciliari per De Gregorio Si della giunta delle immunità del Senato anche al controllo di container ROMA - Sì della giunta delle im-munità del Senato agli arresti do-miciliari per il senatore Sergio De Gregorio (Pdl) coinvolto nell'in-chiesta del faccendiereValter La-vitola arrestato nell'ambito del-l'inchiesta della procura di Napo-li sulla gestione irregolare dei contributi per l'editoria destina-ti al quotidiano l'Avanti.

La giunta si è pronunciata con

11 sì e 10 no alla richiesta di arre-sti domiciliari avanzata dai pm. A favore hanno votato Pd, Idv e Lega, contro, il Pdl, mentre il Ter-zo Polo era assente (quando si è votato, il capogruppo Udc Gian-piero D'Alia non era presente in giunta). Sì unanime invece alla perquisizione dei container inte-stati al senatore e fermi al porto di Napoli. «Una decisione», quel-

la della Giunta, «controversa, ma doverosa e appropriata», ha af-fermato il presidente Marco Pol-lini su Twitter. Ora la palla passa all'aula del Senato cui spetta l'ul-tima parola. Il senatore si era di-feso in giunta il 23 aprile scorso in una seduta notturna durante la quale aveva parlato di «fumus persecutionis» nei suoi confron-ti. Aveva anche riferito ai giorna-

listi di essersi messo a disposizio-ne della magistratura per i «ne-cessari chiarimenti», offrend.o anche le chiavi dei container per la perquisizione. Ma i magistrati si sarebbero «rifiutati di riceverle perchè le garanzie poste in capo di deputati e senatori non sono rinunciabili». Nell'ordinanza di custodia cautelare per De Grega-rio, inviata al Senato il 16 aprile

scorso, si contesta il reato di asso-ciazione per delinquere legata ai fondi per l'editoria.

11 senatore Sergio De Gregorio

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Dosi: «Sono state violate le regole» Segnalazioni per manifesti al Dolmen, in piazzetta San Francesco e sul Facsal

EININI Sono i manifesti elettorali Andrea Paparo il primo vero mo-tivo di polemica tra il candidato di Pdl, Sveglia e Piacenza Viva e il portacolori del centrosinistra Paolo Dosi. I due si sfideranno al ballottaggio del 20-21 maggio.

Lo staff di Dosi ha pronta una segnalazione da presentare a Co-mune, polizia municipale e pre-fettura contro quelle che ritiene delle vere e proprie affissioni a-busive messe in atto dallo sfidan-te.

Oggetto del contendere sono alcuni maxi cartelloni di Paparo spuntati al Dolmen, in piazzetta San Francesco e all'imbocco del. Pubblico Passeggio. Secondo lo staff di Dosi quegli spazi erano stati regolarmente assegnati da-gli uffici comunali per effettuare banchetti di propagan-da, che prevedono la presenza fissa di alme-no una persona a presi-di.arl.i. «Così non è - fan-no sapere dal centrosi-nistra - perché in realtà sono stati solamente montati dei manifesti, con una duplice viola-zione delle regole: non si tratta di banchetti e i cartelloni sono stati po-sizionati al di fuori degli spazi autorizzati per le affissioni, quindi sono da ritenere abusivi.

Senza dimenticare il pericolo che creano a pedoni, ciclisti e auto- mobilisti, visto che so- no stati messi proprio a ridosso della strada, senza nessuno che li controlli».

Probabilmente oggi la segna-lazione sarà inviata agli organi competenti, i quali saranno poi chiamati a decidere se effettiva-mente si configurano violazioni della normativa per la concessio-ne di suolo pubblico e la propa-ganda elettorale.

E c'è da credere che se arrivas-se una sanzione si aprirebbe -un caso politico non da poco, che infiammerebbe una campagna elettorale giocata finora con grande fili r play dai due protago-nisti.

Un po' di pepe lo hanno mes-so ieri le dichiarazioni arrivate da natii componenti della coalizio-ne, che hanno analizzato il voto di domenica e lunedì scorsi. «Il centrosinistra sopra al 47 per cento è un record per Piacenza - ha detto il segretario Pd Vittorio Silva, affiancato da Francesco Cacciatore - così come tra i due contendenti al ballottaggio non c'è mai stato un divario di 16 punti come quello che abbiamo noi. E' stato un successo, che bis-seremo al secondo turno». Gio-vanni Castagnetti ha poi propo-sto una lettura quasi sorpren-

dente: «Siamo stati noi ad erode-re dei voti al Movimento 5 Stelle e non viceversa, visto che a Pia-cenza non han .no raggiunto per-centuali altissime come altrove». Roberto Montanari e Luigi Ra-buffi (Sinistra per Piacenza) han- no sottolineato. come «i grillini e gli elettori di Piacenza Bene Co-mune si possono riconoscere in tanti punti del nostro program-ma, a partire dalla difesa dell'ac-qua pubblica», mentre Luigi Gaz-zola e Samuele Raggi (Idv) han-no evidenziato come «solo noi abbiamo lanciato davvero una proposta politica seria». «Lotti-mismo resta, anche a fronte di di-saffezione qualunquismo», ha concluso Emanuela Schiaffonati di Sei.

Michele Rancati

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VINCENZO BE Pd Parma che cambia Pdcl idv Parma progressista socialista laica Atra potca Consurhatorl e perislonati

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PONTE NORD tì,n ‹.'N'N ■VM -̀>: Ve"

Noi avremmo utilizzato in ben altro modo - più utile ai parmigiani - i 25 milioni di euro che sono stati spesi per ii Ponte Nord. Basti pensare che con una somma dei genere si potevano realizzare Ire scuole come la Racagni. Oggi, considerata anche la sua vicinanza con l'Efsa, questa struttura deve diventare uno spazio utile a far crescere i talenti della nostra Universifa e le capacità innovative dei nostri giovani, realizzando un centro di formazione per gli scienziati deil'Authority alimentare, spazi per nuove imprese e una banca dati per le nostre imprese agroalirnentari. Iniziative di alto livello, utili a giovani e imprese, soprattutto in vista dell'Expo 2015 di Milano, che deve diventare un volano di sviluppo per tutto il nostro territorio.

TERMOVALORIZZATORE

Per ora ?unica soluzione Intensificheremo gli investimenti per far crescere la raccolta differenziata ai 70%, ma il termovalorizzatore attualmente rimane l'unica soluzione possibile per smaltire la parte di rifiuti non riciciabile, pari a 70 mila tonnellate l'anno. Lo utilizzeremo solo per i rifiuti provenienti dai nostro territorio. Non ci accontenteremo delle garanzie di massima sicurezza per la salute che offre rimpianto di ultima generazione, ma garantiremo controlli rigorosi e costanti, a cui tutti potranno accedere. Allestiremo anche un punto informazioni nel San Leonardo, per monitorare le condizioni ambientali della zona. Il calore che sarà creato dal termovalorizzatore ci consentirà - grazie al teleriscaldamento - di spegnere vecchie caldaie, risparmiando 18 milioni di metri cubi di metano all'anno e riducendo così le emissioni di 002.

mceurx come pzJ

Quando le giunte passate hanno scelto di puntare sulla metro hanno commesso un errore che peserà a lungo sulla città, non solo perché quel progetto era sbagliato, fuori scala. Sono state infatti sprecate tante risorse, oltre ad un'occasione unica per rispondere a un'esigenza reale. Oggi, a causa anche dei debiti che quelle giunte ci hanno lasciato in eredità, sarà difficile trovare una soluzione al problema della

mobilità. Ci impegneremo per trovare le risorse necessarie, lavorando per migliorare da subito le cose. Potenzieremo la rete degli autobus, soprattutto sulle direttrici nord-sud ed est-ovest, per raggiungere il centro storico in dieci minuti, creando corsie preferenziali e valutando la tipologia dei mezzi e la frequenza delle corse. Occorre rivedere il sistema dei parcheggi e incrementare la rete delle ciclabili, potenziando anche i sistemi di bike e car sharing.

VIA EMILIA BIS

Serve, ce a uri La via Emilia bis è una infrastruttura necessaria per migliorare la viabilità della zona est della città, a partire dall'abitato di San Prospero e delle zone limitrofe. Sono d'accordo con quest'opera purché sia una strada ad una carreggiata e due corsie e sia connessa col territorio strettamente complanare alla ferrovia, da realizzare con i fondi di compensazione che la società autostrade metterà a disposizione per la realizzazione della quarta corsia. Esiste già. un progetto preliminare concreto (ha un valore di circa 16 milioni di euro, comprensivi dell'acquisizione delle aree e i due svincoli necessari), che prevede un'opera poco invasiva dal punto di visti ambientale e che bypasserà San Prospero: il collegamento, infatti, parte dalla tangenziale Nord e arriva ad immettersi sulla via Emilia in corrispondenza dell'incrocio della strada per Monticelli.

VARCHI ELI! IRONICI

Ri'edere alcune :asce orarie varchi elettronici devono essere un mezzo

intelligente di controllo delle zone a traffico limitato. E' necessaria la revisione di alcune fasce orarie di attivazione, per dare la possibilità ai cittadini di raggiungere le imprese del centro storico. I fine ultimo dei varchi non deve essere quello di fare cassa, ma di garantire una maggiore vivibilità del centro storico senza penalizzare le realtà commerciali. I varchi devono far parte di un progetto complessivo sull'accessibilità al centro storico, che preveda collegamenti con il trasporto pubblico dai parcheggi scambiatori in 10 minuti, un nuovo sistema di parcheggi e la revisione delle tariffe orarie dei posti auto in struttura a ridosso del centro.

LA MOVIDA Sì, ma serve eebrio La movida deve continuare a esistere, ma all'interno di una serie di regole che non penalizzino i commercianti da un lato, e residenti dall'altro. Bisogna trovare una soluzione equilibrata, dettata dal buonsenso e il più possibile condivisa. In primo luogo servono orari inderogabili di funzionamento dei locali che siano concertati insieme agli esercenti e ai residenti. Inoltre occorre una capillare azione di vigilanza riorganizzando, attraverso fondi di formazione, il sistema degli steward urbani, seguendo il modello Padova. Gli steward avranno una funzione di segnalazione alle forze dell'ordine e di aiuto ai commercianti e alle attività del centro commerciale naturale. Propongo, infine, un tavolo con rappresentanze dei residenti, degli esercenti e della polizia municipale che prenda in esame, mensilmente, problemi e soluzioni inerenti alla movida.

TASSE

Meno tasse 2M3 L'aumento delle tasse, a livello locale, è stato aggravato dai pessimi risultati del malgoverno delle passate amministrazioni di centrodestra, che hanno creato un debito spropositato. Basti pensare che i soli debiti bancari superano i 460 milioni e quelli delle partecipate verso i fornitori i 90 milioni. Noi lavoreremo per ridurli progressivamente, realizzando investimenti davvero utili. Contemporaneamente ci impegneremo per ridurre il carico delle imposte a partire dal 2013, razionalizzando le spese di funzionamento dell'ente, realizzando una lotta serrata all'evasione, utilizzando parte dei fondi ex metro e chiedendo al Governo - assieme all'Allei - che almeno il 70% dell'Imu rimanga ai Comuni, scelta che ci consentirebbe di abbassare subito le aliquote. Con l'entrata in funzione del termovalorizzatore riporteremo le bollette dei rifiuti almeno agli stessi livelli del 2008.

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FEDERICO Movìrnento 5 stee

1ZZA ROTI'

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commERao 5: ai negozi di vicinato Non prevederemo nuovi insediamenti di grandi superficidivendita.U nostro intento è invece quello di valorizzare i negozi di vicinato presenti nei vari quartieri, a partire dal centro storico. li rilancio dei negozi dei centro cittadino passa dalla comodità con cui si riesce ad accedervi. Bisogna mettere in condizione i cittadini di raggiungerlo comodamente e velocemente, dando vita a un sistema organizzato che mett in rete il trasporto pubblico e i parcheggi. Importante inoltre valorizzare i centri commerciali naturali e fornire incentivi, garantendo una maggiore facilità di accesso al finanziamenti tramite il consorzio fidi.

ANZIANI

Tante case della saluZe i Wc c era un progetto che delineava un modo di intendere rassistenza agli anziani completamente diverso da quello che vogliamo realizzare. Riteniamo infatti che in ogni zona della città dovrà essere presente una casa della salute assieme a strutture per assistenza agli anziani e servizi domiciliari. Un impegno prioritario é quello di ristrutturare »Villa Parma», una realtà. che non è più adeguata ad ospitare un'assistenza di qualità. Garantiremo inoltre un'attenzione speciale ai servizi di supporto alle persone nella propria casa con il consolidamento delle risorse per gli assegni di cura, il sostegno ahe famiglie che si occupano di assistere i propri cari anziani anche se utilizzano assistenti familiari - e favorendo un maggiore coordinamento e integrazione tra operatori sociali e sanitari, ponendo una particolare attenzione alle persone sole.

BICENTENARIO VERDIANO

Necessaria una legge E' necessaria una legge statale su Verdi che stabilisca finanziamenti e permetta una programmazione adeguat. Bisogna essere in grado di mettere in scena opere di alto livello, in grado di attrarre flussi turistici nella nostra città e nel suo territorio. L'appuntamento del 2013 deve essere un evento culturale unico per tuta la citft e il suo territorio. Il bicentenario verdiano ed il Festival Verdi devono diventare il perno centrale di una serie di attività culturali di alto livello che coinvolgano, tra gli altri, il sistema dei teatri, il conservatorio, l'istituto Nazionale di Studi Verdiani. Il Festiva! dovrà durare tutto l'anno, perché ciò che rende distintiva Parma è il suo essere città dell'opera e dell'opera verdiana in particolare. L'evento dovrà essere Parma stessa.

PONTE NORD SeCe Stt e altre partecipate Il Ponte Nord è un'opera inutile. E evidente che non è nato per una reale esigenza di miglioramento della gestione del traffico, ma per completare un'immagine di grandezza di Parma che parte dalla smisurata riquallficazione della stazione. Il tutto senza chiedere alla cittadinanza un parere preventivo sulla sua necessità e utilità. Prima della destinazione dei locali è necessario fare una analisi precisa in base alla quale si determinerà lo stato attuale dei locali, vocazione degli stessi ed eventuali necessità di adeguamento. Potrebbero essere occupati innanzitutto dagli uffici di Stt, e di altre partecipate, ora in affitto. Recuperando preziose risorse per il comune. Gli altri spazi potrebbero essere dati in locazione agevolata a giovani aziende attraverso un apposito bando.

TERMOVALORIZZATORE

Chiamiamolo inc,awitore Chiamiamolo con il suo nome, inceneritore. Non si «valorizzano» le materie bruciandole, e questo è uno dei motivi per cui non siamo favorevoli. Sì al piano alternativo per la gestione dei rifiuti, trattamento meccanico biologico, come sta avvenendo a Reggio Emilia. Separazione della gestione della raccolta dei rifiuti dallo smaltimento, con separazione dei due gestori. In questo modo si incentiverebbe la raccolta, in quantità e qualità. Eliminazione i cassonett dalle strade, poinvolgendo i cittdini e valutando soluzioni per evitare disagi. Porta a porta spinto in tutti i quartieri della citt con applicazione della triffa puntuale estesa alle attività. commerciali: chi più ricicla meno paga. Strategie di riduzione della produzione di rifiuti, fattore chiave nella soluzione del problema.

MOBILM

Rudiare i flussi di Zne5C0 L'alternativa del buon senso per una città a misura d'uomo. Occorre un piano di spostamento dei cittadini, includendo anche gli studenti delruniversit, per avere una prospettiva precisa delle necessità degli abitanti. Bisogna capire i flussi di traffico, stabilire chi si sposta, i punti di partenza e di arrivo, in quali orari e con che mezzi. In base a questo piano sarà revisionat la rete del servizio pubblico di superficie, che deve essere non inquinante, al fine di ottenere efficacia ed efficienza; si adotterà un'unica «card» di viaggio che permetta di utilizzare autobus, bike-sharing, mr-sharing, parcheggi e taxi. Aumentare il numero delle zone di interscambio tra diversi mezzi (bici, auto, autobus) per consentire ai cittadini una reale alternativa all'auto privata

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VIA EMILLA BIS

Viabilità, basta investimenZi Non riteniamo che si debba pensare oggi a nuovi investimenti in viabilità, è necessario infatti puntare sulla manutenzione della rete stradale esistente. Contemporaneamente, si deve puntare su scelte che tutelino la salute dei cittadini e la salvaguardia dell'ambiente, rendendo ad esempio il mezzo pubblico, non inquinante e competitivo rispetto al mezzo privato, in termini di velocità di spostamento. E inoltre necessario promuovere io sviluppo della rete ciclabile secondo standard di viabilità moderna, che garantiscano percorsi protetti, diretti e veloci. Non abbiamo bisogno di nuove strade, ma di migliorare lo stato di quelle esistenti, puntando ad incentivare i cittadini a ridurre gli spostamenti in auto, fornendo loro un servizio pubblico più efficiente e piste ciclabili realmente percorribili.

VARCHI BEI-TI MM

Sswono più kis I varchi elettronici sono una misura che se lasciata da sola rischia di avere pochi effetti e non tutti positivi. L'attuale regolamentazione può essere utile solo se affiancata al potenziamento delle linee di trasporto pubblico sia in città che dalla provincia verso il centro. Questo è l'unico modo in cui si potrà evitare che una misura dei genere diventi unicamente una forma di desertifica -zione del centro storico. E' necessario agire in maniera trasversale sulla mobilità pubblica e sul trasporto privato e contemporaneamente attivare iniziative che rivitalizzino il piccolo commercio ed il centro storico. Pensiamo sia necessario porre la salute come elemento prioritario e lavorare in concerto con le piccole imprese per trovare assieme soluzioni adeguate.

LA MOVIDA

Più nnziative La movida è un occasione di aggregazione che rende vive le zone che la ospitano, è quindi un fenomeno positivo, che va però rivisto nelle sue modalità di svolgimento. E necessario infatti individuare regole condivise, orari e modalità, coinvolgendo nelle decisioni i giovani, i residenti e gli esercenti. Se le regole saranno condivise, sarà più semplice rispettarle. Crediamo inoltre che la movida debba diventare momento di aggregazione, non finalizzato solo al consumo di alcolici, ma anche e soprattutto alla condivisione di interessi comuni, integrandola con iniziative culturali che la facciano diventare un'occasione d'intrattenimento, incontro e crescita. Per consentire alla creatività e alle grandi risorse giovanili di esprimersi in un percorso virtuoso fatto di socialità e formazione.

TASSE

Recuerar, La tassazione deve essere progressiva. Non condividiamo le scelte portate avanti dal commissario, con tutte le aliquote al massimo, in quanto non tengono in considerazione la capacità contributiva delle persone. E quindi necessario una razionalizzazione delle spese e tagli degli sprechi per riuscire ad abbassare l'aliquota irpef alle persone con minori possibilità. Il nostro obiettivo è puntare al recupero dell'evasione in un gioco a somma zero. Recuperare fondi per tagliare le tasse a tutti quelli che le hanno pagate fino ad oggi. In questottica è nostra intenzione abbassare limu sugli immobili affittati in maniera regolare e mantenere la tassa al massimo su quelli sfitti in modo da disincentivare affitti in nero. Rivedere inoltre la tassa sui rifiuti sulla base di una tariffa puntuale.

COMMERCIO

in passato :cCe sbagliae Parma è già ora la città italiana con il più alto rapporto tra metri quadri di Gdo (grande distribuzione organizzata) e abitanti. Se consideriamo che già altri 5 centri commerciali sono previsti ci rendiamo conto di quanto poco ponderate siano state le scelte. La nostra visione di Parma è di una città che deve riportare i suoi abitanti a fare acquisti nelle attività locali creando un circolo

virtuoso che genererà per tutta h popolazione. L'obiettivo dell'amministrazione deve quindi essere quello di favorire il commercio locale attraverso il miglioramento e la promozione dei centri commerciali naturalidel centro. Intendiamo portare l'addizionale imu al minimo per gli esercizi commerciali sotto i 150 mq e una locazione agevolata di immobili comunali per attività di giovani fino a 30 anni.

ANZIANI

LIM ss,:orello per gli over 65 No ai Wcc. Occorre incrementare iniziative tese alla valorizzazione della persona anziana nel proprio contesto familiare (domiciliarità) e nel tessuto sociale, come soggetto rilevante per la società. Devono essere dedicati spazi all'interno dei vari quartieri, collaborazione con le circoscrizioni per iniziative di tipo culturale, sociale e attività fisiche. Sostegno e promozione di tutte le attività volte a prevenire l'isolamento e l'emarginazione delle persone anziane, favorendo l'aggregazione intergenerazionale (orti sociali, circoli ricreativi, feste e fiere, etc). Sviluppo dei servizio di pronto intervento per piccole necessità a domicilio degli anziani soli. Potenziamento di centri diurni per anziani, anche pai7ialmente autosufficienti. Creazione di uno sportello dedicato agli «over 65».

BICENTENARIO VERDIANO

li wntro Latro naturale Va caratterizzato da esperienze uniche di ricerca e proposta, deve abbracciare la città ed essere un elemento collettivo anche nella fase della sua preparazione, deve puntare ad essere unico nel suo genere, una manifestazione interdisciplinare. E necessario un laboratorio che attraverso le scuole, i teatri, il Conservatorio, le associazioni, i cori, l'Universit, le istituzioni, l'arte, divenga un evento tale per la sua qualità e unicità da essere di forte richiamo turistico e occasione per investitori privati. Il centro storico deve essere utilizzato, quale teatro naturale. Le sue piazze, i suoi vicoli, una scena unica al mondo da utilizzare a compendio dei concerti, incontri e mostre con piccoli momenti di vita legata all'epoca verdiana. All'insegna della qualità, fascinazione e partecipazione.

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POLIS • 1 •

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A Pizzarotti i voti di Lega e Idv Elettori Pdl in fuga sparsa

Il caso Parma analizzato dall'Istituto di ricerche Cattaneo. Dai partiti di Bossi e Di Pietro il maggior travaso di consensi per il Movimento Cinque Stelle

di Marco 011ari

Una sorta di nuova Lega che anzichè lo spadone di Alberto da Giussano bran-

disce con efficenza i più ag-giornati strumenti informati-ci della rete e attacca al cuore, come già aveva fatto alla metà degli anni Novanta il movi-mento di Bossi, il sistema dei partiti. Questa potrebbe esse-re una delle chiavi di lettura del boom del Movimento Cin-que Stelle esploso in tutt'Italia nell'ultima tornata elettora-le e che qui a Parma ha avu-to la sua esemplificazione più evidente: i grillini con 17mila voti sono il secondo "partito" della città e il loro candidato contenderà al presidente del-la Provincia Bernazzoli, il 20 e 21 maggio, la carica di sin-daco. A dare questo indizio di lettura del fenomeno è lo stu-dio sui flussi elettorali delle elezioni della nostra città ef-fettuato dall'Istituto Cattaneo di Bologna. Un'analisi che partendo dai dati delle passa-te elezioni regiona- li del 2010, quelle nelle quali i grilli- ni misero a segno il loro primo succes- so elettorale in di- verse zone d'Italia e in Emilia e a Par- ma in modo parti- colare, ha cercato di disegnare la mappa della migrazione di

voti tra le varie for-mazioni politiche. "Il dato di maggior rilievo — spiega in-fatti il ricercatore del Cattaneo Pier- giorgio Corbetta - è probabil-mente quello che ci dice che i] 38.5% di coloro che avevano votato Lega Nord nel 2010 c: passato al candidato Pizzarot ti del Movimento 5 Stelle. Una. conferma di una certa ma-trice comune (anti-establi sh-m ent politico) fra l'iniziale spinta leghista. (per intender-ci quella di "Roma ladrona") e la nuova proposta grillina, che fa trovare eletto- ri leghisti, delusi a se-guito della crisi interna alla Lega, ricettivi nei confronti del messag-gio di Beppe Grillo". E non si tratterebbe di un travaso da poco visto che alle regiona-li di due anni fa an-che la. Lega (che allora. appoggiva il candida-to del Pdl Anna Maria Bernini) a Parma fece registrare un successo consistente portando-si a casa ben 11.500 voti. Ma a "regalare" voti ai grillini domeni-ca e lunedì è stato an-che uno degli alleati di Vincenzo Bernazzoli, l'Idv di Antonio Di Pietro. Sempre secondo gli analisti dell'Istituto Cattaneo, infatti, su cento elettori (in tutto fu-rono 5.651) che due anni fa hanno votato l'Italia dei Va-

lori più della metà ha scelto questa volta la proposta di Fe-derico Pizzarotti. Insomma, i grillini sarebbero sì una nuova e moderna Lega ma con una massiccia immissione di di-petrismo. Una sorta di misce-la esplosiva "anti-casta", cioè, innescata e pronta a deflagra-

re al prossimo ballottaggio. Con il rischio evidente che a farne le spese sia proprio un "politico di professione" come Vincenzo Bernazzoli. Che ol-trettutto nella recente torna-ta elettorale, sempre secondo l'istituto bolognese, ha pure dovuto fare i conti con una

sorta di piccola terza colon-na interna, visto che il 4,5 per cento degli elettori che alle re-gionali aveva votato Pd (fu-rono 28mila) ha oggi deci-so di dare la sua preferenza proprio a Pizzarotti (percen-tuale che però si impenna al 34 per cento, secondo il Cat-

taneo, se si considerano i cin-quemila parmigiani che due anni fa votarono solo Erra-ni senza dare nessuna prefe-renza di partito). Un travaso che invece non si è verificato in senso contrario. Insomma, a leggere questo studio, ce n'è più che a sufficenza perché il

centrosinistra, nonostante il vantaggio accumulato al pri-mo turno, non dorma sonni tranquilli. Ma anche l'eletto-rato grillino, secondo l'anali-si del Cattaneo, non è assolu-tamente fedele alla causa, anzi si è dimostrato discretamen-te mobile rispetto alle elezio-ni regionali del 2010, un 30 per cento si è diviso domenica e lunedì tra Ghiretti, Roberti e Ubaldi, tutti voti che però, visto che i diretti interessa-ti non sono più della partita, potrebbero anche ritornare a casa al prossimo ballottaggio. Ma sempre secondo l'istituto bolognese un altro fenomeno nel voto parmigiano di dome-nica e lunedì colpisce, assie-me a quello della "crisi eletto-rale della Lega, i cui elettori, abbandonando il candidato ufficiale, si sono orientati in prevalenza verso Pizzarotti (5 Stelle) e Ubaldi (Ude e liste ci-

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A Pizzarotti i voti di Lega e Idv Elettori Pdl in fuga sparsa

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POLIS • 1 • onmano viche), non tralasciando anche il candidato del centro-sini-stra (Bernazzoli)", e cioè quel-lo della "diaspora degli elettori del Pdl che si sono sparpaglia-ti un po' in tutte le direzioni". Un disorientamento dell'elet-torato del Popolo delle Liber-tà, spiegano i ricercatori, che "non può non colpire, anche considerando la pesante eredi-tà dell'amministrazione uscen-te di centro-destra, travolta da-gli scandali, e l'indecisione con la quale il Pdl si è presen-tato in questa tornata elettora-le, senza un vero e forte candi-dato unitario". Il Pdl rispetto alle regionali ha lasciato sul campo 16mila voti che secon-do la ricerca non sarebbero andati a rinfoltire l'esercito dei 50mila astenuti (solo il 7,3 per cento degli elettori Pdl non sa-rebbe andato alle urne), ma si sarebbero semplicementi spo-stati in territori politicamente contigui come quelli di Ubaldi e Ghiretti. Dal Popolo delle Libertà invece (se si esclude il 16,8 per cento dei mille eletto-ri che nel 2010 votarono solo per Anna Maria Bernini), così come dall'Udc, nessun voto sarebbe transitato verso Pizza-rotti. Questo al primo turno. Per il ballottaggio però, ma questo ovviamente la ricerca non lo può dire, potrebbe es-sere tutta un'altra storia.

I flussi di voto tra le regionali 2010 e le comunali 2012 (percentuali di elettori calcolata sui voti alle regionali 2010 dei singoli partiti/ candidati) Elezioni Regionali 2010

Movim 5stelle

Sinistra Radicale

Idv Pd Udc Pdl Lega Nord

La Destra

Solo Errani

Solo Bernini

Solo Favi a

Solo Galletti

Astensione 2010

Altri candidati 2012 0,0 6,3 1,6 0,0 0,0 21,0 15,7 1,3 0,0 29,3 2,4 0,0 3,0 Ghiretti 17,5 0,0 0,5 0,0 6,7 28,2 2,8 0,0 13,9 11,8 0,0 13,3 1,2

Pizzarotti 69,6 0,0 54,3 4,5 0,0 0,0 38,5 0,0 34,0 16,8 38,4 0,5 2,9 Robeni 9,4 10,7 3,6 1.6 0,0 7,9 0,0 0,0 4,8 0,0 2,6 0,0 18,

0 0 Ubaldi 3,5 4,4 0,0 2.9 55,6 35,6 27,1 16,5 8,4 0,0 28,5 64,4 Bernazzoli 0,0 53,7 39,9 81,9 8,5 0,0 15,8 0,0 38,9 0,0 17,8 21,7 3,1

Astensione 2012 0,0 24.8 0,0 9,2 29,3 7,3 0,0 82,2 0,0 42,1 10,2 0,0 87,9 Totale percentuale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

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Fantuzzi: «Peggiorati tutti gli indicatori»

BILANCIO di Iren, il respon-sabile economia dell'Idv France-sco Fantuzzi lancia l'allarme: «Il consolidato 2011 registra un peggioramento di tutti gli indica-tori reddituali, patrimoniali e fi-nanziati». In particolare «il Roi, l'indice che misura l'efficacia ri spetto al capitale investito, è pas-sato dal 6,28% al 5,51%; il mar-gine operativo netto dal 10% all'8,8%; aumentano, seppur di poco, gli oneri finanziari netti in rapporto al fatturato, e peggiora la qualità del credito, come testi-monia il maggiore importo svalu-tato». L'esponente dell'Idv sotto-linea come «la svalutazione del-la partecipazione in Edison ha portato alla perdita di 100 mln euro, cui andrà aggiunto per l'an-no in corso l'extra costo di Edi-power». Notizie non positive anche dalla situazione patrimoniale e finan-ziaria: «Il rapporto di copertura delle immobilizzazioni è passato da 0,45 a 0,39: il patrimonio net-to copre poco più di un terzo de-gli investimenti durevoli. La li-quidità secca è passata poi da 0,71 a 0,69%: ciò significa che l'azienda può essere messa in cri-si dall'immediato rientro dei debi-ti a breve, in quanto i crediti en-tro 12 mesi non sono in grado di farvi fronte». Insomma, quella che esce dai nu-meri, per l'esponente dell'Idv, è una bocciatura dell'operato dei manager Iren: «Invece di pensa-re a nuove aggregazioni all'esclu-sivo fine di annacquare la pro-pria situazione debitoria e visto il fallimento della strategia tesa so-lo all'incremento dei volumi, que-sto management che lavora in buona parte in regime di monopo-lio dovrebbe pensare a ricondurre gli investimenti all'interno del ca-pitale sociale o quantomeno del capitale più i debiti a lungo termi-ne; infatti, anche col loro concor-so, gli investimenti non sono com-pletamente coperti».

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Resto del Carlino

REGGIO

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

Chi ha vinto e chi ha perso Antonio Di Pietro ha subito un flop rispetto a Beppe Grillo, il ma-lumore per la politica si è riversato sui grillini anziché sui dipietristi. Dai risultati si evince che il furto

di voti elettorali perpetrato in que-sti anni da Di Pietro è terminato. I sondaggi elettorali sparati durante i TG o talk show nostrani sono rivolti a un determinato target d'a-scoltatori con caratteristiche ben precise, ed è quindi su di loro che si rivolge il sondaggio, questo per-ché si tratta di persone influen-zabili o indecise. Ora é anche vero che tra elezioni amministrative e politiche ci sono notevoli differenze, però quando si eseguono questi tipi di sondaggi, specie a ridosso di amministrative, l'interpellato non credo pensi a queste differenze, spara la sua opinione e amen. Quindi in con-clusione il sondaggio per l'elettore si riferisce alla prossima elezione e non ad altro, I partiti sono rimasti penalizzati da questa tornata elettorale, Chi ha vinto allora ? Senz'altro Beppe Grillo, con suo MoVimento 5 Stelle che non essendo presente in Parlamento, gli ha procurato un indubbio vantaggio. Per Di Pietro che sulla carta aveva tuffi i numeri per un exploit simile, questo non è avvenuto, e rispetto alle ammi-nistrative del 2011 dove l'Italia dei Valori ebbe una batosta masche-rata dal successo personale di De Magistris è cresciuto solo di qual-che decimo, rimanendo così un partito di nicchia e neppure tanto nobile.

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Pini: «Ben venga Grilio l mobilita UU migliaia di giovani» uII I

PRIMA PAGINA

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di Modena e Provincia

ull'exploit elettorale di Beppe Grillo k) interviene l'ex assessore Graziano Pi-ni.

uNon mi importa tanto quello che dice Grillo e quanto distante questo sia dalla reale applicazione delle idee, in questo mo-mento mi interessa di più l'esigenza di un

radicale rinnovamento della classe politica che non comincia dall'età ma dall'indole delle persone, Visto che Grillo e la sua rete riescono a mobilitare migliaia di giovani che non avrebbero mai fatto politica altri-menti, ben vengano. Questo basta per vede-re con entusiasmo il lavorio che ogni giorno

sul web e nelle riunioni coinvolge migliaia di persone che poi, in questo Movimento o nei partiti tradizionali, costituiranno una parte importante della nuova classe diri-gente, possibilmente capace e libera da con-dizionamenti di ogni tipo;..

(Graziano Pini)

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PRIMA PAGINA

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di Modena e Provincia

«Terrorismo tenere alta la guardia»

sìcc Gorgo Pighí

eri mattina, in occasione del 'Giorno della memoria dei caduti in tempo di pace' che si

commemora il 9 maggio, giorno dell'uccisione di. Aldo Moro nei q s8 Il sindaco di Modena Giorgio Pighi, il prefetto Benedetto Basile, il vi-cepresidente della Provincia Mario Galli e il ret-tore dell'Università Aldo Tomasi hanno parte-cipato alla deposizione di corone alla stele per Aldo Moro nel largo omonimo e alla lapide per Marco Biagi, davanti alla Fondazione a lui de-dicata.

Nel commemorare le due vittime, a tanti anni

di distanza, del fuoco terroristico delle Brigate Rosse, Pighi ha ricordato l'attentato di matrice terroristica che ha ferito a Genova l'ammini-stratore delegato di. Ansaldo nucleare, Roberto

«Nell'augurare la guarigione alla persona col-pita, di fronte ad azioni che riportano in scena fantasmi di periodi orribili - ha dichiarato il sin-daco - il mio invito è di. non abbassare la guardia a tutela delle istituzioni e delle regole democra-tiche, condannando sempre in modo inappella-bile la violenza».

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La politica si unisce nel dolore

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La politica si unisce nel dolore Ricchetti: «Lascia un vuoto». Cofferati:« Ci mancherà»

La notizia più bella è che tutta Bologna potrà salutare il Cev nella camera ar-dente che verrà allestita nelle prossime ore a Palazzo D'Accursio, dove ha se-de il Comune del capoluogo. A riferir-lo è stato il sindaco Virginio Merola precisando che la famiglia di Cevenini ha dato l'assenso perchè la città possa dare un ultimo saluto al consigliere scomparso. Ma quella di ieri è stata una giornata di dolore per tutta Bolo-gna e non solo. Per quegli amici, colle-ghi e familiari che da sempre sono stati al fianco del Cev e ne hanno vissuto successi e difficoltà. A dare per primo la notizia della tragica morte è stato ieri mattina in lacrime il presidente dell'as-semblea legislativa regionale, Matteo Richetti. «E' un fatto che ci sconvolge. Gli accertamenti e le dinamiche non competono a noi, sono in corso», ha detto facendo ritorno al palazzo di via Aldo Moro, sede della Regione. «Ab-biamo ritenuto subito - ha spiegato - di dover portare alla moglie e alla figlia, insieme al sottosegretario Bertelli, al capogruppo Monari, al segretario Do-nini e al sindaco di San Lazzaro, il no-

IL LUTTO La camera ardente sarà

allestita in Comune In via Aldo Moro le

bandiere a mezz'asta

stro cordoglio. E' una cosa che non ho nemmeno la forza e la capacità di de-scrivere». Un segno di cordoglio che per la Re-gione si è tradotto anche con le bandie-re a mezz'asta issate sul palazzo di via Aldo Moro e l'annuncio che l'attività politica e le iniziative pubbliche saran-no sospese fino a domenica prossima con tutti i gonfaloni della Regione lista-ti a lutto. Saputo del suicidio di Ceveni-ni, il Governatore Vasco Errani ha de-ciso di rientrare immediatamente a Bo-

logna da Roma e in giornata ha rivela-to il «vuoto incolmabile che si apre con il decesso di Cevenini», e ha «auspicato il pieno rispetto del riserbo della mo-glie e della figlia di Cevenini, Rossella e Federica, per il loro dramma persona-le».«Siamo colpiti da un immenso do-lore per una tragedia improvvisa che ci priva di un amico, di un collega di lavo-ro, di una persona di grande generosità e umanità», ha aggiunto, poi, il presi-dente della Regione in una nota con-giunta con Ricchetti. Ha ricordato commosso i tanti tentati-vi di fargli forza nelle difficoltà, il pri-mo cittadino di Bologna, Virginio Me-rola: «Tutti cercavamo di spronarlo a reagire a questa tristezza che lo aveva preso». Da tutti era considerato, secon-do il sindaco, un «uomo così amato e popolare» per questo ora tutti «siamo sconcertati». Appreso della improvvisa scomparsa del Cev anche il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, ha confessato tutto il suo dolore: «Esprimo il mio più sincero e commosso cordoglio alla fa-miglia. Maurizio era una persona vera, schietta, solare. Il ritratto a tinte più calde di Bologna. Un grande bologne-

se: intelligente, disponibile, ironico». A rendere omaggio alla memoria del consigliere Pd anche le parole di un ex-sindaco delle Due Torri, Sergio Coffe-rati. Politico che è un eco di quel ruolo a cui il Cev aveva dovuto rinunciare per colpa di un'ischemia un anno e mezzo fa. «Maurizio ci manca già e mancherà sempre più, nel tempo futu-ro, all'intera comunità bolognese», ha detto l'ex primo cittadino. « Maurizio - ha affermato ancora- ha interpretato i suoi ruoli istituzionali in Comune, in Provincia e in Regione con grande efficacia e basando sempre il suo lavoro sull'importanza e il valore del rapporto con gli altri, fuori dagli stereotipi prevalenti nella politica at-tuale. Questo gli aveva creato grande notorietà e lo aveva circondato di forte affetto, come si é visto nella sua incom-piuta campagna elettorale a sindaco, fermata solo da problemi di salute». Sconvolto dal suicidio anche Franco Grillini, consigliere regionale dell'Idv, all'arrivo ier mattina in Regione: «Mi sembra incredibile una cosa del genere anche se sapevamo che era sconvolto per una serie di cose successe, per vicen-de politiche».

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E la città si ferma per un giorno Annullate tutte le iniziative della settimana

Non solo il mondo politico ha an-nullato ogni attività per tutta la set-timana, ma anche la città di Bolo-gna è sotto shock per la tragica scomparsa di Maurizio Cevenini. E i gesti di cordoglio hanno scandito ora dopo ora tutta la giornata di ie-ri. Il Bologna calcio, di cui il Cev era un tifoso appassionato, ha annulla-to l'Open Day a Casteldebole, la fe-sta organizzata per celebrare l'otti-ma stagione della squadra di Pioli. Sia sul sito del club rossoblù sia su quelli delle squadre di basket cittadi-ne, Virtus e Fortitudo, erano centi-naia i messaggi i di addio per il Cev. Domenica, a Parma, il Bologna gio-cherà con il lutto al braccio.

E in segno di vicinanza alla famiglia e di lutto cittadino, ieri per la prima volta a sotto le Due Torri è stato spento l'impianto di filodiffusione delle canzoni di Lucio Dalla in via d'Azeglio di cui il Cev era grande amico. I messaggi di ricordo si sono susse-guiti ininterrottamente (anche in queste ore) anche su Facebook. Le pagine dedicate al politico, e i profili che lui stesso aveva attivato (ben tre), sono stati invasi di messaggi di addio: «N00000, Cev ci manche-rai», «Senza di te non sarà la stessa cosa», «Ciao Cev, forza Bologna», «Il tuo esempio politico non morirà mai», «Ti ricorderemo come se fossi ancora tra noi».

La politica si unisce nel dolore

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10/05/2012

Due giorni fa , aveva scritto l'ultimo I , , post su Facebook Su Facebook il Cev aveva dovu-to aprire addirittura tre profili, perché uno solo e nemmeno due bastavano a contenere la quanti-tà di persone «amiche» sul social network. Era un politico anoma-lo che riusciva ad intercettare, in tempi come questi, le simpatie trasversali dei cittadini. In primis per la sua passione mai nascosta e sempre mostrata di grande tifo-so del Bologna Calcio. Proprio su Facebook il consiglie-re del Pd aveva scritto martedì il suo ultimo post dedicato all'ami-co Stefano Tassinari, lo scrittore e drammaturgo scomparso tre giorni fa a Bolo-gna: «Ho cono-sciuto pochissi-mi uomini tenaci come Stefano. E ancora meno in grado di convive-re senza mai ar-rendersi con una malattia lenta e inesorabile co-me la sua. Poco più di un anno fa ho avuto il piace-re di sposare Ste-fano e Stefania. E oggi, in una giornata così tri-ste, ripenso a quel giorno con ancor più emo-zione. Ciao Ste-fano, ci manche-rai tantissimo», ha concluso il post il Cev. Di poche ore pri-ma, invece, un al-tro messaggio sul popolare so-cial network: un saluto sentito al capitano del Bo-logna, Marco Di Vaio, in parten-za per passare ai Montreal Im-pact. E fa venire i brividi rileggere gli impegni a cui il consigliere del Pd scomparso avrebbe dovuto presenziare nei prossimi giorni. Per ieri era segnato alle 18 l'ap-puntamento a Casteldebole, per l'Open day del Bologna. E poi al-tre date da ricordare: matrimoni, conferenze stampa, commissioni consiliari), fino a domenica 13. Il suicidio di Cevenini arriva, inol-tre, a pochi giorni dal primo anni-

versano di Virginio Merola sin- daco, che fu eletto il 16 maggio scorso. Proprio quel posto da primo cit-tadino aveva dato nuovi stimoli al consigliere del Pd. Era lui l'uo-mo di punta del Pd bolognese per le elezioni amministrative di un anno e mezzo fa ma poi, come noto, arrivò quel malore che ave-va costretto il Cev a ritirare la propria candidatura. Dopo lun-ghe cure e l'aiuto di moglie e fi-glia era tornato alla vita politica. «Non ci credo, non capisco cosa sia successo», ha confessato ieri

ai cronisti il fratello di Maurizio uscendo dalla villetta di via del Seminario, dove è accorso appe-na saputo della tragedia che ha colpito la famiglia. Poco dopo hanno lasciato la casa anche la figlia del Cev, Federica, e la mo-glie Rossella che però hanno scel-to di non rilasciare dichiarazioni. Intanto da ieri le pagine Face-book dedicate al consigliere Pd sono invase di messaggi di cordo-glio di amici e conoscenti che an-cora non possono credere a quel terribile gesto di disperazione.

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Cibo, musica e cultura ecologica A vail festiva' sostenibile

Da domani a domenica appuntamento in piazzetta Schiaffi TUTIR) pronto per 'Eco & Fo-od», il primo festival ecosostenibi-le della città. Da domani a dome-nica, nel Chiostro di San Paolo di piazzetta Schiatti, sarà possibile partecipare a convegni e laborato-ri sul tema dell'alimentazione, energia, rifiuti e mobilita sosteni-bile. Contemporaneamente po-tranno essere assaporare preliba-tezze del territorio 'a chilometro 0', piatti senza giurino e biologici, ascoltando buona musica. «L'obiettivo del festiva' ad acces-so gratuito, è abbracciare il tema della sostenibilità • sottolinea il vicesindaco Massimo Maisto Consideriamo il festival un nuo-vo appuntamento per la città e probabilmente lo inseriremo nel-le manifestazioni estensi pro-mette —. Il Comune ha dato un contributo puramente organizza-tivo». Si parte domani alle 16 con l'inter-vento dell'assessore all'ambiente Rossella Zadro. A seguire focus sulle problematiche alimentari, produzioni a `Km 0' e biologiche con la partecipazione dell'Associa-zione Italiana Celiachia, Coldiretti, Fattorie estensi e Ant.

Successivamente la presentazione del 'Libro nero dello spreco', e un seminario tecnico sull'edilizia so-stenibile. Chiuderà la serata il con-certo-tributo a Fabrizio De A31-

drè. La giornata di sabato sarà in-vece dedicata al tema dell'energia e del risparmio. Aprirà EnerCoo-

perattiva con uno sguardo alle energie rinnovabili. Seguirà la presentazione di un rapporto di Legambiente e la proiezione del documentario 'Spazzatour" di Emilio Casalini, per Report Rai, sui percorsi non virtuosi dei rifiu-ti. lì festival si chiude domenica:

per questa giornata sono aperte le iscrizioni gratuite ai laboratori di 'Cucina Naturale' e 'Orto Urba-no'. Alle 14,30 in programma la 'Watt no Bike': staffetta eco-cicli-sti. Musica dal vivo e aperitivi so-no in programma per le tre serate. Il Punto ristoro sarà aperto dalle 19,30 alle 21,30, domenica anche a pranzo dalle 12 alle 14. Tutti i prodotti serv i ti saranno senza glu-tine. «L'idea nasce dal comitato del circolo Arci sottolinea Ro-dolfo Grechi, vice presidente del comitato Bio&Food —. che vuole sensibilizzare al concetto di 'gre-

SENZA BLUTN'E Trionfa il cibo a 'km zero' Punto ristoro aperto la sera e la domenca a pranzo

en' in più direzioni». Dello stesso parere Pietro Pinna, Arci Ferra-ra: «Siamo alla prima edizione di un appuntamento aperto a tutti». Alla presentazione del festival an-che Maria Teresa Pinna e Silvia Vallardi. Informazioni sul sito vwz.mcoejind.ii.

Angela Carusone

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press LinE 10/05/2012

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press LinE

il Resto del Carlino 10/05/2012 Ravenna

Noi ravennati di ANDREA DEGIDI

I grillini volano. E se domani. UN SINDACO a 5 Stelle, ballottaggio a Par-ma e forse anche altrove, percentuali incredi-bili dove il Movimento non esisteva nemme-no fino a poco tempo fa. Il risultato di queste amministrative non ci sorprende; la straordi-naria partecipazione popolare alle piazze du-rante il tour elettorale non è stata riportata dalla stampa ma chi era presente, come noi, ha percepito un entusiasmo travolgente. Era-vamo presenti nella magnifica Comacchio, luogo di questa meravigliosa Italia distrutta e martoriata da decenni di mala politica, cor-ruzione, clientelismo, irtimobiLismo, incom-petenza, degrado. E qui il Movimento è di-ventato il primo partito contro i papocchi delle liste civiche. Segno tangibile che il Mo-vimento (al contrario di chi lo liquida come espressione banale di bieco populismo, sen-za mai soffermarsi a riflettere sul significato di popolo) ha saputo interpretare i bisogni e, perché no, i desideri di un'ampia parte della cittadinanza prima abbandonata dalla politi-ca e poi bastonata da un governo tecnico dal pugno di ferro, incapace, tuttavia, in un mo-mento di crisi come questo, di trovare rispo-ste ai disservizi e ai bisogni primari. L'impe-gno è stato premiato e incoraggiato con il vo-to, e questo è sotto gli occhi di tutti, anche di chi si ostinava a non capire il senso del Movi-

mento e le motivazioni alla base del consen-so. L'astensione continua a crescere, non-stante ciò chi continua a credere nella politi-ca lo fa votando il Movimento. Se questa è 'antipolitica'...

Movimento 5 stelle, Ravenna

SI DEVE tener conto dell'exploit dei grillini, an-che se é presto per parlare di reale ribaltone poli ti-co, visto il pesante astensionismo che ha condizio-nato la tornata elettorale. Però bisogna riflettere, anzi, i rivali politici devono farlo subito. Esem-pio, a Budrio„ nel Bolognese, il Movimento 5 stel-le è andato al ballottaggio col 20,4%, mentre il candidato Pd viaggiava sul 46,57%, mancando la vittoria al primo turno. Perché? Si dice che il tanto discusso impianto a biomasse a Mezzola-ra abbia contribuito a bruciare i consensi dei democratici. Già le biomasse. Qualcuno è pregato di prendere nota.

andrea.degidigilearlino.net

Le lettere (max 15 righe) vanno indirizzate a

il Resto del Canino Va Salara, 40 - 48100 RAVENNA TeL 0544 / 249611 fax: 0544-39019

E-rnad: cronaca. ravenna@iicarlinanet

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MOVIMENTO 5 STELLE

`Lotta all'Aids più incisiva' Domani la Commissione comu-nale Sanità si riunirà per l'esame dell'ordine del giorno con cui il Movimento 5 Stelle invita l'am-ministrazione ad impegnarsi in campagne informative e di pre-venzione sul tema dell'Aids. Auspichiamo - afferma il M5S -che Commissione e Consiglio possano dare un indirizzo chiaro all'amministrazione sulla tema-tica del contagio da HIV/Aids, trascurata da anni a livello di co-municazione pubblica". Risale in-fatti al 2007 l'ultimo aggiorna-mento della campagna messa a punto dall'Ausl. "Eppure - prose-guono i Grillini - i dati locali sul contagio sono tutt'altro che ras-sicuranti: dal 2006 al 2009 in re-gione sono state notificate circa 400 nuove infezioni all'anno, con un tasso medio di 9,1 ogni 100.000 abitanti, leggermente maggiore in provincia di Raven-na con 9,3 ogni 100.000 abitanti. Nel 2011 poi, i nuovi casi diagno-sticati dal solo laboratorio di Area vasta di Pieve Sistina sono stati 55". Il Movimento 5 stelle propo-ne quindi che "il Comune, in col-laborazione con l'Ausl, promuo-va in tempi brevi una campagna di comunicazione efficace e scientificamente solida sui temi dell'HIV/Aids e delle infezioni sessualmente trasmissibili in ge-nere, promuovendo l'uso del profilattico e il test HIV (divenuto negli anni sempre più preciso, con un periodo finestra ridotto ad un solo mese). Se preso e trat-tato per tempo, l'HIV non si tra-sforma in Aids: ecco l'importan-za di una diagnosi precoce".

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"L'asso nel la manica sono i volontari"

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C 2rkalIUID ornere di Forti e Cesella

Gioco come una droga Una serata fra dipendenza

e compulsività malata.

Prototipidibolidiapedali

press LinE 10/05/2012

FORLÌ. Buona parteci-pazione, martedì sera, nella saletta della Banca di Forlì in occasione dell'incontro organizzato dal gruppo consiliare re-gionale e dalla sezione forlivese dell'Italia dei Valori sul problema del gioco compulsivo, defini-to anche tecnicamente "ludopatia". L'acuirsi di questa vera e propria pia-ga sociale è stato confer-mato dagli ospiti presenti in sala, il dottor Edo Po-lidori direttore del Sert dell'Ausl, un rappresen-tante dell' Associazione

Alcune decine di casi sono già seguite dai servizi del Sert Papa Giovanni XXIII e u-no dei Giocatori Anoni-mi, coordinati da Angelo Ricci dell'Italia dei Valori di Forlì-Cesena.

Nella serata sono stati messi in evidenza i dati

L'ambiguità di uno Stato tollerante sul fenomeno relativi al gioco compul-sivo. Si valuta che in Ita-lia 800 mila persone siano coinvolte (oltre il doppio delle tossicodipendenze) mentre a Forlì non è pre-sente alcun gruppo di au-

tostesgno dell'Associa-zione Giocatori Anonimi (invece attivo a Cesena, Ravenna e Rimini) e in cura presso il Sert vi sono solo poche decine di per-sone. L'impressionante

divario mostra quanto il fenomeno sia ancora sommerso sia su base lo-cale che Nazionale. Il no-stro Paese ha il triste pri-mato europeo per quanto riguarda tale patologia,

La piaga

delle

ludopatia

miete

sempre più

soggetti

anche nella

città

non ancora peraltro rico-nosciuta dall'Oms; si è ri-cordato che ogni italiano da zero a cento anni perde nel gioco "legale" media-mente 1200 euro all'armo; sono state raccontate e-sperienze di vita reale, descritti sintomi e conse-guenze di questa dipen-denza. Unanime e netta è stata la critica dei relato-ri nei confronti della po-litica, che detiene il mo-nopolio del gioco legale, coi suoi meccanismi e le molteplici forme di gioco. www.giocatorianoni-mi.org.

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FORLI'240RE.it

E vortice del gioco d'azzardo

Grande partecipazione martedì 8 maggio 3113 Saletta della B300 3 di Forlì in occasione dell'incontro omani=ato dal COnSili3re ReQionale e G'3113 sezione forlivese dellItalia dei ‘:' . 3100 sul problema del c:ioCO COmpulsivo, Sewale evidente che il problema comincia 3 001-A31113re 1 . 3ttenzione, vista raffluenza di pubblico nonostante lo scarso risalto dato dalla stampa locale 31110contro. L'acuirsi di questa vera e propria pin 3 sociale è stato confermato datfli ospiti presenti ìi il dottor Pclidcri direttore del SerAzio Dipendenze dell'ASL. l'Associazione Papa Giovanni .:«111 e un rappresentante dei Giocatori AiCiìiTìì. eoreQiamente coordinati da Anoelo Ricci dell'Italia dei Valori.

Nella serata sono stati messi in evidenza i dati relativi 31 QiCCO COMpUISK.'12. Si \11.1t che in Italia 800 mila persone siano coinvolte ;oltre il doppio delle tossicodipendenze mentre a Forlì non è presente 310Un t1ruppo di 311telStOSC,110 dell'Associazione Giocatori Anonimi (invece attivo a Cesena, Ravenna e e in cura presso il SERT dellAUSL sono solo poche decine di persone. L'impressionante divario mostra cluanto il fenomeno sia ancora sommerso sia su base locale che Nazionale.

Il nostro Paese ha il triste primato europeo per quanto riguarda tale patoloclia non ancora 'Peraltro riconosciuta dall'OMS: si è ricordato che uni it31i3110 d3 zero a cento anni perde nel c;i000 lale" mediamente -1200 euro all'anno: sono state raccontate esperienze di vita reale. descritti sintomi e conseQuenze di questa dipendenza.

Unanime e netta è St3t3 13 critica dei relatori nei confronti della 001itiO 3. Che detiene il monopolio del io che con i suoi MECC3niSilli peR.'ersi e le molteplici forme Lii clioco sempre più pericolose, sta abdicando al ruolo del buon padre di famicjia. A questo proposito il 18 maocio potremo ascoltare Carlotta Z3V3ffier0. 3utrice del libro

bisca di Stato', 311e 20.15 presso la sl 3 conferenze dell'Hotel della Città. insieme al Sei). LiGotti E 3113 Capogruppo IDV in COnSitIliel Regionale Li3113 Barbati. che ci offriranno una visione più politica della problematica

Ricordiamo che spesso chi è 3fletto d3 QiCICCI Compulsivo ner,3 anche a se stesso il problema, solitamente è un familiare che se ne rende conto e spine 13 p 603 003 in difficoltà 3 Chiedere 3iuto. E" possibile rivolersi 311ASL. 311e associazioni accreditate che operano sul territorio e 3i Giocatori Anonimi. .... centralino nazionale 338 127121E. Ouesti soggetti 13\.'ell'3110 ìi 0113b0r3ZiOne E offrono gste;:lno a chi cade in cluesta dipendenza.

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Teatri, la Provincia esce di scena Via dalle associazioni di Riccione e Santarcangelo «ma il sostegno non verrà meno»

RIMINI. La Provincia esce dall'associazione Santarcan-gelo dei teatri e dall'associa-zione Riccione teatro. La de-cisione è stata presa all'una-nimità durante il consiglio di martedì. Una dismissione ne-cessaria «per assicurare mag-giore omogeneità nei rapporti con i diversi soggetti in cam-po culturale, soggetti che ven-gono sostenuti attraverso mo-dalità diverse rispetto alle as-sociazioni che hanno paletti di spesa piuttosto rigidi rap-presentati dalle quote asso-ciative annuali».

La scelta è giustificata an-che dal taglio delle Province che diventerà attivo dal 2014. Come è stato ribadito in aula per la Provincia sia Santar-cangelo dei teatri che Riccio-ne teatro rappresentano «una eccellenza assoluta in campo culturale e potranno conti-

nuare a ricevere il dovuto so-stegno e supporto economico e logistico da parte della Pro-vincia». «Il provvedimento -precisa il vice presidente del-la Provincia Carlo Bulletti -permetterà, da subito, una maggiore snellezza burocrati-ca e, in prospettiva, un assetto più funzionale con il mutato quadro istituzionale e le com-petenze amministrative tra-sferite, nel giro di due anni, ad altri livelli. Le due associazio-ni rappresentano un punto di forza del marketing territo-riale provinciale. Per questo continueremo a sostenerle». Approvato anche il recesso dalle associazioni Qualitam-biente e Camina. Nella seduta non è stata invece affrontata la partecipazione nella Fonda-zione Federico Fellini della quale la Provincia fa ancora parte. Durante la seduta sono

stati poi approvati tre ordini del giorno. Uno sollecita il go-verno a garantire il contribu-to di 2 milioni di euro annui per i comuni della Valmarec-chia come da impegno assun-to dalla Camera dei deputati nel luglio 2010, nell'ottica del completamento del passaggio in provincia di Rimini. Altro punto riguardava la modifica del regolamento del consiglio provinciale presentato dal consigliere Mascioni del Pdl. Infine, è stato votato un odg su "concessioni marittime a uso turistico balneare ricreati-vo", presentato dalla quarta commissione consiliare, che mira alla salvaguardia dell'at-tività delle imprese turisti-co-ricreative e a tutelare la lo-ro tipicità di servizio ricono-scendone i valori economici d'impresa, legati al rilascio delle concessioni.

Il vice presidente Carlo Bulletti

Pagina 10 Cronaca d M m

..„ Assenze in aula, nuovo strappo nel Pdl

Tenti, la Provincia esce di scena

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La maggioranza si scontra sul Metrò di costa Brunori (Idv) si astiene e il capogruppo Pd Agosta si arrabbia: «Un chiarimento è doveroso» Bulletti: non siamo obbligati ad alzare la mano. Il Pdl: rischio sprechi, serve una pausa di riflessione

di Luca Cassiani

RIMINI. Tutte respinte dal consiglio comunale le quattro delibere presen-tate dal Movimento 5 Stel-le sul metrò di costa. L'a-stensione di Brunori (Idv) nelle file della mag-gioranza, però, fa infuria-re il Partito democratico.

Il Pd si arrabbia. «A que- sto punto - attacca il ca-pogruppo dei democratici Marco Agosta - credo che un chiarimento tra le forze politiche, il sindaco, i capigruppo e le forze di maggioranza, sia dovero-sissimo».

Agosta spiega così il suo forte disappunto: «Quella sul Trasporto ra-pido costiero era una de-libera non da poco, signi-ficativa come quella rela-tiva al bilancio. Il Trc è il pilastro di un percorso politico lungo 20 anni: che un consigliere di maggioranza venga in au-la e dica su questo argo-

mento ci asteniamo, ma soprattutto lo dica a nome del partito, è una presa di posizione molto pesante. Credo che sia necessario un chiarimento politico. Ognuno può votare con-tro quanto vuole, ma non su argomenti così impor-tanti».

L'Idv non ci sta. Ma il leader dell'Italia dei valo-ri Carlo Bulletti, che è anche vice presidente del-la Provincia, risponde per le rime: «Credo che dietro questa votazione si nasconda un problema di fondo e non marginale. Come Idv rivendichiamo il diritto ad esprimere un giudizio e pretendiamo di esser consultati sui gran-di temi della città. Il Pd ci ignora e poi si arrabbia se gli alleati non alzano la mano, non siamo obbliga-ti».

«So che qualcuno ha u-sato toni aspri - puntua-lizza Bulletti - e questo mi dispiace, ma noi dell'Idv

siamo molto sereni. E' un problema di metodo».

Quanto al merito l'Idv contesta «che il metrò di costa si sviluppa solo sull'asse Rimini - Riccio-ne, dimenticando infra-strutture strategiche co-me l'ospedale, la fiera, il palacongressi».

Il consigliere comunale dell'Idv Stefano Brunori motiva così l'astensione: «E' una scelta del diretti-vo con la quale concordo

in pieno e alla quale mi sono attenuto. Tra l'altro, al momento della votazio-ne mancavano anche al-cuni consiglieri del Pd (Fraternali e Zerbini, n-dr), forse il Pd farebbe be-ne a guardare prima in casa propria».

Tre delle quattro delibe-re presentate da Campo-resi e Franchini del Mo-vimento 5 Stelle sono sta-te bocciate con 18 voti, 11 quelli a favore e un'asten-

sione. Gioenzo Renzi (P-dl) coerentemente con quanto dichiarato in campagna elettorale ha votato con la maggioran-za, difendendo il metrò.

Fermi tutti. Intanto il P-dl chiede al sindaco Gnassi «di aprire una pausa di riflessione sul Trc che rischia di com-promettere le finanze del Comune di Rimini per i prossimi decenni in-guaiando società parteci-

pate come Agenzia mobi-lità costretta a tappare i buchi finanziari del me-trò».

Così, per non tralascia-re «opere urgenti quali fo-gne, impianti sportivi e i-struzione» il Pdl è pronto «a condividere un percor-so comune per riutilizza-re le aree espropriate ed i sottopassi in via di realiz-zazione, per migliorare la viabilità e la vivibilità della zona mare».

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Siglato un protocollo d'intesa tra Comune, polizia municipale, Cna, Confartigianato, Upa. .. scenderà in campo anche la guardia di finanza

Evasione, ora "Diamoci un taglio" Una parrucchiera denuncia: «Solo a Fontanelle sono 10 le "colleghe" che lavorano in casa»

di Emer Sani

RICCION E. Appostamenti con vigili in borghese e segna-lazioni alla guardia di finanza. Nella lotta a parrucchiere ed estetiste che lavorano abusi-vamente in casa questa volta pare si faccia sul serio. Ammi-nistrazione, polizia municipa-le, Cna, Confartigianato e Upa hanno siglato un protocollo d'intesa (che rientra nella campagna "Diamoci un ta-glio") al fine di contrastare il fenomeno che rischia di met-tere fuori mercato le imprese del settore. A Riccione ci sono 99 acconciatori e 39 saloni di estetica regolari, «in media ri-spettivamente uno ogni 361 a-bitanti e uno ogni 917 - spiega Marcello Serpieri di Cna -, so-no i numeri più bassi della provincia, dal quale emerge che le attività registrate da sole sarebbero in grado di sod-disfare la richiesta del merca-to, investendo nella professio-nalità e innovando». Degli ir-regolari non esistono numeri ufficiali «ma da uno studio realizzato a Perugia è emerso che a fianco agli operatori di-chiarati esistono quasi il 50% di attività abusive - spiega Da-

rio Cuccaro di Cna -, possiamo dire che la stessa percentuale indicativamente vale anche per il riminese». «Solo in zona Fontanelle ce ne sono almeno 10 abusive - dice la parrucchie-ra Vera Bucci -, di cui oltre la metà sono parrucchiere in pensione, anche da 10 anni, che conti-nuano a ricevere le clienti a casa». Con la firma del proto-collo «sarà attivato un punto di raccol-ta di segnalazioni ed entrerà in azione un siste-ma di collaborazione tra ope-ratori, associazioni di catego-ria, amministrazione e forze dell'ordine - dice Lanfranco Francolini, assessore alle At-tività economiche -, che non si

fermerà alla sola multa (500 euro per le parrucchiere e 1.032 per le esteti-ste), ma seguirà tutta una serie di controlli dell'uffi-cio del lavoro, Ausl

e guardia di finanza. Chi lavo-ri abusivamente deve capire quali sono le conseguenze a cui va incontro».

Semplificate anche le proce-dure di controllo. «Finora le verifiche erano praticamente impossibili - prosegue Cucca-ro -, adesso invece le forze

dell'ordine accettano anche le segnalazioni anonime». Le "denunce" verranno prima verificate dei vigili: «Gli agen-ti in borghese si apposteranno fuori delle case segnalate e in-terrogheranno chi esce dalle porte - spiega il comandante

Graziella C ia-nini - , una vol-ta che avremo sufficienti ele-menti in mano attiverò le al-tre forze dell'ordine».

«Per le attività in regola è mortificante assistere all'abu-sivismo amplificato e pubbli-cizzato dai clienti stessi, allo stesso tempo sentirsi pressati dai controlli mentre si assisto-no a una situazione irregolare dilagante - commenta Bruno Ferri dell'Unione provinciale artigiani (Upa) -. Oggi però sia-mo di fronte a qualcosa di nuo-vo: la sottoscrizione di questo protocollo darà una svolta a un problema diventato fin troppo grande». La crisi che stringe sempre più cambia le prospettive: «Oggi il sistema e-conomico non regge più quella parte di "nero" che rischia di mettere in crisi un sistema sa-no - conclude il sindaco Mas-simo Pironi -, occorrono ri-spetto delle regole, equità e concorrenza leale».

Francolini: attivato un di raccolta

«A breve sarà punto segnalazioni»

Secondo stime ufficiose ogni due attivi tà legali ce ne è una irrego lare

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il Resto del Carlino

RIMINI non sfermi bocciate le richieste dei ‘grillini

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non a cc one erve a nulla». ............................

Nella foto la fontana della Pigna, in piazza Cavour, ancora con i rubinetti a secco

5.11... E,e o :1), spi 3 dt an: ac .c liu 1a ti -9.31armee

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Vigili in borghese e 'spiate anonime contro estetiste e pirrucchien abusivi Controlli a tappeto per scovare i clandestini nascosti in casa

GUERRA aperta agli acconciato-ri e agli estetisti abusivi. Riccione lo fa con un protocollo che preve-de controlli in borghese della Poli-zia municipale davanti alle abita-zioni segnalate, e interventi con-giunti con Ausl, Finanza e Uffi-cio del lavoro. In città verranno af-fissi centinaia di manifesti e locan-dine: «I parrucchieri e le estetiste che lavorano in casa ti fanno paga-re le tasse per loro, non hanno controlli sanitari e mettono a re-pentaglio la tua salute». Il documento presentato ieri alla presenza del sindaco Massimo P i-roni è stato sottoscritto dai rappre-sentati di Cna, Confartigianato e Upa, Attività economiche e Poli-zia municipale. Niente sconti per i trasgressori che, in caso di accer-

tata attività abusiva, pagheranno multe salate: 500 euro i parruc-chieri, oltre mille gli estetisti. Per contrastare il fenomeno che, se-condo Dario Cuccaro della Cna, potrebbe interessare un 40/50 per cento delle attività (le regolari so-

ROFONDO NER0 Quasi La metà degli affari ormai sì svoLge fuori dalle strutture ufficiali

no 138) negli uffici delle tre asso-ciazioni si raccoglieranno le se-gnalazione da trasmettere alla Po-lizia municipale. Il comandante Graziella Cianini , in tandem con. l'assessore Francolini, attiverà i

controlli. Le associazioni accette-ranno anche denunce anonime. Gli artigiani presto tracceranno una mappa delle attività abusive. Lavoro che qualcuno sui già facen-do. Vera Bucci, rappresentante de-gli acconciatori, che a Riccione so-no 99, fa sapere che solo alle Fon-tanelle esistono circa dieci attivi-tà abusive: «C'è anche chi le ha da-vanti a casa. Alcune sono condot-te da parrucchieri che hanno ces-sato l'attività negli ultimi anni e che continuano a lavorare in ca-sa». Ma c'è anche chi la fa più sporca: «Una mia aiutante rac-conta Emanuela Castellani, rap-presentante delle estetiste, impie-gate in 39 saloni — mi aveva chie-sto due pomeriggi liberi per i lavo-ri di casa. Poi ho scoperto che in

.,XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX,

LA PIAGA

«Una mia dipendente - rivela EmanueLa

Castellani - mi ha chiesto due pomeriggi liberi, ma ho scoperto che riceveva

in casa Le mie clienti»

.............

Nei prossimi giorni verranno affisse in tutta

La città Locandine per invitare i riccionesi a non

rivolgersi agli abusivi, che sarebbero diverse decine

quelle mezze giornate lavorava per conto suo e con i miei clien-ti». «Questo fenomeno con la crisi ri-schia di accentuarsi _ avverte Mar-cello Serpieri _ proprio per evita-re la concorrenza sleale abbiamo chiesto il protocollo. Dobbiamo dare segnali e batterci per allevia-re la pressione fiscale». «Per le atti-vità in regola l'abusivismo è mor-tificante. Prima d'ora le ammini-strazioni non sono state disposte a fare un protocollo - dice Bruno Ferri dell'Upa ora daremo una svolta». «Agli abusivi _ incalza Damiano Suzzi della Confartigia-nato dobbiamo far sentire il fia-to sul collo».

Nives Coneolino

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gruppo di acconciatori \3' ed estetiste che hanno

firmato protocollo contro gli abusivi. Sotto il manifesto pubblico

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it Resto del Carlino

RIMINI

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De Gregorio Sì ai domiciliari Ok della giunta per le immunità del Senato ai domiciliari per Sergio De Gregorio del Pdl. Con 11 sì e 10 no parere favorevole alla richiesta avanzata dalla procura di Napoli che accusa il senatore di truffa e false fatturazioni per essersi appropriato dei fondi per l'editoria destinati al giornale di Valter Lavitola, 'L'Avanti'. A votare a favore dell'arresto Pd, ldv e Lega, contrari Pdl e Terzo Polo.

Pagina 6 ITALIA NON.

"La tensione non giustifico il terrorismo"

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Rimini e San Marino

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Resa dei conti tra Pd e Idv Il Partito Democratico e l'I-talia dei Valori sono ai ferri corti. La bomba è scoppia-ta dopo l'ennesima scelta controcorrente del consi-gliere dei dipietristi, Stefa-no Brunori, che ha deciso di astenersi sulle quattro delibere sul Trc bocciate dalla maggioranza. "Cre-diamo che un'opera pro-gettata 15 anni fa non ten-ga conto nel progetto at-tuale della modularità non toccando fiera-areoporto-ospedale" ha spiegato. Un atteggiamento che ha fat-to andare su tutte le furie il capogruppo del Pd Ago-sta, che ha invitato ad un incontro chiarificatore le segreterie di partito. E non è detto che possano esser-ci sviluppi, come la "cac-ciata" dello stesso Brunori.

Pagina 11 RIMINI

O n ( 1111"d scivola Naia di bananadel gtdlnn

APERTO ARMO

LA DOMENICA DALIE 8.30 ALLE 13.00

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Rimini e San Marino

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FUORI DA SANTARCANGELO DEI TEATRO E RICCIONE TEATRO

Tagli alle partecipazioni La Provincia esce di scena Sipario sulle partecipazioni. La Pro-vincia di Rimini infatti ha deciso di uscire dalla compagine societaria di Santarcangelo dei Teatri e Riccione Teatro. L'ufficialità è arrivata martedì sera con l'approvazione all'unani-mità da parte del Consiglio provin-ciale. Da Corso d'Augusto spiegano che la decisione parte dal presuppo-sto di "assicurare maggiore omoge-neità nei rapporti con i diversi sog-getti attivi in campo culturale sul territorio, soggetti che vengono so-stenuti attraverso modalità diverse dalla partecipazione associativa, che di per sé comporta una notevole ri-gidità nella spesa rappresentata dal-le quote associative annuali". Dun-que il sostegno economico della Provincia a due importanti prodotti culturali del territorio resta, ma ci sarà la possibilità da parte della Pro-vincia di decidere di volta in volta in che misura contribuire.

"Il provvedimento - specifica ilVi-

ce Presidente della Provincia di Ri-mini con delega a Cultura e Bilancio, Carlo Bulletti - riguarda esclusiva-mente una nuova modalità di con-tribuzione che permetterà, da subi-to, una maggiore snellezza dal punto di vista burocratico e, in prospettiva, un assetto più funzionale con il mu-tato quadro istituzionale che vedrà le competenze amministrative tra-sferite, nel giro di due anni, ad altri livelli. Le attività culturali delle due associazioni in oggetto rappresenta-no, e continueranno a farlo, un pun-to di forza del marketing territoriale provinciale.

Per questo continueremo a soste-nerle nel modo più congruo alle fi-nalità istituzionali del nostro Ente, e coerentemente all'indirizzo votato ieri, ad unanimità, da tutto il Consi-glio provinciale». Nella stessa seduta, il Consiglio Provinciale ha approvato il recesso dalle associazioni «Quali-tambiente» e «Camina».

Pagina 15 Fontane: abbandonate e fatte a pezzi

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