PICCOLI BORGHI - ecoinformazionicupa di progettare e realizzare gli spazi di vita delle persone – spazi al con-tempo materiali e mentali - sempre più si interroga anche sui bisogni,

Processi di rinascita attraverso il recupero delle identità locali.// PolisMaker Lab Politecnico di Milano

PICCOLI BORGHI

Promossa dal PolisMaker Lab - Centro Studi sulla gestione della trasformazione degli insediamenti urbani per la qualità del vivere -del Politecnico di Milano

Gruppo di ricercaProf. Angelo Caruso di Spaccaforno1

Prof. Santiago Caprio2

Arch. Marco Porro3

Dott.ssa Olga Skovron3

Con ulteriori contributi di:Prof.ssa Gabriella Gilli4

Dott.ssa Evelina Frisenna3

Dott.ssa Sabrina Vallinoto3

1 Politecnico di Milano2 Politecnico di Milano - Università di Buenos Aires3 PolisMaker Lab4 Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - PolisMaker Lab

PICCOLIBORGHIProcessi di rinascita attraverso il recupero delle identità locali

Marzo 2012

Fondazione Provinciale della Comunità Comasca

Incontro con la Stampa: Nel presente documento di sintesi vengono illlustrati i risultati di una ricerca condotta dal PolisMaker Lab del Politecnico di Milano per conto della Fon-dazione Sociale della Comunità Comasca riguardante i processi di rinascita dei piccoli borghi attraverso il recupero delle identità locali in una prospettiva olistica.Le strategie, gli strumenti e le tecniche di indagine e valutazione qui presen-tate sono di ausilio all’Amministrazione pubblica, agli operatori del mercato immobiliare otre che ai city users nell’ottimizazzione delle proprie scelte con una sensibilità per la qualità del vivere.

Processi di rinascita attraverso il recupero delle identità locali

Politecnico di Milano - PolisMaker Lab - Fondazione Provinciale della Comunità Comasca


Approccio olistico: L’approccio che contraddistingue il PolisMaker Lab – Centro Studi sulla ges-tione della trasformazione degli insediamenti urbani per la qualità del vi-vere – del Politecnico di Milano, al quale fa capo il master “Polis-Making e Gestione urbana”, partecipato nelle sue quattro edizioni da numerosi atenei italiani ed esteri.

ambientecostruito

economiastrategia

diritto

scienze umane

comunicazione


Approccio olistico: PolisMaker Lab – Politecnico di MilanoPromuove e conduce studi, ricerche, formazione e consulenze volti a svilup-pare gli strumenti metodologici e operativi necessari ad acquisire una mag-giore sensibilita’ verso lo “spazio esistenziale” e, quindi, nei confronti non soltanto della dimensione urbana materiale, ma altresi’ di quella immateriale.

ambientecostruito

economiastrategia

diritto

scienze umane

comunicazione

PolisMaker Lab approccio pluridisciplinare




PolisMaker LabInterazione tra Ambiente, Società ed Economia

ambiente

società economia


Approccio olistico:

PolisMaker LabInterazione ed equilibrio tra Ambiente, Società ed EconomiaProcessi di rinascita attraverso il recupero delle identità locali

ambiente

società economiaqualità del vivere ben-essere

tutela e valorizzazione

mercato immobiliareturismo hôtellerie

patrimonio di interesse storico-ambientale



Approccio olistico:



Focus: Si osserva come la riqualificazione e valorizzazione dei piccoli borghi di in-teresse storico- artistico, culturale e ambientale, nel costituire oggi un tema di grande attualità per il nostro Paese, vada affrontata in particolar modo nel quadro delle seguenti azioni:



Focus: 1. La tutela di un patrimonio di interesse storicoe ambientale anche se minore, tuttavia diffuso, strettamentelegato alla memoria storica dei luoghi.



Focus: 2. La contestuale riscoperta di un turismocosiddetto lento di cui attualmente si avverte una domandaa fianco di quello sino ad oggi maggiormente diffusodi lunga distanza.



Focus: 3. Il collegamento tra turismo lento e turismocosiddetto culturale, in grado di consentire la letturadel paesaggio in chiave antropologica, estraneaspesso all’approccio proprio delturismo di lunga distanza, particolarmente caratterizzatoda una lettura del paesaggio ancora in chiaveromantica.



Focus: 4. Lo sviluppo di attività turistico - ricettivee più in generale commerciali in grado di contenere ilfenomeno di spopolamento in atto dei piccoli borghi,con ricadute sul livello occupazionale specie dei giovaniresidenti in luogo.



Focus: 5. La conseguente valorizzazione patrimonialedei beni immobili di incentivo per la proprietà ediliziaper quanto riguarda l’innesco di un processo di manutenzione, ristrutturazione, restauro e trasformazione degli edifici.



Focus: 6. L’incremento per le attività produttive collegateal settore edilizio, in un momento di congiunturanegativa per tale comparto.



Focus: 7. L’affacciarsi di un nuovo mercato della secondacasa a portata di un ceto medio nell’attuale momentostorico impossibilitato ad accedere all’acquisto inlocalità turistiche inserite nei circuiti tradizionali.



Focus: 8. Il decongestionamento di località turistichetradizionali nei periodi di maggior frequentazione afavore dei piccoli borghi, con la conseguente valorizzazionedi una viabilità secondaria alla riscoperta dipaesaggi altrimenti suscettivi di una mancata tutela.



Focus: 9. La valorizzazione dei prodotti tipici dei luoghiattraverso l’individuazione di marchi di denominazionedi origine controllata.



Focus: 10. L’allineamento del nostro Paese ad una politicadi valorizzazione ambientale di quella parte diterritorio, estranea ai grandi assi di sviluppo turistico,diversamente praticata in altri Paesi come la Francia,l’Austria e la Svizzera.



Focus: 11. Il recupero dell’antropizzazione di aree in fasedi abbandono finalizzato ad incrementare e controllarele conoscenze a disposizione in tema di sicurezzageologica dei siti contenendo e prevenendo cosìfenomeni calamitosi attraverso un’attività di presidio.



Strumenti e tecniche di valutazione:

La valutazione delle scelte di riqualificazione e valorizzazionedei piccoli borghi

- nell’ottica della Pubblica amministrazione - nell’ottica degli operatori del mercato immobiliare- nell’ottica dei city users




Il valore sociale dell’intervento di riqualificazione nell’ottica della Pubblica amministrazione

Vs = SBd + SBi + SBf

Vs valore sociale Bd benefici ottenuti dagli utenti diretti Bi benefici ottenuti dagli utenti indiretti Bf benefici ottenuti dagli utenti potenziali e futuri




I’equilibrio economico dell’intervento di riqualificazione nell’ottica degli operatori del mercato immobiliare

Vt = Vm - Kt

(1+r)n

Vt valore di trasformazione dell’edificio nello stato di fatto Vm valore di mercato dell’edificio una volta trasformato Kt costi di trasformazione




L’attratività turistica nell’ottica dei city usersSi utilizzano tecniche di analisi multicriteriali ponderando i diversi criteri di giudizio.

Natural tourist resourcesLandscapeReliefClimateWater networkFaunaFloraProtected areasTherapeutic factorsQuality of the environment

Anthropic tourist resourcesHistoric and art monumentsArchaeological vestigesChurches and monasteriesMuseumsTraditional architectureCrafts and handicraftsTraditional customs

Technical-material facilities Accommodation unitsFood and beverage facilitiesRecreational unitsSpa treatment units

General infrastructuraWays of accessUrban networks and utilitiesEcological points for collect-ing waste



Area di esame: Secondo i dati pubblicati dall’ ANCI i comuni italiani con popolazione infe-riore a 5000 abitanti sono il 72% del totale (5828 su un totale di 8102).La Provincia di Como nello specifico ha 162 comuni di cui 132 con meno di 5000 abitanti e addirittura 82 (più del 50%) con meno di 2000. (ISTAT 2009).



Area di esame: Risiede nei piccoli comuni una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti pari a oltre 1/6 della popolazione italiana.

Nella provincia di Como questo dato è particolarmente significativo, infatti circa il 40% degli abitanti (37666 su 590050) risiede in comuni con una po-polazione inferiore ai 5000 membri, e il 12,63% (74538 su 590050) in quelli con una popolazione residente inferiore a 2000.(ISTAT 2009)

I piccoli comuni sono presenti in tutte le Regioni e particolarmente numero-si in Piemonte e Lombardia. All’interno dei comuni così individuati la ricerca è stata rivolta in particolare ai soli piccoli comuni con popolazione inferiore a 2000 abitanti, ritenendo questi rappresentativi di borghi interessati da problematiche similari, in ra-gione delle quali è possibile individuare univoche strategie di riferimento per una loro valorizzazione. Il Comune di Nesso è stato assunto come un caso campione.



E per continuare... All’interno del PolisMaker Lab sono in corso alcuni approfondimenti sui fo-cus individuati nella ricerca.



PolisMaker Lab

Prof.ssa Gabriella Gilli

Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

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Qualità del vivere e del benessere psicofisico. Place-identity e place attachment

Le scienze umane, e in particolare la psicologia, sono sempre più interes-sate a comprendere il legame tra qualità del vivere e del benessere psico-fisico da un lato e caratteristiche dell’ambiente di vita dall’altro. Il nesso tra spazio costruito e spazio vissuto è immediato e intuitivo. Gli uomini costruiscono gli spazi in cui abitano (dagli spazi domestici a quelli urbani) creandoli e poi essendone influenzati: una relazione dinamica e re-ciproca, quindi. “Il paesaggio è dentro di noi prima di essere intorno a noi” (Morelli, 2011)

“Abitare la mente significa, anche, abitare lo spazio costruito. Chi si oc-cupa di progettare e realizzare gli spazi di vita delle persone – spazi al con-tempo materiali e mentali - sempre più si interroga anche sui bisogni, pen-sieri, desideri, paure dell’uomo; e, in modo simile alla psicologia, cercherà di “costruire” spazi adatti alle sue esigenze e ai suoi timori” (Gilli, 2010).



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“L’interdipendenza tra Mindscape e Landscape è fondamentale ai fini di un cambiamento culturale e di un’innovazione profonda” (Morelli, 2011)

Non esistono costruzioni “solo” materiali; non esistono pensieri solo as-tratti e non radicati in un luogo fisico. Così, reciprocamente, l’idea di spazio costruito viene estesa alle persone, agli stili di vita, alle culture, alle memo-rie sociali e storiche.



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Parlare dei borghi significa entrare nel vivo di questi discorsi. Infatti i borghi evocano dimensioni psicologiche, affettive e relazionali molto intense e co-erenti con il benessere psicofisico. Più in dettaglio, i borghi:

- Favoriscono la cosiddetta place-identity: è una sottostruttura della “self-identity”, caratterizzata da cognizioni, memorie, affetti relativi ai luoghi vissuti ed esperiti. In altri termini, dai borghi possiamo ricavare una parte della nostra identità individuale e sociale. «le persone tendono a spostarsi verso luoghi particolari per mantenere o aumentare una identità sociale positiva» (Twigger-Ross, M. Bonaiuto, G. Breakwell, 2003). In questo sen-so, i borghi possono ben svolgere una funzione cosiddetta “sostenitiva”, funzione propriamente psicologica relativa al sostegno alla nostra sogget-tività: infatti il borgo, essendo personalizzato in termini di caratteristiche estetiche e storiche, e non banalmente omologato, rinforza l’identità perso-nale e ne enfatizza l’originalità, con un probabile effetto sull’autostima.



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- Implicano il recupero e la cura della memoria. Anche per chi ha dovuto, nella sua vita, “sradicarsi” dalla casa della sua infanzia, il borgo può offrire un recupero vicario di tali indispensabili “radici”: infatti, «La sta-bilità percepita del luogo e dello spazio che emerge da tali riconoscimenti dell’ambiente fisico convalida conseguentemente la credenza dell’individuo nella propria continuità nel tempo» (Proshansky, A. Fabian, R. Kaminoff, 1983)

- Favoriscono l’orientamento e la comprensione dei punti di riferimento spaziali (data le loro ridotte dimensioni);

- Svolgono, grazie alla loro natura facilmente conoscibile e di ridotte dimensioni, una funzione cruciale: la funzione “contenitiva” intesa come spazio che protegge e contiene, perimetro di rifugio e di sicurezza, assimi-labile al corpo, anzi una extra-skin che «serve a rassicurarci sulla continu-ità del passato e sulla predicibilità del futuro» (Giordano, 2002); la funzione contenitiva è associata alla percezione della sicurezza la cui estrema im-portanza tutti conosciamo (Zani, 2003).



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- Facilitano attività prosociali (consentono relazioni interpersonali e contrastano l’anonimità) senza peraltro renderle obbligatorie, in quanto non vi si abita in modo permanente.

- Soddisfano le esigenze estetiche; e la percezione di bellezza è asso-ciata al benessere.

- Inoltre, aiutano a sviluppare il place attachment , che è la capacità di affezionarsi a un luogo nel quale riconosciamo elementi di benessere, di si-curezza, di bellezza, e che ci inducono a prenderci cura del luogo stesso e a tornarvi (H. M. Proshansky, A. Fabian, R. Kaminoff, 1983; Morelli, 2011).



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- Infine, i borghi, se ben progettati e corredati di informazioni, possono aiutarci

a) a riconoscere la nostra storia: è la funzione di riconoscimento, grazie a cui il passato ambientale permette di valutare l’ambiente e muoversi con fiducia, favorendo un sentimento di continuità; b) ad attribuire senso al nostro abitare un luogo: è la funzione di signifi-cato, per cui l’identità di luogo permette di riconoscere un ambiente, capir-ne gli scopi, riconoscersi in esso; c) a esprimerci: si tratta della funzione di espressione: il borgo come espressione della “mente” degli abitanti e come possibilità per le persone di diventarne attivi abitanti.

Per tutti i motivi elencati, i borghi costituiscono un importante cam-po di interesse (e di studio) per la psicologia ambientale al servizio dell’architettura, dell’ingegneria ambientale e dell’urbanistica.



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Dott.ssa Evelina Frisenna PolisMaker Lab

Il valore dell’esperienza turistica nel piccolo borgo e i suoi riflessi sulla promozione territoriale.

Il turismo nasce come un’esigenza dell’uomo di scoperta, di indagine sulle altre culture, sui luoghi abitati e non, diversi da quelli frequentati abitual-mente.

Il turismo è comunicazione, confronto, analisi, viaggio... e il viaggio viene inteso in primis come percorso interiore, con una predisposizione tutta par-ticolare, perché ci si apre e si apprende attraverso le modalità che le nuove relazioni permettono di sperimentare.



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Nel viaggio l’individuo ha l’impressione di riappropriarsi del tempo perché esce dagli schemi quotidiani dell’abitudine, tutto è da pensare e il program-ma, per quanto conosciuto, lascia molti margini aperti, si deve riempire di contenuti e i contenuti sono sconosciuti, l’esperienza non ha ancora dato emozioni e quindi non ha ancora costruito significati.

Chi cerca i piccoli borghi forse infondo cerca le sue radici, ha bisogno di “resettare”, di “ritornare ai sapori antichi, alle tradizioni”, “di staccare la spi-na”, di decidere i propri ritmi secondo una proposta che in realtà non sem-bra imporre orari.

Il borgo viene spesso percepito come una realtà statica, “un presepe a cie-lo aperto” da percorrere e ripercorrere e talvolta rischia di annoiare, quando si presenta solo come una cartolina, venendo confuso con mille altre im-magini simili.



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Perciò l’intento è quello di introdurre il visitatore in un’esperienza non solo visuale, di inserirlo all’interno della vita del luogo con le sue peculiarità... Nel borgo l’uomo ha mantenuto e tutelato le architetture perché davano valore al suo abitare, perché lo distinguevano, il borgo ha fatto della tra-dizione il suo vessillo, tanto da aver tramandato nel tempo cultura, prodotti tipici, metodi di conservazione, ricorrenze con cadenze particolari.

La memoria richiama la festa, nel tempo della festa si partecipa della gioia, si diventa invitati, protagonisti della “sagra”, si perpetuano le us-anze in un clima di convivialità. In realtà il tempo del borgo è quello dettato dall’autoproduzione e dall’autoconsumo, pur considerando l’avvento e gli sviluppi del commercio, gran parte delle attività sono rimaste coperte ba-sandosi sulla trasformazione delle risorse del luogo.



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A partire da ciò si realizza il turismo lento, perché non si può correre men-tre si scopre, occorre osservare i movimenti, occorre ripetere per imparare e la ripetizione fa acquisire manualità e i gesti diventano sapienti e ci fanno ritornare alle origini: come si facevano le cose, come nel borgo si fanno ancora oggi.

L’importanza del reiterarsi della memoria delle tradizioni familiari è un con-tinuo richiamo al focolare domestico.

La cultura rappresenta l’eccellenza di tutte le imprese umane, perciò si potrebbe dire che “tutto è cultura”, ma oltre ai luoghi in cui è custodita ( musei, case private, monumenti...) essa vive e persiste in tutte le attività dell’individuo e della società.



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Partecipare della cultura diventa imprescindibile per chi vuole scoprire un borgo.

Allora diventa importante pensare a strutture ricettive che, valorizzando gli edifici secondo la tradizione, mettano a disposizione dei turisti varie forme di accoglienza ( per famiglie, coppie, scolaresche, anziani...) che permet-tano di vivere esperienze dentro al borgo stesso.

Si tratta per i cittadini di poter condividere la propria attività e la propria sto-ria ( laboratori di tecniche artistiche, cucina, sport, riscoperta della natura...) percorrendo un pezzo di vita insieme, perché accogliere significa anche rendere parte di sé. Il turista diventa così agente inconsapevole di promozione territoriale, fa pubblicità ed esporta il prodotto, quando il ritorno a casa si veste dei colori di un racconto.



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Il segreto è portarsi dietro qualcosa del posto visitato (un apprendimento, un’esperienza) affinché quel luogo ti resti dentro, abiti dentro di te una volta che ti ha contenuto e protetto e ti lasci la voglia di tornarci, o ancora meg-lio... semini negli altri il desiderio di partire per andarlo a trovare.



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Dott.ssa Sabrina Vallinoto PolisMaker Lab

Lo sviluppo sostenibile nel piccolo borgo tra qualità dello spazio e qualità del vivere.

I piccoli borghi sono delimitati e contenuti nello spazio. Guardandoli dall’alto si possono distinguere 2 differenti tipologie: quelli che si affaccia-no sul mare/lago presentano alle loro spalle montagne/colline; e quelli che nascono in collina si trovano spesso su alture/promontori.

Si può dire che per loro conformazione queste tipologie di borghi si difen-dono da sole dalla costruzione selvaggia.Diverso è il caso dei borghi nelle cui prossimità sono nati paesi: questi borghi, oltre alle proprie mura non hanno difese naturali atti alla loro conservazione. Ecco che diventa, allora, importante non oltraggiare il territorio che circonda il borgo, modificando lo skyline del luogo, con megastrutture che non gli appartengono.

Il borgo è costituito da case di pochi piani, aggruppate tra loro e raggi-ungibili tramite percorsi in vie strette, con scalinate dai gradoni in pietra e ciottoli (Immagine di St Paul De Vence, Perouges). Proprio questa carat-teristica non consente un uso agevole dell’auto e, quindi, ne determina il carattere lento.



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Conservare, manutenere le abitazioni- ma anche il paesaggio- diventa necessario anche alla riscoperta del luogo, delle sue origini.

Diventa un circolo virtuoso poichè la ristrutturazione porta ad una miglior qualità di vita per le persone che abitano il borgo e ad un miglior comfort dato dalle nuove tecnologie; ma anche ad un maggior guadagno per il bor-go intero poichè un luogo ben tenuto può diventare scenario per spettacoli all’aperto, eventi come sagre e rievocazioni storiche con bande e ricostruzi-oni in costume (Immagine di Teggiano). Queste occasioni si trasformano in momenti culturali perchè si mettono in scena gli usi e i costumi del luogo di un tempo passato.

Recuperare la memoria anche attraverso la riapertura delle botteghe e della valorizzazione del lavoro artigianale: queste botteghe possono essere anche aperte al pubblico come musei dell’artigianato locale (Immagine di Teggiano).



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Avere l’esclusiva possibilità di soggiornare, a prezzi accessibili, in questi borghi offre l’opportunità di gustarsi tutta l’atmosfera sprigionata dal luogo fin dalle prime luci dell’alba, quando il mattino è ancora carico di promesse.

La formula B&B offre, così, l’esperienza del risveglio incantato entro le mura appartenute precedentemente a qualche signore locale o a qualche servizio di telecomunicazione (Immagine di Arbois). Il B&B è poi esempio di come ristrutturare una proprietà porti benefici economici. Spesso gli al-berghi sono freddi, non hanno personalità.

Un B&B dà quella sensazione di calore; spesso a conduzione familiare possono diventare anche esperienze di socializzazione e conoscenza del posto poichè i gestori conoscono molto bene la storia del luogo. Diventano così anche una scusa per allontanarsi dalla città e assaporare con un ritmo lento, quello delle domeniche di una volta, nuove realtà.



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Infine per la regola “soldi attraggono soldi” manutenere un luogo, nello specifico un borgo, rendendolo bello e appetibile per il turista vuol dire gen-erare una microeconomia: il turista/viaggiatore spende nel borgo. Questo permette un’apertura al mercato immobiliare, fatto che a sua volta genera economia, e questo innesca un circolo di conservazione del luogo.

PICCOLI BORGHIProcessi di rinascita attraverso il recupero delle identità locali

PICCOLI BORGHI - ecoinformazionicupa di progettare e realizzare gli spazi di vita delle persone – spazi al con-tempo materiali e mentali - sempre più si interroga anche sui bisogni,

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