25/03/20 1 ECONOMIA dello SVILUPPO Modulo Sviluppo /3 Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI Università di Macerata [email protected]A.A. 2019/20 Lo sviluppo umano in sintesi a.a.2019/20 DE - prof. E Croci Angelini 2 Salute Istruzione Reddito Promuovere uguaglianza e giustizia sociale Diritti umani e sicurezza Partecipazione nella vita politica e della comunità Sostenibilità ambientale
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Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI Università di Macerata A.A ...
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ECONOMIA dello SVILUPPO Modulo Sviluppo /3
Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI Università di Macerata [email protected] A.A. 2019/20
Lo sviluppo umano in sintesi
a.a.2019/20 DE - prof. E Croci Angelini 2
Salute Istruzione Reddito
Promuovere uguaglianza e giustizia sociale Diritti umani e sicurezza
Partecipazione nella vita politica e della comunità Sostenibilità ambientale
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HDI
Lo sviluppo è multi-dimensionale Quali dimensioni scegliere? Quelle più generali possibile Quali pesi attribuire? Quale ordine di importanza?
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HDR 2004 p.127 • lo scopo fondamentale dello sviluppo è poter
ampliare le libertà umane. • Il processo di sviluppo può espandere la scelta
che le persone hanno di vivere una vita piena e creativa.
• Le persone sono sia i beneficiari di tale sviluppo che gli agenti del progresso e dei cambiamenti che lo rendono possibile.
• Questo processo deve andare a beneficio di tutti e costruire la partecipazione di ciascuno.
• Questo approccio allo sviluppo – lo sviluppo umano – è stato sostenuto da ogni Rapporto sullo Sviluppo Umano sin dal primo nel 1990.
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Che cosa si osservava – Aumento della disoccupazione e alta sottoccupazione – Povertà ancora alta e in aumento in termini assoluti – Dipendenza rimaneva
• La crescita trascura: la distribuzione del reddito, i beni pubblici, l’occupazione è elementi essenziali per migliorare la qualità della vita.
• International Labour Organization: ’… è divenuto sempre più evidente, in particolare dall’esperienza dei PVS, che una rapida crescita a livello nazionale non riduce automaticamente la povertà, o la diseguaglianza, né offre sufficiente occupazione produttiva' (ILO, 1976, Employment, Growth and Basic Needs: A One-World Problem, p. 15)
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Obiettivo occupazione da parte dell’ILO nei primi anni 1970
• ma perché l’occupazione? Occupazione è un mezzo per raggiungere vari obiettivi, che includono reddito, produzione e riconoscimento.
• L’attenzione va ai redditi dei poveri. • Redistribuzione con crescita. • È una strategia tecnicamente perseguibile?
Politicamente fattibile? • È giusto concentrarsi sui redditi monetari?
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Il benessere umano trascende il reddito monetario
Approccio dei bisogni essenziali (Basic Needs BN) – I poveri hanno bisogno di certi beni e servizi essenziali. – Il reddito è un mezzo, ma non procura beni pubblici. – L’efficacia dei redditi familiari dipende dalla
distribuzione familiare. – Come si identifica ciò di cui hanno bisogno i poveri? – L’obiettivo vero non è il consumo di beni e servizi (il
feticismo del consumo – Sen), ma una vita decorosa (DL) – L’approccio BN prova a tradurre beni e servizi
essenziali in qualità della vita. – Esempio: DL = f(a, b, c d….) cioè una vita decorosa dipende dal
consumo di cibo, alloggio, servizi sanitari, ….
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L’agenda internazionale • Basic Needs domina alla fine degli Anni Settanta • Macnamara alla Banca Mondiale (Mahbub ul Haq
una figura prominente) • oscurata dalla crisi di debito e aggiustamento • aumento del ruolo del mercatoè liberalizzazione • crescita e povertà in secondo piano • aumento della povertà negli anni 1980 è
maggiore enfasi sul problema della povertà • UNICEF, Aggiustamento dal volto umano, 1987. • 1990 primo Rapporto sullo Sviluppo Umano
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Che cosa è HD? • Mette l’uomo al centro, non il reddito… • “la gente è la vera ricchezza di una nazione. Lo scopo
dello sviluppo è di creare un ambiente che permetta di vivere una vita lunga, salutare e creativa” (HDRO, 90)
• Kant: “agire in modo da trattare l’umanità, sia nella propria persona che in qualsiasi altra, in ogni caso come un fine, mai solo come un mezzo”
• Lo sviluppo umano è un processo di ampliamento delle scelte delle persone. Quelle cruciali portano ad una vita lunga e salutare, essere istruiti e godere di un tenore di vita decoroso. Altre scelte inoltre includono la libertà politica, la garanzia dei diritti umani e del rispetto. (HDRO, 1990)
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Alcuni aspetti chiave dell’HD 1. Gli uomini sono fini e non mezzi 2. In pratica molto rilievo viene dato a beni e servizi di tipo
BN, ma vengono discussi anche altri aspetti (libertà, democrazia, genere, ambiente, comunità) senza porre limiti. Considera argomenti rilevanti per i paesi più sviluppati. Vengono affrontati tutti gli elementi problematici che possono influenzare il potenziale dell’essere umano.
3. Viene data priorità alla libertà di scelta è HD concerne l’ampliamento delle scelte umane.
4. I redditi sono mezzi e non fini. 5. Gli uomini sono un’importante risorsa, oltre ad essere
l’oggetto dello sviluppo. a.a.2019/20 DE - prof. E Croci Angelini
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Misurare lo Sviluppo Umano • La decisione di tentare di misurarlo è
controversa • esistono problemi intrinsecamente legati ad
ogni misura: – quali dimensioni includere – la scala della misura da utilizzare – come pesare gli elementi
• ogni soluzione è criticabile perché arbitraria • Tuttavia anche il PNL ha molti inconvenienti e
si rende necessaria una misura alternativa a.a.2019/20 DE - prof. E Croci Angelini
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Indice di Sviluppo Umano (ISU) • Tre elementi:
– salute è speranza di vita – istruzione è alfabetizzazione – risorse è redditi aggiustati
• Indice insufficiente, facile da criticare, ma importante nella sua universalità
• come afferma Sen: l’idea di sviluppo umano va ben oltre l’Indice di Sviluppo Umano (Human Development Index).
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Come nasce l’ISU (HDI) • risultati mediamente conseguiti da un
paese in tre dimensioni essenziali dell’HD: – vita lunga e sana (misurata dalla speranza di
vita alla nascita - Life Expectancy) – conoscenza (misurata dalla alfabetizzazione
degli adulti per 2/3 e dall’iscrizione alla scuola primaria, secondaria e terziaria combinata e in valori lordi per 1/3)
– tenore di vita decoroso (misurato dal PIL pro capite, in $ PPP).
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L’ISU-HDI • Sposta l’accento da un’impostazione più
strettamente utilitaristica, ad una concezione dello sviluppo fondata sulla capacità di avere libertà di scelta nella conduzione della propria esistenza
• Nasce dalla valutazione critica del problema delle diseguaglianze tra i paesi e la concezione dello sviluppo:
– si pensa allo sviluppo come naturale conseguenza della crescita economica che deriva dall’industrializzazione: con l’aumento degli investimenti si assorbe il lavoro disponibile
– le considerazioni sociali e ambientali sono poste in secondo piano
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L’indice di sviluppo umano • vuole ribaltare la prospettiva:
– lo sviluppo non deriva direttamente dalla crescita del reddito pro capite
– ma dalla possibilità di scelta nella conduzione della propria esistenza
• e sostituire la metrica: – dall’utilità misurata dal reddito – alla capacità misurata dalla libertà
L’indice di sviluppo umano (ISU) • È ispirato dal pensiero di Amartya Sen, premio
Nobel per l’economia nel 1998 • Cerca di valorizzare alcuni elementi che
– possono essere nascosti dalle valutazioni basate sul PIL – ma innegabilmente costituiscono fattori di sviluppo
• la salute • la conoscenza • la disponibilità di risorse
• Le tre dimensioni sono interconnesse e determinano importanti aspetti della vita
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L’indice di sviluppo umano – ISU • è un indicatore sintetico che ha lo scopo
di valutare il tenore di vita • è composto dalla combinazione di tre
indicatori che misurano tre dimensioni: – salute è longevità è speranza di vita – conoscenza è istruzione è
alfabetizzazione, iscrizioni a scuola – risorse è reddito è GNIpc/RNLpc
• intende esprimere il livello di capacità umana connesso con il benessere
Quale dimensione indica meglio lo sviluppo?
• Reddito? Felicità? Conoscenza? • Benessere? Progresso? • quali profondi significati vengono
attribuiti a questi elementi? • da che cosa dipende la valutazione ? • La possibilità di disporre di beni
materiali può derivare dalle condizioni di salute e di istruzione
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Benessere sociale • Il concetto include elementi eterogenei
– Economici è reddito ç attività produttive – Politici è preferenze ç diritti – Sociali è organizzazione ç tradizioni – Ambientali è presente futuro ç sostenibili
• riferiti ad un gruppo di individui e può variare nel tempo e nelle circostanze
• Si determina a partire dal benessere individuale – la valutazione “soggettiva” e “oggettiva” del
proprio benessere spesso non concordano
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Benessere individuale • Non dipende solo dai beni materiali e dai
servizi che l’individuo consuma, ma contano anche, ad esempio: – La quantità e qualità del lavoro – Lo stato di salute – Le relazioni familiari e sociali – La libertà e i diritti – La capacità di formulare giudizi su sé stessi
e il mondo • tutti elementi piuttosto difficili da “contare”
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Gli indicatori più spesso utilizzati • PIL, PNL, RNL (tutti pro capite) • ma anche
– tasso di disoccupazione – tasso di inflazione
presi singolarmente o combinati nel Misery index (la somma del tasso d'inflazione e del tasso di disoccupazione)
• a volte sono utilizzati anche gli indici di borsa
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Gli indicatori più spesso utilizzati • Come si combinano? Somma ? Media?
Singolarmente? • E che valutazione offrono?
– PILpc – Misery index – Indici di borsa
• Valuta la libertà di scelta e capacità effettiva di vivere a lungo, ben nutriti e in salute, di istruirsi e condurre una vita decorosa
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La scelta degli indicatori • ovviamente, non è neutrale • definisce un ordine di priorità • riflette il punto di vista di chi li impiega • fissa i contorni del quadro cognitivo • contribuisce alla formazione delle
opinioni • finisce con l’imporre giudizi di valore • si tratta di una caratteristica comune
Se aggiungiamo al reddito altre dimensioni • Reddito è quanto è efficace il reddito
nell’acquistare le altre dimensioni? Ad esempio la salute, l’istruzione, l’alloggio …
• Salute è stare in buona salute aiuta ad acquisire maggiore reddito ed istruzione
• Istruzione è una buona istruzione aiuta ad acquisire maggior reddito e a mantenersi in salute
• Nella valutazione di più di una dimensione il problema maggiore consiste nel valutare l’interrelazione esistente tra loro.
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(salute) Longevità • Indica la capacità che gli abitanti di un paese
hanno di condurre una vita lunga e sana • Viene definita dalla speranza di vita alla
nascita, cioè dal numero di anni che un neonato potrebbe vivere se le condizioni di mortalità, esistenti al momento della nascita, restassero invariate per tutta la sua vita
• L’indice era calcolato in base alla distanza del valore attribuito ad un determinato paese da un valore minimo e massimo, che definiscono empiricamente l’intervallo (25 e 85 anni)
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Longevità – un esempio • la speranza di vita alla nascita in Italia
nel 2004 era di 80,2 anni • Il calcolo dell’indicatore di longevità per
l’Italia nel 2004 è dunque: (80,2-25)/(85-25) = 0,92
Speranza di vita alla nascita
massimo
minimo
Speranza di vita
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(conoscenza) Istruzione • Indica la capacità di avere accesso all’istruzione • definita dalla media ponderata di due indici Adult
Literacy Rate (ALR) e Gross Enrolment Ratio (GER) che rappresentano rispettivamente: – l’alfabetizzazione degli adulti (ALR), cioè la percentuale di
popolazione, al di sopra dei quindici anni, in grado di leggere, scrivere e comprendere un breve testo sulla vita quotidiana
– il tasso di iscrizione lorda ai diversi livelli di istruzione (GER), cioè il numero degli iscritti, a prescindere dall’età, espresso come percentuale della popolazione compresa nella fascia d’età relativa ai livelli di scolarità elementare, media e superiore
• alle due variabili ALR e GER è attribuito un campo di variazione compreso tra lo 0% e il 100% e, nel calcolo dell’indicatore, vengono pesate rispettivamente con 2/3 e 1/3 del totale
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Conoscenza – un esempio 1. l’alfabetizzazione degli adulti in Italia nel
2004 era 98,4% ma poiché ai paesi più industrializzati si applica il 99% è 99 x 2/3 = 66
2. la scolarizzazione (il numero di iscritti ai tre livelli di istruzione in % delle popolazione nella fascia d’età corrispondente) in Italia nel 2004 era 89% è 89 x 1/3 = 29,66667
• Il calcolo dell’indicatore per l’Italia nel 2004 è dunque: (66 + 29,7)/100 = 0.96
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(Risorse) Reddito • Indica la capacità di soddisfare i bisogni
materiali • L’indicatore si ottiene attraverso la
trasformazione della distanza del reddito nazionale lordo pro capite, espresso in parità di potere d’acquisto, rispetto ad un minimo e ad un massimo compreso tra i valori soglia di 100 e 40.000 US $ 1990
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Risorse – un esempio • Il reddito nazionale lordo pro capite in
Italia nel 2004 era di 28180 US$ • L’indicatore del reddito si calcola, in
analogia con l’indicatore di longevità, come: [log (28180)-log(100)]/[log(40000)-log(100)] = 0,94 • I logaritmi si usano qui per riflettere la
decrescenza dei rendimenti dell’utilità del reddito: incrementi di reddito aggiungono poco al valore dell’indice quanto più il reddito è elevato
Il nostro esempio in sintesi l’indicatore di sviluppo umano per l’Italia
nel 2004: ISU = (0,92 + 0,96 + 0,94)/3 =
ISU= 0,94
al 17° posto insieme al Regno Unito è ISU = (0,89+0,97+0,96)/3 = 0,94
Al 1° posto la Norvegia con 0,965
longevità conoscenza risorse
Le più recenti valutazioni
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Dopo 20 anni qualche cambiamento • L’indicatore di sviluppo umano non ha
cambiato nome, ma ha cambiato calcolo – Salute è speranza di vita alla nascita, valore
minimo 20 anni, massimo 85 anni – Istruzione è due indicatori inediti:
• a) anni medi di scolarità, minimo 0 massimo 15 • b) anni attesi di scolarità, minimo 0 massimo 18
– Risorse è reddito nazionale lordo pc, • valore minimo 100 • valore massimo 75000
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Calcolo attuale dell’ISU • La formula per determinare il valore di
ciascuna dimensione non è cambiata • Per le due variabili relative all’istruzione si
calcolano gli indici separatamente e poi si calcola la media aritmetica
• È cambiato il modo in cui calcolare la media delle tre dimensioni: da aritmetica a geometrica, cioè la radice cubica del prodotto delle tre variabili
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Longevità – nuovo calcolo • la speranza di vita alla nascita in
Italia nel 2018 era di 83,4 anni (nel 2011 era di 81,9 nel 2013 era 82,4)
• Il calcolo dell’indicatore di longevità per l’Italia nel 2018 è dunque:
(83,4-20)/(85-20) = 0,975 Speranza di vita alla massimo
minimo
Speranza di vita
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Istruzione – nuovo metodo • Il numero di anni medi di scolarità in Italia nel
2018 era 10,2, il massimo 15 quindi applicando la stessa formula: (10,2-0)/(15-0) = 0,68
• Il numero atteso di anni di scolarità in Italia nel 2018 era 16,2, e ponendo il massimo a 18: (16,2-0)/(18-0) = 0,90
• Il calcolo dell’indicatore per l’Italia nel 2018 è dato dalla media aritmetica dei due:
(0,68+0,90)/2 = 0,79
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Istruzione – nuovo calcolo • Anni medi di frequenza a scuola: il numero
medio di anni di istruzione ricevuti dalle persone di 25 anni o più, convertiti dai livelli di istruzione conseguita utilizzando la durata ufficiale di ciascun livello
• Anni attesi di frequenza a scuola: Numero di anni di frequenza a scuola che un bambino all’età di ingresso a scuola può attendersi di ricevere se si mantengono i prevalenti cicli persistono durante la sua vita
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Risorse – nuovo calcolo • Il reddito nazionale lordo (GNI) pro capite: è il reddito aggregato di un’economia generato dai fattori di produzione di sua proprietà, meno il reddito pagato per l’uso dei fattori di produzione posseduti dal resto del mondo, convertiti in dollari internazionali attraverso la Parità di Potere d’Acquisto (Purchasing Power Parity PPP), diviso per la popolazione
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Risorse – nuovo calcolo • Il reddito nazionale lordo pro capite in
Italia nel 2018 era di 36141 US$ • L’indicatore del PIL si calcola, in analogia
con l’indicatore di longevità, come: [ln (36141)-ln(100)]/[ln(75000)-ln(100)] = 0,8897 • I logaritmi si usano per riflettere la decrescenza
dei rendimenti dell’utilità del reddito: incrementi di reddito aggiungono poco al valore dell’indice quanto più il reddito è elevato
Come si aggregano gli indici delle tre dimensioni nell’Human Development Index • L’HDI è la media geometrica dei tre
indici delle tre dimensioni: • HDI = (ISalute * IIstruzione * IReddito)1/3
• In Italia, nel 2019 l’HDI (basato sui valori del 2018) era
• HDI = (0,975 *0,79 *0,8897)1/3 = 0,883
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Interrelazione tra dimensioni • “[...], può esserci qualche accentuazione della diseguaglianza
a causa dell’accoppiata di – (i) diseguaglianza del reddito e – (ii) vantaggi diseguali nel convertire i redditi in capabilities
• che insieme intensificano il problema della diseguaglianza in termini opportunità e libertà
• I disabili, i malati, i vecchi possono – aver problemi nel guadagnare un reddito adeguato – incontrare maggiori difficotà nel convertire il reddito in capabilities.
• Gli stessi elementi che possono impedire a una persona di trovare un buon lavoro possono negargli una buona qualità della vita anche a parità di lavoro e reddito”.(Sen, p. 536)
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Correlazioni nel 2000 Paesi HDI/PNL HDI/
SpVita SpVita/PNL
Tutti i paesi 0.923 0.755 0.629
industrializzati 0.753 0.348 0.005
PVS e in transizione
0.894 0.694 0.524
basso HDI 0.562 0.745 0.384
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a.a.2019/20 DE: Inequality 3 46 50
55
60
65
70
75
80
85
90
0 20000 40000 60000 80000 100000 120000
PercapitaGNIandLifeexpectancyatbirth(2017)
Min è 52,2 Max è 84,1 Average è72,1 Median è 73,7
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a.a.2019/20 DE: Inequality 3 47 0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
1
0 20000 40000 60000 80000 100000 120000
PercapitaGNIandHDI(2017)
a.a.2019/20 DE: Inequality 3 48
50
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60
65
70
75
80
85
90
0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
HDIandLifeexpectancyatbirth(2017)
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È da notare che • La correlazione, in aggregato, è più forte tra
RNL e ISU, più debole tra ISU (HDI) e RNL e ancora più debole tra speranza di vita e RNL
• tuttavia disaggregando per tipo di paesi ciascuno di questi valori diminuisce
• La correlazione si mostrava debole specialmente tra HDI e PNL pro capite per i paesi con basso HD segnalando una tenue associazione tra crescita e sviluppo
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Paesi che presentavano maggiori differenze se ordinati secondo l’ISU invece che secondo il
PNL pro capite nel 2015 1. ISU meglio del PNL paesi socialisti ed ex-
(Bahamas, Panama) a.a.2019/20 DE - prof. E Croci Angelini
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ISU in generale aumenta anche se non sempre
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Rwanda
Syria Timor Leste
http://hdr.undp.org/en/data#
nel corso del tempo
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Lezioni da trarre per le politiche • Molti percorsi verso il successo in termini di
sviluppo umano includono - buona crescita; - buona distribuzione del reddito; - spesa sociale ben orientata.
• ma in generale i successi - danno la priorità alle ragazze e alle donne (istruzione/redditi) - hanno una quota rilevante di reddito nazionale destinato alla spesa sociale
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La forte connessione tra crescita e sviluppo umano
• La crescita alimenta lo sviluppo umano attraverso la spesa sia sociale che privata in relazione alla dimensione e distribuzione della spesa pubblica, e alla distribuzione dei redditi familiari.
• Un buono sviluppo umano alimenta la crescita perchè una popolazione più in salute, istruita e nutrita è più produttiva.
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L’evidenza empirica sostiene una relazione bidirezionale
• Pertanto nello sviluppo si possono verificare – circoli viziosi – circoli virtuosi
• La maggior parte dei paesi ricade in uno di questi due percorsi.
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Tre conclusioni • Lo sviluppo umano HD deve avere la
priorità nella crescita ed essere lo scopo fondamentale dello sviluppo
• potenziare il ruolo delle donne è un fattore cruciale nello sviluppo umano (ed anche parte dell’obiettivo)
• Lo sviluppo umano va ben oltre l’indice di sviluppo umano (HDI=ISU)
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Con l’aggiunta di più dimensioni • reddito è quanto in grado di acquistare
in termini di salute, istruzione, rifugio? • salute è una buona salute consente di
avere più reddito ed istruzione • istruzione è una buona istruzione
permette di avere più reddito e di mantenersi in salute
• con più dimensioni la cross correlation costituisce uno dei maggiori problemi
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prime conclusioni • La diseguaglianza è importante per la
crescita, ma la relazione è complessa e probabilmente – idiosincratica – aperta a circoli virtuosi e viziosi – sensibile ai valori estremi (es. povertà)
• Nella valutazione della diseguaglianza è necessario approfondire sia i concetti che la misurazione
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prime conclusioni • Strumenti e fini sono interconnessi • Occorre valutare sia il livello macro che
il livello micro • Le valutazioni multidimensionali sono
ancora allo studio “… the analysis of multidimensional inequality is in its infancy… ” John A. Weymark, 2003
• I risultati, anche idiosincratici, possono essere importanti per le politiche
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strategie multidimensionali per misurare la diseguaglianza di well-being
• Dimensioni monetaria e non-monetarie di well-being è ad esempio le 4: reddito, abitazione, istruzione, salute
• Due metodi: → un elemento per volta è ogni dimensione viene esaminata separatamente è indici univariati & analisi della correlazione tra loro → riducendo le dimensioni è aggregandole in un indicatore multidimensionale di diseguaglianza
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Metodi: vantaggi & svantaggi • un elemento per volta
– Vantaggi è nessun problema di aggregazione è meno arbitrarietà
– Svantaggi è difficoltà nel confrontare le unità d’analisi (ad esempio i paesi) specialmente se le dimensioni sono numerose è nessuna sintesi multidimensionale a livello di unità
• Indici aggregati – Vantaggi è riassumono le informazioni, sono facili da
confrontare, danno un ordine completo. – Svantaggi è richiedono assunzioni specifiche su
• la struttura dei pesi • Il grado di sostituibilità tra le dimensioni • Il grado di avversione nei riguardi della diseguaglianza
a.a.2019/20 DE - prof. E Croci Angelini 62
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Come si misura • Si possono impiegare entrambi i metodi: • Elemento per elemento
– Ad esempio l’indice di Gini • Aggregazione
– Un nuovo indice basato su Schweizer and Sklar (1983) ottenuto aggregando gli indici di disguaglianza calcolati su ciascuna dimensione.
– questa procedura presenta un doppio vantaggio: • facile da implementare • l’aggregazione si basa sul metodo assiomatico