1 CURRICOLO COM’È STRUTTURATO COME UTILIZZARLO PROPOSTA DI UN MODELLO VERTICALE COME UTILIZZARLO
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CURRICOLO
COM’È STRUTTURATO
COME UTILIZZARLO
PROPOSTA DI UN MODELLO
VERTICALECOME UTILIZZARLO
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La proposta di Franca Da Re
Definizione e caratteristiche
Indice
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Premessa 1 slide
Struttura
Presentazione generale
Nella progettazione didattica
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Conclusioni 2 slide
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Premessa
Il Curricolo Verticale non può essere un documento fine a se stesso: deve "entrare" in classe, rendere concretamente operative tutte le scelte fatte a livello di Collegio.
Il Curricolo verticale deve "entrare" in classe
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Qui viene presentato un modello, quello di Franca Da Re, che ha il grande pregio di offrire questa opportunità: organizza il curricolo sulle otto competenze chiave e fornisce alle discipline un filo conduttore unitario all’insegnamento/apprendimento.
Quando il CV esplicita e/o guida alla realizzazione di tali aspetti, si costituisce come un adeguato ed efficace strumento di didattica, come cornice coerente, condivisa e normativamente fondata al lavoro di ogni insegnante.
Nella proposta emerge con forza come la continuità, la verticalità, più che dai contenuti, spesso imprevedibili e contingenti, è data dalle metodologie usate, dallo stile di insegnamento, dalla strutturazione dei singoli percorsi didattici, dalle modalità di valutazione.
fornisce alle discipline un filo conduttore unitario all’insegnamento/apprendimento.
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CaratteristicheDefinizione e
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Definizione
È la contestualizzazione dei traguardi e degli obiettivi di apprendimento delle IN 2012; cioè la definizione del processoattraverso cui quei traguardi e quegli obiettivi diventano significativi e vicini all’esperienza degli alunni di un contesto
Cos’è il Curricolo verticale?
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significativi e vicini all’esperienza degli alunni di un contesto storicamente e geograficamente determinato.
Per la progettazione e la realizzazione di tale processo, il Collegio sceglie gli strumenti più idonei, s’impegna a fare ricerca, si aggiorna, si confronta, sperimenta e innova.
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Caratteristiche
- Profilo delle competenze
- Obiettivi di apprendimento
- Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Come dev’essere connotato un curricolo d’Istituto?
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Elementi da trasporre nel curricolo (prescritti dalle IN 2012 )
- Traguardi per lo sviluppo delle competenze
- Modalità di strutturazione della programmazione curriculare
- Definizione di modelli e strumenti operativi per la valutazione
- Metodologie didattiche
- Indicazione utilizzo del 20% del curricolo (curricolo locale)
Parti del curricolo in cui la scuola li accoglie e li contestualizza
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Modello proposto da F. Da Re
INDICE
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Modello proposto da F. Da Re
Franca Da Re, esperta dell’USR del Veneto, ha proposto un modello di Curricolo Verticale
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Un interessante avvio all’elaborazione specifica della scuola
infanziahttp://www.piazzadellecompetenze.net/primoCicloIstruzione/CurricoloScuolaInfanziaIndicazioni2012.pdf
primaria - sec I gradohttp://www.piazzadellecompetenze.net/primoCicloIstruzione/CurricoloPrimoCicloIndicazioni2012.pdf
proposto un modello di Curricolo Verticale basato sulle IN 2012
Link per reperirne la copia in formato pdf
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Presentazione generale
INDICE
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Presentazione generale
- È impostato sulla base delle competenze chiave europee
-
Un documento agile e utile nel progettare la didattica
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- Ognuna è organizzata attraverso tre sezioni
- Nella sezione A sono descritti i risultati di apprendimentodeclinati in competenze, abilità, conoscenze
- Le competenze di base/specifiche/disciplinari, sono iscritte nelle competenze chiave, si configurano come dimensioni di queste
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- Le abilità riprendono gli Obiettivi per i traguardi delle IN 2012
- Le conoscenze sono ricavate dagli Obiettivi e dal testo delle IN 2012
Presentazione generalePer un’impostazione organica e coerente con le IN 2012
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IN 2012
- Nella sezione B sono precisate le "evidenze", ovvero i comportamenti "sentinella" dell’agire competente e gli esempi di compiti significativi da affidare agli alunni
- La sezione C contiene la rubrica articolata in cinque livelli di padronanza, essi descrivono la competenza in varie tappe del percorso formativo
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- Il curricolo d’istituto è di tutti e di ciascuno
- Presuppone una didattica integrata, flessibile, che superi la frammentazione dei saperi e la centralità dell’impostazione
Presentazione generaleRilievo al passaggio dagli obiettivi alle competenze
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frammentazione dei saperi e la centralità dell’impostazionetrasmissiva
- Apre alla diversificazione dei contesti di apprendimento e ai percorsi in forma di laboratorio
- Lascia all’autonomia dei collegi/consigli/docenti la scelta di contenuti e metodologie didattici
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Struttura
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Struttura
Nelle 73 pagg. del CV sono esaminate singolarmente e in successione
È organizzato secondo le otto competenze chiave europee
Discipline che si “inscrivono” nella
L’esempio riportato fa riferimento a Consapevolezza ed espressione culturale
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Per ogni competenza sono proposti all’inizio i Traguardi delle IN 2012
Discipline che si “inscrivono” nella competenza presa in esame
La disciplina qui considerata è Storia
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Struttura
Nella tabella i risultati di apprendimento sono declinati in competenze specifiche, e ancora in abilità, conoscenze
Competenze disciplinari considerate
Nella sezione A sono descritti i risultati di apprendimento
Abilità e conoscenze come obiettivi
Traguardi come obiettivi “strategici” a lungo termine, proposti cioè alla fine di un grado scolastico
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Competenze disciplinari considerate come costitutive, componenti della competenza chiave
Le abilità riprendono gli obiettiviper i traguardi delle IN 2012
Le conoscenze sono inferite dagli obiettivi e dal testo delle IN 2012
Abilità e conoscenze come obiettivi “strategici” a breve o medio termine per conseguire competenze
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StrutturaLa sezione B contiene le "evidenze" ed esempi di compiti significativi
Prove, consegne intese come attività da affidare agli alunni che devono svolgerle in autonomia e responsabilitàElenco di comportamenti "sentinella“,
segnali di un agire competente
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Esempi di consegne strutturati in modo da mostrare le "evidenze" della competenza
Costituiscono il nucleo della competenza, ognuna condensa più performance
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StrutturaNella sezione C (livelli di padronanza) è riportata la rubrica
Elenco per gruppi di brevi descrizioni, cioè degli indicatori delle competenze specifiche/disciplinari
Attraverso degli indicatori si può riconoscere la presenza di una competenza specifica
Ogni colonna è un livello, cioè una tappa del percorso formativo
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Nella successione dei livelli gli indicatori si presentano in evoluzione progressiva
di una competenza specificatappa del percorso formativo
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Il CV nel lavoro di progettazione
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Il CV nel lavoro di progettazioneUna didattica efficace ha bisogno di strumenti chiari e pratici
DAL DOCUMENTO CV AL FORMAT DELL’UdA
Va riportata nel relativo spazio dell’UdaLa/e competenza/e chiave cui fa riferimento l’attività proposta
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Uno strumento per raccordarsi alle scelte effettuate dal Collegio
Il CV nel lavoro di progettazione
Far riferimento alla /e competenza/edisciplinare/i o specifica/e su cui sarà incentrata l’attività didattica prevista
Si riportano nel relativo spazio dell’UdA
DAL DOCUMENTO CV AL FORMAT DELL’UdA
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Riferimento indispensabile per una didattica condivisa e integrata
Il CV nel lavoro di progettazione
Individuare o, se necessario, elaborare le abilità che saranno (in quanto prerequisiti) mobilitate nell’attività
Vanno indicate nel relativo spazio dell’UdA
DAL DOCUMENTO CV AL FORMAT DELL’UdA
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Un filo conduttore unitario all’insegnamento/apprendimento
Il CV nel lavoro di progettazione
DAL DOCUMENTO CV
Da indicare nello spazio relativo dell’Uda
AL FORMAT DELL’UdA
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Individuare o, se necessario, elaborare le conoscenze che saranno (in quanto prerequisiti) mobilitate nell’attività
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Conclusioni
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Conclusioni
Sulla base delle IN 2012 e dei dati considerati, il curricolo non può essere solo un elenco di traguardi e obiettivi raccolti in un documento redatto all’inizio dell’a.s. una volta per tutte.
Il curricolo diventa "realmente" curricolo d’Istituto
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Nel tener conto di una progettazione che si fa programmazionegiorno dopo giorno, il curricolo deve essere in grado, di affrontare le risposte/reazioni degli alunni e le tante variabililegate all’apprendimento che sicuramente non si possono determinare a priori.
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Conclusioni INDICE
La funzionalità e la capacità di adattamento del curricolo è data da scelte analiticamente determinate e motivate che la scuolaopera su metodi, organizzazione, contenuti, valutazione, ecc.
Il curricolo "distingue e qualifica" la scuola
opera su metodi, organizzazione, contenuti, valutazione, ecc.
Sono queste a costituire la parte più distintiva e sostanziale del curricolo, quella che qualifica l’istituzione scolastica come comunità attenta ai bisogni di tutti e di ciascuno, che si apre alla ricerca e all’innovazione educativa.