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Rapporto Statistico 2009 il Veneto si racconta, il Veneto si confronta
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Rapporto Statistico 2009 Veneto

May 11, 2015

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News & Politics

STUDIO BARONI
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  • 1.Rapporto Statistico 2009 il Veneto si racconta, il Veneto si confronta

2. Assessorato alle politiche delleconomia, dello sviluppo, della ricerca e dellinnovazione Segreteria generale della programmazioneDirezione sistema statistico regionale Rapporto Statistico 2009il Veneto si racconta, il Veneto si confronta 3. 2 4. Un Veneto in movimento ci che possiamo leggere nelle pagine del rapporto statistico di questo 2009. Anno particolare per il mondo, per lEuropa, per tutti noi, che siamo ancora in una crisi economica di grande portata, ma allo stesso tempo consapevoli di non poterne che uscire rafforzati, dopo aver colto le opportunit di crescita che la stessa crisi ha fatto emergere.Un anno particolare per quello che ci vuole ricordare: dalla grande rivoluzione del passato, quella astronomica, per la ricorrenza dei 400 anni dal primo telescopio utilizzato da Galileo a Padova, evento cui si ispirano le immagini fotografiche contenute nel libro, alla celebrazione della creativit e dellinnovazione da parte della stessa Europa. Un anno che vede il Veneto protagonista della scena nazionale ed europea con lapertura del Passante di Mestre, opera simbolo, una rivoluzione che render sempre pi evidente il valore della libera circolazione delle merci e rafforzer la presenza delle nostre piccole e medie imprese nei pi diversi e strutturati mercati europei, oltre a portare enormi benefici alla popolazione locale.Il rapporto di questanno si concentra proprio sulla mobilit, di persone, di merci, di imprese che si spostano e comunicano percorrendo reti stradali, tecnologiche, territoriali, reti locali, mondiali, professionali, formative, culturali, sociali.Questo tema viene, come di consueto, incentrato sul Veneto, sui suoi abitanti, sul proprio territorio, sulle sue unit produttive, facendo emergere le trasformazioni che questi hanno subito nel corso degli anni.La trattazione degli argomenti si esprime in una previsione che vede rimappare il sistema sociale ed economico, sia attraverso un ripensamento dei modi della vita quotidiana che con una revisione dei sistemi di produzione, facendo sentire lesigenza di persone, idee, progetti utili a ridisegnare il domani verso il Terzo Veneto. Giancarlo GalanPresidente della Regione del Veneto3 5. 4 6. In un sistema sempre pi integrato, la nostra piccola e media impresa, pur esposta a maggiori rischi, con la sua propensione alla mobilit, alladattabilit, pu diventare unarma vincente. In questo contesto pu infatti sperare di sopravvivere o di prosperare chi pi dinamico, flessibile, in grado di muoversi nel mondo per coglierne le opportunit, in qualunque luogo ed in qualunque momento esse si presentino, di adattarsi rapidamente ai mutamenti, sfruttando il potenziale innovativo.Sono consapevole che le istituzioni debbano soprattutto oggi impegnarsi per salvaguardare le specificit, le potenzialit dei nostri prodotti, delle nostre tradizioni, tutelando i lavoratori e raccogliendo comunque le sfide del presente. a questo scopo che siamo chiamati a progettare e coordinare azioni, per sostenere le imprese nei loro percorsi di internazionalizzazione, nella loro capacit di fare sistema.Proprio per questo non possiamo esimerci dal conoscere, guardando alle immagini dettagliate restituiteci ogni anno dal rapporto statistico, che pone la realt veneta sotto i riflettori, tenuti costantemente accesi dai nostri analisti, per interpretare con attenzione levoluzione della regione verso scenari futuri.Il testo del volume disponibile in formato ipertestuale sul sito internet dellamministrazione regionale allindirizzo www.regione.veneto.it/statistica, anche nella versione in inglese. Vendemiano Sartor Assessore alle Politiche dellEconomia, dello Sviluppo,della Ricerca e dellInnovazione5 7. 6 8. La Regione stata chiamata ormai da diversi anni ad un ruolo di guida del proprio territorio, attraverso lindividuazione di obiettivi e strategie per poter determinare le forme ed i modi del proprio stesso intervento. Nella Regione del Veneto gi da alcuni anni si acquisita la consapevolezza di dover non solo utilizzare ma orientare un vero e proprio allineamento della funzione statistica con il ciclo della programmazione.Mai come oggi, le nostre attivit di valutazione delle politiche e degli interventi devono essere costantemente alimentate da informazioni accurate e tempestive, sostituendo la razionalit dellanalisi ai quotidiani numeri mediatici, che diffondono affrettate e superficiali interpretazioni tratte dalle stesse statistiche ufficiali.Per questo diamo oggi impulso al SGOVe, Sistema informativo di governo del Veneto, che, avvalendosi delle metodologie statistiche e di un impianto tecnologico aggiornato, consente di soddisfare lesigenza conoscitiva del territorio veneto. Il sistema rappresenta sempre pi la base informativa condivisa ad uso del nostro sistema istituzionale, una macchina che vogliamo funzioni, tenendo conto delle interrelazioni umane, informative, istituzionali della nostra regione, che ne accrescono la ricchezza e complessit.Adriano Rasi CaldognoSegretario Generale della Programmazione7 9. IndiceRapporto Statistico 2009Il Veneto si racconta Sintesi 10 1. Cicli e struttura del sistema economico 281.1 La congiuntura 291.2 La mobilit del sistema economico47I numeri raccontano56 2. I flussi commerciali e limpresa mobile 582.1 Le merci in entrata e in uscita622.2 Limpresa veneta mobile70I numeri raccontano77 3. Dinamicit del tessuto produttivo783.1 La congiuntura per le imprese 793.2 La ricomposizione settoriale823.3 La mobilit delle imprese: innovazione, sopravvivenza 843.4 La dinamica territoriale88I numeri raccontano108 4. Le facce della mobilit 1104.1 La mobilit reale1114.2 La mobilit virtuale 1314.3 Gli spostamenti per motivi di cura 133I numeri raccontano140 5. Il lavoro: un mercato in movimento1425.1 I diversi volti delloccupazione 1435.2 La flessibilit dei lavoratori 152I numeri raccontano155 6. Competizione sociale tra vantaggi ereditati e nuove opportunit 1566.1 Le trasformazioni nelle classi sociali 1576.2 Muoversi per colmare le disuguaglianze 171I numeri raccontano177 7. I poli di sviluppo del capitale umano 1787.1 Lorientamento alle superiori1797.2 Lattrattivit universitaria 1807.3 La mobilit territoriale 187I numeri raccontano191 8. Popolazione migrante tra passato e presente 192I numeri raccontano211 8 10. 9. La cultura si muove nel Veneto 212 9.1 La mobilit dei beni culturali214 9.2 Lo spettacolo dal vivo221 I numeri raccontano 22310. Il turismo e i turisti in movimento 224 10.1 Le nuove tendenze231 10.2 Le vacanze dei veneti236 10.3 Leconomia turistica veneta238 I numeri raccontano 24211. La mobilit dellagricoltura244 11.1 Levoluzione dellagricoltura veneta 245 11.2 Le garanzie del sistema alimentare 254 I numeri raccontano 26012. Le foreste: la mobilit di un patrimonio immobile 262 I numeri raccontano 270 Il Veneto si confronta13Il Veneto e le sue province 27414Il Veneto, i competitor e le regioni europee296 Bibliografia, sitografia, pubblicazioni 313 9 11. sintesi Dove va il Veneto, nuovi paradigmi della mobilitOsservatorio Astronomico di PadovaMuseo La Specola 12. DOVe VA iL VenetO, nUOVi PARADiGMi dominarle a vantaggio delluomo stesso. DeLLA MOBiLit Il 2009 in questo senso un anno particolare, che pone aquesti temi grande attenzione: stato infatti proclamato Da qualche anno ci soffermiamo a guardare al Veneto come dallONU Anno Internazionale dellAstronomia; Galileo ad un territorio che crea valore trasformandosi, tendendoGalilei nel 1609, giusto 400 anni fa, proprio a Padova punt a preservare la propria competitivit1 a volte, come per la prima volta al cielo il suo cannocchiale. nellultimo periodo, con fatica, evidenziando le criticit del Immaginare, creare, innovare sono anche le tre parole salto di qualit2 che va compiendo dal punto di vista socialechiave, slogan della campagna che promuove il 2009 come e produttivo.anno europeo della creativit e dellinnovazione.La rivoluzione astronomica, come gli altri grandi cambiamenti La storia insegnascientifici, sociali ed economici, ha comportato un radicale Se pensiamo ai grandi cambiamenti avvenuti nella storiacambiamento dei sistemi di riferimento, un mutamento di economica, la rivoluzione commerciale prima, con laparadigma, contraddistinto da un nuovo linguaggio, non nascita del razionalismo economico, quella industriale poi,direttamente confrontabile con i precedenti, che allepoca con tutte le innovazioni conseguenti che hanno portato dafece comunque emergere una serie di contraddizioni. un sistema agricolo-artigianale-commerciale ad un sistema industriale moderno, hanno stravolto le strutture sociali, Le recenti grandi trasformazioni attraverso una impressionante accelerazione di mutamenti La fase di industrializzazione arrivata a compimento negli che portarono nel giro di pochi decenni alla trasformazioneanni ottanta del secolo scorso, quando incominciata la radicale delle abitudini di vita, dei rapporti fra le classi terziarizzazione delleconomia italiana, con lo sviluppo dei sociali, dello stesso aspetto delle citt. servizi bancari, assicurativi, commerciali, finanziari e della Nonostante gli iniziali effetti negativi sulla societ urbana, comunicazione. la rivoluzione industriale a lungo andare ha permessoNegli ultimi decenni, al pari delle grandi rivoluzioni di elevare le condizioni di benessere di una sempre pieconomiche, la globalizzazione delleconomia, che ha vasta quota di popolazione, portando dalla fine delportato con s lintegrazione dei mercati, ha intensificato diciannovesimo secolo ad un generale miglioramento delle la mobilit dei flussi di beni e di capitali tra i singoli paesi, condizioni sanitarie, un sensibile prolungamento della vitaattraverso lintegrazione delle strutture industriali e terziarie, media degli individui, un estendersi della alfabetizzazione, le quali sono apparse sempre pi caratterizzate da assetti la maggiore disponibilit di beni e servizi che in altre epocheproprietari internazionalmente diversificati, in cui si sono erano totalmente preclusi alle classi pi povere.intrecciate origini nazionali diverse. Tra le cause di questo In particolare le numerose e importantissime innovazioni processo di unificazione sovranazionale, che ha assunto un tecnologiche hanno avuto un ruolo decisivo: lavvento, ritmo senza precedenti nelle ultime tre decadi, fondamentali concentrato in pochi decenni, di grandi scoperte in camposono stati gli avanzamenti nelle tecnologie di trasporto e di scientifico e medico, e di invenzioni come la macchina comunicazione, nelle infrastrutture logistiche, nei servizi industriale a vapore, la ferrovia, lenergia elettrica,finanziari, oltre ai grandi cambiamenti istituzionali indotti lilluminazione a gas e quella elettrica, il telegrafo, la dalle politiche di liberalizzazione e di privatizzazione e dinamite, e in una seconda fase, il telefono e lautomobile, hadallevoluzione verso nuovi assetti politici di grandi blocchi rapidamente trasformato la vita della popolazione e coinvoltodelleconomia mondiale. tutte le societ industrializzate, modificando alla radice Attraverso queste prime considerazioni, ci avviciniamo al secolari abitudini di vita e contribuendo ad un velocissimotema eletto per la trattazione di questa edizione del rapporto mutamento di mentalit e di aspettative degli individui. statistico, la mobilit, di persone, di merci, di imprese che si Tra le grandi scoperte scientifiche, la Rivoluzione astronomicaspostano realmente, idealmente, comunicano virtualmente fu uno degli avvenimenti culturali pi importanti dellapercorrendo reti stradali, tecnologiche, territoriali locali, storia dellOccidente e tra quelli che pi hanno contribuito mondiali, professionali, formative, culturali, sociali; tema al passaggio dallet medioevale allet moderna. Dallache viene, come di consueto, incentrato sul Veneto, sui suoi metodologia galileiana deriva la concezione della scienzaabitanti, sul proprio territorio, sulle sue unit produttive, come sapere sperimentale-matematico, avente lo scopo difacendo emergere le trasformazioni che questi hanno ampliare progressivamente le conoscenze delluomo e di subito nel corso degli ultimi anni. 1 Rapporto statistico 2007, Sintesi Un modello di competitivit per il Veneto. 2 Rapporto statistico 2008, Sintesi Un Veneto di qualit. 11 13. SintesiPiano regionale territoriale di coordinamento La mobilitINDICAZIONI DI PROGETTOsistema della mobilitsistema ferro e gommaaria acquacorridoio plurimodale dicittadella aereoportualeriequilibrio urbanistico terr.autostrade e superstradeaereoportodi progettocono di decollo e atterraggio complanari(in caso di verifica)rete FS e SFMRambito portuale venetostazione FS e SFMRporto offshoreasse plurimondialeterminal portuale venetoPadova-Venezialinea sub lagunareporto peschereccioconnessioni intervalliveporto multimodale aria acquaasse potenziale diconnessioneautostrade del mareconnessione allerete metromarelocalit balnearirete navigabile interna potenzialit connettiverete di collegamento litoraneo connessione della logisticahub monocentrico sistema della nauticahub policentrico di diporto connessione dellamobilit secondariamacro ambitiinterporto di secondo livellopopolarit della nauticaterminal intermodaleda diportoprimarioaree per la cantieristica terminal intermodaleporto nautico principalesecondarioporto nautico terminal intermodaleda riattivareparcheggi scambiatori segni descrizione sistema delle reti0,60 abitanti/ettarodi migliorare lefficienza delle reti viarie attraverso il potenziamento dellacentri abitati casello autostradalerete stradale sulle direttrici dei corridoi pan-europei; la gerarchizzazione deiflussi di traffico, tramite la separazione tra il traffico di attraversamento delterritorio (a medio/lungo raggio) e quello destinato alla mobilit locale. Fonte: Regione Veneto, PTRC - Assessorato alle Politiche per il Territorio - Segreteria Regionale allAmbiente e Territorio - Direzione PianificazioneTerritoriale e Parchiil Veneto genera mobilitregioni italiane sue competitor. Il Veneto genera non poca mobilit, per diversi motivi, in primis la sua posizione geografica, poi lo specifico piano 8 febbraio 2009 via al Passante di Mestre insediativo, oltre agli interessi turistico-culturali, leccellenzaCon linaugurazione del Passante di Mestre, avvenuta nel dei poli ospedalieri, lattrattivit occupazionale, formativacorso di questanno, si compiuto un passo fondamentale, ed altro ancora. una piccola grande rivoluzione che possiamo quasi In termini di mobilit stradale, i dati contenuti nel rapporto considerare la fine di un incubo, che aveva avuto inizio indicano che la criticit da affrontare per la regione sembranel corso di un anno tra i pi luminosi nella storia della risiedere non tanto nella scarsa disponibilit infrastrutturalericonquista della libert e della democrazia nellEuropa del in termini assoluti, quanto in riferimento allelevato numeroventesimo secolo: il 1989. di utilizzatori (persone e imprese, ognuno con i propriCon la caduta del Muro di Berlino questo punto geografico mezzi di trasporto). Daltra parte, il congestionamento deldel Veneto nella carta dEuropa si trasform in un nodo traffico un fenomeno che quotidianamente anche ogniinvalicabile. Il muro si trasfer infatti lungo la Tangenziale di singolo cittadino pu sperimentare nei principali nodi della Mestre, che divenne il tristemente famoso Valico di Mestre, rete viaria ed evidenza dellinsufficienza e dellincapacit l dove finiva fin troppo spesso la libert di circolare, quella della rete stessa a far fronte alla domanda di movimento dilibert che ora abbiamo finalmente riconquistato. Daltra cittadini e imprese. parte, Mestre rappresenta un punto strategico di passaggio Nel decennio 1996:2006 vi stato comunque un notevole sia a livello regionale, sia nazionale che internazionale; di sviluppo della rete stradale: nel 2006 sono registrati 58 km qui la congestione delle sue arterie stradali. Il numero di di strade principali ogni 100 km2 di superficie, contro i 55 veicoli circolanti sulla tangenziale di Mestre aveva raggiunto di dieci anni prima. Sono numeri che pongono il Veneto incirca quota 150 mila al giorno (con punte di 170.000), di linea con il dato nazionale ma ancora in ritardo rispetto alle cui il 30% costituito da mezzi pesanti. Nel 53% dei casi 12 14. il Passante di MestreFonte: Commissario Straordinario per il Passante la tangenziale era utilizzata come raccordo autostradale,riduzione del tempo necessario a coprire alcune delle mentre per il 47% come asse per spostamenti allinternotratte principali degli spostamenti regionali. I tecnici hanno della citt. Nelle ore di punta sulle due corsie transitavanostimato che, una volta completate tutte le infrastrutture fino a 4.000 veicoli allora.previste, il tempo per spostarsi da Treviso a Padova potrebbe Il Passante, 32 km e 300 metri dasfalto a tre corsie da scendere dagli attuali 45 a 20-25 minuti e quello tra Treviso Dolo a Quarto dAltino, consente oggi di oltrepassare la e Vicenza da 60 a 30-35, con un conseguente aumento tangenziale di Mestre, tornata cos a svolgere le funzioni degli spostamenti allinterno del quadrilatero Vicenza- proprie, ad uso del traffico pendolare. Infatti, la principale Treviso-Venezia-Padova. funzione del Passante, segmento chiave del corridoio Occorre poi ricordare che il Passante di Mestre non un Lisbona-Kiev, quella di decongestionare la tangenziale progetto isolato; prevista lesecuzione di una fitta rete dal traffico di attraversamento, che rappresenta oltre ladi opere complementari, ovvero di una serie di arterie di met dei transiti, e che oggi pu utilizzare il Passante per viabilit ordinaria, tangenziali e circonvallazioni atte a superare larea di Mestre, senza mai uscire dal sistemasgravare i centri limitrofi da unintensa circolazione di autostradale; sulla tangenziale rimane il solo traffico da mezzi e consentire un rapido accesso ai nodi del Passante. e per larea di Venezia-Mestre. I primi dati a disposizioneAd ultimazione di tali lavori, presumibilmente nel biennio sul traffico veicolare giornaliero sembrano effettivamente 2010-2011, e quindi quando il sistema Passante sar a confermare queste previsioni, dando evidenza di un regime, la Societ delle Autostrade di Venezia e Padova considerevole sgravio al traffico sulla tangenziale, stima che i flussi veicolari sia alle barriere sia nei diversi soprattutto quello pesante.tratti di tangenziale subiranno diminuzioni di oltre il 20%, Un altro vantaggio portato dal Passante sar dato dallacon punte del 41% alla Barriera Venezia Ovest. 13 15. Sintesi Questo tratto autostradale unopera simbolo, soprattutto i paesi dellEuropa orientale e il Medio Oriente. Invece verso perch lungo il Passante diventer ancora pi evidente illAsia orientale e i paesi dellAsia centrale si sono registrati valore del principio fondamentale della libera circolazionedei disavanzi commerciali. delle merci. A partire da questo evento, diverr ancora piLexport veneto aumentato in gran parte dei settori di significativa di prima la presenza delle nostre piccole e medieattivit economica ad eccezione dei mezzi di trasporto, dei imprese nei pi diversi e strutturati mercati europei. Questoprodotti della lavorazione di minerali non metalliferi e degli certamente uno degli elementi positivi che ci aiuter aaltri prodotti dellindustria manifatturiera (mobili, gioielli e superare il difficile periodo che oggi stiamo affrontando. articoli sportivi). Ha retto bene anche il comparto moda,che ha chiuso lanno con un incremento del fatturato estero La crisi del +2,9% per i prodotti del tessile-abbigliamento e del Lacuirsi della crisi finanziaria nel corso dello scorso anno+1,2% per le produzioni in pelle e cuoio. ha colto in una fase di rallentamento le economie dei paesiIl 2009 risentir maggiormente degli effetti della crisi, si avanzati, gi indebolite dal forte aumento dei prezzi delleprevede infatti per il Veneto, una contrazione di circa 6 materie prime dei mesi scorsi. punti percentuali del valore dellexport. In modo analogo a quanto avvenuto nellarea delleuro, la recessione si approfondita in Italia nellultimo trimestre.Gli effetti pi evidenti Il PIL 2008 diminuito complessivamente dell1%, -3% 3 la Negli ultimi mesi del 2008 loccupazione in Italia interrompe riduzione registrata nellultimo trimestre 2008 rispetto allola sua crescita; in Veneto, invece, in media annua il numero stesso periodo dellanno precedente, ma ancora pi pesante di occupati cresce di quasi il 2% rispetto al 2007. Il tasso di la contrazione stimata per il primo trimestre di questanno, occupazione italiano rimane invariato, immobile al 58,7% -5,9%, che si tradurrebbe in una media 2009 pari a -4,6%.e molto distante dallobiettivo fissato dalla strategia di pur vero che si va manifestando qualche segnale di Lisbona che prevede per lUnione Europea di raggiungere attenuazione della caduta produttiva che si esprimer neiun livello occupazionale del 70% entro il 2010, risultato in risultati dei prossimi mesi, come effetto della situazione parte da attribuire alla forte eterogeneit normativa tra gli internazionale analizzata dal FMI, che immagina una svolta Stati in materia pensionistica. gi verso la seconda met dellanno e la ripresa nel primo In Veneto la situazione migliore: nel 2008 la quota di semestre del 2010. popolazione fra i 15 e i 64 anni che risulta occupata pari al Levoluzione economica ha risentito del contributo 66,4%, +0,6 punti percentuali rispetto allanno precedente, marcatamente negativo fornito tanto dalla domanda internae superiore anche al dato registrato nellUnione europea dei che da quella estera. Sulla scia del minore export anche gli 27 Paesi (65,9%). investimenti si sono ulteriormente indeboliti, mentre le In crescita la partecipazione al mercato lavorativo delle donne: incerte prospettive di domanda potrebbero avere ridottonel 2008 la quota media di donne tra i 15 e i 64 anni occupate ulteriormente il livello desiderato delle scorte in magazzino, pari al 55,5% in Veneto, un punto e mezzo percentuale al di spingendo le imprese verso tagli di produzione.sopra del dato dellanno precedente, contro il dato nazionale Per ci che riguarda il Veneto, nel 2007, ultimo anno del dato pari al 47,2%, 0,6 punti percentuali in pi del 2007. ufficiale di contabilit territoriale, consolidatasi la ripresaIn Italia si scatena lallarme della disoccupazione. Dopo nove economica avviata nellestate 2005, si raggiunto un tassoanni di contrazione ininterrotta dei livelli di disoccupazione, di crescita pari a +1,8%, pi elevato rispetto alla crescita nel 2008 il dato italiano torna a salire registrando un tasso del +1,6% dellItalia. Nel 2008, invece, la stagnazione delpari al 6,7%, oltre mezzo punto percentuale in pi dellanno PIL veneto stimata al -0,7% 3 e la prospettiva per il 2009 precedente. di -3,9% 3. Il risultato del 2008, appena migliore di quello A fronte della crescita nel numero di occupati, in Veneto, come nazionale, attribuibile soprattutto alla tenuta dei servizi, in Italia, sebbene in misura minore, le persone che cercano a fronte di una riduzione del valore aggiunto dellindustria lavoro comunque aumentano: +8,2% rispetto allanno manifatturiera.precedente contro il dato italiano pari a +12,3%. Cresce Sempre lo scorso anno si registrato un ridimensionamento anche il tasso di disoccupazione nella nostra regione che, nella crescita del valore delle vendite allestero, +1,4%, cui tuttavia, con un dato pari al 3,5% rispetto al 3,3% dellanno corrisposto comunque un attivo della bilancia commerciale, precedente, continua a mantenere una posizione privilegiata pari a circa 11 miliardi di euro, conseguenza dei saldi positivi tra le regioni italiane, quarta nella graduatoria regionale. verso lUE (+5.795 milioni di euro), lAmerica settentrionale, 3 Dato aggiornato a maggio 2009. 14 16. Lo stato di sofferenza in cui si trova il mercato lavorativo La reattivit del Veneto dalla fine del 2008 testimoniato anche dallintensificazione Dobbiamo per considerare che, come affermava John dei licenziamenti e dei conseguenti inserimenti dei lavoratori Fitzgerald Kennedy: Scritta in cinese la parola crisi nelle liste di mobilit e dallimpennata delle ore di cassacomposta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e integrazione usate.laltro rappresenta lopportunit. Nel 2008 sono oltre 19.600 i lavoratori licenziati4 e inseriti->wei (pericolo), ji (opportunit) nelle liste di mobilit, pi del doppio di quelli rilevati ottoI pericoli che discendono dallattuale situazione sono come anni prima. Dallanalisi mensile emerge poi che lacuirsiabbiamo potuto constatare evidenti a tutti e, in termini dei licenziamenti, soprattutto quelli dalle piccole aziendeoccupazionali e produttivi, oltre che sociali, ne stiamo venete, iniziata alla fine del 2008 prosegue nel 2009: tra subendo le conseguenze. Meno attenzione viene posta, novembre 2008 e marzo 2009, in Veneto gli inserimentiinvece, alle opportunit che, da un periodo buio come totali nelle liste di mobilit salgono del 62%.questo, possono scaturire per il futuro. Possiamo limitare In crescita anche il ricorso alla cassa integrazione guadagnile conseguenze economiche e sociali della crisi mondiale che consente di arginare le difficolt in cui lazienda si trova per lItalia, e creare anzi le premesse di un migliore futuro, attraverso una temporanea sospensione dei lavoratori. Nelse facciamo leva sui punti di forza e sulle pi vive energie 2008 le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni di cui disponiamo5. (cig) in Italia sono risultate 223 milioni (135.000 occupati Attraverso gli studi contenuti nel rapporto abbiamo ricevuto equivalenti in cig), quasi il 25% in pi del dato dellannoconferma del fatto che il Veneto maggiormente sensibile precedente, ma ancora molto lontano dai valori registratialle condizioni esterne, proprio per un suo pi elevato grado durante la crisi del 93 (circa 550 milioni).di apertura allestero rispetto alla media nazionale. Anche in Veneto luso della cig nel 2008 stato sfruttato Infatti rispetto allItalia il Veneto pur avendo a volte considerevolmente: complessivamente nellanno le ore mostrato nellanalisi dei cicli economici una flessione pi autorizzate sono state 15 milioni e mezzo (oltre 9.400 intensa nei momenti di crisi, ha saputo reagire in modo pi lavoratori equivalenti in cig), quasi il 45% in pi di quelledeciso attraverso una maggiore capacit di sfruttare le concesse nellanno precedente. opportunit della ripresa. Anche il 2009 si apre con non pochi problemi. A marzo di Da uno studio pi particolareggiato del valore aggiunto, questanno in Italia le ore autorizzate di cassa integrazionela regione nellultimo decennio pur essendo sfavorita dalla guadagni sono risultate quasi 59 milioni, il 38,2% in picomposizione strutturale delle proprie attivit produttive, del dato del mese precedente e quasi quattro volte al di ha potuto compensare tale carenza attraverso i propri sopra del valore registrato un anno prima. In Veneto sonofattori locali di sviluppo, legati alla dinamicit tipica del poco meno di 3 milioni e mezzo le ore concesse, il 44,5% interritorio, che dispone di un sistema produttivo forte, in pi di febbraio e quasi il doppio rispetto a marzo 2008. C grado di mantenere un livello di sviluppo economico ben da dire che nella nostra regione a determinare la crescita consolidato e stabile nel tempo, alimentando cos un chiaro esclusivamente laumento di ore di integrazione salarialesegnale di forte produttivit. a gestione ordinaria, pi strettamente legata al ciclo Sono le peculiarit del territorio legate alla sfera tecnologica, economico, assegnata quando la crisi dellazienda dipendeinfrastrutturale e logistica, alla profondit della cultura del da eventi temporanei e si prevede la ripresa dellattivit management nelle imprese, alla disponibilit di materie produttiva; un segnale che un po ci solleva perchprime, a fattori riguardanti la produttivit della forza lavoro implicitamente indica che le prospettive aziendali non dellarea, ad isolare e mettere in luce i drivers dello sviluppo sono valutate troppo negativamente. Rispetto a marzo del della nostra regione. 2008, la cig ordinaria veneta aumenta del 546%, mentre la cig straordinaria, connessa a crisi e ristrutturazioni, Limpresa mobile diminuisce del 66%. Inoltre, si nota anche che la crescita La lettura trasversale dei dati sulla mobilit delle merci, dei della richiesta, indipendentemente dal tipo di gestione, tra mercati e delle imprese multinazionali nel lungo periodo ci ha febbraio e marzo meno sostenuta di quella registrata nei consentito di delineare il modello di internazionalizzazione primi due mesi dellanno.del Veneto, nei suoi tratti salienti e nella sua evoluzionerecente, individuando le unit produttive che pi delle altre 4 Si tratta di dati provenienti da Veneto Lavoro. importante ricordare che questi dati sono di fonte amministrativa e si riferiscono esclusivamente al territorio veneto, mentre Istat diffonde dati ufficiali che nascono per finalit statistiche riferite al territorio nazionale con disaggregazione territoriale e conferiti a Eurostat per i confronti internazionali. Si tratta di due fonti diverse che si differenziano nel cosa, nel come e nel quando si misurano gli aggregati di interesse. 5 Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.15 17. Sintesi hanno saputo attivamente essere mobili, modificare nelsoprattutto allintroduzione delleuro. tempo le proprie strategie e strutture al fine di cogliereNegli ultimi quattro anni gli operatori regionali che hanno le opportunit di crescita economica offerte dai suddetti dichiarato di esportare beni per un valore superiore a 20 cambiamenti.milioni di euro sono aumentati di 92 unit (da 356 nel 2004 Si tratta di un modello che nelle ultime due decadi ha vistoa 448 nel 2007) e anche la quota di export da loro attivata tendenzialmente crescere lintegrazione internazionale cresciuta, passando dal 51,7% al 57,2%. delleconomia locale, con performance di lungo periodoLa composizione settoriale delle imprese multinazionali superiori a quelle che si sono riscontrate in media per ilpresenti sul territorio regionale premia soprattutto paese e per molti altri sistemi locali. i settori di maggiore competitivit esportativa della Nel periodo 1991-2007 le esportazioni dalla regione sonoregione. Le informazioni disponibili sulle maggiori imprese cresciute in valore dell8,7% allanno, tasso superiore allaa partecipazione estera della regione porta ad ipotizzare media nazionale (+7,9%). Rispetto alle altre regioni delche esse svolgano un duplice ruolo positivo. Da un lato, Nord-Est, le performance del Veneto sono risultate migliori molte di tali imprese sono fortemente export-oriented e di quelle del Trentino-Alto Adige ed in linea con quelle delin alcuni casi proprio la loro natura di nodi di una rete Friuli-Venezia Giulia e dellEmilia-Romagna.produttiva e commerciale internazionale a favorire lelevata Riguardo agli investimenti diretti allestero delle imprese propensione alle esportazioni, talvolta superiore a quella venete, nel periodo 1991-2007 si assiste al proliferare delle delle altre imprese locali. In secondo luogo, appare del iniziative produttive allestero, che passano da livelli irrisori tutto verosimile che la loro presenza stimoli e favorisca la settanta partecipazioni in imprese manifatturiere estere perproiezione allestero delle imprese locali, inducendo export circa 8.300 dipendenti allestero allinizio degli anni Novanta spillover nel contesto locale, attraverso la condivisione e a valori assai pi consistenti 968 partecipazioni estereil trasferimento di risorse qualificate e di conoscenze sui per oltre 103mila dipendenti allestero allinizio del 2007.mercati esteri, e alimentando processi di apprendimento e Sullaltro fronte dellapertura internazionale, nello stessoimitazione, sia attraverso le relazioni competitive orizzontali, periodo le importazioni della regione sono cresciute in sia grazie alle relazioni verticali cliente-fornitore. valore ad un tasso medio annuo dell8,4%, anchesso superiore alla media nazionale (7,5%). inoltre cresciutaDimensione internazionale e innovazione significativamente la presenza di attivit partecipateCome ampiamente sottolineato dalla letteratura, esiste dallestero, in particolare nel settore manifatturiero: ilun legame stringente tra coinvolgimento internazionale numero dei dipendenti delle imprese venete partecipate da delle imprese e propensione allinnovazione: il processo di IMN estere aumentato tra il 1991 e il 2007 di oltre l80%,selezione del mercato fa s che le imprese maggiormente a fronte di una sostanziale stabilit della consistenza delle dinamiche e innovative riescano a competere con successo partecipazioni estere a livello nazionale (-0,5%).sui mercati internazionali. Linnovazione tecnologica ha Nonostante la moderazione della crescita negli anni pi inoltre un effetto positivo ai fini della sopravvivenza recenti, il Veneto si posiziona ancora tra le regioni italianedellimpresa; questo effetto tra laltro cresce allaumentare con la migliore performance esportativa. Il rapporto tradella dimensione dimpresa, facendo s che a sopravvivere esportazioni e valore aggiunto industriale superioredi pi siano le imprese pi grandi, operanti in settori ad alta alla media nazionale (posta a 100 la media di paese, il tecnologia ed esportatrici. valore dellindice per il Veneto pari a 124 nel 2007) e Peculiarit della nostra regione il fatto che in Veneto allineato a quello del Nord-Est. Sul fronte dellespansione si riducano le imprese sia a basso che ad alto contenuto multinazionale delle imprese, invece, la forte crescita tecnologico, facendo s che la manifattura veneta si sviluppi su degli anni Novanta non stata comunque sufficiente a prodotti di fascia media, ma di alta specializzazione, attraverso proiettare il Veneto tra le aree del paese a maggiore grado elevate competenze tecniche piuttosto che tecnologiche. di multinazionalizzazione tramite Investimenti DirettiNel complesso i dati confermano la solidit del tessuto allEstero e la presenza allestero delle imprese veneteimprenditoriale veneto: a un anno il tasso di sopravvivenza rimane al di sotto della media nazionale. delle imprese si aggira intorno al 92%, a due anni Nel corso degli ultimi anni, risulta poi evidente un costante superiore all85%, a tre anni supera l80% e a quattro anni aumento del peso relativo degli operatori di grandi tre imprese su quattro risultano ancora attive. dimensioni sul valore complessivo dellexport regionale, aLe imprese del settore manifatturiero tendono a sopravvivere conferma della rilevanza della dimensione dimpresa nel pi facilmente di quelle del terziario. Allinterno del settore contesto del mercato mondiale. Le imprese che riescono amanifatturiero, lalimentare, i metalli, la meccanica sono i competere sul mercato globale sono diventate pi grandi e rami che presentano levoluzione pi dinamica, con tassi hanno ottimizzato la struttura finanziaria traendo vantaggiodi sopravvivenza costantemente al di sopra della media dalla lunga stagione di bassi tassi di interesse goduta grazieregionale. 16 18. Alle radici della sopravvivenza di sviluppo. Il futuro delleconomia come della societ Sopravvive e si rafforza di pi chi riesce ad innovarsi.sempre pi influenzato dalla creativit e dalla capacit delle Linnovazione, nelle sue diverse forme, di prodotto, processo,persone di non restare immobili, bens di cambiare, produrre commerciale, tecnologica, piuttosto che di marketing, idee nuove e quindi innovazione. Molto pertinente a nostro permette il rinnovamento o lampliamento della gamma di avviso laffermazione secondo cui Luomo ragionevole prodotti e servizi aziendali, oltre che lo sviluppo di nuoviadegua se stesso al mondo. Luomo irragionevole persiste concetti commerciali, lintroduzione di nuovi metodi onel tentativo di adeguare il mondo a se stesso. Perci ogni processi nellorganizzazione e gestione dellimpresa, nella progresso dipende dalluomo irragionevole6 , per questo produzione, nellapprovvigionamento e nella distribuzione auspichiamo una certa originalit di vedute, di idee che dei beni. indirizzino il Veneto, soprattutto ora, nel verso giusto, La propensione allattivit innovativa, anche attraverso il preservandone peculiarit, storia, valori, territorio. contributo delle imprese piccole e piccolissime, risulta unaCi si pu certamente aspettare che le idee migliori arrivino da delle principali componenti delle performance positive delchi si dedica in maniera particolare alle attivit intellettuali, sistema regionale. Nel Veneto, le imprese che dichiaranoseguendo un percorso di studi soprattutto universitario. di aver introdotto un qualche tipo di innovazione nel In Veneto lofferta formativa sempre pi ricca, minori triennio 2005-07 sono pari al 40,9%, con un datosono gli abbandoni e la partecipazione al nostro sistema nettamente superiore a quello fatto registrare per il resto universitario aumenta. Tra il 2001 e il 2007, si nota dellItalia, 31,2%. Viene evidenziata, sia a livello regionalecomunque in tutte le regioni italiane un aumento dei livelli che nazionale, una correlazione positiva tra dimensione di alta formazione: nellultimo anno considerato, in Italia aziendale e propensione allinnovazione, ma con unattivit sono circa 5 i nuovi laureati ogni 1.000 abitanti, due in pi significativa gi a livelli dimensionali minimi. Il contributorispetto a quelli che si contavano allinizio del millennio. Ai dei prodotti innovativi alla formazione del fatturato primi posti della classifica per la quota pi elevata di studenti sembra essere particolarmente elevato, cos da confermare ogni 1.000 abitanti che raggiungono la laurea nel 2007 si la presenza in Veneto di una dimensione innovativa chetrovano le regioni del Centro-Sud, regioni dove c maggiore ricopre un peso specifico notevole nella formazione della difficolt a trovare un lavoro e quindi diventa fondamentale ricchezza del settore manifatturiero. puntare sul titolo di studio, nella consapevolezza che livelli di Il Veneto, pur in presenza di importanti recenti segnalistudio pi elevati corrispondono spesso a minori possibilit di dinamicit in questo campo, rappresenta il caso pidi trovarsi in condizioni di disagio. Il Veneto si posiziona emblematico del modello italiano di innovazione senzaintorno a met classifica con un dato pari a 4,5, un punto ricerca: i dati mostrano che la spesa in ricerca e sviluppoe mezzo in pi di quello rilevato nel 2001, ma al di sopra di regionale inferiore al valore medio italiano, gi di per s quello registrato nelle regioni sue competitors (Toscana e modesto rispetto allo standard europeo, sia in percentualeLombardia 4,3, Emilia Romagna 4,1 e Piemonte 4). del prodotto interno lordo che per il numero di occupatiNel 2007 si contano quasi 21.600 laureati veneti, circa il nellattivit di ricerca. 59% in pi di sei anni prima e pari a oltre il 7% del totale Tale forma di investimenti nel Veneto si per notevolmentenazionale. In generale, gi da qualche anno, il nostro capitale evoluta negli ultimi anni, con un incremento della spesa in umano ad alto livello esce dalluniversit per lo pi preparato ricerca e sviluppo nellultimo anno di disponibilit del dato nel campo economico-statistico e in quello ingegneristico: ufficiale, il 2006, pari al 22,7%. Anche gli addetti alla ricerca nel 2007 sono competenti in questi ambiti, rispettivamente, e sviluppo in Veneto mostrano una consistente crescita; siil 14,8% e il 13,4% del totale dei nuovi laureati. Si tratta evidenzia in particolar modo laumento di risorse umane di dati fondamentali, in quanto come indicato anche dalle dedicate allattivit di ricerca e sviluppo nelle imprese, chelinee strategiche europee, per poter vivere meglio nella cresce di quasi il 50%. nostra societ pi tecnologica, innovativa e complessa e concorrere quindi allo sviluppo dellEuropa, occorre puntare Dallirragionevolezza il progressosu una buona preparazione scientifica e tecnologica, Mai come oggi, alla luce dellattuale crisi economica, spingendo alla crescita di laureati in queste discipline. necessario tener presente che spesso proprio dai grandi cambiamenti, che pur comportano evidenti rotture chetalenti in viaggio si riflettono sul vivere quotidiano, ci si pu aspettare di Una volta laureati, linserimento lavorativo per spesso migliorare, ridisegnando, prefigurando diversi percorsi faticoso, tanto che molti giovani decidono di spostarsi alla 6 George Bernard Shaw. 17 19. Sintesi ricerca di migliori prospettive per il futuro e di salari piil livello di scolarizzazione e a liberalizzare laccesso al appropriati. sistema universitario, riducendone il carattere prettamente Dallanalisi combinata tra area di residenza, di studio eelitario, listruzione superiore, dunque, non svolge ancora di lavoro7 emerge una diversa mobilit geografica tra ipienamente la funzione di canale di mobilit ascensionale. laureati del Nord, del Centro e del Sud. Dei laureati pre- Nel complesso la societ italiana si dimostra ancora poco riforma nel 2003 intervistati nel 2008, ovvero a cinque anni mobile, soprattutto se confrontata con altri Paesi europei. dal conseguimento del titolo, e residenti al Nord, oltre il anche vero che in Veneto la probabilit di crescita sociale 93% ha svolto gli studi universitari e attualmente lavoradi ciascun individuo meno condizionata dallorigine della nella propria area di residenza; lunico flusso di una certa famiglia, favorendo cos pi eque opportunit di successo. rilevanza quello relativo alla mobilit verso lestero (circa da dire che la crescente richiesta di figure professionali il 3%). Pi elevati gli spostamenti dei giovani residenti al sempre pi qualificate, specie nei servizi, ha creato Centro, anche se la maggior parte dei laureati non ha maisicuramente nuove opportunit, di cui hanno potuto godere lasciato la propria area di residenza (quasi l83%); solo l1,7% anche i figli delle classi sociali pi svantaggiate. sono i residenti delle regioni centrali trasferiti allesteroNel 2007 tra gli occupati veneti quasi il 40% appartiene per lavoro. Pi pesante poi lesodo dei laureati del Sud,alla classe operaia (nel 1971 era oltre il 50%), il 35% alla anche se tra questi appena l1% ha cercato fortuna fuori classe media impiegatizia (nel 1971 il 16%), il 18% alla dallItalia. Rispetto al dato complessivo del Nord, i veneti piccola borghesia e solo il 7% alla borghesia. Come in altre si muovono di pi: a cinque anni dal conseguimento del aree di piccola impresa, maggiore risulta il peso della classe titolo universitario si rileva nel 2008 che l89% ha studiatooperaia urbana, minore quello della borghesia e della classe e lavora nella propria area di residenza, oltre quattro puntimedia impiegatizia. percentuali in meno del dato della ripartizione di cui il Veneto Circa il 36% dei figli, in Italia e in Veneto, si trova nella stessa fa parte. Inoltre, dei veneti che hanno studiato nella propria condizione sociale del padre, mentre il 30% riuscito a regione, il 2,8% lavora allestero, quasi il 7% si spostato in progredire nella scala sociale. La propensione alla mobilit altre regioni del Nord per lavorare, appena l1,2% nel Centro diversa a seconda della classe sociale di appartenenza e i e pochissimi nel Sud (lo 0,1%). Cambiamenti di citt quasi soggetti che appaiono pi fortemente influenzati dallorigine sempre motivati da guadagni salariali pi elevati. sociale sono in primo luogo i figli di operai, seguiti da quantiprovengono da una famiglia della classe media impiegatizia. scale socialiFavorire la mobilit sociale pu essere di certo uno Nei meccanismi di mobilit sociale listruzione ricoprestrumento per colmare le disuguaglianze sociali. In generale un ruolo fondamentale: se da un lato rappresenta unelevati livelli di disuguaglianza sono pi tollerati se la importante strumento di promozione sociale, perch societ si dimostra fluida e capace di garantire a tutti le possedere un titolo di studio elevato, in particolare unastesse opportunit di ascesa sociale. In questo senso la laurea, facilita laccesso alle professioni pi prestigiose, situazione in Italia, se confrontata con altri Paesi europei, dallaltro proprio le opportunit educative sono fortementeappare meno favorevole perch la contenuta mobilit influenzate dalle condizioni di partenza individuali e,sociale si accompagna a livelli maggiori di disuguaglianza, quindi, dallorigine sociale. Linnalzamento assai veloce delanche in termini di reddito. In Italia il 20% pi ricco delle livello di istruzione ha consentito alle donne in pochi anni famiglie dispone di un reddito di oltre 5 volte superiore a di recuperare e superare lo svantaggio occupazionale e quello a disposizione del 20% delle famiglie meno ricche, competitivo rispetto agli uomini.mentre in media in Europa la proporzione arriva a 4,8. Lo status socio-culturale della famiglia di origine condiziona In Veneto le disparit nella distribuzione del reddito sono la scelta del percorso di studi gi dalle scuole medie pi contenute e solo Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto superiori, nonch il successo scolastico e i successivi esitiAdige possono vantare situazioni di maggiore equit. Le occupazionali. Gli studenti di estrazione sociale elevata, famiglie venete si dichiarano mediamente pi soddisfatte figli di genitori maggiormente istruiti, sono pi propensi della loro situazione economica, dovendo affrontare minori a iscriversi ad un liceo e poi alluniversit, e, una voltadisagi e privazioni nella vita quotidiana. Significativamente entrati nel mondo del lavoro, continuano a mantenere inferiore anche la percentuale di famiglie povere (3,3% il vantaggio in termini di soddisfazioni economiche econtro l11,1% delle famiglie italiane). professionali. Nonostante le riforme volte ad innalzareIncontrano maggiori difficolt di mobilit sociale gli stranieri 7 Indagine sulla condizione occupazionale dei laureati svolta dal Consorzio Interuniversitario Almalaurea nel 2008, si tratta di unindagine campionaria rivolta ai laureati di 47 atenei italiani fra cui quelli veneti. 18 20. Piano regionale territoriale di coordinamento La crescita sociale e culturalesistema delle politiche per la bosco di Mestrevalorizzazione del territorio coordinamento delle politiche aree naturali lagunari territoriali interregionali giardino basso coordinamento delle politiche territoriali interprovinciali terre basse luoghi abitati da minoranze Centro Culturale e tradizioni linguistichedel fiume Adige sistema lineari ordinatori delparco culturale e letterario territo da valorizzare la grande diagonale parco delle tradizioni rurali dellOstiglia corridoio storico insediativo parco marino del fiume Piave rete dei canali storici parco testimoniale tra arte ed architettura rete storico-ambientale patrimonio dellUmanit dei grandi fiumi percorso archeologico luoghi della Grande Guerra con le citt romane antiche citt muraria strada romantica Alemagna luoghi ed architettureLoreo: museo galleggiante luoghi ed architetture del 900principali musei tradizioni rurali ed etnologiche percorsi dellarchitettura del 900 padovanopaese delle fiabe di Sarmede luoghi archeologia industrialeborgo icona itinerario principale diIsola di Trimerone valore storico-ambientale Villa Draghi percorsi di terra e di acqua linea ferroviaria storica museo della carta della littorina porta tra mare e terra tracciato grande greenway A-museo: dimora di Pojana gira Piavelibri, musica e teatroIl PTRC riconosce il patrimonio storico e culturale quale elemento centro culturale polifunz.caratterizzante il territorio ed il paesaggio della regione promuovendoriviera del Bacchiglioneil riconoscimento, la catalogazione, la tutela e la valorizzazione di questistruttura della salute riviera del Bericaaspetti culturali in tutte le sue forme. struttura ospedaliera percorso delle cortiintegrata Universit-Regione benedettine struttura intermedia di eccellenza sistema delle polarit culturali e storico-ambientali elementi territorialidi riferimento Urban Labour di Rovigo incubatore veneto montagna per la cultura e il territorio collina parco pianura ambito per listruzione di nuovi parchi regionalitessuto urbanizzato corsi dacqua significativiFonte: Regione Veneto, PTRC - Assessorato alle Politiche per il Territorio - Segreteria Regionale allAmbiente e Territorio - Direzione PianificazioneTerritoriale e Parchiche sono oggi circa 457 mila, 9,3% della popolazione veneta,negozi, bar e ristoranti, infermieri, insegnanti o traduttori. che alla fine del 2007 conta 4.832.340 persone, tendenti a 5Proprio la via dellimprenditorialit pu rappresentare non milioni entro il 2012. Nel complesso il Veneto si caratterizzasolo una opportunit di maggior guadagno, ma una vera per un buon radicamento e inserimento sociale degli stranieri occasione di riscatto dalla posizione di lavoro dipendente, nel territorio, collocandosi tra le prime otto regioni nellasoprattutto se poco soddisfacente dal punto di vista sociale graduatoria nazionale. Gli stranieri presenti nella regione,oltre che retributivo. anche se in possesso di un elevato titolo di studio, si trovano I loro figli aspirano ad un futuro diverso. Rispetto ai coetanei per lo pi a ricoprire qualifiche professionali di bassoitaliani, molti ragazzi stranieri provengono da una famiglia livello. Circa la met degli stranieri tra i 15 e i 64 anni pu con livelli economici medio-bassi e le loro aspettative sono vantare una laurea o un diploma, una percentuale simile a molto simili a quelle dei coetanei italiani, segnale questo quella degli italiani. Ci nonostante, quasi tre stranieri ogni della loro volont di riscatto e di integrazione nel nuovo quattro sono operai o impiegati in attivit non qualificate,contesto sociale. E non manca loro la fiducia, dal momento mentre neanche il 10% riesce ad inserirsi nelle professioni che 9 ragazzi stranieri su 10 credono di avere molte che richiedono maggiori competenze. Tra questi si contano possibilit per raggiungere tale desiderio. soprattutto piccoli imprenditori, proprietari e gestori di 19 21. Sintesi Luoghi dellabitare il 18% della popolazione raggiunta risulta esserne reale In termini residenziali, sono pi mobili i cittadini stranieriutilizzatore. rispetto a quelli italiani: una volta giunti nel nostro I dati sulle attivit svolte con internet ci danno per territorio essi non stabiliscono subito la propria dimora, ma indicazione di come comincino ad essere sfruttate le il loro viaggio prosegue alla ricerca di migliori condizioni, possibilit di mobilit virtuale offerte dalle moderne sia abitative che occupazionali. In questo senso anche itecnologie. I veneti utilizzano la rete web oltre che per veneti sono una popolazione in movimento, ben dispostamandare o ricevere e-mail (76,5%) e per cercare informazioni a cambiamenti di dimora di breve o medio raggio,su merci e servizi (70,9%), anche per apprendere (55%), principalmente allinterno del territorio regionale, nonper ricerca e informazione (54,1%), per prenotare viaggi altrettanto propensa per a spostamenti verso altre regioni.(45,5%), per leggere o scaricare giornali e news (38%), per Le motivazioni alla base degli spostamenti sono in genere usare servizi di home banking (35%). diverse: tipicamente, spostamenti a medio e lungo raggioOpportunit, scelte di vita, nuovi comportamenti sociali (interregionali e con lestero) sono legati in prevalenza a inducono perci a muoversi di pi; progresso e tecnologia motivi di studio o di lavoro, mentre trasferimenti di pi breve sono divenuti parte fondamentale di questi processi. distanza (intraregionali e intraprovinciali) sono pi spesso connessi ad eventi familiari particolari, come matrimoni, il paradosso della mobilit separazioni, uscite dalla famiglia di origine che sovente siNonostante tecnologie e mezzi di comunicazione siano accompagnano a mutati bisogni abitativi e insediativi.aumentati in maniera esponenziale, facendo presupporre una minore necessit di spostarsi fisicamente, la domanda il nuovo paradigma della mobilit di mobilit continua ad aumentare. La disarticolazione delle motivazioni dello spostamento,I veicoli a disposizione ogni 100 residenti sono nel Veneto 9 la segmentazione progressiva del mercato del lavoro (piin pi rispetto a dieci anni fa: 78 (79 il dato Italia), valore che lavoro autonomo, pi posizioni atipiche, pi precariato sale a 93 (95 per lItalia) se si considera solo la popolazione ecc.), lampliamento dei sistemi relazionali (reali e/o maggiorenne. Inoltre i dati relativi al traffico negli ultimi virtuali), la frammentazione dei comportamenti di consumo dieci anni sulle autostrade in esercizio che interessano la sono tutti processi che erodono la presenza dominante del regione veneta mostrano aumenti significativi sia del numero modello consolidato del pendolarismo casa-lavoro-casa,di veicoli effettivi, ovvero i veicoli entrati in autostrada a centrato sul protagonista unico delloccupato dipendenteprescindere dai chilometri percorsi, sia della quantit di con posto fisso che va al lavoro percorrendo sempre loveicoli/km, ovvero i chilometri complessivamente percorsi stesso corridoio monomodale in auto (prevalentemente) dai veicoli entrati in autostrada, con riferimento sia al o con un mezzo pubblico. forte nel Veneto, come in Italia,traffico pesante che a quello leggero. il cosiddetto ceto urbano lavorativo, nel quale si esplicitaIn ogni caso linnalzamento dei livelli di mobilit virtuale, un modello di consumo tipicamente cittadino: spostamentiassieme a quelli di mobilit reale, un fenomeno oramai frammentati, brevi e ripetuti, con motivazioni diverseinarrestabile, che necessita di essere da una parte assecondato, (lavoro, gestione familiare, tempo libero) e con mezzi di favorito, parallelamente in qualche modo rallentato. trasporto individuali per poter arrivare dappertutto in tempo utile.Fermarsi a riflettere Non meno importanti risultano essere tutte quelle forme Un primo modo per rallentare a nostro avviso quello di di mobilit virtuale che la tecnologia oggi ci consente.fermarsi a riflettere sulle bellezze del Veneto. Non a caso la Lutilizzo combinato e sempre pi diffuso di computer regione, apprezzata da turisti provenienti da tutto il mondo portatili e cellulari di ultima generazione pu permettere, per la variet e qualit dellofferta e la cultura dellospitalit tra laltro, di lavorare a distanza, di acquistare nei negozi che la contraddistingue, ottiene sempre nel settore turistico senza dovercisi recare, di prenotare viaggi stando seduti sul risultati eccezionali: da anni detiene il primato tra le regioni proprio divano, di curare relazioni personali attraverso la italiane, con il 14,7% degli arrivi e il 16,3% delle presenze posta elettronica e le video chiamate, di gestire il propriodellintera penisola nel 2007. conto corrente attraverso i servizi di home banking, di da dire che nella nostra regione il panorama dei luoghi relazionarsi con la Pubblica Amministrazione. della cultura appare particolarmente ampio e diversificato: Purtroppo, per, nel nostro Paese tutte queste opportunitnel 2006 in Veneto gli istituti di antichit e darte attivi non non sono ancora molto sfruttate, non solo per un problema statali sono 327, il 7,2% del totale italiano, a questi, inoltre, di carenza infrastrutturale, ma anche perch mancano le ne vanno aggiunti altri 14 tra musei e circuiti museali, necessarie alfabetizzazione informatica e cultura dei nuovi monumenti e aree archeologiche statali. Considerando strumenti telematici: nel secondo trimestre 2008 il serviziopoi il valore complessivo degli introiti dati dai biglietti di ADSL copre il 94% della popolazione italiana, ma solodingresso in questi istituti, escludendo comunque sempre 20 22. consentito al settore turistico di continuare a svilupparsi, PtRC come spazio di ricerca i territori naturali e dellabitare. i paesaggi della mentenonostante la congiuntura negativa e le difficolt internazionali manifestatesi in maniera evidente nel corso dellanno. I risultati del settore nel 2008 sono stati infatti sostanzialmente allineati con il 2007, il numero di arrivi nelle strutture ricettive stabile (-0,2%), mentre si verificato un contenuto calo delle presenze (-0,9%), a conferma della tendenza ormai generalizzata alla diminuzione della durata della vacanza. Il 58,9% del flusso turistico regionale proviene dallestero, settore che ha maggiormente risentito della difficile situazione economica: i pernottamenti sono infatti diminuiti dell1,2% rispetto al 2007, che rappresenta comunque un anno record, mentre il numero di turisti diminuito del 2,2%. Sul fronte del turismo domestico si evidenzia invece una sostanziale stabilit delle presenze (-0,5%) e un aumento degli arrivi (+3,1%). Nel complesso del turismo internazionale, il Veneto riesce a contenere bene le difficolt registrando comunque contrazioni meno significative rispetto sia al contesto italiano sia a paesi concorrenti quali Francia e Spagna8. I Fonte: Regione Veneto, PTRC - Assessorato alle Politiche per il Territorio - Segreteria Regionale allAmbiente e Territorio - Direzione veneti che soggiornano in localit della propria regione, Pianificazione Territoriale e Parchi secondi solo ai tedeschi, nel 2008 aumentato ancor di pi (+6,4%), anche se il soggiorno in media diminuisce. La continua riduzione della permanenza media nelle localit il patrimonio statale, quelli venduti in Veneto rappresentano di villeggiatura, rispecchia nuove tendenze in atto: conta il 22,7% del totale nazionale.meno la durata della vacanza e il lungo periodo di ferie Il Veneto, poi, la regione italiana che pi si caratterizza per viene magari sostituito da brevi vacanze fatte in tutto la presenza di dimore patrizie, fenomeno nato e sviluppatosilarco dellanno e/o dai week end fuori citt. Altre tendenze durante i secoli della Serenissima Repubblica; le Ville sono individuabili a livello di scelta della struttura ricettiva Venete sono in questo momento al centro dellinteressein cui soggiornare: sul fronte della ricezione alberghiera si regionale anche come oggetto di uno specifico piano di osserva uno spostamento della domanda verso le categorie valorizzazione, concepito a fini di sviluppo turistico, conpi elevate. E oltre allambiente confortevole, si apprezza lobiettivo di posizionare il prodotto culturale ville venete sempre pi la possibilit di immergersi in spazi naturali dove nei principali mercati turistici di riferimento. Nel territorio passeggiare, fare sport, rilassarsi, divertirsi, conoscere le della regione si contano complessivamente circa 3.791 tradizioni, la storia e le caratteristiche dei luoghi visitati. In edifici o complessi qualificati come ville venete, di questequesto contesto vanno annoverati i parchi veneti e lofferta 300 circa visitabili e sono 25 quelle organizzate per offrire agrituristica, che esercita unattrattivit in rapida crescita. servizi di didattica, destinati al mondo della scuola. Anche lo scenario dello spettacolo dal vivo nella nostraLa ricchezza del territorio regione sicuramente straordinario, cos come la qualit Infatti negli ultimi 25 anni, pur assistendo ad una dellofferta culturale musica, opera lirica, teatro, danza, rivoluzione che sta indirizzando lagricoltura verso nuovi arti visive e cinema - destinata ad incontrare e soddisfare scenari (calo di aziende e relativo aumento dimensionale), un sempre maggior numero di fruitori. Nel 2007 in Veneto, cresce la multifunzionalit delle aziende che ampliano la gli spettacoli teatrali rappresentati e i concerti di musica -loro offerta con agriturismi, fattorie didattiche, agriasilo, classica, leggera e jazz - hanno visto la partecipazione di producendo e vendendo prodotti tipici e di qualit, oltre tre milioni di spettatori.promuovendo unagricoltura eco-sostenibile, utilizzando e La cultura, gli spettacoli, le bellezze naturali hanno quindi producendo fonti rinnovabili di energia. 8 Fonte CISET.21 23. Sintesi diversificate che allinterno dellUnione Europea la posiziona PtRC come spazio di ricerca i territori del produrre. Veneto di qualital primo posto quanto a certificazioni di qualit, con ben 177 prodotti DOP e IGP, e anche il Veneto apporta il proprio contributo con ben 26 prodotti a marchio. Sulla scia della forte vocazione della nostra regione e tenendo conto dellimportanza sempre maggiore del binomio territorio- prodotto, sono nate le Strade del vino e dei prodotti tipici, con ben 19 itinerari eno-turistici che si snodano tra vigneti ed aziende produttrici, punto di contatto fondamentale per questa importante forma emergente di turismo. Ed proprio in ambito vitivinicolo che il Veneto segnala risultati da primato: primo produttore italiano di vino a denominazione dorigine e ad indicazione geografica e prima posizione tra le regioni italiane nelle esportazioni vinicole, aggiudicandosi un valore superiore al 25% del totale nazionale. Non certo trascurabile anche la sicurezza di quanto viene portato in tavola: in Italia e nel Veneto, grazie al pacchetto igiene, ogni anno vengono effettuati scrupolosi controlli su tutta la filiera produttiva, per assicurare la massima qualit di ci che viene portato a tavola. In questo senso, anche la foresta ha assunto negli ultimi decenni un ruolo cruciale nella politica ambientale divenendo una risorsa nella soluzione dei problemi ambientali come la perdita di biodiversit e il cambiamento climatico globale. Fonte: Regione Veneto, PTRC - Assessorato alle Politiche per il Quella veneta, con i suoi 414.894 ha censiti nel 2000, e Territorio - Segreteria Regionale allAmbiente e Territorio - Direzione Pianificazione Territoriale e Parchipari al 22% della superficie totale, viene da tempo tutelata attraverso azioni di difesa idrogeologica, conservazione del suolo e dellambiente naturale, valorizzazione del Per quanto riguarda alcune peculiarit dellofferta patrimonio silvo-pastorale, produzione legnosa, tutela del aziendale, ormai chiaro che lagricoltura biologica non paesaggio, recupero alla fertilit dei suoli depauperati e pi una novit o una moda nel nostro paese: lo confermano degradati, al fine di un armonico sviluppo socio-economico il permanere del primato italiano in Europa quanto ae delle condizioni di vita e sicurezza della collettivit. superficie destinata con oltre un milione di ettari, pi di In questo contesto risulta strategico il nuovo Piano 50.000 operatori coinvolti, dal processo di produzioneTerritoriale Regionale di Coordinamento del Veneto9, fino a quello di trasformazione, e la continua crescita dei redatto a ventanni di tempo dal precedente, che si posto consumi alimentari bio che solo nel confronto 2008-2007 nellottica di interpretare il cambiamento della regione guadagnano in quantit ben il 4,5%. avvenuto nel corso degli anni ed ha fissato alcuni grandi Anche in Veneto la situazione non immobile: la superficie obiettivi di assetto spaziale e di uso delle risorse, guardando investita (sia in conversione che gi destinata a produzioniin avanti ed offrendo una prospettiva per il futuro. bio) segnala un aumento superiore al 37% dal 2000 al 2005 Abbiamo potuto constatare che il Veneto costituisce un raggiungendo i 18.000 ettari ed il numero di operatori punto di riferimento di grande importanza per tutto il in crescita del 24% fra il 2000 ed il 2007 con oltre 1.500Paese, non solo per il rilevante contributo alla produzione soggetti. della ricchezza nazionale, o per lo straordinario patrimonio La presenza di produzioni agroalimentari tipiche un ambientale, storico e culturale che racchiude, ma perch fattore particolarmente importante della storia italiana una delle regioni che si misura pi direttamente con le e ha permesso la creazione e il mantenimento nel temponuove sfide della modernizzazione. Sfide che riguardano la di tradizioni colturali, gastronomiche e culturali molto capacit di dare risposte a nuove esigenze in un quadro 9 Si riportano alcune elaborazioni cartografiche e considerazioni tratte dai materiali inerenti il Piano Territoriale di Coordinamento della Regione Veneto. 22 24. profondamente mutato, in relazione tanto ad elementi dipi elevata emissione, rappresentano ancora il 18% delle cornice generale, quanto allevoluzione della societ locale.autovetture circolanti nella penisola, mentre nella nostra Sul fronte delle politiche del territorio ci si traduce regione sono ridotte al 14%. anzitutto in una visione capace di tener conto del carattere Gli autoveicoli commerciali mostrano una distribuzione complesso dei processi in corso, dando risposte articolate rispetto alle normative di emissione di sostanze nocive ed integrate alle nuove domande che riguardano lintreccio,un po diversa rispetto a quella delle autovetture. I mezzi in continua modificazione, tra spazio, economia e societ. Euro0 rappresentano ancora il 29% in Italia e il 22% in Il PTRC parte dalla considerazione che il territorio veneto nonVeneto, valori certamente pi elevati rispetto a quelli delle solo lesito di cinquantanni di un accelerato processo di autovetture. Ovviamente va tenuto conto delle diversit tra sviluppo produttivo ed insediativo, ma della stratificazione le due categorie di veicoli e, in modo particolare, del fatto plurisecolare di valori culturali legati al suo utilizzo: un taleche la vita media dei veicoli industriali pi lunga di quella mutamento di paradigma, rivolto allaffermazione della delle autovetture. Sia per lItalia che per il Veneto ci sono qualit delle trasformazioni, non pu quindi che valorizzare due picchi proprio in corrispondenza dei mezzi omologati quegli elementi peculiari che ne costruiscono lidentit.Euro2 e Euro3, ad indicare che proprio in quel periodoc stato un ricambio consistente del parco veicolare ad uso il futuro nella sostenibilitindustriale. Analoghe considerazioni valgono per gli autobus. Se il PTRC spinge il territorio veneto in una direzioneVa tuttavia segnalato che, nel 2006, circolano ancora molti strategica, non possiamo oggi fare a meno di riconoscere,autobus vecchi (Euro0) e che questi rappresentano, sia analizzare e gestire le criticit che ci troviamo ad affrontare. in Italia sia in Veneto, la fascia pi consistente dellintero Tornando al tema della mobilit in senso stretto, il parco circolante. trasporto su strada ad esempio una delle cause principaliQuesti dati mostrano che il processo di sostituzione dei dellinquinamento atmosferico delle nostre citt. A questo mezzi di trasporto vecchi con altri di nuova concezione e a proposito emblematico, nella situazione di crisi degli minore impatto ambientale tuttora in atto. Tale evoluzione ultimi mesi, il caso della FIAT, che ha aumentato le proprie peraltro favorita da diverse campagne di incentivazione quote di mercato in un contesto europeo in caduta; maalla rottamazione dei veicoli non pi rispondenti alle soprattutto, con la propria affermazione oltreoceano, la moderne norme sullinquinamento e a favore dellacquisto FIAT 500 allultimo salone di New York stata proclamatadi altri pi recenti e meno inquinanti. da una giuria internazionale di esperti 2009 Design Car ofTra gli interventi di mobilit sostenibile vanno citati the Year. Tale situazione ha portato allaccordo ormai noto sicuramente il potenziamento del trasporto pubblico locale, la con la casa americana, facendo arrivare buone notizie a chirealizzazione di piste ciclabili, lintroduzione di zone a traffico produce vetture pi piccole e meno inquinanti. limitato (ztl), la promozione delle iniziative di car-sharing10 e Per capire meglio limpatto che il settore dei trasporti hacar-pooling11, formule che danno un contributo concreto al sullambiente utile riferirsi quindi, oltre alla quantit di miglioramento della qualit dellaria che respiriamo. traffico che insiste sulle nostre strade, anche alla qualit Negli ultimi anni sono stati utilizzati anche altri strumenti dei mezzi che in esse corrono. Da unanalisi dei veicoli per tentare di ridurre linquinamento dovuto al trasporto su in circolazione emerge che, nel 2006, in Veneto, le auto strada, quali i blocchi del traffico parziali e totali in alcune rispondenti alla normativa di emissione di sostanzefasce orarie oppure le cosiddette domeniche ecologiche inquinanti Euro4 rappresentano il 17% del totale,con divieto di circolazione a tutti i mezzi alimentati a mentre per il 57,5% appartengono alle normative Euro2benzina o gasolio o comunque ai veicoli pi inquinanti. e Euro3. Confrontando questi dati con il resto dellItalia Sul versante dei mezzi ad impatto zero la Regione Veneto si capisce come la regione sia pi avanti nel processo dista incentivando anche luso della bicicletta tramite il bike- ammodernamento del parco veicolare. Infatti, le Euro4sharing, finanziando la realizzazione di servizi di noleggio incidono sul totale nazionale per il 16% e le Euro0, a automatico di biciclette da parte dei comuni. I finanziamenti 10Liniziativa del car-sharing ovvero auto condivisa - una delle nuove forme di trasporto collettivo: si tratta di un servizio che permette di utilizzare unautomobile su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheggio vicino al proprio domicilio, e pagando in ragione dellutilizzo fatto. Tipicamente si tratta di un servizio commerciale erogato da apposite aziende e consente di rinunciare allautomobile privata ma non alla flessibilit delle proprie esigenze di mobilit. 11Il termine car-pooling ovvero auto di gruppo - indica unaltra forma di trasporto collettivo e consiste nella condivisione di un mezzo di trasporto privato da parte di pi persone che compiono quotidianamente lo stesso itinerario, utilizzando una sola autovettura con pi persone a bordo. Lobiettivo del car-pooling diminuire il numero delle vetture circolanti e di conseguenza ottenere vantaggi ambientali notevoli, oltre che un sensibile taglio dei costi che vengono ripartiti fra i partecipanti alliniziativa.23 25. Sintesi sono rivolti alle Amministrazioni comunali interessate per avvicina al 38%. In Veneto le Amministrazioni comunali lacquisto delle biciclette e delle attrezzature necessarieseguono politiche diverse, probabilmente anche in base alle per il servizio di noleggio, da dislocare in punti considerati caratteristiche dei singoli territori e le esigenze specifiche. cruciali e strategici allinterno dellarea urbana, come Si va dal caso di Padova che presenta una densit di ztl pari stazioni ferroviarie, parcheggi scambiatori, piste ciclabili. Lo a 1,4 km2 per 100 km2 di territorio - oltre il doppio della scopo , naturalmente, di favorire una mobilit intelligente media nazionale, con un incremento del 111,4% nellarco nei centri urbani, contribuendo nel contempo alla riduzionedei sette anni considerati - a Belluno, dove la presenza delle dellinquinamento da polveri sottili.stesse si attesta a 0,01 km2 per 100 km2 e non ha subito I dati sullambiente urbano mostrano come, nelle citt variazioni rispetto al 2000, fino a Vicenza dove, addirittura, venete, sia sicuramente aumentata lattenzione ai problemi la presenza di tali aree si lievemente ristretta. ambientali negli ultimi anni, anche se c ancora molta strada da percorrere.La rivoluzione sta nello sviluppo intelligente Nel 2007, nei comuni capoluoghi del Veneto, la situazioneLimpegno per la sostenibilit ormai diventato strategico relativa alle aree pedonali e alle piste ciclabili si presenta anche per molte aziende. Alcune rivedono addirittura al piuttosto eterogenea. Per quel che riguarda il primo rialzo i propri obiettivi di fatturato in considerazione del aspetto, escludendo Venezia che, per motivi morfologici, lancio di prodotti sostenibili che prevedano il taglio ha ovviamente una densit di aree pedonali nettamentedelle emissioni di CO2, dei consumi energetici, dei rifiuti e superiore alla norma, spicca Padova con 81 m2 ogni 100 dellacqua utilizzata, cambiando il modo stesso di concepire abitanti - valore raggiunto grazie al considerevole aumentonuovi prodotti, dallimpiego dei materiali alla manifattura, pari a oltre il 52% in pi rispetto allanno 2000 chedalla distribuzione alluso quotidiano, fino alla riciclabilit. pongono la citt, unica del Veneto, al di sopra della mediaSi fa sempre pi strada larte di ripensare leconomia, il nazionale che pari a 32,4 m2 ogni 100 abitanti. Nellabusiness, il singolo prodotto, da un nuovo, impellente punto graduatoria regionale al secondo posto c Belluno con 31,2di vista, attraverso la green economy. m2 per 100 abitanti. Oggi, a 17 anni dal Summit della Terra di Rio, che aveva Anche per quanto riguarda le piste ciclabili, il comune di imposto limperativo della progettazione sostenibile, Padova, grazie alla promozione della bicicletta quale mezzoquesta visione si sta trasformando in un fattore-chiave di locomozione alternativo, ha nel 2007 la pi alta densitdella competizione. Ma il design di nuovi prodotti e servizi regionale di percorsi dedicati, superando i 114 km ogni 100sostenibili non basta a salvare il mondo, sono necessari km2 di territorio. Si pu notare il forte impulso dal 2000,anche cambiamenti di sistema. Se tutte le macchine quando le piste ciclabili non arrivavano ai 36km. Anche in diventano elettriche o ibride avremo certo meno emissioni tutte le altre province venete, la tendenza stata quella di CO2, ma se tutti dovessero continuare a spostarsi da soli di favorire lutilizzo della bicicletta per gli spostamentiin auto, avremo sempre gli ingorghi e uninsostenibile vita allinterno delle aree urbane; infatti, rispetto al 2000, cin coda. Ecco perch necessario pensare in modo nuovo stata una crescita degli spazi dedicati a tale mezzo diallaspetto delle citt, alle abitudini delle persone. Sono da trasporto un po ovunque. In generale la densit di pistepromuovere anche sistemi che incentivino moduli abitativi ciclabili nelle nostre citt sempre superiore rispetto allapi razionali ed efficienti, oppure idee come Slow Food, una media dellItalia con la sola esclusione di Belluno, per ladelle invenzioni italiane che hanno lasciato un segno nel quale va detto che, nonostante la relativamente bassamondo. densit di piste ciclabili allinterno dellarea urbana, a livello In teoria, fare prodotti un po pi sostenibili costa di pi, ma provinciale possiede i percorsi dedicati ai velocipedi pi le imprese stanno scoprendo che usare meno acqua, meno lunghi e panoramici dellintera regione, come, ad esempio, energia, meno imballaggi porta benefici a tutti, oltre a far la pista ciclabile delle Dolomiti che congiunge Belluno aguadagnare una migliore immagine pubblica dellazienda. Bolzano. La ricerca scientifica contribuir in maniera particolare ai Infine listituzione delle zone a traffico limitato, specie neipassi che si potranno compiere in questo senso. centri storici delle citt, ha avuto un grosso sviluppo proprioSi sta in sostanza ritracciando il sistema economico, in questi ultimi anni. Nel 2007, in Italia, le ztl coprono circa si stanno riprogettando i modi della vita quotidiana, ci mezzo chilometro quadrato ogni 100 km2 di territorio vogliono persone, idee, progetti per ridisegnare il domani comunale, con un incremento, rispetto al 2000, che siin maniera intelligente. 24 26. 25 27. il Veneto si racconta 28. 1 Cicli e struttura del sistema economico La congiuntura1.1 La mobilit del sistema economico 1.2 Astrolabio di Arsenius - Dettaglio Immagine gentilmente concessa dal Comune di Padova 29. 1. CICLI E STRUTTURa DEL SISTEMa Dallagosto del 2007 era gi evidente lavvio di una fase ECONOMICOdi recessione, inizialmente moderata, causata dagli effettidella crisi americana dei subprime 2 e dalla condizione 1.1 La congiuntura1strutturalmente sbilanciata degli Stati Uniti che ha trovatoun primo sbocco, in quel paese, nellesplosione della La crisi internazionalebolla immobiliare e si poi sviluppata in una latente crisi Si, la crisi c, ma come affermava John Fitzgerald Kennedy: creditizia. Scritta in cinese la parola crisi composta di due In questo contesto, si assistito nel corso dei mesi, a caratteri. Uno rappresenta il pericolo e laltro rappresenta livello internazionale, alla caduta del valore degli immobili, lopportunit.la restrizione delle condizioni creditizie, la compressionedel reddito disponibile delle famiglie dovuta agli shock wei (pericolo) sui prezzi dei prodotti energetici e di alcuni beni agricoli, ji (opportunit) il ridimensionamento del valore della ricchezza finanziaria I pericoli che discendono dallattuale situazione sono per la caduta dei valori azionari. Tutti questi elementi hanno evidenti a tutti e, in termini occupazionali e produttivi, oltre concorso alla frenata della domanda interna, ma anche che sociali, ne stiamo gi subendo le conseguenze. Menoad una decrescita del mercato di scambio internazionale, attenzione viene posta, invece, alle opportunit che, da unaccompagnato dallindebolimento del dollaro. periodo buio come questo, possono scaturire per il futuro. Il fallimento del gruppo Lehman nel settembre 2008, i timori Lo stesso Presidente Giorgio Napolitano dichiara:di insolvenza di altri operatori bancari, la preoccupazione Possiamo limitare le conseguenze economiche e sociali di un possibile collasso dei sistemi finanziari hanno della crisi mondiale per lItalia, e creare anzi le premesse intensificato fortemente la crisi: da qui le pesanti perdite di un migliore futuro, se facciamo leva sui punti di forza sui mercati azionari mondiali, linasprimento ulteriore delle e sulle pi vive energie di cui disponiamo. Tale auspicio condizioni di credito, il deterioramento della fiducia di trova fondamento nelle prove che lItalia ha saputo dare imprese e consumatori. in passato di fronte a gravi crisi: la terribile eredit della I governi e le banche centrali hanno reagito in modo seconda guerra mondiale e in seguito il terrorismo, come coordinato a livello internazionale3, assicurando la ricorda Napolitano, ma anche, negli anni Novanta, le crisi continuit dei flussi di finanziamento alle istituzioni della lira prima dellapprodo nelleuro. finanziarie e alleconomia, ampliando le garanzie in essere Ma per trovare delle soluzioni alla difficile situazione sui depositi bancari, rafforzando in molti paesi la posizione congiunturale necessario fare un passo indietro e capire patrimoniale degli intermediari in difficolt. Anche in Italia quali sono state le fasi che ci hanno portato a questo sono state predisposte misure4 di questa natura. Tali azioni punto. hanno evitato la paralisi dei mercati finanziari. Fino ad un paio di anni fa, leconomia mondiale avevaLacuirsi della crisi finanziaria ha colto in una fase di conosciuto una fase eccezionalmente prolungata dirallentamento le economie dei paesi avanzati, gi indebolite crescita, con oscillazioni del ritmo di sviluppo del prodottodal forte aumento dei prezzi delle materie prime dei mesi notevolmente affievolite nel confronto coi periodi precedentiscorsi. Cominciano a vedersi ripercussioni anche sui paesi e inflazione bassa e stabile in tutte le aree principali. Grazie emergenti, che, fino a prima dellautunno 2008, erano agli elevati tassi di sviluppo delle economie di grandi paesiapparsi immuni. Per alcuni di essi previsto un intervento emergenti, le prospettive di crescita apparivano, nelledel Fondo Monetario Internazionale per contrastare previsioni di consenso, ancora stabili e certe. Quella fiducia fuoriuscite di capitali, difficolt di rifinanziamento del stata gradualmente erosa dagli eventi accaduti a partire debito e tensioni sui mercati dei cambi. Di pari passo con dallestate del 2007 fino allautunno dellanno scorso,il deteriorarsi del quadro mondiale, il ritmo di espansione ed precipitata rapidamente negli ultimi mesi del 2008, delleconomia dellarea delleuro ha seguitato a rallentare cedendo il campo a un forte e generalizzato aumento dellanel corso dellanno. La crescita del credito, pur rimanendo volatilit dei mercati e dellattivit economica, a una diffusarobusta, scemata sensibilmente. incertezza sul futuro. Ad oggi5 il Fondo monetario Internazionale stima che1 Dati e previsioni disponibili a met aprile 2009. 2 I subprime sono quei prestiti che vengono concessi ad un soggetto che non pu accedere ai tassi di interesse di mercato, in quanto ha avuto problemi pregressi nella sua storia di debitore. I prestiti subprime sono rischiosi sia per i creditori sia per i debitori, vista la pericolosa combinazione di alti tassi di interesse, cattiva storia creditizia e situazioni finanziarie poco chiare, associate a coloro che hanno accesso a questo tipo di credito. 3 Ottobre 2008. 4 Decreti legge n. 155/08 e 157/08. 5 Aprile 2009.29 30. Cicli e struttura del sistema economico lintensit della contrazione, per le economie avanzate siaconsiderati Economie avanzate6 . la pi profonda mai registrata dal tempo della Seconda Per le economie avanzate si ipotizza una perdita cumulata di Guerra Mondiale. Per il 2009 si stima una flessione a livellooutput di quasi il 6%, evidenziando che lattuale recessione mondiale pari a 1,3 punti percentuali e di 3,8% dei Paesiparagonabile a quella delle gravi crisi del 1974-75 e 1980-82. Fig. 1.1.1 - Variazioni percentuali del Prodotto Fig. 1.1.2 - Indicatore di perdita di ricchezza (*) nei Interno Lordo di Mondo, paesi emergenti ed periodi di recessione nel Mondo, Paesi emergenti economie avanzate - anni 1970:2010.ed Economie avanzate 10 091974-751980-831990-93 2001-03 2008-108 7,4-176-25,054,0-343 3,91,9-421-50,00 -1 1970 198019902000 2010 -6 -2 -3-7 -4MondoPaesi emergenti Economie avanzate Economie avanzatePaesi emergenti(*) Percentuale di perdita cumulata di PIL.Mondo Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema StatisticoFonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati FMIRegionale su dati FMITab. 1.1.1 - Variazioni percentuali dei principali indicatori delleconomia mondiale - anni 2007:20102007 200820092010 Prodotto interno lordo mondiale5,43,6 -1,3 1,9 Commercio internazionale 6,52,9 -8,3 1,7 Prezzi internazionali in dollari:prodotti alimentari (a)25,632,7 -20,8 5,9materie prime non petrolifere (b)10,1 -6,8-44,2 8,4petrolio9,635,2 -45,623,7prodotti manufatti8,07,7 -8,8 6,1 Petrolio Brent: $ per barile72,798,353,466,1 (a) Indice The Economist (b) LivelloFonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati e previsioni, su sfondo bianco, PrometeiaNel quarto trimestre 2008 tutti i maggiori paesi forte caduta dei consumi privati, il netto rallentamento delle industrializzati hanno mostrato una contrazione delesportazioni e il persistente ripiegamento degli investimenti prodotto. La caduta pi accentuata si registrata negli Stati residenziali. Nellultima parte dellanno lattivit economica Uniti, -6,3% del PIL su trimestre precedente, riflettendo la si ulteriormente indebolita: loccupazione dipendente nel 6Area Euro, Svizzera, Gran Bretagna, Svezia, Norvegia, Islanda, Canada, USA, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Hong Kong SAR, Singapore, Taiwan, Corea, Israele. 30 31. settore non agricolo statunitense caduta di circa 1.950.000maniera pi attenuata nel corso del terzo trimestre, molto unit tra agosto e dicembre 2008; il tasso di disoccupazione accentuata nella parte finale del 2008. La causa da nel mese di gennaio 2009 salito al 7,6%; i consumi hanno imputare principalmente al rallentamento mondiale che da mostrato a fine anno una limitata sensibilit allincremento un lato ha ridotto la domanda estera, dallaltro ha provocato del reddito disponibile reale indotto dal forte calo dei prezziun repentino apprezzamento dello yen verso il dollaro. Ne dei prodotti energetici. conseguito un contributo delle esportazioni nette negativo Il Giappone stato colpito in anticipo dalla recessione,gi nel terzo trimestre a cui seguito un vero proprio nonostante il suo interesse marginale alla crisi finanziaria crollo. Nello stesso periodo si sono ridotti notevolmente statunitense. Gi nel secondo trimestre del 2008 laanche gli investimenti privati non residenziali, strettamente variazione del PIL risultata negativa. La contrazionelegati alla dinamica della domanda estera. continuata anche nella seconda parte dellanno, inTab. 1.1.2 - Variazioni percentuali degli indicatori economici nei principali paesi industrializzati - anni2007:2010Var.% PILVar.% Domanda interna Var.% InflazioneTasso di disoccupazione2007 2008 2009 2010 2007 2008 2009 2010 2007 2008 2009 2010 2007 2008 2009 2010 Stati Uniti 2,01,1-3,3 0,4 1,4-0,2 -3,8 0,3 2,9 3,8 -0,42,14,6 5,810,09,9 Giappone2,4 -0,6-5,5 0,1 1,3-0,8 -2,5 0,4 0,0 1,4 -1,6 -0,44,0 4,45,0 5,2 Area dell'euro2,60,8-3,7 0,1 2,30,7-2,2 0,4 2,1 3,20,51,47,47,5 9,9 10,9 Regno Unito 3,00,7-4,1-0,1 3,60,6-3,2-0,2 2,3 3,61,71,55,3 5,68,7 8,9 UE272,90,9-3,7 0,2 2,91,0-2,3 0,3 2,4 5,10,81,5 7,1 7,0 8,7 9,5Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati e previsioni, su sfondo bianco, Eurostat, Commissione europea ePrometeiaLe economie emergenti, fortemente caratterizzate da un Le quotazioni del petrolio hanno continuato a scendere negli modello di sviluppo export led, sono state contagiate aultimi mesi del 2008; nella quarta settimana di dicembre il macchia dolio dalle dinamiche recessive, evidenziando laprezzo si collocava attorno a 35 dollari (da un picco di 143 fragilit di un modello di sviluppo contraddistinto da una dollari in luglio). eccessiva dipendenza dal commercio estero. Per primi neIl recupero dei prezzi delle commodity rilevato nei primi due hanno risentito i paesi che hanno i maggiori legami con glimesi del 2009 non mostra ancora quelle caratteristiche di Stati Uniti come lAmerica Latina ed il Messico. persistenza che unimminente uscita dallattuale fase critica In seguito, hanno cominciato a delinearsi ripercussionirichiederebbe. anche sui paesi asiatici, che, fino a prima dellautunno Secondo le quotazioni dei futures, il prezzo del petrolio 2008, erano apparsi immuni: si segnala il rallentamento(qualit WTI) segnerebbe una ripresa nel 2009 dovuta al dellattivit produttiva e commerciale cinese. Si infattigraduale riassorbimento delle condizioni di eccesso. registrata a fine 2008 una contrazione dei flussi sia di Anche le materie prime non energetiche hanno risentito import che export verso la Cina, ma anche dal lato della delle mutate condizioni sui mercati finanziari e reali, domanda interna, il rallentamento degli investimenti sta segnando nellultima parte del 2008 consistenti riduzioni: determinando un aumento della disoccupazione, incidendosulla base degli indici Economist, le materie prime agricole negativamente sui consumi. e industriali hanno registrato nel quarto trimestre unacontrazione rispettivamente del 27% e del 39% rispetto al Le materie prime periodo luglio-settembre. Lintensificazione delle turbolenze finanziarie e la trasmissione della crisi alleconomia reale si sonoIl dollaro accompagnate al proseguimento della flessione, avviatasi inIl rapido deterioramento della situazione ciclica in tutto il estate, dei prezzi del greggio e delle altre materie prime. Al mondo, e nellarea euro in particolare, unitamente allelevata calo della domanda, legato allapprofondirsi della recessioneincertezza sulla evoluzione congiunturale, ha determinato dei paesi industriali e allestensione della crisi alle economie una profonda ricomposizione di portafoglio degli operatori emergenti, si sommato il venir meno della componente finanziari internazionali. Si quindi assistito a una forte speculativa che aveva alimentato il raggiungimento dei flessione dei prezzi di tutte le attivit considerate rischiose, picchi pre-estivi. con una fuga verso la sicurezza che ha favorito i titoli31 32. Cicli e struttura del sistema economicoFig. 1.1.3 - Il prezzo del petrolio (in dollari per barile) - anni 1950:2009 15011 luglio 2008 145tensione Usa-Irandollaro in calo 140record assoluto 130147,27$ 1203 gennaio la questione 2008 a New 110 nucleare York 100$ 100 USA-Teheran al barile spinge il90 petrolio sopra80 quota 70$ invasione irachena nel22 settembre 200870 dollaro debole il Kuwait e 111 settembre 200160 guerra del attacco terroristico barile schizza darivoluzione golfonegli USA105 a 130$50khomeinista febbraio 200940in Iran la recessione30deprime, ilbarile sotto i20attacco35$ 10 marzo 200910USA allIraqil barile a 47$ 01950-59 1960-69 1970-79 1980-89 1990-99 2000 2001 20022003200420052006 2007 20082009 Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati BP Statistical Review of World Energy/Sole 24 Oredi stato, in particolare quelli del Tesoro statunitense, i Stati Uniti sono stati lepicentro della crisi e, nonostante cui rendimenti sono fortemente diminuiti. Leffetto di lelevato deficit pubblico (peraltro in crescita nei prossimi ricomposizione non ha per penalizzato il dollaro, anzianni), sono stati percepiti come paese-rifugio. La rapidit ne ha dato sostegno; paradossalmente, anche se gli e lintensit dellintervento sui tassi di interesse da partedella Fed, nonch limplementazione di ingenti pacchettidi stimolo fiscale, hanno probabilmente generato atteseFig. 1.1.4 - Il cambio euro-dollari - anni 1999:2009pi favorevoli sui tempi della ripresa rispetto allarea euro,dove lazione monetaria e fiscale non stata percepita1,60come altrettanto pronta.0,50La congiuntura in EuropaAnche in Europa il 2008 si chiuso con un segno negativo1,40della variazione del PIL negli ultimi trimestri. La ragioneprincipale del rallentamento riconducibile alla limitazione1,30della disponibilit di credito per imprese e consumatori,conseguenza della crisi di fiducia rispetto alla solvibilit1,20delle istituzioni finanziarie coinvolte nellacquisizione deititoli tossici. Le condizioni pi restrittive hanno avuto un22 aprile 20081,10Supereuro a effetto negativo sui piani di investimento delle imprese e di quota 1,60$consumo delle famiglie, determinando per questa via anche1,00un ridimensionamento del mercato immobiliare. Si inoltredeterminata unampia