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QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. PROGETTARE IN EUROPA EU4all di Monica Barbarotto IN UN MODO MIGLIORE, IN UN MONDO MIGLIORE 7 Ottobre 2016
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PROGETTARE IN EUROPA EU4all - pmi-nic.org · progettare in UE cosa... •servizi •attività innovative: vecchi problemi e ... Albero dei Problemi e degli Obiettivi (proprio del

Feb 16, 2019

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NguyễnNhân
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QuickTime e undecompressore

sono necessari per visualizzare quest'immagine.

PROGETTARE IN

EUROPA

EU4alldi Monica Barbarotto

IN UN MODO MIGLIORE,

IN UN MONDO MIGLIORE

7 Ottobre 2016

Noi del Non Profit: chi siamo

2

4. Organizzazioni non

governative (L.49/1987),

5. Organizzazioni di volontariato

(L.266/1991)

6. Cooperative sociali

(L.381/1991)

1. Associazioni

2. Fondazione*

3. Comitato

ONLUS?

Veste fiscale ex

settore di

appartenenza

7. Imprese sociale (D.L. 155/2006)

Noi del Non Profit

3

LA MISSION

NO DISTRIBUZIONE

UTILE

Grandi problemi, piccole risorse

LE RISORSE

I luoghi comuni e il reperimento delle

risorse

Il Fundraising

I servizi

I progetti finanziati

4

I clienti del Profit

5

PRODOTTO:

PASTA

CLIENTE:

CONSUMATORE E

PAGANTE

I clienti del Non Profit

6

PRODOTTO:

PROGETTO

FAMILIARE

CLIENTE

CONSUMATORE CLIENTE PAGANTE

7

Progettare.

E STRATEGIA, E PROCESSO:

come raggiungere la meta,

lobiettivo

Con metodi validati e tecniche

consolidate che permettono la

gestione delle molte variabili in

gioco.

8

. IN EUROPA

Partiamo per un viaggio in Europa

LogFrame

Bandi

POLITICHE

Programmi

9

Noi e lEuropa: 2007-2013

Fondi indiretti: 46% di 21 milioni

Fondi diretti: I posto per nr di erogazioni

(2009-2011)

III-IV posto per ammontare

complessivo di fondi erogati

Ma di che

parliamo?

10

Gli strumenti di attuazione delle politiche UE

Strumenti politici Strumenti finanziari

Competenza

di sostegno e

completamento

Competenza

Concorrente

Competenza

Eslusiva

(es. monetaria,

concorrenza)

(es. ambiente,

consumatori, energia)

(es. cultura, turismo,

istruzione, industria)

Atti legislativi Fondi a gestione DIRETTA

Fondi a gestione

INDIRETTA

SOCIALE SOCIALE

11

Gli strumenti di attuazione delle politiche UE

Fondi a gestione

DIRETTA

CE

Fondi a gestione

INDIRETTA

REGIONI

STATI MEMBRI

(ITALIA)

BENEFICIARI

CE

BENEFICIARI

DG

HOME

DG

EMPL

DG EAC

DG

DEVCO

DG

JUST

DG

..

DG

..

PROGRAMMI

settennato

PROGRAMMI

annuali

BANDI

30+

12

Progettare (in Europa) non solo

Coprire i costi ordinari dellente

Garantire la sostenibilit dellente

MA

Una possibilit di attivare e sperimentare nuovi servizi e attivit strumento di attuazione politica UE

13

I miti da sfatare: lEuropa

Inaccessibile

Per pochi

Impossibile da capire

Non alla portata del mio ente

14

progettare in UE ...

Rigore

Conoscenza del donor e delle sue regole

Applicazione di strumenti specifici

Valorizzazione delle competenze gestionali

studio e tanto allenamento!!

15

progettare in UE cosa...

servizi

attivit innovative: vecchi problemi e nuove soluzioni

sperimentazioni sociale strictu sensu con misurazioni rigorose

Consolidamento di attivit intraprese

16

Partner pubblici

Universit

SCO

Imprese

Clienti

progettare in UE con chi...

17

Le basi della progettazione

E una tecnica di progettazione elaborata dalla CE

(Commissione DAC, Development co-operation) negli anni

90 a seguito di una numerosa serie di valutazioni negative

sui progetti da loro finanziati

Programmazione e progettazione inefficace.

Progetti non pertinenti alle effettive esigenze dei gruppi beneficiari

Mancata previsione e valutazione dei rischi.

Mancata valutazione dei fattori che potevano condizionare negativamente la sostenibilitdei benefici nella lunga durata.

Gli insegnamenti tratti da esperienze passate erano raramente incorporati sia nelle nuove politiche della cooperazione allo sviluppo sia nelle nuove pratiche.

IL PROJECT CYCLE MANAGEMENT E I SUOI STRUMENTI

18

programmazione

identificazione

formulazione

finanziamento

gestione

valutazione

Project Cycle Management - PCM

Scelta priorit,

Quadro progettuale

Fattibilit

Donor

Bando

ApplicazioneRealizzazione

Modifiche

Verifica

Risultati

Lessons learnt

Contesto

Settore

Priorit

Contrattualistica

19

Strumenti

finanziamento

formulazionegestione

valutazione

programmazione

Interim report

Report finale

Documentazione

di settore; strumenti di

app. e ver. fattibilit

Albero Prob

Obiettivi

LogFrame

& Budget

Programmi

Bandi e linee guida

Formulari

Contratto

(accordo &

progetto)

identificazione

Documenti di sintesi

GANTT, partnership

agreements

Str. di monitoring

Linee guida

rendicontative

Rapporti paese,

di settore, normative,

ricerche interne,

progetti precedenti

20

Plus & Minus

Approccio sistemico & Analisi adeguata

Gestione integrata delle attivit, sistematizzazione e razionalizzazione delle stesse

Piena coerenza fra tutte le parti del progetto

Maggiore aderenza ai bisogni e innesco nelle politiche locali

Accrescimento capacit gestionali del progetto e accrescimento competitivit

Apparente macchinosit (in primis fasi 2 e 3)

Inizialmente faticoso Cambio di metodologia di lavoro

FORMA MENTIS

Automatismo

a. Analisi

Lidentificazione

Analisi del problema, assegnazione priorit,

identificazione delle soluzioni, scelta delle aree ove

intervenire, definizione soggetti (tra chi, per chi,

attraverso chi, con chi)

Strumenti: Brainstorming gruppi di lavoro (beneficiari,

partner); mappe concettuali; alberi

identificazione

conciliazione con le politiche UE

a. Analisi I

Popolazione Target, Beneficiari, Target group & Attori

Tra chiPopolazione

Per chiBeneficiari

Attraverso chiTarget group

Con chiAttori

BIC Bullying in Institutional Care

a. Analisi II

2 metodi

1. Criticit Cause Soluzioni

(non proprio del PCM)

2. Albero dei Problemi e degli

Obiettivi

(proprio del PMC)

Lalbero

24

Alti tassi di violenza negli istituti

Alto tasso di violenza fra pari (fisico, verbale,

psicologico)

Esistenza di casi di violenza staff-minori

Alto tasso punizioni corporali (in alcuni

sistemi)

Istituzionalizzazione inappropriata

Alto tasso di istituzionalizzazione

under 5

Lunga permanenza in istituto dei minori

Inefficiente sistema di applicazione

valutazione/controllo/ care plan

Inadeguato sistema di valutazione dei casi (non applicazione strumenti di analisi e pianificazione)

Applicazione di approccio educativo coercitivo

Difficolt ad in tercettare i casi di violenza; diversi

concetti di violenza

Insufficiente o inesistente sistema di allarme

Scarsa fiducia nel sistema e nelladulto

Inadeguata preparazione operatori: psicologia

evolutiva, pianificazione sociale

Inadeguato impianto normativo

Riduzione tassi di violenza negli istituti

Riduzione tasso di violenza fra pari (fisico, verbale,

psicologico)

Riduzione casi di violenza staff-minori

Riduzione punizioni corporali (in alcuni

sistemi)

Diminuzione dei casi di Istituzionalizzazione

inappropriata

Eliminazione/ Diminuzione casi di

istituzionalizzazione under 5

Percorsi di istituzionalizzazione brevi

(2+2)

Definizione sistema di controllo e monotiring care

plan

Definizione di un sistema di valutazione e

pianificazione casi

Applicazione di approccio educativo non coercitivo apprendimento di diversi

approcci

Definizione del concetto di violenza e degli indicatori

Definizione di un funzionante sistema di

allarme

Accrescimento nel bambino della fiducia

verso ladulto

Formazione operatori: psicologia evolutiva, pianificazione sociale

Definizione di impianto normativo che vieti

listituzionalizzazione under 5

La formulazione

formulazione

b. Pianificazione

Sviluppo dettagliato dei risultati (misurabili) da

raggiungere e delle relative azioni da intraprendere a

tal fine

Strumenti: Logical framework, Budget (ex bando)

26

Il quadro logico - Lo scheletro di progetto

Obiettivo Generale

Obiettivo/i Specifico/i

Risultati Attesi

Attivit/Azioni

OVIs

IRRINUNCIABILELogicitCoerenzaCompletezza

RIADATTATO EX APPLICATION

27

Il quadro logico - Lo scheletro di progetto

Obiettivo Generale

A quale cambiamento voglio contribuire?

(Rielaborazione dellobiettivo del bando, ex obiettivo associativo )

28

Il quadro logico - Lo scheletro di progetto

Obiettivo/i Specifico/i

Che cosa intendo effettivamente fare? Su cosa voglio intervenire?

Dove agisco, presso chi, a beneficio di chi e in quale maniera?

(Utilizzo di parole chiave del bando)

Motivato in seno alla

Justification/Relevance

29

Il quadro logico - Lo scheletro di progetto

Risultati Attesi = Impatto

Cosa intendo produrre nel quadro del progetto? (output)

Conoscenza?

Formazione?

Diffusione?

Indicatori quantitativi e qualitativi (OVIs)

Impatto? Il cambiamento prodotto (sui beneficiari, sui partners, a livello locale, nazionale, internazionale)

30

Il quadro logico - Lo scheletro di progetto

Attivit/Azioni

Cosa devo fare per raggiungere il risultato prefissato?

Identificazione cronologica delle azioni da compiere

(in che tempi, con quali risorse)

Ogni pacchetto di azioni (legata al singolo risultato) potr produrre 1 o pi output

Il Quadro Logico

Logical Framework OVIs Sources Risks

General

Objective

Specific

Objective

Expected

Results

1

2

3

ATTIVITA' RISORSE M1M2M3M4M5M6M7M8M9

Expect

Result 1

1.1

1.2

1.3

1.4

Expect

result 2

2.1

2.2

2.3

2.4

Expect

result 3

3.1

3.2

3.3

31

32

Il Budget

Specchio delle attivit del QL

Equilibrio fra staff e attivit di implementazione: Staff di coordinamento (applicant & partners) Staff di implementazione Costi di implementazione (viaggi, attrezzature,

pubblicazioni,ecc)

Equilibrio nella distribuzione dei fondi fra paesi coinvolti (fare attenzione nr partners)

RIADATTATO EX APPLICATION

33

Cosa fa la differenza in un progetto UE?

La partnership (qualit ed estensione)

Linnovazione e laderenza alle politiche UE (glocalizzazione)

La qualit della proposta

Le misurazioni limpatto

34

Le criticit?

La partnership : il pubblico

I co-finanziamenti

Le rimodulazioni nella gestione

La capitalizzazione delle esperienze e dei risultati

35

Nuovi e vecchi strumenti finanziari

Programma Direzione

Generale

Caratteristiche

ERASMUS+ DG EaC Educazione (tutti i livelli), Formazione

continua, Mobilit, Giovent e Sport

Asylum, Migration &

Integrarion Fund

(AMIF)

DG Home Gestione flussi migratori ((exchange,

mutual learning, service provider)

Rights, Equity and

Citizenship

(Daphne)

DG Justice Infanzia, Pari opportunit, Lotta alla

violenza (exchange, mutual learning,

service provider)

EaSI DG Empl Occupazione ed Inclusione Sociale

(sperimentazioni sociali strictu sensu)

HORIZON 2020 DG R&I Ricerca, innovazione

Titolo: EU4all Progettare in Europa

Abstract:

Uno delle attivit pi sfidanti per organizzazioni che operano nel campo del non profit la progettazione europea, ottimo strumento non solo di raccolta fondi ma anche grande opportunit di progettazione internazionale, ad alti livelli e con partners aventi background culturali e professionali molto diversi.

La progettazione europea, strumento di attuazione della politica, permette lo sviluppo di attivit innovative, permette la sperimentazione sociale strictu sensu con misurazioni rigorose , permette la consolidazione di alcune delle attivit intraprese.

In questa occasione cercheremo di illustrare brevemente tali strumenti, quale uso se ne fa e soprattutto cercheremo di metter in luce quali sono le difficolt, i rischi che unorganizzazione deve affrontare quando decide di operare a livello transnazionale attraverso i progetti europei ma anche le azioni che possono e devono essere intraprese in risposta garantendo il raggiungimento degli obiettivi progettuali prima e associativi poi.

36

La palestra formativa di EU4all

37

[email protected]

339 719 26 72

GRAZIE