Principi di base dell’Analisi Comportamentale Applicata · 2012. 6. 7. · Principi di base dell’Analisi Comportamentale Applicata ... principi di base per apportare cambiamenti
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Prendete in considerazione uno studente con cui lavorate. Identificate due eccessi comportamentali e due deficit comportamentali.
Identificate per ogni problema la soluzione. Esempio:
Deficit: Marco legge pochi libri
Soluzione: Marco legge piú libri
Esercitazioni WS1.doc
DEFINIZIONI
COMPORTAMENTO: L’interazione dei muscoli e ghiandole di un organismo e l’ambiente.
AMBIENTE: L’intera costellazione di stimoli che possono influenzare il comportamento
STIMOLO o EVENTO: Un cambiamento osservabile nell’ambiente che puo’ influenzare il comportamento
Il pedigree dell’ABA
PREVISIONE e CONTROLLO:
Impegno nell’usare una filosofia deterministica. La maggior parte dei comportamenti avvengono per una ragione. Quando possiamo determinarne le variabili di controllo, allora possiamo prevedere il comportamento stesso. Se possiamo controllare le variabili, allora possiamo plasmare il comportamento
Sam non é mai stato molto bravo agli esami o interrogazioni. Ogni volta che il professore annuncia un compito in classe Sam inizia a sentirsi nervoso e a provare nausea
Condizionamento Operante: Sam ha iniziato a studiare regolarmente con il
risultato di raggiungere la sufficienza in quasi tutte le interrogazioni e compiti in classe durante tutto il quadrimestre.
Condizionamento Classico
Stimolo risposta
Generalmente risposte fisiologiche
CONDIZIONAMENTO CLASSICO: Il processo per cui uno stimolo neutro se continuamente associato allo stimolo incondizionale ne elicita la stessa risposta. Chiamato anche condizionamento rispondente o Pavloviano.
“Il solo sentire il trapano del dentista mi fa venire i sudori freddi”
Dovuto ad una malattia congenita, Giovanni ha passato molto tempo in ospedale durante I primi tre anni di vita. Adesso, ogni volta che Giovanni vede un camice bianco inizia a piangere.
COMPORTAMENTO OPERANTE: qualunque comportamento la cui probabilitá di manifestazione é determinata dalla storia delle sue conseguenze
In parole povere:
Movimento da parte dell’organismo che opera sull’ambiente per produrre una determinata conseguenza. Il comportamento avviene in funzione delle sue conseguenze.
Esercitazione colletiva:
distinzione di condizionamento 1. Affinché possa punire il mio gatto anche quando non gli sono
vicina, ho associato lo spruzzo dell’acqua al battito di mani. Adesso anche solo il battito di mani lo fa saltare.
2. Il solo vedere l’insegna del panificio mi fa venire una gran fame
3. Mio figlio non sale mai con I piedi sul divano se io sono in casa
4. QUando insegno un nuovo concetto, elogio ogni risposta piú o meno corretta
5. L’odore del pane appena sfornato mi fa venire l’acquolina in bocca
6. In un gruppo per la perdita di peso, I partecipanti vincono punti per aver perso peso e per ogni esercizio di ginnastica che riescono a completare. Per ogni tot di punti vengono restituiti dei soldi.
7. Dopo il brutto incidente di macchina che ha avuto l’anno scorso, a Elena vengono le palpitazioni ogni volta che sente il rumore di freni.
La contingenza a tre termini:
Contingenza: la descrizione completa
dell’operante specifico
1. Una definizione precisa del comportamento
2. Le conseguenze specifiche (gli stimoli che
seguono il comportamento)
3. La situazione ambientale in cui si verifica
(eventi antecedenti che precedono il
comportamento)
Due forme di conseguenze:
pensate alla matematica!
POSITIVA:
Un nuovo stimolo viene presentato, consegnato
o aggiunto all’ambiente (POSITIVA)
NEGATIVA:
Uno stimolo giá presente viene terminato o
rimosso dall’ambiente
Esercitazione 2:
Selezionate uno dei comportamenti che avete descritto precedentemente ed identificate
Il contesto ambientale o stimolo antecedente
Il comportamento
La conseguenza che produce
Esercitazioni WS1.doc
RINFORZATORI E PUNIZIONI
RINFORZATORI
Conseguenze contingenti
che risultano
nell’aumento della
frequenza di un
comportamento
Metto un euro nel
distributore del caffé.
Esce il mio caffé. La
prossima volta che vorró
del caffé usero il
distributore
PUNIZIONI
Conseguenze contingenti che risultano nella diminuzione della frequenza di un comportamento
Metto un euro nel distributore del caffé, ma esce del té. Due té dopo, me ne vado. É probabile che la prossima volta che vorró del caffé, non usi piú quel distributore
il processo per cui la probabilitá di ricomparsa di un comportamento incrementa se immediatamente seguito da una conseguenza
RINFORZATORE (nome): lo stimolo rinforzante
RINFORZARE (verbo): l’azione di somministrare una conseguenza contingente ad un comportamento che ne aumenta la futura frequenza. Si rinforzano I COMPORTAMENTI e non le PERSONE.
Persone e stimoli associati alla punizione possono anch’essi diventare stimoli punitivi condizionali che evocheranno in seguito risposte di fuga o evitamento
L’uso della punizione NON INSEGNA nessun comportamento nuovo o alternativo a quello punito, semplicemente sopprime un comportamento giá esistente.
L’individuo il cui comportamento viene punito potrebbe copiare il comportamento punitivo
Il rinforzo per chi punisce é talmente alto che potrebbe portare ad un uso eccessivo della punizione
Regole per l’uso della punizione
Selezionate la risposta.
Massimizzate le condizioni per una risposta alternativa appropriata da rinforzare
Cercate di eliminare I vari stimoli discriminativi per il comportamento indesiderato
Selezionate una punizione efficace
Applicatelo con la massima intensitá OGNI volta che si presenta la risposta selezionata, con calma e fermezza
Offerta di un attivitá continua rinforzante contingente all’assenza
di autostimolazioni (ascoltare la musica)
L’emissione di una qualunque approssimazione di autostimolazione vocale veniva seguita dal dire “silenzio”, rimozione della musica e consegna di un’attivitá noiosa
Una volta raggiunta stabilitá del comportamento desiderato alla musica sono stati intervallati momenti di lavoro. Nel caso di emissione di vocalizzazioni, veniva ritardata la consegna del rinforzo fino a che non ci fosse stato silenzio per cinque minuti consecutivi.
Programma di generalizzazione
Esercitazione 5:
Da soli.
Per ogni esempio stabilite se la conseguenza al comportamento é:
1. RINFORZO POSITIVO (Sr+)
2. RINFORZO NEGATIVO (Sr-)
3. PUNIZIONE POSITIVA (Sp+)
4. PUNIZIONE NEGATIVA (Sp-)
5. ESTINZIONE
Esercitazioni WS1.doc
PROMPTING: SUGGERIMENTO
PROMPT:
Uno stimolo antecedente che induce una persona ad emettere un comportamento che altrimenti non emetterebbe
In parole povere:
Uno stimolo antecedente aggiuntivo che permette di evocare il comportamento target
Tipi di prompts:
Prompts nella risposta: suggerimenti che richiedono l’intervento di un’altra persona che evoca la risposta target
Prompts nello stimolo o ambientali: cambiamento nello stimolo (aggiunta o rimozione) che incrementa la probabilitá di risposta
7. Trasferite il controllo dello stimolo sfumando il prompt
8. Continuate a rinforzare risposte non suggerite, o con minor livello di suggerimento
Esercitazione 6
Descrivete come insegnereste a Simone,
un ragazzo con autismo di diciotto anni, ad
apparecchiare la tavola per una persona.
Descrivete come insegnereste a Nicola,
un bambino con autismo di tre anni a
salutare con la mano
SHAPING: PLASMARE UN
COMPORTAMENTO ASSENTE
Avete mai giocato a caldo/freddo?
Cosa fanno i genitori quando un bambino inizia a camminare o a parlare?
SHAPING:
Il processo per cui un nuovo comportamento viene stabilito attraverso il rinforzo differenziato delle approssimazioni successive
Regole per l’uso dello shaping
1. Definite il comportamento terminale
2. Determinate se lo shaping é la tecnica
piú appropriata
3. Identificate il comportamento di partenza
4. Identificate i passi dello shaping
5. Differenziate il rinforzo per ogni
approssimazione successiva
Esercitazione 7:
1. Dividetevi in gruppi di quattro
2. Uno di voi sará l’insegnante, l’altro lo studente, gli altri due gli osservatori
3. Durante questo esercizio non potrete dire nulla
4. L’insegnante decide un comportamento terminale senza comunicarlo allo studente
5. Il gioco inizia nel momento in cui lo studente manifesta una serie di comportamenti casuali
6. Lo studente deve rispondere secondo il principio di rinforzo. Quando l’insegnante fa cenno di SÍ con la testa, quella risposta deve incrementare, fino ad arrivare al comportamento terminale