Provincia di Savona Comune di CELLE LIGURE MANUTENZIONE STRAORDINARIA PINETA BOTTINI RIQUALIFICAZIONE RECINZIONE PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO Elaborato n° 6 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 6 MAGGIO 2016 i Coordinatori per la Sicurezza per la Progettazione : Arch. Ugo Destefanis Arch. Enrico Persico ________________________ _________________________
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Provincia di Savona Comune di CELLE LIGURE
MANUTENZIONE STRAORDINARIA PINETA BOTTINI
RIQUALIFICAZIONE RECINZIONE
PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO
Elaborato n° 6
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
6 MAGGIO 2016
i Coordinatori per la Sicurezza per la Progettazione :
1.1 premesse: finalità, contenuti e applicazione del Piano di Sicurezza 1.2 elenco aggiornato delle imprese degli RLS e dei lavoratori autonomi: firme 1.3 elenco degli aggiornamenti al PSC
cap. 2 anagrafe e dati identificativi del cantiere pag.7 cap. 3 descrizione dell’opera e programmazione dei lavori pag.8 cap. 4 esito della valutazione dei rischi riguardanti il contesto del cantiere pag.9
4.1 le caratteristiche dell’area 4.2 situazioni circostanti che possano comportare rischi addizionali
per il cantiere 4.3 rischi che l’attività di cantiere può trasmettere all’ambiente
circostante cap. 5 esito della valutazione dei rischi riguardanti le fasi di lavorazione
e definizione delle procedure esecutive: pag.13 5.1 incantieramento 5.2 demolizioni 5.3 scavi 5.4 strutture 5.5 opere in ferro 5.6 opere di ingegneria naturalistica 5.7 finiture
II° PARTE: prescrizioni cap. 6 coordinamento tra le fasi pag.33
6.1 analisi delle interferenze 6.2 uso comune di attrezzature e servizi
cap. 7 organizzazione di cantiere pag.39 cap. 8 adempimenti per la sicurezza pag.44
8.1 obblighi amministrativi e documentali 8.2 figure professionali che l’impresa dovrà assicurare 8.3 informazione e formazione 8.4 sorveglianza sanitaria 8.5 Piani Operativi di Sicurezza (POS)
cap. 9 prevenzione incendi pag.48 cap. 10 gestione delle emergenze pag.51 cap. 11 stima dei costi per la sicurezza pag.54 Allegati: Cronoprogramma dei lavori Fascicolo tecnico
- PSC pag. 3
I° PARTE: RELAZIONE
PREMESSA Finalitá del Piano di Sicurezza e Coordinamento Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (abbreviato nel testo con la sigla PSC) é stato redatto al fine di ottemperare agli obblighi derivanti dal DLgs 81/2008 per i cantieri temporanei e mobili. A tale scopo i contenuti del Piano di Sicurezza sono stati conformati a quanto richiesto dall’art. 100 del Dlgs 81/2008, recepiscono quanto definito dal “regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza” del DPR 222 del 03/07/2003 e tengono in considerazione quanto indicato nelle linee guida “analisi ed indirizzi applicativi” elaborate dalla Regione Liguria Servizio Igiene Pubblica edite nel Giugno 2001, nelle linee guida edite dal coordinamento delle Regioni e dalle Provincie Autonome di Trento e Bolzano per la redazione e applicazione dei Piani di Sicurezza e Coordinamento. Il presente PSC si configura, necessariamente, come un quadro di prescrizioni, vincoli e condizioni generali, al cui interno deve e può esercitarsi la libertà e responsabilità delle imprese realizzatrici, come prevista e tutelata dalle normative vigenti. Il PSC non é solo una descrizione delle lavorazioni e delle misure da applicare, ma anche e soprattutto una organizzazione di procedure e adempimenti che possano assicurare l’applicazione delle normative di sicurezza vigenti da parte delle imprese esecutrici. Si rammenta alle imprese che, ai sensi del cit. D.Lgs. 81/2008, rimangono a carico dell’impresa tutti gli adempimenti di sicurezza previsti dalla vigente normativa, con specifico riferimento alla valutazione dei rischi e alle misure generali e specifiche. Si rammenta infine che le Imprese sono tenute a redigere e consegnare prima dell’inizio dei lavori “un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori, da considerarsi piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento”. Tale Piano Operativo, fatte salve specifiche richieste di contenuti evidenziate e segnalate nel presente Piano di Sicurezza e Coordinameno, deve essere redatto in adempimento all’art. 17 del Dlgs 81/2008 e in conformità all’ ALLEGATO XV del cit. Dlgs.
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Applicazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento • il piano sarà attuato dalle imprese e dai lavoratori autonomi. L’Impresa potrà proporre integrazioni (previa richiesta scritta al Coordinatore per l’esecuzione) in base all’esperienza, alle dotazioni e all’organizzazione dell’Impresa stessa, al fine di migliorare la sicurezza dei lavori, senza che questo possa giustificare modifiche o adeguamenti dei prezzi pattuiti; • copia del piano sarà messa a disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori delle imprese, delle Imprese Esecutrici, dei Lavoratori Autonomi; • i datori di lavoro delle imprese appaltatrici e i lavoratori autonomi sono tenuti ad attuare quanto previsto nel presente Piano di Sicurezza e Coordinamento; • il piano sarà illustrato ai lavoratori al fine di ottemperare agli obblighi sulla formazione e informazione dei lavoratori. • le Imprese e i Lavoratori Autonomi si renderanno disponibili per le azioni di cooperazione e coordinamento che si renderanno necessarie. L’impresa, tramite la propria organizzazione, dovrà assicurare il controllo costante sul cantiere e sui propri dipendenti. le imprese dovranno, nei casi previsti dal presente PSC, comunicare l’avvenuto adempimento alle procedure e alle predisposizioni richieste tramite lettera o fax o verbalizzazione in cantiere al coordinatore della sicurezza per l’esecuzione. Tale procedura di comunicazione scritta degli avvenuti adempimenti, unitamente alle visite periodiche di controllo e alle riunioni di coordinamento di cui il Coordinatore sarà organizzatore, costituiranno le azioni di coordinamento necessarie. Il Coordinatore per l’Esecuzione, designato dalla Committenza, nell’ambito delle proprie mansioni e obblighi derivantigli dalla Legge provvederà a: - Segnalare al Committente o al Responsabile dei Lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze a obblighi derivanti dal Dlgs 494/96 e s.m. e i. e di non applicazione di quanto contenuto nel presente PSC e proporre la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto. Il non rispettare le procedure descritte all’interno del PSC comporterà’ di conseguenza la proposta di sospensione dei lavori e di allontanamento dal cantiere delle imprese inadempienti. - Sospendere in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole lavorazioni fino
alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate
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1.2 elenco aggiornato delle imprese degli RLS e dei lavoratori autonomi: firme
IMPRESA O
LAVORATORE
AUTONOMO
ATTIVITA’ SVOLTA DATA E FIRMA RLS - DATA E FIRMA
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1.3 elenco degli aggiornamenti al PSC
DATA AGGIORNAMENTO FIRMA CSE FIRMA IMPRESA/E
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cap. 2 ANAGRAFE E IDENTIFICAZIONE DEL CANTIERE indirizzo cantiere: via Bottini , Celle Ligure committente: Comune di Celle Ligure
nella persona del RUP Ing. Bonorino Enrica via Boagno 11 – 17015 Celle Ligure
tel 019 99801 natura dell’opera: manutenzione strordinaria e recinzione parco pubblico Pineta Bottini responsabile dei lavori: Ing. Bonorino Enrica progettista: Dott. Arch. Enrico Persico (Savona) Dott. Arch. Ugo Destefanis (Savona) direttore dei lavori: Dott. Arch. Enrico Persico (Savona) Dott. Arch. Ugo Destefanis (Savona) coordinatore per la sicurezza durante la progettazione: Dott. Arch. Ugo Destefanis (Savona) coordinatore per la sicurezza durante l’esecuzione: Dott. Arch. Enrico Persico (Savona) Dott. Arch. Ugo Destefanis (Savona) data presunta dell’inizio dei lavori: settembre 2016 durata presunta dei lavori: 66 gg naturali consecutivi numero massimo presunto dei lavoratori: 6 (stima) numero medio presunto dei lavoratori: 4 (stima) numero previsto di imprese presenti anche non contemporanee: 2 (stima) numero previsto di lavoratori autonomi: non prevedibile al momento attuale ammontare complessivo presunto dei lavori: Euro 90.000,00 (a base d’appalto) calcolo uomini/giorni: 192
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cap. 3 DESCRIZIONE DELL’OPERA E PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI Collocazione urbanistica: in zona collinare scarsamente urbanizzata, in area di proprietà recintata Descrizione sintetica dell’opera:
Architettonica: recinzione metallica su plinti di c.a interrati Strutturale Plinti in c.a. Tecnologica - Scavo a macchina e a mano - Posa manufatti in ferro realizzati in officina - Opere di sistemazione terreno a macchina e a mano
Programmazione dei lavori e interferenze: Si allega al Piano di Sicurezza il diagramma di Gantt relativo alla programmazione dei lavori in funzione dei tempi a disposizione per l’intera opera, dei tempi presunti per la realizzazione delle singole fasi, la sequenzialità necessaria tra alcune di loro, la sovrapponibilità o non sovrapponibilità per motivi di sicurezza o realizzabilità. Il programma potrà subire variazioni in fase di realizzazione dell’opera in funzione di metodologie e mezzi utilizzati che nel Piano di Sicurezza sono stati individuati o lasciati come ipotesi alternative. Ogni variazione dovrà essere concordata tra: Impresa, Direttore dei Lavori, Coordinatore della Sicurezza per l’esecuzione. Le lavorazioni verranno eseguite, nella maggior parte, per fasi successive senza interferenze temporali tra loro. Dall’analisi del programma di Gant si evince che non sono previste interferenze SPAZIALI E TEMPORALI contemporaneamente. Le compresenze temporali sono facilmente gestibili separando le zone di lavoro, essendo il lavoro sviluppato lungo una linea lunga più di 200 metri.
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cap. 4 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI RIGUARDANTI IL CONTESTO DEL CANTIERE
Il presente capitolo analizza le problematiche riguardanti la sicurezza in relazione al contesto del cantiere, sia per quanto riguarda il sito di lavorazione, sia il contorno ad esso. Tale analisi preliminare comporta misure specifiche per il cantiere in oggetto di cui tenere conto nell’organizzazione del cantiere stesso. Se ne raccomanda all’impresa l’attenta analisi in quanto le misure necessarie potrebbero esulare dalla “normale” organizzazione di cantiere. I costi per l’applicazione delle misure di sicurezza prescritte saranno stimati nell’apposito capitolo. 4.1 Le caratteristiche dell’area
ELEMENTI DA RILEVARE
ANALISI RISCHI INDICAZIONI TECNICO-
OPERATIVE E AZIONI RICHIESTE
SOGGETTI INCARICATI
1) ubicazione Il cantiere è posto in zona collinare in terreno di unica proprietà.
La proprietà è completamente recintata
2) accessibilità Da strada pubblica Nessun rischio da rilevare se non la compresenza del traffico pubblico
3) sottoservizi e impianti interrati
Linee Enel, e acqua realizzate nell’area di cantiere.
Verificare preliminarmente e verbalizzare il rilievo dei sottoservizi e delle linee aeree costituenti potenziale pericolo per il cantiere
Necessario prendere misure adeguate e attrezzare il cantiere di mezzi per spegnimento
Direzione di cantiere e ditta degli scavi
8) presenza di attività o edifici con particolare necessità di tutela
Il parco è di uso pubblico.
SI PREVEDE LA CHIUSURA DEL PARCO ALL’USO PUBBLICO
9) interferenze con edifici, strutture o altri manufatti
Nessun rischio da rilevare
10) presenza di infrastrutture
Nessun rischio da rilevare
10) rischi climatici Nessun rischio da rilevare
11) rischi ambientali Zona soggetta a forti venti
Interruzione della attività in caso di attività pericolose in caso di vento forte
Direzione di cantiere
12) rischi chimici Nessun rischio da rilevare
13) rischi biologici Nessun rischio da rilevare
Direttore di cantiere, capocantiere, Medico competente
14) rischi idrogeologici
franamento terra o roccia in fase di scavo
Attenersi alle indicazioni della perizia geologica
Direttore di cantiere, ditte di scavo
15) altri elementi da rilevare
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4.2 Situazioni circostanti che possono comportare rischi addizionali per il cantiere
ELEMENTI DA RILEVARE
ANALISI RISCHI INDICAZIONI TECNICO-
OPERATIVE E AZIONI RICHIESTE
SOGGETTI INCARICATI
1) presenza di viabilità esterna
Investimenti e collisioni
Segnalazioni e protezioni nell’uscita dal cantiere
Direzione di cantiere
2) rischi chimici nessuno rischio rilevante
3) rischi biologici nessuno rischio rilevante
4) rischi idrogeologici
I compluvi esistenti potrebbero essere pericolsi in caso di forti piogge
Prevedere fermi lavori e messa in sicurezza delle zone a rischio
Direzione di cantiere
5) sottoservizi esistenti
nessuno rischio rilevante. Non interferenti con le attività all’interno del cantiere
Fare comunque verifiche con i manutentori del parco
Direzione di cantiere
6) presenza corsi o bacini d’acqua
nessuno rischio rilevante
7) interferenze con linee elettriche aeree o impianti
nessuno rischio rilevante
8) altri cantieri o insediamenti produttivi limitrofi
nessuno rischio rilevante
9) presenza di attività o edifici con particolare necessità di tutela
Nessun rischio da rilevare
10) interferenze con edifici, strutture o altri manufatti
Nessun rischio da rilevare
11) presenza di infrastrutture
Nessun rischio da rilevare
12) altro nessuno rischio rilevante
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4.3 principali rischi indotti al contesto da parte del cantiere e definizione delle conseguenti misure da adottare
ELEMENTI DA RILEVARE
ANALISI RISCHI INDICAZIONI TECNICO-
OPERATIVE E AZIONI RICHIESTE
SOGGETTI INCARICATI
1) emissione di agenti pericolosi: polvere
Non si prevedono rischi particolari
2) emissione di agenti pericolosi: fibre o agenti chimici pericolosi
Non si prevedono rischi particolari
3) emissione di agenti pericolosi: rumore
Possibile emissione soprattutto nelle fasi scavo. Livelli di rumore nei limiti consentiti nella zona
Direttore di cantiere e imprese addette alle lavorazioni
4) emissioni di agenti pericolosi: vibrazioni e scuotimenti
Possibili nelle fasi di perforazione e/o scavo, non tali da costituire pericolo per altre strutture
5) pericoli per il contesto: franamenti o dissesti del terreno
nelle fasi di scavo Operare come da relazione geologica.
Direttore di cantiere e imprese addette alle lavorazioni
6) uscita mezzi dal cantiere Interferenza con il traffico veicolare
Segnalare la presenza dei mezzi e manovrare a velocità ridotta
Direttore di cantiere e imprese addette ai trasporti
7) movimentazioni di carichi e caduta materiali fuori delle aree di cantiere
caduta materiale dai mezzi di trasporto
non caricare oltre il consentito i mezzi di trasporto materiale. Controllare il bilanciamento del carico
Direttore di cantiere e capocantiere; Autisti dei mezzi di trasporto
8) ingombro con materiali o mezzi
Poco spazio all’esterno del cantiere
Non sarà consentito utilizzare spazi al di fuori del cantiere se non autorizzati dai Vigili Urbani
Direttore di cantiere e capocantiere
9) trasporto accidentale di materiale terroso nella viabilità pubblica
Possibile nelle fasi di scavo
Pulire i pneumatici dei mezzi. Predisporre inghiaiata o sistema di lavaggio all’uscita dal cantiere se necessario
impresa; Autisti dei mezzi di trasporto
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cap. 5 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI RIGUARDANTI LE FASI DI LAVORAZIONE
In questo capitolo si analizzeranno tramite schede le sottofasi di lavorazione, evidenziando gli aspetti relativi alla sicurezza e salute e al coordinamento legati alla peculiarità del cantiere, indicando per ogni sottofase lavorativa individuata l’analisi e valutazione dei rischi, l’identificazione delle procedure esecutive, degli apprestamenti e attrezzature atte a preveirli per tutta la durata dei lavori. GUIDA ALLA LETTURA DELLE SCHEDE: • la fase di lavorazione di riferimento o categoria di lavoro • la sottofase o lavorazione specifica all’interno della fase • la descrizione dell’attività della sottofase con riferimento alle condizioni di lavoro particolari se
esistenti • le attrezzature, i macchinari, gli impianti, i materiali o sostanze utilizzate nella sottofase e
potenziali fonti di pericolo • l’individuazione e l’analisi dei rischi, con riferimento soprattutto alla specifica condizione di lavoro
nel cantiere in oggetto e alla organizzazione del cantiere specifico • fase critica. Indicazione di attenzione alla fase in oggetto in quanto comportante rischi gravi • le procedure esecutive: scelte tecniche e tecnologiche necessarie, sequenze di lavorazione obbliatorie • gli apprestamenti: necessarie e a servizio delle procedure per rendere le stesse più sicure, si dividono
in: a) predisposizione protezioni collettive e attrezzature per la sicurezza b) fornitura DPI e altre protezioni personali
• adempimenti – controlli - verifiche a carico dell’impresa: Tali adempimenti possono essere costituiti da forniture di documentazioni o di progettazioni operative da mettere a disposizione degli addetti o del Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, informazioni specifiche da dare agli addetti per le specifiche condizioni di lavorazione, le procedure e le azioni e documentazioni di controlli e verifiche che l’impresa dovrà attivare per la fase specifica e mettere a disposizione o notificare al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione.
• i costi per la sicurezza: indicazione della possibile voce di costo per opere o attrezzature o procedure di lavoro che comportano oneri rientrabili nei costi per la sicurezza.
• POS richiesto: Indicazione dei contenuti minimi di dettaglio che dovranno essere contenuti nel Piano Operativo di Sicurezza di impresa per la sottofase in oggetto. L’impresa dovrà tenerne conto per l’elaborazione del documento al fine di coordinarsi con il presente Piano di Sicurezza e attuarne lo studio di dettaglio.
Non verranno richiamati i rischi specifici delle singole lavorazioni in quanto essi dovranno essere
oggetto di valutazione delle imprese stesse (ex art. 4 e 7 DLgs 626/94) in relazione alle proprie dotazioni e alla propria organizzazione del lavoro. Tali valutazioni specifiche saranno oggetto di Piani Operativi di Impresa. In particolare: • l’ analisi e valutazione più dettagliata dei rischi, nonché specifiche misure operative, sarà contenuta nel
Piano Operativo di Impresa • istruzioni, norme e valutazione dei rischi di macchinari, attrezzature, materiali e posti di lavoro,
saranno contenute nel Piano Operativo di Impresa • la valutazione dei rischi specifici di mansione, sarà contenuta nel Piano Operativo di Impresa
- carteggiatrici o smerigliatrici spazzole di ferro
- solventi, smalti
Individuazione e analisi dei rischi:
- rumore
- rischio chimico
- spruzzi e schizzi, polvere
Fase critica: Si
No
X Si se il rischio è di decesso o infortunio grave.
Procedure esecutive (scelte tecniche e tecnologiche necessarie):
- conservare in appositi magazzini chiusi con lucchetto le vernici e i solventi
Apprestamenti (a servizio delle procedure per rendere le stesse più sicure):
A – predisposizione protezioni collettive e attrezzature per la sicurezza:
- scale a mano doppie per cancello
B – fornitura DPI e altre protezioni personali:
- saranno messi a disposizione dal datore di lavoro: guanti, scarpe antinfortunistiche, indumenti
coprenti, elmetto, maschere antipolvere filtranti gas e solventi, cuffie o tappi; e utilizzati secondo il
rischio specifico di lavorazione.
Adempimenti – controlli – verifiche a carico dell’impresa:
- informazioni su eventuali rischi derivanti da altre lavorazioni in atto;
Costi per la sicurezza:
- DPI
POS (indicazioni di dettaglio da indicare nel POS per la fase in oggetto):
- descrivere materiali e attrezzature utilizzate
- valutazione rischi specifici
- DPI consegnati e prescritti
allegare SCHEDE DI SICUREZZA prodotti chimici
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II° PARTE: PRESCRIZIONI
cap. 6 COORDINAMENTO TRA LE IMPRESE
6.1 ANALISI DELLE INTERFERENZE
Premesso che:
- in fase di progetto SI IPOTIZZA LA NON INTERFERENZA TEMPORALE E SPAZIALE TRA
LAVORAZIONI DIFFERENTI, si ritiene che in fase di esecuzione possa accadere che due
lavorazioni differenti debbano essere realizzate anche parzialmente in contemporanea.
- verranno effettuate riunioni di coordinamento ad ogni introduzione di nuova lavorazione per
concordare con le eventuali altre imprese presenti le misure preventive e protettive da adottare per
evitare rischi dovuti alla interferenza tra lavorazioni.
LA SEQUENZA DI LAVORAZIONI IPOTIZZATA nel programma dei lavori, che sarà
progressivamente aggiornata e adeguato in funzione del procedere del lavoro e delle problematiche
esecutive che si riscontreranno, prevede diverse fasi:
- allestimento del cantiere allestimento cantiere con dotazione di presidi e apprestamenti per
antincendio
- allestimento di protezione per le cadute dall’alto delle lavorazioni effettuate per la realizzazione
della recinzione o delle palificate, con utilizzo della vecchia recinzione a protezione provvisoria e
allestimento di punti di ancoraggio per uso di funi di ritenuta e imbragature di sicurezza;
- realizzazione di palificate antierosione subito a valle dei plinti solo per un tratto di circa 45 mt a
partire dall’angolo Nord-Est;
- formazione di plinti in c.a. per nuova recinzione e riempimenti;
- rimozione vecchia recinzione in rete su paletti in ferro e smaltimento materiali di risulta;
- realizzazione di opere di ingegneria naturalistica di regimazione acque meteoriche superficiali in
altre parti del parco;
- posa nuova recinzione in opera;
- rimozione e sostituzione anta del cancello ammalorato, finiture in opera;
- smobilizzo cantiere
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IL CRITERIO GENERALE DA ADOTTARE nel coordinamento tra le lavorazioni diverse (e quindi
squadre di lavoratori diverse) è quello di separare il più possibile le lavorazioni contemporanee in diverse
zone dello stesso piano.
Durante la contemporaneità tra lavorazioni esterne ed interne, si dovranno adottare sistemi di protezione
per la caduta dei materiali dall’alto in corrispondenza dei passaggi pedonali.
Le fasi, per quanto previsto, risultano compatibili tra loro, eventuali incompatibilità saranno risolvibili con
disposizioni secondo modalità di coordinamento e controlli che saranno decise ed effettuati durante le
riunioni di coordinamento.
GLI IMPIANTI, LE ATTREZZATURE E GLI APPRESTAMENTI DI USO COMUNE dovranno essere
predisposti dall’impresa principale e da essa gestite, verificate, tenute in buono stato e adattate al
progredire del cantiere.
Dall’analisi del programma di Gant si evince che non sono previste interferenze SPAZIALI E TEMPORALI contemporaneamente. Le uniche compresenze sono tra impresa edile e le opere in ferro per il montagio recinzione, ma si tratta di collaborazione ad unica mansione e le zone di lavorazione possono essere facilmente separabili spazialmente.
IN SEDE DI RIUNIONI DI COORDINAMENTO PREVENTIVE AD OGNI FASE O DI
INTRODUZIONE DI NUOVE LAVORAZIONI VERRA’ RIESAMINATA L’ANALISI DELLE
INTERFERENZE CON I RISCHI E LE MISURE DA ADOTTARE.
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II° PARTE: PRESCRIZIONI - coordinamento Cap. 6.2 uso comune di attrezzature e servizi
6.2 USO COMUNE DI ATTREZZATURE E SERVIZI
In questo capitolo verranno analizzate, tramite schede, le possibili interferenze causate dall’uso comune di
attrezzature e servizi.
Per ogni attrezzatura o servizio di cui si prevede l’uso comune verrà indicato:
a) la modalità e i vincoli di utilizzo, una regolamentazione a cui tutti gli utenti dovranno attenersi;
b) il o i responsabili della predisposizione e il mantenimento in uso della stessa. Tali soggetti
costituiscono anche gli unici referenti per eventuali modifiche o manutenzioni necessarie;
c) le modalità di verifica nel tempo, da parte dei soggetti responsabili o del Coordinatore per
l’Esecuzione; le verifiche tengono in considerazione le normative vigenti in materia e di buona
regola del costruire
LE UNICHE ATTTREZZATURE DI CUI SI PREVEDE USO COMUNE SONO:
- SERVIZI IGIENICI
- IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
- SISTEMA DI ASSICURAZIONE PER LAVORAZIONI CON FUNE
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II° PARTE: PRESCRIZIONI - coordinamento Cap. 6.2 uso comune di attrezzature e servizi
i servizi igienici (box prefabbricato) saranno predisposti dalla impresa principale (impresa delle opere edili) e sistemati nell’area di propietà. Sarà adottato servizio di pulizie e di smaltimento liquami se non allacciato alle pubbliche fognature. responsabile della prediposizione
Impresa appaltatrice edile, direttore di cantiere
modalità di verifica nel tempo
verifiche periodiche dell’impresa e del Coordinatore
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Scheda n° 6.2.2 ATTREZZATURA/SERVIZIO/APPRESTAMENTO: IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
modalità e vincolo di utilizzo
l’impianto è predisposto dall’impresa esecutrice nel rispetto delle vigenti norme in materia e con le
verifiche di legge.
Ogni altra impresa dovrà utilizzare esclusivamente l’impianto predisposto chiedendo permesso e modalità
di allaccio con le proprie attrezzature all’impresa principale.
NON SI POTRANNO USARE PROLUNGHE O MULTIPRESE NON A NORMA
l’impresa installatrice dovrà effettuare periodiche verifiche sul mantenimento in efficenza dell’impianto,
sulla dispersione delle messe a terra, sull’idoneità di linee e componenti
responsabile della prediposizione
Impresa appaltatrice, direttore di cantiere
modalità di verifica nel tempo
verifiche impiantista con rilascio di certificato di verifica ogni tre mesi