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ROBERTO FANTONI, RICCARDO CERRI, EDOARDO DELLAROLE, MARIA GRAZIA CAGNA, MASSIMO BONOLA E PIERA MAZZONE Pietro Calderini, biografia e bibliografia estratto da FANTONI R., CERRI R. & DELLAROLE E. (2005) – D’acqua e di pietra. Il Monte Fenera e le sue collezioni museali, pp. 30-40.
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Pietro Calderini. Biografia e Bibliografia

Mar 08, 2023

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Page 1: Pietro Calderini. Biografia e Bibliografia

ROBERTO FANTONI, RICCARDO CERRI, EDOARDO DELLAROLE, MARIA GRAZIA CAGNA, MASSIMO BONOLA E PIERA MAZZONE

Pietro Calderini, biografia e bibliografia

estratto da FANTONI R., CERRI R. & DELLAROLE E. (2005) – D’acqua e di pietra. Il Monte Fenera e le sue collezioni museali, pp. 30-40.

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L’Ottocento valsesiano fu caratterizzatoda un gran fermento culturale, che portò allanascita di tutte le principali associazioni locali(CAGNA, questo volume, pp. 23-28). I protago-nisti di questa stagione si distinsero per un sin-golare eclettismo e per una molteplicità d’inte-ressi, che permise loro si affrontare con com-petenza tanto le ricerche a carattere storicoquanto quelle a carattere scientifico. Alcuni diquesti ricercatori, come l’abate Antonio Care-stia di Riva Valdobbia, raggiunsero una noto-rietà scientifica internazionale nel settore dicompetenza.1 Ma a fianco di queste attività diricerca che raggiunsero un rilevante livelloscientifico, altri valsesiani portarono significati-vi contributi, soprattutto in settori e aree di ri-cerche ancora pionieristiche.Tra questi si distinse Pietro Calderini, che riu-scì a coniugare rigorose ricerche specialistiche(FANTONI, questo volume, pp. 44-52) con unacuriosità, manifestata in scritti e azioni, chespaziava in tutti i campi culturali e scientifici(BONOLA, questo volume, pp. 41-43).

GLI STUDI, IL SACERDOZIO E L’INSEGNAMENTO

Pietro Calderini nacque a Borgosesia il gior-no 8 novembre 1824, nella via centrale untempo detta la ‘Rua’ e attualmente dedicatagli(TOESCA DI CASTELLAZZO, 1910; ROMERIO, 1918;DELSIGNORE et alii, 1981, pp. 23, 28).Seguì gli studi elementari e ginnasiali nel col-legio del can. Abramo Zenone a Borgosesia; al-l’età di dodici anni perse il padre Pietro, stima-to medico chirurgo; grazie alla volontà dellamadre, Perpetua Ottone, riuscì a proseguiregli studi e al termine del ginnasio si recò a No-vara, dove frequentò il corso di filosofia nellascuola dei Padri Gesuiti e studiò teologia al Se-minario Maggiore. Per mantenersi agli studi la-vorò nel Collegio Gallarini come istitutore e ri-petitore (assistente) agli alunni.

Il 27 maggio 1850 fu ordinato sacerdote damonsignor Giacomo Filippo dei Marchesi Gen-tile, vescovo di Novara, e il giorno seguente ce-lebrò la sua prima messa nell’oratorio di Bottodi Borgosesia, 2 ove i suoi antenati avevano eret-to un beneficio, del quale venne investito. Perun breve periodo seguì la carriera ecclesiastica:dal novembre 1850 fu coadiutore dell’arcipretedi Sizzano e dal maggio 1851 reggente dellaparrocchia di Aranco. Ma la sua passione pergli studi lo spinse ad abbandonare la cura par-rocchiale: ottenuto da mons. Gentile l’esoneroper dedicarsi all’insegnamento, ritornò perquattro anni al Collegio Zenone come prefetto-assistente e ripetitore agli alunni e alla fine del1854 s’iscrisse all’università di Torino. Durantegli studi, nel dicembre 1856, fu chiamato dal

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PIETRO CALDERINI, BIOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA

Roberto Fantoni (CAI Varallo - Società Valsesiana di Cultura - Zeisciu Centro Studi)Riccardo Cerri (CAI Varallo - Zeisciu Centro Studi)Edoardo Dellarole (CAI Varallo - Società d’incoraggiamento allo studio del disegno e di conservazione delle opere d’arte in Valsesia)Maria Grazia Cagna (Sezione di Archivio di Stato di Varallo)Massimo Bonola (Società d’incoraggiamento allo studio del disegno e di conservazione delle opere d’arte in Valsesia)Piera Mazzone (Biblioteca civica Farinone-Centa)

1 - Sulla figura e gli scritti dell’abate Antonio Carestia sirimanda al recente volume a lui dedicato (BONOLA,1998).

2 - Celebrando il dì XXVIII Maggio MDCCCL il M.° Rev.° Si-gnore D. Pietro Calderini la Sua Prima Messa. Ode dedicataall’Illustrissimo Signore Giovanni Catlinetti ingegnere meccani-co, Varallo, Colleoni, 2 pp. (in sASV, Carte don PietroCalderini, m. 4).Nello stesso oratorio tornò nel 1900 per celebrare ilgiubileo della sua messa d’oro (DELSIGNORE et alii, 1981,p. 24).

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prof. Berti a sostituirlo nell’insegnamento dellastoria presso la Scuola Normale Femminile diS. Francesco da Paola. Il l0 luglio 1857 conse-guì la laurea con lode in lettere e filosofia.

Nell’aprile 1858 esordì nell’insegnamentocome professore di filosofia del collegio civicodi Ceva e nell’ottobre dello stesso anno si tra-sferì nell’istituto classico di Mondovì comeprofessore di belle lettere e filosofia. Ma la no-stalgia per la Valsesia lo riportò presto in pa-tria: su invito dell’ing. Giuseppe Antonini as-sunse nel settembre 1859 la direzione delleScuole Tecniche di Varallo, inaugurate il 9 no-vembre negli edifici dell’ex Collegio di S. Car-lo, in sostituzione della Scuola Classica che sitrasferì al Collegio d’Adda. Insegnò lettere escienze naturali e mantenne per trentasei annila direzione, sino alla sua collocazione a ripo-so avvenuta nel 1895 (ROMERIO, 1918, s.i.p.;RAVELLI, 1924, v. 1, pp. 92, 221; DELSIGNORE etalii, 1981, pp. 23-24).

L’ATTIVITÀ IN VALSESIA

Ritornato definitivamente in Valsesia, PietroCalderini s’impose come figura catalizzatricedelle attività culturali, in uno dei periodi dimaggior fermento che vide sorgere tutte leprincipali associazioni varallesi e valligiane; ilCalderini fu di ognuna propugnatore, sociofondatore e spesso presidente o direttore. Sfogliando gli organigrammi d’enti, istituti eassociazioni varallesi di fine Ottocento si puòosservare come nel 1885 Pietro Calderini fossecontemporaneamente a Varallo membro dellacommissione d’arte del comune, vicepresiden-te della Società di conservazione delle opered’arte e dei monumenti, direttore del Museodi storia naturale, e presidente della sezionedel Club Alpino Italiano (PERETTI, 1986, pp.42-44).

Nell’autunno 1861 collaborò con l’avvocatoCarlo Regaldi e il geometra Carlo Montanaroalla fondazione del periodico ‘Il Monte Rosa’,uno dei primi settimanali locali d’Italia, stam-pato dall’editore Colleoni. Dopo controversiesulla proprietà della testata, vinte dall’editore,nel gennaio 1884 fondò, sempre con Carlo Re-galdi e altri redattori un nuovo periodico, ‘IlGaudenzio Ferrari’, che nel 1895 prese il nomedi ‘Corriere Valsesiano’, stampato dalla tipogra-fia Camaschella e Zanfa (ROMERIO, 1918, s.i.p.;RAVELLI, 1924, vol. 1, pp. 241-241; SELLA, 1944;BARBANO, 1990, p. 78, pp. 253-254, nota 561;CAGNA, questo volume, pp. 23-28; MAZZONE,questo volume, pp. 59-75).

Nel 1865 Calderini concepì l’idea di aprire unmuseo di storia naturale nel piano nobile delpalazzo della Società d’incoraggiamento allostudio del disegno in Valsesia, che si fece pro-motrice della sua istituzione (DELLAROLE, que-sto volume, pp. 53-58, con bibliografia).

Quando Quintino Sella propose l’istituzione diun’associazione che raccogliesse tutti gli alpi-nisti italiani fondando nel 1863 il Club AlpinoItaliano, il Calderini fu tra i primi a aderirvi.Successivamente si adoperò affinché anche aVarallo sorgesse una succursale di questo soda-lizio. La sede della sezione, terza in ordine difondazione dopo Torino e Aosta, fu inaugurataalla fine di settembre del 1867, alla presenza di

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Dalla ‘Tabula gratulatoria’ per l’ottantesimo compleanno, (Biblioteca del Museo Calderini, Varallo)

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numerose autorità e dei principali esponentinazionali del CAI, tra i quali il presidenteQuintino Sella. 3

Il Calderini partecipò attivamente alla vitadel sodalizio e da lui partì l’idea di un con-gresso nazionale che riunisse annualmentetutti gli alpinisti italiani. La proposta, presen-tata ad una riunione svoltasi a Torino nel feb-braio 1869, fu accolta all’unanimità e nel set-tembre dello stesso anno fu proprio la cittàdi Varallo a ospitare il primo congresso na-zionale del sodalizio.4 Nell’ambito del ClubAlpino Italiano si fece inoltre promotore del-la riforma dello statuto sociale e dell’istitu-zione di un corpo di guide alpine. In ambitolocale fu presidente della sezione di Varalloper oltre un decennio, dal 1881 al 1892; lecronache lo videro in quegli anni protagoni-sta assoluto: presente a tutte le adunanze e aogni attività sociale, fu punto di riferimentoper tutti i membri delle altre sezioni, per lasegreteria nazionale e per tutti coloro che eb-bero contatti con la sezione varallese; di essail Calderini, secondo le parole del padreFrancesco Denza, era “l’anima e la vita” (DEN-ZA, 1874, p. 360), tanto che nel 1892, alla sca-denza del mandato nella carica più alta, verràeletto presidente onorario.

Nello stesso periodo fondò l’osservatorio me-teorologico di Varallo, che ospitò nella suacasa e di cui fu osservatore (DENZA, 1870-71, p.445; 1874, p. 359). Successivamente contribuìa erigere un altro osservatorio presso l’OspizioSottile al Colle di Valdobbia, inaugurato il 1settembre 1871,5 aprendo una sottoscrizionesu ‘Il Monte Rosa’ per raccogliere i fondi perl’acquisto della strumentazione necessaria(DENZA, 1870-71, p. 435; 1874, p. 359). Nel-

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3 - Le cronache del convegno furono pubblicate dallostesso Calderini sulla stampa locale e in uno dei priminumeri del bollettino del nuovo sodalizio (CALDERINI,1869. Si veda oltre la sua bibliografia e anche MAZZONE,questo volume, pp. 59-75).

4 - In questa occasione il Calderini pronunziò un appas-sionato discorso sulla Valsesia, che venne successivamen-te pubblicato sul bollettino dell’associazione (CALDERINI,1869). La sezione di Varallo era comunque nata già all’iniziodell’estate, il 16 giugno 1867: quel giorno infatti alla de-nominazione di ‘Casino di lettura e conversazione’ (siveda MAZZONE, questo volume, pp. 59-75) venne ufficial-mente affiancata a quella di ‘Sede Succursale del ClubAlpino Italiano’, che in breve tempo sarà l’unica a rima-nere (1867-1967 Varallo “Sede Succursale del Club AlpinoItaliano” “Sezione del Club Alpino Italiano”. I Cento Anni del-la Sezione di Varallo del Club Alpino Italiano, Varallo, Sezio-ne del Club Alpino Italiano, 1967, s.i.p.).Va ricordato che dal 1868 il Calderini era anche sociodel CAI di Torino.

5 - Per quanto in oggetto, si rimanda all’intervento diBonola su L’opera di Pietro Calderini nella fondazione dell’Os-servatorio meteorologico al Colle Valdobbia nell’ambito delconvegno tenutosi ad Alagna Valsesia il 13 luglio 2002 in‘La scienza intorno al Monte Rosa. Angelo Mosso’.

Pietro Calderini nel 1863, all’età di 39 anni (dalla Rivista Valsesiana del 1910, suppl. n. 49, p. 119)

Pietro Calderini nel 1879,

all’età di 55 anni (dalla Rivista

Valsesiana del 1910, suppl. n. 49, p. 121)

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l’anno seguente, sempre sotto la direzione dipadre Denza,6 fondò a Varallo un altro osser-vatorio meteorologico presso la sede del CAI,con strumentazione acquisita con i fondi diuna sottoscrizione da lui aperta e altri contri-buti forniti dalla sezione (DENZA, 1874, p.359).

Fu socio di numerose società scientifiche eumanistiche.7 Nel maggio 1871, per incaricodel prefetto di Novara, presentò al Ministerodella Pubblica Istruzione una dettagliata me-moria sulle antichità e sui monumenti in Varal-lo e in Valsesia e pochi anni dopo fu patrocina-tore della proposta del pittore Giulio Arientadi costituire a Varallo una Società per la con-servazione delle opere d’arte e dei monumentiin Valsesia. Gli sforzi ebbero compimento il 24settembre 1875 con la costituzione della so-cietà, di cui Calderini fu presidente nei periodi1883-1885 e 1890-1906. Nel 1885 ideò e curò le feste gaudenziane inoccasione di quello che allora si riteneva ilquarto centenario della nascita di GaudenzioFerrari. Le manifestazioni, del cui comitato or-ganizzatore il Calderini fu presidente, si svolse-ro a Varallo tra il 22 e il 24 agosto; in quell’oc-casione venne allestita un’esposizione artisticache diede origine, l’anno seguente, all’istitu-zione di una pinacoteca ospitante il materialedi proprietà della Scuola di disegno e della So-cietà d’incoraggiamento allo studio del dise-gno. Anche di questo ente Calderini fu presi-dente nel biennio 1895-1897 (ROMERIO, 1918,s.i.p.; ROSCI, 1981, pp. 15-20).

Per non essere distratto dall’insegnamento edalla multiforme attività associazionistica a sco-po sia culturale che benefico cui si dedicava,nel luglio 1879 declinò l’elezione a consiglierecomunale. Ma non rinunciò ad altri impegni ecariche a carattere pubblico: fu membro dellaSocietà di mutuo soccorso fra gli insegnanti(dal 1858), del Comizio agrario valsesiano (dal1868), delle Società operaie di Varallo (1865)e Borgosesia (1877).8

La sua partecipazione a queste associazioninon fu puramente formale; spesso assunse an-che impegni faticosi e pubblicamente poco ap-pariscenti: nel gennaio 1877 fu incaricato dalComizio agrario valsesiano di Varallo della fon-dazione di una biblioteca circolante; nel 1884

partecipò alla fondazione in Varallo della So-cietà di patronato per i liberati dal carcere inValsesia, di cui fu membro eletto del primoconsiglio direttivo; nel 1900 accettò la nominaa presidente del Consorzio valsesiano per la tu-tela degli emigranti.Fu inoltre membro di quasi tutti i comitati chesorsero in valle per scopi particolari: per la re-dazione di un regolamento per l’amministra-zione civile e religiosa del Sacro Monte (1866 e1868) e la salvaguardia artistica del medesimosantuario (1870), le feste d’inaugurazione del-la ferrovia (1886), l’erezione di un monumen-to al generale Antonini (1887), l’istituzione diun corpo corale della Società filarmonica diVarallo (1899); altrettanto si può dire della suapartecipazione ai comitati costituiti per orga-

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6 - Il“Breve discorso del professor Pietro Calderini” venne datoalle stampe ne1 1872 con il titolo Per la fondazione dell’Os-servatorio meteorologico al Colle di Valdobbia (CALDERINI,1872).

7 - Dal dicembre 1867 socio corrispondente dell’Accade-mia reale dei Fisiocratici di Siena; dal 1868 socio corri-spondente dell’Accademia reale di Montevarchi, sociocorrispondente dell’Accademia reale di Messina, socioeffettivo della Società italiana di Scienze naturali di Mila-no, socio corrispondente dell’Accademia naturalisti diNapoli, socio corrispondente dell’Accademia Valdarnesedel Poggio, socio corrispondente della Società reale ac-cademica peloritana; dal 1869 membro effettivo dell’Ac-cademia di Aosta, membro della Società entomologicaitaliana di Firenze, socio onorario dell’Accademia discienze, lettere e arti di Vicenza; dal 1872 membro corri-spondente dell’Accademia fisico-medico-statistica di Mi-lano; dal 1873 socio cooperatore dell’Accademia pitago-rica di Napoli, socio corrispondente della Società italia-na di storia e archeologia di Roma; dal 1875 socio corri-spondente del Circolo filologico di Milano; dal 1879membro protettore della Società calligrafica di Monte-giorgio Marche; dal 1881 membro della sezione etnogra-fica dell’Esposizione generale italiana di Milano, mem-bro effettivo dell’Associazione meteorologica italiana diTorino e l’anno seguente di quella di Milano; dal 1882socio corrispondente della regia Deputazione di storiapatria di Torino; dal 1894 socio effettivo del Museo na-zionale di bacologia e sericoltura di Torino; dal 1900 so-cio corrispondente per la sezione di studi storici dellaSocietà cattolica italiana di Pisa (sASV, Carte don PietroCalderini, m. 1; si veda anche ROMERIO, 1918, s.i.p.).

8 - sASV, Carte don Pietro Calderini, m. 1. PureROMERIO, 1918, s.i.p. e BARBANO, 1990, pp. 230-231.

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nizzare esposizioni locali e nazionali. 9 Alcunedi queste iniziative furono sicuramente lunghee articolate: il carteggio relativo all’organizza-zione delle manifestazioni del quarto centena-rio di Gaudenzio Ferrari è costituito da quasimille lettere.10

Sono testimonianza di questa eclettica attivitàun’imponente serie di comunicazioni, lettere,commemorazioni e discorsi celebrativi riporta-te nelle cronache sezionali, comparse sui bol-lettini del CAI e sui periodici locali, spesso ri-stampate a Varallo in edizione separata dall’e-ditore Colleoni.11 I temi affrontati in questi la-vori sono principalmente legati alla storia alpi-nistica e a diverse discipline scientifiche (FAN-TONI, questo volume, pp.44-52). Fu invece mar-ginale il suo contributo alla ricerca storica; inquesto ambito il suo apporto sembra essere li-mitato ad alcuni aspetti organizzativi. Nell’ar-chivio storico della Società d’incoraggiamentoallo studio del disegno 12 compaiono alcune co-pie di diplomi imperiali “richiesti dal prof. P.Calderini all’Archivio di Vercelli ed ottenute per fa-vore dell’archivista sig. cavaliere Cucinotti”. Fuquesto probabilmente il contributo del Calde-rini a un vasto progetto di raccolta e cataloga-zione di antichi documenti valsesiani, prove-

nienti da donazioni di persone diverse al Mu-seo di Storia Naturale e in parte raccolte dal-l’abate Carestia e da Federico Tonetti, quandoquesti aveva in progetto di realizzare un gran-de archivio storico valsesiano in cui conservaretutte le testimonianze documentarie relativealla valle (CAGNA, 1994, p. 69).La sua capacità di rappresentanza della comu-nità valsesiana, non solo quella alpinistica, glifu riconosciuta nel luglio 1892 quando ebbel’onore di guidare la Regina Margherita nellasua visita a Varallo e al Sacro Monte, accompa-gnandola a Riva Valdobbia. Per ringraziarlodella gentile assistenza la regina, attraverso lamarchesa di Villamarina, gli donò una tabac-chiera d’oro cesellata.La sua costante presenza in ogni iniziativa sor-

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9 - Tra le principali è documentata la sua partecipazioneorganizzativa all’Esposizione italiana di Firenze del 1861,all’Esposizione industriale italiana di Milano del 1884,alla prima Esposizione d’architettura di Torino del 1891,all’Esposizione di arte sacra del 1898, all’Esposizione ge-nerale italiana di Torino del 1898, alla Esposizione gene-rale valsesiana del 1905 (sASV, Carte don Pietro Calderi-ni, m. 1).

10 - sASV, Archivio della Società d’incoraggiamento allostudio del disegno, Museo Calderini, m. 24.

11 - La corrispondenza è conservata in sASV e SSISD.Una parte degli scritti di Pietro Calderini è stata recente-mente raccolta in un volume curato da Massimo Bonola(1996). Nel volume, alle pp. 129-130, è riproposta anchela bibliografia tanto incompleta quanto imprecisa redat-ta da Carlo Marco per il supplemento al n. 49 della Rivi-sta Valsesiana dedicata alla memoria del Calderini(1910).

12 - sASV, Archivio della Società d’incoraggiamento allostudio del disegno, Museo Calderini, m. 21.

Pietro Calderini nel 1900, all’età di 76 (dalla Rivista Valsesiana del 1910, suppl. n. 49, p. 125)

Pietro Calderini nel 1905,

all’età di 81 anni (dalla Rivista

Valsesiana del 1910, suppl. n. 49, p. 127)

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ta in ambito valsesiano, necessariamente legataa una facilità di rapporti sociali e individuali,gli valse la considerazione dei convalligiani edei rappresentanti delle comunità scientifichee culturali con cui venne in contatto. Scrivevadi lui Alberto Durio: “I grandi meriti del Calderi-ni gli procurarono la stima e l’amicizia di persona-lità eminenti delle lettere, nelle scienze e nelle arti, epochi, come lui, ebbero la fortuna di possedere dotitali da meritarsi il rispetto e la simpatia generale”(DURIO, 1940, p. 24).

I RICONOSCIMENTI IN VITA13

Durante la sua vita il Calderini ricevette nume-rosi attestati di stima: il re lo insignì delle ono-rificenze di cavaliere dei Santi Maurizio e Laz-zaro (giugno 1868), poi di cavaliere dell’Ordi-ne della Corona d’Italia (agosto 1886) e infinedi commendatore dell’Ordine della Coronad’Italia (gennaio 1896). Il vescovo di Novaramons. Riccardi lo nominò canonico onorariodella Collegiata dei SS. Pietro e Paolo di Bor-gosesia nel maggio 1885; mons. Pulciano dellaCollegiata di S. Gaudenzio di Varallo nel di-cembre 1898. Numerosi furono pure gli attestati di beneme-renza rilasciati dalle società o dai comitati dicui fu attivo membro.14

Nel 1905, in occasione dei suoi ottant’anni, glivenne dedicata tutta la prima pagina su ‘IlMonte Rosa’ (22 aprile). Al festeggiato fu of-ferto “un artistico album” nel quale erano rac-colte “le firme di quanti più possibili Valsesiani pernascita o per affezione, amici e conoscenti, discepolied ammiratori”. Nello stesso anno uno specialedello stesso giornale (7 ottobre) dedicato all’E-sposizione valsesiana, riporta in prima paginail ritratto del sacerdote, con due colonne chene illustrano la figura e le opere.

Pietro Calderini morì il 19 maggio 1906 a Va-rallo all’età di 82 anni. Dopo i solenni funeralisvoltisi in città il 21 maggio, la salma fu tra-sportata a Borgosesia e tumulata nella tombadei canonici nel locale cimitero (‘Il MonteRosa’, 26 maggio 1906).15

Nei lasciti testamentari egli istituì vari legati diculto e di beneficenza, e tre borse di studioper altrettanti giovani di Borgosesia, di Varalloe dell’alta valle.

I VALSESIANI IN SUA MEMORIA

Le occasioni per ricordare Pietro Calderini fu-rono innumerevoli. La dedica di un sonettocomposto nel 1907 da Pietro Strigini in occa-sione della costruzione di una croce sul MonteFenera 16 unisce simbolicamente il naturalista alsuo monte. A Calderini e Carestia, “naturalistiesimi onore di Valsesia”, dedicò le sue Note di Tac-cuino Carlo Gallo (1892).

Il 29 agosto 1906 l’assemblea dei soci della So-cietà d’incoraggiamento gli intitolò il Museo distoria naturale (DELLAROLE, questo volume, pp.53-58).A Borgosesia il 19 maggio 1907 gli venne dedica-ta la via che gli diede i natali. Il 9 aprile 1918 ilcomune di Varallo intitolò al “Prof. Don PietroCalderini” la via che unisce piazza Boccioloni avia don Maio e costeggia il palazzo dei musei(ROMERIO, 1918, s.i.p.; RAVELLI, 1924, v. 1, p.227). In regione Sottoriva a Varallo nell’ottobre1911 gli venne intitolato il “Ricreatorio e Circolo

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13 - Da sASV, Carte don Pietro Calderini, m. 1.

14 - Da menzionare la medaglia d’argento conferitaglidal Ministero dell’agricoltura, industria e commercio nel1885 per aver promosso lo sviluppo delle piccole indu-strie di montagna.

15 - Tra i necrologi si ricordano: Personalia. Comm. prof. Don Pietro Calderini, ‘Rivista Mensi-le del Club Alpino Italiano’, vol. XXV, n. 8 (31 agosto1906), pp. 306-308 e n. 10 (31 ottobre 1906), p. 384.Il comm. prof. don Pietro Calderini, ‘Almanacco Guida dellaValsesia per l’Anno 1907’, pp. 161-165. In Memoriam 14 novembre 1909. Discorso recitato dal Canoni-co Prevosto Vincenzo Brunelli nella Chiesa Collegiata di S.Gaudenzio in Varallo-Sesia addì 21 maggio 1906 in occasionedei funerali del Reverendissimo Professore Commendatore Can.D. Pietro Calderini, Varallo, Unione Tipografica Valsesia-na, 1909, 16 pp. (quest’ultimo fu ristampato per l’inau-gurazione di un busto in marmo al museo, come si diràoltre).In memoriam. Pietro Calderini. Inaugurandosi il monumentodalla Valsesia riconoscente consacrato alla memoria del Comm.Prof. Sac. Pietro Calderini il 14 Novembre 1909. Pagine com-memorative, Suppl. al n. 49 della ‘Rivista Valsesiana’, annoV, 1910, pp. 111-143.

16 - Il comm. prof. don Pietro Calderini, cit. (ora in MARTI-NETTI, 2002, p. 30).

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Giovanile”, circolo inaugurato il 14, 15 e 16 otto-bre, con solenne cerimonia, alla presenza del ve-scovo (‘Il Monte Rosa’, 14 ottobre 1911)

Sulla lapide della sua tomba a Borgosesia com-pare l’epigrafe:

HIC RESURRECTIONEM EXPECTAT

PETRUS CALDERINI SACERDOS SINGULARIS INGENII

INTEGERRIMAE PROBITATIS MAXIMUM VALLIS SICCIDAE DECUS

OBIIT VARALLI XIX MAJI MCMVIANN. LXXXII

(TOESCA DI CASTELLAZZO, 1910; ROMERIO, 1918, s.i.p.).

A Varallo ricorda il Calderini un busto di mar-mo, opera di Giuseppe Rappa, inaugurato il27 ottobre 1907 nelle sale della sezione delCAI. Il professor Marco, suo successore alladirezione del museo, tenne il discorso solen-ne. Una copia in gesso del busto sarà postanell’aula della Società d’incoraggiamento “nelMuseo da lui fondato e che porta il suo nome” (‘IlMonte Rosa’, 30 novembre 1907). Un altro busto in marmo, opera di Leone Anto-nini, fu inaugurato nelle sale del museo il 14 no-vembre 1909. L’orazione ufficiale viene tenutadal conte Toesca di Castellazzo “compagno ed inti-mo amico sin dalla giovinezza del commendatore Cal-derini” (‘Il Monte Rosa’, 20 novembre 1909).17

Sulla facciata di casa Camaschella, in via Um-berto I a Varallo, ove egli risiedette per qua-rantacinque anni, fu inaugurato nel maggio1910 un medaglione di bronzo modellato daCasimiro Debiaggi, posto su una lapide dimarmo bianco, con un’epigrafe dettata dalconte Toesca di Castellazzo. In occasione del-l’inaugurazione della lapide mons. Fusi, retto-re del collegio Barolo, lo definì, dal pulpitodi San Gaudenzio in Varallo, “il più grande val-sesiano” dell’Ottocento (FUSI, 1910; ‘Il MonteRosa’, 21 maggio 1910).18

Il 28 settembre 1918 in occasione del cinquan-tenario della fondazione del museo, il consigliodirettivo della Società di incoraggiamento allostudio del disegno in Valsesia, su proposta delladirezione del museo stesso, deliberò di far col-locare nella sala maggiore un’artistica bachecacontenente tutti i cimeli del benemerito fonda-tore prof. don Pietro Calderini. Tale bacheca fuinaugurata il 7 agosto dell’anno seguente.

BIBLIOGRAFIA DI PIETRO CALDERINI19

[1855] Alla cara memoria di mia madre PerpetuaCalderini morta il 26 gennaio 1855. Questi versipensati e scritti fra ‘l pianto mestamente consacro,Varallo, Colleoni, 16 pp.

1857 In morte del Reverendo Sacerdote D. AngeloCalzoni Canonico e Concurato nell’insigne Colle-giata di Borgosesia e Reg.° Ap.° Subeconomo. Di-scorso funebre letto dal sacerdote e professore di filo-sofia D. Pietro Calderini, Casale, Nani, 13 pp.

[1859] Apertura delle Scuole Speciali nella Cittàdi Varallo. Discorso inaugurale pronunciato nelgiorno 9 novembre 1859 dal Sacerdote CalderiniPietro Dottore in Filosofia e Professore di Metodo,Varallo, Colleoni, 30 pp.

1860 Per l’inaugurazione solenne della NuovaSocietà Filarmonica in Varallo. Discorso recitato il29 luglio 1860 dal prof. Calderini Pietro Dottore inFilosofia, Varallo, Colleoni, 23 pp.

[1862] Discorso letto il 25 maggio 1862 dalProf. Calderini Pietro per la solenne inaugurazionedella Società Operaia di Borgosesia, Varallo, Col-leoni, 8 pp.

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17 - Il “Discorso dell’Oratore Ufficiale Comm. Gioachino Toescadi Castellazzo” è alle pp. 115-138 di In memoriam. PietroCalderini. Inaugurandosi il monumento dalla Valsesia ricono-scente, cit..

18 - Al Sacerdote Pietro Calderini. Discorso recitato nella Col-leggiata di Varallo-Sesia dal Sacerdote Prof. Carlo Fusi nelgiorno 19 Maggio 1910 in cui venne murata sulla casa abi-tata dal Calderini la Lapide Commemorativa, Varallo,Unione Tipografica Valsesiana, 1910, 20 pp.

19 - Per la stesura è stata utilizzata come fonte princi-pale la raccolta delle opere del Calderini in sASV, Car-te don Pietro Calderini, m. 4. La presente bibliografia è da ritenersi esaustiva perquanto riguarda le opere a stampa e i contributi ap-parsi su riviste e periodici, mentre va considerata comepreliminare per gli articoli usciti sui giornali locali,una minima parte dei quali comparve anche sottofor-ma di opuscoli.

Page 9: Pietro Calderini. Biografia e Bibliografia

[1863] Discorso inaugurale pronunciato il giorno22 novembre 1863 dal Professore e Dottore in Filoso-fia Calderini Pietro all’apertura delle Scuole Seralidi Varallo, Varallo, Colleoni, 20 pp.

[1865] Per la solenne inaugurazione di un bustoin marmo eretto per cura dell’Amministrazione del-l’Opera Pia di Carità all’egregio Giureconsulto va-rallese Gian Benedetto Racchetti. Discorso pronun-ciato il giorno 27 settembre 1865 dal prof. PietroCalderini, Varallo, Colleoni, 17 pp.

[1866] Sull’arte scultorea nella Valsesia, ‘Il MonteRosa’, 13 ottobre.

1866 Cenni biografici intorno al Rev.mo PadreGian Carlo Magni compilati dal Professore Pietro Cal-derini, Varallo, Colleoni, 15 pp.

1866 Saluto allo scultore Pietro Argenti autore delMonumento a Gaudenzio Ferrari in Valduggia Di-rettore della Scuola Tecnica di Varallo, Varallo,Colleoni, 19 pp.

1867 Relazione delle feste fattesi in Varallo neigiorni 28 e 29 settembre 1867, per la solenne inau-gurazione di un Museo di Storia Naturale e d’unaSede di Soccorso del Club Alpino Italiano, ‘Bolletti-no Club Alpino Italiano’, vol. II, nn. 9-10, pp.428-432; Colleoni, Varallo, 23 pp.

[1867] Per l’inaugurazione d’un Museo di StoriaNaturale e d’una sede di soccorso al Club Alpino Ita-liano fattasi in Varallo nei giorni 28 e 29 settembre1867. Discorso del Prof. Calderini Pietro Direttoredella Scuola Tecnica, Varallo, Colleoni, 23 pp.;20

anche in Bonola (a cura di) 1996, pp. 103-116.

1867 Avvenimenti che possono tornare utili. Lette-ra del professore Calderini Pietro all’avvocato Regal-di Carlo, ‘Il Monte Rosa’, 27 luglio, 3-10-18-24agosto, 7-14 settembre.

[1867] L’Abate Salvatore Lirelli. Discorso pronun-ciato dal Professore Pietro Calderini in occasione dellasolenne distribuzione dei Premi agli alunni delle Pub-bliche Scuole di Varallo, Varallo, Colleoni, 20 pp.

1867 Guida per viaggi alpini nella Valsesia delgeometra Carlo Montanaro Socio del Club Alpino,‘Bollettino Club Alpino Italiano’, vol. II, n. 8,pp. 3-46, anche come estratto di 43 pp. 21

[1867] Giovanni Maria Catlinetti d’Isolella pres-so Sesia. Brevi cenni biografici compilati dal Profes-

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20 - Contiene la Relazione delle feste fattesi in Varallo neigiorni 28 e 29 settembre 1867 per la solenne inaugurazioned’un Museo di Storia Naturale e d’una sede di Soccorso al ClubAlpino Italiano. Estratto dal giornale il Monte Rosa.

21 - Nell’archivio della sezione di Varallo del Club Alpi-no Italiano esiste copia manoscritta del lavoro, dal titoloGuida per viaggi alpini nella Valsesia compilata per cura delGeometra Carlo Montanaro e dal Professore Pietro Calderini.Anno 1867. A questa guida escursionistica, la prima usci-ta in Valsesia e pure nell’ambito dell’intero Club AlpinoItaliano, il Calderini contribuì in modo consistente, an-che se poi essa apparve con il solo nome del Montanaro.È pubblicata in BONOLA (a cura di) 1996, pp. 25-63.

Ritratto di Pietro Calderini. (Palazzo dei Musei, Varallo)

Page 10: Pietro Calderini. Biografia e Bibliografia

sor Calderini Pietro Direttore della R. Scuola Tecnicadi Varallo, Varallo, Colleoni, 15 pp.

1868 La fauna vicentina per l’Abate FrancescoDottore Disconzi, Rivista bibliografica del ProfessoreCalderini Pietro Direttore della Scuola Tecnica di Va-rallo, Varallo, Colleoni, 14 pp.

1868 Lo studio dell’entomologia in Piemonte e ilCav. Flaminio Baudi di Selve, ‘Il Monte Rosa’, 21marzo.

1868 L’ornitologia lombarda e i Signori fratelliNobili Turati, ‘Il Monte Rosa’, 8 febbraio.

1868 Dei funghi sospetti e velenosi del territorio se-nese, Rivista bibliografica del Professor CalderiniPietro Direttore della R. Scuola Tecnica e del Museodi Varallo, Varallo, Colleoni, 12 pp.

1868 Un’apparizione straordinaria di libellule obilancette in Valsesia, ‘Il Monte Rosa’, 11 luglio.

1868 Il Notaio Gaetano Negri. Cenni biograficidel Professore Calderini Pietro Direttore della R.Scuola Tecnica e del Museo di Varallo, Varallo,Colleoni, 19 pp.

1868 Lo studio dell’entomologia in Piemonte e ilCavaliere Flaminio Baudi di Selve. Commenti delProfessore Calderini Pietro Direttore della R. ScuolaTecnica e del Museo di Varallo, ‘Il Monte Rosa’, 21e 28 marzo, 11 aprile; Varallo, Colleoni, 23 pp.

1868 Il congresso dei Naturalisti Italiani a Vicen-za, ‘Il Monte Rosa’, 10, 17, 24 e 31 ottobre.

1868 Il passaggio della Nocciolaia in Valsesia. Lette-ra del Prof. Calderini al suo Amico Conte GioachinoToesca di Castellazzo, ‘Il Monte Rosa’, 19 dicembre.

1868 La geognosia e la geologia del Monte Feneraallo sbocco di Valsesia. Nota del Prof. Pietro Calderi-ni, ‘Atti Società Italiana Scienze Naturali’, vol.XI, fasc. III, 1868, pp. 1-16; poi: La geognosia ela geologia del Monte Fenera posto allo sbocco dellaValle del Sesia. Memoria presentata dal Socio Prof.P. Calderini Direttore della Scuola Tecnica e del Mu-seo di Varallo alla riunione straordinaria della So-cietà Italiana di Scienze Naturali in Vicenza, Varal-lo, Colleoni, 1869, 23 pp.; anche in Bonola (acura di) 1996, pp. 65-80.

[1869] Apparizione di un numero straordinario

di Nemure Nebulose (insetti neurotteri) nei dintornidi Varallo, insieme a Mostruosità di forme in unaTesta di Vitello donata al Museo di Varallo, Varal-lo, Colleoni, 7 pp.

1869 La torre di Buccioleto (Valsesia), ‘BollettinoClub Alpino Italiano’, vol. IV, n. 14, pp. 38-44;anche in Bonola (a cura di) 1996, pp. 117-124.

1869 La Valsesia considerata sotto i suoi vari aspetti.Discorso letto all’adunanza del Club Alpino Italiano il29 agosto 1869 in Varallo dal Socio Professore Calderi-ni Pietro, ‘Bollettino Club Alpino Italiano’, vol. IV,n. 16, pp. 317-325; Colleoni, Varallo, 1870, 18pp.; ora in Bonola (a cura di) 1996, pp. 1-13.

1869 Il bolide del 15 gennaio 1869 e certi suoistrani effetti. Cenni popolari del Professore CalderiniPietro, Varallo, Colleoni, 17 pp.

1869 La legge sulla caccia e l’opuscolo del Sig.Prof. Cav. Rondani. Osservazioni critiche indirizza-te all’Abate Dottore Disconzi dal Prof. Calderini Pie-tro Direttore della Regia. Scuola Tecnica e del Museodi Varallo, Varallo, Colleoni, 127 pp.

1869 Giovanni Meneguzzo e Pasquale Sesino.Cenni biografici del Professore Calderini Pietro, Va-rallo, Colleoni, 23 pp.

1869 Cose astronomiche, Stelle cadenti, Bolidi eMetereoliti, ‘Il Monte Rosa’, 13 e 20 febbraio.

1869 Appendice intorno a cose puramente scienti-fiche od economiche e bibliografiche, ‘Il MonteRosa’, 20 marzo.

1869 La scuola di mineralogia in Aosta, ‘Il Mon-te Rosa’, 19 giugno.

1870 L’Ingegnere Giuseppe Antonini. Cenni bio-grafici del Professore Calderini Pietro, Varallo, Col-leoni, 40 pp.

1870 Le nostre montagne. Breve discorso pronun-ciato dal Socio Prof. Calderini Pietro in occasionedell’adunanza del Club Alpino tenutasi il 28 agosto1870 nella Sede succursale di Domodossola, ‘Bollet-tino Club Alpino Italiano’, vol. V, n. 17, pp. 24-29; Varallo, Colleoni, 1871, 15 pp.; anche inBonola (a cura di) 1996, pp. 15-23.

1870 Il Museo di Varallo e i suoi nuovi patrocina-tori, ‘Il Monte Rosa’, 20 agosto.

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Page 11: Pietro Calderini. Biografia e Bibliografia

1871 Un’ascensione al Corno Bianco fatta il giorno8 settembre 1871 da una Signora italiana, ‘BollettinoClub Alpino Italiano’, vol. V, n. 7, pp. 352-355.

1871 Il Cav. Agostino Molino. Cenni biografici delProfessore Calderini Pietro, Varallo, Colleoni, 29 pp.

1872 Per la fondazione dell’Osservatorio Meteorolo-gico sul Colle di Valdobbia. Breve discorso del Profes-sore Pietro Calderini, Varallo, Colleoni, 15 pp.;anche in Bonola (a cura di) 1996, pp. 81-89.

1872 Ermafroditismo perfetto delle anguille, ‘IlMonte Rosa’, 24 febbraio e 2 marzo.

1872 Studi e scoperte sull’ermafroditismo perfettodelle anguille. Relazione del Professore Calderini Pie-tro Direttore del Museo Civico di Varallo, Varallo,Colleoni, 21 pp.

1872 Il Club Alpino Italiano promotore degli studimeteorici, ‘Il Monte Rosa’, 29 giugno.

1873 Una gita al Monte Fenera , ‘Il MonteRosa’, 30 agosto.

1873 Escursione al Colle di Valdobbia per l’inau-gurazione di due lapidi commemorative, ‘BollettinoClub Alpino Italiano’, vol. VII, n. 21, pp. 214-217.

1873 Relazione dell’adunanza dei Soci alpinistiinscritti alla Sede di Varallo del C.A.I. il 1° settem-bre 1872, ‘Bollettino Club Alpino Italiano’, vol.VII, n. 21, pp. 217-221.

1873 Della convenienza che il Santuario di Varal-lo sia dichiarato Monumento Nazionale. Relazionedel Professore Pietro Calderini al Prefetto della Pro-vincia, Varallo, Colleoni, 44 pp.

1873 L’osservatorio di Valdobbia e gli appunti delProf. Felice Marco, ‘Il Monte Rosa’, 30 settembree 4 ottobre.

1873 La contessa Giuseppina Toesca di Castel-lazzo nata Garbiglietti. Cenni biografici compilatidal Professore Pietro Calderini Direttore della R.Scuola Tecnica di Varallo-Sesia, Torino, Speirani,42 pp.

1873 L’oreficeria italiana e Augusto CastellaniPatrocinatore del Museo di Varallo, ‘Il MonteRosa’, 5, 12 e 19 aprile.

1874 La strada della Cremosina. Storia e commen-ti, ‘Il Monte Rosa’, 23-30 maggio e 6 giugno.

1874 Quintino Sella al Colle delle Loccie, ‘IlMonte Rosa’, 29 agosto.

[1874] Pasquale Sesino. Cenni biografici del Pro-fessor Pietro Calderini, Varallo, Colleoni, 14 pp.

1874 Per la festa d’inaugurazione di alcune fonta-ne solenneggiantesi in Civiasco il 20 Settembre1874. Breve discorso del Professore Pietro Calderini,Varallo, Colleoni, 12 pp.

1874 Ascensione alla Parrot dal versante Italiano,‘L’Alpinista. Periodico mensile del Club Alpi-no Italiano’, n. 10, ottobre 1874, pp. 152-153.

1874 Della ricerca e della conservazione dei patriidocumenti. Appunti e proposte del Prof. Pietro Cal-derini, ‘Il Monte Rosa’, giugno-agosto; Varallo,Colleoni, 33 pp.

1875 Il Professore Cavaliere Giuseppe Balsamo-Crivelli. Cenni biografici del Professore Pietro Calde-rini, Varallo, Colleoni, 38 pp.

1875 In commemorazione del Cav. CapitanoEdoardo Crolla. Lettura fatta dal Professore PietroCalderini il giorno 24 agosto del 1785 all’Adunan-za dei Soci del Circolo Alpino inscritti nella Sezionedi Varallo Sesia, Varallo, Colleoni, 32 pp.

[1875] Ai soci del Club Alpino Italiano inscrittinella sezione di Varallo. Discorso pronunciato l’11maggio 1875 da Don Pietro Calderini, Varallo,Colleoni, 7 pp.

[1877] In morte del Reverendo Sacerdote D. Giu-seppe Chiara-Sorini Rettore del Civico Convitto diVarallo. Commemorazione funebre letta il mattinodel 10 marzo 1877 nella Chiesa Parrocchiale di S.Gaudenzio dal Professore Pietro Calderini, Biella,Amosso, 8 pp.

1877 Relazione scolastica letta il 3 Giugno 1877in occasione della solenne distribuzione dei Premi,‘Il Monte Rosa’, 28 giugno 1877.

1878 Giovanni Fassò † il 3 gennaio 1878. Comme-morazione. Agnona, 5 gennaio 1878, s.l, s.e., 7 pp.

1878 Beniamino Longhetti. Commemorazione, Va-rallo, Colleoni, 20 pp.

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Page 12: Pietro Calderini. Biografia e Bibliografia

1879 Inaugurazione del Ricovero d’Olen (Alta Val-sesia) per P. Calderini Socio della Sezione di Varallo,‘Bollettino Club Alpino Italiano’, vol. XIII, n.37, pp. 1-12 ; Torino, Candeletti, 16 pp.; anchein Bonola (a cura di) 1996, pp. 89-101.

1879 Relazione dell’adunanza generale ordinariadella Sezione di Varallo del C.A.I., ‘Bollettino ClubAlpino Italiano’, vol. XIII, n. 40, pp. 604-605.

1879 Discorsi pronunciati nel camposanto di Bor-gosesia il XIX Marzo MDCCCLXXIX sulla tombadel Prevosto D. Giovanni. Francione, Borgosesia,Galimberti, pp. n.n.

[1879] Nella occasione che il Reverendissimo Si-gnor Prevosto Don Giuseppe Neri celebrava addì 8giugno 1879 nella insigne Chiesa Collegiata di S.Gaudenzio in Varallo-Sesia il cinquantesimo anni-versario di sua sacerdotale consacrazione. Discorsopronunziato dal Sacerdote Pietro Calderini, Varallo,Colleoni, 12 pp.

1879 In morte del Reverendissimo Sacerdote D.Giuseppe Neri Prevosto dell’insigne Parrocchia Colle-giata di Varallo-Sesia. Discorso funebre pronunciatoil 1° ottobre 1879 dal Sac. Prof. Pietro Calderini,Varallo, Colleoni, 15 pp.

1880 Guide valsesiane riconosciute dalla SezioneC.A.I. istituita a Varallo. Brevetto di approvazione,Varallo, Colleoni, 29 pp.

1881 Il Sacerdote Professore Don Francesco Zeno-ne. Commemorazione dell’amico Prof. Pietro Calderi-ni, Torino, Tip. S. Giuseppe, 19 pp.

1882 Nella solenne distribuzione delle Medaglie edei Diplomi assegnati ai Valsesiani dalla Giuria del-la Mostra Nazionale ef fettuatasi a Milano nel1881. Discorso pronunciato il 22 Agosto 1882 dalProf. Pietro Calderini per incarico del municipio diVarallo-Sesia, Varallo, Colleoni, 15 pp.

[1884] In commemorazione del Reverendo Sacer-dote Pietro Paolo Ottone Prevosto Provicario Fora-neo di Bellinzago Novarese, Varallo, Camaschel-la, 8 pp.

1884 Il XIV Febbraio. Commemorazione di Giusep-pe Regaldi. Discorso pronunciato dal Prof. PietroCalderini il dì 3 Giugno 1883 nella solenne distri-buzione dei premi agli Alunni delle Pubbliche Scuoledi Varallo, Varallo, Camaschella, 23 pp.

1886 Curiosità fisico-chimiche, ‘Almanacco-Guidadella Valsesia per l’Anno 1886’, anno I, p. 91.

1887 Il Comm. Dott. Antonio Garbiglietti, ‘Gau-denzio Ferrari’, 29 gennaio.

1890 Il cav. prof. Giuseppe Antonini, ‘Almanac-co-Guida della Valsesia per l’Anno 1890’, annoV, p. 87.

1891 Lo scultore Giovanni Albertoni, ‘Almanac-co-Guida della Valsesia per l’Anno 1891’, annoVI, p. 97.

1895 Il Maestro cav. uff. Carlo Fassò, ‘Almanac-co-Guida della Valsesia per l’Anno 1895’, annoX, p. 89.

1896 Il cav. prof. Gio. Ulrico Depaulis, ‘Alma-nacco-Guida della Valsesia per l’Anno 1896’,anno XI, p. 82.

1896 Il prof. Luigi Ottone, ‘Almanacco-Gui-da della Valsesia per l’Anno 1896’, anno XI,p. 89.

1898 I musei Valsesiani all’esposizione di Torino1898, s.l., s.e., pp. 2 (35-36).

1898 Giuseppe Maria Magni. Cenni biograficicompilati dal Sacerdote Pietro Calderini e pubblicatia ricordo del compianto amico nella ricorrenza del 4°anniversario della sua morte. 22 Aprile 1898, Va-rallo, Camaschella e Zanfa, 252+19 pp.

1900 L’emigrazione Valsesiana, in ‘La Valsesiaper i suoi cari emigranti’, numero unico del 18novembre edito a cura del Consorzio Valsesia-no, Varallo, Camaschella e Zanfa, 4 pp.

1901 Documenti riguardanti il convento dei fratiminori osservanti di Varallo. Dall’Anno 1834 al1868, s.l., s.e., 42 pp.

1905 In memoria del Dott. Cav. Bernardo Fran-zani morto a Romagnano Sesia il 19 maggio 1905,Milano, La Poligrafica, 15 pp.

s.d. Teresa Bianchi-Montanaro, Varallo, Colleo-ni, pp. n.n.

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