1 Q8 Quaser S.r.l. Qualità e Servizio Q8 QUASER S.R.L. - CONDIZIONI GENERALI PER LA VENDITA DI PRODOTTI MARINA 1. AMBITO DI APPLICAZIONE 2. DEFINIZIONI 3. OGGETTO 4. INTEGRAZIONI 5. CONSEGNA, PROPRIETÀ E RISCHI 6. OBBLIGHI DELLE PARTI 7. QUANTITÀ E MISURE 8. QUALITÀ 9. CAMPIONAMENTI 10. PREZZI 11. ALTRI ONERI 12. FATTURAZIONE 13. PAGAMENTO 14. MANLEVA 15. UTILIZZO DEL BUNKER 16. SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE 17. CONTESTAZIONI 18. FORZA MAGGIORE 19. COMPONIMENTO AMICHEVOLE 20. CESSIONE DEL CONTRATTO 21. LEGGE APPLICABILE E FORO COMPETENTE 22. CODICE ETICO E RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE IMPRESE
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Q8 Quaser S.r.l. Qualità e Servizio
Q8 QUASER S.R.L. - CONDIZIONI GENERALI PER LA VENDITA DI PRODOTTI MARINA
1. AMBITO DI APPLICAZIONE
2. DEFINIZIONI
3. OGGETTO
4. INTEGRAZIONI
5. CONSEGNA, PROPRIETÀ E RISCHI
6. OBBLIGHI DELLE PARTI
7. QUANTITÀ E MISURE
8. QUALITÀ
9. CAMPIONAMENTI
10. PREZZI
11. ALTRI ONERI
12. FATTURAZIONE
13. PAGAMENTO
14. MANLEVA
15. UTILIZZO DEL BUNKER
16. SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE
17. CONTESTAZIONI
18. FORZA MAGGIORE
19. COMPONIMENTO AMICHEVOLE
20. CESSIONE DEL CONTRATTO
21. LEGGE APPLICABILE E FORO COMPETENTE
22. CODICE ETICO E RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE IMPRESE
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Q8 Quaser S.r.l. Qualità e Servizio
CONDIZIONI GENERALI PER
LA VENDITA DI PRODOTTI MARINA
Edizione del 1 settembre 2015
La Convenzione delle Nazioni Unite sulla vendita internazionale di beni del 1980 non è applicabile alle
presenti Condizioni Generali di Vendita. Tale esclusione è conseguente all’articolo 6 di tale Convenzione.
Queste Condizioni Generali regolano i contratti di Vendita di prodotti marina stipulati tra Q8 Quaser S.r.l.
(di seguito "Il Venditore") e "L'Acquirente" negli aspetti relativi alla nomina, alla consegna, al prezzo ed al
pagamento del prodotto marina venduto. Salvo che sia diversamente convenuto per iscritto, tutte le
vendite di prodotti marina, così come definite all’articolo 1, saranno regolate dalle presenti Condizioni
Generali di Vendita.
1. AMBITO DI APPLICAZIONE
1.1 Le seguenti Condizioni Generali di Vendita si applicheranno a qualsiasi vendita di Prodotti Marina
da parte di Q8 Quaser S.r.l. verso armatori, traders o qualsiasi altro soggetto.
1.2 Salvo non sia stato specificatamente convenuto per iscritto, tali Condizioni Generali di Vendita
saranno applicate a qualsiasi vendita di prodotti marina in Italia e all’estero.
2. DEFINIZIONI
Contratto - La Conferma del Bunker, le presenti Condizioni Generali di Vendita.
Cattivo tempo - Venti forti, correnti contrarie, maree e/o condizioni atmosferiche sfavorevoli quali grande
calura, nebbia, precipitazioni, mareggiate e/o qualsiasi altro evento che impedisca le operazioni di
rifornimento e/o renda insicura la presenza della nave all’ormeggio.
Ormeggio - Un ormeggio, una banchina, un ancoraggio, un cavo sottomarino, un singolo punto di
ormeggio o banchina, un punto al largo o qualsiasi altro luogo di caricazione e discarica indicato
dall’Acquirente.
Acquirente - La società che ordina il carburante nonché legittimata al pagamento della fornitura
effettuata.
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Parti - Collettivamente il Venditore e l’Acquirente
Conferma del Bunker - Una comunicazione di conferma inviata dal Venditore all’Acquirente nella quale
vengono riassunte le principali clausole del contratto di vendita.
F.O.B. – Acronimo della formula contrattuale Free on Board o Franco Bordo inerente il termine di resa del
prodotto in conformità delle previsioni di cui agli Incoterms pubblicati dalla ICC nell’anno 2010 e
successivi emendamenti.
Prodotti Marina Olio combustibile, diesel e gasolio marina, indicati anche come il Prodotto e/o il Bunker.
3. OGGETTO
Il Venditore si obbliga a vendere e l’Acquirente si obbliga ad acquistare i Prodotti Marina definiti
all’articolo 1 da consegnarsi presso uno o più porti alle condizioni indicate qui di seguito e nella Conferma
del Bunker.
4. INTEGRAZIONI
4.1 Le presenti Condizioni Generali contengono o conterranno tutti i termini in merito ai quali le Parti
si sono accordate in relazione alla vendita di Prodotti Marina.
4.2 Le presenti Condizioni Generali sono state consegnate agli Acquirenti o sono state comunque rese
note agli stessi. Tuttavia, qualora un singolo Acquirente per qualsiasi ragione non dovesse disporre di una
copia delle presenti Condizioni Generali di Vendita, si rende noto che queste sono pubblicate sul sito
internet www.q8quaser.it.
5. CONSEGNA, PROPRIETÀ E RISCHI
5.1 Per le consegne a mezzo bettolina, quando il Venditore è il noleggiatore della stessa, il rischio sul
Prodotto e il titolo di proprietà si trasferiranno all’Acquirente al momento in cui il Prodotto attraverserà la
flangia fissa di connessione delle tubazioni della bettolina con quelle di bordo nave. Il collegamento e il
distacco delle manichette sono a rischio dell’Acquirente.
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5.2 Per le consegne a mezzo bettolina, quando il Venditore non è il noleggiatore della stessa, il rischio
sul Prodotto e il titolo di proprietà si trasferiranno all’Acquirente FOB ossia quando il Prodotto
attraverserà la flangia della bettolina al momento della caricazione della bettolina medesima.
5.3 Per le consegne mediante autobotte, il rischio sul Prodotto e il titolo di proprietà si trasferiranno
all’Acquirente a caricazione dell’autobotte, salvo nei casi in cui sia stato espressamente convenuto che
passino a destino.
5.4 Ai punti di consegna come sopra riportati, cesserà la responsabilità del Venditore e l’Acquirente
assumerà ogni rischio per eventuali perdite o danni causati dal prodotto consegnato, come danni di
deterioramento, evaporazione, sversamento o altri rischi relativi al prodotto consegnato.
5.5 Ogni perdita o danneggiamento al Prodotto, alle proprietà del Venditore o alle proprietà di
eventuali parti terze, o ogni danno o responsabilità verso persone causate dalla nave o dalla bettolina (nel
caso di consegna come al paragrafo 5.2) o ad un rappresentante del personale di bordo della nave o della
bettolina durante le operazioni di rifornimento saranno sotto la diretta responsabilità dell’Acquirente.
5.6 Qualsiasi consegna avverrà condizioni meteo permettendo e sarà soggetta alla priorità tra le navi,
se esiste, e all’orario di lavoro. Se la nave arriva al di fuori dell’orario di lavoro, tutti i costi supplementari
saranno a carico dell’Acquirente. Per orario di lavoro si intende quello indicato dal Regolamento portuale
o, in assenza di tale regolamento, dalle 8:00 alle 17:00.
5.7 Il Venditore non sarà responsabile di alcun costo, perdita o controstallia dovuti alla congestione
del terminale o alla mancanza di disponibilità di bettoline per il Prodotto da consegnare.
5.8 Le consegne in rada (off shore) sono in ogni caso soggette anche alla conferma da parte del
Comandante della bettolina che le condizioni meteorologiche siano tali da consentire la consegna
conformemente alla normativa portuale sul rifornimento in rada. Nel caso in cui il Prodotto Marina non
possa essere consegnato a seguito della decisione del Comandante, il Venditore non sarà responsabile
della mancata consegna, né del ritardo nella stessa, né di eventuali costi connessi
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6. OBBLIGHI DELLE PARTI
L’Acquirente sarà tenuto a:
6.1 Fornire un ormeggio sicuro. Tutti i costi imputabili alla congestione del terminale o dell’ormeggio
saranno a carico dell’Acquirente.
6.2 Pagare tutti i costi e le spese portuali, ivi inclusi eventuali costi assicurativi.
6.3 Accertarsi e garantire che le cisterne della nave siano pulite ed idonee a ricevere il Prodotto nel
rispetto delle normative e delle best practices di settore, con particolare ma non esclusivo riferimento a
quelle inerenti la garanzia della qualità del prodotto. Il Venditore non sarà responsabile di eventuali
alterazioni del prodotto conseguenti ad una non adeguata pulizia delle cisterne ovvero alla inidoneità di
queste ultime a ricevere il prodotto.
6.4 Verificare che il Bunker, che potrebbe essere già a bordo bettolina o autobotte, sia compatibile
con quello ordinato al Venditore. Il Venditore non sarà responsabile dei problemi causati
dall’incompatibilità tra i due prodotti.
6.5 Comunicare al Venditore l’ora esatta di consegna del Bunker. L’omissione da parte
dell’Acquirente di tale comunicazione libererà il Venditore dal proprio obbligo di consegnare il Prodotto e
il relativo ordine si riterrà annullato.
6.6 Prendere tempestivamente in consegna il Bunker. L’Acquirente è tenuto a manlevare e tenere
indenne il Venditore di tutti gli eventuali costi di cui a titolo meramente esemplificativo ma non esaustivo
le spese di controstallia della bettolina o le ore di lavoro straordinario dell’autobotte dovuti al suo ritardo
nel prendere in consegna il Prodotto.
6.7 Pagare il corrispettivo del Bunker e i costi indicati al successivo articolo 10.
6.8 Nel caso in cui la nave, per qualsivoglia ragione, arrivi con un ritardo superiore ai cinque giorni
rispetto all’ETA (Estimated Time of Arrival) riportato nella Conferma del Bunker, rimborsare al Venditore
tutti i costi e le spese dovute al ritardato arrivo della nave, fermo restando in ogni caso che il Venditore
sarà liberato dall’obbligo di consegnare il Bunker.
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6.9 Pagare tutti i costi e rimborsare al Venditore tutte le spese e gli oneri conseguenti
all’inadempimento da parte dell’Acquirente medesimo ad una o più obbligazioni previste nel paragrafo
6.1.
Il Venditore sarà tenuto a:
6.10 Verificare che il Prodotto da consegnare sia conforme alle specifiche richieste.
6.11 Consegnare il Bunker all’Acquirente nei termini concordati.
6.12 Consegnare all’Acquirente il quantitativo richiesto conformemente a quanto previsto al
successivo paragrafo 7.1, fermo restando, in ogni caso, che la determinazione della quantità vincolante è
quella indicata ai paragrafi 7.3 e 7.4
6.13 Emettere formale fattura a fronte della vendita del Bunker.
7. QUANTITÀ E MISURE
7.1 Nella Conferma del Bunker, l’Acquirente confermerà la quantità di prodotto richiesta e tale
quantità verrà espressa in tonnellate metriche o metri cubi.
7.2 Qualora l’Acquirente richieda una variazione del quantitativo da consegnarsi successivamente
all’invio della Conferma del Bunker da parte del Venditore, quest’ultimo eserciterà ogni ragionevole
sforzo per soddisfare la richiesta dell’Acquirente, ma non avrà alcun obbligo di consegnare un
quantitativo superiore o inferiore a quello indicato nella Conferma del Bunker.
7.3 La quantità di prodotto venduta sarà quella determinata dal contatore volumetrico per le
consegne in bettolina e dalla pesa per le consegne in autobotte. Tale determinazione sarà vincolante per
le Parti, a meno che il rappresentante dell’Acquirente non apponga riserve specifiche al riguardo sulla
ricevuta di bordo (Bunker Delivery Note). In tale ultima ipotesi, troverà applicazione quanto previsto al
successivo articolo 7.6.
7.4 Se il quantitativo del Bunker è soggetto a controllo e determinazione da parte delle autorità
doganali locali, la quantità vincolante per le Parti sarà esclusivamente quella risultante da tale
determinazione e successivamente indicata nel relativo documento consegnato dall’autorità di cui sopra.
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7.5 L’Acquirente ha il diritto di essere rappresentato al momento delle misurazioni.
7.6 In caso di disputa sul quantitativo consegnato, il Venditore nominerà immediatamente un
primario Ispettore Indipendente, qualificato e dal prestigio internazionale che verrà chiamato a svolgere
la sua funzione di controllo, salvo espresso diniego da parte dell’Acquirente. L’Ispettore Indipendente
verificherà il quantitativo effettivamente consegnato, la cui determinazione sarà definitiva e vincolante
per le Parti, salvo nel caso in cui sia provato il dolo o un errore essenziale dell’Ispettore medesimo. I costi
dell’accertamento saranno a carico della parte soccombente.
8. QUALITÀ
La qualità dei prodotti forniti è conforme alle normative ISO 8217 ultima edizione e successive modifiche.
8.1 La qualità sarà determinata dalle Parti nella Conferma del Bunker e sarà quella generalmente
offerta e disponibile nel luogo di consegna per usi similari.
8.2 Il Venditore non sarà responsabile nel caso in cui la qualità di cui al paragrafo 8.1 non sia
disponibile, ma informerà l’Acquirente e potrà offrire allo stesso i gradi e i quantitativi disponibili in quel
momento, pur senza implicazioni di responsabilità per eventuali danni diretti o indiretti.
8.3 L’Acquirente ha l’esclusiva responsabilità della scelta e determinazione del Combustibile Marino
ordinato che deve essere appropriato per la nave alla quale è destinato. L'Acquirente sarà inoltre l’unico
responsabile per la compatibilità tra il Combustibile Marino confermato ed i combustibili già a bordo della
nave prima dell'approvvigionamento.
8.4 In caso di disputa sulla qualità consegnata, le Parti procederanno con la nomina di un Ispettore
indipendente con le stesse modalità e procedure di cui al paragrafo 7.6 che effettui test di laboratorio dei
campioni di prodotto. I costi relativi alle analisi di retesting saranno a carico della parte soccombente.
9. CAMPIONAMENTI
9.1 Durante le operazioni di bunkeraggio sarà cura del Venditore prelevare quattro (4) campioni
rappresentativi di ogni prodotto consegnato, in presenza dell’Acquirente o del Comandante della nave
ricevente o un loro rappresentante. Tre di questi campioni sono prelevati per eventuali controlli
qualitativi (campioni commerciali), il quarto campione è denominato “Campione Marpol”. I campioni
commerciali saranno vincolanti al fine della determinazione della qualità del prodotto consegnato alla
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nave e l’eventuale diniego a visionare il campionamento da parte dei rappresentanti della nave sarà
ritenuto irrilevante a tal fine.
9.2 I Campioni commerciali verranno debitamente sigillati e dotati di targhetta nella quale sarà
evidenziato il nome della nave, il mezzo di approvvigionamento (bettolina o autobotte), il nome del
prodotto, la data ed il luogo del rifornimento. Tale targhetta dovrà contenere il timbro dell’Armatore ed
essere controfirmata dal Venditore o da un suo rappresentante e dal Comandante della nave ricevente o
da un suo rappresentante.
9.3 Il Venditore dovrà consegnare uno dei campioni commerciali di ciascun prodotto consegnato al
Comandante della nave o ad un suo rappresentante che confermerà la ricezione di tali campioni. Due
campioni commerciali rimarranno in possesso del Venditore e del trasportatore per trenta (30) giorni
dalla data di rifornimento.
Passati i trenta giorni senza che vi sia stato reclamo scritto da parte dell’Acquirente (come da successivo
articolo 17), il Venditore può procedere alla distruzione dei campioni commerciali.
9.4 Come stabilito nel Regolamento Marpol, Annex VI, per ogni nave che abbia una stazza lorda
maggiore di 400 tonnellate, il Venditore dovrà prelevare un “Campione Marpol” per ogni tipologia di
prodotto consegnato durante le operazioni di bunker alla presenza dell’Acquirente, del Comandante della
nave o un proprio rappresentante.
I Campioni prelevati verranno debitamente sigillati e dotati di targhetta nella quale sarà ben evidenziata
la dicitura “Campione Marpol” e che indicherà il nome della nave, il mezzo di approvvigionamento
(bettolina o autobotte), il nome del prodotto, la data ed il luogo del rifornimento. Tale targhetta dovrà
contenere il timbro dell’Armatore ed essere controfirmata dal Venditore o da un suo rappresentante dal
Comandante della nave ricevente o da un suo rappresentante.
Il Venditore dovrà consegnare i Campioni Marpol al Comandante della nave o ad un suo rappresentante
che confermerà la ricezione di tali campioni.
10. PREZZI
I prezzi saranno quelli applicati dal Venditore al momento e nel luogo di consegna come stabilito nella
Conferma del Bunker del Venditore.
11. ALTRI ONERI
Oltre al prezzo del Prodotto Marina, l’Acquirente sarà tenuto a pagare i seguenti oneri:
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a) Il costo della bettolina, per le consegne a mezzo bettolina;
b) Il costo dell’autobotte, per le consegne a mezzo autobotte;
c) Le eventuali spese di ormeggio e disormeggio, i compensi d’agenzia, i diritti portuali che il Venditore
potrebbe dover sostenere per le navi rifornite;
d) Gli eventuali dazi e/o imposte corrisposti dal Venditore o per cui il Venditore è responsabile
relativamente alle consegne di tali Prodotti Marina;
e) Qualsiasi costo supplementare sostenuto dal Venditore per gli straordinari di sosta.
f) I costi che il venditore dovrà sopportare in caso di rifiuto totale o parziale del bunker da parte
dell’Acquirente.
12. FATTURAZIONE
12.1 Il Venditore emetterà fattura sulla base della quantità/peso indicato nella documentazione
doganale/fiscale.
12.2 La fattura indicherà i prezzi dei prodotti e includerà i dati di dettaglio, in particolare:
- Il prodotto e la quantità consegnata
- il trattamento fiscale/doganale applicato
- la base di consegna ed i termini di consegna
13. PAGAMENTO
13.1 Il pagamento al Venditore del Prodotto Marina consegnato dovrà essere effettuato in dollari
statunitensi o in euro entro 30 giorni dalla consegna del Bunker, salvo che nella Conferma del Bunker sia
indicata una diversa dilazione di pagamento.
13.2 Il pagamento al Venditore dovrà essere effettuato a mezzo bonifico bancario alla banca indicata
dal Venditore medesimo. Ogni commissione bancaria sarà a carico dell’Acquirente.
13.3 Se il pagamento da parte dell’Acquirente non è effettuato entro la scadenza di cui al paragrafo
13.1, il Venditore addebiterà all’Acquirente gli interessi di mora in base a quanto previsto dalla Direttiva
CE n. 2000/35 sulla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Qualora l’Acquirente
presentasse una posizione di scaduto, il Venditore può rifiutare di effettuare nuove consegne.
13.4 Se la data di scadenza del pagamento cade di sabato, questo sarà effettuato il primo giorno
lavorativo utile immediatamente precedente; se la data di scadenza del pagamento cade di domenica o in
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altro giorno festivo, il pagamento sarà effettuato il primo giorno lavorativo utile immediatamente
successivo.
13.5 Il prezzo di vendita dovrà comunque essere corrisposto alla scadenza anche in presenza di
contestazioni in corso di risoluzione.
14. MANLEVA
L’Acquirente, coerentemente con le previsioni contrattuali di cui all’art. 5, manleverà e terrà indenne il
Venditore da qualsiasi conseguenza e/o responsabilità derivante da qualsiasi utilizzo del Prodotto da
parte dell’Acquirente dopo che questo è stato consegnato allo stesso.
15. UTILIZZO DEL BUNKER
Ferma restando la manleva di cui al paragrafo 14, l’Acquirente si obbliga e garantisce che i Prodotti
Marina forniti dal Venditore saranno utilizzati esclusivamente per la nave rifornita, come espressamente
specificato nel D.L. 152 del 3 Aprile 2006 e successive modifiche.
16. SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE
16.1 L’Acquirente fornirà ai propri dipendenti, agenti, appaltatori e a qualsiasi altra persona che
utilizza o che può entrare in contatto con il Prodotto fornito in virtù di queste Condizioni Generali di
Vendita, le Informazioni SHE allegate (“Schede sicurezza del prodotto”) e l’Acquirente dovrà assicurarsi
che qualsiasi raccomandazione relativa all’uso di tale Prodotto contenuta nelle Informazioni SHE sia
seguita dai soggetti sopra indicati. Con riferimento al Prodotto compravenduto in base a queste
Condizioni Generali, dal momento del passaggio dei rischi e della proprietà, l’Acquirente dovrà accertarsi
che tutti gli obblighi, i requisiti o le raccomandazioni su salute, sicurezza ed ambiente relativi al Prodotto,
siano rispettati in conformità alla legge, alle normative, alle disposizioni o ai regolamenti in vigore o in
applicazione in qualsiasi località ove l’Acquirente o soggetti che agiscono per conto dello stesso utilizzano
o entrano in contatto con il Prodotto.
16.2 L’Acquirente dovrà manlevare e tenere indenne il Venditore di qualsiasi responsabilità, danno,
reclamo o perdita direttamente derivanti da o relativi ad eventuali inadempienze di qualsiasi natura nel
conformarsi agli obblighi stabiliti in questo articolo. L’osservanza da parte dell’Acquirente delle
raccomandazioni contenute nelle Informazioni SHE non libererà l’Acquirente dall’obbligo di adempiere
qualsiasi altra obbligazione o raccomandazione previste in relazione al Prodotto da qualsivoglia legge,
normativa, disposizione o regolamento in qualsiasi località, territorio, stato o giurisdizione, né da qualsiasi
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responsabilità derivante dall’inadempimento di tali obblighi e raccomandazioni. Il Venditore non sarà
responsabile in alcun caso per eventuali perdite, danni o lesioni derivanti da pericoli inerenti la natura
stessa del Prodotto.
16.3 Il Venditore si riserva il diritto, ma senza che ciò comporti l’accettazione di alcuna responsabilità od
obbligazione, di cancellare, terminare o sospendere la fornitura del Prodotto se l’Acquirente viola,
mediante azione od omissione, quanto previsto da questa clausola o se il Venditore ha ragione di ritenere
che le azioni, attività, operazioni o sistemi operativi messi in atto dall’Acquirente o per conto dello stesso
relativamente al Prodotto siano o possano essere nocivi per la salute, la sicurezza e/o la protezione
ambientale secondo quanto previsto localmente.
17. CONTESTAZIONI
17.1 Qualsiasi reclamo derivante o relativo ai Prodotti marina consegnati dovrà essere inviato per iscritto
dall’Acquirente al Venditore nei termini specificati nei successivi paragrafi 17.2 (Contestazioni sulla
quantità) e 17.3 (Contestazioni sulla qualità) e contenere informazioni sufficienti che permettano al
Venditore di identificare l’operazione attinente, la natura della contestazione e gli eventuali danni
riscontrati. Ogni reclamo sarà considerato nullo se non supportato dalla idonea documentazione.
17.2 Contestazioni sulla Quantità
Qualora venissero riscontrate delle discordanze sulla quantità, il Comandante della nave ricevente dovrà
registrare tali presunti ammanchi sulla Ricevuta di Bordo (BDN) e/o su apposita Lettera di Protesta,
controfirmata dal Comandante della Bettolina e/o dall’autista dell’autobotte alla fine della discarica. La
firma, apposta dal Comandante della Bettolina o dall’autista dell’autobotte, sulla Ricevuta di Bordo (BDN)
e/o su apposita Lettera di Protesta non rappresentano accettazione della contestazione sollevata dal
Comandante della nave a meno che i suddetti non lo indichino chiaramente nel documento sottoscritto.
Il Venditore dovrà essere tempestivamente informato dall’Acquirente della contestazione in corso così da
poter avviare la procedura di cui al precedente paragrafo 7.6.
Il Venditore non accetterà contestazioni per discrepanze non accertate prima della partenza della nave
dal porto di consegna del Bunker.
17.3 Contestazioni sulla Qualità
Qualsiasi reclamo derivante o relativo alla qualità dei Prodotti Marina consegnati è nullo se non è
presentato dall’Acquirente al Venditore entro i 15 giorni successivi alla consegna del Prodotto.
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La contestazione della qualità dovrà essere fornita dall’Acquirente al Venditore per iscritto, dovrà
descrivere la natura del reclamo e dovrà contenere la richiesta formale al Venditore di procedere agli
accertamenti di cui al paragrafo 8.4.
Le Parti concordano sin da ora che il Campione Commerciale in possesso del Venditore (denominato
“Supplier” sulla Bunker Delivery Note) venga analizzato da un laboratorio indipendente, qualificato e dal
prestigio internazionale, specializzato nelle analisi di prodotti marina e nominato congiuntamente dalle
Parti.
I risultati di tali analisi saranno conclusivi e vincolanti per entrambe le Parti. Le spese relative alle analisi di
laboratorio saranno a carico della parte soccombente. Le analisi dovranno essere condotte secondo criteri
e istruzioni condivise tra le Parti, sempre nel rispetto della qualità garantita dal Venditore.
18. FORZA MAGGIORE
18.1 Il Venditore e l’Acquirente non saranno responsabili del ritardo o della mancata esecuzione delle
presenti Condizioni Generali o del Contratto cui le stesse accedono quando tale esecuzione è impedita
totalmente o parzialmente da eventi di forza maggiore, intendendo con questa espressione qualsiasi
evento al di fuori del ragionevole controllo delle Parti, tra cui atti terroristici, sommosse civili, terremoti,
guasti o interruzione del funzionamento delle strutture preposte agli impianti di produzione o ai terminali
di stoccaggio, azioni di sciopero riguardanti i dipendenti del Venditore e/o quelli dell’Acquirente, carenza
di materia prima e/o di mezzi di trasporto, condizioni meteorologiche eccezionali, chiusura o limitazione
nel funzionamento delle centrali elettriche e/o delle strutture di ricezione.
18.2 Qualora il verificarsi di uno di questi eventi accidentali dovesse impedire o ritardare l’esecuzione
di una delle Parti, quest’ultima dovrà darne tempestiva comunicazione all’altra Parte.
18.3 La Parte la cui esecuzione è ritardata dovrà comunicare all’altra la durata approssimativa di tale
evento accidentale, se è possibile, e dovrà esercitare la dovuta diligenza per eliminare o minimizzare le
conseguenze di tale evento.
18.4 Qualora l’esecuzione delle Condizioni Generali e/o del Contratto sia impedita o ritardata, in
ragione del verificarsi di tali eventi accidentali, le Parti non hanno alcun obbligo di recuperare
successivamente quantitativi non venduti e/o acquistati.
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19. COMPONIMENTO AMICHEVOLE
19.1 Le Parti si impegnano ad addivenire ad un amichevole componimento delle eventuali controversie
nascenti o connesse alla esecuzione e/o interpretazione delle Condizioni Generali e/o del Contratto e
diverse da quelle relative alla quantità e/o qualità da consegnarsi, queste ultime già disciplinate dal
paragrafo 17 entro 90 giorni dal sorgere della controversia.
19.2 Ai fini del componimento amichevole di cui al paragrafo 19.1, il reclamante comunicherà all’altra
Parte l’oggetto del proprio reclamo entro 15 giorni dal sorgere dello stesso e chiederà di fissare un
incontro con il rappresentante dell’altra Parte.
19.3 Entro 15 giorni da quando viene effettuata la comunicazione di cui al paragrafo 19.2, la Parte a cui
è stata comunicato il reclamo sarà tenuta ad accettare o a rifiutare lo stesso, e in quest’ultimo caso,
nominerà un proprio rappresentante.
19.4 I rappresentanti delle Parti dovranno incontrarsi entro 40 giorni da quando è sorta la
controversia e dovranno esercitare ogni ragionevole sforzo per dirimere la stessa, comunicando in ogni
caso per iscritto all’altra Parte il risultato dell’incontro entro i successivi 20 giorni.
20. CESSIONE DEL CONTRATTO
Il Venditore si riserva il diritto, previa tempestiva comunicazione all’Acquirente, di cedere a terzi,
parzialmente o totalmente, il contratto di fornitura e le obbligazioni stabilite nelle presenti Condizioni
Generali di Vendita.
L’Acquirente non potrà cedere il presente contratto senza il consenso scritto del Venditore che non potrà
opporvi rifiuto qualora l’Acquirente rimanga obbligato in solido per eventuali inadempimenti contrattuali
da parte del terzo.
21. LEGGE APPLICABILE E FORO COMPETENTE
Salvo che sia diversamente concordato per iscritto, il Contratto e le Condizioni Generali, l’interpretazione,
l’esecuzione e l’applicazione degli stessi sono soggetti alla legge italiana.
22. CODICE ETICO E RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE IMPRESE
L’Acquirente è a conoscenza che il Venditore ha adottato un proprio Codice Etico, in riferimento al
Decreto Legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001. L'edizione completa di tale documento è pubblicata sul sito
www.q8.it. L’acquirente accetta i principi citati nel Codice Etico.
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Le Parti dichiarano di essere a conoscenza della normativa vigente in materia di responsabilità
amministrativa delle persone giuridiche prevista dal D.lgs 231/2001 e successive modifiche ed
integrazioni.
Dichiarano, altresì, di aver adottato tutto quanto previsto dalla legge al fine di evitare che propri
dipendenti e/o collaboratori possano commettere i reati in relazione ai quali si applicano le sanzioni
previste dal citato D.lgs 231/01.
Dichiarano, inoltre, di improntare al rispetto del D.lgs 231/01 la conduzione dei propri affari e gestione
dei rapporti con dipendenti e soggetti terzi, persone fisiche o giuridiche, con i quali possano entrare in
contatto ai fini e nell’ambito della esecuzione del rapporto contrattuale tra le Parti.Resta inteso che
ciascuna Parte manleverà e terrà indenne l’altra da ogni pregiudizio che dovesse a quest'ultima derivare
dalla inosservanza delle norme di cui al decreto legislativo n. 231/01 e delle regole di condotta di cui al
Codice Etico.
Le parti pattuiscono, inoltre, che il mancato adempimento alle prescrizioni e principi del D.lgs. 231/2001
e/o del Codice Etico dal quale dovesse derivare, anche solo in via del tutto ipotetica ed eventuale,
l'applicazione di una delle misure sanzionatorie previste dal D. lgs 231/01, sarà considerato causa di
risoluzione anticipata del contratto ai sensi e per gli effetti dell'art. 1456 c.c., fermo restando il diritto al
risarcimento del maggior danno, patrimoniale e non, che una di esse dovesse patire in conseguenza
dell'applicazione delle predette misure. In tal caso la parte che intenderà avvalersi della presente clausola
risolutiva ne darà comunicazione espressa all’altra a mezzo lettera raccomandata a/r. L'esercizio di detto
diritto avverrà a danno della controparte alla quale saranno addebitate tutte le maggiori spese occorse e
gli eventuali danni subiti.
Allegati:
- Scheda di Sicurezza gasolio
- Scheda di Sicurezza Olio combustibile
Scheda di sicurezza
conforme al Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.
GASOLIO Q8 Quaser srl
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1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA
1.1 Identificatore del prodotto
Nome sostanza/miscela: GASOLIO
Sinonimi GASOLIO (tutti i tipi)
Numero CAS n.a (miscela)
Numero CE n.a (miscela)
Numero indice n.a (miscela)
Numero di Registrazione n.a (miscela)
Formula chimica n.a (miscela)
Peso Molecolare n.a (miscela)
1.2 Usi pertinenti identificati della sostanza o della miscela e usi sconsigliati
USI COMUNI: Carburante per motori, combustibile per riscaldamento e per altri usi industriali.
USI IDENTIFICATI NELLA RELAZIONE DELLA SICUREZZA CHIMICA: elenco generico delle applicazioni:
• Uso industriale: distribuzione della sostanza, formulazione e (re)imballaggio delle sostanze e delle miscele,
utilizzo come carburante/combustibile.
• Uso professionale: utilizzo come carburante/combustibile.
• Consumatore: utilizzo come carburante/combustibile.
USI SCONSIGLIATI: gli usi pertinenti sono sopra elencati. Non sono raccomandati altri usi a meno che non sia stata
condotta una valutazione , prima dell'inizio di detto uso, che dimostri che i rischi connessi a tale uso sono controllati.
Consultare l’allegato per la lista completa degli impieghi per i quali è previsto uno scenario di esposizione.
1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza:
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Indice
1. Distribuzione di Gasolio – Industriale ................................................................................................................................... 25 2. Formulazione e (Re)imballaggio di Gasolio – Industriale ..................................................................................................... 28 3. Uso di Gasolio come carburante/combustibile – Industriale ................................................................................................ 31 4. Uso di Gasolio come carburante/combustibile – Professionale ............................................................................................ 34 5. Uso di Gasolio come carburante/combustibile – Consumatore ............................................................................................ 37
Scheda di sicurezza
conforme al Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.
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Categorie di Rilascio in Ambiente Specifico ESVOC SpERC 1.1b.v1
Processi, incarichi, attività ricoperte
Carico di sostanze sfuse (su imbarcazioni/chiatte, carri cisterna su ruota o rotaia e IBC) e confezionamento (compresi fusti e piccoli contenitori) della sostanza, comprendendo il campionamento, lo stoccaggio, lo scarico, la manutenzione e le attività di laboratorio associate.
Metodo di valutazione
Vedere Sezione 3
Sezione 2 Condizioni operative e misure per la gestione dei rischi
Sezione 2.1 Controllo dell’esposizione dei lavoratori
Caratteristiche del prodotto
Stato fisico del prodotto Liquido
Pressione di vapore (kPa) Liquido, pressione vapore < 0,5 kPa in condizioni standard(OC3).
Concentrazione della sostanza nel prodotto
Copre una percentuale di sostanza nel prodotto fino al 100% (se non altrimenti indicato) (G13 )
Frequenza e durata dell’utilizzo/esposizione
Copre un'esposizione giornaliera fino a 8 ore (se non altrimenti specificato)(G2)
Altre condizioni operative che interessano l’esposizione
Presuppone l'utilizzo del prodotto a una temperatura non superiore a 20° C rispetto
alla temperatura ambiente, se non altrimenti specificato(G15).
Presuppone l'applicazione di uno standard di base adeguato in materia di igiene
nell'ambiente lavorativo. (G1).
Scenari di esposizione Misure specifiche per la gestione dei rischi e condizioni operative
Misure generali applicabili a tutte le
attività(CS135)
Controllare l'esposizione potenziale tramite l'adozione di adeguate misure quali sistemi
chiusi o sotto contenimento, impianti correttamenti progettati e sottoposti a regolare
manutenzione, e il mantenimento di un corretto standard di ventilazione generale.
Drenare i sistemi e le linee di trasferimento prima di interrompere il contenimento.
Drenare e spurgare le apparecchiature, ove possibile, prima della manutenzione.Ove
esiste la possibilità di esposizione: garantire che il personale sia adeguatamente
informato sulla natura dell'esposizione e sulle azioni di base da compiere per limitare le
esposizioni; garantire che siano a disposizione adeguati dispositivi di protezione
individuale; eliminare immediatamente le fuoriuscite e smaltire i rifiuti conformemente
alle disposizioni di legge; monitorare l'efficacia delle misure di controllo; considerare
l'esigenza di un sistema di sorveglianza sanitaria; individuare e applicare misure
correttive.(G25)
Misure generali (agenti irritanti per la
pelle)(G19)
Evitare il contatto diretto del prodotto con la pelle. Identificare potenziali aree di
contatto indiretto con la pelle. Indossare guanti di protezione (testati secondo lo
standard EN374) se esiste la probabilità che la sostanza entri in contatto con le mani.
Eliminare le contaminazioni/fuoriuscite non appena esse si verifichino. Rimuovere
immediatamente qualsiasi contaminazione con la pelle. Fornire una formazione di base
al personale mirata alla prevenzione/limitazione delle esposizioni e notificare
l'insorgenza di eventuali problemi dermatologici. (E3)
Esposizioni generali (sistemi chiusi)
(CS15)
Manipolare la sostanza in un sistema chiuso(E47)
Scheda di sicurezza
conforme al Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.
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Esposizioni generali (sistemi aperti)
(CS16)
Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374.(PPE15)
Campionamento durante il processo
(CS2)
Non sono state identificate ulteriori misure specifiche(EI20)
Attività di laboratorio (CS36) Non sono state identificate ulteriori misure specifiche(EI20)
Carico e scarico chiuso di prodotti sfusi(CS501)
Manipolare la sostanza in un sistema chiuso(E47). Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374.(PPE15)
Carico e scarico aperto di prodotti
sfusi(CS503)
Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374.(PPE15)
Riempimento fusti e piccoli contenitori(CS6)
Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374.(PPE15)
Pulizia e manutenzione delle apparecchiature(CS39)
Drenare il sistema prima dell'apertura o della manutenzione delle apparecchiature (E65) Indossare guanti di protezione contro gli agenti chimici (conformi allo standard EN374), insieme a un corso di addestramento base. (PPE16)
Stoccaggio(CS67) . Immagazzinare la sostanza all'interno di un sistema chiuso(E84)
Sezione 2.2
Caratteristiche del prodotto
La sostanza è un complesso UVCB. (PrC3) Prevalentemente idrofoba. (PrC4a)
Amounts used
Frazione del tonnellaggio UE usata localmente (A1) 0.1
Frazione del tonnellaggio regionale usata localmente (A3) 0.002
Tonnellaggio annuale del sito (tonnellate/anno) (A5) 5.6e4
Tonnellaggio massimo quotidiano del sito (kg/al giorno) (A4) 1.9e5
Frequenza e durata utilizzo
Rilascio continuo.(FD2) Giorni di Emissione (giorni/anno) (FD4) 300
Fattori ambientali non influenzati da rischi di gestione
Fattore di diluizione locale nell'acqua dolce (EF1) 10
Fattore di diluizione locale nell'acqua marina (EF2) 100
Altre condizioni di operabilità che colpiscono l'esposizione ambientale
Frazione liberata nell'aria dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio) (OOC4)
1.0e-3
Frazione liberata nelle acque di scarico dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC5)
1.0e-6
Frazione liberata nel terreno dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC6)
0.0001
Condizioni tecniche e misure a livello di processo (fonte) di prevenzione del rilascio
Le procedure variano da sito a sito, per cui vengono utilizzate delle stime conservative delle emissioni da processo(TCS1)].
Condizioni e misure tecniche sul posto per ridurre o limitare degli scarichi, le emissioni aeree e le fughe
Il rischio ambientale è correlato all’esposizione indiretta degli esseri umani tramite ingestione.(TCR1j)
Prevenire il rilascio di sostanze non dissolte o recuperarle dalle acque reflue.(TCR14)
Nessun trattamento delle acque di scarico richiesto.(TCR6).
Trattare le emissioni in modo tale da garantire una efficacia tipica di rimozione pari a (%) (TCR7). 90
Trattare le acque di scarico in sito (prima di avviare l'operazione di scarico) per garantire l'efficacia di rimozione richiesta ≥ (%):
0
In caso di scarico verso un impianto di trattamento urbano delle acque di scarico, garantire l’efficacia di rimozione richiesta in sito ≥ (%)
0
Scheda di sicurezza
conforme al Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.
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Organizzazione misurazioni di prevenzione fughe in sito
Impedire lo scarico di sostanza insolubile si o recuperare dalle acque di scarico [OMS1].
Non distribuire i fanghi generati dal trattamento delle acque industriali sui terreni naturali.(OMS2)
I fanghi generati dal trattamento delle acque industriali devono essere inceneriti, mantenuti sotto contenimento o trattati.(OMS3).
Condizioni e misure relativa al piano municipale di recupero
Rimozione stimata della sostanza delle acque di scarico per mezzo di un impianto di trattamento urbano (%) (STP3). 94.1
Efficacia totale della rimozione dalle acque di scarico, dopo l'adozione delle RMM in sito e offsite (impianto di trattamento di tipo urbano) (%) (STP4)
94.1
Tonnellaggio massimo consentito per il sito (MSafe) sulla base del rilascio successivo al trattamento totale di rimozione dalle acque di scarico (kg/g) (STP6).
2.9e6
Portata ipotizzata per l'impianto di trattamento urbano delle acque reflue (m3/d): (STP5) 2000
Condizioni e misure relative al trattamento esterno degli scarti
Il trattamento e lo smaltimento esterni dei rifiuti devono essere conformi alla legislazione locale e/o nazionale applicabile.(ETW3)
Condizioni e misure relative al trattamento recupero degli scarti
La raccolta e il riciclo esterni dei rifiuti devono essere conformi alla legislazione locale e/o nazionale applicabile. (ERW1)
Sezione 3 Stima delle esposizioni
3.1 Salute
Ai fini della valutazione del livello di esposizione sul luogo di lavoro, laddove non espressamente indicato, è stato utilizzato il
metodo ECETOC TRA(G21). 3.2 Ambiente
Il metodo HBM (Hydrocarbon Block Method) è stato utilizzato per calcolare l'esposizione ambientale con il modello Petrorisk.
(EE2)].
Sezione 4
4.1 Salute
Si prevede che le esposizioni non superino il DN(M)EL quando sono applicate le Misure di Gestione dei Rischi/Condizioni Operative
illustrate nella Sezione 2 (G22).
Laddove siano adottate diverse Misure di Gestione dei Rischi/Condizioni Operative, gli utilizzatori sono tenuti a garantire che i
rischi siano gestiti a un livello almeno equivalente.(G23).
I dati disponibili sulle caratteristiche di pericolo non consentono la derivazione di un DNEL per gli effetti irritanti per la pelle.(G32).
I dati disponibili sulle caratteristiche di pericolo non supportano la necessità di stabilire un DNEL per altri effetti sulla salute.(G36).
Le Misure di Gestione dei Rischi si basano sulla caratterizzazione qualitativa del rischio.(G37).
4.2 Ambiente
La linea guida si basa su presupposte condizioni di impiego che potrebbero non essere applicabili a tutti i siti; quindi potrebbe
essere necessaria un'operazione di scaling per definire misure adeguate di gestione dei rischi specifiche per ogni sito.(DSU1)
L'efficienza richiesta di rimozione dalle acque reflue può essere ottenuta utilizzando tecnologie onsite/offsite, singolarmente o in
combinazione.(DSU2)
L'efficienza richiesta di rimozione dall'aria può essere ottenuta utilizzando tecnologie onsite, singolarmente o in
combinazione.(DSU3)
Ulteriori informazioni sulle attività di scaling e sulle tecnologie di controllo sono fornite dalle schede tecniche SpERC
Categorie di Rilascio in Ambiente Specifico ESVOC SpERC 2.2.v1
Processi, incarichi, attività ricoperte
Formulazione, imballaggio e re-imballaggio della sostanza e le sue miscele in batch o in continuo operazioni, compreso lo stoccaggio, il trasferimento dei materiali, la miscelazione, compressione, compressione, pallettizzazione, estrusione, confezionamento in grande e piccola scala, la manutenzione, il campionamento e le attività di laboratorio associate
Metodo di valutazione
Vedere Sezione 3
Sezione 2 Condizioni operative e misure per la gestione dei rischi
Sezione 2.1 Controllo dell’esposizione dei lavoratori
Caratteristiche del prodotto
Stato fisico del prodotto Liquido
Pressione di vapore (kPa) Liquido, pressione vapore < 0,5 kPa in condizioni standard(OC3).
Concentrazione della sostanza nel prodotto
Copre una percentuale di sostanza nel prodotto fino al 100% (se non altrimenti indicato) (G13 )
Frequenza e durata dell’utilizzo/esposizione
Copre un'esposizione giornaliera fino a 8 ore (se non altrimenti specificato)(G2)
Altre condizioni operative che interessano l’esposizione
Presuppone l'utilizzo del prodotto a una temperatura non superiore a 20° C rispetto alla
temperatura ambiente, se non altrimenti specificato(G15).
Presuppone l'applicazione di uno standard di base adeguato in materia di igiene
nell'ambiente lavorativo. (G1).
Scenari di esposizione Misure specifiche per la gestione dei rischi e condizioni operative
Misure generali applicabili a tutte le
attività(CS135)
Controllare l'esposizione potenziale tramite l'adozione di adeguate misure quali sistemi chiusi o sotto contenimento, impianti correttamenti progettati e sottoposti a regolare manutenzione, e il mantenimento di un corretto standard di ventilazione generale. Drenare i sistemi e le linee di trasferimento prima di interrompere il contenimento. Drenare e spurgare le apparecchiature, ove possibile, prima della manutenzione.Ove esiste la possibilità di esposizione: garantire che il personale sia adeguatamente informato sulla natura dell'esposizione e sulle azioni di base da compiere per limitare le esposizioni; garantire che siano a disposizione adeguati dispositivi di protezione individuale; eliminare immediatamente le fuoriuscite e smaltire i rifiuti conformemente alle disposizioni di legge; monitorare l'efficacia delle misure di controllo; considerare l'esigenza di un sistema di sorveglianza sanitaria; individuare e applicare misure correttive. (G25)
Misure generali (agenti irritanti per la
pelle)(G19)
Evitare il contatto diretto del prodotto con la pelle. Identificare potenziali aree di
contatto indiretto con la pelle. Indossare guanti di protezione (testati secondo lo
standard EN374) se esiste la probabilità che la sostanza entri in contatto con le mani.
Eliminare le contaminazioni/fuoriuscite non appena esse si verifichino. Rimuovere
immediatamente qualsiasi contaminazione con la pelle. Fornire una formazione di base
al personale mirata alla prevenzione/limitazione delle esposizioni e notificare
l'insorgenza di eventuali problemi dermatologici. (E3)
Esposizioni generali (sistemi chiusi)
(CS15)
Manipolare la sostanza in un sistema chiuso(E47)
Esposizioni generali (sistemi aperti)
(CS16)
Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374.(PPE15)
Scheda di sicurezza
conforme al Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.
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Campionamento durante il processo
(CS2)
Non sono state identificate ulteriori misure specifiche(EI20)
Trasferimenti fusti/lotti (CS8) Utilizzare pompe per fusti o prestare particolare attenzione durante le operazioni di
versamento dai contenitori (E64.
Indossare guanti di protezione contro gli agenti chimici (conformi allo standard EN374),
insieme a un corso di addestramento base. (PPE16)
Trasferimento prodotti sfusi (CS14) Manipolare la sostanza in un sistema chiuso (E47) Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374. (PPE15)
Operazioni di miscelazione (sistemi
aperti) (CS30)
Provvedere una ventilazione ad estrazione presso i punti in cui si verificano emissioni (E54) Indossare guanti di protezione contro gli agenti chimici (conformi allo standard EN374), insieme a un corso di addestramento base. (PPE16)
Produzione o preparazione di articoli
tramite pastigliazione, compressione,
estrusione o pellettizzazione (CS100)
Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374. (PPE15)
Trasferimenti fusti/lotti (CS8) Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374. (PPE15)
Attività di laboratorio (CS36) Non sono state identificate ulteriori misure specifiche (EI20)
Pulizia e manutenzione delle
apparecchiature (CS39)
Drenare il sistema prima dell'apertura o della manutenzione delle apparecchiature (E65) Indossare guanti di protezione contro gli agenti chimici (conformi allo standard EN374), insieme a un corso di addestramento base. (PPE16)
Stoccaggio (CS67) Immagazzinare la sostanza all'interno di un sistema chiuso (E84)
Sezione 2.2
Caratteristiche del prodotto
La sostanza è un complesso UVCB.(PrC3) Prevalentemente idrofoba.(PrC4a)
Amounts used
Frazione del tonnellaggio UE usata localmente (A1) 0.1
Frazione del tonnellaggio regionale usata localmente (A3) 0.0011
Tonnellaggio annuale del sito (tonnellate/anno) (A5) 3.0e4
Tonnellaggio massimo quotidiano del sito (kg/al giorno) (A4) 1.0e5
Frequenza e durata utilizzo
Rilascio continuo.(FD2)
Giorni di Emissione (giorni/anno) (FD4) 300
Fattori ambientali non influenzati da rischi di gestione
Fattore di diluizione locale nell'acqua dolce (EF1) 10
Fattore di diluizione locale nell'acqua marina (EF2) 100
Altre condizioni di operabilità che colpiscono l'esposizione ambientale
Frazione rilasciata in aria dal processo (dopo l'applicazione delle tipiche misure di gestione del rischio, conformemente alle prescrizioni della Direttiva UE in materia di Emissioni dei Solventi): (OOC11)
1.0e-2
Frazione liberata nelle acque di scarico dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC5)
2.0e-5
Frazione liberata nel terreno dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC6)
0.0001
Condizioni tecniche e misure a livello di processo (fonte) di prevenzione del rilascio
Le procedure variano da sito a sito, per cui vengono utilizzate delle stime conservative delle emissioni da processo(TCS1).
Condizioni e misure tecniche sul posto per ridurre o limitare degli scarichi, le emissioni aeree e le fughe
Il rischio legato a un'esposizione ambientale è indotto dal compartimento sedimenti di acqua dolce. (TCR1b)
Prevenire il rilascio di sostanze non dissolte o recuperarle dalle acque reflue.(TCR14)
In caso di scarico verso un impianto di trattamento urbano delle acque reflue, non è richiesto alcun trattamento. (TCR9)
Trattare le emissioni in modo tale da garantire una efficacia tipica di rimozione pari a (%) (TCR7). 0
Scheda di sicurezza
conforme al Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.
GASOLIO Q8 Quaser srl
Gasolio ; Scheda N° 2050-00 ; Data di Compilazione: 01/12/2010 ; Revisione N° 0 del 01/12/2010 Pag. 30 di 38
Trattare le acque di scarico in sito (prima di avviare l'operazione di scarico) per garantire l'efficacia di rimozione richiesta ≥ (%):
59.9
In caso di scarico verso un impianto di trattamento urbano delle acque di scarico, garantire l’efficacia di rimozione richiesta in sito ≥ (%)
0
Organizzazione delle misure per prevenire le fughe dal sito
Impedire lo scarico di sostanza insolubile si o recuperare dalle acque di scarico [OMS1].
Non distribuire i fanghi generati dal trattamento delle acque industriali sui terreni naturali.(OMS2)
I fanghi generati dal trattamento delle acque industriali devono essere inceneriti, mantenuti sotto contenimento o trattati.(OMS3).
Condizioni e misure relativa al piano municipale di recupero
Rimozione stimata della sostanza delle acque di scarico per mezzo di un impianto di trattamento urbano (%) (STP3).
94.1
Efficacia totale della rimozione dalle acque di scarico, dopo l'adozione delle RMM in sito e offsite (impianto di trattamento di tipo urbano) (%) (STP4)
94.1
Tonnellaggio massimo consentito per il sito (MSafe) sulla base del rilascio successivo al trattamento totale di rimozione dalle acque di scarico (kg/g) (STP6).
6.8e5
Portata ipotizzata per l'impianto di trattamento urbano delle acque reflue (m3/d): (STP5) 2000
Condizioni e misure relative al trattamento esterno degli scarti
Il trattamento e lo smaltimento esterni dei rifiuti devono essere conformi alla legislazione locale e/o nazionale applicabile.(ETW3)
Condizioni e misure relative al trattamento recupero degli scarti
La raccolta e il riciclo esterni dei rifiuti devono essere conformi alla legislazione locale e/o nazionale applicabile. (ERW1)
Sezione 3 Stima delle esposizioni
3.1 Salute
Ai fini della valutazione del livello di esposizione sul luogo di lavoro, laddove non espressamente indicato, è stato utilizzato il
metodo ECETOC TRA(G21). 3.2 Ambiente
Il metodo HBM (Hydrocarbon Block Method) è stato utilizzato per calcolare l'esposizione ambientale con il modello Petrorisk.
(EE2)].
Sezione 4
4.1 Salute
Si prevede che le esposizioni non superino il DN(M)EL quando sono applicate le Misure di Gestione dei Rischi/Condizioni Operative
illustrate nella Sezione 2 (G22).
Laddove siano adottate diverse Misure di Gestione dei Rischi/Condizioni Operative, gli utilizzatori sono tenuti a garantire che i
rischi siano gestiti a un livello almeno equivalente.(G23).
I dati disponibili sulle caratteristiche di pericolo non consentono la derivazione di un DNEL per gli effetti irritanti per la pelle.(G32). I
dati disponibili sulle caratteristiche di pericolo non supportano la necessità di stabilire un DNEL per altri effetti sulla salute.(G36). Le
Misure di Gestione dei Rischi si basano sulla caratterizzazione qualitativa del rischio.(G37).
4.2 Ambiente
La linea guida si basa su presupposte condizioni di impiego che potrebbero non essere applicabili a tutti i siti; quindi potrebbe
essere necessaria un'operazione di scaling per definire misure adeguate di gestione dei rischi specifiche per ogni sito.(DSU1)
L'efficienza richiesta di rimozione dalle acque reflue può essere ottenuta utilizzando tecnologie onsite/offsite, singolarmente o in
combinazione.(DSU2)
L'efficienza richiesta di rimozione dall'aria può essere ottenuta utilizzando tecnologie onsite, singolarmente o in
combinazione.(DSU3)
Ulteriori informazioni sulle attività di scaling e sulle tecnologie di controllo sono fornite dalle schede tecniche SpERC
Categorie di Rilascio in Ambiente Specifico ESVOC SpERC 7.12a.v1
Processi, incarichi, attività ricoperte
Riguarda l'uso come carburante/combustibile (o additivi del carburante/combustibile e componenti additivo) e comprende le attività connesse con il suo trasferimento, uso, manutenzione delle attrezzature e la gestione dei rifiuti. Metodo di valutazione
Vedere Sezione 3
Sezione 2 Condizioni operative e misure per la gestione dei rischi
Sezione 2.1 Controllo dell’esposizione dei lavoratori
Caratteristiche del prodotto
Stato fisico del prodotto Liquido
Pressione di vapore (kPa) Liquido, pressione vapore < 0,5 kPa in condizioni standard(OC3).
Concentrazione della sostanza nel prodotto
Copre una percentuale di sostanza nel prodotto fino al 100% (se non altrimenti indicato) (G13 )
Frequenza e durata dell’utilizzo/esposizione
Copre un'esposizione giornaliera fino a 8 ore (se non altrimenti specificato)(G2)
Altre condizioni operative che interessano l’esposizione
Presuppone l'utilizzo del prodotto a una temperatura non superiore a 20° C rispetto alla
temperatura ambiente, se non altrimenti specificato(G15).
Presuppone l'applicazione di uno standard di base adeguato in materia di igiene
nell'ambiente lavorativo. (G1).
Scenari di esposizione Misure specifiche per la gestione dei rischi e condizioni operative
Misure generali applicabili a tutte le attività(CS135)
Controllare l'esposizione potenziale tramite l'adozione di adeguate misure quali sistemi
chiusi o sotto contenimento, impianti correttamente progettati e sottoposti a regolare
manutenzione, e il mantenimento di un corretto standard di ventilazione generale.
Drenare i sistemi e le linee di trasferimento prima di interrompere il contenimento.
Drenare e spurgare le apparecchiature, ove possibile, prima della manutenzione.
Ove esiste la possibilità di esposizione: garantire che il personale sia adeguatamente
informato sulla natura dell'esposizione e sulle azioni di base da compiere per limitare le
esposizioni; garantire che siano a disposizione adeguati dispositivi di protezione
individuale; eliminare immediatamente le fuoriuscite e smaltire i rifiuti conformemente
alle disposizioni di legge; monitorare l'efficacia delle misure di controllo; considerare
l'esigenza di un sistema di sorveglianza sanitaria; individuare e applicare misure
correttive.
(G25)
Misure generali (agenti irritanti per la pelle)(G19)
Evitare il contatto diretto del prodotto con la pelle. Identificare potenziali aree di
contatto indiretto con la pelle. Indossare guanti di protezione (testati secondo lo
standard EN374) se esiste la probabilità che la sostanza entri in contatto con le mani.
Eliminare le contaminazioni/fuoriuscite non appena esse si verifichino. Rimuovere
immediatamente qualsiasi contaminazione con la pelle. Fornire una formazione di base
al personale mirata alla prevenzione/limitazione delle esposizioni e notificare
l'insorgenza di eventuali problemi dermatologici. (E3)
Trasferimento prodotti sfusi (CS14) Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374. (PPE15)
Trasferimenti fusti/lotti (CS8) Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374. (PPE15)
L'uso come carburante/combustibile Non sono state identificate ulteriori misure specifiche (EI20)
Scheda di sicurezza
conforme al Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.
GASOLIO Q8 Quaser srl
Gasolio ; Scheda N° 2050-00 ; Data di Compilazione: 01/12/2010 ; Revisione N° 0 del 01/12/2010 Pag. 32 di 38
(sistemi chiusi) (CS107)
Pulizia e manutenzione delle apparecchiature (CS39)
Drenare il sistema prima dell'apertura o della manutenzione delle apparecchiature (E65)
Indossare guanti di protezione contro gli agenti chimici (conformi allo standard EN374),
insieme a un corso di addestramento base. (PPE16)
Stoccaggio (CS67) Immagazzinare la sostanza all'interno di un sistema chiuso (E84)
Sezione 2.2
Caratteristiche del prodotto
La sostanza è un complesso UVCB.(PrC3) Prevalentemente idrofoba.(PrC4a)
Amounts used
Frazione del tonnellaggio UE usata localmente (A1) 0.1
Frazione del tonnellaggio regionale usata localmente (A3) 0.34
Tonnellaggio annuale del sito (tonnellate/anno) (A5) 1.5e6
Tonnellaggio massimo quotidiano del sito (kg/al giorno) (A4) 5.0e6
Frequenza e durata utilizzo
Giorni di Emissione (giorni/anno) (FD4) 300
Fattori ambientali non influenzati da rischi di gestione
Fattore di diluizione locale nell'acqua dolce (EF1) 10
Fattore di diluizione locale nell'acqua marina (EF2) 100
Altre condizioni di operabilità che colpiscono l'esposizione ambientale
Frazione liberata nell'aria dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC4)
5.0e-3
Frazione liberata nelle acque di scarico dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC5)
0.00001
Frazione liberata nel terreno dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC6)
0
Condizioni tecniche e misure a livello di processo (fonte) di prevenzione del rilascio
Le procedure variano da sito a sito, per cui vengono utilizzate delle stime conservative delle emissioni da processo (TCS1)
Condizioni e misure tecniche sul posto per ridurre o limitare degli scarichi, le emissioni aeree e le fughe
Il rischio legato a un'esposizione ambientale è indotto dal compartimento sedimenti di acqua dolce. (TCR1b) In caso di scarico verso un impianto di trattamento urbano delle acque reflue, non è richiesto alcun trattamento. (TCR9)
Trattare le emissioni in modo tale da garantire una efficacia tipica di rimozione pari a (%) (TCR7). 95
Trattare le acque di scarto in sito (prima di avviare l'operazione di scarico) per garantire l'efficacia di rimozione richiesta ≥ (%):
97.7
In caso di scarico verso un impianto di trattamento urbano delle acque di scarico, garantire l’efficacia di rimozione richiesta in sito ≥ (%)
60.4
Organizzazione misurazioni di prevenzione fughe in sito
Impedire lo scarico di sostanza insolubile si o recuperare dalle acque di scarico [OMS1]. Non distribuire i fanghi generati dal trattamento delle acque industriali sui terreni naturali.(OMS2) I fanghi generati dal trattamento delle acque industriali devono essere inceneriti, mantenuti sotto contenimento o trattati.(OMS3)
Condizioni e misure relativa al piano municipale di recupero
Rimozione stimata della sostanza delle acque di scarico per mezzo di un impianto di trattamento urbano (%) (STP3).
94.1
Efficacia totale della rimozione dalle acque di scarico, dopo l'adozione delle RMM in sito e offsite (impianto di trattamento di tipo urbano) (%) (STP4)
97.7
Tonnellaggio massimo consentito per il sito (MSafe) sulla base del rilascio successivo al trattamento totale di rimozione dalle acque di scarto (kg/g) (STP6).
5.0e6
Portata ipotizzata per l'impianto di trattamento urbano delle acque reflue (m3/d): (STP5) 2000
Condizioni e misure relative al trattamento esterno degli scarti
Le emissioni della combustione sono disciplinate dalle misure di controllo vigenti. (ETW1) Le emissioni alla combustione sono prese in considerazione nella valutazione di impatto a livello regionale. (ETW2)
Scheda di sicurezza
conforme al Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.
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Condizioni e misure relative al trattamento recupero degli scarti
La raccolta e il riciclo esterni dei rifiuti devono essere conformi alla legislazione locale e/o nazionale applicabile. (ERW1)
Sezione 3 Stima delle esposizioni
3.1 Salute
Ai fini della valutazione del livello di esposizione sul luogo di lavoro, laddove non espressamente indicato, è stato utilizzato il
metodo ECETOC TRA(G21). 3.2 Ambiente
Il metodo HBM (Hydrocarbon Block Method) è stato utilizzato per calcolare l'esposizione ambientale con il modello Petrorisk.
(EE2)
Sezione 4
4.1 Salute
Si prevede che le esposizioni non superino il DN(M)EL quando sono applicate le Misure di Gestione dei Rischi/Condizioni Operative
illustrate nella Sezione 2 (G22).
Laddove siano adottate diverse Misure di Gestione dei Rischi/Condizioni Operative, gli utilizzatori sono tenuti a garantire che i
rischi siano gestiti a un livello almeno equivalente.(G23).
I dati disponibili sulle caratteristiche di pericolo non consentono la derivazione di un DNEL per gli effetti irritanti per la pelle.(G32).
I dati disponibili sulle caratteristiche di pericolo non supportano la necessità di stabilire un DNEL per altri effetti sulla salute.(G36).
Le Misure di Gestione dei Rischi si basano sulla caratterizzazione qualitativa del rischio.(G37).
4.2 Ambiente
La linea guida si basa su presupposte condizioni di impiego che potrebbero non essere applicabili a tutti i siti; quindi potrebbe
essere necessaria un'operazione di scaling per definire misure adeguate di gestione dei rischi specifiche per ogni sito. (DSU1)
L'efficienza richiesta di rimozione dalle acque reflue può essere ottenuta utilizzando tecnologie onsite/offsite, singolarmente o in
combinazione. (DSU2) L'efficienza richiesta di rimozione dall'aria può essere ottenuta utilizzando tecnologie onsite, singolarmente
o in combinazione. (DSU3) Ulteriori informazioni sulle attività di scaling e sulle tecnologie di controllo sono fornite dalle schede
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4. Uso di Gasolio come carburante/combustibile – Professionale
Sezione 1
Titolo
Uso come carburante/combustibile
Descrizione Utilizzo
Settore di utilizzo 22
Elaborazione delle Categorie 1, 2, 3, 8a, 8b, 16
Categorie di Rilascio Ambientale 9a, 9b
Categorie di Rilascio in Ambiente Specifico ESVOC SpERC 9.12b.v1
Processi, incarichi, attività ricoperte
Riguarda l'uso come carburante/combustibile (o additivi del carburante/combustibile e componenti additivo) e comprende le attività connesse con il suo trasferimento, uso, manutenzione delle attrezzature e la gestione dei rifiuti. Metodo di valutazione
Vedere Sezione 3
Sezione 2 Condizioni operative e misure per la gestione dei rischi
Sezione 2.1 Controllo dell’esposizione dei lavoratori
Caratteristiche del prodotto
Stato fisico del prodotto Liquido
Pressione di vapore (kPa) Liquido, pressione vapore < 0,5 kPa in condizioni standard(OC3).
Concentrazione della sostanza nel prodotto
Copre una percentuale di sostanza nel prodotto fino al 100% (se non altrimenti indicato) (G13 )
Frequenza e durata dell’utilizzo/esposizione
Copre un'esposizione giornaliera fino a 8 ore (se non altrimenti specificato)(G2)
Altre condizioni operative che interessano l’esposizione
Presuppone l'utilizzo del prodotto a una temperatura non superiore a 20° C rispetto alla
temperatura ambiente, se non altrimenti specificato(G15).
Presuppone l'applicazione di uno standard di base adeguato in materia di igiene
nell'ambiente lavorativo. (G1).
Scenari di esposizione Misure specifiche per la gestione dei rischi e condizioni operative
Misure generali applicabili a tutte le attività(CS135)
Controllare l'esposizione potenziale tramite l'adozione di adeguate misure quali sistemi
chiusi o sotto contenimento, impianti correttamente progettati e sottoposti a regolare
manutenzione, e il mantenimento di un corretto standard di ventilazione generale.
Drenare i sistemi e le linee di trasferimento prima di interrompere il contenimento.
Drenare e spurgare le apparecchiature, ove possibile, prima della manutenzione.
Ove esiste la possibilità di esposizione: garantire che il personale sia adeguatamente
informato sulla natura dell'esposizione e sulle azioni di base da compiere per limitare le
esposizioni; garantire che siano a disposizione adeguati dispositivi di protezione
individuale; eliminare immediatamente le fuoriuscite e smaltire i rifiuti conformemente
alle disposizioni di legge; monitorare l'efficacia delle misure di controllo; considerare
l'esigenza di un sistema di sorveglianza sanitaria; individuare e applicare misure
correttive.
(G25)
Misure generali (agenti irritanti per la pelle)(G19)
Evitare il contatto diretto del prodotto con la pelle. Identificare potenziali aree di
contatto indiretto con la pelle. Indossare guanti di protezione (testati secondo lo
standard EN374) se esiste la probabilità che la sostanza entri in contatto con le mani.
Eliminare le contaminazioni/fuoriuscite non appena esse si verifichino. Rimuovere
immediatamente qualsiasi contaminazione con la pelle. Fornire una formazione di base
al personale mirata alla prevenzione/limitazione delle esposizioni e notificare
l'insorgenza di eventuali problemi dermatologici. (E3)
Trasferimento prodotti sfusi (CS14) Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374. (PPE15)
Trasferimenti fusti/lotti (CS8) Utilizzare pompe per fusti o prestare particolare attenzione durante le operazioni di
versamento dai contenitori (E64) Indossare guanti di protezione conformi allo standard
Scheda di sicurezza
conforme al Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.
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EN374. (PPE15)
Rifornimento (CS507) Indossare guanti di protezione conformi allo standard EN374. (PPE15)
Uso come carburante/combustibile
(sistemi chiusi) (CS107)
Garantire uno standard adeguato di ventilazione generale (non meno di 3-5 ricambi
d'aria ogni ora) (E11) Assicurarsi che l'operazione sia effettuata all'esterno (E69)
Pulizia e manutenzione delle
apparecchiature (CS39)
Drenare il sistema prima dell'apertura o della manutenzione delle apparecchiature (E65)
Indossare guanti di protezione contro gli agenti chimici (conformi allo standard EN374),
insieme a un corso di addestramento base. (PPE16)
Stoccaggio (CS67) Immagazzinare la sostanza all'interno di un sistema chiuso (E84)
Sezione 2.2
Caratteristiche del prodotto
La sostanza è un complesso UVCB.(PrC3) Prevalentemente idrofoba.(PrC4a)
Amounts used
Frazione del tonnellaggio UE usata localmente (A1) 0.1
Frazione del tonnellaggio regionale usata localmente (A3) 0.0005
Tonnellaggio annuale del sito (tonnellate/anno) (A5) 3.3e3
Tonnellaggio massimo quotidiano del sito (kg/al giorno) (A4) 9.2e3
Frequenza e durata utilizzo
Giorni di Emissione (giorni/anno) (FD4) 365
Fattori ambientali non influenzati da rischi di gestione
Fattore di diluizione locale nell'acqua dolce (EF1) 10
Fattore di diluizione locale nell'acqua marina (EF2) 100
Altre condizioni di operabilità che colpiscono l'esposizione ambientale
Frazione liberata nell'aria dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC4)
1.0e-4
Frazione liberata nelle acque di scarico dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC5)
0.00001
Frazione liberata nel terreno dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC6)
0.00001
Condizioni tecniche e misure a livello di processo (fonte) di prevenzione del rilascio
Le procedure variano da sito a sito, per cui vengono utilizzate delle stime conservative delle emissioni da processo (TCS1)
Condizioni e misure tecniche sul posto per ridurre o limitare degli scarichi, le emissioni aeree e le fughe
Il rischio ambientale è correlato all’esposizione indiretta degli esseri umani tramite ingestione. (TCR1j) Nessun trattamento delle acque di scarto richiesto. (TCR6)
Trattare le emissioni in modo tale da garantire una efficacia tipica di rimozione pari a (%) (TCR7). N/A
Trattare le acque di scarto in sito (prima di avviare l'operazione di scarico) per garantire l'efficacia di rimozione richiesta ≥ (%):
0
In caso di scarico verso un impianto di trattamento urbano delle acque di scarico, garantire l’efficacia di rimozione richiesta in sito ≥ (%)
0
Organizzazione misurazioni di prevenzione fughe in sito
Impedire lo scarico di sostanza insolubile si o recuperare dalle acque di scarico [OMS1]. Non distribuire i fanghi generati dal trattamento delle acque industriali sui terreni naturali.(OMS2) I fanghi generati dal trattamento delle acque industriali devono essere inceneriti, mantenuti sotto contenimento o trattati.(OMS3)
Condizioni e misure relativa al piano municipale di recupero
Rimozione stimata della sostanza delle acque di scarico per mezzo di un impianto di trattamento urbano (%) (STP3).
94.1
Efficacia totale della rimozione dalle acque di scarico, dopo l'adozione delle RMM in sito e offsite (impianto di trattamento di tipo urbano) (%) (STP4)
94.1
Tonnellaggio massimo consentito per il sito (MSafe) sulla base del rilascio successivo al trattamento totale di rimozione dalle acque di scarto (kg/g) (STP6).
1.4e5
Portata ipotizzata per l'impianto di trattamento urbano delle acque reflue (m3/d): (STP5) 2000
Scheda di sicurezza
conforme al Regolamento CE n. 1907/2006 e s.m.i.
GASOLIO Q8 Quaser srl
Gasolio ; Scheda N° 2050-00 ; Data di Compilazione: 01/12/2010 ; Revisione N° 0 del 01/12/2010 Pag. 36 di 38
Condizioni e misure relative al trattamento esterno degli scarti
Le emissioni della combustione sono disciplinate dalle misure di controllo vigenti. (ETW1)Le emissioni alla combustione sono prese in considerazione nella valutazione di impatto a livello regionale. (ETW2)
Condizioni e misure relative al trattamento recupero degli scarti
La raccolta e il riciclo esterni dei rifiuti devono essere conformi alla legislazione locale e/o nazionale applicabile. (ERW1)
Sezione 3 Stima delle esposizioni
3.1 Salute
Ai fini della valutazione del livello di esposizione sul luogo di lavoro, laddove non espressamente indicato, è stato utilizzato il
metodo ECETOC TRA(G21). 3.2 Ambiente
Il metodo HBM (Hydrocarbon Block Method) è stato utilizzato per calcolare l'esposizione ambientale con il modello Petrorisk.
(EE2)
Sezione 4
4.1 Salute
Si prevede che le esposizioni non superino il DN(M)EL quando sono applicate le Misure di Gestione dei Rischi/Condizioni Operative
illustrate nella Sezione 2 (G22).
Laddove siano adottate diverse Misure di Gestione dei Rischi/Condizioni Operative, gli utilizzatori sono tenuti a garantire che i
rischi siano gestiti a un livello almeno equivalente.(G23).
I dati disponibili sulle caratteristiche di pericolo non consentono la derivazione di un DNEL per gli effetti irritanti per la pelle.(G32).
I dati disponibili sulle caratteristiche di pericolo non supportano la necessità di stabilire un DNEL per altri effetti sulla salute.(G36).
Le Misure di Gestione dei Rischi si basano sulla caratterizzazione qualitativa del rischio.(G37).
4.2 Ambiente
La linea guida si basa su presupposte condizioni di impiego che potrebbero non essere applicabili a tutti i siti; quindi potrebbe
essere necessaria un'operazione di scaling per definire misure adeguate di gestione dei rischi specifiche per ogni sito. (DSU1)
L'efficienza richiesta di rimozione dalle acque reflue può essere ottenuta utilizzando tecnologie onsite/offsite, singolarmente o in
combinazione. (DSU2) L'efficienza richiesta di rimozione dall'aria può essere ottenuta utilizzando tecnologie onsite, singolarmente
o in combinazione. (DSU3) Ulteriori informazioni sulle attività di scaling e sulle tecnologie di controllo sono fornite dalle schede
Frazione del tonnellaggio regionale usata localmente (A3) 0.0005
Tonnellaggio annuale del sito (tonnellate/anno) (A5) 8.2e3
Tonnellaggio massimo quotidiano del sito (kg/al giorno) (A4) 2.3e4
Frequenza e durata utilizzo
Giorni di Emissione (giorni/anno) (FD4) 365
Fattori ambientali non influenzati da rischi di gestione
Fattore di diluizione locale nell'acqua dolce (EF1) 10
Fattore di diluizione locale nell'acqua marina (EF2) 100
Altre condizioni di operabilità che colpiscono l'esposizione ambientale
Il rischio ambientale è correlato all’esposizione indiretta degli esseri umani tramite ingestione. (TCR1j)
Frazione liberata nell'aria dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC4)
1.0e-4
Frazione liberata nelle acque di scarico dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC5)
0.00001
Frazione liberata nel terreno dal processo (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle misure di gestione del rischio): (OOC6)
0.00001
Condizioni e misure relativa al piano municipale di recupero
Rimozione stimata della sostanza delle acque di scarico per mezzo di un impianto di trattamento urbano (%) (STP3).
94.1
Tonnellaggio massimo consentito per il sito (MSafe) sulla base del rilascio successivo al trattamento totale di rimozione dalle acque di scarto (kg/g) (STP6).
3.5e5
Portata ipotizzata per l'impianto di trattamento urbano delle acque reflue (m3/d): (STP5) 2000
Condizioni e misure relative al trattamento esterno degli scarti
Le emissioni della combustione sono disciplinate dalle misure di controllo vigenti. (ETW1) Le emissioni alla combustione sono prese in considerazione nella valutazione di impatto a livello regionale. (ETW2)
Condizioni e misure relative al trattamento recupero degli scarti
La raccolta e il riciclo esterni dei rifiuti devono essere conformi alla legislazione locale e/o nazionale applicabile. (ERW1)
Sezione 3 Stima delle esposizioni
3.1 Salute
È stato utilizzato lo strumento ECETOC TRA per valutare il livello di esposizione del consumatore, coerentemente con il contenuto
del rapporto ECETOC n. 107 e con il Capitolo R15 dell'IR&CSA TGD. Qualora gli agenti che determinano l'esposizione differiscano da
tali fonti, queste saranno indicate. (G42)
3.2 Ambiente
Il metodo HBM (Hydrocarbon Block Method) è stato utilizzato per calcolare l'esposizione ambientale con il modello Petrorisk.
(EE2)
Sezione 4
4.1 Salute
Si prevede che le esposizioni non superino il DN(M)EL quando sono applicate le Misure di Gestione dei Rischi/Condizioni Operative
illustrate nella Sezione 2(G22).
Laddove siano adottate diverse Misure di Gestione dei Rischi/Condizioni Operative, gli utilizzatori sono tenuti a garantire che i
rischi siano gestiti a un livello almeno equivalente.(G23).
4.2 Ambiente
Ulteriori informazioni sulle attività di scaling e sulle tecnologie di controllo sono fornite dalle schede tecniche SpERC