Nel variegato panorama delle armi da fuoco corte usate dall'esercito e da altri corpi pontifici fra il 1814 e il 1870, figura anche un tipo di pistola da cavalleria (o «d'arcione», come si diceva allora) un po' diverso dalle altre coeve di ALFREDO BARTOCCI Ùt\iillÌ' oriFlctrift Dtìs rìtlrif.\(-r-i,{i!,us. - sor,D\T D l\r.lYrEnliì a. j!rIrt I c ìì sjir tn lsl:l' DaAmberg T)eio Ponrebba o 90 / DTANA ARt\,lt
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Nel variegatopanorama
delle armi da fuococorte usate
dall'esercitoe da altri corpi
pontifici fra il 1814
e il 1870, figuraanche un tipo
di pistolada cavalleria
(o «d'arcione»,come si dicevaallora) un po'
diverso
dalle altre coeve
di ALFREDO BARTOCCI
Ùt\iillÌ'
oriFlctrift Dtìs rìtlrif.\(-r-i,{i!,us. - sor,D\T D l\r.lYrEnliì
a. j!rIrt I c ìì sjir tn lsl:l'
DaAmbergT)eio Ponrebba o
90 / DTANA ARt\,lt
. f n un -lttt'entari.t delle anDi acquistate, riparate o co tunque esistenti Presso-l I Arrrnrin Vaticana dal I860 ai 1864» comparc ttna «pistola da cavalleria alla
I Ponreba tsrc 1.. Nonos tante l'indicazione. assai sintetica fino al 1980, non abbiamoI ar uto diflìcoltà a identilìcare un esemplare di quest'arma. ridotta a percu.sione.che mostriamo assieme a :ur,a.<Bayeische Kavallerie pistole tuuster 1804', a pietracostruita adAmberg per la cavalleria bavarcse.
La prcsenza - accertata successivamente - dello stesso modello a pietra e a percussio_
ne tla il materiale pontificio odgina varie ipotesi: I ) gli incaricati del Governo di Romaacquistarono prima alcune pistole a pietra poi quelle trasformate; 2) l'acquisto riguardòarmi trasformate tra le quali c'era anche, come accade in ogni .,surplus» che si ri§petti,qualcosa che forse non ci doveva essere ossia qualcheesemplare a pietra: 3) gli esemplari a pietra eranocampioni fatti pervenire a Roma prima oassieme a qualcuùo trasformato, per leverifiche del caso, prima dell'acqui-sto.
Per motivi che vedremo,propendiamo per lateIza ipotesi collocan-do I'epoca dell'ac-^
'risto intorno ali43. La denomina-
Ttone «Ponteha>>
cioè Pontebbaindica la località diconflne luogo d'iùcoùtrodi mercanti d'armi- dove lepistole erano state acquistate dagliemissari romani.
All'epoca dei fatti, regnandoLudwig I, il Ministero delleArmidel Regno di Baviera si era trovatonelle sale d'armi diAngsburg, unsurplus di circa trentamila pezzi a pietra,dato che durante 1e campagne napoleoniche ne erano stati costruiti anche per la Sassonia.
Si tmttava, per la precisione, di 1 .I 19 carabine da cavalleria (cal.l7,6) mod. 1804 e1.950 pistole con Ìo stesso meccanismo: per un piccolo stato come la Baviera era ungro§so surplus con risvolti economici da non sottovalutare.
Le carabine furono in pal1e destinate al reggimento Guardie del Corpo di Ludwig e
denofiinate <<Karabine ntod. 1826>' poi, con la trasformazione a perarssione, <Karabinetnod. I826/43>>.
In definitiva, poiché Ì'acciarino delÌa pistola era lo stesso della carabiùa. se ne può
._ arre la conclusione che anche le pistole furono quasi tutte «ridotte» a percussionenell'Arsenale diAmberg e successivamente vendute. Quindi, in chiave pontificia, ilmodello a pietm oÌtre che <<alla P(ùteba', potrebbe essere denomin.ito anche <Pistola dacavalleria bavarese mod. I826».
Ma vediamo ulteriori riferimenti geografici della vicenda.
Qui sopra, paio di pistole mod.1804 ed €lmo da ufficiale della cavalleriàbavarese dell'epoca,(Dal volum€tto diArmin Ernst sull€ pistolemilitari europee dal 1650 al 1E50).Qui sotto, Amberg in una moderna cartastradal€.Nella pagina a fronte, ufficiale e cavallegg€robavaÌesi (1E12)
o-lP roDTANA ARM| / 91
BAVARESI PER PIO IX
A sinistra,la pistola mod, 1E04 in versione originale a pi€tra (A): sinota il marchio «,A.mberg» apposto quasi in linea con la brancainferiore della molla della batteria; sotto, esemplare trasformato (Bdalla cui cartella è scomparso il marchio.Qùi sopra, singolar€ il grande cùore impres§o sotto le cas§e, davantial ponticello
Qui sopra e sotto,questo esemPlaretrasformato presenta alla
culatta il punzone GFapposto, ir qualità di
controllore, da Giglio Fiott cci,foÌgiatore dicanne prcsso I'ArrneriaUdticano (c t^logoAst€ Pitti 27-11-92,lotto 124).In basso, cassa, acciarino e marchio diAmberg in un'Istruzione d'epoca
Amberg: in Baviera, antica capitaledell'Alto Palatinato, posta sul fiumevilasubaffluente del Danubio. All' epocatrattata era un importante nodo stradale a
meno di 100 chilometri da Norimberga e,
a sud. a poco piir di 200 da Monaco diBaviera. via Resemburg. Essendovi nei
dintomi alcune miniere di ferro, vi era
stata creata una discreta fabbrica d armiche faceva della città, capoluogo delcircondario omonimo, un buon cenffocommerciale. Pontebba (Passo deltaPontebba): sella delleAlpi Carniche che
mette in comunicazione lavalle del Fella (Tagliamento)cor quella del Gailitz,affluente del Gail (Drava). La
rotabile, che da Stazione per la Camiarisale il Canale Del Fero (basso Fella)dirigendosi, oltrc Pontebba, verso orientesboccando aTarvisio, era, all'epoca, via dicomunicazione importantissima, racco-gliendo più o meno direttamente tutta laviabitità della Camia convergente ai nodistradali diTolmezzo e diVilla Santinanonché te vie principali della pianurafriulana sul fionte Udine-Codroipo.Storicamente la zona ha una larga tradi-zione guerresca per le molte campagnecombattutevi. compresa quel la napoleonica del 1797 contro l'Austria, coi success,
vi preliminari di Leoben. La località,come accennato, era un frequentatomercato di armi, specie da fuoco.
Nel 1890 vedemmo una stana coppia -o meglio. un -paio- - di pistole ba!aresi
da cavalleria. Strana perché una(matricola pontificia n' 568) era
ancora a pietra così com'erauscita dall'Arsenale diAmberg, mentre la seconda(mat. pont. n" 567) eraridotta a percussione cioèmod,.1826143.
Nel 1981riteremmoerroneamente (vedi
' bibliog.) che le trasformazio-ni a luminello fossero state
fatte a Roma mentre ora sappiamo chevennero eseguite ad Amberg: di conse-guenza possiamo affermare che l'Arme rl
fivl$-ìId
I ,i sotlo. al momento della lrasformazione, come si nota sulrarmaY, sul codolo è stata riportata una tàcca di mira meltre il mirino alamina, in otton€, è stato spostato dalla fasc€tta alla volata.A d€stra, il verso, le due armi presentano un grande 4 e l€ matricolepontificie, stranamente impresse con caratteri diversi pur essendoconseqùenziali
Vaticana ritirò a Pontebba armi giàhasformate. È inoltre evidente che a Roma
- tra il 1860edil 1864-quandosiprovvide all' inventariomenzionato all'inizio
tDEl{lflflIsotto ta voce <Dtstole altarun{hezatotale
fonteDA2 Sl nUmeraronOlurgheu a canra
calibro
lungheza cartel a
progressivamente tutte le armi della stessaprovenienza compresi i campioni rimasti apietra. Delle due versioni mostriamo foto
mm 390
nn225mm 18
mm 140
e schizzi realizzati frettolo-samente nel 1980 quandoci vennerc mostrate, neiquali conA è distinta
l'arma originale a pietra; con B quellaridotta a percussione. Come si vede,all'atto della trasformazione il nome diAmberg venne cancellato dalla catellache così risulta anonima, forse per unasorla di pudore del venditore del surplus.cioè il Ministero delleArmi bavarese.Sono armi con bacche a disgiunta. ossianon infilata nell'apposito canale sotto lacanna (che infatti non esiste in questearmi) ma portata appesa (o infilata) allarangona o alla bandoliera. Ifornimenrisono in feno: la fascetta è trattenuta dauna molletta di tipo comune a quasi tuttele armi coeve lunghe e co e, ma postainfedormente alla cassa anziché lateral-menle. Di paflicolare interesse le immagi-ni del verso delle due armi dove si nota,oltre al grande numero 4. la matricola.io-ne pontifrcia citata (568, per taA; 567, perla Bl apposta. stranamente. con punzonidiversi. I due schizzi a colori realizzarirapidamente all epoca da Cesare Cala-mandrei, riassumono bene, anche neipafiicolari, quanto abbiamo qui detto conl'intento di aggiungere un nuovo tasselloal puzzle del vasto panorama dell'arma-mento pontificio preunitario, non ancoracompletamente chiarito. a
BibliograffaA. Bartocci - Armamento dell'esercitopontificio - Armi Antiche - Torino 1981A. Ernst - Pìstole europee d'ordinanza1650-1850 - Monaco 1981