Progetto di Alternativa alla Religione rivolto ai ragazzi della Scuola Secondaria di 1° grado di Carugate DIFFERENZE DI GENERE e DISUGUAGLIANZA Il progetto “Differenze di genere e disuguaglianza” affronta il tema della diversità sulla base del genere di appartenenza e della percezione di sé che si forma vivendo in un mondo che ha fatto dei generi un sistema diseguale. Auspichiamo che questo progetto, attraverso l’elaborazione dei materiali proposti, possa infondere un’educazione all’eguaglianza e alle pari opportunità che permei le coscienze delle ragazze e dei ragazzi, “cittadini in erba”, la cui coscienza civica e lo spirito critico iniziano a delinearsi e maturare proprio fra i banchi di scuola. Sensibilizzare alla parità ragazze e ragazzi significa educarli alla consapevolezza di diritti e doveri, ad una scelta libera del loro futuro, al confronto e al rispetto dell’altro, valorizzando le differenze. Riguardo alle future scelte di studio e di professione, sensibilizzare alla parità significa insegnare a ragazze e ragazzi ad intervenire sui meccanismi che riducono le loro possibilità di scelta e che impediscono l’applicazione libera dei loro talenti.
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Progetto di Alternativa alla Religione rivolto ai ragazzi della Scuola Secondaria di 1° grado di Carugate
DIFFERENZE DI GENERE e DISUGUAGLIANZA
Il progetto “Differenze di genere e disuguaglianza” affronta il tema della diversità sulla base del genere di appartenenza e della percezione di sé che si forma vivendo in un mondo che ha fatto dei generi un sistema diseguale. Auspichiamo che questo progetto, attraverso l’elaborazione dei materiali proposti, possa infondere un’educazione all’eguaglianza e alle pari opportunità che permei le coscienze delle ragazze e dei ragazzi, “cittadini in erba”, la cui coscienza civica e lo spirito critico iniziano a delinearsi e maturare proprio fra i banchi di scuola. Sensibilizzare alla parità ragazze e ragazzi significa educarli alla consapevolezza di diritti e doveri, ad una scelta libera del loro futuro, al confronto e al rispetto dell’altro, valorizzando le differenze. Riguardo alle future scelte di studio e di professione, sensibilizzare alla parità significa insegnare a ragazze e ragazzi ad intervenire sui meccanismi che riducono le loro possibilità di scelta e che impediscono l’applicazione libera dei loro talenti.
1. Classe prima Il mondo delle fiabe e gli stereotipi di genere
Il contesto della fiaba permette di utilizzare un ricco terreno in cui osservare le differenze e le eventuali discriminazioni, di genere, di etnia, di età, di classe sociale. Si possono seguire almeno quattro differenti percorsi e modalità di lavoro:
1. l’ analisi di una fiaba classica
2. la riscrittura di una fiaba conosciuta con scambio di genere MASCHILE ↔FEMMINILE
3. la variazione del finale di una fiaba esistente
4. l’invenzione ex-novo di una fiaba
5. analisi delle fiabe di ultima generazione con protagonisti che incarnano nuovi generi:
Mulan, Shrek, Ribelle
Infine si potrà chiedere ai ragazzi che riflettano sulle caratteristiche della struttura della fiaba, provando a riportare situazioni, comportamenti e linguaggi che dimostrino un’assenza o una presenza di discriminazioni, di pari opportunità, di parità fra i sessi, ecc.
2. Classe seconda Diario o biografia di genere
Lo scopo del progetto in questa fase è quello di far lavorare sulla condivisione di responsabilità, ovvero di permettere ai ragazzi di osservare come viene gestita in famiglia la divisione dei compiti e delle faccende domestiche (e non). Ancora oggi, ad esempio, si dà quasi per scontato che le femmine debbano aiutare la mamma nelle faccende di casa, mentre i fratelli possono esserne esonerati. Ma, altrettanto inconfutabilmente, quasi mai nessuno insegna loro che, soprattutto laddove i genitori sono entrambi lavoratori a tempo pieno, è importante una distribuzione dei compiti che non rifletta gli stereotipi di genere, ma le capacità e la disponibilità di tempo di ognuno.
a) In una prima fase si propone una piccola forma di indagine che vede i ragazzi protagonisti in qualità di cronisti ed, eventualmente, con il permesso dei genitori, fotografi, dell’uso del tempo in famiglia.
b) Successivamente alla fase di osservazione, il progetto procede con il lavoro di analisi, in cui i ragazzi valutino i comportamenti osservati e su di essi formulino un giudizio che porti ad una maggiore consapevolezza di sé e del mondo che li circonda.
c) Il passo successivo consiste nel far tenere loro un diario quotidiano dedicato, in cui annotare quando e come le differenze di genere condizionano le loro scelte o i loro giudizi in ciascun ambito della vita: in classe, con gli amici, nei luoghi pubblici, etc. etc.…
d) Infine si prevede un lavoro in un’ottica di capovolgimento, in cui i ragazzi ridefiniscano, sulla carta e nelle loro menti, un mondo libero dai condizionamenti di genere: si può chiedere loro di elaborare personalmente e di realizzare un piccolo progetto mirato, lavoro di cui possano andare orgogliosi e che gli trasmetta la reale convinzione di poter cambiare le cose.
e) In aggiunta o in alternativa al diario, è possibile leggere, analizzare e riscrivere, cambiando il genere, la biografia di un personaggio famoso.
Es. n.1 Barbara McClintock, biologa statunitense (1902-1992).
Barbara McClintock nacque ad Hartford, nel Connecticut, da Sara Hardy McClintock, pianista e pittrice, e da Thomas McClintock, di professione medico. Si appassionò alla scienza fin dalle scuole superiori, e si iscrisse poi alla Cornell University, intenzionata a proseguire gli studi in genetica. A quell'epoca, tuttavia, gli unici corsi di genetica erano quelli del Dipartimento di miglioramento vegetale, il cui accesso era vietato alle donne. La McClintock dovette perciò aggirare il problema, iscrivendosi al Dipartimento di botanica e specializzandosi poi in citologia, portando genetica come materia accessoria. Dopo la laurea, lavorò per breve tempo per la stessa Cornell University, come assistente retribuito, occupandosi della citogenetica del mais. Alcuni dei suoi lavori sui cromosomi della pianta di mais vennero pubblicate su Science. Nel 1927 conseguì il dottorato e venne assunta dalla Cornell University come insegnante non di ruolo; continuò a dedicarsi agli studi sulla genetica del mais, insieme ad altri colleghi, e sulla ricombinazione genetica in queste piante. Nel 1931 pubblicò i risultati delle sue ricerche in un lavoro in cui dimostrava che la ricombinazione era dovuta ad uno scambio fisico di parti di cromosomi omologhi, lavoro, questo, che apportò un notevole contributo allo studio della genetica, all'epoca ancora agli albori.
Es. n.2 Vaclav Fomi Nijinskijj, ballerino e coreografo (1890-1950).
Nijinskij è stato un ballerino e coreografo ucraino di origine polacca. Considerato uno dei ballerini più dotati della storia, divenne celebre per il suo virtuosismo e per la profondità e intensità delle sue caratterizzazioni. Fu uno dei pochi uomini capaci di danzare sulle punte e la sua danza, apparentemente in grado di negare la legge di gravità, è diventata parte della sua leggenda. Nacque a Kiev da una famiglia di ballerini polacchi emigrata in Russia e considerò sua madrepatria sempre la Russia, nonostante la sua non perfetta conoscenza della lingua. Si iscrisse alla Scuola di Ballo Imperiale di San Pietroburgo nel 1900, dove studiò con Enrico Cecchetti, Nicholas Legat e Paul Gerdt. A 18 anni si esibì sul palco del teatro Mariinskij in ruoli da protagonista. Il punto di svolta nella vita di Nijinskij è il suo incontro con Sergej Diaghilev, membro dell'élite di San Pietroburgo e ricco mecenate, che promuove le arti visive e musicali russe all'estero, in special modo a Parigi. Diaghilev prende in mano la direzione della carriera artistica di Nijinskij. Nel 1909 organizza la tournée parigina di una compagnia di ballo di cui Nijinskij e Anna Pavlova sono le étoiles. Lo spettacolo riscuote un grande successo che accresce la reputazione dei tre attraverso i circoli artistici europei. Sulla scia del successo Diaghilev crea la compagnia Les Ballets Russes, che il coreografo Michel Fokine renderà una delle compagnie di ballo più famose dell'epoca.
3. Classe terza Confronto con la società Si propongono diversi percorsi possibili che possono essere fruiti in toto, in parte o in alternativa: a) Compiti e Ruoli
Le ragazze e i ragazzi crescono seguendo modelli che limitano la possibilità di immaginare se stessi e i propri percorsi scolastici, formativi, lavorativi diversamente da quanto suggerito dagli stereotipi di genere, perciò si inviteranno loro a discutere o ad elaborare degli scritti o altre forme di indagine riguardo a: - “Se fossi un maschio/se fossi una femmina” - “Cosa farò da grande/cosa non potrò fare” - “Storia della mia famiglia in base ai generi”
b) Casi di cronaca
Il mondo in cui viviamo invita ragazze e ragazzi a confrontarsi con l’analisi di casi concreti in cui la dimensione del genere si è rivelata particolarmente significativa, per esempio i casi estremi che riguardano il femminicidio e/o l’omofobia.
c) Percorso attraverso le immagini
Attraverso immagini, video e film che trattano il tema delle differenze di genere e della disuguaglianza, è possibile maturare una analisi profonda della società e dei nostri modi di interagire con essa.
• BILLY ELLIOT
Regia: Stephen Daldry
Interpreti: Jamie Bell (Billy), Julie Walters (Mrs. Wilkinson), Gary Lewis (il padre), Jamie Draven
(il fratello Tony), Jean Heywood (la nonna), Stuart Wells (Michael), Nicola Blackwell (Debbie), Mike Elliot (George
Watson).
Durata: 110’.
Anno: 2000 Tre nomination all’Oscar 2001 per la miglior regia, la miglior sceneggiatura originale e la miglior attrice
non protagonista (Julie Walters).
La trama
Durham Coalfield, Inghilterra settentrionale, 1984, durante il grande sciopero dei minatori contro le misure del governo
Thatcher. Billy Elliot, ragazzino di undici anni, vive con il padre e il fratello minatori, e la nonna un po’ svanita. Scopre
la passione per la danza classica e, contro la volontà di padre e fratello che lo vorrebbero avviare alla boxe, prende
lezioni private da Mrs. Wilkinson.
L’insegnante, sicura del suo talento, ostinatamente lo incoraggia, gli dà lezioni gratuite, e riesce a convincere il padre a
permettergli di partecipare alle selezioni della Royal Ballet School di Londra.
Billy viene ammesso, proprio quando lo sciopero dei minatori fallisce, e si avvia sulla strada del suo riscatto. Passano
gli anni: Billy è un celebre ballerino che si esibisce nel Lago dei cigni al Covent Garden, sotto gli sguardi commossi e
orgogliosi del padre, del fratello e dell’amico Michael.