1 Corso Corso per per Operatori P.S.T.I. Operatori P.S.T.I. della della CROCE ROSSA ITALIANA CROCE ROSSA ITALIANA PATOLOGIE VARIE PATOLOGIE VARIE OBIETTIVO DELLA LEZIONE OBIETTIVO DELLA LEZIONE Saper riconoscere le patologie urgenti più frequenti e più diffuse Saper valutare la gravità di tali patologie Saper comportarsi all’interno del Sistema Emergenza
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PSTI 09 Patologie varie - CriParma - Dispense Corso 2011criparma.altervista.org/Dispense Corso 2009/PSTI 09 - Patologie... · 1 Corso per Operatori P.S.T.I. della CROCE ROSSA ITALIANA
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Corso Corso perper
Operatori P.S.T.I.Operatori P.S.T.I.delladella
CROCE ROSSA ITALIANACROCE ROSSA ITALIANA
PATOLOGIE VARIE PATOLOGIE VARIE
OBIETTIVO DELLA LEZIONEOBIETTIVO DELLA LEZIONE
� Saper riconoscere le patologie urgenti più frequenti e più diffuse� Saper valutare la gravità di tali patologie� Saper comportarsi all’interno del Sistema Emergenza
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Il Volontario del Soccorso può trovarsi Il Volontario del Soccorso può trovarsi davanti a diverse situazionidavanti a diverse situazioni
La sostanza tossica ingerita o La sostanza tossica ingerita o respirata, entrando in circolo può respirata, entrando in circolo può
provocare alterazioni del provocare alterazioni del metabolismo che possono metabolismo che possono evolversi in ACC, arresto evolversi in ACC, arresto
GLICEMIAGLICEMIA (Quantit(Quantitàà di glucosio nel sangue)di glucosio nel sangue)
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
GLUCOSIOGLUCOSIO ( Zucchero presente nel sangue)
DIABETE DIABETE (Alterazione metabolica della glicemia)(Alterazione metabolica della glicemia)
INSULINAINSULINA ( Ormone antidiabetico prodotto dal Pancreas)
LA CRISI IPOGLICEMICALA CRISI IPOGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
Carenza di glucosio nel sangue
QUINDIQUINDI Mancata alimentazione al cervello
Gli zuccheri sono una indispensabile fonte di energia per L’uomo.La crisi può manifestarsi su persone normali
�il paziente ha assunto troppa insulina���� scarsa assunzione di alimenti���� sforzo fisico eccessivo e prolungato
QUINDIQUINDIQUINDIQUINDI
QUINDIQUINDI
Mancata alimentazione al cervelloMancata alimentazione al cervello
Rischio perdita di Coscienza
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SINTOMI
� mal di testa, irritabilità, comportamento ostile e aggressivo���� pelle pallida, fredda e sudata, brividi, tremori muscolari���� produzione abbondante di saliva, fame crescente���� debolezza, movimenti scoordinati���� polso rapido e pieno, confusione mentale, pupille dilatate���� perdita di coscienzaperdita di coscienza
LA CRISI IPOGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
TRATTAMENTO
LA CRISI IPOGLICEMICALA CRISI IPOGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
� accertarsi se il paziente è diabetico���� se è patologico, avrà con sé zucchero o insulina, ma
NON utilizzarla !!���� adottare posizione laterale di sicurezza, anche se
cosciente���� allertare MSA ed ospedalizzare
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LA CRISI IPERGLICEMICALA CRISI IPERGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
Eccesso di glucosio nel sangue
QUINDIQUINDI Reazione dell’organismo
Il glucosio viene filtrato nelle urine e non può essere utilizzato.
Gli acidi formatisi per lo scompenso avvelenano l’organismo e alterano il funzionamento dei centri nervosi (Chetoacidosi)
� il paziente NON ha assunto insulina���� eccessiva assunzione di zuccheri���� infezioni, stress, traumi
QUINDIQUINDI Perdita di Coscienza Coma
SINTOMI
� alito acetonico ( odore dolciastro )���� pelle asciutta, rossa e calda���� bocca secca e sete intensa���� cefalea, nausea, può vomitare���� respiro frequente, profondo e rumoroso���� confusione mentale���� perdita di conoscenza���� coma profondo
LA CRISI IPERGLICEMICALA CRISI IPERGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
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TRATTAMENTO
LA CRISI IPERGLICEMICALA CRISI IPERGLICEMICA
MALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHEMALORI DA ALTERAZIONI METABOLICHE
� accertarsi se il paziente è diabetico���� se è patologico, avrà con sé zucchero o insulina, ma
NON utilizzarla !!���� adottare posizione laterale di sicurezza, anche se
cosciente���� allertare MSA ed ospedalizzare
DOMANDE ?DOMANDE ?
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TOSSICOMANETOSSICOMANEpersona divenuta dipendente, a causa delle somministrazioni persona divenuta dipendente, a causa delle somministrazioni
ripetute, dagli effetti di una sostanzaripetute, dagli effetti di una sostanza
TOSSICODIPENDENZATOSSICODIPENDENZA
DIPENDENZADIPENDENZAdesiderio incontrollato di continuare ad assumere la sostanza
DROGADROGAqualsiasi sostanza chimica naturale o sintetica che introdotta qualsiasi sostanza chimica naturale o sintetica che introdotta
nellnell’’organismo organismo èè in grado di interferire con le sue funzioni in grado di interferire con le sue funzioni
DROGA + ASSUEFAZIONE + DIPENDENZA DROGA + ASSUEFAZIONE + DIPENDENZA
TOSSICODIPENDENZATOSSICODIPENDENZA
ASSUEFAZIONEASSUEFAZIONETendenza ad aumentare la dose
Il trattamento specifico per il paziente in overdose è un atto medico.Il volontario sosterrà le funzioni vitali sino all’arrivo in PS PREPARARSI ad EFFETTUARE RCP
DOMANDE ?DOMANDE ?
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APPARATO DIGERENTEAPPARATO DIGERENTE
Svolge la funzione di assunzione, digestione ed assorbimento ed eliminazione degli alimenti
Il cibo ingerito subisce il processo di digestione nella bocca, nello stomaco e nell’intestino
Le sostanze digerite passano all’intestino per essere assimilate e poi smaltite
Determinate da contrattura della muscolatura di un viscere, a seguito di una infiammazione
Le coliche sono reazioni spastiche dell’organismo alle diverse infiammazioni insorte a carico degli organi contenuti nell’addome, con irradiazione al tronco ed agli arti
� tranquillizzare la vittima e porla in posizione di riposo� allertare MSA� eventualmente applicare una fasciatura linfostatica� applicare ghiaccio alla zona del morso� NON incidere la zona del morso� NON somministrare bevande alcoliche� OSPEDALIZZARE con urgenza
�per le punture in bocca o ingola c’è il rischio che l’edemaostruisca le vie respiratorie
IN PERSONE ALLERGICHE RISCHIO DI SHOCK ANAFILATTICO
� Valutare sempre parametri vitali���� NON tentare di estrarre il pungiglione���� Allertare MSA���� Prevenire lo shock
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LL’’EPILESSIA EPILESSIA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
Affezione cerebrale (Stato morboso)
Causata da fattori � prenatali: malattie dell’embrione, ipossemia uterina, ecc� perinatali: trauma da parto, anossia, infezioni alla nascita� post natali: traumi cranici, meningiti, intossicazioni
LL’’EPILESSIAEPILESSIA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
Affezione cerebrale
Caratterizzata da accessi convulsivi
Con perdita di coscienza
La manifestazione epilettica dipende da lesioni piùo meno circoscritte della corteccia cerebrale.L’interessamento dell’encefalo e del SNCrappresenta una urgenza medica per l’interessamento delle funzioni vitali.
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1^ Fase “ TONICA “
Il paziente si presenta in stato di rigidità generale, mani chiuse a pugno, apertura della bocca e delle palpebre con deviazione degli occhi verso l’alto.Il paziente è in apnea per lo spasmo dei muscoli respiratori, quindi cianotico
LA CRISI EPILETTICALA CRISI EPILETTICA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
30 30 ““
1^ Fase “ TONICA “
2^ Fase “ CLONICA “
LA CRISI EPILETTICALA CRISI EPILETTICA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
11--2 2 ‘‘
E’ la fase delle convulsioni classiche. Il corpo del paziente è preda di scosse muscolari scoordinate e violente dapprima ravvicinate, poi distanziate nel tempo.Il paziente può mordersi la lingua per lo spasmo dei muscoli masticatori. È ancora in apnea, fino alla fine di questa fase
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1^ Fase “ TONICA “
2^ Fase “ CLONICA “
3^ Fase “ RILASSAMENTO “
LA CRISI EPILETTICALA CRISI EPILETTICA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
La muscolatura si rilassa e il paziente giace immobile in uno stato di coma profondo. Spesso esce dalla bocca bava sanguigna.Alla fine della fase, il paziente si sveglia confuso e disorientato, non ricorda nulla dell’accaduto ed ha dolore per gli spasmi muscolari. Può avere perdita di feci e urine
5 5 ‘‘
NON cercare di impedire la crisi
Sicurezza del paziente, togliere oggetti potenzialmente pericolosi
Allontanare il paziente se in luogo pericoloso, con trascinamento
Proteggere la lingua del paziente dai morsi, con oggetti rigidi ( cintura, portafogli ). NON usare garze
Slacciare quanto possibile
Sorvegliare il paziente soprattutto nella fase di rilassamento
COMPORTAMENTO PER LA CRISI EPILETTICACOMPORTAMENTO PER LA CRISI EPILETTICA
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
Ospedalizzare
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Congestione cerebrale (Aumento di flusso al cervello)
Ictus cerebrale (ISCHEMICO – EMORRAGICO)
Ischemia cerebrale transitoria ( TIA )
ALTRI DISTURBI CEREBRALI ALTRI DISTURBI CEREBRALI -- SNCSNC
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSODISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
Possono manifestarsi con rossore del volto, agitazione o rilassamento, dolore alla testa.Valutare parametri vitali e minimo neurologico, A-V-P-U, sostenere le funzioni vitali ( BLS ) ed ospedalizzare
Accelerazione del pensiero e sensazione di onnipotenza che portano a rifiutare ogni regola della società
Delirio di onnipotenza e grandezza
L’urgenza psichiatrica può essere, più raramente, determinata da un episodio depressivo, che porta il paziente ad un arresto delle attività motorie e di pensiero
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ALTERAZIONE PSICHIATRICAALTERAZIONE PSICHIATRICA
DISTURBI NEVROTICIDISTURBI NEVROTICI
Crisi di angoscia, paura, terrore
Sentimenti di catastrofe imminente o di morte imminente
Timore di impazzire
Si associa spesso la difficoltà respiratoria, dolore al torace, formicolio agli arti, vampate di calore, tachicardia
ALTERAZIONE PSICHIATRICAALTERAZIONE PSICHIATRICA
URGENZA PSICHIATRICAURGENZA PSICHIATRICA
I sintomi sono tutti riferiti a disturbi caratteriali, a volte accompagnati da malessere fisico, ma principalmente valutabili nel paziente con il semplice contatto umano
È considerata vera emergenzaemergenza psichiatrica quella nella quale il paziente manifesta aggressivitaggressivitàà nei confronti degli altri o di sé stesso, rifiutarifiuta ogni tipo di aiuto e di contatto con il mondo esterno, fino a non rispondere più agli stimoli ambientali
La vera emergenza psichiatrica RIFIUTA La vera emergenza psichiatrica RIFIUTA ll’’aiuto che gli viene offertoaiuto che gli viene offerto
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ALTERAZIONE PSICHIATRICAALTERAZIONE PSICHIATRICA
APPROCCIO AL PAZIENTE PSICHIATRICOAPPROCCIO AL PAZIENTE PSICHIATRICO
Il soccorritore deve parlare con il paziente, mantenendo sempre il contatto visivo e fargli capire che sta comprendendo quello che dice, per quanto possa essere alterato il pensiero
Il soccorritore NON deve spaventare il paziente, NON deve litigare con lui, NON deve minacciarlo, Il paziente NON deve MAI essere lasciato solo
Nel caso in cui il paziente sia aggressivo, il soccorritore devetutelare la propria incolumità� se ravvisa la necessità avvisa, le forze dell’ordine� allerta MSA per la presa in carico della situazione da parte
di un medico
ALTERAZIONE PSICHIATRICAALTERAZIONE PSICHIATRICA
APPROCCIO AL PAZIENTE PSICHIATRICOAPPROCCIO AL PAZIENTE PSICHIATRICO
Il paziente NON può MAI essere costretto, da un Volontario, a subire un trattamento sanitario. Questa costrizione, ravvisata la necessità, è di competenza delle forze dell’ordine attraverso il TSO.
il Volontario può cercare di convincere il paziente a salire sull’ambulanza, ma NON può caricarlo con la forza né può utilizzare mezzi di costrizione o legarlo alla barella.
Il Volontario deve mantenere la calma in ogni Il Volontario deve mantenere la calma in ogni situazione, deve sempre tutelare la propria situazione, deve sempre tutelare la propria sicurezza, nel rispetto della dignitsicurezza, nel rispetto della dignitàà umana umana
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TENTATIVO DI SUICIDIOTENTATIVO DI SUICIDIO
ALTERAZIONE PSICHIATRICAALTERAZIONE PSICHIATRICA
L’approccio al paziente, specialmente in situazioni particolari, deve essere molto prudente.
Deve essere stabilito un contatto verbale: il soccorritore parlerà con calma, cercando di conquistare la fiducia della persona che gli sta di fronte, evitando di discutere, di criticarlo o di fargli capire che si potrebbe usare la forza contro di lui.
La conversazione pacata, spesso prolungata è l’unico modo per risolvere la situazione. Il soccorritore volontario che si trovi di fronte ad una situazione di questo genere dovràsempre richiedere alla C.O. l’invio di un medico che possa al meglio occuparsi del problema