Siamo un co l le t t ivo d i s tudent i che dopo l ’esper ienza del l ’onda del
2008 ha deciso di cont inuare a discutere e creare mobi l i tazione sul le
temat iche sol levate dal movimento. Ri teniamo, come student i cala-
bresi , che una trasformazione del la società in cui v iv iamo non possa pre-
sc indere da un’un ivers i tà pubbl ica, democrat ica, l ibera da ogni
condiz ionamento di mercato e accessib i le a tut t i . L’occasione del r innovo
del la rappresentanza studentesca in Senato Accademico e nel Consigl io di
Amministrazione ci off re la grande possibi l i tà di concorrere come candidat i
e di portare in seno agl i organi decis ional i del l ’universi tà tut ta una ser ie di
temat iche che, negl i anni de l “dopo Gelmin i ” , sono s tate esc luse dal -
l ’agenda pol i t ica. L’un ivers i tà i ta l iana negl i u l t imi decenni ha subi to una
ser ie di radical i t rasformazioni . Ol t re al la drast ica diminuzione di r isorse, è
stato imposto un model lo aziendale al tamente vert ic ist ico e competi t ivo che
al lontana l ’ ist i tuzione universitar ia da quel la che è la sua missione primaria:
la creazione e la t rasmiss ione del sapere. Ribal tare i l dogma del l ’un iver-
si tà-azienda (a cominciare da un CdA eletto e non nominato), sottrarre i l sa-
pere dal le log iche d i mercato, lo t tare per un r i f inanz iamento del s is tema
scolast ico, universi tar io e del d i r i t to al lo studio, invest i re in r icerca e r iqua-
l i f icare la didatt ica, sono quest i i temi che intendiamo svi luppare e condiv i -
dere con tut ta la popolazione studentesca durante la prossima campagna
elet torale. Ateneo Controverso è, da qualche mese, una real tà confederale
di LINK – Coordinamento Universi tar io e, come tale, sost iene, promuove e
partecipa al le campagne nazional i del la rete.
Ateneo�Controverso
Le ult ime r i forme del l ’universi tà hanno r istret to notevolmente gl i spazi
di confronto, d iscussione e decis ione dentro gl i atenei . La s i tuazione
nel la nostra universi tà è aggravata da una forte scossa accentratr ice
e autor i tar ia che negl i u l t imi anni ha impedito una discussione ampia e de-
mocrat ica r ispet to a l le modi f iche d i Statuto e a l r iasset to organizzat ivo
del l ’un ivers i tà . In par t ico lare le proposte degl i s tudent i non sono s tate
ascol tate e la rappresentanza studentesca negl i organi del l ’universi tà non
è r iuscita a portare la voce cri t ica e alternativa, a nostro avviso, necessaria.
Negl i ul t imi vent i anni, la rappresentanza degl i studenti non solo è stata svi-
l i ta dal “s istema”, ma si è auto-relegata in una cont inua posiz ione di subal-
tern i tà , ar r ivando occupare una posiz ione quasi s imbol ica, a causa del la
sua stessa incapaci tà d i prendere parola, d i proporre con forza una posi-
z ione che venisse dal basso. Ri ten iamo, dunque, che s ia arr ivato per g l i
Student i i l momento di prendere consapevolezza r ispetto al le dinamiche po-
l i t iche del l ’universi tà. Le scel te operate dagl i organi d i governo si r ipercuo-
tono quot id ianamente su l la v i ta d i ogni s ingolo s tudente in termin i d i
d idatt ica e serviz i . Nel l ’at tuale s istema vota una percentuale bassa di stu-
dent i , spesso del tu t to inconsapevole o, addi r i t tura, sp in ta da p icco l i e
grandi s istemi c l ientelar i d i l is te che barat tano vot i con appuntament i mon-
dani. Noi vi chiediamo un voto d’opinione sul la base del nostro programma
pol i t ico e sul la base del l ’at t iv i tà svol ta nel corso di quest i anni .
Intendiamo part i re dai b isogni mater ia l i degl i student i per t rasformarl i in di-
r i t t i socia l i da r ivendicare, costruendo percorsi d i mobi l i taz ione e parteci-
pazione diretta del la comunità universi tar ia al le decisioni: questo è i l senso
del nostro fare rappresentanza sociale degl i student i .
Vi�chiediamo�un�voto�d’opinione
Per noi la rappresentanza è un valore legato al la col let t iv izzazione dei pro-
blemi e del le r ivendicazioni dei soggett i che rappresenta; certo s i può pre-
scindere da essa, ma la rappresentanza r imane uno strumento importante
per le lot te che port iamo avant i . Non possiamo perdere un’al t ra occasione,
approf i t t iamo di questa tornata elet torale per r i fondare un s istema di rap-
presentanza universi tar ia basato sui d i r i t t i e lontano dai s istemi c l ientelar i
che lo hanno carat ter izzato negl i anni recent i . Vi chiediamo di votare con-
sapevolmente, v i chiediamo di informarvi , v i chiediamo un sostegno pol i t ico
per una nuova esperienza di rappresentanza negl i organi del l ’Universi tà.del
nostro fare rappresentanza sociale degl i student i .
Riqualificare�la�didattica
“Le conoscenze non sono più vet tore di emancipazione e giust iz ia
sociale ma formano uomini e donne destinat i a vivere la sol i tudine
compet i t iva del mercato del lavoro e i l dogma del la produtt iv i tà.”
Le fas i po l i t iche e le r i forme degl i u l t imi anni hanno por tato a l deter iora-
mento del s istema Universi tar io sopratut to sot to l 'aspetto del la didatt ica. A
penal izzare la formazione degl i student i , infat t i , non sono state sol tanto le
scel te sbagl iate del le s ingole r i forme, ma anche i l quadro pol i t ico ed eco-
nomico che ha fatto e fa da contorno a queste. Mentre tutt i i Paesi investono
sul la formazione e sul la cul tura come veicolo per uscire dal la cr is i , in I ta l ia
i l s istema del l ’ is t ruzione viene visto come una zavorra non più sostenibi le
e s i r iducono i f inanziament i pubbl ic i a scuole e universi tà. I tagl i l inear i a l
fondo di f inanziamento per l ’universi tà si manifestano in termini di r iduzione
dei serviz i e dequal i f icazione del la didatt ica.
Ad esempio, Sapete cosa s ign i f ica “mutuazione”? Signi f ica che non c i
sono i soldi per at t ivare un corso e che per r ispettare le tabel le minister ia l i
è necessar io sost i tu i re (mutuare) un corso con un al t ro (esempio: i l corso
di Museologia mutua da quel lo d i Cr i t ica le t terar ia ; i l corso d i Spagnolo
mutua da quel lo di Romeno; i l corso di L ingua Spagnola I I mutua da quel lo
di Spagnola I ) . In questo modo le Facol tà r ispettano le indicazioni del mini-
stero a discapi to del la qual i tà del la didatt ica e del le scel te di ogni s ingolo
studente. Ma non ci sono sol tanto problemi di natura economica. L’organiz-
zazione didatt ica dei nostr i corsi di laurea lascia molto a desiderare e rende
impossibi le una corret ta f ru iz ione del le lezioni : corsi che si sovrappongono
tra di loro, sbi lanciamento dei corsi at t ivat i t ra i l pr imo e i l secondo seme-
stre (esempio: un solo corso al pr imo semestre, sei corsi a l secondo) sono
sol tanto a lcuni dei problemi ev idenziabi l i . Come student i , pretendiamo di
essere res i par tec ip i del la cost i tuz ione del l 'o ffer ta format iva che avviene
ogni anno, così da poter fare del le scelte didatt iche appropriate, che badino
davvero a l la nost ra formazione e a l le nost re es igenze. I l mig l ioramento
del la qual i tà dei saper i che vengono trasmessi a l l ’ interno dei nostr i atenei
non può prescindere da un rif inanziamento del l ’ intero sistema universi tar io
nazionale. Per evi tare che cont inui questo inesorabi le svi l imento dei corsi
di studio, è necessar io r ipr ist inare gl i invest iment i e indiv iduare nel la cono-
scenza uno strumento di r i lancio economico e di usci ta dal la cr is i . In part i -
colare, la nostra terra, la Calabr ia, ha bisogno di ment i ben preparate che
abbiano lo sguardo cr i t ico necessar io a t rasformare la rea l tà che c i c i r -
conda.
L’ istruzione universi tar ia deve emanciparsi dal le logiche del mercato, la di-
datt ica così come è concepi ta è funzionale sol tanto al pensiero economico
dominante. Non è possibi le che in tutt i gl i atenei i tal iani si studi sul lo stesso
l ibro di economia. Ri teniamo che l ’offer ta format iva debba assumere un re-
sp i ro p iù ampio, non l imi tandosi ad una specia l izzaz ione funz ionale so lo
al le esigenze lavorat ive. C’è bisogno di d iversi f icare l ’offer ta format iva in
modo che i corsi d i studio s iano l iber i dal le logiche di mercato e r ivol t i a l la
valor izzazione del la r icerca e al la promozione di uno svi luppo al ternat ivo.
Contribuzione studentesca.
Irecent i tagl i a l l ’ is t ruzione hanno causato l ’aumento del le tasse in tut t i
g l i atenei . Bast i pensare che la pr ima rata del le tasse al l ’UniCal è pas-
sata dai 255 euro del 2003 a i 360 di quest ’anno. Ri ten iamo che i l s i -
stema universi tar io i ta l iano debba tendere ad una progressiva el iminazione
dei contr ibut i studenteschi , come avviene già in molt i paesi europei . Que-
sto, certo, non può dipendere dal le sole universi tà, ma deve essere f rut to
di pol i t iche statal i d i invest imento sul la formazione e sul cambiamento del
s is tema f iscale e del le pol i t iche in termini d i auster i ty. Tut tav ia r i teniamo
che, al lo stato at tuale, la contr ibuzione debba essere quanto più equa pos-
sibi le e seguire cr i ter i d i progressiv i tà. Ri teniamo che, a ta le f ine, s ia ut i le
una r imodulazione del le fasce di contr ibuzione, con l ’ inser imento di coeff i -
c ient i vo l t i a r idurre i l pre l ievo su l le fasce d i reddi to basse e aumentare
quel lo sul le fasce al te. Inol t re, la tassazione deve prescindere dal l ’anno di
iscr iz ione del lo studente ed essere quant i f icata solo sul la base del reddi to.
Non consider iamo corret to diversi f icare la tassazione tra fuor i corso e stu-
dent i regolarmente in corso, in quanto crediamo che ogni indiv iduo s ia l i -
bero di tempif icare lo studio e l ’apprendimento come megl io crede. Inol t re
dobbiamo r ichiedere i l re inser imento del la sogl ia del 20% come quota di b i -
lancio coperta dal le tasse degl i s tudent i , in modo che gl i atenei non pos-
sano innalzare a piacimento i contr ibut i studenteschi .
Diritto al lo studio.
I f inanziament i per i l Dir i t to al lo Studio (dsu) sono separat i dal fondo che
lo Stato ogni anno investe ne l l ’un ivers i tà . Tut tav ia , anche quest i u l t imi
hanno subi to un tagl io progressivo: dai 249 mil ioni del 2009 siamo arr ivat i
ai 103 mil ioni del 2013. Questa r iduz ione ha por ta to ad un aumento su
base locale del la contr ibuzione studentesca legata ai serviz i .
Le�nostre�tasse�e�i�nostri�diritti
Guardando al la s i tuazione locale del la nostra universi tà, crediamo che sia
arr ivato i l momento di r isolvere l ’annoso problema dei r i tardi nel l ’assegna-
zione degl i alloggi. Ancora quest ’anno, ai pr imi di novembre, non tut t i g l i
avent i d i r i t to hanno ot tenuto i l posto nel le residenze, mentre le graduator ie
per la preassegnazione scorrono lentamente e non è sicuro che si r iescano
a soddisfare tut te le domande pervenute. Ri teniamo questa si tuazione inac-
cettabi le. I l s istema del l ’assegnazione deve essere potenziato in modo da
completare le assegnazioni a i pr imi di ot tobre in corr ispondenza del l ’ in iz io
dei cors i . Ci bat teremo dentro e fuor i g l i organi d i governo del l ’universi tà
per ev i tare, come paventato d i recente, che la gest ione del le nuove resi -
denze passi in mani pr ivate. Non r i teniamo corret to che ciò che è stato co-
strui to con f inanziament i pubbl ic i venga ut i l izzato da un pr ivato per t rarne
prof i t to. Deve essere l ’universi tà stessa a gest i re adeguatamente i l serviz io
e, laddove sia possibi le, trarre da esso le r isorse ut i l i al migl ioramento del lo
stesso.
Al l ’ interno del panorama sul dsu r ientrano pienamente tut t i quegl i a l t r i ser-
v iz i e quel le agevolazioni di cui lo studente dovrebbe usufruire al d i fuor i
del la v i ta al l ’ interno del campus. Parl iamo, in questo senso, di agevolazioni
per c inema, teatr i ed in part icolare dei serviz i che r iguardano la mobi l i tà,
quindi i l s istema di t rasporto locale. Ol t re a chiedere la r iorganizzazione e
i l potenz iamento del l ’a t tua le serv iz io autobus per l ’un ivers i tà , ch ied iamo
che vengano istituite delle corse notturne , in modo da favorire la mobi l i tà
degl i student i che vivono al l ’ interno del campus. Inol t re l ’UniCal deve do-
tarsi d i un s istema di t rasporto interno più eff ic iente ed ecosostenibi le: non
solo vanno r iprist inate le navette , b isogna aff iancare ad esse le famose
bicic let te acquistate negl i anni passat i dal l ’UniCal e dest inate, at tualmente,
a marcire in qualche magazzino.
Il punto di forza più evidente del l ’Universi tà del la Calabr ia è senza dub-
bio i l Campus. Part i re da questa idea signi f ica r ibadire che l ’Universi tà
che vogl iamo non è solo uno spazio f is ico o un luogo dove conquistare
un pezzo di carta ma è, e deve cont inuare ad essere, uno spazio sociale,
un centro di aggregazione cul turale che non si svuota durante i l f inesett i -
mana. Considerata la natura di Campus del l ’Universi tà del la Calabr ia, è im-
portante r ivo lgere tut to i l nostro impegno al la promozione d i una ser ie d i
at t iv i tà che port ino, g l i student i a l loggiat i e non, a considerare l ’Universi tà
non solo come luogo per seguire corsi o sostenere esami, ma anche e so-
prat tut to, come luogo da vivere e dove produrre e scambiare conoscenze e
cul tura.
Proponiamo i l r ipr ist ino degl i spazi abbandonati del le strutture UniCal e che
quest i vengano messi a disposiz ione di quant i , f ra gruppi ed associazioni ,
ne abbiano bisogno per l ’espletamento di at t iv i tà socio-cul tural i . Chiediamo
che vengano at t rezzat i degl i spazi in cui g l i s tudent i possano r i t rovars i e
studiare in gruppo, senza dover necessar iamente peregr inare per ore al la
r icerca di un’aula vuota.
Richiediamo una migl iore gest ione del le strutture sia sport ive che r icreat ive
per consent i rne una maggiore f ru ib i l i tà. La r ipart iz ione annua dei fondi per
questo t ipo di at t iv i tà deve esser fat ta con cr i ter i oggett iv i e di massima tra-
sparenza, basat i sul la valutazione dei var i progett i presentat i . Chiediamo,
infat t i , che venga indetto annualmente un bando che f issi chiaramente i cr i -
ter i d i valutazione in base ai qual i i progett i avanzat i verranno f inanziat i se-
condo principi di concreta fatt ibi l i tà, raggiungimento degl i obiett iv i pref issati
e con la rendicontazione f inanziaria f inale. È necessario che sia predisposta
una commissione terza che non comprenda rappresentant i del le stesse as-
sociazioni che presentano i progett i da giudicare, con i l compito di monito-
rare la real izzazione dei progett i f inanziat i .
Vivibilità del�campus�e�quotidianità dello�studente
L’attuazione del la legge Gelmini ha l imi tato notevolmente gl i spazi d i
democrazia al l ’ interno degl i atenei . La r i forma del la governance uni-
versi tar ia porta ad un eccessivo accentramento dei poter i nel le mani
del Ret tore, suppor tato da un Consig l io d ’Amminis t raz ione des ignato, in
parte, dal ret tore stesso e che gode di maggiore peso r ispetto al Senato Ac-
cademico. Nel nuovo Consigl io d’Amministrazione del la nostra universi tà su
nove membri sol tanto due saranno elet t i , mentre gl i a l t r i set te (di cui due
esterni a l l ’UniCal) saranno nominat i . Al la luce del le recent i novi tà, emerse
in segui to a i r icors i a l TAR fat t i dal le univers i tà, chiederemo che l ’UniCal
modif ichi i l propr io statuto al f ine di consent i re una completa elezione dei
membri del CdA e di r ipr ist inare, a lmeno in parte, g l i spazi d i democrazia
sottrat t i dal l ’u l t ima r i forma. La nostra universi tà, dopo la t r is te esper ienza
del le modif iche di Statuto e dei Regolament i , ha bisogno di vol tare pagina
e r id iventare un laborator io di democrazia capace di favor i re la partecipa-
zione di tut te le component i accademiche. È per questo che cercheremo di
incidere nei processi d i appl icazione del la nuova normat iva (a cominciare
dai nuovi Regolament i ) , chiedendo l ’ is t i tuzione di nuove forme di democra-
zia come i l referendum studentesco , a l f ine di favor i re la reale partecipa-
z ione degl i s tudent i a tu t t i i process i dec is ional i de l l ’un ivers i tà . Ino l t re ,
pretendiamo una maggiore t rasparenza degl i at t i del l ’universi tà e degl i or-
gani accademic i , perché r i teniamo che la cosa pubbl ica debba essere un
palazzo di vetro”.
L’università come�laboratorio�di�democrazia