PROBLEMATICHE IN PATOLOGIA PERINATALE: COSTRUZIONE DI UN PERCORSO MULTIDISCIPLINARE CONDIVISO LA PATOLOGIA PERINATALE: COSA CHIEDE IL PEDIATRA AL PATOLOGO Casale Monferrato, 10 Aprile 2014 SOC Pediatria ASL AL, Casale Monferrato Direttore Dott. V. Castella
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PROBLEMATICHE IN PATOLOGIA PERINATALE: COSTRUZIONE DI UN PERCORSO MULTIDISCIPLINARE CONDIVISO
LA PATOLOGIA PERINATALE:COSA CHIEDE IL PEDIATRA
AL PATOLOGO
Casale Monferrato, 10 Aprile 2014SOC Pediatria ASL AL, Casale Monferrato
Direttore Dott. V. Castella
Cosa dice la legge…..
Fino alla pubblicazione del decreto del Presidente del consiglio dei ministri del 9/7/1999, la legislazione italiana prevedeva per il nato morto solo la compilazione della denuncia di natimortalità, per cui nella maggioranza dei casi mancava (ma in molti punti nascita è tuttora così), qualsiasi descrizione se si escludevano poche righe, usualmente limitate alla registrazione di peso e lunghezza, nella cartella ostetrica della madre, e in alcuni casi il reperto autoptico.
(SIN, Il nato morto)
Ma l’OMS…
� Aborto 25 sett. + 5� Morte fetale precoce < 20 sett� Morte fetale intermedia: 20-28 sett� Morte fetale tardiva > 28 sett (nato morto)
Prevalenza della natimortalità in Italia: circa 4 su 1000 nati vivi
con una frequenza di malformazioni in circa il 25% dei casi
Il decreto del Presidente del consiglio dei ministri del 9/7/1999 all’articolo 1 (Accertamenti per la diagnosi precoce delle malformazioni), comma 2, recita: “..Per i nati morti devono essere eseguiti gli esami autoptici, gli accertamenti anamnestici previsti nella visita medica e , qualora ritenuti necessari gli esami strumentali e l’esecuzione di fotografie. … L’esito degliaccertamenti anamnestici, obiettivi e strumentali, anche in caso di risultato negativo deve essere registrato nella cartella neonatale di tutti i nati, vivi o morti.”
Cosa dice la SIN…..
CARTELLA NEONATALE DEL NATO MORTO valida su tutto il territorio nazionale
strumento operativo per i neonatologi e ginecologi per facilitare il percorso diagnostico
indagine clinico-epidemiologica
APPROCCIO MULTIDISCIPLINAREPediatra
GinecologoAnatomo-patologo
RadiologoMicrobiologoCitogenetista
ANAMNESI precedenti aborti, pregresse morti neonatali, ritar do mentale,
malattie autoimmuni, trombofilia, obesità, espozion e a tossici
Cosa deve fare il Pediatra prima…..
ESAME OBIETTIVO
•peso
•lunghezza,
•circonferenza cranio
•circonferenza torace
•dismorfismi
FOTOGRAFIA
Cosa deve fare il Pediatra prima…..
ESAME CROMOSOMICO risolve nel 5-10% dei casi,sempre ameno che ci siano cause ostetriche, funicolo, provetta con eparina
CONSERVAZIONE DEI TESSUTIdisinfetta con etere, provetta sterile con fisiologica
TEST DI GUTHRIE
ESAMI MICROBIOLOGICI E SIEROLOGICIinfezione intrauterina, Parvovirus, il CMV, il Toxoplasma e la Listeria che spesso causano nella madre solo lievi infezioni, spesso sub cliniche, altri come l’Ureoplasma urealiticum e il Mycoplasma hominis sono stati associati ad un aumento del rischio, sebbene la colonizzazione da parte di questi patogeni sia comune anche il donne in buona saluteTrombofilia fetale
Cosa il pediatra deve fare prima……
ESAME DELLA PLACENTA
INDAGINI MORFOLOGICHE ACCESSORIE
RISCONTRO AUTOPTICO sempre, anche se feto macerato
Cosa il Pediatra chiede al Patologo……
CAUSE DI MORTE FETALE
Alcuni autori, utilizzando un protocollo di studio che prevede queste indagini insieme ad esami ematici per la ricerca di trombofilia materna e per il dosaggio della HBA1c (emoglobina glicata) e all’esame delle urine per la ricerca di sostanze tossiche, sono stati in grado di attribuire una causa primaria di morte nel 72% dei casi, riducendo la quota di morti inspiegabili dal 65% al 28% .