Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019 1 Azienda Speciale Multiservizi Senago di cui al D.Lgs. 267/2000 Piazza Tricolore, 40 - 20030 SENAGO (MI) CF/PIVA 011673490154 – REA MI 1491514 Piano triennale di Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.) 2017 – 2019 Approvato dal CDA dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago in data 13/01/2017 Predisposto dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione: Eliana Parisi Indirizzo e.mail: [email protected]Adottato in data 13/01/2017 con verbale del C.d.A. Pubblicato sul sito internet nella sezione “Amministrazione Trasparente”-Altri Contenuti-Corruzione
28
Embed
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C ...ww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzet… · Piano triennale di Prevenzione della Corruzione
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
1
Azienda Speciale Multiservizi Senago di cui al D.Lgs. 267/2000
Piazza Tricolore, 40 - 20030 SENAGO (MI)
CF/PIVA 011673490154 – REA MI 1491514
Piano triennale
di Prevenzione della Corruzione
(P.T.P.C.)
2017 – 2019
Approvato dal CDA dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago
in data 13/01/2017
Predisposto dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione: Eliana Parisi
Adottato in data 13/01/2017 con verbale del C.d.A.
Pubblicato sul sito internet nella sezione “Amministrazione Trasparente”-Altri Contenuti-Corruzione
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
2
Indice
Introduzione: Organizzazione e funzioni dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago........... p.3
1. Definizione di Corruzione........................................................................................................ p.4
2. Contenuto e finalità del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione in relazione
all’Azienda Speciale Multiservizi Senago................................................................................. p. 5
2.1 Il Contesto esterno ....................................................................................................... p. 6
2.2 Il Contesto interno - Struttura organizzativa dell’Azienda Speciale Multiservizi
Senago .......................................................................................................................... p. 7
3. Responsabile della Prevenzione della Corruzione e piano di formazione........................ p. 7
3.1 Funzioni del Responsabile della Prevenzione della Corruzione .............................. p. 8
3.2 Referenti del Responsabile della Prevenzione della Corruzione …………………….p. 9
3.3 Ruolo strategico della formazione del Responsabile della Prevenzione della
Corruzione ………………………………………………………………………………….…… p. 9
4. Mappatura del Rischio in base alla classificazione delle attività e dell’organizzazione
dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago .........................................…............................... p. 10
4.1 Presupposti normativi............................................................................................... p. 10
4.2 Mappatura del Rischio – Aree Generali ……………................................................ p. 10
4.3 Mappatura del rischio – Aree specifiche ……………………………………………… p.12
5. Rotazione dei dipendenti………………………………………………………………………….. p.15
6. Sistema di controlli ………………………………………………………………………………... p.16
7. Processo di adozione del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC)...... p. 17
7.1 Soggetti esterni che collaborano con l’Azienda Speciale Multiservizi Senago….. p. 18
8. Dati ulteriori …....................................................................................................................... p. 18
8.1 Report annuale sulle attività di prevenzione della Corruzione................................. p. 18
8.2 Adeguamento del Piano e clausole di rinvio.............................................................. p. 18
9. Adozione di misure per la tutela del “whistleblower”……………………………………….. p.18
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
3
Organizzazione e funzioni dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago L’Azienda Speciale Multiservizi Senago ha la propria sede legale in Piazza Tricolore n. 40,
a Senago, Partita IVA e Codice Fiscale: 11673490154.
L’Azienda è iscritta alla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di
Milano, con numero R.E.A. 1491514 e numero Registro delle Imprese 11673490154.
L’Azienda Speciale Multiservizi Senago aderisce a: – ASSOFARM (Federazione Aziende e Servizi Socio-Farmaceutici) – ASSOCIAZIONE CHIMICA FARMACEUTICA LOMBARDA (Titolari di Farmacia) L’Azienda Speciale Multiservizi Senago è inoltre iscritta a: – CONFSERVIZI LOMBARDIA (Confederazione Italiana Servizi Pubblici Enti Locali). L’Azienda Speciale Multiservizi Senago è un’azienda speciale istituita e disciplinata ai
sensi dell’art. 114 del D.Lgs. n. 267/2000.
L’Azienda è ente strumentale del Comune, con personalità giuridica ed autonomia
patrimoniale.
L’Azienda Speciale Multiservizi Senago:
amministra e gestisce la Farmacia Comunale 1 (Piazza Tricolore n. 42) e la Farmacia Comunale 2 (Piazza C. Marx n. 5) ubicate a Senago;
amministra e gestisce, per delega del Comune, il servizio di refezione scolastica, in forza del contratto di servizio stipulato in data 09/03/2004;
Con deliberazione di Giunta Comunale n. 100 del 28/06/2016 come formalmente rettificata e confermata con deliberazione di Giunta Comunale n. 104 del 04/07/2016, è stata approvata la proposta di project financing per l’affidamento in concessione della gestione del cimitero comunale, finalizzata all’ampliamento del complesso cimiteriale, con dichiarazione di pubblico interesse e approvazione del progetto preliminare e relativi allegati presentati dal promotore. Dalla data di affidamento della concessione del project financing, avverrà il conseguente trasferimento, in capo al concessionario, delle entrate e uscite derivanti dai proventi e oneri dell’illuminazione votiva con la revoca del relativo contratto di servizio sottoscritto con l’Azienda Speciale Multiservizi, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 88 del 19/12/2007. L’Azienda Speciale, pertanto, gestirà ancora il servizio di illuminazione votiva presumibilmente solo per i primi tre mesi dell’anno 2017 e comunque non oltre l’avvenuta aggiudicazione del bando di gara per l’affidamento della concessione in project financing.
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
4
1. Definizione di Corruzione
Considerato il dilagare di eventi di corruzione avvenuti negli ultimi anni, la Legge n. 190/2012
recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità della
Pubblica Amministrazione", ha disposto l’obbligo per tutti gli Enti pubblici di adottare un
programma e un piano triennale in cui devono essere fissate le modalità di controllo e di
prevenzione, per evitare di cadere in attività e procedure illecite.
In sostanza, la Legge n. 190/2012 è un vero e proprio contenitore di riforme accomunate
dall’obiettivo di assicurare un’efficace strategia di prevenzione della corruzione, che interseca varie
branche del diritto, introducendo istituti profondamente innovativi.
Con l’approvazione della suddetta legge l’ordinamento italiano si è orientato, nel contrasto alla
corruzione, verso un sistema di prevenzione che si articola, a livello nazionale, con l’adozione del
Piano Nazionale Anticorruzione approvato dalla C.I.V.I.T. (Commissione Indipendente per la
Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche) con deliberazione n. 72
del 11/09/2013 e, a livello di ciascuna amministrazione, mediante l’adozione di Piani di
Prevenzione Triennali. Il Piano Nazionale Anticorruzione rappresenta lo strumento attraverso il
quale sono individuate le strategie prioritarie per la prevenzione ed il contrasto della corruzione
nella pubblica amministrazione.
Il concetto di corruzione, che viene preso a riferimento nel Piano Nazionale Anticorruzione, ha
un’accezione ampia, così come delineato nella Circolare n. 1 della Presidenza del Consiglio dei
Ministri del 28.01.2013. Esso è comprensivo delle “varie situazioni in cui, nel corso dell’attività
amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di
ottenere vantaggi privati”. Le situazioni rilevanti sono quindi più ampie della fattispecie penalistica,
che è disciplinata agli artt. 318, 319 e 319 ter, c.p., e sono tali da comprendere non solo l’intera
gamma dei delitti contro la Pubblica Amministrazione disciplinati nel Titolo II, Capo I, del codice
penale, ma anche “le situazioni in cui - a prescindere dalla rilevanza penale - venga in evidenza
un malfunzionamento dell’Amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite
ovvero l’inquinamento dell’azione amministrativa ab externo, sia che tale azione venga completata
sia nel caso in cui rimanga a livello di tentativo”.
Con determinazione n. 8 del 17/06/2015 l’A.N.A.C. (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha
approvato le “Linee Guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della
corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati
dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici” estendendo pertanto, anche alle
Aziende Speciali dei Comuni, l’applicazione della Legge n. 190/2012 e del Piano Nazionale
Anticorruzione. Difatti, le farmacie comunali, costituite anche attraverso aziende e società
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
5
partecipate dal Comune, sono ricomprese nella categoria degli enti di diritto privato in controllo
pubblico, in quanto esercitano attività di gestione di servizi pubblici e sono sottoposte a controllo di
un’amministrazione pubblica.
Più recentemente, l’A.N.A.C. con la propria Delibera n. 831 del 03/08/2016 recante approvazione
del Piano Nazionale Anticorruzione 2016, ha precisato che per quanto concerne la prevenzione
della corruzione gli Enti pubblici economici (tra i quali sono ricomprese le Aziende Speciali)
possono limitarsi ad adottare un documento semplificato rispetto al Piano Triennale di Prevenzione
della Corruzione recante misure di contrasto nei confronti dei rischi di insorgenza di fenomeni
corruttivi. Tuttavia, l’Azienda Speciale Multiservizi, avendo già adottato per il triennio 2016-2018 un
proprio piano di prevenzione della corruzione, ritiene opportuno procedere nel solco già tracciato,
aggiornando tale documento con il presente Piano triennale della Prevenzione della Corruzione
2017-2019.
lI Piano triennale di Prevenzione della Corruzione si prefigge i seguenti obiettivi:
Ridurre le circostanze che favoriscono i casi di corruzione;
Aumentare la capacità di rilevare casi di corruzione;
Stabilire interventi organizzativi volti a prevenire il rischio corruzione;
Creare un collegamento tra anticorruzione – trasparenza, nell’ottica di una più ampia
gestione del rischio di corruzione o gestione non corretta delle risorse economiche.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago, con verbale del
22/12/2015, ha nominato Responsabile della Prevenzione della Corruzione la Sig.ra Eliana Parisi,
capo ufficio amministrativo.
L’Azienda Speciale Multiservizi Senago in data 13/01/2017 ha adottato, unitamente al presente
documento il Piano triennale per la Trasparenza e l’Integrità che, ai sensi dell’art. 10, comma 1 del
D.Lgs. n. 33/2013, come riformulato dal D.Lgs. n. 97/2016, costituisce una apposita sezione del
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione.
2. Contenuto e finalità del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione in relazione
all’Azienda Speciale Multiservizi Senago
Ai sensi della Legge n. 190/2012 del Piano Nazionale Anticorruzione, della determinazione
dell’A.N.A.C. n. 8 del 17/06/2015 e della successiva Delibera dell’A.N.A.C. n. 831 del 03/08/2016,
l’Azienda Speciale Multiservizi Senago adotta un Piano triennale di Prevenzione della Corruzione
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
6
con la funzione di fornire una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di
corruzione e stabilire gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio e individuare le
strategie prioritarie per la prevenzione ed il contrasto della corruzione.
Con lo stesso Piano si definiscono procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti
chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione.
Il P.N.A. si configura come un insieme di strumenti finalizzati alla prevenzione che vengono “via via
affinati, modificati o sostituiti in relazione al feedback ottenuto dalla loro applicazione”.
Con la determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015, l’A.N.A.C. ha precisato che la prima e
indispensabile fase del processo di gestione del rischio è quella relativa all’analisi del contesto
tanto esterno quanto interno in cui opera l’Ente. Attraverso questa analisi, il Piano triennale di
Prevenzione della Corruzione diventa più efficace, in quanto risulta contestualizzato.
Aderendo all’invito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione si forniscono le seguenti informazioni in
merito alle caratteristiche del luogo in cui ha sede l’Azienda Speciale Multiservizi Senago tenuto
conto di variabili quali il contesto culturale, economico e sociale del Territorio, fornendo, se
possibile, informazioni sulla presenza di criminalità organizzata e infiltrazioni di stampo mafioso.
Con riferimento al contesto interno, la tabella sotto riportata indica l’organigramma e la struttura
dell’Ente per fornire informazioni sugli aspetti legati all’organizzazione e alla gestione operativa
dell’Azienda al fine di evidenziare aree che per la loro natura e per la loro particolarità, potrebbero
essere esposte al rischio corruzione.
2.1 Il contesto esterno
L’Azienda Speciale Multiservizi Senago è posta sul territorio del Comune di Senago che conta
quattro sedi farmaceutiche di cui due gestite appunto dall’Azienda.
Il Comune di Senago, collocato nella Provincia di Milano, recentemente trasformatasi in Città
Metropolitana, confina con Comuni successivamente aggregati alla Provincia di Monza e Brianza,
di recente costituzione. Il bacino territoriale in cui l’Azienda Speciale Multiservizi Senago è inserita
ha registrato, negli ultimi anni, preoccupanti fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata
nel tessuto economico sociale.
E’ opportuno evidenziare, al riguardo, che negli anni scorsi, nel Comune di Senago, sono stati
confiscati, ed acquisiti al patrimonio dell’Ente immobili riconducibili alla criminalità organizzata.
Il primo dei predetti immobili, suddiviso in due unità abitative, è attualmente destinato a servizi di
natura sociale, in quanto ospita un centro diurno comunale socio-educativo per persone con
disabilità.
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
7
Il secondo immobile confiscato alla criminalità organizzata ed acquisito al patrimonio comunale è
un appartamento che ha recentemente accolto un nucleo familiare di rifugiati di nazionalità siriana,
a seguito della partecipazione dell'Azienda Consortile “Comuni Insieme”, e quindi del Comune, al
Bando Ministeriale SPRAR. L’accoglienza è accompagnata da interventi di sostegno, tra i quali
l’apprendimento della lingua italiana e la conoscenza graduale della realtà locale, finalizzati ad un
percorso di autonomia e integrazione.
Un ulteriore appartamento sul territorio comunale, confiscato alla criminalità organizzata, è stato
assegnato alla Guardia di Finanza, e destinato ad alloggi per il proprio personale in servizio.
2.2 Il Contesto interno - Struttura organizzativa dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago
Giuseppe Lazzeroni Consiglio di Amministrazione Presidente
Dott. Loris Pelucchi Consiglio di Amministrazione Consigliere
Ing. Sergio Sardo Consiglio di Amministrazione Consigliere
Dott.ssa Nunzia Sara Gisondi Direttore Generale a contratto
Dott.ssa Roberta Pozzoli Farmacia Comunale 1 Direttore
Si prevede la presenza di uno o più membri esterni nella
commissione esaminatrice.
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità dei partecipanti al concorso
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
11
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE A.2 ACQUISIZIONE DEL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO
MISURE ADOTTATE Avviso pubblico per titoli e colloquio
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità dei partecipanti all’avviso pubblico
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE
A. 3 CONFERIMENTO INCARICHI DI LAVORO AUTONOMO DI
COLLABORAZIONE E CONSULENZE
MISURE ADOTTATE Avviso Pubblico o Selezione per curriculum e colloquio. Verifica requisiti dei candidati e controllo veridicità delle dichiarazioni rese.
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE
Pubblicazione di un Avviso Pubblico per la creazione di un elenco di professionisti dal quale attingere in caso di necessità Dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità dei partecipanti alla selezione.
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE A. 4 CONFERIMENTO INCARICHI DIRIGENZIALI
MISURE ADOTTATE Avviso Pubblico per titoli e colloquio
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità dei partecipanti all’avviso pubblico.
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE A. 5 LIQUIDAZIONE RIMBORSI SPESE DIPENDENTI
MISURE ADOTTATE Adozione tabelle standard
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Verifica dati comunicati
B. AREA RISCHIO CORRUZIONE: SOTTOSCRIZIONE GESTIONE CONTRATTI
FORNITURA DI BENI E AFFIDAMENTO DEI SERVIZI
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE
B.1 ANALISI, PROGRAMMAZIONE E DEFINIZIONE DEI
FABBISOGNI
MISURE ADOTTATE Check trimestrale dei fabbisogni
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Verifiche di effettiva utilità/congruità
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE B.2 AFFIDAMENTI PER IMPORTI INFERIORI A 10.000 EURO
MISURE ADOTTATE Valutazione di almeno 2 preventivi concorrenziali da parte del
Direttore Generale
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Controllo del C.d.A. sulla congruità dei prezzi e sulla qualità dei
beni/servizi forniti
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
12
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE
B.3 AFFIDAMENTI PER IMPORTI COMPRESI TRA I 10.000 E I
40.000 EURO
MISURE ADOTTATE Valutazione di 3 preventivi concorrenziali
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Controllo del C.d.A. sulla congruità dei prezzi e sulla qualità dei
beni/servizi forniti
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE B.4 AFFIDAMENTI PER IMPORTI SUPERIORI A 40.000 EURO
MISURE ADOTTATE Valutazione di 5 preventivi concorrenziali
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Controllo del C.d.A. sulla congruità dei prezzi e sulla qualità dei
beni/servizi forniti
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE B.5 VIGILANZA SU ESECUZIONE DEI CONTRATTI
MISURE ADOTTATE Controllo del direttore generale
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Costante monitoraggio sulla corretta esecuzione dei contratti
4.3 Mappatura del rischio – Aree specifiche
C. AREA RISCHIO CORRUZIONE: SELEZIONE GROSSISTI PER ACQUISTO
FARMACI E PARAFARMACI
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE C. 1 IMPORTI SUPERIORI A 200.000 EURO
MISURE ADOTTATE
Partecipazione alla Gara a rilevanza comunitaria attraverso la
Confservizi Lombardia che si svolge mediante procedura aperta
(pubblico incanto) ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., per
l’affidamento della fornitura di farmaci, parafarmaci e servizi
connessi alle Aziende Farmaceutiche o società a partecipazione
pubblica con durata biennale del contratto e aggiudicazione
secondo il criterio del prezzo più basso ai sensi dell’art. 82 del
D.Lgs. citato.
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Non è necessaria una nuova misura perché la gara è gestita
direttamente dalla Confservizi Lombardia
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
13
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE C. 2 IMPORTI COMPRESI TRA I 40.000 E I 200.000 EURO
MISURE ADOTTATE Valutazione di almeno 3 preventivi concorrenziali da parte del
direttore generale
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Controllo del C.d.A. sulla procedura di valutazione.
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE C. 3 IMPORTI COMPRESI TRA I 10.000 E I 40.000 EURO
MISURE ADOTTATE Valutazione di almeno 2 preventivi concorrenziali da parte del
direttore generale
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Controllo del C.d.A. sulla procedura di valutazione
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE C. 4 IMPORTI INFERIORI A 10.000 EURO
MISURE ADOTTATE Offerte scelte dalle direttrici delle farmacie
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Controllo da parte del Direttore Generale
D. AREA RISCHIO CORRUZIONE: GESTIONE ACQUISTO FARMACI DA CASE
FARMACEUTICHE
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE D. 1 IMPORTI INFERIORI A 10.000 EURO
MISURE ADOTTATE Offerte scelte dalle direttrici delle farmacie
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Controllo del Direttore Generale
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE D. 2 IMPORTI COMPRESI TRA 10.000 E 20.000 EURO
MISURE ADOTTATE Valutazione di almeno 2 preventivi da parte del direttore generale
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Controllo e verifica da parte del C.d.A.
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE D. 3 IMPORTI OLTRE 20.000 EURO FINO A 40.000 EURO
MISURE ADOTTATE Valutazione di almeno 3 preventivi da parte del direttore generale
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Controllo e verifica da parte del C.d.A.
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
14
E. AREA RISCHIO CORRUZIONE: GESTIONE MAGAZZINO
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE E. 1 CONTROLLO GIACENZE
MISURE ADOTTATE
Controllo mensile del carico merce con DDT, comparazione delle fatture e talvolta, durante la fase di vendita, con verifica correttezza delle giacenze. Inventario analogico tramite processo informatizzato ai fini della corretta movimentazione delle scorte.
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Inventario manuale: controllo trimestrale a campione da parte del
Direttore Generale
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE E. 2 INVENTARIO MAGAZZINO
MISURE ADOTTATE Inventario analogico e manuale
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE
Processo di Inventario con penne ottiche o con software gestionale con scadenza annuale (massimo ogni due anni) e comunque ogni qual volta si evidenziano forti incongruenze tra le giacenze indicizzate nel software gestionale e giacenze reali del magazzino.
F. AREA RISCHIO CORRUZIONE: GESTIONE DELLA CASSA
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE F. 1 CONTROLLO DELLA CASSA
MISURE ADOTTATE
Controllo settimanale affidato al direttore di farmacia e al sostituto
con prima nota consegnata al commercialista.
Controllo trimestrale da parte del revisore
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Non è necessaria una nuova misura
G. AREA RISCHIO CORRUZIONE: SPONSORIZZAZIONI – EVENTI FORMATIVI DI
CASE FARMACEUTICHE
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE
G. 1 SPONSORIZZAZIONI E CORSI DI AGGIORNAMENTO
FINANZIATI DA CASE FARMACEUTICHE
MISURE ADOTTATE Campagne di sponsorizzazione valutate in base ai criteri di etica
aziendale.
GRADO DI RISCHIO Medio/Alto
MISURE DA ADOTTARE
Trasparenza nei rapporti tra farmacisti e Ditte
sponsor/organizzatrici.
Divieto di accettare regalie suscettibili di valutazione economica
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
15
H. AREA RISCHIO CORRUZIONE: GESTIONE REFEZIONE SCOLASTICA
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE H. 1 AFFIDAMENTO SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA
MISURE ADOTTATE
Bando di Gara
Commissione esterna di almeno tre membri oltre alla partecipazione
del Direttore Generale
GRADO DI RISCHIO Medio/Alto
MISURE DA ADOTTARE Dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità con riferimento ai membri della commissione e partecipanti.
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE
H. 2 GESTIONE RISCOSSIONE DEL SERVIZIO REFEZIONE
SCOLASTICA
MISURE ADOTTATE
Affidato ai dipendenti amministrativi con un supporto esterno.
Informatizzazione del servizio con stampe mensili aggiornate dei
creditori
Diversificazione delle modalità di pagamento (bonifici, rid, bollettini
freccia, carte di credito on line, pagamenti presso ufficio)
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Vigilanza costante sulla corretta riscossione dei pagamenti.
I. AREA RISCHIO CORRUZIONE: LAVORI DI COMPLETAMENTO DELLA “CASA
DELLA SALUTE”
PROCESSO RISCHIO
CORRUZIONE
L. 1 LAVORI DI COMPLETAMENTO DELLA “CASA DELLA
SALUTE”
MISURE ADOTTATE Applicazioni delle disposizioni dettate dal codice dei contratti
pubblici per affidamento dei lavori
GRADO DI RISCHIO Medio
MISURE DA ADOTTARE Costante monitoraggio sulla corretta esecuzione dei lavori
5. Rotazione dei dipendenti
La rotazione del personale costituisce, nella prospettiva del PNA, uno degli strumenti fondamentali
per contrastare la corruzione.
Oggettivamente, infatti, la corruzione, intesa nel senso più ampio del termine, può essere favorita
dal consolidamento di funzioni, responsabilità e relazioni negli stessi incarichi, non fosse altro per
la confidenza e la forza dell’abitudine che ne emergono.
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
16
La rotazione allontana il pericolo di consolidamento di privilegi, consuetudini e le prassi che
possono finire per favorire coloro che sono capaci di intessere relazioni con i dipendenti e dirigenti
che per lungo tempo risultano inseriti in un certo ruolo.
Non a caso, la Legge n. 190/2012 si riferisce più volte alla rotazione.
Tuttavia, la rotazione dei dirigenti e del personale presenta criticità per le dimensioni degli uffici e la
quantità dei dipendenti operanti. La rotazione è oggettivamente più semplice laddove le risorse
siano maggiori.
L’Azienda Speciale Multiservizi Senago al momento prevede la presenza in organico di farmacisti
e amministrativi ed un Direttore Generale ad interim. Tale struttura rende quindi di fatto
inapplicabile il predetto criterio.
Nondimeno, l’Azienda effettua già la rotazione del personale di farmacia senza compromettere la
continuità dell’attività delle Farmacie con i seguenti principi:
- mensilmente viene predisposto dall’ufficio amministrativo e dal D.G. un calendario turni, che
garantisce le rotazioni continua del personale;
- inoltre, la rotazione nei turni, tra i dipendenti uscenti e i dipendenti subentranti avviene in modo
da garantire la trasmissione del know how tra il personale.
Il servizio refezione scolastica è informatizzato e mensilmente viene effettuata la stampa
aggiornata dei creditori. La modalità di pagamento è diversificata. I pagamenti vengono effettuati
tramite: bonifici, RID, bollettini freccia, carte di credito on line, pagamenti diretti presso l’ufficio.
L’attività di recupero crediti si articola in diverse fasi; nello specifico, l’attività stragiudiziale viene
svolta attraverso i dipendenti amministrativi, supportati da un collaboratore esterno; quanto
all’attività giudiziale, la stessa è affidata a professionisti esterni.
6. Sistema di controlli
La definizione di un sistema di gestione del rischio si completa con una valutazione del sistema di
controllo interno previsto dal modello di organizzazione e gestione del rischio sulla base del
D. Lgs. n. 231 del 2001 esistente e con il suo adeguamento quando ciò si riveli necessario, ovvero
con l’introduzione di nuovi principi e strutture di controllo quando l’ente risulti sprovvisto di un
sistema atto a prevenire i rischi di corruzione. In ogni caso, è quanto mai opportuno, anche in una
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
17
logica di semplificazione, che sia assicurato il coordinamento tra i controlli per la prevenzione dei
rischi di cui al D. Lgs. n. 231 del 2001 e quelli per la prevenzione di rischi di corruzione di cui alla
L. n. 190 del 2012, quello tra le funzioni del Responsabile del Piano di prevenzione della
corruzione con quelle degli altri organismi di controllo, con particolare riguardo al flusso di
informazioni a supporto delle attività svolte dal Responsabile.
In attuazione dei suggerimenti contenuti nella Determinazione n. 12 del 28/10/2015 dell’A.N.A.C.,
recante aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione al fine di rilevare e monitorare
eventuali anomalie nella gestione amministrativa dell’Azienda Speciale, vengono introdotti, ad
integrazione delle misure di prevenzione della corruzione, i seguenti indicatori:
– grado/frequenza di utilizzo degli affidamenti diretti;
– grado di diversificazione degli operatori economici contraenti dell’Azienda.
7. Processo di adozione del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC)
Il presente Piano è stato approvato dal C.d.A. dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago con
verbale n. 1 del 13/01//2017.
Per l’elaborazione del presente Piano triennale di Prevenzione della Corruzione sono stati coinvolti
i seguenti attori interni all’Amministrazione:
Il Direttore Generale a contratto e Segretario Generale del Comune;
L’organo di Indirizzo Politico al quale il Piano è stato preventivamente inviato a mezzo mail
per raccogliere i necessari commenti e gli eventuali adeguamenti in una fase antecedente
alla sua approvazione definitiva.
Il presente Piano, dopo la sua adozione, è stato comunicato a tutti i soggetti interni ed esterni,
compresi i fornitori e i consulenti, secondo le seguenti modalità:
pubblicazione sul sito internet istituzionale in Amministrazione Trasparente nella sezione
Altri contenuti, alla voce “Corruzione”.
Il Responsabile della Prevenzione dell’Anticorruzione ha inoltre partecipato alla seduta del
Consiglio di Amministrazione per presentare il Piano all’Organo di indirizzo.
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
18
7.1 Soggetti esterni che collaborano con l’Azienda Speciale Multiservizi Senago
I soggetti esterni: professionisti e consulenti, fornitori, organizzazioni partner dell'Azienda, sono
tenuti a:
osservare le disposizioni contenute nel Programma triennale Trasparenza e Integrità;
osservare le disposizioni contenuti nel presente Piano triennale di Prevenzione della
Corruzione.
8. Dati ulteriori
8.1 Report annuale sulle attività di prevenzione della corruzione
Entro il 31 dicembre di ogni anno, il Responsabile della Prevenzione della Corruzione trasmette al
Consiglio di Amministrazione una relazione sull’attività svolta e i risultati conseguiti e ne cura la
pubblicazione sul sito istituzionale secondo le indicazioni fornite dall’ANAC.
8.2 Adeguamento del Piano e clausola di rinvio
Il presente Piano potrà subire modifiche ed integrazioni nonché essere implementato o sostituito
per esigenze di adeguamento alle eventuali future indicazioni provenienti dalle disposizioni
legislative e regolamenti sopravvenuti. In ogni caso il Piano è aggiornato con cadenza annuale ed
ogni qual volta emergano rilevanti mutamenti in seno all’attività dell’Azienda Speciale Multiservizi
Senago. Gli aggiornamenti annuali e le eventuali modifiche in corso di vigenza sono proposte dal
Responsabile della Prevenzione della Corruzione ed approvate con delibera del C.d.A.
Degli aggiornamenti e delle eventuali modifiche in corso di vigenza sarà data adeguata evidenza
mediante pubblicazione della versione modificata del documento sul sito istituzionale dell’Azienda
nella sezione “Amministrazione trasparente”.
Per tutto quanto non espressamente disciplinato nel presente Piano si applicano le disposizioni
vigenti in materia e, in particolare, la Legge n. 190 del 2012, il D.Lgs. n. 33 del 2013 e il
D.Lgs. n. 39 del 2013.
9. Adozione di misure per la tutela del “whistleblower”
L’articolo 1, comma 51 della L. n. 190/2012 ha introdotto un nuovo articolo nell’ambito del decreto
legislativo n. 165 del 2001, l’articolo 54 bis, rubricato “Tutela del dipendente pubblico che segnala
illeciti”, il cosiddetto whistleblower.
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
19
Il whistleblowing è quindi uno strumento di lotta alla corruzione che si basa sulla collaborazione dei
dipendenti pubblici e privati nella scoperta d’illeciti all'interno del luogo di lavoro. Questo strumento
si fonda, infatti, sulle denunce dei dipendenti. Per le caratteristiche proprie del whistleblowing è
indispensabile una forte cultura della legalità.
I dipendenti e i collaboratori, gli amministratori e gli utenti dell’Azienda Speciale Multiservizi
Senago che intendono segnalare situazioni di illecito (fatti di corruzione, fatti di supposto danno
erariale o altri illeciti amministrativi) di cui sono venuti a conoscenza debbono utilizzare il modello
scaricabile dal sito in “Amministrazione Trasparente” - Altri Contenuti - Corruzione.
La segnalazione di cui sopra deve essere indirizzata alla Responsabile della prevenzione della
Corruzione, al seguente indirizzo di posta elettronica:
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
20
ALLEGATO 1 Piano triennale della Trasparenza e dell’Integrità 2017-2019
Azienda Speciale Multiservizi Senago di cui al D.Lgs. 267/2000 Piazza Tricolore 40 - 20030 SENAGO (MI) CF/PIVA 11673490154 – REA MI 1491514
Piano triennale per la Trasparenza e l’Integrità
(P.T.T.I.) 2017 – 2019
Approvato dal C.d.A. dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago in data 13/01/2017 Predisposto dal Responsabile per la Trasparenza: Eliana Parisi Approvato in data 13/01/2017 con deliberazione del C.d.A. Pubblicato sul sito internet nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
21
INDICE
Organizzazione e funzioni dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago ................................... p. 3
Art. 1 - Introduzione …………………........................................................................................ p. 4
Art. 2 - Finalità del Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità.................................... p. 5
Art. 3 - Obiettivi di trasparenza di breve e di medio periodo………………………….……. p. 5
Art. 4 - Soggetti responsabili …………..…………………….…………………………..……. p. 6
Art. 5 - Obblighi di pubblicazione in materia di Trasparenza..................................................p. 6
Art. 6 - Dati, limiti alla pubblicazione dei dati, protezione dei dati personali ………..……. p. 7
Art. 7 - Qualità delle informazioni, aggiornamento, utilizzo e comprensibilità dei dati… p. 8
Art. 8 - Misure organizzative e di monitoraggio volte ad assicurare la regolarità e la
tempestività dei flussi informativi …………………..………………………………... p. 8
Art. 9 - Accesso Civico …………………………………………………………………………. p. 8
Art. 10 -Accesso Civico “generalizzato” ……...……………………………..………………… p. 9
Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019
22
Organizzazione e funzioni dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago
L’Azienda Speciale Multiservizi Senago ha la propria sede legale in Piazza Tricolore n. 40, a
Senago, Partita IVA e Codice Fiscale: 11673490154.
L’Azienda è iscritta alla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Milano, con
numero R.E.A. 1491514 e numero Registro delle Imprese 11673490154.