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ROVE SU
STRAD A
ARRIVA LA «156»
L’ALFARIPRENDE IL VIA
L’ALFARIPRENDE IL VIA
La tanto attesa media delBiscione è pronta e a lei siaffidano le
speranze dirilancio della marca. Lavettura si presenta conuna linea
accattivante econ soluzioni tecniche di grande pregio. In queste
pagine trovatela prova completa della 1600 e della 2000 e un
interessanteconfronto con l’Audi «A4»e la BMW «serie 3», che
rappresentano la più qualificateconcorrenti europee.
Un aneddoto racconta che ilgrande Henry Ford fosse solitodire:
«Quando vedo passare un’Al-fa Romeo mi tolgo sempre il cap-pello»,
intendendo così sottolinea-re la sua ammirazione per le vettu-re
del Biscione.
Di Alfa degne di questo nome nesono state prodotte tante in
passa-to, un po’ meno in questi ultimi tem-pi e non è un mistero
che alcuni tra imodelli recenti non abbiano soddi-sfatto appieno le
aspettative deglialfisti più tradizionalisti. Cosicchéper la «156»,
che sostituisce la«155», auto tecnicamente valida, ro-busta ma poco
affascinante, tecnicie slilisti milanesi non sono scesi
acompromessi. La nuova «156» dove-va essere un’Alfa in tutto e per
tutto,
9811/97
immediatamente riconoscibile, ele-gante ma con tanta grinta.
Questo desiderio di far rivivere ilmito del passato in chiave
modernaè avvertibile già da un primo sguar-do alla vettura. La
ricerca del detta-glio estetico è spinta all’esaspera-zione. La
vettura è stata letteral-mente disegnata attorno allo scu-detto
frontale, con i due caratteristi-ci baffi, e alle ruote, grandi e
rigoro-samente a filo della carrozzeria. An-che la fiancata è molto
caratteristi-ca, con i passaruota in evidenza e laportiera
posteriore appena traccia-ta, per dare maggior slancio alla li-nea
della vettura, fino quasi a farlasembrare una coupé. Da dietro,
infi-ne, la «156» sembra quasi mettere insoggezione chi segue,
esibendo
9911/97
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150
130
1000 2000 3000 4000 5000
giri/min
cop
pia
Nm
80
60
40
po
tenz
a kW
6000 7000
100
20120
140
ALFA 156 1.6ALFA 156 2.0
120
8000
160170180190
Sulla «156» il contagiri eil tachimetro,
rigorosamente circolarie di grandi dimensioni,
sono collocati davanti alguidatore, mentre glistrumenti
secondaritrovano posto sullaconsole centrale (e
sempre orientati in favoredi chi è al volante),
assieme ai comandi dellaclimatizzazione, all’hazard
e all’impiantoradiotelefonico.
I motori della«156» sono
un’evoluzione deiTwin Spark 16V che
già equipaggianoaltri modelli della
Casa del Biscione.Sia il 1600 sia il
2000 sono a 4 cilindri
(a corsa corta ilprimo, lunga ilsecondo) condistribuzione
bialbero, 4 valvole e 2 candele
per cilindro, e variatoredi fase sul lato
aspirazione (disegnosopra). Il 2 litri ha in più icondotti
d’aspirazione a
geometria variabile e duecontralberi di equilibratura. Nel
grafico sotto a sinistra sonoriportate le curve di coppia e
potenza dei due motori.
Vivace e disponibilesenza sorprese
P
ROVE SU
STRAD AALFA ROMEO «156»
PROVE SU
STRAD A
Anche tu parlerai alla radioL’Alfa è la prima casa
automobilistica a offrire sulla«156» (in opzione) un accessorio
quanto mai intelli-gente e funzionale. Non è la «solita» autoradio,
mal’integrazione «radio + telefono GSM», una valida ri-sposta a una
necessità che anche «Quattroruote»ha più volte segnalato: sulle
moderne automobilinon è più possibile «aggiungere», bisogna
integrare ivari dispositivi. L’apparecchio èrealizzato dalla
Blaupunkt, si chia-ma «Amsterdam TCM 127 Ra-diophone» e costa. L.
1.690.000.Per le Alfa la Casa tedesca ha pre-visto una versione
personalizzata.
Tanti «orologi»destinati al pilota
Tutto per la coppia
masse muscolose e potenti. Comesempre il giudizio estetico su
una vet-tura sconfina nel gusto personale; anoi la «156» è piaciuta
davvero, ma c’èda dire che è stata ammirata molto an-che dalle
innumerevoli persone cheabbiamo incontrato nei giorni di
prova.L’abitacolo, rifinito con cura e con ma-teriali gradevoli e
di buona qualità, èadatto a ospitare soprattutto quattropersone,
che possono contare suun’apprezzabile disponibilità di
spazio.Ragioni di styling e aerodinamica han-no invece portato a
una riduzione delvano bagagli (abbiamo rilevato una ca-pienza di
382 litri), che è più piccolo diquello della «155».
La plancia, con la strumentazioneprincipale posta davanti agli
occhi delguidatore separata da quella seconda-ria, è una soluzione
tipica delle Alfa de-gli anni 60 e 70; i begli strumenti a fon-do
bianco, fortemente incassati, faran-no forse irritare qualche
moglie, che,
10011/97
seduta a destra, sarà tagliata fuori dalcontrollo della
velocità.
Il sedile, basso e regolabile in altezza,e il volante verticale
(regolabile in altez-za ed escursione) consentono di assu-mere una
posizione di guida sportivacon le braccia e le gambe semidistese.La
pedaliera è ben disposta; i pedalisono piuttosto vicini, adatti
alla mano-vra del punta-tacco, e con un ampioappoggio per il piede
sinistro. Anche icomandi secondari sono tutti ben di-sposti e
facilmente raggiungibili senzastaccare le spalle dallo schienale
delsedile. In particolare, abbiamo apprez-zato le nuove leve ai
lati del volante,semplici e intuitive da usare.
La strumentazione, per quanto moltobella, si presta ad alcune
critiche an-che da parte del pilota: il sistema di
re-troilluminazione si è dimostrato pocoefficace in condizioni di
semiluce, cioèquando si è costretti ad accendere ifari ma non è
ancora completamente
buio. Inoltre i due strumenti principalinon sono ben visibili
dai guidatori piùalti. La dotazione è discreta; mancanoil sempre
utilie termometro dell’olio, ti-pico delle Alfa di un tempo,
l’indicazio-ne della temperatura esterna e uncomputer di bordo.
Tutto bene, invece, per quanto ri-guarda la climatizzazione.
L’impiantosemiautomatico (optional sulla 1600) siè rivelato potente
ed efficace. Sonostate previste anche due bocchette diventilazione
per i sedili posteriori checontribuiscono a migliorare non poco
ilconfort climatico di chi viaggia dietro.
Per quanto riguarda l’equipaggia-mento, la dotazione di serie
della«156» comprende l’ABS, l’airbag per ilguidatore e, sulla 2
litri, anche il clima-tizzatore. Vi è poi una lista di
optionalparticolarmente ampia (compresi trepack sportivi con cerchi
e assetto spe-ciali) che consentono di personalizzarela vettura a
proprio piacere.
G irata la chiave, ritroviamo subito ilclassico rombo del
bialbero Alfa;attutito, ovattato, perché la «156» èdavvero un’auto
molto silenziosa. Il1600 eroga 88 kW-120 CV a6300 giri/min, il 2
litri ben114 kW-155 CV a cento gi-ri di più con, per entrambi,la
possibiltà di essere uti-lizzati con successo fino allimite dei
7000 giri. Ma nonsi tratta di so-la potenza,p e r c h é ,com’è
tradi-zione, i tecni-ci milanesihanno curatoparticolar-m e n t el ’
e r o g a -zione del-la coppiamotrice abasso emedio re-gime inmodo
dag a r a n t i r equel la r i -sposta prontae decisa che ge-nera
lmente c i s iaspetta da un’Alfa Ro-meo. Se guardate il grafi-co
qui sotto, che riporta lecurve di coppia e potenzadei due motori,
vedrete che,per esempio sul 2 l itri, lacoppia raggiunge il suo
valorepiù elevato tra i 3000 e i 4000 gi-ri/min, senza poi scendere
dimolto, grazie all’azione combinatadel variatore di fase e dei
condotti diaspirazione a geometria variabile.
All’atto pratico, la sensazione al vo-lante è quella di un
motore particolar-mente pieno, vivace, pronto ad asse-condare i
comandi del pilota. Il 1600,anch’esso dotato di variatore di
fase,ma che utilizza un sistema d’aspirazio-ne tradizionale, è
risultato proporzio-nalmente più lento, ma molto regolaree comunque
gradevole da usare.
Il cambio con V corta, di potenza, ècaratterizzato da rapporti
piuttostoravvicinati, soprattutto per quanto ri-guarda la III, la
IV e la V marcia, checonsentono di sfruttare al meglio
lecaratteristiche di coppia e potenza dei
due motori. Ovviamente, la 1600 uti-lizza rapporti più corti per
tutte le mar-ce. La manovrabilità è buona, con in-nesti abbastanza
brevi e precisi. Lafrizione, che sfrutta un nuovo
sistemad’azionamento idraulico, è risultataparticolarmente dolce da
azionare (ri-chiede una forza di soli 7,5 kg), pernulla affaticante
anche in coda o nellamarcia cittadina.
Grazie alla buona aerodinamica e al-la massa contenuta,
rispettivamente1274 kg per la 1600 e 1316 per la2000 (in condizioni
di prova ma senzapilota a bordo) un risultato a cui i tec-nici sono
pervenuti facendo largo usodi leghe leggere, entrambe le
vettureoffrono prestazioni elevate, tra le mi-gliori nell’ambito
della propria catego-
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-
La sospensione posteriore della«156», a ruote indipendenti,
seguelo schema MacPherson con duebracci trasversali, unpuntone
longitudinale ebarra stabilizzatrice. Sitratta di una soluzionegià
ampiamentecollaudata sulla «164»,ma che è
statacompletamenteriprogettata per la«156» (la traversa è dilega
leggera). È stataanche modificata lalegge di scuotimentodella ruota
sottocarico, in modo dagarantire la massimastabilità del
retrotreno.
Per la sospensione anteriore,invece, i tecnici Alfa hanno
scelto
uno schema a quadrilaterideformabili, che consente di
controllare con la massimaprecisione i movimenti della
ruota.
Buona parte della sospensione èrealizzata in lega leggera, così
da
diminuire l’entità delle massenon sospese. La legge
discuotimento prevede un
recupero di camber e unadiminuzione della
convergenza sottocarico (vedere
disegno).
ALFA ROMEO «156» P
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STRAD A
2
3La «156» si è comportata molto bene nella classica provadi
stabilità, che prevede un rapido cambio di traiettoria in
curva con contemporaneo rilascio dell’acceleratore. Come sipuò
vedere dalla sequenza fotografica, la vettura si appoggiacon
decisione sulle ruote esterne (foto 2) senza scomporsi e
senza richiedere manovre correttive con lo sterzo. Tuttobene
anche durante la fase di riallineamento (foto 3).
Risposta ai dubbiosi
Rag
gio
= 17
0 m
110
km/h
20 m
5 m
1
2
3
I lettori che abbiano dubbi odomande sulla «156»
possonocontattare direttamente viaInternet Marco Perucca Orfei,che
ha provato queste nuoveAlfa. Il suo indirizzo e-mail
è:[email protected].
1
Stabilità in lega leggera Precisione anteriore
Traiettoriesicure
ria. Molto veloci - la1.6 litri sfiora i 200 km/h, la 2 litri i
215-, scattano bene e con buona pro-gressione (vedere le tabelle
riportate apag. 108). Interessanti, in particolare, irisultati
ottenuti dalla 2000 sul chilo-metro con partenza da fermo: menodi
30 secondi (29,9 per l’esattezza)con una velocità d’uscita di 177
km/h.
Per quanto riguarda il comporta-mento stradale la «156»
rappresentasicuramente un grande passo avantirispetto alla «155».
Infatti, questa Alfaraggiunge meritatamente il punteggiopieno, le
fatidiche cinque stelle, allevoci «sterzo», «tenuta di strada»
e
10611/97
«stabilità», senza che ciòvada a scapito del confort
di marcia, risultato molto buono an-che in termini di
assorbimento delleasperità stradali. Il merito va attribuitoalle
nuove sospensioni (a quadrilaterideformabili all’avantreno, Mac
Pher-son con doppi bracci trasversali al re-trotreno) realizzate
per buona parte inlega leggera. In questo modo si è rag-giunto il
duplice scopo di limitare lemasse non sospese e di garantire
lamassima precisione di movimentodelle ruote durante gli
scuotimenti.Cosicché la «156» ha uno sterzo mol-to pronto, ma anche
preciso e pro-gressivo, caratteristiche che rendonoparticolarmente
piacevole la guida di
questa vettura, una tenuta di stradamolto elevata (0,97 g in
condizionid’assetto stabilizzato), un comporta-mento decisamente
sottosterzante,ma che si presenta con molta pro-gressività, e una
stabilità del retrotre-no che consente di trarsi d’impaccioanche
dalle situazioni più critiche.
Quasi tutto bene anche per quantoriguarda i freni, r isultat i
eff icaci(avremmo preferito avere i dischi au-toventilanti anche
sulla 1600), macaratterizzati da una corsa del peda-le un po’
troppo lunga che ne limitala modulabilità.
Il consumo carburante, infine, si èmantenuto su livelli più che
accetta-bili in ogni condizione d’uso; da no-tare che la 2000
consuma pratica-mente come la 1600.
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ALFA ROMEO «156»
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STRAD A
PREGI• Linea• Motore• Comportamento• Confort
DIFETTI• Bagagliaio un po’ ridotto• Visibilità
strumentazione
PAGELLA ★ Insufficiente ★★ Sufficiente ★★★ Discreto ★★★★ Buono
★★★★★ Ottimo«1.6» « 2.0»
Posto guida★★★★ ★★★★
Plancia e comandi★★★★★ ★★★★★
Strumentazione★★★ ★★★
Climatizzazione★★★★★ ★★★★★
Visibilità★★★★ ★★★★
Finitura★★★★ ★★★★
Equipaggiamento★★★★ ★★★★
Abitabilità★★★ ★★★
Bagagliaio★★★ ★★★
Confort★★★★★ ★★★★
Motore★★★★ ★★★★★
Accelerazione★★★★ ★★★★
Ripresa★★★ ★★★★
Cambio★★★★ ★★★★
Sterzo★★★★ ★★★★★
D’intonazione sportiva con il volante verticale e il piano di
seduta piuttostobasso. Grazie alle numerose possibilità di
regolazione, è facile per tuttitrovare la posizione più idonea.La
plancia ha un design piacevole e moderno ed è realizzata con cura.
Ilvolante, la leva del cambio e la pedaliera (con pedali molto
vicini) sono bendisposti. Comandi secondari tutti ok.Molto bella,
ma con qualche problema di leggibilità per i guidatori più alti.
Ilsistema di retroilluminazione è poco efficace in condizioni di
semiluce.Dotazione soltanto discreta per una berlina di questa
classe.. Il climatizzatore, del tipo semiautomatico, si è rivelato
pratico ed efficiente,capace di assicurare un eccellente confort
climatico. Vi sono bocchette diventilazione anche per i posti
dietro.Decisamente buona in avanti, meno di tre quarti e dietro a
causa della linea dicintura alta e del lunotto molto inclinato. I
retrovisori elettrici sono di serieanche sulla 1.6. Fari e tergi
efficienti.Entrambe le versioni sono rifinite con cura sebbene
alcuni materiali non sianoancora all’altezza della classe della
vettura. Vi è qualche particolare darivedere (leva cambio 1600 con
schema marce in rilievo fastidiosa da usare).L’ABS e l’airbag per
il guidatore fanno parte della dotazione di serie.
Ilclimatizzatore, invece, è optional sulla 1600. La lista degli
accessori è moltoampia e consente di personalizzare a piacere la
vettura.Adatta soprattutto per quattro persone, che possono contare
su unadisponibilità di spazio più che sufficiente. Un quinto
passeggero viaggiaabbastanza stretto.Il vano è regolare e ben
sfruttabile, ma ha una capienza non molto elevata(382 dm3 realmente
misurati), inferiore a quella della precedente «155». Loschienale
posteriore fisso limita la versatilità d’uso.Entrambe garantiscono
un confort di marcia al di sopra della media. Larumorosità è
risultata molto contenuta e l’assorbimento delle
sospensioniefficace. Davvero eccellente la 1600.Nello spirito Alfa
Romeo: potenti, vivaci, pronti a salire di giri ma ancheelastici,
con tanta coppia già a basso e medio regime. Ovviamente il 2 litri
èpiù brillante.Scattano bene e ottengono tempi tra i migliori
nell’ambito delle rispettivecategorie. La 1600 raggiunge i 100 km/h
da fermo in 10,9 s, la 2000 in 9 netti.Di rilievo anche i tempi
ottenuti sul chilometro.La 2 litri riprende con buona progressione
anche in V fin dalle velocità piùbasse. La 1600 è proporzionalmente
più lenta, ma sempre molto regolare.Volendo si può fare un uso
limitato del cambio.È caratterizzato da una buona manovrabilità e
da innesti sufficientementeprecisi. I rapporti, diversi per le due
motorizzazioni, sono ravvicinati con Vcorta di potenza. Leva cambio
un po’ lunga, stile anni ‘60.Eccellente per prontezza, precisione e
progressività. Mantiene una buonasensibilità e consente di
controllare al meglio la vettura in ogni situazione.Piacevolmente
leggero in manovra e in città.
«156 1.6I 16V TWIN SPARK»Motore: anteriore trasversale - 4
cilindriin linea - Alesaggio 82,00 mm - Corsa75,65 mm - Cilindrata
1598 cm3 -Rapporto di compressione 10,30:1 -Potenza max 88,0 kW-120
CV a 6300giri/min - Coppia max 144,0 Nm-14,7kgm a 4500 giri/min -
Potenza specifica55,1 kW/l-75,1 CV/l - 4 valvole per cilin-dro -
Due assi a camme in testa, punte-rie idrauliche e fasatura
variabile -Iniezione elettronica (multipoint) BoschMotronic M
2.10.4 - Accensione elet-tronica, 2 candele per cilindro, 4 bobine-
Catalizzatore a tre vie .Trasmissione: trazione anteriore -Frizione
monodisco a comando idrauli-co - Cambio a 5 rapporti: I) 3,909:1;
II)2,238:1; III) 1,520:1; IV) 1,156:1; V)0,971:1; RM) 3,909:1 -
Riduzione finalecon rapporto 3,733:1. Pneumatici: 185/65 HR 15,
cerchi 6J x15 - Cerchi 6,5J x 15 di lega leggera.
Corpo vettura: berlina 3 volumi, 4porte, 5 posti - Avantreno a
ruote indi-pendenti, bracci trasversali, molla eli-coidale, barra
stabilizzatrice -Retrotreno a ruote indipendenti, braccitrasversali
e biella longitudinale, mollaelicoidale, barra stabilizzatrice
-Ammortizzatori idraulici - Freni a disco,ABS - Scatola guida a
cremagliera, ser-vocomando idraulico - Capacità serba-toio
carburante 63 litri. Dimensioni e massa: passo 2,595 m -Lunghezza
4,430 m - Larghezza 1,745m - Altezza 1,415 m - Massa 1230 kg
Capacità bagagliaio 378 dm3.
«156 2.0I 16V TWIN SPARK»Stesse caratteristiche della «156
1.6i16V Twin Spark» tranne:
Motore: - Alesaggio 83,00 mm - Corsa91,00 mm - Cilindrata 1970
cm3 -Rapporto di compressione 10,00:1 -Potenza max 114,0 kW-155 CV
a 6400giri/min - Coppia max 187,0 Nm-19,1kgm a 3500 giri/min -
Potenza specifica57,9 kW/l-78,7 CV/l - 2 alberi controro-tanti -
Iniezione elettronica (multipoint)Bosch Motronic M1.5.5 -
Condottiaspirazione di lunghezza variabile.Trasmissione: cambio a 5
rapporti: I)3,545:1; II) 2,238:1; III)1,520:1; IV)1,156:1; V)
0,946:1 - Riduzione finalecon rapporto 3,563:1.Pneumatici: 185/65
VR 15, cerchi6,5Jx15 di lega leggera. Corpo vettura: freni
anteriori a discoautoventilanti.Dimensioni e massa: massa 1250
kg.
Prezzi in migliaia di lire • In rosso = presente su vettura
prova-ta. Disponibili anche pack lusso, pack inverno e 3 pack
sport.
ACCESSORI«1.6» «2.0»
Prezzo di listino 35.200 43.850Prezzo vettura provata 42.530
51.050ABS di serie di serieAirbag guida di serie di serieAirbag
passeggero 550 550Alzacristalli elettrici posteriori 380 di
serieAntifurto 860 860Autoradio 1310 1310Autoradio con GSM 1820
1820Cerchi in lega 960 di serieChiusura centralizzata di serie di
serieClimatizzatore semiautomatico 2520 di serieCorrettore assetto
fari di serie di serieFendinebbia 250 di serieInterno in pelle 1210
1210Lavafari 350 350Retrovisori regolabili elettricamente. di serie
di serieSedili anteriori riscaldabili 420 420Sedile posteriore
abbattibile/sdoppiato - -Tetto apribile elettrico 1530 1530Vernice
metalizzata 880 880Volante regolabile di serie di serieVolante in
pelle 350 350
60 70 80 90 100 110 120 130km/h
50
55
60
80
75
70
65
dB(A)
AUTO RUMOROSAAUTO RUMOROSA
AUTO SILENZIOSA
156 «2.0»156 «1.6»
60 70 80 90 100 110 120 130km/h
90
80
70
60
50
40
30
20
100
DISAGIO ACUSTICODISAGIO ACUSTICO
CONFORT ACUSTICOA.I.
156 «2.0»156 «1.6»
SILENZIO, SI VIAGGIADal grafico sopra,rumorosità in dB(A), e
daquello sotto (Indice diArticolazione) si vede comequeste nuove
Alfa sianoacusticamente moltoconfortevoli. In particolarela 1600 ha
fornito
risultati eccellenti.
LE PRESTAZIONI Rilevate sulla nostra pista di Vairano
VELOCITÀ «1.6» «2.0»Massima 198,179 km/h 213,218 km/h Regime a
vel. max giri/min 6350 in V 6450 in V regime a 130 km/h giri/min
4150 in V 3850 in VCONSUMO (percorrenze in V)Velocità in km/h
km/litro km/litro60 19,3 19,390 16,0 15,7100 14,8 14,5120 12,4
12,3130 11,3 11,3MEDIE D’USO in km/l e (autonomia)
Statale 14,5 14,6(913) (920)
Autostrada 10,5 10,6(661) (668)
Città 9,0 8,5(567) (536)
ACCELERAZIONEVelocità in km/h Tempi in secondi0-60 4,4 3,90-100
10,9 9,00-120 15,4 12,50-130 18,1 14,50-160 30,4 22,91 km da fermo
32,2 29,9velocità d’uscita 163,4 km/h 177,0 km/h400 m da fermo 17,6
16,5velocità d’uscita 127,9 km/h 138,6 km/hRIPRESA IN VVelocità in
km/h Tempi in secondi70-100 11,4 9,870-120 19,6 15,870-130 24,1
18,81 km da 40 km/h in V 39,3 37,0velocità d’uscita 138,3 km/h
153,4 km/hFRENATA con ABSVelocità in km/h Spazio d’arresto in
metri60 14,0 14,6100 39,0 40,6130 65,9 68,6140 76,5 79,5SCARTO
TACHIMETRO medio 6,2% 3,6%130 km/h 5,1% 2,9%RESISTENZA
ALL’AVANZAMENTOVelocità in km/h Potenza assorbita kW-CV70 6,6-9,0
6,4-8,6100 14,2-19,3 14,2-19,3130 26,8-36,4 27,4-37,3Rendimento a
100 km/h 24,2% 22,7%
CONDIZIONI DELLA PROVAMassa della vettura 1375 kg 1416
kgTemperatura 27,5 °C 22 °CPressione atmosferica 1009 mb 1013
mbUmidità relativa 48% 61%Vento 0,2-1,3 m/s 1,6-2,9 m/sPeso
specifico carburante 748 g/l 744 g/l
CARATTERISTICHE TECNICHE FORNITE DAL COSTRUTTORE
SFORZO VOLANTEE FRIZIONE
«1.6» «2.0»
3,0 kg 2,9 kg
Diametro sterzata 12 m 12,8 m
7,5 kg 7 kg
Le misuresonoin centimetri.
La prova si conclude inmodo molto positivo perl’ultima nata
dell’AlfaRomeo, che segnasicuramente un grandepasso avanti rispetto
allaprecedente «155». La «156» si è dimostrataun’auto sicura,
benrealizzata (vi è ancoraqualche imperfezione, ma vaconsiderato
che le auto danoi provate sono dipreserie), veloce e,soprattutto,
molto piacevoleda guidare. Con ogniprobabilità, l’Alfa che
moltiaspettavano. Resta da discutere il latoeconomico. La «156
1.6»costa 35.200.000 lire e hauna dotazione base di buonlivello,
che comprende, trale altre cose, l’ABS el’airbag per il guidatore.
La2000, che costa 43.850.000,ha in più il climatizzatore.
Ilrapporto qualità/prezzo,quindi, è molto favorevole.Siamo di
fronte a cifre chedovrebbero impensierire la concorrenza straniera
e in particolare Audi e BMW,le avversarie di sempre.
Un’attesabenripagata
IN SINTESI
10911/97
Le stelle assegnate sono valutate mettendo a confronto il
punteggio migliore che, nella stessa voce, hanno meritato vetture
della medesima fascia di mercato.
Freni★★★★ ★★★★
Tenuta di strada★★★★★ ★★★★★
Stabilità★★★★★ ★★★★★
Consumo★★★ ★★★★
Aerodinamica★★★★ ★★★★
Entrambe le vetture hanno impianti a quattro dischi
(autoventilanti sulla 2000)che consentono di fermarsi correttamente
e in spazi contenuti. Il pedale hacorsa un po’ troppo lunga,
caratteristica che ne limita la modulabilità.Si inseriscono in
curva rapidamente, con un sottosterzo che si manifesta conmolta
progressione in funzione della velocità. Tenuta molto elevata (0,97
g).Tutto bene anche sul bagnato.La «156», in entrambe le
cilindrate, risponde sempre in modo corretto, anchequando la
s’impegna in manovre d’emergenza. Risente molto poco delrilascio
dell’acceleratore in curva. Comportamento affidabile.Nei test
effettuati a velocità costante le due vetture hanno fornito
risultatipressoché identici. A 130 km/h percorrono entrambe 11,3
km/l. Anchenell’uso comune le differenze sono minime.L’Alfa
dichiara un Cx pari a 0,31 con una superficie frontale di 2,06
m2.Sperimentalmente abbiamo rilevato un Cx stradale pari 0,324. La
ricercaaerodinamica è curata fin nei particolari.
-
ALFA ROMEO «156»
111
P
ROVE SU
STRAD A
La morsa teutonica non stringe troppo
Motore: anteriore longitudinale - 4 cilindri in li-nea -
Cilindrata 1781 cm3 - Rapporto di com-pressione 9,50:1 - Potenza
max 110,0 kW-150CV a 5700 giri/min - Coppia max 210,0 Nm-21,4 kgm
da 1750 a 4600 giri/min - 3 valvole diaspirazione 2 valvole di
scarico - Due assi acamme in testa, punterie idrauliche -
Iniezioneelettronica Bosch Motronic, turbocompresso-re e
intercooler - Accensione elettronica, 4 bo-bine - Catalizzatore a
tre vie.Trasmissione: trazione anteriore. - Cambio a5
rapporti.Pneumatici: 205/55 ZR 16 (optional).Corpo vettura: berlina
3 volumi, 4 porte, 5 po-sti - Avantreno: bracci trasversali, molla
elicoi-dale, barra stabilizzatrice - Retrotreno:
ruoteinterconnesse, braccio longitudinale, molla eli-coidale, barra
stabilizzatrice - Ammortizzatoriidraulici - Freni a disco
(anteriori autoventilan-ti), ABS - Servosterzo - Capacità serbatoio
63litri.Dimensioni e massa: passo 2,603 m - Lun-ghezza 4,479 m -
Larghezza 1,733 m - Altezza1,416 m - Massa 1270 kg - Bagagliaio 440
dm3.
«A4 1.8 20V turbo»: sovralimentata
Motore: anteriore trasversale - 4 cilindri in li-nea -
Cilindrata 1970 cm3 - Rapporto di com-pressione 10,00:1 - Potenza
max 114,0 kW-155CV a 6400 giri/min - Coppia max 187,0 Nm-19,1kgm a
3500 giri/min - 2 alberi controrotanti - 4valvole per cilindro -
Due assi a camme in te-sta, punterie idrauliche, fasatura variabile
-Iniezione elettronica Bosch Motronic M1.5.5 -Condotti aspirazione
di lunghezza variabile -Accensione elettronica, 2 candele per
cilindro,4 bobine - Catalizz. a tre vie.Trasmissione: trazione
anteriore - Cambio a 5rapporti. Pneumatici: 185/65 R 15 88 V. Corpo
vettura: berlina 3 volumi, 4 porte, 5 po-sti - Avantreno: bracci
trasversali, molla elicoi-dale, barra stabiliz. - Retrotreno: ruote
indipen-denti, bracci trasversali e biella longitudinale,molla
elicoidale, barra stabiliz. - Ammortizzato-ri idraulici - Freni a
disco (ant. autoventilanti)ABS - Servosterzo - Capacità serbatoio
63 litri. Dimensioni e massa: passo 2,595 m - Lun-ghezza 4,430 m -
Larghezza 1,745 m - Altezza1,415 m - Massa 1250 kg - Bagagliaio 378
dm3.
«156 2.0i 16V Twin Spark»: controrotante
Motore: anteriore longitudinale - 6 cilindri in li-nea -
Cilindrata 1991 cm3 - Rapporto di com-pressione 11,00:1 - Potenza
max 110,0 kW-150CV a 5900 giri/min - Coppia max 190,0 Nm-19,4 kgm a
4200 giri/min - 4 valvole per cilin-dro - Due assi a camme in
testa, punterieidrauliche e fasatura variabile - Iniezione
elet-tronica (multipoint) DME 3.1 - Accensione elet-tronica, 6
bobine - Catalizzatore a tre vie. Trasmissione: trazione posteriore
- Cambio a5 rapporti - Controllo trazione ASC+T.Pneumatici: 225/50
ZR 16 (optional).Corpo vettura: berlina 3 volumi, 4 porte, 5 po-sti
- Avantreno: schema MacPherson, mollaelicoidale, barra
stabilizzatrice - Retrotreno:ruote indipendenti, braccio
longitudinale,braccio trasversale e biella trasversale,
mollaelicoidale, barra stabilizzatrice - Ammortizza-tori idraulici
- Freni a disco (ant. autoventilanti)ABS - Servosterzo - Capacità
serbatoio 65 litri. Dimensioni e massa: passo 2,700 m - Lun-ghezza
4,433 m - Larghezza 1,698 m - Altezza1,393 m - Massa 1315 kg -
Bagagliaio 435 dm3.
«320i 24V 4 porte»: trazione dietro
L’Audi è grandema costa moltoLa gamma dei motori montatisull’«A4»
non prevede versionidue litri; per la verità, nessun mo-dello Audi
impiega questa cilin-drata. I tecnici di Ingolstadt, in-fatti, per
avere un propulsore da150 cavalli hanno preferito sovra-limentare
il «1800 20V». La «1800Turbo» costa circa 53 milioni di li-re. In
questo prezzo sono com-presi, tra l’altro, il
climatizzatoreautomatico e gli airbag laterali.L’esemplare in prova
è assai piùricco di accessori, ma anche piùcaro. Considerati gli
optional, ilprezzo supera i 57 milioni. Delletre vetture in esame,
l’Audi ha imaggiori ingombri: è cinque cen-timetri più lunga sia
della «320»sia della «156». Nonostante ciò,l’abitacolo non è molto
ampio.
10/97
Più abbordabilela nuova AlfaRispetto all’Audi «A4 1.8 Tur-bo» e
alla BMW «520 24V», la2 litri Twin Spark costa molto me-no. Il
prezzo base, inferiore ai 44milioni di l ire, comprende
unequipaggiamento più che ade-guato. Di serie anche il
climatiz-zatore automatico, l’ABS e parec-chi altri accessori di
«peso». Purarricchito con alcuni optional dipregio, anche
l’esemplare di«156» a nostra disposizione per laprova supera di
poco i 50 milioni.Nonostante abbia dimensioniesterne relativamente
contenutee il passo corto, 11 centimetri inmeno rispetto alla BMW,
lo spa-zio per gli occupanti è paragona-bile a quello delle due
concorren-ti. In sostanza si sta comodi inquattro, un po’ meno in
cinque.
La BMW è riccae lo dice il prezzoLa «320 24V» costa un po’
piùdell’Audi «A4 Turbo», 56 milio-ni contro 53, ma può contare suun
livello di finitura davvero mol-to elevato e su una dotazione
diaccessori più completa. Adesempio, monta di serie, oltreall’ABS,
anche un sistema anti-pattinamento. L’esemplare a no-stra
disposizione, inoltre, eraequipaggiato con optional perpiù di 10
milioni di lire: inevitabileche ciò abbia influenzato
positi-vamente alcune valutazioni. Lospazio dentro l’abitacolo è
più omeno equivalente a quello dispo-nibile sulla «A4» e sulla
«156».Piuttosto limitata l’abitabilità po-steriore: in tre dietro
si sta abba-stanza stretti. E anche l’accessi-bilità non è delle
migliori.
Quello che vi proponiamo è unconfronto ad alto livello con ledue
auto che meglio rappresentanoin Europa il concetto di berlina
me-dia d’intonazione sportiva: l’Audi«A4 1.8 turbo» e la BMW
«320».
Tralasciamo il lato estetico e pas-siamo subito a un esame più
gene-
rale delle vetture. Grazie alla buonaaerodinamica, tutte e tre
le vetturesono risultate molto veloci, con l’Au-di davanti alle
altre a quasi 220km/h. In accelerazione l’«A4» e la«156» si
equivalgono (rispettivamen-te 0-100 km/h in 8,8 e 9 s), mentre
la«320» (0-100 km/h in 9,4 s) soffre un
po’ a causa della massa di quasi 100kg superiore a quella delle
due rivali.In ripresa è ancora l’Audi ad avere lameglio, grazie
alla maggior coppiamotrice erogata dal motore turbo;l’Alfa se la
cava comunque moltobene (da 70 a 120 km/h in V in 15,8 scontro i
14,2 della «A4» e i 17,7 della
«320»), mentre la BMW appare anco-ra svantaggiata dalla massa
elevata,ma anche dalla minore prontezzadel 6 cilindri. All’atto
pratico il 4 ci-lindri Alfa è quello che ci è piaciutodi più;
pronto a ogni regime, abbinauna buona elasticità a una
notevolevivacità quando lo si sfrutta fino e
oltre il regime di potenza massima.Il 6 cilindri BMW è
proporzionalmen-te meno rapido e con un campo diutilizzazione più
ristretto. Infine, ilturbo Audi è talmente regolare daingannare
sulle sue effettive possi-bilità; paradossalmente, questa qua-lità
lo rende in definitiva meno entu-
siasmante da usare. Per quanto ri-guarda il confort, l’Alfa
vanta il mi-glior assorbimento, mentre la «320»vince sul piano
della silenziosità. Sitratta, comuque, di piccole differen-ze,
poiché complessivamente le treauto si equivalgono.
Tutto bene anche per quanto ri-
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-
P
ROVE SU
STRAD A
90 km
Posto guida ★★★★ ★★★★ ★★★★
Plancia e comandi ★★★★ ★★★★★ ★★★★★
Strumentazione ★★★★ ★★★ ★★★★
Climatizzazione ★★★★★ ★★★★★ ★★★★★
Visibilità ★★★★ ★★★★ ★★★★
Finitura ★★★★★ ★★★★ ★★★★★
Equipaggiamento ★★★★ ★★★★ ★★★★
Abitabilità ★★★ ★★★ ★★★
Audi«A4»
Alfa Romeo«156»
BMW«320»
PAGELLA
ALFA ROMEO «156»guarda i freni. L’Audi e la BMW sifermano in
spazi eccezionalmen-te ridotti, l’Alfa è leggermente più«lunga» a
causa della gommaturameno spinta (le due tedescheerano equipaggiate
con pneuma-tici optional super-ribassati da16”). Tutte e tre,
infine, hanno su-perato brillantemente la prova di«fading», cioè il
test che compor-ta una serie ripetuta di frenate perverificarne la
resistenza alla fati-ca. L’unico appunto che possia-mo muovere
riguarda la modula-bilità, migliorabile, del pedale del-la «156»,
che ha corsa più lunga diquello delle due tedesche.
11211/97
15 m 30 m 25 m 25 m 30 m
sezione 1 sezione 2 sezione 3 sezione 4 sezione 5 sezione 6
Fotocellule
/h 2 m
2,2 m
3,5 m 2,3 m
Fotocellule
A
B C
D
0
20
40
60
80
100
120
140
160
0 0,2 0,4 0,6 0,8 1
Ang
olo
vo
lant
e (g
rad
i)
Accelerazione laterale (g)
Audi A4Alfa 156BMW 320
0,25
0,28
0,31
0,34
0,37
Guadagno vel. imbardata/ang. volante
(1/s)
Alfa 156>Audi A4> BMW 320>
0,25
0,28
0,31
0,40
0,37
Ritardo acc. laterale/ang. volante
(s)
BMW 320>Alfa 156>Audi A4>
IN CURVA FINO AL LIMITE. Laseconda prova consiste in una
curva a raggio costante (raggio 55 m), che viene percorsa
per velocità crescenti fino araggiungere il limite
d’aderenza.
I risultati sono nel diagramma qui sopra.
Dal diagramma (1) si vede comela «156», a pari angolo
dirotazione del volante, tenda adacquistare una velocità
dirotazione attorno all’asseverticale («guadagno
velocitàimbardata») superiore alle altredue; in altre parole
questosignifica che è più pronta ainserirsi in traiettoria.
Daldiagramma (2) si vede come losfasamento tra azione sulvolante e
accelerazione laterale(«ritardo accelerazionelaterale») sia molto
ridotto sulla«156». Da questo dato sideduce una
maggiorprogressività dello sterzo della«156». Il diagramma (3),
infine, ci dice che, a pari accelerazione laterale, la «156» ha un
rollio medio rispetto a Audi «A4» e BMW «320».
Guidabilità: l’Alfa fa scuola
Fotocellule
R =
55m
VELOCITÀ MAX219,586 km/h a 5800 g/minACCELERAZIONE E RIPRESA1 km
da fermo 29,6 s 400 m da fermo 16,3 s 0-100 km/h 8,8 s 0-130 km/h
14,2 s 70-130 km/h 17,4 s FRENATAa 60 km/h 13,3 m a 130 km/h 62,4 m
CONSUMO (percorrenze in V)a 90 km/h 15,9 km/litroa 130 km/h 10,9
km/litro
VELOCITÀ MAX 213,218 km/h a 6300 g/minACCELERAZIONE E RIPRESA1
km da fermo 29,9 s 400 m da fermo 16,5 s 0-100 km/h 9,0 s 0-130
km/h 14,5 s 70-130 km/h 18,8 s FRENATAa 60 km/h 14,6 m a 130 km/h
68,6 m CONSUMO (percorrenze in V)a 90 km/h 15,7 km/litroa 130 km/h
11,3 km/litro
VELOCITÀ MAX 215,451 km/h a 6400 g/minACCELERAZIONE E RIPRESA1
km da fermo 30,3 s 400 m da fermo 16,5 s 0-100 km/h 9,4 s 0-130
km/h 15,4 s 70-130 km/h 21,3 s FRENATAa 60 km/h 13,5 m a 130 km/h
63,5 m CONSUMO (percorrenze in V)a 90 km/h 14,9 km/litroa 130 km/h
10,9 km/litro
60 70 80 90 100 110 120 130km/h
90
80
70
60
50
40
30
20
100
DISAGIO ACUSTICODISAGIO ACUSTICO
CONFORT ACUSTICOA.I.
Audi «A4»Alfa «156»BMW «320»
Audi «A4» BMW «320»
Alfa Romeo «156»
PIÙ CILINDRI PIÙ CONFORTA sinistral’andamentodell’indice
diarticolazione (A.I.)delle tre vetture:tutte hanno dato risultati
diconfort acusticoeccellenti. Leggero vantaggioper la BMW e il suo
6 cilindri.
Bagagliaio ★★★★ ★★★ ★★★
Confort ★★★★ ★★★★ ★★★★
Motore ★★★★ ★★★★★ ★★★★
Accelerazione ★★★★ ★★★★ ★★★
Ripresa ★★★★★ ★★★★ ★★★
Cambio ★★★★ ★★★★ ★★★★
Sterzo ★★★★ ★★★★★ ★★★★
Freni ★★★★★ ★★★★ ★★★★★
Tenuta di strada ★★★★★ ★★★★★ ★★★★★
Stabilità ★★★★★ ★★★★★ ★★★★★
Consumo ★★★★ ★★★★ ★★★
Aerodinamica ★★★★ ★★★★ ★★★★
55,5
6
7
6,5
Guadagno ang. rollio/acc. laterale
(Deg/g)
BMW 320>
7,5
8
Alfa 156>Audi A4>
1
2
3
DOPPIO CAMBIO. Laprima prova affrontatadalle vettureequipaggiate
con il«QHTS» consiste in undoppio cambio ditraiettoria (norme
ISO3888) effettuato a 90 km/h costanti.
L’ultima parte della nostra provariguarda il
comportamentrostradale, e cioè l’assegnazione del-le stelle alle
famose voci «Sterzo»,«Tenuta» e «Stabilità». Premettiamosubito che
ancora una volta si ètrattato di un confronto eccellente(vedere le
votazioni nella pagina afronte), con piccole differenze fra letre
vetture. Per meglio evidenziarleabbiamo utilizzato il «QHTS»
(Quat-troruote Handling Test System),una strumentazione di nuovo
tipo(vedere «Quattroruote» 2/97) checonsente di avere un quadro
com-pleto delle caratteristiche dinami-
che di una vettura. Dal primo isto-gramma in alto a sinistra si
deduceche la «156», a pari azione sul vo-lante, ha un «Guadagno
della velo-cità d’imbardata» più elevato dellealtre due (in
sequenza l’«A4» e la«320»). Questo significa che, a parivelocità e
a pari angolo di rotazionedel volante, la «156» tende a ruota-re
attorno all’asse verticale d’im-bardata con maggior facilità, cioè
ainserirsi in curva più rapidamentedelle altre due o, come si dice
abi-tualmente, con un comportamentopiù pronto e vivace. Questa
mag-giore reattività diventa davvero una
qualità se è abbinata a un rapidosviluppo dell’accelerazione
laterale(secondo istogramma sinistra). Que-sto dato va quindi
interpretato comeuna maggior progressività dellosterzo della «156».
L’ultimo isto-gramma a sinistra, infine, ci informasull’angolo di
rollio delle tre vetture.Come potete vedere, a pari accele-razione
laterale, è risultato inferioresulla «A4», che, va precisato,
era
equipaggiata con l’assetto sportivo(optional). Il grafico nella
pagina afronte riporta l’angolo di rotazionedel volante in funzione
dell’accele-razione laterale sviluppata in curva.La «156» è quella
con lo sterzo piùdiretto, poiché per inseririsi a bassavelocità
nella curva di 55 m di rag-gio (parte sinistra del grafico)
richie-de una rotazione del volante inferio-re ai 40° contro i
quasi 50 delle altre
due. Dalla parte destra del graficoricaviamo la massima
accelerazionelaterale sviluppata dalle tre vetture,che è stata
rispettivamente di 1,02g per l’«A4», 0,98 g per la «320» e0,97 g
per la «156». L’andamentodelle tre curve, infine, denota
unamaggiore sincerità di comporta-mento della «156», che tende a
sot-tosterzare prima delle altre due, macon molta progressione.
11311/97
-
La «156» si è fatta apprezzare subito perl’eccellente
compromesso raggiunto tra
qualità stradali e confort. Lo sterzo, pronto,preciso e
progressivo, consente il
controllo della vettura in ogni situazione.
Guida impeccabile
Lo scudetto e la bombaturadel cofano anterioreripropongono
elementi tipicidella «1900» anni 50.I cerchi, di lega leggera,
sonocaratterizzati da grandi foricircolari d’aerazione comesulle
Alfa da corsa degli anni60 e 70.La maniglia della portaanteriore,
di lega leggera, è un ricordo della «Giulietta». La maniglia
posteriore, invece,è nascosta nel montante.Molto semplice e
funzionale la fanaleria posteriore.
1
2
3
5
4
54321
-
Culto della personalitàLa linea della «156» è indubbiamente
affascinante e di grandepersonalità. In essa si ritrovano temi
stilistici tipici delle più belle Alfadegli anni 50 e 60. Anche
l’abitacolo, per quanto moderno erazionale, ripropone soluzioni già
viste e apprezzate.
Al centro, strumentazione secondaria,comandi climatizzazione e
radio-telefono.
L’aria della ventilazione è diffusa daquest’originale gruppo di
bocchette.
Leva del cambio è un po’ lunga e in-clinata all’indietro come
negli anni 70.
L’interruttore disattiva l’airbag del pas-seggero se si vuol
montare il seggiolino.
Il marchio Alfa Romeo sulla selleriadi pelle (optional) della
«156 2.0».
Sull’Alfa Romeo «156», de-violuci semplice e pratico.