PRESENT AZIONE
II lavoro e iniziato con I'ascolto del brano "Echoes" dei Pink Floyd. Le musiche ci han no fatto pensare a qualcosa che abbiamo tradotto in storia. L'ultima parte dellavoro consisteva nell'illustrare quello che avevamo scritto, usando 10scanner "irnportare" il disegno sui computer e poi 10 inserirlo nel nostro ebook.
GHIGO IL VENDICATORE
L'ufo vagava nello spazio da molto tempo, e dopo un lungo
periodo trovò ... LA LUNA!
Dopo tre giorni e tre notti, incontro un'affascinante aliena!
Ghigo ( I'alieno ) era innamorato, ufficiale. Quattro mesi dopo
Ghigo doveva tornare a Ufolandia andò a salutare I'affascinante
aliena ma vide che lei frequentava anche un altro alieno; la sua
rabbia era a mille!
Lui si vendicherà, era sicuro .
Andò dai suoi amici e gli spieqò il fatto; allora Ghigo si mise u-
na parrucca tutti gli altri andarono sulla luna e fecero come Ghi-
go però per finta; e Ghigo fece la parte della femmina spezzando
il cuore dell’ affascinante aliena.
UNA GRANDE SCOPERTA
Siamo nel 2024, ma per Mike Brown, un bambino di
14 anni, I'anno migliore era STATO iI 2020!
Nel 2020 Mike e la sua famiglia fecero un viaggio su Mar-
te dove si fermarono per un anno intero.
Mike e la sua famiglia ogni Domenica andavano in gita.
Il 5 Luglio la gita si prolungò: durò 12 ore, mentre di solito
durava circa 6 ore.
Quel giorno andarono a visitare Ie vecchie grotte.
Dopo un po' che camminavano, sentirono una vocina
che diceva:" Abbiamo visite!"
Mike non capiva, si trovavano in un luogo deserto e
pensò che sua sorella Anna gli volesse
fare uno scherzo, ma all'improvviso comparve un buco
con una scala a pioli ad un metro dal signor Brown che
disse con voce sorpresa : “E questo!"
Anna esclamò: "Entriamo?"
La signora Brown rispose: "Ma sei matta? E’ troppo pe-
ricoloso!"
Alla fine si convinse: entrarono tutti e quattro e videro
e una forma verde che disse:
"Sono un marziano!" Stettero Iì tre ore ad imparare la vi-
ta marziana.
Fu una fantastica esperienza e una volta tornati sulla
terra 1a raccontarono a tutti e divennero famosi.
L’ INDIANO
Nel passato triste e felice c'era un indiano triste che
non sapeva cosa fare perciò parti per l'America e, a
New York trovò finalmente cosa fare: il cantante.
Man mano, col passare del tempo, diventò famosissi-
mo e addirittura andò in Texas a fare un concerto.
Era super famoso.
Dopo scopri anche di essere bravo a cantare la musi-
ca rock.
Però, più avanti, accadde una tragedia.
L'indiano era MORTO, assassinato da tre america-
ni. II figlio trovò il cadavere del padre e,.andando
dalla mamma, venne assassinato anche lui.
La mamma non sapeva niente, a mezzanotte, andò a
cercarli.
Dopo un paio d' ore Ii trovò e, quando stava per uccidersi
per il dolore, arrivò un uomo strano che Ie disse di non
preoccuparsi tanto e di prendere lei il posto dell' indiano.
Lei, cantando, era diventata super famosa e
iniziò ad avere un futuro fantastico. Andò a
vivere in California.
Era una star nazionale e mondiale.
Col passare degli anni, quando lei aveva 91 anni, I'uomo
che Ie aveva consigliato di diventare una cantante, l' am-
mazzò e quella famiglia di cantanti famosi sparì dal mon-
do ma non dai cuori di milioni di fan.
ERO IN UN BOSCO
Ero in un bosco, c'era un sole splendente , tutti gli
animali erano intorno a me.
Ad un certo punto, dopo aver mangiato mi addor-
mentai col canto degli uccelli che mi faceva da ninna
nanna.
Ad un tratto inizio a piovere e nel giro di pochi mi-
nuti giunse un forte temporale • allora iniziai a
correre.
Dopo aver percorso meta strada , trovai una casa.
La famiglia che vi abitava mi osplto ;
Mi diedero una coperta e mi fecero sedere davanti al
camino.
LA CASETTA DI LEGNO
Ero sola, in questo buco nero, che dormivo tra L’erba
verdeggiante.
Ad un certo punto mi svegliai, e sentii un rumore stra-
nissimo e mi chiesi di che cosa si trattasse: in quell' i-
stante mi alzai e incominciai a camminare.
Ma più mi avvicinavo a quello strano rumore più
Aumentava, come se fosse un CD che suonava a tutto volu-
me.
Allora, in quel momento, io incominciai a correre e
correre come se qualcuno mi stesse inseguendo; in
un secondo tutti gli alberi intorno e sopra di me si
strinsero e io mi sentivo in gabbia.
In quel sottile minuto tutto cambiò e io vidi tanti legni
ammassati uno sopra I' altro, che formavano una ca-
sa, ed era proprio da Iì che proveniva quello strano
rumore.
Entrai in quella casa e trovai un gruppo musicale che
si chiamava “PINK FLOYD”; in quel momento mi chie-
sero di ballare, e io accettai e incominciai a danzare.
MORTE SUL MARE
Dopo una fantastica
pineta, troviamo il ma-
re; guardando il pano-
rama si notano da
lontano degli schizzi.
Avvicinandoci agli
schizzi scopriaMo che
provengono da una balena che nuota tranquilla nel mare.
Dopo un po' di tempo arriva una barca molto grossa, av-
vista la balena e ... lancia un arpione e la balena ... muo-
re!
Erano pirati che se
la mangiarono per
cena,
festeggiando.
LA GROTTA DEGLI ORSI
Entro in una grotta e succede che sento delle gocce. Va-
do avanti e vedo
un'ombra: ci sono de-
gli orsi che cantano
e suonano, poi vado
avanti, quegli orsi mi
vedono e smettono.
Fuori sento che ne-
vica.
Gli orsi urla-
no:"Fantasmi, aiuto"
poi ricominciano a
cantare e dopo ho
capito che erano i
Pink Floyd Orsi.
Ma dov'è il pubblico?
Erano camaleonti che erano diventati multicolore ..
Aiuto, questa si che è una avventura!
Chissà quando la racconterò ai miei familiari e agli amici
che cosa diranno?!
LA CASCATA DEI SALMONI
C' era una volta, in fonda al mare, un piccolo granchio
che si chiamava Flik.
Un bel giorno, sotto la cascata dei salmoni, vide una
piccola tartaruga; i due divennero molto amici.
Dopo una settimana dall'incontro tra Flik e la tartaru-
ghina, che si chiamava Priscilla, i due amici litigaro-
no per un giocattolo e Flik non volle più parlare con
Priscilla.
I due ex amici, dopo tanto tempo si rincontrarono sot-
to alla cascata dei salmoni e si salutarono.
Priscilla chiese a Flik perché avessero litigato e lui
non se lo ricordava, Alla fine dell' incontro Flik chiese
se potevano tornare ad essere amici e lei disse di sì.
Proprio quel pomeriggio fecero una strabiliante av-
ventura. Fecero uno scherzo a Filip il delfino, re del
mare; gli avevano cambiato la porzione del pranzo gli
avevano messo al posto delle solite alghe, dell'erba
presa dalla terra.
Alla fine il re e la regina Ii scoprirono e gli diedero u-
na punizione, che era quella di tenere a bada i piccini
del re Filip e della regina Flora, che erano
molto birbanti.
La cascata dei salmoni è magica perche è il luogo dove
nascono molte amicizie.
LA FORESTA MALEFICA
C'era una volta una foresta malefica. Lì vicino c'era
una cittadina impaurita. Ogni annO un uomo e una
donna sorteggiati dovevano affrontare i pericoli della
foresta.
Un anno un ragazzo si offrì volontario, entrò nella fo-
resta e scoprì che Ii viveva un drago con quattro oc-
chi, quattro bocche, quattro facce e quattro code ed e-
ra un mangiatore di uomini.
Muovendosi con cautela, si avvicinò di soppiatto al
drago, gli mise accanto una bomba e lo fece scoppiare.
AI ritorno, pensando che i pericoli fossero finiti, tutto
II villaggio fece festa
Arrivarono però due maghi per fare un sortile-
gio che proteggesse il villaggio.
Mentre si preparavano, arrivò un drago: era il figlio di
quello ucciso che, furioso per la morte di suo padre,
si rnanqiò il primo mago, ma venne ucciso dal secon-
do.
La popolazione, in segno di riconoscenza, lo fece sin-
daco.
IL SIGNORE DEI DRAGHI
Un giorno un bambino di nome Geronimo, stava male e
saltò la scuola.
Quella notte soqnò di entrare nel regno dei sogni.
Arrivò ma I' atmosfera era triste. Non c'era un bel parco
giochi, baciato da mille colori, ma solo tanti tipi di grigio.
Chiese a tutti i passanti, ma loro risposero solo: "vai a-
vanti e arriverai al castello". Geronimo andò al castello,
ma servi solo a dargli orrore: era tutto nero con immagi-
ni di mostri.
Lui entrò e subito arrivò la regina ad accoglierlo. Gero-
nimo chiese cosa fosse sucesso, e la regina parlò.
“Un giorno arrivò un mago potentissimo che si faceva
chiamare il signore dei draghi.
Egli chiese il drago dell' arcobaleno, ma noi ridemmo
di lui.
A queI punto ingrandì il suo dente di drago, e disse
delle formule magiche sottovoce e il drago dell' arco-
baleno se ne andò insieme a lui. Da quel giomo tutto
divento grigio."
Geronimo promise che
avrebbe seguito quel
mago e
che avrebbe riportato il
drago dell' arcobaleno.
Geronimo attraversò
monti, laghi, paludi fin-
ché non arrivò al castel-
lo del signore dei dra-
ghi.
Sfidò il signore dei draghi che gli rivelò il suo vero
nome: Kracan.
Geronimo vinse la battaglia ma, mentre festeggiava
con la regina, si svegliò.
Era un campione.
LE CAVERNE
Io, Tom e Rey stavamo esplorando Ie ombrose caverne
del Midnud, quando sentimmo un cigolio e all'improvviso
ci mettemmo a correre verso I'uscita inseguiti da un gran-
de masso.
In studio poi, Rey mi disse che, secondo lui, la grotta
era artificiale e qualcuno non voleva che noi ritornassi-
mo. perciò decisi di scoprire il mistero della caverna di
Midnud.
Una volta tornati, evitammo il masso, distruggendolo con
la potenza dei pugni di Tom quando beve il caffé. Proce-
dendo notai molti segnali strani: il suono a intermittenza
di un bottone, filo spinato sui muri e roba simile.
Ad un certo punto vedemmo una porta metallica aper-
ta e uno strano animale su un piedistallo.
Appena ci avvicinammo alla porta, lo strano animale ci
attaccò e noi non potemmo fare altro che chiudergli la
porta in faccia.
Ci ritrovammo in un paesaggio freddo, con un vento
fortissimo. II tesoro era a pochi metri da noi ma un uo-
mo ci bloccava la strada.
Lui ci disse che il tesoro era della sua famiglia e lui lo
stava proteggendo!
Ci disse anche che il suo nome era Cornelius Rashad.
In effetti sullo scrigno c'era una R, probabilmente di Ra-
shad, perciò, un po' sospettosi, lo lasciammo in pace e ce
ne andammo.