In collaboration with UNHCR/CHRistos tolis SPRAR Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2017 ANCI CARITAS ITALIANA CITTALIA FONDAZIONE MIGRANTES SERVIZIO CENTRALE DELLO SPRAR IN COLLABORAZIONE CON UNHCR
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Rapporto sulla protezione internazionale in Italia2017...2018/01/10 · Rapporto Le domande di protezione presentatesulla protezione internazionale in Italia 2017 Domande di protezione
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In collaboration with
UNH
CR/C
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lis
SPRAR Sistema di Protezioneper Richiedenti Asilo e Rifugiati
Rapporto sulla protezioneinternazionale in Italia 2017
ANCICARITAS ITALIANACITTALIAFONDAZIONE MIGRANTESSERVIZIO CENTRALE DELLO SPRARIN COLLABORAZIONE CONUNHCR
Mon
do
Situazioni di crisi
11Conflitti in atto
Nel 2016 e nel primo semestre del 2017
Situazioni di guerra e di instabilità
Disuguaglianze economiche
Disuguaglianze nell’accesso al cibo e all’acqua
Land grabbing
Attentati terroristici
37
Chi fugge, perchè e verso doveRapporto sulla protezioneinternazionale in Italia 2017
Mon
doChi fugge, perchè e verso doveRapporto
sulla protezioneinternazionale in Italia 2017
mili
oni
I migranti forzati nel mondo
I minori sono il 51%
2,8 mln richiedenti asilo22,5 mln rifugiati40,3 mln sfollati
12 mln Rep. Araba Siriana7,7 mln Colombia4,7 mln Afghanistan4,2 mln Iraq
Mon
doPrincipali paesi di asilo dei rifugiatiRapporto
sulla protezioneinternazionale in Italia 2017
2,9 mln Turchia1,4 mln Pakistan
1,0 mln Libano979 mila Iran
941 milaUganda
0 0,5 1,5 2,5 3,01,0 2,0
Turchia
Pakistan
Libano
Iran, Rep. Islamica
Uganda
Etiopia
Giordania
Germania
Congo, Rep. Democratica
Kenya
F
FIne 2015Fine 2016
9dei primi 10
Paesi d’asilo al mondo si trovano in regioni in via di sviluppo
Uganda, Etiopia e Congo fanno inveceparte dei Paesi meno sviluppati
Principali Paesi di asilo. Anni 2015 e 2016. Valori assoluti (in milioni)
Mon
doPrincipali paesi di origine dei rifugiati
5,5 mln Siria2,5 mln Afghanistan1,4 mln Sud Sudan
1,0 mln Somalia651 milaSudan
Paesi di origine
Rapporto sulla protezioneinternazionale in Italia 2017
0 0,5 1,0 35 5,0 6,01,5 2,0 2,5 4,5 5,54,03,0
Siriana, Rep. Araba
Afghanistan
Sud Sudan
Somalia
Sudan
Congo, Rep. Democratica
Centrafricana, Rep.
Myanmar
Eritrea
Burundi
F
Fine 2015
Fine 2016
Principali Paesi di origine. Anni 2015 e 2016. Valori assoluti (in milioni)
Principali rotte verso l’EuropaRapporto sulla protezioneinternazionale in Italia 2017
Euro
pa
Le domande di protezione presentateRapporto sulla protezioneinternazionale in Italia 2017
Domande di protezione presentate nel 2016
-4,8% rispetto al 2015
1.291.785 Nei 28 Paesi membri dell’Unione europea
Domande di protezione internazionale presentate in UE nei primi 6 mesi del 2017
Dinieghi su domande esaminate annualmente. Anni 2008-2016. Valori percentuali
Incidenza esiti su domande esaminate per prime 10 cittadinanze dei richiedenti asilo. Anno 2016. Valori percentuali
Italia
Persone in accoglienza
In base all’Intesa del 2014 la distribuzione dei migranti a livello regionale avviene in basealla percentuale della quota diaccesso al Fondo nazionale per le politiche sociali: grazie a questo dal 2014 al 2017 vi è stato unsostanziale “riequilibrio” nelladistribuzione a livello regionale
L’accoglienza di chi arrivaRapporto sulla protezioneinternazionale in Italia 2017
GLI ENTI LOCALI E I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
IL PERCORSO DI ACCOGLIENZAPRIMA DEL 2014
SINO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA NAZIONALE DIPROTEZIONE MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI (AVVIATONEL 2008 E CONCLUSO NEL 2011), I COMUNI ITALIANI SONO STATICOSTRETTI AD AFFRONTARE DA SOLI LE PROBLEMATICHERELATIVE ALLA GESTIONE E PRESA IN CARICO DEI MINORISTRANIERI NON ACCOMPAGNATI.
I COMUNI ITALIANI SI SONO FATTI CARICO:- DELL’ASSENZA DI PROCEDURE STANDARDIZZATE A LIVELLONAZIONALE,- DELLA MANCANZA DI UN ADEGUATO RACCORDOINTERISTITUZIONALE,- DELL’ASSENZA DI QUALSIASI SOSTEGNO DAL GOVERNO CENTRALEALL'ELABORAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLE POLITICHE,- DELLA MANCANZA DI STRUMENTI E RISORSE SUFFICIENTI, PERPOTER SEGUIRE ADEGUATAMENTE LA GESTIONE DEI SINGOLI CASI(DAL PRIMO CONTATTO FINO ALLA DECISIONE IN MERITO ALRIMPATRIO ASSISTITO O ALL’INTEGRAZIONE).
GLI ENTI LOCALI E I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
• DAI «COMUNI SOLI» DI FRONTE AL FENOMENO DEI MSNA SI PASSA AD UNAGOVERNANCE CONDIVISA E DI SISTEMA STABILITA NEL DOCUMENTO/PIANOAPPROVATO IN CONFERENZA UNIFICATA IL 10 LUGLIO 2014;
• VIENE ATTRIBUITA AL MINISTERO DELL’INTERNO LA RESPONSABILITÀDELL’ORGANIZZAZIONE DELLA PRIMA ACCOGLIENZA DEI MSNA;
• SI SUPERA IL PRECEDENTE REGIME CHE DISTINGUEVA I MINORI NONACCOMPAGNATI RICHIEDENTI ASILO DAI NON RICHIEDENTI ASILO;
MINORE NON ACCOMPAGNATO : LO STRANIERO DI ETÀ INFERIORE AGLI ANNI DICIOTTO, CHE SI TROVA, PER QUALSIASI CAUSA, NEL TERRITORIO NAZIONALE, PRIVO
DI ASSISTENZA E RAPPRESENTANZA LEGALE(art. 2, lett. e), d.lgs. 142/2015; L. 7 aprile 2017, n. 47 (art. 2);
• VIENE DEFINITA LA FILIERA DELL’ACCOGLIENZA (D.LGS. 142/2015; Legge 47/2017):- PRIMISSIMA ACCOGLIENZA - ATTIVAZIONE DI STRUTTURE GOVERNATIVE AD ALTASPECIALIZZAZIONE CON FUNZIONI DI IDENTIFICAZIONE, DI EVENTUALEACCERTAMENTO DELL’ETÀ E DELLO STATUS, INDIVIDUATE ED AUTORIZZATE DALLEREGIONI CON IL COORDINAMENTO DEL MINISTERO DELL’INTERNO;- SECONDO LIVELLO DI ACCOGLIENZA DI TUTTI I MINORI STRANIERI NON
ACCOMPAGNATI NELL’AMBITO DELLO SPRAR, ADEGUATAMENTE POTENZIATO EFINANZIATO.
IL PERCORSO DELL’ACCOGLIENZA: ELEMENTI DI CRITICITÀ DOPO IL 2014
- SPERIMENTAZIONE ATTUATA NEI CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA AVVIATICON IL FAMI (CHE ATTUALMENTE CONTANO UN MIGLIAIO DI POSTI- 19PROGETTI E 950 POSTI) MA NON ATTIVAZIONE DEI CENTRI GOVERNATIVI;
- L’ATTIVAZIONE DA PARTE DEI PREFETTI DI STRUTTURE RICETTIVETEMPORANEE ESCLUSIVAMENTE DEDICATE (EX COMMA 3 BIS DELL’ART. 19)IN CASO DI MOMENTANEA INDISPONIBILITÀ DI POSTI, HA CREATO STORTURENEL SISTEMA DELL’ACCOGLIENZA E DIFFERENZE NEI SERVIZI A TUTELA DEIMSNA. ATTUALMENTE RISULTANO CIRCA 800 POSTI;
- SONO 2865 I POSTI SPRAR DESTINATI ALL’ACCOGLIENZA DEI MSNA AI QUALI SIAGGIUNGONO I 265 POSTI DI SECONDA ACCOGLIENZA FINANZIATI DAL FAMI PERUN TOTALE DI 3130 POSTI SPECIFICATAMENTE DESTINATI ALLA SECONDAACCOGLIENZA DEI MSNA.
- L'ASSISTENZA E L’ACCOGLIENZA CONTINUA A ESSERE GARANTITA DALCOMUNE IN CUI IL MINORE SI TROVA, CON LA POSSIBILITÀ, PER I COMUNIINTERESSATI, DI ACCEDERE A CONTRIBUTI EROGATI DAL MINISTERODELL'INTERNO (UN CONTRIBUTO PRO DIE PRO CAPITE, NELLA MISURA MASSIMADI 45 EURO).MA DOVE IL MINORE SI TROVA… NON È DEFINITO DAL CASO O DAL VIAGGIO DELMINORE, BENSÌ DA DOVE VIENE STABILITO DI FARLI SBARCARE UNA VOLTARECUPERATI IN MARE O ALLOCATI NEL MOMENTO SUCCESSIVO ALLO SBARCO.
IL RUOLO DEGLI ATTORI E DEI POLICY MAKERS È DETERMINANTE PER LA RIUSCITA DEI PROGETTI
E’ NECESSARIO CHE LA FILIERA DELL’ACCOGLIENZA DEFINITA NEL 142/2015 E RIPRESA NELLA LEGGE 47/2017 VENGA EFFETTIVAMENTE REALIZZATA CON L’ATTIVAZIONE DEI CENTRI GOVERNATIVI
EVITARE LA CREAZIONE DI CIRCUITI SPECIALI DI ACCOGLIENZA DEDICATI ESCLUSIVAMENTE AI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
AUMENTO DI POSTI NELLE RETI STRUTTURATE DI PRIMA E DI SECONDA ACCOGLIENZA
RENDERE PROGRESSIVAMENTE LO SPRAR L’UNICO SISTEMA DI SECONDA ACCOGLIENZA PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI COME STABILITO DAL D.LGS 142/2015 E DALLA L. 47/2017.
Si invitano le Istituzioni europee ad un maggiore impegno circa la promozionedi politiche volte ad una gestione del fenomeno migratorio maggiormentecondivisa e soprattutto attenta alle persone e al rispetto dei loro dirittifondamentali. Per questo si chiede che ogni accordo con i paesi terzi o di transitoavvenga sempre nel quadro di un sistema nel quale i diritti umani venganogarantiti. Inoltre si invitano i paesi dell’Unione Europea ad un maggiore sforzonell’implementazione di programmi di ricollocazione e di reinsediamento inun’ottica di corresponsabilità.
Si invita il Governo Italiano a profondere ogni sforzo per garantire un accessolegale e sicuro ai richiedenti la protezione internazionale nel nostro paese. Sichiede che ogni attività finalizzata al controllo e alla gestione dei flussi migratorisia svolta nel pieno rispetto dei trattati internazionali e delle leggi nazionali intema di diritti umani e della persona.
Si invita il Governo Italiano a promuovere l’accoglienza diffusa sui territori e arendere operativa e concreta l’applicazione del Piano nazionale di ripartocondiviso dal Ministero dell’Interno e ANCI. Contestualmente si incoraggiano leattività volte a diffondere il sistema SPRAR sui territori al fine di pervenire quantoprima ad un sistema unico nel quale poter garantire qualità all’accoglienza.
Raccomandazioni
1/2
Rapporto sulla protezioneinternazionale in Italia 2017
Raccomandazioni
2/2
Rapporto sulla protezioneinternazionale in Italia 2017
Si invita il Governo Italiano a continuare la riflessione sul tema dell’integrazionecon i principali attori istituzionali e del terzo settore, al fine di declinareoperativamente il Piano integrazione, con particolare riferimento ai percorsi voltiad una reale e piena autonomia dei beneficiari, in raccordo con gli enti locali.
In previsione delle prossime scadenze elettorali si invitano tutti i partiti e imovimenti a porre il tema della protezione internazionale tra i punti qualificantidelle loro agende nell’ottica di migliorare significativamente le risposte in terminidi accoglienza e di integrazione dei beneficiari, con particolare riferimento allepersone vulnerabili e ai minori non accompagnati.
Si evidenzia altresì la necessità che il Governo intervenga a colmare le lacuneancora esistenti nell’accoglienza dei MSNA, con particolare riferimento allanecessità di attivare posti di accoglienza adeguati qualitativamente equantitativamente, e sostenendo con misure appropriate l’impegno dei Comuni intal senso.
Si auspica una maggiore responsabilità da parte della politica e dei medianella narrazione del tema migratorio, invitando tutti ad un approccio scevro dacondizionamenti ideologici e da visioni stereotipate.
GRAZIE
Per scaricare i
• Rapporti ANCI sui minori stranieri non accompagnati
• Rapporti SPRAR
• Rapporti sulla protezione internazionale in Italia: