- 1 - Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015 Il DIRIGENTE SCOLASTICO Claudia Scipioni ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE n. 4 “Collodi - Marini”- Avezzano (AQ) Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli adulti Via Fucino n. 3 67051 AVEZZANO (AQ) – Tel. e Fax 0863/413764 Cod: Mecc. AQIC84843008– C.F. 90041410664 mail: [email protected] pec: [email protected]www.istitutocomprensivocollodimarini.it
59
Embed
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/2015 · di un progetto di vita - Favorire l ... nell’esperienza pilota “Smart Future”, un progetto internazionale creato e ... Percorsi
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
- 1 -
Piano dell’Offerta Formativa
a.s. 2014/2015
Il DIRIGENTE SCOLASTICO
Claudia Scipioni
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE n. 4 “Collodi - Marini”- Avezzano (AQ)
Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli adulti
Autovalutazione e valutazione dell’Istituto _______ pag.42
Il Centro Territoriale Permanente _______ pag.43
- 3 -
ISTITUTO COMPRENSIVO “COLLODI – MARINI”
Scuola dell’infanzia di Paterno, Via Fracassi
Istituto “L.Marini”, Via Bolzano – Avezzano
Scuola dell’Infanzia di Caruscino, Via Colantonio
Istituto “A.Gandin”, Via Fucino - Avezzano
Scuola Primaria di S.Pelino, Via Iacovitti
- 4 -
PREMESSA
Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) “è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa
ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia” (DPR 275/99, Art.3, c.1)
Esso è coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del
contesto culturale, sociale ed economico del territorio. E' elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli
indirizzi e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto.
L’istituto Comprensivo “Collodi-Marini” attua l’autonomia scolastica (conferita a tutti gli Istituti Scolastici
dal DPR 275/99) in termini educativi, culturali ed organizzativi per costruire una scuola:
EFFICACE che raggiunga gli obiettivi prefissati, didattici ed organizzativi
EFFICIENTE che utilizzi le risorse nel modo migliore
EDUCATIVA che consideri la persona nella sua interezza
EQUA che offra uguali opportunità a tutti
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
L'Istituto Comprensivo “Collodi – Marini”” nasce nell'anno scolastico 2012/2013, in attuazione della
Delibera della Giunta Regionale n. 954 del 29.12.2011 “Piano regionale della rete scolastica (DC n.97/3 del
15.11.2011) – anno scolastico 2012-2013” e dalla Determina n. 8 del 20 gennaio 2012, che, all’art. 7, recita:
Modifiche della rete scolastica territoriale.
A seguito di una riorganizzazione interna, l’Istituto risulta oggi composto dalle Scuole dell’Infanzia di
Paterno, Caruscino e “C.Collodi” di Avezzano; dalle Scuole Primarie di San Pelino, “A.Gandin” e
“C.Collodi” di Avezzano; dalla Scuola Secondaria di Primo Grado “L.Marini” di Avezzano.
L’Istituto è inoltre sede del Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti.
L’Istituto Comprensivo è dotato di due laboratori informatici attrezzati e di lavagne interattive e
multimediali.
DIRIGENTE SCOLASTICO: Claudia Scipioni
AREA AMMINISTRATIVA:
1 D.S.G.A.
6 Assistenti Amministrativi
21 Collaboratori Scolastici
8 L.S.U.
AREA DIDATTICA:
3 SCUOLE DELL’INFANZIA: 22 docenti
3 SCUOLE PRIMARIE: 59 docenti
1 SCUOLA SEC. DI 1° GRADO: 31 docenti
C.T.P.: 8 docenti
1 Docente fuori ruolo
L’Ufficio di segreteria è aperto al pubblico tutti i giorni dalle ore 11:30 alle ore 13:30.
Il pomeriggio dalle 15,30 alle 16,30, dal lunedì al venerdì.
Nei periodo di interruzione delle attività didattiche solo orario antimeridiano.
- 5 -
Educazione alla cittadinanza attiva intesa come
M I S S I O N
Per la realizzazione della MISSION l’Istituto predispone progetti educativi integrati e percorsi
interdisciplinari volti anche a promuovere la cittadinanza attiva.
LEGALITA’ SOLIDARIETA’ SOCIALITA’
- Conoscere la funzione delle regole e della legge nei diversi ambienti di vita, - Approfondire i concetti di diritto/dovere, libertà,
responsabilità identità, pace.
- Accettare, rispettare, aiutare gli altri “i diversi da sé”, - Incrementare la capacità di fare scelte autonome come contributo alla costruzione di una nuova società più globalizzata e multiculturale.
-Mettere in atto comportamenti di autonomia autocontrollo e fiducia in sé, - Realizzare attività di gruppo, - Interagire utilizzando buone maniere, - Accettare compiti e incarichi per lavorare insieme verso un obiettivo
comune.
“Educare ai valori della responsabilità e del rispetto di sé, ai
valori della legalità, della tolleranza e della solidarietà, in una
continua interazione con le famiglie”.
- 6 -
PRINCIPI GUIDA
Uguaglianza delle opportunità Cooperazione e condivisione
- Contribuire alla costruzione di un'idea di scuola
come luogo di incontro, di scambio, di inclusione
sociale e promozione culturale.
- Differenziare la proposta formativa
adeguandola agli stili cognitivi di ciascuno
- Rispettare e valorizzare le varie culture
- Rifiutare ogni forma di discriminazione
- Proporre la scuola come luogo di incontro fondamentale
per creare un senso di appartenenza alla comunità/territorio
- Collaborare con le famiglie
- Collaborare con strutture educative e culturali del territorio
Promozione del successo formativo Promozione dei processi innovativi
- Adeguare la proposta formativa alle esigenze di
una cultura integrata nazionale/internazionale/
locale che rinvia a saperi, conoscenze,
competenze da promuovere per tutti gli utenti del
servizio scolastico
- Valorizzare le potenzialità di ogni alunno e
favorire la traduzione di esse in concrete
competenze, rimuovendo gli ostacoli concreti o
emotivi che impediscono l'avvio l'impostazione
di un progetto di vita
- Favorire l'instaurarsi di un ambiente di
apprendimento in grado di ascoltare e
accompagnare l'alunno in un percorso educativo
che lo veda protagonista.
- Promuovere una cultura organizzativa dell’apprendimento
costante e funzionale all'efficacia dei risultati, attraverso la
valorizzazione delle esperienze, idee, espresse da docenti e
non, al fine di incentivare ambiti d'apprendimento orientati
allo scambio, alla collaborazione, all'interazione
professionale.
- Promuovere iniziative di sperimentazione – relative
all'area organizzativa, didattica e di ricerca - indirizzate al
miglioramento dell’esperienza formativa degli allievi e dei
docenti.
Integrazione scuola – famiglia - territorio
Ricerca di modalità di cooperazione in rapporto ai bisogni emergenti e alle risorse disponibili.
Imparzialità e regolarità
Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale.
La scuola garantisce l'imparzialità:
nella formazione delle classi e delle sezioni;
nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori;
nell’ assegnazione degli insegnanti;
nella formulazione degli orari dei docenti.
- 7 -
FATTORI DI QUALITA’ Noi riteniamo che siano indicatori di un buon modo di fare scuola:
la condivisione delle scelte educative, anche da parte dei genitori;
la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo, ausiliario) nella gestione dei
problemi organizzativi;
il lavoro collegiale degli insegnanti;
l’attenzione al tema della continuità;
l’attivazione di percorsi interculturali;
l’attenzione alla diversità;
il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che garantisca l’unitarietà
dell’insegnamento;
la flessibilità organizzativa;
il rapporto costante fra insegnanti e famiglie;
la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, alla innovazione didattica e all’aggiornamento
professionale.
SCUOLA DIGITALE
L’Istituto Comprensivo “Collodi Marini” è una delle 25 scuole coinvolte a livello nazionale
nell’esperienza pilota “Smart Future”, un progetto internazionale creato e finanziato dalla Samsung per
promuovere la digitalizzazione dell’istruzione e la formazione degli insegnanti.
Il progetto di durata triennale, è rivolto agli alunni dai 6 ai 13 anni; l’attività interessa il plesso “ A.
Gandin” via Fucino della Scuola Primaria.
Le classi, scelte da un comitato di esperti, lavoreranno per tre anni con una dotazione completa di tablet,
uno per ciascun alunno e per gli insegnanti, una e-board, stampanti e software di ultima generazione in
grado di poter caricare i contenuti digitali delle lezioni e consentire l’interazione con tutti i dispositivi.
La collaborazione dell’Istituto Comprensivo “Collodi Marini” con Samsung, Università di Milano e
Università di Foggia si pone l’obiettivo di studiare nuove metodologie didattiche attraverso l’uso della
tecnologia al fine di migliorare l’apprendimento ed accrescere la partecipazione degli alunni alle lezioni.
Inoltre la fornitura di strumenti tecnologici d’avanguardia è accompagnata dalla formazione in servizio
dei docenti.
ERASMUS PLUS
Il nostro Istituto fa parte della rete regionale “Erasmus Plus” per diffondere e promuovere i progetti
europei in lingua straniera.
LA BUONA SCUOLA
Il nostro Istituto è stato individuato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la diffusione del documento
“La Buona Scuola”.
“FARORIENTAMENTO”
La nostra scuola favorisce la conoscenza di percorsi di istruzione secondaria superiore, in particolare
dell’istruzione tecnica in collaborazione con l’I.T.S.” Efficienza energetica” L’Aquila.
- 8 -
SCUOLA IN MARCIA
Ogni anno, la nostra scuola inaugura l’anno scolastico, organizzando una passeggiata domenicale sul Monte
Salviano con la partecipazione degli alunni e le loro famiglie.
SPORT IN CLASSE
Percorsi di alfabetizzazione motoria per tutte le classi della scuola primaria promossi dal MIUR
USR Abruzzo Coni Comitato Regione Abruzzo.
A SCUOLA CON LA RACCHETTA progetto elaborato dalla Federazione Italiana Tennis, destinato
agli alunni della scuola primaria di S. Pelino e agli alunni delle classi prime della scuola secondaria
di primo grado “L.Marini”.
PARALYMPIC SCHOOL attività motoria ed iniziative sportive condivise per favorire l’inclusione sociale
e l’integrazione degli alunni delle scuole primarie dell’Istituto , sulla base delle indicazioni contenute nella
DGR Abruzzo n. 920/2013 e in collaborazione con il Comitato regionale CIP Abruzzo.
INDIRIZZI GENERALI DI GESTIONE I fondi che il Ministero dell’Istruzione assegna all'Istituzione scolastica vengono utilizzati:
per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di spesa
allegati ai progetti stessi;
per garantire il normale funzionamento amministrativo generale;
per garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell’Istituto.
I fondi vengono distribuiti fra le scuole dell’Istituto con criteri proporzionali che tengono conto sia del
numero delle classi, sia del numero degli alunni, avendo riguardo alla presenza di alunni stranieri e di alunni
con handicap e salvaguardando comunque la necessità di assegnare alle scuole di piccole dimensioni fondi
sufficienti per il funzionamento ordinario.
L'istituzione scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti a:
Enti Locali , allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole e di avere contributi per progetti
di interesse sociale.
Soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a collaborare con la
scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti.
Ulteriori risorse possono essere reperite mediante la stipula di appositi accordi e/o convenzioni con soggetti
pubblici e privati.
CRITERI PER L’UTILIZZO DELLE RISORSE FINANZIARIE
Il Consiglio di Istituto, sulla base degli elementi assunti in sede di valutazione del P.O.F. da parte degli
Organi Collegiali, formula gli indirizzi per l’elaborazione del P.O.F. del successivo anno scolastico.
Rispetto alle scelte educative si individuano le seguenti priorità:
La dotazione finanziaria di cui l’Istituto dispone viene impegnata per l’attuazione dei progetti
contenuti nel P.O.F., da realizzarsi in orario extracurriculare. In particolare le somme utilizzate sono
- 9 -
ripartite stabilendo una quota oraria in base ai progetti presentati; successivamente, tenuto conto
delle disponibilità economiche, potranno essere assegnate risorse aggiuntive a seconda della qualità
del progetto;
È data priorità, nel caso di fondi insufficienti per la realizzazione di tutti i progetti prodotti, o
nell’eventualità di dover sceglierne solo alcuni, ai progetti che rispondono ai criteri didattici stabiliti
dal Collegio dei Docenti, che danno priorità:
a. alle iniziative per l’intercultura e la prevenzione del disagio, della dispersione scolastica,
dell’integrazione delle diversità;
b. al potenziamento delle attività motorie e delle competenze ludico-sportive degli alunni;
c. alle attività artistico- espressive;
d. alla cultura scientifico-tecnologica;
e. alla promozione alla lettura;
f. all’educazione alla salute.
Saranno finanziati inoltre progetti finalizzati all’innovazione didattica mediante supporti informatici e
telematici.
LETTURA DEL TERRITORIO
Avezzano è il comune più grande della Marsica. Il centro è a carattere industriale, agricolo e commerciale.
La struttura urbanistica di Avezzano è relativamente recente essendo stata interamente ricostruita dopo il
sisma del 13 gennaio 1915.
Il contesto socio-economico è eterogeneo: professionisti, commercianti, impiegati, agricoltori, artigiani,
operatori impegnati nel terziario, ma anche lavoratori precari, sottoccupati e disoccupati.
Anche l’ambiente familiare e sociale è eterogeneo dal punto di vista degli stimoli e delle aspettative.
I gruppi sociali, non perfettamente saldati tra di loro, non presentano un riferimento unitario a quegli aspetti
della tradizione che costituiscono la matrice culturale delle nostre popolazioni.
ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO
Società sportive, Cooperativa teatrale “Lanciavicchio”, Associazione Teatro dei Colori Onlus, Associazione
culturale Classe Mista, Archeoclub, Protezione civile, AIRC,CIF, Rindertimi, Africa Mission, Associazione
Orario funzionamento: dal lunedì al sabato: 8.15 – 13.15
Tel. 0863/20839
Centro Territoriale Permanente Via Fucino, 3 presso scuola primaria A. Gandin
via Bolzano, presso Scuola sec. I grado L. Marini
N° 8 Insegnanti
Tel e fax : 0863/413764
Referente: Wanda Mansueto
- 11 -
ALUNNI ISCRITTI
MONTE ORE DELLE DISCIPLINE
Le Indicazioni nazionali definiscono i campi di esperienza e gli obiettivi apprendimento per le
diverse classi, ma lasciano ampio margine alla costruzione dei concreti percorsi formativi.
Lo stesso Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99) consente, peraltro, alle
Istituzioni scolastiche di definire i curricoli e le quote orarie riservate alle diverse discipline in
modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni.
In considerazione dell’esperienza fino qui maturata, il monte ore settimanale delle attività di
insegnamento è così articolato:
Primaria: classi a tempo normale
I
I biennio II
biennio
IV e V II
III
Area
Linguistico-
artistico-
espressiva
Lingua italiana 7 7 6 6
Curricolo di Scuola (intensificazione)
Lingua italiana)
1 1 1 1
Lingue comunitarie (inglese) 1 2 3 3
Musica 1 1 1 1
Arte e immagine 2 1 1 1
Corpo movimento sport 1 1 1 1
Area Storico-
geografica
Storia/ Geografia / Citt. e
Costituzione 2 2 3 3
Curricolo di Scuola (intensificazione)
Storia/Geogr )
1 1 1 1
Area
Matematico-
scientifico-
tecnologica
Matematica 6 6 5 5
Curricolo di Scuola(intensificazione)
(Matematica)
1 1 1 1
Scienze 1 1 1 1
Tecnologia 1 1 1 1
Religione Cattolica 2 2 2 2
TOTALE ore 27
27
27
27
Scuola
dell’Infanzia
223
Scuola
Primaria
501
Scuola
Secondaria di
1° Grado
196
TOTALE
ALUNNI
920
Alunni stranieri
51
90
22
163
Alunni rom
9
15
8
32
Alunni diversamente abili
4
34
26
64
Alunni non avvalentesi della
religione cattolica
23
58
16
97
Alunni in età inferiore a 6 anni
(L.53/ 28-3-03)
1
4
4
9
- 12 -
Primaria: classi a tempo pieno
I biennio II
biennio
IV e V
IV
I II III
Area
Linguistico-
artistico-
espressiva
Lingua italiana 9 9 9 9
Curricolo di Scuola (intensificazione
Lingua.italiana) 1 1 1 1
Lingue comunitarie (inglese) 1 2 3 3
Musica 1 1 1 1
Arte e immagine 1 1 1 1
Corpo movimento sport 1 1 1 1
Area Storico-
geografica
Storia/ Geografia / Cittadinanza e
Costituzione
5 5 4 4
Curricolo di Scuola (intensificazione
Storia/Geografia ) 1 1 1 1
Area
Matematico-
scientifico-
tecnologica
Matematica 8 7 7 7
Curricolo di Scuola (intensificazione
Matematica) 1 1 1 1
Scienze 2 2 2 2
Curricolo di Scuola (intensificazione Scienze ) 1 1 1 1
Tecnologia 1 1 1 1
Religione Cattolica/Attività alternative 2 2 2 2
Mensa 5 5 5 5
TOTALE ore 40 40 40 40
Scuola Secondaria di primo Grado
I classe II classe III classe
Italiano 9 + 1 9 + 1 9 + 1
Scienze matematiche 6 6 6
Inglese 3 3 3
Spagnolo 2 2 -
Francese 2 2 2
Musica 2 2 2
Arte e immagine 2 2 2
Scienze motorie 2 2 2
Tecnologia 2 2 2
Religione 1 1 1
TOTALE ore 30 30 30
- 13 -
Scuola dell’Infanzia
40 ore settimanali dal lunedì al venerdì
Scuola Primaria:
Tempo normale 27 ore
Tempo pieno 40 ore settimanali comprensive del tempo mensa
Scuola secondaria di 1° grado
Tempo normale
30 ore settimanali dal lunedì al sabato
ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola
dell’infanzia alla scuola secondaria, nel quale s’intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli
relazionali. L’unitarietà del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi che
prevedono un progressivo passaggio dall’imparare facendo, alla capacità sempre maggiore di riflettere e
formalizzare l’esperienza, attraverso l’utilizzo consapevole degli strumenti culturali di cui di cui si è a
disposizione, come chiavi di lettura della realtà.
L’elaborazione del presente curricolo verticale, è quindi mosso dalla volontà di delineare, dalla scuola
dell’infanzia alla secondaria di primo grado, un processo unitario, graduale e coerente, continuo e
progressivo, verticale ed orizzontale, attraverso il quale garantire agli alunni l’acquisizione di formazione e
competenze adeguate. Il percorso curricolare dovrà muovere, in ogni caso, dai soggetti dell’apprendimento,
con particolare ascolto ai loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, affettività, fasi di sviluppo, conoscenza
delle esperienze formative precedenti e fa riferimento al tessuto sociale, culturale ed economico della realtà
territoriale.
In questa ottica, il curricolo verticale per competenze si avvale di una didattica interattiva e dialogata
all’interno della classe, che non si limita alla lezione espositiva, ma sperimenta un metodo di lavoro basato
sui processi da attivare, su capacità metacognitive, sul clima favorevole per una partecipazione emotiva
attraverso situazioni di sfida, dalle quali derivano curiosità, domande, problemi da affrontare.
Il curricolo verticale, dunque, traccia un percorso formativo unitario, graduale e coerente, una progressione
corretta, efficace e realistica degli obiettivi, strutturati secondo un ordine psicologico- evolutivo e rapportati
alle reali esigenze degli alunni contribuendo a:
1) costruire una positiva comunicazione tra i diversi ordini di Scuola
2) consentire un clima di benessere psico-fisico che è alla base di ogni condizione di apprendimento;
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
- 14 -
3) permettere di lavorare in team per dare una maggiore incisività agli interventi didattici formulati;
4) realizzare in modo ancora più consapevole la continuità tra i diversi ordini di scuola;
5) creare lo spazio per un’autoformazione e un autoaggiornamento ai fini del miglioramento della didattica;
6) favorire un confronto aperto e alla pari, tra colleghi.
FINALITA’
Le finalità della scuola devono partire dallo sviluppo integrale della persona allo scopo di dare agli alunni
strumenti e opportunità per:
1. Imparare a conoscere
2. Imparare a fare
3. Imparare a essere
4. Imparare a vivere con gli altri
5. Imparare ad imparare, in vista di un orientamento permanente
Si tratta, dunque, di programmare come sia possibile sviluppare funzioni mentali e comportamenti,
in rapporto alle fasi di sviluppo, alle età specifiche, al territorio ed alle sue componenti culturali,
alle sue problematiche, alle sue aspettative, utilizzando contenuti ed ottenendo prodotti verificabili.
MODALITA’ ORGANIZZATIVE
APPROCCIO PER COMPETENZE APPROCCIO PER OBIETTIVI
centratura sulle situazioni/compiti in forma di
problemi complessi che l’alunno deve essere in
grado di affrontare
centratura sui contenuti disciplinari che
l’alunno deve fare propri
contestualizzazione/
senso degli apprendimenti
Decontestualizzazione /
contenuto insegnato per se stesso
centratura sulle azioni del discente centratura sulle azioni dell’insegnante
profilo in uscita: classi di situazioni da trattare
con competenza a conclusione del percorso
formativo
profilo in uscita : contenuti disciplinari da
riprodurre
valutazione: delle potenzialità d’impiego degli
apprendimenti disciplinari
valutazione: del grado di acquisizione dei
contenuti
- 15 -
- 16 -
1. LAVORARE CON E PER GLI ALTRI
Termine Scuola dell’Infanzia
Termine classe terza Scuola Primaria
Termine classe quinta Scuola Primaria
Termine classe terza Scuola Secondaria di I grado
Organizza una semplice attività ludica a piccolissimi gruppi.
Organizza un'attività ludica a piccoli gruppi, definisce le fasi d’esecuzione e gli incarichi.
Progetta, sulle indicazioni di una traccia data, un lavoro/attività: ne definisce le fasi d’esecuzione, tempi ed incarichi.
Progetta autonomamente un lavoro individuandone fasi, incarichi, tempi.
Avanza proposte per la scelta e la realizzazione dell'attività ludica comune.
Avanza proposte per la scelta e la realizzazione di una attività ludica o non.
Avanza proposte per la realizzazione di un progetto.
Avanza proposte per l’attuazione di un progetto mettendo in atto strategie per il superamento di difficoltà.
Mostra senso di responsabilità nei confronti di se stesso, portando a termine un'attività iniziata e/o un impegno preso.
Mostra senso di responsabilità nei confronti di se stesso, portando a termine un'attività iniziata e/o un impegno preso o un lavoro iniziato.
Evidenzia senso di responsabilità nei confronti di se stesso, portando a termine un lavoro iniziato o un impegno preso.
Evidenzia senso di responsabilità e capacità di gestione di un lavoro di gruppo.
Rispetta i tempi d'esecuzione di semplici e facili compiti.
Rispetta i tempi d'esecuzione di semplici compiti.
Rispetta i tempi d'esecuzione di un lavoro/attività.
Rispetta scrupolosamente i tempi di esecuzione di un lavo- ro/progetto.
Esprime su domande – stimolo, semplici valutazioni sui risultati di un lavoro
comune.
Esprime su domande – stimolo, semplici valutazioni sui risultati di un lavoro
comune.
Esprime valutazioni sui risultati e sui processi di un lavoro comune.
Valuta i risultati e suggerisce modifiche ai processi di un lavoro
comune.
Rispetta alcune regole di convivenza civile.
Conosce e rispetta le principali regole di convivenza civile.
Conosce, comprende e rispetta le regole della convivenza civile.
Interiorizza e trasmette regole di convivenza civile.
Ha fiducia in sé. Ha fiducia in sé. Ha fiducia in sé. Ha fiducia in sé.
Accetta l'aiuto degli altri e offre il proprio.
Accetta l'aiuto degli altri e offre il proprio.
Accetta l'aiuto degli altri e offre il proprio.
Accetta l’aiuto degli altri e offre il proprio.
Riconosce ed assume ruoli di- versi nell’attività di gruppo.
Riconosce ed assume ruoli diversi nell’attività di gruppo.
Riconosce ed assume ruoli diversi nell’attività di gruppo.
Riconosce ed assume ruoli diversi nell’attività di gruppo.
Rispetta gli altri e la diversità di ciascuno.
Rispetta gli altri favorendo l’integrazione di ciascuno nel gruppo al fine di realizzare il bene comune.
Rispetta gli altri favorendo l’integrazione di ciascuno nel gruppo al fine di realizzare il bene comune.
Rispetta gli altri favorendo l’integrazione di ciascuno nel gruppo al fine di realizzare il bene comune.
- 17 -
2. COMPRENDERE E UTILIZZARE I LINGUAGGI VERBALI E NON VERBALI Termine Scuola dell’Infanzia
Termine classe terza ScuolaPrimaria
Termine classe quinta Scuola Primaria
Termine classe terza Scuola Secondaria di I grado
Individua nelle immagini i colori primari e secondari.
Individua nei dipinti i diversi colori usati.
Individua nei dipinti i colori dominanti e li mette in relazione allo stato d'animo.
Individua nelle opere d’arte materiali e tecniche usate e li mette in relazione allo stato d’animo.
Riconosce e utilizza materiali diversi per realizzare prodotti.
Riconosce e utilizza materiali di- versi per realizzare prodotti.
Intuisce ed utilizza, su guida dell'insegnante, nei testi espressivo-estetico-letterari eventuali tecniche espressive.
Comprende ed utilizza, autonomamente, nei testi espressivo-estetico- letterari le tecniche espressive.
Intuisce il significato di un messaggio musicale, di una breve e semplice poesia.
Intuisce il significato di un messaggio musicale, di un oggetto in un contesto, vicino e non, alla sua esperienza.
Intuisce il significato e la funzione di un messaggio musicale, di un dipinto, di un oggetto in un contesto storico-culturale.
Comprende opere musicali ed artisti- che, ricerca informazioni, significati e funzioni anche in relazione al contesto storico-culturale.
Si identifica in un personaggio nel drammatizzare una storiella o un cartone animato.
Si identifica in diversi personaggi nel drammatizzare un semplice racconto o una esperienza.
Si cala nel personaggio da interpretare in una drammatizzazione e/o rappresentazione teatrale.
Si identifica nel personaggio da interpretare in una drammatizzazione e/o rappresentazione teatrale.
Inventa semplici e brevi storielle con i burattini.
Produce a livello di gioco semplicissime strofe a rime
baciate.
Inventa semplici e brevi poesie, fiabe, racconti.
Inventa poesie, storie, racconti.
Riconosce e riproduce suoni e rumori nell'ambiente
naturale.
Riconosce, riproduce e scrive suoni onomatopeici.
Riproduce semplici canti o filastrocche
accompagnandosi col suono di strumenti poveri.
Partecipa in modo attivo alla realizzazione di
esperienze musicali attraverso l’esecuzione di brani strumentali e vocali.
Esprime con semplici disegni spontanei uno o più particolari di un vissuto.
Esprime con disegni una o più scene di vissuto.
Esprime in linguaggio pittorico/grafico un'esperienza, un testo poetico e/o musicale.
Traduce in linguaggio pittorico/grafico un'esperienza, un testo poetico e/o musicale.
Esegue canti per imitazione e li accompagna col ritmo corporeo.
Esegue canti per imitazioni accompagnati con semplici passi di danza spontanea.
Esegue e crea sequenze di ritmi grafici-sonori- motori.
Usa intenzionalmente gli strumenti della comunicazione visiva, sonora, motoria per esprimere idee e senti- menti.
Apprezza "il bello" nelle varie forme artistiche e nella realtà, in un'ottica di conoscenza e tutela.
Apprezza i beni del patrimonio artistico-culturale e si attiva per la loro tutela.
- 18 -
3. COMPRENDERE TESTI (NELLA MADRELINGUA E NELLE LINGUE STRANIERE) Termine Scuola dell’Infanzia
Termine classe terza Scuola Primaria
Termine classe quinta Scuola Primaria
Termine classe terza Scuola Secondaria di I grado
Ascolta storie osserva e legge immagini e ne comprende il senso globale.
Legge semplici e brevi testi verbali (decodifica strumentale e contenutiva) rispettando le pause.
Legge in modo espressivo rispettando la punteggiatura.
Legge in modo attivo facendo previsioni sullo svolgimento e sulle conclusioni della vicenda narrata.
Coglie il senso globale del testo.
Coglie il senso globale del testo.
Identifica il senso globale di un testo.
Individua i legami logici tra due, tre immagini in sequenza. Intuisce in un racconto ciò che è fantastico e ciò che è reale.
Intuisce lo scopo di un testo.
Distingue alcuni generi, tipi di testo; ne individua lo scopo.
Distingue tipologie testuali ed intenzioni comunicative.
Rileva i legami tra i nuclei semantici individuali e le strutture. Individua la struttura di alcuni testi narrativi (fiaba, favole).
Individua e/o ricava, dall'analisi di un testo, la struttura della superficie testuale (premessa, capoversi) e la struttura fonda- mentale di alcuni testi narrativi, pragmatici, descrittivi.
Individua l’organizzazione formale e riconosce le caratteristiche strutturali delle varie tipologie testuali.
Intuisce contenuto e sequenze di un breve racconto.
Individua contenuto e sequenze di un semplice testo.
Isola unità informative; unità e tecniche espressive di un testo.
Divide in sequenze un testo, ne riconosce tipologie e stile.
Completa semplici tabelle o schemi, predisposti dall'insegnante, stabilendo connessioni tra simboli non convenzionali e significato.
Completa semplici schemi logici e tabelle predisposte stabilendo connessioni, relazioni tra concetti.
Decodifica e/o ricava e riusa schemi logici, tabelle, mappe, procedure, ecc ... , stabilendo connessioni, relazioni e rapporti tra concetti.
Interpreta ed elabora schemi logici, tabelle, mappe mettendo in relazione concetti.
Rielabora oralmente un semplice racconto (Drammatizzazione libera di una semplice fiaba).
Parafrasa oralmente un testo semplice e breve (cambia la persona grammaticale).
Parafrasa un semplice e breve testo (cambia il punto di vista, il destinatario, le parti dialogate e viceversa) muta disposizione delle sequenze - trasforma i tempi.
Riscrive un testo letterario introducendo modifiche di ordine contenutistico e stilistico.
- 19 -
4. RACCOGLIERE, INTERPRETARE ED ELABORARE DATI ANCHE CON SUPPORTI DIGITALI Termine Scuola dell’Infanzia
Termine classe terza Scuola Primaria
Termine classe quinta ScuolaPrimaria
Termine classe terza Scuola Secondaria di I grado
Individua in un racconto verbale e iconico il messaggio informativo essenziale .
Da semplici testi verbali individua le unità espressive e/o informative essenziali (sequenze, contenuto) e li tra- sforma in testi iconici.
Da testi verbali isola le unità espressive e le unità informative: sequenze, contenuti, procedure, itinerari, percentuali, ecc.. e li trasforma in testi non verbali.
Estrapola dati e parti specifiche, da testi verbali, che traduce in grafici, tabelle, schemi.
E’ capace di raggruppare e ordina- re secondo criteri usando semplici simboli per registrare.
Da semplici testi non verbali (tabelle, diagramma a colonna, di Eulero-Venn a cornice) ricava concetti, relazioni di concetti ed elabora un suo semplice prodotto.
Da testi non verbali (griglie, tabelle, istogrammi, diagrammi a colonna, ad albero, di flusso, a torta, a cornice; piante, carte geografi- che) ricava concetti, relazioni, connessioni, rapporti ed elabora un suo prodotto.
Da grafici, tabelle, schemi ricava concetti, relazioni, connessioni e produce un testo verbale personale ed originale.
Utilizza semplici strumenti predisposti dall'insegnante per raccogliere semplici dati.
Sa utilizzare strumenti predisposti dalle insegnanti per raccogliere dati.
Sa costruire ed usare semplici strumenti per la raccolta e la registrazione dati.
Costruisce ed usa strumenti per raccogliere e registrare dati che interpreta e traduce in un testo verbale.
Inventa o ricostruisce una piccola e semplice storia alla luce dei nuovi dati.
Ricostruisce un semplice testo scritto-orale alla luce dei nuovi dati.
Ricostruisce o modifica una semplice rete di concetti alla luce di nuovi dati.
Sulla base di nuove conoscenze, modifica i concetti già acquisiti.
Individua in un semplice testo (orale e/o scritto) parole sconosciute e ne chiede il significato all'insegnante.
Usa il vocabolario (edizione semplificata per bambini) in modo funzionale; esaminati 2- 3 concetti di una parola individua quello pertinente al contesto.
Utilizza strumenti di consultazione per dare risposta ai propri dubbi linguistici; riconosce e comprende il tipo di informazione che colloca nel giusto conte- sto.
- 20 -
5. PROBLEM SOLVING Termine Scuola dell’Infanzia
Termine classe terza Scuola Primaria
Termine classe quinta Scuola Primaria
Termine classe terza Scuola Secondaria di I grado
Intuisce l'esistenza di un "disagio" o problema legato ai suoi bisogni nell'ambito di gioco e/o di semplici esperienze quotidiane.
Comprende nell'ambito della sua esperienza, l'esistenza di un problema di varia natura.
Problematizza fatti, eventi, fenomeni, situazioni, sottoposti alla sua osservazione o riflessione, dall'insegnante.
Riconosce ed analizza avvenimenti, fenomeni, contesti osservati.
Analizza un semplice problema nelle sue diverse componenti seguendo anche una traccia.
Analizza un problema complesso scomponendolo in parti semplici.
Intuisce le cause e le conseguenze di un semplice problema legato al contesto di una fiaba o di un racconto o
di una esperienza (stimolato da domande).
Intuisce le cause e la conseguenza di un semplice problema (su domanda stimolo dell'insegnante).
Coglie (su domanda stimolo) gli eventi e gli aspetti di un problema, ne coglie causa e conseguenza e le colloca
nel tempo e nello spazio.
Riconosce cause ed effetti di un problema ed è in grado di contestualizzarli.
Formula ipotesi anche fantastiche, per la risoluzione di un semplice problema.
Formula ipotesi, non sempre fattibili, per la risoluzione di un semplice problema (approcci al concetto di fattibilità).
Formula ipotesi o proposte fattibili per la risoluzione temporanea, totale o parziale, di un problema.
Ipotizza possibili soluzioni di un problema.
Fra due ipotesi date intuisce la più giustificabile in relazione alle possibili conseguenze.
Fra diverse ipotesi date, individua la più conveniente e la più giustificabile in relazione ai suoi possibili effetti.
Individua tra varie soluzioni di un problema quelle più ammissibili alla luce dei possibili effetti.
Valuta le conseguenze del proprio agire e di quello degli altri.
Valuta i possibili effetti delle azioni proprie ed altrui.
- 21 -
6. ORGANIZZARE INFORMAZIONI
Termine Scuola dell’Infanzia
Termine classe terza Scuola Primaria
Termine classe quinta Scuola Primaria
Termine classe terza Scuola Secondaria di I grado
Riconosce e discrimina dati (ricettivo-sensoriali) secondo un criterio stabilito e li sistema secondo criteri di pertinenza (es: rimette a posto il materiale strutturato).
Seleziona dati percettivo sensoriali secondo 1-2 criteri stabiliti e li sistema secondo criteri di pertinenza.
Seleziona significati (concetti) secondo criteri di pertinenza e si avvia a sistemarli gerarchicamente.
Seleziona conoscenze secondo principi di attinenza e le dispone in ordine gerarchico.
Costruisce insiemi con materiale strutturato e non.
Costruisce insiemi e sottoinsiemi con materiale strutturato e non; li rappresenta graficamente in strumenti predisposti dall'insegnante.
Classifica un semplice argomento in insiemi e sottoinsiemi (concetti fondamentali e non).
Scompone un argomento complesso in parti semplici che classifica in base all’importanza.
Utilizza lo schema organizzato di un semplice argomento, predisposto dall'insegnante.
Predispone lo schema organizzato di un argomento, con l'aiuto dell'insegnante.
Predispone, in modo autonomo, lo schema organizzato di un argomento.
- 22 -
7. SAPER CONTESTUALIZZARE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO Termine Scuola dell’Infanzia
Termine classe terza Scuola Primaria
Termine classe quinta Scuola Primaria
Termine classe terza Scuola Secondaria di I grado
Riordina sequenze di due tre immagini relative ad una esperienza.
Ordina fatti legati alla esperienza diretta e a quella degli altri secondo punti di riferimento dati (adesso- prima- dopo).
Ordina fatti non legati alla sua esperienza secondo punti di riferimento (prima- dopo -durante).
Ordina eventi lontani dalla propria esperienza sulla base degli operatori spazio-temporali.
Misura il tempo molto approssimativamente, facendo riferimento alla scansione della giornata e della settimana.
Misura il tempo con uno strumento comune (orologio - calendario).
Usa adeguatamente le capacità di misura del tempo (settimana- mesi- anni).
Usa le unità di misura del tempo a breve e lungo termine.
Rileva la contemporaneità in semplici situazioni di esperienza e in facili racconti.
Rileva la contemporaneità in situazioni e racconti più complessi.
Rileva la contemporaneità in situazioni e racconti complessi ed articolati.
Intuisce fenomeni che si ripetono con regolarità (compleanni, festività,...).
Individua fenomeni che si ripeto- no con regolarità (compleanni, festività,..)
Individua l'evento o la congiuntura da cui ha inizio un periodo facendo riferimento a fatti esperienziali e non.
Individua le circostanze da cui trae origine un periodo riferendosi a fatti esperienziali e non.
Intuisce le fasi dello sviluppo delle persone nel tempo e il cambiamento delle stagioni.
Riconosce il cambiamento confrontando situazioni esperienziali.
Riconosce il cambiamento confrontando situazioni esperienziali e non.
Riconosce cambiamenti e ricorsività in situazioni esperienziali e non.
Esegue un semplice
percorso limitato e noto seguendo punti di riferimento (davanti-dietro-destra- sinistra).
Rappresenta un semplice
percorso da lui sperimentato in uno spazio limitato e noto stabilendo punti di riferimento e lo trascrive utilizzando: destra-sinistra, sopra-sotto, davanti-dietro.
Progetta un percorso in
uno spazio limitato stabilendo punti di riferimento e lo descrive cominciando ad usare i punti cardinali.
Dato uno spazio esteso,
progetta un itinerario fissando punti di riferimento e lo descrive usando gli indicatori topologici.
Definisce la posizione di se stesso e degli oggetti in relazione a punti di riferimento.
Definisce la posizione relativa di un oggetto utilizzando punti di riferimento (sopra, sotto, ... ).
Definisce la posizione di un punto su una carta utilizzando reticoli.
Definisce posizioni utilizzando carte di vario tipo.
- 23 -
PREMESSA
La scuola dell'infanzia concorre all'educazione armonica e integrale dei bambini e delle bambine ed è un
ambiente educativo che :
Pone attenzione all’originalità del bambino;
Favorisce il gioco come risorsa privilegiata di apprendimenti e relazioni;
Stimola l’esplorazione e la ricerca, partendo dalle originarie curiosità del bambino;
Promuove la vita di relazione, l’amicizia, la collaborazione come fonti di motivazione, maturazione
sociale e cognitiva.
ITER PROGETTUALE
La Scuola dell’Infanzia, come ogni scuola, …” predispone il curricolo, all’interno del Piano del Piano
dell’Offerta Formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli
obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni.
Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza, che sono i luoghi del fare e dell’agire del bambino.
FINALITA’
1. Maturazione dell’identità personale ;
2. Conquista dell’autonomia;
3. Sviluppo delle competenze;
4. Sviluppo della Cittadinanza (come dalle indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e
per il primo ciclo d’istruzione).
CONTINUITA’ ORIZZONTALE
Tutte le scuole dell’Infanzia dell’Istituto, opereranno in continuità/ discontinuità con il territorio, con le
famiglie e con le altre strutture scolastiche presenti. Si prevedono incontri periodici tra tutte le Insegnanti per
un raccordo organizzativo di tutte le scuole.
CONTINUITA’ VERTICALE
Il gruppo continuità curerà i rapporti tra gli ordini di scuola là dove è possibile, coordinando interventi,
proposte operative e scambi esperienziali (visite reciproche, scambi di auguri, iniziative congiunte, ed altro).
PERCORSO METODOLOGICO
Si riconosceranno come connotati essenziali del proprio metodo e come obiettivi generali del processo
formativo :
- La relazione personale (come condizione per pensare, fare, agire).
SCUOLA DELL’INFANZIA
- 24 -
- La valorizzazione del gioco (in tutte le sue espressioni).
- Il fare produttivo (esplorazione e ricerca).
Dalle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione si
legge: “Il curricolo della scuola dell’infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività
didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli
ambienti di vita comune, ma si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di
apprendimento, dove le stesse routine (l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una
funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e nuove
sollecitazioni”. In particolare “nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza
suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per
organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo
globale e unitario”.
I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA sono raggruppati in cinque aree così
individuate :
Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)
Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute)
Immagini, suoni, colori (gestualità, arte, musica, multimedia )
I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)
La conoscenza del mondo (oggetti, fenomeni, viventi /numero e spazio)
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA “La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti co-
stituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni co-
gnitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone
come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare
differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa
via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo…
“(…) Nella Scuola Secondaria di Primo Grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle
discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere
sempre me-glio integrato e padroneggiato.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di
competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione
personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene
comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di
tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disci-
plina può offrire” (Indicazioni 2012).
- 25 -
Le Indicazioni Nazionali disegnano il Profilo delle competenze, relative ai campi di esperienza ed alle
discipline, che lo studente matura al termine del primo ciclo di istruzione, anche e soprattutto attraverso gli
apprendimenti sviluppati a scuola. Alle scuole è lasciata “la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di
scegliere l’itinerario più opportuno per con-sentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati” a
partire dagli obiettivi di apprendimento che “individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti
indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze”.
Gli insegnanti nella progettazione didattica ed educativa per il raggiungimento degli obiettivi prefissati (i
traguardi per lo sviluppo delle competenze):
UTILIZZANO le discipline nel loro valore formativo in quanto forniscono “contenuti” metodologie e
strategie che consentono all’alunno di acquisire gli strumenti per conoscere, entrare nell’universo culturale e
partecipare alla vita sociale in modo attivo, costruttivo e responsabile.
PROMUOVONO lo sviluppo delle competenze come integrazione di conoscenze dichiarative (saper cosa),