La QUICK REFERENCE fornisce un riassunto, per una più facile consultazione, delle principali raccomandazione del percorso diagnostico-terapeutico “VALUTAZIONE, INDAGINI STRUMENTALI E GESTIONE INIZIALE DEL TRAUMA CRANICO NEI NEONATI, NEI BAMBINI E NEGLI ADULTI”, il n. 1 della raccolta “I percorsi diagnostico-terapeutici dell’Azienda” Esso costituisce l’adattamento locale della linea guida “Head Injury: triage, assessment, investigation and early management of head injury in infants, children and adults” redatta dal National Collaborating Centre for Acute Care, e commissionata dal National Institute for Clinical Excellence (NICE), disponibile sul sito hptt//www.nice.org. . È una buona pratica clinica valutare e registrare il Glasgow Coma Scale Score In tutti i pazienti critici che afferisco- no al pronto soccorso è prioritaria la stabilizzazione delle vie aeree, della respirazione e della circolazione (ABC) prima di valutare altre lesioni. Una diminuzione del livello della co- scienza dovrebbe attribuirsi ad un avvelenamento o tossicosi (farmaci, alcool, …) solo dopo che è stato esclu- sa una lesione encefalica. I pazienti con GCS ≤ a 8 dovrebbero essere valutati dal rianimatore per una corretta gestione delle vie aer ee. Quali sono le modalità di valutazio- ne iniziale del paziente che riferisce un trauma cranico ? Tutti i pazienti con trauma cranico clinicamente importante dovr ebbero essere sottoposti a TAC. La radiografia del cranio dovrebbe essere presa in considerazione solo nei bambini quando si sospettano lesioni da percosse e, in associazione all’os- servazione, quando la TAC non è di- sponibile. Dovrebbero essere sottoposti a TAC i pazienti che hanno subito un trauma cranico che presentano uno dei se- guenti fattori di rischio: ♦ GCS < 13 al momento dell’osserva- zione, ♦ GCS uguale a 13 o a 14, 2 ore dopo il trauma, ♦ Frattura aperta o depressa evidente o sospetta del cranio. ♦ Segni di frattura della base cranica (emotimpano, occhi a panda, otoli- quorrea, segno di Battle). ♦ Convulsioni post-tr aumatiche. ♦ Deficit neurologico focale. ♦ Più di un episodio di vomito. ♦ Amnesia di durata maggiore 30 minuti per eventi precedenti il trauma se presentano uno dei se- guenti fattori di rischio: ♦ Età superiore o uguale a 65 anni. ♦ coagulopatie (storia di emorragie, disordine di coagulazione, tratta- mento corrente con il warfarin). ♦ Meccanismo pericoloso del trauma- tismo (pedone contro autoveicolo, espulsione da un autoveicolo o caduta da un'altezza maggiore di 1 metro o di cinque gr adini; una soglia più bassa per altezza delle cadute dovrebbe essere usata quan- do si tratta di bambini piccoli, < 5 anni). ♦ coma persistente (GCS ≤ 8 dopo le iniziali manovr e rianimatorie), ♦ stato confusionale inspiegabile che persiste per più di 4 ore, ♦ peggioramento del GCS dopo l’ammis- sione (specie riguardo la risposta motoria), ♦ progressione dei segni focali neurolo- gici, FORZA DELLE RACCOMANDAZIONI (1) A l’esecuzione della procedura è for temente r accomandata (indica una particolare raccomandazione sostenuta da prove scientifiche di buona qualità, anche se non neces- sariamente di tipo I o II) B si nutrono dei dubbi sul fatto che la procedura debba sempre essere raccomandata, ma si ritiene che la sua esecuzione debba essere attentamente considerata C esiste una sostanziale incertezza a favore o contro la raccomandazione di eseguir e la pr ocedur a o l’inter - vento D l’esecuzione della procedura non è raccomandata E si sconsiglia fortemente l’esecuzio- ne della pr ocedur a punti della migliore pratica clinica identificata sulla base dell’esperien- za del gruppo di lavoro (1) probabilità che l’applicazione determini un miglioramento dello stato di salute. Dipende: dalla valutazione complessiva del livello delle evidenze (2) ; dalla valutazione della applicabilità; dal tipo di difficoltà e barriere previste nell’applicazione; dalla accettabilità culturale e sociale. (2) probabilità che le conoscenze siano derivati da studi pianificati e condotti in modo tale da produrre informazioni valide e prove di errori sistematici. Francesco Bellia Pediatra Giacomo Castiglione Anestesista Rianimatore Agatino Liott a Chirurgo Antonio Tanzillo Chirurgo Rosalba Tasca Pediatra Gaetano Zingali Radiologo Orazio Garretto Radiologo Annette Wenzel Pediatra Ester Reggio Neurologo GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE MULTIDISCIPLINARE Accreditamento istituzionale DA 890/2002 - Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2000 - Rischio Clinico A C L’esecuzione precoce di indagini diagnosi- che per immagini è da preferire all’osservazione nell’attesa delle manifestazioni neurologi- che, in quanto la identifi- cazione tempestiva di le- sioni encefaliche rischiose per la vita e per le seque- le migliora gli esiti. Quali sono le indagini appropriate per la diagnostica nelle lesioni ence- faliche clinicamente rilevanti ? A Quando deve essere richiesta la valutazione neurochirurgia ? ♦ il GCS, il diametro e la reattività alla luce pupillare, la motilità, la fre- quenza r espir ator ia e car diaca, la pressione arteriosa, la temperatura e la saturazione di ossigeno. ♦ In pr esenza di un peggior amento del quadro clinico, il paziente dovrebbe essere sottoposto immediatamente a TAC. ♦ In presenza di un paziente con TAC negativa, con un GCS < 15 dopo 24 ore di osservazione, andrebbe presa in considerazione una rivalutazione TAC o RNM. ♦ La valutazione e l’osservazione nei bambini è particolarmente difficolto- sa e deve essere eseguita in pedia- tria. Quali sono i segni, i sintomi da valu- tare e registrare in osservazione breve ? Dovr ebber o essere r icoverati: ♦ i pazienti con alterazioni rilevate all’esame radiologico; ♦ i pazienti che non presentano un GCS=15 dopo gli accertamenti radio- logici; ♦ i pazienti che si presentano con criteri che richiedono una TAC, che però non può essere eseguita in tempio utile sia per indisponibilità della diagnostica sia per la mancata collaborazione del paziente; ♦ persistenza di manifestazioni clini- che (vomito, cefalea severa), ♦ altri condizioni di dubbio (intossicazione alcolica, lesioni in altri distretti, shock, sospette lesioni da percosse, segni di meningismo, per dite di liquor ). Quali sono i criteri di ammissione al ricovero ? ♦ Nel caso in cui l’anamnesi e l’esame obiettivo non impongano una TAC, si può concludere che il rischio di un trauma cranico clinicamente impor- tante è talmente basso da consentire la dimissione, purché siano assenti altri fattori che impongano il ricove- ro ospedaliero (e.g. : intossicazione da droghe e da alcool, traumi asso- ciati, shock, sospette lesioni non traumatiche, meningismo, perdita di liquido cer ebr o-spinale). ♦ I pazienti ricoverati per trauma cr anico potr ebbero essere dimessi dopo la risoluzione di segni e sintomi significativi, pur ché abbiano una valida organizzazione per il controllo domiciliare. ♦ Nessun paziente con trauma cranico dovrebbe essere dimesso prima del ripristino di un GCS di 15 o, nel caso di neonati e bambini, come stabilito dalla ver sione pediatr ica del GCS, prima del ripristino del normale stato di coscienza. Quali sono i criteri di dimissione? A D 3,7% 7,9% 6,7% 7,2% 37,1% 12,6% 4,1% 0,7% 59,3% 79,5% 89,2% 92,1% 1 2 3 4 TAC RX SOLO ESAME CLINICO 2004 2005 2006 2007* prevalenza della diagnostica per immagini nel trauma cranico: 7544 casi (2004-2007*) 1* trimestre Ercole Cirino Direttor e U nità Opera tiva Chirurgia d’ Urgenza e Pronto Soccorso Vito Giustolisi Presidente Nazionale SIMEU Direttore Dipartimento di Emergenza-Urgenza Biagio Panasc ia Direttore Unità Operativa Rianimazione Carmelo Privitera Direttor e U nità O pera tiva Ra dio logia PANEL ES PERTI Unità Operativa per la Qualità Responsabile: dott. Vincenzo Parrinello Ed 1 rev 00 aprile 2007