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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 18.11.2012 Pagina 1 di 21
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rassegna 18.11

Mar 09, 2016

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Raffaele Brogna

rassegna 18.11
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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

18.11.2012

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Regionale

Bologna

Piacenza

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

INDICE

Di Pietro a Bologna: “A breve darò le dimissioni da presidente Idv”18/11/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 3

Di Pietro in città: "Idv vuole mattarellum per far scegliere chi votare"18/11/12 Bologna Today 4

Di Pietro: "Idv è per un mattarellum che fa scegliere ai cittadini chi votare"18/11/12 Bologna Today 5

Italia verso le urne, Bologna palcoscenico18/11/12 Corriere di Bologna 6

Di Pietro con il sacco nero L'auto blu? Non ricordo18/11/12 Il Resto del Carlino Bologna 10

Di Pietro accoglie Favia: fa bene a chiedere il sostegno dell’Idv18/11/12 La Repubblica Bologna 11

Idv, Di Pietro flirta con Favia18/11/12 La Repubblica Bologna 12

Primarie, volata finale per Bersani18/11/12 Unità edizione Bologna 14

Sicurezza stradale, giovedì un seminario18/11/12 Libertà 15

La futura piazza di Rivergaro in un seminario di Architettura18/11/12 Libertà 16

Summit ‘salviamo ospedale’ «Io, disabile, lasciato fuori18/11/12 Il Resto del Carlino Ferrara 17

I grillini «L’Idv parli di politica»18/11/12 Corriere Romagna Ravenna 18

Coppie di fatto: scontro in aula fra la Fds e il Pd18/11/12 Corriere Romagna Ravenna 19

Per Fassino ‘solo’ la claque Per Vendola un centro congressi gremito18/11/12 La Voce di Romagna Ravenna 20

“La regola di San Benedetto” Letture e riflessioni con Liana Angelini e il professor Alessandro Russo18/11/12 Corriere Romagna Cesena 21

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18/11/2012 press unE *Fatto

Emi► Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Di Pietro a Bologna: "A breve darò le dimissioni da presidente Idv" (video)

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di nvidC Et7ààilii I Biderigria I 17 17 01% e m i-we 2 0-d

"I partiti personali sono condannati in tempi brevi a finire. E anche l'Idv lo farà". Parole di Antonio Di Pietro tornato a ricucire la fiducia con il suo elettorato da Bologna dove, con il caso del dispendio dissennato di soldi pubblici del consigliere regionale Paolo Nanni per convegni e trasferte inesistenti, sembrava che l'Idv potesse implodere.

Botta fortissima che porta ancora con sé molte ombre e parecchie polemiche, ma che il leader molisano rintuzza con l'ipotesi di defilarsi dalla presidenza del partito: "Con l'assemblea nazionale del 15 dicembre avvieremo l'iter per togliere il mio nome dal simbolo, poi attraverso il percorso che deciderà il congresso, sono pronto a farmi da parte".

La metafora di Di Pietro rientra nel repertorio contadino ("mi sento come quel padre che vede il figlio crescere, lo vede avere il raffreddore, e non vede l'ora che cammini da solo. Non lo abbandonerò mai, ma non ci sto con il cappello sopra per sempre"), ma rispecchia una possibile aria di cambiamento nell'Idv di certo non prima delle prossime elezioni di primavera.

"La data dell'election day la condividiamo soprattutto perché ci permetterà di risparmiare denaro", spiega l'ex magistrato, "ma ci vuole una legge elettorale come il Mattarellum per permettere agli elettori di scegliere direttamente chi votare. Poi certo Napolitano ha chiesto di votare prima la legge di stabilità, ma attenzione l'Idv voterà contro le leggi di quei tecnici in loden che facendo pagare sempre ai più deboli uccidono la

democrazia".

Di Pietro ne ha anche per l'annosa questione dei lacrimogeni piovuti dai tetti del ministero della Giustizia a Roma: "Non so se sono rimbalzati o da dove sono partiti, dico che il problema politica che ci sta alla base è una guerra tra poveri che non ha senso". Poi su Grillo che ha invitato i poliziotti a togliersi la divisa e mescolarsi con i manifestanti: "Sono stato poliziotti e magistrato, lo stato di diritto e la legalità vanno rispettate. Questo non vuol dire che sono contrario a quello che dicono Grillo e il Movimento 5 Stelle, anzi se come ha fatto Favia hanno bisogno di avvalersi di nostri deputati per far sentire la loro voce in Parlamento, prima di entrarci con i loro futuri deputati, ben venga".

Infine si torna a parlare dell'affare Mura/Nanni, proprio mentre la tesoriera nazionale è assente per problemi

di salute che l'hanno costretta in ospedale da giorni: "Piena fiducia a Silvana Mura, sono orgoglioso di lei. E poi l'Idv, come gli altri partiti, non aveva obblighi di legge, titoli giuridici e tecnici, per controllare le spese di Paolo Nanni. I fondi venivano gestiti direttamente dal consigliere regionale e ora la magistratura fa bene ad accertarne l'utilizzo improprio. Il mio partito si costituirà parte civile e nel caso otterrà indietro un risarcimento lo devolverà in beneficienza".

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

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18/11/2012 press unE

BolognaToday

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Matteo Scarlino

.6clognaToday » Politica

Di Pietro: "Idv è per un mattarellum che fa scegliere ai cittadini chi votare" Anche Antonio DI Pietro oggi è a Bologna. In mattinata sl è espresso sulla legge elettorale: "Scegliere per quale programma e per quale coalizione votare"

di Redazione - 17 novembre 2012

Antonio Di Pietro oggi a Bologna, in contemporanea

alla presenza di Gianfranco Fin che questa mattina ha

inaugurato un nuovo reparto dell'Ospedale Sant'Orsola. "La

legge elettorale che l'Idv vuole è quella per cui ha dato il

cuore, la ragione e l'anima, l'anno scorso insieme al comitato

referendario". Così Antoole M Metro, durante una

conferenza stampa , ha spiegato che il partito di cui è

presidente opta per "un mattarellum che permette ai cittadini di scegliere per chi votano, per quale programma, per quale coalizione".

QUESTA NON E POLITICA MA MERCIMONIO POLITICO. Perché "riteniamo che sia un'offesa agli elettori quella di riservarsi, dopo le elezioni, di potersi

alleare a destra o a sinistra per un programma o per l'altro, a seconda di quante poltrone in più si possono ottenere da una parte o dall'altra. Questa non è politica, ma mercimonio

politico", ha detto. In questo senso è "ottimale" la data del 10 marzo "individuata dal Capo dello

Stato" per "permettere non solo di rispettare gli impegni presi rispetto agli scioglimenti dei consigli

regionali, ma anche per fare una nuova legge elettorale. Non avrebbe senso un rinvio fino al 10 marzo, senza che nel frattempo non si fa una legge elettorale".

ELEZIONI REGIONALI E NAZIONALI. Fare elezioni regionali e nazionali in un unico giorno, infatti,

"é una soluzione - ha aggiunto Di Pietro - che noi dell'Idv apprezziamo e condividiamo". Perché

consente "di dare meno fastidio possibile agli elettori, di fare in modo che più elettori possano

andare a votare e di risparmiare denaro per un'incombenza del genere".

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BolognaToday

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Matteo Scarlino

.6clognaToday » Politica

Di Pietro: "Idv è per un mattarellum che fa scegliere ai cittadini chi votare" Anche Antonio DI Pietro oggi è a Bologna. In mattinata sl è espresso sulla legge elettorale: "Scegliere per quale programma e per quale coalizione votare"

di Redazione - 17 novembre 2012

Antonio Di Pietro oggi a Bologna, in contemporanea

alla presenza di Gianfranco Fin che questa mattina ha

inaugurato un nuovo reparto dell'Ospedale Sant'Orsola. "La

legge elettorale che l'Idv vuole è quella per cui ha dato il

cuore, la ragione e l'anima, l'anno scorso insieme al comitato

referendario". Così Antoole M Metro, durante una

conferenza stampa , ha spiegato che il partito di cui è

presidente opta per "un mattarellum che permette ai cittadini di scegliere per chi votano, per quale programma, per quale coalizione".

QUESTA NON E POLITICA MA MERCIMONIO POLITICO. Perché "riteniamo che sia un'offesa agli elettori quella di riservarsi, dopo le elezioni, di potersi

alleare a destra o a sinistra per un programma o per l'altro, a seconda di quante poltrone in più si possono ottenere da una parte o dall'altra. Questa non è politica, ma mercimonio

politico", ha detto. In questo senso è "ottimale" la data del 10 marzo "individuata dal Capo dello

Stato" per "permettere non solo di rispettare gli impegni presi rispetto agli scioglimenti dei consigli

regionali, ma anche per fare una nuova legge elettorale. Non avrebbe senso un rinvio fino al 10 marzo, senza che nel frattempo non si fa una legge elettorale".

ELEZIONI REGIONALI E NAZIONALI. Fare elezioni regionali e nazionali in un unico giorno, infatti,

"é una soluzione - ha aggiunto Di Pietro - che noi dell'Idv apprezziamo e condividiamo". Perché

consente "di dare meno fastidio possibile agli elettori, di fare in modo che più elettori possano

andare a votare e di risparmiare denaro per un'incombenza del genere".

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18/11/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Gli appuntamenti uture) Poiitiche. Per

. e rerel' Rush finale pd ' la S. gara, L ank.

-)ersan,

Italia verso le urne, Bologna palcoscenico Sfilata di politici ieri a Bologna. Nella mattinata di ieri il presidente della Camera, Gianfranco Fini ha incontrato al Baraccano i suoi sostenitori dell'Emilia-Romagna che confluiranno nel progetto I Mille per l'Italia e annunciando l'intenzione di voler collaborare con il bolognese Luca Cordero di Montezemolo che qualche ora dopo a Roma ha fatto debuttare in politica la sua associazione a Roma. Ma ieri a Bologna è arrivato anche il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro in quello che è probabilmente il momento più basso della sua parabola politica. Poco distante da lui c'era Nichi Vendola in via Azza Cardino che gli ha espresso la sua vicinanza e ha auspicato che l'ex pia rientri nel perimetro del centrosinistra. La giornata bolognese del governatore della Puglia, in piena campagna per le primarie, si è chiusa poi in serata al Teatro delle Celebrazioni. Ma anche la settimana che si apre si preannuncia densa di appuntamenti significativi soprattutto in vista dello sprint :finale delle primarie. Venerdì prossimo il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani terrà un comizio al Paladozza dove i suoi sostenitori hanno anche organizzato una festa. Il gran finale sarà poi il colpo a sorpresa a cui sta pensando il sindaco di Firenze Matteo RCTAZio Alla Leopolda ha promesso dal palco che tornerà in Emilia e più precisamente a Bologna. Resta solo da fissare la data e il posto.

O. Rc.

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Pagina 5 Ilaiia e1,0 c ut - c, Bologna palcoscenico

18/11/2012 press unE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Vendola: vincerò E incassa il voto di Amelia e Fiom

«lo mi aspetto di vincere le primarie in Emilia-Roma-pia e anche in Italia». Così ie-ri si è presentato il leader di Sel e governatore della Pu-glia, Nichi Vendola al suo ar-rivo a Bologna al Centro Co-sta. di via Azzo Gardino. Ad attenderlo all'incontro orga-nizzato dall'associazione per il rinnovamento della sini-stra guidata da Sergio Caser-ta e dall'associazione Marx2l c'erano o dirigenti di Sel, dalla capogruppo Cathy La Torre al consigliere regio-nale Gianguido Natali, dal consigliere comunale Loren-zo (»riunii alla presidente di quartiere Milena Naldi. Ad attendere Vendola anche il segretario regionale della Fiorii, Bruno Papignani, l'as-sessore Amelia Frasearoll, Flavio Fusi Pecci dell'asso-ciazione Il Mosaico e Mauro Alboresi della Cgil. Nei gior-ni scorsi Papignani ha an-nunciato che non andrà a vo-tare alle primarie perché poi dovrebbe impegnarsi a vota-re chi vince e nel caso la. spuntasse Renzi lui non vuo-le proprio votarlo. Di questo si è parlato al Centro Costa perché Vendola ha risposto a

Papignani e lo ha quasi con-vinto a cambiare idea. «Ni-chi mi ha detto che anche per lui siamo di fronte al bu-io (se vince Renzi ndr) ma. che bisogna spendersi per una battaglia che è di fronte a noi. E adesso sto rifletten-do se andare a votare anche perché in questi giorni ho parlato con molti compagni che mi hanno invitato ad an-dare ai seggi». Nei giorni scorsi il segretario della Fiom di Bologna, Giordano Fiorani si era già espresso per Vendola.

Ma da ieri Nichi Vendola può contare anche sull'ap-poggio di Amelia Frascaroli, l'assessore al Welfare della.

giunta Merola. Il suo era un voto probabile ma non scon-tato anche perché l'ex diri-gente della Cari tas ha fatto una lista civica insieme a Sel ma con quel partito non c'en-tra niente, viene da un'altra. storia politica. «Ci ho pensa-lo un po' — dice Frascaroli — perché devo dire che al-l'inizio la campagna delle pii-mafie era partita con un brut- - to stile. Adesso le cose sono cambiate, la gente viene coin-volta. Ho deciso che voterò e che voterò per Vendola». L'endorsement di Frascaroli non significa che per il gover-natore della Puglia votino tut - ti quelli che hanno accompa-gnato l'avventura dell'asses-sore alle primarie per la scel-ta del sindaco perché altri, co-me consigliere comunale Francesco Errani hanno scel-to Renzi, ma sicuramente si tratta di una buona notizia per il leader di Sel.

In serata Vendo la in un Te-atro delle Celebrazioni gremi-to in ogni posto ha ribadito la sua convinzione per una vittoria finale: «A chi mi chie-de se dopo la sconfitta sarei pronto a fare il ministro, ri-

spondo sempre che porta sfi- 9-,a. Sto partecipando a queste primarie per vincerle e sento di avere le carte giuste per potercela fare». In platea a sostenere la sua corsa c'erano la Frascaroli, i consi- glieri comunali di Sel, Cathy La Torre e Lorezo Cipriani, oltre al democratico, Ser-

gio Lo Giudice. Accolto sul palco dalle note di Caparez- za, altro pugliese doc, Vendo- la non ha risparmiato un at- tacco a Luca Cordero di Mon- tezemolo, ha rilanciato l'idea di un governo Monti bis. «E di una noia pazzesca», ha. commentato il leader di Sei. Ad aprire il suo intervento una delle volontarie del conti- tato Bologna per Vendola: «Abbiamo visto l'ottimo lavo- ro che hai saputo fare come governatore di una regione. Adesso ti sosteniamo perché sappiamo che puoi fare lo stesso per il questo Paese».

Mauro Giordano Olivo Romanini

RIPRODUZAGNE RiSERW,iA.

il numero uno di Sei

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Difesa ad oltranza La Mura e gli scandali? Né ìo né lei potevumo sapere cosa accadeva

tecnico-giuridica che devono risolvere i prn, se poi la legge non è chiara va cambiata. Sa-rei curioso di sapere come si sono compor-tati gli altri partiti». L'inchiesta della Procu-ra lo accontenterà. C'è

Quando Di Pietro ar-riva in auto scortato dai carabinieri, la res-sa è solo di cronisti e cameraman. Il leader non si sottrae alle do-mande, rintuzza come può, rilancia l'accusa di killeraggio politico,

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Ilaiia e1,0 c urn,:,"Bologn,1 palcoscenico

18/11/2012 press unE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Pochi supporter, molte domande Per Di Pietro la visita più difficile

Sono tempi difficili per Antonio Di Pie-tro, padre padrone di un partito in caduta libera, dilaniato dagli scandali, ai minimi storici del consenso popolare. Ufficialmen-te in città per promuovere i referendum a_n-ticasta e sull'articolo i8, è tornato in realtà per ricompattare i suoi dopo le inchieste che hanno terremotato il partito e spiegare la nuova svolta politica che allontana Gril-lo e riavvicina i'Idv al centrosinistra. L'ac-coglienza. per l'ex pm di Mani pulite è fred-dala. I bolognesi disertano il gazebo di via Indipendenza e i commenti di chi passa non sono teneri. «Ma con che coraggio si presentano?», dice un signore alludendo al caso Maruccio, alla gestione disinvolta dei fondi regionali da parte dell'ex capogrup-po Paolo Nanni, alle auto blu per la coordi-natrice regionale Silvana Mura pagate coi soldi della Regione. Un altro lancia un'oc-chiata e rincara: «Gabanelli docet», chiaro riferimento alla punta- ta-mazzata di Report.

grande accusatore che ha messo in moto l'inchiesta. Come mai lui si e Mura no? «Prendo atto che Morace sapeva e bene ha tatto a denunciare. E giusto che chi ha sba-gliato paghi». Nemmeno il presunto utiliz-zo di auto blu a spese della Regione, sem-pre negato dall'ex assessore di Cofferati, è riuscito a scalfire l'immenso credito di cui gode la Mura. «Quando é venuta ha sem-pre fatto attività politica, mica festini. Non so se quando sono venuto qui sono salito sulla macchina di Nanni, non lo sto esclu-dendo, anche se di regola, da 20 anni, vado con la scorta. Altrimenti sarebbe venuto a prendermi il referente di partito, all'epoca Nanni. Ma mica posso chiedere patente e libretto o chi paga. La questione non solo è penalmente irrilevante ma nemmeno poli-ticamente inopportuna».

C'è una legge regionale che impedisce l'utilizzo di fondi del gruppo per attività di

partito ma per Di Pie- tro «è una questione

ma chi si aspetta un'ala- tocritica, per lo meno politica, sulla presun-ta gestione opaca dei fondi in Regione e il mancato controllo dei vertici resta deluso. Di Pietro lascia Nanni al suo destino ma di-fende Mura a spada tratta: «Se Nanni ha. usato male quel denaro mi spiace ma non ne abbiamo mai saputo nulla. Spero possa dare giustificazioni coerenti, i pm devono andare avanti e i'Idv si costituirà parte civi-le in un eventuale processo».

Quella della Mura, plenipotenziaria in Regione, cofondatrice e tesoriera del parti-to, è invece una difesa a oltranza. Nessuna responsabilità politica per il caso Nanni. «Io e lei non avevamo titolo per controlla-re le spese, nè dal punto di vista tecnico nè politico. Non è qui per ragioni di salute ma le rinnovo la mia fiducia: siamo orgogliosi di quel che ha fatto. All'epoca era a Roma, non poteva sapere». Sapeva eccome l'ex se-gretario cittadino Domenico Morace, il

poi la vicenda di Mas-sa con la Mura indagata per una presunta falsa testimonianza in suo favore in una causa civile, che ha vinto, per il dominio del sito internet: «L'iscrizione è naturale dopo la denuncia ma quel signore, che de-ve pagare danni per mezzo milione, potreb-be rispondere di calunnia». Mentre gli atti-visti smontano il gazebo, l'ex pm, «scorta-to» dal consigliere regionale Sandro Man-dilli, si avvia verso l'auto. Apre il cofano e spuntano sacchi neri della spazzatura. «So-no quelli portati via dalla Regione dal-l'Idv?», chiede scherzando un cronista. «Ma quando mai, ecco che c'è: me l'hanno regalato quelli dei carnevale di Viareggio». È un pupazzo con le sue fattezze, Di Pietro posa per i fotografi e sfodera un sorriso aperto.

Uno dei pochi della giornata. Gianinca Rotondi

PPRODUZIONE RISERVAI!, Pagina 5

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18/11/2012 press unE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Dal Baraccano Fini rii ancia Mille per Monti

«Io e Montezemolo non ab-biamo bisogno di incontrar-ci, ci conosciamo da trent'an-ni e siamo nati tutti e due a Bologna». Così ieri il presi-dente della Camera Glanfran - co Fini ha risposto a chi gli chiedeva se ci sarà un'allean-za o una collaborazione con l'associazione Italia Futura che sempre ieri ha debuttato sulla scena politica naziona-le. Fini dopo la netta flessio-ne nei sondaggi di Futuro e Libertà ha deciso di cambiare schema di gioco e ha puntato su un rilancio con la nascita del movimento I Mille per l'Italia. Si tratta di un tentati-vo di pescare nella società ci-vile per dare vita ad un'unica Lista per l'Italia insieme al - l'Udc di Pierferdinando Casi-ni per proporre il bis di Mario Monti alla guida del Paese. Dell'assemblea dei mille l'Emilia-Romagna manderà un centinaio di persone che ieri hanno incontrato Fini. La cosa curiosa e che questo as-se centrista o terzopolista che prova a cambiare l'offerta po-litica nazionale ha la testa a Bologna. Sebbene le loro tra-

iettorie professionali li abbia--no poi portati in giro per il Pa-ese e soprattutto a:Ro- ma, Fini, Montezemo- lo e Casini sono tutti e tre bolognesi. E in questa città e in que- sta regione si gioca- no una parte impor- tante della loro sfida ammesso che alla fi- ne saranno tutti e tre dalla stessa parte. Non è un caso che it ri mentre Fini parlava a Bolo-gna una folta delegazione di Italia Futura partiva da qui per andare a sentire a Roma Luca Cordero di .Montezemo-lo che ha fatto il suo debutto nella contesa politica. Non si candiderà direttamente ma al momento anche lui chiede con forza un Monti-bis. Da Bologna sono partite circa du - ecento persone, molte delle quali con il treno italo dello stesso Montezemolo, mentre un paio di pullman sono par-titi da Cesena.

Accanto a Fini in mattinata al Baraccano c'era il suo fede-lissimo Enzo Raisi, parla-mentare di Flì, i consiglieri 117,,A19,7•2 Eí 6P [110.4, 04! o ti. .11 Olà a

Giuseppe Elaiani. Pochi gli altri politici presenti: tra que-sti l'ex guazzalo piano Alecs Bianchi, l'ex consigliere pro-vinciale del Pdl, Angeia Lab-canea. Per il resto a parlare al microfono (tre minuti a te-sta) molti esponenti della so-cietà civile che rappresenta-no un po' tutti i settori. Tra i bolognesi prendono la paro-la il commercialista Andrea Aiberghini e Clan Primo Quagliano, economista e di-rettore del centro studi Pro-motor (quello del Motor Show che scuote la platea do-ve ci sono anche molti ex mis-sini quando dice: «La mia po-sizione politica? Quella di Mussolini quando era diretto-re dell'Avanti». Tra gli inter-venti che colpiscono dì più Gianfranco Fini c'è quello di Maximiliano Ulivieri in se-dia a carrozzelle che lavora nel campo del turismo acces-sibile e da qualche tempo blogger perii Fatto Quotidia-no. Nella sala del Baraccano hanno preso la parola anche Marina Sassi, assistente giu-diziario al Tribunale di Bolo-gna e il segretario regionale del Partito liberale italiano, Stefano Angeli e molti altri

dalle altre province della re-gione: imprenditori, funzio-nari statali, artigiani.

La platea della Lista Italia ha sentito il lungo discorso di Fini con un'idea base al cen-tro: «Non si può buttare via l'agenda Monti non appena si apriranno le urne. Altrimenti ci ritroveremo in una situazio-ne analoga a quella dalla qua-le stiamo uscendo». L'arrivo di Fini è stato oggetto del sar-casmo in rete degli ex compa-gni di viaggio del Pdl che og-gi si ritrovano per discutere delle primarie del prossimo :t6 diceMbre.

Olivio Romanini olivio.romanini(à)res.it

presidente della Camera

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Viaregg■,<tlì , ,

ROMENI PARLA DI PRIMARIE IL NOTO POLITOLOGO SARA MARTEDI' ALLA SEDE ACLI DI VIA LAME PER DISCUTERE DI CENTROSINISTRA IN UN EVENTO ORGANIZZATO DALL'OFFICINA DELLE IDEE

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

18/11/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

ANC ZT.,-0 WV «LA MURA NON SAPEVA DI NANNI»

Di Pietro con il sacco nero «L'auto blu? Non ricordo»

GILBERTO DONDI DANIELE PASSERI

E' FINITA con una risata, quando il leader dell'Idv Antonio Di Pie-tro, prima di andare via, ha aperto il baule dell'auto ed è spuntato un grosso sacco nero. Tutti hanno su-bito pensato ai famosi sacchi neri dei consiglieri regionali dell'Idv di cui tempo fa si è occupata la Procu-ra che indaga sui conti del gruppo. Ma Tonino, ieri a Bologna per so-stenere i referendum, ha spiegato, divertito: «Dentro il sacco c'è un regalo che mi hanno fatto a Viareg-gio...». Poi, davanti ai flash dei foto-grafi, ha estratto la sua caricatura di cartapesta fatta dai maestri via-reggini del Carnevale. Prima delle risate, però, c'erano sta-te le domande su Paolo Nanni, l'ex consigliere indagato per peculato, e sulla coordinatrice regionale Sil-vana Mura (assente ieri per motivi personali). Domande a cui Di Pie-tro non si è sottratto, rintuzzando colpo su colpo, in un clima di stri-sciante tensione. Non molti i mili-tanti presenti al gazebo in via Indi-

pendenza, angolo via Righi. Qual-che parola grossa è volata fra il con-sigliere regionale Sandro Mandini e l'ex Idv Giuseppe Spaccapanic-cia„ che ha tentato invano di fare domande ed è stato 'congedato' co-sì da Mandini: «Sei un pirl...». Quanto a Di Pietro, sul caso Nanni ha difeso a spada tratta la Mura: «Nè io né lei potevamo sapere co-me Nanni gestiva i soldi del grup-po Idv. La legge non ci dà alcun ti-tolo per saperlo. Quando alla Mura sono arrivate alcune voci, ha deci-so di non ricandidarlo. Quali altri partiti fanno così? La Mura lavora, non fa i festini, e io sono orgoglio-

• L'INCHIESTA

k PER PECULATO

«La Legge non consente ai vertici del partito di sapere come i gruppi regionali gestiscano i fondi. pm fanno bene ad indagare»

so di lei». Nanni è accusato di aver usato i fondi Idv per fini personali o di partito (la legge li assegna solo per l'attività del gruppo). Fra i capi d'accusa, le auto blu pagate da Nan-ni anche alla Mura e a Di Pietro.

«IO GIRO da 20 anni con la scorta — ha detto Di Pietro anche og-gi sono arrivato con i carabinieri. Può essere capitato che abbia usato l'auto blu in qualche visita a Bolo-gna, non ricordo. Se è successo, ha pagato Nanni. Però l'ultima cosa che mi si può chiedere è di doman-dare patente e libretto. Chi doveva pagare se non il referente del mio partito in Emilia Romagna? Stabi-lirà la magistratura se è reato. For-se serve una legge più chiara e che consenta tale uso». Nessuna auto-critica su Nanni. «Se Nanni ha sba-gliato deve pagare — ha detto To-nino — e l'Idv si costituirà parte ci-vile. E' giusto che i pm indaghi-no». In:Fine, un accenno ai grillini: «Giovanni Favia collabora con un deputato Idv? Fa bene ad avvalersi di chi sta dentro le istituzioni fin quando non ci sarà I'M5S».

MORACE E «I RAGAZZI DEL 49» DOMENICO MORALE, 'GRANDE ACCUSATORE' DELL'I DV, ALLE 11,30 AL BARACCANO DISCUTERÀ Di PARTITI CON VASSALLO [PDI E VELTRI [EX 10V)

COORDINAMENTO PDL OGGI ALLE 10,30 IN VIA SANTO STEFANO 43 SI PARLERÀ DI PRIMARIE DEL CENTRODESTRA CON I SENATORI BERSELLI E BETTAMIO

SERATA PRO-DE INCONTRO PUBBLICO, ALLE 21 AL CIRCOLO PD DI VIA BASTIA, DEI SOSTENITORI DI MATTEO RENZI CON L'EX SINDACO DI PIACENZA ROBERTO REGGI

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Redditi, Bologna lapovera

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18/11/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Di Pietro accoglie Favia: fa bene a chiedere il sostegno dell'Idv IL LEADER dell'IdvAntonio Di Pietro, ieri in città per una iniziativa anti-Casta, ha teso la mano al consigliere grillino Giovanni Favia in rotta con Beppe Grillo.

«Fa bene a chiedere il nostro sostegno per l'attività parlamentare» ha detto Di Pietro. Sull'uso delle auto blu a disposizione del gruppo Idv in Regione, il leader ha scarica-to le responsabilità sull'ex consigliere Pao-lo Nanni difendendo la tesoriera Silvana Mura.

Antonio Di Pietro con la sua maschera di cartapesta PERSI CH ELLA A PAGINA V

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18/11/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Idv, Di Pietro flirta con Favia Fa bene a chiedere il nostro appoggio". E sulle auto blu scarica suNanni

BEPPE PERSICHELLA

MENTRE i grillini si interroga-no se sia giusto o meno, Anto-nio Di Pietro sposa la proposta di Giovanni Favia per una futu-ra collaborazione in Parlamen-to tra il consigliere regionale e l'Idv Franco Barbato. «La sua scelta va rispettata, non stru-mentalizzata» premette. «Non spetta a me fare il suo difenso-re, però so per certo che lui e il M5Stelle possono e fanno bene ad avvalersi di chi sta dentro le istituzioni fino a quando non ci stanno loro». Di Pietro ieri era in città per una riunione a por-te chiuse con il suo partito e per promuovere il referendum an-ti-casta. Inevitabile un com-mento sul feeling tra Favia e Barbato. L'idea che i due stan-no vagliando è quella di com-battere assieme singole batta-glie in Parlamento da qui a marzo. «È un mo do democrati-co per porre un problema che deve essere risolto nelle istitu-zioni fino a quando non ci stan-no loro» risponde indiretta-mente Di Pietro a Favia. In-somma, si può fare. Alcuni 5 Stelle però sono scettici: per-ché proprio a pochi mesi dalla fine della legislatura — si chie-dono - dopo che Grillo era sta-to categorico («Nessuna al-leanza con l'Idv né con nessun altro partito»)? Anche per que-sto Di Pietro precisa: non si tratta di «un'alleanza politica

tra Favia e Barbato, né tra me e Grillo». Il flirt con Favia è utile per non chiudere del tutto i rap-porti tra Idv e SStelle, soprat-tutto in regione dove il consi-gliere ribelle, dato più volte in procinto di lasciare Grillo per passare proprio con Di Pietro, gode ancora di un forte credito e consenso. Per ora c'è solo questo e nulla più, anche per-ché Di Pietro guarda al centro-sinistra e lo ha ribadito ieri al suo partito: alle primarie si do-

vrà votare Vendola o Bersani, nel tentativo di rientrare nei giochi a scapito dell'Udc. Dal-l'ultima sua visita però oltre a quello politico è cambiato an-che lo scenario giudiziario. A fi-ne settembre Di Pietro aveva preso le distanze dal suo ex ca-pogruppo in Regione Paolo Nanni, finito sotto indagini per peculato dai pm bolognesi. Al-lora però ancora non si sapeva che almeno otto fatture per pa-gare le auto blu riguardassero il

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18/11/2012 pressunE

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

LEADER Antonio Di Pietro tra l'assessore comunale Idv Nadia Monti e il consigliere regionale Sandro Mandini

non lo so. Certamente, se fossi salito sulla macchina di Nanni, l'ultima cosa che mi si può chiedere è che avrei dovuto chiedere patente e libretto, o se quella spesa la pagava lui o la Regione». L'ex pm rimette tut-to al giudizio della magistratu-ra, ma si chiede anche se que-sto episodio possa configurarsi come reato e se non serva una nuova e più chiara legge. «Un comportamento del genere non solo non è penalmente ri-levante, ma neanche moral-mente scorretto. A Bologna Sil-vana Mura è venuta a fare il suo dovere, non certo i festini. Hata

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suo braccio destro e coordina-trice regionale Silvana Mura (che daun paio di settimane, ha spiegato ieri Di Pietro, si trova ricoverata in ospedale per un delicato intervento). Ma la coordinatrice, così come lo stesso leader, «non sapeva né poteva sapere» di queste spese, che Nanni regolava usando i soldi pubblici della regione. Anche perché pure Di Pietro potrebbe aver usufruito di que-sti passaggi. «Non lo escludo,

mia fiducia». La tensione accu-mulata nel lungo botta e rispo-sta con i cronisti (in mezzo an-che le provocazioni dell'ex Idv Giuseppe Spaccapaniccia) si scioglie davanti all'auto blu di Di Pietro. Dal baule spunta un grosso sacco nero, che però non ha nulla a che vedere con quelli portati via la notte di San Petronio dalla Regione. Dentro c'è solo un grosso pupazzo di carta, uguale uguale all'ex pm.

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Primarie alaci .finale per Bemml

l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

18/11/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Primarie, volata finale per Bersani Ieri Vendola, a giorni Renzi, venerdì il segretario Iscritti a quota 5Omila, ma il Pd crede nel boom

BOLOGNA

CLAUDIO VISANI

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La corsa per le primarie del centrosini-stra ha imboccato la dirittUra d'arrivo. 'l'ra ieri e oggi centinaia di iniziative dei Comitati dei diversi candidati in tutta la regione. Soprattutto, 700 uffici elettorali aperti e più di 10mila volontari all'opera per le pre-registrazioni degli elettori che intendono partecipare al voto per la scel-ta del candidato premier, domenica 25 novembre. Una pratica, quella delle pre- iscrizioni, che sembra decollare len-ta, a fatica. Più per mancanza di abitudi-ne che per la complessità del meccani-smo, si direbbe. La registrazione è tutto sommato semplice, negli uffici elettorali come on line. Anche se, in quest'ultimo caso, non si capisce bene qual è il vantag-gio, dal momento che comunque il gior-no del voto bisogna ripassare dall'ufficio

elettorale a ritirare il certificato e versare la quota di partecipazione (minimo 2 eu-ro). Fino a venerdì si erano iscritti circa 50mila persone (di cui 20mila a Bolo-gna), che è comunque un numero alto se si considera, ad esempio, che gli iscritti al Pd in Emilia-Romagna sono 90mila. Ma è proprio in questo fine settimana che il coordinamento regionale delle primarie si aspetta il boom di iscrizioni. Anche se l'impressione è che la maggior parte de-gli elettori si registrerà soltanto îl giorno del voto, quando accanto ad ognuno dei quasi mille seggi ci sarà un ufficio eletto-rale aperto.

NESSUNA PREVISIONE, MA FIDUCIA

Previsioni sull'affluenza al voto nei gaze-bo gli organizzatori non ne fanno. L'uni-co precedente che si può in qualche mo-do raffrontare a queste primarie di coali-zione (Pd. Sci e Psi) è quello delle prima-rie che nel 2005 incoronarono Romano Prodi leader dell'Unione con ben (328mi-

la votanti in Emilia-Romagna: record difficilmente superabile in questi tempi di and-politica. Le altre primarie erano solo del Pd. Quelle fondative del 2007, che portarono ai gazebo 434mila eletto-ri per l'elezione di Walter Veltroni se-gretario. E quelle più recenti del 2009 che diedero la leadership a Pier Luigi Bersani con 388mila votanti, 'l'ra i pro-motori delle primarie c'è comunque otti-mismo. »Tutto procede per il meglio -dice Giorgio Sagrini, esponente del Pd nel coordinamento regionale - vedrete che alla fine i numeri saranno alti. Stia-mo lavorando per eguagliare e supera-re le partecipazioni precedenti». Intan-to arrivano i primi big e si prepara la volata finale, che culminerà venerdì prossimo, alla sera, nella manifestazio-ne-happening promossa dai Comitati per Bersani al PalaDozza di Piazza Azza-

Ancere anche qui», Data da deddem cer Remi Di Pietm «VotMe a sinìgra» ritta, a Bologna, con l'intervento del se-gretario nazionale del Pd, che rimane il grande favorito nella gara delle prima-rie, Sarà non solo una manifestazione politica ma anche una festa, con tanto di stand gastronomici e musica. In setti-mana.- ma non si sa ancora nè la data nè il luogo nè il formai - tornerà sotto le Due Torri anche il rottam atore Matteo Renzi, considerato lo sfidante più insi-dioso per Bersani. Per tutti, forse, ma non per Metri Vendola, che ieri era a Bo-logna nella giornata dell'ingorgo dei lea-der in città, con Antonio Di Pietro e Gianfranco Fini, dlo sempre perso nei sondaggi e sempre vinto nelle urne. Io mi aspetto di vincere in Italia e anche in Emilia-Romagna», ha dichiarato Vendo-la. Curiosamente, anche Di Pietro ha in-vitato da Bologna i suoi elettori a votare alle primarie del centrosinistra di cui non fa più parte, e a scegliere «i candida-ti che non vogliono il Monti-bis», cioè Vendola o Bersani, perchè Renzi sem-bra invece voler fare Al Marchionne del-la politica». ,Spero che Tonino sappia ritrovare la strada del centrosi popolo dell' Idv è stati) sempre ricambiato Vendola.

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

18/11/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

press LinE 18/11/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634 Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

Diffusione: 26.480

La futura piazza di Rivergaro in un seminario di Architettura PIACENZA - (einict) Si aprono nuovi scenari per Rivergaro, il "salotto" di Piacenza. Se ne parlerà all'interno di un se- minario previsto per il 23 no- vembre, dalle 9.30 alle 12.30,

B del polo territo- riale del Politecnico di Pia- cenza, in via Scalabrini. La facoltà di Architettura, infat- ti, è pronta a verificare la possibilità di un nuovo con- corso di architettura per la riqualificazione di Rivergaro, dopo il workshop che, nel giugno scorso, aveva messo al centro dell'indagine degli studenti il territorio dell'alta Val trebbia. «Da due anni - spiega Marco Mareggi, refe- rente del progetto - diversi gruppi di studenti stanno progettando e ripensando come migliorare la \Tivibilità di questo stupendo territorio che va insieme valorizzato e tutelato». Questa volta, l'ini- ziativa è promossa nell'am- bito del Laboratorio di pro- gettazione urbanistica (do-

centi di rilerimen to sono Paola Pucci e, come si dice-va, Marco Mareggi) e preve-de un seminario, dal titolo "Ri-generazione urbana", or-ganizzato dall'architetto Chiara Locardi, con il patro-cinio e la partecipazione sia dell'assessore regionale Sa-brina Freda, sia dell'ammini-strazione comunale di River-garo. «Sarà l'occasione per un confronto tra ammi rii-straziom comunali, regiona-li, progettisti e future giovani generazioni di architetti» spiegano i docenti. Ecco il programma della giornata. Ad aprire i lavori, sarà Guya Berteli" del Politecnico di Mi-lano; seguirà l'intervento dell'assessore regionale Fre-da e di quello del sindaco di Rivergaro, Pietro Martini, con l'assessore Fabrizio Nar-botti. Tre gli in terventi dei progettisti della "piazza nel parco", Filippo Albonetti, Marco lacopini, Chiara Lo-cardi, in collaborazione, tra i tanti, anche con artisti quali Romano Bertuzzi, William Xerra, Giorgio Milani, Alfre-do Casali. Alle 11.30, ap-profondimento sul Piano strutturale comunale come percorso partecipato a cura di Elena Lolli. Chiuderà i la-vori la discussione con gli studenti.

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Essendo un'assemblea sull'ospedale, L minimo che si potesse ipotizzare è che avrebbero partecipato gli ammalati Copparo, la denuncia di Giuliani (Idv): «Umiliato»

di BENEDETTA SALSI

Su 't 'salvii io ospedale' GIULIANO GIULIANI

«Io, disabile, lasciato fuori»

press unE il Resto del Carlino 18/11/2012

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

A UN CERTO punto pronuncia la parola 'umiliante' La dice così, in mezzo alle altre, mentre spiega che in carrozzina, l'altra sera, non ha potuto raggiungere la sala in cui si svolgeva l'assemblea del comita-to Salviamo l'ospedale di Copparo. Giuliano Giuliani, 51 anni, polio-mielitico da 49, consigliere comu-nale di maggioranza dell'Idv e di-pendente sanitario, da tempo com-batte le discriminazioni che subi-scono le persone in difficoltà. Lo fa senza paura, senza mezzi termini e senza accertare compromessi.

Giuliani, che cosa è successo? «Sapevo che venerdi sera alle 20,30 ci sarebbe stata la riunione aperta ai cittadini sull'organizzazione sa-. nitaria, organizzata a palazzo Zar-di, la sede del volontariato coppare-se. Peccato che l'abbiano messa al secondo piano; quando sotto, all'entrata, ci sono un tavolo e di-verse sedie».

Lo ha scoperto lì? «Sì, non lo sapevo. Ma ci tenevo a partecipare. Ho anche difeso, da consigliere, l'ospedale, schierando-mi contro la coalizione».

Quindi ho protestato? «Quando me ne sono reso conto ho fatto notare a uno degli organizza-tori che, essendo un'assemblea sul-la riorganizzazione dell'ospedale, il

IL CONSIGLIERE COMUNALE

Quando un comitato si schiera su un problema così serio e si discute di servizi, poi non ci si può fermare davanti a una scala

minimo che sì potesse ipotizzare è che avrebbero partecipato anche gli ammalati».

Risposta? «Mi ha detto che, se volevo, mi avrebbero portato su a braccia. Co-sa impossibile (data la mia stazza e le scale in cui si doveva passare) e anche poco dignitosa per me, pre-sentarsi in braccio in una sala pie-na di gente».

Ha rifiutato? «Certo. Ma il punto è un altro: quando un comitato si schiera aper-tamente su un problema cosi serio e si discute di servizi, poi non ci sì può fermare davanti a una scala. E capita sempre: in ogni riunione, ogni assemblea, non si tiene mai in conto che ci sia qualcuno che può fare politica e che sia disabile».

É già andato a Corta? «Lì poi siamo a livelli inaccettabili. Dicono di essere in regola (e :forse lo sono secondo parametri tecnici), ma secondo il mio punto di vista in quell'ospedale non hanno tenuto conto dei percorsi necessari per rag-giungere certi reparti. In alcuni punti bisogna spingere la carrozzi-na e c'è chi non riesce a farlo».

Al Sont'Anno c'era un servi-zio di trasporto interno.

«Ora neanche. Continuiamo a re-gredire. C'è l'abbandono completo e per chi soffte di patologie croni-che non c'è spazio in cui curarsi».

GIULIANO GIULIANI, 51 ANNI, POLIOMIELITICO DA 49, à CONSIGLIERE COMUNALE DI MAGGIORANZA DELL'IDV

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Coppie di Fatt,,: scontro in aula IhnI e Pd

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.5> i\ L\O 18/11/2012

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

pressunE

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I grillini «L'Idv parli di politica»

CERVIA. «Visto che il M5S non si alleerà mai con nessun partito, ci pare un'occasione persa quella di Gianni Bosi». I Grillini replicano al capogruppo dell'Idv, il quale ha esclu-so un accordo con loro, ri-badendo la fedeltà alla maggioranza di centrosi-nistra. «Bosi ribadisce in-fatti che la posizione di Di Pietro non si discute - con-tinua il coordinatore del M5S Alessandro Marconi -, sconfessando in questo modo il suo leader, che è invece filo-5stelle. Questa è proprio la posizione en-trata in contrasto con la li-nea Piddna di Donadi e Formisano, causandone le dimissioni. Noi abbia-mo gradito e condiviso nelle sue parole, la chiara presa di distanza dal no-stro movimento, ma gli suggeriamo alcune propo-ste. Si va dalla sospensio-ne del direttore Maurizio Rossi per insufficienza curriculare, alla inutile nomina di un nuovo pre-sidente del Consiglio co-munale, allo stop del pro-getto Cervia d'amare, alla facoltà di Green-economy, all'ufficio riconversioni, all'ufficio di rating muni-cipale, ad un plant indu-striale per nuove tecnolo-gie e alla City finanziaria nel forese».

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Come in altri Comuni, è bagarre in Consiglio sulle coppie di fatto

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Coppie &fatto: scontro Puede lialaFds e Pd

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.5> i\ L\O 18/11/2012

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

pressunE

Consiglio comunale. Equilibri alterati sulle unioni civili

Coppie di fatto: scontro in aula fra la Fds e il Pd Ma l'Idv appoggia i comunisti

e una consigliera democratica esce CERVIA. Il Consiglio

comunale ha discusso due ordini del giorno sul tema del registro delle u-nioni civili, uno presen-tato dalla Federazione della Sinistra - Sinistra Cervese ed uno dal Par-tito democratico.

Il primo chiedeva di i-stituire quanto prima un registro delle unioni ci-vili, per spingere il legi-slatore ad esprimersi sulla materia; oltre che creare un contenitore per alcuni diritti e dove-ri reali, vista l'esistenza di una legge regionale sul tema, nonché le com-petenze in materia socia-le dei Comuni.

«L'opposizione delle destre era scontata - af-fermano dalla Federa-zione della sinistra -, ma abbiamo trovato vera-mente di cattivo gusto l'intervento del consi-gliere del Popolo delle li-bertà Stefano Trebbi, che ha attribuito questa battaglia ad una non me-glio precisata (quanto i-nesistente) élite omoses-suale; probabilmente un modo soft per riferirsi alla lobby gay, inventata di sana pianta dagli e-stremisti religiosi di va-ria estrazione».

E prosegue: «Non è neppure vero che, tutto questo, possa portare al-la distruzione della fami-glia. In quasi tutta Euro-pa si riconoscono i dirit-ti delle coppie di fatto, e talvolta pure il matrimo-nio e le adozioni gay, senza i disastri di cui parlano Trebbi e soci. La battaglia invece è senti-

ta da molte persone - in-siste -; lo dimostra il fat-to che il consigliere dell'Italia dei valori ab-bia votato la nostra pro-posta e non quella del Partito democratico. Mentre una consigliera Piddina - sottolinea la F-ds - invece di votare con-tro il nostro ordine del giorno, come da indica-

zione del suo partito, ha preferito uscire dall'au-la».

Lo stesso Partito demo-cratico ha presentato un proprio ordine del gior-no, per certi versi simile a quello dei comunisti, ma che «cancellava com-pletamente il riferimen-to alle coppie omoses-suali, rinviando l'intera

discussione ad una appo-sita commissione».

«Ora, visto che con questa Giunta i rinvii vanno alle calende gre-che - viene aggiunto dal-la Fds -, nella speranza che tutti si dimentichi-no, abbiamo votato con-tro questa inutile e sub-dola tattica dilatoria». (rn•P•)

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LMVOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

18/11/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Ahh± amo o ca

Primarie centrosinistra Per Fassino 'solo' la claque Per Vendola un centro congressi gremito

D i Pietro ha marcato visita, Fassino ha fatto un mezzo flop. Meglio, molto meglio, è andata a Nichi Vendola che ha scal-dato e riempito il centro congressi. Questo il bilancio del sabato da primarie ravennate che si è aperto con il forfait

del leader dell'Italia dei Valori atteso (invano) al mercato di piazza Sighinolfi. L'ex magistrato, infatti, ha concluso il suo tour a Bologna saltando la tappa ravennate. C'era, invece, puntuale alle 15 il sindaco di Torino Piero Fassino. Lui c'era, ma ad ascoltare il dibattito pro-mosso dal Pd alla sala Kojak di via Staggi erano pochini. Non man-cano di certo i vertici ravennati del partito, semmai latitanti alquanto erano gli elettori. Tanto pubblico, invece, per il leader di Sinistra E-cologia Libertà Nichi Vendola accolto da applausi a scena aperta in un gremitissimo Palazzo dei Congressi.

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per "Collaleral"

ci,o'r'fiere di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

18/11/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

Forlì. Prosegue il ciclo di appuntamenti settimanali

"La regola di San Benedetto" Letture e riflessioni con Liana Angelini

e il professor Alessandro Russo FORLÌ. L'assessorato alla Trasparenza e alla Legalità del Comune di Forlì

propone per il terzo anno un ciclo di appuntamenti settimanali, che avranno luogo nella Stanza del Console Fabrizio affrescata da Felice Giani. Dopo le "Serate Tolstoj" dell'edizione 2011, l'attenzione quest'anno sarà puntata sulla Regola di San Benedetto e la sua attualità. La "Regola dell'Ordine di san Benedetto", o "Regola benedettina" ("Regula monachorum o Sancta Regula") fu dettata da San Benedetto da Norcia nel 534, ed è composta da un "Prologo" e settantatré "capitoli". Nelle intenzioni del santo, essa doveva essere guida e non legge, punto di riferimento per gli uomini e per il futuro: le letture di Liana Angelini e riflessioni del professor Alessandro Russo ne metteranno in luce proprio questi aspetti, che ne costituiscono l'aspetto più caratteristico, quello che le conferisce il più alto valore umano e culturale. La lettura del "Prologo" e degli articoli dall'i al 19 sono stati introdotti nell'incontro del 12 novembre. Oggi (ore 20,45) l'attenzione si sposta sugli articoli dal 20 al 50 per proseguire poi lunedì 26. La serata è introdotta dal vicesindaco Biserna. Per partecipare alle serate di "Una antica e moderna regola di vita" è necessaria la prenotazione: 0543 712236 ; [email protected]. (m.t.i.)

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RisplendtrarcadelBeatoGiacomoSalonloni

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