Seconda Università degli Studi di Napoli La terapia infiltrativa della spalla Lezione IV anno Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport Prof. F. Zanchini Professore Aggregato di Ortopedia e Traumatologia Seconda Università degli Studi di Napoli I Policlinico Dipartimento di Chirurgia Ortopedica, Traumatologica e Riabilitativa
42
Embed
Prof. Fabio Zanchini - La terapia infiltrativa della spalla - Lezione IV anno Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport - Seconda Università degli Studi di Napoli
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Seconda Università degli Studi di Napoli
La terapia infiltrativadella spalla
Lezione IV annoScuola di Specializzazione in Medicina dello Sport
Prof. F. ZanchiniProfessore Aggregato di Ortopedia e TraumatologiaSeconda Università degli Studi di Napoli I Policlinico
Dipartimento di Chirurgia Ortopedica, Traumatologica e Riabilitativa
- Origine viscerale (miocardio, pericardio, polmone,
vie biliari, stomaco, ecc.)
- Compressione del fascio vascolo-nervoso
(s. dello scaleno antico, s. dello stretto costo-clavicolare, s. da iperabduzione, s. algodistrofiche)
LA SPALLA
SINDROMI DOLOROSE
INTRINSECHE
- Infiammatorie
- Degenerative
- Dismetaboliche
- Traumatiche (microtraumatiche)
PATOLOGIE
LA SPALLA
PATOLOGIE
INFIAMMATORIE
TENDINITE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI
LA SPALLA
PATOLOGIE
INFIAMMATORIE
BORSITI
LA SPALLA
PATOLOGIE
INFIAMMATORIE
ARTRITI REUMATICHE
CAPSULITE ADESIVA
TENDINITE CALCAREA
LA SPALLA
PATOLOGIE
INFIAMMATORIE
FROZEN SHOULDER
E’ una patologia caratterizzata, sia nella forma
primitiva che nella forma secondaria, da
limitazione globale del movimento
omeroscapolare, risultato della retrazione e
della perdita di adattamento della capsula
dell’articolazione gleno-omerale.
LA SPALLA
PATOLOGIE
INFIAMMATORIE
FROZEN SHOULDER
Flogosi intracapsulare
• TGF-
• PDGF
• IL- 1
• HGF
ACCUMULO DI MATRICE
SINTESI DI COLLAGENE
CHEMIOTASSI,
ANGIOGENESI
PROLIFERAZIONE
CELLULARE
CITOCHINE
LA SPALLA
PATOLOGIE
INFIAMMATORIE
FROZEN SHOULDER
I STADIO
II STADIO
III STADIO
LA SPALLA
PATOLOGIE
DEGENERATIVE
ARTROSI
LA SPALLA
PATOLOGIE
DISMETABOLICHE
GOTTA
DIABETE
IPERAZOTEMIA
DEPOSITO EMOSIDERINICO
LA SPALLA
PATOLOGIE
TRAUMATICHE
LESIONI DELLA CUFFIA DEI ROTATORI
LA SPALLA
PATOLOGIE
TRAUMATICHE
INSTABILITA’ GLENO-OMERALE
LA SPALLA
PATOLOGIE
TRAUMATICHE
LESIONE DI BANKART
LA SPALLA
PATOLOGIE
TRAUMATICHE
LESIONE DI HILL-SACHS
LA SPALLA
TECNICA
INFILTRAZIONE PERINERVOSA
Consente di infiltrare il nervo sovrascapolare al suo passaggio nella incisura (forame) situato in corrispondenza della spina della scapola all’unione del III medio con il III laterale della stessa. L’ago si infigge perpendicolarmente alla spina della scapola fino a raggiungere il piano osseo
LA SPALLA
TECNICA
INFILTRAZIONE PERIARTICOLARE
Consente di infiltrare la zona sottotendinea e la borsa sottodeltoidea. Si utilizza un ago di 3 cm e lo si fa penetrare orizzontalmente fin sotto il bordo esterno dell’acromion.
LA SPALLA
TECNICAVIA ANTERIORE
INFILTRAZIONE INTRA-ARTICOLARE SCAPOLO-OMERALE
Reperire la testa omerale. Si punge perpendicolarmente alla cute in un punto situato ad un dito trasverso in dentro e sotto il bordo esterno dell’acromion. Si spinge l’ago fino al contatto osseo.
LA SPALLA
TECNICAVIA LATERALE
INFILTRAZIONE INTRA-ARTICOLARE SCAPOLO-OMERALE
L’ago penetra nell’angolo formato dalla riunione verso l’esterno dell’acromion e della clavicola. L’ago va infisso obliquamente,in basso ed in dentro fino al contatto osseo.
LA SPALLA
TECNICAVIA POSTERIORE
INFILTRAZIONE INTRA-ARTICOLARE SCAPOLO-OMERALE
L’ago va infisso nella fossa sottospinosa in direzione orizzontale, in dentro, fin sotto la spina della scapola e parallelamente ad essa fin quasi al contatto osseo della testa omerale
LA SPALLA
TECNICA
INFILTRAZIONE ACROMION-CLAVICOLARE
Si segue il decorso sottocutaneo della clavicola verso l’estremità laterale. Si reperta l’articolazione acromion-claveare fissando con una mano la clavicola e mobilizzando attivamente il braccio in modo da localizzare con l’indice dell’altra mano il “gioco” articolare. Si infigge, quindi, perpendicolarmente alla cute l’ago che deve penetrare per circa 2 cm. L’introduzione del liquido non deve incontrare eccessiva resistenza.