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164

Piero della Francesca

Jul 19, 2015

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Page 1: Piero della Francesca
Page 2: Piero della Francesca

opere

Vita

Fonti Cred iti

Page 3: Piero della Francesca

Le opere

Page 4: Piero della Francesca
Page 5: Piero della Francesca

La Vita

Piero della Francesca fu uno dei più grandi pittori italiani del Quattrocento. Passò la maggior parte della vita nella città natale di San sepolcro, ma lavorò anche in alcuni dei maggiori centri artistici del tempo, incluse Firenze, Roma e Urbino, e la sua opera più vasta giunta a noi, un famoso ciclo di affreschi sulla Storia della vera Croce, si trova ad Arezzo. Piero fu un matematico tanto quanto un artista e i suoi dipinti hanno una purezza quasi geometrica, combinata con un'immensa dignità e una solare limpidezza di colori. Fu richiesto da alcuni dei maggiori mecenati del tempo ed ebbe un'influenza considerevole sui suoi contemporanei, ma dopo la morte la sua fama declinò. Anche se è stato poco conosciuto per secoli, oggi è considerato uno dei giganti del Rinascimento.

Page 6: Piero della Francesca

Storie della vera Croce

Nel 1447 la famiglia aretina Bacci affidò al fiorentino Bicci di Lorenzo l’incarico di decorare la Cappella Maggiore della chiesa, allora sotto il loro patronato. Alla morte del pittore, nel 1452, erano stati dipinti, nella grande volta a crociera, soltanto i quattro " E vangelisti" , il prospetto dell’arco trionfale con il " Giudizio Universale" e i due " Dottori della Chiesa" nell’intradosso dell’arco. Si presume che Piero della Francesca abbia subito proseguito i lavori, iniziando dalla parte interrotta. I l tema del ciclo è tratto dalla " Leggenda Aurea" di Jacopo da Varagine, fonte iconografica sulla quale si basano molte raffigurazioni degli artisti toscani ed italiani a partire dal Trecento.La vicenda narrata pittoricamente attraverso 12 episodi principali, inseriti nei diversi registri che compongono il ciclo, comincia dalla Morte di Adamo, rappresentata nel lunettone della parete destra e si conclude con l’E saltazione della Vera Croce, nel lunettone della parete sinistra, e l' Annunciazione, non seguendo tuttavia la sequenza cronologica di esecuzione degli affreschi realizzati dall’alto verso il basso, da sinistra verso destra, su 7 diverse " pontate" e ripartita in oltre 250 " giornate di lavoro" .

Page 7: Piero della Francesca

la Cappella

M aggiore

Le SCENE

Page 8: Piero della Francesca

Le SCENE

Sequenza scene

Page 9: Piero della Francesca

Sequenza scene1) Morte di Adamo

2) Sollevamento della vera croce

3) Adorazione della vera croce

4) Il sogno di Costantino

5) La vittoria di Costantino su Massenzio

6) Tortura dell’ebreo

7) Scoperta della vera croce

8) La battaglia di Eraclio e Cosroe

9) L’imperatore Eraclio riporta la vera croce a Gerusalemme

10) L’annunciazione

11) San Ludovico

Page 10: Piero della Francesca

M orte d i Adam o

D ESCRIZIONE Particolari

Page 11: Piero della Francesca

PRIM A SCENA: M ORTE D I

AD AM O

Adamo morente e Seth incontra l’arcangelo Michele. Intorno ad Adamo morente, la moglie Eva, oramai vecchissima, il figlio Seth anch’esso incanutito e giovani nipoti stanno ad ascoltare le ultime volontà del patriarca.

Page 12: Piero della Francesca

Particolari M ORTE D I AD AM O

Page 13: Piero della Francesca

M orte d i Adam o Particolare

Page 14: Piero della Francesca

M orte d i Adam o Particolare

Page 15: Piero della Francesca

M orte d i Adam o Particolare

Page 16: Piero della Francesca

M orte d i Adam o Particolare

Page 17: Piero della Francesca

Il sollevam ento del

legno della croce

D ESCRIZIONE Particolari

Page 18: Piero della Francesca

Seconda scena: Il sollevam ento del

legno della croce

Tre uomini sono al lavoro per sistemare a terra il pesante e grosso trave, ma prima occorre alzarlo sottoponendosi ad uno sforzo notevole, forse superiore alle loro forze, con l’ausilio delle sole braccia e di un modesto puntello di legno.

Page 19: Piero della Francesca

Particolari Il sollevam ento del legno

della croce

Page 20: Piero della Francesca

Sollevam ento legno della croce

Page 21: Piero della Francesca

Adorazione D EL SACRO LEGNO ED

INCONTRO D ELLA REGINA D I SABA

CON RE SALOM ONE

D ESCRIZIONE Particolari

Page 22: Piero della Francesca

TERZA SCEN A: AD ORAZIONE D EL SACRO

LEGNO ED INCONTRO D ELLA REGIN A D I

SABA CON RE SALOM ON E

La regina di Saba con cinque ancelle giunta in prossimità di quel Legno s’inginocchia assorta in preghiera in un paesaggio etereo di colline e magnifici alberi. Il ricevimento nella reggia contrappone ed unisce allo stesso tempo la regina di Saba al re Salomone. La regina, inchinatasi per ossequiare il re di Gerusalemme, occupa con le cinque ancelle del suo seguito la parte destra della scena, mentre il re, posto al centro della scena, è accompagnato alla sinistra da quattro chierici ed alti dignitari di corte.Salomone è coperto da un mantello tessuto a fiori di melograno: segno di abbondanza e ricchezza.

Page 23: Piero della Francesca

Particolari AD ORAZIONE D EL SACRO

LEGN O ED IN CONTRO D ELLA REGINA

D I SABA CON RE SALOM ON E

Page 24: Piero della Francesca

Adorazione D EL

SACRO LEGNO ED

INCONTRO D ELLA

REGINA D I SABA

CON RE

SALOM ONE

Particolare

Page 25: Piero della Francesca

Adorazione D EL SACRO LEGNO ED

INCONTRO D ELLA REGINA D I

SABA CON RE SALOM ONE

Particolare

Page 26: Piero della Francesca

SOGNO D I

COSTANTINO

D ESCRIZIONE Particolari

Page 27: Piero della Francesca

QUARTA SCENA: SOGNO DI COSTANTINO

L’angelo si rivela di notte a Costantino

L’imperatore Costantino, difeso dai suoi soldati, riposa nella sua tenda alla vigilia della battaglia finale con Massenzio quando in sogno appare l’angelo.

Page 28: Piero della Francesca

Particolari il sogno di

Costantino

Page 29: Piero della Francesca

SOGNO DI COSTANTINO PARTICOLARE

Page 30: Piero della Francesca

La vittoria d i Costantino

su M assenzio

D ESCRIZIONE Particolari

Page 31: Piero della Francesca

Q uinta SCENA: VITTORIA D I

COSTANTINO

Costantino insegue Massenzio in prossimità del Tevere mostrando in alto la croce. Da una parte del fiume l’esercito vittorioso compatto dietro l’imperatore, dall’altra l’immagine di soldatesche fugaci e sconfitte.

Page 32: Piero della Francesca

Particolari La vittoria d i Costantino su

M assenzio

Page 33: Piero della Francesca

La vittoria d i Costantino

su M assenzio Particolare

Page 34: Piero della Francesca

La vittoria d i

Costantino

su M assenzio

Particolare

Page 35: Piero della Francesca

SU PPL IZIO

D ELL ’EBREO

D ESCRIZIONE Particolari

Page 36: Piero della Francesca

Sesta SCENA: SU PPLIZIO

D ELL ’EBREO

Dentro le mura fortificate della città il giudice afferra i capelli dell’ebreo calato nel pozzo da due guardie allo scopo di farsi rivelare il luogo dove sono state interrate le croci del Golgota.

Page 37: Piero della Francesca

Particolari SU PPLIZIO

D ELL ’EBREO

Page 38: Piero della Francesca

SU PPL IZIO D ELL ’EBREO

PARTICOLARE

Page 39: Piero della Francesca

RITROVAM ENTO E

VERIFICA D ELLA VERA

CROCE

D ESCRIZIONE Particolari

Page 40: Piero della Francesca

SETTIM A SCENA:

RITROVAM ENTO E VERIFICA

D ELLA VERA CROCE

Elena seguita dalle dame di corte e da un nano, riccamente vestito, assiste su indicazione di Giuda al disseppellimento delle croci scavate e sorrette da cinque incaricati. La scena si svolge in prossimità della città di Gerusalemme distesa sulle pendici collinari.

Page 41: Piero della Francesca

Particolari RITROVAM ENTO E

VERIFICA D ELLA VERA

CROCE

Page 42: Piero della Francesca

RITROVAM ENTO E VERIFICA

D ELLA VERA CROCE Particolare

Page 43: Piero della Francesca

RITROVAM ENTO E

VERIFICA D ELLA VERA

CROCE. Particolare

Page 44: Piero della Francesca

RITROVAM ENTO E

VERIFICA D ELLA

VERA CROCE

Particolare

Page 45: Piero della Francesca

La battaglia d i Eraclio e Cosroe

D ESCRIZIONE Particolari

Page 46: Piero della Francesca

OTTAVA SCENA: La battaglia

d i Eraclio e Cosroe

In questa scena si notano le teste stridere contro i cavalli bianchi; prospetti, profili perduti, di vincitori, di vinti guardarsi da vicino; le armature distrutte dalle armi ; i gesti brevi, angolati o in dirittura, incastrarsi insieme, e così fermi, come simili quote cromatiche, infatti tra un braccio che vibra il colpo e l’uomo che ricade sgozzato, appare, impassibilmente emblematica, la curva lunata del cavallo bianco e, di sopra, l’impresa delle bandiere.

Prospettiva

Page 47: Piero della Francesca

Particolari La battaglia d i Eraclio

e Cosroe

Page 48: Piero della Francesca

La battaglia di Eraclio e Cosroe (ca. 1460) (lato sinistro)

Page 49: Piero della Francesca

La battaglia di Eraclio e Cosroe (ca. 1460) (lato destro)

Page 50: Piero della Francesca

Prospettiva La battaglia di Eraclio e Cosroe

Page 51: Piero della Francesca

La battaglia di Eraclio e Cosroe

Particolare

Page 52: Piero della Francesca

La battaglia di Eraclio e Cosroe Particolare

Page 53: Piero della Francesca

L ’ im peratore Eraclio riporta la

vera croce a Gerusalem m e

D ESCRIZIONE Particolari

Page 54: Piero della Francesca

NONA SCENA: L ’ im peratore

Eraclio riporta la vera croce a

Gerusalem m e

Eraclio scalzo e senza cappello sorregge e porge la Croce alle porte di Gerusalemme: cinque alti dignitari compongono il corteo imperiale mentre rappresentanti del popolo di Gerusalemme attendono inginocchiati il ritorno della Croce.

Page 55: Piero della Francesca

Particolari L ’ im peratore Eraclio

riporta la vera croce a

Gerusalem m e

Page 56: Piero della Francesca

L ’ im peratore Eraclio

riporta la vera croce a

Gerusalem m e

Particolare

Page 57: Piero della Francesca

L ’ im peratore Eraclio

riporta la vera croce a

Gerusalem m e

Particolare

Page 58: Piero della Francesca

L ’annunciazione

ParticolariD ESCRIZIONE

Page 59: Piero della Francesca

D ecim a scena: L ’annunciazione

I raggi emanati dal Padreterno illuminano la scena dell’angelo annunziante che si rivela alla Vergine.

Page 60: Piero della Francesca

Particolari L ’annunciazione

Page 61: Piero della Francesca

L ’annunciazione

Particolare

Page 62: Piero della Francesca

L ’annunciazione Particolare

Page 63: Piero della Francesca

San Ludovico

D ESCRIZIONE

Page 64: Piero della Francesca

D escrizione San Ludovico

Il Santo è rappresentato nell’affresco in dimensioni quasi naturali. E’ un giovane, che indossa il saio francescano sotto il bel piviale vescovile, fermato al collo da un ricco bottone, e una mitria bianca con fregi dorati e gioie; impugna con la destra il pastorale e regge con la sinistra un libro, rappresentato in modo tale da far pensare che l’immagine andasse apprezzata da un punto di vista un po’ ribassato. La figura è girata leggermente verso destra e fissa intensamente un punto al di fuori del quadro: probabilmente la direzione dello sguardo è anch’essa in relazione con l’ubicazione originale dell’opera, che appare intensamente illuminata da sinistra.

Page 65: Piero della Francesca

• La polittico della m isericord ia

• Flagellazione d i cristo

• La natività• Battesim o d i cristo

• La M adonna d i Senigallia

• Dittico dei Duchi di Urbino• M adonna del parto

• Sigismondo Pandolfo Malatesta• Sigism ondo M alatesta e san Sigism ondo

• Sacra Conversazione

• I l Polittico di Perugia• L a Resurrezione• San Giuliano • M addalena

• I l Polittico di Sant’Agostino

ALTRE OPERE

Page 66: Piero della Francesca

La pala della m isericord ia

D ESCRIZIONE

Page 67: Piero della Francesca

La pala della m isericord ia

Nel 1445, la Compagnia della Misericordia, una confraternita di Borgo San Lorenzo, commissionò a Piero un polittico da eseguirsi in tre anni. Dato il tempo a disposizione il polittico doveva essere dipinto con colori preziosi e avere un solido sfondo dorato. Piero non rispettò i tempi indicati nel contratto, essendo onerato di impegni su progetti più importanti. I l polittico fu terminato soltanto circa 20 anni più tardi. Le parti più vecchie sono i due pannelli con San Sebastiano e San Giovanni Battista, alla sinistra del pannello principale. Nessun'altra figura di Piero, più di questo San Sebastiano, mostra una così stretta relazione coi nudi di Masaccio, sia pure in una posa piuttosto sgraziata ma realistica. Poco più tardi Piero dipinse i pannelli del timpano, con la Crocifissione al centro, e San Benedetto, l'Angelo e la Madonna dell'Annunciazione e san Francesco ai lati. Le figure di Sant'Andrea e san Bernardino furono completate attorno al 1450.

Page 68: Piero della Francesca

La crocifissione

Page 69: Piero della Francesca

Particolare

Page 70: Piero della Francesca

Particolare

Page 71: Piero della Francesca

La m adonna della

m isericord ia

La madonna apre le braccia ad accogliere i fedeli sotto il suo mantello; il gesto maestoso contraddice la la spazialità indeterminata del fondo oro e crea un preciso vano spaziale che racchiude le figure dei devoti.

Page 72: Piero della Francesca

Particolare

Page 73: Piero della Francesca

Particolare

Page 74: Piero della Francesca

Particolare

Page 75: Piero della Francesca

San Francesco

Page 76: Piero della Francesca

Flagellazione d i Cristo

PiantaD ESCRIZIONE Prospettiva

Page 77: Piero della Francesca

Flagellazione d i Cristo

Questo pannello fu dipinto da Piero durante la sua prima visita a Urbino. La composizione è divisa in due parti, separate dalla colonna che sostiene il tempio entro il quale avviene la fustigazione del Cristo. Sulla destra ci sono tre personaggi non identificati disposti a semicerchio. Al loro tempo erano certamente molto conosciuti e il dipinto potrebbe rappresentare le loro fattezze reali. L'importanza dell'architettura in questo dipinto, con l'elegante tempio classicheggiante, sembra suggerire una sintonia tra Piero e le teorie del tempo. L'osservatore deve porsi al centro del dipinto ottenendo così una unitarietà attraverso l'uso di un singolo, rigoroso punto di vista. Il dipinto è un perfetto esempio di prospettiva lineare del Quattrocento. Piero comunque non perde la sua attenzione al dettaglio, come nel soffitto del tempio o nella scultura in bronzo sulla colonna coi suoi splendidi riflessi di luce. Il magnifico tessuto damascato indossato dal personaggio all'estrema destra, col suo contrasto di blu e oro, rivela l'interesse di Piero per i tessuti lussuosi e per gli abbigliamenti più raffinati che molti pittori fiorentini avevano eliminato completamente dai propri lavori.

Page 78: Piero della Francesca

Particolare Flagellazione

Page 79: Piero della Francesca

Particolare Flagellazione

Page 80: Piero della Francesca

Particolare Flagellazione

Page 81: Piero della Francesca

Pianta della flagellazione con

l’ indicazione della zona compresa fra i

due raggi visuali estremi

Page 82: Piero della Francesca

Schema prospettico

Page 83: Piero della Francesca

La natività

D ESCRIZIONE

Page 84: Piero della Francesca

D escrizione La natività

Preciso è il riferimento all’arte fiamminga, di Van Eyck, nella natività di Piero della Francesca, ma l’attenzione all’episodio, la cura nella descrizione naturalistica delle erbe, degli uccelli, la sottile perfezione della pittura nei volti, nelle capigliature, nei particolari degli abiti, appaiono riassorbire nell’immobile fissità della visione pierfrancescana, che trasforma l’episodio in un momento assoluto e eterno.

Page 85: Piero della Francesca

Particolare Natività

Page 86: Piero della Francesca

Battesim o d i

Cristo

ProspettivaD ESCRIZIONE

Page 87: Piero della Francesca

D escrizione Battesim o d i Cristo

Conservato alla National Gallery di Londra, il Battesimo di Cristo, opera di Piero della Francesca, è uno dei capolavori del primo Rinascimento. Le figure, ormai estremamente lontane dagli artifici gotici, sono definite con accurato realismo nei contorni e nei volumi. La religiosità umanizzata si riflette nelle espressioni di Gesù e del Battista, come nelle figure femminili che osservano la scena, segretamente consapevoli di ciò a cui stanno assistendo. La luminosità diffusa che pervade il paesaggio è simbolo, come la colomba, di una nuova armonia tra le sfere celesti e l'esistenza terrena.

Page 88: Piero della Francesca

Particolare Battesim o

Angeli.

Page 89: Piero della Francesca

Particolare

Battesim o

Page 90: Piero della Francesca

Particolare

Battesim o, un

N eofita

Page 91: Piero della Francesca

Schema prospettico del battesimo di cristo

Page 92: Piero della Francesca

La M adonna d i Senigallia

D ESCRIZIONE

Page 93: Piero della Francesca

D escrizione La M adonna d i

Senigallia

Quest’opera considerata una delle più alte del maestro è stata definita un’armoniosa sintesi tra il monumentale e l’intimo .

Page 94: Piero della Francesca

Particolare

Page 95: Piero della Francesca

Dittico dei Duchi di Urbino

D ESCRIZIONE Lato tergale

Page 96: Piero della Francesca

Descrizione Dittico dei Duchi di Urbino

In questi due pannelli relativamente piccoli, Piero si impegna in una costruzione compositiva piuttosto difficile e mai affrontata prima. Dietro il ritratto di profilo dei due soggetti, che iconograficamente si rifà alla tradizione araldica dei ritratti su medaglia, l'artista aggiunge uno straordinario paesaggio che si estende in profondità fino a perdersi in una nebbiosa distanza. La relazione tra il paesaggio e i ritratti è inoltre molto stretta anche nel significato: i ritratti, coi loro profili solenni, dominano sul dipinto così come i soggetti dominavano sulla vastità dei possedimenti. L 'audacia della composizione è evidente in questo passaggio repentino tra i due diversi piani prospettici. L 'abilità di Piero nella resa dei volumi è accompagnata dalla sua attenzione al dettaglio. Attraverso un attento uso della luce ci dà una descrizione miniaturistica dei gioielli di Battista Sforza, delle grinze e dei nevi presenti sulla pelle olivastra di Federico. I ritratti dei duchi, eseguiti forse fra il 1465-'66 o nel 1474, emigrarono a Firenze nel 1631, con tutto il patrimonio artistico dell' ultimo Della Rovere. E fino all'800 furono scambiati per i volti di Petrarca e Laura o Sigismondo Malatesta e Isotta.

Page 97: Piero della Francesca

Battista

Sforza

Page 98: Piero della Francesca

Federico da

M ontefeltro

Page 99: Piero della Francesca

Lato tergale del d ittico dei duchi d i

U rbino

Page 100: Piero della Francesca

Il trionfo d i Federico da M ontefeltro

schem a

Page 101: Piero della Francesca

Schem a

Page 102: Piero della Francesca

Il trionfo d i Battista Sforza

schem a

Page 103: Piero della Francesca

Schem a

Page 104: Piero della Francesca

M adonna del

parto

D ESCRIZIONE

Page 105: Piero della Francesca

D escrizione M adonna del parto

Piero della Francesca dipinse la straordinaria e toccante immagine della Madonna del Parto, distante come una visione celeste eppure viva e reale nella sua freschezza poco più che adolescente. L ’affresco era destinato a completare la parete di fondo dell’altare maggiore dell’antica chiesa di Santa Maria di Momentana. La chiesa subì una completa distruzione nel 1785 a seguito di un disastroso terremoto che lasciò miracolosamente in piedi solo la parete con l'affresco. L 'opera fu successivamente staccata dal muro ed inserita in una nicchia presso l'altare maggiore di una nuova chiesa. Nel 1889, dopo oltre un secolo di oblio, l'affresco fu " riscoperto" come capolavoro di Piero della Francesca. Dal 1956 fino al suo restauro (1992/1993) la Madonna del Parto è stata conservata all'interno di nuova cappella realizzata ristrutturando la fabbrica precedente.

Page 106: Piero della Francesca

Particolare

M adonna del Parto

Page 107: Piero della Francesca

Particolare M adonna del parto

Page 108: Piero della Francesca

Sigismondo Pandolfo Malatesta

D ESCRIZIONE

Page 109: Piero della Francesca

Descrizione Sigismondo Pandolfo Malatesta

I l ritratto fu eseguito da Piero della Francesca durante un soggiorno a Rimini tra il 1450 e il 1451. I l ritratto del condottiero raffigurato di profilo, con una assoluta astrazione, riprende l’iconografia ufficiale delle medaglie, anche se nel dipinto è evidente una attenzione naturalistica nella minuziosa descrizione del tessuto della veste, dei capelli e dell’incarnato, derivante a Piero dalla conoscenza dei pittori fiamminghi, in particolare Rogier van der Weyden. I l ritratto dipende da quello celebrativo del condottiero presente sulla medaglia eseguita da Matteo de’ Pasti nel 1450.

Page 110: Piero della Francesca

Sigism ondo M alatesta e san

Sigism ondo

D ESCRIZIONE

Page 111: Piero della Francesca

D escrizione

Questo affresco realizzato da Piero della Francesca nel Tempio malatestiano raffigura Malatesta in preghiera di fronte al suo santo patrono, san Sigismondo.

Page 112: Piero della Francesca

Sacra conversazione

Pianta e

sezione

D ESCRIZIONE

Personaggi

Page 113: Piero della Francesca

D escrizione Sacra conversazione

La Madonna col Bambino, o Pala di Brera, è l'opera che meglio rappresenta l'arte di Piero della Francesca. I santi e gli angeli si raggruppano a semicerchio intorno alla Madonna, che è il centro da cui essi dipendono, mentre lo spazio antistante è assicurato dalla presenza di Federico. La scena si svolge entro un'architettura che, per la perfetta rispondenza di tutte le parti fra loro, possiamo immaginare a croce greca, con volte a botte e una probabile cupola al centro. La figura geometrica dominante è il cerchio in un complesso e calcolato rapporto di linee curve. L 'uovo qui assume il significato della perfezione geometrica. illuminato da una luce uniforme, indicato alle linee prospettiche dell'architrave, polarizza la nostra attenzione, come fulcro, insieme alla sottostante testa della Madonna, dello spazio architettonico e degli uomini in esso contenuti.

Page 114: Piero della Francesca

Particolare Sacra conversazione

Page 115: Piero della Francesca

M adonna con

bam bino

Page 116: Piero della Francesca

Federico da

M ontefeltro

Page 117: Piero della Francesca

Particolare del cantino absidale

Page 118: Piero della Francesca

Pianta e sezione dell’architettura della

Sacra Conversazione

Page 119: Piero della Francesca

Schem a per l’ identificazione dei personaggi

della Sacra Conversazione

Page 120: Piero della Francesca

Pala d i Perugia

D ESCRIZIONE

Page 121: Piero della Francesca

D escrizione Pala d i Perugia

In Vite degli artisti, Giorgio Vasari descrive un polittico di Piero della Francesca per il convento di Sant'Antonio di Perugia che oggi si trova alla Galleria Nazionale dell'Umbria della stessa città. Lo stile e la qualità non sono uniformi e diverse parti sono stimate lavoro di assistenti. Degne di nota sono la scena dell'Annunciazione che forma il registro superiore, realizzato con uno schema prospettico eccezionale, e alcune figure in basso che spiccano contro un fondo oro (un tipo di rappresentazione molto più arcaico) . Queste discrepanze stilistiche hanno portato a supporre che la pala non fosse in origine prevista nella forma attuale e che l'Annunciazione sia un'aggiunta successiva.

Page 122: Piero della Francesca

M adonna con

bam bino

Page 123: Piero della Francesca

SANT’ANTONIO E

SAN GIOVANNI BATTISTA

Page 124: Piero della Francesca

SAN FRANCESCO E SANT’ELISABETTA

D’UNGHERIA

Page 125: Piero della Francesca

Particolare

Page 126: Piero della Francesca

L ’annunciazione

PiantaProspettiva

Page 127: Piero della Francesca

Annunciazione Particolare del colonnato

Page 128: Piero della Francesca

Schem a planim etrico parziale

dell’annunciazione

Page 129: Piero della Francesca

Schema prospettico dell’annunciazione

Page 130: Piero della Francesca

La resurrezione

D ESCRIZIONE

Page 131: Piero della Francesca

D escrizione La resurrezione

La splendida Resurrezione di Cristo, di Piero della Francesca, nel palazzo comunale di Sansepolcro, ha sollecitato nella critica moderna numerose interpretazioni simboliche; in particolare il paesaggio sullo sfondo, nel quale compaiono contemporaneamente alberi spogli e frondosi, indicherebbe che qui la resurrezione è messa in simbolica relazione non solo con il concetto di rinascita spirituale, ma anche con il rinnovarsi e il rinascere della natura nell’avvicinarsi delle stagioni.

Page 132: Piero della Francesca

Particolare resurrezione

Page 133: Piero della Francesca

Particolare resurrezione

Page 134: Piero della Francesca

San Giuliano

D ESCRIZIONE

Page 135: Piero della Francesca

D escrizione San Giuliano

1455-60 - Affresco, 130 x 105 cm - Pinacoteca Comunale, Sansepolcro. Questo è l'unico frammento rimasto della decorazione ad affresco di Piero nella chiesa di Sant'Agostino in Borgo San Sepolcro.

Page 136: Piero della Francesca

Particolare

Page 137: Piero della Francesca

Particolare san Giuliano

Page 138: Piero della Francesca

M addalena

D ESCRIZIONE

Page 139: Piero della Francesca

D escrizione

Al 1460 o agli anni immediatamente successivi risale la Maddalena affrescata da Piero della Francesca nel duomo di Arezzo; possentemente costruita come un’architettura umana nella perfetta simmetria del contorno, questa figura appare immersa in una luce nitida e ferma che ne modella il volume e ne definisce i piani.

Page 140: Piero della Francesca

Polittico del S. Agostino

(1 460-70)

Nel 1454 fu commissionata a Piero della Francesca una pala d'altare per la chiesa di Sant'Agostino, a Sansepolcro, ma, lavorando con la sua solita lentezza, la completò solo nel 1469. Durante il Cinquecento e il Seicento fu smembrata e oggi ne rimangono solo delle parti suddivise in vari musei. Il pannello centrale non esiste più, ma quattro pannelli di santi che quasi certamente lo fiancheggiavano si trovano oggi in varie collezioni. Comprendono sant'Agostino (Museu de Arte Antigua, Lisbona), san Michele (National Gallery, Londra), una figura di identità incerta, forse san Giovanni evangelista o san Simone l'apostolo (Collezione Frick, New York) e san Nicola a Tolentino (Museo Poldi Pezzoli, Milano). Ci sono inoltre altre piccole tavole che fanno probabilmente parte della pala.

Pannello 1 Pannello 2

Page 141: Piero della Francesca

Polittico del S. Agostino (1460-70)

Page 142: Piero della Francesca

Polittico del S. Agostino (1460-70)

Page 143: Piero della Francesca

Opere Attribuite a Piero della

Francesca

• VedutA D I U NA CITTA ID EALE

Page 144: Piero della Francesca

Veduta d i una citt idealeà

Tra i dipinti attribuiti a Piero della Francesca con molta probabilità ci sono uno o due ritratti e alcune immagini della Madonna con Bambino. Più interessante, però, è uno straordinario pezzo di architettura che oggi si trova alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino: la, che raffigura una città rinascimentale ideale. Non ci sono prove effettive che l'opera sia di Piero della Francesca, ma la maestria della costruzione e la delicatezza del colore sono degne di lui.

Page 145: Piero della Francesca

Particolare citt idealeà

Page 146: Piero della Francesca

LA NASCITA D ELLA

PROSPETTIVA

• La scoperta della prospettiva

• I Trattati

• Prospettiva d i un Pentagono

• Prospettiva d i un cubo

Page 147: Piero della Francesca

L a scoperta della prospettiva

I capolavori dell’arte sono frutto di tecniche e scelte precise, non sempre immediatamente visibili o chiare per l’osservatore. Tuttavia, uno sguardo approfondito sul “ come” è fatta un’opera può arricchire la nostra percezione e portarci a gustare l’arte in modo nuovo e più consapevole, più vivo. Analizziamo la famosa tavola di Piero della Francesca La flagellazione di Cristo (1450-1460, Galleria Nazionale, Urbino) .

Page 148: Piero della Francesca

La Flagellazione d i Cristo

Page 149: Piero della Francesca

Com posizione

Il dipinto e organizzato in due parti suddivise da una linea immaginaria che corre lungo la colonna dietro il personaggio con la barba.

Page 150: Piero della Francesca

Com posizione

Tale scelta compositiva è funzionale allo schema iconografico evidenziando due spazi uno coperto a sinistra e uno aperto a destra nei quali si svolgono due scene correlate ma distinte . A sinistra l’episodio della Flagellazione di cristo, i tre personaggi sulla destra invece vengono considerati o signori di Urbino o diplomatici.

Page 151: Piero della Francesca

Am bienti

La Flagellazione di Cristo è ambientata in una loggia in stile classico descritta con grande precisione di dettagli. Le colonne e i capitelli corinzi, i fregi sugli architravi delle porta e nella parete di fondo, il soffitto a lacunari sono elementi architettonici tipici dell’arte greca antica riscoperta nel rinascimento e riproposta sia nell’architettura sia nelle arti figurative.

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Le FigureLe figure sono proporzionate secondo lo schema prospettico del dipinto. I personaggi sulla destra in primo piano appaiono molto più grandi rispetto a quelli di sinistra posti su un piano assai arretrato. Correttamente collocate nella profondità spaziale le figure sono inoltre costruite con particolare attenzione alla resa dei volumi, solide, statuarie, di forme quasi geometriche la loro staticità contribuisce al tono grave e meditato dell’immagine.

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Luce

La luce chiara e trasparente che inonda il dipinto proviene da due fonti diverse, la scena sacra è illuminata da destra come è facile notare dalle ombre sul corpo di cristo

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mentre i tre personaggi in primo piano e le architetture alle loro spalle sono illuminate da sinistra come appare evidente dalle pieghe della veste del personaggio con la barba.Questa scelta compositiva conferma l’ideale suddivisione del dipinto in due parti.

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Prospettiva

Le due scene sono unificate da una prospettiva centrale secondo i canoni compositivi del primo rinascimento. La costruzione prospettica è evidente nel disegno delle architetture. I lati obliqui degli edifici, degli elementi decorativi, del pavimento segnano linee di fuga convergenti in un unico punto al centro del quadro.

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I trattati

Secondo Giorgio Vasari, Piero della Francesca scrisse molti trattati: a noi ne sono giunti soltanto tre. Le date esatte della realizzazione sono sconosciute, ma la sequenza probabile è la seguente: Trattato d'abaco, il De prospectiva pingendi e il De quinque corporibus regularibus, che tratta dei " cinque solidi regolari" codificati dall'antico matematico greco E uclide. I trattati non furono interamente pubblicati fino al Novecento, ma vari manoscritti indicano che erano già conosciuti nel Quattrocento e nel Cinquecento. Uno dei manoscritti del trattato sulla prospettiva, oggi nella biblioteca Palatina di Parma, contiene illustrazioni forse dello stesso artista.

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D e quinque corporibus regularibus

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tre pagine dei d isegni del D e prospectiva pingendi

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Prospettiva d i una testa

um ana

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Prospettiva d i un capitello

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Prospettiva d i un

pentagono

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Prospettiva d i un

cubo

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BIBL IOGRAFIA

• Enciclopedia di storia dell’ arte De Agostini;

• Enciclopedia encarta 99;

• G. Cricco, F. P. Di Teodoro, Itinerario nell’arte vol.2, Zanichelli;

• Siti e immagini varie, da www.google.it;

• G.C. Argan, Storia dell’arte italiana vol. 2. Sansoni.

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