L’idoneità dei donatori alla luce del Decreto Ministeriale 2 novembre 2015 nei percorsi di qualità Sabato 21 maggio 2016 Palamab Via Melchiorre Gioia,3 Mantova Nell’ambito della 80ª Assemblea Generale AVIS organizzano il corso E.C.M. PROGRAMMA Ore 8.00 - Registrazione partecipanti Ore 8.30 - Inizio lavori e saluti Ore 9.00 - Tavola Rotonda “L’idoneità dei donatori alla luce del Decreto Mini- steriale 2 novembre 2015 nei percorsi di qualità”. Bernardino Spaliviero - Giancarlo Maria Liumbruno Michelangelo Iannnone Ore 11.30 - Discussione e confronto Ore 11.45 - Compilazione questionari Ore 12.00 - Conclusioni Michelangelo Iannone- Responsabile raccolta Udr Avis Provinciale Catanzaro Giancarlo Maria Liumbruno - Direttore Centro Na- zionale Sangue Bernardino Spaliviero - Coordinatore Comitato Me- dico AVIS Nazionale DOCENTI PRESENTAZIONE Le Unità di Raccolta sono strutture incaricate del prelievo di sangue e di emocomponenti, gestite dal- le associazioni dei donatori volontari di sangue, co- me AVIS, convenzionate, che operano previa autoriz- zazione delle regioni o province autonome compe- tenti, sotto la responsabilità tecnica del servizio tra- sfusionale di riferimento. AVIS, sin dai primi anni della propria attività, ha or- ganizzato Unità di Raccolta sia in sedi fisse sia in sedi mobili ed in alcune realtà rappresenta il punto di riferimento quali – quantitativo per il sistema trasfu- sionale, avendo conseguito anche la certificazione di qualità a testimonianza dell’attenzione della nostra Associazione su questi temi e il contributo di garan- zia al percorso donazione/trasfusione. Il 28 dicembre scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del 2 novembre 2015 sulle nuove "Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurez- za del sangue e degli emocomponenti”. Il decreto è un ulteriore tassello per allineare il siste- ma trasfusionale alle indicazioni internazionali in te- ma di qualità e sicurezza sul triplice versante del pa- ziente, del donatore e della donazione. La tavola ro- tonda servirà a puntualizzare, grazie ai valenti relato- ri ed al contributo dei partecipanti, alcuni aspetti del decreto sottolineando il ruolo dell’associazione qua- le mediatrice di una serie di comportamenti positivi e dall’altro lato l’importanza di avere un donatore responsabile e consapevole.