PROGETTO Innovazione in rete dei nuovi tecnici Intervento n° 2 OGGETTO DELLA FORMAZIONE Le scienze integrate nella riforma dei tecnici Coordinatrice prof.ssa Lucia Zoppis- ITS “M.L. Cassata” Gubbio
PROGETTO Innovazione in rete dei nuovi tecnici Intervento n° 2
OGGETTO DELLA FORMAZIONE Le scienze integrate nella riforma dei tecnici
Coordinatrice prof.ssa Lucia Zoppis- ITS “M.L. Cassata” Gubbio
DOCENTI DISCIPLINA SCUOLA
�BURNELLI DANIELA
�FARINA MONICA
�GIULI ROBERTO
CHIMICA
CHIMICA
CHIMICA
ITIS “A Volta “ - PERUGIA
ITE “Capitini V. Emanuele II “ - PERUGIA
ISTITUTO TECNICO “M.L. Cassata” - GUBBIO
GRUPPO DI LAVORO
�GONZI MARIA GIOVANNA
�MIRRI LUIGI
�VESCARELLI FRANCESCO
�RENZI LUIGINA
�ZOPPIS LUCIA
FISICA
FISICA
FISICA
SCIENZE
SCIENZE
ITIS- SPOLETO
ITIS. "Alice e Leopoldo Franchetti“- CITTA’ di CASTELLO
ITIS “ A. Volta “- PERUGIA
ITIS- SPOLETO
ISTITUTO TECNICO “M.L. Cassata” - GUBBIO
ORGANIZZAZIONE 12 ore di auto formazione
Sede: ITTS “Alessandro Volta” di Perugia
Orario dalle 15:00 alle 18:00
ATTIVITA’ ARTICOLAZIONE TEMPORALE
a. Analisi delle esigenze e progettazione
26 gennaio
20112011
b. Analisi delle norme e indicazioni europee e nazionali previste dal riordino degli Istituti Tecnici
09 febbraio
2011
c. Individuazione del curriculum di scienze integrate
28 febbraio
2011
d. Costruzione di un’unità di apprendimento di scienze integrate
28 marzo
2011
e. Presentazione del lavoro svolto 26 maggio
2011
a. Analisi delle esigenze e progettazione
a.1- Condivisione dell’obiettivo da raggiungere:
“ progettare un’unità di apprendimento di scienze
integrate (fisica, chimica, scienze della terra) per gli
studenti del primo anno del primo biennio di un istituto
tecnico”tecnico”
a.2-Scambio di esperienze pregresse
a.3-Focus sulle esigenze del gruppo
a.4- Individuazione del percorso metodologico
a.4- Scelta di una programmazione a ritroso
“backward design”
a) Riflessione sulle competenze da sviluppare per la macroarea scienze integrate ( indicate nel modello di certificazione delle competenze, fornito dal ministero), sui relativi descrittori generali ( individuati dal gruppo di intervento n°1 del progetto tecnici in rete)
b) Strutturare prove di verifica mirate ad accertare il livello di competenza raggiunto relative agli esiti di apprendimento
c) Individuare per ogni competenza e relativi descrittori generali, indicatori di prestazione per la valutazione degli esiti
d) costruire percorsi formativi attorno a specifici nuclei tematici comuni alle discipline della macroarea scienze integrate
b. Analisi delle norme e indicazioni europee e nazionali previste dal riordino degli Istituti Tecnici
� Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 in tema di “competenze chiave per
l’apprendimento permanente”
� Legge 26 dicembre 2006, n. 296, entrata in vigore dal 1°settembre 2007, unitamente all’innalzamento a 10 anni dell’obbligo scolastico.settembre 2007, unitamente all’innalzamento a 10 anni dell’obbligo scolastico.
� Sistema di descrizione previsto dal Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF)
� Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e relativi allegati A, B e D
ESTRAPOLAZIONE PASSAGGI SIGNIFICATIVI E RIFLESSIONI IN MERITO A:
Circolare ministeriale 57 del 15 Luglio 2010
“L’insegnamento della scienza e della tecnologia si colloca, quindi, entro un
orizzonte generale in cui i saperi si ricompongono per offrire ai giovani
strumenti culturali ed applicativi per porsi con atteggiamento razionale, critico
e creativo di fronte alla realtà, e ai suoi problemi anche ai fini
dell’apprendimento permanente. Il raggiungimento di tali risultati richiede la dell’apprendimento permanente. Il raggiungimento di tali risultati richiede la
progettazione di percorsi congiunti in cui si integrano conoscenze e
competenze diverse, metodologie didattiche innovative, idonei strumenti e
strategie anche ai fini dell’orientamento. Sul piano culturale, al fine di collegare
organicamente i saperi, è essenziale la ricerca disciplinare. Lo statuto
epistemologico delle discipline diventa, quindi, il riferimento culturale per la
connessione tra competenze generali e scientifico-tecnologiche e per l’individuazione
di concetti guida nella comprensione della realtà”.
Il profilo educativo, culturale e professionale
(PECUP)
Il Profilo sottolinea, in continuità con il primo ciclo, la dimensione
trasversale ai differenti percorsi di istruzione e di formazione frequentati
dallo studente, evidenziando che le conoscenze disciplinari e
interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative apprese (il fare
consapevole), nonché l’insieme delle azioni e delle relazioni consapevole), nonché l’insieme delle azioni e delle relazioni
interpersonali intessute (l’agire) siano la condizione per maturare le
competenze che arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono
autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana,
sociale e professionale.
I percorsi degli istituti tecnici sono connotati da una solida base culturale a
carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni
dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento,
l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico,
correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del
Paese.
Tale base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze Tale base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze
teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di
lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi
gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni
continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la
valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.
dpr 15 Marzo 2010 , art. 8, comma 3
(Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento)
- Analisi delle conoscenze, abilità competenze
disciplinari dell’asse tecnologico scientifico come espresse nei Documenti di riferimentocome espresse nei Documenti di riferimento
Modello delle certificazione delle
competenze con particolare riguardo alle
competenze dell’asse tecnologico scientifico
RIFLESSIONI CRITICHE SUI DOCUMENTI ANALIZZATI:
“sono competenze, le competenze esplicitate nel modello della certificazione delle competenze o
sono obiettivi?”
Per competenza si intende “un processo di saper fare che realizza un prodotto o un risultato sulla base di saperi che giustificano la validità del fare (perché) e la trasferibilità dello stesso in contesti diversi e sulla base di atteggiamenti accorgimenti, impostazioni che ne garantiscono l’efficienza ed il controllo”
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE,
ANOMALIA ITALIANA???- Negli altri Paesi la certificazione a conclusione dell’obbligo avviene nella maggioranza a seguito di esame, esattamente come è da noi in terza media, ed è l’esito delle prove che determina i successivi passaggi.
- Nella formulazione delle competenze del nuovo obbligo, l’Italia, a differenza della Francia e della Spagna, si è molto discostata dalla Raccomandazione Europea anche se citata (“con riferimento alle otto competenze chiave di cittadinanza”) l’asse dei linguaggi comprende 4 competenze sulle otto del quadro europeo
Alcune competenze chiave di cittadinanza, o trasversali non vengono certificate cioè: le competenze 5,6,7, 8.
DOMANDA:perché non si è strutturato un modello di certificazione
che tenesse in considerazione tutte le 8 competenze chiave
???
PROPOSTA: le competenze chiave che vengono dispensate
dalla certificazione potrebbero anche esse essere declinate in
apprendimenti attesi e valutate tramite il voto di condotta ma
mentre per le altre ci sarebbe una valutazione che terrebbe mentre per le altre ci sarebbe una valutazione che terrebbe
conto dei livelli iniziali e del percorso fatto (valutazione in VOTI
sa 1 a 10), e del livello di competenza raggiunto alla fine
dell’obbligo di istruzione, per la 5, 6, 7, 8 verrebbe a mancare la
certificazione perché non appartenenti a ciascun asse specifico
ma a tutti trasversalmente.
- La certificazione dei 4 assi su 3 livelli, che viene consegnata solo a chi ne fa esplicita richiesta, va a sommarsialla normale valutazione in decimi su tutte le singole discipline.
Non vogliamo qui entrare nel merito delle diatribe che in questo affiancamento tra valutazioni in decimi e certificazioni in tre livelli si determineranno. C’è chi sta prefigurando: 6= livello di base; 7 e 8 = livello intermedio; 9 e 10= livello avanzato. Ma altri già dicono che siccome nella scuola italiana si fa pochissimo uso del 9 e del 10, l’8 rientra a pieno titolo nel livello avanzato.pochissimo uso del 9 e del 10, l’8 rientra a pieno titolo nel livello avanzato.
-Molte scuole sono ancora alle prese con i vecchi programmi e non sono tutte e se si, solo in parte, preparate a una certificazione seria di competenze.
-La valutazione delle competenze è problema che rimane, e con essa la costruzione di prove obiettive e trasparenti per misurarla.
-Questo dovrebbe pertanto indurre le scuole ad avviare una discussione approfondita su cosa significhi conseguire risultati in termini di competenze e come valutarli.
Ci impegniamo a seguire le indicazioni, ci si organizza in rete
tra professionisti della scuola che hanno ben chiare alcune
incongruenze tra gli aspetti teorici di una innovazione didattica
e i vincoli per attuarla…
MA…..
c. Individuazione del curriculum di scienze integrate
Il curriculum delle scienze integrate dovrebbe essere redatto tenendo conto di :
1) norme e indicazioni Europee, nazionali
2) finalità
3) profilo di uscita dello studente in termini di competenze trasversali alle scienze integratetrasversali alle scienze integrate
4) delle aree di integrazione didattica e di trasversalità tra le singole discipline (nuclei fondanti) appartenenti alla macro-area disciplinare “Scienze Integrate”
5) contributo delle singole discipline (Scienze della Terra, Biologia, Fisica e Chimica) all’acquisizione delle competenze trasversali mediante definizione di relative conoscenze e abilità, comportamenti tramite descrittori di livello di competenza
2) FINALITA’ delle SCIENZE INTEGRATE
• Fornire specifiche chiavi di lettura sia della realtà naturale, sia di quella realizzata dall’uomo
• Contribuire allo sviluppo di capacità di analisi, sintesi, astrazione attraverso un approccio problematico e fondato su una componente sperimentale
• Risolvere problemi applicando principi logici generali e • Risolvere problemi applicando principi logici generali e ricorrendo ad una strategia razionale risolutiva
• Esercitare capacità critiche (capacità di scegliere la strategia ottimale tra diverse soluzioni possibili , riflessione autonoma nei confronti di situazioni che si presentano nell’esperienza quotidiana)
• Far acquisire consapevolezza dei legami tra scienza e tecnologia delle correlazioni tra contesto socio culturale , modelli di sviluppo e salvaguardia dell’ambiente, della salute.
RIFLESSIONE SUI RISULTATI DESIDERATI
Poiché il curriculum di studi corrispondente al percorso educativo didattico del primo biennio della scuola secondaria di secondo grado potrebbe rappresentare l’ultima occasione di scolarità, è opportuno individuare percorsi didattici di alta valenza formativa.
Sarebbe efficiente ed efficace utilizzare percorsi di tipo Sarebbe efficiente ed efficace utilizzare percorsi di tipo ecologico che consentano di acquisire competenze inerenti il diritto alla sicurezza, alla salute, all’ambiente in quanto l’impronta ecologica dei saperi crea relazione tra i bisogni individuali e quelli della società.
Si può quindi prevedere un’articolazione didattica fondata su nuclei fondanti quali “ ecosistema, complessità del sistema oggetto di studio, sua evoluzione nel tempo e nello spazio”, che si avvalga di procedure sperimentali.
La realizzazione dell’integrazione tra le scienze
dipenderà dalla capacità delle scuole di trasferire saperi e competenze in un progetto didattico che ne consenta una trattazione organica, forte di legami tra concetti, modelli, procedure e teorie.
Esempi di concetti e processi unificanti sono: sistemi, ordine e organizzazione; evidenza, modelli e spiegazione; costanza, cambiamento e ordine e organizzazione; evidenza, modelli e spiegazione; costanza, cambiamento e misurazione; evoluzione ed equilibrio; forma e funzione.
I concetti e processi unificanti possono essere utilizzati quali collante culturale ideale per l’integrazione didattica delle discipline scientifiche, con un riferimento continuo agli interrogativi e ai problemi della vita di tutti i giorni.
Le scienze integrate rappresentano un ambito potenziale che orienta al superamento della frammentarietà dei saperi
Attorno ad un “focus”, una ricerca, il perseguimento di un risultato si sviluppa e si applica una metodologia che consenta apprendimenti trasversali alle diverse materiematerie
Perché l’integrazione delle scienze possa radicarsi, non si può prescindere dalla valutazione concordata e condivisa degli allievi, recependola all’interno delle singole discipline e/o e dalla “integrazione delle scienze” cui potrebbero fare riferimento anche le valutazioni di altre attività, quali quelle di progettoo di stage.
3) COMPETENZE DA ACQUISIRE NELL’AMBITO DELLA MACROAREA SCIENZE INTEGRATE ALLA
FINE DEL BIENNIO
1. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e
complessità
2. Analizzare qualitativamente e quantitativamente
fenomeni legati all’evoluzione, trasformazioni alle
diversità dei sistemi partire dall’esperienza sulla
base di principi generali.
3. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
CONOSCENZE TRANSDISCIPLINARISAPERE E RICONOSCERE
NUCLEI FONDANTI
•fenomeni e processi complessi
•le relazioni interazioni e retroazioni agenti su un sistema complesso
•la casualità degli eventi e l’imprevedibilità delle risposte
•il fluire delle energie in gioco in un sistema complesso , la loro diversa origine e azione
NUCLEI FONDANTI PROCEDURALI
(strategie di conoscenza del mondo naturale)-OSSERVAZIONE, MISURAZIONE, COMPARAZIONE (attività sul campo, in laboratorio)-REGOLE, GENERALIZZAZIONI IN MODELLI CONCETTUALI E DI NATURA -PROBABILITA’ STATISTICA- SINTESI : LEGGI, TEORIE- OLISMO E RIDUZIONISMO (due approcci
4) NUCLEI FONDANTI DI SCIENZE INTEGRATE
( CHIMICA-FISICA- SCIENZE)
•la ciclicità della materia
•le proprietà fisiche e chimiche della materia
•I modelli interpretativi semplici e complessi , interdisciplinari
•l’evoluzione dei processi naturali e i tempi di cambiamento la riproducibilità degli eventi
•la tridimensionalità spaziale e temporale a diverse scale:
-dal micro, al macro, al mega
-dal passato , al presente , al futuro
•le relazioni tra processi naturali, l’attività e la storia dell’uomo
- OLISMO E RIDUZIONISMO (due approcci diversi del mondo delle discipline)
NUCLEI FONDANTI EPISTEMOLOGICI
SISTEMA- GRANDEZZE E LORO MISURA –LE GRANDEZZE VARIABILI E COSTANTI CHE CARATTERIZZANO UN SISTEMA-TEMPO E TRASFORMAZIONI-TRASFORMAZIONE/EVOLUZIONE-INTERAZIONE- EQUILIBRIO-FLUSSO DI ENERGIA E MATERIA - INFORMAZIONE NEI SISTEMI BIOLOGICI- TRASFORMAZIONI FISICHE E CHIMICHE-
CONDIVISIONE (circolazione delle idee , riproducibilità)
ABILITA’ TRANSDISCIPLINARI
•Osservare e raccogliere dati direttamente in situazione pratica
•Utilizzazione strumenti idonei a raccogliere dati
•Utilizzare carte tematiche ecc.. , tecniche di campionamento qualitativo e quantitativo e di rilevamento
•Costruire mappe concettuali , rappresentazioni grafiche esplicative del fenomeno osservato
•Correlare le osservazioni eseguite tra loro fornendo ipotesi
•Applicare semplici modelli interpretativi a situazioni complesse
•Raccogliere i dati di un problema
•Confrontare i vari modelli interpretativi e riconoscerne l’evoluzione
•Utilizzare il linguaggio specifico delle discipline appropriato al contesto di studio; ricercare metafore scientifiche nel linguaggio comune
•Cogliere varianti e invarianti in relazione al fenomeno fatto osservato anche nel tempo
NUCLEO FONDANTE
Il METODO SCIENTIFICO QUALE METODO DI
AZIONE- RICERCAZIONE
•Cogliere varianti e invarianti in relazione al fenomeno fatto osservato anche nel tempo
•Ricostruire eventi del passato dai segni del presente
•Leggere la storia dell’uomo alla luce delle conoscenze della scienze Naturali
COMPORTAMENTI NUCLEO FONDANTE
•Considerare le conoscenze come parziali e non definite
•Distinguere i dati oggettivi dalle opinioni personali
•Discriminare tra ipotesi e dati di fatto
•Fare affermazioni probabili, mai certe, esercitandosi alla prudenza nei propri giudizi di valore
•Esprimere giudizi critici motivati e problematici
•Considerare il carattere critico e dubitativo della scienza
•Superare l’antropocentrismo
•Riconoscere le responsabilità dell’uomo nella gestione dell’ambiente
•Comprendere che le risorse del pianeta sono finite giungendo ad una visione ecologica ed olistica dell’ambiente
CITTADINO CRITICO E RESPONSABILE
EDUCAZIONE SCIENTIFICA
ecologica ed olistica dell’ambiente
•Perseguire una maturazione di giudizi responsabili su problemi ambientali e sulle prospettive future
•Prendere decisioni coscienti e responsabili su problemi controversi
5) CONTRIBUTO DELLE SINGOLE DISCIPLINE ALL’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE GENERALI DI SCIENZE INTEGRATE
DIPARTIMENTO COMPETENTE: DIPARTIMENTO DELL’ASSE CULTURALE
SCIENZE INTEGRATE
COMPETENZE SCIENZE INTEGRATE
SCIENZE DELLA TERRA
BIOLOGIA
FISICA CHIMICA
1. OSSERVARE,
DESCRIVERE ED ANALIZZARE FENOMENI APPARTENENTI ALLA REALTÀ NATURALE E ARTIFICIALE E RICONOSCERE NELLE VARIE FORME I CONCETTI DI SISTEMA E
Descrivere Il pianeta Terra nello
spazio e nel tempo geologico, i suoi
movimenti e le conseguenze
– Descrivere le componenti
abiotiche del sistema Terra:
atmosfera, litosfera, idrosfera
Osservare descrivere e analizzare
fenomeni fisici vicini alla propria
realtà selezionando le grandezze
significative, individuando relazioni
tra esse e esprimendole in termini
quantitativi
Riconoscere e denominare i sistemi
chimici secondo la nomenclatura IUPAC
Progettare semplici investigazioni nel
piano rispetto della sicurezza personale e
ambientale
CONCETTI DI SISTEMA E COMPLESSITA’
atmosfera, litosfera, idrosfera
-Utilizzare teorie per interpretare
fenomeni geologici
-Individuare le molecole biologiche
comuni agli esseri viventi
--Descrivere le funzioni cellulari
comuni agli esseri viventi
-Individuare i diversi livelli
organizzativi
--Descrivere apparati i e sistemi e
loro relazioni
--Descrivere la grande variabilità di
forme viventi attraverso i principi
delle teorie evolutive avendo come
riferimento la Terra all’interno del
sistema solare e la storia della vita
sul nostro pianeta
Preparare soluzioni di data
concentrazione
CONTRIBUTO DELLE SINGOLE DISCIPLINE ALL’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE GENERALI DI SCIENZE INTEGRATE
COMPETENZE SCIENZE INTEGRATE
SCIENZE DELLA TERRA- BIOLOGIA
FISICA CHIMICA
2. ANALIZZARE
QUALITATIVAMENTE E QUANTITATIVAMENTE FENOMENI LEGATI ALL’ENERGIA, ALLE TRASFORMAZIONI DEI SISTEMI A PARTIRE DALL’ESPERIENZA.
- Individuare le caratteristiche
dinamiche di un ecosistema rispetto ai
cicli della materia e al flusso di energia
-Individuare i meccanismi che creano
nuove combinazioni genetiche
(variabilità)
-Individuare le mutazioni e gli effetti
prodotti (variabilità)
-- Descrivere le principali acquisizioni
- Riconoscere nelle sue varie forme
il concetto di sistema fisico
(meccanico, termico,
termodinamico, elettrostatico)
riconoscendo le condizioni che ne
garantiscono l’equilibrio
-Spiegare le evidenze
macroscopiche dei fenomeni fisici
mediante modelli descrittivi e
interpretativi anche a livello
- Spiegare le proprietà di acidi e basi , di
ossidanti, e riducenti, delle reazioni di
ossidoriduzione , delle pile, delle celle
elettrolitiche e identificare i principali
composti organici sulla base delle
proprietà fisiche e chimiche
- Spiegare le evidenze macroscopiche
delle trasformazioni fisiche e chimiche
mediante modelli descrittivi e interpretativi DALL’ESPERIENZA.SULLA BASE DI PRINCIPI GENERALI.
-- Descrivere le principali acquisizioni
dell’ingegneria genetica
-Analizzare le relazioni tra l’ambiente
abiotico e le forme viventi, anche per
interpretare le modificazioni ambientali
di origine antropica e comprendere le
possibili ricadute sul futuro degli esseri
viventi
microscopico
-Analizzare qualitativamente e
quantitativamente le proprietà e
l’evoluzione di sistemi dinamici e
termodinamici utilizzando il
concetto di energia
mediante modelli descrittivi e interpretativi
e usare la mole come unità di misura della
quantità di sostanza e come ponte trai
sistemi macroscopici e i componenti
microscopici
- Spiegare l’evoluzione dei sistemi chimici
verso l’equilibrio e descrivere i fattori che
influenzano la velocità di una reazione
CONTRIBUTO DELLE SINGOLE DISCIPLINE ALL’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE GENERALI DI SCIENZE INTEGRATE
COMPETENZE SCIENZE INTEGRATE
SCIENZE DELLA TERRA- BIOLOGIA
FISICA CHIMICA
3. ESSERE
CONSAPEVOLE DELLE POTENZIALITA’ E DEI LIMITI DELLE TECNOLOGIE NEL CONTESTO CULTURALE E SOCIALE IN CUI VENGONO
Individuare nella cellula l’unità
costitutiva fondamentale di ogni
essere vivente e disporre di un base
d’interpretazione della genetica per
comprendere l’importanza in campo
medico e terapeutico
Riconoscere l’importanza e i rischi i
pericoli, delle scoperte in campo
biologico e le ricadute sociali ed etiche
Utilizzare le risorse web per effettuare
Analizzare il funzionamento di
dispositivi elettromagnetici di uso
quotidiano e di apparati che
consentono di produrre energia
elettrica e di convertire l’energia
elettromagnetica in energia
meccanica o termica
Riconoscere ed analizzare le
principali applicazioni tecnologiche
Riconoscere l’importanza e i pericoli delle
scoperte in ambito chimico e le ricadute
sullo sviluppo sociale
Utilizzare gli strumenti informatici per
ordinare, elaborare e rappresentare dati
Utilizzare le risorse web per effettuare
ricerche ed ampliare le proprie
conoscenzeIN CUI VENGONO APPLICATE
Utilizzare le risorse web per effettuare
ricerche e ampliare le proprie
conoscenze
principali applicazioni tecnologiche
delle onde sonore e delle onde
elettromagnetiche
Riconoscere l’importanza e i
pericoli delle scoperte della fisica e
le ricadute sullo sviluppo sociale
Utilizzare gli strumenti informatici
per ordinare, elaborare e
rappresentare dati
Utilizzare le risorse web per
effettuare ricerche ed ampliare le
proprie conoscenze
d. Costruzione di un’unità di apprendimento di scienze integrate
ORGANO COMPETENTE: Consiglio di ClasseAZIONI DA INTRAPRENDERE:
� identificare i risultati desiderati in termini di competenze certificabili (si auspicherebbe per il futuro trasversali) declinate in esiti di apprendimento attesi in termini di conoscenze e abilità comportamenti già definiti per livello (base, intermedio, eccellenza) tenendo conto della costruzione in verticale di dette competenze
� Individuazione di un percorso tematico attorno a uno o più nuclei fondanti per l’acquisizione di determinate competenzel’acquisizione di determinate competenze
� Condivisione dell’integrazione fra le scienze
� Focalizzazione del compito in situazione: stabilire prove il più possibile oggettive concordate con l’equipe di docenti del in grado di accertare il raggiungimento degli esiti di apprendimento attesi ( non obiettivi, ma specificando cosa lo studente deve sapere, come deve utilizzare le conoscenze, quali comportamenti deve mettere in atto per risolvere una situazione problematica: problemsolving, definendo il compito in situazione contestualizzandolo e definendo chiaramente)
� Riflessione sulla valenza della didattica metacognitiva
� Discussione e confronto sull’attività laboratoriale: incongruenze tra impianto teorico e attuazione pratica, risorse e limiti
DIDATTICA METACOGNITIVA
La didattica metacognitiva si basa sui processi
metacongnitivi spontanei di ciascun allievo, ne valorizza
l'importanza nell'espletamento delle attività di studio e di
apprendimento, ne provoca o ne sollecita, da una parte, un
ampliamento delle circostanze d'uso e, dall'altra parte, un
miglioramento delle modalità di attuazione.
Lo scopo diretto è quello di consentire ad ogni allievo di Lo scopo diretto è quello di consentire ad ogni allievo di
conseguire capacità di autocontrollo cognitivo, di
partecipazione personale all'acquisizione delle proprie
conoscenze, di individuazione e di scelta delle strategie di
apprendimento più adeguate; lo scopo ultimo è, però, di
conseguenza, quello di migliorare, in generale, le capacità di
apprendimento degli allievi e di dare un decisivo contributo al
loro sviluppo cognitivo.
L’allievo , all'interno di una globale ambientazione didattica metacognitiva, dovrà:
- cercare di conoscere le conoscenze che possiede e lo stile cognitivo che preferibilmente attiva;
- - indagare e valutare, regolare e rettificare le strategie e le modalità di lavoro che adotta;
- - mettere alla prova le proprie capacità di memoria, attenzione, - - mettere alla prova le proprie capacità di memoria, attenzione, linguaggio e ragionamento, rilevandone eventuali insufficienze, rendendosi disponibile alla modifica operativa delle stesse;
- - rilevare la presenza delle operazioni metacognitiva adottate durante un compito cognitivo, rendersi conto della loro importanza, attivarle con continuità e nelle maniere più opportune
CIOE’:
a) rendere sempre più efficace l'intervento didattico, scommettendo sulla possibilità di miglioramento degli esiti formativi degli allievi, mediante lo sviluppo delle loro capacità di conoscere e controllare se stessi mentre studiano e apprendono;
b) stimolare il soggetto a conoscere ciò che sa e che sa fare e come lo sa e come lo sa fare;
c) sostenere l'allievo, di fronte alla complessità del mondo contemporaneo, nell'acquisizione di efficaci abilità e consuetudini contemporaneo, nell'acquisizione di efficaci abilità e consuetudini mentali e di studio;
d) rispettare e sviluppare, nel vivo dell'esperienza di apprendimento e di studio, la diversa strada cognitiva degli allievi;
e) favorire la messa in disparte e l'abbandono di modalità stereotipate e adulto-centrale di intervento didattico grazie ad una considerazione del soggetto che apprende quale costruttore autonomo di conoscenze e abilità.
Metodologie didattiche basate sul costante utilizzo delle tecnologie aiutano i docenti a realizzare interventi formativi centrati sull’esperienza, che consentono allo studente di apprendere soprattutto tramite la verifica della validità delle conoscenze acquisite in un ambiente interattivo di "apprendimento per scoperta" o di "apprendimento programmato", che simuli contesti reali. I docenti possono avvalersi della simulazione in svariati modi: per realizzare giochi didattici, esperimenti di laboratorio, per lo studio di fenomeni, esercitazioni, rinforzo, verifiche di apprendimento.
E’ importante, comunque che i docenti, nel tener conto delle
diverse intelligenze degli studenti e delle loro attitudini e
motivazioni, scelgano le simulazioni in modo da integrarle
con altre metodologie e strumenti didattici.
Lo scopo di fondo che è quello di aiutare l'allievo ad acquisire
consapevolezza circa la necessità di riflettere su quello che fa
e di assumere un "atteggiamento strategico" nei confronti
delle attività cognitive.
L’ATTIVITÀ DI LABORATORIO PERNO DELLESCIENZE INTEGRATE
� L’attività di laboratorio, condotta con un approccio
operativo ai processi tecnologici, può coniugare
l’attitudine degli studenti alla concretezza e all’azione
con la necessità di far acquisire loro i quadri con la necessità di far acquisire loro i quadri
indispensabili per l’interpretazione della realtà e la sua
trasformazione.
� La didattica di laboratorio facilita l’apprendimento
dello studente in quanto lo coinvolge anche dal punto
di vista fisico ed emotivo nella relazione diretta e
gratificante con i compagni e con il docente.
�I docenti, utilizzando il laboratorio, hanno la possibilità
di guidare l’azione didattica per “situazioni-problema”
e strumenti per orientare e negoziare il progetto
formativo individuale con gli studenti, che consente
loro di acquisire consapevolezza dei propri punti di
forza e debolezza.
�Nell’attività di laboratorio sono varie le attività che si
possono esplicare sul piano didattico. Mediante l’uso possono esplicare sul piano didattico. Mediante l’uso
delle diverse ICT (delle potenzialità offerte dall’informatica e della telematica) , si può far ricorso
alle simulazioni, alla creazione di oggetti complessi
che richiedono l’apporto sia di più studenti sia di
diverse discipline. In questo caso, l’attività di
laboratorio si intreccia con l’attività di progetto e
diventa un’occasione particolarmente significativa per
aiutare lo studente a misurarsi con la realtà.
�Il processo sistematico di acquisizione e di
trasferimento di conoscenze/abilità/competenze che
caratterizza l’apprendimento dello studente può
esprimersi, in modo individuale o collegiale, in
un’attività osservabile che si configuri come un
risultato valutabile.
�Il laboratorio, quindi, rappresenta la modalità
trasversale che può caratterizzare tutta la didattica
disciplinare e interdisciplinare per promuovere nello
studente una preparazione completa e capace di
continuo rinnovamento.
LE ICT da non demonizzare, da non enfatizzare semplicemente e stupendamente da utilizzare in modo creativo e costruttivo
UNITA’ DI SCIENZE INTEGRATE
SVILUPPATA
“PERCHE’ IL CIELO NON E’
SEMPRE AZZURRO?”SEMPRE AZZURRO?”
in allegato
RIFLESSIONI CONCLUSIVE Una buona programmazione per competenze deve
avvalersi di varie risorse
Come poter lavorare, impostando la didattica per competenze ( buon impianto teorico ), con vincoli oggettivi dovuti a:
� scarsa motivazione e convinzione della maggior parte dei docenti
� mancanza di vero raccordo in verticale per la costruzione delle competenze � mancanza di vero raccordo in verticale per la costruzione delle competenze
� vincoli organizzativi di tempo scuola non più corrispondente ai nuovi modi di apprendere (spesso subordinato a orari di trasporto, di esigenze oggettive del personale docente condiviso in più realtà scolastiche, ….)
� spazi obsoleti e ancora corrispondenti all’impianto gesuita della scuola
� classi troppo numerose ( 29, 30, 32 studenti) con casi di difficile gestione portatori di h o DSA ( docenti di disciplina non coadiuvati dalla compresenza di personale specializzato per gran parte de tempo scuola)
� tempi esigui per la programmazione del consiglio di classe, organo troppo spesso relegato ad una squallida, misera, valutazione degli studenti che si basa su medie aritmetiche di tre quattro verifiche strutturate individualmente
?
COSA SI POTREBBE ATTUARE PER
ELIMINARE in parte TALI VINCOLI?
-Il tempo scuola in parte potrebbe essere riorganizzato
spendendo meglio l’autonomia scolastica
(d.p.r. 275 del 90)
- Si avverte la necessità urgente della - Si avverte la necessità urgente della
RIQUALIFICAZIONE DEL CORPO DOCENTE alla
luce del bisogno di ridefinire il ruolo di questa
importante figura professionale per garantire lo
sviluppo culturale, sociale economico
- Ripensare gli spazi con un pizzico di creatività e
buona volontà coinvolgendo anche studenti
Si potrebbe iniziare …..DESTRUTTURANDO la fisionomia
dell’aula di classeda ieri a oggi
poco è cambiato
A chi è destinato il posto d’onore?
…creare spazi più adatti a processi di
insegnamento /apprendimento circolari
….più rassicuranti….più dinamici
PROPOSTE per il progetto “Tecnici in rete”
INTERVENTO n° 2
E’ auspicabile poter continuare a lavorare in rete, insieme, anche in futuro, per:
� definire nei particolari le schede delle esperienze di laboratorio di scienze integrate individuate in sintesi
� strutturare verifiche transdisciplinari impostate sulla � strutturare verifiche transdisciplinari impostate sulla risoluzione di problemi concreti vicini alla realtà degli studenti
�Condividere metodologie innovative sperimentate con gli studenti
�Programmare tracce di lezioni per docenti
�Percorsi formativi CLIL