Top Banner
Piz Palù centrale – Sperone Bumiller Relazione da una ripetizione del 30-07-2008. Primi salitori: Hans Bumiller - Martin Schocher - Johann Gross - Christian Zippert,1-9-1887. Difficoltà: V e A0 su roccia, 70° su ghiaccio, Dsup. Lunghezza: 800 metri. Tempi: 8-12 h dal rifugio alla vetta. 3h per la discesa fino al rifugio. Molto variabile a seconda delle condizioni. Materiale: qualche nut e qualche friend. I chiodi non sono indispensabili in quanto i punti duri sono ben chiodati, ma potrebbero essere utili in caso di ritirata o errori di percorso. per la parte di ghiaccio qualche vite da ghiaccio e due picche a testa. Commento: il bumiller è il più impegnativo e il più imponente dei tre magnetici speroni del palù che si allungano paralleli verso nord. Compreso tra gli altri due speroni è anche il primo dei tre ad essere stato salito nel 1887 dopo che bumiller convinse le tre guide ad azzardare l’ascensione compilando un testamento in loro favore. È altresì il più impegnativo dei tre sia per le difficoltà che si incontrano su roccia sia per la delicata uscita sotto il grande seracco finale.
3

Piz Palù - Via Bumiller

Jul 26, 2015

Download

Documents

kahunaclimbs
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: Piz Palù - Via Bumiller

Piz Palù centrale – Sperone Bumiller

Relazione da una ripetizione del 30-07-2008.  Primi salitori: Hans Bumiller - Martin Schocher - Johann Gross - Christian Zippert,1-9-1887.  Difficoltà: V e A0 su roccia, 70° su ghiaccio, Dsup. Lunghezza: 800 metri. Tempi: 8-12 h dal rifugio alla vetta. 3h per la discesa fino al rifugio. Molto variabile a seconda delle condizioni. Materiale: qualche nut e qualche friend. I chiodi non sono indispensabili in quanto i punti duri sono ben chiodati, ma potrebbero essere utili in caso di ritirata o errori di percorso. per la parte di ghiaccio qualche vite da ghiaccio e due picche a testa.    Commento: il bumiller è il più impegnativo e il più imponente dei tre magnetici speroni del palù che si allungano paralleli verso nord. Compreso tra gli altri due speroni è anche il primo dei tre ad essere stato salito nel 1887 dopo che bumiller convinse le tre guide ad azzardare l’ascensione compilando un testamento in loro favore. È altresì il più impegnativo dei tre sia per le difficoltà che si incontrano su roccia sia per la delicata uscita sotto il grande seracco finale.  

Page 2: Piz Palù - Via Bumiller

 Il seracco finale visto dalla vicina cresta kuffner con lo sviluppo del tiro di misto.

Avvicinamento: dal rifugio diavolezza scendere per tracce sul sottostante ghiacciaio [è meglio studiarsi il percorso il giorno prima con la luce] e raggiungere con percorso non obbligato il piede dello sperone [1h].  Descrizione: La via è idealmente suddivisibile in tre parti. Prima parte: si risale l’ampio canalone tra lo sperone centrale e quello di destra [via zippert]. superata nei punti deboli la prima fascia di seracchi [60° con qualche breve tratto più ripido], si punta verso sx la cresta rocciosa a monte dell’evidente gendarme roccioso [II/III]. Si segue per 2 lunghezze la cresta [III] che, con percorso non obbligato, conduce al facile crestino nevoso mediano da risalire interamente fino alla base del salto principale. Sosta da attrezzare. Seconda parte: 1° tiro: risalire le placche grigie fessurate e appoggiate a sx dello spigolo nei punti deboli [numerosi chiodi e cordini] fino a sostare su un fix con maglia rapida. [IV, 50-55 m] 2° tiro: seguire il sistema di fessure sovrastanti la sosta [chiodi e cordini] fino a qualche metro sotto un’evidente strapiombo con cordino. Sosta su un chiodo rinforzabile con friends. [IV, 45-50 m] 3° tiro: risalire la fessura fino allo strapiombo e superarlo [cordino + friend incastrato]. Salire fino ad un chiodo e traversare a sx fino ad un terrazzino con 2 chiodi su cui si sosta. È eventualmente presente un’altra sosta su due chiodi 2 metri a sx. [V, 45-50 m] 4° tiro: alzarsi sulle placchette sovrastanti la sosta fino a prendere un chiodo visibile dalla sosta. Seguire ora la fila di chiodi verso dx che conduce sotto l’evidente tetto [friend incastrato]. Traversare 5 metri a sx fino alla sosta, rinforzabile, su due chiodi. [V e A0, 25 m] 5° tiro: traversare qualche metro a sx [chiodi] e superare il tetto nel punto più facile [chiodo]. Seguire la rampa sotto il filo dello spigolo verso sx [qualche chiodo] fino ad un intaglio sullo spigolo. [IV, 50-55 m]

Page 3: Piz Palù - Via Bumiller

6° tiro: seguire il filo della cresta o qualche metro sotto essa fino ad un profondo intaglio [chiodo]. Superarlo e sostare qualche metro dopo su tre chiodi presso un terrazzino da cui parte verso dx una fessura. [IV+, 35-40 m] 7° tiro: seguire la fessura [chiodi] e proseguire sul filo della cresta fino a una sosta. [IV+, 50-55 m] 8° tiro: seguire il filo della cresta [qualche chiodo] fin sotto il grande seracco finale. Sosta su due chiodi qualche metro sotto di esso sulla sx [III, 55-60 m] Terza parte: con un tiro delicato di misto si traversa sotto il seracco su ghiaccio fino a delle rocce chiodate [doccia gratuita!] che si superano verso sx. Sosta su viti da ghiaccio al termine del traverso. Si prosegue ora sul pendio di neve e ghiaccio sovrastante: inizialmente inclinato a 70° si fa via via più appoggiato fino ai plateau nevosi sommitali. Si aggira a sx un’altra seraccata e si prosegue fino in vetta aggirando verso dx un enorme crepaccio. Discesa: dalla vetta traversare facilmente seguendo la cresta fino al palù orientale. continuare a seguire la cresta est della normale fino a un colle e da qui scendere lungamente sul ghiacciaio seguendo le tracce della normale (attenzione crepacci allucinogeni!) fino al plateau alla base degli speroni. continuare sulla dx fino alla morena che si risale faticosamente e da questa facilmente al rifugio diavolezza.

Tracciato della via nella seconda e nella terza parte.