Progetto: insegnamento e apprendimento della musica emozionale Esempio di lavoro progettuale che ha lo scopo di creare percorsi mirati per dare mezzi concreti atti al miglioramento della relazione tra docente- allievo e allievo - autostima. Dalla collaborazione tra professoressa Giorio Valeria, docente di musica, attività strumentale e corale, con esperienza efficace e pluriennale nella Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado e la dottoressa Triarico Angela G. psicologa, psicoterapeuta, esperta in psicologia scolastica, nasce un progetto “ insegnamento e apprendimento della musica emozionale”. L’obiettivo è promuovere l’apprendimento delle musiche contemporanee dei discenti, enfatizzare l’ascolto, grazie ad attraversamenti musicali creativi, favorendo in tal senso, la comprensione di alcune pratiche di musica concettuale. Dal lavoro è emerso il bisogno di adeguare le metodologie tradizionali d’insegnamento al nostro tempo, colmo di musiche replicanti, pieno di sollecitazioni rapide e mutanti, come gli spot e il continuo, intenso e marcato passaggio di numerose musiche di consumo. Per facilitare tale adattamento, il gruppo di lavoro ha proceduto in due direzioni: L’allievo e il docente. Sulla prima ci si è soffermati sulla difficoltà di apprendimento, che la novità del mondo musicale contemporaneo, richiede. Sulla seconda si è analizzata la complessità d’insegnamento, inteso come regola di trasmissione “docente-allievo”. Si sono eseguiti alcuni incontri di orientamento, consulenza e formazione, per riuscire a trovare una regola che rendesse l’approccio allo studio della musica più entusiasmante ed efficace. Il nostro lavoro nasce qui, in sinergia, proprio per fornire ai docenti di strumento, attraverso un percorso mirato, i mezzi necessari e più idonei, atti a motivare gli allievi, evitando dispersione o abbandono musicale. Si è pensato di lavorare in tal senso, sulla motivazione che avvicina l’allievo alla musica, sull’autostima, che lo porta a insistere e quindi a saper gestire la propria frustrazione, di fronte ai primi fallimenti. Uno dei problemi principali è proprio quello della difficoltà di mantenere la voglia di sperimentare, di superare alcuni ostacoli e di non fuggire per non affrontare i propri limiti. Spesso, il limite è dato dalla non voglia di mettersi in gioco e questo, perché ci si ferma alla prima difficoltà. Saper affrontare la dissonanza, la capacità non immediata di comprensione del pezzo e la capacità di dare ai suoni un significato. Altro aspetto, è fornire all’allievo la capacità di gestire la propria emotività nel rapporto con la musica, le sensazioni scatenate dall’ascolto della musica prodotta attraverso la propria gestualità sullo strumento; la capacità di controllo del silenzio musicale costituiscono veri e propri ostacoli emotivi e non solo tecnici. E’ doveroso, in questa sede, rilevare quanto sia particolare, l’attenzione richiesta per lo studio della musica, in generale e per la contemporanea in particolare.