86 Le pagine dei ragazzi VITA IN CAMPAGNA 1/2009 Le pagine dei ragazzi Proviamo a misurare l’umidità utilizzando un capello P er misurare l’umidità pre- sente nell’aria si utilizza uno strumento chiamato igrometro: dal greco «hygròs» (liquido, umi- do) e «mètron» (misura). L’ igrometro fu inventato pa- recchi secoli fa come strumento utile ai venditori e compratori di lana. Il prezzo della lana dipende- va dal peso, il quale cambiava con il variare dell’umidità (più pesan- te nei giorni umidi e meno pesan- te nei giorni secchi): l’igrometro consentiva ai mercanti di stabili- re quanta umidità fosse stata as- sorbita dalla lana e di conseguen- za permetteva di definire il prez- zo equo (giusto) per la vendita. Oggi, esistono vari tipi di igro- metro, ma quello più semplice è detto a capello; infatti l’elemen- to sensibile è proprio un capello S i fa presto a dire «passero»: in realtà sono mol- ti gli uccelli che hanno questo nome. Solo in Europa sono presenti il passero italiano, il passero domestico, il passero spagnolo, il passero mattu- gio, la passera lagia e poi la passera scopaiola (che però è molto diversa). I passeri che frequentano le città, volano nei campi e mangiano le briciole che offriamo ad essi sul da- vanzale, sono però essen- zialmente due: il passero domestico (Passer dome- sticus) e il passero mattugio (Passer montanus). Il primo, il domestico, vive sia in campagna sia in città e nidifica soprattutto sotto le tegole dei tetti; il mattugio, invece, preferisce la campagna (e ha ra- gione) e si fa il nido nei buchi degli alberi. I passeri non sono molto amati dagli agricolto- ri che li ritengono responsabili del saccheggio dei campi di grano. A fronte di questi danni bisogna ricordare che, so- prattutto quando allevano i piccoli, i passeri divo- rano un gran numero d’in- setti nocivi. In più, l’ho potuto con- statare personalmente, gli stormi di passeri che vola- no nei campi di frumento, più che nutrirsi dei chic- chi, beccano con avidità i piccoli nutrientissimi semi di due piante considerate infestanti delle coltivazioni: il farinaccio e l’ama- ranto — coltivate in molti Paesi proprio per le pro- teine contenute nei i loro semi — limitandone co- sì la diffusione. Fulco Pratesi Il passero, un campagnolo che ama anche la città 3 1 4 2 che, allungandosi o accorciando- si secondo il grado di umidità del- l’aria, muove un indice che scorre su una scala graduata. Vuoi provare a costruire un igrometro a capello? È molto semplice. Procurati un cartoncino, un capello lun- go almeno 20 cm, dell’alcol, del- lo scotch, un fo- glio di carta leg- gera (ad esem- pio quella veli- na) e una punti- na metallica (vedi foto 1). Immergi per cir- ca 20 minuti il ca- pello nell’alcol (ve- di foto 2) per levare i residui di grasso, poi toglilo dall’alcol e lascialo asciugare per un po’. Una volta che è asciutto posizio- nalo sul cartoncino e fissa un’estre- mità con lo scotch. Ritaglia dal fo- glio di carta leggera una freccia, fissala al cartoncino con la puntina e attacca con lo scotch l’altra estre- mità del capello alla punta della