PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA 2011-2020 Sintesi degli studi di approfondimento: • Piaaforme territoriali: aspe demo-socio-economici e infrastruurali • Combinato ferroviario e aereo • Combinato marimo • Processi di filiera e morfologia dei flussi internazionali Roma, 6 seembre 2011
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PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA 2011-2020
Sintesi degli studi di approfondimento:
•Piattaforme territoriali: aspetti demo-socio-economici e infrastrutturali
•Combinato ferroviario e aereo•Combinato marittimo•Processi di filiera e morfologia dei flussi internazionali
Piano Nazionale della Logistica: aggiornamenti demo-socio-economici e infrastrut- turali delle piattaforme territoriali » 9
Analisi strutturale del trasporto combinato ferroviario ed aereo e proposte di po-tenziamento » 33
Piano Nazionale della Logistica: analisi strutturale del trasporto combinato marit- timo e proposte di potenziamento » 47
Piano Nazionale della Logistica: analisi dei processi di filiera e morfologia dei flussi internazionali » 67
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PRESENTAZIONE DEGLI STUDI
Nel corso del 2010, la Consulta Generale per l’Autotrasporto e la Logistica ha definito le politiche di contesto in ordine alle dinamiche territoriali, gli assetti infrastrutturali e le go-vernance che hanno interessato le diverse regioni italiane, e per esse le 7 piattaforme logi-stiche.
Sulla base degli studi elaborati, la Consulta ha potuto evidenziare punti di forza e di debo-lezza delle singole macro-aree e specificare le priorità di intervento atte a garantire un’effica-ce ed efficiente rete di collegamento per i territori.
Tra queste, a titolo esemplificativo, si evidenziano:
– il ruolo strategico dei porti per la maggiore crescita del Paese;– interventi ai fini dell’eliminazione dei “colli di bottiglia”;– interventi nell’ambito del completamento del Corridoio V, del Corridoio 24, del Corri-
doio I e di quello Adriatico-Baltico;– interventi sui valichi e, più in generale, su quelle che si considerano porte d’accesso ai
mercati di riferimento;– interventi sui principali nodi ferroviari e/o portuali, considerati strategici per lo sviluppo
dei territori
La nuova lettura dei territori ha richiesto un impegno soprattutto per l’individuazione dei “fattori correttivi” sui processi di governance, da cui la costituzione di Agenzie di più ampio respiro territoriale o forme di coordinamento e integrazione di strutture societarie che stan-no trovando accoglienza nelle proposte di Disegno di legge per la riforma della L. 240/90 (interporti), in discussione alle nelle competenti Commissioni di Camera e Senato.
Gli approfondimenti sulle policy correttive del sistema logistico-trasportistico italiano hanno trovato ulteriore attenzione nei tre studi specifici riguardanti:
– analisi strutturale del trasporto combinato marittimo e proposte di potenziamento del settore;
– aspetti relativi al potenziamento del trasporto combinato ferroviario ed aereo a scala nazionale;
– analisi e valutazioni dei processi di filiera finalizzati all’attuazione delle politiche di pia-no e valutazione delle dinamiche dei flussi di traffico su relazioni internazionali.
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Per il trasporto combinato ferroviario e marittimo, sempre più orientato a logiche di co-modalità, gli elementi di analisi e valutazione ci saranno certamente d’ausilio per le politiche di sostegno del ferro-bonus e dell’eco-bonus.
Per le politiche di filiera, un settore che prioritariamente va sostenuto e incentivato è proprio quello dell’agro-alimentare, per modificare il processo logistico-trasportistico-distri-butivo e anche le politiche industriali.
Elementi di innovazione e sostegno al settore devono finalizzare anche gli incentivi agli investimenti per l’ammodernamento e potenziamento dei parchi rotabili dell’autotrasporto; oggi 1.000.000 di veicoli circolanti sono Euro 0 ed Euro 1!
Gli studi che vengono presentati tendono a “scarnificare” i settori per focalizzare le prio-rità e finalizzare le risorse finanziarie sempre più scarse.
Gli elementi di approfondimento che vengono portati all’attenzione degli addetti ai lavo-ri devono essere considerati utili elementi di analisi necessari per definire le politiche da attuare.
Per concludere, sulle politiche di filiera è ormai avviato il tavolo di lavoro per il coordina-mento delle politiche sulla distribuzione urbana delle merci, grazie anche alla fattiva collabo-razione dell’ANCI
Il lavoro quotidiano all’attuazione del Piano si conferma, pertanto, come un contributo importante che una logistica più efficiente può dare alla maggiore competitività del Paese.
Gli approfondimenti sulle policy correttive del sistema logistico-trasportistico italiano, hanno trovato ulteriori
approfondimenti attraverso tre studi specifici riguardanti: - analisi strutturale del trasporto combinato marittimo e proposte di potenziamento del settore; - aspetti relativi al potenziamento del trasporto combinato ferroviario ed aereo a scala nazionale; - analisi e valutazioni sui processi di filiera finalizzati all’attuazione delle politiche di piano e valutazione sulle
dinamiche dei flussi di traffico su relazioni internazionali.
Per il trasporto combinato ferroviario e marittimo, sempre più orientato a logiche di co-modalità, gli elementi di analisi e valutazione ci saranno certamente d’ausilio per sostenere le politiche di sostegno attraverso il ferro-bonus e l’eco-bonus.
Per le politiche di filiera, un settore che prioritariamente va sostenuto e incentivato a modificare il processo logistico-trasportistico-distributivo, ma anche le politiche industriali, è quello dell’agro-alimentare. Elementi di innovazione e sostegno al settore devono finalizzare anche gli incentivi agli investimenti per l’ammodernamento e potenziamento dei parchi rotabili dell’autotrasporto; oggi 1.000.000 di veicoli circolanti sono euro 0 ed Euro 1!
Gli studi che vengono presentati tendono a “scarnificare” i settori per focalizzare le priorità e finalizzare le
risorse finanziarie sempre più scarse. Gli elementi di approfondimento che vengono portati all’attenzione degli addetti ai lavori devono essere
considerati utili elementi di analisi necessari per definire le politiche da attuare.
Per concludere sulle politiche di filiera, è ormai avviato il tavolo di lavoro per il coordinamento delle politiche sulla distribuzione urbana delle merci grazie anche alla fattiva collaborazione dell’ANCI.
Il lavoro quotidiano alla attuazione del Piano si conferma come il contributo importante che una logistica più efficiente può dare alla maggiore competitività del Paese. Il Presidente
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PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA: AGGIORNAMENTIDEMO-SOCIO-ECONOMICI
E INFRASTRUTTURALI DELLEPIATTAFORMETERRITORIALI
Roma,6settembre2011
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Quadro macroeconomico, sistema produttivo e mercato del lavoro
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ANALISI STRUTTURALE DEL TRASPORTO COMBINATOFERROvIARIOEDAEREO EPROPOSTEDIPOTENzIAMENTO