ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAN DEL BRUSCOLO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2012/2013
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
P I A N D E L B R U S C O L O
P I A N O D E L L ’ O F F E R T A F O R M A T I V A
A N N O S C O L A S T I C O 2 0 1 2 / 2 0 1 3
L A M I S S I O N D E L L ’ I S T I T U T O
3
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E
P I A N D E L B R U S C O L O
S C U O L E D E L L ’ I N F A N Z I A P R I M A R I E E S E C O N D A R I A D I P R I M O G R A D O
“INSEGNARE AD APPRENDERE INSEGNARE AD ESSERE”
A N N O S C O L A S T I C O 2 0 1 2 - 2 0 1 3
4
P R E S E N T A Z I O N E D E L L ’ I S T I T U T O
Sede centrale dell’Istituto Comprensivo Statale “Pian del Bruscolo”
L’Istituto Comprensivo Statale “Pian del Bruscolo” è stato istituito con D.G.R. n.77 del 2007
per effetto di un ridimensionamento della rete scolastica, unificando le preesistenti scuole
dell’infanzia di Montefabbri, Padiglione e Bottega, quelle primarie di Padiglione e Bottega e
la scuola secondaria di primo grado di Pian del Bruscolo.
I locali sede dell’Istituto e della scuola secondaria sono di proprietà dell’ “Unione dei Co-
muni di Pian del Bruscolo”comprendente i comuni di Sant’Angelo in Lizzola, Colbordolo,
Tavullia, Montelabbate e Monteciccardo, istituita nel gennaio 2006 che ne curano la manu-
tenzione e provvedono all’acquisto del materiale di loro competenza. I locali delle altre
strutture scolastiche sono di proprietà dei rispettivi comuni.
L’istituto comprensivo statale “Pian del Bruscolo” ha un organico di 60 classi per un totale
di 1399 alunni, 133 insegnanti di cui 6 con contratto part-time, 28 collaboratori scolastici di
cui 8 con contratto part-time, 7 assistenti amministrativi oltre alle figure uniche quali il Di-
rettore generale Servizi amministrativi e il Dirigente Scolastico: si configura pertanto come
la struttura educativa più consistente nel territorio fra Pesaro e Urbino.
5
L I N E E D I I N D I R I Z Z O P E R L ’ O F F E R T A F O R M A T I V A D E L L ’ I S T I T U T O
In conformità alle indicazioni presentate nell’art. 3 del Regolamento dell’Autonomia delle Istitu-
zioni Scolastiche (25.02.1999), il Collegio Docenti elabora il seguente Piano dell’Offerta Formativa
quale “documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale” dell’Istituto per
l’anno scolastico 2012-2013.
Tale piano, coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei vari indirizzi di studi determinati a
livello nazionale, rappresenta la risposta organica ed intenzionale ai bisogni formativi e alle esigen-
ze di diritto allo studio dell’utenza scolastica.
Le modalità attraverso le quali l’Istituto promuove lo sviluppo delle competenze, nel rispetto della
persona e con il fine ultimo della sua valorizzazione, sono affidate all’intera comunità professiona-
le che qui opera, nella logica della specificità che è propria di ogni ordine di scuola assieme a quel-
la più ampia offerta dal percorso organizzato in continuità tra i diversi gradi d’istruzione e forma-
zione scolastica.
Pertanto la proposta dell’istituto si caratterizza per il fatto di essere ricca e diversificata, attenta
agli interessi, alle potenzialità e coerente con le richieste, la storia e la cultura delle famiglie e del
territorio e, al fine di integrare quanto previsto dagli obblighi ministeriali, offre:
- Attività per l’accoglienza, la continuità e l’orientamento
- Integrazione scolastica e sociale
- Alfabetizzazione (alunni stranieri)
- Corso a indirizzo musicale (scuola secondaria primo grado)
- Attività per il recupero e il potenziamento
- Attività di potenziamento in L2 (scuola primaria e secondaria)
- Consulenza maieutica per docenti e genitori
- Consulenza psico-pedagogica (scuola infanzia, primaria e secondaria)
- Attività finalizzate al rispetto e alla tutela dell’ambiente
- Educazione stradale e corsi per il rilascio del certificato di idoneità alla guida del ciclomoto-
re
- Educazione alla cittadinanza e alla partecipazione democratica
- Attività sportive (nuoto, mini volley, mini-basket, corsa campestre, judo, bocce, rugby…)
- Attività finalizzate al piacere della lettura in collaborazione con le biblioteche dell’ “Unione
dei Comuni”
6
- Attività opzionali: laboratori artistico espressivi e scientifici (scuola primaria)
- Conferenze a tema (alunni scuola secondaria di primo grado, genitori, docenti)
- Corsi di formazione e aggiornamento professionale (docenti e personale Ata)
7
L E N O S T R E S C U O L E
SCUOLA DELL’INFANZIA DI MONTEFABBRI
La Scuola dell’Infanzia statale di Montefabbri è situata sotto le mura del castello medioevale ed è ubicata nel territorio del comune di Colbordolo. La struttura dell’edificio scolastico risulta nel complesso molto accogliente e al suo interno è possibile allestire spazi ed angoli in cui i bambini si aggregano in laborato-ri. Gli spazi a disposizione del plesso sono: un giardino e-sterno attrezzato, l’aula delle attività didattiche e di
routine, l’aula per la manipolazione e le attività pittoriche e il refettorio adiacente alla cucina uti-lizzato anche come sala multimediale (tv, computer, rilegatrice,…). I docenti si occupano di predisporre il contesto, gli strumenti, gli spazi, le occasioni educative per-ché il bambino possa “vivere” l’ambiente scuola in modo funzionale all’apprendimento e possa va-lorizzare le esperienze fatte nella sua storia personale ed ampliare il campo delle proprie relazioni. Organizzare lo spazio in funzione allo sviluppo multi dimensionale delle varie intelligenze vuol dire prevedere e curare le modalità di incontro del bambino con le cose e con i materiali. Un primo contatto di esperienza e di sviluppo si realizza nell’angolo didattico che deve avere una dimensione prevalentemente ludica. L’angolo è il luogo organizzato intenzionalmente dai docenti allo scopo di sperimentare cose, sus-sidi e attrezzi. Non ha una funzione diretta ma indiretta perché agevola il rapporto interattivo del bambino con le cose e dei bambini tra loro. Negli angoli sono collocati materiali diversi per far giocare i bambini aiutando ciascuno ad espri-mersi e a crescere nelle dimensioni dell’autonomia, dell’identità e delle competenze. In relazione alle norme sull’organico funzionale si prevede una gestione flessibile delle risorse u-mane finalizzate alla attivazione di specifici progetti didattici per una organizzazione articolata dei tempi e delle sezioni. DATI RELATIVI ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI MONTEFABBRI
Tempo scuola Dal lunedì al venerdì 08.00 - 16.00
n. sezioni 01
n. alunni 22
n. alunni stranieri 04
n. alunni diversamente abili 0
n. docenti 02
n. personale Ata 02
Per contatti e/o informazioni Tel. 0721495788
8
SCUOLA DELL’INFANZIA DI PADIGLIONE
L’edificio scolastico si trova nel paese di Padiglione ed accoglie i bambini che provengono dal paese e dalle frazioni circostanti come Case Bernardi, Rio Salso e Belvedere Fogliense. E’ una costruzione nuova, inaugurata nell’anno scolastico 2007-2008, interamente di-sposta su un livello. Comprende quattro aule molto ampie con an-nessi i servizi igienici ed uno spogliatoio con scaffalature metalliche ed arredi. Inoltre c’è un salone per le attività motorie, un refetto-rio, una cucina, una stanza per riporre materiale didattico ed un’altra con computer. La scuola è circondata da un ampio giardi-no, corredato di giochi per l’esterno e di una sabbiera. Le quattro aule (gialla, blu, verde e rossa) sono allestite con particolare rife-
rimento alle specifiche esigenze formative delle fasce d’età dei bambini. A tal fine in ogni stanza sono stati creati angoli per stimolare interessi ed esperienze molteplici. Una parte di refettorio, ac-coglie i bambini della sezione antimeridiana arancione. La scuola è dotata di sussidi didattici quali televisione, videoregistratore, macchina fotografica, radio registratore, fotocopiatrice e computer. Al fine di soddisfare le richieste delle famiglie il tempo scuola è organizzato dalle 07.45 alle 16.00 con la possibilità di un servizio dalle ore 07.30 alle ore 07.45, per gli aventi diritto. Gli insegnanti condividono con le famiglie importanti momenti dell’anno scolastico e collabora nel-la realizzazione di alcuni progetti (Natale, festa di fine anno, progetto lettura e di ed. ambientale). Contemporaneamente la scuola realizza rapporti con il territorio per un’apertura verso l’esterno che permetta al bambino una presa di coscienza diretta della realtà in cui vive. Le insegnanti adot-tano dei turni di lavoro molto flessibili al fine di garantire maggiore compresenza nei momenti in cui è massima la presenza dei bambini e quando si realizzano le attività specifiche differenziate per età. Nella scuola lavorano inoltre una cuoca e un operatore che l’affianca, due collaboratori scolastici presenti ogni giorno con turni alterni e tre collaboratori scolastici che si alternano nei momenti più salienti della giornata; appartiene inoltre allo staff che opera nella scuola dell’infanzia di Padiglione un’addetta che accompagna i bambini sul pulmino. Le sezioni ospitano bambini di tutte le fasce d’età (3,4,5 anni). I gruppi-sezione condividono le esperienze legate alle routines (appello, uso dei servizi igienici, mensa). Gli alunni vengono suddivisi anche in gruppi omogenei per età con i quali vengono realizzate attività specifiche. Inoltre, a seconda del tipo di esperienza da effettuare e del momento della giornata, si possono creare dei sottogruppi o ulteriori gruppi eterogenei (d’intersezione, d’interesse, …). La progettualità si snoda attraverso la programmazione e la specifica pianificazione degli interventi. L’approccio metodologico privilegia la dimensione af-fettivo/relazionale e il vissuto del bambino, l’aspetto ludico, l’esplorazione e la ricerca. L’uso dei materiali e degli strumenti presenti nel plesso, libera o controllata, è finalizzato alla realizzazione delle attività proposte. DATI RELATIVI ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI PADIGLIONE
Tempo scuola Dal lunedì al venerdì 08.00 - 16.00
n. sezioni 05
n. alunni 140
n. alunni per sezione A: 27; B: 30; C: 30; D: 30; E: 23
n. alunni stranieri 21
n. alunni diversamente abili 0
n. docenti 10 di cui 2 part-time
n. personale Ata 04
Per contatti e/o informazioni 0721478896
9
SCUOLA DELL’INFANZIA DI BOTTEGA
La scuola dell’infanzia “Il Girasole” sita in Bottega di Colbordolo, acco-glie bambine e bambini prevalentemente provenienti dai centri abitati di Bottega, Morciola, Cappone e Talacchio, che per la buona offerta la-vorativa e la facile reperibilità degli alloggi, possono essere considerati come aree a forte flusso migratorio. Nel bacino d’utenza della scuola si sono insediate, negli ultimi anni, un crescente numero di giovani fami-glie provenienti dalle aree urbane limitrofe, dal sud dell’Italia, dai paesi del Mediterraneo, dall’Africa sub Sahariana e dall’est europeo, che hanno portato cambiamenti nell’assetto socio – culturale del territorio che era prevalentemente di estrazione rurale.
L’edificio che ospita la scuola dell’infanzia, collocato in un’area residenziale tranquilla e lontana dal traffico, ha una struttura architettonica molto accogliente e si affaccia su un ampio parco. Consi-derato l’aumento demografico negli ultimi anni ha subito delle ristrutturazioni interne ed attual-mente prevede cinque aule destinate ai gruppi sezione, un salone – teatro, un piccolo spazio bi-blioteca ed uno destinato all’accoglienza. La scuola propone un servizio che va dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 16.00 con la possibilità di usufruire di un pre e un post scuola, solo per gli aventi diritto. Le bambine ed i bambini nell’arco della giornata scolastica sono suddivisi in gruppi di apprendi-mento eterogenei per età e la modulazione dell’orario di servizio dei 12 docenti rende possibile l’ottimizzazione delle risorse umane. L’azione educativa si esplica attraverso una progettazione di curricoli aperta, flessibile e graduale che rende possibile l’approfondimento di temi vicini alla real-tà umana sociale ed ambientale del bambino e la maturazione di competenze affettivo - sociali, linguistiche, logico – matematiche, scientifiche ed ideative. Nel delineare la propria proposta formativa, la scuola, per sua “tradizione”, utilizza alcune strate-gie quali un filo conduttore, al quale ricondurre tutte le attività proposte, la contestualizzazione delle attività nel territorio, il taglio ludico – narrativo. Grande rilevanza è attribuita anche alla strutturazione degli spazi finalizzati a specifiche attività, che costituiscono un prezioso strumento di mediazione didattica. L’ambiente fisico e umano divie-ne così la voce narrante di tutto l’itinerario formativo. DATI RELATIVI ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI BOTTEGA
Tempo scuola Dal lunedì al venerdì 08.00 – 16.00
n. sezioni 05
n. alunni 130
n. alunni per sezione A: 27; B: 28; C: 26; D: 27; E: 22
n. alunni stranieri 39
n. alunni diversamente abili 03
n. docenti 11 di cui 2 part-time
n. personale Ata 04
Per contatti e/o informazioni 0721499130
10
SCUOLA PRIMARIA DI BOTTEGA
La scuola, intitolata al Gen. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” ac-coglie i bambini provenienti da tutte le frazioni del comune di Colbordolo. Posta su due piani si compone di due edifici collegati tra loro: il primo è stato inaugurato nel 1982, l’altro, di costruzione più recente, nel 2005. La scuola di-spone di:
- 15 aule - un’aula docenti che comprende anche la biblioteca
fornita di oltre 1000 libri suddivisi per fasce d’età - un laboratorio di informatica con 16 postazioni per gli alunni e una per i docenti, tutti col-
legati in rete - una stanza che funge da magazzino per il materiale didattico di facile consumo - servizi igienici anche per alunni diversamente abili e un ascensore - un’aula magna - un refettorio con annessa cucina - ampi atri posti davanti le aule che vengono utilizzati per attività ludiche e laboratoriali.
Antistante l’edificio scolastico è presente uno spazio verde non recintato ad uso pubblico, mentre in comune con la Scuola dell’Infanzia si trova l’Anfiteatro Carloni. Per le attività di educazione mo-toria viene utilizzata la palestra comunale di Morciola. La scuola offre alle famiglie la possibilità di scegliere tra due tempi scuola: il tempo normale di 30 h (27 h + 3 h di laboratorio settimanali) e il tempo pieno (40 h settimanali). L’orario scolastico per il tempo normale è dal lunedì al sabato, dalle 7.55 alle 12.55, quello per il tempo pieno è dal lunedì al venerdì, dalle 7.55 alle 15.55. E’ previsto un servizio pre e post scuola per gli aventi diritto. DATI RELATIVI ALLA SCUOLA PRIMARIA DI BOTTEGA
Tempo scuola Dal lunedì al sabato – tempo normale Dal lunedì al venerdì – tempo pieno
n. classi 15
n. alunni 330
n. alunni per classi I=69 II=69 III=70 IV=57 V=65
n. alunni stranieri 76
n. alunni diversamente abili 08
n. docenti 32 di cui 1 part-time
n. personale Ata 04
Per contatti e/o informazioni 0721491048
11
SCUOLA PRIMARIA DI PADIGLIONE
La scuola primaria di Padiglione, di recente costruzione, è intitolata allo scrittore Fabio Tombari. Situata a Padiglione, in via Berlinguer, accoglie bambini provenienti da quattro frazioni del comune di Tavullia: Belvedere Fogliense, Rio Salso, Case Bernardi e Padi-glione. L’edificio si sviluppa in un unico piano ed ha la forma di un segmento di corona circolare. Esternamen-te è circondato da uno spazio verde, recintato e pianeg-giante e internamente vi si trova un cortile molto gran-
de di forma circolare. Dietro l’edificio scolastico c’è un’area sportiva comunale, dotata di un cam-petto di calcio, una pista polivalente con porte da calcetto e canestri e giochi per bambini. Tali strutture vengono utilizzate frequentemente dalla scuola, ad eccezione del periodo invernale. La scuola primaria di Padiglione è dotata di undici aule, una delle quali utilizzata come sala vide-o/TV. Vi sono inoltre un’aula insegnanti, un laboratorio di informatica (con 15 computer), un’ aula di dimensioni più ridotte utilizzata per piccoli gruppi di alunni e una grande stanza polifunzionale nella quale sono organizzate le attività di psicomotricità. Le aule sono spaziose e ben illuminate; tutte sono dotate di uscita di sicurezza che comunica con lo spazio verde esterno e recintato. Le classi ospitate sono undici: due prime, due seconde, due terze, tre quarte, due quinte. Il tempo scolastico è distribuito su sei giorni alla settimana dal lunedì al sabato, dalle 7.55 alle 12.35 per le classi prime, seconde, terze; alle 12,55. per le classi quarte e quinte. Funziona un ser-vizio di pre-scuola dalle ore 07.30 alle ore 07.55 e di post-scuola di 15 minuti oltre l’orario di ter-mine delle lezioni. Le insegnanti che operano nella scuola primaria di Padiglione sono 22, di queste cinque sono di so-stegno. In ogni classe c’è un insegnante prevalente, per quota oraria di presenza nella classe, che opera sempre in collaborazione con gli altri insegnanti della classe e del plesso: collegialmente si proget-ta, si prendono decisioni, si valuta. DATI RELATIVI ALLA SCUOLA PRIMARIA DI PADIGLIONE
Tempo scuola Dal lunedì al sabato
n. classi 11
n. alunni 219
n. alunni per classi I = 47 II = 40 III = 36 IV = 49 V=47
n. alunni stranieri 36
n. alunni diversamente abili 10
n. docenti 22 di cui 1 part-time
n. personale Ata 03 di cui 1 part-time
Per contatti e/o informazioni 0721479055
12
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
La scuola secondaria di primo grado è ubicata appena fuori dal centro di Montecchio, facilmente raggiungibile anche a piedi o in bicicletta percorrendo la pista di re-cente costruzione. L’esterno della struttura è caratteriz-zato da una grande area verde che la circonda da tre la-ti. La struttura dell’edificio comprende 22 classi, un’aula magna con video proiettore, un laboratorio di scienze, un laboratorio linguistico completo di n. 24 postazioni
ed una lavagna interattiva, uno informatico, uno musicale, due di artistica e una palestra adiacente alla scuola ed una piscina utilizzata dalle classi. Inoltre da quest’anno scolastico sono state installa-te, in altre due classi prime le lavagne interattive funzionali alla didattica di tutto il consiglio di classe. Altri spazi di cui la scuola è dotata sono una cucina attrezzata in modo funzionale alla pro-gettazione delle attività scolastiche, un locale riservato ai colloqui con la psicologa e di una biblio-teca scolastica alla quale gli allievi possono accedere per prestiti e/o consultazioni. Il tempo scuola è organizzato su sei giorni dalle 8,20 alle 13,20. L’ingresso anticipato a scuola dalle ore 7,40 è consentito previa autorizzazione del Dirigente Scolastico rilasciata a seguito della richie-sta scritta dei genitori interessati. La documentazione va presentata all’inizio dell’anno scolastico. Gli alunni rimangono sotto la sorveglianza del personale Ata addetto fino all’orario previsto. Il servizio dei trasporti è organizzato dai comuni di S. Angelo in Lizzola, Tavullia e Colbordolo per mezzo degli scuolabus e dalla ditta Ami. Le risorse umane e professionali dei docenti della scuola secondaria di primo grado rappresentano il punto di forza più importante per organizzare un percorso finalizzato alla valorizzazione dell’alunno nella sua integrità. A queste si aggiungono gli strumenti culturali propri della scuola e la qualità dell’esperienza che contribuiscono nel rendere concreto il processo formativo che ha le basi nell’ambito familiare e scolastico e che poi prosegue in tutte le fasi successive della vita. In un’ottica che evita la frammentazione dei saperi, la scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Pian del Bruscolo, fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e trasformare le mappe dei saperi rendendole coerenti con il contesto in continua evoluzione. CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE Presso la scuola secondaria di primo grado è istituito un corso a indirizzo musicale. L’insegnamento individuale di uno strumento costituisce integrazione interdisciplinare e arricchi-mento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro delle finali-tà di formazione della persona. L’insegnamento strumentale:
- promuove la formazione globale dell’individuo; - integra il modello curricolare con percorsi intesi a sviluppare non solo la dimensione cogni-
tiva ma anche quella pratico-operativa, estetica, emotiva; - offre all’alunno ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità,
una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale; - fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di
svantaggio. Il perseguimento degli obiettivi d’apprendimento si articola sia in attività individuali (per un totale di un’ora di lezione a settimana per alunno) sia in attività collettive (piccoli gruppi, musica d’insieme).
13
L’autonomia scolastica può inoltre garantire al corso musicale del nostro Istituto ulteriori possibili-tà di approfondimento e sviluppo anche nella prospettiva di rendere l’esperienza musicale funzio-nale o propedeutica alla prosecuzione degli studi, nonché alla diffusione della cultura musicale nel territorio. Pertanto i responsabili del corso organizzano ogni anno per tutti gli alunni della scuola concerti, anche con esperti esterni (concerti didattici), saggi e momenti di festa. Gli alunni del corso musicale inoltre annualmente partecipano a numerose manifestazioni e con-corsi a livello nazionale. DATI RELATIVI ALLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO PIAN DEL BRUSCOLO
Tempo scuola Dal lunedì al sabato 08.20 – 13.20
n. classi 23
n. alunni 555
n. alunni per classi I = 188 II = 183 III = 184
n. alunni stranieri 82
n. alunni diversamente abili 19
n. docenti 56
n. personale Ata 07
Per contatti e/o informazioni 0721497370
14
I N F O R M A Z I O N I U T I L I
SERVIZIO DI SEGRETERIA:
Gli Uffici Amministrativi si trovano presso la sede della scuola secondaria di primo grado, in Via
Pian Mauro, 33.
Gli uffici amministrativi sono aperti al pubblico tutti i giorni dalle 8.00 alle 9.00, il martedì, giovedì
e sabato anche dalle 11.30 alle 13.00 ed il mercoledì anche dalle 15.00 alle 17.00.
L’ufficio didattica è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 8.00 alle 9.00 e dalle 11.30 alle 13.00.
Per contatti: tel. 0721/497370 – fax 0721/907272 – [email protected].
Per informazioni: www.icspiandelbruscolo.it
ASSICURAZIONE E CONTRIBUTO VOLONTARIO:
il D.M. n. 44/2001, regolamento concernente le “Istruzioni generali sulla gestione amministrativa-
contabile delle Istituzioni Scolastiche”, legittima la richiesta di risorse economiche aggiuntive pro-
venienti da contribuzioni volontarie. E’ da ritenersi quindi consentita la richiesta alle famiglie di ri-
sorse aggiuntive a titolo di contribuzione volontaria per la realizzazione di particolari iniziative ed
attività volte all’arricchimento dell’offerta formativa.
E’ invece da ritenersi obbligatorio il pagamento della quota assicurativa per gli alunni iscritti
all’Istituto e quella relativa al costo del libretto delle giustificazioni.
ASSENZE:
le assenze da scuola dovranno essere giustificate dai genitori nell’apposito libretto e, nel caso que-
ste siano prolungate oltre i 5 giorni (vanno computati anche i festivi) occorre presentare il certifi-
cato medico al rientro. Si ricorda che per la scuola primaria e quella secondaria di primo grado è
stabilito a livello ministeriale il monte ore totale minimo di frequenza per gli alunni.
15
B I S O G N I F O R M A T I V I D E L T E R R I T O R I O
Determinante per qualsiasi proposta di percorso formativo è l’analisi della situazione locale in cui
si opera, le caratteristiche socio - economiche – culturali del posto, la sua storia, i bisogni di forma-
zione espliciti ed impliciti degli studenti, dei loro genitori e della comunità, la possibilità di collabo-
rare con il territorio e le risorse materiali presenti nella struttura scolastica.
DAL TERRITORIO ALLA SCUOLA
OSSERVAZIONE SISTEMATICA DEL TERRITORIO
Prendere consapevolezza delle aspettative
Rilevare bisogniAnalizzare risorse interne
ed esterne
PER
Promuovere attività educative e didattiche unitarie
Predisporre soluzioni organizzative efficaci
Valutare le competenze personali raggiunte
Formulare obiettivi formativi integrati
16
C O L L O C A Z I O N E S P A Z I A L E
Il territorio (Fig. 1), nel quale opera l’Istituto Comprensivo Statale di Pian del Bruscolo, è situato tra
la città di Pesaro e quella di Urbino, lungo la Valle del fiume Foglia. È un territorio di passaggio tra
la costa adriatica e l’interno della provincia per cui si riscontrano tutti i problemi propri di una simi-
le realtà: traffico elevato, rete stradale non completamente adeguata, aumento costante della po-
polazione, nascita di numerose piccole e medie fabbriche legate prevalentemente all’industria del
mobile, inquinamento, ecc.
Fig. 1 Il territorio di riferimento con l’estensione dei Comuni di Colbordolo, Sant’Angelo in Lizzola, Tavullia.
Si tratta di un territorio in forte espansione (Fig. 2a e 2b) che vede nei centri della fascia pianeg-
giante il polo di attrazione più importante.
5.931
8.062
6.725
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
Colbordolo Sant’Angelo in
Lizzola
Tavullia
POPOLAZIONE RESIDENTE
Fig. 2a Popolazione residente nei comuni del territorio di riferimento alla data del 01/01/2007 (Fonte: “Piano Sociale d’Ambito –
Ambito Territoriale Sociale n.1 – Triennio 2005/2007” e Ambito Territoriale Sociale n.1: “Profilo di Comunità, 25 gennaio 2008)
17
Differenza 04/07
Differenza 2004/07 COMUNE
Residenti 01/01/2004
Residenti 01/01/2005
Residenti 01/01/2006
Residenti 01/01/2007
v.a. %
Colbordolo 5.503 5.663 5.766 5.931 428 7,80%
S. Angelo in Lizzola 7.436 7.617 7.885 8.062 626 8,40%
Tavullia 5.409 5.822 6.336 6.725 1.316 24,30%
TOTALE 18.348 19.102 19.987 20.718 2.370
Fig. 2b Incremento demografico anni 2004/2007 nei comuni afferenti l’istituto (Fonte: “Piano Sociale d’Ambito – Ambito Territoria-le Sociale n.1 – Triennio 2005/2007” e Ambito Territoriale Sociale n.1: “Profilo di Comunità, 25 gennaio 2008)
Montecchio, posto al centro dell’area di bacino e su cui gravitano oltre 20.000 abitanti, offre alla
popolazione l’organizzazione di una notevole rete commerciale, uffici, servizi di pubblico interesse,
centri sportivi e ricreativi.
Il comune di Colbordolo, al quale appartengono le scuole dell’infanzia e la primaria di Montefabbri
e di Bottega, ha un’estensione di circa 27 Kmq. La popolazione è costituita da un totale di 5.931
abitanti di cui 725 stranieri concentrati soprattutto nella zona pianeggiante. I centri abitati sono:
Colbordolo (capoluogo), Montefabbri e Talacchio (situati nella zona collinare), Bottega, Morciola e
Cappone ( situati nella zona pianeggiante). Inoltre, ci sono altre località di natura prettamente ru-
rale sparse nel territorio comunale.
Il Comune di Tavullia, al quale appartengono le scuole dell’infanzia e primaria di Padiglione, ha una
popolazione di circa 6.725 abitanti e un'estensione territoriale di 44 Kmq. Oltre al Capoluogo vi
sono 5 frazioni: Rio Salso, Padiglione, Belvedere Fogliense, Babbucce e Case Bernardi. La frazione
di Belvedere Fogliense raggiunge la quota più elevata a 309 m. s.l.m.
Nel nostro territorio i centri collinari, d’antica origine, hanno mantenuto la loro conformazione e si
sono andati spopolando nel tempo, mentre le zone del piano, di più recente formazione, sono in
via di continua espansione con conseguente incremento demografico.
Pertanto il bacino d’utenza è ampio: gli alunni del nostro istituto provengono dai vari centri abitati
che sorgono lungo la strada provinciale e sulle colline circostanti.
18
R E A L T À P R O D U T T I V A
Dal punto di vista produttivo, si tratta di una realtà che si è completamente trasformata dopo la 2a
guerra mondiale, passando da un’ economia prevalentemente agricola ad una industriale. Dopo la
ricostruzione degli anni 50/60, si è avuto un forte incremento delle attività artigianali ed industria-
li, che anche negli anni 80 hanno continuato ad espandersi (Fig.6), richiedendo tutta una serie di
servizi. A loro volta, essi hanno richiamato sul territorio persone provenienti non solo dall’interno
della provincia o della regione, ma anche da altre parti d’Italia ed ultimamente anche dall’estero
(Fig3).
In questi ultimi anni molti emigranti locali sono rientrati nel nostro territorio e contemporanea-
mente è giunto anche un folto gruppo di extracomunitari, provenienti soprattutto dall’Africa, dalla
ex Jugoslavia e dall’Albania (Fig. 3).
Europa Altri paesi TOTALE U.E. europei Africa America Asia GENERALE
M F M F M F M F M F M F
Colbordolo 17 22 143 150 155 123 16 23 16 13 347 331 678
Sant'Angelo in Lizzola 14 25 163 151 147 86 4 12 14 8 342 282 624
Tavullia 17 35 96 110 156 108 13 18 15 19 297 290 587
TOTALE 48 82 402 411 458 317 33 53 45 40 986 903 1889
Fig. 3 Popolazione straniera regolare residente per paesi di provenienza (Fonte: “Piano Sociale d’Ambito – Ambito Territoriale So-ciale n.1 – Triennio 2005/2007” e Ambito Territoriale Sociale n.1: “Profilo di Comunità, 25 gennaio 2008)
Le attività prevalenti sono costituite da tutta una serie di piccole, medie e grandi industrie (Scavo-
lini, Berloni) legate alla lavorazione del legno e alla produzione di accessori (frigoriferi, macchinari,
vetri, vernici, ecc.) oltre a quelle pubblicitarie o di imballaggio, dislocate alla Chiusa di Ginestreto, a
Montecchio e nella piana di Talacchio.
Vi sono inoltre due zone più ridotte presso Ca’ La Balia e a Morciola, nei pressi di Mulino Ruggeri, è
sorta una zona artigianale di servizio costituita da opifici di vario tipo.
Al comune di Tavullia appartiene una delle zone industriali che da tempo caratterizza il nostro ter-
ritorio. Ubicata vicino il paese di Case Bruciate ed in prossimità dell’ingresso per l’autostrada, que-
sta è sede di numerose ed importanti industrie.
Le attività agricole sono andate sempre più trasformandosi a causa dell’abbandono delle campa-
gne; la mezzadria è praticamente scomparsa, sostituita dai coltivatori diretti e dalle aziende agri-
cole, che coltivano cereali, ortaggi e frutta nella pianura, vigneti ed uliveti lungo le pendici dei colli
al di là e al di qua del fiume Foglia.
Il settore terziario è in continuo sviluppo, pertanto la popolazione nelle zone collinari è in lenta ma
progressiva diminuzione, mentre è in costante aumento nella zona pianeggiante (Fig.4).
19
ADDETTI SETTORI
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 % 2004/97
Industria 28.854 31.191 32.099 34.644 37.088 37.980 37.003 37.275 29,2%
Enti 5.644 5.234 1.165 1.402 1.086 912 898 1.067 -81,1%
Stato 3.184 1.936 1.487 976 1.225 1.027 1.156 970 -69,5%
Artigianato 17.800 17.659 18.386 19.238 19.797 20.171 20.159 20.820 17,0%
Agricoltura 138 135 149 174 157 176 169 162 17,4%
Credito e Ass. 4.490 4.683 4.751 4.863 4.994 4.963 4.883 4.821 7,4%
Commercio 15.105 16.021 17.306 18.503 18.993 20.194 21.493 22.870 51,4%
TOTALE 75.215 76.859 75.343 79.800 83.340 85.423 85.761 87.985 17,0%
Fig. 4 Lavoratori dipendenti suddivisi nei vari settori di attività della Provincia di Pesaro-Urbino (Fonte: dati estrapolati da “Piano Sociale d’Ambito – Ambito Territoriale Sociale n.1 – Triennio 2005/2007”)
20
C A R A T T E R I Z Z A Z I O N E S O C I O - C U L T U R A L E
L’Istituto Comprensivo Statale di Pian del Bruscolo, a seguito del ridimensionamento della rete
scolastica stabilito dalla Regione Marche con il D.G.R. n. 77 del 2007, costituisce una delle tre real-
tà educative del territorio. Tuttavia, mentre per infanzia e primaria sussiste una omogenea distri-
buzione degli alunni tra gli istituti, per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, la
grande maggioranza frequenta il nostro istituto come avveniva in precedenza.
Nel territorio il numero degli immigrati è in costante aumento e, di conseguenza, le problematiche
legate all’integrazione e all’inserimento sono sempre più attuali e necessitano di interventi conti-
nui soprattutto da parte delle scuole. Nei tre comuni di riferimento per l’Istituto, i minori stranieri
superano il 20% e si avvicinano al 30% sul totale della popolazione immigrata e, in due comuni,
superano il 10% sul totale dei minori. La gran parte di essi, inoltre, rientra nella fascia d’età 0-14
anni, per cui incidono in maniera consistente sugli istituti di istruzione primaria e, in particolare, di
istruzione secondaria di primo grado, quando di recente immigrazione. (Fig.5 e 6)
0_6 7_14 15_18 0_18 % SUL TOT DE-GLI IMMIGRATI
% SUL TOT DEI MINORI
Colbordolo 117 68 17 202 29,80% 16,60%
Sant'Angelo in Lizzola 73 61 12 146 23,40% 8,90%
Tavullia 91 58 18 167 28,40% 12,70%
TOTALE 281 187 47 515
Fig. 5 Minori stranieri nei comuni afferenti l’istituto (Fonte: dati estrapolati da “Piano Sociale d’Ambito – Ambito Territoriale Sociale n.1 – Triennio 2005/2007” e Ambito Territoriale Sociale n.1: “Profilo di Comunità, 25 gennaio 2008)
0
20
40
60
80
100
120
0_6 7_14 15_18
MINORI STRANIERI
Colbordolo
Sant'Angelo in Lizzola
Tavullia
Fig. 6 Minori stranieri nei comuni afferenti l’istituto (Fonte: dati estrapolati da “Piano Sociale d’Ambito – Ambito Territoriale Sociale n.1 – Triennio 2005/2007” e Ambito Territoriale Sociale n.1: “Profilo di Comunità, 25 gennaio 2008)
21
I cambiamenti dell’assetto socio-culturale del territorio hanno determinato una diversificazione
delle aspettative che le famiglie nutrono nei confronti della scuola. Si tratta di una realtà che è cre-
sciuta in modo consistente ed a volte caotico, e la conseguenza di tutto ciò è che si riscontra un
certo scollamento tra la comunità locale e le diverse comunità provenienti da altre aree geografi-
che. La situazione socio-culturale del territorio, che continuamente si evolve, crea disagi soprattut-
to tra i più deboli, gli alunni, che diventano soggetti a rischio, producendo difficoltà a livello di co-
municazione e socializzazione sia nel gruppo dei pari che nei confronti degli adulti, siano essi geni-
tori, docenti, tutori ecc. Le ripercussioni sociali, date le premesse di scarsa integrazione, mancato
supporto della famiglia e, a volte difficoltà economiche, se sono facilmente individuabili, non sono
di altrettanto semplice soluzione. L’integrazione, pertanto, diventa un elemento indispensabile al
fine di rendere i nostri ragazzi solidali, tolleranti, rispettosi delle altre culture e tradizioni e nello
stesso tempo per evitare pregiudizi e forme di razzismo più o meno evidenti.
22
R I S O R S E D E L T E R R I T O R I O
Il territorio nel quale l’Istituto Comprensivo Statale “Pian del Bruscolo” opera offre i seguenti ser-
vizi:
- Impianti sportivi: palestre comunali, dove varie società sportive organizzano corsi di arti
marziali, ginnastica, pallavolo, basket e pattinaggio, a Morciola, Montecchio e Pian del Bru-
scolo; campi da calcio a Morciola, Talacchio, Colbordolo, Bottega, Montecchio e Rio Salso;
campi da tennis a Morciola e Montecchio; bocciodromo a Morciola; piste polivalenti a Col-
bordolo, Cappone, Morciola, Talacchio, Bottega, Montecchio, Padiglione e Belvedere; pi-
scina intercomunale a Pian del Bruscolo.
- Ambulatori medici a: Bottega, Cappone, Colbordolo, Morciola, Talacchio e Montefabbri,
Montecchio e Padiglione. Ulteriori e più completi servizi sanitari sono collocati presso
l’A.S.U.R. di Montecchio.
- Asili nido e scuole dell’infanzia comunali e privati (parrocchiali)
- Corsi di lingua italiana per adulti stranieri.
- Corsi per ragazzi ed adulti per il tempo libero organizzati dall’Auser (Università età libera)
di Pian del Bruscolo.
- Centri di aggregazione per ragazzi.
- Biblioteche dell’Unione dei Comuni, con sedi a Tavullia, a Montecchio e Morciola dotate di
centri informatici multimediali. Tra queste emerge la biblioteca di Morciola, specializzata in
libri per ragazzi (circa 46.000) che ha una lunga tradizione di efficienza. Inoltre ogni anno
nel mese di maggio promuove l’interessante “Mostra del libro per ragazzi” che viene visita-
ta dalle scuole della provincia. Anche in corso d’anno offre numerose occasioni d’incontri e
arricchimento formativo con percorsi fruibili anche dalle scuole.
- Centro culturale Giovanni Santi, a Colbordolo che ospita una mostra documentaria perma-
nente sul Quattrocento e sulla vita e le opere del pittore.
- Corpi bandistici comunali.
- Comando dei Vigili Urbani del Consorzio intercomunale Pian del Bruscolo.
23
A C C O R D I D I C O L L A B O R A Z I O N E D E L L ’ I S T I T U T O
L’Istituto di Istruzione Secondaria di Primo Grado di Pian del Bruscolo, perseguendo l’obiettivo di
raccordare le finalità istituzionali della scuola con i bisogni e la realtà del territorio in cui opera, ha
stabilito rapporti di collaborazione con Enti e Strutture di vario genere, tra le quali:
- Accordo di rete per attività di progettazione integrata, organizzazione e formazione
(Rete Pr.O.For: I.C.S Pian del Bruscolo, I.C.S. Montelabbate, I.C.S. S’Angelo in Lizzola)
- Collaborazione con gli Istituti Superiori e con i Centri per l’Impiego di Urbino e Pesa-
ro
- Enti Locali (Unione dei Comuni, Comuni, Provincia, Regione)
- Associazioni Pro loco, no profit e parrocchie
- Associazioni sportive
- Asur
- Ambito Territoriale n. 1
- Polizia municipale
- Università degli studi di Urbino
- Corpo Bandistico Giovanni Santi di Colbordolo
In particolare l’Istituto Comprensivo Statale “Pian del Bruscolo”, al fine di coinvolgere nella proget-
tualità i soggetti dell’ extra-scuola predispone una rete di relazioni costruttive e funzionali
all’azione educativa con la Famiglia, l’Ente locale e l’Asur.
LE FAMIGLIE La collaborazione scuola – famiglia è un aspetto che caratterizza fortemente l’azione educativa
dell’Istituto.
La programmazione del rapporto prevede i seguenti momenti:
AL MOMENTO DELL’ISCRIZIONE
- Assemblee dei genitori (gennaio) per presentare il Piano dell’Offerta Formativa, le attività,
l’organizzazione e i servizi.
AD INIZIO ANNO SCOLASTICO
- Assemblee per i genitori dei nuovi iscritti al fine di presentare l’organizzazione scolastica
(Settembre)
- Colloqui individuali con i genitori dei nuovi iscritti (Settembre) per gli alunni della scuola
dell’infanzia
24
- Assemblee di classe/interclasse/sezione al momento dell’elezione dei rappresentanti dei
genitori nei consigli per illustrare i progetti educativo didattici (Ottobre)
DURANTE L’ANNO SCOLASTICO
- Colloqui individuali richiesti dai docenti o dai genitori ogni qual volta che se ne riscontri
l’effettiva necessità (previo appuntamento)
- Consigli d’intersezione, interclasse o sezione che garantiscano la partecipazione attiva delle
famiglie
- Colloqui individuali dei genitori con i docenti (uno a quadrimestre)
- Colloqui individuali dei genitori con i docenti nel giorno di ricevimento stabilito durante la
prima e terza settimana intera di ogni mese (scuola secondaria di primo grado)
- Momenti assembleari intesi come luogo privilegiato per un confronto culturale e per la
partecipazione e la costruzione di un valore condiviso
FINE ANNO SCOLASTICO
- Presentazione ai genitori di mostre, rappresentazioni teatrali e saggi, quali momenti con-
clusivi dei vari percorsi educativo didattici svolti durante l’anno scolastico.
In aggiunta a quanto previsto a livello di colloqui e di incontri regolari, viene attuato il dialogo con
le famiglie e gli organi collegiali aperti ai genitori. Insieme si realizza un confronto per progettare
un intervento educativo che tenga conto della singolarità e della complessità di ciascun alunno,
colto in ogni suo aspetto: cognitivo, relazionale, corporeo, estetico, etico, spirituale e religioso.
La scuola mette a disposizione le proprie risorse anche per avvalersi di esperti esterni, psicologi e
pedagogisti, con i quali collabora costantemente in corso d’anno, attraverso modalità che si diffe-
riscono in base all’età dei soggetti coinvolti e che sono a disposizione dei genitori. Oltre a quanto
espresso, al fine di instaurare una più ampia condivisione del progetto educativo la scuola stipula
ogni anno con le famiglie degli alunni iscritti un patto formativo affinché vi possa essere una linea
guida comune per il lavoro di tutti i protagonisti che qui operano, dagli alunni ai docenti, dal per-
sonale Ata ai collaboratori e alle famiglie. L’alleanza educativa si attua nell’incontro tra i due fon-
damentali sistemi educativi. Solo una scuola e una famiglia che stabiliscono un “patto”, lo rispet-
tano ed interagiscono, pur nella specificità dei propri ruoli e contributi, possono essere soggetti at-
tivi e propositivi integranti del processo educativo e promuovere un’effettiva formazione umana e
culturale dei propri ragazzi, come anche espresso nelle Indicazioni per il curricolo, emanate dal
Ministero della Pubblica Istruzione .
L’insegnante può conoscere meglio gli alunni soprattutto se ha la possibilità di confrontarsi con i
loro genitori. Questi ultimi non possono prescindere dall’apporto degli insegnanti per conoscere le
25
abitudini, le risorse personali e le potenzialità dei propri figli. Gli alunni non possono essere educa-
ti a settori, ma in modo globale, così da poter crescere come persone capaci di compiere scelte au-
tonome e ponderate.
L’ENTE LOCALE
Insieme la scuola e l’Ente locale cercano di rispondere efficacemente alle richieste di educazione e
di formazione che provengono dagli alunni e dalle loro famiglie, traducendo gli stessi in reciproci
impegni, attraverso un percorso di compartecipazione delle parti e nel rispetto delle rispettive
competenze. L’Istituto Comprensivo Pian del Bruscolo, in accordo con i Comuni e l’Unione dei Co-
muni promuove un’azione formativa potenziata in quanto integrata nel territorio d’appartenenza.
L’Ente Locale contribuisce a finanziare progetti, attività, provvede alla sicurezza e alla manutenzio-
ne degli ambienti, assicura una serie di servizi quali la mensa e i trasporti.
Il nostro Istituto stipula accordi con i Comuni di Colbordolo, Tavullia e S. Angelo in Lizzola anche re-
lativamente a percorsi educativi finalizzati all’integrazione dei bambini diversamente abili che pre-
vedono l’intervento dell’educatore durante le ore dell’attività scolastica.
Gli enti locali organizzano inoltre l’attività dei centri di aggregazione, compresa quella specifica che
prevede forme di supporto nello studio e degli educatori domiciliari, che operano con i singoli
bambini.
A.S.U.R.
Al fine di migliorare l’inserimento degli alunni diversamente abili e promuoverne l’autonomia è co-
stante la collaborazione con gli specialisti che arricchiscono i propri interventi con una serie di
proposte formative.
Per ciascun alunno in difficoltà, la scuola in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti
dell’Asur del territorio predispone un adeguato “Piano Educativo Individualizzato”, finalizzato al
pieno sviluppo delle proprie potenzialità.
A livello d’Istituto è istituito un gruppo, GLH, costituito da alcuni docenti dei vari ordini di scuola,
da docenti di sostegno e da rappresentanti dei genitori.
26
B I S O G N I F O R M A T I V I D E G L I A L U N N I
I RAPPORTI INTERPERSONALI
Gli alunni sono in grado di instaurare buone relazioni con i coetanei e con gli educatori solo se gui-
dati. La popolazione dei comuni da cui provengono gli alunni è costituita in gran parte da persone
provenienti da realtà territoriali e culturali diverse pertanto risulta più difficoltoso stabilire delle
relazioni di amicizia. In questa situazione la famiglia tende a proteggere più che avviare
all’autonomia. Inoltre sta fortemente aumentando il bisogno di primeggiare a tutti i costi, questo
determina nei bambini la difficoltà ad accettarsi e determina il sorgere di gruppi selettivi e antago-
nisti.
Il ruolo della scuola deve quindi risultare determinante per i bambini ai fini dell’aggregazione,
dell’integrazione e della crescita in una società che sappia rispettare le differenze e il pluralismo,
garantendo non solo la formazione ma anche una costante cornice educativa al gruppo.
L’ATTEGGIAMENTO DELLE FAMIGLIE NEI CONFRONTI DELLA SCUOLA
Nel nostro contesto socio-economico la cultura è vista più come strumento di promozione sociale
e di qualificate scelte professionali che come valore in sé. La famiglia non sempre si pone come
soggetto attivo nel processo educativo dei figli anche perché spesso non dispone di risorse ade-
guate per un valido aiuto. Sta aumentando, anche in conseguenza dei cambiamenti sociali in atto,
l’atteggiamento di delega delle famiglie nei confronti della scuola e delle altre agenzie educative
del territorio. E’ comunque possibile affermare che in generale le famiglie continuano ad essere
abbastanza vicine alla scuola e collaborative anche se spesso si conferma come sola in grado di
svolgere un ruolo propositivo e di stimolo, soprattutto quando si tratta dell’assunzione condivisa
delle responsabilità educative.
Il nostro Istituto, in questo senso, propone una cornice valoriale solida, strutturata e condivisa con
le famiglie (attraverso una rete di azioni integrate) e che rappresenta lo sfondo integratore di tutte
le proposte culturali offerte ai bambini.
LA COMUNICAZIONE
Esiste una prevalente tendenza dei bambini a ricevere in modo passivo e completamente acritico
le comunicazioni, in particolare dai mass-media. I principali mezzi di informazione tendono ad oc-
cupare uno spazio sempre più ampio nella loro vita quotidiana, rappresentando quindi un posto di
rilievo nello sviluppo della personalità, nella formazione del pensiero e nella costruzione di concet-
ti che regolano il loro mondo di idee.
27
Anche nella realtà in cui opera l’Istituto, i mass-media sostituiscono la comunicazione interperso-
nale, riservando quindi poco spazio alla comunicazione dei bambini con gli adulti e a quella tra i
coetanei.
Conseguenze importanti si rilevano anche a livello della produzione linguistica: gli alunni usano
sempre più una lingua impoverita dal punto di vista lessicale, con strutture sintattiche e grammati-
cali che richiamano le forme dialettali e gli stereotipi comunemente usati dai mass-media. Sono
evidenti i segni della mancanza di organicità propri della logica comunicativa e di confusione nelle
scelte linguistiche in riferimento a determinati contesti.
Le difficoltà relative all’espressione verbale sono determinate, oltre che dall’uso del dialetto, an-
che dalla scarsa abitudine alla lettura e all’argomentazione che caratterizza la gran parte delle fa-
miglie.
Proprio per questo motivo la scuola deve recuperare il ruolo peculiare che le compete, aiutando i
bambini ad esprimere e gestire le emozioni e riservando loro attenzione ed ascolto. Deve inoltre
collaborare all’organizzazione e alla gestione gli input informativi e conoscitivi che giungono dai
mezzi di comunicazione in maniera indiscriminata e confusa, sviluppando capacità di decodifica dei
vari tipi di messaggio e abilità critiche.
LA COSTRUZIONE DELLE COMPETENZE
La situazione che definisce gli alunni della nostra scuola è analoga a quella di tante altre realtà e in
particolare si riscontra, tra gli alunni, il venir meno della motivazione all’agire scolastico e,
dall’altra parte, l’incapacità di una scuola rigida a trovare percorsi personalizzati che possano an-
dare incontro alle diversità: delle personalità, delle esperienze pregresse, delle intelligenze e degli
stili cognitivi. L’ambiente culturale e sociale del territorio, le diverse provenienze ed esperienze
famigliari e sociali, l’aumento rapido degli alunni immigrati, il livello culturale delle famiglie,
l’abitudine o meno alla lettura e alla discussione e la frequentazione di ambienti culturali incidono
sulle modalità di apprendimento dei bambini.
Da questo la necessità del nostro Istituto di costruire percorsi di apprendimento personalizzati che
offrano a tutti la possibilità di raggiungere un livello adeguato di padronanza nelle competenze di
base che caratterizzano il profilo in uscita di ciascun alunno da ogni ordine di scuola.
La Legge sull’autonomia e la riforma del sistema scolastico nazionale in atto insistono su questo
aspetto e la nostra scuola, per dare risposte alle differenti forme di apprendimento degli alunni,
organizza l’insegnamento in maniera diversificata anche con attività strutturate in gruppi, a classi
aperte e comunque privilegiando la modalità offerta dalla didattica del laboratorio. Tutti i progetti
che caratterizzano l’Istituto sono finalizzati ad incrementare la motivazione all’apprendimento.
28
T A P P E P R I N C I P A L I D E L P E R C O R S O Q U A L I T À
Il percorso ha avuto inizio nell’anno scolastico 2005/2006 attraverso la partecipazione al corso
AeQua con oggetto gli apprendimenti di base per l’introduzione della Qualità nella scuola. Ha avu-
to la durata complessiva di 48 ore in presenza, alle quali sono da aggiungere un numero di circa 10
ore di attività di gruppo, svolte nella sede di Pian del Bruscolo per portare a termine le attività la-
boratoriali del secondo modulo.
Insieme abbiamo utilizzato i primi strumenti della qualità e portato avanti le prime sperimentazio-
ni sia a livello di grande - gruppo “Scuola Secondaria di primo grado” sia a livello di gruppo ristret-
to “Istituto Pian del Bruscolo”.
Il lavoro si è centrato particolarmente sugli indicatori di qualità, sui bisogni dell’utenza, sui processi
e sulle procedure, elementi chiave per la stesura di una Carta della Qualità che, oltre ad essere in
coerenza con la mission indicata nel POF della nostra scuola, potesse essere conforme al modello
descritto nella norma UNI EN ISO 9001/2000 .
L’esperienza continuata nell’anno scolastico 2006/07 ha permesso al nostro Istituto
l’accreditamento con Decreto della Regione Marche del 31/07/2007.
L’accreditamento, in seguito, è stato confermato anche per l’anno 2011/2012.
29
O R G A N I G R A M M A D E L L A S C U O L A
30
F U N Z I O N I S T R U M E N T A L I A L P I A N O D E L L ’ O F F E R T A F O R M A T I V A
AREA 1: GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA:
docenti : Arduini Sabrina (primaria) Centioni Jessica (primaria), Luchetti Loretta (secondaria)
- Analisi delle richieste di opportunità formative espresse da studenti, operatori
scolastici, famiglie e territorio.
- Rilevazione dei bisogni per la gestione del piano annuale di formazione e di aggiornamento.
- Raccolta dei progetti formulati dalle varie componenti dell’utenza scolastica ai fini della
formazione degli alunni.
- Coordinamento delle attività relative alla realizzazione del POF ed elaborazione del
documento conclusivo del POF.
- Referenza per il Piano dell’Offerta Formativa e cura della diffusione del POF stesso alle
famiglie e all’Ente locale.
- Revisione ed aggiornamento del Regolamento d’Istituto, del Patto Formativo, della Carta
dei Servizi e altra documentazione inerente l’organizzazione scolastica.
- Predisposizione e somministrazione di strumenti per la valutazione delle attività del POF e
per l’autoanalisi d’Istituto
- Raccolta, tabulazione e diffusione dei dati.
- Mantenimento dei rapporti con la segreteria per gli aspetti gestionali e finanziari.
AREA 2: INTEGRAZIONE E SERVIZI PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI:
docenti: Rossi Marcella (secondaria) Colarizi Elisa (primaria)
- Referente per il C.T.I. (consulenza ai docenti in relazione ad alunni con difficoltà di
apprendimento).
- Promuovere e coordinare iniziative concernenti il benessere dei docenti (anche attraverso
l’accoglienza di quelli nuovi) e degli alunni.
- Proporre rinnovati rapporti educativi sia sul piano disciplinare che sul piano emotivo
motivazionale, metodologie didattiche e di apprendimento cooperativo coinvolgenti e
costruttive.
- Predisposizione di itinerari didattici alternativi, eventuale segnalazione, su autorizzazione
dei genitori, all’Unità Sanitaria Locale per concordare l’intervento con tali operatori.
- Coordinamento delle attività di recupero, sostegno e potenziamento allo scopo di
prevenire il disagio, ridurre l’insuccesso scolastico e valorizzare l’eccellenze.
- Progettazione e coordinamento per la realizzazione di percorsi interculturali nell’Istituto.
31
- Coordinamento del Gruppo H, GLH e Commissione H.
- Realizzazione di progetti relativi alle attività per alunni diversamente abili in collaborazione
con enti esterni.
AREA 3: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO:
docenti: Casati Laura (secondaria) Cangini Enrica (primaria)
- Promuovere, pianificare e coordinare le attività di raccordo e continuità tra i vari ordini.
- Coordinamento e gestione delle attività di orientamento per l’Istituto.
- Organizzazione dei curricoli verticali.
32
F I G U R E D I S I S T E M A
PRIMO COLLABORATORE FUNZIONI VICARIALI ESONERO
DALL’INSEGNAEMNTO
- Sostituzione del D.S. reggente quando non è presente in sede o in caso di assenza
- Predispone l’orario delle lezioni per la sede di Pian del Bruscolo;
- Partecipa ai lavori di programmazione dell’Attività di Istituto;
- Cura il rapporto con le Famiglie degli A-lunni e svolge funzioni di raccordo tra fa-miglie, alunni e docenti
- Svolge azione di supporto ai coordinatori di plesso per gli aspetti gestionali (es: sosti-tuzioni, rapporti tra le diverse figure …)
- Attività di raccordo con enti, associazioni, esperti (rapporti tra scuola ed extrascuola)
- Cura gli aspetti logistico-organizzativi della regolare vita scolastica e in occasioni di particolari progetto e/o attività
- Organizza la sostituzione dei docenti as-senti per la scuola secondaria;
- Predispone il calendario dei Consigli di classe sulla base del Piano annuale.
- Tiene i rapporti con il Personale della scuo-la ( docenti, assistenti amministrativi, DSGA, collaboratori scolastici)e coordina le attività interconnesse
- Presiede quando necessario i consigli di in-tersezione, interclasse, classe in caso di as-senza del DS
- Accoglie i nuovi docenti - Predisposizione e raccoglie gli strumenti
per la programmazione e la documenta-zione delle attività, per la valutazione degli alunni, per la verifica
COMIRATO CRISTINA
33
SECONDO COLLABORATORE
- Sostituzione del D.S. in caso di assenza o di indisponibilità dell’altro collaboratore.
- Organizza la sostituzione dei docenti as-senti per la scuola secondaria;
- Coordina le attività didattiche; - Affianca il Dirigente Scolastico nelle azioni
gestionali legate alle scelte didattiche, me-todologiche e organizzative finalizzate al miglioramento della qualità del servizio;
- Svolge attività di raccordo tra le funzioni strumentali e le affianca per la revisione e l’adeguamento del POF in base ai bisogni formativi e alle normative vigenti;
- Presiede quando necessario i consigli di
classe, interclasse, intersezione in caso di assenza del 1°collaboratore
- Svolge attività di rappresentanza con enti, associazioni, scuole del territorio (rapporti tra scuola ed extrascuola) in caso di assen-za o di indisponibilità del DS o del 1° colla-boratore.
- Cura il rapporto con le Famiglie degli A-lunni e svolge funzioni di raccordo tra fa-miglie, alunni e docenti
- Cura i rapporti con i responsabili di classe e i dipartimenti della scuola secondaria;
- Assiste e coordina i responsabili di proget-to nelle varie fasi;
- E’ referente, su incarico specifico per la va-lutazione esterna, l’utilizzo delle nuove tecnologie e per la qualità
CACIOPPA CRISTIANA
COORDINATORE DI INFANZIA E PRIMARIA
- Coordina le attività progettuali di Istituto - Facilità la condivisione e le scelte didatti-
che e metodologiche - Funge da supporto ai docenti dei due ordi-
ni di scuola - Facilita la comunicazione e la diffusione di
informazioni tra i plessi
BRIENZA LAURA
34
COORDINATRICI PRIMARIA DI BOTTEGA COORDINATRICI PRIMARIA DI PADIGLIONE COORDINATRICE INFANZIA DI MONTEFABBRI COORDINATRICI INFANZIA DI BOTTEGA COORDINATRICI INFANZIA DI PADIGLIONE
Affiancano il D.S. e i due collaboratori nella parte organizzativo-gestionale nella predispo-sizione del lavoro per gli oo.cc. e su delega del collegio docenti e del D.S. sulle seguenti mate-rie:
- Stesura Piano annuale attività funzio-nali all’insegnamento
- Gestione brevi permessi, cambi di tur-no e modifiche provvisorie orari dei docenti
- Modalità di gestione dei plessi (orari, spazi comuni, piano sostituzioni…)
- Presiedono il consiglio di Intersezio-ne/Interclasse in caso di assenza o di indisponibilità del DS
- Curano l’organizzazione e la gestione del plesso di appartenenza mantenen-do i contatti con la Segreteria e con la Dirigenza ;
in particolare: - coordinano le attività didattiche curri-
colari ed extracurricolari; - controllano che vengano rispettati gli
orari di servizio del personale e quelli di ingresso e di uscita degli alunni;
- rappresentano la dirigenza nel rappor-to con le famiglie;
- fanno rispettare il Regolamento di Isti-tuto;
- affiggono all’Albo tempestivamente le comunicazioni;
- catalogano progressivamente in un ap-posito registro le comunicazioni inter-ne.
BRIENZA CENTIONI TIBONI BIAGIARELLI PASQUI UGUCCIONI SIMONE
35
O R G A N I E S E C U T I V I D E L L ’ I S T I T U T O CONSIGLIO DI ISTITUTO
COMPONENTE GENITORI COMPONENTE DOCENTI COMPONENTE ATA
Signorotti Loredana Rossi Marcella Ugolini Milena
Pontellini Patrizia Comirato Cristina Zagaglia Armando
Massarini Eros Cacioppa Cristiana
Mariotti Luigi Maccaroni Morena
Ancori Cinzia Brienza Laura
Conti Monica Ugolini Patrizia
Falasco Giorgia Biagiarelli Beatrice
Filippini Graziella
PRESIDENTE: MARIOTTI LUIGI
VICEPRESIDENTE: MASSARINI EROS
SEGRETARIO: BRIENZA LAURA
GIUNTA ESECUTIVA
COMPONENTE GENITORI COMPONENTE DOCENTI COMPONENTE ATA
Pontellini Patrizia Cacioppa Cristiana Zagaglia Armando
Conti Monica
COMPONENTE DI DIRITTO: LISOTTI ROBERTO (DIRIGENTE SCOLASTICO)
COMPONENTE DI DIRITTO: CANGINI IMERA (DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI)
36
P R I N C I P I F O N D A M E N T A L I
FONTE DI ISPIRAZIONE FONDAMENTALE: ARTICOLI 3 – 33 – 34 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
PRINCIPI FONDAMENTALI
IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ
UGUAGLIANZA NELLA DIVERSITÀ
ACCOGLIENZA
OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA
UGUAGLIANZA:
Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi ri-
guardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-
economiche. La Scuola promuove il dialogo e la convivenza costruttiva tra soggetti appartenenti a
culture diverse. Il riconoscimento delle differenze si colloca in un quadro di ricerca delle somiglian-
ze.
La pari opportunità formativa verrà garantita attraverso:
- l’adozione di criteri collegiali nell’assegnazione degli alunni alle classi che tengano conto
della necessità pedagogica di favorire la socializzazione e l’integrazione culturale.
- Sostegno psico-pedagogico o, se possibile finanziario, agli alunni in difficoltà in collabora-
zione con gli Enti locali e con il Servizio Sociale.
37
- La scelta di avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica. Agli alunni che
non si avvalgono del suddetto insegnamento sono offerte le possibilità previste dalla nor-
mativa vigente.
IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ:
I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità.
La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, garanti-
sce, per quanto possibile, la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche
in situazione di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in
applicazione delle disposizioni contrattuali in materia. In caso di interruzione o sospensione del
servizio per motivi imprevisti, la scuola adotta misure volte ad arrecare minor disagio possibile,
con l’impegno di una tempestiva informazione.
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE:
La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del
servizio, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento di questi ultimi, con parti-
colare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali. Particolare impegno è previsto
nell’affrontare le problematiche relative ai bambini in situazione di handicap o di svantaggio socio
culturale, disagio psicologico e/o familiare e per sostenere l’esperienza della convivenza da parte
dei bambini stranieri.
Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi
dello studente.
DIRITTO E DOVERE ALLO STUDIO:
Il diritto/dovere allo studio, il proseguimento degli studi superiori e la formazione professionale
sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolasti-
ca da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano fra loro in modo funzionale ed organi-
co.
PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA:
Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione del P.O.F.,
attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigen-
ti. L’Istituzione scolastica, con la collaborazione degli Enti Locali, si impegna a favorire le attività
38
extrascolastiche che realizzino la funzione educativa della scuola come centro di promozione cul-
turale, sociale e civile.
L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si impernia su crite-
ri di efficienza, di efficacia e flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività
didattica e dell’offerta integrata anche in ordine alle attività opzionali-facoltative.
La scuola garantisce ed organizza l’aggiornamento del personale in collaborazione con le istituzioni
ed enti culturali.
Per le classi terze i docenti, il Dirigente Scolastico e Presidente di Commissione esame stendono un
documento che accerti il livello delle competenze in uscita degli studenti.
LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE:
Il Piano di lavoro programmato annualmente da ciascun docente nell’ambito dei parametri offerti
dalla documentazione nazionale vigente assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei do-
centi e garantisce i diritti e la formazione dell’alunno, ne facilita le potenzialità evolutive e contri-
buisce allo sviluppo armonico della personalità, perseguendo gli obiettivi formativi e specifici na-
zionali e comunitari.
L’esercizio della libertà d’insegnamento si fonda sul presupposto della conoscenza aggiornata delle
teorie psico-pedagogiche, delle strategie didattiche, delle moderne tecnologie educative e sul con-
fronto collegiale con altri operatori. L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno-
dovere per tutto il personale scolastico.
39
C R I T E R I D I F O R M A Z I O N E D E L L E S E Z I O N I E D E L L E C L A S S I
Nel pieno rispetto di quanto sopra definito, l’istituto esplicita i criteri per la formazione delle
classi:
CRITERI FORMAZIONE SEZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA
Tutti i bambini nuovi iscritti sono distribuiti nelle sezioni seguendo i seguenti criteri:
• età cronologica del bambino
• sesso (maschi-femmine)
• uguale numero di iscritti nelle sezioni
• iscrizione dei fratelli in sezioni diverse, salvo diversa esplicita richiesta dei genitori
• eventuale passaggio di informazioni nido-infanzia
Si tenga presente che nelle prime settimane di scuola le sezioni potrebbero subire delle va-
riazioni per problemi di gestione ed organizzazione.
CRITERI FORMAZIONE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA
Si cercherà di formare classi eterogenee nel loro interno ed omogenee tra loro sulla base dei
seguenti criteri:
Le informazioni sui singoli alunni saranno assunte tramite fascicolo personale - colloqui con i
docenti di Scuola dell’Infanzia - colloqui con i genitori
a) variabili: maschi/femmine ed età ( primo semestre e secondo semestre)
b) provenienza Scuole dell’Infanzia (gruppi divisi circa a metà)
c) le classi dove saranno inseriti gli alunni disabili possono essere costituite con un numero
inferiore di alunni rispetto ai 25
d) per i gemelli, l’orientamento è di separarli, salvo diversa esplicita richiesta dei genitori
In ultima analisi eventuali richieste formulate dai genitori ai docenti dell’infanzia, potranno
essere prese in considerazione solo in rapporto ad esigenze educative.
CRITERI DI FORMAZIONE CLASSI PRIME SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
1. Le classi, per quanto possibile, sono formate da un numero omogeneo di alunni.
2. Le classi con alunni diversamente abili sono costituite nel rispetto della vigente normativa e
compatibilmente con l’organico assegnato.
3. Gli alunni provenienti dalla stessa scuola elementare e/o plesso, verranno suddivisi in sotto-
gruppi omogenei in considerazione di:
a. Classe di appartenenza
b. Fasce di rendimento
40
c. Luogo di provenienza
d. Indicazioni degli insegnanti in merito a particolari situazioni relazionali
4. Su richiesta della famiglia è concessa l’iscrizione in un’altra sezione da quella frequentata
dal fratello/sorella, altrimenti, di norma fratelli/sorelle sono inseriti nella stessa sezione per
consentire l’utilizzo dei libri di testo già in possesso.
5. Ad ogni gruppo-classe così formato, anche sulla base alla scelta della seconda lingua stra-
niera, verrà abbinata per sorteggio la sezione di appartenenza.
6. Gli alunni trattenuti vengono iscritti d’Ufficio nella stessa sezione, salvo in caso di specifica
e motivata richiesta da parte del genitore o qualora il numero degli allievi della classe che
accoglie dovesse superare quello legalmente possibile o in considerazione di particolari e-
sigenze didattiche.
7. Non vengono considerate, nella formazione delle classi, eventuali richieste delle famiglie,
eccetto che per gravi e comprovati motivi.
MODALITÀ DI ACCESSO ALLA CLASSE PRIMA DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE DELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Accedono al corso ad indirizzo musicale gli alunni che superano l’esame di ammissione (mese feb-
braio), per un massimo di 24 alunni.
I contenuti sono:
- riconoscimento di più suoni simultanei,
- identificazione dell’altezza di un suono in relazione ad uno precedente,
- canto di brevi melodie o intonazione di alcune note ascoltate alla tastiera,
- riproduzione di cellule ritmiche mediante l’uso delle mani e della voce.
I criteri oggetto di valutazione sono:
- percezione melodica
- percezione e riproduzione ritmica
- coordinazione psico-motoria
- attitudine fisica allo studio dello strumento.
Le modalità di svolgimento dell’esame sono:
- presenza contemporanea di tutta la commissione durante la prova,
- svolgimento dell’esame nella stessa giornata fino al massimo consentito dei ragazzi esami-
nabili,
- espletamento della prova di un solo candidato alla volta,
- compitazione della tabella di valutazione dopo l’esame di ogni singolo candidato.
41
A S S E G N A Z I O N E D E I D O C E N T I D E L L ’ I S T I T U T O A L L E C L A S S I E S E Z I O N I
I criteri che il Dirigente Scolastico seguirà nell'assegnazione dei docenti alle classi sono in ordine di
priorità:
- Continuità didattica: la continuità didattica non può essere considerata criterio assoluto,
ma va rapportata al criterio prioritario del buon andamento scolastico e alle richieste per-
sonali dei docenti. Nel riferirsi al criterio di continuità il D.S. valuterà le competenze profes-
sionali del docente e le condizioni di compatibilità ambientale (con specifico riferimento al
rapporto alunni docenti, docenti-docenti, docenti-genitori).
- Attitudini e competenze particolari dei docenti.
- Disponibilità dei docenti per specifiche attività.
42
L I N E E P E D A G O G I C H E D I R I F E R I M E N T O P E R L ’ I S T I T U T O
In riferimento alla normativa ministeriale vigente relativa al testo delle Indicazioni per il curricolo
per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione (Agosto 2007), l’Istituto pone al centro
del proprio progetto educativo i concetti di CENTRALITÀ DELLA PERSONA, di NUOVA
CITTADINANZA e di NUOVO UMANESIMO, dai quali fa derivare il proprio impianto organizzativo,
culturale, pedagogico e didattico.
43
F I N A L I T À E D U C A T I V E Le finalità educative e formative a cui tende l’Istituto sono:
FINALITÀ EDUCATIVE
CONOSCENZA DI SÉ
RELAZIONE CON GLI ALTRI
ORIENTAMENTO
Sa riconoscere e gestire gli aspetti della propria esperienza motoria-emotiva-relazionaleSa esprimere un personale modo di essereSa interagire con l'ambiente influendo positivamente
Sa riconoscere i valori che esprimono la convivenza civile e porli alla base di ogni sua valutazione di sé e degli altri.Sa essere disponibile alla collaborazione e interagisce con gli altri in un processo armonico e costruttivo.
Sa riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita.Sa elaborare un proprio progetto di vita in modo dinamico ed evolutivo.Sa conferire senso alla vita al di là delle problematiche attuali.
44
O R G A N I Z Z A Z I O N E D E L C U R R I C O L O Il curricolo è la sintesi progettuale delle condizioni pedagogiche, didattiche e organizzative attuabi-li entro i criteri di base stabiliti a livello nazionale (Nuove Indicazioni) ed europeo (Conferenza di Lisbona) e allo stesso tempo contestualizzate con le effettive richieste, esigenze, strumenti e risor-se del territorio, degli enti locali, delle famiglie, dei docenti e degli alunni, ovvero di tutta la comu-nità educativa. L’organizzazione dell’Istituto è progettata in termini di progressione nello sviluppo della persona, nelle conoscenze e nelle competenze acquisibili dagli alunni, in una prospettiva verticale dell’insegnamento, dalla scuola dell’infanzia, attraverso la scuola primaria, fino a giungere al ter-mine della scuola secondaria di primo grado. I criteri di riferimento comuni che il Collegio si è dato sono i seguenti:
- Collegamento forte e coerente tra le scelte educative e metodologiche individuate nel POF e la programmazione di classe e sezione.
- Impegno comune dei docenti nel rendere essenziali i contenuti, considerati non come ac-cumulo di informazioni ma come veicoli indispensabili per la formazione di strumenti con-cettuali (prima a un livello operativo – concreto, poi sempre più strutturato) finalizzati alla riflessione, all’organizzazione, all’agire ed interagire nei diversi contesti.
- Attenzione nel diversificare le metodologie didattiche in base alle singole modalità di ap-prendimento e ai diversi stili cognitivi, affinché a ciascuno sia garantito il successo formati-vo.
- Progettazione dell’attività didattica tenendo presenti: - i traguardi stabiliti al termine di ogni ordine di scuola, a livello ministeriale, per lo svi-
luppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento; - le attività educative e didattiche, i metodi e le soluzioni organizzative necessarie per
concretizzare gli obiettivi di apprendimento; - le modalità con cui verificare il conseguimento di tali obiettivi al fine di raggiungere i
traguardi. ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA: E’ garantita la parità di diritti fra coloro che seguono l’insegnamento della religione cattolica e chi ha optato per la scelta dell’attività alternativa. E’ consentito ai genitori di modificare la propria scelta da un anno scolastico all’altro o al termine del primo quadrimestre. Inoltre è consentito per questi alunni, compatibilmente con l’orario delle lezioni e su richiesta della famiglia, l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata. Le attività alternative, garantite nelle scuole dell’Istituto Comprensivo, prevedono interventi di re-cupero, consolidamento e arricchimento linguistico, che possono essere organizzati per gruppi di alunni anche appartenenti a classi diverse.
45
O R G A N I Z Z A Z I O N E D E L C U R R I C O L O A L I V E L L O O P E R A T I V O
Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le di-
scipline e le aree disciplinari nella scuola del primo ciclo.
OBIETTIVI DIAPPRENDIMENTO
CAMPI DI ESPERIENZA(INFANZIA)
DISCIPLINE ‐ AREE DISCIPLINARI(PRIMARIA ‐ SECONDARIA)
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
Linguaggi, creatività, espressione
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
LINGUISTICO ‐ ARTISTICO ‐ ESPRESSIVA‐ Italiano‐ Lingue comunitarie‐ Musica‐ Arte e immagine‐ Corpo movimento sport
STORICO ‐ GEOGRAFICA‐ Storia‐ Geografia‐ Cittadinanza e Costituzione
MATEMATICO ‐ SCIENTIFICA ‐ TECNOLOGICA‐ Matematica‐ Scienze naturali e sperimentali‐ Tecnologia
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO MEDIAZIONE DIDATTICA
CONOSCENZECAPACITÀ
ABILITÀ
COMPETENZE
46
DETTAGLIO ORGANIZZATIVO DEL MONTE ORARIO SCUOLE PRIMO CICLO
SCUOLA PRIMARIA DI BOTTEGA
I classe
II classe
III classe
IV classe
V classe
Lingua italiana 9 9 7 7 7
Matematica 6 6 7 7 7
Lingua inglese 1 2 3 3 3
Storia 1 1 2 2 2
Geografia 1 1 1 1 1
Scienze 1 1 1 1 1
Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1
Arte e immagine 2 2 1 1 1
Scienze motorie 2 1 1 1 1
Religione/Attività alternative 2 2 2 2 2
Laboratorio 3 3 3 3 3
Totale 30 30 30 30 30
Mensa tempo prolungato 5 5 5 5 5
Dopo mensa tempo prolungato 5 5 5 5 5
SCUOLA PRIMARIA DI PADIGLIONE
I classe
II classe
III classe
IV classe
V classe
Lingua italiana 9 9 7 7 7
Matematica 6 6 7 7 7
Lingua inglese 1 2 3 3 3
Storia 1 1 2 2 2
Geografia 1 1 1 1 1
Scienze 1 1 1 1 1
Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1
Arte e immagine 2 2 1 1 1
Scienze motorie 2 1 1 1 1
Religione/Attività alternative 2 2 2 2 2
Laboratorio 1 1 1 3 3
Totale 28 28 28 30 30
47
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
I II III classi
Lingua italiana 6
Matematica 4
Prima lingua (inglese) 3
Seconda lingua (francese o spagnolo) 2
Storia, cittadinanza e costituzione 2
Geografia 1
Scienze 2
Tecnologia e informatica 2
Musica 2
Arte e immagine 2
Scienze motorie 2
Religione/Attività alternative 1
Approfondimento materie letterarie (Geografia) 1
TOTALE 30
48
T I P O L O G I A D E L L E A T T I V I T À D I D A T T I C H E P R O P O S T E Ad una progettazione didattica organizzata per classi ed importata in modo tradizionale secondo
lo schema della lezione frontale il Collegio Docenti propone, in alternativa, un’articolazione di atti-
vità diverse per potenziare la diversità delle intelligenze e la molteplicità dei modi di apprendere e
degli stili cognitivi.
49
M E T O D O L O G I E
La metodologia didattica che il Collegio Docenti propone per promuovere l’apprendimento unita-
rio dell’alunno è così articolata:
METODOLOGIA
UNITARIAMOTIVANTE
PERSONALIZZATA
Per una didattica
Lezione frontale
Metodo deduttivo
Metodo induttivo
Metodo cooperativo
Cooperative Learning
Problem solving
Laboratorio Recupero Sviluppo
Apprendimento
Metodo operativo
Metodo scientifico
Lezione dialogata
Qualsiasi altra forma di mediazione didattica è, non solo consentita, ma rientra nella libertà di in-
segnamento del profilo professionale del docente.
50
METODOLOGIA LABORATORIALE Il laboratorio, inteso non solo come utilizzo di spazi funzionali ad attività pratiche, ma come vera e propria modalità di lavoro progettata e realizzata con i bambini nell’ambito delle discipline currico-lari, rappresenta una delle metodologie didattiche da preferirsi. Le Indicazioni Nazionali per il curricolo, in questo senso sottolineano la necessità di sviluppare il senso dell’esperienza a partire dalla scuola dell’infanzia. Il fare concretamente “… promuove il sen-
so di responsabilità che si traduce nel far bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere
cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano sia naturali che sociali”1.
La scuola dell’infanzia forma gli alunni attraverso percorsi strutturati in forma di laboratorio attra-verso quella che è la didattica organizzata in “campi di esperienza”. La scuola primaria e quella secondaria, oltre a coinvolgere l’allievo con modalità di lavoro che si applicano costantemente allo scopo di incoraggiare la sperimentazione e la progettualità, il fare, l’agire pensato, organizzato e condiviso, propongono una serie di attività opzionali facoltative, in orario pomeridiano. Queste attività sono educative e funzionali al percorso di crescita del bambino, che assieme alla famiglia sceglie di poter usufruire di un’offerta formativa più amplia.
1 Ministero della Pubblica Istruzione, Indicazioni per il curricolo, Roma, settembre 2007, op. cit. pag. 41
51
C O M P E T E N Z E
I docenti dell’Istituto Comprensivo “Pian del Bruscolo” adottano i traguardi per lo sviluppo delle
competenze, così come descritti nella vigente normativa ministeriale.
Pertanto organizzano il progetto educativo e formativo, che si delinea per mezzo dei campi
d’esperienza, delle discipline e dei raggruppamenti per aree disciplinari, a partire dalle competen-
ze che devono essere raggiunte in uscita dagli alunni.
Per “competenza” si indica “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità perso-
nali, sociali, metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o per-
sonale. La competenza viene individuata in termini di responsabilità e autonomia”2.
La padronanza ad un livello assoluto e stabile della competenza non è possibile, è in continua evo-
luzione.
Poiché la competenza si possiede ma non la si raggiunge mai in pieno, sono stati già individuati dal
Ministero dei traguardi nello sviluppo delle competenze in uscita dalle scuole dell’infanzia, prima-
ria e secondaria di primo grado che corrispondono a livelli di padronanza, sempre possibili di mi-
glioramento. Sulla base di questi si imposterà anche la documentazione relativa alla certificazione
emessa da codesto Istituto per gli alunni al termine della scuola secondaria di primo grado.
Per ulteriori e più specifici approfondimenti si rimanda al testo “Indicazione per il curricolo, per la
scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione”, Roma, settembre 2007.
2 Nuovo obbligo di istruzione, Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, Firenze 2007
52
C O M P E T E N Z E T R A S V E R S A L I Il pieno sviluppo della persona, inteso come costruzione della personalità, di corrette e significati-ve relazioni con gli altri e di una interazione positiva con la realtà sociale e ambientale, presuppone l’acquisizione al termine dell’obbligo scolastico di alcune competenze chiave (individuate a livello europeo dalla Conferenza di Lisbona).
Imparare ad imparare Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione
Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio
Comunicare
Comprendere messaggi di diverso genere e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi e supporti, diversi. Rappresentare eventi, fenomeni, concetti, norme, procedure ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari
Collaborare e partecipare
Interagire in gruppo, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità e contribuendo all’apprendimento co-mune
Agire in modo autonomo e responsabile
Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale ri-conoscendo i limiti, le regole, le responsabilità
Individuare collegamenti e relazioni
Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, in-dividuando analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti
Acquisire ed interpretare l’informazione
Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi
53
C R I T E R I D I V A L U T A Z I O N E S T A B I L I T I D A L C O L L E G I O D O C E N T I
La valutazione degli alunni avviene nel rispetto delle indicazioni ministeriali ed in particolare del DPR n. 122 del 22 giugno 2009. La valutazione del percorso effettuato dall’alunno, che accompagna i processi di apprendimento, si attiene ai seguenti principi:
• Gradualità (accompagnando in itinere il processo di crescita e di apprendimento) • Sistematicità (attuata come controllo regolare al termine di ogni argomento trattato) • Partecipazione (conduce lo studente verso l'autovalutazione, fondamentale per il suo orientamen-
to) e si espleta attraverso le seguenti modalità: VALUTAZIONE INIZIALE (diagnostica): accerta i prerequisiti mediante prove di ingresso, osservazioni sistemati-che e controlli periodici espressi con il linguaggio della classificazione. Attraverso queste prove si valuta la situazione iniziale, ovvero le conoscenze possedute all'inizio del percorso di scuola primaria e di scuola se-condaria di primo grado. Conoscenza degli argomenti: lacune, imprecisione, scolasticità e approfondimen-to. Capacità di analisi dei testi: blocco (non conosce le forme e il significato/ solo se guidato passo…passo), riconosce in modo elementare e con sollecitazioni, autonomamente e con precisione, scompone costruzio-ni complesse e sa fare ipotesi su elementi nuovi. Capacità logico-semantiche: inferenze sempli-ci/elementari, inferenze complesse se guidati…, inferenze autonome e ragionamenti complessi e sistemati-ci. Capacità di esposizione: elementare, con lessico impreciso; dominanza italofona o dialettofona, urbana, rurale; meccanica ripetitiva; risposte brevi/ termini appropriati; ampia, ma poco organizzata; organica e fi-nalizzata. VALUTAZIONE IN ITINERE (formativa): valuta il grado di apprendimento nel corso di un itinerario didattico, permette di prevedere i rinforzi adeguati alle difficoltà riscontrate oppure attività di potenziamento. La va-lutazione formativa è quella periodica, attribuita dall’insegnante durante lo svolgimento delle attività pro-grammate ed ha lo scopo di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati. Gli strumenti utilizzati per la valutazione formativa sono molteplici, dipendendo anche dall’età dell’alunno:
• contributi personali degli alunni, elaborati, colloqui,.. • esecuzione di prove scritte/grafiche/motorie/musicali/,… • questionari • test • risposte dal banco • interrogazioni orali
Tale valutazione prevede:
• un accordo formativo, ovvero un accordo fra docenti/alunno/famiglia in merito alle conoscenze, competenze e capacità da mettere in gioco ai fini dei percorsi didattico-educativi da affrontare e ri-spettive valutazioni, misurative, diagnostiche, formative e certificative.
• l’accertamento dei cambiamenti, positivi o meno, conseguiti dalla classe e dai singoli alunni in ordi-ne a conoscenze, comprensione e applicazione.
• l’accertamento della crescita delle conoscenze, delle abilità nella comprensione e nell’applicazione e la verifica del conseguimento delle capacità di analisi sintesi e valutazione.
All’interno del piano progettuale ogni singolo docente dovrà indicare sia gli strumenti da utilizzare, sia i modi e i tempi di tale utilizzazione che devono essere coerenti con quelli dell'azione didattica. VALUTAZIONE FINALE (sommativa) La valutazione sommativa è quella che, su proposta di ciascun docente, è attribuita in sede di scrutinio quadrimestrale e finale. Si configura come il risultato di un processo continuo d’accertamento e di ricono-
54
scimento di un percorso di crescita del quale è guidato ad assumere consapevolezza lo stesso studente (deve essere esplicito e chiaro a ogni studente che cosa si misura, quando e perché. Il risultato di ogni prova deve essere chiaramente e regolarmente comunicato ad ogni diretto interessato per permettere all'alunno di prendere coscienza del proprio rendimento scolastico, dei progressi, dei propri limiti e delle proprie diffi-coltà). Si esprime in decimi e, nella scuola primaria è illustrata con giudizio analitico su livello globale di ma-turazione raggiunto (DL 137/08). Valuta i risultati dopo vari itinerari didattici, tenendo conto:
1. dell’analisi dei livelli di partenza di ciascun alunno, dei percorsi compiuti, dei progressi e dei livelli finali raggiunti;
2. della frequenza assidua delle lezioni (obbligo, in caso di assenza, di aggiornarsi autonomamente, at-traverso i compagni, sull’andamento delle lezioni e dei compiti assegnati);
3. della partecipazione attenta e attiva alle lezioni (studio delle lezioni, esecuzione dei compiti, cura e riordino del lavoro fatto in classe);
4. della condivisione e rispetto dell’accordo formativo; 5. della misurazione delle performance quotidiane, o dei risultati raggiunti dopo un modulo, dopo un
ciclo di lezione, mediante la scala dei valori numerici ed estimativi (raggiungimento degli obiettivi verificati con prove scritte/orali/pratiche, esiti ricavabili dai registri personali dei docenti relativa-mente a risultati conseguiti in ciascuna disciplina);
6. del raggiungimento degli obiettivi formativi trasversali; 7. dell’interesse ed impegno mostrati; 8. dell’esito delle attività scolastiche attivate quali corsi di recupero e potenziamento; 9. dell’analisi di situazioni extrascolastiche che possono aver influito sul processo di apprendimento
(condizioni socio-familiari, condizioni di salute, ...) e, nel caso di insufficienze in una o più discipline del processo globale di crescita in relazione al percorso scolastico e della possibilità di raggiungere gli obiettivi nel corso del successivo anno scolastico.
La valutazione avviene tenendo conto della crescita e dello sviluppo umano, culturale e civile degli alunni. La deliberazione di scrutinio ha finalità esclusivamente educative e formative. Ogni docente si assume la piena responsabilità delle informazioni che offre al Consiglio di classe e all'Interclasse per lo scrutinio. In riferimento alla scuola dell'Infanzia, è prevista una valutazione degli obiettivi di apprendimento, che vie-ne trasmessa ai docenti accoglienti nel passaggio alla scuola Primaria. In tale contesto sono presi in consi-derazione aspetti relativi ai campi d’esperienza.
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE E’ lo strumento finale di comunicazione del processo valutativo, consegnato ai genitori nei mesi di febbraio e giugno, integrato e preceduto da colloqui individuali. Il Collegio docenti individua come orientamento generale l’utilizzo di una scala che va da 4 a 10, fermo re-stando la normativa ministeriale che prevede l’utilizzo dell’intera scala in decimi (da 1 a 10).
VOTO PROFITTO ELABORATO SCRITTO-GRAFICO ELABORATO ORALE-PRATICO
4 Gravemente insufficiente
Elaborato superficiale e frammentario Esposizione-esecuzione
superficiale e frammentaria
5 Insufficiente Elaborato impreciso e/o incompleto Esposizione-esecuzione difficoltosa e/o
imprecisa e/o incompleta
6 Sufficiente Elaborato pertinente alla consegna e sostanzial-
mente corretto ed essenziale Esposizione-esecuzione pertinente ed essenziale
7 Discreto Elaborato chiaro e pertinente all’interno di ambi-
ti noti Esposizione-esecuzione
pertinente con linguaggio appropriato
8 Buono Elaborato approfondito e pertinente Esposizione-esecuzione
pertinente con padronanza di linguaggio
9 Ottimo Elaborato completo anche in situazioni nuove Esposizione-esecuzione
completa, disinvolta e personale
10 Eccellente Elaborato ampio e originale Esposizione personale, critica ed originale
55
In riferimento alla valutazione per la RC se non interverranno indicazioni ministeriali diverse ci si atterrà alla scala di giudizi utilizzata: non sufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo.
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del decre-to legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e dell'articolo 2 del decreto-legge, è espressa: a) nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione; b) nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge; il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione.
Obiettivi educativi: Rispetto delle regole - indicatori Rispetto delle regole esplicitate nei Regolamenti: 1.Patto di corresponsabilità educativa 2.Regolamento di Istituto Rispetto delle persone - indicatori 1.Cura della persona e del proprio linguaggio 2.Rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni e con il personale scolastico Rispetto verso l’ambiente - indicatori 1.Utilizzo responsabile delle strutture e del materiale della scuola 2.Utilizzo appropriato degli spazi comuni 3.Comportamento responsabile in ogni contesto scolastico ed extrascolastico Rispetto dei propri doveri di alunno - indicatori 1.Impegno e costanza nel lavoro scolastico 2.Uso responsabile del materiale proprio e altrui 3.Partecipazione attiva alle iniziative scolastiche comuni Griglia per la valutazione del comportamento I seguenti criteri costituiscono il punto di riferimento per la valutazione del comportamento dell’alunno, considerando l’intero periodo di frequenza alle attività scolastiche ed extrascolastiche.
10
Ha piena consapevolezza del rispetto delle regole. Costruisce relazioni interpersonali positive. Segue con interesse proficuo e costante l’attività di-dattica apportando contributi personali. Manifesta una significativa conquista dell’autonomia personale.
9 Comprende e rispetta le regole dei Regolamenti dell’Istituto. E’ corretto, disponibile e collaborativo verso adulti e compagni. Segue con costante impegno e proficuo interesse l’attività didattica.
8 Rispetta le regole esplicitate nei Regolamenti dell’Istituto. E’ corretto verso adulti e compagni. Accoglie positivamente le diverse proposte didattiche e si impegna con continuità.
7 Dimostra incostanza nel rispetto dei Regolamenti dell’Istituto, ma reagisce positivamente ai ri-chiami. Partecipa alle attività didattiche con discreto impegno e interesse.
6 Reagisce con scarsa consapevolezza ai richiami, ma complessivamente accetta le regole dei Rego-lamenti dell’Istituto. Partecipa alle attività didattiche con superficialità e impegno discontinuo
5 Non ha raggiunto gli obiettivi educativi esplicitati nei Regolamenti dell’Istituto e/o ha riportato gravi sanzioni disciplinari individuali.
56
I voti potranno subire variazioni in presenza di NOTE disciplinari trascritte sul registro di classe:
- Più sospensioni = 6/5 in condotta - Singola sospensione = 3 punti in meno - Ammonizione del D.S. = 2 punti in meno - Fino a due note sul Registro di classe = 1 punto in meno
CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME DI STATO
- Per gli alunni che hanno superato il numero di assenze consentite dalla normativa il Consiglio di
classe, per l’eventuale ammissione, procederà alla valutazione delle assenze per stabilire se le stes-se sono dovute a malattie e/o problemi particolarmente gravi a cui è andato incontro l’alunno nel corso dell’anno.
- Sono ammessi alla classe successiva e all’esame di stato gli alunni che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi sia in ciascuna disciplina di studio che nel comportamento.
- L’ammissione alla classe successiva è subordinata alla discussione nei singoli Consigli di Classe qua-
lora l’alunno presenti alcune materie con la valutazione inferiore al 6 (fino a 3 insufficienze si consi-glia comunque l’ammissione, da 4 a 5 insufficienze sarà ciascun consiglio a stabilire l’ammissibilità, con più di 5 insufficienze si consiglia la non ammissione).
- Viene data comunicazione alle famiglie, tramite lettera, delle materie nelle quali l’alunno non ha
raggiunto la sufficienza, qualora l’ammissione alla classe successiva avvenga per voto di Consiglio.
57
D O C U M E N T I I N T E G R A N T I
Costituiscono parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa anche i seguenti documenti, con-sultabili presso l’albo di ciascun plesso e nel sito della scuola.
- Piano annuale delle attività - Piano annuale uscite didattiche e viaggi di istruzione - Carta della Qualità - Protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri - Protocollo per l’accoglienza degli alunni diversamente abili - Criteri per la valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione - Piano didattico personalizzato per alunni DSA
58
P R O G E T T I
L’intera azione progettuale dell’Istituto è stata suddivisa in sei grandi macroaree in modo da ren-
dere maggiormente omogenea la progettazione stessa e da operare una razionale e funzionale di-
stribuzione delle risorse.
- Integrazione e Dimensione Interculturale:
Macroarea comprendente tutti i progetti finalizzati a promuovere il benessere a scuola di tutti gli
alunni, in modo particolare di quelli di recente immigrazione, di nuovo inserimento, con disagio e
diversamente abili.
- Accoglienza, Continuità e Orientamento:
Macroarea comprendente tutti i progetti finalizzati a favorire un positivo inserimento di tutti gli
alunni nelle scuole e a costruire rapporti di collaborazione con le famiglie attraverso dei momenti
di festa. Inoltre si vuole promuovere il rapporto di continuità didattica tra la scuola dell’infanzia, la
scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado e tra questa e la scuola secondaria di secon-
do grado, e fornire le informazioni e gli strumenti necessari per scelte consapevoli riguardanti il
futuro immediato e non degli alunni.
- Arricchimento Linguistico e Culturale:
Macroarea comprendente tutti i progetti finalizzati a fornire agli alunni conoscenze e abilità, com-
pletando, integrando, arricchendo quanto offerto dalla didattica curricolare, con particolare ri-
guardo all’educazione linguistica.
- Benessere e ambiente:
Macroarea comprendente tutti i progetti finalizzati a fornire agli alunni conoscenze e abilità, com-
pletando, integrando, arricchendo quanto offerto dalla didattica curricolare, con particolare ri-
guardo all’ambiente.
- Formazione:
Macroarea comprendente il Piano di Formazione del personale dell’Istituto, in accordo con quanto
previsto dai requisiti DAFORM dell’accreditamento presso la Regione Marche.
- Infrastrutture tecnologiche:
Macroarea riguardante tutto il materiale informatico hardware e software, arredi, acquisizione di
knowhow, strumenti video e audio, che consentano all’Istituto di rimanere aggiornato sulle nuove
tecnologie e di garantire al proprio personale una didattica efficace.
La valutazione dei progetti avviene in base a criteri stabiliti dalla Commissione POF ed approvati
dal Collegio Docenti:
1. Progetti che caratterizzano l’istituto e/o di plesso
2. Progetti che hanno un’elevata ricaduta sull’utenza
3. Progetti già avviati e in fase di conclusione
4. Progetti istituzionali
5. Progetti di collaborazione con Enti ed Istituzioni
6. Progetti che hanno un costo contenuto rispetto al F.I.S. e che nel loro complesso riguarda-
no tutta la scuola: progetti Cea, progetti con soli costi per responsabile e simili.
59
MACROAREA PROGETTUALE
PROGETTI/ATTIVITÀ OBIETTIVI DESTINATARI
RECUPERO ALFABETIZZAZIONE RECUPERO E POTENZIAMEN-TO
− Favorire interventi di sostegno e di aiuto allo studio per prevenire la dispersione scolastica, e per fornire agli alunni conoscenze e abilità completando, integrando e arricchendo quanto offerto dalla didattica curricolare.
− Promuovere e garantire l'integrazione nel tessuto scolastico e sociale di alunni con difficoltà guidandoli nello sviluppo delle abilità di base: attenzione, memoria analisi, sintesi e simbolizzazione.
− Arricchire l'espressione linguistica e sviluppare un metodo di studio.
− Favorire lo sviluppo delle competenze comunicative in lingua italiana
Alunni delle scuole secondaria e primarie di Bottega e Padiglione. Alunni stranieri della scuola se-condaria di I grado
ABC DEL BAMBINO
− Rilevare disturbi specifici dell’apprendimento ( dislessia, disortografia, discalculia)
− Rilevare situazioni di disagio emotivo-comunicativo-relazionale
− Attivare strategie di prevenzione e d’intervento
Alunni delle Scuole dell’Infanzia e delle Scuole Primarie dell'Istituto
LABORATORIO DI LINGUA ITALIANA PER ALUNNI STRANIERI
− Consolidare e rinforzare la capacità di comunicare correttamente attraverso la lingua italiana.
− Promuovere il concetto di plurilinguismo.
Alunni della scuola dell’infanzia di Bottega
LO PSICOLOGO IN CLASSE SPORTELLO D’ASCOLTO ALZIAMO LA MEDIA SOSTEGNO ALLA GENITORIA-LITA’ OPERATORI DI STRADA
− Offrire sostegno di personale competente nell’affrontare le problematiche dell’età evolutiva (per alunni, genitori e docenti)
− Favorire il benessere degli utenti attraverso la promozione dell’agio e la preven-zione e contenimento del disagio.
− Stimolare la riflessione su problematiche quali l’orientamento, l’ambientamento, l’organizzazione dello studio, l’ansia da prestazione scolastica.
− Stimolare ed educare a comportamenti adeguati al contesto
− Favorire una maggiore e migliore conoscenza di sè
Alunni della scuola secondaria di I grado Docenti e genitori dell’Istituto
INTEGRAZIONE E DIMENSIONE INTERCULTURALE
CUCINIAMO A SCUOLA
− Favorire l’autonomia personale in situazioni diverse.
− Incrementare la capacità di porsi in relazione con gli altri.
− Potenziare le capacità operative.
− Migliorare la capacità di saper utilizzare il denaro.
Scuola primaria di Padiglione, Scuola secondaria di I grado
60
PROGETTIAMO IL FUTURO − Favorire l’integrazione.
− Promuovere l’autonomia personale e sociale.
− Incrementare l’autostima.
Classi terze scuola secondaria di I grado
ISTRUZIONE A DOMICILIO − Favorire l’integrazione degli alunni costretti a domicilio da malattia
− Consentire l’apprendimento a distanza degli alunni Alunni costretti a domicilio
61
MACROAREA PROGETTUALE
PROGETTI/ATTIVITÀ OBIETTIVI DESTINATARI
CONTINUITÀ: ORIENTAMENTO: SOS ORIENTIAMOCI REALIZZIAMO UN LIBRO
− Realizzare la continuità tra i diversi ordini di scuola in un processo culturale ed educativo unico.
− Favorire il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all'altro, cercando di evita-re fenomeni di disagio e/o di abbandono scolastico.
− Promuovere azioni coordinate tra ordini di scuola differenti, al fine di fornire un quadro adeguatamente ampio circa le possibilità formative offerte dalle scuole secondarie di II grado e/o dalla formazione professionale presenti sul territorio, coinvolgendo anche gli enti locali, le associazioni di categoria ecc.
Alunni delle classi “ponte” dell’Istituto e delle scuole statali e private presenti nel territorio. Alunni delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado. Alunni diversamente abili della Scuola Secondaria di I grado.
ACCOGLIENZA CONTINUITÀ ORIENTAMENTO
UN ANNO … INSIEME (accoglienza e feste)
− Comunicare atteggiamenti gratificanti e rassicuranti.
− Esplorare e conoscere nuovi ambienti.
− Stabilire positive relazioni con bambini e adulti.
− Scoprire e condividere le regole della convivenza.
− Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo e alla scuola.
− Utilizzare in maniera autonoma spazi e materiali.
− Interiorizzare i valori umani universali.
− Favorire lo spirito di collaborazione e condivisione.
− Percepire i mutamenti relativi ai momenti di festa.
− Educare alla conoscenza e al rispetto di culture diverse.
− Favorire la formazione di una personalità più matura e completa attraverso l'am-pliamento delle capacità espressive.
− Sviluppare linguaggi verbali e non.
− Migliorare la collaborazione tra scuola – famiglia – territorio.
Tutti gli alunni delle Scuole dell'Infanzia e Primarie dell'Istituto Famiglie
62
MACROAREA PROGETTUALE
PROGETTI/ATTIVITÀ OBIETTIVI DESTINATARI
MADRELINGUA INGLESE LET'S HAVE FUN WITH ENG-LISH BREAK THEATRE
− Potenziamento delle abilità di base con particolare attenzione alle abilità di ascol-to, comprensione e produzione orale, nonché ad una più ampia conoscenza della cultura e civiltà dei paesi di lingua anglosassone.
− Presa di coscienza , da parte degli alunni, dell'utilità della lingua inglese anche al di fuori dell'ambito scolastico.
− Stimolare la curiosità e la conoscenza degli alunni verso la lingua inglese, coinvol-gendoli con attività ludiche e situazioni comunicative reali.
− Favorire il rinforzo di funzioni comunicative e strutture grammaticali in un conte-sto diverso dalla lezione curricolare.
Alunni delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado. Alunni delle classi quarte della Scuola Primaria di Padiglione
EL TABLADO TEATRO IN LINGUA FRANCESE
− Ampliare le conoscenze lessicali.
− Incoraggiare la ricerca autonoma del nuovo lessico.
− Migliorare la capacità di interagire in L2.
− Produrre messaggi orali e scritti relativi alle tematiche proposte dall’opera teatra-le.
Alunni delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado
LETTURA UN LIBRO PER GIOCARE
− Promuovere il piacere all’ascolto e alla lettura di storie, come strumenti di cono-scenza e di divertimento.
− Ascoltare, comprendere, rielaborare narrazioni di fiabe, favole, storie e racconti.
− Individuare le caratteristiche che differenziano gli atti dell'ascoltare e del parlare, del leggere e dello scrivere, distinguendo tra il segno della parola, dell'immagine, del disegno e della scrittura, tra significante e significato.
− Promuovere l'instaurarsi di un “legame affettivo” con l'oggetto libro.
− Scoprire la funzione della biblioteca (prestito librario).
Alunni delle Scuole dell’Infanzia di Bottega e Padiglione Famiglie
ARRICCHIMENTO LINGUISTICO E CULTURALE
ADOTTA L’AUTORE
− Sviluppare le capacità di ascolto e di comprensione.
− Potenziare le abilità di lettura espressiva.
− Arricchire il patrimonio lessicale e culturale.
− Promuovere le capacità di rielaborare e sintetizzare i testi letti.
− Creare un'opportunità tra ragazzi e adulti di conoscere meglio autori, illustratori, editori.
Alunni delle Scuole Primarie e della Scuola Secondaria di I grado dell'Istituto Famiglie
63
VIAGGI DI ISTRUZIONE
− Promozione negli alunni di una maggiore conoscenza del proprio paese.
− Integrazione della preparazione disciplinare finalizzata all'acquisizione di espe-rienze tecnico-scientifiche e/o umanistiche e/o artistiche
− Conclusione di progetti o attività connessi alla conoscenza e alle problematiche ambientali
Tutti gli alunni dell’Istituto
BIBLIOTECA
− Sistemazione della biblioteca scolastica e catalogazione delle dotazioni librarie dell'Istituto di Pian del Bruscolo
− Scarico dei libri vecchi e/o non più fruibili.
− Organizzazione di un nuovo e più consono spazio biblioteca.
− Accesso al prestito librario secondo orari prestabiliti.
Alunni delle scuole primarie e se-condaria di I grado
ATTIVITÀ MUSICALI (saggi, concerti, prove attitudinali…)
− Integrazione delle attività curricolari del corso musicale
− Saper collaborare con gli altri, rispettare gli impegni presi; saper organizzare, stu-diare, programmando il lavoro sia da soli che con gli altri; esprimersi in pubblico.
− Riservare le capacità individuali nella musica d'insieme, acquistando capacità rit-mico-melodica; ricerca del timbro collettivo; affinare le capacità di ascolto.
− Presentare, promuovere e pubblicizzare il corso ad indirizzo musicale e l’intero Istituto.
Alunni del Corso Musicale della Scuola Secondaria di I grado e a-lunni delle classi quinte che vo-gliono accedere al corso ad indi-rizzo musicale dell’istituto.
MUSICA
− Riconoscere ed analizzare attraverso l'ascolto i principali elementi del linguaggio musicale e la struttura dei brani.
− Riprodurre facili cellule ritmiche e melodiche utilizzando la voce e semplici stru-menti a percussione.
− Conoscere le proprie possibilità canore ed usare una corretta emissione vocale.
− Sviluppare linguaggi verbali e non.
Alunni delle classi quinte della Scuola Primaria di Bottega
MUSICHE DAL MONDO
− Ascoltare, comprendere ed interpretare fenomeni acustici.
− Esplorare le possibilità sonore dello strumento musicale.
− Riconoscere, rappresentare e sonorizzare testi e/o immagini e momenti di dram-matizzazione.
− Esercitare modalità corrette ed efficaci di espressione delle proprie emozioni ed affettività.
Scuola dell’Infanzia di Padiglione
64
LABORATORIO DI CERAMICA
− Stimolare e sviluppare la fantasia e la creatività
− Favorire le abilità manuali e tecniche specifiche intese come manipolazione della materia
− Stimolare le capacità di pianificare, progettare e sperimentare
Classi prime e seconde della scuo-la secondaria di I grado
MOMENTI E MOVIMENTI
− Conoscere le caratteristiche dell’arte contemporanea per applicarle nella “lettu-ra” della realtà circostante
− Conoscere lo sviluppo del tema della velocità
− Analizzare e comporre un lavoro con l’effetto di movimento
Classi terze scuola primaria di Pa-diglione
IL CORO A SCUOLA LE PERCUSSIONI LA TROMBA
− Sviluppare la memoria uditiva dei suoni e del ritmo, l’orecchio musicale per una corretta intonazione ed esecuzione dei brani vocali
− Accrescere l’interpretazione dei brani e la sensibilità musicale
− Arricchire il lessico cantando in varie lingue (inglese, spagnolo, latino, francese)
− Uso degli strumenti a percussione ed a fiato
− Acquisire tecniche ritmico musicali e strumentali
Classi 2°A, 2°H e 1°D Alunni della scuola secondaria di I grado
LABORATORIO DI DANZA
− Arricchire e diversificare le azioni motorie di base.
− Affinare la coordinazione, lateralizzazione, mobilizzazione e indipendenza dei segmenti del corpo.
− Sviluppare il senso di sicurezza, di rilassamento, di piacere, l’immaginazione.
Scuola dell’Infanzia di Bottega
UNO SCOLARO PER AMICO
− Favorire l’interazione e la cooperazione tra studenti tutor ed alunni di scuola pri-maria.
− Creare un ambiente sereno e stabilire contatti comunicativi distesi attraverso l'u-so di più linguaggi e canali espressivi.
− Attivare percorsi di aiuto nei compiti pomeridiani, recupero, rinforzo e consoli-damento in relazione ai reali bisogni degli alunni.
− Promuovere l'autostima e la motivazione di ciascuno, riconoscendo e valorizzan-do le abilità e le conoscenze dell'alunno.
Alunni delle Scuole Primarie di Bottega e di Padiglione
65
STUDIAMO INSIEME
− Attivare percorsi di aiuto nei compiti pomeridiani, recupero, rinforzo e consoli-damento in relazione ai reali bisogni degli alunni.
− Promuovere l'autostima e la motivazione di ciascuno, riconoscendo e valorizzan-do le abilità e le conoscenze dell'alunno.
Alunni della Scuola Primaria di Bottega
CHIMICAMICA
− proporre un approfondimento di alcune tematiche scientifiche che la didattica d’aula difficilmente permette di affrontare;
− fornire agli alunni un approccio alla chimica mediante l’uso di laboratori scientifici e l’utilizzo di attività sperimentali come traduzione pratica delle conoscenze pos-sedute e delle abilità perseguite;
− utilizzare l’approccio alle scienze chimiche come condivisione di una tematica scientifica in continuità verticale, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo e secondo grado;
− contribuire, nell’Anno 2011 proclamato dall’ONU “Anno Internazionale della Chi-mica”, ad avvicinare i giovani al mondo della chimica rendendoli consapevoli della sua importanza nella preservazione delle risorse naturali, nello sviluppo sostenibi-le, nella produzione di innumerevoli manufatti e prodotti.
Docenti di chimica dell’ITIS E. Mattei, docenti di scienze dell’istituto, alunni delle classi terze e alunni delle classi quinte dell’istituto.
66
MACROAREA PROGETTUALE
PROGETTI/ATTIVITÀ OBIETTIVI DESTINATARI
ATTIVITA’ SPORTIVE: NUOTO, MINIVOLLEY JUDO, MINIBASKET, RUGBY, BOCCE, TAEWONDO
− Miglioramento delle capacità e potenza aerobica
− Miglioramento della capacità di distribuzione dello sforzo
− Sviluppo delle capacità coordinative
− Rafforzare i rapporti interpersonali nel rispetto dello spirito di gruppo
− Educare al rispetto delle regole
Alunni delle Scuole dell'Infanzia, delle Scuole Primarie e della Scuola Secondaria di I grado dell'Istituto
PATENTINO A SCUOLA
− Far conoscere il Codice della Strada, la segnaletica e le norme di circolazione, con particolare riferimento agli obblighi e ai divieti per i ciclomotoristi.
− Far acquisire comportamenti relativi a condizioni tecniche di sicurezza e compor-tamenti idonei alla prevenzione: - accorgimenti e comportamenti utili alla reciproca visibilità degli utenti della strada; - appropriata percezione delle intenzioni degli altri utenti e delle distanze, dire-zioni e velocità dei veicoli; - corretto uso del ciclomotore; - percezione di eventuali gravi situazioni di pericolo o di difficoltà nella circolazio-ne e comportamenti conseguenti.
− Educare alla comprensione che l’insieme delle leggi, regolamenti e norme hanno lo scopo di disciplinare la circolazione stradale, considerando anche che il bene individuale non è in contrapposizione con il bene collettivo.
Alunni con requisito dell’età
BENESSERE E AMBIENTE
A SCUOLA CI ANDIAMO CON GLI AMICI
− Conoscere e imparare a leggere l’ambiente.
− Saper adottare un comportamento corretto nello spazio pubblico.
− Attivare e/o incrementare percorsi interdisciplinari di mobilità sostenibile.
− Migliorare il processo di coinvolgimento nel progetto delle parti sociali presenti nel territorio.
− Migliorare la partecipazione delle famiglie nella realizzazione del progetto.
Tutti gli Alunni della Scuola Primaria di Bottega e loro Famiglie
67
EDUCAZIONE STRADALE
− Incrementare ed approfondire le conoscenze relative all’educazione stradale.
− Promuovere ed incentivare comportamenti più consapevoli e corretti da parte dei bambini in quanto utenti della strada.
− Conoscere le norme e le regole, i diritti e i doveri del pedone e del ciclista.
− Eseguire correttamente, a piedi e in bicicletta, un percorso stradale in situazione reale o simulato.
Alunni delle classi quarte della Scuola Primaria di Bottega e Padi-glione
LA SCUOLA ADOTTA UN CA-NILE
− Sensibilizzare gli alunni e tutto il personale coinvolto verso situazioni di disagio in cui vivono gli animali abbandonati.
− Conoscere le azioni svolte da personale che gestisce canili e/o gattili.
− Contribuire nel proprio piccolo al benessere di animali adottati.
− Imparare a conoscere e prendere contatti con cani e gatti.
Scuola dell’infanzia di Bottega, alunni delle classi terze della Scuola primaria di Bottega, Scuola secondaria di I grado
PROGETTI CEA
− Sperimentare nuovi metodi di ricerca e studio, diversi da quelli utilizzati nel con-sueto lavoro scolastico.
− Affrontare ed approfondire tematiche scientifiche anche con l’intervento di e-sperti
Alunni delle Scuole dell’Istituto
MARE
− Sperimentare nuove forme di relazioni affettive e spaziali.
− Promuovere la capacità di esplorare ed osservare l’ambiente marino.
− Migliorare il controllo della motricità.
− Saper gestire la propria autonomia (vestirsi spogliarsi,…).
− Stimolare forme di conoscenza senso-percettive.
− Migliorare il controllo della propria emotività.
− Promuovere il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente.
− Arricchimento del vocabolario linguistico in generale e affinamento del codice verbale specifico.
Alunni delle Scuole dell’Infanzia
68
ESPLORATORI IN ERBA
− Imparare a guardare, ascoltare, annusare, toccare e maneggiare gli oggetti sco-prendo, attraverso semplici giochi ed esperimenti, che con i sensi si può capire ed esplorare la natura e il mondo che ci circonda.
− Sperimentare nuovi metodi di ricerca e studio, diversi da quelli utilizzati nel con-sueto lavoro scolastico.
− Vivere esperienze guidate nella natura cogliendone gli aspetti più insoliti ed ine-splorati utilizzando l'ambiente naturale come grande laboratorio didattico.
− Stimolare l’esplorazione degli spazi verdi anche i più piccoli.
− Sperimentare e costruire coinvolgendo direttamente i bambini.
Alunni della Scuola dell'Infanzia di Montefabbri Famiglie
EARTH - MOBILITIAMOCI
− Conoscere e imparare a leggere le componenti urbane del luogo dove l’alunno vive, studia e si muove.
− Conoscere l'importanza del concetto di mobilità sostenibile per il rispetto dell'ambiente in cui si vive.
− Saper adottare un comportamento corretto nello spazio pubblico.
− Migliorare la collaborazione delle parti sociali per una fruizione ecosolidale dell'ambiente circostante.
− Migliorare il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie adottando compor-tamenti di mobilità sostenibile.
− Aderire ad iniziative (puliamo il mondo, m’illumino di meno, la festa dell’albero…) locali e/o nazionali sulla salvaguardia dell’ambiente.
Alunni delle scuole dell'Istituto Famiglie
69
MACROAREA PROGETTUALE
PROGETTI/attività OBIETTIVI DESTINATARI
AUTOAGGIORNAMENTO − Crescita professionale del personale docente Docenti interessati
FORMAZIONE AMBITO TERRITORIALE
− Affido (formazione docenti)
− Crescita professionale del personale docente
− Attivazione di un processo partecipativo che coinvolga insegnanti e genitori nella individuazione delle aree critiche dell’educare
− Ridefinizione attraverso il confronto di un impegno preciso e sostenibile rispetto a decisioni condivise
Docenti interessati
FORMAZIONE FIGURE SENSIBILI
− Convergenza dell’Istituto alle Normative e alle Disposizioni vigenti Docenti interessati
PSICOMOTRICITA’ ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
− Aggiornare, approfondire, sperimentare, innovare competenze e conoscenze del personale scolastico.
− Fornire al personale in servizio occasioni di qualificazione professionale.
− Affrontare anche attraverso esercitazioni e simulazioni, gli aspetti e le problemati-che connessi ai vari processi di lavoro.
Docenti e collaboratori scolastici
FORMAZIONE: - LIM - SPIDER
− Innovare competenze e conoscenze del personale scolastico e rendere fruibili gli strumenti multimediali ad una utenza sempre più ampia.
− Offrire un modello organizzativo e gestionale integrato sul territorio per garantire il successo formativo degli alunni con DSA.
− Formazione e sperimentazione didattica mediante l’approccio della Ricerca-Azione.
Docenti interessati
70
MACROAREA PROGETTUALE
PROGETTI/attività OBIETTIVI DESTINATARI
INFRASTRUTTURE TEC-NOLOGICHE
T.I.C: LA DIDATTICA È PIÙ FACILE
− Adeguare le dotazioni tecnologiche
− Rendere fruibili gli strumenti informatici ad una utenza sempre più ampia
− Condurre l’Istituto ad una posizione di avanguardia in ambito didattico
Tutte le sedi