1 PUBBLICITÀ E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE INTEGRATA PROF. PAOLA PANARESE – 27 NOVEMBRE 2018 Tv § La tv sta vivendo un cambiamento radicale per aumento dell’offerta e della qualità (HD, audio multiplo, interattività) e diversificazione delle forme di fruizione § Le emittenti generaliste, tuttavia, hanno ancora una posizione dominante sia in termini di ascolti, che di investimenti Tv Ogni rete ha un taglio editoriale e un pubblico specifici § RAI pubblico più maturo § Mediaset target eterogenei, pensa= per il mercato Accanto alle generaliste: § Satellitare e digitale targe@zza= § Pay per view/ On demand § Iptv/ Web tv/ Tv via cavo In par'colare § Rai uno si rivolge ad un vasto pubblico per il suo palinsesto composto da un mix di generi e di argomenti. Target ampio e differenziato § Rai due è la rete Rai più attenta all’innovazione con la sperimentazione di nuovi linguaggi e di nuove tecnologie. Target giovani adulti § Rai Tre gode di un posizionamento esclusivo. Target istruito di età superiore alla media In par'colare § Rete 4 è focalizzata su telenovelas, sceneggia' e film. Target più adulto - femminile § Canale 5 può essere considerata come rete di intraBenimento popolare (generalista). Target famiglie § Italia 1 emiBente leader sul pubblico giovanile (15-34), audience molto interessante in termini pubblicitari, ma difficile da fidelizzare § LA7 avrebbe dovuto cos'tuire il terzo polo. Profilo di approfondimento, informazione e impegno Plus § Copertura: elevato livello di penetrazione della popolazione italiana in un breve tempo § Frequenza: utilizzando veicoli (le singole trasmissioni) che sono trasmessi a striscia nella settimana o acquistando pacchetti a rotazione, o combinando le due cose, si può raggiungere più volte lo stesso pubblico § Basso costo per contatto: è un mezzo adatto ai grandi pubblici che possono essere raggiunti ad un basso costo unitario § Creatività: parole, suoni e immagini possono emozionare e favorire la memorizzazione delle campagne
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PUBBLICITÀE STRATEGIE COMUNICAZIONE INTEGRATA Tv … 27 novembre_P-Z.pdf · § Carosello: la prima forma di pubblicità televisiva in Italia § Nasce il 3 febbraio 1957 § Pellicola
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PUBBLICITÀ E STRATEGIEDI COMUNICAZIONE INTEGRATA
PROF. PAOLA PANARESE – 27 NOVEMBRE 2018
Tv
§ La tv sta vivendo un cambiamento radicale per aumento dell’offerta e della qualità (HD, audio multiplo, interattività) e diversificazione delle forme di fruizione
§ Le emittenti generaliste, tuttavia, hanno ancora una posizione dominante sia in termini di ascolti, che di investimenti
Tv
Ogni rete ha un taglio editoriale e un pubblico specifici
§ RAI pubblico più maturo§ Mediaset target eterogenei, pensa= per
il mercato
Accanto alle generaliste:§ Satellitare e digitale targe@zza=§ Pay per view/ On demand
§ Iptv/ Web tv/ Tv via cavo
In par'colare
§ Rai uno si rivolge ad un vasto pubblico per il suo palinsesto composto da un mix di generi e di argomenti. Target ampio e differenziato
§ Rai due è la rete Rai più attenta all’innovazione con la sperimentazione di nuovi linguaggi e di nuove tecnologie. Target giovani adulti
§ Rai Tre gode di un posizionamento esclusivo. Target istruito di età superiore alla media
In par'colare§ Rete 4 è focalizzata su telenovelas, sceneggia' e film.
Target più adulto - femminile
§ Canale 5 può essere considerata come rete di intraBenimento popolare (generalista). Target famiglie
§ Italia 1 emiBente leader sul pubblico giovanile (15-34), audience molto interessante in termini pubblicitari, ma difficile da fidelizzare
§ LA7 avrebbe dovuto cos'tuire il terzo polo. Profilo di approfondimento, informazione e impegno
Plus
§ Copertura: elevato livello di penetrazione della popolazione italiana in un breve tempo
§ Frequenza: utilizzando veicoli (le singole trasmissioni) che sono trasmessi a striscia nella settimana o acquistando pacchetti a rotazione, o combinando le due cose, si può raggiungere più volte lo stesso pubblico
§ Basso costo per contatto: è un mezzo adatto ai grandi pubblici che possono essere raggiunti ad un basso costo unitario
§ Creatività: parole, suoni e immagini possono emozionare e favorire la memorizzazione delle campagne
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Minus
§ Soglia d’ingresso molto elevata rispe4o ad altri mezzi
§ Esclusione di target di nicchia
§ Cos: di produzione eleva:
§ Intera<vità (con il digitale) ancora limitata e poco a4raente se valutata rispe4o ad Internet
Formati
§ Carosello: la prima forma di pubblicità televisiva in Italia
§ Nasce il 3 febbraio 1957§ Pellicola cinematografica in
bianco e nero§ 2 minuB e 15 secondi§ Divisione in speDacolo e codino
Carosello
§ Il nome del prodo.o non più di sei volte
§ La messa in onda non più di una volta§ Escluse tu.e le situazioni «che presen:no la disonestà, il vizio o il deli.o in
maniera a.a a suscitare compiacenza o imitazione o che risul:no volgari, truci, ripugnan:, terrifican:».
§ L’adulterio doveva essere presentato come una grave colpa
§ Le scene erotiche erano proibite
§ I baci dovevano essere mostrati con discrezione
§ Erano proibite le pubblicità di alcuni prodotti
§ Erano bandite le parolacce e le ragazze in costume da bagno
Carosello
§ Non si potevano pronunciare parole come ascelle, sudore, forfora, depilazione oppure deodorante
Carosello Spot pubblicitario
§ È presente negli stacchi tra i programmi o nelle rela4ve pause
§ È organizzato in pacche7
§ Il prezzo per la messa in onda dipende dalla fascia oraria
§ È realizzato in forma4 da 60’, 30’ (o inferiori)
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Telepromozioni
§ Interventi durante spettacoli o programmi
§ Dai 30’ ai 2 min
§ Il conduttore presenta lo sponsor
§ Obbligo della scritta «messaggio promozionale»
§ Rientrano nell’affollamento pubblicitario
Televendite
§ Minimo 3 minu/
§ Sigla di apertura e chiusura§ Solo su tv commerciali
§ Rientrano nell’affollamento pubblicitario
Campagne sociali
§ Trasmesse gratuitamente o con forti sconti
§ Hanno un interesse pubblico
§ Sono organizzate da istituzioni pubbliche come Governo o Ministeri
Altri forma+
§ Sovraimpressioni*§ Diari 7x7*
§ Citazioni
§ Invi+ all’ascolto*§ Promos**
Product placement
§ Presenza di un brand o prodotto all’interno di una produzione cinematografica o televisiva
§ È ammesso nelle opere cinematografiche e televisive.
Rilevazione degli ascolti§ Simile in diversi paesi occidentali§ Dopo diari autocompila6 e interviste personali, meter e people meter
§ Oggi, rilevazione Auditel su un campione rappresenta6vo
§ Tramite il people meter rileva ogni giorno l’ascolto di tu< i canali di qualunque tv nell’abitazione della famiglia campione.
Auditel§ Le famiglie sono estra2e in
modo casuale sul territorio nazionale
§ La rappresenta6vità si basa sull’incrocio di variabili geografiche (aree e dimensioni dei comuni), cara2eris6che stru2urali delle famiglie (età del capofamiglia e numero di componen6), dotazione di apparecchiature televisive
AuditelMisura:§ Ascol/ televisivi, rela/vi a
programmi, break e spot pubblicitari trasmessi dalle emi8en/ nazionali e locali in Italia.
§ Tu8e le /pologie di trasmissione televisiva (via cavo, satellitare etc.)
§ Ascol/ delle famiglie e degli ospi/.
Auditel
Non misura
§ Gli ascol2 esterni all’abitazione principale§ Bambini al di so8o dei 3 anni
§ Emi8en2 italiane rilevate in altri Paesi
§ Colle>vitৠDistrazioni
Strumenti
§ MDU (Monitor detec1on unit): rileva se acceso o spento e canale di sintonizzazione
§ Meter: unità centrale di raccolta e trasmissione dei da1. Interroga MDU, memorizza le informazioni su ascolto, canali e individui presen1.
§ Telecomando: registra la presenza dei componen1 della famiglia o di ospi1 davan1 alla televisione
Indicatori
§ Copertura: numero di telespe3atori che hanno seguito per almeno un minuto una determinata trasmissione su una data emi3ente.
§ Conta7 ne7: numero di persone diverse tra loro (al ne3o della duplicazione) che si sono sintonizzate per almeno un minuto sulla rete o sul programma considerato.
§ Conta7 lordi: somma dei conta7 al lordo delle duplicazioni. Ovvero: se un individuo vede tre minu= di un programma viene contato tre volte e il volume d’ascolto equivale a quello di tre persone diverse
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§ Ascolto medio (AM): rapporto tra la somma dei telespe3atori presen5 in ciascun minuto di un dato intervallo temporale e il numero dei minu5 dell'intervallo temporale considerato. Si calcola dividendo il numero dei conta; lordi per il numero dei minu5.
§ Percentuale Share (%SH): indica la quota percentuale di pubblico che si è sintonizzata su un determinato programma, rispe3o al totale del pubblico presente davan5 al televisore nello stesso intervallo considerato.
§ Percentuale di penetrazione (%PE): è il rapporto tra l’ascolto medio di un certo programma e la popolazione di riferimento
Indicatori Indicatori
§ Minu, vis,: indicano il numero dei minu, che i diversi spe6atori hanno trascorso, in media, di fronte al programma.
§ Permanenza: è l’indicatore percentuale della “densità” di consumo (intesa come il contrario della dispersione) o della fedeltà del pubblico.
§ Più alta è la permanenza, maggiore è la capacità del programma di tenere a sé gli spe6atori. Tu6avia, quanto più una trasmissione è lunga, tanto più sarà difficile che tra6enga gli spe6atori per tu6a la sua estensione. Per questo mo,vo la permanenza si può anche esprimere con il rapporto fra minu, vis, e durata.
Esempi di cos+
§ TV (rai+mds+la7): 1 settimana: 500.000€
§ TV Sky (ovviamente dipende dai canali): 1 settimana multicanale: 100.000€
§ TV Digitale terreste (dipende dai canali): 1 settimana multicanale: 100.000€
Cinema
§ Mezzo tradizionalmente in crisi
§ Parzialmente in ripresa grazie a multisala e 3d
Plus
§ Pubblici mirati
§ Target consumista
§ Permette pianificazione regionale, locale, nazionale
§ Possibilità di sperimentazione
§ Product Placement
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Minus
§ Pubblico in diminuzione
§ Impossibilità di scegliere il film accostato allo spot§ Alti costi di realizzazione
§ Mancanza di informazioni sul pubblico
Rilevazioni
Audimovie
§ Dal 2007§ Analizza i da3 sugli spe7atori
dei cinema italiani§ U3lizza i da3 sui biglie=
vendu3 dal circuito Cinetel
Rilevazioni
Non misura
§ Profilo degli spe5atori
§ Percezione dell’offerta rispe5o ai film
§ Percezione rispe5o alle stru5ure
Rilevazioni
Dal 2008 GFK Eurisko§ Ricerca emozionale quali-
quantitativa sul ricordo della pubblicità.
§ Fornisce informazioni sui profili degli spettatori e sui vissuti del cinema.
Rilevazioni
§ Eurisko§ 110.000 interviste fra Gennaio e Dicembre (no Agosto)§ 10.000 interviste mensili
§ 500 interviste domiciliari§ Campione dai 14 anni
§ Territorio nazionale
Investimenti
§ Ruolo marginale del cinema per quanto riguarda gli inves5men5 pubblicitari§ Dal 2003 aumento grazie alla nascita dei Mul5plex
§ Merca5 principali: automobili, bevande, alimentari e ogge@ personali
§ Grandi concessionarie: Sipra, Interna5onal Cinema Uci, Moviemedia, PRS
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Forma&
§ Pubblicità tradizionale: prima del trailer
§ Pubblicità durante i trailer
§ Pubblicità a inizio film: prima dei titoli di testa del film
§ Periodicamente sfidata da altri media§ Tv (anni 50)§ Walkman (anni 80)
§ iPod (2000)§ Streaming (Spotify, Deezer, oggi)
Radio
§ Servizio pubblico nazionale§ Radio commerciali§ Radio comunitarie
§ Radio confessionali§ Radio associative
Plus
§ Duttilità – si rivolge a pubblici eterogenei in vari momenti della giornata§ Ubiquità – non solo casalingo grazie alla sua natura multidevice§ Audience elevate
§ Targettizzabilità geografica§ Costi produttivi inferiori rispetto alla tv§ Fidelizzazione elevata degli ascoltatori ai programmi
Minus
§ Mezzo secondario non strategico
§ U1lizzo come so4ofondo
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Rilevazioni
§ Prima rilevazione nel 1975 ad opera di RSUO (Rai, Sipra, Upa, Assap)§ Audiradio nasce nel 1988 patrocinata dagli Editori, dall’Upa, dalle
concessionarie e dalle agenzie per rilevare gli ascolC sia a caraDere nazionale che locale
§ Liquidazione di Audiradio nel 2011
Audiradio
§ Campione: 120.000 individui intervistati telefonicamente tramite sistemaCATI suddivisi in egual misura in 6 bimestri
§ DOXA e Unicab: responsabili dell’analisi dei dati§ 11anni in su: fascia della popolazione presa in osservazione§ Quarto d’ora medio: nuovo indicatore fornito, diviene quello più importante
per la pianificazione pubblicitaria§ Problematiche: difficoltà a ricostruire la settimana d’ascolto trascorsa anche
a causa dell’elevato numero di emittenti da rilevare.
Radiomonitor Eurisko
§ Principale distinzione: non è soggetta alla vigilanza dell’Agcom.§ Oltre agli ascolti, indaga il profilo degli ascoltatori, i luoghi d’ascolto e i
device utilizzati.§ Campione: 120.000 individui >14 anni§ Meter: aggiunta la rilevazione su 10.000 individui tramite il dispositivo;
possibile valutare adesso il device utilizzato e il luogo d’ascolto
Indicatori
§ Ascoltatori complessivi§ Ascoltatori del giorno medio§ Ascoltatori per quarto d’ora
§ Ascoltatori nei 7 giorni§ Durata media di ascolto§ Ascoltatori per luoghi e device§ Ascoltatori per fascia di un’ora§ Ascoltatori delle singole emittenti per fasce orarie di tre ore
Formati
§ Pubblicità tabellare: è la pubblicità che si ascolta abitualmente, consiste inuna serie di comunica7 inseri7 in break genericamente compresi tra i 90 e i210 sec. per le emi?en7 Rai e fino a 7 min per quelle private.
§ Anche le campagne sociali rientrano nella pubblicità tabellare
Formati§ Sponsorizzazioni: si distinguono in Billboards e Radiopromozioni
§ Billboards CEE: consistono nella citazione del marchio o del logo, nessunoslogan o presentazione di prodotti/servizi; vengono inseriti in apertura diprogramma come offerta («questo programma è offerto da») o in chiusuracome ringraziamento. Non vanno confusi con gli inviti all’ascolto, che invececontengono slogan. Rientrano nell’affollamento pubblicitario
§ Radiopromozioni: consistono nel coinvolgimento di un brand (unprodotto/servizio) all’interno del programma. (Ne sono un esempio i
giochi a premi durante i programmi) Rientrano nell’affollamentopubblicitario.
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Formati
§ Citazioni: messaggi di 30, 60, 90 o 120 secondi inseriti all’interno di un programmadai conduttori.
§ Comunicati singoli: durano circa 10 sec. (mini spot) e vengono trasmessi all’internodei programmi.
§ Reminder o spot jingle: messaggi di 5 sec. posizionati all’interno del programma§ Promo: messaggi di 5 sec. collegati al comunicato di autopromozione del
programma§ Operazioni speciali e co-marketing: il marchio di un emittente viene associato
quello di un’azienda o di uno specifico prodotto. in genere, durante questa tipologiedi campagne, vengono utilizzate tutte le forme precedenti. ne è un esempio lapresenza di un emittente presso un acquapark (RadioDeejay e AcquaFan diRiccione)
§ Insieme di a1vita che comportano l’u8lizzo di pia:aformee so<ware per l’acquisto automa8zzato di spazi media digitali a:raverso Ad Exchanges che me:ono in comunicazione buyer e seller.
§ Includono sia meccanismi ad asta (RTB) sia accordi pre-negozia8 (Programma8c Deals) su alcune variabili, che vengono esegui8 e o1mizza8 tramite pia:aforme.
Funzioni, strumenti, obiettivi Rilevazioni Audiweb§ RICERCA DI BASE Ricerca quantitativa a cadenza trimestrale in
collaborazione con DOXA basata su 10mila interviste face to face; fornisce i dati sull’accesso a internet.
§ CATALOGO Costituito da informazioni su tutta l’offerta editoriale internet; è strutturato per gerarchie di navigazione e organizzato per categorie di contenuti e macro-aggregazioni.
§ PANEL Rilevazione oggettiva su un campione rappresentativo della popolazione (circa 45mila), misura il consumo di internet da Pc, Smartphone e Tablet.
§ SISTEMA CENSUARIO Rilevazione oggettiva di tutta l’attività sui siti censiti da Audiweb.
Rilevazioni
§ ACTIVE REACH La percentuale di utenti attivi che ha visitato un sito.
§ BROWSER UNICI
§ DURATA DELLA VISITA
§ PAGINE VISTE
§ PENETRAZIONE UNIVERSO Percentuale di utenti, rispetto all'universo totale degliutenti potenziali, che in un determinato arco temporale ha visitato un sito o unaparte di sito.
Rilevazioni
§ STREAM VIEWS Rappresenta l’avvio di una riproduzione audio-video in conseguenza di una richiesta utente.
§ TEMPO MEDIO PER PAGINA E TOTALE
§ TOTAL DIGITAL AUDIENCE Il totale degli utenti unici che hanno navigato solo daPC, solo da smartphone, solo da tablet o da tutti i device rilevati al netto dellesovrapposizioni.
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È una tendenza
Il linguaggio delle immagini prevale sul linguaggio verbale
Iconismo
Verbalismo (origini – 1400-1850) e iconismo (Medioevo – cartellonismo– oggi) si alternano costantemente
Con momenti di equilibrio (XX secolo)
Iconismo
Fino alla metà dell’Ottocento domina il testo
Salvo eccezioni
Iconismo
Pompei – I sec. d.C. Manifesto di un negozio di tessuti
Con sovrapposizione di una pubblicità elettorale solo verbale
Annuncio per Cioccolato in polvere, apparso sul “Daily Courant” nel 1705
§ Dopo la metà dell’Ottocento la litografia e, più tardi, la fotografiaportano alla rivincita del visual
§ I testi sono molto scarni e i visual molto ricchi, al limite dell’espressione artistica
• Negli anni ’50, con la “rivoluzione crea4va”, argomentazione e qualità este4ca si fondono
• Testo e visual collaborano• La tendenza americana
giunge in Europa negli anni ‘60
Iconismo
Oggi
Il trionfo dell’immagine è dovuto:
§ alla diffusione degli audiovisivi (abitudine al linguaggio iconico)
§ all’internazionalizzazione delle campagne (problemi linguistici)§ All’indebolimento della reason why (diminuzione della necessità di
spiegazione/informazione)
Se bastano 3 colori per farvi capire un film, immaginate cosa possono fare 16 milioni di colori
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Iconismo
§ Non solo su stampa o affissioni
I nuclei
§ In passato, il cartellonismo
§ Oggi, la pubblicità di moda
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L’iconismo oggi
§ In ogni caso, oggi, l’immagine è non solo protagonista, ma anche portatrice di significato
§ Il messaggio spesso si fa implicito
§ Richiede una partecipazione attiva alla decodifica da parte del destinatario
L’iconismo oggi
§ Il messaggio (la promessa) è: § con i supplementi dell’”Espresso” capirai le opere d’arte fino in
fondo
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L’iconismo oggi
§ Il messaggio (la promessa) è: § il mercato agricolo di Calgary è aperto anche d’inverno
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L’iconismo oggi
§ Il messaggio (la promessa) è: § con i cibi Whiskas il tuo gatto mangerà cibi autentici e naturali
L’iconismo oggi
§ Il messaggio (la promessa) è: § Colgate impedisce che i denti si tingano anche con l’uso costante
dei peggiori coloranti
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L’iconismo oggi
§ Il messaggio (la promessa) è: § Con Lego puoi fare tutto: basta un po’ di fantasia
L’iconismo oggi
§ Il messaggio (la promessa) è: § Il suono delle casse Rowen è puro come dentro lo strumento.
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L’iconismo oggi
§ Sfocia nell’enigma
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IL LINGUAGGIO PUBBLICITARIO
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IL LINGUAGGIO PUBBLICITARIO
§ Eccesso di enigmaticità
Rischi dell’enigma
§ Eccesso di richiesta di collaborazione
Rischi dell’enigma§ We do work
that people like to spend time with
§ Facciamo del lavoro su cui la gente ama passare del tempo
§ Ideazione dell’enigma sbagliato
Rischi dell’enigma
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Cruciverba PoloOrizzontali
2 Tessuto grezzo fatto con lana di cammello o capra, tradizionalmente indossato dagli arabi (3 lettere)Verticali
1 Ampia cintura legata sul dietro con un fiocco piatto come parte della veste tradizionale giapponese (3 lettere)
Piccola ma tosta
Soluzioni: Aba - Obi
Perché l’enigma funziona?
Gestaltpsicologie = psicologia della forma
1912 in Germania
K. Koffka – W. Köhler – M. Wertheimer
§ Cerca di comprendere il funzionamento della mente studiando come le parti si unificano nel tutto per formare l’esperienza cosciente
§ Eredita da Kant il concetto di sintesi a priori (l’atto di conoscere è un’attività unitaria e unificata)
§ Da Brentano la psicologia dell’atto (vs contenuto)
Perché l’enigma funziona?
§ L’essere umano non percepisce, né ragiona per unità isolate, ma per insiemi o forme
§ L’insieme è più della somma delle sue parti
§ Una stessa parte ha caratteristiche diverse se presa singolarmente o inserita nel tutto e una stessa parte, inserita in due diverse totalità, può assumere caratteristiche diverse
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Teoria della Gestalt
§ Gli insiemi aperti (incompleti) sono inquietanti e sgradevoli
§ Gli insiemi chiusi (completi) sono “buoni” e rassicuranti
§ Noi tendiamo a completare le forme non chiuse
Problema/soluzione
§ Un problema (ad es. il bucato sporco) è come un insieme aperto che il pubblico sente il bisogno di chiudere/risolvere
Collaborazione
§ Se si spinge il destinatario del messaggio a collaborare alla sua decodifica e alla sua chiusura si otterrà un ricordo maggiore e più persistente
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Iperbolismo
§ Esasperazione della figura retorica dell’esagerazione
§ Il linguaggio pubblicitario è iperbolico per natura
§ L’iperbole è ammessa dall’Autodisciplina, a patto che sia riconoscibile
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Da 0 a 60 mph in 4,7 secondi.
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Iperbolismo
§ Scarsità di elementi verbali§ Pervasività delle immagini§ Bisogno di interpretazione
§ Scarsità di reason why§ Tarsferimento della demonstration su piani scopertamente iperbolici§ A volte l’esagerazione sconfina nella costruzione narrativa dichiaratamente
assurda§ Confine sottile fra iperbole e assurdo
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L’understatement
§ Efficace anche l'opposto dell’iperbole§ L’understatement (finta modestia) § Dire meno di quel che si vuol far capire