MAPPATURA DEI RISCHI Pag. 1 Piano per la prevenzione della corruzione Mappatura dei rischi Definire il piano della prevenzione della corruzione non è solo un obbligo ma appartiene a quelle incombenze, anche complesse, che fanno bene all’organizzazione. Infatti, come per la trasparenza, il piano si può elaborare al patto che ci sia la collaborazione e il pieno coinvolgimento di tutti coloro sono responsabili di procedure che possono essere fonte di possibili attività illegittime o illecite. Il Piano non si costruisce se non vi è la mappatura di questi processi. In questo senso va questa nota che contiene una premessa che chiarisce i termini del Piano e, dall’altro, offre esempi per poter mappare esattamente i procedimenti a rischio. Ciò va fatto al più presto perché sia possibile presentare al vaglio della Giunta Regionale il Piano per la prevenzione della corruzione con un ritardo massimo rispetto al termine del 31 gennaio che non superi i dieci giorni. Per facilitarvi il compito inviamo l’allegato A elaborato dalla Regione Liguria che riassume le attività e i procedimenti soggetti alle applicazioni delle misure e dei meccanismi di prevenzione della corruzione. Premessa “Come confermato dalle statistiche internazionali, la corruzione resta un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese. Si tratta di una delle principali cause dell’inefficienza dei servizi destinati alla collettività, del dissesto delle finanze pubbliche, come pure della disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni democratiche. La corruzione, infatti, è causa di ingenti costi economici ma anche sociali, perché determina la compromissione del principio di uguaglianza, minando le pari opportunità dei cittadini, così da rivelarsi uno dei fattori di disgregazione sociale. L’obiettivo di restituire qualità e autorevolezza alla pubblica amministrazione (centrale e periferica) passa, dunque, anche per il contrasto alla corruzione, da intendere peraltro in senso ampio, in essa ricomprendendo anche episodi che - sebbene inidonei ad integrare la fattispecie penale – sono comunque espressione di maladministration “ Filippo Patroni Griffi Ministro per la pubblica amministrazione Governo Monti Le norme Il 6 novembre 2012 il legislatore italiano ha approvato la legge n. 190 avente ad oggetto “disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”. La legge in questione è stata pubblicata sulla G.U. 13 novembre 2012, n. 265 ed è entrata in vigore il 28
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Piano per la prevenzione della corruzione Mappatura dei rischi · rischio di corruzione. A tal fine devono essere raccolte le proposte dei dirigenti e la ... Valutazione dell’idoneità
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MAPPATURA DEI RISCHI
Pag. 1
Piano per la prevenzione della corruzione Mappatura dei rischi
Definire il piano della prevenzione della corruzione non è solo un obbligo ma appartiene a quelle incombenze, anche complesse, che fanno bene all’organizzazione. Infatti, come per la trasparenza, il piano si può elaborare al patto che ci sia la collaborazione e il pieno coinvolgimento di tutti coloro sono responsabili di procedure che possono essere fonte di possibili attività illegittime o illecite. Il Piano non si costruisce se non vi è la mappatura di questi processi. In questo senso va questa nota che contiene una premessa che chiarisce i termini del Piano e, dall’altro, offre esempi per poter mappare esattamente i procedimenti a rischio. Ciò va fatto al più presto perché sia possibile presentare al vaglio della Giunta Regionale il Piano per la prevenzione della corruzione con un ritardo massimo rispetto al termine del 31 gennaio che non superi i dieci giorni. Per facilitarvi il compito inviamo l’allegato A elaborato dalla Regione Liguria che riassume le attività e i procedimenti soggetti alle applicazioni delle misure e dei meccanismi di prevenzione della corruzione.
Premessa “Come confermato dalle statistiche internazionali, la corruzione resta un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese. Si tratta di una delle principali cause dell’inefficienza dei servizi destinati alla collettività, del dissesto delle finanze pubbliche, come pure della disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni democratiche. La corruzione, infatti, è causa di ingenti costi economici ma anche sociali, perché determina la compromissione del principio di uguaglianza, minando le pari opportunità dei cittadini, così da rivelarsi uno dei fattori di disgregazione sociale. L’obiettivo di restituire qualità e autorevolezza alla pubblica amministrazione (centrale e periferica) passa, dunque, anche per il contrasto alla corruzione, da intendere peraltro in senso ampio, in essa ricomprendendo anche episodi che - sebbene inidonei ad integrare la fattispecie penale – sono comunque espressione di maladministration “ Filippo Patroni Griffi
Ministro per la pubblica amministrazione Governo Monti
Le norme Il 6 novembre 2012 il legislatore italiano ha approvato la legge n. 190 avente ad oggetto “disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”. La legge in questione è stata pubblicata sulla G.U. 13 novembre 2012, n. 265 ed è entrata in vigore il 28
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novembre 2012. La legge n. 190/2012 prevede una serie di incombenze per ogni pubblica amministrazione, oltre alla nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione prevede l’elaborazione del piano triennale di prevenzione della corruzione con il quale viene disegnata la strategia di prevenzione per ciascuna amministrazione.
Fanno da importante corollario alla legge n. 190/2012 anche i seguenti e successivi atti normativi:
– D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
– D.Lgs. 8 aprile 2013, n. 39 “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50 della legge 6 novembre 2012, n. 190”;
– d.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”.
La legge 190 del 2012 rappresenta la risposta alle richieste di adeguamento provenienti dal contesto mondiale ed europeo e introduce un sistema organico di prevenzione della corruzione attraverso un insieme di azioni sinergiche che le pubbliche amministrazioni italiane, enti e società controllate devono porre in essere. L’obiettivo del piano è quello di contribuire alla realizzazione di un sistema di amministrazione fondato su valori etici condivisi, volto all’adozione di procedure e comportamenti interni finalizzati a prevenire attività illegittime o illecite e a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa, con lo scopo di assicurare il miglior soddisfacimento dei bisogni della comunità di riferimento.
Elementi del piano anticorruzione 1. individuazione aree a rischio; 2. analisi dei processi aree a rischio; 3. individuazione unità organizzative coinvolte; 4. identificazione rischi di corruzione; 5. valutazione complessiva del rischio; 6. misure di prevenzione da adottare; 7. adozione criteri di rotazione del personale addetto alle aree a rischio; 8. formazione del personale delle aree a rischio.
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Mappatura dei rischi Vengono di seguito indicati, in relazione alle Aree di rischio di cui al comma 16 dell’articolo 1 della legge 190/20124, una categoria residuale di Area di rischio, i procedimenti amministrativi e le attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione. A tal fine devono essere raccolte le proposte dei dirigenti e la relativa classificazione del rischio. Il rischio è stato classificato in 3 categorie ( basso, medio e alto) a seconda della probabilità e della rilevanza del medesimo, tenuto conto, tra l’altro, delle attività connotate da un maggior livello di discrezionalità amministrativa. Distribuzione delle aree di rischio segnalate nell’ambito degli oggetti individuati dalla norma stessa (il riferimento è alle schede dell’’ultimo censimento dei procedimenti amministrativi D.C.P. n. 190/2012). Le Aree di rischio sono, quindi, 5: ( i suddetti procedimenti sono articolati in sottoaree come da Allegato 2 del P.N.A) a) autorizzazioni e concessioni; b) scelta del contraente per lavori, servizi e forniture; c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. d) concorsi e prove selettive per assunzione di personale e progressioni di carriera di cui all’articolo 24 del d.legisl. 150/2009. e) Altro: in questa categoria sono stati inserite le attività ritenute a rischio ma non rientranti nelle Aree di cui alle lettere precedenti.
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a) Autorizzazioni e concessioni* esempi DIPARTIMENTO Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione
rischio
*Accreditamento Servizi al Lavoro
Valutazione dell’idoneità del soggetto richiedente all’espletamento dei servizi al lavoro.
Alterazione dei dati oggettivi
ALTO
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
b) Scelta del contraente Sono inclusi tutti i processi ed i relativi provvedimenti/contratti volti all’acquisizione sul mercato di forniture, servizi e lavori pubblici ai sensi del D.lgs. 163/2006 e del D.P.R. 207/2010. Per tali attività – svolte da tutte le strutture organizzative dell’Ente - il rischio è classificato come medio/alto
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c) Concessione contributi e sussidi* esempi
DIPARTIMENTO Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
*Finanziamenti assegnati tramite voucher – ES. post laurea, a catalogo, aziendali
Verifica requisiti Alterazione requisiti
medio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
d) Concorsi e prove selettive* esempi DIPARTIMENTO Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione
Espletamento procedure concorsuali o di selezione, procedure di mobilità tra enti
Alterazione dei risultati delle procedure selettive e concorsuali, attribuzione trattamenti economici non dovuti, disparità di trattamento nelle assunzioni conseguenti a mobilità esterne
basso
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
e) Altre attività soggette a rischio. * esempi DIPARTIMENTO Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione
rischio
*Tributi Accertamento e definizione del debito
Alterazione della situazione di debito/credito
ALTO
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
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Le misure di prevenzione del rischio La seconda parte del Piano anticorruzione contiene le misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura . Gli strumenti già previsti o in uso presso gli uffici per la prevenzione dell’illegalità( come ispezioni e controlli di varia natura) debbono essere valorizzati, coordinati e sistematizzati rispetto alle nuove misure previste dalla legge. Gli strumenti attraverso i quali le misure di prevenzione trovano attuazione possono essere classificati come segue: · Le direttive/regolamenti (tese a favorire comportamenti conformi alle leggi e ai principi di buona amministrazione), · Il sistema di controllo a campione sugli atti dirigenziali (il sistema prevede una standardizzazione degli atti amministrativi attraverso schede che contengono i requisiti minimi, utili per la predisposizione da parte dei dirigenti degli atti stessi e con funzione di check-list per il controllo successivo a campione). · Il monitoraggio dei tempi di conclusione dei procedimenti · I meccanismi di sostituzione in caso di inerzia e ritardi sui tempi di conclusione dei procedimenti · Gli obblighi di trasparenza e di pubblicità. · La formazione del personale · Il codice comportamentale · La segnalazione di irregolarità all’indirizzo [email protected]
La tabella sotto riportata deve essere aggiornata tempestivamente dal dirigente d’ufficio ogni qualvolta, nel corso dell’anno, venga a conoscenza o siano segnalate ulteriori attività a rischio.
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Autorizzazioni e concessioni DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
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Scelta del contraente DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
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Concessione contributi e sussidi DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
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Concorsi e prove selettive DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
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Altre attività soggette a rischio DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
DIPARTIMENTO/ ufficio
Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio
misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura
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ALLEGATO “A”
ATTIVITA’ E PROCEDIMENTI SOGGETTI ALL’APPLICAZIONE DELLE MISURE E DEI MECCANISMI DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
REGIONE LIGURIA SEGRETERIA GENERALE GABINETTO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti
Affari generali della Presidenza Concessione di contributi ai sensi della l.r. 21/1986
Procedure di acquisto connessi alle spese di rappresentanza richieste
dai Signori Amministratori, nei limiti di quanto previsto dal
Regolamento Economale e con le modalità, anche di controllo, ivi
indicate
Procedure di acquisti connessi ad assicurare il funzionamento
dell'Ufficio, nei limiti di quanto previsto dal Regolamento Economale
e con le modalità, anche di controllo, ivi indicate
Amministrazione e gestione risorse
umane
Concorsi e prove selettive per l'assunzione di personale e
progressioni di carriera
Autorizzazioni connesse al rapporto di lavoro (congedi, permessi,
aspettative retribuite e non, etc.) e autorizzazioni allo svolgimento di
incarichi istituzionali
Concessione di contributi assistenziali ex l.r. 3/2002
Valutazione, controllo e
formazione risorse umane
Scelta dei soggetti fornitori per l’affidamento dei servizi connessi
all’erogazione di corsi di formazione a favore del personale regionale
Staff centrale e servizi giunta Procedimento di nomina dei Direttori Generali
DIREZIONE CENTRALE RISORSE STRUMENTALI, FINANZIARIE E CONTROLLI
Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti
Amministrazione generale Gestione patrimoniale
Economato
Servizi tecnici e manutentivi
Appalti, contratti e “Stazione Unica Appaltante”
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DIREZIONE CENTRALE AFFARI LEGALI, GIURIDICI E LEGISLATIVI
Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti
Coordinamento legislativo e
processi di semplificazione
Istruttoria di concessione di contributi alle amministrazioni comunali
Sistemi informativi e telematici
regionali
Scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi
Concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili
finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque
genere a persone ed enti pubblici e privati
DIPARTIMENTO AGRICOLTURA, SPORT, TURISMO E CULTURA
Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti
Ispettorato agrario regionale Rilascio delle autorizzazioni in materia di agricoltura, foreste, pesca e
Liquidazione Trenitalia corrispettivi contratto di servizio ferroviario
Progetto 3 i PLUS - piattaforma ITS
Progetti, infrastrutture, viabilità,
porti e
logistica
Concessione contributi in materia di viabilità minore, mobilità,
infrastrutture, fondi FAS, APQ, interventi per la sicurezza stradale
Staff e affari giuridici del
dipartimento
Finanziamenti in materia di PICO
Programmi urbani e complessi Piano casa; canone sostenibile; contratti di quartiere; ricettività
diffusa; bando piccoli comuni; manifestazione di interesse per FIA;
bando "coniugi e genitori separati"
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DIPARTIMENTO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA
Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti
Staff e affari giuridici del
dipartimento
Contributi ad associazioni mediante utilizzo fondi condono edilizio
Urbanistica e tutela del paesaggio Approvazione progetti di soggetti privati con procedimento di intesa
Stato-Regioni
Autorizzazioni progetti di cave
Rilascio autorizzazioni paesaggistiche
Procedimenti concertativi per approvazione progetti urbanistico-
edilizi
Pianificazione territoriale e
demanio marittimo
Nulla osta per concessioni demaniali marittime
DIPARTIMENTO ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti
Staff e affari giuridici del
dipartimento
Partecipazione occasionale a commissioni di valutazione di progetti e
gare
Organizzazione scolastica e
politiche per gli studenti
Contributi scuole infanzia e centri formazione integrata
Contributi scuola digitale
Contributi borse di studio e funzionamento Comuni
Contributi disabili
Sistema scolastico educativo
regionale
Partecipazione a commissioni di valutazione in procedure concorsuali
interne od esterne all’Ente
Trasferimento di contributi a soggetti diversi in attuazione degli
strumenti di pianificazione regionale connessi alla legge regionale n.
18/2009
Sistema regionale della formazione Controlli di primo livello
Orientamento, formazione
superiore, università e professioni
Concessione ed erogazione di sovvenzioni e contributi a persone, enti
pubblici e privati, con particolare riferimento ai settori della
formazione superiore e dell'alta formazione
Politiche del lavoro e delle
migrazioni
Autorizzazione dei servizi al lavoro; incentivi a favore delle imprese
che assumono disabili;
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contributi per l'installazione di centralini per non vedenti; contributi
alle associazioni di rappresentanza delle cooperative; concessione
degli ammortizzatori sociali di cui alla legge 223/1991; contributi a
favore delle associazioni di emigrati liguri nel mondo; interventi a
favore degli immigrati
DIPARTIMENTO SALUTE E SERVIZI SOCIALI
Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti
Programmazione controllo
direzionale
e Politiche del Farmaco
Accreditamento istituzionale
Prevenzione, sanità , pubblica fasce
deboli, sicurezza alimentare e
sanità Animale
Finanziamento progetti lotta al randagismo
Famiglia, minori, giovani, pari
opportunità, servizio civile
Accreditamento nidi
Programmazione e controlli
economico finanziari
Assegnazione alle aziende sanitarie, enti equiparati ed irccs delle
risorse del fondo sanitario nazionale
Affari giuridici, investimenti e
politiche del personale
Rilascio autorizzazioni in deroga, ex L.R. 24 dicembre 2010, n. 22 e
d.G.R. n. 198/2010, ai fini dell’assunzione di personale e/o
acquisizione di risorse umane a vario titolo da parte di Aziende/Enti
equiparati del Servizio Sanitario Regionale
Designazione, di competenza regionale (ex art. 25 del D.P.R. 10
dicembre 1997, n. 483, e ss.mm.ii., e d.G.R. n. 2043 del 07.09.1998,
come modificata con d.G.R. n. 777 del 7/07/2000), dei componenti in
seno alle Commissioni di concorsi pubblici indetti da Aziende/Enti
equiparati del Servizio Sanitario Regionale
Finanziamento di Investimenti in sanità (interventi edilizi e fornitura
di arredi ed attrezzature) ai sensi delle seguenti disposizioni: l.
67/1988 art. 20 “programma pluriennale di interventi in sanità”; L.
448/1998 art. 71 “progetto di riqualificazione dell’assistenza sanitaria
dei grandi centri urbani”; D.Lgs n. 254/2000 “programma per la
realizzazione delle strutture per la libera professione intramoenia”; L.
39/1999 “programma di realizzazione delle strutture per le cure
palliative (hospice)”; d.C.R. n. 23/2012 “Programma attuativo
regionale (PAR) Fas 2007.20013 – riprogrammazione”; Fondo
Investimenti Regionali (FIR) anni 2005 – 2006 – 2007
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Dirigente professionale presso il
dipartimento
Autorizzazione vendita a trattativa privata immobili ASP e fondazioni
Concessioni contributi in conto capitale a strutture area sociale
Pianificazione e programmazione
delle politiche sociali integrate
Pareri autorizzazione funzionamento strutture socio sanitarie e
sociali ai sensi della L.R. 20/88
Servizio interventi per il terzo
settore cooperazione allo sviluppo
Iscrizione registri “Terzo Settore”
DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO
Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti
Staff del dipartimento e affari
giuridici
Finanziamento delle iniziative previste dalla l.r. 5/3/2012, n. 6.
Politiche di sviluppo del commercio Concessioni di contributi regionali a soggetti pubblici e privati a
seguito dell’approvazione del piano delle iniziative promozionali - l.r.
n. 8/2000
Concessioni di contributi regionali annuali a soggetti pubblici e privati
per il sostegno del commercio equo e solidale e iscrizione nell'elenco
regionale delle organizzazioni del commercio equo e solidale - l.r.
32/2007
Concessioni e autorizzazioni per l'installazione e l'esercizio di impianti
di distribuzione del carburante lungo le autostrade e raccordi
autostradali - l.r. 1/2007
Attività estrattive Rilascio autorizzazioni
Ricerca innovazione e energia Contributi alle imprese per la realizzazione di progetti di ricerca
industriale a sviluppo sperimentale
Contributi ad imprese e enti pubblici per la realizzazione di progetti
finalizzati alla diffusione delle energie rinnovabili ed alla promozione
dell'efficienza energetica
Settore competitività e innovazione
del sistema produttivo
Concessione ed erogazione di contributi comunitari a favore di
soggetti pubblici (POR FESR 2007-2013 –Asse 3 e 4)
Concessione ed erogazione di contributi a favore di CAT (Centri di
assistenza tecnica) del comparto del commercio.
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Allegato 2 Piano nazionale anticorruzione – Aree di rischio comuni e obbligatorie A) Area: acquisizione e progressione del personale 1. Reclutamento 2. Progressioni di carriera 3. Conferimento di incarichi di collaborazione B) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture 1. Definizione dell'oggetto dell'affidamento 2. Individuazione dello strumento/istituto per l'affidamento 3. Requisiti di qualificazione 4. Requisiti di aggiudicazione 5. Valutazione delle offerte 6. Verifica dell'eventuale anomalia delle offerte 7. Procedure negoziate 8. Affidamenti diretti 9. Revoca del bando 10. Redazione del cronoprogramma 11. Varianti in corso di esecuzione del contratto 12. Subappalto 13. Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto C) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell'anno 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell'anno e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'anno 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'anno e nel contenuto D) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell'anno 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell'anno e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'anno 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'anno e nel contenuto
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Allegato 5 Piano nazionale anticorruzione
Tabella valutazione del rischio Indici di valutazione della probabilità (1) Indici di valutazione dell'impatto (2)
Discrezionalità
Il processo è discrezionale?
No, è del tutto vincolato1
E' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2(regolamenti, direttive, circolari)
E' parzialmente vincolato solo dalla legge 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi4
(regolamenti, direttive, circolari)
E' altamente discrezionale5
Impatto organizzativo
Rispetto al totale del personale impiegato nel singolo servizio (unità organizzativa semplice)competente a svolgere il processo (o la fase di processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a., quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge l'attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Fino a circa il 20%1
Fino a circa il 40%2
Fino a circa il 60%3
Fino a circa l'80%4
Fino a circa il 100%5 Rilevanza esterna
Il processo produce effetti diretti all'esterno dell'amministrazione di riferimento?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno 2
Sì, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5
Impatto economico
Nel corso degli ultimi 5 anni sono state pronunciate sentenze della Corte dei conti a carico di dipendenti (dirigenti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti della p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o di tipologie analoghe?
No 1
Sì 5
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Complessità del processo
Si tratta di un processo complesso che comporta il coinvolgimento di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi successive per il conseguimento del risultato?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1
Sì, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni 3
Sì, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni5
Impatto reputazionale
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo evento o eventi analoghi?
No0
Non ne abbiamo memoria 1
Sì, sulla stampa locale 2
Sì, sulla stampa nazionale 3
Sì, sulla stampa locale e nazionale4
Sì, sulla stampa locale, nazionale e internazionale5
Valore economico
Qual è l'impatto economico del processo?
Ha rilevanza esclusivamente interna 1
Comporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es.: concessione di borsa di studio per studenti)3
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es.: affidamento di appalto) 5
Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
A quale livello può collocarsi il rischio dell'evento (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che
l'eventuale soggetto riveste nell'organizzazione è elevata, media o bassa?
A livello di addetto 1
A livello di collaboratore o funzionario2
A livello di dirigente di ufficio non generale ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativa 3
A livello di dirigente di ufficio generale4
A livello di capo dipartimento/segretario generale5
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Frazionabilità del processo
Il risultato finale del processo può essere raggiunto anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso risultato (es.: pluralità di affidamenti ridotti)?
No1
Sì5
Controlli(3)
Anche sulla base dell'esperienza pregressa, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
Sì, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione 1
Sì, è molto efficace 2
Sì, per una percentuale approssimativa del 50%3
Sì, ma in minima parte 4
No, il rischio rimane indifferente 5
Note:
(1) Gli indici di probabilità vanno indicati sulla base della valutazione del gruppo di lavoro. (2) Gli indici di impatto vanno stimati sulla base di dati oggettivi, ossia di quanto risulta all'amministrazione.
(3) Per controllo si intende qualunque strumento di controllo utilizzato nella p.a. che sia confacente a ridurre la probabilità del rischio (e, quindi, sia il sistema dei controlli legali, come il controllo preventivo e il controllo di gestione, sia altri meccanismi di controllo utilizzati nella p.a., es. i controlli a campione in casi non previsti dalle norme, i riscontri relativi all'esito dei ricorsi giudiziali avviati nei confronti della p.a.). La valutazione sull'adeguatezza del controllo va fatta considerando il modo in cui il controllo funziona concretamente nella p.a..Per la stima della probabilità, quindi, non rileva la previsione dell'esistenza in astratto del controllo, ma la sua efficacia in relazione al rischio considerato.
MAPPATURA DEI RISCHI
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Valori e frequenze della probabilità
0 nessuna probabilità 1 improbabile 2 poco probabile 3 probabile4 molto probabile 5 altamente probabile