PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (art. 20 d.lgs.334/99) ALENIA Aermacchi (Stabilimento “Caselle Nord”) Comune di San Maurizio Canavese Città Metropolitana di Torino EDIZIONE marzo 2009 approvata nella riunione del 05/03/2009 REVISIONI DATA NOTE Rev. 0/1 settembre 2010 Sostituito Allegato 4 a seguito di sperimentazione Rev. 0/2 maggio 2015 Sostituito Allegato 4 a seguito di sperimentazione PROVE DEL PIANO DATA NOTE I Livello 23 marzo 2010 Verifica dell’efficacia dei contatti (REC) I Livello 5 marzo 2014 Verifica dell’efficacia dei contatti (REC) _____________________ (Firmato in originale) Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo ______________________ (Firmato in originale)
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PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (art. 20 d.lgs.334/99)
ALENIA Aermacchi
(Stabilimento “Caselle Nord”)
Comune di San Maurizio Canavese Città Metropolitana di Torino
EDIZIONE marzo 2009 approvata nella riunione del 05/03/2009
REVISIONI DATA NOTE
Rev. 0/1 settembre 2010 Sostituito Allegato 4 a seguito di sperimentazione Rev. 0/2 maggio 2015 Sostituito Allegato 4 a seguito di sperimentazione
PROVE DEL
PIANO DATA NOTE
I Livello 23 marzo 2010 Verifica dell’efficacia dei contatti (REC)
I Livello 5 marzo 2014 Verifica dell’efficacia dei contatti (REC)
_____________________
(Firmato in originale)
Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo
______________________
(Firmato in originale)
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INTRODUZIONE Premessa
Il presente documento costituisce il Piano di Emergenza Esterno per lo stabilimento ALENIA Aeronautica (denominato “Caselle Nord”) sito nel comune di San Maurizio Canavese (TO), come previsto dall’articolo 20 del Decreto Legislativo n. 334 del 17 agosto 1999, come modificato dal D.Lgs. 238/2005, che assegna al Prefetto il compito di predisporre, d’intesa con la Regione e gli Enti Locali interessati, il piano di emergenza esterno per gli stabilimenti soggetti all’articolo 8 e all’articolo 6 del citato decreto “al fine di limitare gli effetti dannosi derivanti da incidenti rilevanti” sulla base, tra l’altro, delle informazioni fornite dal gestore e delle conclusioni dell’istruttoria tecnica ove disponibili.
Con l’attiva partecipazione dei rappresentanti delle strutture regionali competenti e dell’ARPA Piemonte si è dato seguito nel corso dei lavori alle indicazioni procedurali per l’espressione dell’intesa sopra citata, formalizzata dalla Regione Piemonte con apposito provvedimento, in attuazione della D.G.R. n. 34-978/2005.
I criteri seguiti nella pianificazione seguono quelli indicati nel documento “Pianificazione dell'Emergenza Esterna degli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante – Linee Guida” messo a punto ed emanato con D.P.C.M. 25 Febbraio 2005 (G.U. n.62 del 16/3/2005) dal Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’attività di pianificazione è stata realizzata con il coinvolgimento di diversi Enti ed Amministrazioni, attraverso l’esame di problematiche strettamente tecniche e l’acquisizione e l’integrazione di informazioni di carattere territoriale. Gli elementi tecnici per l’individuazione delle aree cui estendere la pianificazione dell’emergenza sono quelli individuati dal gestore, nell'ambito delle attività di competenza prescritte dal decreto di cui sopra: trattandosi di stabilimento soggetto all'art.6 del decreto non si è svolta l'istruttoria tecnica del Comitato Tecnico Regionale integrato, di cui all’articolo 19 del D.Lgs. 334/99.
Il Piano è strutturato in tre sezioni, oltre agli allegati di supporto, per consentire una rapida consultazione e
rendere più agevole la revisione e l’aggiornamento. La sezione 1 contiene gli elementi generali che consentono di inquadrare lo stabilimento: sono descritte sinteticamente le attività svolte, le sostanze pericolose presenti e sono dati i principali elementi di vulnerabilità del territorio circostante. La sezione 2 riporta gli scenari incidentali presi a riferimento, con l’attribuzione dei relativi livelli di pericolo vale a dire: PREALLARME = CODICE ARANCIONE / ALLARME = CODICE ROSSO e la definizione dei protocolli per la comunicazione in emergenza tra i soggetti coinvolti nell’attuazione del piano. La sezione 3 raccoglie le procedure operative dei singoli soggetti, diversificate a seconda dei livelli di pericolo ed organizzate in “schede” nelle quali ciascun soggetto ritrova i compiti assegnatigli dal Piano.
Il Piano è riferito a scenari che si possono verificare a seguito di una serie di probabilità sfavorevoli e pianifica quindi le azioni immediate da intraprendere in tali eventualità. Le azioni successive dovranno invece essere commisurate alla reale entità dell’evento e delle sue conseguenze.
L’esigenza di automatismo del piano va considerata nell’assoluta necessità che le azioni previste dal piano di emergenza vengano attivate il più rapidamente possibile, onde consentire che, in attesa dell’attivazione degli Organi ed Organismi decisionali, vengano comunque avviate le operazioni di soccorso.
Aggiornamenti e prove del Piano
Come previsto dal comma 3 dell’articolo 20 del D.Lgs. 334 del 17 agosto 1999 il piano “deve essere riesaminato, sperimentato e, se necessario, riveduto ed aggiornato […] dal Prefetto ad intervalli appropriati e, comunque, non superiori a tre anni. La revisione deve tener conto dei cambiamenti avvenuti negli stabilimenti e nei servizi di emergenza, dei progressi tecnici e delle nuove conoscenze in merito alle misure da adottare in caso di incidenti rilevanti.”
Alla luce di queste disposizioni normative, si ricorda che il presente documento non può essere considerato un documento statico, ma deve essere mantenuto vivo e dinamico, in modo da contenere riferimenti a situazioni vigenti e consentire in caso di necessità la massima efficacia nel reperimento e nella gestione di tutte le risorse disponibili.
Pertanto tutti i soggetti coinvolti nell’attuazione delle procedure previste dal presente Piano forniscono tempestivamente notizia, agli uffici della Prefettura e al Servizio Tutela Ambientale della Provincia di Torino,
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di qualsiasi cambiamento rispetto a quanto riportato nella presente edizione, e fanno inoltre pervenire eventuali spunti di miglioramento per rendere le procedure più snelle e di facile e tempestiva attuazione. In particolare l'aggiornamento dei dati indicati in Allegato 7 è compito dei Responsabili di ciascuna Funzione di Supporto.
In assenza di segnalazioni correttive e/o migliorative, si procederà comunque alla riedizione almeno triennale del documento, come previsto dal D.Lgs. 334/99.
Per quanto riguarda la sperimentazione del piano, si prevede di effettuare almeno una simulazione all’anno, per garantire la conoscenza da parte dei singoli attori delle rispettive procedure ed il miglior coordinamento di tutti i soggetti, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di efficacia ed efficienza della gestione dell’emergenza.
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Lista di distribuzione
Copia del presente piano è distribuita a tutti gli enti coinvolti nella gestione dell’emergenza nonché ai
soggetti istituzionali previsti dall’art. 20 del D.Lgs. 334/99. Si riporta nel seguito l’elenco dei soggetti cui il presente documento è trasmesso: Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile ROMA Ministero dell’Interno – Dip.to Soccorso Pubblico, Vigili del Fuoco, Difesa Civile ROMA Ministero dell’Ambiente ROMA Regione Piemonte – Presidenza della Giunta TORINO Regione Piemonte - Assessorato Sanità TORINO Regione Piemonte – Settore Grandi Rischi TORINO Regione Piemonte – Settore Protezione Civile TORINO Provincia di Torino - Presidenza della Giunta TORINO Provincia di Torino – Servizio Protezione Civile TORINO Provincia di Torino – Servizio Tutela Ambientale TORINO Comune di San Maurizio Canavese S.MAURIZIO C.SE Comune di Caselle Torinese CASELLE Direzione Regionale Vigili del Fuoco GRUGLIASCO Comando Provinciale Vigili del Fuoco TORINO Comando Regione Carabinieri TORINO Comando Provinciale Carabinieri TORINO Nucleo Elicotteri Carabinieri VOLPIANO Questura di Torino TORINO Comando Sezione Polizia Stradale TORINO Comando Regione Guardia di Finanza TORINO Comando Provinciale Guardia di Finanza TORINO Polizia di Frontiera presso lo Scalo Aeroportuale CASELLE Centrale Operativa “118” GRUGLIASCO Azienda Sanitaria Locale TO4 IVREA A.R.P.A. Piemonte – Struttura Complessa SC03 TORINO A.R.P.A. Piemonte – Struttura Complessa SC06 - Dipartimento di Torino TORINO Compartimento ANAS TORINO Circoscrizione Aeroportuale - ENAC CASELLE Società SAGAT S.p.A. CASELLE ENAV – CAV Torino CASELLE Società G.T.T. S.p.A. – Divisione Metro Ferro TORINO Società G.T.T. S.p.A. – Divisione TPL TORINO Centro Operativo ENEL
BORGARETTO DI BEINASCO
Società Metropolitana Acque Torino S.p.A (SMAT) TORINO Stabilimento ALENIA Aeronautica S.p.A. S.MAURIZIO C.SE Società PISTA S.MAURIZIO C.SE
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SEZIONE 1 – INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Nel territorio del Comune di San Maurizio Canavese è presente lo stabilimento della società Alenia
Aeronautica (denominato “Caselle Nord”), soggetto all’art. 6 del D.Lgs. 334/99 ed evidenziato nella planimetria riportata in Allegato 1. Nella stessa planimetria è indicata anche la sede del Centro di Coordinamento Operativo che fungerà da sala operativa al verificarsi di un’emergenza.
Centro di Coordinamento operativo (CCO)
E’ ubicato nel Comune di San Maurizio Canavese, presso la sede del gruppo comunale di Protezione Civile sito in Via Fontanasso 11 e rappresenta il punto di riferimento per la gestione e la comunicazione in emergenza.
Infatti presso il CCO si recano i responsabili delle strutture operative presenti sul territorio al fine di coordinare le strategie di intervento per il superamento dell’emergenza in modo tale da:
garantire il raccordo tra i soggetti impegnati nelle operazioni di soccorso, tenere costantemente informati i soggetti sull’evoluzione del fenomeno incidentale e sullo stato
delle operazioni coordinare e gestire l’informazione alla popolazione dell’area coinvolta e rapportarsi con i mezzi
di informazione.
Il CCO è gestito dal comune di San Maurizio Canavese che è responsabile della sua attivazione in caso di necessità e del mantenimento in efficienza degli strumenti di comunicazione (almeno due linee telefoniche e un fax) e delle dotazioni tecniche e cartografiche necessarie per la gestione dell’emergenza.
E’ stabilita inoltre un’Area Raduno Soccorsi presso il parcheggio degli autobus “Bus Charter” situato in adiacenza al lato Sud del parcheggio pluripiano dell’aeroporto di Caselle.
L’area ha la funzione di spazio aperto per il raduno dei mezzi operativi degli Enti deputati all’intervento, vicina allo stabilimento ma non interessata dai prevedibili effetti dell’incidente.
Funzioni di supporto
Per l'attuazione del presente Piano la funzione operativa incaricata della DIREZIONE
DELL'INTERVENTO ha come Ente Responsabile il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Sono attivate inoltre le seguenti funzioni di supporto: 1) SANITARIA: rileva gli effetti sanitari dell'incidente sulla popolazione e supporta il Sindaco
nell'individuazione di provvedimenti restrittivi. Enti coinvolti: ASL TO4, Servizio Emergenza Sanitaria
2) INFORMAZIONE E STAMPA: cura l'informazione alla popolazione e i rapporti con i mass-media.
Enti responsabili: Sindaco del Comune di San Maurizio Canavese, Prefetto di Torino 3) TRASPORTO E VIABILITA': gestisce la circolazione stradale nell'area interessata dall'evento
incidentale come previsto dal Piano. Enti coinvolti: Polizia Stradale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Frontiera presso lo Scalo Aeroportuale, Polizia Municipale dei Comuni di San Maurizio Canavese e Caselle
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4) ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE: coordina l'assistenza alla popolazione colpita o a rischio e
verifica l'adozione delle misure di mitigazione delle conseguenze quali il rifugio al chiuso. Ente responsabile: Comune di San Maurizio Canavese – Polizia Municipale
5) COORDINAMENTO CENTRO OPERATIVO: coordina le operazioni di soccorso e la diffusione
delle informazioni tramite il Centro di Coordinamento Operativo (CCO). Ente responsabile: Prefetto di Torino Allestimento CCO: Comune di San Maurizio Canavese
6) PROTEZIONE DELL'AMBIENTE: esegue gli accertamenti sulle matrici ambientali coinvolte,
fornisce supporto tecnico sul rischio industriale specifico, con particolare riferimento alle caratteristiche tossicologiche e chimico-fisiche delle sostanze pericolose e supporta il Sindaco nell’individuazione delle conseguenti azioni da intraprendere a tutela della popolazione e dei luoghi dove si è verificato l’evento. Ente responsabile: ARPA Piemonte
Ciascun ente responsabile di una funzione operativa o di supporto designa al proprio interno un responsabile della funzione la cui nomina è parte integrante del Piano di Funzione da redigere come specificato nella Sezione 3; i responsabili di ciascuna funzione si assumono l'obbligo dell'aggiornamento dei dati specificati nella tabella riportata in Allegato 7.
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Aspetti territoriali
Le caratteristiche territoriali ed i bersagli sensibili delle aree circostanti lo stabilimento sono riportati in Allegato 2. Lo stabilimento è ubicato in area industriale, occupa una superficie di circa 330.000 mq e confina:
o a nord con la zona industriale del “P.I.S.” o a sud con insediamento di servizi della Sagat in comune di Caselle o a est con le piste dell’aeroporto di Caselle o ad ovest con la linea ferroviaria Torino – Ceres.
Lo stabilimento dista in linea d’aria: dai seguenti centri abitati:
- 800 m circa in direzione Est dalla zona residenziale “frazione Malanghero” - 800 m circa in direzione Nord-Ovest dall’inizio del centro abitato di San Maurizio Canavese
dalle seguenti strade di rilievo: - 300 m circa in direzione Ovest dalla S.P. 13 (Torino – Lanzo)
dalle seguenti ferrovie: - confina con la ferrovia Torino - Ceres
Lo stabilimento è interno alle superfici di delimitazione ostacolo dell’aeroporto di Caselle, che è adiacente allo Stabilimento sul lato Est.
Bersagli sensibili all’interno dei 1000 m intorno allo stabilimento Si segnalano l’Aeroporto di Caselle, adiacente allo stabilimento e il presidio ospedaliero Fatebenefratelli a circa 1 km in direzione Nord-Ovest. Le relative cartografie e la lista completa degli elementi territoriali vulnerabili individuati anche a maggiore distanza sono raccolte in Allegato 2. Prevalenti attività antropiche limitrofe ai fini della sicurezza Le prevalenti attività antropiche limitrofe allo stabilimento Alenia Aeronautica sono riportate in apposita planimetria con allegata tabella (All. 2). Dati meteorologici
Dai dati meteorologici desunti dalla rete di rilevamento provinciale si rileva che i venti hanno direzione prevalente di provenienza Ovest Nord Ovest.
Nello stabilimento sono installate due maniche a vento in corrispondenza degli accessi. Al verificarsi di un incidente che comporti l’attivazione del presente Piano i dati di direzione del vento
saranno comunicati in tempo reale al Centro di Coordinamento Operativo in modo da poter ottimizzare le azioni a supporto dell’emergenza. Inquadramento geologico ed idrogeologico Lo stabilimento è situato in una zona pianeggiante, caratterizzata da falda freatica con soggiacenza inferiore a 3 m di profondità dal piano campagna. Il sottosuolo è caratterizzato da classi di vulnerabilità medio-alte, con litologia prevalentemente ghiaioso-sabbiosa. La direzione di scorrimento della falda è da Nord-Ovest verso Sud-Est.
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All’interno dei 1000 m dallo stabilimento sono presenti alcuni pozzi, uno dei quali per potenziali usi umani. Complessivamente quindi l’area può ritenersi vulnerabile alla contaminazione del sottosuolo a seguito di sversamenti accidentali. Altri elementi ambientali vulnerabili Non sono presenti corsi d’acqua significativi né aree protette. Il suolo è prevalentemente destinato a seminativi o prati.
Sostanze pericolose
Le schede di sicurezza delle sostanze pericolose potenzialmente coinvolte negli eventi incidentali considerati dal presente Piano sono riportate in Allegato 3.
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Descrizione dell’attività industriale
ALENIA Aeronautica (Allegato 3) Sede legale: Viale dell’Aeronautica snc – Pomigliano d’Arco (NA) Sede stabilimento: Strada Privata Aeroporto snc – SAN MAURIZIO CANAVESE (TO)
Le principali attività dello stabilimento consistono nella produzione di aerei e componenti aeronautici, nella loro progettazione, realizzazione e commercializzazione. Le operazioni che comportano l’uso di sostanze pericolose sono principalmente quelle di verniciatura e sverniciatura velivoli, trattamenti superficiali galvanici e quella di verifica delle condizioni di flusso di varie tipologie di aerei. Una descrizione più dettagliata è riportata in Allegato 3. Nello stabilimento sono detenute sostanze tossiche (triossido di cromo, bicromato di sodio e di potassio, ossido di cadmio, acido fluoridrico e loro soluzioni nei bagni galvanici) in quantità superiore alle soglie riportate in Allegato I, parte 2 del D.Lgs. 334/1999, oltre ad altre sostanze infiammabili o pericolose per l’ambiente. Si riporta nella tabella seguente il riepilogo delle principali sostanze pericolose detenute in stabilimento:
SOSTANZE QUANTITA’ (t)
MODALITA’ DI STOCCAGGIO, DIMENSIONE SERBATOI (mc)
Cherosene 18 n.1 fuori terra da 20 Gasolio 4,3 n.1 fuori terra da 5
Metiletilchetone 7 fusti Triossido di Cromo 0,25 sacchi
Acido fluoridrico sol.40% 1,5 fusti Ossido di Cadmio 0,1 confezioni Bicromato di sodio 0,05 confezioni
Bicromato di potassio 0,05 confezioni Cloruro di Nichel 0,3 confezioni
Fluoruro di ammonio 0,05 confezioni Bagni chimici vari (T+) 7,33 n.2 vasche Bagni chimici vari (T) 48,4 n.15 vasche
Percloroetilene 54 n.2 fuori terra da 15 Acido cloridrico sol.32% 5 n.1 fuori terra da 5 + fusti
N.B.: La situazione sopra descritta è conforme a quella dichiarata dal gestore nella notifica aggiornata trasmessa nel 2008 alle autorità competenti.
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SEZIONE 2 – IPOTESI INCIDENTALI
Le zone di pianificazione
Per l’individuazione delle zone cui deve essere estesa la pianificazione dell’emergenza, si prendono in generale in considerazione i cerchi di danno relativi agli scenari incidentali ritenuti credibili e notificati dal gestore.
Le conseguenze prevedibili di un evento incidentale si possono determinare in termini di effetti nocivi per le persone o le cose, con riferimento a determinati valori soglia corrispondenti a fenomenologie a carattere tossicologico o energetico.
Per utilizzare definizioni e parametri standard, si fa riferimento al documento citato nell'Introduzione “Pianificazione dell'Emergenza Esterna degli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante – Linee Guida” messo a punto ed emanato con D.P.C.M. 25 Febbraio 2005 dal Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel quale sono anche stabiliti i criteri per l’individuazione delle aree coinvolte da eventuali incidenti sulle quali effettuare interventi di Protezione Civile. Tale documento individua tre zone di pianificazione:
- Prima zona – Zona di sicuro impatto. E’ la zona, in genere limitata alle immediate vicinanze dello
stabilimento, nella quale debbono attendersi effetti sanitari che comportano un’elevata probabilità di letalità (12.5 kW/m2 e LC501 in caso di dispersione di vapori tossici).
- Seconda zona – Zona di danno. E’ la zona, esterna alla prima, in cui possiamo aspettarci effetti gravi
ed irreversibili per le persone che non adottano le misure di autoprotezione consigliate ed effetti letali per soggetti particolarmente vulnerabili, quali anziani, bambini, malati (5 kW/m2 e IDLH2 in caso di dispersione di vapori tossici).
- Terza zona – Zona di attenzione. Questa zona, la più esterna, riguarda le aree in cui sono possibili
danni non gravi per soggetti particolarmente vulnerabili (non è indicato un valore di riferimento: si provvede caso per caso a identificare un'area nella quale vi siano centri di particolare vulnerabilità).
Scenari incidentali di riferimento Per l’elaborazione del presente Piano di Emergenza Esterno gli scenari incidentali, identificati e ipotizzati
dal gestore nell’analisi dei rischi, sono stati accorpati in termini di tipologia di effetti e gravità delle conseguenze attraverso l’utilizzo di codici semplici e predefiniti cui sono associate specifiche procedure di comunicazione ed intervento.
L’area presa in considerazione per la definizione delle operazioni da svolgersi in emergenza (Area di
pianificazione dell'intervento), che è costituita da un'area circolare con centro sullo stabilimento e di raggio 500 m, non rappresenta tuttavia l’inviluppo delle aree di danno associate ai suddetti scenari, ma tiene conto sia delle necessità operative e funzionali del piano sia, da un punto di vista precauzionale, di distanze maggiori in relazione alla variabilità delle ipotesi e dell’evoluzione spazio-temporale dei fenomeni.
1 Lethal Concentration 50%: concentrazione di sostanza tossica letale per inalazione per il 50% dei soggetti esposti per 30 minuti. 2 Immediately Dangerous to Life or Health: limite di concentrazione di sostanza tossica al quale può essere esposto un uomo per 30 minuti senza subire per inalazione danni irreversibili per la salute o sintomi tali da impedire l’esecuzione delle appropriate azioni protettive.
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CODIFICAZIONE DELLA TIPOLOGIA DI EFFETTI DEGLI SCENARI INCIDENTALI
Scenario T Rilascio di sostanza tossica
Scenario E Rilascio di energia: barica (ESPLOSIONE) termica stazionaria (INCENDIO) termica variabile (BLEVE) termica istantanea (FLASH-FIRE)
Scenario N Rilascio di sostanza tossica per l’ambiente
CODIFICAZIONE DELLA GRAVITÀ DEGLI SCENARI INCIDENTALI O DEI LIVELLI DI PERICOLO
Sulla base delle conseguenze previste dagli scenari incidentali ipotizzati, si può distinguere una scala graduata di livelli di pericolo cui devono riferirsi le procedure di allertamento e le conseguenti azioni di intervento e soccorso di ciascuno dei soggetti coinvolti. Ai fini del presente piano si fa pertanto riferimento alle seguenti codifiche: CODICE GIALLO
(Attenzione) eventi che, seppur privi di qualsiasi ripercussione all'esterno dello stabilimento, possono essere avvertiti dalla popolazione dando luogo ad allarmismi o preoccupazioni
CODICE ARANCIONE (Preallarme)
eventi di limitata estensione: riferibili ad incidenti causati da rilasci tossici e/o energetici aventi un impatto contenuto all’interno dell’area di stabilimento
CODICE ROSSO (Allarme)
eventi estesi: riferibili ad incidenti causati da rilasci tossici e/o energetici aventi un potenziale impatto all’esterno dell’area dello stabilimento
La situazione di "Attenzione" comporta la necessità di attivare una procedura informativa da parte del gestore nei confronti dei soggetti individuati nell'apposito schema dell'Allegato 6, ma non attiva il Piano di Emergenza Esterno. I successivi livelli di allerta, viceversa, attivano il Piano secondo le procedure stabilite. Ad esempio, in generale, “Codice arancione – scenario E” corrisponderà ad un evento di natura energetica che non provoca conseguenze all’esterno dello stabilimento, ma che richiede l’intervento operativo di alcuni enti esterni di soccorso (es. Vigili del Fuoco); “Codice rosso – scenario T” corrisponderà ad un evento di natura tossicologica, con potenziale impatto all’esterno dello stabilimento e che richiede l’intervento di tutti gli enti coinvolti nella gestione dell’emergenza.
Viene riportata nel seguito la codifica degli scenari incidentali individuati per lo stabilimento oggetto del presente Piano di Emergenza Esterno.
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Scenari stabilimento ALENIA Aeronautica
Gli eventi incidentali dedotti dal documento di Notifica presentato dal Gestore sono stati raggruppati per
tipologia in modo da codificare le azioni di intervento degli enti chiamati a supporto dell’emergenza e si riassumono nella seguente tabella:
TOP EVENT 0 Incidente non identificabile a priori
TOP EVENT 1 Incendio in area non predeterminata
TOP EVENT 2 Rilascio contenuto di sostanza tossica
TOP EVENT 3 Rilascio esteso di sostanza tossica
TOP EVENT 4 Rilascio sul suolo di sostanza pericolosa per l’ambiente
Le sostanze interessate possono essere quelle indicate nella Sezione 1 del presente Piano. Esse sono indicate dal gestore nella scheda di diramazione SOS riportata in allegato 5.
La seguente tabella mette in corrispondenza l’evento ipotizzato con la relativa procedura di allertamento.
(NIP) non identificabile a priori (T) rilascio di sostanza tossica (E) rilascio di energia (*)
(N) rilascio di sostanza tossica per l’ambiente (*)
(*) il versamento di alcune delle suddette sostanze può determinare inquinamento ambientale; inoltre, l’evento incendio è comunque associato a versamento di sostanza pericolosa per l’ambiente, anche tenuto conto dello spandimento delle stesse acque di spegnimento e delle schiume.
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SEZIONE 3 – PROCEDURE OPERATIVE
Finalità e modalità generali delle procedure di allertamento
Codice giallo – Attenzione
Gli eventi che rientrano nella tipologia di Attenzione non attivano il Piano di Emergenza Esterno. Si rende solamente necessaria una procedura informativa da parte del gestore nei confronti dei Comuni coinvolti e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, secondo lo schema riportato in Allegato 6, per consentire la gestione di possibili situazioni di allarme nella popolazione.
Procedure del Piano di Emergenza Esterno
Nel seguito sono descritte, per le due tipologie di livello di pericolo codificate, le dinamiche di comunicazione / allertamento e le azioni che devono essere attuate da ciascuno dei soggetti coinvolti, sintetizzate nei diagrammi a blocchi riportati in Allegato 6. In particolare le azioni previste allo scattare del “Codice Arancione” (eventi con conseguenze limitate all’interno dello stabilimento) non corrispondono ad una situazione di emergenza esterna vera e propria, ma i vari soggetti vengono comunque allertati in previsione di un possibile “aggravamento dello scenario”. Nel caso di attivazione del “Codice Rosso” si ha la mobilitazione generale di tutti di soggetti esterni.
Allo scattare dell’emergenza, sia in “Codice Arancione” che in “Codice Rosso”, è previsto l’allestimento del Centro di Coordinamento Operativo presso la sede del gruppo comunale di Protezione Civile in Via Fontanasso 11 ove si recano i rappresentanti delle strutture operative e di supporto appena giunti sul posto.
In particolare è prevista la presenza al CCO dei rappresentanti dei seguenti Enti: in caso di Codice Arancione: VVF, Carabinieri, Comune di San Maurizio Canavese in caso di Codice Rosso: Le Strutture che, in base al presente Piano, devono effettuare
interventi A seconda delle specifiche esigenze che si potranno presentare, il coordinatore dell’emergenza disporrà
l’intervento al CCO dei rappresentanti degli ulteriori enti di supporto che si renderanno necessari. Le azioni successive saranno commisurate alla reale entità dell’evento e delle sue conseguenze e saranno
disposte dal coordinatore dell’emergenza presente al Centro di Coordinamento Operativo sulla base delle indicazioni fornite dagli organi tecnici competenti.
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Misure protettive e Informazione della popolazione La segnalazione d’inizio emergenza (Codice Rosso) è effettuata mediante una sirena INTERMITTENTE
BITONALE udibile all’esterno dello stabilimento in direzione Nord-Ovest, azionata dal Responsabile del Piano di Emergenza Interno dello stabilimento.
Il segnale di fine emergenza è diramato mediante messaggio verbale diffuso tramite automezzi di Polizia Municipale muniti di altoparlante.
Si riportano di seguito alcune norme di comportamento che tutte le persone presenti nelle zone di pericolo dovrebbero seguire al segnale della sirena di emergenza esterna. Tali norme devono essere comunicate alla popolazione interessata ed alle attività produttive individuate nell’Allegato 2 nel corso di iniziative di informazione organizzate dal Comune di San Maurizio Canavese e dal Comune di Caselle Torinese e in particolare nel messaggio diffuso tramite automezzo in emergenza.
Se sono fuori casa: - cercano riparo nel locale al chiuso più vicino. Se sono in auto: - si allontanano in direzione opposta allo stabilimento; - si astengono dal fumare; - non si recano sul luogo dell’incidente; - si sintonizzano sulle radio locali che potrebbero trasmettere informazioni in emergenza. Se sono a casa o rifugiati al chiuso: - non usano ascensori; - si astengono dal fumare; - chiudono le porte e le finestre che danno sull’esterno, tamponando le fessure a pavimento con strofinacci
bagnati; - fermano i sistemi di ventilazione o di condizionamento; - prestano la massima attenzione ai messaggi trasmessi dall’esterno per altoparlante; - non usano il telefono né per chiedere informazioni né per chiamare parenti o amici; - si sintonizzano sulle radio locali che potrebbero trasmettere informazioni in emergenza; - attendono che venga diramato il segnale di cessata emergenza.
Il messaggio – tipo da diramare in emergenza è il seguente: "Attenzione: si è verificato un incidente presso lo stabilimento ALENIA AERONAUTICA – è stato attivato il piano di emergenza - le forze di intervento sono all’opera per mantenere la situazione sotto controllo – rimanete chiusi dentro le vostre abitazioni o cercate riparo nel locale chiuso più vicino - prestate attenzione ai messaggi trasmessi con altoparlante – Ripeto: ..." La Polizia Municipale, in concorso con le forze dell’ordine effettuerà la ricognizione di tutta la zona interessata al fine di verificare che la misura del riparo al chiuso sia stata correttamente applicata.
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ALLEGATO 1
Carta di pianificazione dell'intervento:
Inquadramento generale territoriale ed ambientale del sito
Posizione dello stabilimento e del Centro di Coordinamento Operativo
Posti di blocco
Lista Posti di Blocco
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Posti di blocco
AVVERTENZA: I numeri dei posti di blocco di questo elenco corrispondono ai numeri indicati sul simbolo nella planimetria.
1. S.P. n.13 (Via Fatebenefratelli) presso rotatoria incrocio Corso Piemonte 2. Via Gabrielli e Strada Vecchia di Malanghero presso rotonda incrocio Corso Piemonte
3. Strada Aeroporto in direzione Alenia (vedi carta)
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Prefettura di Torino
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ALLEGATO 2
Vulnerabilità territoriali ed ambientali
Bersagli sensibili su dati forniti dalla Regione Piemonte
Cartografia Elenco
Comune di San Maurizio Canavese: popolazione residente, attività produttive e servizi essenziali
Comune di Caselle T.se:
popolazione residente, attività produttive e servizi essenziali
Vulnerabilità idrica ed elementi ambientali vulnerabili a cura della Provincia di Torino
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Comune di S.Maurizio Canavese: Elementi territoriali vulnerabili
L’elenco dei bersagli sensibili e la relativa cartografia si trovano in calce a questo allegato. NUMERO RESIDENTI NEL RAGGIO DI 500 m. DALLO STABILIMENTO Alenia Aeronautica
Denominazione Strada Numero totale residenti Bambini (< 14 anni) Anziani (> 65 anni) Disabili
O.M.C.R. Srl Via Quarantelli 8 Costruzioni meccaniche 28 su 3 turni in totale:
6:30-21:30
P.I.S.T.A S.p.A. Via Gabrielli Sviluppo urbanistico n.d. n.d.
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Comune di Caselle: Elementi territoriali vulnerabili NUMERO RESIDENTI NEL RAGGIO DI 500 m. DALLO STABILIMENTO Alenia Aeronautica
Denominazione Strada Numero totale residenti Bambini (< 14 anni) Anziani (> 65 anni) Disabili
Strada San Maurizio Deposito Carburanti 7 6:00-23:00
Q8 Strada San Maurizio Deposito Carburanti 4 5:00-22:00
AIR BP Strada San Maurizio Deposito Carburanti 11 5:30-22:30
Gruppo SAGAT Strada San Maurizio Gestore Aeroporto 420 n.231 h24n.189 6:00-
22:00 ENAV Strada San Maurizio Ente Nazionale
Assistenza Volo 87 n.25 17:00-
8:00 n.62 8:00-
17:00 EUROFLY Service e BIZJET
Strada San Maurizio Compagnia di Volo 52 6:00-22:00
Terminal Eurofly Strada San Maurizio Compagnia di Volo n.d. n.d.
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Elementi ambientali vulnerabili
Tabella pozzi entro l'area di indagine sugli elementi ambientali vulnerabili (riferimento alla Carta della Vulnerabilità Idrica)
Pozzo Comune Titolare concessione
Profondità(m) Uso
1 CASELLE SAGAT 12 non classificato 2 SAN MAURIZIO
CANAVESE SAGAT 40 non classificato
3 SAN MAURIZIO CANAVESE
ALENIA 20 altro uso
4 CASELLE SAGAT 103 umano 5 SAN MAURIZIO
CANAVESE ALENIA 51 altro uso
6 SAN MAURIZIO CANAVESE
ALENIA 60 non classificato
NOTA: i pozzi evidenziati in grassetto sono quelli da considerarsi a maggior rischio in quanto a valle o in estrema prossimità dello Stabilimento Alenia. Si precisa inoltre che l’uso qui indicato è da intendersi ai soli fini del piano di Emergenza Esterno e non modifica in alcun modo i termini della concessione in atto.
Legenda classi di capacità protettiva del suolo (riferimento alla Carta della Vulnerabilità Idrica)
CAPACITA' PROTETTIVA CLASSI SOGGIACENZA DELLA
FALDA FREATICA BASSA Suoli scarsamente adatti a trattenere gli
inquinanti e rallentarne l'infiltrazione, con possibilità di fenomeni di bypass-flow
1 Meno di 3 m dal piano campagna
2 Più di 3 m dal piano campagna
MEDIA Suoli moderatamente adatti a trattenere gli inquinanti e rallentarne l'infiltrazione, con bassa possibilità di fenomeni di bypass-flow
3 Meno di 3 m dal piano campagna
4 Più di 3 m dal piano campagna
ALTA Suoli adatti a trattenere gli inquinanti e rallentarne l'infiltrazione, con orizzonti poco permeabili, contaminanti di solito limitati al di sopra dei 2 m di profondità
5 Meno di 3 m dal piano campagna
6 Più di 3 m dal piano campagna
NOTA: L'area di indagine sugli elementi vulnerabili (che differisce dall'area di pianificazione dell'intervento di cui alla Sezione 2 e Allegato 1), ove non diversamente specificato, ha un raggio pari a 1000 m e centro sullo stabilimento Alenia Aeronautica.
PROGR TIPOLOGIA SOTTOTIPOL OGGETTO COMUNE INDIRIZZO CATEGORIA SOTTOCAT_T DENOMINAZIONE NOTE CAPIENZA_P POSTI_LETT1 Nodi della rete di trasporto Parcheggio Parcheggio Caselle Torinese2 Nodi della rete di trasporto Stazione ferroviaria Caselle Torinese3 Istruzione Superiore Fabbricato singolo Caselle Torinese Strada San Maurizio 12 Scuola Media Superiore Tecnico Aeronautica 1204 Sanità Ospedale San Maurizio Canavese Via Fatebenefratelli 695 Luoghi di culto Chiesa San Maurizio Canavese Frazione Malanghero6 Nodi della rete di trasporto Aeroporto Caselle Torinese Aeroporto Sandro Pertini
174 TORINO-CIRIE'-CORIO 1 TORINO-CIRIE'-CORIO 6 A.T.A.V. VIGO187 TORINO-CERES-BALME-PIAN DELLA MUSSA 1 TORINO-ALA DI STURA-BALME-PIAN DELLA MUSSA 181 VIGO AUTOINDUSTRIALE234 LEVONE-TORINO 3 SAN CARLO-CIRIE'-SAN MAURIZIO 106 F.LLI BOGGETTO di CAMILLO e MARIA BOGGETTO & C.329 LANZO-TORINO FIAT MIRAFIORI 3 CIRIE'- BORGARO- TORINO FIAT MIRAFIORI 116 GTT e FURNO (IN POOL)330 LANZO-TORINO FIAT STURA 1 LANZO-CIRIE'-CASELLE-TORINO MICHELIN STURA 116 GTT e FURNO (IN POOL)330 LANZO-TORINO FIAT STURA 2 CIRIE'- CASELLE- TORINO MICHELIN STURA 116 GTT e FURNO (IN POOL)381 CUORGNE'-CASELLE 1 CUORGNE'-FRONT-CASELLE (AERITALIA NORD) 126 GTT e VI.MU.
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ALLEGATO 3
Stabilimento Alenia Aeronautica
Schede di Sicurezza Sostanze Pericolose
Planimetrie dello stabilimento: -Planimetria generale -Ubicazione sostanze pericolose - Individuazione cerchi di danno - Rete antincendio - Vie di fuga
Schede di sicurezza sostanze pericolose
Le schede di sicurezza delle sostanze pericolose si trovano in calce a questo Allegato.
Le seguenti planimetrie si trovano in calce a questo Allegato 3: Planimetria generale Planimetria vie di fuga Planimetria antincendio Planimetria rete fognaria (bianca) Planimetria rete fognaria (nera) Planimetria ubicazione sostanze pericolose Planimetria cerchi di danno
SCHEDA DI SICUREZZA Data di compilazione: 27/10/04
1. Identificazione della sostanza/preparazione e della Azienda produttrice
Identificazione del prodotto
N. di catalogo: P22220 N. identif.: 2755600 Nome prodotto: Cadmium oxide
Applicazione: Reattivo chimico Identificazione del Fabbricante/Fornitore
Azienda: VWR International s.r.l.* Via Stephenson 94* I - 20157 Milano (MI)* Italia Tel: +39 02 3320311 Fax: +39 02 332031286 E-mail: [email protected] No. telefonico per emergenza: 0382/2444 2. Identificazione dei pericoli
Può provocare il cancro. Anche molto tossico per inalazione. Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione ed ingestione. Possibile rischio di ridotta fertilità. Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati. Possibilità di effetti irreversibili. Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. 3. Composizione/informazioni sugli ingredienti
Caratterizzazione chimica
Solido inorganico Nome prodotto: Cadmio ossido N. CAS: 1306-19-0 N. CE : 215-146-2N.indice CE: 048-002-00-0 Formula molecolare: CdO = 128.40 g/mol
4. Misure di primo soccorso
- Contatto con gli occhi : Lavare bene con abbondanti quantità d'acqua per almeno 10 minuti. CONSULTARE UN MEDICO. - Inalazione. Allontanare l'infortunato dalla fonte pericolosa, far riposare e tenere al caldo. In casi gravi o in caso di forte esposizione alla fonte pericolosa, CONSULTARE UN MEDICO. - Contatto con la pelle - Lavare bene la pelle con abbondanti quantità d'acqua. Rimuovere gli indumenti contaminati e lavarli prima di usarli di nuovo. A meno che non si sia trattato di un leggero contatto, CONSULTARE UN MEDICO. - Ingestione : Risciacquare bene la bocca con acqua e far bere molta acqua. CONSULTARE UN MEDICO. 5. Misure antincendio
Rischi speciali:
Non combustibile. Mezzi di estinzione appropriati:
Per non danneggiare l'ambiente. 6. Misure in caso di fuoriuscita accidentale
Indossare appropriati indumenti protettivi. Mescolare solidi con sabbia bagnata ed assorbire i liquidi con materiale assorbente inerte e mettere con cautela in un contenitore a tenuta. Provvedere all'eliminazione avvalendosi di una società addetta agli smaltimenti. Lavare bene il luogo dello spargimento con acqua e detergente. Per grandi quantità di liquido rovesciate, lo spargimento va contenuto usando sabbia o terra e sia i liquidi che i solidi vanno poi portati in contenitori di recupero. Eventuali residui vanno trattati come piccole quantità rovesciate. 7. Manipolazione e stoccaggio
Manipolazione:
Lavorare sotto cappa d'aspirazione. Non inalare la sostanza. Non si deve mai mangiare, bere o fumare mentre si maneggia questo materiale. Lavarsi bene le mani e la faccia dopo aver lavorato con il materiale. Rimuovere indumenti contaminati e lavarli prima di usarli di nuovo. Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale. Stoccaggio:
Conservare a temperatura ambiente (temp. consigliata: 15-25°C). Conservare ben sigillato e protetto dalla luce diretta del sole e dall'umidità. 8. Controllo dell'esposizione/protezione individuale
Limiti di esposizione (Italia):
Cadmio elemento (ACGIH): e composti (come Cd) (ACGIH): TWA Adottati: 0.01 mg/m3 (cncr,ren,ffmt) (IBE, A2) TWA Adottati: 0.002 mg/m3 (id) (IBE, A2)
Equipaggiamento di protezione:
A secondo delle situazioni e delle quantità manipolate. Sono preferibili misure techniche di controllo e di prevenzione delle esposizioni quali: isolamento dei processi, ventilazione meccanica.
Protezione respiratoria: Maschera antipolvere (filtro P 3 (DIN 3181) per particelle solide e liquide di sostanze tossiche e molto tossiche.) Ventilazione: Estrattore Protezione delle mani: Guanti di Gomma o plastica Protezione degli occhi: Occhiali a tenuta, visiera facciale. Altre protezioni: Grembiuli, stivali e manicotti di plastica nella manipolzione di notevoli quantità.
Temperatura di fusione 1426°CTemperatura di ebollizione 1559°C (Sublimati) Densità(g/ml) 6.95Densità apparente: ~0.4g/mlSolubilità in acqua Immiscibile o insolubileInfiammibilità: Non combustibile. 10. Stabilità e reattività
Stabile. Sostanze da evitare: magnesio polvere, metalli leggeri. Non si può escludere la possibilità di reazioni con altre sostanze 11. Informazioni tossicologiche
- Dopo inalazione: tossico - Dopo contatto con gli occhi: sintomi di irritazione locale - Dopo ingestione e inalazione: Possibilità di effetti irreversibili. Possibile rischio di ridotta fertilità. Donne in gravidanza non dovrebbero essere esposte a questo prodotto. Altri dati
Quanto segue si applica ai composti di Cadmio in generale: irritazione delle mucose, tosse, e dispnea dopo inalazione. L'inalazione puù provocare la formazione di edemi nell'apparato respiratorio. La lunga esposizione al prodotto da' origine a effetti tossici su reni, polmoni, ossa .
Va trattata come sostanza sospetta di essere cancerogena. Evidenza di effetti riproduttivi. 12. Informazioni ecologiche
Sostanze inquinanti le acque salate e/o dolci. Ulteriori dati ecologici:
Quanto segue si applica ai composti del Cadmio in generale. Degradabilità: biodegradabilità 0; effetti biologici: pesce: L. macrochirus 96 h. LDLo: 1.94 mg/L; C. auratus 8.5 h. tossico da 0.0165 mg/L ; batteri: E. coli tossico da 0.15 mg/L; artropodi: Daphnia tossico 0.1 mg/L, Daphnia magna tossico da 0.0026 mg/L; protozoi: tossico da 0.2 mg/L alghe: Sc. quadricauda tossico da 0.1 mg/L. Pericoloso per le acque potabili. Note:
Non permettere il contatto con fonti d'acqua potabile, acque di scarico o suolo! 13. Considerazioni sullo smaltimento
Residui chimici vengono generalmente classificati come rifiuti speciali e come tali sono regolamentati da disposizioni che variano a seconda del luogo. Rivolgersi alle autorità locali preposte allo smaltimento dei rifiuti per consigli oppure ad una società autorizzata allo smaltimento di sostanze chimiche. Risciacquare bene i contenitori vuoti prima di restituirli per il riciclaggio. 14. Informazioni sul trasporto
N. UN: 2570 Classe: 6.1 Gruppo di imballaggio: IIINome tecnico: CADMIUM COMPOUNDAltri requisiti:Grave inquinante marino 15. Informazioni sulla regolamentazione
Etichetta CE
Simbolo: T+ N Molto tossico. Pericoloso per l'ambiente. Frasi R : R45-26c-48/23/25-62-63-68-50/53Può provocare il cancro. Anche molto tossico per inalazione. Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione ed ingestione. Possibile rischio di ridotta fertilità. Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati. Possibilità di effetti irreversibili. Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. Frasi S : S53a-45-60-61Unicamente ad uso di utilizzatori professionali. Attenzione - Evitare l'esposizioni - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso. In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l'etichetta). Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza. N. CE : 215-146-2Cancerogeno, categoria 2 Mutageno, categoria 3 Teratogeno, categoria 3 Regolamentazioni locali:
Ove applicabile, si faccia riferimento alle seguenti normative: D.Lgs. 03.02.1997 n. 5 2 D.Lgs. 16.07.1998 n. 285 e Direttiva 99/45/CE D.Lgs. 15.08.1991 n. 277/91 Circolari Ministeriali n. 46 e n. 61 (Ammine aromatiche) D.Lgs. 626/94 e successive modifiche D.Lgs. 02.02.2002 n. 2 5 D.Lgs. 163/83 e successivi aggiornamenti D.Lgs. 250/89 e successivi aggiornamenti D.Lgs. 334/99 DPR 203/88 e successivi aggiornamenti D.M. 12.7.90 D.Lgs. 152/99 e successivi aggiornamenti
Altre regolamentazioni nazionali:
L'uso di questa sostanza nell'ambito del Regno Unito e regolamentato dal 'Control of Substances Hazardous to Health (COSSH) Regulations' 16. Altre informazioni
Questo materiale è etichettato in conformità alle Leggi CE: "Unicamente ad uso di utilizzatori professionali".
Sostituisce l'edizione del 17/05/96 Cambio nel capitolo : 3,8,11,12,15 Data di compilazione: 27/10/04Data di stampa: 12/06/07
Scheda di sicurezzaOAKITE 90
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Scheda di sicurezza del 18/6/2002, revisione 1
1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETÀNome commerciale: OAKITE 90Tipo di prodotto ed impiego: Sgrassante solidoFornitore:
CHEMETALL ITALIA S.r.l. - Via della Tecnica, 5/7 - 20034 Birone di Giussano (MI) -Italia
Numero telefonico di chiamata urgente della società e/o di un organismo ufficiale diconsultazione:
2. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTISostanze contenute pericolose per la salute, per la sicurezza e per l'ambiente, ai sensi delladirettiva 67/548/CEE e successivi adeguamenti o per le quali esistono limiti di esposizionericonosciuti:40- 60% Idrossido di sodio
10 - 25% Sodio carbonatoN.67/548/CEE: 011-005-00-2 CAS: 497-19-8 EINECS: 207-838-8Xi IrritanteR36 Irritante per gli occhi.
10 - 20% Metasilicato di disodioN.67/548/CEE: 014-010-00-8 CAS: 6834-92-0 EINECS: 229-912-9C CorrosivoR34 Provoca ustioni.R37 Irritante per le vie respiratorie.
3. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLIIl prodotto è altamente corrosivo e, se portato a contatto con la pelle provoca gravi ustioni,distruggendo rapidamente l'intero spessore del tessuto cutaneo.
4. MISURE DI PRIMO SOCCORSOContatto con la pelle:
Togliere di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con...(prodotti idonei da indicarsi da parte del fabbricante)CONSULTARE IMMEDIATAMENTE UN MEDICO.
Contatto con gli occhi:
Scheda di sicurezzaOAKITE 90
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Lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua corrente, a palpebre aperte,per almeno 15 minuti; quindi proteggere gli occhi con garza sterile o un fazzoletto pulito,asciutti. RICORRERE A VISITA MEDICA.Non usare colliri o pomate di alcun genere prima della visita o del consiglio dell'oculista.
Ingestione:Non indurre il vomito, bere abbondantemente acqua per diluire il contenuto gastrico.RICORRERE IMMEDIATAMENTE A VISITA MEDICA, mostrando la scheda di sicurezza.
Somministrare acqua con albume; non somministrare bicarbonato.Inalazione:
Areare l'ambiente. Rimuovere subito il paziente dall'ambiente contaminato e tenerlo ariposo in ambiente ben areato. CHIAMARE UN MEDICO.
5. MISURE ANTINCENDIOEstintori raccomandati:
Acqua, CO2, Schiuma, Polveri chimiche a seconda dei materiali coinvolti nell'incendio.Estintori vietati:
Nessuno in particolare.Rischi da combustione:
Evitare di respirare i fumi.Mezzi di protezione:
Usare protezioni per le vie respiratorie.
6. MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALEPrecauzioni individuali:
Indossare idonei indumenti di lavoro e adeguati dispositivi di protezione individuali.Precauzioni ambientali:
Contenere le perdite con terra o sabbia.Impedire al prodotto di raggiungere corsi di acqua superficiali, di immettersi nella retefognaria o di spandersi sul suolo. In caso contrario avvisare le autorità competenti.
Metodi di pulizia:Prima di iniziare le operazioni di pulizia indossare adeguati dispositivi di protezioneindividuali.Se possibile raccogliere il prodotto per il riutilizzo. Nel caso in cui non fosse possibile ilrecupero, assorbire eventualmente con materiale inerte e classificare come rifiuto.Dopo le operazione di recupero o di raccolta, lavare con acqua la zona ed i materialiutilizzati.
7. MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIOPrecauzioni manipolazione:
Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle e l'inalazione dei vapori. Vedere anche ilsuccessivo paragrafo 8.Divieto di bere e mangiare durante il lavoro.
Materie incompatibili:Nessuna in particolare. Si veda anche il successivo paragrafo 10.
Condizioni di stoccaggio:
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Tenere i contenitori sempre ben chiusi e in posizione tale da impedire fuoriusciteaccidentali di prodotto.
Indicazione per i locali:Locali adeguatamente areati.
8. CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE/ PROTEZIONE INDIVIDUALEMisure precauzionali:
Areare adeguatamente i locali dove il prodotto viene stoccato e/o manipolato.Protezione respiratoria:
Nessuna richiesta nelle corrette condizioni di utilizzo.Protezione delle mani:
Usare guanti protettivi.Protezione degli occhi:
Occhiali di sicurezza.Protezione della pelle:
Indossare idonei indumenti secondo la buona pratica di lavoro.Quando si manipola il prodotto concentrato si consiglia di indossare anche un grembiuleprotettivo.
Limiti di esposizione delle sostanze contenute:
Idrossido di sodioTLV STEL: C 2 mg/m3
9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHEAspetto e colore: polvere biancastraOdore: inodorepH: circa 12,5 (soluzione 10 g/l a 20°C)Punto di infiammabilità: non infiammabileIdrosolubilità: solubile
10. STABILITÀ E REATTIVITÀCondizioni da evitare:
Stabile in condizioni normali.Sostanze da evitare:
Il contatto con sastanze acide sviluppa reazione esotermica.Pericoli da decomposizione:
Può generare gas infiammabili a contatto con sostanze organiche alogenate, metallielementari.
11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHENon sono disponibili dati tossicologici sul preparato in quanto tale. Si tenga, quindi, presente laconcentrazione delle singole sostanze al fine di valutare gli effetti tossicologici derivantidall'esposizione al preparato.Sono di seguito riportate le informazioni tossicologiche riguardanti le principali sostanze presentinel preparato:
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Non sono disponibili informazioni tossicologiche sulle sostanze. Si faccia, comunque,riferimento al paragrafo 2.
12. INFORMAZIONI ECOLOGICHEUtilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente.
13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTORecuperare se possibile. Inviare ad impianti di smaltimento autorizzati o ad incenerimento incondizioni controllate. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali.
di sodio e metasilicato di sodio)ADR-Label: 8ADR-Packing Group: II
15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONED.Lgs. 3/2/1997 n.52, D.Lgs. 16/7/1998 n.285 (Classificazione ed Etichettatura):Simboli:
C CorrosivoFrasi R:
R35 Provoca gravi ustioni.Frasi S:
S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente conacqua e consultare un medico.S28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con...(prodotti idonei da indicarsi da parte del fabbricante)S45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (sepossibile, mostrargli l'etichetta).S60 Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.S36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
Contiene: Idrossido di sodio Metasilicato di disodio
Gruppi di sostanze secondo DPR 303/56:Nessuno
Classi di solventi secondo DPR 203/88 (SOV):Nessuna
Normative di riferimento:Circolari ministeriali 46 e 61 (Ammine aromatiche).Legge 136/83 (Biodegradabilità detergenti).
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D.Lgs. 22/97 e successive modifiche (attuazione delle direttive CE sui rifiuti, sui rifiutipericolosi, sugli imballaggi e sui rifiuti degli imballaggi).D.P.R. 250/89 (Etichettatura detergenti).D.M.10/04/2000 (recepimento delle Direttive 98/73/CE e 98/98/CE recanti rispettivamenteil ventiquattresimo e il venticinquesimo adeguamento della direttiva 67/548/CEE)D.Lgs.285/98 attuazione di direttive comunitarie in materia di classificazione, imballaggioed etichettatura dei preparati pericolosi a norma dell'art.38 della L.128/98D.Lgs. 626/94 e successive modifiche (Attuazione delle direttive CEE riguardanti ilmiglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro).D.Lgs. 152/99 e successive modifiche (disposizioni sulla tutela delle acquedall'inquinamento).D.Lgs 334/99 e successive modifiche e decreti attuativi (Attuazione della direttiva96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinatesostanze pericolose)D.M.26/01/2001 (recepimento della Direttiva 2000/32/CE recante il ventiseiesimoadeguamento della direttiva 67/548/CEE).D.M. 11/04/2001 (recepimento della Direttiva 2000/33/CE recante il ventisettesimoadeguamento della direttiva 67/548/CEE).
16. ALTRE INFORMAZIONIPrincipali fonti bibliografiche:
ECDIN - Environmental Chemicals Data and Information Network - Joint ResearchCentre, Commission of the European CommunitiesSAX's DANGEROUS PROPERTIES OF INDUSTRIAL MATERIALS - Eight Edition - VanNostrand ReinoldACGIH - Treshold Limit Values - 1997 edition
Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze alla data sopra riportata. Sonoriferite unicamente al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità.L'utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazioneall'utilizzo specifico che ne deve fare.Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente.
Scheda di sicurezzaOAKITE 61 B
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Scheda di sicurezza del 28/5/2002, revisione 1
1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETÀNome commerciale: OAKITE 61 BTipo di prodotto ed impiego: Sgrassante solidoFornitore:
CHEMETALL ITALIA S.r.l. - Via della Tecnica, 5/7 - 20034 Birone di Giussano (MI) -Italia
Numero telefonico di chiamata urgente della società e/o di un organismo ufficiale diconsultazione:
2. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTISostanze contenute pericolose per la salute, per la sicurezza e per l'ambiente, ai sensi delladirettiva 67/548/CEE e successivi adeguamenti o per le quali esistono limiti di esposizionericonosciuti:25-35 % Sodio carbonato
N.67/548/CEE: 011-005-00-2 CAS: 497-19-8 EINECS: 207-838-8Xi IrritanteR36 Irritante per gli occhi.
20-30 % Metasilicato di disodioN.67/548/CEE: 014-010-00-8 CAS: 6834-92-0 EINECS: 229-912-9C CorrosivoR34 Provoca ustioni.R37 Irritante per le vie respiratorie.
10-20 % Ortofosfato sodico basicoCAS: 7601-54-9Xi IrritanteR36/38 Irritante per gli occhi e la pelle.
1-5 % Sodio dodecilbenzensolfonatoXn NocivoR22 Nocivo per ingestione.R36/38 Irritante per gli occhi e la pelle.
3. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLIIl prodotto è corrosivo e, se portato a contatto con la pelle provoca ustioni, distruggendo l'interospessore del tessuto cutaneo.Il prodotto se inalato provoca irritazioni alle vie respiratorie.
4. MISURE DI PRIMO SOCCORSOContatto con la pelle:
Togliere di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.
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Lavare immediatamente con molta acqua corrente ed eventualmente sapone le aree delcorpo che sono venute a contatto con il prodotto, anche se solo sospette.CONSULTARE IMMEDIATAMENTE UN MEDICO.
Contatto con gli occhi:Lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua corrente, a palpebre aperte,per almeno 15 minuti; quindi proteggere gli occhi con garza sterile o un fazzoletto pulito,asciutti. RICORRERE A VISITA MEDICA.Non usare colliri o pomate di alcun genere prima della visita o del consiglio dell'oculista.
Ingestione:Non indurre il vomito, bere abbondantemente acqua per diluire il contenuto gastrico.RICORRERE IMMEDIATAMENTE A VISITA MEDICA, mostrando la scheda di sicurezza.Somministrare acqua con albume; non somministrare bicarbonato.
Inalazione:Areare l'ambiente. Rimuovere subito il paziente dall'ambiente contaminato e tenerlo ariposo in ambiente ben areato. CHIAMARE UN MEDICO.
5. MISURE ANTINCENDIOEstintori raccomandati:
Acqua, CO2, Schiuma, Polveri chimiche a seconda dei materiali coinvolti nell'incendio.Estintori vietati:
Nessuno in particolare.Rischi da combustione:
Evitare di respirare i fumi.Mezzi di protezione:
Usare protezioni per le vie respiratorie.
6. MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALEPrecauzioni individuali:
Indossare idonei indumenti di lavoro e adeguati dispositivi di protezione individuali.Precauzioni ambientali:
Contenere le perdite con terra o sabbia.Impedire al prodotto di raggiungere corsi di acqua superficiali, di immettersi nella retefognaria o di spandersi sul suolo. In caso contrario avvisare le autorità competenti.
Metodi di pulizia:Prima di iniziare le operazioni di pulizia indossare adeguati dispositivi di protezioneindividuali.Se possibile raccogliere il prodotto per il riutilizzo. Nel caso in cui non fosse possibile ilrecupero, assorbire eventualmente con materiale inerte e classificare come rifiuto.Dopo le operazione di recupero o di raccolta, lavare con acqua la zona ed i materialiutilizzati.
7. MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIOPrecauzioni manipolazione:
Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle e l'inalazione dei vapori. Vedere anche ilsuccessivo paragrafo 8.Divieto di fumare, bere e mangiare durante il lavoro.
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Materie incompatibili:Prodotti acidi. Si veda anche il successivo paragrafo 10.
Condizioni di stoccaggio:Tenere i contenitori sempre ben chiusi e in posizione tale da impedire fuoriusciteaccidentali di prodotto.
Indicazione per i locali:Locali adeguatamente areati.
8. CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE/ PROTEZIONE INDIVIDUALEMisure precauzionali:
Areare adeguatamente i locali dove il prodotto viene stoccato e/o manipolato.Protezione respiratoria:
Necessaria in caso di insufficiente areazione o esposizione prolungata.Protezione delle mani:
Usare guanti protettivi.Protezione degli occhi:
Occhiali di sicurezza.Protezione della pelle:
Indossare idonei indumenti secondo la buona pratica di lavoro.Quando si manipola il prodotto concentrato si consiglia di indossare anche un grembiuleprotettivo.
Limiti di esposizione delle sostanze contenute:
Nessuno
9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHEAspetto e colore: solido biancoOdore: inodorepH: circa 11,5 (soluzione 10 g/l a 20°C)Punto di infiammabilità: non infiammabile
10. STABILITÀ E REATTIVITÀCondizioni da evitare:
Stabile in condizioni normali.Sostanze da evitare:
Il contatto con prodotti acidi può dar luogo a reazione esotermica.Può decomporre le sostanze organiche alogenate sviluppando gas pericolosi.
Pericoli da decomposizione:Non decompone in condizioni normali.
11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHENon sono disponibili dati tossicologici sul preparato in quanto tale. Si tenga, quindi, presente laconcentrazione delle singole sostanze al fine di valutare gli effetti tossicologici derivantidall'esposizione al preparato.Sono di seguito riportate le informazioni tossicologiche riguardanti le principali sostanze presentinel preparato:
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Non sono disponibili informazioni tossicologiche sulle sostanze. Si faccia, comunque,riferimento al paragrafo 2.
12. INFORMAZIONI ECOLOGICHEUtilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente.
13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTORecuperare se possibile. Inviare ad impianti di smaltimento autorizzati o ad incenerimento incondizioni controllate. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali.
14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTOADR-Numero ONU: 3253ADR-Classe: 8,41°c)ADR-Shipping Name: contiene metasilicato di disodioADR-Label: 8ADR-Packing Group: III
15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONED.Lgs. 3/2/1997 n.52, D.Lgs. 16/7/1998 n.285 (Classificazione ed Etichettatura):Simboli:
C CorrosivoFrasi R:
R34 Provoca ustioni.R37 Irritante per le vie respiratorie.
Frasi S:S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente conacqua e consultare un medico.S45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (sepossibile, mostrargli l'etichetta).S60 Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.S36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
Contiene: Metasilicato di disodio>10%
Gruppi di sostanze secondo DPR 303/56:Nessuno
Classi di solventi secondo DPR 203/88 (SOV):Nessuna
Normative di riferimento:Circolari ministeriali 46 e 61 (Ammine aromatiche).Legge 136/83 (Biodegradabilità detergenti).D.Lgs. 22/97 e successive modifiche (attuazione delle direttive CE sui rifiuti, sui rifiutipericolosi, sugli imballaggi e sui rifiuti degli imballaggi).D.P.R. 250/89 (Etichettatura detergenti).
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D.M.10/04/2000 (recepimento delle Direttive 98/73/CE e 98/98/CE recanti rispettivamenteil ventiquattresimo e il venticinquesimo adeguamento della direttiva 67/548/CEE)D.Lgs.285/98 attuazione di direttive comunitarie in materia di classificazione, imballaggioed etichettatura dei preparati pericolosi a norma dell'art.38 della L.128/98D.Lgs. 626/94 e successive modifiche (Attuazione delle direttive CEE riguardanti ilmiglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro).D.Lgs. 152/99 e successive modifiche (disposizioni sulla tutela delle acquedall'inquinamento).D.Lgs 334/99 e successive modifiche e decreti attuativi (Attuazione della direttiva96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinatesostanze pericolose)D.M.26/01/2001 (recepimento della Direttiva 2000/32/CE recante il ventiseiesimoadeguamento della direttiva 67/548/CEE).D.M. 11/04/2001 (recepimento della Direttiva 2000/33/CE recante il ventisettesimoadeguamento della direttiva 67/548/CEE).
16. ALTRE INFORMAZIONIPrincipali fonti bibliografiche:
ECDIN - Environmental Chemicals Data and Information Network - Joint ResearchCentre, Commission of the European CommunitiesSAX's DANGEROUS PROPERTIES OF INDUSTRIAL MATERIALS - Eight Edition - VanNostrand ReinoldACGIH - Treshold Limit Values - 1997 edition
Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze alla data sopra riportata. Sonoriferite unicamente al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità.L'utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazioneall'utilizzo specifico che ne deve fare.Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente.
Schede Internazionali di Sicurezza Chimica
METANO ICSC: 0291
Idruro di metile
CH4 Massa molecolare: 16.0
(bombola) (cylinder)
ICSC # 0291 CAS # 74-82-8 RTECS # PA1490000 NU # 1971 CE # 601-001-00-4
TIPO DI RISCHIO/
ESPOSIZIONE
RISCHI ACUTI/ SINTOMI
PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO/
MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO
Estremamente infiammabile. NO fiamme libere, NO scintille e NON fumare.
Interrompere l'alimentazione; se non è possibile e non ci sono rischi per l'ambiente circostante lasciare che l'incendio si estingua da solo; negli altri casi spegnere con spruzzo d'acqua, polvere anidra, anidride carbonica.
ESPLOSIONE
Miscele gas/aria sono esplosive.
Sistemi chiusi, ventilazione, materiale elettrico e impianto di illuminazione antideflagranti. Utilizzare utensileria manuale anti innesco.
In caso di incendio: mantenere fredde le bombole ecc., bagnandole con acqua. Combattere l'incendio da una posizione riparata.
ESPOSIZIONE
INALAZIONE
Senso di soffocamento. Vedi Note.
Ventilazione. Protezione respiratoria in caso di concentrazione elevate.
Aria fresca, riposo. Può essere necessaria la respirazione artificiale. Sottoporre all'attenzione del medico.
CUTE
AL CONTATTO CON IL LIQUIDO: CONGELAMENTO.
Guanti isolanti dal freddo. IN CASO DI CONGELAMENTO: sciacquare con abbondante acqua, NON rimuovere i vestiti. Sottoporre
all'attenzione del medico.
OCCHI
Occhiali protettivi a mascherina.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
INGESTIONE
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO
IMMAGAZZINAMENTO IMBALLAGGIO & ETICHETTATURA
Evacuare l'area pericolosa! Consultare un esperto! Ventilazione. Rimuovere tutte le sorgenti di accensione. Protezione personale: autorespiratore. MAI gettare acqua direttamente sul liquido.
A prova di fuoco. Freddo. Ventilazione lungo il pavimento e il soffitto.
Symboli F+ R: 12 S: 2-9-16-33 UN Classe di Rischio: 2.1
INFORMAZIONI IMPORTANTI NEL RETRO
ICSC: 0291 Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme on Chemical Safety & la Comissione della Comunità Europea (C) 1999
Schede Internazionali di Sicurezza Chimica METANO ICSC: 0291
D
A
T I I
M
P
O
R
T
A
N
T I
STATO FISICO; ASPETTO:GAS INCOLORE, COMPRESSO O LIQUEFATTO , SENZA ODORE. PERICOLI FISICI: Il gas è più leggero dell'aria. PERICOLI CHIMICI: LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE: TLV: Asfissiante semplice (ACGIH 2000). MAK non definito.
VIE DI ESPOSIZIONE: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione. RISCHI PER INALAZIONE: Causa una perdita il gas può causare asfissia abbassando il contenuto di ossigeno nell'aria di ambienti chiusi. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE: Una rapida evaporazione del liquido può causare congelamento. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
PROPRIETA FISICHE
Punto di ebollizione: -161°C Punto di fusione: -183°C
Temperatura di auto-accensione: 537°C Limiti di esplosività, vol % in aria: 5-15
Solubilità in acqua, ml/100ml a 20°C: 3.3Densità di vapore relativa (aria=1): 0.6 Punto di infiammabilità: Gas infiammabili Temperatura critica (NON sulla scheda): -82°C
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: 1.09
DATI AMBIENTALI
N O T E
Densità del liquido al punto di ebollizione: 0.42 kg/l. Elevate concentrazioni in atmosfera determinano carenza di ossigeno con rischio di perdita di conoscenza o morte. Controllare il contenuto di ossigeno prima di entrare nell'area. Capovolgere la bombola che perde nella parte superiore per prevenire fuoriuscita di gas liquefatto. Dopo l'utilizzo per saldatura, chiudere la valvola; controllare con regolarità il sistema di tubi, etc., e verificare la presenza di perdite con acqua e sapone. Le misure riportate nella sezione PREVENZIONE si applicano a produzione, riempimento delle bombole e stoccaggio del gas. Altro numero UN: 1972 (liquido refrigerato), Classe di rischio: 2.1.
Né NIOSH, la CEC o il IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni. Questa scheda contiene i punti di vista collettivi del comitato di revisione di pari di IPCS e non può riflettere in tutti i casi tutte le prestazioni dettagliate incluse nella legislazione nazionale sull'oggetto. L'utente dovrebbe verificare la conformità delle schede con la legislazione relativa nel paese di uso.
ICSC: 0291 METANO (C) IPCS, CEC 1999
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SCHEDAdi
Sicurezza ed Igiene del Lavoro
1 Identificazione del Preparato e della Società
Nome del preparato : GASOLIO
Impiego : Combustibile per motori a combustione interna,per riscaldamento e per altri usi industriali
Società : Q8 Quaser s.r.l.00144 Roma, Viale dell'Oceano Indiano, 13
Tel. Emergenza : tel. 06/520881
2 Composizione / Informazioni sugli ingredienti
2.0 Generalità Miscela complessa di idrocarburi, ottenuta per distillazione e raffinazione delpetrolio grezzo, avente n° di atomi di carbonio C9-C20 e intervallo di distillazioneapprossimativo 160-390°C.
2.1 Componenti pericolosi
Questo prodotto può contenere, in proporzioni di volta in volta variabili e non predeterminabili,uno o più dei seguenti componenti :
o Gasoli, non altrimenti specificati % p 0 - 100Questi componenti sono classificati :
Xn, N ; R: 40-51/53- 65-66.
( per il testo completo delle frasi R , vedi sezione 16. )
2.2 Altre informazioni
In funzione delle caratteristiche e della provenienza dei componenti, nella composizione chimicadel prodotto finito possono essere identificati alcuni dei seguenti composti chimici :
Trimetilbenzeni, Naftalene ed altri : in quantità variabili e non prevedibili.
Tali composti non sono aggiunti deliberatamente.
Può contenere esteri metilici di acidi grassi ( biodiesel ) in quantità non superiore al 5 % vol.
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3 Identificazione dei Pericoli
3.0 Generalità Il prodotto, nelle previste condizioni di impiego ed adottando le necessarieprecauzioni d'uso, non presenta rischi particolari per l'utilizzatore.
In base alla normativa vigente il prodotto è classificato pericoloso e la sua classificazione è :Xn, N ; R: 40-51/53- 65-66( per il testo completo delle frasi R , vedi sezione 16. )
3.1 Pericoli fisico-chimici
Il rischio maggiore è quello di incendio associato alla sua combustibilità.Il prodotto riscaldato emette vapori che formano con l'aria miscele infiammabili ed esplosive.I vapori, più pesanti dell'aria, possono accumularsi in locali confinati o in depressioni, propagarsi
a quota suolo e creare rischi di incendio ed esplosione anche a distanza.
3.2 Pericoli per la salute
Il contatto ripetuto e prolungato con la pelle può causare irritazione, arrossamenti e dermatiti dacontatto, con la possibilità di alterazioni maligne.
Il contatto accidentale con il liquido o l'esposizione prolungata ai vapori può causare irritazioneagli occhi.
Il prodotto ha una tensione di vapore bassa che, anche a temperatura ambiente, non è sufficiente aprodurre una significativa concentrazione di vapori. In casi particolari, quali formazione dinebbie e/o alta temperatura, l'esposizione ad alte concentrazioni di nebbie o vapori puòcausare irritazione alle vie respiratorie, nausea, malessere e stordimento, particolarmente inambienti confinati e non adeguatamente ventilati.
L'ingestione accidentale di piccole quantità può causare nausea, malessere e disturbi gastrici.Date le caratteristiche organolettiche del prodotto, l'ingestione di grandi quantitàè da considerare improbabile.
Per tutti i prodotti petroliferi a bassa viscosità ( < di 7 mm2/s a 40 °C ) un rischio specifico è legatoall'aspirazione del liquido nei polmoni, questa si può verificare direttamente in seguito allaingestione, oppure successivamente in caso di vomito, spontaneo o provocato.In tale evenienza può insorgere polmonite chimica, una condizione che richiede trattamentomedico e che può risultare fatale.
Alcuni dei composti chimici potenzialmente presenti possono avere effetti dannosi in caso diesposizione prolungata. Pertanto va limitata l'esposizione.
( per le caratteristiche tossicologiche in senso proprio del prodotto, vedi sezione 11. )
3.3 Pericoli per l'ambiente
Date le caratteristiche dei componenti, una parte del prodotto evapora e si disperde in aria ( talefenomeno contribuisce alla formazione di smog fotochimico ) ; la parte rimanente ha bassabiodegradabilità in condizioni anaerobiche e può risultare persistente.
Alcuni dei composti chimici potenzialmente presenti hanno un potenziale di bioaccumulazione erisultano dannosi per gli organismi acquatici.
3.4 Altri pericoli
In alcune circostanze, il prodotto può accumulare cariche elettrostatiche in notevole quantità conrischio di scariche che possono innescare incendi o esplosioni.
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4 Interventi di Primo Soccorso
Contatto Pelle : Togliere di dosso abiti e calzature contaminati.Lavare la pelle con acqua e sapone.
Contatto Occhi : Irrigare abbondantemente con acqua per alcuni minuti,tenendo le palpebre ben aperte.
Se persiste irritazione consultare uno specialista.
Inalazione : In caso di esposizione ad elevata concentrazione di nebbie e/o vapori,trasportare l'infortunato in atmosfera non inquinata e chiamareimmediatamente un medico.
In attesa del medico, se la respirazione si è fermata, praticare la respirazioneartificiale e, in caso di arresto cardiaco, praticare il massaggio cardiaco.
Ingestione : Non indurre il vomito onde evitare aspirazione di prodotto nei polmoni.Se la persona è cosciente, far sciacquare la bocca con acqua senza deglutire.Tenere l'infortunato a riposo e chiamare immediatamente il medico.
Aspirazione : Se si suppone che si sia verificata aspirazione di prodotto liquido nei polmoni( ad es. in caso di vomito spontaneo o erroneamente provocato )trasportare d'urgenza l'infortunato in ospedale.
5 Misure Antincendio
o Mezzi di estinzione appropriati : Polvere chimicaAnidride carbonicaSchiuma.
o L'utilizzo di acqua a getto frazionato è riservato a personale appositamente addestrato.
o Non usare acqua a getto pieno sul prodotto in fiamme.
o Usare getti d'acqua per raffreddare superfici e contenitori esposti al calore.
o Coprire gli eventuali spandimenti che non hanno preso fuoco con schiuma o terra.
o Prodotti pericolosi della combustione : COx ; HC
o Equipaggiamento speciale per gliaddetti antincendio : Mezzi di protezione personale
Autorespiratori.
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6 Provvedimenti in caso di Dispersione Accidentale
o Eliminare le fonti di accensione.
o Se in ambiente chiuso, ventilare l'ambiente.
o Se possibile, bloccare lo spandimento all'origine.
o Evitare che il liquido defluisca in corsi d'acqua o nelle fognature,e che si accumuli in luoghi confinati.
o Avvertire gli occupanti delle zone sottovento del rischio di esplosione ed incendio.
o Informare le autorità competenti in accordo con la normativa vigente.
In caso di dispersione sul suolo
Contenere il prodotto fuoriuscito con terra sabbia o altro mezzo assorbente.
Raccogliere il prodotto ed il materiale di risulta in contenitori impermeabili e resistentiagli idrocarburi.
Avviare a recupero o smaltire in accordo con la normativa vigente.
In caso di dispersione in acqua
Asportare, con opportuni mezzi meccanici o con assorbenti, il prodotto versato.
Raccogliere il prodotto ed il materiale di risulta in contenitori impermeabili e resistentiagli idrocarburi.
Avviare a recupero o smaltire in accordo con la normativa vigente.
Precauzioni per il personale Vedi sezione 8
7 Manipolazione e Stoccaggio
o Operare in luoghi ben ventilati e, comunque, nel rispetto delle norme di prevenzione incendi.
o Non fumare.
o Durante le operazioni di trasferimento e/o di miscelazione, osservare misure protettive controle scariche elettrostatiche ( collegamento a terra dei contenitori, ecc. ).
o Temperatura di stoccaggio raccomandata: non superiore a 50 °C
o Non stoccare in prossimità di fonti di accensione.
o Non forare, tagliare, smerigliare, saldare, brasare, incenerire o bruciare i contenitorivuoti non bonificati.
o Evitare il contatto con la pelle.
o Evitare di respirare i vapori e le nebbie del prodotto.
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8 Controllo dell' Esposizione e Protezione Individuale
Se necessario, fare riferimento ai limiti dei contratti di lavoro o alla documentazione ACGIH.
o Procedure di monitoraggio raccomandate
Fare riferimento al D. Lgs. 25/2002.
8.2 Controllo dell' Esposizione
Qualora la concentrazione del prodotto in aria dovesse risultare superiore ai limiti diesposizione sopra riportati e gli impianti, le modalità operative e gli altri mezzi perridurla non risultassero sufficienti, può essere necessario prevedere l'utilizzo didispositivi di protezione individuale.
o Protezione Respiratoria :
In ambienti ventilati o all'aperto ( es. Punto Vendita ) : Nessuna.In ambienti chiusi ( es. Interno Serbatoio ) : Equipaggiamento respiratorio
conforme al D.M. 02.05.01
o Protezione Mani, Occhi, Pelle
Utilizzare DPI conformi al D.M. 02.05.01.In caso di manipolazione usare abiti con maniche lunghe.
Nel caso, fare riferimento alle norme UNI EN 465-466-467.In caso di possibilità di contatto con gli occhi, usare occhiali antispruzzo o altri mezzi di
protezione. Nel caso, fare riferimento alla norma UNI EN 166.In caso di possibilità di contatto ripetuto/prolungato con la pelle, usare guanti in nitrile o
spalmati con PVA (polivinilalcool) e felpati internamente.Guanti di PVC (polivinilcloruro) possono essere utilizzati per brevi periodi.Il neoprene o la gomma naturale (lattice) non hanno caratteristiche di resistenzaadeguate.Usare i guanti nel rispetto delle condizioni e dei limiti fissati dal produttore.Nel caso, fare riferimento alle norme UNI EN 374.
o Misure di Igiene
Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi.Non respirare nebbie e/o vapori del prodotto.Non mangiare, bere, fumare con le mani sporche di prodotto.Attenersi a buone pratiche di igiene personale.Non riutilizzare gli indumenti ancora contaminati.
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9 Caratteristiche chimico-fisiche tipiche
o Aspetto : liquido limpidoo Odore : pungenteo pH : non applicabileo Intervallo di distillazione, °C : 160-390o Temperatura di Infiammabilità, °C : > 55o Massa volumica, a 15 °C, Kg/dm3 : 0,820-0,865o Solubilità in acqua : trascurabileo Coefficiente di ripartizione n-Ottanolo/acqua log Kow : 3,3-6
o Viscosità, a 20 °C, mm2/s : 2,0-7,4o Temperatura di Autoaccensione, °C : >220o Limiti di esplosività, inf. % v in aria : 1
sup. % v in aria : 6
10 Stabilità e Reattività
o Prodotti di decomposizione per incendio : COx ; HCo Stabilità prodotto : stabileo Polimerizzazione pericolosa : non avvieneo Sostanze incompatibili : forti ossidanti
11 Informazioni Tossicologiche
11.1 Tossicità Acuta
LD50 orale ( ratto ) : Superiore a 2 g/KgLD50 cutanea ( coniglio ) : Superiore a 2 g/KgLC50 inalatoria ( ratto ) : Superiore a 5 mg/l/4h
Il valore di LC50 è stimato sulla base di informazioni relative a intermedi di raffineria con
analogo intervallo di distillazione e numero di atomi di carbonio.
Può causare irritazione alla pelle, agli occhi ed alle prime vie respiratorie in caso disovraesposizione dovuta ad utilizzo non corretto.
11.2 Tossicità Cronica
Lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), nella sua Monografia del 1989ha riscontrato per i gasoli, in studi a lungo termine su topi, risultati di incerta interpretazione,pertanto ha assegnato i "Distillates Light Diesel Fuels" al suo Gruppo 3 (agente nonclassificabile per le proprietà cancerogene nell'uomo, per studi inadeguati).
Pertanto, dal 21° ATP (Adeguamento al Progresso Tecnico) della Direttiva 67/548 CE, ilgasolio commerciale è stato classificato cancerogeno di categoria 3 con frase di rischioR : 40 .
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N° Gasolio.xls Data 04/11/2002
12 Informazioni Ecologiche
In caso di dispersione nell'ambiente, i costituenti più volatili del prodotto evaporano nell'atmosfera,dove subiscono rapidi processi di degradazione e favoriscono la formazione di smog fotochimico.La parte rimanente è da considerare "inerentemente" ma non "prontamente" biodegradabile: puòpertanto risultare moderatamente persistente, particolarmente in condizioni anaerobiche.Alcuni dei composti potenzialmente presenti hanno un potenziale di bioaccumulazione (log Kow >3).
Non sono disponibili dati specifici di ecotossicità. Sulla base della composizione, e per analogiacon prodotti e frazioni petrolifere dello stesso tipo, è presumibile che questo prodotto abbia unatossicità per gli organismi acquatici fra 1 e 10 mg/l e sia da considerare pericoloso per l'ambiente.
Questo prodotto non ha caratteristiche specifiche di inibizione delle culture batteriche.In ogni caso, le acque contaminate dal prodotto devono essere trattate in impianti di depurazioneadeguati allo scopo.
Utilizzare secondo buone pratiche lavorative evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente.
13 Osservazioni sullo Smaltimento
Non scaricare sul terreno, né in fognature, cunicoli o corsi d'acqua.
Per lo smaltimento dei rifiuti derivanti dal prodotto, inclusi i contenitori vuoti non bonificati,attenersi al D.Lgs. 22/97 e normativa collegata.
14 Informazioni sul Trasporto
Denominazione ONU : Gasolio , Carburante Diesel , Olio da Riscaldamento LeggeroN° identificazione del pericolo : 30A.D.R. / R.I.D. cl. 3 Pack. Gr. IIII.A.T.A. cl. 3 Pack. Gr. IIII.M.D.G. cl. 3.1 Pack. Gr. III EmS 3-07 MFAG 311
15 Informazioni sulla Regolamentazione
15.1 D.Lgs. 52/97, D.M. Salute 14.06.02 e Direttive 99/45/CE, 01/60/CE e normativa collegata :"Classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze e preparati pericolosi"
Simboli : Xn , N
Frasi di Rischio : R:40, R:51/53, R:65, R:66
Consigli di Prudenza : S:24, S:36/37, S:61, S:62( per il testo completo delle frasi R ed S , vedi sezione 16. )
15.2 DPR 303/56 "Norme generali per l'igiene del lavoro"DPR 547/55 "Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro"DPR 336/94 "Tabella delle malattie professionali nell'industria"DLgs 626/94 + "Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, DLgs 242/96 + 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, DLgs 25/02 93/88/CEE, 95/63/CE, 97/42/CE, 98/24/CE, 99/38/CE, riguardanti
il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro"
N° ONU : 1202etichetta : 3
Pag. 3375 Amdt. 27-94
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16 Altre Informazioni
16.1 Scheda conforme alle disposizioni del D.M. Salute 07.09.02
Non utilizzare il prodotto per scopi diversi da quelli indicati. In tal caso l'utilizzatore puòessere esposto a pericoli non prevedibili.
16.2 Testo delle frasi di rischio e dei consigli di prudenza citati nelle altre sezioni della scheda
Frasi di Rischio :
(R:40) Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti
(R:51/53) Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine
effetti negativi per l'ambiente acquatico
(R:65) Nocivo - può provocare danni ai polmoni in caso di ingestione
(R:66) L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature
della pelle
Consigli di Prudenza :
(S:24) Evitare il contatto con la pelle
(S:36/37) Usare indumenti protettivi e guanti adatti
(S:61) Non disperdere nell'ambiente
(S:62) In caso d'ingestione non provocare il vomito:
consultare immediatamente il medico e mostrargli l'etichetta
Ancorché le informazioni date siano accurate, per esse la fornitrice non assume alcuna responsabilità.Tutti i rischi derivanti dall'uso del prodotto sono a carico dell'utente poiché le modalità d'impiego sfuggono
al nostro controllo.Di conseguenza non si concedono garanzie di qualsiasi tipo e natura.Qualora le informazioni qui riportate indichino un rischio potenziale o un componente pericoloso,
dovranno essere fornite opportune istruzioni ai dipendenti ed agli utenti, e adottate tutte lenecessarie precauzioni.
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Scheda di Dati di Sicurezza secondo 91/155/CE - ISO 11014-1
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SDS n. : 151278V002.0
revisione: 22.02.2006Deoxidizer 16
Stampato: 23.01.2008
1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
Nome commerciale: Deoxidizer 16
Uso previsto:
Disossidante acido per alluminio.
Elementi identificatori della società/impresa: Henkel Italia S.p.A a socio unico Via Amoretti 78 20157 Milano Telefono: +39 02357921 N. fax: +39 0235552550 Italia
215-607-8 10 - 25 % O - Comburente; R9 Cancerogeno, categoria 1.; T - Tossico; R45
Mutageno categoria 2.; T - Tossico; R46 Tossico per la riproduzione, categoria 3.; Xn - Nocivo;
R62 T+ - Molto tossico; R26
T - Tossico; R24/25, R48/23 C - Corrosivo; R35
Xn - Nocivo; R42/43 N - Pericoloso per l'ambiente; R50, R53
Acido fluoridrico 7664-39-3
231-634-8 1 - 7 % T+ - Molto tossico; R26/27/28 C - Corrosivo; R35
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3. Identificazione dei pericoli
Il prodotto è classificato come pericoloso ai sensi delle norme per le preparazioni in vigore. R26 Molto tossico per inalazione. R35 Provoca gravi ustioni. R45 Può provocare il cancro. R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R62 Possibile rischio di ridotta fertilità. R24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. R48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
4. Interventi di primo soccorso
Inalazione: Ricorrere immediatamente alle cure di un medico. Aria fresca, ossigeno, calore, ricovero in ospedale.
Contatto con la pelle: Togliere immediatamente gli indumenti sporchi o bagnati. Risciacquare con acqua corrente e sapone. Trattare la pelle contaminata con gel di calcio gluconato. Ricorrere immediatamente alle cure di un medico.
Contatto con gli occhi: Sciacquare immediatamente con acqua corrente (per almeno 10 minuti), consultare uno specialista.
Ingestione: Sciacquare la bocca, bere 1-2 bicchieri d'acqua, non provocare il vomito, consultare un medico.
5. Misure antincendio
Comportamento all'incendio:
Non combustibile (soluzione acquosa). In caso di incendio è possibile la formazione di gas tossici dopo evaporazione dellacqua ed ulteriore riscaldamento del prodotto.
Mezzi di estinzione idonei: Sono idonei tutti gli agenti estinguenti.
Speciali mezzi protettivi per il personale antincendio: Indossare equipaggiamento protettivo. Utilizzare un equipaggiamento respiratorio adatto alle condizioni ambientali dell'aria.
Si possono formare prodotti di combustione o gas: fluoruro di idrogeno, Ossidi di cromo
Avvertenze aggiuntive: In caso di incendio raffreddare i recipienti esposti con getti d' acqua.
6. Provvedimenti in caso di dispersione accidentale
Precauzioni per le persone: Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle.
Precauzioni ambientali: Non immettere nelle fognature, nelle acque superficiali e freatiche Impedire l'infiltrazione nel terreno / sottosuolo.
Metodi di bonifica e rimozione: Raccogliere con materiale assorbente (sabbia) Neutralizzare con sostanze alcaline (per es. calcio carbonato in polvere). Rimuovere eventuali residui con molta acqua.
7. Manipolazione e immagazzinamento
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Manipolazione:
Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle. Assicurarsi che vi sia sufficiente aspirazione. Attenzione, aprire i contenitori con cautela: possibile formazione di fumi tossici nello spazio libero dei contenitori. In caso di diluizione, aggiungere il prodotto lentamente nell' acqua.
Immagazzinamento: Immagazzinare in luogo fresco, ben ventilato. Non immagazzinare con generi alimentari.
Componenti con valori limite specifici per il posto di lavoro: Valido per
Italia Base
Valori limite Ingrediente ppm mg/m3 Tipo Categoria Annotazioni triossido di cromo 1333-82-0
0,01 Media pesata per il tempo.
0,05 Media pesata per il tempo. FLUORIDES, INORGANIC 16984-48-8
2,5 Media pesata per il tempo.
2,5 Media pesata per il tempo. 2,5 Media pesata per il tempo.
Protezione delle vie respiratorie: Protezione respiratoria adatta Filtro tipo: BE
Protezione delle mani:
Guanti di protezione contro agenti chimici (EN 374). Materiali idonei per brevi contatti o spruzzi (consigliato: indice di protezione minimo 2, corrispondente a > 30 minuti di tempo di permeazione in conformità con la EN 374): Policloroprene (CR; >= 1 mm spessore) o lattice naturale (NR; >=1 mm spessore) Materiali idonei anche per contatti diretti prolungati (consigliato: indice di protezione minimo 6, corrispondente a > 480 minuti di tempo di permeazione in conformità con la EN 374): Policloroprene (CR; >= 1 mm spessore) o lattice naturale (NR; >=1 mm spessore) Le indicazioni si basano su dati bibliografici ed informazioni di case produttrici di guanti o sono derivate per analogia da sostanze simili. Va ricordato che - a causa di molteplici fattori di influenza (ad es. la temperatura) - il tempo utile di un guanto di protezione contro agenti chimici nella prassi può risultare molto più breve rispetto al tempo di permeazione individuato ai sensi della EN 374. In presenza di segni di logoramento i guanti devono essere sostituiti.
Protezione degli occhi:
Occhiali di protezione a chiusura ermetica.
Protezione del corpo: abbigliamento protettivo idoneo
Misure protettive igieniche: Il posto di lavoro deve essere dotato di lavaocchi e doccia d'emergenza.
9. Proprietà fisiche e chimiche
Aspetto liquido
limpido rosso scuro
Odore: caratteristico Valore pH
(20 °C (68 °F)) < 3,00
Punto di infiammabilità Nessun punto di infiammabilità fino a 100°C.. Preparazione acquosa.
Densità ()
1,17 g/cm3
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Solubilità (qualitativa)
(20,0 °C (68 °F)) completamente miscibile
Contenuto COV (EC)
0,00 %
10. Stabilità e reattività
Condizioni da evitare:
Non se ne conoscono in condizioni normali di utilizzo.
Materiali da evitare: Reagisce con alcali: Sviluppo di calore. Reazione con metalli: sviluppo di idrogeno. Reagisce con agenti riducenti. Puo' intaccare il vetro e materiali vetrosi.
Prodotti di decomposizione pericolosi:
Non se ne conoscono in condizioni normali di utilizzo. Possibilità di formazione di gas tossici in caso di incendio.
11. Informazioni tossicologiche
Tossicità orale acuta: Tossico per ingestione L'inalazione può causare un forte effetto caustico nella bocca e nella gola e il pericolo di perforazione dell'esofago e dello stomaco
Tossicità per inalazione acuta:
Altamente tossico per inalazione Pericolo di seri danni alla salute per inspirazione, in caso di esposizione prolungata
Tossicità dermica acuta:
Tossico a contatto con la pelle Il prodotto è corrosivo per la pelle e per le mucose.
Irritazione della pelle:
Irritazione cutanea primaria: corrosivo
Irritazione degli occhi: Estremamente corrosivo
Sensibilizzazione:
Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.
12. Informazioni ecologiche
Persistenza e degradabilità
Degradabilità dei tensioattivi In considerazione degli ingredienti, il prodotto non è soggetto al Regolamento Europeo sui Detergenti (648/2004/CE)
Biodegradazione finale: Prodotto inorganico: la decomposizione non è influenzata.
Dati ecologici generali: Non immettere nelle fognature, nelle acque superficiali e freatiche Tossico per gli organismi acquatici Il cromo e i composti del cromo sono altamente tossici per gli organismi acquatici
Altri dati: Nell'immettere prodotti acidi o alcalini negli impianti di fognatura si deve far attenzione che le acque reflue immesse non abbiano un valore pH che fuoriesca dal campo 6-10, poiché in seguito allo spostamento del valore pH possono insorgere problemi nell e fognature e negli impianti biologici di depurazione. Hanno validità prioritaria le direttive locali per l'immissione delle acque reflue.
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13. Osservazioni sullo smaltimento
Prodotto Smaltimento rifiuti:
Incenerimento oppure smaltimento previo benestare delle autorità locali competenti.
Agenti di pulizia consigliati:: Lavare il contenitore con acqua.
Imballaggio Smaltimento rifiuti:
Lo smaltimento deve essere fatto in accordo alle disposizioni legali vigenti.
14. Informazioni sul trasporto
Trasporto su strada ADR: Classe: 8 Gruppo d'imballaggio: II Codice di classificazione: CT1 N. identificazione pericolosità: 86 N. UN: 2922 Etichetta: 8, 6.1 Nome tecnico: LIQUIDO CORROSIVO TOSSICO, N.A.S. (Acido fluoridrico,Acido
cromico)
Trasporto ferroviario RID: Classe: 8 Gruppo d'imballaggio: II Codice di classificazione: CT1 N. identificazione pericolosità: 86 N. UN: 2922 Etichetta: 8, 6.1 Nome tecnico: LIQUIDO CORROSIVO TOSSICO, N.A.S. (Acido fluoridrico,Acido
cromico)
Trasporto fluviale ADN: Classe: 8 Gruppo d'imballaggio: II Codice di classificazione: CT1 N. identificazione pericolosità: 86 N. UN: 2922 Etichetta: 8, 6.1 Nome tecnico: LIQUIDO CORROSIVO TOSSICO, N.A.S. (Acido fluoridrico,Acido
cromico)
Trasporto marittimo IMDG: Classe: 8 Gruppo d'imballaggio: II N. UN: 2922 Etichetta: 8, 6.1 EmS: F-A ,S-B Inquinante marino: - Proper shipping name: CORROSIVE LIQUID, TOXIC, N.O.S. (Hydrofluoric acid,Chromic
acid)
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Trasporto aereo IATA: Classe: 8 Gruppo d'imballaggio: II Packaging-Instruction (passenger) 808 Packaging-Instruction (cargo) 812 N. UN: 2922 Etichetta: 8, 6.1 Proper shipping name: Corrosive liquid, toxic, n.o.s. (Hydrofluoric acid,Chromic acid)
15. Informazioni sulla normativa
Simboli di rischio: T+ - Molto tossico N - Pericoloso per
l'ambiente
Contiene triossido di cromo, Acido fluoridrico
Frasi R: R24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R26 Molto tossico per inalazione. R35 Provoca gravi ustioni. R42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. R45 Può provocare il cancro. R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R62 Possibile rischio di ridotta fertilità.
Frasi S: S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico. S36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia. S45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l'etichetta). S53 Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso. S61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/ schede informative in materia di sicurezza.
Norme nazionali/avvertenze (Italy)
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Informazioni generali: (IT): D.Lgs 334 del 17/08/99 Rischi di incidenti rilevanti (Direttiva Seveso Bis). D.L. 277/91 Esposizione ad agenti chimici DPR n. 303 del 19/03/56 Controlli sanitari D.Lgs. n. 152 del 11/05/99 Scarichi idrici D.Lgs. n. 626 del 19/09/94 Sicurezza e salute dei lavoratori D.Lgs. n. 25 del 02/02/2002 Valutazione del rischio chimico DPR n. 22 del 05/02/97 Rifiuti D.Lgs. n. 52 del 03/02/97 Classificazione, imballaggio ed etichettatura delle
sostanze pericolose D.Lgs. n. 65 del 14/03/03 Classificazione, imballaggio ed etichettatura dei
preparati pericolosi Direttiva 67/548/CEE e successivi adeguamenti fino al XXIX incluso (Direttiva
2004/73/CE)
16. Altre informazioni
Testo integrale delle frasi R, riportate in forma abbreviata nel presente foglio di dati di sicurezza. Per l'identificazione del prodotto consultare il capitolo 15.
R24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R26 Molto tossico per inalazione. R26/27/28 Molto tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione. R35 Provoca gravi ustioni. R42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. R45 Può provocare il cancro. R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici. R53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R62 Possibile rischio di ridotta fertilità. R9 Esplosivo in miscela con materie combustibili.
Ulteriori informazioni: Le indicazioni si basano sulle nostre attuali conoscenze e si riferiscono al prodotto allo stato di fornitura. Esse hanno lo scopo di descrivere i nostri prodotti dal punto di vista sicurezza e non intendono garantire alcuna caratteristica.
Scheda di Dati di Sicurezza secondo (CE) n. 1907/2006- ISO 11014-1
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SDB n. : 94797V003.0
revisione: 21.09.2007Stampato: 23.01.2008
Alodine 1200 S
1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
Nome commerciale: Alodine 1200 S
Uso previsto:
Prodotti per la cromatazione dei metalli.
Elementi identificatori della società/impresa: Henkel Italia S.p.A a socio unico Via Amoretti 78 20157 Milano
Telefono di emergenza: Telefono di emergenza: +39 02 953981 (24h)
2. Identificazione dei pericoli
R50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. R24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R62 Possibile rischio di ridotta fertilità. R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R45 Può provocare il cancro. R35 Provoca gravi ustioni. R26 Molto tossico per inalazione. R9 Esplosivo in miscela con materie combustibili. Il prodotto è classificato come pericoloso ai sensi delle norme per le preparazioni in vigore.
3. Composizione / informazioni sugli ingredienti
Indicazione dei componenti secondo (CE) n. 1907/2006:
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Componenti pericolosi
no. CAS EINECS ELINCS
contenuto Classificazione
triossido di cromo 1333-82-0
215-607-8 > 50 % O - Comburente; R9 Cancerogeno, categoria 1.; T - Tossico; R45
Mutageno categoria 2.; T - Tossico; R46 Tossico per la riproduzione, categoria 3.; Xn - Nocivo;
R62 T+ - Molto tossico; R26
T - Tossico; R24/25, R48/23 C - Corrosivo; R35
Xn - Nocivo; R42/43 N - Pericoloso per l'ambiente; R50, R53
esacianoferrato di tripotassio 13746-66-2
237-323-3 < 25 % R32 Xi - Irritante; R36/37/38
fluoruro di sodio 7681-49-4
231-667-8 < 10 % T - Tossico; R25 Xi - Irritante; R36/38
R32 esafluorozirconato di dipotassio
16923-95-8 240-985-6 < 10 % T - Tossico; R25
Xi - Irritante; R41 R52/53
Per il testo integrale delle pertinenti frasi R vedi sezione 16 "Altre Informazioni".
Per le sostanze senza classificazione possono esistere limiti di esposizione sul luogo di lavoro comunitari.
4. Interventi di primo soccorso
Inalazione: Aria fresca, ossigeno, calore, ricovero in ospedale.
Contatto con la pelle: Sciacquare immediatamente con molta acqua corrente (per 10 minuti). Rimuovere gli indumenti contaminati. Apporre un bendaggio con garza sterile. Ricorrere alle cure mediche in ospedale.
Contatto con gli occhi: Sciacquare immediatamente gli occhi con acqua (per almeno 10 minuti), applicare una garza sterile e consultare uno specialista.
Ingestione: Sciacquare la bocca, bere 1-2 bicchieri d'acqua, non provocare il vomito, consultare un medico.
5. Misure antincendio
Comportamento all'incendio:
In caso di incendio il prodotto può rappresentare un pericolo; vedere gas di combustione/prodotti di decomposizione.
Mezzi di estinzione idonei: Sono idonei tutti gli agenti estinguenti.
Mezzi estinguenti che non devono essere utilizzati per ragioni di sicurezza: non applicabile
Speciali mezzi protettivi per il personale antincendio: Utilizzare un equipaggiamento respiratorio adatto alle condizioni ambientali dell'aria.
Si possono formare prodotti di combustione o gas: Sviluppo di ossigeno, HF, NOx
Avvertenze aggiuntive: Raffreddare i contenitori a rischio con un getto d`acqua.
6. Provvedimenti in caso di dispersione accidentale
Precauzioni per le persone: Evitare il contatto con gli occhi e la pelle. Evitare la formazione di polvere. Vedere le avvertenze alla sezione 8.
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Precauzioni ambientali:
Non immettere nelle fognature, nelle acque superficiali e freatiche
Metodi di bonifica e rimozione: Rimuovere meccanicamente. Smaltimento del materiale contaminato conformemente al punto 13.
7. Manipolazione e immagazzinamento
Manipolazione:
Vedere le avvertenze alla sezione 8. Evitare la formazione di polvere, aspirare. In caso di diluizione, aggiungere il prodotto lentamente nell' acqua. Aerare i locali di lavoro sufficientemente. Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle.
Immagazzinamento: Non usare contenitori metallici. Conservare i recipienti in luogo ben ventilato. Tenere i recipienti ben chiusi. Immagazzinare in luogo fresco. Si richiede l'immagazzinamento in locale separato. Non conservare in prossimità di fonti di calore, fonti d'incendio o di materiale reattivo. Non immagazzinare con generi alimentari. Non conservare assieme a prodotti fortementeacidi o fortemente alcalini. Non immagazzinare con sostanze facilmente ossidanti.
Componenti con valori limite specifici per il posto di lavoro: Valido per
Italia Base
Valori limite Ingrediente ppm mg/m3 Tipo Categoria Annotazioni CROMO, COMPOSTI INORGANICI SOLUBILI IN ACQUA DI CROMO VI, COME CR 1333-82-0
0,05 Media pesata per il tempo.
0,01 Media pesata per il tempo. FLUORIDES, INORGANIC 7681-49-4
2,5 Media pesata per il tempo. EU-2000/39/EC
2,5 Media pesata per il tempo. 2,5 Media pesata per il tempo.
Istruzioni per la configurazione di impianti tecnici: Provvedere a buona ventilazione/aspirazione nell' ambiente di lavoro.
Protezione delle vie respiratorie: maschera antipolvere in caso di formazione di polvere. Filtro tipo: BE Filtro tipo: P3 I filtri menzionati saranno combinati, essi devono essere usati contemporaneamente.
SDS n.: 94797 V003.0
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Protezione delle mani:
Guanti di protezione contro agenti chimici (EN 374). Materiali idonei per brevi contatti o spruzzi (consigliato: indice di protezione minimo 2, corrispondente a > 30 minuti di tempo di permeazione in conformità con la EN 374): Gomma fluoro (FKM; >= 0,7 mm spessore) Materiali idonei anche per contatti diretti prolungati (consigliato: indice di protezione minimo 6, corrispondente a > 480 minuti di tempo di permeazione in conformità con la EN 374): Gomma fluoro (FKM; >= 0,7 mm spessore) Le indicazioni si basano su dati bibliografici ed informazioni di case produttrici di guanti o sono derivate per analogia da sostanze simili. Va ricordato che - a causa di molteplici fattori di influenza (ad es. la temperatura) - il tempo utile di un guanto di protezione contro agenti chimici nella prassi può risultare molto più breve rispetto al tempo di permeazione individuato ai sensi della EN 374. In presenza di segni di logoramento i guanti devono essere sostituiti.
Protezione degli occhi: Occhiali di protezione a chiusura ermetica.
Protezione del corpo: abbigliamento protettivo idoneo
Misure protettive igieniche: Tenere lontano da prodotti alimentari, bibite e mangimi.
9. Proprietà fisiche e chimiche
Proprieta' generali: Aspetto Materiale solido
in pastiglie marrone chiaro
Odore: Nessuna valutazione
Proprietà chim.-fis.: Valore pH
(20 °C (68 °F); Conc.: 15,0 g/l; Solv.: acqua completamente desalificata)
1,0 - 2,2
Punto di infiammabilità non applicabile Pressione del vapore non applicabile Solubilità (qualitativa)
(20 °C (68 °F); Solv.: acqua) solubili
Contenuto COV (EC)
0,00 %
10. Stabilità e reattività
Condizioni da evitare:
Non se ne conoscono in condizioni normali di utilizzo.
Materiali da evitare: Reagisce con materiali infiammabili: Rischio di incendio ! Puo' intaccare il vetro e materiali vetrosi. Reagisce con alcali: Sviluppo di calore.
Prodotti di decomposizione pericolosi:
Non se ne conoscono in condizioni normali di utilizzo. Possibilità di formazione di gas tossici in caso di incendio.
SDS n.: 94797 V003.0
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11. Informazioni tossicologiche
Dati tossicologici generali: Possibile rischio di ridotta fertilità. Può provocare il cancro. Puo' provocare alterazioni genetiche ereditarie.
Tossicità orale acuta: Tossico per ingestione L'ingestione può causare un forte effetto caustico nella bocca e nella gola e il pericolo di perforazione dell'esofago e dello stomaco LD50 > 25 - <= 200 mg/kg peso corporeo Calcolo
Tossicità per inalazione acuta: Altamente tossico per inalazione Pericolo di seri danni alla salute per inspirazione, in caso di esposizione prolungata
Tossicità dermica acuta: Il prodotto è corrosivo per la pelle e per le mucose. Tossico a contatto con la pelle
Irritazione degli occhi: corrosivo
Sensibilizzazione: Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.
12. Informazioni ecologiche
Persistenza e degradabilità: Biodegradazione finale:
Prodotto inorganico: la decomposizione non è influenzata.
Dati ecologici generali: La valutazione ecologica del prodotto si basa sui dati relativi alle materie prime e/o a sostanze simili.
Altri dati: Il prodotto contiene metalli pesanti, rilevanti per le acque reflue. Vanno osservati i valori limite per le acque reflue (ev. anche flussi parziali) fissati dalle autorità ovvero le direttive locali per l'immissione delle acque reflue. Nell'immettere prodotti acidi o alcalini negli impianti di fognatura si deve far attenzione che le acque reflue immesse non abbiano un valore pH che fuoriesca dal campo 6-10, poiché in seguito allo spostamento del valore pH possono insorgere problemi nell e fognature e negli impianti biologici di depurazione. Hanno validità prioritaria le direttive locali per l'immissione delle acque reflue.
13. Osservazioni sullo smaltimento
Smaltimento del prodotto: Deve essere sottoposto a trattamento speciale con il benestare dell'autorità locale competente : Detossificazione
Codice rifiuti(EWC ): I codici di smaltimento rifiuti EWC non sono legati al prodotto, bensì alla sua provenienza d'origine. Per questo motivo l'azienda produttrice non può fornire codici rifiuti per prodotti che vengano impiegati in campi diversi. 060405
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14. Informazioni sul trasporto
Trasporto su strada ADR: Classe: 5.1 Gruppo d'imballaggio: II Codice di classificazione: OC2 N. identificazione pericolosità: N. UN: 1463 Etichetta: 5.1, 6.1, 8 Nome tecnico: TRIOSSIDO DI CROMO ANIDRO (miscela)
Trasporto ferroviario RID: Classe: 5.1 Gruppo d'imballaggio: II Codice di classificazione: OC2 N. identificazione pericolosità: N. UN: 1463 Etichetta: 5.1, 6.1, 8 Nome tecnico: TRIOSSIDO DI CROMO ANIDRO (miscela)
Trasporto fluviale ADN: Classe: 5.1 Gruppo d'imballaggio: II Codice di classificazione: OC2 N. identificazione pericolosità: N. UN: 1463 Etichetta: 5.1, 6.1, 8 Nome tecnico: TRIOSSIDO DI CROMO ANIDRO (miscela)
Trasporto marittimo IMDG: Classe: 5.1 Gruppo d'imballaggio: II N. UN: 1463 Etichetta: 5.1, 6.1, 8 EmS: F-A ,S-Q Inquinante marino: - Proper shipping name: CHROMIUM TRIOXIDE, ANHYDROUS (miscela)
Trasporto aereo IATA: Classe: 5.1 Gruppo d'imballaggio: II Packaging-Instruction (passenger) 508 Packaging-Instruction (cargo) 511 N. UN: 1463 Etichetta: 5.1, 6.1, 8 Proper shipping name: Chromium trioxide, anhydrous (miscela)
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15. Informazioni sulla normativa
Simboli di rischio:
N - Pericoloso per l'ambiente
T+ - Molto tossico O - Comburente
Contiene triossido di cromo, fluoruro di sodio, esafluorozirconato di dipotassio
Frasi R: R62 Possibile rischio di ridotta fertilità. R50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R45 Può provocare il cancro. R42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. R35 Provoca gravi ustioni. R26 Molto tossico per inalazione. R24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R9 Esplosivo in miscela con materie combustibili.
Frasi S: S53 Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso. S45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l'etichetta). S36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia. S28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con acqua e sapone. S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico. S17 Tenere lontano da sostanze combustibili. S22 Non respirare le polveri.
Norme nazionali/avvertenze (Italy):
Informazioni generali: (IT): D.Lgs. n. 152 del 11/05/99 Scarichi idrici DPR n. 203 del 24/05/88 Emissioni in atmosfera D.L. 277/91 Esposizione ad agenti chimici DPR n. 22 del 05/02/97 Rifiuti D.Lgs. n. 25 del 02/02/2002 Valutazione del rischio chimico DPR n. 303 del 19/03/56 Controlli sanitari D.Lgs 334 del 17/08/99 Rischi di incidenti rilevanti (Direttiva Seveso Bis). D.Lgs. n. 52 del 03/02/97 Classificazione, imballaggio ed etichettatura delle
sostanze pericolose D.Lgs. n. 626 del 19/09/94 Sicurezza e salute dei lavoratori D.Lgs. n. 65 del 14/03/03 Classificazione, imballaggio ed etichettatura dei
preparati pericolosi Direttiva 67/548/CEE e successivi adeguamenti fino al XXIX incluso (Direttiva
2004/73/CE)
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16. Altre informazioni
Testo integrale delle frasi R, riportate in forma abbreviata nel presente foglio di dati di sicurezza. Per l'identificazione del prodotto consultare il capitolo 15.
R24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R25 Tossico per ingestione. R26 Molto tossico per inalazione. R32 A contatto con acidi libera gas molto tossico. R35 Provoca gravi ustioni. R36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle. R36/38 Irritante per gli occhi e la pelle. R41 Rischio di gravi lesioni oculari. R42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. R45 Può provocare il cancro. R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici. R52/53 Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R62 Possibile rischio di ridotta fertilità. R9 Esplosivo in miscela con materie combustibili.
Ulteriori informazioni: Le indicazioni si basano sulle nostre attuali conoscenze e si riferiscono al prodotto allo stato di fornitura. Esse hanno lo scopo di descrivere i nostri prodotti dal punto di vista sicurezza e non intendono garantire alcuna caratteristica.
Scheda di sicurezzaACIDO FLUORIDRICO SOL.40%
Scheda di sicurezza del 16/11/2006, revisione 3
1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA'Nome commerciale: ACIDO FLUORIDRICO SOL.40%Codice commerciale: FLUOR
3. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI3.1 Pericoli per la salute e l'integrità fisica:
Il prodotto è altamente tossico per esposizione acuta e presenta gravissimi rischi per la salute seinalato, ingerito o portato a contatto con la pelle.Il prodotto è altamente corrosivo e, se portato a contatto con la pelle provoca gravi ustioni,distruggendo rapidamente l'intero spessore del tessuto cutaneo.
4. MISURE DI PRIMO SOCCORSOContatto con la pelle:
Togliere di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.Lavare immediatamente con abbondante acqua corrente ed eventualmente sapone le aree delcorpo che sono venute a contatto con il tossico, anche se solo sospette.CONSULTARE UN MEDICO
Contatto con gli occhi:Lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua corrente, a palpebre aperte, peralmeno 10 minuti; quindi proteggere gli occhi con garza sterile o un fazzoletto pulito, asciutti.RICORRERE A VISITA MEDICA.Non usare colliri o pomate di alcun genere prima della visita o del consiglio dell'oculista.
Ingestione:Ricorrere a visita medica, mostrando la scheda di sicurezza.Somministrare olio di vaselina minerale medicinale; non somministrare latte o grassi animali ovegetali in genere.Somministrare acqua con albume; non somministrare bicarbonato.
Inalazione:Areare l'ambiente. Rimuovere subito il paziente dall'ambiente contaminato e tenerlo a riposo inambiente ben areato. CHIAMARE UN MEDICO.Se la respirazione si è interrotta, sottoporre a respirazione artificiale.
5. MISURE ANTINCENDIOMezzi di estinzione appropriati:
Acqua, CO2, Schiuma, Polveri chimiche a seconda dei materiali coinvolti nell'incendio.FLUOR/2Page 1 of 4
Scheda di sicurezzaACIDO FLUORIDRICO SOL.40%
Mezzi di estinzione da non usare:Nessuno in particolare.
Rischi da combustione:Evitare di respirare i fumi.
Mezzi di protezione:Raffreddare i contenitori esposti al fuoco con acqua.Usare protezioni per le vie respiratorie.
6. MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALEPrecauzioni individuali:
Indossare maschera,guanti ed indumenti protettivi.Precauzioni ambientali:
Contenere le perdite con terra o sabbia.Se il prodotto è defluito in un corso d'acqua, in rete fognaria o ha contaminato il suolo o lavegetazione, avvisare le autorità competenti.Se il prodotto è in forma liquida, impedire che penetri nella rete fognaria.
Metodi di pulizia:Raccogliere velocemente il prodotto indossando maschera ed indumento protettivo.Raccogliere il prodotto per il riutilizzo, se possibile, o per l'eliminazione. Eventualmente assorbirlocon materiale inerte.Successivamente alla raccolta, lavare con acqua la zona ed i materiali interessati.
7. MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIOPrecauzioni di manipolazione:
Evitare il contatto e l'inalazione dei vapori. Vedere anche il successivo paragrafo 8.Durante il lavoro non fumare.
Condizioni di stoccaggio:Mantenere sempre ben chiusi i contenitori.Conservare in ambienti sempre ben areati.
Accorgimenti di stoccaggio:Indicazione per i locali:
Freschi ed adeguatamente areati.
8. CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE/ PROTEZIONE INDIVIDUALELimiti di esposizione delle sostanze contenute: ACIDO FLUORIDRICO SOL.40%
TLV-TWA: C 2.6 mg/m3, C 3 ppm
Misure precauzionali:Areare adeguatamente i locali dove il prodotto viene stoccato e/o manipolato.
Protezione respiratoria:E' necessaria una protezione respiratoria adeguata, quale una maschera con filtro a cartuccia.
Protezione delle mani:Usare guanti protettivi.
Protezione degli occhi:Occhiali di sicurezza.
Protezione della pelle:Indossare indumenti a protezione completa della pelle.
9. PROPRIETA' FISICHE E CHIMICHEAspetto e colore: LIQUIDO,FUMANTE ALL'ARIA,INCOLOREOdore: PUNGENTEpH soluz. acquosa: N.A.Punto di ebollizione: 112°CPunto di fusione: -48.2°CPunto di infiammabilità: N.A.
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Scheda di sicurezzaACIDO FLUORIDRICO SOL.40%
Infiammabilità solidi/gas: N.A.Lim.inf.espl.polveri in aria: N.A.Proprietà comburenti: N.A.Pressione di vapore: 1 kPa 15°C 4kPa 50°CDensità relativa: 1.14Densità dei vapori: SUP.1 (ARIA=1)Solubilità in acqua: SOLUBILESolubilità solventi: ETANOLOCoef. rip. n-ottanolo/acqua: N.A.
10. STABILITA' E REATTIVITA'10.1 Condizioni da evitare:
Stabile in condizioni normali.10.2 Sostanze da evitare:Metalli alcalini,basi forti,sost.organiche.Attacca molti metalli con sviluppo di idrogeno.Attacca il vetro.Pericoli da decomposizione:
12. INFORMAZIONI ECOLOGICHEUtilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente.
13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTORecuperare se possibile. Inviare ad impianti di smaltimento autorizzati o ad incenerimento in condizionicontrollate. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali.
14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO14.1 Informazioni generaliNumero ONU: 1790Gruppo imballaggio: II14.2 Norme internazionali per trasporto strada/ferrovia (ADR/RID)classe: 8Gruppo: IInumero ONU (inf.): 179014.3 Norme nazionali per trasporto ferrovia (FFSS)gruppo: 8/IInumero ONU (inf.): 179014.4 Raccomandazioni trasporto marittimo internazionale (I.M.O.)I.M.D.G. cod. pag.: CLASSE 8 PAG.8175numero ONU: 179014.5 Raccomandazioni trasporto marittimo internazionale14.6 Raccomandazioni trasporto aereo nazionale, internazionale (IATA)codice IATA: CLASSE 8/II
15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
Classificazione secondo direttiva 67/548/CEE e successivi adeguamenti: Simboli:
C CorrosivoFLUOR/2Page 3 of 4
Scheda di sicurezzaACIDO FLUORIDRICO SOL.40%
T+ Molto tossicoFrasi R:
R26/27/28 Molto tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.R35 Provoca gravi ustioni.
Frasi S:S1/2 Conservare sotto chiave e fuori della portata dei bambini.S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua econsultare un medico.S36/37 Usare indumenti protettivi e guanti adatti.S45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile,mostrargli l'etichetta).S7/9 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato.
Note:B Il fabbricante deve indicare sull'etichetta la concentrazione della soluzione in %
Disposizioni speciali:Etichetta CE.
Ove applicabili, si faccia riferimento alle seguenti normative:D.P.R. 175/88 (Direttiva Seveso), Allegato II°, III° e IV°.Circolari ministeriali 46 e 61 (Ammine aromatiche).
16. ALTRE INFORMAZIONIPrincipali fonti bibliografiche:
NIOSH - Registry of toxic effects of chemical substances (1983)I.N.R.S. - Fiche ToxicologiqueCESIO - Classification and labelling of anionic, nonionic surfactants (1990)
Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze alla data sopra riportata. Sono riferiteunicamente al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità.L'utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazioneall'utilizzo specifico che ne deve fare.Edizione aggiornata al 29°adeguamento della direttiva 67/584/CEE(30 luglio 2002) e aggiornata aisensi del D.M. 7 settembre 2002(Direttiva 2001/58/CE).Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente.
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Scheda di sicurezzaNICHEL CLORURO ESAIDRATO
Scheda di sicurezza del 14/11/2006, revisione 2
1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA'Nome commerciale: NICHEL CLORURO ESAIDRATOCodice commerciale: NICLO
Nome chimico: CLORURO DI NICHELNumero CAS: 7791-20-0Numero EINECS: 231-743-0Formula bruta: NiCL2 . 6 H2OPeso molecolare: 237.71Società fornitrice:
N - Pericoloso per l'ambienteT - TossicoFrasi R:R25,R36/37,R45,R43,R50/53
3. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI3.1 Pericoli per la salute e l'integrità fisica:
Il prodotto è tossico per esposizione acuta e presenta gravi rischi per la salute se ingerito.Il prodotto se portato a contatto con gli occhi provoca irritazioni rilevanti che possono perdurareper più di 24 ore, e se inalato provoca irritazioni alle vie respiratorie.Il prodotto se portato a contatto con la pelle può provocare sensibilizzazione cutanea.Il prodotto presenta un rischio di cancerogenesi.
3.2 Pericoli per l'ambiente:Il prodotto è pericoloso per l'ambiente, essendo molto tossico per gli organismi acquatici aseguito di esposizione acuta.Il prodotto può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico, essendodifficilmente degradabile e/o bioaccumulabile.
4. MISURE DI PRIMO SOCCORSOContatto con la pelle:
Togliere di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.Lavare immediatamente con abbondante acqua corrente ed eventualmente sapone le aree delcorpo che sono venute a contatto con il tossico, anche se solo sospette.
Contatto con gli occhi:Lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua corrente, a palpebre aperte, peralmeno 10 minuti; quindi proteggere gli occhi con garza sterile o un fazzoletto pulito, asciutti.RICORRERE A VISITA MEDICA.
Ingestione:Ricorrere a visita medica, mostrando la scheda di sicurezza.E' possibile somministrare carbone attivo sospeso in acqua od olio di vaselina mineralemedicinale.
Inalazione:Areare l'ambiente. Rimuovere subito il paziente dall'ambiente contaminato e tenerlo a riposo inambiente ben areato. CHIAMARE UN MEDICO.
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Scheda di sicurezzaNICHEL CLORURO ESAIDRATO
5. MISURE ANTINCENDIOMezzi di estinzione appropriati:
Acqua, CO2, Schiuma, Polveri chimiche a seconda dei materiali coinvolti nell'incendio.Mezzi di estinzione da non usare:
Nessuno in particolare.Rischi da combustione:
Evitare di respirare i fumi.Mezzi di protezione:
Raffreddare i contenitori esposti al fuoco con acqua.Usare protezioni per le vie respiratorie.
6. MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALEPrecauzioni individuali:
Indossare maschera,guanti ed indumenti protettivi.Precauzioni ambientali:
Contenere le perdite con terra o sabbia.Se il prodotto è defluito in un corso d'acqua, in rete fognaria o ha contaminato il suolo o lavegetazione, avvisare le autorità competenti.Se il prodotto è in forma liquida, impedire che penetri nella rete fognaria.
Metodi di pulizia:Raccogliere velocemente il prodotto indossando maschera ed indumento protettivo.Raccogliere il prodotto per il riutilizzo, se possibile, o per l'eliminazione. Eventualmente assorbirlocon materiale inerte.Successivamente alla raccolta, lavare con acqua la zona ed i materiali interessati.
7. MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIOPrecauzioni di manipolazione:
Evitare il contatto e l'inalazione dei vapori. Vedere anche il successivo paragrafo 8.Durante il lavoro non fumare.
Condizioni di stoccaggio:Accorgimenti di stoccaggio:Indicazione per i locali:
Locali adeguatamente areati.
8. CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE/ PROTEZIONE INDIVIDUALELimiti di esposizione delle sostanze contenute: Nessuno
Misure precauzionali:Areare adeguatamente i locali dove il prodotto viene stoccato e/o manipolato.
Protezione respiratoria:Necessaria in caso di insufficiente areazione o esposizione prolungata.
Protezione delle mani:Usare guanti protettivi.
Protezione degli occhi:Operare con una protezione adeguata, secondo le buone pratiche lavorative.
Protezione della pelle:Indossare indumenti a protezione completa della pelle.
9. PROPRIETA' FISICHE E CHIMICHEAspetto e colore: CRISTALLI VERDI-GIALLI DELIQUESCENTIpH soluz. acquosa: SOL.25 g/l = 6.1Intervallo di ebollizione: 973°CPunto di fusione: 1001°C (ANIDRO)Punto di infiammabilità: N.A.
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Scheda di sicurezzaNICHEL CLORURO ESAIDRATO
Auto-infiammabilità: N.A.Pressione di vapore: N.A.Densità relativa: 1.9Solubilità in acqua: 2500 g/l 20°
10. STABILITA' E REATTIVITA'10.1 Condizioni da evitare:
Stabile in condizioni normali.10.2 Sostanze da evitare:
informazioni non disponibiliPericoli da decomposizione:n.d.
Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente.
13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTORecuperare se possibile. Inviare ad impianti di smaltimento autorizzati o ad incenerimento in condizionicontrollate. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali.
14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO14.1 Informazioni generaliNumero ONU: 3288Gruppo imballaggio: IIINote: Solido inorganico tossico,n.a.s.14.2 Norme internazionali per trasporto strada/ferrovia (ADR/RID)classe: 6.1gruppo: IIInumero ONU (inf.): 328814.3 Norme nazionali per trasporto ferrovia (FFSS)classificazione: 6.1 / IIInumero ONU (inf.): 328814.4 Raccomandazioni trasporto marittimo internazionale (I.M.O.)I.M.D.G. cod. pag.: CLASSE 6.1 /IIInumero ONU: 3288inquinante mare: INQUINANTE MARINO14.5 Raccomandazioni trasporto marittimo internazionale14.6 Raccomandazioni trasporto aereo nazionale, internazionale (IATA)codice IATA: CLASSE 6.1/III
15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
Classificazione secondo direttiva 67/548/CEE e successivi adeguamenti: Simboli:
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Scheda di sicurezzaNICHEL CLORURO ESAIDRATO
N Pericoloso per l'ambienteT Tossico
Frasi R:R25 Tossico per ingestione.R36/37 Irritante per gli occhi e le vie respiratorie.R45 Può provocare il cancro.R43 Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle.R50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effettinegativi per l'ambiente acquatico.
Frasi S:S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua econsultare un medico.S37 Usare guanti adatti.S57 Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale.
Ove applicabili, si faccia riferimento alle seguenti normative:D.P.R. 175/88 (Direttiva Seveso), Allegato II°, III° e IV°.Circolari ministeriali 46 e 61 (Ammine aromatiche).
16. ALTRE INFORMAZIONIPrincipali fonti bibliografiche:
NIOSH - Registry of toxic effects of chemical substances (1983)I.N.R.S. - Fiche ToxicologiqueCESIO - Classification and labelling of anionic, nonionic surfactants (1990)
Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze alla data sopra riportata. Sono riferiteunicamente al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità.L'utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazioneall'utilizzo specifico che ne deve fare.Edizione aggiornata al 29°adeguamento della direttiva 67/584/CEE(30 luglio 2002) e aggiornata aisensi del D.M. 7 settembre 2002(Direttiva 2001/58/CE).Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente.
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Scheda di sicurezzaai sensi della Dir.2001/58/CE recepita dal D.M. 7/9/2002
Stampato il: 30.11.2005
Vers. N° 1
Data di aggiornamento: 24.10.2005
• * 1 Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
◦ Dati del prodotto◦ Formula molecolare: Cr O3 ◦ Formula di struttura: Cr O3
◦ Denominazione commerciale: Anidride cromica◦ SDS N°: CH0371 ◦ Utilizzazione della Sostanza / del Preparato Reagente per Laboratorio
◦ Produttore/fornitore:Carlo Erba Reagenti Strada Rivoltana Km 6/7 I-20090 Rodano Tel.: 0039 02 953251
◦ Informazioni fornite da: Q.A / Normative
• * 2 Composizione/informazione sugli ingredienti
◦ Caratteristiche chimiche:CAS No: 1333-82-0 triossido di cromo
◦ Numero/i di identificazione◦ EC No: 215-607-8 ◦ Index No: 024-001-00-0
• * 3 Identificazione dei pericoli
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◦ Classificazione di pericolosità:T+ Molto tossico O Comburente N Pericoloso per l'ambiente
◦ Indicazioni di pericolosità specifiche per l'uomo e l'ambiente:R 45 Può provocare il cancro. R 46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R 9 Esplosivo in miscela con materie combustibili. R 24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R 26 Molto tossico per inalazione. R 35 Provoca gravi ustioni. R 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. R 48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R 62 Possibile rischio di ridotta fertilità. R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
• 4 Interventi di primo soccorso
◦ Indicazioni generali:Allontanare immediatamente gli abiti contaminati dal prodotto. In caso di respirazione irregolare o di blocco respiratorio praticare la respirazione artificiale.
◦ Inalazione:Portare il soggetto in zona molto ben areata e per sicurezza consultare un medico. Se il soggetto è svenuto provvedere a tenerlo durante il trasporto in posizione stabile su un fianco.
◦ Contatto con la pelle:Lavare immediatamente con acqua e sapone sciacquando accuratamente.
◦ Contatto con gli occhi:Lavare con acqua corrente per diversi minuti tenendo le palpebre ben aperte e consultare il medico.
◦ Ingestione:Non provocare il vomito, chiamare subito il medico. Bere abbondante acqua e sostare in zona ben areata.
• * 5 Misure antincendio
◦ Mezzi di estinzione idonei:CO2, polvere o acqua nebulizzata. Estinguere gli incendi di grosse dimensioni con acqua nebulizzata o con schiuma resistente all'alcool.
◦ Rischi specifici dovuti alla sostanza, ai suoi prodotti della combustione o ai gas liberati:Favorisce la combustione.
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◦ Mezzi protettivi specifici:Non sono richiesti provvedimenti particolari.
• 6 Provvedimenti in caso di dispersione accidentale
◦ Misure cautelari rivolte alle persone:Indossare equipaggiamento protettivo. Allontanare le persone non equipaggiate. In caso di vapori adottare protezioni respiratorie.
◦ Misure di protezione ambientale:In caso di infiltrazione nei corpi d'acqua o nelle fognature avvertire le autorità competenti. Impedire infiltrazioni nella fognatura/nelle acque superficiali/nelle acque freatiche.
◦ Metodi di pulitura/assorbimento:Utilizzare mezzi di neutralizzazione. Smaltimento del materiale contaminato conformemente al punto 13. Raccogliere con mezzi meccanici. Provvedere ad una sufficiente areazione.
• * 7 Manipolazione e immagazzinamento
◦ Manipolazione:◦ Indicazioni per una manipolazione sicura:Accurata captazione delle polveri. Mantenere i contenitori inutilizzati ermeticamente chiusi. Accurata ventilazione/aspirazione nei luoghi di lavoro. Aprire e manipolare i recipienti con cautela. In caso di formazione di polvere procedere all'aspirazione. Evitare la formazione di aerosol.
◦ Indicazioni per prevenire incendi ed esplosioni:Tener pronto il respiratore. Esplosivo in miscele con sostanze organiche.
◦ Stoccaggio:◦ Requisiti dei magazzini e dei recipienti:Prevedere pavimenti resistenti alle soluzioni acide.
◦ Indicazioni sullo stoccaggio misto:Immagazzinare separatamente da alcali (soda, potassa ecc.). Non conservare a contatto con sostanze infiammabili.
◦ Ulteriori indicazioni relative alle condizioni di immagazzinamento:Mantenere i recipienti ermeticamente chiusi.
◦ Ulteriori indicazioni sulla struttura di impianti tecnici:Nessun dato ulteriore, vedere punto 7.
◦ Componenti i cui valori limite devono essere tenuti sotto controllonegli ambienti di lavoro: Anidride cromica TLV: 0,01 canc. A1 (Cr) mg/m3
◦ Ulteriori indicazioni:Le liste valide alla data di compilazione sono state usate come base.
◦ Mezzi protettivi individuali: -◦ Norme generali protettive e di igiene del lavoro:Tenere lontano da cibo, bevande e foraggi. Togliere immediatamente gli abiti contaminati. Lavarsi le mani prima dell'intervallo o a lavoro terminato. Custodire separatamente l'equipaggiamento protettivo. Evitare il contatto con gli occhi e la pelle.
◦ Maschera protettiva: Nelle esposizioni brevi e minime utilizzare la maschera; nelle esposizioni più intense e durature indossare l'autorespiratore. Filtro P3, in caso di lavorazioni che producono polvere.
◦ Guanti protettivi: Guanti protettivi ◦ Materiale dei guanti Guanti in neoprene ◦ Tempo di permeazione del materiale dei guantiRichiedere dal fornitore dei guanti il tempo di passaggio preciso il quale deve essere rispettato.
◦ Occhiali protettivi: Occhiali protettivi a tenuta
◦ Cambiamento di stato◦ Temperatura di fusione/ambito di fusione: 197 ° C ◦ Temperatura di ebollizione/ambito di ebollizione: >230 dec. ° C
◦ Punto di infiammabilità: Non applicabile.
◦ Infiammabilità (solido, gassoso):Può provocare l'accensione di materie combustibili.
◦ Pericolo di esplosione:Esplosivo in miscela con materie combustibili.
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◦ Tensione di vapore: a 20 ° C 0 hPa
◦ Densità: a 20 ° C 2,8 g/cm3
◦ Densità apparente: a 20 ° C 900 kg/m3
◦ Solubilità in/Miscibilità con◦ acqua: a 20 ° C 1660 g/l ◦ solventi organici: Solubile in molti solventi organici. Solubile in acido acetico. acetone, piridina.
◦ valori di pH: (10 g/l) a 20 ° C <1
• *10 Stabilità e reattività
◦ Decomposizione termica/ condizioni da evitare:Il prodotto non si decompone se utilizzato secondo le norme.
◦ Reazioni pericolosePuò reagire pericolosamente con alcali (soluzioni alcaline) o ammine in massa. Reazioni con perossidi e altri formatori di radicali. Decomposizione di acqua ossigenata. Può reagire pericolosamente con sostanze riducenti o infiammabili in massa.
◦ Prodotti di decomposizione pericolosi:Non sono noti prodotti di decomposizione più pericolosi del prodotto stesso. Fumo di ossidi di metallo
• *11 Informazioni tossicologiche
◦ Tossicità acuta:Valori LD/LC50 rilevanti per la classificazione: Orale: LD50: 80 mg/kg (ratto)
◦ Irritabilità primaria:◦ sulla pelle: Fortemente corrosivo sulla pelle e sulle mucose. ◦ sugli occhi: Fortemente corrosivo. ◦ Sensibilizzazione:Può provocare sensibilizzazione a contatto con la pelle.
◦ Ulteriori dati (relativi alla tossicità sperimentale):Non disponibili altri dati rilevanti.
◦ Ulteriori dati tossicologici:Se ingerito provoca forte corrosione della cavità orale e della faringe con rischio di perforazione dell'esofago e dello stomaco. Cancerogeno se inalato.
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Molto tossico Sospetto di danni al feto e al ciclo riproduttivo in genere.
• *12 Informazioni ecologiche
◦ Effetti tossici per l'ambiente:Tossicità acquatica:Tossico per gli organismi acquatici EC50 Alghe: 0,03-6 mg/l LC50 aq.: 0,05 mg/l (dafnie)
◦ Osservazioni:Effetti localizzati: può causare variazioni del pH con danni alla vita acquatica.
◦ Ulteriori indicazioni:Pericolosità per le acque classe 3 (WGK tedeschi) (Classif. secondo le liste): molto pericoloso Non immettere il prodotto non diluito o non neutralizzato nelle acque di scarico e nei canali di raccolta. Tossico per pesci e plancton.
• 13 Osservazioni sullo smaltimento
◦ Prodotto:◦ Consigli:Non smaltire il prodotto insieme ai rifiuti domestici Non immettere nelle fognature. Riciclare se possibile altrimenti rivolgersi ad azienda autorizzata per smaltimento rifiuti industriali.
◦ Imballaggi non puliti:◦ Consigli:Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative. Lavare con acqua da inviare a depurazione e smaltimento.
◦ Detergente consigliato:Acqua eventualmente con l'aggiunta di detersivi.
• *14 Informazioni sul trasporto
◦ Trasporto stradale/ferroviario ADR/RID (oltre confine):◦ Classe ADR/RID-GGVS/E: 5.1 Materie comburenti ◦ Numero Kemler: 58 ◦ Numero ONU: 1463 ◦ Gruppo di imballaggio: II ◦ Descrizione della merce: 1463 TRIOSSIDO DI CROMO ANIDRO
◦ Trasporto marittimo IMDG:
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◦ Classe IMDG: 5.1 ◦ Numero ONU: 1463 ◦ Label 5.1+8 ◦ Gruppo di imballaggio: II ◦ Numero EMS: F-A,S-Q ◦ Denominazione tecnica esatta: CHROMIUM TRIOXIDE, ANHYDROUS
◦ Trasporto aereo ICAO-TI e IATA-DGR:◦ Classe ICAO/IATA: 5.1 ◦ Numero ONU/ID: 1463 ◦ Label 5.1+8 ◦ Gruppo di imballaggio: II ◦ Denominazione tecnica esatta: CHROMIUM TRIOXIDE, ANHYDROUS
• *15 Informazioni sulla normativa
◦ Classificazione secondo le direttive CE:Il prodotto è classificato e codificato conformemente alle direttive CEE/alle relative norme nazionali.
◦ Sigla ed etichettatura di pericolosità del prodotto:T+ Molto tossico O Comburente N Pericoloso per l'ambiente
◦ Componenti pericolosi che ne determinano l'etichettatura:Anidride cromica
◦ Natura dei rischi specifici (frasi R):45 Può provocare il cancro. 46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. 9 Esplosivo in miscela con materie combustibili. 24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. 26 Molto tossico per inalazione. 35 Provoca gravi ustioni. 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. 48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. 62 Possibile rischio di ridotta fertilità. 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
◦ Consigli di prudenza (frasi S):53 Evitare l'esposizione — procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso. 45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l'etichetta). 60 Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.
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61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/ schede informative in materia di sicurezza.
◦ Disposizioni nazionali:◦ Istruzione tecnica aria:Classe quota in %II 100,0
◦ Classe di pericolosità per le acque:Pericolosità per le acque classe 3 (WGK3) (Classif. secondo le liste): molto pericoloso.
• 16 Altre informazioni
I dati sono riportati sulla base delle nostre conoscenze attuali, non rappresentano tuttavia alcuna garanzia delle caratteristiche del prodotto e non motivano alcun rapporto giuridico contrattuale.
◦ Scheda rilasciata da: Q.A / Normative ◦ Interlocutore: Telefono di emergenza: 0039 2 953251 ◦ Riferimenti bibliograficiECDIN (Environmental Chem. Data and Information Network) IUCLID (International Uniform Chemical Information Database) NIOSH - Registry of Toxic Effects of Chemical Substances Roth - Wassergefährdende Stoffe Verschueren - Handbook of Environmental Data on Organic Chemicals ChemDAT - Safety Data Sheets from E.Merck on CD-ROM Merian - Metals and their compounds in the environment
◦ * Dati modificati rispetto alla versione precedente
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Scheda di sicurezzaai sensi della Dir.2001/58/CE recepita dal D.M. 7/9/2002
Stampato il: 05.11.2005
Vers. N° 1
Data di aggiornamento: 24.10.2005
• * 1 Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
◦ Dati del prodotto◦ Formula molecolare: Cr2 K2 O7 ◦ Formula di struttura: K2 Cr2 O7
◦ Denominazione commerciale: Potassio bicromato◦ SDS N°: CH0292 ◦ Utilizzazione della Sostanza / del Preparato Reagente per Laboratorio
◦ Produttore/fornitore:Carlo Erba Reagenti Strada Rivoltana Km 6/7 I-20090 Rodano Tel.: 0039 02 953251
◦ Informazioni fornite da: Q.A / Normative
• * 2 Composizione/informazione sugli ingredienti
◦ Caratteristiche chimiche:CAS No: 7778-50-9 dicromato di potassio
◦ Numero/i di identificazione◦ EC No: 231-906-6 ◦ Index No: 024-002-00-6
• * 3 Identificazione dei pericoli
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◦ Classificazione di pericolosità:T+ Molto tossico O Comburente N Pericoloso per l'ambiente
◦ Indicazioni di pericolosità specifiche per l'uomo e l'ambiente:R 45 Può provocare il cancro. R 46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R 60 Può ridurre la fertilità. R 61 Può danneggiare i bambini non ancora nati. R 8 Può provocare l'accensione di materie combustibili. R 21 Nocivo a contatto con la pelle. R 25 Tossico per ingestione. R 26 Molto tossico per inalazione. R 34 Provoca ustioni. R 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. R 48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
• * 4 Interventi di primo soccorso
◦ Indicazioni generali:Allontanare immediatamente gli abiti contaminati dal prodotto. I sintomi di avvelenamento possono comparire dopo molte ore, per tale motivo è necessaria la sorveglianza di un medico nelle 48 ore successive all'incidente. Levarsi la maschera protettiva solamente dopo aver tolto gli abiti contaminati. In caso di respirazione irregolare o di blocco respiratorio praticare la respirazione artificiale.
◦ Inalazione:Portare il soggetto in zona ben areata o somministrare ossigeno; chiedere l'intervento di un medico. Se il soggetto è svenuto provvedere a tenerlo durante il trasporto in posizione stabile su un fianco.
◦ Contatto con la pelle:Lavare immediatamente con acqua e sapone sciacquando accuratamente.
◦ Contatto con gli occhi:Lavare con acqua corrente per diversi minuti tenendo le palpebre ben aperte e consultare il medico.
◦ Ingestione: Non provocare il vomito, chiamare subito il medico.
• 5 Misure antincendio
◦ Mezzi di estinzione idonei:CO2, polvere o acqua nebulizzata. Estinguere gli incendi di grosse dimensioni con acqua nebulizzata o con schiuma
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resistente all'alcool. ◦ Rischi specifici dovuti alla sostanza, ai suoi prodotti della combustione o ai gas liberati:Favorisce la combustione. Se riscaldato o in caso di incendio il prodotto può sviluppare fumi tossici. Fumi contenenti ossidi metallici.
◦ Mezzi protettivi specifici:In ambienti confinati indossare il respiratore.
• 6 Provvedimenti in caso di dispersione accidentale
◦ Misure cautelari rivolte alle persone:In caso di vapori adottare protezioni respiratorie.
◦ Misure di protezione ambientale:In caso di infiltrazione nei corpi d'acqua o nelle fognature avvertire le autorità competenti. Impedire infiltrazioni nella fognatura/nelle acque superficiali/nelle acque freatiche.
◦ Metodi di pulitura/assorbimento:Smaltimento del materiale contaminato conformemente al punto 13. Raccogliere con mezzi meccanici. Provvedere ad una sufficiente areazione. Per polveri fini usare un aspirapolvere.
• 7 Manipolazione e immagazzinamento
◦ Manipolazione:◦ Indicazioni per una manipolazione sicura:Accurata captazione delle polveri. Accurata ventilazione/aspirazione nei luoghi di lavoro. Aprire e manipolare i recipienti con cautela. In caso di formazione di polvere procedere all'aspirazione.
◦ Indicazioni per prevenire incendi ed esplosioni:Non sono richiesti provvedimenti particolari. Tener pronto il respiratore.
◦ Stoccaggio:◦ Requisiti dei magazzini e dei recipienti:Non sono richiesti requisiti particolari.
◦ Indicazioni sullo stoccaggio misto:Non conservare a contatto con sostanze infiammabili.
◦ Ulteriori indicazioni relative alle condizioni di immagazzinamento:Mantenere i recipienti ermeticamente chiusi.
◦ Ulteriori indicazioni sulla struttura di impianti tecnici:Nessun dato ulteriore, vedere punto 7.
◦ Componenti i cui valori limite devono essere tenuti sotto controllonegli ambienti di lavoro: Potassio bicromato TLV: Canc.A1 0,05 (Cr) mg/m3
◦ Ulteriori indicazioni:Le liste valide alla data di compilazione sono state usate come base.
◦ Mezzi protettivi individuali: -◦ Norme generali protettive e di igiene del lavoro:Tenere lontano da cibo, bevande e foraggi. Togliere immediatamente gli abiti contaminati. Lavarsi le mani prima dell'intervallo o a lavoro terminato. Custodire separatamente l'equipaggiamento protettivo. Evitare il contatto con gli occhi e la pelle.
◦ Maschera protettiva: Nelle esposizioni brevi e minime utilizzare la maschera; nelle esposizioni più intense e durature indossare l'autorespiratore. Filtro P3, in caso di lavorazioni che producono polvere.
◦ Guanti protettivi: Guanti protettivi ◦ Materiale dei guanti Guanti leggeri monouso in PVC o PE ◦ Tempo di permeazione del materiale dei guantiRichiedere dal fornitore dei guanti il tempo di passaggio preciso il quale deve essere rispettato.
◦ Occhiali protettivi: Occhiali protettivi a tenuta ◦ Tuta protettiva:Protezione integrale per testa, viso e nuca Indossare la tuta protettiva.
◦ Cambiamento di stato◦ Temperatura di fusione/ambito di fusione: 398 ° C ◦ Temperatura di ebollizione/ambito di ebollizione: dec. >500 ° C
◦ Punto di infiammabilità: Non applicabile.
◦ Infiammabilità (solido, gassoso): Sostanza non infiammabile.
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◦ Pericolo di esplosione: Prodotto non esplosivo.
◦ Tensione di vapore: a 20 ° C 0 hPa
◦ Densità: a 20 ° C 2,676 g/cm3
◦ Solubilità in/Miscibilità con◦ acqua: a 20 ° C 125 g/l ◦ solventi organici: Insolubile
• 10 Stabilità e reattività
◦ Decomposizione termica/ condizioni da evitare:Il prodotto non si decompone se utilizzato secondo le norme.
◦ Reazioni pericoloseReazioni con perossidi e altri formatori di radicali. Decomposizione di acqua ossigenata.
◦ Prodotti di decomposizione pericolosi:Non sono noti prodotti di decomposizione più pericolosi del prodotto stesso.
• *11 Informazioni tossicologiche
◦ Tossicità acuta:Valori LD/LC50 rilevanti per la classificazione: Orale: LD50: 190 mg/kg (Topo)
◦ Irritabilità primaria:◦ sulla pelle: Irrita la pelle e le mucose. ◦ sugli occhi: Forte irritazione con rischio di gravi lesioni oculari.
◦ Sensibilizzazione:Può provocare sensibilizzazione a contatto con la pelle.
◦ Ulteriori dati (relativi alla tossicità sperimentale):Non disponibili altri dati rilevanti.
◦ Ulteriori dati tossicologici:La sostanza non ha l'obbligo di classificazione in base alle liste della CEE nell'ultima versione valida. Sospetto di danni al feto e al ciclo riproduttivo in genere. Cancerogeno se inalato. Può provocare mutazioni cellulari che rendono possibili danni genetici ereditari.
• *12 Informazioni ecologiche
◦ Effetti tossici per l'ambiente:Tossicità acquatica:Tossico per gli organismi acquatici
◦ Ulteriori indicazioni:Pericolosità per le acque classe 3 (WGK tedeschi) (Classif. secondo le liste): molto pericoloso Non immettere nelle acque freatiche, nei corsi d'acqua o nelle fognature, anche in piccole dosi. Pericolo per le acque potabili anche in caso di perdite nel sottosuolo di quantità minime di prodotto. Tossico per pesci e plancton.
• 13 Osservazioni sullo smaltimento
◦ Prodotto:◦ Consigli:Non smaltire il prodotto insieme ai rifiuti domestici Non immettere nelle fognature. Riciclare se possibile altrimenti rivolgersi ad azienda autorizzata per smaltimento rifiuti industriali.
◦ Imballaggi non puliti:◦ Consigli:Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative. Lavare con acqua da inviare a depurazione e smaltimento.
◦ Detergente consigliato:Acqua eventualmente con l'aggiunta di detersivi.
• *14 Informazioni sul trasporto
◦ Trasporto stradale/ferroviario ADR/RID (oltre confine):◦ Classe ADR/RID-GGVS/E: 6.1 Materie tossiche ◦ Numero Kemler: 60 ◦ Numero ONU: 3288 ◦ Gruppo di imballaggio: III ◦ Descrizione della merce: 3288 SOLIDO INORGANICO TOSSICO, N.A.S. (7778- 50-9 dicromato di potassio)
◦ Trasporto marittimo IMDG:◦ Classe IMDG: 6.1 ◦ Numero ONU: 3288 ◦ Label 6.1 ◦ Gruppo di imballaggio: III ◦ Numero EMS: F-A,S-A ◦ Denominazione tecnica esatta: TOXIC SOLID, INORGANIC, N.O.S. (Potassium dichromate)
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◦ Trasporto aereo ICAO-TI e IATA-DGR:◦ Classe ICAO/IATA: 6.1 ◦ Numero ONU/ID: 3288 ◦ Label 6.1 ◦ Gruppo di imballaggio: III ◦ Denominazione tecnica esatta: TOXIC SOLID, INORGANIC, N.O.S. (Potassium dichromate)
• *15 Informazioni sulla normativa
◦ Classificazione secondo le direttive CE:Il prodotto è classificato e codificato conformemente alle direttive CEE/alle relative norme nazionali.
◦ Sigla ed etichettatura di pericolosità del prodotto:T+ Molto tossico O Comburente N Pericoloso per l'ambiente
◦ Natura dei rischi specifici (frasi R):45 Può provocare il cancro. 46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. 60 Può ridurre la fertilità. 61 Può danneggiare i bambini non ancora nati. 8 Può provocare l'accensione di materie combustibili. 21 Nocivo a contatto con la pelle. 25 Tossico per ingestione. 26 Molto tossico per inalazione. 34 Provoca ustioni. 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. 48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
◦ Consigli di prudenza (frasi S):53 Evitare l'esposizione — procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso. 45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l'etichetta). 60 Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. 61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/ schede informative in materia di sicurezza.
◦ Disposizioni nazionali:◦ Istruzione tecnica aria:Classe quota in %
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II 100,0
◦ Classe di pericolosità per le acque:Pericolosità per le acque classe 3 (WGK3) (Classif. secondo le liste): molto pericoloso.
◦ Ulteriori disposizioni, limitazioni e decreti proibitiviConcentrazione massima in acque reflue (DPR 319/76 - Legge Merli): 0,2 mg/l Cr(VI)
• 16 Altre informazioni
I dati sono riportati sulla base delle nostre conoscenze attuali, non rappresentano tuttavia alcuna garanzia delle caratteristiche del prodotto e non motivano alcun rapporto giuridico contrattuale.
◦ Scheda rilasciata da: Q.A / Normative ◦ Interlocutore: Telefono di emergenza: 0039 2 953251 ◦ Riferimenti bibliograficiECDIN (Environmental Chem. Data and Information Network) IUCLID (International Uniform Chemical Information Database) NIOSH - Registry of Toxic Effects of Chemical Substances Roth - Wassergefährdende Stoffe Verschueren - Handbook of Environmental Data on Organic Chemicals ChemDAT - Safety Data Sheets from E.Merck on CD-ROM Merian - Metals and their compounds in the environment
◦ * Dati modificati rispetto alla versione precedente
Pagina 8 di 8
Scheda di sicurezzaai sensi della Dir.2001/58/CE recepita dal D.M. 7/9/2002
Stampato il: 09.10.2003
Vers. N° 1
Data di aggiornamento: 06.03.2003
• * 1 Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
◦ Dati del prodotto◦ Formula molecolare: NiCl2·6H2O
◦ Denominazione commerciale: Nichel cloruro oso◦ SDS N°: CH0757 ◦ Utilizzazione della Sostanza / del Preparato Reagente per Laboratorio
◦ Produttore/fornitore:Carlo Erba Reagenti Strada Rivoltana Km 6/7 I-20090 Rodano Tel.: 0039 02 953251
◦ Informazioni fornite da: Q.A / Normative
• * 2 Composizione/informazione sugli ingredienti
◦ Caratteristiche chimiche:Numero CAS 7791-20-0 nichel (II) cloruro idrato
◦ Numero/i di identificazione◦ Numero EINECS: 231-743-0
• 3 Identificazione dei pericoli
◦ Classificazione di pericolosità: T Tossico
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◦ Indicazioni di pericolosità specifiche per l'uomo e l'ambiente:R 25 Tossico per ingestione. R 40 Possibilità di effetti cancerogeni — prove insufficienti. R 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.
• 4 Interventi di primo soccorso
◦ Indicazioni generali:Allontanare immediatamente gli abiti contaminati dal prodotto. In caso di respirazione irregolare o di blocco respiratorio praticare la respirazione artificiale.
◦ Inalazione:Portare il soggetto in zona molto ben areata e per sicurezza consultare un medico. Se il soggetto è svenuto provvedere a tenerlo durante il trasporto in posizione stabile su un fianco.
◦ Contatto con la pelle:Lavare immediatamente con acqua e sapone sciacquando accuratamente.
◦ Contatto con gli occhi:Lavare con acqua corrente per diversi minuti tenendo le palpebre ben aperte e consultare il medico.
◦ Ingestione: Provocare il vomito e chiamare il medico. ◦ Indicazioni per il medico:◦ Possono manifestarsi i seguenti sintomi: sapore metallico.
• 5 Misure antincendio
◦ Mezzi di estinzione idonei:CO2, polvere o acqua nebulizzata. Estinguere gli incendi di grosse dimensioni con acqua nebulizzata o con schiuma resistente all'alcool.
◦ Rischi specifici dovuti alla sostanza, ai suoi prodotti della combustione o ai gas liberati:Se riscaldato o in caso di incendio il prodotto può sviluppare fumi tossici. Fumi contenenti ossidi metallici.
◦ Mezzi protettivi specifici: Non inalare i fumi.
• * 6 Provvedimenti in caso di dispersione accidentale
◦ Misure cautelari rivolte alle persone:Evitare la formazione di polvere.
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In caso di vapori/polvere/aerosol adottare protezioni respiratorie.
◦ Misure di protezione ambientale:Impedire l'entrata del prodotto nelle fognature o nei corpi d'acqua. Diluire abbondantemente con acqua dopo aver raccolto il prodotto. In caso di infiltrazione nei corpi d'acqua o nelle fognature avvertire le autorità competenti.
◦ Metodi di pulitura/assorbimento:Smaltimento del materiale contaminato conformemente al punto 13. Raccogliere con mezzi meccanici. Per polveri fini usare un aspirapolvere.
• 7 Manipolazione ed immagazzinamento
◦ Manipolazione:◦ Indicazioni per una manipolazione sicura:Mantenere i contenitori inutilizzati ermeticamente chiusi. Accurata ventilazione/aspirazione nei luoghi di lavoro. Evitare la formazione di polvere. In caso di formazione di polvere procedere all'aspirazione.
◦ Indicazioni per prevenire incendi ed esplosioni:Non sono richiesti provvedimenti particolari.
◦ Stoccaggio:◦ Requisiti dei magazzini e dei recipienti:Non sono richiesti requisiti particolari.
◦ Indicazioni sullo stoccaggio misto: Non necessario. ◦ Ulteriori indicazioni relative alle condizioni di immagazzinamento:Nessuno.
• * 8 Protezione personale / controllo dell'esposizione
◦ Ulteriori indicazioni sulla struttura di impianti tecnici:Nessun dato ulteriore, vedere punto 7.
◦ Componenti i cui valori limite devono essere tenuti sotto controllonegli ambienti di lavoro: Nichel cloruro oso TLV: (Ni++) 0,1 mg/m3
◦ Ulteriori indicazioni:Le liste valide alla data di compilazione sono state usate come base.
Pagina 3 di 7
◦ Mezzi protettivi individuali: -◦ Norme generali protettive e di igiene del lavoro:Tenere lontano da cibo, bevande e foraggi. Togliere immediatamente gli abiti contaminati. Lavarsi le mani prima dell'intervallo o a lavoro terminato.
◦ Maschera protettiva: Nelle esposizioni brevi e minime utilizzare la maschera; nelle esposizioni più intense e durature indossare l'autorespiratore. Filtro P3, in caso di lavorazioni che producono polvere.
◦ Guanti protettivi: Guanti protettivi ◦ Materiale dei guanti Guanti leggeri monouso in PVC o PE ◦ Tempo di permeazione del materiale dei guantiRichiedere dal fornitore dei guanti il tempo di passaggio preciso il quale deve essere rispettato.
◦ Occhiali protettivi: Non necessario. ◦ Tuta protettiva: in caso di travaso di grosse quantità.
◦ Cambiamento di stato◦ Temperatura di fusione/ambito di fusione: 140 ° C ◦ Temperatura di ebollizione/ambito di ebollizione: Non definito.
◦ Punto di infiammabilità: Non applicabile.
◦ Infiammabilità (solido, gassoso): Sostanza non infiammabile.
◦ Pericolo di esplosione: Prodotto non esplosivo.
◦ Densità: Non definito.
◦ Densità apparente: a 20 ° C 640 kg/m3
◦ Solubilità in/Miscibilità con◦ acqua: a 20 ° C 2500 g/l ◦ solventi organici: Solubile in alcooli.
◦ valori di pH: (50 g/l) a 20 ° C 5
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• 10 Stabilità e reattività
◦ Decomposizione termica/ condizioni da evitare:Il prodotto non si decompone se utilizzato secondo le norme.
◦ Sostanze da evitare:cheteni acetilene
◦ Reazioni pericoloseReazioni con perossidi e altri formatori di radicali. Decomposizione di acqua ossigenata.
◦ Prodotti di decomposizione pericolosi:Non sono noti prodotti di decomposizione più pericolosi del prodotto stesso.
• *11 Informazioni tossicologiche
◦ Tossicità acuta:Valori LD/LC50 rilevanti per la classificazione: Orale: LD50: 175 mg/kg (ratto)
◦ Irritabilità primaria:◦ sulla pelle: Non ha effetti irritanti. ◦ sugli occhi: Non particolarmente irritante. ◦ Sensibilizzazione:Può provocare sensibilizzazione se inalato. Può provocare sensibilizzazione a contatto con la pelle.
◦ Ulteriori dati (relativi alla tossicità sperimentale):Non disponibili altri dati rilevanti.
◦ Ulteriori dati tossicologici:Vi è un sospetto di attività cancerogena: gli esperimenti su animali non sono facilmente estrapolabili all'uomo. Usare le opportune cautele.
◦ Ulteriori indicazioni:Non si conoscono dati di pericolosità per le acque (Classificazione tedesca - WGK).
Pagina 5 di 7
• 13 Osservazioni sullo smaltimento
◦ Prodotto:◦ Consigli:Non smaltire il prodotto insieme ai rifiuti domestici Non immettere nelle fognature. Riciclare se possibile altrimenti rivolgersi ad azienda autorizzata per smaltimento rifiuti industriali.
◦ Imballaggi non puliti:◦ Consigli:Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative. Lavare con acqua da inviare a depurazione e smaltimento.
◦ Detergente consigliato:Acqua eventualmente con l'aggiunta di detersivi.
• *14 Informazioni sul trasporto
◦ Trasporto stradale/ferroviario ADR/RID (oltre confine):◦ Classe ADR/RID-GGVS/E: 6.1 Materie tossiche ◦ Numero Kemler: 60 ◦ Numero ONU: 3288 ◦ Gruppo di imballaggio: III ◦ Descrizione della merce: 3288 SOLIDO INORGANICO, TOSSICO, N.A.S. (7791-20-0 nichel (II) cloruro idrato)
◦ Trasporto marittimo IMDG:◦ Classe IMDG: 6.1 ◦ Numero ONU: 3288 ◦ Label 6.1 ◦ Gruppo di imballaggio: III ◦ Numero EMS: F-A,S-A ◦ Denominazione tecnica esatta: TOXIC SOLID, INORGANIC, N.O.S. (Nickel(II) chloride)
◦ Trasporto aereo ICAO-TI e IATA-DGR:◦ Classe ICAO/IATA: 6.1 ◦ Numero ONU/ID: 3288 ◦ Label 6.1 ◦ Gruppo di imballaggio: III ◦ Denominazione tecnica esatta: TOXIC SOLID, INORGANIC, N.O.S. (Nickel(II) chloride)
Pagina 6 di 7
• 15 Informazioni sulla normativa
◦ Classificazione secondo le direttive CE:Il prodotto è classificato e codificato conformemente alle direttive CE / norme sui prodotti pericolosi / dir. 67/548 28° adeguamento e direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE preparati pericolosi.
◦ Sigla ed etichettatura di pericolosità del prodotto: T Tossico
◦ Natura dei rischi specifici (frasi R):25 Tossico per ingestione. 40 Possibilità di effetti cancerogeni — prove insufficienti. 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.
◦ Consigli di prudenza (frasi S):22 Non respirare le polveri. 36/37 Usare indumenti protettivi e guanti adatti. 45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l'etichetta).
• 16 Altre informazioni
I dati sono riportati sulla base delle nostre conoscenze attuali, non rappresentano tuttavia alcuna garanzia delle caratteristiche del prodotto e non motivano alcun rapporto giuridico contrattuale.
◦ Scheda rilasciata da: Q.A / Normative ◦ Interlocutore: Telefono di emergenza: 0039 2 953251 ◦ Riferimenti bibliograficiECDIN (Environmental Chem. Data and Information Network) IUCLID (International Uniform Chemical Information Database) NIOSH - Registry of Toxic Effects of Chemical Substances Roth - Wassergefährdende Stoffe Verschueren - Handbook of Environmental Data on Organic Chemicals ChemDAT - Safety Data Sheets from E.Merck on CD-ROM Merian - Metals and their compounds in the environment
◦ * Dati modificati rispetto alla versione precedente
Pagina 7 di 7
Scheda di sicurezzaai sensi della Dir.2001/58/CE recepita dal D.M. 7/9/2002
Stampato il: 15.01.2003
Vers. N° 1
Data di aggiornamento: 15.01.2003
• * 1 Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
◦ Dati del prodotto◦ Formula molecolare: H5 N O ◦ Formula di struttura: N H3 . H2 O
◦ Denominazione commerciale: Ammoniaca soluzione da 30 a 25%◦ SDS N°: CH0117 ◦ Utilizzazione della Sostanza / del Preparato Reagente per Laboratorio
◦ Produttore/fornitore:Carlo Erba Reagenti Strada Rivoltana Km 6/7 I-20090 Rodano Tel.: 0039 02 953251
◦ Informazioni fornite da: Q.A / Normative
• * 2 Composizione/informazione sugli ingredienti
◦ Caratteristiche chimiche:Numero CAS 1336-21-6 - ammonio idrossido soluzione
◦ Numero/i di identificazione◦ Numero EINECS: 215-647-6 ◦ Numero CEE: 007-001-01-2
• 3 Identificazione dei pericoli
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◦ Classificazione di pericolosità:C Corrosivo N Pericoloso per l'ambiente
◦ Indicazioni di pericolosità specifiche per l'uomo e l'ambiente:R 34 Provoca ustioni. R 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici.
• 4 Interventi di primo soccorso
◦ Indicazioni generali:Allontanare immediatamente gli abiti contaminati dal prodotto.
◦ Inalazione:Se il soggetto è svenuto provvedere a tenerlo durante il trasporto in posizione stabile su un fianco.
◦ Contatto con la pelle:Lavare immediatamente con acqua e sapone sciacquando accuratamente.
◦ Contatto con gli occhi:Lavare con acqua corrente per diversi minuti tenendo le palpebre ben aperte e consultare il medico.
◦ Ingestione:Non provocare il vomito, chiamare subito il medico. Bere abbondante acqua e sostare in zona ben areata.
• * 5 Misure antincendio
◦ Mezzi di estinzione idonei:CO2, polvere o acqua nebulizzata. Estinguere gli incendi di grosse dimensioni con acqua nebulizzata o con schiuma resistente all'alcool.
◦ Rischi specifici dovuti alla sostanza, ai suoi prodotti della combustione o ai gas liberati:In caso di incendio si possono liberare: In difetto di ossigeno: acido cianidrico (HCN).
◦ Mezzi protettivi specifici:Non sono richiesti provvedimenti particolari. Non inalare i fumi.
• 6 Provvedimenti in caso di dispersione accidentale
◦ Misure cautelari rivolte alle persone:Indossare equipaggiamento protettivo. Allontanare le persone non equipaggiate. In caso di vapori/polvere/aerosol adottare protezioni
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respiratorie. ◦ Misure di protezione ambientale:In caso di infiltrazione nei corpi d'acqua o nelle fognature avvertire le autorità competenti. Diluire abbondantemente con acqua dopo aver raccolto il prodotto. Impedire infiltrazioni nella fognatura/nelle acque superficiali/nelle acque freatiche.
◦ Metodi di pulitura/assorbimento:Aspirare il liquido in adatto recipiente e assorbire il resto con materiale poroso (tripoli, legante di acidi, legante universale, ecc.). Utilizzare mezzi di neutralizzazione. Smaltimento del materiale contaminato conformemente al punto 13. Provvedere ad una sufficiente areazione.
• * 7 Manipolazione ed immagazzinamento
◦ Manipolazione:◦ Indicazioni per una manipolazione sicura:Accurata ventilazione/aspirazione nei luoghi di lavoro. Evitare la formazione di aerosol. Travaso e manipolazione del prodotto solo in sistemi chiusi o sotto aspirazione.
◦ Indicazioni per prevenire incendi ed esplosioni:Non sono richiesti provvedimenti particolari.
◦ Stoccaggio:◦ Requisiti dei magazzini e dei recipienti:Prevedere pavimenti resistenti alle soluzioni alcaline. Prevedere vasca per pavimento senza scarico. Materiale adatto per contenitori : bottiglie in vetro.
◦ Indicazioni sullo stoccaggio misto:Immagazzinare separatamente da acidi.
◦ Ulteriori indicazioni relative alle condizioni di immagazzinamento:Mantenere i recipienti ermeticamente chiusi. Conservare in luogo fresco.
• * 8 Protezione personale / controllo dell'esposizione
◦ Ulteriori indicazioni sulla struttura di impianti tecnici:Nessun dato ulteriore, vedere punto 7.
◦ Componenti i cui valori limite devono essere tenuti sotto controllonegli ambienti di lavoro:
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Ammoniaca soluzione da 30 a 25% TLV: Valore a breve termine: 27 mg/m3 Valore a lungo termine: 18 mg/m3
◦ Ulteriori indicazioni:Le liste valide alla data di compilazione sono state usate come base.
◦ Mezzi protettivi individuali:◦ Norme generali protettive e di igiene del lavoro:Tenere lontano da cibo, bevande e foraggi. Togliere immediatamente gli abiti contaminati. Lavarsi le mani prima dell'intervallo o a lavoro terminato. Evitare il contatto con gli occhi e la pelle.
◦ Maschera protettiva: Non necessario. ◦ Guanti protettivi: Guanti protettivi ◦ Materiale dei guanti Guanti in gomma ◦ Tempo di permeazione del materiale dei guantiRichiedere dal fornitore dei guanti il tempo di passaggio preciso il quale deve essere rispettato.
◦ Occhiali protettivi: Occhiali protettivi a tenuta ◦ Tuta protettiva: in caso di travaso di grosse quantità.
◦ Solubilità in/Miscibilità con◦ acqua: a 20 ° C 571 g/l ◦ solventi organici: Solubile in alcooli.
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◦ valori di pH: (10 g/l) a 20 ° C >12
• *10 Stabilità e reattività
◦ Decomposizione termica/ condizioni da evitare:Il prodotto non si decompone se utilizzato secondo le norme.
◦ Reazioni pericoloseForte reazione esotermica con acidi. Con iodio in soluzione dà luogo a precipitato NJ3 esplosivo allo stato secco.
◦ Prodotti di decomposizione pericolosi:Non sono noti prodotti di decomposizione più pericolosi del prodotto stesso.
• *11 Informazioni tossicologiche
◦ Tossicità acuta:Valori LD/LC50 rilevanti per la classificazione: Orale: LD50: 350 mg/kg (ratto) Per inalazione: LC50/4 h: 1,36 mg/l (ratto)
◦ Irritabilità primaria:◦ sulla pelle:Corrosivo sulla pelle e sulle mucose. Prodotto fortemente basico: irrita pelle e mucose per la sua azione sgrassante.
◦ sugli occhi:Fortemente corrosivo. Irritante per le sue proprietà basiche.
◦ Sensibilizzazione: Non si conoscono effetti sensibilizzanti. ◦ Ulteriori dati (relativi alla tossicità sperimentale):Non disponibili altri dati rilevanti.
◦ Ulteriori dati tossicologici:Se ingerito provoca forte corrosione della cavità orale e della faringe con rischio di perforazione dell'esofago e dello stomaco.
◦ Osservazioni:Effetti localizzati: può causare variazioni del pH con danni alla vita acquatica.
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◦ Ulteriori indicazioni:Pericolosità per le acque classe 2 (WGK tedeschi) (Classif. secondo le liste): pericoloso Non immettere nelle acque freatiche, nei corsi d'acqua o nelle fognature. Non immettere il prodotto non diluito o non neutralizzato nelle acque di scarico e nei canali di raccolta. Pericolo per le acque potabili anche in caso di perdite nel sottosuolo di piccole quantità di prodotto. Tossico per pesci e plancton.
• *13 Osservazioni sullo smaltimento
◦ Prodotto:◦ Consigli:Non smaltire il prodotto insieme ai rifiuti domestici Non immettere nelle fognature. Riciclare se possibile altrimenti rivolgersi ad azienda autorizzata per smaltimento rifiuti industriali.
◦ Imballaggi non puliti:◦ Consigli:Smaltimento in conformità con le disposizioni amministrative. Lavare con acqua da inviare a depurazione e smaltimento.
◦ Detergente consigliato:Acqua eventualmente con l'aggiunta di detersivi.
• *14 Informazioni sul trasporto
◦ Trasporto stradale/ferroviario ADR/RID (oltre confine):◦ Classe ADR/RID-GGVS/E: 8 Materie corrosive ◦ Numero Kemler: 80 ◦ Numero ONU: 2672 ◦ Gruppo di imballaggio: III ◦ Descrizione della merce: 2672 SOLUZIONE DI AMMONIACA
◦ Trasporto marittimo IMDG:◦ Classe IMDG: 8 ◦ Numero ONU: 2672 ◦ Label 8 ◦ Gruppo di imballaggio: III ◦ Numero EMS: 8-06 ◦ Denominazione tecnica esatta: AMMONIA SOLUTION
◦ Trasporto aereo ICAO-TI e IATA-DGR:
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◦ Classe ICAO/IATA: 8 ◦ Numero ONU/ID: 2672 ◦ Label 8 ◦ Gruppo di imballaggio: III ◦ Denominazione tecnica esatta: AMMONIA SOLUTION
• 15 Informazioni sulla normativa
◦ Classificazione secondo le direttive CE:Il prodotto è classificato e codificato conformemente alle direttive CE / norme sui prodotti pericolosi / dir. 67/548 25° adeguamento / dir.88/379 4° adeguamento
◦ Sigla ed etichettatura di pericolosità del prodotto:C Corrosivo N Pericoloso per l'ambiente
◦ Natura dei rischi specifici (frasi R):34 Provoca ustioni. 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici.
◦ Consigli di prudenza (frasi S):26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico. 36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia. 45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l'etichetta). 61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/ schede informative in materia di sicurezza.
◦ Disposizioni nazionali:◦ Classe di pericolosità per le acque:Pericolosità per le acque classe 2 (WGK2) (Classif. secondo le liste): pericoloso.
• 16 Altre informazioni
I dati sono riportati sulla base delle nostre conoscenze attuali, non rappresentano tuttavia alcuna garanzia delle caratteristiche del prodotto e non motivano alcun rapporto giuridico contrattuale.
◦ Scheda rilasciata da: Q.A / Normative ◦ Interlocutore: Telefono di emergenza: 0039 2 953251
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◦ Riferimenti bibliograficiECDIN (Environmental Chem. Data and Information Network) IUCLID (International Uniform Chemical Information Database) NIOSH - Registry of Toxic Effects of Chemical Substances Roth - Wassergefährdende Stoffe Verschueren - Handbook of Environmental Data on Organic Chemicals ChemDAT - Safety Data Sheets from E.Merck on CD-ROM Merian - Metals and their compounds in the environment
◦ * Dati modificati rispetto alla versione precedente
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P r e fe t t u r a d i T o r ino - P r o t e z io n e C iv i l e R e v . 0 / 2 P ia no d i E me r g e n z a E s t e r no s t a b i l i me n t o AL E N I A AE R M AC C H I – S . M a u r i z io C . s e
Prefettura di Torino
PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99)
ALLEGATO 4
Elenco recapiti telefonici e fax
NOTA: i recapiti telefonici indicati in grassetto sono da considerarsi recapiti di emergenza attivi h24 o nell’orario esplicitamente menzionato. Gli altri recapiti indicati sono invece da considerarsi numeri telefonici di supporto.
Prefettura di Torino - Protezione Civile Rev. 0/2Piano di Emergenza Esterno stabilimento Alenia Aermacchi - San Maurizio Canavese
EMERGENZA orario altri recapiti
GES ALENIA Aermacchi S.p.A.VVF, SMAU,
CAS, SAGGestore:Responsabile dell'Emergenza:
UTG PREFETTURA di TORINO REG, CM
VVF VIGILI del FUOCO -115 24hUTG, 112, 113,
118, GTTREG REGIONE PIEMONTE
Settore PROTEZIONE CIVILE
Settore GRANDI RISCHI AMBIENTALICM CITTA' METROPOLITANA di TORINO
Servizio PROTEZIONE CIVILEReperibilità (fuori orario ufficio)Servizio TUTELA E VALUTAZIONI AMBIENTALI
SMAU COMUNE di SAN MAURIZIO C.SESindaco:
Servizio Protezione Civile
Comando Polizia Municipale:ComandanteNumeri reperibilità
CCOCENTRO di COORDINAMENTO OPERATIVO
in fase di emergenza
FAXTELEFONO
cod.
Portineria presidiata h24
Telefona a:NOME
Prefettura di Torino - Protezione Civile Rev. 0/2Piano di Emergenza Esterno stabilimento Alenia Aermacchi - San Maurizio Canavese
EMERGENZA orario altri recapitiFAX
TELEFONOcod. Telefona a:NOME
CAS COMUNE di CASELLESindaco:
Reperibilità U.T.Comando Polizia Municipale:Comandante
Protezione CivileCentrale Operativa NET
ARP ARPADIPARTIMENTO DI TORINODirigente reperibile
ASL A.S.L. TO4
Segreteria SISP
Segreteria Servizi Veterinari Area ASegreteria Servizi Veterinari Area BSegreteria Servizi Veterinari Area C
118 SERVIZIO EMERGENZA SANITARIA -118 24h ARP, ASLGestione Centrale Operativa
Reperibile SIAN, SISP, SPRESAL, Servizi Veterinari Area A-B-C (Centralini Ciriè e Lanzo)
Prefettura di Torino - Protezione Civile Rev. 0/2Piano di Emergenza Esterno stabilimento Alenia Aermacchi - San Maurizio Canavese
EMERGENZA orario altri recapitiFAX
TELEFONOcod. Telefona a:NOME
Centrale operativaTenente Colonnello
117 GUARDIA di FINANZA -117 24hTenenza Lanzo TorineseLuogotenente
113 QUESTURA di TORINO -113 24h PSS, GTT
PSS POLIZIA STRADALEcentralinoreperibilità dirigente Comandante:
GTT G.T.T. S.p.A.Divisione Metro FerroDirettore di esercizio:
Sostituto direttore di esercizio:
Divisione TPLCentrale Operativa SIS:
SAG SAGAT ENAC, ENAVReperibilità h24
ENAC ENACENAV ENAV
Responsabile Piano EmergenzaVice Responsabile Piano Emergenza
Prefettura di Torino - Protezione Civile Rev. 0/2Piano di Emergenza Esterno stabilimento Alenia Aermacchi - San Maurizio Canavese
EMERGENZA orario altri recapitiFAX
TELEFONOcod. Telefona a:NOME
PrepostoSegreteria Direzione
ANS ANAS S.p.A.COMPARTIMENTO DI TORINOResp. Sicurezza:
Sala Operativa Comp. H24
Responsabile S.O.:
Centralino ANAS (nei giorni festivi ed orari notturni fornisce il nominativo e n° telefonico del funzionario reperibile)
ENL ENEL Distribuzione S.p.A.ESERCIZIO DI TORINO:centro operativo (24h)numero emergenza dedicato ai Comuni
P r e fe t t u r a d i T o r ino - P r o t e z io n e C iv i l e P i a n o d i E me r g e n z a E s t e r no s t a b i l i m e n t o A le n i a A e r o na u t i c a – S . M a u r i z i o C . s e
Prefettura di Torino
PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99)
ALLEGATO 5
Moduli per la comunicazione in emergenza Moduli per la comunicazione di fine emergenza
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Prefettura di Torino
PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D.Lgs. 334/99)
ALLEGATO 6
Schemi a blocchi procedure di allertamento e intervento
Attenzione
Codice Arancione Codice Rosso
PROCEDURA INFORMATIVAAzienda Alenia AeronauticaComune SAN MAURIZIO CANAVESE
Aggiornamento marzo 2009
ATTENZIONE
(Codice Giallo)
PREFETTURA DI TORINOPROTEZIONE CIVILE
LEGENDA
Allertamento telefonico
ATTUA PIANO Azione da svolgere
PREFETTURA
PROVINCIA
SINDACOMEDIA
COMUNE DI S.MAURIZIO C.SE
GESTORE
ATTUA PIANO INTERNO DI MESSA IN SICUREZZA
DELL’IMPIANTO
POLIZIA MUNICIPALE
COMUNE DI CASELLE T.SE
POLIZIA MUNICIPALE
GARANTISCE IL NECESSARIO LIVELLO INFORMATIVO ALLA
POPOLAZIONE INTERESSATA
PREVIENE E CONTROLLA L’AFFLUSSO DI PUBBLICO SUL LUOGO DELL’EVENTO
GARANTISCE IL NECESSARIO LIVELLO INFORMATIVO ALLA
POPOLAZIONE INTERESSATA
PREVIENE E CONTROLLA
L’AFFLUSSO DI PUBBLICO SUL LUOGO
DELL’EVENTO
COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO
115
INVIA SE RICHIESTO UNITA’ DI SOCCORSO
PROCEDURA DI ALLERTAMENTO E D’INTERVENTOAzienda Alenia AeronauticaComune SAN MAURIZIO CANAVESE
Aggiornamento Marzo 2009
CODICE ARANCIONE
PREFETTURA DI TORINOPROTEZIONE CIVILE
LEGENDA
Allertamento telefonico
ATTUA PIANO Azione da svolgere
PREFETTURA
PROVINCIA
SINDACOMEDIA
QUESTURA / POLIZIA STRADALE
113
INVIA PATTUGLIE SE RICHIESTO
CARABINIERI112
INVIA PATTUGLIE
UN RESPONSABILE SI RECA AL CCO
COORDINAMENTO CON POLIZIE MUNICIPALI
PREFETTURA
TIENE CONTATTO CON IL DIRETTORE
DELL’INTERVENTO O SUO DELEGATO PRESSO IL CCO E COORDINA I
SERVIZI DI EMERGENZA
PROVINCIA
REGIONE
COMUNE SAN MAURIZIO C.SE
ATTIVA IL CENTRO DI COORDINAMENTO
OPERATIVO (C.C.O.)
IL SINDACO SI RECA AL CCO E RIMANE A DISPOSIZIONE DEL
COORDINATORE DELLE OPERAZIONI DI
SOCCORSO
POLIZIA MUNICIPALE
VOLONTARIATO
GESTORE
ATTUA PIANO INTERNO DI MESSA IN SICUREZZA
DELL’IMPIANTO
RIMANE IN CONTATTO CON IL CCO E FORNISCE
INFORMAZIONI SULL’EVOLVERSI DELLA
SITUAZIONE
INFORMA
INFORMA LA POPOLAZIONE
COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO
115
INVIA UNITA’ DI SOCCORSO
IL COMANDANTE O SUO DELEGATO SI RECA AL CCO ED ASSUME DIREZIONE
TECNICO-OPERATIVA DELL’INTERVENTO
SERVIZI TECNICI COMUNALI
COMUNE DI CASELLE T.SE
ARPADIPARTIMENTO
TORINOSERVIZIO
EMERGENZASANITARIA
118
INVIA AL CCO UN’UNITA’ DI PRONTO INTERVENTO
SANITARIO ASL TO4
INFORMA
INVIA PATTUGLIE
POLIZIA MUNICIPALE
INFORMA LA POPOLAZIONE
SAGAT
VOLONTARIATO
GTT Tpl
PREDISPONE PERCORSI ALTERNATIVI PER LE LINEE
INTERESSATE
GUARDIA DI FINANZA117
INVIA PATTUGLIE
GTT METRO FERRO
IN ORARIO DIURNO SI PREDISPONE AL BLOCCO DELLA
FERROVIA NEI DUE SENSI
DISPONE LE AZIONI NECESSARIE PER LA
SICUREZZA AEROPORTUALE
ALLERTA I SOGGETTI COINVOLTI IN AREA
AEROPORTUALE
POLARIA
INVIA PATTUGLIA PER POSTO DI BLOCCO
RICHIESTO
PROCEDURA DI ALLERTAMENTO E D’INTERVENTOAziende Alenia AeronauticaComune SAN MAURIZIO CANAVESE
Aggiornamento marzo 2009
CODICE ROSSO
PREFETTURA DI TORINOPROTEZIONE CIVILE
LEGENDA
Allertamento telefonico
ATTUA PIANO Azione da svolgere
PREFETTURA
PROVINCIA
SINDACOMEDIA
QUESTURA / POLIZIA STRADALE
113
CARABINIERI112
INVIA PATTUGLIE
UN RESPONSABILE SI RECA AL CCO
COORDINAMENTO CON POLIZIE MUNICIPALI
PREFETTURA
IL PREFETTO SI RECA AL CCO E COORDINA
L’EMERGENZA PROVINCIA
REGIONE
COMUNE SAN MAURIZIO C.SE
ATTIVA IL CENTRO DI COORDINAMENTO
OPERATIVO (C.C.O.)
IL SINDACO SI RECA AL CCO E RIMANE A DISPOSIZIONE DEL
COORDINATORE DELLE OPERAZIONI DI
SOCCORSO
POLIZIA MUNICIPALE
VOLONTARIATO
GESTORE
ATTUA PIANO INTERNO DI MESSA IN SICUREZZA
DELL’IMPIANTO
RIMANE IN CONTATTO CON IL CCO E FORNISCE
INFORMAZIONI SULL’EVOLVERSI DELLA
SITUAZIONE
INFORMA
INFORMA LA POPOLAZIONE
COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO
115
INVIA UNITA’ DI SOCCORSO
IL COMANDANTE O SUO DELEGATO SI RECA AL CCO ED ASSUME DIREZIONE
TECNICO-OPERATIVA DELL’INTERVENTO
SERVIZI TECNICI COMUNALI
COMUNE DI CASELLE T.SE
ARPADIPARTIMENTO
TORINO
SERVIZIOEMERGENZASANITARIA
118
INVIA AL CCO UN’ UNITA’ DI PRONTO INTERVENTO
SANITARIO
ASL TO4
INFORMA
UN RESPONSABILE SI RECA AL CCO
INFORMA GLI ORGANI DI STAMPA E
COMUNICAZIONE
UN RESPONSABILE SI RECA AL CCO
ATTIVA UNITA’ DI MONITORAGGIO
CHIEDE OVE OPPORTUNO SUPPORTO DELLE
COMPETENTI STRUTTURE INTERNE
INFORMA STRUTTURE INTERNE COMPETENTI
ALLERTA PRESIDIO OSPEDALIERO
POLIZIA MUNICIPALE INFORMA LA POPOLAZIONE
INVIA PATTUGLIE
COLLABORA CON ARPA PER INDIVIDUARE MISURE
INTERDITTIVE E DI SICUREZZA
INVIA PATTUGLIE
SAGAT
VOLONTARIATO
GTT Tpl
PREDISPONE PERCORSI ALTERNATIVI PER LE LINEE
INTERESSATE
GUARDIA DI FINANZA117
GTT METRO FERRO
POLARIA
IN ORARIO DIURNO DISPONE IL BLOCCO DELLA FERROVIA NEI
DUE SENSI
DISPONE LE NECESSARIE MISURE PER LA SICUREZZA
DELL’AEROPORTO
ALLERTA I SOGGETTI COINVOLTI IN AREA
AEROPORTUALE
INVIA PATTUGLIE PER BLOCCO STRADALE
RICHIESTO
P r e fe t t u r a d i T o r ino - P r o t e z io n e C iv i l e P i a n o E me r g e n z a E s t e r no s t a b i l i m e n t o A le n ia A e r o n a u t i c a – S a n M a u r i z io C . s e
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PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99)
ALLEGATO 7
Piani di Funzione dei singoli soggetti
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Assegnazione delle funzioni operative e di supporto DIREZIONE INTERVENTO ENTE
RESPONSABILE RESPONSABILE
DELLA FUNZIONE1 DATI DA MANTENERE
AGGIORNATI Intervento sul luogo
dell'incidente Vigili del Fuoco
-
FUNZIONE DI SUPPORTO ENTE
RESPONSABILE RESPONSABILE
DELLA FUNZIONE1 DATI DA MANTENERE
AGGIORNATI
Sanitaria 118
ASL TO4 -
Informazione e stampa
Prefettura di Torino
Comune S.Maurizio C.se
-
Trasporto e viabilità
Questura/Polstrada Carabinieri
Polizie Municipali:
San Maurizio C.se
Caselle T.se
-
Viabilità dell'area di
interesse per la pianificazione dell'intervento
Assistenza popolazione
Comune S.Maurizio
C.se
Comune Caselle T.se
Elementi territoriali vulnerabili, residenti e
attività produttive e agricole a rischio.
Luogo di ricovero di cui alla Sezione 3 par.3.4.
Coordinamento CCO
Prefettura Torino
Allegato 4 e Allegato 7 con i dati trasmessi a cura
dei singoli Soggetti Comune S.Maurizio
C.se
Modalità di funzionamento del CCO
Protezione dell'ambiente ARPA Piemonte -
Tutte
Tutti
Responsabile individuato
Nome del responsabile della funzione in caso di
variazioni
Recapiti telefonici in emergenza
1Designato dall'ente competente e riportato nel Piano di Funzione