Bambino alfabetico alfabetico
Bambino
alfabeticoalfabetico
Sono bambini che scrivono lettere a caso, non
quantificano la lunghezza della parole, in alcuni casi
non scrivono nulla.
In genere le difficoltà di questi bambini sono a due livelli
I BAMBINI PRECONVENZIONALI
1) Non hanno la rappresentazione fonologicarappresentazione fonologica della
parola
( quanti, quali e in che ordine sono disposti i suoni
della parola).
2) Non hanno stabilizzato il rapporto fonema/grafemarapporto fonema/grafema
In genere le difficoltà di questi bambini sono a due livelli
Attività metafonologiche
Attività metafonologiche globali•Rime•Segmentazione sillabica•Identificazione sillaba iniziale•Giochi sulle parole ( morta – della)
Cosa fare con il bambino PRECONVENZIONALE
•Giochi sulle parole ( morta – della)
Attività metafonologiche analitiche ( fonemiche)•Identificazione fonema iniziale•Identificazione fonema finale •Spelling•Tapping•Sintesi fonemica•Identificazioni suoni interni ecc.
Attività di memorizzazione del grafema fonema
•Usare per molto tempo finché il rapporto fonema grafema non
si stabilizza un solo carattere di scrittura.
•Lavorare contemporaneamente su lettura e scrittura
(usare anche lettere mobili).(usare anche lettere mobili).
•Presentare con gradualità i suoni partendo dalle vocali poi i
Suoni “lunghi”( es. M N L R S ecc.) che per loro
caratteristiche fonetiche facilitano l’identificazione percettiva e
la sintesi sillabica).
•Associare dettatura di sillabe a composizioni con lettere
mobili che rendono disponibile al bambino la forma grafica
e minimizzano l’aspetto esecutivo
•Inserire subito i fonemi in sillabe; abituare il bambino a
leggere“ MA” e non “M….A”.
•Presentare i suoni sordi e sonori in tempi diversi per
facilitare la memorizzazione
•Aiutare il bambino con riferimenti visivi stabili es. /m/ di mela
Esempi di attività con il bambino
preconvenzionale
S F E I
O M A
U
Scrivi la
sillaba MA
AM
U
•Ha difficoltà nel compiere un’analisi fonemica; analizza
solo a livello sillabico (un suono per ogni sillaba).
LE DIFFICOLTA’ DEL BAMBINO SILLABICO
•Possono esistere problemi di memorizzazione dei
grafemi
•Possono evidenziarsi scambi di suoni
Pera
Fumo
Gola
Biro
Barca
Fonte
Strada
Grande
Carota
DivanoDivano
Balena
Melone
Scatola
Candela
Mandorla
Fantasma
Il lavoro con il bambino sillabico
• Attività metafonologica
a) sillabica
- spelling
- sintesi
• Attività di scrittura
a) composizione di sillabe
b) composizione di bisillabe
- sintesi
b) fonemica
-identificazione fonema iniziale e finale
-spelling di bisillabe piane
-sintesi di bisillabe piane
• Attività di lettura
a) di sillabe
b) di parole bisillabiche
Esempi di attività con Esempi di attività con
il bambino sillabicoil bambino sillabicoUtilizzando le lettere a disposizione l’alunno deve scrivere la parole richiesta prestando attenzione al numero di spazi (ogni spazio una lettera). Attraverso questa attività l’alunno si rende conto di quanti grafemi servono per la parola richieste e anche da quante sillabe è compostacomposta
S F E I
O L
A U
Scrivi la parola
SOLE
Si fornisce all’alunno una scheda con dei disegni e accanto il numero di spazi necessari per scrivere la parola ( fonemi – sillabe)
•Scambi di suoni omologhi o/e simili
•Riduzione di gruppo e/o dittonghi
LE DIFFICOLTA’ DEL BAMBINO ALFABETICO
•Errori nella linea delle parole ( le lettere vengono
scambiate di posto)
•Omissioni di lettere, sillabe
•Aggiunta di suoni
Identificazione precoce delle difficolta della
letto-scrittura
classi seconde
Il progetto “Individuazione precoce delle difficoltà di letto -Il progetto “Individuazione precoce delle difficoltà di letto -
scrittura“, nelle classi seconde, prevede due sessioni di
prove: la prima a novembre e la seconda ad aprile.
Le prove consistono:
� in un dettato di un brano (prove BVSCO)
� nella comprensione di un brano con domande a scelta
multipla (prove MT di Cornoldi).
PROVA MT DI CORNOLDI
COMPRENSIONE DEL TESTO
� Lettura brano - La prova può essere somministrata a tutta
la classe contemporaneamente.la classe contemporaneamente.
� L’alunno deve leggere un brano e in seguito deve
rispondere a dieci/dodici domande a scelta multipla.
LA LETTURA - richiede l’attivazione della fusione
sillabica e/o delle unità sub/lessicali
IN NEUROPSICOLOGIA LETTURA E SCRITTURA
RICHIEDONO COMPETENZE DIVERSE
LA SCRITTURA - richiede sia la competenza sillabica,
per il controllo dell’ortografia fonologica, sia fonologicaper l’analisi lettera per lettera.
LETTURA PER COMPRENDERE = LETTURA SILENZIOSA
Soprattutto per i bambini con difficoltà, leggere ad alta voce è
LETTURA
Soprattutto per i bambini con difficoltà, leggere ad alta voce èimproduttivo.
La lettura ad alta voce è utile in una prima fase, quando il bambinosta mappando i suoni.
PRIMA FASE - IL BAMBINO INDICA E L’ADULTO LEGGE
L’adulto legge con la velocità del bambino e solo ciò che
il bambino guarda .
Lettura condivisa
il bambino guarda .
Attiva la memoria visiva della forma (anche ortografica)
delle parole.
Attiva la memoria verbale della fonologia della parola
Attiva la memoria lessicale del significato del testo.
SECONDA FASE - L’ADULTO INDICA E IL BAMBINO
LEGGE
L’adulto indica trascinando un po’ la velocità del
bambino, eventualmente copre le parole già lette (se
Lettura condivisa
bambino, eventualmente copre le parole già lette (se
necessario copre le parole già viste ma non ancora
verbalizzate).
Il bambino legge la parola attingendo dalla memoria
visiva della forma, dalla memoria fonologica e dal
significato.
Sovrappone la traccia fonologica e quella visivo-lessicale
DETTATO A PREVENZIONE DI ERRORE
Importante per fissare l’uso delle abilità ortografiche
apprese, prima di passare all’abilità funzionale
L’insegnante deve sottolineare l’errore possibile sia
fonologico o fonetico(la chiesa, non la ciesa/ la palla, non la
Il dettato
fonologico o fonetico(la chiesa, non la ciesa/ la palla, non la
pala), sia richiamare la regola (Michele è il nome di un
bambino; dopo il punto, lettera…../l’uva, non luva / ecc)
DETTATO PER VERIFICA
Per verifica - correzione errori (fonologici, non fonologici,
altri)
CORREZIONE - AUTOCORREZIONE
L’insegnante scrive la parola in modo corretto e il bambino la
riscrive.riscrive.
Es. Se un bambino scrive “gomo” è perché non ha ancora nel
suo “magazzino” questa parola, pertanto non ne ha una con la
quale confrontarla.
Usare molte parole per formare un magazzino (gnomo, stagno,
cigno, ragno,)
I soggetti scolarizzati automatizzano di norma l’ortografia
fonologica entro la seconda elementare, è possibile ottenere
buoni risultati con un intervento di recupero specifico entro la
terza. Più tardi è possibile solo il controllo metacognitivo.
L’ortografia non fonologica (delle regole) ha tempi diL’ortografia non fonologica (delle regole) ha tempi di
apprendimento e automatizzazione più lunghi, è possibile a
tutte le età ed è guidata dalle capacità cognitive e dalla
metacognizione.
Conoscere queste scansioni permette di concentrarsi sugli
apprendimenti possibili e non prorogabili per l’età.
Sono tutti gli errori in cui non è rispettato il rapporto tra
fonemi e grafemi
•scambio di grafemi
brina per prima folpe per volpe
Come correggere i dettati Gli errori fonologici
brina per prima folpe per volpe
• omissione o aggiunta di lettere o di sillabe
taolo per tavolo tavolovo per tavolo
• inversione
li per il bamlabo per bambola
• grafema inesatto
pese per pesce agi per aghi
ERRORI FONOLOGICI (F)
ERRORI FONOLOGICI (F)
Sono gli errori nella rappresentazione ortografica (visiva)
delle parole senza errori nel rapporto tra fonemi e grafemi
•separazione illegalepar lo per parlo in sieme per insieme l’avato per lavato
• fusione illegale
GLI ERRORI NON FONOLOGICI (NF)
• fusione illegalenonevero per non è vero lacqua per l’acqua ilcane per il cane
• scambio grafema omofono a carico di CU / QU / CQUsquola per scuola / qucina per cucina
• omissione o aggiunta di /h/: ha casa per a casalui non a per lui non ha
• uso delle maiuscole
ERRORI NON FONOLOGICI (NF)
Sono dipendenti sia da una scorretta analisi uditiva delle
differenze fonetiche, sia dallo sviluppo della competenza
ortografica (sapere come si scrivono)
ERRORI FONETICI O ALTRI (A)
• Doppie
• Accento
ERRORI FONETICI O ALTRI (A)
Suggerimenti didattici
� L'intervento non aspetta la diagnosi di dislessia
� Effettuare i laboratori in tempi brevi ma costanti
Lavoro sul linguaggio orale
Sentire i suoni sillabici e fonematici, Sentire i suoni iniziali e finali, Combinarli per modificare i significati
… poi scritto
L'intervento precoce...
- Favorisce l'instaurarsi di adeguate strategie
- impedisce che aumenti il divario tra le prestazioni
del bambino in difficoltà e quelle del gruppo
classeclasse
- Evita la perdita di motivazione
- Permette l'acquisizione di un'adeguata autostima
personale, facendo in modo che non si
manifestino sensi di inadeguatezza o inferiorità
- lettura ad alta voce da parte dell’insegnante
- utilizzare SOLO lo stampato maiuscolo (in classe prima)
- evitare di presentare:
Cosa si può fare oltre ai
laboratori?
- evitare di presentare:
più caratteri contemporaneamente
suoni simili vicini
- procedere gradualmente con la scrittura
- far manipolare le lettere in modo multimodale (familiarità con
le forme)
- soffermarsi maggiormente sui suoni più difficili
- passare al corsivo senza fretta (quaderno allenamento),
anche in seconda
- fornire indicazioni precise per la scrittura delle lettere
(direzionalità dei gesti)
- permettere ai ragazzi di utilizzare il carattere con cui si
sentono più a loro agiosentono più a loro agio
- scrivere in stampato alla lavagna fino a quando permane il
bisogno
- insegnante scrivano
- dare tempo
- durante le verifiche dare le consegne anche oralmente
- creare un “libretto degli aiuti”
QUANDO E COME EFFETTUARE ATTIVITA’ FONOLOGICHE?
- Già dall’inizio della classe prima
- In classe seconda
- Ogni giorno- Ogni giorno
- A classe intera
- Ad inizio attività
- Tra un’attività e l’altra
- Quando c’è bisogno di recuperare l’attenzione
- Più avanti a piccoli gruppi, con chi mostra di averne bisogno
Legge 170 - 8 ottobre 2010
“E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti…
L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.”
Articolo 3 della Legge 170 dell’8 ottobre 2010
“Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”
Dettati/ dettati di parole-non parole
Prove di scrittura spontanea:
• le le le le le…
E ALLA SCUOLA MEDIA?
• le le le le le…
• uno uno uno uno uno…
• uno due tre quattro cinque sei sette…
Lettura (brani, liste di parole, non parole…)
LEGGE 170 - 8 OTTOBRE 2010
Grazie dell’attenzione