Polizia Locale - Bari Congresso Dalla tutela della legalità alla tutela dell’incolumità
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CongressoD a l l a t u t e l a d e l l a l e g a l i t à
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POLIZIA LOCALE
D.M. 5 agosto
2008
D.L. n.113/2018
D.L. n.14/2017
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Scuole sicure• bullismo• spaccio
Ordinanze anti-tuguri
Ordinanze fuochi -pirotecnici -movida - alcolici
Safety and Security
Lotta alla prostituzione
Daspo urbano
Anti-degrado urbano
RIFLESSIONE SULLA LEGGE
N.48 DEL 2017
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Il lungo ed articolato percorso attraverso il
quale prendono le mosse le recenti
politiche securitarie germoglia da quel
sentimento di insicurezza e di disagio
collettivo che, scandendo ciclici “pacchetti
sicurezza”, conduce alla definizione di un
concetto di “sicurezza pubblica” quale bene
giuridico da preservare, che nella sua
componente sanzionatoria e repressiva
include sia il profilo amministrativistico, sia
quello penale, con l’attribuzione di
rilevanza a nuove condotte ritenute
socialmente pericolose.
Ciò che, tuttavia, pare innovare il D.L.
14/2017 è l’introduzione del concetto di
sicurezza integrata (art.2), ovvero
l’insieme degli interventi congiunti tra
Stato, Regioni e Comuni al fine di
concorrere, ciascuno nell’ambito delle
proprie competenze e responsabilità,
alla promozione e attuazione di un
sistema unitario di sicurezza e controllo.
Il processo di formazione del D.L. 14 del 20 febbraio
2017 è strettamente legato con il c.d. Decreto
Minniti n. 13 del 17 febbraio 2017 in tema di
“Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei
procedimenti in materia di protezione internazionale,
nonché per il contrasto dell'immigrazione illegale”,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n .90 del 18 aprile
2017 insieme alla Legge di conversione 13 aprile
2017,n.46. I due decreti si pongono infatti quale
obbiettivo comune quello di garantire una maggiore
sicurezza interna in contrasto a fenomeni di forte
impatto sociale quali l’immigrazione irregolare e il
degrado ambientale delle città.
OrdinanzaUno strumento reso ancor più duttile
dalle modifiche introdotte attraverso
il d.l. 17/2017 e d.l. 113/2018
Le ordinanze costituiscono uno strumento atipico per
quanto attiene al contenuto, fissando la legge unicamente
i presupposti per l’esercizio del potere di ordinanza, atteso
che l’atipicità è conseguenza della funzione dell’istituto,
considerato che le situazioni di urgenza concretamente
verificabili non sono prevedibili a priori e, quindi, non è
possibile prevedere il contenuto che l’ordinanza dovrà
avere per fronteggiare la situazione di urgenza.
Ordinanza
Il nuovo art.54, c. 4-bis, TUEL, sostituito
dall’art. 8, D.L. n.14/2017, precisa e
rende ancor più incisivi i poteri del
Sindaco per prevenire ed eliminare gravi
pericoli che minacciano l’incolumità
pubblica e la sicurezza urbana.
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Ordinanza
Il sindaco, quale rappresentante della
comunità locale, può adottare ordinanze
dirette a superare situazioni di grave incuria
o degrado del territorio o di pregiudizio del
decoro e della vivibilità urbana;
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Ordinanza
Per la tutela della tranquillità e del riposo dei
residenti in determinate aree urbane interessate
da notevole afflusso di persone, anche in
relazione allo svolgimento di specifici eventi, il
sindaco può disporre con ordinanza non
contingibile e urgente e per un periodo comunque
non superiore a 60 giorni, limitazioni in materia di
orari di vendita e di somministrazione di bevande
alcoliche e superalcoliche;Po
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OrdinanzaLe ordinanze contingibili e urgenti che il sindaco può
adottare, quale ufficiale del Governo ex art. 54 T.U. Enti
locali, sono dirette a prevenire e contrastare le situazioni
che favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi o di
illegalità, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento
della prostituzione, l'accattonaggio con impiego di
minori e disabili, o fenomeni di abusivismo, quale
l'illecita occupazione di spazi pubblici, o di violenza,
anche legati all'abuso di alcool o all'uso di sostanze
stupefacenti.Po
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LA SICUREZZA URBANA:
UN CONCETTO EVOLUTIVO,
GOVERNABILE SOLO ATTRAVERSO
STRUMENTI ATIPICI
La sicurezza urbana si atteggia come bene giuridico
onnivoro, tanto ampio da promettere una scarsa
capacità selettiva rispetto a comportamenti
predeterminati, e non privo di venature estetiche
(il “decoro delle città”) e soggettivo - emozionali
(la “vivibilità”)
Il “contenitore” sicurezza urbana
riempito con le previsioni dettate
dalle nuove ordinanze consente di
contrastare l’insicurezza vissuta dai
cittadini.
Si tratta di un bene in continua evoluzione e
definizione, il cui sviluppo è strettamente legato
alle nuove tendenze sociali.
Per questo motivo il procedimento legislativo
non è in grado di adeguarsi ai bisogni, esigenza
soddisfatta dallo strumento sindacale la cui
esigua durata consente spesso anche di
“dribblare” le censure di legittimità.
Nel concetto di sicurezza, come sottolineato nella relazione al disegno di legge n. 4310
presentato alla Camera dei Deputati (p. 2), convergono un’idea di sicurezza primaria
(prevenzione e repressione dei reati) ed un’idea di sicurezza secondaria, volta alla “prevenzione
situazionale” di situazioni di degrado e di promozione di fattori di coesione sociale
Le Polizia Locali, rispondono, per numero e capillarità dell’organizzazione territoriale,
perfettamente all’esigenza di “anticipare” la tutela penale.
L’anticipazione dell’intervento repressivo è finalizzata da un lato a eliminare situazioni di
degrado o inciviltà (signs-of-crime policing), dall’altro all’affermazione di un’idea di
prevenzione, definita situazionale, volta a limitare le opportunità criminali anche attraverso
l’uso di sistemi di tecnologici (videosorveglianza).
Per l’installazione degli stessi sono previste forme di finanziamento (art. 5 c. 2-ter) e di
agevolazione fiscale (di tributi locali, ovviamente) a favore dei soggetti che assumono a proprio
carico quote di oneri di investimento e di gestione degli impianti (art. 7 c. 1-bis).
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LE NORME PER
I PUBBLICI ESERCIZI
Con gli articoli 12 e 12-bis del d.l. 14/2017 come convertito
in legge, vengono effettuate modifiche a disposizioni vigenti
ed introdotte misure di sospensione dell’attività, afferenti i
pubblici esercizi nonché la somministrazione di bevande
alcoliche a minori. Con riguardo alla problematica della
vendita/somministrazione di bevande alcoliche ai minori,
viene integrato il secondo comma dell’art. 14-ter della L.
125/2001, con l’espressa previsione di divieto non solo di
vendita ma anche di somministrazione di bevande alcoliche
ai minori di anni 18; si attenua invece la sanzione accessoria
di sospensione dell’attività:
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art. 14-ter
L. 125/2001
“Salvo che il fatto non costituisca reato,
si applica la sanzione amministrativa
pecuniaria da 250 a 1.000 euro a
chiunque vende «o somministra»
bevande alcoliche ai minori di anni
diciotto. Se il fatto è commesso più di
una volta si applica la sanzione
amministrativa pecuniaria da 500 a
2.000 euro con la sospensione
dell'attività da quindici giorni a tre mesi.”
Vendita bevande
alcoliche a minori di 18
anni
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NORMA VIOLATA – art. 14-ter L. 30 marzo 2001 n. 125
Attività interessate Norma di legge Sanzioni Competenza
Pubblici esercizi e negozi chesomministrano o vendonobevande alcoliche ai minori di18 anni.
1. Chiunque vende bevandealcoliche ha l'obbligo di chiedereall'acquirente, all'atto dell'acquisto,l'esibizione di un documento diidentità, tranne che nei casi in cuila maggiore età dell'acquirente siamanifesta.
2. Salvo che il fatto noncostituisca reato, si applica lasanzione amministrativa pecuniariada 250 a 1000 euro a chiunquevende o somministra bevandealcoliche ai minori di anni diciotto.
N.B.: le parole «o somministra»sono state aggiunte dal decretolegge n. 14/2017.
Sanzione amministrativa da250,00 a 1.000,00 (p.m.r. €333,33 con modello F23)prevista dall’art. 14-ter comma2 della L. 125/2001.
Se il fatto è commesso più diuna volta si applica la sanzioneamministrativa pecuniaria da500 a 2000 euro con lasospensione dell'attività daquindici giorni a tre mesi.
Prefetto• accertamento violazione;• compilazione verbale;• notifica interessato;• Eventuale notifica Obbligato in Solido (diverso dal
trasgressore);• Il trasgressore ha 60 giorni per pagare la cifra con modello
F23 presso ufficio riscossione tributi;• Copia del modello F23 deve essere trasmessa all’ufficio
accertatore, per chiudere il procedimento sanzionatorio;• Il trasgressore può presentare ricorso al Prefetto entro 30 gg.
Dalla notifica del verbale, il quale sentite le parti emetteordinanza;
• Se il trasgressore non paga, trasmissione del Rapporto alPrefetto;
• Il Prefetto emette ingiunzione di pagamento all’interessato;• Trasmettere sempre il verbale anche al comune per il caso in
cui siano commesse più infrazioni, per l’emissionedell’ordinanza di sospensione.
Il Prefetto in caso di: ricorso del trasgressore, inottemperanzaingiunzione, ottemperanza ingiunzione deve comunqueinformare l’ufficio che ha elevato l’illecito.
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PRESIDIONON SOLO FORZE
DELL’ORDINE MA ANCHE
ARCHITETTURA
P A N O P T I C O N
La progettazione degli spazi pubblici deve
adeguarsi alla necessità di soddisfare il
senso di sicurezza prevenendo dunque
fenomeni criminosi.
Il concetto della progettazione è di permettere a un unicosorvegliante di osservare (opticon) tutti (pan) i soggetti di unaistituzione carceraria senza permettere a questi di capire se sianoin quel momento controllati o no
L'idea del panopticon ha avuto una grande risonanza successiva, come metafora di un potere invisibile, ispirando pensatori e filosofi come Michel Foucault, Noam Chomsky, Zygmunt Bauman e lo scrittorebritannico George Orwell
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LA SICUREZZA URBANA
E GLI SPAZI ARCHITETTONICI
L’architettura dello spazio urbano costituisce uno fra gli scenari
principali per lo sviluppo e la radicalizzazione dei fenomeni
criminali. All’interno della relazione esistente tra criminalità,
ambiente fisico e percezione di sicurezza, di fondamentale
importanza è la progettazione degli spazi cittadini.
L’organizzazione architettonica e urbanistica incide fortemente
sul sentimento di vulnerabilità e, in alcuni casi, contribuisce alla
riduzione degli episodi criminosi. È dunque necessario, al fine di
limitare la percezione di insicurezza avvertita dai cittadini, un
approccio trasversale alle problematiche delle città.
Il fenomeno criminale andrebbe prevenuto attraverso un’analisi:
architettonica, urbanistica, sociologica e criminologica.
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Come ricorda Bauman, è la stessa idea di comunità,
intesa come un luogo sicuro e accogliente, che
vacilla: “la comunità ci manca perché ci manca la
sicurezza, elemento fondamentale per una vita
felice, ma che il mondo di oggi è sempre meno in
grado di offrirci e sempre più riluttante a promettere
[...] la comunità resta pervicacemente assente” e la
sensazione di vulnerabilità, di fragilità, pervade i
cittadini costretti ad orientarsi in un contesto che
non ritengono più sicuro e, anzi, interpretano come
foriero di nuovi e inaspettati pericoli, che mettono a
rischio la loro incolumità personale.
IL MODELLO BARI: PIAZZA UMBERTO, VIA SPARANO
Luoghi simbolo della Città interessati da recenti interventi di
riqualificazione che hanno consentito di aumentarne la
sorvegliabilità attraverso l’eliminazione di manufatti, una
diversa gestione del verde e l’implementazione del sistema
d’illuminazione. Tali aree, prima degli interventi, erano
interessate da comportamenti che, in modo esponenziale e allo
stesso tempo, accrescevano il senso di insicurezza allontanando
i cittadini comuni e attirando quanti inclini al vivere non-civile.
L’effetto immediato della ri-progettazione è stato quello di
allontanare gli autori di comportamenti che accrescevano il
senso di insicurezza.
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IL MODELLO
BARI:
PIAZZA
UMBERTO,
VIA SPARANO
Gli spazi aperti, la visuale prospettica, favoriscono
il controllo richiedendo l’impiego di meno unità,
liberando risorse per altri luoghi sensibili.
P R I M A
D O P O
Nel territorio del IV municipio, a seguito di una
selezione pubblica rivolta alle associazioni di
volontariato, è stata istituzionalizzata la collaborazione
con i “Ranger’s d’Italia”, organismo attivo nella
prevenzione degli illeciti ambientali.
Tale collaborazione rappresenta uno dei diversi
modi in cui può realizzarsi il concetto di sicurezza
integrata di tipo orizzontale.Po
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Modello Bari
Lotta al degrado
La Polizia Locale ha garantito la necessaria formazione
ed il supporto alle attività svolte dai Ranger’s.
I risultati dell’attività svolta hanno consentito di
individuare i responsabili degli illeciti in materia
ambientali (art.255-256 bis tua), alcuni commessi
anche nell’esercizio di attività d’impresa. (art.256 tua)
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Modello Bari
Lotta al degrado
L O S E T OPo
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Modello Bari
S A N T A R I T A
Lotta al degrado
Modello Bari
Abbandono rifiuti
Degrado
Sottrazione aree alla loro destinazione
originaria
Presenza di persone “inclini a
delinquere”
Aumenta la percezione del senso di insicurezza
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La lotta al degrado urbano parte dalle periferie
Sanzioni elevate per l’abbandono di rifiuti grazie all’impiego di
fototrappole, di cui, in particolare:
verbali contestati per il conferimento dell’indifferenziato fuori orario
Sanzioni elevate per la mancata differenziazione dei rifiuti
I cittadini residenti in Comuni limitrofi sanzionati perché
colti in flagranza di abbandono rifiuti
TUTELA DEI LUOGHI
PERIFERIE, TROPPO SPESSO SINONIMO DI RIFIUTIRisultati per i primi quattro mesi del 2019….
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PENDOLARI dei rifiuti
Lotta al degrado
Prostituzione: ALLA RICERCA DI STRATEGIE VINCENTI
Periferia Est – Carbonara, Stadio San
Nicola
L’impiego dei droni nella periferia est di Bari ha consentito di
sottoporre a controllo un’area molto ampia per la quale,
diversamente, il monitoraggio avrebbe comportato l’impiego di più
unità. La zona dello Stadio San Nicola, in particolare, è stata teatro
di una serie d’indagini contro lo sfruttamento della prostituzione
svolte dalla Polizia Locale unitamente alla Polizia di Stato. La
collaborazione istituzionale ha garantito risultati sorprendenti. Ad
esito delle stesse sono state emesse due condanne per un giro di
prostituzione minorile, sono state inoltre adottate strategie per
scoraggiare il fenomeno nella zona interessata.
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PERIFERIA SUD
Da sempre il degrado urbano che
caratterizza tali zone ha alimentato focolai
di malaffare e prostituzione, complice anche
l’assenza di insediamenti residenziali. Per
reprimere il fenomeno la Polizia Locale ha
iniziato un’attività assidua di perlustrazione
e di posti di controllo traffico effettuati in
orari diversi. Numerosissime le persone
identificate e le violazioni al c.d.s.
contestate. Durante tali controlli sono
emersi alcuni elementi che hanno portato
all’apertura di un’indagine culminata nella
retata del 3 gennaio 2019.
L U N G O M A R E
D I C A G N O - G I O V I N E
C O M P L A N A R E S S 1 6
Lotta alla prostituzione
Da una normale attività di controllo del territorio è nata
l’operazione denominata WATERFRONT
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Otto persone arrestate, quattro sottoposte ad obbligo di
dimora, undici immobili e diversi libretti di deposito
sequestrati nell’ambito di un’operazione avviata all’alba del 3
gennaio dalla Polizia Locale di Bari che ha visto interessate
anche le città di Roma e Aosta. Per le indagini è stato fatto
ricorso ad intercettazioni telefoniche, ripetuti servizi dinamici
per l’individuazione di persone, assunzione di informazioni
oltre ad acquisizioni video ed audio che documentavano le
condotte criminose. All’esito dell’attività svolta si è accertato
che in alcuni immobili, a pochi passi dalle più note spiagge
baresi, si svolgeva attività di meretricio attraverso l’impiego
di donne extracomunitarie costrette a corrispondere ai
proprietari dei locali somme tra 100 e 150 euro giornaliere.
Lotta alla prostituzione
Tecnologie in dotazione:P
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• DRONI
• TELECAMERE
• VISORI
• BLACK GUARDIAN «MATRIX»
LA SICUREZZA
viene dall’alto
Y O U R N A M E
Cinque piloti e due aeromobili a pilotaggio
remoto costituiscono la nuova frontiera
per osservare dall’alto le zone più ampie e
periferiche della Città.
I droni impiegati consentono di inviare in
tempo reale immagini alla sala operativa.
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01Cinque operatori del Corpo formati e
muniti di Titolo di abilitazione al
pilotaggio di APR “VL/Mc -CRO
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L’attestato abilita alla conduzione di APR in operazioni specializzate critiche. E’ consentito sorvolare i centri urbani, operare con altre persone presenti nelle aree di volo, sorvolare infrastrutture sensibili
3 CARATTERISTICHE TECNICHE:
•video 4k a 60 fps•sensori rilevamento ostacoli fino a 30 metri•Velocità massima in salita 22 km/h•Velocità massima in discesa 14 km/h•Portata radiocomando 3.5 km•Autonomia 30 minuti•Telecamera stabilizzata su tre assi per video si eccezionale qualità
La zona è monitorata dall’altoattraverso l’impiego di droni;
La diffusione delle informazioniattraverso i media sulle misure adottateha l’effetto di dissuadere i potenziali“fruitori” del mercato del sesso;
Anche se scarsamente trafficata lazona è regolarmente sottoposta adattività di controllo mediante posti dicontrollo traffico.
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AZIONI MIRATEper aumentare la percezione
della sicurezza
RISULTATI DELL’ATTIVITÀ SVOLTA
01 runners
04 autoscuole per la pratica di guida
03 ciclisti in erba
02 gruppi famigliari in cerca di fresco nel periodo estivo
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I luoghi sono stati restituiti ai «legittimi fruitori»:
Lotta alla prostituzione
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DAGLI STADI AI CENTRI CITTADINI
L’art. 9, comma 1, è il fulcro della
complessa disciplina posta a tutela del
decoro di particolari luoghi ovvero “aree
interne delle infrastrutture, fisse e mobili,
ferroviarie, aeroportuali, marittime e di
trasporto pubblico locale, urbano ed
extraurbano e delle relative pertinenze”
La tutela
dei luoghi
La tutela dei luoghi
Quali sono le condotte vietate in
tali luoghi?
Tutti quei comportamenti che “impediscono l’accessibilità e la fruizione delle predette infrastrutture, in violazione dei divieti di stazionamento e di occupazione di spazi ivi previsti”.
A prescindere dalle condotte indicate, il DASPO è applicabile nei confronti di che si renda protagonista delle condotte di cui agli artt. 688 e 726 c.p., art. 7, c. 15 bis del Codice della Strada, nelle aree individuate come sopra.P
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Accertamento condotta
e ordine di allontanamento
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All’accertamento delle condotte illecite al trasgressore viene ordinato per iscritto l’allontanamento dal luogo dell’illecito
All’accertamento delle condotte illecite al trasgressore viene ordinato per iscritto l’allontanamento dal luogo dell’illecito con divieto di farci ritorno per le 48 successive
La violazione dell’ordine di allontanamento è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria applicata ai sensi dell’art. 9 comma 1, aumentata del doppio.
Copia del provvedimento è trasmessa al questore per contestuale segnalazione ai servizi socio-sanitari, ove ne ricorrano le condizioni.
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iAdempimenti
Competenza del Questore
Qualora dalle condotte di cui sopra possa derivare
pericolo per la sicurezza, il Questore può disporre
con provvedimento motivato, per un periodo non
superiore a sei mesi, il divieto di accesso ad una o
più delle aree individuate.
Limiti TemporaliIn generale il divieto di accesso
non può superare la durata di 6
mesi. Il divieto non può essere
inferiore a sei mesi e superiore a
due anni nel caso di soggetto
condannato, nel corso degli ultimi
5 anni, per reati contro la persona
o il patrimonio.
SOSPENSIONE CONDIZIONALE
DELLA PENA
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Nei casi di condanna per reati contro la
persona o il patrimonio commessi nei luoghi
o nelle predette aree, la concessione della
sospensione condizionale della pena può
essere subordinata all’osservanza del divieto,
imposto dal giudice, di accedere a luoghi o
aree specificamente individuati.
Quali i settori e le funzioni interessati?
Il Questore può disporre, ravvisandone le ragioni di
sicurezza, il divieto di accesso agli stessi locali o a esercizi analoghi –individuati in modo specifico nel
provvedimento, ovvero di stazionamento nelle immediate
vicinanze degli stessi.
Plessi scolastici e strutture universitarie
Pubblici esercizi (art.5, n.287/1991)
Locali pubblici e aperti al pubblico
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PATTI PER LA
SICUREZZA
URBANA
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Si tratta di atti sottoscritti tra Prefetto e Sindaco i cui contenuti sono definiti nell’ambito di linee guida adottate su proposta del
Ministero dell’interno con accordo sancito in sede di Conferenza Stato-
Città e autonomie locali
Possibile il coinvolgimento di associazioni di categoria
(commercianti, utenti servizi pubblici etc. etc.)È uno degli strumenti più
importanti per lo sviluppo delle
azioni necessarie all’attuazione
della Sicurezza urbana.
PATTI PER LA SICUREZZA URBANA
OBIETTIVI
Promozione del rispetto del decoro urbano
individuazione di aree su cui insistono
plessi scolastici, sedi universitarie,
musei, aree e parchi archeologici,
complessi monumentali e altri luoghi di
cultura o in ogni caso interessati da
consistenti flussi turistici e bisognevoli
di particolari tutele.
Prevenzione e contrasto criminalità diffusa e predatoria
attraverso servizi e interventi di prossimità, in
particolare a vantaggio delle zone
maggiormente interessate da fenomeni di
degrado, anche coinvolgendo, mediante
appositi accordi, le reti territoriali di volontari
per la tutela e la salvaguardia dell’arredo
urbano, delle aree verdi e dei parchi cittadini e
favorendo l’impiego delle Forze di Polizia per
far fronte ad esigenze straordinarie di controllo
del territorio, nonché attraverso l’installazione
di sistemi di videosorveglianza.
Eliminazione fattori di marginalità
anche con il coinvolgimento di attori del
privato sociale.
Promozione e tutela della legalità
anche mediante mirate iniziative di
dissuasione di ogni forma di condotta illecita,
compresi l’occupazione arbitraria di immobili
e lo smercio di beni contraffatti, nonché la
prevenzione di altri fenomeni che possano
turbare la libera fruizione degli spazi pubblici.
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UN NUOVO ATTORE ISTITUZIONALE:
IL COMITATO METROPOLITANO
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Per l’analisi, la valutazione e il confronto sulle tematiche di
sicurezza urbana relative al territorio della città metropolitana, è
istituito un comitato metropolitano, co-presieduto dal prefetto e dal
sindaco metropolitano, cui partecipano, oltre al sindaco del comune
capoluogo, qualora non coincida con il sindaco metropolitano, i
sindaci dei comuni interessati; resta fermo il comitato provinciale
per l’ordine e la sicurezza pubblica, quale organo ausiliario di
consulenza del prefetto per l’esercizio delle sue attribuzioni di
autorità provinciale di pubblica sicurezza. Possono altresì essere
invitati a partecipare alle riunioni del Comitato metropolitano
soggetti pubblici o privati dell’ambito territoriale interessato.
L’INTEGRAZIONE TRA I DIVERSI ATTORI ISTITUZIONALI:
SINDACO E PREFETTO
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I Patti per la Sicurezza Urbana hanno
lo scopo di individuare, in relazione
alla specificità dei contesti, interventi
per la sicurezza urbana, tenuto conto
anche delle esigenze delle aree rurali
confinanti con il territorio urbano.
IL MODELLO BARIP
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Individuazione aree da assoggettare a particolare tutela, anche attraverso le segnalazioni dei “stakeholders”
Sottoscrizione patto con Prefettura
Modifica art. 13 bis regolamento di Polizia Urbana
-DASPO URBANO-
Tavoli tecnici tra Forze di Polizia- Questore- Prefetto per la scelta della aree da assoggettare a tutela
I PATTI PER BARI
01 prevenzione e contrasto alla criminalità e ai disordini
04 promozione dell’inclusione, della protezione e della solidarietà sociale.
03 promozione e rispetto del decoro urbano
02 promozione e tutela della legalità
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All’art. 5 della L. 48/2017, in una prospettiva di collaborazione
interistituzionale, si prevede la previsione della sottoscrizione tra il
Prefetto e i Sindaci delle città di patti per l’attuazione della c.d.
“sicurezza urbana”, volti al perseguimento di alcuni obbiettivi definiti
prioritari:
Pattoper la sicurezza
urbana per la
Città di Bari:
Individuazione delle aree (perimetro) da tutelare e per le quali è prevista
l’applicazione dei contenuti di cui agli artt. 9 e 10 della Legge 48/2017:
Via Cifarelli, via G. Capruzzi, Via Oberdan, Cavalcavia Garibaldi, Via di
Vagno, Piazza Gramsci, L.mare Nazario Sauro, Piazza Diaz, Largo Giannella,
L.mare di Crollallanza, Piazza IV Novembre, L.mare Imperatore Augusto,
Piazzale Cristoforo Colombo, Corso De Tullio, Corso Vittorio Veneto, Via
Brigata Regina, Via Brigata e Divisione Bari, Sottovia Luigi Filippo.
P E R I M E T R O
O R D I N E
D I A L L O N T A N A M E N T O
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IL D.L. 113/2018 AMPLIA IL DASPO URBANO
Il DASPO urbano viene esteso alle <<aree
urbane su cui insistono presidi sanitari, scuole,
plessi scolastici e siti universitari, musei, aree e
parchi archeologici, complessi monumentali o
altri istituti e luoghi della cultura o comunque
interessati da consistenti flussi turistici, nonché
alle aree destinate allo svolgimento di fiere,
mercati, pubblici spettacoli ovvero adibite a
verde pubblico.>>
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Importante la previsione che introduce la
possibilità per il giudice penale , con la
sentenza di condanna, di adottare il DASPO
subordinando la sospensione condizionale
della pena al rispetto della misura.
Esteso anche il periodo di durata
della misura, portata da 6 mesi
ad un anno.
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L’ADOZIONE DEGLI ORDINI DI ALLONTANAMENTO
NEL TERRITORIO DELLA CITTÀ DI BARI
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Il numero degli ordini
di allontanamento
adottati dagli uomini
della Polizia Locale
nel 2018
I NUMERI………..
7 DASPO adottati nel
2018
12Il numero degli ordini
di allontanamento
adottati dagli uomini
della Polizia Locale
nel 2019
5 DASPO adottati nel
2019
Parcheggiatori abusivi:
tra daspo e nuovo art.7, c.15 bis
c.d.s.Come mostrano le statistiche il DASPO è stato applicato
quasi esclusivamente per la lotta ai parcheggiatori
abusivi, la città di Bari non devia dalla tendenza. Per tali
motivi, in attesa di ulteriori “letture” del fenomeno che
conducano a soluzione più efficaci, il D.L. 113/2018 ha è
tornato a disciplinare la fattispecie, introducendo la
previsione per cui l’esercizio senza autorizzazione
dell’attività di parcheggiatore o guardiamacchine diventa
reato in caso di reiterazione della violazione o di utilizzo di
minori, con l’applicazione della pena dell’arresto da sei
mesi un anno e dell’ammenda da 2.000 a 7.000 euro.Po
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ORDINANZE
ANTI-TUGURISono ordinanze contingibili e urgenti (art. 50,
comma 5, TUEL) per il ripristino dei “requisiti
igienico-sanitari e la rimozione delle condizioni
di grave incuria e degrado degli immobili”.
Ai proprietari è imposta l’adozione delle misure
necessarie al ripristino dei predetti requisiti
entro 30 giorni, in caso di inadempienze è
prevista la condanna all’Autorità giudiziaria ai
sensi dell’art. 650 c.p.
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CONDIZIONI
DI «ALLARME SOCIALE»
La decisione di intervenire nasce da un’attività di
osservazione e analisi delle condizioni strutturali di diversi
immobili che prende il via da numerose segnalazioni di
cittadini residenti nelle zone limitrofe. Le lamentele
lasciavano trasparire un forte senso di “insicurezza”,
intimamente connesso alla percezione di un potenziale
pericolo derivante dalla presenza di individui disposti ad
accettare la permanenza in locali sprovvisti delle benché
minimi condizioni igienico-sanitarie.
Il fenomeno ha interessato intere zone di quartieri
cittadini, ripercuotendosi sul mercato immobiliare.Po
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FORZE IN CAMPO
Le operazioni hanno visto
coinvolti
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Polizia di Stato
Personale del Settore Urbanistica
NucleoPolizia Edilizia
Polizia Locale
Personale S.I.S.P.
ASL / BARI
Carabinieri
FORZE IN CAMPOP
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Risultati dell’intervento
repressione delle condizioni di irregolare permanenza sul
territorio dello stato di cittadini extracomunitari
ripristino delle condizioni igienico-sanitarie, con particolare riferimento alle immissioni odorifere, negli edifici interessati dagli interventi
restituzione dei locali alla destinazione d’uso
originaria
arginato il fenomeno degli “affitti in nero” nonché delle
locazioni irregolari per assenza di agibilità
Restituzione delle zone interessate alle normali condizioni del mercato immobiliare
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iRisultati
dell’interventoÈ utile altresì evidenziare che l’intervento
ha consentito di evitare il formarsi di veri
e propri “ghetti”.
Infatti, la percezione dell’insicurezza può
condurre i residenti regolari alla scelta di
stabilirsi altrove, favorendo l’adozione di
pratiche di locazione irregolari.
LA TUTELA del decoro pubblico
B A S I L I C A S A N N I C O L A
• Il danneggiamento di immobili pubblici
ovvero ubicati nei centri storici.
• Il deturpamento ed imbrattamento di cose
altrui e l’insozzamento di pubbliche vie.
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Quali Norme?
introduce modifiche agli artt. 635 e 639
del c.p. aumentando le pene e
subordinando la sospensione
condizionale della pena all’eliminazione
delle conseguenze del reato ovvero alla
prestazione di attività a favore della
collettività.
Art.4, L. n.94 del 2009 -Prevista, inoltre la
sanzione amministrativa per chiunque
vende bombolette spray a minori di anni 18.
Stabilito un importo minimo – euro 500-
per le sanzioni previste dai regolamenti
comunali per chi insozza le pubbliche vie.
Modificato anche l’art. 3-bis del c.d.s.
attraverso la previsione della sanzione da
euro 500 a euro 1.00 per chiunque
insozza le pubbliche strade gettando
rifiuti od oggetti dai veicoli in movimento
o in sosta.
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SICUREZZA O SICUREZZE?P
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SICUREZZA : richiama il dato oggettivo delle condizioni in cui si attuano le libertà fondamentalie le garanzie riconosciute dalla Carta Costituzionale agli individui, singoli o associati.
SICUREZZE : il termine, pur sembrando la semplice declinazione al plurale del precedente, nellinguaggio comune si riferisce a quelle che sono sensazioni soggettive, spesso avulse dallereali condizioni esterne, basate su informazioni – anche sonore e visive - in grado diinfluenzare i comportamenti degli individui, limitandoli.
LA MISSION
Aumentare la sicurezza per accrescere le sicurezze!!!
Grazie, buon lavoro!!!!! Comandante Generale Michele Palumbo