Scuola italiana di agopuntura e auricoloterapia GSATN Gruppo di studio sull’agopuntura e le terapie naturali in collaborazione con l’UMAB di Brescia CORSO BIENNALE DI AGOPUNTURA AURICOLARE F.I.S.A. (Federazione italiana società di agopuntura) Direttore: dr. Giancarlo Bazzoni Psicopatologia della tossicodipendenza e auricoloterapia: trattamento integrato Candidato dr.ssa Cecilia Agnelli Relatore: Dott. Sergio Perini Anno accademico 2009-2010
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Scuola italiana di agopuntura e auricoloterapia GSATN
Gruppo di studio sull’agopuntura e le terapie naturali
in collaborazione con l’UMAB di Brescia
CORSO BIENNALE DI AGOPUNTURA AURICOLARE
F.I.S.A. (Federazione italiana società di agopuntura)
Direttore: dr. Giancarlo Bazzoni
Psicopatologia della
tossicodipendenza e auricoloterapia:
trattamento integrato
Candidato dr.ssa Cecilia Agnelli
Relatore: Dott. Sergio Perini
Anno accademico 2009-2010
Psicopatologia della tossicodipendenza e auricoloterapia: trattamento integrato di Cecilia Agnelli
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INDICE
CAPITOLO 1 3
1.1 INTRODUZIONE 3
1.2 ASPETTI PSICOPATOLOGICI DELLA DIPENDENZA 4
1.3 EPIDEMIOLOGIA DEGLI ASPETTI PSICOPATOLOGICI DEI PAZIENTI DEL SERT
DI ORZINUOVI 5
CAPITOLO 2 6
2.1 EMOZIONI 6
CAPITOLO 3 9
3.1 PREMESSA 9
CAPITOLO 4 13
4.1 EVIDENZE RELATIVE ALL’UTILIZZO DELL’AURICOLOTERAPIA NEI DISTURBI
PSICOPATOLOGICI 13
CAPITOLO 5 14
5.1 FINALITA’ – IPOTESI DI LAVORO 14
5.2 OBBIETTIVO 15
5.3 INDICAZIONI 15
5.4 CONTROINDICAZIONI 16
5.5 DISEGNO DEL PROGETTO 17
5.6 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE 19
CAPITOLO 6 22
6.1 DISCUSSIONI E CONCLUSIONI 22
7. BIBLIOGRAFIA 26
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CAPITOLO 1
1.1 INTRODUZIONE
Come ampiamente dimostrato dalla letteratura più recente, l'assunzione di
sostanze non alimentari, ma dotate di attività psicotropa, può essere causa,
conseguenza o fenomeno concomitante di segni e sintomi di interesse
psicopatologico. I segni o sintomi possono variare da semplici condizioni di
malessere o sofferenza soggettiva fino a gravi disturbi psicotici. Disturbi
cognitivi, emozionali o comportamentali possono variamente associarsi in una
miriade di combinazioni possibili. I disturbi possono essere acuti o cronici,
episodici o ricorrenti, possono essere strutturati nella personalità o comparire
come un nuovo fenomeno. L'estrema variabilità delle caratteristiche
dell'assunzione di sostanze e quelle di sintomi psicopatologici possono associarsi
secondo varie modalità, generando situazioni di particolare interesse clinico.
L'associazione tra assunzione di sostanze e disturbi psichici pone infatti problemi
complessi di carattere patogenetico, sintomatologico e prevalentemente
terapeutico. Il dato osservazionale di tale associazione è di antica data, ma solo
negli ultimi anni è stato oggetto di studi sistematici tesi ad inquadrare i parametri
clinici del problema. L'argomento è stato oggetto di un gran numero di studi di
epidemiologia, di psicopatologia e di terapia. Negli ultimi anni sono state
pubblicate diverse revisioni analitiche e critiche di questi lavori, che, permettono
di giungere a conclusioni utili per guidare gli interventi terapeutici. Al tempo
stesso lasciano aperti molti problemi di carattere eziopatogenetico, diagnostico e
psicobiologico.
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1.2 ASPETTI PSICOPATOLOGICI DELLA DIPENDENZA
É ormai acquisita la consapevolezza che i disturbi da uso di sostanze
rappresentano una patologia del comportamento che investe a “macchia d'olio” sia
la dimensione biologica che quella psicosociale della persona coinvolta. Si è
inevitabilmente giunti ad un più serrato riconoscimento del ruolo che la
psicopatologia svolge nella induzione del ricorso alle sostanze con modalità
spesso curative di altre sofferenze, e, sull'altro versante , che le sostanze svolgono
nel sollecitare la vulnerabilità individuale ad esprimersi come disagio psichico.
Per molti anni lo squilibrio psichico manifestato dalla persona dedita all'uso di
sostanze è stato attribuito esclusivamente all'effetto psicotropo delle droghe,
sottovalutando il fatto che inizialmente le droghe sono usate come tentativo
”autoterapico”, per lenire inconsapevolmente il disagio psichico di chi soffre.
Bisogna riconoscere che le terapie farmacologiche utilizzate nei Ser.T (Servizi per
le tossicodipendenze) per la detossicazione e la disuassefazione da sostanze hanno
contribuito nel corso degli anni a darci una lettura delle condizioni mentali del
soggetto tossicodipendente, proprio perchè possiamo osservarne l'evoluzione in
condizioni drug-free. Le condizioni mentali dei soggetti tossicodipendenti
vengono per convenzione descritte nella vasta gamma degli aspetti
psicopatologici inclusi nelle tre diverse aree:
o Area borderline
o Area psicotica
o Area nevrotica
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Come sopra evidenziato, l'intero spettro psicopatologico che può accompagnare
condotte di abuso e dipendenza da sostanze stupefacenti comprende quattro
categorie nosografiche:
o Disturbi affettivi
o Disturbi d’ansia
o Disturbi psicotici
o Disturbi da uso di altre sostanze psicoattive
1.3 EPIDEMIOLOGIA DEGLI ASPETTI PSICOPATOLOGICI DEI PAZIENTI DEL SERT
DI ORZINUOVI
La pratica clinica ci dimostra la presenza di “fenomeni psicopatologici” di
comorbilità molto frequenti nei pazienti che afferiscono ai Ser.t. All'interno del
servizio per le dipendenze di Orzinuovi dell’ ASL di Brescia, dove io lavoro, da
una raccolta dati ancora in via di elaborazione sulla presenza di fenomeni
psicopatologici si evince una significatività nella presenza di comorbilità tra le
diverse tipologie di dipendenza ed i disturbi psichiatrici. Ciò trova conferma nei
dati epidemiologici della letteratura nazionale ed internazionale che quantificano
la frequenza della loro associazione. Nella fattispecie, tra i nostri pazienti, è stato
possibile rilevare sintomatologia depressiva secondaria all'uso problematico di
sostanze stupefacenti inquadrabile nosograficamente in tre categorie:
o Disturbo dell’umore indotto da sostanze
o Disturbo dell’umore complicato dall’abuso o dipendenza da sostanze
o Sintomatologia depressiva durante l’astinenza da sostanze
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E' stata stimata anche una significativa percentuale di disturbi d'ansia, tra i quali i
più rappresentati sono nella categoria dei disturbi d’ansia generalizzata.
La spiegazione più semplice per le condotte di dipendenza da sostanze, nel
contesto dei disturbi d'ansia, è riconducibile al concetto di automedicazione poco
sopra esposto. I sintomi di tale disturbo possono determinare un grave disagio
soggettivo ed una drastica compromissione delle capacità di funzionamento in
ambito sociale. Alla luce di quanto finora esposto ed evidenziando nella coorte dei
nostri pazienti con tali aspetti psicopatologici, si è ipotizzato di inserire nel
trattamento integrato dalle diverse competenze professionali anche la
auricoloterapia per consentire un programma coerente di intervento e di alta
specializzazione. Il programma di trattamento prevede un approccio
multidisciplinare in cui vengono considerati i diversi aspetti (farmacologico,
familiare, sociale, individuale...) della vita del paziente, al fine di effettuare una
presa in carico globale. La scelta di sperimentare tale trattamento, per altro già
riconosciuto come intervento da integrare nella cura e riabilitazione del paziente
tossicodipendente, nasce dalla convinzione che un trattamento integrato risponde
alle esigenze e richieste dell'utenza di curare le problematiche della dipendenza
sottese o preesistenti alla manifestazione dei sintomo psicopatologici che
rientrano nello spettro dei disturbi d'ansia e depressivi.
CAPITOLO 2
2.1 EMOZIONI
Il termine emozione viene spesso utilizzato per indicare gli aspetti fisiologici e
psicosomatici che sono concomitanti ad un umore, che descrive lo stato del sè in
relazione al proprio ambiente.
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Vi è una vastissima gamma di variazioni di ciò che può essere ragionevolmente
definito “umore normale”.Altresì l'umore patologico , in altre parole
l'umore/emozione di cui il paziente soffre o l'umore che provoca disturbo e
sofferenza ad altri è una emozione globale e duratura, che a livelli estremi colora
significativamente la percezione del mondo da parte del soggetto; descrive lo stato
del sé in relazione al proprio ambiente. Le emozioni sono risposte adattative,
predisposte biologicamente a situazioni ed eventi importanti. Sono presenti in
ogni momento della vita quotidiana e mediano il rapporto che una persona ha con
il proprio ambiente fisico e sociale. In termini evolutivi la loro principale funzione
consiste nel rendere più efficace la reazione dell’individuo a situazioni in cui si
rende necessaria una risposta immediata ai fini della sopravvivenza. Le emozioni
rivestono anche una funzione relazionale e una funzione autoregolativa: si
differenziano quindi dai sentimenti e dagli stati d’animo. L’emozione provoca una
prima reazione autonomica e neuroendocrina con la funzione di mettere in allerta
l’organismo. In questa fase l’emozione determina diverse modificazioni
somatiche, come la variazione delle pulsazioni cardiache, l’aumento o la
diminuzione della sudorazione, l’accelerazione del ritmo respiratorio, l’aumento o
il rilassamento della tensione muscolare accompagnata da una componente
cognitiva:può causare diminuzioni o miglioramenti nella capacità di
concentrazione, confusione, smarrimento, allerta ….. Il risultato è un
cambiamento, sia esterno che interno, diretto all’AZIONE. Questo cambiamento
è, tendenzialmente, rapido e (almeno in parte) involontario. I cambiamenti
autonomici che si verificano in concomitanza di uno stato emotivo hanno la
funzione di preparare il corpo ad un comportamento imminente che sia adeguato
al contesto. Una caratteristica fondamentale è che le emozioni vengono espresse
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universalmente, cioè da tutti in qualsiasi luogo,tempo e cultura attraverso modalità
simili. Il volto e il linguaggio verbale possono riflettere all’esterno le emozioni
più profonde: una voce tremolante, un tono alterato, un sorriso solare, la fronte
corrugata. Dalla teoria delle emozioni si giunge alle definizioni e classificazioni
nosografiche dei disturbi psicopatologici in genere che vengono poi curati con