1 ISTITUTO COMPRENSIVO CINQUE GIORNATE MILANO PRIMARIA – VIALE MUGELLO, 5 SECONDARIA 1° GR. – VIA CIPRO, 2 P.T.O.F. 2016 - 2019 Approvato dal CDU del 13/11/2017 Approvato dal CdI del 15/11/2017 Aggiornamento A.S. 2017-2018
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ISTITUTO COMPRENSIVO
CINQUE GIORNATE
MILANO
PRIMARIA – VIALE MUGELLO, 5
SECONDARIA 1° GR. – VIA CIPRO, 2
P.T.O.F. 2016 - 2019
Approvato dal CDU del 13/11/2017
Approvato dal CdI del 15/11/2017
Aggiornamento A.S. 2017-2018
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Sommario
1. PRESENTAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ......................... 5
2. LA VISION E LA MISSION DEL NOSTRO ISTITUTO .................................................................. 6
3. CARATTERISTICHE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO ............................................................. 7
4. GLI SPAZI DELLA SCUOLA ............................................................................................................... 7
5. COMPOSIZIONE DELL'UTENZA E SCELTE EDUCATIVE ......................................................... 8
6. RISORSE TERRITORIALI ................................................................................................................. 8
7. IL PROGETTO EDUCATIVO DELL'I.C. ............................................................................................. 9
8. FINALITA' .............................................................................................................................................. 9
9. CARATTERISTICHE DEL PERCORSO DIDATTICO-FORMATIVO ......................................... 11
10. OBIETTIVI PRIORITARI DEFINITI ATTRAVERSO IL RAV (Rapporto di Autovalutazione) .... 11
11. INDIVIDUAZIONE DELL'ORGANICO DI POTENZIAMENTO COERENTE CON LE AZIONI
DI MIGLIORAMENTO ............................................................................................................................ 14
12. INTEGRAZIONE DELLE RISORSE MATERIALI.......................................................................... 18
13. PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI .............................................................................................. 19
14 - PIANO SCUOLA DIGITALE ........................................................................................................... 19
15.PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO PRIMARIA ..................................................................... 20
ATTIVITÀ CURRICOLARI: ................................................................................................................ 20
15.1 - LA GIORNATA SCOLASTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA ............................................. 27
15.2 - GLI ORARI DEGLI INSEGNANTI ........................................................................................... 27
15.3 - L'ORGANIZZAZIONE DELLE CLASSI .................................................................................. 27
15.4 - L'ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEGLI INSEGNANTI .................................................. 28
15.5 - PROGETTI DI ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA .................................... 31
15.6 - PROGETTI DI CLASSE ............................................................................................................. 35
15.7 - PROGETTI DI CLASSE/INTERCLASSE ................................................................................. 36
15.8 - MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PROGETTI ......................................................... 38
16. PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO DELLA SECONDARIA ................................................ 39
16.1 - ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA SECONDARIA: PROGETTI ........................ 39
16.2 - AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA: PROGETTI/ATTIVITÀ CURRICOLARI ED
EXTRACURRICOLARI ....................................................................................................................... 39
16.3 - MODALITÀ DI VERIFICA PROGETTI ................................................................................... 42
17. PROGETTI COMUNI TRA PRIMARIA E SECONDARIA ............................................................. 47
18. AZIONI PER ALUNNI DVA – DSA – BES E PAI ......................................................................... 49
18.1 - RILEVAZIONE ALUNNI BES E ORGANIZZAZIONE DOPOSCUOLA .............................. 49
18.2 - COLLABORAZIONE SCUOLA-TERRITORIO PER IL DISAGIO GIOVANILE ................. 49
18.3 - PROTOCOLLO INSERIMENTO ALUNNI DISABILI ............................................................ 49
18.4 - GLI - GRUPPO DI LAVORO PER L’ INCLUSIONE .............................................................. 57
18.5 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI .................................................... 57
(PER PRIMARIA E SECONDARIA) ................................................................................................... 57
18.6 - SITUAZIONI DI DISAGIO E ALUNNI “A RISCHIO” ............................................................ 58
18.7 - PROTOCOLLO PER ALUNNI DSA ......................................................................................... 61
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18.8 - PIANO ANNUALE DI INCLUSIVITA’ .................................................................................... 67
18.9 - BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) ................................................................................. 67
19. ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE (struttura generale) ........................................................ 76
19.1 - RISORSE UMANE ..................................................................................................................... 76
19.2 - PROFILI PROFESSIONALI ESTERNI ..................................................................................... 78
19.3 - ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE (area didattica) .......................................... 80
20. PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE ......................................................................................... 91
21. ALLEGATI ........................................................................................................................................ 94
21.1 - ALLEGATO 1 - Atto di indirizzo per il triennio 2016/2019 a cura del Dirigente Scolastico .... 95
21.2 - ALLEGATO 2: Atto d’Indirizzo del 13 ottobre 2017 a cura del Dirigente Scolastico ............... 99
21.3 - ALLEGATO 3: Piano della formazione triennale ..................................................................... 107
21.4 - ALLEGATO 4: Piano Annuale di Inclusività A.S. 2015-16 ..................................................... 111
21.5 - ALLEGATO 5: Piano Annuale di Inclusività A.S. 2016-17 ..................................................... 122
21.6 - ALLEGATO 6: Piano di Miglioramento................................................................................... 131
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PREMESSA
Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF), approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 2
febbraio 2016
• descrive le caratteristiche organizzative della scuola e le risorse umane, professionali e
finanziarie di cui dispone
• esplicita le finalità educative e gli obiettivi didattici
• illustra in modo essenziale l'insieme delle attività didattiche, educative e culturali
• individua le azioni prioritarie del piano di miglioramento
• descrive i progetti che arricchiscono l’offerta formativa della scuola indicandone obiettivi e
risorse necessarie per realizzarli
Il documento può essere integrato in modo da essere sempre attuale e coerente con la situazione concreta
in cui la scuola opera.
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1. PRESENTAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA in riferimento all'atto di indirizzo del DS
La finalità del PTOF è espressa in continuità con la finalità da sempre perseguita dall’Istituto: lo
sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della
tradizione culturale europea - Le linee di indirizzo del PTOF si articolano in 7 punti, in rapporto al
contesto e alle risorse.
1. Promuovere il successo formativo di ogni alunno colmando eventuali disparità dei contesti di
provenienza;
2. Promuovere le competenze chiave e di cittadinanza;
3. Favorire l’integrazione col territorio;
4. Sviluppare competenze comunicative nelle diverse forme;
5. Promuovere l’educazione scientifico-ambientale;
6. Promuovere l’educazione interculturale;
7. Favorire l’inclusione di tutte le differenze valorizzando i diversi stili di apprendimento
Il PTOF delinea un percorso condiviso, che muove da alcuni principi fondamentali
a. rispetto dell’unicità della persona: la scuola prende atto che i punti di partenza degli alunni sono
diversi e si impegna a dare a tutti adeguate e differenziate opportunità formative per garantire il
massimo livello di sviluppo possibile per ognuno
b. equità della proposta formativa
c. imparzialità nell’erogazione del servizio
d. continuità dell’azione educativa e significatività degli apprendimenti
e. qualità dell’azione didattica
f. collegialità: pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale (PTOF) coerentemente
con i traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il
curricolo 2012. Sarà importante finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e
organizzative al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per
gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi,
svantaggio); all’individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero
delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito (ai sensi
dell’art. 29 della legge 107/2015), al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione, al potenziamento dell’inclusione scolastica.
I percorsi formativi offerti nel PTOF mireranno quindi al potenziamento delle competenze linguistiche
con particolare riferimento all’italiano, nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione Europea,
allo sviluppo di competenze matematico-logiche, scientifiche e digitali e di cittadinanza attiva e
democratica; al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, tecnologia,
scienze motorie).
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Nel triennio si focalizzerà la riflessione collegiale sull'elaborazione di indicatori di qualità e di standard
efficaci al fine di rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel PTOF.
Nella gestione della classe si privilegeranno i modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano
direttamente e attivamente gli alunni nel dialogo educativo favorendo lo sviluppo positivo dell'identità e
delle abilità sociali, nel rispetto delle regole condivise. Per quanto attiene all'aspetto didattico si richiama
l'importanza delle diverse tecniche e metodologie che favoriscono l’apprendimento attivo e cooperativo
degli alunni, problem-solving e ricerca, discussione guidata, giochi di ruolo, riflessione metacognitiva su
processi e strategie, attività di tutoraggio fra pari, realizzazione di progetti, compiti di realtà.
Non meno importante sarà la cura nell’allestimento degli ambienti d’apprendimento, che devono offrire
stimoli diversificati e corrispondere alle intenzioni didattiche ed educative, nonché consentire la
flessibilità necessaria per coinvolgere direttamente e attivamente gli alunni (cura nell'allestimento
dell'aula, nella disposizione di materiali didattici, presentazioni ed esposizioni di lavori degli alunni,
angoli attrezzati).
Nel ribadire l'impegno a garantire il successo formativo per tutti gli allievi si richiama all’applicazione
dei principi di trasparenza e tempestività previsti dal DPR 122/09 nella rilevazione delle criticità e delle
difficoltà per avviare azioni di miglioramento di processi e risultati.
Si sottolinea infine l'orientamento a valorizzare l'uso delle nuove tecnologie nelle diverse fasi delle
lezioni, sempre al fine di coinvolgere attivamente tutti gli allievi.
Aggiornamento A.S. 2017-2018
Si rimanda all’ALLEGATO 2 con Atto di indirizzo del DS
2. LA VISION E LA MISSION DEL NOSTRO ISTITUTO
VISION
“Una scuola per tutti, una scuola per ciascuno”
La vision rappresenta e riguarda l’obiettivo, a lungo termine, di ciò che vuole essere la nostra
Organizzazione scolastica.
MISSION
La mission è il mezzo con cui il nostro Istituto vuole ottenere l’obiettivo di vision:
una scuola aperta a diverse esperienze formative per valorizzare le caratteristiche di ognuno e di tutti
attraverso metodologie anche sperimentali ed innovative con la collaborazione delle famiglie e del
territorio.
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3. CARATTERISTICHE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
L’Istituto Comprensivo “Cinque Giornate” comprende due plessi: uno di Scuola Primaria, in Viale
Mugello 5, e uno di Scuola Secondaria di 1° grado, in Via Cipro 2.
La Dirigenza e gli Uffici amministrativi centrali si trovano in Viale Mugello, dai quali dipende anche la
segreteria di Via Cipro.
Nell’anno scolastico 2015-2016, nel plesso di Viale Mugello funzionano 25 classi e nel plesso di Via
Cipro 12 classi.
Nell’anno scolastico 2016-2017, nel plesso di Viale Mugello funzionano 25 classi e nel plesso di Via
Cipro 11 classi.
Nell’anno scolastico 2017-2018 si conferma lo stesso numero di classi dell’anno precedente; nel
plesso di via Cipro è stata creata la seconda classe di Tedesco (1D).
4. GLI SPAZI DELLA SCUOLA
Le due scuole sono dotate di palestra, laboratori didattici, giardino e cortile.
I LABORATORI DIDATTICI sono appositi spazi attrezzati che vengono utilizzati da classi intere o da
gruppi-classe per specifiche attività didattiche.
LABORATORI E SPAZI
D’USO
PRIMARIA SECONDARIA 1^ GRADO
Palestra √ √
Musica √ √
Psicomotricità √ √
Pittura √ √
Alunni stranieri √ √
Informatica √
Scienze Spazio in parte attrezzato √
Teatro √
Sensoriale (sostegno) √ √
Aula video e aula LIM √ √
Biblioteca √ √
Giardino pensile e Giardino
Segreto
√
Cortile √ √
Religione √
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Nelle scuole vi sono refettori attrezzati per la mensa, che viene gestita da Milano Ristorazione, società
che fa capo al Comune di Milano.
5. COMPOSIZIONE DELL'UTENZA E SCELTE EDUCATIVE
L’utenza dell’Istituto, che è collocato in una zona semicentrale della città, è eterogenea con una
prevalente estrazione socio-culturale media. Gli alunni provengono in buona parte da famiglie con
entrambi i genitori impegnati in attività lavorative.
Ciò spiega la prevalenza delle classi a Tempo Lungo (40 ore settimanali) nella primaria (20 su 25) e la
richiesta delle famiglie per garantire moduli a tempo prolungato (36 ore), nella secondaria.
Nella definizione dello Offerta Formativa la scuola tiene conto anche della presenza di allievi con
bisogni educativi speciali, quali gli alunni di origine straniera, i diversamente abili, gli alunni con
disturbi specifici e a-specifici di apprendimento o che vivono situazioni di disagio socio-economico.
L'Istituto ha tra le sue finalità prioritarie la prevenzione della dispersione scolastica, attraverso progetti
specifici che rientrano nel piano di miglioramento illustrato nella parte dedicata del presente documento.
6. RISORSE TERRITORIALI
Nella pianificazione dell'offerta formativa la scuola tiene conto delle risorse offerte dal territorio
funzionali alla realizzazione delle azioni didattico-educative. Si rammentano le principali agenzie
territoriali con cui la scuola opera in sinergia:
Servizi socio-sanitari (ASL – UONPIA - CTM)
Biblioteche di zona
Strutture sportive (Lega Navale Italiana all'Idroscalo)
Associazioni sportive e culturali (Pro Patria – CIEF - BFM - CONI ...)
Associazioni di volontariato per doposcuola e assistenza (Associazione Berardi – Comitato
Inquilini Molise Calvairate - San Pio V – Kolbe – Preziosissimo Sangue- S. Maria del Suffragio-
S. Croce-Centro)
Attività e servizi offerti dal Comune di Milano: (settimane verdi Scuola Natura)
Istituzioni culturali cittadine e luoghi di interesse (Musei e mostre temporanee, Teatri,
Università, Scuole secondarie di secondo grado di zona, Monumenti e aree storiche della città-
Conservatorio Giuseppe Verdi)
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7. IL PROGETTO EDUCATIVO DELL'I.C.
Considera i bisogni fondamentali delle diverse componenti scolastiche:
ALUNNI
• sviluppo e valorizzazione personale
• acquisizione di autonomia
• apprendimento delle conoscenze previste dai programmi
• sviluppo di competenze trasversali
• ambiente educativo motivante e accogliente
• relazioni positive con docenti e compagni
DOCENTI
• organizzazione e gestione efficiente della scuola
• coordinamento e supervisione delle attività
• ambiente motivante e accogliente
• disponibilità di sussidi, attrezzature e materiali didattici necessari
• offerta di iniziative di formazione
• collegialità e disponibilità al confronto tra colleghi
• condivisione del progetto educativo con le famiglie
FAMIGLIE
• ambiente di apprendimento sereno e accogliente
• organizzazione e gestione efficiente della scuola
• qualità dell'insegnamento
• trasparenza e condivisione del progetto educativo
• efficace comunicazione scuola-famiglia
8. FINALITA'
La scuola, secondo la Costituzione della Repubblica, è luogo di formazione culturale e sociale in cui si
apprendono i fondamenti della cittadinanza. L'Istituto si ispira prioritariamente a questo principio
fondamentale nell'individuazione delle finalità del progetto educativo, tenendo conto anche delle finalità
generali esplicitate nella legge 107 del 15/07/2015 (comma 1), così sintetizzabili:
• Affermazione del ruolo centrale della scuola nella società
• Innalzamento dei livelli di istruzione, delle conoscenze e delle competenze degli studenti
• Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali
• Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica
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• Realizzazione di una scuola aperta
• Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione
permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni
scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria
Muovendo da queste premesse si individuano le seguenti finalità prioritarie dell'Istituto:
❖ Crescita culturale e personale di ciascun alunno attraverso:
• Conoscenza dei contenuti previsti dalle programmazioni di ogni area disciplinare
• Potenziamento delle conoscenze della lingua italiana, e delle relative strutture linguistiche
orali e scritte, per sviluppare la capacità di comunicare in modo corretto il proprio pensiero e
di comprendere testi di natura diversa.
• Sviluppo del pensiero logico-matematico attraverso il metodo scientifico, basato
sull’osservazione della realtà, la formulazione di ipotesi e la loro verifica sperimentale.
• Apprendimento di altre lingue comunitarie nel quadro del CEFR
• Stimolo alla curiosità intellettuale e al piacere per l’apprendimento in tutti gli ambiti del
sapere
❖ Formazione dell’identità, consolidamento dell'autostima e sviluppo del pensiero critico
❖ Consapevolezza e gestione positiva di emozioni e sentimenti
❖ Sviluppo di abilità sociali e comportamenti fondati sul rispetto delle regole e delle persone
in accordo con le famiglie per una efficace azione educativa volta alla formazione di
cittadini responsabili e consapevoli dei fondamentali diritti e doveri
❖ Sviluppo di capacità creative e progettuali attraverso:
• attenzione alle inclinazioni di ogni alunno per arricchire le potenzialità individuali
• offerta di occasioni strutturate per l’espressione creativa
❖ Sviluppo di valori di solidarietà, pace, responsabilità, rispetto dell'ambiente e delle
diversità attraverso:
• riflessioni ed esperienze guidate nell’ambito della vita scolastica a partire dalla realtà
territoriale.
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9. CARATTERISTICHE DEL PERCORSO DIDATTICO-FORMATIVO
Le caratteristiche del percorso formativo sono le seguenti:
• Attivazione di processi di istruzione e formazione fondati sulle finalità indicate
• Insegnamento progettato e verificato a livello collegiale
• Impegno dei docenti per la realizzazione dei programmi e controllo periodico dei risultati
attesi attraverso momenti di osservazione, verifica e valutazione
• Scelta di metodologie e strumenti idonei per far acquisire a tutti gli alunni gli obiettivi
previsti
• Progettazione di attività d’apprendimento stimolanti fondate sull'esperienza nei primi anni di
scolarità, per procedere gradualmente alla concettualizzazione e all’acquisizione di linguaggi
specifici nella lettura della realtà.
• Organizzazione di percorsi individualizzati di recupero, consolidamento e sviluppo
• Criteri di valutazione trasparenti che tengano conto della preparazione di base e dell’impegno
dimostrato da ogni alunno considerando la situazione di partenza.
• Confronto e aggiornamento costante sui contenuti dell'apprendimento, sulle scelte didattiche,
sulle metodologie di insegnamento, sugli atteggiamenti educativi
• Realizzazione di progetti comuni a tutte le classi dell’Istituto per consolidare il senso di
appartenenza alla comunità
• Condivisione del progetto educativo con le famiglie (vedi “Patto di corresponsabilità
educativa” nella secondaria e “Patto Regolativo” nella primaria)
• Documentazione della programmazione, delle procedure e dei percorsi sperimentati
• Curricolo verticale primaria-secondaria che definisce gli obiettivi di apprendimento e i
traguardi in uscita per le aree:
o linguistica: L1 – L2 – L3
o logico-matematica - scientifica e tecnologica
o espressiva: arte – musica – motoria
o religione cattolica
10. OBIETTIVI PRIORITARI DEFINITI ATTRAVERSO IL RAV (Rapporto di
Autovalutazione)
Il RAV elaborato nei mesi di giugno/luglio 2015 dallo STAFF di direzione è sortito da un percorso di
valutazione critica del progetto educativo, anche attraverso i dati messi a disposizione dall’INVALSI e
dall’ISTAT. L'analisi degli esiti Invalsi colloca i risultati delle classi esaminate della primaria al di sopra
della media nazionale e per alcune aree specifiche al di sopra della media regionale e del nord-ovest. Il
trend dell'ultimo triennio tuttavia pone in evidenza la disparità tra gli allievi madrelingua italiana e non,
e l'incidenza della presenza di alunni non originariamente italofoni negli esiti del percorso di
apprendimento delle classi. Per quanto riguarda i risultati analizzati nella scuola secondaria, gli esiti
degli studenti si collocano sia per Italiano sia per Matematica ad un livello significativamente superiore
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alla media nazionale e a quella della Lombardia. Alla luce dell'analisi compiuta sono state quindi
individuate le aree prioritarie per le azioni di miglioramento.
Aggiornamento A.S. 2016-17
L'analisi dei risultati delle prove Invalsi dell'anno scolastico 2015-16 alla primaria confermano
nell'insieme le tendenze già individuate.
Per le classi seconde il punteggio medio in italiano e matematica è significativamente superiore al
punteggio medio della regione, del nordovest e nazionale:
ITALIANO 58% rispetto a 48% Lombardia-48,5 NORDOVEST- 48% ITALIA
MATEMATICA 54,2% rispetto a 51% Lombardia- 51,5 NORDOVEST-51% ITALIA
Per le classi quinte il punteggio medio in italiano è globalmente superiore al punteggio medio della
regione, del nordovest e nazionale, mentre per matematica è leggermente inferiore al punteggio della
regione e del nordovest restando comunque superiore alla media nazionale.
ITALIANO 68% rispetto a 66% Lombardia-65,7 NORDOVEST- 63% ITALIA
MATEMATICA 53,5% rispetto a 53,9% Lombardia- 53,7 NORDOVEST-51% ITALIA
Vi sono alcune disomogeneità nei risultati delle classi che verranno approfondite dai docenti
responsabili delle diverse discipline in merito agli errori più comuni emersi nello svolgimento delle
prove.
Per quanto riguarda la scuola secondaria, i risultati delle prove Invalsi riferiti all’anno scolastico 2015-
2016 si attestano, sia per Italiano sia per Matematica, ad un livello superiore rispetto alla media della
Lombardia, del Nord-ovest e dell’Italia:
ITALIANO 68% rispetto a 60,9% Lombardia- 60,3% NORD OVEST- 57,6% ITALIA
MATEMATICA 55,3% rispetto a 52,1% Lombardia-51,3 NORD OVEST- 48,1% ITALIA
Anche per la secondaria si evidenziano differenze negli esiti delle singole classi, che verranno analizzati
dai docenti di Lettere e Matematica.
AREE DI INTERVENTO
➢ ESITI DEGLI STUDENTI riferiti in particolare ai risultati scolastici degli alunni con difficoltà
di apprendimento e degli alunni segnalati come BES.
AZIONI
• potenziamento e recupero delle conoscenze e competenze di base nelle aree disciplinari
linguistiche e logico-matematiche attraverso l'organizzazione di gruppi di lavoro sia
omogenei per livello sia eterogenei ma orientati all'apprendimento cooperativo. L'attività si
può realizzare sia come progetto per classi aperte sia di classe.
• condivisione degli obiettivi e delle strategie didattiche funzionali alla realizzazione delle azioni
di potenziamento da parte di tutti i docenti del team e del consiglio di classe.
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• organizzazione didattica che includa momenti laboratoriali in forma regolare per gruppi,
finalizzati al potenziamento delle competenze trasversali afferenti a diverse aree disciplinari,
anche per valorizzare gli interessi e le attitudini degli alunni. La gestione delle attività
laboratoriali per gruppi può realizzarsi solo con l'apporto delle figure professionali aggiuntive.
• istituire forme di coordinamento e supervisione delle azioni individuate per monitorare i progetti
e supportare i docenti coinvolti
• iniziative di formazione e aggiornamento sulla didattica delle discipline (conoscenze vs
competenze), apprendimento cooperativo, didattica differenziata, progetti educativi integrati
(Senza Zaino) adeguati ai due ordini di scuola
Le priorità che la scuola si pone devono riguardare gli aspetti relazionali, sociali, comportamentali e
didattici degli studenti. Soltanto integrando tra loro queste dimensioni educative possiamo dare un senso
alla parte di didattica legata all’apprendimento. Tra gli aspetti didattici si citano i risultati scolastici,
risultati nelle prove standardizzate nazionali, le competenze chiave e di cittadinanza e i risultati a
distanza. Un ruolo fondamentale dell’istituto è l’intervento sistematico ed efficace per gli alunni che
mostrano difficoltà di apprendimento e per gli alunni definiti BES e il reperimento di risorse aggiuntive
per il supporto degli alunni in difficoltà e il coordinamento dei docenti interessati.
Altri aspetti importanti sono la diminuzione dell'abbandono scolastico, la riduzione della variabilità fra
le classi, lo sviluppo delle competenze sociali degli studenti di primaria e di secondaria di I grado. Si
tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni).
Il documento RAV (rapporto di autovalutazione) è disponibile nel sito SCUOLA IN CHIARO al
seguente link
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/MIIC8DX00L/ic-cinquegiornatemilano/
Per quanto riguarda il Piano di Miglioramento, percorso di pianificazione e sviluppo di azioni che
prende le mosse dalle priorità indicate nel RAV, si veda l’Allegato 6.
SUB-AREA
➢ INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
AZIONI
• la predisposizione di strumenti e procedure specifiche per raccogliere gli elementi di conoscenza
degli alunni, del loro percorso di apprendimento e degli interventi attuati.
• la definizione di un protocollo specifico di passaggio delle informazioni relative agli alunni BES
non certificati tra i docenti, sia all'interno sia tra i due ordini di scuola.
• progetti di percorsi intensivi di alfabetizzazione e consolidamento delle competenze linguistiche
degli alunni di origine straniera
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11. INDIVIDUAZIONE DELL'ORGANICO DI POTENZIAMENTO COERENTE
CON LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Nel corrente anno scolastico l'istituto ha avuto in assegnazione quattro (4) insegnanti dei quali al
momento solo due hanno preso servizio.
La predisposizione del piano triennale muove dagli obiettivi prioritari sin qui individuati e tiene conto
anche del fabbisogno di copertura delle supplenze dell'organico di fatto e delle assenze del personale in
servizio, desunto dalla media di ore utilizzate nell'ultimo biennio.
Le risorse di potenziamento richieste saranno impiegate in forma flessibile, sulla base delle competenze
dei docenti, prevedendo pacchetti orari da dedicare ai progetti con alternanza nel compito di
copertura delle supplenze.
Aggiornamento A.S. 2016-17 (Nota MIUR 5 settembre 2016 n. 2852)
L'organico di potenziamento viene ora definito come “organico dell'autonomia”, secondo la Legge
107/2015 come previsto dall’articolo 1 comma 5, che equipara i posti cosiddetti di potenziamento ai
posti comuni. Si attribuiscono, pertanto, nei due plessi compiti progettuali e organizzativi a figure di
staff dell'autonomia (pari al 10% dell'organico), anche utilizzando per alcune figure di staff pacchetti di
ore da non destinare alla didattica ove possibile.
RISORSE UMANE ATTUALI - PREVISIONE NEL TRIENNIO- SCUOLA PRIMARIA
A.S. Posto comune Posto
sostegno
Motivazione
2015-2016 42+1 lingua inglese 8 1/2
2016-2017 45+1 lingua inglese+
½ posto vicario*
*Il ruolo del docente vicario
non è più previsto.
8 1/2 Progetti di potenziamento,
copertura supplenze brevi e
ruolo di supervisione e
coordinamento. Si presume
stabile il numero degli iscritti.
2017-2018 Ibidem Ibidem Ibidem
2018-2019 Ibidem Ibidem Ibidem
Aggiornamento A.S. 2016-17: situazione di fatto nel corrente anno scolastico
A.S. Posto comune Posto
sostegno
Motivazione utilizzo
organico autonomia
2016-2017 46+1 lingua inglese 9 1/2 Progetti di potenziamento,
copertura supplenze brevi e
copertura parziale del ruolo
del primo collaboratore. Si
presume stabile il numero
degli iscritti
15
Aggiornamento A.S. 2017-18: situazione di fatto nel corrente anno scolastico
A.S. Posto comune Posto
sostegno
Motivazione utilizzo
organico autonomia
2017-2018 46 + 1 lingua inglese 9 1/2 Copertura supplenze brevi
RISORSE UMANE - PREVISIONE NEL TRIENNIO- SCUOLA SECONDARIA
A.S. CLASSI CONCORSO Posto
sostegno
Motivazione
2015-2016 Lettere 7+ 9 ore
Matematica 2+9 ore
Francese 1
Inglese 2
Tedesco 6 ore
Educazione Artistica 1+6
ore
Educazione Tecnica
1+6 ore (cattedra 24 ore)
Educazione Musicale
1+6 ore (cattedra 24 ore)
Educazione Fisica
1+6 ore (cattedra 24 ore)
5.5
2016-2017 Lettere 7+ 9 ore
Matematica 2+9 ore
Francese 1
Inglese 2
Tedesco 6 ore
Educazione Artistica 1+6
ore
Educazione Tecnica
1+6 ore (cattedra 24 ore)
Educazione Musicale
1+6 ore (cattedra 24 ore)
Educazione Fisica
1+6 ore (cattedra 24 ore)
9 ore per vicario
5.5 Progetti di potenziamento,
inclusi i gruppi elettivi
pomeridiani,
copertura supplenze brevi e
ruolo di supervisione e
coordinamento. Si presume
stabile il numero degli
iscritti.
2017-2018 Ibidem Ibidem Ibidem
2018-2019 Ibidem Ibidem Ibidem
16
Aggiornamento A.S. 2016-2017
RISORSE UMANE - PREVISIONE NEL TRIENNIO - SCUOLA SECONDARIA
A.S. CLASSI CONCORSO Posto sostegno Motivazione
2016-2017 Lettere 7
Matematica 4 (di cui una
di 21 ore)
Francese 1 (16 ore)
Inglese 2 (di cui una di 15
ore)
Tedesco 6 ore
Educazione Artistica 1 + 4
ore
Educazione Tecnica
1+4 ore (cattedra 22 ore)
Educazione Musicale
1+4 ore (cattedra 22 ore)
Educazione Fisica
1+4 ore (cattedra 22 ore)
9 + 9 ore 11 classi anziché 12
2017-2018 Lettere 7+ 9 ore
Matematica 2+9 ore
Francese 1
Inglese 2
Tedesco 6 ore
Educazione Artistica
1+6 ore
Educazione Tecnica
1+6 ore (cattedra 24 ore)
Educazione Musicale
1+6 ore (cattedra 24 ore)
Educazione Fisica
1+6 ore (cattedra 24 ore)
Ibidem Progetti di
potenziamento,
inclusi i gruppi elettivi
pomeridiani,
copertura supplenze
brevi e ruolo di
supervisione e
coordinamento. Si
presume di aumentare
il numero degli iscritti
(12 classi anziché 11).
2018-2019 Ibidem Ibidem Ibidem
17
Aggiornamento A.S. 2017-2018
RISORSE UMANE ATTUALI - PREVISIONE NEL BIENNIO - SCUOLA SECONDARIA
A.S. CLASSI CONCORSO Posto sostegno Motivazione
2017-2018 Lettere 7 + 17 ore
Matematica 4 (di cui una
di 21 ore)
Francese 1 (14 ore)
Inglese 2 (di cui una di 15
ore)
Tedesco 8 ore
Educazione Artistica 1 + 4
ore
Educazione Tecnica
1+4 ore (cattedra 22 ore)
Educazione Musicale
1+4 ore (cattedra 22 ore)
Educazione Fisica
1+4 ore (cattedra 22 ore)
5 + 9 ore 11 classi
2018-2019 Ibidem Ibidem Ibidem
PREVISIONE DI POSTI PER IL POTENZIAMENTO
Ordine di scuola Tipologia Numero Motivazione
Primaria Comuni 46
Lingua Straniera 1
3+1/2 Un semiesonero per il vicario.
Tre docenti per supporto e
potenziamento alla didattica come
sopra indicato
Secondaria Lettere
Matematica
Educazioni
2+9 ore Un semiesonero per il coordinatore di
plesso. Due docenti per
potenziamento, recupero e gruppi
elettivi pomeridiani come sopra
indicato.
Facendo riferimento alla PREVISIONE DI POSTI PER IL POTENZIAMENTO
• per la Scuola Secondaria (anno scolastico 2016- 2017), si mette in evidenza che, a fronte di una
richiesta di cattedre per le classi di concorso Lettere + Matematica, è stata assegnata una risorsa
di Educazione artistica (A028). Per l’anno scolastico 2017-2018 si conferma la stessa
situazione dell’anno precedente.
18
Aggiornamento A.S. 2016-17
FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO
Ordine di scuola Tipologia Numero Motivazione
Primaria-
secondaria
Assistenti
Amministrativi
5 (una unità in
più)
Incremento di numero di progetti di
arricchimento dell'offerta formativa
con relativo incremento degli oneri di
carattere amministrativo.
Primaria Collaboratori
scolastici
10 (una unità in
più)
In ragione delle dimensioni dell'istituto
per garantire turni di sorveglianza
adeguati e per la gestione degli spazi
anche in relazione alle numerose
attività progettuali.
Secondaria
Collaboratori
scolastici
5 (una unità in
più)
In ragione delle dimensioni dell'istituto
per garantire turni di sorveglianza
adeguati e per la gestione degli spazi
anche in relazione alle numerose
attività progettuali.
Aggiornamento A.S. 2017 - 18
SITUAZIONE DI FATTO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO E
AUSILIARIO
Ordine di scuola Tipologia Numero
Primaria e secondaria Assistenti Amministrativi 4
Primaria Collaboratori scolastici 9
Secondaria Collaboratori scolastici 4
12. INTEGRAZIONE DELLE RISORSE MATERIALI
• attrezzature informatiche/ lim/ pc per ogni classe
• potenziamento della Rete WI-FI per consentire l'accessibilità ai Pc di classe e in particolare
alle aule dotate di LIM
• arredi adeguati ai progetti, in particolare quelli dedicati all'ambiente educativo
• materiali didattici per laboratori per alunni stranieri e BES
Aggiornamento A.S. 2016-17:
FABBISOGNO INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
In fase di potenziamento e aggiornamento l'installazione della rete LAN nella primaria
19
Aggiornamento A.S. 2017 – 18
La situazione permane inalterata.
13. PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI
Vedere ALLEGATO 3 con Piano Formazione 2017-2019
Si indicano due corsi già deliberati dal Collegio dei Docenti
• corso DISLESSIA AMICA su piattaforma online nel quadro del progetto omonimo
promosso dall'Associazione Italiana Dislessia in intesa con MIUR (primaria e secondaria)
• corso DIDATTICA CON I LAPBOOK di aggiornamento metodologico
Sono stati inoltre attivati i seguenti:
• formazione didattica SENZA ZAINO in collaborazione con l’Istituto Pezzani di Milano
• corso di formazione sulla gestione di alunni BES (ADHD e DSA) promosso dall’UONPIA di
Corso Plebisciti
• corso sulla Sicurezza (docenti scuola primaria e secondaria non ancora formati)
14 - PIANO SCUOLA DIGITALE
Aggiornamento A.S. 2016-17
In ottemperanza al documento di indirizzo del MIUR
(vedi link http://www.istruzione.it/scuola_digitale/allegati/Materiali/pnsd-layout-30.10-WEB.pdf)
• ANIMATORE DIGITALE (Liguigli Elisabetta)
• COMPITI E AZIONI dell'animatore da attuarsi nell'anno in corso
• TEAM DIGITALE (Daolio Ermanno, Pellegatta Silvana, Piacentile Sabrina Maria, Pagnotto
Paolo)
• PRESIDIO DI PRONTO SOCCORSO TECNICO E WEB MASTER DEL SITO
DELL'ISTITUTO (Ordanini Alberto)
• ASSISTENTE AMMINISTRATIVO (Zucca Luigi Oscar)
Per maggiori dettagli si veda la Legge 107 del 2015 art 1, comma 28.
Aggiornamento A.S. 2017-18
• TEAM DIGITALE (Daolio Ermanno, Pagnotto Paolo)
• PRESIDIO DI PRONTO SOCCORSO TECNICO E WEB MASTER DEL SITO
DELL’ISTITUTO (Liguigli Elisabetta, Pagnotto Paolo)
20
15.PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO PRIMARIA
Il progetto comprende le attività curriculari previste dai programmi vigenti, le attività di arricchimento
dell’offerta formativa e quelle rivolte ai bisogni educativi speciali
ATTIVITÀ CURRICOLARI:
Italiano
Inglese
Matematica
Scienze
Storia, geografia, Cittadinanza e Costituzione
Arte e immagine
Educazione al suono e alla musica
Educazione motoria e sportiva
Religione cattolica e Attività per gli alunni che non si avvolgono dell'insegnamento della
religione cattolica.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
Per ciascun ambito curricolare è stata elaborata dal collegio dei Docenti una Programmazione di istituto
nella quale sono indicati, per ciascun anno, obiettivi e contenuti in rapporto ai traguardi indicati nelle
Nuove Indicazioni Nazionali. Ad essa fanno riferimento gli insegnanti nella stesura della programma-
zione di classe annuale che prevede gli opportuni adattamenti e la definizione di attività e metodologie.
La programmazione viene illustrata alle famiglie nel corso della prima assemblea di classe.
ATTIVITÀ DI ARRICCHIMENTO ATTRAVERSO PROGETTI E/O LABORATORI
Sono previsti progetti di scuola che coinvolgono tutte le classi, quali:
musica: coro di scuola
mercatino di Natale: solidarietà e autofinanziamento
giochiamo alla ginnastica
In conformità alle programmazioni didattiche, le singole insegnanti propongono attività di arricchimento
dell’offerta formativa utilizzando i laboratori presenti all’interno dell’Istituto.
ATTIVITÀ RIVOLTE A BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Area dell'handicap e delle difficoltà di apprendimento:
• Laboratori e attività individualizzate seguendo un protocollo d'intesa per l'intervento educativo
con gli alunni diversamente abili che è parte integrante del PTOF
• Elaborazione di Piani Educativi Personalizzati per alunni con disabilità certificate
• Per gli alunni con DSA e gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) è stato predisposto
21
dalla commissione un Piano Didattico Personalizzato, compilato a cura degli insegnanti, che
tiene conto delle valutazioni diagnostiche e delle osservazioni dei docenti.
• GLI (Gruppo di lavoro per l'Inclusività)
• La scuola attua un protocollo specifico di gestione dei casi, elaborato dal gruppo di lavoro
interno, che include anche le modalità di passaggio alla secondaria degli alunni
• Inserimento e integrazione alunni stranieri: utilizzo del laboratorio stranieri e organizzazione di
attività di piccolo gruppo volte a fornire i primi strumenti di comunicazione linguistica ai neo-
arrivati e a potenziare le competenze negli alunni che hanno già superato questa fase. Per queste
attività sinora si è fatto ricorso sia a risorse interne, (nel corrente a.s. 2 insegnanti con 2 ore di
completamento orario) sia a quanto offerto dalle strutture territoriali (POLO START).
Come indicato nel piano di miglioramento si intende potenziare e istituzionalizzare tutte le azioni
elencate.
Area del disagio e delle situazioni “a rischio”:
Supporto e orientamento per insegnanti e famiglie nell’ambito del progetto Antidispersione e del
protocollo di gestione dei casi a rischio.
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
• Si fonda su criteri di corresponsabilità del gruppo docente
• Considera il processo complessivo di apprendimento e maturazione del bambino (prove
oggettive, partecipazione alle attività, modalità esecutive, autonomia personale e
organizzativa, abilità relazionali, elaborazione di strategie...)
• Si esplica in rapporto con l'attività di programmazione, organizzata per obiettivi
• Consente di adeguare il percorso didattico educativo alle esigenze di ogni alunno, assumendo
carattere PROMOZIONALE, FORMATIVO E ORIENTATIVO
La valutazione avviene attraverso:
• prove oggettive strutturate individuali
• analisi delle conversazioni collettive della classe
• osservazione sistematica dei comportamenti nel corso delle diverse attività sia individuali sia
di gruppo
• esposizioni orali e scritte su argomenti di studio
• esercitazioni pratiche in attività di laboratorio
Le prove oggettive sono impostate seguendo criteri trasparenti e coerenti con gli obiettivi didattici.
La valutazione è espressa in decimi.
La comunicazione della valutazione alle famiglie avviene in forma trasparente, con l’invio delle prove a
casa per la presa visione.
22
Gli insegnanti annotano le valutazioni periodiche e le osservazioni sui registri personali e sui diari degli
alunni (dall’anno scolastico 2017-2018, grazie all’iniziativa del Comitato genitori, i diari sono
uguali per tutti gli alunni dell’istituto)
La valutazione formale viene registrata con scansione quadrimestrale nel documento di valutazione che
viene adeguatamente illustrato e consegnato alle famiglie.
L’atto formale ha lo scopo di fornire ai genitori piena conoscenza riguardo al processo formativo di
ciascun alunno e di favorire il massimo coinvolgimento dei soggetti interessati.
Aggiornamento A.S. 2017/2018
Il Collegio docenti ha attivato un percorso di analisi sulla valutazione degli studenti in base alla
nuova normativa (D.Lgs n.62 del 2017 e nota Miur 1865 del 10 ottobre 2017) al fine di stabilire
nuovi criteri previsti per il primo ciclo d’Istruzione (primaria e secondaria).
Inoltre si fa presente che, a partire dall’anno scolastico 2016/2017, è diventata obbligatoria
l’adozione dei nuovi modelli di certificazione delle competenze. Come precisano le Indicazioni
Nazionali per il curricolo (DM 254/2012), che dedicano a questo tema un apposito capitolo, la
certificazione delle competenze “attesta e descrive le competenze progressivamente acquisite dagli
allievi”. Se ne sottolinea, dunque, la valenza squisitamente educativa, di documentazione del
percorso compiuto da commisurare al “profilo delle competenze” in uscita dal primo ciclo, che
rappresenta “l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano”.
Il nostro Istituto ha deciso di adottare i seguenti modelli:
23
Modello scuola primaria:
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe
della scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,
nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
Livello Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
24
Competenze chiave
europee1
Competenze dal Profilo dello studente al termine del primo
ciclo di istruzione2 Livello
1 Comunicazione nella
madrelingua o lingua di
istruzione
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di
adottare un registro linguistico appropriato alle diverse
situazioni.
2 Comunicazione nelle lingue
straniere È in grado di affrontare in lingua inglese una comunicazione
essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.
3 Competenza matematica e
competenze di base in scienza e tecnologia
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-
tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi
reali.
4 Competenze digitali
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per
ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti
diversi.
5 Imparare ad imparare
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è
in grado di ricercare nuove informazioni. Si impegna in nuovi
apprendimenti anche in modo autonomo.
6
Competenze sociali e
civiche
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le
regole condivise e collabora con gli altri. Si impegna per
portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme agli
altri.
7 Spirito di iniziativa e
imprenditorialità Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di
realizzare semplici progetti. Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa
fornire aiuto a chi lo chiede.
8
Consapevolezza ed
espressione culturale
Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo
ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose
in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si
esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono
più congeniali.
9 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o
extrascolastiche, relativamente a:
......................................................................................................................................................................................
Data …………………….. Il Dirigente Scolastico
……………………………………………
1 Dalla Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio. 2 Dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012". D.M. n. 254
del 16 novembre 2012.
25
Modello scuola secondaria:
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL
PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di
classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo
di istruzione;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………..., nat …
a……….…………………………………………………... il ……………………………….., ha frequentato nell’anno scolastico ..…. /
….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito
illustrati.
Livello Indicatori esplicativi
A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle
conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile
decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli,
mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere
conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
26
Competenze chiave europee1
Competenze dal Profilo dello studente
al termine del primo ciclo di istruzione2
Livello
1
Comunicazione nella
madrelingua o lingua di
istruzione
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere e produrre enunciati e testi di una certa complessità, di
esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
2
Comunicazione nelle lingue
straniere
È in grado di esprimersi in lingua inglese a livello elementare (A2 del
Quadro Comune Europeo di Riferimento) e, in una seconda lingua
europea, di affrontare una comunicazione essenziale in semplici
situazioni di vita quotidiana. Utilizza la lingua inglese anche con le
tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
3 Competenza matematica e
competenze di base in scienza e
tecnologia
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche
per analizzare dati e fatti della realtà e per verificare l’attendibilità di
analisi quantitative proposte da altri. Utilizza il pensiero logico-
scientifico per affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi
certi. Ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano
questioni complesse.
4 Competenze digitali Utilizza con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare le informazioni in modo critico. Usa con responsabilità le
tecnologie per interagire con altre persone.
5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è
allo stesso tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informa-
zioni. Si impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo.
6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di
vita sano e corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una
convivenza civile, pacifica e solidale. Si impegna per portare a
compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme ad altri.
7 Spirito di iniziativa e imprendi-
torialità
Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creati-
vi. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova
in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizza-
re se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
8 Consapevolezza ed espressione
culturale
Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e
religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e
culturali della società.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime e
dimostra interesse per gli ambiti motori, artistici e musicali.
9 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,
relativamente a:
......................................................................................................................................................................................
Data. ………………. Il Dirigente Scolastico
………………………….
1 Dalla Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio.
2 Dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012". D.M. n.
254 del 16 novembre 2012.
27
15.1 - LA GIORNATA SCOLASTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA
La giornata scolastica per tutti gli allievi comprende attività didattiche mattutine intervallate da una
pausa attorno alle 10,30 per la merenda e il gioco. Al termine della mattina vi è la pausa per il
pranzo per tutte le classi a Tempo Pieno e per quelle a Tempo Breve nei giorni in cui si fermano
anche al pomeriggio. Dopo pranzo vi è un intervallo di gioco, che si può svolgere nei corridoi, in
classe o in cortile. Al gioco è attribuito un importante valore formativo e quindi i docenti hanno il
compito di organizzare questi momenti favorendo attività collettive e di relazione tra gli allievi
nella salvaguardia della loro incolumità.
Nel pomeriggio le lezioni riprendono per concludersi al momento dell'uscita.
Gli insegnanti di classe decidono, informando le famiglie, tempi e modi di assegnazione di
eventuali compiti a casa.
Prima e dopo la scuola
Il Comune di Milano organizza i servizi di pre-scuola e giochi serali per le famiglie che ne abbiano
necessità, per coprire la fascia orario dalle 7.30 alle 8.25 e dalle 16.30 alle 18.00, gestiti da
cooperative convenzionate con il Comune stesso.
Attività extrascolastiche
Sulla base di una Convenzione con alcune società o associazioni, deliberata annualmente dal
Consiglio di Istituto e su autorizzazione del Consiglio di Zona, nella scuola vengono svolte in orario
pomeridiano extrascolastico (16.30-18.30) attività a pagamento quali ad esempio:
• l'avviamento alla pratica sportiva (minibasket, pallavolo, danza, ecc.)
• scacchi
• teatro
Tali attività non sono gestite della scuola, che mette solo a disposizione gli spazi necessari, quindi
la presa in consegna dei bambini che le frequentano è a cura degli operatori interessati o delle
famiglie. Tali proposte variano ogni anno scolastico a seconda degli accordi con i vari enti
proponenti.
15.2 - GLI ORARI DEGLI INSEGNANTI
All'inizio dell'anno scolastico viene predisposto l'orario degli insegnanti nelle classi. Oltre all'orario
delle lezioni gli insegnanti svolgono due ore settimanali di programmazione e inoltre assolvono agli
impegni di riunioni collegiali, di incontro con le famiglie, con gli specialisti esterni e i consulenti
psico-pedagogici.
15.3 - L'ORGANIZZAZIONE DELLE CLASSI
Le attività didattiche delle classi si svolgono con diverse modalità, in base agli obiettivi previsti
dagli insegnanti: lezioni frontali, esercitazioni individuali, lavoro di gruppo, lezioni individualizzate
e di recupero, occasionalmente con gruppi di interclasse e gruppi di laboratorio. Qualora le risorse
28
di organico lo consentano si attivano gruppi di recupero- potenziamento utilizzando le ore eccedenti
l’orario frontale degli insegnanti (se non impegnati in supplenze).
15.4 - L'ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEGLI INSEGNANTI
Programmazione e gestione didattica
Facendo riferimento alle indicazioni contenute nei Programmi Ministeriali il Collegio dei
Docenti ha elaborato un curricolo verticale al quale si riferisce la PROGRAMMAZIONE
DIDATTICA ANNUALE stilata per tutte le discipline dalle diverse interclassi, indicando gli
obiettivi e i contenuti didattici, le attività, i metodi, i tempi di attuazione e le relative modalità di
verifica (si veda nel dettaglio lo schema nelle pagine seguenti).
La programmazione include le attività di arricchimento dell'offerta formativa come la
partecipazione ai progetti didattici di scuola, le attività laboratoriali, le uscite e le visite
didattiche, nonché la partecipazione ad iniziative proposte da enti ed agenzie esterne (Scuola
Natura, attività sportive, spettacoli teatrali...).
La programmazione viene redatta entro il secondo mese dell'inizio delle lezioni e presentata alle
famiglie nella riunione di classe. Il processo di apprendimento è verificato, valutato e
comunicato formalmente alle famiglie secondo le disposizioni ministeriali.
Programmazione di area
Periodicamente gli insegnanti della stessa AREA DISCIPLINARE, nelle ore collegiali, possono
riunirsi fra di loro per:
Avviare momenti di confronto e di programmazione delle attività didattiche e delle unità di
lavoro nelle singole discipline.
Concordare prove di verifica comuni
29
Programmazione di classe e interclasse (vedi schema seguente)
PROGRAMMAZIONEdi classe e interclasse
Analisi dellasituazione di partenza Definizione obiettivi
PattoRegolativo
Gestione delle relazioni
Gestione delle risorse
Gestione deisaperi Gestione dei
casi particolari
• regole di comportamento degli alunni
• gestione dei rapporti alunni-alunni
• gestione dei rapporti alunni-docenti
• gestione dei rapporti docenti-genitori
• obiettivi comportamentali
• regole comuni di gestione della classe
• gestione degli spazi comuni
• Gestione di strumenti (quaderni, materiali…) e routine
• gestione ed utilizzo dei tempi
• gestione delle ricreazioni
• criteri di formazione dei gruppi
• utilizzo delle ore di compresenza
• organizzazione delle attività di laboratorio
livello disciplinare
• definizione dei concetti chiave
• definizione obiettivi generali ed intermedi
• definizione delle abilità da sviluppare
• scelta dei contenuti
• definizione della metodologia
• procedure di verifica e valutazione
• uscite didattiche
• progetti
Livello metodologico-interdisciplinare
• scelta di modalità di lavoro e verifica comuni
• individuazione di elementi trasversali dei saperi
• elaborazione progetti interdisciplinari
• Sviluppo curricolo di area
Interventi a favore di alunni con difficoltà di apprendimento, a rsichio dispersione portatori H o diorigine straniera
• individualizzazione dell’insegnamento
• attività di rinforzo/recupero
• gruppi di livello
• programmazione degli interventi del sostegno
• programmazione degli interventi del facilitatore
30
Le discipline di studio e le educazioni sono accorpate in ambiti.
Ambito linguistico-espressivo
Ambito matematico-scientifico
Ambito delle scienze umane (storia-geografia-cittadinanza e costituzione).
In coerenza con l’organizzazione didattica delle classi, i tempi orientativi da dedicare alle
discipline nei diversi livelli di classe sono così indicati:
AMBITI CLASSI TEMPO BREVE CLASSI TEMPO LUNGO
Italiano-Storia-Arte
Immagine-Musica
1^ 14 ore
2^- 3^- 4^- 5^ 12 ore
1^ 16 ore 2^ 15 ore
3^- 4^- 5^ 13 ore
Matematica-Scienze-
Geografia- Motoria
1^ 10 ore
2^ e 3^ 11 ore
4^ e 5^ 10 ore
1^ e 2^ 11 ore
3^ - 4^- 5^ 12 ore
Religione 2 ore per tutte le classi 2 ore per tutte le classi
Inglese
1^ 1 ora
2^ 2 ore
3^ - 4^ - 5^ 3 ore
1^ 1 ora
2^ 2 ore
3^ - 4^ - 5^ 3 ore
Il Dirigente Scolastico assegna gli ambiti agli insegnanti e gli insegnanti alle classi. I docenti
operano collegialmente e si impegnano a garantire l'unitarietà dell'insegnamento attraverso:
• la corresponsabilità nella gestione didattica e organizzativa delle classi (tempi di lavoro,
strumenti didattici, routine…)
• la condivisione degli atteggiamenti educativi e metodologici, il rispetto del patto
regolativo stilato all'inizio dell'anno scolastico
• la progettazione concordata delle attività didattiche (obiettivi, contenuti, metodi)
• la verifica periodica dell'attività programmata e svolta
Gli insegnanti di classi parallele si riuniscono, a settembre, prima dell'inizio delle lezioni e
settimanalmente in corso d'anno per definire il programma di lavoro e coordinare le attività
didattiche. Ogni gruppo docente concorda un "patto regolativo”, un accordo di programma riferito
alle scelte educative, secondo le linee indicate nel presente documento (vedi schema nella pagina
seguente).
31
Formazione
I docenti su base volontaria partecipano ad iniziative di formazione sia individuali sia
organizzate dalla scuola attraverso la funzione dedicata. La formazione avviene in orario extra-
scolastico.
La scelta dei temi di aggiornamento è determinata da interessi o bisogni specifici e generalmente
riguarda tematiche relative a:
Metodologie
Contenuti didattici
Aspetti della psicologia dell'età evolutiva
Abilità sociali
Disturbi specifici e difficoltà di apprendimento
Utilizzo delle nuove tecnologie
15.5 - PROGETTI DI ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Dall'anno scolastico 2015-16 la scuola attua i seguenti progetti che contribuiscono a realizzare le
finalità educativo-didattiche e arricchiscono l’offerta formativa e il curricolo.
Il progetto anti-dispersione
Il progetto è finalizzato a prevenire o recuperare l'insuccesso scolastico e a favorire lo sviluppo
di abilità sociali. Prevede l’utilizzo di risorse interne ed esterne.
Risorse esterne
Servizio di consulenza psicopedagogica con l'apporto di una professionista qualificata Dott.ssa
Teresa Antonaci con compiti di:
osservazione diretta nelle classi
affiancamento/consulenza per gli insegnanti
proposte di attività finalizzate al miglioramento della relazione socio-effettiva nella classe,
alla gestione delle emozioni e alla buona conduzione del gruppo-classe
sportello genitori (rapporto con le famiglie degli, alunni. con funzione filtro tra insegnanti e
famiglia)
screening per l'individuazione di potenziali DSA per le classi seconde
Se necessario le famiglie vengono indirizzate a enti specifici quali ad esempio:
➢ UONPIA
➢ CENTRO, diretto dal dr Profumo per la diagnosi, e cura dei disturbi specifici
dell’apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia)
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Risorse interne
Organizzazione di attività didattico/formative mirate all'anti-dispersione e così articolate:
individuazione da parte degli insegnanti degli alunni con problemi e a rischio di dispersione
scolastica
individuazione degli alunni BES e predisposizione di interventi specifici
contatti con le famiglie per avviarle, se necessario, verso agenzie esterne di diagnosi e
supporto
clinico o sociale
strutturazione di attività di recupero didattico nei tempi consentiti dall’organizzazione
scolastica
applicazione del protocollo di gestione dei casi difficili
Aggiornamento A.S. 2016-17
Dopo verifica e approvazione collegiale il progetto prosegue confermando gli obiettivi e didattici ed
educativi già individuati. Per le problematiche relative agli alunni BES si avvale quest'anno di una
figura strumentale dedicata, supportata da una commissione di docenti.
Per quanto concerne l'utilizzo di risorse esterne il progetto si avvale anche per quest'anno della
consulente dr.ssa Maria Teresa Antonaci. Le aree di intervento della consulenza sono confermate ad
esclusione dello screening che non viene più attuato, facendo riferimento in caso di necessità alle
strutture del territorio. Si avvierà invece un percorso dedicato alla prevenzione del bullismo.
“A scuola Tuttincoro”
Il progetto è stato avviato nell'anno scolastico 2005-2006 con l’obiettivo didattico di avvicinare i
bambini alla musica educando, in modo progressivo, lo strumento naturale della voce e
introducendo elementi di cultura musicale, insieme a una prima conoscenza della notazione.
Sotto il profilo educativo il progetto mira a sviluppare lo spirito di comunità, la capacità di
lavorare in grande gruppo per raggiungere obiettivi comuni, l'attenzione, la concentrazione, la
disciplina corale.
Le lezioni (30 durante il corso dell'anno) sono rivolte a gruppi di interclasse. Il repertorio è vario,
con brani in lingua italiana e straniera, dai contenuti motivanti.
Il maestro lavora affiancato dagli insegnanti di classe, con cui concorda il programma e le
verifiche.
A fine anno il progetto si concretizza in un concerto di cui sono protagonisti tutti gli allievi e a
cui sono invitate le famiglie.
È compito comunque degli insegnanti di classe la valutazione del grado di partecipazione e
apprendimento musicale degli alunni.
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Aggiornamento A.S. 2016-17
Dopo verifica e approvazione collegiale il progetto prosegue con le medesime modalità di
realizzazione.
✓ Nr. lezioni 27 in calendario per 1 e 2 ciclo + 2 prove generali
Aggiornamento A.S.2017-18
Per il corrente anno scolastico le modalità di realizzazione del progetto (che ora si chiama Divento
musica) hanno subito le seguenti variazioni:
✓ Nr. Lezioni 15, di cui una aperta ai genitori, nell’arco di un quadrimestre, tenute dal maestro
A. Zielinski. Le lezioni non si svolgeranno più con tutta l’interclasse ma a gruppi più piccoli
per un miglior monitoraggio dei singoli alunni. Nel primo quadrimestre il progetto è rivolto
alle classi terze, quarte e quinte; nel secondo alle prime e seconde.
Giochiamo alla ginnastica
Il progetto prevede un'ora di attività settimanale per ciascuna classe secondo un programma di
sviluppo delle abilità motorie, di coordinazione e di gioco di gruppo adeguato ai diversi livelli di
classe. Il progetto è condotto con la consulenza di un esperto in scienze motorie e sportive che
prepara inoltre i bambini a partecipare ai giochi sportivi di scuola, che si svolgono ogni anno al
termine dell'anno scolastico.
Vengono scelte gare e giochi che gli allievi hanno praticato nel corso dell'anno scolastico con il
docente specialista.
Ciascuna classe partecipa con spirito “sportivo” e al termine delle gare vi sono le premiazioni.
Finora ai giochi, per ragioni di capienza degli spazi esterni, non è stato possibile far assistere i
genitori.
Aggiornamento AA.SS. 2016-17; 2017-2018
Dopo verifica e approvazione collegiale il progetto prosegue con le medesime modalità di
realizzazione.
Il progetto stranieri e l'intercultura
In questi anni la presenza nelle scuole, di Milano e provincia, di alunni stranieri, appartenenti a
diverse nazionalità e culture, è diventato sempre più consistente (nel nostro Istituto attualmente,
è circa il 10% della popolazione scolastica). Ciò pone la scuola di fronte e nuovi compiti e a
nuovi problemi (come accogliere, inserire, insegnare l'italiano come seconda lingua valorizzare
le culture d'origine...)
Da anni l'Istituto ha un Progetto per la prima accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli
alunni stranieri, che si avvale anche del supporto del centro territoriale Polo Start, in forme che
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variano a seconda del numero di alunni neo-arrivati. Allegato al presente documento vi è il
protocollo di inserimento degli alunni stranieri.
Aggiornamento A.S. 2016-17
Con l'utilizzo delle risorse dell'organico dell'autonomia sono stati progettati interventi
individualizzati e di piccolo gruppo per l'alfabetizzazione di alunni NAI e di potenziamento
linguistico per altri alunni di origine straniera non NAI.
Aggiornamento A.S. 2017-18
Per il corrente anno scolastico è stata fatta la rilevazione degli alunni neo arrivati e per i quali si
richiede la collaborazione del Polo Start al fine di avviare un progetto di prima alfabetizzazione.
L’informatica e le nuove tecnologie multimediali
La scuola dispone di otto aule attrezzate con LIM (lavagna interattiva multimediale), delle quali
una è collocata nel laboratorio multimediale a disposizione di tutte le classi. Nel corrente anno
scolastico si installeranno quattro ulteriori lavagne. Nelle classi sono presenti PC, ma la
dotazione non è ancora adeguata alle necessità e si prevede nel triennio di utilizzare le risorse di
potenziamento disponibili per aggiornare le attrezzature. Attualmente vi è una rete WI-FI che
copre solo in parte l'edificio e che quindi necessita di ineludibili adeguamenti nel corso del
triennio.
Aggiornamento AA.SS. 2016-17; 2017 - 18
vedi voce FABBISOGNO INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
Mercatino di Natale
Da anni la scuola organizza, nei giorni precedenti il Natale, un mercatino di oggetti preparati
dalle classi e da alcuni genitori volontari. Durante l’orario di apertura pomeridiana del mercatino
sono a disposizione torte, biscotti, preparati dalle famiglie, e succhi di frutta per una merenda
natalizia. Il mercatino è a cura di un gruppo di insegnanti con il fondamentale apporto di alcuni
genitori volontari, che ne assicurano la gestione e la vendita. Il ricavato viene destinato in parte a
donazioni di beneficenza, a favore di associazioni con le quali la scuola stabilisce un rapporto
diretto, al fine di poter dare riscontro concreto agli alunni sulla ricaduta effettiva del loro
impegno.
Negli anni sono state scelte associazioni diverse: Emergency, Medici senza Frontiere, Interplast
Italy, la missione in Perù di padre Zeffirino, il Doposcuola Molise- Calvairate, che offre
supporto ad alcuni alunni della scuola nei compiti e nello studio, associazione Abaeté, progetti di
solidarietà in Africa, associazione Sorridimi per il corrente anno scolastico (che svolge progetti
con i bambini ospedalizzati).
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La parte rimanente dei fondi è destinata al finanziamento di progetti, laboratori della scuola e
acquisti di materiali didattici.
Aggiornamento A.S. 2016-17
I destinatari del mercatino di Natale sono in fase di definizione nel collegio del 22 novembre 2016.
Tra questi figurano Volontari Onlus Sorridimi, Fondazione Mission Bambini Onlus Norcia, Casa
Famiglia di Linate, Funima International Onlus, Valentina Giovagnini Onlus, L’Abilità Scuola di
Inclusione Onlus, Associazione Sunugal. Le spese sono ancora da definire in funzione di quanto si
raccoglierà.
Con delibera collegiale del 22 novembre 2016 viene prescelta l'Associazione Sunugal.
Aggiornamento A.S. 2017-18
Nel Collegio Docenti del 13 novembre 2017 è stata scelta come destinataria di parte del ricavato
l’Associazione di volontariato per il sostegno educativo ai minori “La Lanterna”.
15.6 - PROGETTI DI CLASSE
Le singole classi possono realizzare progetti specifici in base alle scelte didattiche degli
insegnanti. Essi vengono inseriti nella programmazione annuale. Alcuni progetti sono ricorrenti
nei diversi anni scolastici.
CONTINUITA’ PRIMARIA/SECONDARIA
Le classi quinte, in raccordo con la scuola secondaria, realizzano annualmente progetti comuni
per agevolare il passaggio dalla primaria alla secondaria. Tali progetti prevedono momenti di
incontro e di lavoro tra alunni e insegnanti dei due ordini di scuola.
Nel corrente anno scolastico le quinte della primaria, in abbinamento alle prime della secondaria,
svolgono i seguenti percorsi progettuali:
a. Laboratorio di matematica
b. Laboratorio di italiano
c. Sport
d. Laboratorio di scienze
e. Laboratorio di Arte
Aggiornamento AA.SS. 2016-17; 2017-2018
Vedere il dettaglio del progetto nella sezione dedicata ai progetti comuni tra primaria e secondaria.
CONTINUITA’ PRIMARIA/INFANZIA
Un progetto di prima accoglienza dei bambini della scuola dell’infanzia delle scuole afferenti alla
primaria si realizza annualmente, con il coinvolgimento delle classi seconde.
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Il progetto prevede la realizzazione di attività di drammatizzazione di una storia e la realizzazione
di un oggetto simbolico che i bambini della scuola dell’infanzia porteranno all’inizio della classe
prima. I bambini delle classi seconde svolgono funzione di tutor dei più piccoli.
Aggiornamento A.S. 2016-17
Dopo verifica e approvazione collegiale il progetto prosegue con le medesime modalità di
realizzazione.
ACCOGLIENZA E FORMAZIONE CLASSI PRIME
Annualmente un gruppo di lavoro istituzionale si occupa di raccogliere le informazioni (attraverso
le schede e i colloqui con la scuola dell’infanzia e con i colloqui con le famiglie) necessarie alla
formazione di gruppi-classe equilibrati. Inoltre, per i primi giorni di scuola, vengono predisposte
attività specifiche di accoglienza per un inserimento graduale dei bambini di prima. Nella prima
settimana di scuola tutte le classi prime hanno un orario ridotto e antimeridiano.
Aggiornamento A.S. 2016-17
Dopo verifica e approvazione collegiale il progetto prosegue con le medesime modalità di
realizzazione.
15.7 - PROGETTI DI CLASSE/INTERCLASSE
A scuola Senza Zaino
Il progetto, nato alcuni anni fa in Toscana e sostenuto dall’IRRE Toscana, è stato sperimentato a
partire dall’anno scolastico 08-09 in alcune classi, pur senza partecipare alla rete. Nel corrente
anno scolastico cinque classi prime sono classi Senza Zaino e appartengono alla rete nazionale.
Il metodo di lavoro nelle classi “senza zaino” si fonda su tre valori: costruire un ambiente
formativo ospitale, sviluppare l’autonomia e la responsabilità degli alunni e giungere
gradualmente a costruire una comunità di apprendimento.
Questa idea della scuola-comunità pone in particolare l’accento sull’organizzazione
dell’ambiente formativo (organizzazione dell’aula) e sulla partecipazione diffusa per cui tutti i
soggetti, bambini/genitori/insegnanti, sono coinvolti nei loro ruoli specifici nel percorso di
educazione- formazione.
Il progetto prevede una verifica alla conclusione dell’anno scolastico.
Aggiornamento AA.SS. 2016-17; 2017-2018
Il progetto, dopo il percorso di verifica, è stato approvato e confermato con delibera del CDI e del
CD per le cinque classi seconde, che proseguono con il modello didattico ed educativo avviato lo
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scorso anno e fanno parte della rete nazionale. Gli insegnanti aderenti hanno presentato un progetto
di potenziamento delle attività di pianificazione e di predisposizione di strumenti didattici
autoprodotti da utilizzare nelle attività differenziate per gruppi e per la realizzazione del Senza
Zaino Day, giornata nazionale delle classi Senza Zaino.
Nell’a.s. 2017-18 il progetto prosegue nelle classi terze con le medesime modalità.
Lens: attività di potenziamento in lingua inglese per le classi 4^ e 5^
Per un bimestre (febbraio-marzo) le classi coinvolte potranno usufruire della presenza di un
docente madrelingua che, in co-progettazione e co-docenza con l’insegnante di inglese di
ciascuna classe proporrà attività prevalentemente di carattere ludico finalizzate al potenziamento
delle abilità orali (ascolto e produzione).
Aggiornamento AA.SS. 2016-17; 2017-2018
Il progetto LENS, essendo venute meno alcune condizioni organizzative con l’associazione “Alice
in città”, valutati nuovi preventivi e proposte, proseguirà con l’ente “Open minds” mediante
progetto analogo.
Altri progetti organizzati nella scuola a.s. 2015-2016 e realizzati in singole classi o interclassi
✓ Orto didattico (attività di orticoltura e osservazioni scientifiche)
✓ Vivere le Scienze (attività sperimentali di laboratorio)
✓ Teatro di scuola (realizzazione di spettacoli)
✓ Attività di psicomotricità
✓ Educazione alimentare
✓ Buttiamo i pennelli (educazione all’immagine e alla creatività)
✓ Storytelling in inglese
✓ Microscopio itinerante
✓ Il mondo dei fossili
✓ Accoglienza classi prime (attività per i primi giorni di scuola)
✓ Didattica con la LIM (pluridisciplinare/utilizzo nuove tecnologie)
Altri progetti organizzati nella scuola a.s. 2016-2017 e realizzati in singole classi o interclassi
✓ Orto didattico (attività di orticoltura e osservazioni scientifiche)
✓ Vivere le Scienze (attività sperimentali di laboratorio)
✓ Educazione alimentare
✓ Etologia
✓ Corso di astronomia
✓ Colora il colore
✓ Hello Puppets (laboratorio di burattini in inglese)
✓ Potenziamento biblioteca di Inglese
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✓ Archeoplanet
✓ Il mondo dei fossili
✓ Lo spazio di Escher
✓ Sorridimi At school
✓ Progetto frutta a scuola
✓ Accoglienza classi prime (attività per i primi giorni di scuola)
✓ Didattica con la LIM (pluridisciplinare/utilizzo nuove tecnologie)
Aggiornamento A.S. 2017-2018
Progetti realizzati in singole classi o interclassi:
✓ Gaia Kirone
✓ Vivere la musica
✓ Il miracolo dei giardini
✓ Vivere le scienze
✓ Sorridimi at school
✓ Laboratori artistico Frida Kahlo
✓ Orto Didattico e Giardino segreto
Mostra di fine anno
Alla fine dell’anno scolastico, in concomitanza con la festa della scuola, vengono esposti lavori
significativi delle classi e interclassi. Possono riguardare temi didattici comuni a tutte le classi o
percorsi tematici di interclasse.
15.8 - MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PROGETTI
I progetti, sia generali sia di classe e interclasse, prevedono un monitoraggio in itinere e una
valutazione finale condivisa collegialmente.
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16. PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO DELLA SECONDARIA
Sono stati preparati e sottoposti alla visione dei genitori due documenti redatti dai Consigli di
classe:
❖ Il “Patto di corresponsabilità educativa” che prevede dettagliatamente il ruolo delle
componenti scuola-famiglia-studenti
❖ Il “Decalogo” delle regole da rispettare in classe e fuori dalle aule.
Inoltre sono stati fissati gli “obiettivi educativi” trasversali che ogni Consiglio di classe adatta alle
singole situazioni.
16.1 - ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA SECONDARIA: PROGETTI
La nostra scuola ha sperimentato ormai da diversi anni modalità differenti, ma complementari, nella
progettazione curricolare ed extracurricolare, impegnandosi a fornire ad un tipo di utenza sempre
più eterogenea, un’offerta formativa più articolata del tradizionale piano di studi.
16.2 - AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA: PROGETTI/ATTIVITÀ
CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
PROGETTI 2015/2016 DISCIPLINE COINVOLTE
Progetto Continuità Italiano, Matematica, Scienze, Arte, Geografia,
Tecnologia, Motoria
Orientamento Tutte
Educazione alla Legalità (classi seconde, terze) Tutte
Educazione linguistica a classi parallele Italiano
Latino Italiano
Gruppo attività a tempo prolungato (classi
prime, seconde e terze)
Italiano
Approfondimento scientifico classi seconde Scienze
Recupero/potenziamento Matematica (classi
prime, seconde e terze)
Matematica
Rugby (classi seconde e terze) Motoria
Baseball (tutte le classi) Motoria
Pallavolo (tutte le classi) Motoria
Madrelingua inglese (classi terze) Inglese
Madrelingua francese (classi seconde e terze) Francese
Certificazione inglese (KET e PET) Inglese
Certificazione francese (DELF) Francese
Potenziamento/consolidamento in lingua italiana
e inglese (classi prime)
Italiano-Inglese
Il museo a scuola Scienze
Laboratorio teatrale (tutte le classi) Italiano
Educazione stradale (classi seconde) Tutte
Sportello di ascolto psicologico Tutte
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Aggiornamento a.s. 2016/17
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA: PROGETTI/ATTIVITÀ CURRICOLARI
PROGETTI 2016/2017 DISCIPLINE COINVOLTE
Progetto Continuità Lettere, Matematica, Scienze, Arte, Motoria,
Lingue straniere
Orientamento (classi seconde e terze) Tutte
Educazione alla Legalità (classi terze) Tutte
Recupero/Potenziamento Italiano classi terze Italiano
Latino (alunni scelti delle classi terze) Italiano
Gruppo attività a tempo prolungato (classi
prime, seconde e terze)
Italiano
Approfondimento scientifico classi seconde Scienze
Recupero/potenziamento Matematica (classi
prime, seconde e terze)
Matematica
Baseball (tutte le classi) Motoria
Pallavolo (tutte le classi) Motoria
Potenziamento/consolidamento in lingua
italiana e inglese (classi prime)
Italiano-Inglese
Il museo a scuola Scienze
Laboratorio teatrale (tutte le classi) Italiano
Celebrazione Giornata della Memoria (tutte le
classi)
Tutte
Incontro con l’autore (Luigi Garlando) – classi
terze
Tutte
Educazione stradale (classi seconde) Tutte
Progetto atrio della scuola (classi seconde +
alunni tempo pieno)
Arte
L’albero di Isabella (alunni di Alternativa 2A –
2C)
Arte
Adotta scienze ed arte (classi prime) Arte –Scienze
Fame di arte (giornata mondiale
dell’alimentazione) - tutte le classi
Tutte
Sportello di ascolto psicologico Tutte
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA: PROGETTI/ATTIVITÀ
EXTRACURRICOLARI
PROGETTI 2016/2017 DISCIPLINE COINVOLTE
Atletica (Aspes) – alunni interessati Motoria
Madrelingua inglese (classi terze) Inglese
Madrelingua francese (classi seconde e terze) Francese
Certificazione inglese (KET e PET) Inglese
Certificazione francese (DELF) Francese
Orchestra violini (i Ciprioti) – alunni interessati Musica
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Aggiornamento a.s. 2017/18
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA: PROGETTI/ATTIVITÀ CURRICOLARI
PROGETTI 2017/2018 DISCIPLINE COINVOLTE
Progetto Continuità Scienze Motorie; Arte e immagine (raccordo
primaria/secondaria)
Orientamento (classi terze) Tutte (area pluridisciplinare)
Educazione alla Legalità (classi terze) Tutte (area pluridisciplinare)
Recupero/Potenziamento Italiano classi terze Italiano (area umanistica)
Latino (alunni scelti delle classi terze) Italiano (area umanistica)
Gruppo attività a tempo prolungato (classi
prime, seconde e terze)
Italiano (area umanistica)
Educazione finanziaria (classi terze) Matematica (area scientifica)
Recupero/potenziamento Matematica (classi
prime e seconde)
Matematica (area scientifica)
Baseball (tutte le classi) Scienze Motorie (area sportiva)
Pallavolo (tutte le classi) Scienze Motorie (area sportiva)
Potenziamento/consolidamento in lingua
italiana e inglese (classi prime)
Italiano-Inglese (area linguistica)
Giochi matematici (alunni scelti) Matematica (area scientifica)
Laboratorio teatrale (tutte le classi) Italiano (progetto d’Istituto)
Celebrazione Giornata della Memoria (tutte le
classi)
Tutte
Laboratorio alfabetizzazione alunni NAI Italiano per stranieri (area linguistica)
InspirinGirls – Valore D (classi terze) Tutte (area pluridisciplinare)
Parlamentino Zona4 (classi prime e seconde) Tutte (area pluridisciplinare)
School Show (tutti gli alunni) Tutte (area pluridisciplinare)
Adotta scienze ed arte (classi prime) Arte –Scienze (area scientifica)
Calendario dell’arte – riqualificazione spazi
scolastici (tutti gli alunni)
Arte (area arte & musica)
Fame di arte (giornata mondiale
dell’alimentazione) - tutte le classi
Tutte (raccordo primaria/secondaria)
Canale YouTube (tutti gli alunni) Tutte (area pluridisciplinare)
Sportello di ascolto psicologico Tutte
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA: PROGETTI/ATTIVITÀ
EXTRACURRICOLARI
PROGETTI 2017/2018 DISCIPLINE COINVOLTE
Atletica (Aspes) – alunni interessati Scienze Motorie (area sportiva)
Madrelingua inglese (classi terze) Inglese (area linguistica)
Certificazione inglese (KET e PET) Inglese (area linguistica)
I sabati dell’arte Arte (area arte & musica)
Orchestra violini (i Ciprioti) – alunni interessati Musica (area arte & musica)
Bookcity Italiano (area umanistica)
Family St.A.R. Tutte (area pluridisciplinare)
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16.3 - MODALITÀ DI VERIFICA PROGETTI
Monitoraggio in itinere: nel corso dell’anno scolastico, durante le riunioni per materia, i docenti
referenti dei vari progetti si confrontano con i colleghi per valutarne l’efficacia e/o apportare
eventuali modifiche.
Verifica finale: nel mese di maggio ogni docente referente di progetto compila una relazione finale
evidenziando il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, i punti di forza, di debolezza e di
attenzione per un’eventuale ripetizione del progetto. Tali relazioni sono lette e analizzate dalle
Figure Strumentali area 1 (Ptof e Progetti) al fine di condividerne i risultati in sede di Collegio
docenti Unitario.
Lingue Europee
Il potenziamento delle lingue straniere è oggi più che mai importante, non solo come
arricchimento linguistico, ma anche come opportunità per ampliare le proprie conoscenze
attraverso strategie e modalità diverse.
Per alunni capaci e ben motivati delle classi terze i docenti della Commissione lingue attivano da
diversi anni.
Interventi di potenziamento finalizzati al conseguimento della “Certificazione esterna
internazionale”, concordata con gli Enti preposti:
✓ Inglese: British Council (KET e PET)
✓ Francese: Institut Français de Milan (DELF)
✓ Certificazione del livello A2 (KET e DELF) e del livello B1 (PET), importanti crediti
formativi per la scuola superiore, spendibili nel mondo del lavoro come portfolio linguistico
europeo.
Corsi di conversazione in madrelingua con rilascio di relativo attestato di frequenza
Queste due tipologie di potenziamento vengono realizzate in orario extrascolastico, la prima dai
docenti interni, in organico, la seconda da docenti esterni di madrelingua.
Aggiornamento A.S. 2017-18
Preparazione alla certificazione inglese del livello A2 (KET) e del livello B1 (PET) con la
collaborazione dell’Irish school (a carico delle famiglie); non più francese (DELF)
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Laboratorio di latino a classi parallele
La riscoperta del latino come materia formativa di grande valore, ha spinto da tempo i docenti
della nostra scuola a offrire percorsi di avvio alla comprensione e all’uso delle strutture della
lingua latina.
Tali percorsi sono rivolti ad alunni motivati delle classi terze, ai quali si dà l’opportunità di
rinforzare e potenziare le proprie competenze linguistiche (anche, ma non esclusivamente, in
funzione delle scelte future). Sono realizzati in orario curricolare (un modulo settimanale) per
gruppi di alunni di classi parallele organizzati in base alle risorse umane imposte dall’Organico e
secondo le delibere dei Consigli di classe con scansione annuale.
Laboratorio di italiano a classi parallele
Attività rivolta agli alunni delle classi terze non impegnati nel percorso di latino, volta al
consolidamento e al potenziamento della lingua scritta, anche in preparazione alla prova
d’esame.
In una modalità di laboratorio, gli alunni sono guidati, in un primo momento, al recupero di
eventuali carenze sia in analisi grammaticale sia in analisi logica, poi alla produzione di testi,
con particolare attenzione al testo personale, narrativo e argomentativo. La scansione oraria e le
modalità di svolgimento del percorso sono le stesse del laboratorio di latino.
Recupero-potenziamento di matematica a classi parallele
Per fornire competenze adeguate si favoriscono opportunità formative attraverso un percorso
operativo individualizzato dalle classi prime alle classi terze con le seguenti modalità:
• Monitoraggio iniziale: dopo una fase di osservazione e valutazione di prove, le classi
vengono suddivise in gruppi di livello, ciascuno dei quali gestito da un insegnante di
matematica della scuola che segue i ragazzi che lavorano a piccolo gruppo
• Monitoraggio in itinere: in corso d’opera vengono attuati gli eventuali aggiustamenti e/o
interventi individualizzati individuati attraverso test ripetuti
• Verifica finale
Laboratorio di teatro
L’esperienza di fare teatro costituisce uno strumento didattico vero e proprio, complementare ai
metodi di apprendimento tradizionali. I laboratori teatrali consentono ai docenti di svolgere un
lavoro interdisciplinare grazie al coinvolgimento dei vari ambiti: linguistico, motorio, musicale. I
progetti sono ideati per incrementare le conoscenze lessicali e migliorare l’espressività della
lettura, ma hanno anche lo scopo di suscitare nei ragazzi la consapevolezza delle proprie capacità
espressive, stimolare la loro creatività, favorire le relazioni interpersonali e rafforzare lo spirito
di squadra.
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Diversi per modalità di conduzione sono gestiti dai docenti con la consulenza di esperti esterni.
Questi percorsi, svolti in orario curricolare da tutte le classi dell’Istituto, si concludono con uno
spettacolo vero e proprio.
Orientamento
Nella premessa ai Programmi Ministeriali si indica la scuola secondaria di primo grado come
"formativa e orientativa”.
Orientamento significa quindi un insieme di attività didattiche formative e informative
trasversali, che cioè investono tutte le discipline, nell’arco dell’intero percorso triennale:
Classe prima
❖ Unità d’apprendimento “Accoglienza” con attività finalizzate alla formazione del gruppo
classe
Classe seconda
❖ Percorso per acquisire consapevolezza da parte di alunni e famiglie delle attitudini
individuali in atto o da sviluppare rispetto alle competenze acquisite
❖ Incontro con esperti del Servizio Orientamento del Comune di Milano nelle singole classi.
Classe terza
Attività finalizzate ad una migliore consapevolezza di sé, alla raccolta di informazioni
pratiche necessarie per compiere adeguate scelte relative al proprio futuro scolastico e
professionale, realizzate in ogni classe dai docenti.
A metà dicembre si consegna ad ogni studente il Consiglio Orientativo, espresso dal
Consiglio di Classe.
Fondamentale risulta la collaborazione con gli esperti del Comune e i docenti delle scuole
superiori cittadine ed in particolare della Zona Quattro.
Le iniziative e gli incontri rivolti ai ragazzi e alle famiglie prevedono:
La distribuzione di materiale informativo aggiornato
Partecipazione alle giornate di "scuola aperta" organizzate dagli istituti superiori
Partecipazione a stages e campus organizzati dagli Istituti Superiori
Incontro per le famiglie con gli esperti del Servizio Orientamento del Comune
Incontro con docenti del CFP Galdus
incontri con ex-alunni
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Gruppo di lavoro tempo prolungato classi prime, seconde e terze
Gli alunni delle classi prime, seconde e terze che hanno scelto il tempo scuola di 36 moduli, sono
stati riuniti in gruppi gestiti da una docente di lettere, con l’obiettivo di consolidare, approfondire
e potenziare le competenze relative all’uso della lingua italiana (giornalino dell’istituto; giochi di
parole; stesura di testi teatrali…).
Progetto di educazione alla legalità
Il progetto è rivolto alle classi seconde e terze dell’istituto con obiettivi, contenuti e finalità
differenti.
CLASSI SECONDE: “Di pari passo”, in collaborazione con “Soccorso rosa”: il percorso,
articolato in tre incontri di due ore ciascuno, intende sensibilizzare i ragazzi sulle differenze di
genere e disinnescare gli stereotipi presenti nella società odierna relativi al rapporto maschi-
femmine.
CLASSI TERZE: il percorso, proposto dall’Ordine degli avvocati e articolato in due incontri di
due ore ciascuno, più un’uscita presso il Tribunale di Milano per assistere alla simulazione di un
processo, vuole sviluppare nei ragazzi una maggiore consapevolezza del proprio agire nella
società, e promuovere la cultura della legalità e il rispetto delle regole del vivere civile.
Aggiornamento 2016/17; 2017/18
Progetto di educazione alla legalità
Il progetto è rivolto alle classi prime, seconde e terze dell’istituto con obiettivi, contenuti e
finalità differenti.
CLASSI PRIME E SECONDE: “Bullismo e cyberbullismo” in collaborazione con la Polizia
Locale di Milano: tali incontri hanno la finalità di aiutare i ragazzi a riflettere su questa
problematica, a comprendere qual è la linea di demarcazione fra lo “scherzo” e il reato vero e
proprio e quali sono le conseguenze legali di determinate azioni.
Nell’a.s. 2017/18 viene attivato uno sportello in collaborazione con l’Associazione Pollicino
rivolto ai genitori di tutte le classi e ai ragazzi di seconda e terza.
CLASSI TERZE:
“Educazione alla legalità”: il percorso, proposto dall’Ordine degli avvocati, si articola in
due incontri di due ore ciascuno, e vuole sviluppare nei ragazzi una maggiore
consapevolezza del proprio agire nella società, promuovere la cultura della legalità e il
rispetto delle regole del vivere civile.
“Dipendenze”: il programma di prevenzione, attuato in collaborazione con la Polizia
Locale di Milano, è volto a sviluppare il tema della dipendenza spaziando dall’uso e
abuso di alcol e sostanze stupefacenti al gioco d’azzardo, alla dipendenza da smartphone,
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internet, videogiochi, televisione, cibo e shopping compulsivo; nell’a.s. 2017/18 si fa
riferimento all’Associazione Pollicino sopra citata.
Obiettivo degli incontri è sviluppare nei ragazzi la consapevolezza che determinati
comportamenti incidono sulla libertà personale del singolo e sulla vita sociale di tutta la
comunità.
Sport a scuola
L’attività sportiva è diventata per i nostri alunni una pratica quotidiana. La quasi totalità della
nostra utenza frequenta con una certa regolarità corsi sportivi pomeridiani extrascolastici. La
scuola ha sentito pertanto l'esigenza di offrire, oltre alla programmazione prevista per Scienze
motorie, attività che ampliassero le esperienze dei nostri alunni aderendo a differenti iniziative
che avvicinino il mondo della scuola al mondo sportivo (rugby, pallavolo, baseball), favorendo il
confronto con alunni di altre scuole, aderendo ad iniziative proposte dalle federazioni o
associazioni sportive ed enti locali.
Sportello di ascolto psicologico
Alunni: uno “Sportello ascolto” funziona settimanalmente nel plesso di via Cipro da diversi
anni ed è dedicato agli alunni che ne facciano richiesta per un totale di circa 180 ore. È curato da
una psicologa, dr.ssa Nicoletta Marcheggiani, esperta dell’età evolutiva, che offre spazi
individuali di riflessione in cui poter, serenamente e a scopo preventivo, affrontare
problematiche legate al complesso processo di crescita e di costruzione della propria identità.
Si rivolge all’alunno “sano” nella sua crisi fisiologica e non riguarda la cura di una patologia più
o meno strutturata (per la quale sarebbe necessario un intervento specifico). L’attività è
preceduta da un incontro di presentazione, di informazione e di sensibilizzazione diretto sia ai
ragazzi sia ai loro genitori
Genitori: uno “Sportello ascolto genitori” è previsto, su appuntamento, per chi ne faccia
richiesta; il monte-ore è flessibile a seconda delle richieste. La nostra esperta (dr.ssa
Marcheggiani) organizza da anni due incontri in orario serale con i genitori su tematiche legate
all'adolescenza.
47
17. PROGETTI COMUNI TRA PRIMARIA E SECONDARIA
Continuità
Il passaggio dalla Scuola PRIMARIA alla Scuola SECONDARIA di primo grado implica una
continuità didattica ed educativa, che si traduce in attività di raccordo tra le due scuole.
Il Progetto Continuità prevede una serie di incontri di confronto e di programmazione tra gruppi
di docenti finalizzati a:
❖ attività di raccordo curricolare (linguistici - artistici – scientifici- sportivi) per gli
alunni delle classi quinte nel corso del primo quadrimestre dell’anno scolastico
❖ passaggio delle informazioni essenziali fra gli insegnanti dei due ordini di scuola a
fine anno scolastico, sugli alunni che entreranno nella scuola secondaria
Nel Progetto Continuità è inserita l’Unità di Apprendimento “Accoglienza” per la secondaria,
che si configura come tappa essenziale della continuità tra scuola primaria e secondaria.
Nell’anno scolastico 2016-2017, dopo i consueti incontri di confronto e programmazione tra i
docenti referenti dei due ordini di scuola, il progetto ha previsto un incontro nella sede della
scuola primaria tra alunni delle classi prime (Secondaria) e classi quinte. In questa occasione gli
alunni della primaria hanno intervistato quelli della secondaria per conoscere le emozioni,
difficoltà, sorprese e aspettative emerse nei primi mesi di scuola. A seguire, tutti i ragazzi hanno
condiviso il momento conviviale/ludico della merenda. In un secondo incontro, gli alunni delle
classi quinte si sono recati, divisi in gruppi, nelle aule della scuola secondaria per partecipare
alle attività didattiche di materie quali Italiano, Matematica, Inglese, Tedesco e Arte.
ACCOGLIENZA
EDUCAZIONE
INTERCULTURALE
DISPERSIONE
SCOLASTICA
CONTINUITÀ
RACCORDO
CURRICOLARE
FESTA DELLA
SCUOLA
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Aggiornamento 2017-2018
Nel Progetto Continuità di quest’anno si prevedono attività a carattere pluridisciplinare, come
ad esempio Fame di Arte e lezioni di Baseball rivolte agli alunni delle classi quinte (primaria)
e prima (secondaria). Inoltre sono previste sei ore di lezione riguardanti Arte e immagine, a cura
della prof.ssa Liguigli, il cui tema è la figura umana; tali lezioni sono rivolte agli alunni delle
classi quinte e si svolgeranno nel laboratorio di Arte della scuola primaria nei mesi di
novembre/dicembre 2017. Nel secondo quadrimestre la prof.ssa Liguigli realizzerà un
laboratorio di Arte nelle classi quarte.
Il mondo a scuola: pratiche di integrazione e di interculturalità
Il progetto, che coinvolge sia la primaria che la secondaria, fa parte dell’”Accordo inter-
istituzionale e territoriale di rete per l’integrazione degli alunni stranieri del Progetto
“POLOSTART”.
Obiettivi per gli alunni:
• fornire una prima alfabetizzazione in lingua italiana per i neoarrivati
• dare un supporto didattico alla comprensione e alla corretta produzione della lingua
scritta per alunni già inseriti
• dare un rinforzo linguistico di secondo livello per l’apprendimento delle materie di
studio
• sviluppare le attività di tipo interculturale all’interno delle classi relative a contenuti
disciplinari specifici e ad aspetti culturali
• valorizzare le risorse culturali individuali e collettive per attuare comportamenti utili a
sconfiggere pregiudizi culturali, razziali e religiosi
Aggiornamento AA.SS. 2016-17; 2017-18
Con l'attribuzione delle risorse assegnate dal centro territoriale POLO START e in collaborazione
con l’associazione IBVA vengono attuate azioni di potenziamento coerenti con gli obiettivi
individuati.
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18. AZIONI PER ALUNNI DVA – DSA – BES E PAI
18.1 - RILEVAZIONE ALUNNI BES E ORGANIZZAZIONE DOPOSCUOLA
Per la rilevazione delle situazioni di svantaggio non segnalate, cioè per quegli alunni non certificati
che presentano uno svantaggio socio-culturale e/o di apprendimento e che non sono stati inseriti in
alcun progetto di recupero, viene distribuita ai Coordinatori di classe una scheda da compilare
durante i Consigli di classe di inizio anno scolastico, che, a fine anno, valutano l'efficacia degli
interventi e il percorso fatto dagli alunni iscritti.
Dopo una mappatura del territorio, la Figura Strumentale che si occupa di dispersione fornisce il
nominativo delle Agenzie che hanno dato la disponibilità ad avviare un servizio di doposcuola:
➢ Oratorio di S. Maria del Suffragio
➢ Oratorio del Preziosissimo Sangue
➢ Oratorio Kolbe
➢ Associazione Berardi
➢ Oratorio S. Croce di Via Sidoli
Dopo la rilevazione, vengono convocati i genitori degli alunni interessati e vengono indirizzati
all’agenzia più idonea.
18.2 - COLLABORAZIONE SCUOLA-TERRITORIO PER IL DISAGIO GIOVANILE
Nei casi in cui si ravvisano difficoltà socio-educative da parte degli alunni e/o delle loro famiglie, il
Consiglio di classe li indirizza alle agenzie di supporto del territorio:
➢ Consultorio familiare di Via Fantoli 7 (ex CPBA ed ex UTM)
➢ Centro salute e ascolto per le donne immigrate c/o Ospedale San Carlo e c/o Ospedale S.
Paolo
➢ UONPIA sedi di viale Puglie e/o Corso Plebisciti
➢ Centro Dislessia c/o Ospedale Besta
➢ Psicologa della secondaria dott.ssa Marcheggiani che attua lo “Spazio ascolto” (cfr voce
successiva)
18.3 - PROTOCOLLO INSERIMENTO ALUNNI DISABILI
Il Protocollo d'Intesa che segue risulta essere una schematizzazione e nello stesso tempo apporta
delle precise indicazioni normative.
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INGRESSO DEL BAMBINO DIVERSAMENTE ABILE NELLA SCUOLA PRIMARIA:
1. Riunione tra scuola dell’infanzia e scuola primaria
Chi: Capi d'Istituto, Insegnanti di classe o di sostegno che hanno lavorato con il bambino nella
scuola materna, Insegnanti di classe, di sostegno che riceveranno il bambino in prima
elementare
Tempi: dopo l'iscrizione del bambino, prima della fine di giugno.
Scopo: Passaggio d'informazioni inerente ai bisogni e alle necessità del bambino.
Le informazioni acquisite durante le riunioni preliminari saranno comunicate dal Dirigente agli
Insegnanti, dopo l'assegnazione delle classi. Le informazioni saranno utilizzate con grande
senso di responsabilità.
2. Colloquio con la famiglia preliminare seguendo la procedura consueta dei colloqui di
inserimento.
Tempi: durante il mese di giugno
Chi: Commissione formazione classi
3. Colloquio con la famiglia a inizio anno
Tempi: primissimi giorni di scuola (1ª, 2ª settimana di scuola)
Chi: Il colloquio è promosso collegialmente dagli Insegnanti di classe e di sostegno.
L'ingresso del bambino diversamente abile nella nuova scuola può prevedere la presenza
dell'insegnante di sostegno della scuola materna di provenienza
Tempi: primi quindici giorni di scuola
4. Frequenza
È necessario che l'alunno diversamente abile frequenti con sufficiente regolarità sin dai primi
giorni di scuola per sentirsi parte viva del gruppo che si sta formando. Si possono prevedere sin
dall'inizio dell'anno scolastico variazioni d'orario e particolari attività da concordare tra
Dirigente, Insegnanti e Famiglia dell'alunno.
L'INSERIMENTO
Gli Insegnanti di classe e di sostegno faranno una ricognizione delle risorse e delle disponibilità
all'interno della scuola: laboratori di animazione, di psicomotricità, di manipolazione da
utilizzare per le loro classi.
Tempi: primi due mesi di scuola
1. Redazione di osservazioni formali (attraverso griglie e schede di osservazione) e di
osservazioni informali.
Chi: Insegnanti di sostegno e di classe
Tempi: Le prime osservazioni devono essere effettuate alla fine dei primi due mesi di
scuola.
2. Realizzazione di una cartelletta personale che rimanga agli atti della classe e che contenga:
le osservazioni formali e informali;
la programmazione e le verifiche;
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gli interventi specialistici;
le lettere degli esperti;
brevi relazioni degli incontri avvenuti con Logopedisti, Neuropsichiatri, Psicologi,
Psicomotricisti, Educatori ecc.
Chi: la raccolta dei dati avverrà ad opera dell'insegnante di sostegno.
Scopo: creare una continua e significativa comunicazione in previsione di cambi
d'insegnante.
3. Nella scelta delle uscite didattiche gli Insegnanti di classe e di sostegno avranno cura di
privilegiare itinerari e località che non presentino ostacoli troppo gravosi per la disabilità
dell'alunno.
4. Il Profilo Dinamico Funzionale, che deve essere diagnostico e prognostico, viene redatto da
coloro che hanno realizzato la Diagnosi funzionale con la collaborazione del Dirigente
Scolastico, dei Docenti curricolari e di sostegno e della Famiglia dell'alunno.
Tempi: Entro i primi sei mesi di scuola;
alla fine del secondo anno;
alla fine della quarta elementare.
Scopo: Ottenere un'integrazione delle reciproche conoscenze, una visione più unitaria del
bambino e la realizzazione di una Programmazione Educativa Individualizzata più adeguata
(P.E.I.)
5. Il P.E.I. (Programmazione Educativa Individualizzata) definisce:
gli obiettivi generali;
gli obiettivi intermedi;
i tipi e le metodologie d'intervento;
l’interazione tra alunni e docenti;
il materiale didattico e le attrezzature;
il luogo e i TEMPI d'azione degli operatori sanitari;
le assistenze necessarie.
Tempi: il P. E. I. deve essere realizzato entro e non oltre il 20 gennaio per gli alunni che
entrano per la prima volta nella scuola, entro il 20 dicembre per gli alunni già presenti nella
scuola.
Chi: l'insegnante di sostegno redige il P.E.I. e lo propone agli insegnanti con cui lavora
Segue poi una discussione critica e propositiva, con una eventuale rielaborazione, in modo che
diventi patrimonio comune (anche perché la normativa prevede che la Programmazione
individualizzata venga predisposta collegialmente).
6. Nei primi mesi di scuola gli insegnanti di classe e di sostegno valuteranno insieme
l'opportunità di predisporre o meno una Programmazione Individualizzata a seconda del tipo
di disabilità. Per alcuni alunni, con lievi difficoltà di apprendimento, potranno rendersi
necessari semplicemente degli adeguamenti alla programmazione di classe. È indispensabile
che questi adeguamenti trovino la loro formalizzazione scritta nei momenti di
programmazione e di verifica.
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Chi: L'insegnante di sostegno predisporrà gli adeguamenti.
RUOLO DELL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO [Circ. MIUR 404 11/07/91]
..."L'insegnante di sostegno assume la contitolarità delle classi in cui opera ed è corresponsabile
dell'andamento complessivo dell'attività didattica, così come l'intervento individuale riferito al
bambino portatore di handicap è di competenza del team. Ciò significa che l'insegnante di sostegno
assomma in sé:
L'impegno a collaborare con i colleghi nell'impostazione e nella realizzazione del progetto
educativo-didattico riferito all'alunno disabile;
La competenza correlata alla specializzata didattica a predisporre i relativi percorsi e
strumenti;
La corresponsabilità dell'attività educativa e didattica complessiva del modulo e della
classe;
Compiti di collaborazione con le famiglie e le strutture sanitarie del territorio."
Utilizzo dell'insegnante di sostegno nella scuola primaria
In assenza del bambino diversamente abile, gli insegnanti di sostegno si renderanno disponibili per
supplenze (con priorità per supplenze su alunni diversamente abili). In mancanza di supplenze, gli
insegnanti di sostegno si occuperanno di:
• attività di recupero per gli alunni in difficoltà;
• attività di preparazione e di manutenzione di materiale per alunno diversamente abile;
• realizzazione di materiale per l'intera classe;
• attività utili per il Laboratorio o per il Gruppo di lavoro di cui si fa parte.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
➢ Si ritiene indispensabile stabilire rapporti collaborativi e continui con le famiglie degli
alunni diversamente abili
➢ È necessario che un primo colloquio con la famiglia avvenga nei primissimi giorni di
frequenza scolastica
➢ Altri colloqui avranno una calendarizzazione comune
➢ Si prevedono altre forme d'incontro quando la situazione le renda necessarie
➢ Verranno date puntuali e costanti informazioni da parte degli insegnanti alla famiglia sui
progressi sui momenti di stasi o di regressione conducendo il colloquio su un piano di
realtà
Chi: Insegnanti di classe e di sostegno. L'insegnante di sostegno promuoverà gli incontri
curandone l'aspetto organizzativo.
VERIFICHE DEL LAVORO SVOLTO
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Si effettueranno verifiche continue in itinere (osservazioni informali su aspetti relazionali, affettivi,
cognitivi e dell'autonomia) e, se possibile, verifiche formali nella scansione temporale e nei modi
previsti per la classe. La mediazione dell'insegnante di sostegno durante le prove di verifica
consisterà nella spiegazione ampia della consegna, nel controllo della comprensione della
medesima e nel supporto psicologico durante la prova. Per gli alunni con gravi o gravissime
disabilità verranno effettuate verifiche strettamente collegate agli obiettivi dell'itinerario educativo
individualizzato.
Tempi: Le verifiche avranno scansione bimestrale.
Chi: Insegnante di classe e di sostegno.
VALUTAZIONE
Per gli alunni con gravi o gravissime disabilità verranno utilizzati degli indicatori diversi da quelli
presenti nella scheda, presi dalla Programmazione Individualizzata.
Per gli alunni disabili con difficoltà minori si useranno gli indicatori della scheda o verranno
integrati altri indicatori. Potranno essere specificati, inoltre, sotto le singole discipline, gli interventi
specifici.
Tempi: La valutazione seguirà i TEMPI di calendarizzazione della Classe
Chi: Gli Insegnanti di classe e di sostegno appronteranno insieme le operazioni di valutazione.
RAPPORTI CON GLI ESPERTI
L'insegnante di sostegno o il coordinatore dei Team promuoveranno incontri con gli Esperti di Enti
pubblici o privati curandone l'aspetto organizzativo. Si cercherà di privilegiare l'ambiente scuola
come sede d'incontro, ma ci si renderà comunque disponibili per incontri in altre sedi. Gli incontri
verranno programmati preferibilmente in orario extrascolastico. Oltre agli incontri previsti dalla
normativa, si ritiene indispensabile promuovere altre riunioni (entro i primi due mesi di scuola e
durante l'anno) per coordinare i diversi interventi.
PASSAGGIO DEL BAMBINO ALLA SCUOLA SECONDARIA
Si prevedono almeno due incontri tra Insegnanti di classe e di sostegno della scuola primaria e
Insegnanti della scuola secondaria.
ATTIVITÀ DI SOSTEGNO NELLA SCUOLA SECONDARIA
La normativa di riferimento è costituita principalmente dalla legge n° 517/1977, dalla C.M. n°
258/1983, dalla C.M. n°250/1985, dalla legge 104/1992: normativa che sistematizza, dal punto di
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vista giuridico e istituzionale, l'inserimento nella scuola dell'obbligo dei ragazzi portatori di
handicap, in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3, 34 e 38 della Costituzione.
La nostra scuola si è sempre mostrata sensibile a queste problematiche e, da anni, vi è una
tradizione di integrazione di numerosi alunni disabili, anche con difficoltà gravissime.
I responsabili dell'integrazione scolastica
Sono al medesimo livello:
Il docente di sostegno in collaborazione con gli educatori quando presenti;
Il Consiglio di Classe;
Il GLI (gruppo di lavoro sull'integrazione);
I genitori come referenti privilegiati;
L'intera comunità scolastica.
Finalità
Finalità dell'intervento è L'INTEGRAZIONE degli alunni con difficoltà con modalità diverse in
relazione alle caratteristiche specifiche del singolo e della classe in cui è inserito.
Classi prime: ACCOGLIENZA E TUTORING. Aiuto individuale rispetto all'inserimento nella
nuova realtà scolastica e all'integrazione di nuove e molteplici esperienze.
Classi seconde: Motivazione. Recuperare e/o rinforzare la motivazione attraverso attività ed
esperienze legate alla realtà dell'alunno e del gruppo classe.
Classi terze: ORIENTAMENTO, ANALISI FUNZIONALE, PREPARAZIONE ALL'ESAME DI
LICENZA.
Obiettivi
Gli obiettivi generali, mirati all'integrazione e al superamento delle difficoltà, riguardano:
• l'autonomia;
• la socializzazione;
• l'acquisizione e il consolidamento di abilità e competenze: psicomotorie, percettive,
cognitive, comunicative, espressive;
• la conquista di strumenti operativi basilari.
Aree e modalità di intervento
Nell'ambito degli obiettivi generali il Consiglio di Classe, sulla base dei Profilo Dinamico
Funzionale, elaborato in collaborazione con l'insegnante di sostegno, dopo l'analisi della situazione
di partenza, definisce il Piano Educativo Personalizzato che illustra:
• le aree e le modalità di intervento;
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• gli obiettivi specifici relativi alle singole discipline;
• i contenuti;
• la metodologia;
• gli strumenti;
• le modalità di verifica;
• i criteri di valutazione;
• la scansione oraria.
Gli interventi possono prevedere:
• interventi di supporto e recupero
• intervento individualizzato;
• uscite didattiche e viaggi d'istruzione.
Piano Educativo Personalizzato (ex P.E.I.)
Per ogni alunno viene predisposto il PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (C.M. n° 258/83,
L. 104/92).
Si articola in quattro fasi:
• Identificazione della situazione in ingresso;
• Valutazione iniziale di: abilità, potenzialità, apprendimento;
• Stesura dei Profilo Dinamico Funzionale;
• Stesura dei Piano Educativo Personalizzato.
La realizzazione degli interventi previsti nel P.E.P. coinvolge, a diversi livelli, tutte le figure di
riferimento importanti per il bambino; per consentire un recupero globale è infatti necessario
mantenere i contatti con le diverse strutture che si occupano degli alunni disabili, sia all'interno, sia
all'esterno della classe.
I docenti di sostegno nella loro attività prevedono:
Colloqui con le insegnanti delle scuole elementari; per gli alunni in ingresso, e delle scuole
superiori per gli alunni in uscita dalla scuola media;
Colloqui e contatti frequenti con le famiglie e con tutti i soggetti coinvolti nel processo
educativo (personale di assistenza, operatori dei doposcuola, volontari ecc...)
Rapporti con gli educatori che operano a scuola;
Rapporti con gli operatori delle A.S.L. degli E.E11., dei Servizio Orientamento dei Comune
di Milano;
Collaborazione con operatori della riabilitazione.
Spazi utilizzati
• Aula di classe, per i momenti in comune;
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• Aula di sostegno, per il lavoro individualizzato;
• Laboratorio di informatica per lavoro individualizzato, per programmi di videoscrittura, per
il recupero linguistico, logico-matematico e altro;
• Laboratorio linguistico;
• Laboratorio musicale;
• Laboratorio di scienze;
• Laboratorio espressivo
Gruppo ospitante: le caratteristiche del gruppo nel quale può in alcune attività essere inserito
l'alunno con difficoltà potranno essere:
Eterogeneo e formato da poche elementi in grado di stabilire relazioni positive in situazioni
di lavoro;
Scelto dal Consiglio di Classe assieme all'insegnante di sostegno;
Modificabile nel tempo;
Costituito ponendo attenzione, nella scelta dei componenti, ai meccanismi relazionali sia
positivi che negativi già esistenti tra gli alunni o che potrebbero instaurarsi.
STRUMENTI
Si tende, per quanto possibile, a far utilizzare, agli alunni in difficoltà, gli stessi strumenti dei
gruppo classe perché questo facilita l'aggancio con quanto viene fatto dai compagni e l'azione dei
docente curricolare.
A questi strumenti si aggiunge materiale strutturato in dotazione alla scuola o predisposto, di volta
in volta, dall'insegnante di sostegno e/o curricolare.
VALUTAZIONE ED ESAMI DI LICENZA
I criteri di valutazione per gli alunni seguiti dall'insegnante di sostegno, fanno riferimento al Piano
Educativo Personalizzato, (come previsto dalla normativa ed in particolare dalla L.104/92): l'alunno
viene valutato sulla base degli obiettivi per lui predisposti e sui livelli effettivamente raggiunti,
eventualmente attraverso prove differenziate. La tendenza è quella di ricondurre le attività ai criteri
posti dalla scheda ministeriale individuando, tra gli indicatori previsti per la classe, quelli a lui più
rispondenti. Quando possibile, vengono utilizzate, per la valutazione, le modalità previste per tutti
gli alunni.
Le prove scritte d'esame predisposte per la classe vengono strutturate per livelli crescenti di
difficoltà, in modo che anche gli alunni seguiti dal sostegno possano eseguire parte delle stesse
coerentemente con le abilità acquisite (L. 104, art. 16 punto 2).
Solo nel caso in cui il percorso di insegnamento-apprendimento sia stato completamente
differenziato rispetto a quello della classe, vengono proposte prove differenziate; il Consiglio di
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Classe avanza la richiesta in sede di scrutinio finale, richiesta su cui è chiamata a deliberare la
Commissione d'esame (D.M. 10-12-84).
18.4 - GLI - GRUPPO DI LAVORO PER L’ INCLUSIONE
Nell’ anno scolastico 2005-’06 è stato riattivato il GLH d’Istituto che opera in base alla legge
104/92, art. 15. ora sostituito dal GLI in base alla C.M. n. 8 del 06/06/13.
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione si occupa di tutti gli alunni con BES e svolge le seguenti
funzioni:
• rilevazione dei BES presenti nella scuola
• raccolta e documentazione degli interventi didattici-educativi posti in essere
• confronto sui casi e consulenza
• rilevazione e valutazione del livello di inclusività della scuola
• raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi
• elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività
Esso è formato da un team di docenti (di sostegno e curricolari), almeno un rappresentante dei
genitori per plesso e può avvalersi della consulenza di esperti esterni quali l’assistente sanitaria
della Scuola, gli operatori dell’UONPIA e dell’ASL città di Milano e di Enti locali, come il Polo
Orientamento disabili del Comune.
18.5 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
(PER PRIMARIA E SECONDARIA)
SERVIZIO INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI
RESPONSABILE Docenti della Commissione Intercultura F.S. Area3
DESTINATARIO/I Famiglie alunni stranieri, alunni, docenti
OBIETTIVI
Fornire all’utenza strumenti conoscitivi accessibili.
Organizzare percorsi didattici per favorire l’inserimento dell’alunno.
Strutturare unità di apprendimento dell’italiano come seconda lingua.
Fornire alle famiglie degli alunni stranieri informazioni sulle agenzie del
territorio sugli Enti locali e supporto sulle procedure per accedere ai
diversi servizi.
PROCESSO
• Funzione strumentale area 3 All’inizio dell’anno fissa un calendario di disponibilità dei propri
docenti per colloqui con le famiglie e l’accoglienza degli alunni
Definisce criteri e modalità di inserimento secondo il protocollo di
accoglienza del Polo Start 2
Predispone una griglia di osservazione dei comportamenti dell’alunno
in questa prima fase di inserimento
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• Il collaboratore scolastico All’ingresso accoglie e accompagna la famiglia dall’assistente
amministrativo incaricato
• L'incaricato Informa il dirigente scolastico
• L'assistente amministrativo Fornisce alla famiglia la modulistica e ne guida la compilazione
Raccoglie i documenti utili all’iscrizione
Fissa alla famiglia un appuntamento con un docente della
commissione in base alla disponibilità da calendario e avvisa
l’insegnante interessato
• Il dirigente scolastico
Concorda con il docente incaricato della commissione la classe
di inserimento e successivamente informa il docente di
riferimento (coordinatore/docente prevalente della classe)
• Il docente incaricato della commissione
Riceve la famiglia e l’alunno nel giorno stabilito
Acquisisce dalla famiglia tutte le informazioni utili (storia pregressa,
situazione familiare attuale…) utilizzando anche l’opportuna
modulistica
Illustra alla famiglia le modalità organizzative della scuola e le
proposte educative e didattiche
Accompagna la famiglia e l’alunno a visitare i locali della scuola
Supporta la famiglia nel contatto con la segreteria per le pratiche
relative ai servizi erogati dall’Ente locale (refezione, prescuola, giochi
serali)
• Il docente di italiano
Somministra all’alunno le prove oggettive strutturate per
l’accertamento delle competenze linguistiche
• Il Consiglio di classe
Concorda gli obiettivi minimi e le strategie di apprendimento da
adottare
Utilizza la griglia di osservazione per monitorare i comportamenti
dell’alunno
CARATTERISTICHE Conoscenza di tutte le fasi del processo da parte di tutti gli operatori
1 Tempestività nell’attuare le diverse fasi del processo
2 Coordinamento fra gli operatori
3 Atteggiamento di disponibilità da parte degli operatori verso le
famiglie e verso gli alunni
18.6 - SITUAZIONI DI DISAGIO E ALUNNI “A RISCHIO”
La scuola ha un ruolo importante nell’individuazione delle situazioni potenzialmente a rischio, sia
per quanto concerne l’aspetto sociale e psicologico sia in relazione al percorso di scolarità. È il
contesto nel quale i ragazzi passano gran parte del loro tempo e dove hanno l’opportunità di
esprimersi e di instaurare relazioni affettive diversificate. Nella scuola vi sono inoltre le
professionalità idonee a rilevare segnali precoci e a impostare le necessarie strategie per la
59
prevenzione e il recupero. La scuola può inoltre indirizzare in via istituzionale ad altre agenzie
preposte ad interventi più specifici.
In questa prospettiva si ritiene opportuno elencare le forme più comuni, sia fisiche sia
comportamentali, con le quali il disagio si può manifestare.
I più comuni segnali possono essere:
Carenza di cure igieniche
Assenza o carenza di cure sanitarie
Deficit nella crescita e/o ritardo dovuto a carenza di stimoli
Frequenti incidenti domestici
Difficoltà a condurre una normale vita scolastica (addormentamento, disattenzione,
svogliatezza, atteggiamenti distruttivi)
Assenza o carenza di accudimento (assenze frequenti, affidamento alle cure di fratelli
poco più grandi, abituali ritardi o uscite anticipate per disturbi)
Ricerca di affetto, esibizionismo
Iperautonomia, chiusura, rifiuto dell’aiuto, passività, apatia
Aggressività, distruttività, iperattività
Difficoltà di concentrazione, cambiamenti repentini di umore, cali repentini nel
rendimento scolastico
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PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA GESTIONE DEI CASI DI ALUNNI A RISCHIO O CON
COMPORTAMENTI “DIFFICILI” (PER PRIMARIA)
Confronto con i genitori/con
eventuali specialisti esterni
che seguono il caso
Informativa alla
Direzione attraverso le
consuete procedure
formali (relazione scritta)
Confronto con consulente
psicopedagogico
Resistenza della famiglia
(5)
Rilevazione del caso
Confronto del team sul caso
e possibili interventi (2)
Verifica
Patto fra le componenti e
individuazione di strategie
volte a un aumento del
benessere dell’alunno (1)
Intervento normativo
dell’Istituzione scolastica e
individuazione di strategie
volte al recupero e
all’attivazione del dialogo
61
18.7 - PROTOCOLLO PER ALUNNI DSA
(DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO)
Tenendo conto delle “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi
specifici di apprendimento” allegate al DM del 12 luglio 2011, una Commissione mista di docenti
della Primaria e della Secondaria, ha steso la procedura del PDP (Piano Didattico Individualizzato)
da redigere, da parte dei Consigli di classe alla secondaria e dei team di classe alla primaria, in
presenza di alunni DSA. A questo si aggiunge il Protocollo seguente, che ne regola l’intervento:
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E DI INTERVENTO
PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI
CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
❖ Premessa
❖ Individuazione di eventuali casi a rischio
❖ Accoglienza alunni DSA
❖ Strumenti compensativi e dispensativi
❖ Esami di Stato e Prove Invalsi
PREMESSA
La diagnosi per gli alunni che presentano Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), viene
formulata dagli operatori specifici del settore, attraverso una relazione clinica che la famiglia dovrà
trasmettere al Dirigente Scolastico. Una volta acquisita la documentazione ed effettuato un
colloquio preliminare con la famiglia, gli insegnanti di classe collegialmente si attiveranno per
predisporre un percorso scolastico personalizzato, adottando gli opportuni strumenti compensativi e
dispensativi e le adeguate modalità di verifica.
INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI CASI A RISCHIO
Qualora un insegnante individuasse alunni con difficoltà di apprendimento, deve attuare la seguente
procedura:
✓ condivisione con tutti i docenti della classe della problematica rilevata
✓ segnalazione al referente DSA
62
✓ convocazione dei genitori dell'alunno per informarli ed indirizzarli alle strutture sanitarie
competenti: UONPIA, strutture ospedaliere, specialisti privati accreditati.
ACCOGLIENZA ALUNNI DS
ISTITUZIONE SCOLASTICA: Presidenza e Segreteria
✓ Riceve la diagnosi dalla famiglia che verrà messa in contatto con il referente DSA e il
Coordinatore di classe
✓ Protocolla la documentazione
✓ La inserisce nel fascicolo personale
✓ Consegna una copia al Referente e al Coordinatore
✓ Istituisce un'anagrafe di Istituto
✓ Aggiorna il fascicolo personale inserendo il PDP
✓ Inserisce l'argomento DSA nel POF (ora PTOF)
✓ Comunica le variazioni all'USP per aggiornare l'anagrafe provinciale
✓ Nomina un docente Referente per DSA
✓ Comunica e attiva le necessarie procedure per l'esame di stato e per le prove Invalsi
DOCENTE REFERENTE
✓ Accoglie le famiglie degli alunni DSA ascoltandone i bisogni e fornendo informazioni
insieme al coordinatore di classe o agli insegnanti
✓ È a disposizione dei colleghi per fornire informazioni, indicazioni, materiali utili al
processo di formazione sui DSA
✓ Verifica l'esistenza di supporti informatici adeguati e/o ne propone l'acquisto
✓ Predispone una bibliografia adeguata e ne propone l'acquisto.
CONSIGLIO DI CLASSE
✓ Legge ed analizza la diagnosi clinica funzionale di DSA
✓ Incontra la famiglia per osservazioni particolari e per la richiesta di possibili strumenti
compensativi e dispensativi ed eventualmente coinvolge lo studente
✓ Redige per ogni alunno DSA un Piano Didattico Personalizzato
✓ Condivide il PDP con la famiglia
✓ Tutto il Consiglio di classe sottoscrive il PDP con la famiglia
GLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA PRIMARIA O IL COORDINATORE PER LA
SCUOLA SECONDARIA
✓ Tengono i contatti con la famiglia
✓ Tengono i contatti con il Referente d'Istituto
✓ Eventualmente prendono contatti con la scuola precedente
✓ Coordinano le attività pianificate e la stesura del PDP
✓ Provvedono ad informare i colleghi sull'evoluzione della problematica
✓ Convocano le famiglie per eventuali segnalazioni di nuovi casi
63
✓ Valutano con la famiglia e l'alunno con DSA l'opportunità e le modalità per affrontare il
problema in classe
✓ Segnalano al referente eventuali nuovi casi
SINGOLO INSEGNANTE
✓ Concorda con la famiglia le modalità di svolgimento dei compiti a casa e l'utilizzo degli
strumenti compensativi e dispensativi
✓ Garantisce le modalità di valutazione nel rispetto della legge
✓ Promuove nella classe un clima di collaborazione, sostenendo l'autostima e la
motivazione, lavorando sulla consapevolezza dello stile di apprendimento di ciascun
alunno (riflessione metacognitiva)
FAMIGLIA
✓ Consegna in Segreteria la diagnosi clinica funzionale con la richiesta di protocollo
✓ Condivide il PDP con il Consiglio di classe e i singoli docenti
✓ Utilizza gli strumenti di facilitazione in ambito domestico per supportare lo studente
✓ Mantiene i contatti con gli insegnanti e il referente DSA
✓ Richiede la versione digitale dei libri di testo (http://www.biblioaid.it/), quando non
allegata
✓ Eventualmente fa effettuare valutazioni cliniche periodiche e comunque nei vari passaggi
scolastici
✓ Favorisce l'autostima ponendo attenzione alle conseguenze psicologiche del problema.
STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI
È indispensabile individuare i bisogni formativi dell'alunno attraverso:
un'analisi delle abilità strumentali (lettura, scrittura, calcolo)
un esame delle caratteristiche del processo di apprendimento (lentezza, caduta dei processi
di automatizzazione, difficoltà a memorizzare sequenze, difficoltà nei compiti di
integrazione, difficoltà nell'organizzazione spaziale)
Questi dati vengono ricavati da:
1. diagnosi e incontri con gli specialisti
2. osservazioni in itinere
3. incontro con i genitori
4. incontri di continuità
Nell'individuare strategie metodologiche e didattiche, il Consiglio di classe e/o gli insegnanti
terranno conto delle misure dispensative e compensative seguenti:
64
➢ STRATEGIE DIDATTICHE
✓ Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio
iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a
voce
✓ Utilizzare schemi e mappe concettuali
✓ Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale laddove è
possibile
✓ Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e
l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento
✓ Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari
✓ Promuovere l’apprendimento collaborativo
➢ MISURE DISPENSATIVE
L’alunno con DSA può essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei
concetti da apprendere, solo nei casi accertati come gravi. Esse possono essere, a seconda
della disciplina e del caso:
✓ l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello
minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo)
✓ la lettura ad alta voce
✓ la scrittura sotto dettatura
✓ prendere appunti
✓ copiare dalla lavagna
✓ lo studio mnemonico delle tabelline
✓ lo studio della lingua straniera in forma scritta
✓ il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti
✓ la quantità dei compiti a casa
➢ STRUMENTI COMPENSATIVI
Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di
compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica
della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere
importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del
caso, possono essere:
✓ tabella dell’alfabeto
✓ retta ordinata dei numeri
✓ tavola pitagorica
✓ linea del tempo
✓ tabella delle misure e delle formule geometriche
✓ formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento
65
✓ computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale;
stampante e scanner
✓ calcolatrice
✓ registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)
✓ software didattici specifici
➢ STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO
✓ strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o
diagrammi)
✓ modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico)
✓ modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di
supporto)
✓ riscrittura di testi con modalità grafica diversa
✓ usa strategie per ricordare (uso di immagini, colori, riquadrature)
➢ STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO
✓ strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici)
✓ fotocopie adattate
✓ utilizzo del PC per scrivere
✓ registrazioni
✓ testi con immagini
✓ software didattici
✓ altro
➢ VALUTAZIONE
Deve essere personalizzata tenendo conto delle caratteristiche specifiche del disturbo (D.P.R.
22 giugno 2009) del punto di partenza e dei risultati conseguiti, premiando i progressi e gli
sforzi. In fase di correzione degli elaborati degli studenti, ad esempio, bisogna tener conto
dell’influenza del disturbo su specifiche tipologie di errore: calcolo, ortografia, sintassi,
grafismo, e orientare la valutazione su competenze più ampie e generali, come previsto dalla
normativa. In particolare:
PER LA SCUOLA PRIMARIA
✓ Predisporre verifiche scalari
✓ Programmare e concordare con l’alunno le verifiche
✓ Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua
straniera)
✓ Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma
✓ Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali
✓ Introdurre prove informatizzate
✓ Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
66
PER LA SCUOLA SECONDARIA (ANCHE PER ESAMI DI STATO)
✓ Programmare le verifiche
✓ Prevedere, se necessario, verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto
per la lingua straniera)
✓ Valutare conoscenze e capacità di analisi, sintesi e di collegamento, piuttosto che la
correttezza formale
✓ Far usare strumenti e mediatori didattici, nelle prove sia scritte sia orali (mappe
concettuali, mappe cognitive)
✓ Introdurre prove informatizzate
✓ Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
✓ Pianificare prove di valutazione formativa
Cfr. D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 - Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per
la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del
decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008,
n. 169 - art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente
certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di
esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni;
a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito
delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici
compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle
modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
Affinché il piano di lavoro si evolva in senso positivo è fondamentale attivare processi per far
acquisire al ragazzo fiducia nelle proprie capacità e consapevolezza delle proprie possibilità; è
basilare creare all'interno del gruppo classe un clima relazionale positivo ed accogliente che si
ponga in continuità con l'atteggiamento degli insegnanti favorendo esperienze di lavoro cooperativo
e/o con tutors.
È importante, inoltre, parlare alla classe del DSA spiegando le diverse modalità di intervento e
sottolineando l'importanza della fattiva collaborazione di tutti.
ESAMI DI STATO E PROVE INVALSI
Gli alunni con diagnosi di DSA affrontano le medesime prove di esame degli altri alunni poiché
conseguiranno un diploma avente valore legale, ma queste possono essere somministrate con
modalità diverse. Nello svolgimento delle prove d’esame, sia scritte sia orali, possono essere
adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei fra quelli utilizzati nel corso
dell’anno scolastico, senza che le modalità di svolgimento della prova ne alterino il risultato.
67
Nel diploma rilasciato al termine degli esami, valido a tutti gli effetti, non verrà fatta menzione
delle modalità di svolgimento
Per le Prove Invalsi si fa riferimento alla normativa relativa inviata dal Ministero ogni anno.
18.8 - PIANO ANNUALE DI INCLUSIVITA’
Inclusività significa garantire a tutti gli alunni, tenendo conto delle loro diverse caratteristiche
sociali, biologiche o culturali, di sentirsi parte attiva del gruppo di appartenenza, ma anche di
raggiungere il massimo livello possibile in fatto di apprendimento.
Nel Piano Annuale viene ipotizzata una serie di azioni volte al miglioramento del grado di
inclusività del nostro Istituto Comprensivo.
Il presente piano costituisce un concreto impegno programmatico per l’inclusione e uno strumento
di lavoro, pertanto sarà soggetto a modifiche e integrazioni; questo documento diventerà parte
integrante del PTOF.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il 27 dicembre 2012 è stata firmata la Direttiva Ministeriale “Strumenti d’intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” che estende il
campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità scolastica all’intera area dei Bisogni
Educativi Speciali (BES).
Nella Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013 si precisa che l'individuazione dei BES e la
successiva attivazione dei percorsi personalizzati sarà deliberata da tutti i componenti del team
docenti che stenderanno il PDP condiviso dalla famiglia.
I docenti potranno avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti
compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010
(DM 5669/2011), meglio descritte nelle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli
studenti con disturbi specifici di apprendimento del 12/07/2011.
Per quanto riguarda gli alunni con disabilità certificata con L.104/92 si continua inoltre a far
riferimento alla stessa legge, al DPR del 24 febbraio 1994 e alle Linee Guida per l’integrazione
scolastica degli alunni con disabilità del 04/08/2009.
18.9 - BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
L’area dei Bisogni Educativi Speciali comprende ogni alunno che, con continuità o per determinati
periodi, richiede l’impiego calibrato dei cinque pilastri dell’inclusività:
✓ Individualizzazione dell’insegnamento
✓ Personalizzazione dell’insegnamento
✓ Strumenti compensativi
✓ Misure dispensative
✓ Impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali
68
L’area dei BES comprende tre grandi gruppi:
Il gruppo degli alunni con disturbi evolutivi specifici comprende:
• DSA (legge 170/2010)
• Deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria
• ADHD
69
LA SITUAZIONE ATTUALE
Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nel nostro Istituto è sintetizzato nella
tabella che segue:
Piano Annuale per l’Inclusione a.s.2014/15
Parte 1 – Analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
A. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3 )
• minorati vista
• minorati udito 1
• psicofisici 24
B. Disturbi evolutivi specifici
• DSA 40
• ADHD/DOP 2
• Borderline cognitivo
• Altro (BES non certificati) 15
C. Svantaggio (indicare il disagio prevalente)
• Socio-economico 11
• Linguistico culturale 9
• Disagio comportamentale
• Altro
Totali 102
% sulla popolazione scolastica 12
N° PEI redatti dai GLHO 24
N° di PDP redatti dai Consigli di Classe in presenza di certificazione sanitaria 42
N° di PDP redatti dai Consigli di Classe in assenza di certificazione sanitaria 29
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in: SI/NO
Insegnanti di sostegno Attività individuate e di piccolo gruppo SI
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
NO
AEC Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
NO
Assistenti alla comunicazione Attività individuate e di piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
NO
Funzioni strumentali / coordinamento SI
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI
Psicopedagogisti e affini esterni / interni SI
Docenti tutor / mentori. NO
Altro:
70
A. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso: SI/NO
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con le famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica
inclusiva
SI
Altro
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con le famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica
inclusiva
SI
Altro
Altri docenti
Partecipazione a GLI NO
Rapporti con le famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica
inclusiva
SI
Altro
B. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili SI
Progetti di inclusione/laboratori integrati
Altro
C. Coinvolgimento famiglie
Informazione/formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
SI
Coinvolgimento in progetti di inclusione SI
Coinvolgimento in attività di promozione della
comunità educante
NO
Altro
D. Rapporti con servizi sociosanitari
territoriali e istituzioni deputate
alla sicurezza. Rapporti con
CTS/CTI
Accordi di programma /protocolli di intesa formalizzati
sulla disabilità
SI
Accordi di programma /protocolli di intesa formalizzati
su disagio e simili
SI
Procedure condivise di intervento sulla disabilità SI
Procedure condivise di intervento su disagio e simili SI
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola scuola NO
Rapporti con CTS / CTI SI
Altro
E. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola scuola NO
Progetti a livello di reti di scuole NO
F. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione
della classe
NO
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a
prevalente tematica inclusiva
NO
Didattica interculturale / italiano L2 NO
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi
DSA, ADHD, ecc.)
NO
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo,
ADHD, Disabilità Intellettive, sensoriali)
SI
Altro:
71
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati *: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
X
Altro:
*=0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
72
Parte 2 – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Funzioni strumentali Area 3/commissione BES
• Collaborazione alla stesura del PAI
• Elaborazione linee guida PAI dei BES
• Rilevazione BES;
• Raccolta piani di lavoro PEI e PDP
• Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi per alunni BES
• Formulazione proposte di lavoro per GLI
Funzioni strumentali Area1-3/commissione continuità
• Monitoraggio e verifica degli esiti dei progetti di continuità inseriti nel POF
• Coordinamento per la realizzazione del curricolo verticale
• Coordinamento delle azioni orientative (materna – primaria; secondaria I gr. - II gr.)
Funzioni strumentali Area3/ commissione stranieri
• Accoglienza, valutazione e organizzazione del primo ingresso degli alunni stranieri
• Individuazione di strategie di integrazione degli alunni stranieri e condivisione con i coordinatori
• Coordinamento della realizzazione dei corsi di italiano L2
• Elaborazione di proposte per la semplificazione e la personalizzazione degli apprendimenti degli
alunni stranieri e supporto ai colleghi per l’utilizzo di criteri comuni per la valutazione degli
apprendimenti
Funzioni strumentali Area3/ esperti in psicologia dell’età evolutiva
• Organizzazione e monitoraggio di interventi per l’individuazione precoce di disturbi di
apprendimento nella prima età scolare
• Consulenza psicopedagogica per genitori e insegnanti
• Interventi in classe da parte degli esperti
• Organizzazione e coordinamento di incontri per genitori su tematiche di disagio preadolescenziale
Funzioni strumentali Area 2
• Supporto e consulenza ai colleghi per l’utilizzo di nuove tecnologie per una didattica inclusiva
Consigli di classe/team docenti
• Individuazione di casi in cui sia necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed
eventualmente di misure compensative e dispensative (DSA, BES di natura socio-economica e/o
linguistico-culturale)
73
• Definizione di interventi educativi
• Individuazione di strategie e metodologie utili per una didattica inclusiva
• Stesura e applicazione del piano di lavoro (PEI, PDP)
• Collaborazione scuola/famiglia
• Collaborazione con enti territoriali (doposcuola, ASL, servizi sociali, associazioni di volontariato)
GLI
• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della Scuola attraverso la
somministrazione di un questionario alle diverse componenti
• elaborazione di una proposta di PAI
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Negli anni passati la nostra Scuola ha fornito ai docenti percorsi di formazione gestiti da risorse interne sui
temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti (es. corso DSA, corso sull’utilizzo delle NTD).
Lo scopo era quello di promuovere modalità di formazione degli insegnanti che attivassero nella
quotidianità pratiche didattiche orientate all’inclusione.
Quest’anno non sono stati attivati tali percorsi per mancanza di risorse interne sia economiche che umane.
I seminari di formazione sulla didattica inclusiva promossi dal CTS sono stati seguiti solo da pochi
docenti per motivi organizzativi interni e/o mancanza di posti disponibili
Si auspica che la collaborazione con i CTI e CTS possa continuare
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Tutti gli alunni riconosciuti hanno diritto ad un percorso personalizzato come indicato nella normativa.
I CdC/team docenti ritengono indispensabile adottare sistemi di valutazione condivisi.
Le modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti tengono conto dei risultati in relazione al
punto di partenza e del raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano personalizzato
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
• Docenti di sostegno
Supportano il docente di classe in attività inclusive quali: lavoro di piccolo gruppo e attività
individuali per sviluppare abilità e conoscenze utili ad una migliore collaborazione con i
compagni.
• AEC ed Assistenti alla comunicazione
Supportano i docenti della classe con attività anche pratiche, volte allo sviluppo dell’autonomia.
• Sostegno linguistico L2 - risorse interne per corso di prima alfabetizzazione
Attiva percorsi di apprendimento/approfondimento della lingua italiana secondo i bisogni degli
alunni in accordo con i docenti di classe.
74
• Gruppo dei pari
Sostengono i compagni in difficoltà in attività scolastiche quotidiane, in attività laboratoriali e/o
per piccolo gruppo svolgendo anche funzione di mediatori dell’apprendimento (mutuo
insegnamento).
• Progetto di Scuola in ospedale attivato per alunni che a causa di un lungo ricovero ospedaliero non
possono frequentare regolarmente le attività didattiche
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi
servizi esistenti
La nostra Scuola collabora con:
• Polo StarT2 per corsi di alfabetizzazione di I° livello e per servizi di mediazione linguistico-
culturale (nell’ a.s. 2014/15 non sono stati attivati corsi di prima alfabetizzazione non essendoci
alunni NAI)
• Servizi di zona (doposcuola/Associazioni per l’integrazione)
• Figure professionali preposte alla riabilitazione: logopedisti, psicomotricisti, psicoterapeuti
(coordinamento con gli insegnanti per interventi didattico – educativi mirati)
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
• La famiglia è coinvolta attivamente in quanto corresponsabile del percorso educativo-didattico del
proprio figlio.
• La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di
una collaborazione condivisa.
• Le famiglie sono coinvolte nella stesura del PDP e del PEI; non sempre la Scuola riesce ad avere
supporto necessario dalle famiglie degli alunni in difficoltà.
• Nella Scuola è attivo uno sportello di ascolto per i genitori, finalizzato alla conoscenza e alla
condivisione delle dinamiche adolescenziali.
• Il Comitato Genitori affianca l’azione educativa della Scuola organizzando attività pratico -
manuali per il successo formativo
• Le comunicazioni sono e saranno puntuali per favorire il successo formativo dello studente.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
Obiettivo della Scuola è adattare l’insegnamento e l’apprendimento al singolo, tenendo conto dei livelli di
partenza, per far sì che ognuno dia il massimo in base alle proprie capacità, sempre nell’ottica di una
didattica inclusiva.
Strumento privilegiato per l’inclusività è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un PDP
che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di
valutazione degli apprendimenti.
Nella promozione di percorsi educativi inclusivi particolare importanza assumono attività laboratoriali e/o
interdisciplinari che muovano dagli interessi dei ragazzi per apprendere attraverso il fare e stimolare le
75
capacità di concentrazione e le competenze relazionali
(laboratorio teatrale, musicale, scientifico, classi aperte, ecc.)
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
Le proposte didattico-formative per l’inclusione non possono prescindere dalle reali risorse e competenze
presenti nella Scuola che possono essere valorizzate anche attraverso:
• l’organizzazione di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli
interventi di ricaduta su tutti gli alunni
• la collaborazione con altri Istituti Scolastici e con CTI/CTS
• il raccordo costante tra docenti di sostegno e curricolari
Tuttavia per la realizzazione di percorsi didattici che siano veramente formativi e in linea con una didattica
inclusiva si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive costituite da:
• personale docente per attività laboratoriali e di supporto agli alunni in particolari difficoltà
• gruppo di lavoro per la creazione di un archivio permanente che raccolga materiali e lavori
predisposti dai docenti per gli alunni BES
• supporti didattici informatici (almeno uno per classe), LIM in quantità adeguata
• testi che valorizzino la Biblioteca scolastica sia per i docenti che per gli alunni, con una sezione
specifica alunni BES
• strumentazione efficiente e moderna per un utilizzo razionale dei laboratori esistenti
• strumentazione per la realizzazione di nuove/esistenti attività laboratoriali (es. gruppo sportivo…)
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Per gli alunni BES l’inserimento nei vari ordini di scuola può essere particolarmente complesso, pertanto è
necessario predisporre oltre alle ormai consolidate attività di raccordo:
• momenti di confronto tra insegnanti dei due segmenti per uno scambio di informazioni sui
traguardi raggiunti e sui livelli di crescita personale e formativa
• incontro/i con la famiglia per completare la conoscenza dell’alunno
• attenta analisi delle situazioni critiche nel momento della formazione delle classi prime
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 15 giugno 2015
Aggiornamento A.S. 2016-17 (vedi Allegato 4)
Aggiornamento A.S. 2017-18 (vedi Allegato 5)
76
19. ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE (struttura generale)
19.1 - RISORSE UMANE
Il dirigente scolastico
È il legale rappresentante dell’Istituto, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali
scolastici ha poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane e designa
lo Staff di presidenza composto dagli insegnanti collaboratori e dalle Figure strumentali. In caso di
assenza del capo d'istituto il collaboratore ne svolge le funzioni.
I docenti di classe
A essi è affidata la gestione educativa della classe e l'insegnamento di discipline ed educazioni in
base ai programmi vigenti e secondo gli ambiti attribuiti.
I docenti specialisti nella scuola primaria
Sono i docenti che, in base a competenze specifiche, svolgono insegnamenti particolari o effettuano
interventi specifici e sono contitolari delle classi in cui intervengono:
✓ Insegnanti di lingua straniera: nella scuola l'insegnamento della lingua inglese è impartito
in classe prima per un'ora settimanale, in classe seconda per due ore settimanali, in terza,
77
quarta e quinta per tre ore settimanali. Nel plesso di Via Mugello vi è un’aula-laboratorio di
INGLESE con dotazione di strumenti e materiali.
✓ Insegnanti di classe che ne hanno il titolo. Questi insegnanti sono definiti “specializzati” in
lingua inglese.
✓ Insegnanti di sostegno: l'insegnante di sostegno è assegnato al gruppo-classe nel quale è
inserito un bambino disabile o bisognoso di supporto didattico. Lavora con gli altri
insegnanti di classe, di cui è contitolare, offrendo le proprie competenze specialistiche per
favorire lo sviluppo di relazioni d'aiuto tra i bambini e la positiva integrazione di chi è in
difficoltà.
o È una risorsa che consente di organizzare attività individualizzate e/o a piccoli
gruppi, in cui inserire il bambino disabile e offrirgli adeguate opportunità educative.
La quantità di ore di sostegno attribuite a ciascun alunno segnalato, vengono definite
dall' Ufficio Scolastico Provinciale, all'inizio di ogni anno scolastico, su richiesta del
Dirigente Scolastico e sulla base della documentazione medico/specialistica
specifica.
o Talvolta, per carenza di insegnanti dotati di titolo di specializzazione, vengono
nominati insegnanti di ruolo comune.
✓ Insegnanti di religione cattolica: sono insegnanti statali che vengono nominati dal
dirigente scolastico, sulla base delle segnalazioni della Curia vescovile, per garantire
l'insegnamento della religione cattolica alle famiglie che lo richiedono. Per gli alunni che
non frequentano le lezioni di religione cattolica vengono predisposte, negli stessi orari,
"attività alternative" condotte dagli insegnanti di classe.
I docenti specialisti nella scuola secondaria
Insegnanti di sostegno: l'insegnante di sostegno è assegnato al gruppo-classe nel quale è
inserito un alunno disabile o bisognoso di supporto didattico. Lavora con gli altri insegnanti
di classe, di cui è contitolare, offrendo le proprie competenze specialistiche per favorire lo
sviluppo di relazioni d'aiuto fra gli alunni e la positiva integrazione di chi è in difficoltà.
Il personale A.T.A.
Il personale amministrativo e ausiliario è gestito direttamente dal Direttore dei servizi generali e
amministrativi (DSGA), nel quadro dell'unità di conduzione affidata al dirigente scolastico.
Il DSGA, in accordo con il DS, predispone l'assetto organizzativo del personale e sovrintende alla
funzionalità complessiva del servizio scolastico in rapporto alle finalità espresse dal POF (ora
PTOF). Gestisce l'aspetto finanziario-contabile della scuola.
Il personale amministrativo (Ufficio di segreteria) svolge tutte le funzioni di amministrazione della
scuola, di gestione del personale e di relazioni con il pubblico. Supporta i docenti
nell'organizzazione delle gite e nei contatti con le strutture e i servizi territoriali.
78
Il personale ausiliario (collaboratori scolastici) ha compiti di accoglienza e di sorveglianza nei
confronti degli alunni e del pubblico, di pulizie dei locali e degli spazi scolastici, di collaborazione
con i docenti e con l’ufficio di segreteria.
19.2 - PROFILI PROFESSIONALI ESTERNI
A supporto degli operatori interni la scuola si avvale di consulenti e di strutture esterne quali:
Consulenti psicopedagogici
Dott.ssa Maria Teresa Antonaci (Scuola primaria) e dott.ssa Nicoletta Marcheggiani (Scuola
secondaria).
Offrono consulenza ai docenti su tematiche psicologiche, affettive e di apprendimento, svolgono
osservazioni in classe e contribuiscono all'organizzazione di attività di alfabetizzazione affettiva e
di sviluppo delle abilità sociali. Su segnalazione degli insegnanti e per appuntamento offrono
consulenze gratuite ai genitori. Nella secondaria la dott.ssa Marcheggiani offre un servizio di
sportello agli alunni che ne facciano richiesta.
Specialista per educazione musicale (Scuola Primaria)
Individuato nella persona del m° Mauro Pennacca, svolge attività musicali attraverso la
realizzazione del coro di scuola.
Aggiornamento A.S. 2017-2018
Non più presente come collaboratore esterno. Le attività musicali sono svolte in collaborazione con
il m° Aleksander Zielinski
Società Pro Patria
Mette a disposizione docenti specialisti per l'attività motoria degli alunni.
Alice in Città
Mette a disposizione educatori madre lingua inglese per l’attività bimestrale di rinforzo della L2
sulle classi IV e V della scuola primaria.
Aggiornamento A.S. 2016-2017
Non più presente come collaboratore esterno. Le attività di arricchimento in lingua madre sono
svolte in collaborazione con Open Minds
Aggiornamento A.S. 2017-2018
Si conferma la collaborazione con Open Minds
79
ASL Medico Scolastico e Assistente sanitario
Su richiesta dalla scuola effettuano periodici controlli igienici e si occupano della valutazione di
situazioni problematiche in ambito socio-sanitario.
UONPIA
Effettua diagnosi e valutazioni di casi che richiedono particolare attenzione (difficoltà di
apprendimento, problemi di linguaggio, disturbi del comportamento...).
CTM
Si occupa della tutela dei minori in caso di situazioni famigliari gravemente problematiche.
CPBA
Prevenzione nella tutela della salute psichica e promozione del benessere della persona,
soprattutto di tipo psicologico (consulenza ai genitori, consultazione psicodiagnostica,
valutazione percorsi di sostegno ai genitori e/o agli alunni).
Enti vari ed esperti
Offrono servizi di carattere didattico su richiesta delle classi in base a progetti specifici. Citiamo
qualche esempio tra quelli con cui l’Istituto ha rapporti già stabiliti:
Dipartimento di Fisica per “Laboratori di esperienze scientifiche”
Vigili urbani, Legambiente
Doposcuola di quartiere gestiti da enti diversi
Associazione Berardi
Proposte CdZ
Associazione ALETHEIA per attività di laboratorio teatrale per la scuola secondaria
Società sportiva Rugby Milano per attività di potenziamento dell’attività motoria sulle
classi IV e V della scuola primaria
Società CIEF per il potenziamento dell’attività motoria nelle classi II e III della scuola
primaria
Centro sportivo ARES baseball Milano per progetto di attività motoria in tutte le classi
della scuola secondaria
Institut français de Milan per progetto di Conversazione madrelingua francese nelle
classi seconde e per Certificazione DELF nelle classi terze della scuola secondaria
British Council per Certificazioni KET e PET nelle classi terze della scuola secondaria
Dipartimento di Matematica dell'Università degli Studi di Milano per la secondaria
80
Aggiornamento AA.SS. 2016/17; 2017/18 nella secondaria
IBVA per corso di alfabetizzazione alunni neoarrivati
ASPES per Progetto Atletica
Associazione culturale Progetto4
Ordine degli avvocati per Progetto legalità classi terze
Incontro con l’autore: Luigi Garlando (a.s. 2016/17)
Action Theatre
Irish school (a.s. 2017/18)
Teatro del Sole
Università Cattolica per Progetto Family St.A.R. (a.s. 2017/18)
19.3 - ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE (area didattica)
[Organigramma dell’anno scolastico 2015-16]
Collaboratori del Dirigente
Docenti designati direttamente dal Dirigente Scolastico che affida loro o delega incarichi di
carattere gestionale e di organizzazione didattica dei plessi. In caso di assenza del capo d'istituto il
vicario ne svolge le funzioni.
Barbara Quaranta: Primo collaboratore- gestione organizzativa- supporto docenti
Donata Miniati: Coordinamento progetti-Ptof- Supporto organizzativo-orario
Vincenzo Finocchio: Coordinamento sostegno primaria-supporto organizzativo
Ermanno Daolio: Collaboratore e referente di plesso scuola secondaria- gestione organizzativa e
orario
Aggiornamento A.S. 2016-2017
Vincenzo Finocchio: Collaboratore- gestione organizzativa- supporto docenti
Ermanno Daolio: Collaboratore e referente di plesso scuola secondaria- gestione organizzativa e
orario
FUNZIONI STRUMENTALI
Docenti con compiti di organizzazione e coordinamento su progetti specifici:
Laura Bollina: Progetto Antidispersione
Annalisa Salina per Sostegno docenti primaria: attività di aggiornamento, coordinamento della
valutazione e della gestione delle prove INVALSI,
Cristina Samaja per Sostegno docenti primaria: attività per alunni BES e stranieri
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Edoarda Fortina e Monica Cairo: Orientamento –Psicologia Scolastica-Alunni stranieri
Alberto Ordanini: Sostegno docenti per Lim e multimedialità
Daniela Anselmi e Silvia Porcellana: Gestione progetti e Ptof
Aggiornamento A.S. 2016-2017
Daniela Galli: Progetto Antidispersione
Annalisa Salina per Sostegno docenti primaria: attività di aggiornamento, coordinamento della
valutazione e della gestione delle prove INVALSI,
Cristina Samaja per Sostegno docenti primaria: attività per alunni BES e stranieri
– Psicologa Scolastica - Alunni stranieri
Alberto Ordanini: Sostegno docenti per Lim e multimedialità
Daniela Anselmi e Silvia Porcellana: Gestione progetti e Ptof
Altre figure di staff
Donata Miniati: coordinamento progetti primaria-coordinamento commissione orari-
coordinamento PTOF primaria
COMMISSIONI
Gruppi di insegnanti che lavorano su tematiche specifiche per integrare l'offerta formativa o
realizzare aspetti dell'organizzazione scolastica.
Ciascuna commissione ha un coordinatore che riferisce al Collegio. Attualmente le commissioni
esistenti sono:
PRIMARIA SECONDARIA
Commissione Continuità: modalità di raccordo con la scuola dell’infanzia e secondaria
Con la Scuola Materna:
De Magistris con insegnanti delle classi seconde
Con la Scuola Secondaria:
Pietrocola con insegnanti delle classi quinte
Con la Scuola Primaria:
Italiano: Anselmi, Coppola, Salemi
Matematica: Bianchi- Ranzi
Arte: Liguigli
Scienze motorie: Zanotti
Tecnologia: Daolio
Aggiornamento A.S. 2016-2017
PRIMARIA SECONDARIA
Commissione Continuità: modalità di raccordo con la scuola dell’infanzia e secondaria
Con la Scuola Materna:
De Magistris con insegnanti delle classi seconde
Con la Scuola Secondaria:
Galli con insegnanti delle classi quinte
Con la Scuola Primaria:
Italiano: Anselmi, Fortina, Maione, Salemi,
Vignolo
Matematica: Bianchi, Cairo, Pagnotto
Arte: Liguigli, Rho
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Scienze motorie: Zanotti
Lingue straniere: Brusoni, Dondini, Silva
Commissione PTOF: analisi, aggiornamento e stesura del documento
PRIMARIA SECONDARIA
Miniati, Piacentile, Salina, Vacchi Anselmi, Porcellana
Commissione Orari: stesura orari provvisori e definitivi dei docenti e degli specialisti esterni
PRIMARIA SECONDARIA
D'Angelo, Miniati, Rafaniello, Piacentile, Penati Maione, Galli, Salemi
Lingue Straniere (PLS): individuazione migliori strategie per l’insegnamento delle lingue
straniere finalizzato al conseguimento delle certificazioni nella secondaria;
Dondini-Brusoni-Pulvino
Integrazione: criteri di inserimento degli alunni stranieri, protocollo di accoglienza, preparazione
di materiali specifici (esercitazioni-verifiche-griglie di valutazione) ad uso degli insegnanti di
classe, coordinamento di attività dedicate.
Samaja Brusoni- Bianchi- Galli- Montrasio- Pulvino
Sport: organizza le attività preparatorie per la realizzazione dei giochi di scuola, coordina
l'intervento degli specialisti, organizza e gestisce i giochi di scuola.
Romanazzi Zanotti
DVA: coordinamento didattico e organizzativo degli insegnanti di sostegno per favorire l'intervento
in supporto agli alunni diversamente abili. Iniziative di aggiornamento e formazione.
Finocchio Galli - Ordanini – De Michele - D’Onofrio –
Pozzi - Reitano
Aggiornamenti A.S. 2016-2017
Finocchio Galli - Ordanini – Baldo- De Michele - Filogamo
– Oppizzi
83
Formazione classi e accoglienza: raccolta dati, applicazione dei criteri approvati dal Consiglio
di Istituto, con l'intento di formare gruppi-classe equilibrati fra loro ed eterogenei al loro interno.
Stesura finale degli elenchi degli alunni per sezione
È formata dagli insegnanti delle quinte uscenti e
da alcuni insegnanti specialisti
È formata dagli insegnanti di lettere delle classi
seconde, non impegnati negli esami, e da alcuni
insegnanti specialisti
DSA E BES
Samaja Brusoni
SICUREZZA
Barbero Barbero
Aggiornamento A.S. 2016-2017
Zanotti-Liguigli
Aggiornamento A.S. 2016-2017
Commissione orientamento secondaria: si occupa della
distribuzione di materiale informativo per la scelta della scuola
secondaria di secondo grado, promuove la partecipazione degli
studenti alle giornate di "scuola aperta" organizzate dagli istituti
superiori, agli incontri con ex alunni e al campus all’interno del
nostro istituto
Fortina, Cairo, Spinella
Commissione cyberbullismo: organizza incontri rivolti ad alunni,
genitori ed insegnanti ed elabora e condivide con i docenti
dell’Istituto proposte di attività didattiche su questa tematica.
Quest’anno la Commissione ha aderito al progetto “Generazioni
Connesse” che si inserisce nel quadro delle attività svolte dal
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito
del Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del
cyberbullismo a scuola.
Anselmi, Cairo, Daolio,
Fortina
84
REFERENTI DI PROGETTO
PRIMARIA SECONDARIA
CORO
Di Tocco
GIOCHIAMO ALLA GINNASTICA
Romanazzi
MERCATINO DI NATALE
Gigli
Aggiornamento A.S.2016-2017
Piacentile
LENS (potenziamento inglese con
madrelingua)
Aggiornamenti A.S. 2016-2017
Progetto non presente
TEATRO
Fortina
SENZA ZAINO
Agnoletti
COORDINATORI DI INTERCLASSE NELLA PRIMARIA
Nominati ogni anno dal dirigente scolastico, svolgono funzioni di coordinamento e di
rappresentanza del proprio gruppo docente di classi parallele. Presiedono le riunioni di interclasse
con i rappresentanti dei genitori:
CLASSI PRIMARIA
PRIME Taglietti
SECONDE Pelati
TERZE Romanazzi
QUARTE D'Angelo
QUINTE Pietrocola
Aggiornamento A.S.2016-2017
CLASSI PRIMARIA
PRIME Pietrocola
SECONDE Taglietti
TERZE Delgrosso
QUARTE Romanazzi
QUINTE Daleo
85
COORDINATORI E SEGRETARI DI CLASSE NELLA SECONDARIA
Nominati ogni anno dal dirigente scolastico, svolgono funzioni di coordinamento e di
rappresentanza del proprio Consiglio di classe. Presiedono le riunioni del Consiglio di classe, si
fanno carico dell’andamento della classe dal punto di vista disciplinare e prendono eventuali
contatti con la dirigente.
CONSIGLIO DI CLASSE COORDINATORE SEGRETARIO
1° A Salemi Dondini
2° A Vignolo Rho
3° A Bianchi Martinelli
1° B Maione Zanotti
2° B Fortina D’Onofrio
3° B Cairo Ordanini
1° C Caruso Reitano
2° C Porcellana Pulvino
3° C Anselmi Galli
1° D Scelza Liguigli
2° D Spinella Brusoni
3° D Coppola Pozzi
Aggiornamento A.S. 2016-2017
CONSIGLIO DI CLASSE COORDINATORE SEGRETARIO
1° A Bianchi Martinelli
2° A Salemi Dondini
3° A Vignolo Rho
1° B Cairo Galli
2° B Maione Zanotti
3° B Fortina Baldo
1° C Anselmi Brusoni
2° C Caruso Filogamo
3° C Porcellana Pellegatta - Pulvino
2° D Pagnotto Liguigli
3° D Spinella Ordanini
86
RESPONSABILI DEI LABORATORI
Gestiscono le dotazioni materiali e le modalità di utilizzo dei laboratori
RESPONSABILI PRIMARIA
Sensoriale/Sostegno Finocchio
Lingua inglese Miniati
Pittura Fidanza
Alunni stranieri Stefani
Scienze Samaja
Teatro Galli
Multimedialità e LIM Galli
Biblioteca Piacentile
Giardino e Orto Agnoletti-Roncaglio
Matematica Di Tocco
Motoria Romanazzi
Aggiornamento A.S. 2016-2017
RESPONSABILI PRIMARIA
Sensoriale/Sostegno Finocchio
Lingua inglese Miniati
Pittura Fidanza
Alunni stranieri Samaja
Scienze Samaja
Teatro Galli
Multimedialità e LIM Galli
Biblioteca Piacentile-Giardina-Fogli
Giardini e Orto Vacchi- Agnoletti
Matematica Dileo
Motoria Romanazzi
RESPONSABILI SECONDARIA
Orientamento Fortina
PTOF Anselmi-Porcellana
Sicurezza Barbero
Disagio Brusoni-Cairo-Fortina
Stranieri Fortina
Sostegno Galli
Dipartimento e Laboratorio di lingue Dondini
Educazione Stradale/LIM Ordanini
Laboratorio Informatica Daolio
87
AGGIORNAMENTO 2016-2017.
REFERENTI NELLA SECONDARIA:
Sono responsabili dei settori relativi a:
Orientamento Fortina
PTOF Anselmi-Porcellana
Sicurezza Zanotti
Disagio Brusoni
Stranieri Brusoni
Sostegno Galli
Dipartimento e Laboratorio di lingue Dondini
Educazione Stradale/LIM Ordanini
Laboratorio Informatica Daolio
AGGIORNAMENTO a.s. 2017-2018
ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Funzionigramma dell’anno scolastico 2017-18
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Gabriella Ricci
Dirigente Servizi Generali Amministrativi
Sig. Luigi Bertone
Assistenti Amministrativi
Anna Violetta Staffiero Nadia Ravizza
Rita Palmira Perrone Oscar Luigi Zucca
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Docenti – Genitori – Personale ATA
GIUNTA ESECUTIVA
88
STAFF D.S.
Plesso primaria Secondaria di 1° grado
Bollina – De Magistris Daolio – Liguigli
FUNZIONI STRUMENTALI
Area - Funzione
strumentale
Obiettivi - Competenze Referenti
1 – Gestione PTOF
➢ Azioni di controllo e
mantenimento del sistema di
coerenza interna del PTOF
Agnoletti - Porcellana
2 – Supporto alla didattica
➢ INVALSI, valutazione
competenze
Salina e Bianchi
➢ Aggiornamento sito web
dell’Istituto
Liguigli
➢ Sostegno docenti per LIM e
supporti informatici –
secondaria 1° gr
Liguigli – Pagnotto
3 – Interventi e servizi per gli
studenti
➢ Inclusione e benessere Samaja – Brusoni
➢ Antidispersione scolastica
primaria
Galli Daniela
4 – Relazioni con l’esterno
➢ Relazioni con enti,
organizzazioni, esperti, aziende
del territorio al fine di
promuovere attività progettuali,
crescita culturale e formativa
degli alunni e dei docenti
Commissioni e/o Referenti
dei progetti ove previste
relazioni con l’esterno
89
COMMISSIONI
Commissioni comuni
Regolamento Istituto Fidanza e Fanelli (primaria) – Liguigli (secondaria)
Diario d’Istituto Finocchio (primaria) – Liguigli (secondaria)
Primaria
BES Giardina – D’Angelo – Finocchio – Delgrosso
Orario scolastico Penati – D’Angelo – Rafaniello – Finocchio –
(ris. Catanzaro)
Formazione classi prime Penati - Interclassi quinte uscenti
Mercatino Piacentile – Fogli – Taglietti – Catanzaro – Di Natale -
Rafaniello
Biblioteca Piacentile - Giardina
Continuità / Accoglienza
Raccordo infanzia
Interclassi seconde
Secondaria 1° grado
BES Galli Simona - Montrasio
Orario scolastico Salemi – Maione – Galli Simona
Formazione classi prime Docenti non impegnati negli Esami di Stato
Cyberbullismo Zanotti - Anselmi
Orientamento classi terze Spinella – Caruso – Vignolo
Lingue straniere Dondini – Brusoni – Pulvino
COMITATO DI VALUTAZIONE
Neo-immessi e assegnazione bonus docente
Rappresentante docenti CDI Salina (fino al 27 novembre 2017)
Primaria Fanelli
Secondaria Spinella
REFERENTI di plesso per i PROGETTI
Raccolta, verifica coerenza con PTOF, verifica finale complessiva
Primaria Romanazzi
Secondaria Zanotti
REFERENTI SOSTITUZIONE DOCENTI
primaria secondaria
Finocchio - D’Angelo Daolio
TEAM DIGITALE
Animatore digitale Liguigli
Team Pagnotto
Daolio
90
REFERENTI LABORATORI
Primaria
Pittura Fidanza
Scienze Samaja
Matematica Dileo
Orto Agnoletti
Audiovisivi Galli Daniela
Sostegno Finocchio
Palestra Romanazzi
Secondaria
Informatica Pagnotto
Arte Liguigli
Scienze Caruso
Sostegno Galli Simona
Palestra Zanotti
COORDINATORI INTERCLASSI PRIMARIA
PRIME Catanzaro
SECONDE Pietrocola
TERZE Taglietti
QUARTE Fidanza
QUINTE Romanazzi
COORDINATORI CLASSI SECONDARIA 1° gr.
CLASSI DOCENTE COORDINATORE SEGRETARIO
1 A VIGNOLO LAURA RHO GIOVANNA
2 A BIANCHI DEBORA MARTINELLI ALDO
3 A SALEMI LUCIA DONDINI MAICA
1 B SERAFINO GIUSEPPINA ZITO VIVIANA
2 B DE GIAMPAULIS GIULIO GALLI SIMONA
3 B MAIONE SILVIA ZANOTTI ROBERTA
1 C PORCELLANA SILVIA DAOLIO ERMANNO
2 C ANSELMI DANIELA BRUSONI ANNA
3 C CARUSO EMMA DE MICHELE PIERA
1 D SPINELLA VITTORIA VIGLIANISI SALVATORE
3 D PAGNOTTO PAOLO LIGUIGLI ELISABETTA
REFERENTI PROGETTI D’ISTITUTO
Primaria
Musica Di Tocco
Sport Romanazzi
Scuola Senza zaino Agnoletti
Secondaria
Laboratorio teatrale Daolio
91
20. PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE
Il contributo dato dalle famiglie rappresenta per l’Istituto una risorsa essenziale perché solo
attraverso una effettiva condivisione delle proposte educative, nella chiarezza dei rispettivi ruoli, la
scuola può svolgere proficuamente il proprio compito istituzionale. Inoltre l'assunzione di
responsabilità delle famiglie, la disponibilità a confrontarsi con gli insegnanti e il rispetto
scrupoloso delle regole è fondamentale per la crescita e l'educazione degli alunni. Le famiglie
possono partecipare alla vita della scuola nelle forme qui di seguito indicate.
Assemblee e associazionismo
I genitori hanno la possibilità di riunirsi nei locali dell’Istituto secondo le forme indicate dal
regolamento e di associarsi per contribuire alla vita della comunità scolastica. Nella scuola è
presente una “Associazione Genitori”, costituita nell’anno scolastico 2008-09, che organizza e
gestisce attività diverse quali le feste della scuola. La scuola favorisce l’associazionismo fra i
genitori inteso come risorsa ed efficace forma di partecipazione alla vita della scuola. Ne riconosce
finalità ed intenti come indicati nello statuto fondativo.
Rappresentanza
Di norma, a scadenza triennale, i genitori eleggono i loro rappresentanti nell'organo di gestione
della scuola, il Consiglio di Istituto, che è formato da membri appartenenti a tutte le componenti
scolastiche. Il presidente del Consiglio è un genitore.
Annualmente in ciascuna classe vengono eletti genitori rappresentanti, uno nella primaria e quattro
nella secondaria, che hanno compiti organizzativi concreti:
✓ Di contatto diretto con gli insegnanti e gli uffici amministrativi
✓ Di tramite tra i docenti e gli altri genitori
✓ Partecipano ai Consigli di classe previsti a tal fine (secondaria)
✓ Intervengono in caso di sanzioni disciplinari gravi (secondaria)
Colloqui e incontri nella primaria
A scadenze bimensili la scuola organizza colloqui individuali tra gli insegnanti e le famiglie per
dare informazione sull'andamento degli allievi. A scadenza quadrimestrale vengono consegnati e
illustrati i documenti di valutazione.
Periodicamente si svolgono assemblee di classe tra i genitori e gli insegnanti per discutere
tematiche relative alla programmazione e alla gestione didattica.
Delle date di tutti questi incontri viene data informazione scritta all'inizio dell'anno scolastico.
92
Colloqui e incontri nella secondaria
La scuola secondaria prevede un incontro conoscitivo a settembre con tutti i genitori degli alunni
delle classi prime e, se gli insegnanti lo ritengono opportuno, anche con i genitori delle classi
seconde e terze.
Nei mesi di novembre e di aprile vengono consegnati i “pagellini interquadrimestrali”, per
informare le famiglie sull’andamento didattico-disciplinare dei propri figli: a novembre durante
l’assemblea di classe con tutti i genitori, mentre ad aprile il pagellino viene consegnato direttamente
agli alunni con segnalazione di eventuali carenze che possono compromettere l’esito positivo
dell’anno scolastico.
A febbraio e a giugno viene consegnata la “pagella quadrimestrale”, dall’anno scolastico 2013-14
in formato elettronico. Per tutto l’anno scolastico ciascun docente riceve i genitori per un’ora alla
settimana secondo calendario consegnato alle famiglie.
Iniziative nella primaria
Alcune particolari attività coordinate della scuola (gestione della biblioteca, mercatino di Natale,
specifiche attività di classe) sono realizzate con la partecipazione attiva di genitori volontari che
affiancano gli insegnanti nell’organizzazione e/o gestiscono direttamente le iniziative.
Iniziative nella secondaria
I genitori partecipano all’organizzazione dell’Open day in periodo pre-natalizio e alla festa di fine
anno contribuendo all’allestimento di spettacoli teatrali, a concorsi di pittura, scrittura, fotografia e
di libere creazioni realizzate con materiale riciclato, vendita di libri usati, lotteria.
A totale carico dei genitori è la preparazione del banchetto di ristoro per tutti gli ospiti interni ed
esterni alla scuola.
Festa di fine anno della scuola
La festa di fine anno è momento di incontro comune di genitori e alunni delle due scuole.
La festa è anche occasione di raccolta fondi per finanziare i progetti di scuola.
Si svolge a conclusione delle lezioni, a cura della Commissione Festa e dell’Associazione genitori.
Conta numerose attività sportive e ricreative per bambini e adulti, quali ad esempio:
✓ marcia non competitiva
✓ giochi ed attività varie
✓ giochi sportivi
✓ estrazione a premi laboratori artigianali
✓ concorso fotografico
✓ concorso di pittura
✓ caccia al tesoro
✓ esposizione di lavori degli alunni
✓ presentazione di filmati relativi ad attività svolte nel corso dell’anno
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Il mercatino di Natale nella primaria
In occasione della ricorrenza natalizia la scuola si impegna in un'iniziativa benefica con la
preparazione e la vendita di manufatti prodotti dai bambini e da alcuni genitori. I genitori volontari
gestiscono la vendita degli oggetti e delle torte, e il ricavato viene gestito dall'associazione.
94
21. ALLEGATI
Sono parte integrante del documento i seguenti allegati:
ALLEGATO 1: Atto di indirizzo per il triennio 2016/2019 a cura del Dirigente Scolastico
ALLEGATO 2: Atto d’Indirizzo del 13 ottobre 2017 a cura del Dirigente Scolastico
ALLEGATO 3: Piano della formazione triennale
ALLEGATO 4: Piano Annuale di Inclusività A.S. 2015-16
ALLEGATO 5: Piano Annuale di Inclusività A.S. 2016-17
ALLEGATO 6: Piano di Miglioramento
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21.1 - ALLEGATO 1 - Atto di indirizzo per il triennio 2016/2019 a cura del Dirigente
Scolastico
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "CINQUE GIORNATE "
VIALE MUGELLO, 5 - 20137 MILANO
Codice meccanografico MIIC8DX00L – codice fiscale 80114030150
Scuola primaria viale Mugello,5-Tel.0288448734-02/7384935- fax 02/7491421
Scuola secondaria di 1° grado via Cipro, 2 Milano Tel.0288448775-fax.0288448779
e-mail [email protected] – [email protected]
sito internet: www.iccinquegiornate.gov.it
Oggetto: Atto di indirizzo al Collegio dei Docenti riguardante la definizione e la
predisposizione del piano triennale dell'offerta formativa triennio 2016/17, 2017-18 e 2018-19.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l'autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;
VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l'autonomia scolastica;
VISTA la Legge n. 107 del 2015, che ha ricodificato l'art. 3 del DPR 275/1999 Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione;
VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;
CONSIDERATO CHE
gli elementi da "tenere insieme" sono:
• richieste del territorio e dell'utenza,
• risultanze del RAV, in termini di cose che "devono" migliorare;
• risorse dell'organico dell'autonomia;
E CHE
le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla valorizzazione dell'autonomia scolastica, che
trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell'offerta formativa triennale;
le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, prevedono che le istituzioni scolastiche, con la
partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale
dell'Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 201819;
il Dirigente Scolastico esprime gli indirizzi generali al Collegio:
il Collegio dei Docenti elabora il PTOF sulla base di tali Indirizzi,
il Consiglio d'Istituto approva,
il Dirigente Scolastico effettua le conseguenti scelte di gestione e di amministrazione;
il Dirigente Scolastico effettua le necessarie integrazioni ed aggiornamenti annuali all'atto di
indirizzo sulle scelte di gestione e di amministrazione;
96
ATTESO CHE
• gli indirizzi del Piano vengono definiti dal dirigente scolastico che, in proposito, attiva rapporti
con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali;
• il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre;
per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le istituzioni scolastiche si possono avvalere
• di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione;
TENUTO CONTO
di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale interno alla scuola e con le diverse
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio;
VISTO Il precedente Atto di indirizzo a firma del Dirigente Scolastico, dott.ssa Rosamaria Maiurano e già proposto al
Collegio dei docenti del 1/12/ 2015;
CONSIDERATO che si rende necessario un aggiornamento ed integrazione al precedente Atto di indirizzo:
DETERMINA
DI FORMULARE AL COLLEGIO DOCENTI, per la elaborazione del Piano Triennale
dell'Offerta Formativa, per il triennio. 2016/17, 2017-18 e 2018-19, i seguenti indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione, come previsto dai nuovi Ordinamenti.
Il Piano dell'offerta formativa triennale deve comprendere:
• le opzioni metodologiche e le linee di sviluppo didattico-educativo della programmazione
curricolare e l'ampliamento dell'offerta formativa;
le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA; il fabbisogno di organico
funzionale dell'autonomia;
• la partecipazione alla Programmazione PON 2014-2020 in riferimento al PNSD e alla costituzione del Team
Digitale
LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE deve essere articolata:
• nel rispetto della normativa prescritta dalla L. 59/1997, DPR 275/99, L. 107/2015 ( la Buona scuola ), L.
53/2003 e D.Lgs 59/2004, D.M. settembre 2007 (le Indicazioni Nazionali del 2010 ) e L. 169/2008,e i relativi
Regolamenti attuativi DPR 122/2009, DPR 81/2009, D.P.R. 89/2009
D.P.R. 89/2010;
• con chiaro riferimento alla vision e mission condivisa,
NELLA PROGETTAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE SI DEVE TENER PRESENTI LE
SEGUENTI PRIORITÀ INDIVIDUATE MEDIANTE IL RAV:
• Rendere il curricolo per competenze uno strumento di lavoro generalizzato per tutti i docenti;
• Potenziare le abilità degli studenti in italiano, matematica e in lingua inglese e ridurre il gap formativo e di
acquisizione delle competenze;
• Elaborare criteri oggettivi di valutazione comuni per tutte le discipline;
• Generalizzare la pratica di didattiche innovative con l'utilizzo didattico delle TIC e la partecipazione a corsi
di formazione e a reti di scuole per l'implementazione e diffusione delle buone
• Motivare e rimotivare gli alunni alla puntualità nelle consegne e nell'esecuzione dei compiti e al rispetto delle
regole di cittadinanza attiva;
• Strutturare un percorso sistematico di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni e/o
97
talenti;
• Implementare azioni di continuità tra la Scuola primaria e la Scuola Secondaria;
• Garantire la pluralità culturale e il rispetto dei diversi orientamenti religiosi degli alunni e famiglie;
SI POTRÀ INSERIRE NEL PIANO ALCUNI DEI SEGUENTI OBIETTIVI (L. 107/2015 c.7)
valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo dei laboratori;
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e democratica;
potenziamento delle competenze nella musica, nell'arte, nel cinema;
valorizzazione dell'educazione interculturale, alla pace e al rispetto delle differenze;
rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale;
potenziamento delle discipline motorie;
sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio, soprattutto nell'ottica
dell'inclusione nei riguardi di alunni BES/DSA;
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione; -valorizzazione
della scuola intesa come comunità attiva, aperta e collaborativa con il territorio;
apertura pomeridiana delle scuole, con attività anche estive (campus sportivo) anche in vista del PNSD, delle
attività programmate dal Centro Sportivo Scolastico;
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati/personalizzati;
individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni;
definizione di un sistema di orientamento.
INOLTRE, LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA-DIDATTICA POTRÀ PREVEDERE:
✓ la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina;
✓ la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo;
✓ garantire l'apertura pomeridiana della scuola;
✓ l'articolazione di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o rimodulazione del monte orario
rispetto a quanto indicato al DPR n. 89 del 2009';
✓ nei periodi di sospensione dell'attività didattica (periodo estivo), l'istituto in sinergia con gli enti locali
promuoverà attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgersi negli edifici scolastici e
fuori
✓ percorsi didattici personalizzati e individualizzati: PDP - PEI
✓ adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati di cui all'art. 7 del DPR
275/99
Per quanto riguarda il Piano di formazione in servizio dei docenti (comma 124) il PTOF dovrà contenere le priorità del
Collegio dei docenti da valutare con il Piano Nazionale di Formazione MIUR. Tenuto conto comunque dei progetti già
approvati dal Collegio docenti, degli obiettivi di miglioramento e degli indirizzi sopra indicati, l'attività di formazione
in servizio deve privilegiare le attività interne all'istituto per il miglioramento di un linguaggio comune fra i docenti e
avere come filoni prioritari lo sviluppo delle competenze nella valutazione, lo sviluppo della didattica con le TIC e
l'aggiornamento sulla metodologia dell'inclusione e dell'empatia.
I VIAGGI D'ISTRUZIONE, scambi culturali, l'attività teatrale, le attività sportive sempre in riferimento al PTOF e
alla valorizzazione e difesa del territorio locale, regionale e nazionale;
98
LE ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO rivolte alle classi III in collaborazione con le scuole secondarie di
secondo grado;
LA FORMAZIONE TUTELA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO:
attivazione, nel rispetto della normativa vigente, di appositi corsi di formazione in materia di tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in favore del personale scolastico e degli studenti, nei limiti delle
risorse disponibili, secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
LA COMUNICAZIONE PUBBLICA cioè l'insieme di attività rivolte:
1. a rendere visibili (garanzia di trasparenza ed accessibilità) al territorio le comunicazioni, azioni e le
iniziative sviluppate dall'Istituto;
2. ad acquisire le percezioni sulla qualità del servizio erogato alla collettività.
In questo processo di integrazione-relazione, saranno utilizzati differenti mezzi di comunicazione:
• miglioramento del sito web per rendere visibile l'offerta formativa dell'istituto, le pubblicazioni di newsletter
informative curate sia dai docenti che dagli studenti, tutte le deliberazioni, l'anagrafe delle prestazioni, albo
pretorio, filmati e lezioni in video conferenza per articolare e contestualizzare meglio le Unità di
apprendimento visibili da casa dalle famiglie, finalizzate al miglioramento della mediazione didattica -
curricolare;
• Convegni, seminari, Open day, attività finalizzate a rendere pubblica la mission e la vision dell'intero
microsistema scuola territorio famiglia.
SERVIZI AMMINISTRATIVI GENERALI:
L' AMMINISTRAZIONE deve essere improntata ai criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, nonché, ai
principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche. L'orario
di servizio dovrà essere funzionale allo svolgimento dell'attività complessiva della scuola e rispondere all'esigenza
dell'utenza con apertura al pubblico anche un pomeriggio a settimana.
IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno (disciplinata dall'art. 40 del D.I. 44/2001) dovrà avvenire
nel rispetto dei criteri approvati con relativo regolamento, e dopo aver accertato la mancanza di personale interno con
pari professionalità e i casi che rendono incompatibili gli insegnamenti e sulla base di criteri che garantiscano il
massimo della professionalità;
• compensi per attività aggiuntive devono corrispondere a prestazioni effettivamente rese, risultanti da riscontri
oggettivi e verificabili, e devono essere corrisposti nei tempi concordati, a seguito delle reali riscossioni e nei
provvedimenti di attribuzione, che devono essere emanati prima della prestazione, sulla base della
disponibilità degli interessati e dei criteri stabiliti dalla Contrattazione Integrativa d'Istituto.
• Le FF.SS. individuate dal Collegio dei Docenti, i Collaboratori del DS, le Funzioni Strumentali, i Coordinatori
di Classe, i Responsabili dei progetti costituiranno i "nodi di raccordo" tra l'ambito gestionale e l'ambito
didattico, al fine di garantire la piena attuazione del piano.
Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli Atti, reso noto agli altri OO.CC. competenti e
pubblicato al sito WEB della scuola.
Il presente Atto può subire ulteriori modifiche/aggiornamenti o integrazioni annuali, come previsto dalla normativa di
riferimento.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Gabriella Ricci
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi
e per gli effetti dell’art. 3, c. 2, D. Lgs. n. 39/1993)
99
21.2 - ALLEGATO 2: Atto d’Indirizzo del 13 ottobre 2017 a cura del Dirigente Scolastico
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "CINQUE GIORNATE "
VIALE MUGELLO, 5 - 20137 MILANO
Codice meccanografico MIIC8DX00L – codice fiscale 80114030150
Scuola primaria viale Mugello,5-Tel.0288448734- fax 02/7491421
Scuola secondaria di 1° grado via Cipro, 2 Milano Tel.0288448775-fax.0288448779
e-mail [email protected] – [email protected]
sito internet: www.iccinquegiornate.gov.it
Prot: 2760
Data:13-10-2017
Ai Docenti
Agli Atti della Scuola
Al Sito
ATTO D’INDIRIZZO
e linee guida per l’integrazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi del
D. Lgs. n. 165/2001 e della legge 107/2015.
Anno Scolastico 2017/2018
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTI
• il DPR 297/1994, Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione;
• la Legge 59/1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;
• il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;
• il D.L.vo 165/2001 e ss.mm. ed integrazioni;
100
• il DPR 89/2009, recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola
dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’art. 64, c. 4, del DL 112/2008, convertito, con
modificazioni, dalla L 133/2009;
• gli artt. 26, 27, 28 e 29 del CCNL Comparto Scuola;
• le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012;
• la Legge 107/2015, con le modifiche introdotte alla previgente normativa;
• i Decreti attuativi della Legge 107/2015 ed in particolare i Decreti Legislativi n.62/2017 e n.66/2017;
E CHE
❖ le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla valorizzazione dell'autonomia scolastica,
che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell'offerta formativa
triennale;
❖ le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, prevedono che le istituzioni scolastiche, con la
partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale
dell'Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 201819;
❖ il Dirigente Scolastico esprime gli indirizzi generali al CD:
il Collegio dei Docenti elabora il PTOF sulla base di tali indirizzi,
il Consiglio d'Istituto approva,
il Dirigente Scolastico effettua le conseguenti scelte di gestione e di amministrazione;
il Dirigente Scolastico effettua le necessarie integrazioni ed aggiornamenti annuali all'atto di
indirizzo sulle scelte di gestione e di amministrazione;
ATTESO CHE
❖ gli indirizzi del Piano vengono definiti dal dirigente scolastico che, in proposito, attiva rapporti con i soggetti
istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali;
❖ il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre;
❖ per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le istituzioni scolastiche si possono avvalere di un
organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione;
TENUTO CONTO
di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale interno alla scuola e con le diverse
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio;
VISTO Il precedente Atto di indirizzo a firma del Dirigente Scolastico, dott.ssa Rosamaria Maiurano e già proposto
al Collegio dei docenti del 1/12/ 2015;
CONSIDERATO che si rende necessario un aggiornamento ed integrazione al precedente Atto di indirizzo:
EMANA
il seguente atto di indirizzo e le seguenti linee guida al Collegio dei Docenti.
101
PRINCIPI GENERALI PER L’ELABORAZIONE DEL P.T.O.F.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, inteso come sistema dei diversi percorsi organizzati miranti a conseguire
gli obiettivi istituzionali e quelli propri di sviluppo e di significativa identità della nostra scuola sul territorio, sarà
orientato all’innalzamento dei livelli di conoscenza, abilità e competenza degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli
stili di apprendimento di ciascuno. L’azione dell’istituzione scolastica è espressione dell’autonomia della comunità
professionale e territoriale, valorizza il contributo di tutte le componenti della comunità scolastica, è orientata
all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Il metodo di lavoro sarà improntato a collaborazione e
partecipazione, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle competenze degli organi collegiali e delle istanze
degli alunni e delle loro famiglie.
Si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise all'interno della comunità scolastica e la
definizione di momenti comunicativi atti a renderle note anche all'esterno, coinvolgendo nel progetto formativo le
famiglie e il territorio.
Il Dirigente scolastico dopo un’attenta analisi del documento di autovalutazione, ritiene di dover individuare
come prioritari i seguenti punti:
Applicazione del Decreto legislativo n. 62/2017 che stabilisce le norme in materia di valutazione e certificazione
delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della L.
107/2015.
Con riferimento al succitato Decreto Legislativo si indicano gli indirizzi orientativi che il Collegio deve tener
conto per l’attività di valutazione degli alunni:
o Definizione dei criteri e delle modalità di valutazione (art.4 del DPR n.275/99; art.1, comma 2 D.lgs
62/2017)
1) Valutazione degli apprendimenti nel primo Ciclo (art.2 D.lgs 62/2017)
a) definizione dei descrittori dei differenti livelli di apprendimento;
b) condivisione dei descrittori per la valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica(per la redazione
della “speciale nota” di cui all’art.309 del D.Lgs. n.297 del 1994);
c) definizione dei giudizi sintetici per la valutazione delle attività alternative all’insegnamento della Religione
Cattolica (per la redazione della nota di cui al comma 7 dell’art.2 del D.Lgs. n.62 del 2017, indicante
l’interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti);
d) definizione delle modalità per la valutazione degli insegnamenti curricolari per gruppi di alunni e alunne;
e) definizione delle modalità di valutazione delle attività e degli insegnamenti finalizzati all’ampliamento e
all’arricchimento dell’offerta formativa;
2) Definizione delle specifiche strategie da attivare per il miglioramento dei livelli di apprendimento
parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. (art.2, c. 2 D.Lgs. n.62/2017);
3) Valutazione del comportamento (artt.1 e 2 D.Lgs. n.62/2017)
a) definizione dei giudizi sintetici;
b) individuazione delle competenze di cittadinanza che la scuola intende valutare;
c) determinazione delle iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti
positivi delle alunne e degli alunni con il coinvolgimento attivo dei genitori.
3) Definizione delle attività svolte nell’ambito di cittadinanza e costituzione che saranno oggetto di
valutazione.
102
5) Definizione delle modalità di comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla valutazione del
percorso scolastico:
a) individuazione delle modalità con cui verranno gestiti i rapporti scuola-famiglia, i colloqui, le informazioni
sui risultati intermedi e finali e gli strumenti per la comunicazione.
6) Certificazione delle competenze (art.9 D.Lgs. n.62/2017).
I risultati della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per ri-orientare la programmazione e
progettare interventi didattici mirati.
• Applicazione del Decreto Legislativo n.66/2017 che stabilisce le norme per la promozione dell'inclusione
scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della L.
107/2015.
• Definizione di un curricolo verticale d’Istituto nel rispetto delle Indicazioni Nazionali per il curricolo
(2012).
• Sviluppo delle attività di continuità tra gradi di scuola successivi/precedenti.
• Integrazione dei percorsi formativi rivolti agli insegnanti con la seguente tematica:
valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione;
Il Piano dell'offerta formativa triennale deve comprendere:
• le opzioni metodologiche e le linee di sviluppo didattico-educativo della programmazione
curricolare e l'ampliamento dell'offerta formativa;
• le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA
il fabbisogno di organico funzionale dell'autonomia;
• la partecipazione alla Programmazione PON 2014-2020 in riferimento al PNSD e alla costituzione del Team
Digitale
LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE deve essere articolata:
• nel rispetto della normativa prescritta dalla L. 59/1997, DPR 275/99, L. 107/2015 (la Buona scuola), L.
53/2003 e D.Lgs 59/2004, D.M. settembre 2007 (le Indicazioni Nazionali del 2010 ) e L. 169/2008,e i relativi
Regolamenti attuativi DPR 122/2009, DPR 81/2009, D.P.R. 89/2009, D.P.R. 89/2010;
• con chiaro riferimento alla vision e mission condivisa
NELLA PROGETTAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE SI DEVE TENER PRESENTI LE
SEGUENTI PRIORITÀ INDIVIDUATE MEDIANTE IL RAV:
• Rendere il curricolo per competenze uno strumento di lavoro generalizzato per tutti i docenti;
• Potenziare le abilità degli studenti in italiano, matematica e in lingua inglese e ridurre il gap formativo e di
acquisizione delle competenze;
• Elaborare criteri oggettivi di valutazione comuni per tutte le discipline;
103
• Generalizzare la pratica di didattiche innovative con l'utilizzo didattico delle TIC e la partecipazione a corsi
di formazione e a reti di scuole per l'implementazione e diffusione delle buone
• Motivare e rimotivare gli alunni alla puntualità nelle consegne e nell'esecuzione dei compiti e al rispetto delle
regole di cittadinanza attiva;
• Strutturare un percorso sistematico di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni e/o
talenti;
• Implementare azioni di continuità tra la Scuola primaria e la Scuola Secondaria;
• Garantire la pluralità culturale e il rispetto dei diversi orientamenti religiosi degli alunni e famiglie;
Il Ds ritiene di confermare inoltre i seguenti punti già individuati:
• organizzazione di un ambiente di apprendimento che consenta riflessione e capacità critica, partecipazione
e cooperazione, creatività in particolare attraverso:
a) la diffusione di metodologie didattiche attive, individualizzate e personalizzate che valorizzino stili e
modalità affettive e cognitive individuali;
b) la promozione di situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e
fra pari, lavoro in gruppo);
• attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo anche mediante la condivisione di regole di
comportamento, con l’adozione di specifiche strategie soprattutto per la promozione delle competenze
sociali e civiche;
• sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza;
• ampliamento e potenziamento dell’offerta formativa attraverso la promozione di attività tendenti ad
approfondire alcune delle discipline curriculari: valorizzare la matematica, la lingua italiana, le lingue
straniere, la prima alfabetizzazione informatica con l’utilizzo di risorse interne all’Istituto;
• attività per il recupero delle abilità di base in ambito curricolare ed extracurricolare;
• strategie orientate all’inclusione degli studenti con disabilità, con DSA, con svantaggio socio-economico,
linguistico, culturale (L. 170/2010; Linee Guida del 12/7/2011; Direttiva Ministeriale del 27/12/2012; D.Lgs
66/2017), all’accoglienza degli studenti stranieri di recente immigrazione, prevedendo percorsi mirati alla
conoscenza della lingua italiana;
• potenziamento delle eccellenze anche grazie a percorsi personalizzati;
• standardizzazione per tutte le classi delle verifiche periodiche in parallelo che siano coerenti con i criteri di
valutazione previsti dal comma 4 dell’art.4 del D.P.R. n. 275/99 e dal D.lgs 62/2017 adottati nel sistema di
valutazione di Istituto;
• valorizzazione dell’identità storico-culturale locale, anche attraverso la ricerca, lo studio la catalogazione ed
esposizione di oggetti della tradizione territoriale;
• promozione e sviluppo dei principi e dei valori della cittadinanza, della solidarietà, dell’accoglienza,
formazione della persona secondo i principi e i valori della Costituzione Italiana, della Carta dei Diritti
dell’Unione Europea, della Carta Internazionale dei Diritti umani;
• valorizzazione in tutte le programmazioni educative e disciplinari della tematica del rispetto per se stessi
(educazione sanitaria e cura del proprio benessere psicofisico), per gli altri (legalità ed educazione affettiva) e
per l’ambiente (ecologia);
• valorizzazione del sentimento e della consapevolezza di appartenenza alla Nazione italiana ed all’Unione
Europea;
104
• prosecuzione dei progetti che hanno caratterizzato l’Istituto, connotati da un elevato livello partecipativo e
qualitativo quali ad esempio le iniziative volte a promuovere la legalità, a valorizzare il confronto tra culture,
il rispetto per l’ambiente;
• raccordo e coerenza tra le scelte curricolari, le attività di recupero/sostegno/potenziamento, i progetti di
ampliamento dell'offerta formativa, le finalità e gli obiettivi previsti nel PTOF al fine di assicurare unitarietà
dell'offerta formativa e, il più possibile, congruenza ed efficacia dell'azione didattica ed educativa
complessiva;
• potenziamento delle strategie dell’orientamento;
• implementazione di forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe
in atto da singoli o gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli alunni;
• valorizzazione dei dipartimenti disciplinari/gruppi di lavoro quali luoghi di scelte culturali all'interno della
cornice istituzionale, di confronto metodologico, di produzione di materiali, di proposte di
formazione/aggiornamento, di individuazione degli strumenti e modalità per la rilevazione degli standard di
apprendimento;
• valorizzazione ed ottimizzazione delle risorse professionali e strumentali;
• intensificazione della collaborazione con Enti, Associazioni, soggetti esterni, imprese, esperti del mondo della
cultura;
• trasparenza delle azioni e dei percorsi e di corresponsabilità dei risultati rispetto ai genitori;
• potenziamento dei livelli di sicurezza e prevenzione degli infortuni.
SI POTRÀ INSERIRE NEL PIANO ALCUNI DEI SEGUENTI OBIETTIVI (L. 107/2015 c.7)
valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo dei laboratori;
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e democratica;
potenziamento delle competenze nella musica, nell'arte, nel cinema;
valorizzazione dell'educazione interculturale, alla pace e al rispetto delle differenze;
rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale;
potenziamento delle discipline motorie;
sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio, soprattutto nell'ottica
dell'inclusione nei riguardi di alunni BES/DSA;
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione; -valorizzazione
della scuola intesa come comunità attiva, aperta e collaborativa con il territorio;
apertura pomeridiana delle scuole, con attività anche estive (campus sportivo) anche in vista del PNSD, delle
attività programmate dal Centro Sportivo Scolastico;
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati/personalizzati;
individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni;
definizione di un sistema di orientamento.
INOLTRE, LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA-DIDATTICA POTRÀ PREVEDERE:
✓la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina;
105
✓la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo;
✓garantire l'apertura pomeridiana della scuola;
✓l'articolazione di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o rimodulazione del monte orario
rispetto a quanto indicato al DPR n. 89 del 2009';
✓Nei periodi di sospensione dell'attività didattica (periodo estivo), l'istituto in sinergia con gli enti locali promuoverà
attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgersi negli edifici scolastici e fuori
• Percorsi didattici personalizzati e individualizzati: PDP - PEI
• Adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati di cui all'art. 7 del
DPR 275/99
Per quanto riguarda il Piano di formazione in servizio dei docenti (comma 124) il PTOF dovrà contenere le priorità
del Collegio dei docenti da valutare con il Piano Nazionale di Formazione MIUR. Tenuto conto comunque dei
progetti già approvati dal Collegio docenti, degli obiettivi di miglioramento e degli indirizzi sopra indicati, l'attività di
formazione in servizio deve privilegiare le attività interne all'istituto per il miglioramento di un linguaggio comune fra
i docenti e avere come filoni prioritari lo sviluppo delle competenze nella valutazione, lo sviluppo della didattica
con le TIC e l'aggiornamento sulla metodologia dell'inclusione e dell'empatia.
I VIAGGI D'ISTRUZIONE, scambi culturali, l'attività teatrale, le attività sportive sempre in riferimento al PTOF e
alla valorizzazione e difesa del territorio locale, regionale e nazionale;
LE ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO rivolte alle classi III in collaborazione con le scuole secondarie di secondo
grado;
LA FORMAZIONE TUTELA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO:
attivazione, nel rispetto della normativa vigente, di appositi corsi di formazione in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro in favore del personale scolastico e degli studenti, nei limiti delle risorse disponibili,
secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
LA COMUNICAZIONE PUBBLICA cioè l'insieme di attività rivolte:
1. a rendere visibili (garanzia di trasparenza ed accessibilità) al territorio le
comunicazioni, azioni e le iniziative sviluppate dall'Istituto;
2. ad acquisire le percezioni sulla qualità del servizio erogato alla collettività.
In questo processo di integrazione-relazione, saranno utilizzati differenti mezzi di comunicazione:
• miglioramento del sito web per rendere visibile l'offerta formativa dell'istituto, le pubblicazioni di
newsletter informative curate sia dai docenti che dagli studenti, tutte le deliberazioni, l'anagrafe delle
prestazioni, albo pretorio, filmati e lezioni in video conferenza per articolare e contestualizzare meglio le
106
Unità di apprendimento visibili da casa dalle famiglie, finalizzate al miglioramento della mediazione
didattica -curricolare;
• Convegni, seminari, Open day, attività finalizzate a rendere pubblica la mission e la vision dell'intero
microsistema scuola territorio famiglia.
SERVIZI AMMINISTRATIVI GENERALI:
L' AMMINISTRAZIONE deve essere improntata ai criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, nonché,
ai principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche.
L'orario di servizio dovrà essere funzionale allo svolgimento dell'attività complessiva della scuola e rispondere
all'esigenza dell'utenza con apertura al pubblico anche un pomeriggio a settimana.
IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno (disciplinata dall'art. 40 del D.I. 44/2001) dovrà
avvenire nel rispetto dei criteri approvati con relativo regolamento, e dopo aver accertato la mancanza di personale
interno con pari professionalità e i casi che rendono incompatibili gli insegnamenti e sulla base di criteri che
garantiscano il massimo della professionalità;
• compensi per attività aggiuntive devono corrispondere a prestazioni effettivamente rese, risultanti da riscontri
oggettivi e verificabili, e devono essere corrisposti nei tempi concordati, a seguito delle reali riscossioni e nei
provvedimenti di attribuzione, che devono essere emanati prima della prestazione, sulla base della disponibilità
degli interessati e dei criteri stabiliti dalla Contrattazione Integrativa d'Istituto.
Le FF.SS. individuate dal Collegio dei Docenti, i Collaboratori del DS, le Funzioni Strumentali, i Coordinatori di
Classe, i Responsabili dei progetti costituiranno i "nodi di raccordo" tra l'ambito gestionale e l'ambito didattico, al fine
di garantire la piena attuazione del piano.
Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli Atti, reso noto agli altri OO.CC. competenti e
pubblicato al sito WEB della scuola.
Il presente Atto può subire ulteriori modifiche/aggiornamenti o integrazioni annuali, come previsto dalla normativa di
riferimento.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Gabriella Ricci
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi
e per gli effetti dell’art. 3, c. 2, D. Lgs. n. 39/1993)
107
21.3 - ALLEGATO 3: Piano della formazione triennale
PIANO DELLA FORMAZIONE
Per il triennio 2017-2019
La legge 107/2015, nella prospettiva di una piena attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche,
richiede ad ogni scuola di elaborare un Piano dell'offerta formativa (riferito agli anni scolastici 2016-17,
2017-18, 2018-19), che contenga tutte le scelte curricolari, di organizzazione, di gestione delle risorse
umane, ivi compresa la progettazione delle azioni formative per il personale in servizio.
La formazione in servizio ai sensi della nuova legge è "obbligatoria, permanente e strutturale" è connessa
alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione dell'Istituzione scolastica e per
la crescita professionale del personale stesso.
Il MIUR, a partire dal 2016, metterà annualmente a disposizione delle scuole, singole o associate in rete, risorse per
accompagnare le politiche formative dell'Istituto e del territorio attraverso il Piano
Nazionale di Formazione (comma 124 della legge 107 cit.)
Come richiesto dal comma 124 della legge 107 e dal Piano della Formazione 2016, si declinano le priorità per la
formazione in servizio dei docenti e del personale ATA per il prossimo triennio. Le priorità riguardano le azioni
formative garantite dal MIUR e sviluppate attraverso le diverse modalità a disposizione (es. scuole-polo, gara
nazionale, chiamata alle università, progettazione degli ambiti, etc.) e con differenti partner. Le azioni indicate
discendono dal RAV e dalle priorità del Piano di Miglioramento di istituto, integrate dai bisogni formativi espressi dai
docenti.
Il piano formativo dell’IC Cinque Giornate si concretizzerà in azioni e percorsi descritti nelle priorità considerando
sia quelli proposti e realizzati direttamente dal MIUR, che quelli progettati a livello di scuola e in rete. Le unità
formative per le singole azioni saranno stabilite in sede di programmazione della Rete di Ambito o con gli esperti
individuati dall’Istituzione Scolastica nel caso di formazione autonoma.
OBIETTIVI DEL PIANO
Rafforzare la capacità di ogni scuola di utilizzare risorse umane, risorse didattiche, risorse finanziarie per migliorare
la qualità della didattica e gli apprendimenti degli allievi;
• Caratterizzare la scuola come comunità professionale impegnata nella progettazione partecipata, gestione e
valutazione della propria offerta formativa, anche attraverso la formazione di nuove figure con particolari funzioni
(referenti, tutor, responsabili di aree di lavoro);
• Promuovere forme di leadership educativa favorendo il lavoro collaborativo tra gli insegnanti, la formazione di staff,
il presidio dell’autonomia di ricerca e innovazione, i rapporti con la dirigenza scolastica;
• Arricchire l’offerta formativa di progetti correlati con gli apprendimenti disciplinari e le competenze curricolari;
• Sensibilizzare i docenti ed il personale della scuola verso l’utilizzo delle opportunità offerte dalla piena attuazione
dell’autonomia (organico potenziato, piano triennale, flessibilità organizzativa, figure di coordinamento, fondi di
incentivazione, formazione di istituto);
108
• Sostenere lo sviluppo di una cultura dell’autonomia tra gli operatori scolastici e nella comunità sociale, per favorire
le azioni di rete, i partenariati, la progettazione partecipata, la governance territoriale dell’offerta formativa;
• Sperimentare ed implementare modelli organizzativi e di gestione degli spazi innovativi anche finalizzati a nuove
modalità di lavoro d’equipe (aule laboratorio, spazi alternativi all’aula, diversi moduli orari, diversa scomposizione
del gruppo classe, ecc).
DESTINATARI
Referenti di istituto, funzioni strumentali, figure di coordinamento, tutor, per presidiare i processi organizzativi e
didattici, finalizzati al miglioramento dell’insegnamento e dei risultati scolastici;
• Docenti, consigli di classe, dipartimenti impegnati nei progetti di arricchimento, differenziazione e
individualizzazione dell’insegnamento e in processi di innovazione delle metodologie e delle didattiche;
• Dirigente scolastico;
• Personale ATA.
Programmazione dei curricoli per competenze Docenti
Promuovere la connessione tra progettazione dei curricoli,
azione didattica in classe, valutazione formativa e
certificazione degli apprendimenti;
Docenti, Dirigente Scolastico
Arricchimento, differenziazione e individualizzazione dei
curricoli, anche associato a processi di innovazione delle
metodologie e delle didattiche.
Docenti
Ambienti di apprendimento: innovazione didattica, creatività
e competenze digitali, pensiero computazionale, contenuti
digitali, Animatore digitale
Docenti, Dirigente Scolastico
Assistenza tecnica (formazione di base)
Segreteria Digitale
Personale ATA e docenti
Percorsi di formazione linguistica con elementi di
metodologia didattica innovativa per il raggiungimento del
livello B2
Docenti, Dirigente Scolastico
Formazione DSA/ BES Docenti
Didattica inclusiva, anche con l’uso delle tecnologie digitali Docenti, Dirigente Scolastico
Formazione su specifiche disabilità Docenti di sostegno
Didattica inclusiva, Formazione di almeno 2 figure per
istituzione scolastica (1 amministrativo e 3 collaboratori
scolastici)
Personale ATA
Percorsi di tipo specialistico legati al fenomeno del bullismo Docenti, ATA, Dirigente Scolastico
109
e del cyber-bullismo
Formazione di figure di coordinamento su competenze psico-
pedagogiche e sociali per prevenzione disagio giovanile nelle
diverse forme e promozione del Welfare dello studente
Docenti, ATA, Dirigente Scolastico
Italiano come Lingua Seconda e valorizzazione del
plurilinguismo
Docenti, Dirigente Scolastico
Competenze di cittadinanza e cittadinanza globale: parità di
genere, educazione ambientale, educazione alimentare e
corretti stili di vita, cittadinanza scientifica, legalità e
cittadinanza attiva.
Docenti, ATA, Dirigente Scolastico
Valutazione dei docenti e della dirigenza, rapporto tra
valutazione e miglioramento, valutazione degli studenti
Dirigente Scolastico
Formazione su rapporto di autovalutazione e miglioramento Membri dei nuclei interni di
valutazione
La valutazione e la certificazione delle competenze con
riferimento al D.Lgs n.62 del 2017
Docenti, studenti, genitori
MODALITÀ' DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA DELLA FORMAZIONE E
DELLA RICADUTA NELL'ATTIVITA' CURRICULARE
Le attività formative saranno documentate attraverso la creazione di un portfolio digitale per ogni docente.
Il docente propone e sottopone al vaglio della D.S. ogni anno scolastico il proprio piano di formazione, in
relazione all'offerta dell'Istituto e ai propri bisogni, indicando l'eventuale adesione a offerte formative
esterne e/o on line, purché in linea con gli obiettivi stabiliti dal piano.
Per ciascuna attività formativa:
• si provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e partecipazione;
• i docenti partecipanti inseriranno nel portfolio digitale eventuali documentazioni e materiali prodotti e riferiranno in
merito a innovazioni metodologiche introdotte nella didattica in classe in conseguenza del processo formativo realizzato;
• i docenti partecipanti ad attività esterne all'Istituto metteranno a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o
distribuito durante il corso;
• si renderà possibile la verifica di efficacia della formazione mediante la somministrazione di specifici questionari di
valutazione ai docenti, agli studenti e ai tutor formatori.
Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta
proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l'Istituto aderisce. Nei casi in cui non sia possibile
consultare l'organo collegiale, è delegata al Dirigente Scolastico la potestà di autorizzare la partecipazione
110
del personale ad eventuali corsi coerenti con gli obiettivi prefissati e le linee programmatiche del PTOF,
organizzati successivamente all'approvazione e integrazione del presente piano.
111
21.4 - ALLEGATO 4: Piano Annuale di Inclusività A.S. 2015-16
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "CINQUE GIORNATE "
VIALE MUGELLO, 5 - 20137 MILANO
Codice meccanografico MIIC8DX00L – codice fiscale 80114030150
Scuola primaria viale Mugello,5-Tel.02/88448726-
Scuola secondaria di 1° grado via Cipro, 2 Milano Tel. 0288448775 - fax.0288448779
e-mail [email protected] - sito internet: www.iccinquegiornate.gov.it
PIANO ANNUALE DI INCLUSIVITA’
A.S. 2015/16
per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 04/08/2009.
Ognuno sente di essere apprezzato se la sua partecipazione è gradita
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando
di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona
umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e
sociale del paese. (Costituzione italiana – art. 3)
112
Piano Annuale per l’Inclusione a.s. 2015/16
Parte 1 – Analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
A. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3 )
• minorati vista
• minorati udito 1
• psicofisici 23
B. Disturbi evolutivi specifici
• DSA 55
• ADHD/DOP 5
• Borderline cognitivo 2
• Altro (BES non certificati) 30
C. Svantaggio (indicare il disagio prevalente)
• Socio-economico 8
• Linguistico culturale 15
• Disagio comportamentale 5
• Altro 1
Totali 145
% sulla popolazione scolastica 18.51
N° PEI redatti dai GLHO 27
N° di PDP redatti dai Consigli di Classe in presenza di certificazione sanitaria 62
N° di PDP redatti dai Consigli di Classe in assenza di certificazione sanitaria 28
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…. SI/NO
Insegnanti di sostegno Attività individuate e di piccolo
gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
SI
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
NO
Assistenti alla comunicazione Attività individuate e di piccolo
gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
NO
Funzioni strumentali / coordinamento SI
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI
113
Psicopedagogisti e affini esterni / interni SI
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso…. SI/NO
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con le famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
SI
Altro
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con le famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
SI
Altro
Altri docenti
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con le famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
SI
Altro : per la Secondaria è stato
possibile impiegare delle risorse di
potenziamento per
l’alfabetizzazione della lingua
italiana degli alunni NAI e per
recupero delle abilità di base in una
classe prima. Inizialmente il gruppo
di alfabetizzazione è stato affidato a
docenti con ore di recupero ed è
stata pertanto frammentata.
Nella Primaria, nonostante la
presenza di 3 insegnanti di
organico potenziato, è stato
possibile attuare solo un progetto di
alfabetizzazione per 2-4 ore
settimanali da parte di due
insegnanti di sostegno.
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili SI
Progetti di inclusione/laboratori integrati NO
Altro NO
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione/formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
SI
Coinvolgimento in progetti di inclusione SI
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
NO
Altro
Accordi di programma /protocolli di intesa
sulla disabilità, su richiesta degli insegnanti
SI
Accordi di programma /protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
NO
114
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS/CTI
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
SI
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
SI
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola scuola NO
Rapporti con CTS / CTI SI
Altro
G. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali di collaborazione con
diverse agenzie
SI
Progetti a livello di reti di scuole NO
H. Formazione docenti
(Quasi esclusivamente riferita ai
referenti BES)
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe
NO
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva
SI
Didattica interculturale / italiano L2 NO
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
SI
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali)
SI
Altro:
115
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati *: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
X
Valorizzazione delle risorse esistenti
X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
X
Per la
primaria
X
Per la
secondaria
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Con forte disparità tra le diverse classi
X
Altro:
*=0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
116
Parte 2 – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa,
livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Funzioni strumentali Area 3 -Referente BES
• Collaborazione alla stesura del PAI
• Rilevazione BES presenti nella scuola
• Raccolta piani di lavoro PEI e PDP
• Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi per alunni BES
• Organizzazione Prove Invalsi per alunni BES
• Formulazione proposte di lavoro per GLI
• Organizzazione di interventi di formazione per insegnanti
• Collaborazione con la Dirigenza nella predisposizione del piano di utilizzo di eventuali
risorse aggiuntive, finalizzate all’inclusività.
• Formulazione di proposte di acquisti di materiali didattici specifici
• Verifica della funzionalità del passaggio di informazioni tra i diversi ordini di scuola
• Diffusione del materiale informativo raccolto nel corso degli incontri di formazione
Funzioni strumentali Area1-3/commissione continuità
• Monitoraggio e verifica degli esiti dei progetti di continuità
• Coordinamento per la realizzazione del curricolo verticale
• Coordinamento delle azioni orientative (materna –primaria; secondaria I°- II°)
Funzioni strumentali Area3/ commissione stranieri, che dovrà essere nuovamente istituita
• Accoglienza, valutazione e organizzazione del primo ingresso degli alunni stranieri
• Individuazione di strategie di integrazione degli alunni stranieri e condivisione con i
coordinatori
• Coordinamento della realizzazione dei corsi di italiano L2
• Elaborazione di proposte per la semplificazione e la personalizzazione degli apprendimenti
degli alunni stranieri e supporto ai colleghi per l’utilizzo di criteri comuni per la valutazione
degli apprendimenti
Funzioni strumentali Area3/ esperti in psicologia dell’età evolutiva
• Organizzazione e monitoraggio di interventi per l’individuazione precoce di disturbi di
apprendimento nella prima età scolare
• Consulenza psicopedagogica per genitori e insegnanti
• Interventi in classe da parte degli esperti
• Organizzazione e coordinamento di incontri per genitori su tematiche di disagio
preadolescenziale
117
Funzioni strumentali Area 2
• Supporto e consulenza ai colleghi per l’utilizzo di nuove tecnologie per una didattica
inclusiva
Consigli di classe/team docenti
• Individuazione di casi in cui sia necessaria l’adozione di una personalizzazione della
didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative (DSA, BES di natura
socio-economica e/o linguistico-culturale, altro)
• Definizione di interventi educativi
• Individuazione di strategie e metodologie utili per una didattica inclusiva
• Stesura e applicazione del piano di lavoro (PEI, PDP)
• Collaborazione scuola/famiglia
• Partecipazione al GLI, con la presenza di un coordinatore
• Collaborazione con enti territoriali (doposcuola, ASL, servizi sociali, associazioni di
volontariato)
GLI
• elaborazione di una proposta di PAI
• ricognizione delle risorse didattiche presenti nella scuola
• monitoraggio delle problematiche legate ai processi di apprendimento degli alunni con
BES
• predisposizione di un prontuario relativo ai facilitatori di apprendimento, per famiglie ed
insegnanti.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
Negli anni passati la nostra Scuola ha fornito ai docenti percorsi di formazione gestiti da risorse
interne sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti (es. corso DSA, corso
sull’utilizzo delle NTD).
Lo scopo era quello di promuovere modalità di formazione degli insegnanti che attivassero nella
quotidianità pratiche didattiche orientate all’inclusione.
Quest’anno, pur avendo contattato alcune agenzie di formazione, come AID e iniziative proposte
da case editrici, non è stato possibile attivare percorsi di formazione interni, per mancanza di
risorse economiche.
118
Le insegnanti referenti Bes della primaria e della secondaria hanno partecipato a diversi incontri
formativi organizzati dai CTS e da altre agenzie di formazione. In alcuni casi è stato possibile
condividere coi colleghi i materiali relativi agli incontri di formazione.
Per il prossimo anno si propone come obiettivo la realizzazione di momenti formativi, tenuti da
esperti esterni e informativi gestiti dagli insegnanti referenti.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Tutti gli alunni riconosciuti hanno diritto ad un percorso personalizzato come indicato nella
normativa.
I CdC/team docenti ritengono indispensabile adottare sistemi di valutazione condivisi.
Le modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti tengono conto dei risultati in
relazione al punto di partenza e del raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano
personalizzato.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
• Docenti di sostegno
Supportano il docente di classe in attività inclusive quali: affiancamento in classe durante
l’attività didattica, lavoro di piccolo gruppo e attività individuali per sviluppare abilità e
conoscenze utili ad una migliore collaborazione con i compagni.
• AEC ed Assistenti alla comunicazione
Supportano i docenti della classe con attività anche pratiche, volte allo sviluppo
dell’autonomia.
• Sostegno linguistico L2 - risorse interne per la prima alfabetizzazione della lingua Italiana.
(Non attuato nella primaria per l’anno in corso se non in minima parte, si ritiene necessario
per il prossimo. Nella scuola secondaria dovrà essere attuato con maggior continuità)
Attiva percorsi di apprendimento/approfondimento della lingua secondo i bisogni degli
alunni in accordo con i docenti di classe.
• Gruppo dei pari
Affiancano i compagni in classe nelle attività scolastiche quotidiane, svolgendo anche
funzione di mediatori dell’apprendimento.
Sostengono i compagni in difficoltà in attività laboratoriali e/o per piccolo gruppo (mutuo
insegnamento).
• Progetto di Scuola in ospedale potrà essere attivato per alunni che a causa di un lungo
ricovero ospedaliero non fossero in condizioni di frequentare regolarmente le attività
119
didattiche.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti
La nostra Scuola collabora con:
• Polo StarT2 per corsi di alfabetizzazione di I° livello e per servizi di mediazione linguistico-
culturale
• Servizi di zona (doposcuola/Associazioni per l’integrazione)
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
• La famiglia è coinvolta attivamente in quanto corresponsabile del percorso educativo-
didattico del proprio figlio.
• La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai
fini di una collaborazione condivisa.
• Le famiglie sono coinvolte nella stesura del PDP e del PEI; non sempre la Scuola riesce
ad avere supporto necessario dalle famiglie degli alunni in difficoltà.
• Nella Scuola è attivo uno sportello di ascolto per i genitori, finalizzato alla conoscenza e
alla condivisione delle dinamiche adolescenziali nella secondaria e di consulenza
psicopedagogica nella primaria.
• Le comunicazioni sono e saranno puntuali per favorire il successo formativo dello
studente.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi
Obiettivo della Scuola è adattare l’insegnamento e l’apprendimento al singolo, tenendo conto dei
livelli di partenza, per far sì che ognuno dia il massimo in base alle proprie capacità, sempre
nell’ottica di una didattica inclusiva.
Strumento privilegiato per l’inclusività è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un
PDP che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i
criteri di valutazione degli apprendimenti.
Nella promozione di percorsi educativi inclusivi particolare importanza assumono attività
laboratoriali e/o interdisciplinari e di gruppo, che muovano dagli interessi dei ragazzi per
apprendere attraverso il fare e stimolare le capacità di concentrazione, le competenze relazionali
e l’apprendimento cooperativo
(laboratorio teatrale, musicale, scientifico, classi aperte, lavoro in gruppo di pari…..)
120
Valorizzazione delle risorse esistenti
Le proposte didattico-formative per l’inclusione non possono prescindere dalle reali risorse e
competenze presenti nella Scuola che possono essere valorizzate anche attraverso:
• l’organizzazione di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli
interventi di ricaduta su tutti gli alunni
• la collaborazione con altri Istituti Scolastici e con CTI/CTS
• il raccordo costante tra docenti di sostegno, curricolari, AEC e altri docenti che
collaborano nella classe.
• l’assegnazione dei docenti in considerazione della specificità delle competenze
individuali, in relazione alla tipologia di bisogno degli alunni.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione
Tuttavia per la realizzazione di percorsi didattici che siano veramente formativi e in linea con una
didattica inclusiva si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive costituite da:
• personale docente per attività laboratoriali e di supporto agli alunni in particolari difficoltà
• gruppo di lavoro per la creazione di un archivio permanente che raccolga materiali e
lavori predisposti dai docenti per gli alunni BES
• supporti didattici informatici (almeno uno per classe), LIM in quantità adeguata
• testi che valorizzino la Biblioteca scolastica sia per i docenti che per gli alunni, con una
sezione specifica alunni BES
• strumentazione efficiente e moderna per un utilizzo razionale dei laboratori esistenti
• strumentazione per la realizzazione di nuove/esistenti attività laboratoriali.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.
Per gli alunni BES l’inserimento nei vari ordini di scuola può essere particolarmente complesso,
pertanto è necessario predisporre attività di raccordo:
• momenti di confronto tra insegnanti dei due segmenti per uno scambio di informazioni sui
traguardi raggiunti e sui livelli di crescita personale e formativa
• incontro/i con la famiglia per completare la conoscenza dell’alunno
• attenta analisi delle situazioni critiche nel momento della formazione delle classi prime
121
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 21 giugno 2016
122
21.5 - ALLEGATO 5: Piano Annuale di Inclusività A.S. 2016-17
PIANO ANNUALE DI INCLUSIVITA’
A.S. 2016/17
Ognuno sente di essere apprezzato se la sua partecipazione è gradita
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza , di lingua , di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che,
limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,
economica e sociale del paese. (Costituzione italiana – art. 3)
123
Piano Annuale per l’Inclusione a.s.2016/17
Parte 1 – Analisi dei punti di forza e di criticità
I. Rilevazione dei BES presenti: n°
D. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3 )
• minorati vista
• minorati udito 1
• psicofisici 26
E. Disturbi evolutivi specifici
• DSA 53
• ADHD/DOP 5
• Borderline cognitivo 2
• Altro (BES non certificati) 26
F. Svantaggio (indicare il disagio prevalente)
• Socio-economico 14
• Linguistico culturale 29
• Disagio comportamentale
• Altro
Totali 156
% sulla popolazione scolastica 20
(conteggio
su 765)
N° PEI redatti dai GLHO 27
N° di PDP redatti dai Consigli di Classe in presenza di certificazione sanitaria 60
N° di PDP redatti dai Consigli di Classe in assenza di certificazione sanitaria 43
J. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…. SI/NO
Insegnanti di sostegno Attività individuate e di piccolo
gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
NO
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
NO
Assistenti alla comunicazione Attività individuate e di piccolo
gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
NO
Funzioni strumentali / coordinamento SI
124
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI
Psicopedagogisti e affini esterni / interni SI
Docenti tutor / mentor NO
Specialisti alfabetizzazione linguistica Attività laboratoriali e individuali SI
K. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso…. SI/NO
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con le famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
SI
Altro
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con le famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
SI
Altro
Altri docenti
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con le famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
SI
Altro
L. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili SI
Progetti di inclusione/laboratori integrati NO
Altro
M. Coinvolgimento famiglie
Informazione/formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
SI
Coinvolgimento in progetti di inclusione SI
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
SI
Altro
N. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS/CTI
Accordi di programma /protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
SI
Accordi di programma /protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
SI
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
SI
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
SI
Progetti territoriali integrati SI
Progetti integrati a livello di singola scuola SI
Rapporti con CTS / CTI SI
Altro
125
O. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati SI
Progetti integrati a livello di singola scuola SI
Progetti a livello di reti di scuole NO
P. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe
SI
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva
SI
Didattica interculturale / italiano L2 NO
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
SI
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis, Intellettive,
sensoriali)
SI
Corso di formazione sul “ Modello senza
Zaino “
SI
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati *: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
X
Altro: Ruolo organizzativo delle famiglie in attività con finalità aggregative,
educative e didattiche
x
Altro:
*=0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
126
Parte 2 – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa,
livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Funzioni strumentali Area 3/commissione BES
• Collaborazione alla stesura del PAI
• Rilevazione BES iniziale e finale
• Raccolta piani di lavoro PEI e PDP
• Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi per alunni BES
• Formulazione proposte di lavoro per GLI
• Raccolta dei materiali forniti dal corso organizzato da AID e conseguente esame e
valutazione di nuovi strumenti per l’osservazione e la rilevazione degli alunni con Bes
• Organizzazione del passaggio di informazioni tra primaria e secondaria, per alunni con
Bes
• Coordinamento progetto “Sport senza frontiere “
• Predisposizione di acquisti di materiale didattico specifico per la didattica per alunni con
Bes
Funzioni strumentali Area3/ commissione stranieri
• Accoglienza, valutazione e organizzazione del primo ingresso degli alunni stranieri
• Individuazione di strategie di integrazione degli alunni stranieri e condivisione con i
coordinatori
• Coordinamento della realizzazione dei corsi di italiano L2 del polo Start o altra agenzia
• Elaborazione di proposte per la semplificazione e la personalizzazione degli apprendimenti
degli alunni stranieri e supporto ai colleghi per l’utilizzo di criteri comuni per la valutazione
degli apprendimenti.
• Coordinamento col centro accoglienza di via Sacile, per alunni nomadi.
Funzioni strumentali Area3/ esperti in psicologia dell’età evolutiva
Coordinamento delle attività svolte dall’esperto esterno, in merito a :
• Consulenza psicopedagogica per genitori e insegnanti
• Interventi in classe da parte degli esperti
• Organizzazione e coordinamento di incontri per genitori su tematiche di disagio
preadolescenziale
Funzioni strumentali Area 2
• Supporto e consulenza ai colleghi per l’utilizzo di nuove tecnologie per una didattica
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inclusiva e strumenti di valutazione.
Commissione continuità
• Monitoraggio e verifica degli esiti dei progetti di continuità inseriti nel PTOF
• Coordinamento per la realizzazione del curricolo verticale
• Coordinamento delle azioni orientative (materna –primaria; secondaria I°- II°)
Consigli di classe/team docenti
• Individuazione di casi in cui sia necessaria l’adozione di una personalizzazione della
didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative (DSA, BES di natura
socio-economica e/o linguistico-culturale)
• Definizione di interventi educativi
• Individuazione di strategie e metodologie utili per una didattica inclusiva
• Stesura e applicazione del piano di lavoro (PEI, PDP)
• Collaborazione scuola/famiglia
• Collaborazione con enti territoriali (doposcuola, ASL, servizi sociali, associazioni di
volontariato)
GLI
• Elaborazione di una proposta di PAI
• Esame e valutazione di nuovi materiali per la rilevazione dei casi di Bes
• Rilevazione e monitoraggio degli alunni con Bes
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
Si valuteranno eventuali opportunità, anche in relazione alle proposte delle reti di ambito
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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Tutti gli alunni riconosciuti hanno diritto ad un percorso personalizzato come indicato nella
normativa.
I CdC/team docenti ritengono indispensabile adottare sistemi di valutazione condivisi.
Le modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti tengono conto dei risultati in
relazione al punto di partenza e del raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano
personalizzato
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
• Docenti di sostegno
Supportano il docente di classe in attività inclusive quali: affiancamento in classe durante
l’attività didattica, lavoro di piccolo gruppo e attività individuali per sviluppare abilità e
conoscenze utili ad una migliore collaborazione con i compagni.
• AEC ed Assistenti alla comunicazione
Supportano i docenti della classe con attività anche pratiche, volte allo sviluppo
dell’autonomia.
• Gruppo dei pari
Affiancano i compagni in classe nelle attività scolastiche quotidiane, svolgendo anche
funzione di mediatori dell’apprendimento.
Sostengono i compagni in difficoltà in attività laboratoriali e/o per piccolo gruppo (mutuo
insegnamento).
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti
La nostra Scuola collabora con:
• Polo Start e IBVA per corsi di alfabetizzazione di I° livello e per servizi di mediazione
linguistico-culturale (nell’a.s. 2016/17sono stati attivati i corsi di 1 alfabetizzazione, sia per
la scuola primaria che per la scuola secondaria)
• Servizi di zona (doposcuola/Associazioni per l’integrazione)
Gli insegnanti collaborano anche con le diverse figure professionali preposte alla
riabilitazione, con le quali coordinano gli interventi didattico educativi adeguati (logopedisti,
psicomotricisti, psicoterapeuti .) e con associazioni territoriali
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• Cooperativa “La Strada “per il progetto “Scuola Bottega “
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
• La famiglia è coinvolta attivamente in quanto corresponsabile del percorso educativo-
didattico del proprio figlio.
• La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai
fini di una collaborazione condivisa.
• Le famiglie sono coinvolte nella stesura del PDP e del PEI; non sempre la Scuola riesce
ad avere supporto necessario dalle famiglie degli alunni in difficoltà.
• Nella Scuola è attivo uno sportello di ascolto per i genitori, finalizzato alla conoscenza e
alla condivisione delle dinamiche adolescenziali.
• Le comunicazioni sono e saranno puntuali per favorire il successo formativo dello
studente.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi
Obiettivo della Scuola è adattare l’insegnamento e l’apprendimento al singolo, tenendo conto dei
livelli di partenza, per far sì che ognuno dia il massimo in base alle proprie capacità, sempre
nell’ottica di una didattica inclusiva.
Strumento privilegiato per l’inclusività è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un
PDP o PEI, che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più
idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
Nella promozione di percorsi educativi inclusivi, particolare importanza assumono attività
laboratoriali e/o interdisciplinari che muovano dagli interessi dei ragazzi per apprendere attraverso
il fare e stimolare le capacità di concentrazione e le competenze relazionali
(laboratorio teatrale, musicale, scientifico, classi aperte….
La scuola ha pertanto attivato progetti integrati di scuola e enti esterni, finalizzati
all’antidispersione: SEAD progetto “Scuola bottega “.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione
Le proposte didattico-formative per l’inclusione non possono prescindere dalle reali risorse e
competenze presenti nella Scuola che possono essere valorizzate anche attraverso:
• l’organizzazione di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli
interventi di ricaduta su tutti gli alunni
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• il raccordo costante tra docenti di sostegno e curricolari
Tuttavia per la realizzazione di percorsi didattici che siano veramente formativi e in linea con una
didattica inclusiva si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive costituite da:
• personale docente per attività laboratoriali e di supporto agli alunni in particolari difficoltà
• gruppo di lavoro per la creazione di un archivio permanente che raccolga materiali e
lavori predisposti dai docenti per gli alunni BES
• supporti didattici informatici (almeno uno per classe), LIM in quantità adeguata
• testi che valorizzino la Biblioteca scolastica sia per i docenti che per gli alunni, con una
sezione specifica alunni BES
• strumentazione efficiente e moderna per un utilizzo razionale dei laboratori esistenti
• strumentazione per la realizzazione di nuove/esistenti attività laboratoriali
• rete di connessione internet
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.
Per gli alunni con BES l’inserimento nei vari ordini di scuola può essere particolarmente
complesso, pertanto è necessario predisporre attività di raccordo:
• momenti di confronto tra insegnanti dei due segmenti per uno scambio di informazioni sui
traguardi raggiunti e sui livelli di crescita personale e formativa
• incontro/i con la famiglia per completare la conoscenza dell’alunno
• attenta analisi delle situazioni critiche nel momento della formazione delle classi prime
• Modello di sintesi del percorso scolastico compiuto negli anni della scuola primaria.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 20 giugno 2017
Approvato dal Collegio in data 29 giugno 2017
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21.6 - ALLEGATO 6: Piano di Miglioramento
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