This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP)
Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo, culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17
ottobre 2005, n. 226, allegato A).
Esso è finalizzato a:
a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di
motivazioni;
b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;
c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.
Il Profilo sottolinea, in continuità con il primo ciclo, la dimensione trasversale ai differenti percorsi di istruzione e di formazione frequentati dallo studente,
evidenziando che le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le
abilità operative apprese (il fare consapevole), nonché l’insieme delle azioni e
delle relazioni interpersonali intessute (l’agire) siano la condizione per maturare
le competenze che arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono
autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana, sociale
e professionale.
Nel secondo ciclo, gli studenti sono tenuti ad assolvere al diritto-dovere
all’istruzione e alla formazione sino al conseguimento di un titolo di studio di
durata quinquennale o almeno di una qualifica di durata triennale entro il
diciottesimo anno di età. Allo scopo di garantire il più possibile che “nessuno resti
escluso” e che “ognuno venga valorizzato”, il secondo ciclo è articolato nei percorsi dell’istruzione secondaria superiore (licei, istituti tecnici, istituti professionali) e nei percorsi del sistema dell’istruzione e della formazione
professionale di competenza regionale, presidiati dai livelli essenziali delle
prestazioni definiti a livello nazionale. In questo ambito gli studenti completano
anche l’obbligo di istruzione di cui al regolamento emanato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139.
I percorsi degli istituti professionali si caratterizzano per l’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli
studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici
operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro
dimensione sistemica.
Nella progettazione dei percorsi assumono particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di
raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini,
alternanza scuola lavoro. Tali attività permettono di sperimentare una pluralità di
soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in contesti operativi reali.
L’esigenza di evitare la sovrapposizione con i percorsi degli altri ordini
dell’istruzione secondaria superiore ha ricondotto l’insieme delle proposte
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
formative degli istituti professionali a due settori e sei indirizzi, che fanno
riferimento a filiere produttive di rilevanza nazionale.
Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali che favoriscono
l’acquisizione di strumenti concettuali e diprocedure funzionali a preparare ad
una maggiore interazione con il mondo del lavoro e delle professioni da
sviluppare nel triennio. L’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione consentono di arricchire la cultura di base dello studente e di accrescere il suo valore anche in termini di
occupabilità.
Nel successivo triennio sarà possibile articolare ulteriormente gli indirizzi in opzioni per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche
richieste del tessuto produttivo locale.
I percorsi degli istituti professionali sono definiti, infine, rispetto ai percorsi dei licei, in modo da garantire uno “zoccolo comune”, caratterizzato da saperi e
competenze riferiti soprattutto agli insegnamenti di lingua e letteratura italiana,
lingua inglese, matematica, storia e scienze, che hanno già trovato un primo
consolidamento degli aspetti comuni nelle indicazioni nazionali riguardanti l’obbligo di istruzione (D.M. n.139/07).
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
L’Istituto professionale dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e un quinto
anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato per il
conseguimento del diploma di Istruzione Professionale.
Sono previste 1056 ore annuali pari a una media di 32 ore settimanali.
Più laboratori , stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per apprendere,
specie nel secondo biennio e nel quinto anno, attraverso un’esperienza diretta.
Gli Istituti professionali possono continuare ad organizzare percorsi
triennali per il conseguimento di qualifiche professionali sulla base della
programmazione delle Regioni.
L’identità degli istituti professionali, così come esplicitato nel Regolamento, è
connotata, in linea con le indicazioni dell’Unione europea di cui al paragrafo 1.1,
da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico, acquisita
attraverso saperi e competenze sia dell’area diistruzione generale sia dell’area di
indirizzo.
L’area di istruzione generale comune a tutti i percorsi ha l’obiettivo di fornire ai giovani - a partire dal rafforzamento degli assi culturali che caratterizzano
l’obbligo d’istruzione - una preparazione adeguata su cui innestare conoscenze
teoriche e applicative nonché abilità cognitive proprie dell’area di indirizzo.
Per comprendere il rapporto fra area di istruzione generale e area di indirizzo occorre aver presente, anzitutto, che tali aree non sono nettamente separabili, pur
avendo una loro specificità, per le seguenti motivazioni:
- la cultura generale, necessaria alla formazione delle persone e dei cittadini, include una forteattenzione ai temi del lavoro e delle tecnologie;
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
CRITERI ESAMI DI QUALIFICA (deliberato nel C.d.D. in data 11 settembre 2009)
In base alla O.M. 21 maggio 2001, n. 90 le prove di esame sono due, la prima prova è diretta a verificare le capacità relazioni del candidato, attraverso l’accertamento delle abilità linguistico-espressive e delle capacità di comprensione e valutazione. La seconda prova è finalizzata ad accertare le competenze e abilità professionali. Al candidato sarà richiesta la soluzione di un “caso pratico” che si presenterà come un problema aperto e che gli consentirà di dimostrare abilità di decisione, di tipo progettuale o di scelta di soluzione modulare e abilità di realizzazione pratica. In tale prova possono essere comprese solo discipline che la Commissione ritiene più opportune, sia dell’area comune che dell’area d’indirizzo.
L’esame di qualifica non prevede, di norma, prove orali. Le prove d’esame possono dare diritto fino a dieci punti. Gli eventuali colloqui potranno essere decisi dalla commissione anche su
richiesta dei candidati al fine di: elevare la valutazione dei candidati che si siano particolarmente distinti per impegno e profitto; approfondire la valutazione dei candidati le cui prove d’esame siano risultate, nei loro esiti, in contrasto con i valori espressi dal curriculum scolastico.
Il Collegio dei docenti ha deliberato che il punteggio dei dieci punti venga suddiviso nel seguente modo: per la prima prova linguistico-espressiva punti 4 con il coinvolgimento di una lingua straniera a scelta dal candidato; per la seconda prova punti 6 con il coinvolgimento delle discipline di economia aziendale, diritto e trattamento testi. Naturalmente i punti a disposizione verranno rapportati alla scala decimale e, pertanto, potranno essere sia in positivo che in negativo. Il valore decimale di cinque corrisponde, nella proporzione del punteggio dei dieci punti uguale a 0.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO (deliberato nel C.d.D. in data 11 settembre 2009)
L’attribuzione del punteggio verrà effettuato sulla base delle seguenti voci: 1. Assiduità nella frequenza (massimo p. 0,30). 2. interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle
attività complementari ed integrative e/o di terza area (massimo p.0,40). 3. credito formativo (massimo p. 0,30). 4. media dei voti anni in corso. 1) Assiduità nella frequenza (massimo p. 0,30): valutando nel merito le
assenze effettuate verrà attribuito il punteggio 0 per un numero di assenze uguali o superiori a 35; 0,10 per un numero di assenze compreso tra 25 e 34; 0,20 per un numero di assenze comprese fra 15 e 24; 0,30 fino a un massimo di 14 assenze; 2) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle
attività complementari ed integrative e/o di terza area (classi 4ì e 5^) (massimo p.0,40).
0 da scarso a quasi sufficiente; 0,10 da sufficiente a quasi discreto; 0,20 da discreto a buono; 0,30 da più che buono a quasi ottimo; 0,40 da ottimo a eccellente. Aggiungere 0,10= partecipazione 1 progetto fino a un massimo di 2; aggiungere 0,20= partecipazione PON. 3) Credito formativo (massimo p. 0,30): valutando nel merito le attività
svolte verrà attribuito il punteggio di 0, 0,10, 0,20, 0,30.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
Il valore così ottenuto verrà aggiunto al punteggio minimo della banda di
oscillazione corrispondente. Nell’effettuare il totale del credito scolastico l’eventuale valore decimale
verrà arrotondato al numero intero: fino a 0,50 al numero inferiore, oltre al numero superiore.
Il punteggio totale relativo alle diverse voci sopra esplicitate non potrà
superare il valore massimo consentito da ogni banda di oscillazione. Nei confronti degli studenti per i quali sia stata espressa una valutazione
positiva in sede di integrazione dello scrutinio finale ( ossia per gli alunni delle classi quarte con giudizio di ammissione sospeso) il Consiglio di Classe procede all’attribuzione del punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della Tabella).
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
- Elaborano e approvano la programmazione didattica che delinea il
percorso formativo della singola classe e del singolo alunno;
- utilizzano il contributo dei vari dipartimenti per il raggiungimento degli
obiettivi e delle finalità educative;
- si riuniscono periodicamente per la verifica e la valutazione dei risultati
programmatici, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze
formative che emergono in itinere;
- delibera sul risultato finale di profitto di ogni studente;
- deliberano sui provvedimenti disciplinari a carico degli alunni.
I coordinatori di classe
Il coordinatore di classe è designato dal Dirigente Scolastico e lo sostituisce nella presidenza del Consiglio di Classe assumendo la totale responsabilità del buon funzionamento del Consiglio e dei rapporti con le famiglie. Egli svolge i seguenti compiti:
- presiede le riunioni del Consiglio di classe;
- sottopone ai colleghi tutti i dati informativi degli alunni, compila e aggiorna la scheda-alunno;
- guida i colleghi nel lavoro di programmazione;
- cura e redige la programmazione di classe e ne segue l’attuazione;
- consegna le note informative per le famiglie di 1° e 2° quadrimestre;
OR
GA
NI C
OLL
EGIA
LI
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
- attiva, anima e gestisce la relazione/comunicazione scuola/famiglia;
- acquisisce a verbale le relazioni delle assemblee di classe degli alunni e
le istanze dei genitori, ne discute con il D.S. per le eventuali azioni che
ne derivino;
- cura che i comportamenti degli alunni siano conformi agli obiettivi
fissati dal Consiglio, attiva e realizza le iniziative necessarie a tal scopo;
- relaziona e si confronta periodicamente col Preside sul lavoro svolto e
concorda il proseguimento dello stesso;
- esprime parere sui provvedimenti disciplinari a carico degli alunni.
I CORDINATORI DI CLASSE SONO: CLASSE COORDINATORE 1^ A PROF.SSA FOTI GIOVANNA 2^ A PROF. MALCORE MARIO 3^ A PROF.SSA DELLA TORRE FAUSTA 3^ B PROF. BERTOTTO ANTONIO 3^ C PROF. ZIZZARI RENATO 4^ A PROF. SCIALPI ANSELMO 5^ A/B PROF.SSA PULPO ROSARIA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
Attengono alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa. AREA 1: Gestione del Piano dell’Offera Formativa(POF): Coordinamento, aggiornamento del POF; rapporti co territorio. DOCENTE : prof.ssa Anna CINQUEGRANA AREA 2: Sostegno al lavoro dei docenti. Interventi e servizi per studenti: Piano di formazione e aggiornamento del personale; obbligom scolastico e
assi culturali; viaggi di istruzione e visite guidate; analisi delle esigenze didattiche da parte degli alunni.
DOCENTE: prof.ssa Rosaria PULPO AREA 3: Orientamento in entrata e uscita : Coordinamento open day e mini stage per alunni in entrata (scuoloa media) –
alternanza scuola / lavoro – rapporti con aziende e cooperative per l’inserimento lavorativo degli allievi – orientamento universitario.
DOCENTE : prof. Antonio BERTOTTO
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
Ogni progetto perseguirà, secondo i bisogni e le reali capacità dei singoli
alunni, i seguenti obiettivi:
Consolidamento e/o miglioramento dei livelli raggiunti
Predisposizione di attività che realizzino la socializzazione e che portino all’instaurazione di buoni rapporti con gli altri studenti, con i docenti e i non docenti, per il miglioramento dell’asse relazionale
Prosecuzione, ove possibile, dell’esperienza scolastica verso il conseguimento del diploma di maturità o in vista di futuri orientamenti
Orientamento in entrata e in uscita
Alternanza scuola-lavoro.
ORGANI COINVOLTI NEL PROGETTO
GRUPPO H D'ISTITUTO
Sarà così formato:
Il Preside che presiederà le riunioni.
Un rappresentante degli insegnanti curriculari.
Coordinatore del Sostegno.
Un rappresentante della A.S.L. del territorio.
Un rappresentante dei servizi sociali.
Un rappresentante dei genitori.
Compiti del gruppo H d’Istituto Si riunisce in media due volte all’anno, la prima volta all’inizio dell’anno
scolastico per l’insediamento del gruppo e per individuare le linee e le strategie
per l’integrazione scolastica degli alunni, la seconda volta entro il mese di aprile
(o altra data determinata dalle disposizioni del provveditorato per l’anno
scolastico in corso), per verificare l'attività svolta, per formalizzare la richiesta di
ore di sostegno indicate nei gruppi H operativi, per dare suggerimenti per la
formazione delle classi e per la loro collocazione in riferimento alle eventuali
esigenze degli alunni.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
Il Preside o un suo delegato che presiederà le riunioni.
Il coordinatore del sostegno che ha il compito di curare le relazioni con gli Enti esterni (ASL, Comune, ecc.), organizzare le attività all’interno dell’Istituto in particolare, in collaborazione con il Preside, assegnare ai docenti gli alunni in disabilità.
I docenti di sostegno delle tre aree (AD01; AD02; AD03) che hanno il compito di curare i rapporti con la famiglia, con gli operatori socio-sanitari, con gli insegnanti curriculari, di coordinare il percorso formativo.
I genitori dell’alunno.
I rappresentanti dell’equipe socio-sanitaria che segue il ragazzo
Il coordinatore di classe dell’alunno.
Compiti del gruppo H operativo :
a) Analizzare la situazione complessiva nell’ambito dell’Istituto b) Collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal Piano
Educativo Individualizzato dei singoli alunni c) Individuare spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo
proficuo, proponendo l’acquisto di materiale didattico o tecnologico necessario
d) Analizzare le risorse del territorio in vista dell’orientamento in collaborazione con le altre Agenzie, con le Cooperative Sociali e con le Amministrazioni Comunali.
e) Verificare periodicamente gli interventi a livello di Istituto f) Formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento del personale.
Obiettivi:
Predisporre la Programmazione Generale dell’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili nell’Istituto
Fornire ai Consigli di Classe strategie e orientamenti per attuare in modo proficuo l’integrazione
Stabilire obiettivi, tempi e metodologie di base comuni.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
Si riunisce, salvo particolari problemi, due volte all’anno: inizio e fine anno
scolastico
CONSIGLI DI CLASSE :
Composti dal Preside,dai docenti della classe e dal docente di sostegno.
Compiti del Consiglio di Classe :
Prendere visione della documentazione riguardante l’alunno iscritto e stabilire un periodo di osservazione dei comportamenti dell’alunno, da parte di ogni
docente componente il Consiglio di Classe, con l’utilizzo di test per la valutazione del deficit .
Esaminare i risultati dei test d’ingresso, opportunamente predisposti, e dell’osservazione condotta (primo consiglio di classe)
Collaborare alla stesura del Progetto Educativo Individualizzato con l’esplicitazione dei tempi, delle modalità di inserimento, dell’orario di frequenza, degli obiettivi educativi e cognitivi, dei criteri di verifica e di valutazione (entro dicembre)
Verificare periodicamente il processo di inserimento riservandosi eventuali modifiche sia dell’orario scolastico sia della programmazione, in relazione all’evoluzione di tale processo e dell’apprendimento.
La presenza di alunni H nel nostro Istituto ha subito, nel corrente anno
scolastico, un forte incremento derivato, in parte, dalla posizione logistica
dell’istituto,e in parte dalla predisposizione di un’offerta formativa che considera
fondamentale il diritto allo studio per tutti e che ha permesso di costruire
progetti individualizzati accettati e condivisi dalle famiglie. La situazione attuale
riguarda una frequenza di n. 5 alunni diversamente abili. L’aumento rispetto
all’anno scolastico precedente è di n.3 unità.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
L’insegnante di sostegno, così come citato nella C.M. 199/79, opera:
nelle classi comuni in cui sono inseriti soggetti in situazione di handicap
in modo collegiale con tutti gli altri docenti della classe in ogni momento della vita della classe
con interventi individualizzati in classe
con interventi individuali, anche fuori della classe, per lo sviluppo dell’autonomia e in momenti che richiedano attenzione e concentrazione difficili da ottenere in una situazione con numerose presenze
in funzione di coordinamento degli interventi messi in atto da tutti gli insegnanti della classe, salvaguardando le competenze del capo di istituto, dei coordinatori di classe,
Compiti del docente di sostegno:
collabora con i docenti della classe alla definizione degli obiettivi disciplinari da far conseguire all’alunno;
predispone, in collaborazione con i docenti delle varie discipline, i PEI (programmi educativo individualizzati) e si incarica di redarli materialmente entro le scadenze previste, puntualizzando le modalità di elaborazione, somministrazione e valutazione delle verifiche;
consegna una copia del PEI al docente coordinatore di area;
al termine dell’anno scolastico stende una relazione finale esplicitando l’intervento attuato, i criteri adottati nella valutazione del processo educativo, i risultati raggiunti in relazione a quanto programmato, eventuali suggerimenti sulla prosecuzione del lavoro per l’anno scolastico successivo.
Sono componenti indispensabili nella stesura e nella definizione del
PEI:
i dati conoscitivi raccolti attraverso l'osservazione iniziale, i colloqui con i genitori, con i medici o gli esperti che operano sull'alunno, la lettura della documentazione esistente, ecc.
la diagnosi funzionale che deve essere fornita dall'ASL
profilo dinamico funzionale redatta dal gruppo di lavoro
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
La famiglia assume il ruolo determinante nel progetto di vita dell’alunno
disabile. Ha il diritto/dovere di:
esprimere le proprie aspettative
socializzarle ai docenti che prenderanno in carico il proprio figlio
partecipare alla costruzione del progetto per meglio condividerlo
verificarlo per gli opportuni interventi
mantenere costanti contatti con tutti gli operatori coinvolti Nel nostro istituto è presente la figura del collaboratore scolastico con
funzioni aggiuntive .Egli ha il compito di assistenza per i bisogni fisici del soggetto disabile grave.
PERCORSO DI TIPO A
Gli alunni in situazione di handicap fisico o psichico, senza gravi compromissioni a livello cognitivo, potranno seguire la programmazione ministeriale comune alla classe, affiancati da un docente di sostegno, con metodologia individualizzata, in relazione alle difficoltà evidenziate. Qualora l’alunno evidenzi particolari difficoltà nel seguire con successo la programmazione ministeriale, il Consiglio di Classe progetterà una programmazione per obiettivi minimi; valuterà il tipo di handicap e di difficoltà specifiche dell’alunno e stabilirà contenuti ridotti o semplificati con conseguente adeguamento della valutazione. Le scelte operate
saranno evidenziate nel PEI con l’indicazione delle modalità operative da seguire e delle discipline coinvolte. Entrambe le tipologie di programmazione permetteranno agli alunni di conseguire titoli di studio aventi valore legale:
Diploma di Qualifica Professionale III anno
Diploma di Maturità V anno PERCORSO DI TIPO B Gli alunni in situazione di handicap fisico o psichico, con compromissioni a
livello cognitivo, potrà seguirela seguente tipologia di percorso, anche in collaborazione con altre strutture o Enti del territorio, con l’inserimento nelle classi
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
OBIETTIVI: MANTENIMENTO DELLE ABILITA’ SCOLASTICHE E SOCIALI
o sviluppo delle abilità sociali o sviluppo delle abilità operative o messa a punto delle ipotesi di orientamento (lavoro, ulteriore
formazione, ecc.)
MODALITA’: PREDEFINIZIONE delle linee generali del PEI con la S.M di 1°
o individuazione delle aree del curricolo della s.m. di 2° utili o definizione dei tempi e modi della frequenza o individuazione e costruzione di spazi o reperimento di strumenti e risorse o organizzazione di tirocini di orientamento
STRUMENTI: classe, laboratori,
CONDIZIONI: consenso della famiglia
POSSIBILE TIPOLOGIA DI PERCORSO B
N.1
I periodo – accertamento dei requisiti, delle abilità e dei livelli di apprendimento raggiunti nel ciclo di studi inferiore; potenziamento degli stessi. N.B. L’alunno viene ammesso alla classe successiva per il proseguimento del suo progetto individualizzato seguendo il gruppo classe di appartenenza. (O.M. 90/2001 art.15)
II periodo – consolidamento delle abilità acquisite con attivazione di progetto individualizzato finalizzato al raggiungimento di competenze minime per un eventuale inserimento lavorativo o occupazionale.
III periodo – mantenimento delle abilità acquisite ed attivazione di STAGE lavorativo presso Aziende o Cooperative del territorio. Rilascio di Attestato di Crediti Formativi con indicazione delle competenze possedute.
A chi e a che cosa servono i crediti formativi.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
La certificazione delle competenze, il credito formativo, serve per fornire informazioni:
- allo studente e alla sua famiglia, per leggere i progressi fatti, le mete raggiunte e quelle da raggiungere, per verificare il valore ed i limiti delle scelte fatte e farne per il futuro, per essere sereni nel proseguire il proprio cammino;
- alla scuola per proseguire il percorso scolastico o per un eventuale rientro dopo un percorso lavorativo o dopo una assenza o anche per passare da un ciclo ad un altro o da un tipo di scuola ad un’altra;
- ai CFP per progettare il percorso formativo verso il lavoro;
- a chi deve scegliere l’inserimento in una situazione protetta o per chi ha già scelto una situazione protetta.
Inoltre:
- permette al Servizio informativo, all’ufficio di collocamento o ai nuovi uffici per l’impiego di leggere le competenze e le capacità conseguite dallo studente diversamente abile;
- fornisce al datore di lavoro informazioni chiare e univoche sulle competenze possedute dall’alunno e su come tali competenze possono esplicarsi;
- può servire non solo per monitorare parametri relativi la formazione dei disabili, ma per avere una banca dati utile per conoscere le reali potenzialità di lavoro da parte dei disabili, per programmare interventi, ecc. ecc.
PROGRAMMAZIONE DIFFERENZIATA
Nel momento in cui il C.d.C. prende atto del fatto che l’alunno non è in grado
di raggiungere obiettivi complessivamente equivalenti e/o equipollenti a quelli
dellaclasse, si progetta un percorso scolastico differenziato funzionale all’allievo e, dove è possibile, ad un eventuale inserimento nel mondo del lavoro. Nel caso di un soggetto che abbia le potenzialità per un inserimento
lavorativo, e non solo, è opportuno capitalizzare al massimo i risultati raggiungibili dal progetto (passare dal sapere al saper fare in situazione). Da ciò deriva l’esigenza di programmare centrando l’attenzione non su
contenuti disciplinari e materie, aggregati per profili professionali, ma sulle competenze del soggetto (cosa sa fare), articolate in :
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e
legalità” Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007
“Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a
livello nazionale per la prevenzione del bullismo” Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in
materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica,
irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei
docenti”
Tra la famiglia dell’alunno_______________________________rappresentata da________________________padre/madre/tutore e la Scuola secondaria di 2°grado IPSSCT “ F.S.NITTI” di TARANTO rappresentata da Dirigente Scolastico ai sensi del D.P.R. n. 245 del 21 novembre 2007 viene firmato il presente Patto educativo di corresponsabilità obbligatorio e vincolante, valido per tutta la permanenza dell’alunno nell’IPSSCT “ NITTI” di Taranto.
Premessa. Poiché la scuola e la famiglia condividono un modello educativo basato sul rispetto della Costituzione, del Corpus legislativo e normativo in vigore e dei Regolamenti scolastici il Patto sancisce un rapporto collaborativo, che coinvolge la famiglia nei comportamenti dell’alunno. Alla base del modello educativo condiviso vi sono il rispetto di sé e degli altri, delle altrui proprietà, delle regole della convivenza civile, della correttezza, della tolleranza, della solidarietà e della volontà di collaborare.
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel
rispetto dell’identità di ciascuno studente;
offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio
didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di
ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
a) Utilizzo degli strumenti multimediali personali durante i compiti in
classe: ritiro immediato del compito e votazione di “Gravemente
insufficiente”;
b) Utilizzo strumenti multimediali personali durante le lezioni:
segnalazione scritta alla famiglia e sospensione dell’alunno dalla
partecipazione alla prima visita d’istruzione utile; la prima volta sarà
tolto e portato in presidenza e restituito a fine giornata scolastica e si
avvisa la famiglia per iscritto che la seconda volta verrà restituito alla
stessa.
Si ricorda, in quanto non può essere oggetto di patto, che l’uso del telefono cellulare o di ogni altro strumento multimediale durante la prova d’esame porta all’allontanamento immediato dell’alunno dall’esame stesso con la conseguente e irreversibile negatività del’esito di tutto l’esame.
6. Comportamento scorretto dell’alunno durante una visita d’istruzione o
un’uscita pubblica. In caso di comportamento scorretto rilevato in forma
unilaterale, ma circostanziata, dal docente accompagnatore l’alunno sarà
inibito dalla partecipazione a una o più uscite dell’anno scolastico.
7. Azioni di bullismo collegate alla scuola. In caso di azioni acclarate di
bullismo oltre alle sanzioni scolastiche verrà effettuata una segnalazione
agli organismi deputati.
8. Punizione dell’omertà. Qualora venga accertata una chiara e
circostanziata omertà per comportamenti sanzionabili che hanno portato
a danneggiamenti di cose o a danni anche morali verso persone, agli
alunni omertosi vengono applicate le stesse procedure previste per gli
alunni individuati come responsabili di fatti sanzionabili.
9. Provvedimenti antifumo. Gli alunni sorpresi a fumare verranno multati a
norma di legge.
Firmato Il Dirigente Scolastico La Famiglia
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATOPER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI