PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2009/2010 Revisione Data Redatto Controllato Approvato INDICE 1. DATI SULLA SCUOLA 1.1 MONITORAGGIO DEBITI FORMATIVI (ALLEGATO N.1) 1.2 GRADO DI SODDISFAZIONE (ALLEGATO N.2) 1.3 MONITORAGGIO ASSENZE ALUNNI (ALLEGATO N.3) 1.4 ESITI QUESTIONARIO CUSTOMER SATISFACTION EX ALUNNI (ALLEGATO N.4) 2. LA STORIA DELLA SCUOLA 2.1 CONTESTO SOCIO-ECONOMICO CULTURALE E FORMATIVO DELLA SCUOLA 2.2 PRINCILALI PARTNERSHIPS 2.3 ALTRI STAKEHOLDERS DI RIFERIMENTO 2.4 TAPPE PRINCIPALI DEL PERCORSO QUALITA’ 2.5 STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE 3. RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA 3.1 ORGANIGRAMMA 3.2 I PROCESSI DELLA SCUOLA 3.3 RISORSE MATERIALI 3.4 RISORSE ESTERNE 3.5 FONDI E RISORSE ECONOMICO-FINANZIARIE MESSI A DISPOSIZIONE DA TERZI ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “ G. B. NOVELLI ” Liceo Pedagogico - Liceo Linguistico - Liceo delle Scienze Sociali IPIA Moda e Abbigliamento Professionale Servizi Sociali 81025 MARCIANISE (CE) - Tel./Fax 0823/511909 (Segr.) - 0823/511863 (Pres.) www. istitutonovelli.it E-mail [email protected]DISTRETTO SCOLASTICO N° 14
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA€¦ · 81025 MARCIANISE (CE) - Tel./Fax 0823/511909 (Segr.) - 0823/511863 (Pres.) www. istitutonovelli.it E-mail [email protected] DISTRETTO
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2009/2010
Revisione Data Redatto Controllato Approvato
INDICE
1. DATI SULLA SCUOLA
1.1 MONITORAGGIO DEBITI FORMATIVI (ALLEGATO N.1)
1.2 GRADO DI SODDISFAZIONE (ALLEGATO N.2)
1.3 MONITORAGGIO ASSENZE ALUNNI (ALLEGATO N.3)
1.4 ESITI QUESTIONARIO CUSTOMER SATISFACTION EX ALUNNI (ALLEGATO N.4)
2. LA STORIA DELLA SCUOLA
2.1 CONTESTO SOCIO-ECONOMICO CULTURALE E FORMATIVO DELLA SCUOLA
2.2 PRINCILALI PARTNERSHIPS
2.3 ALTRI STAKEHOLDERS DI RIFERIMENTO
2.4 TAPPE PRINCIPALI DEL PERCORSO QUALITA’
2.5 STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE
3. RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA
3.1 ORGANIGRAMMA
3.2 I PROCESSI DELLA SCUOLA
3.3 RISORSE MATERIALI
3.4 RISORSE ESTERNE
3.5 FONDI E RISORSE ECONOMICO-FINANZIARIE MESSI A DISPOSIZIONE DA TERZI
ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “ G. B. NOVELLI ”
Liceo Pedagogico - Liceo Linguistico - Liceo delle Scienze Sociali IPIA Moda e Abbigliamento Professionale Servizi Sociali
ITALIEN, MINISTERE DE L’ EDUCATION NATIONALE, TRINITY COLLEGE, ISTITUTO
CERVANTES NAPOLI
2.4 TAPPE PRINCIPALI DEL PERCORSO QUALITA’
All’I.S.I.S.S. “ G.B. Novelli” abbiamo sminuzzato ogni atto, ogni processo, ogni attività, ogni abitudine
in vigore. Il Responsabile Qualità si è impegnato a scrivere, per ogni processo analizzato (previo ascolto
dei precedenti operatori), procedure che sintetizzassero le principali caratteristiche: lo scopo, le
responsabilità di ciascuna fase, le modalità di funzionamento, le verifiche e i controlli messi in atto,
sottoponendo ogni cosa al gruppo di collaborazione.
Tutti i procedimenti sono resi documentabili e riproducibili e non sono più affidati all’estemporaneità del
momento e del singolo, ma seguono chiari schemi semplificati che sono, al tempo stesso, leggibili,
sovrapponibili e confrontabili.
La nostra convinzione/ l’ipotesi di lavoro:
studenti e docenti sono le risorse fondamentali della scuola, su cui è necessario investire prioritariamente
se si vuole avviare un qualsiasi processo di cambiamento. Abbiamo rivisitato la nostra scuola con gli
occhi dei nostri utenti, operando affinché le componenti fondamentali del servizio scolastico (gli studenti,
i docenti, i genitori e il personale ATA) avessero rappresentanza e capacità di iniziativa autonoma.
Quindi:
- un’analisi dei bisogni e delle attese;
- rilevazione della soddisfazione dei clienti.
Sono stati adottati: i moduli, le procedure, il Manuale per poi andare a cercare una valutazione del
processo attraverso la certificazione di qualità, finora rilasciata da un Ente certificatore appositamente
qualificato ISO 9001:00
E’ stato misurato, attraverso una rilevazione oggettiva, il grado di soddisfazione sulla qualità del servizio
direttamente percepita dal “cliente” per trarne gli indicatori di qualità e le linee di una politica di
miglioramento ISO 9004:00 (DIAMETRO) in collaborazione con l’ USR Campania (Polo Qualità di
Napoli).
Chiedere la certificazione ha significato chiedere a un altro, un estraneo, di venire a vivisezionare la
nostra scuola, ad analizzarla nelle sue attività e nella sua organizzazione, a confrontarla con altre realtà,
interne ed esterne al mondo scolastico e alla fine esprimere un giudizio di conformità a una norma
internazionale posta a garanzia della qualità.
Il processo così avviato risponde a regole e principi accertati dal Sistema Qualità, il mantenimento di
queste regole sarà verificato periodicamente, che sanzionerà, nel caso, il venir meno dei riferimenti di
qualità.
2.5 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE
Per stabilire un codice di condotta comune, il gruppo dell’ISISS “Novelli” costituito dal DS,
collaboratori, responsabile di plesso e coordinatori didattico-organizzativi si riunisce su richiesta del
Dirigente per riesaminare gli obiettivi programmati e, tenendo sempre conto della politica della scuola,
concerta le attività, i ruoli secondo un organigramma e relativo mansionario che tiene conto di una
responsabilità diffusa. La partecipazione di tutti gli operatori scolastici e relative assunzioni di
responsabilità sostituisce di fatto la competenza gerarchica e la rigidità dei ruoli con un modello
organizzativo “a rete”, fondato sulla diversificazione delle funzioni e teso a concretizzare un’azione
continua di stimolo reciproco e di collaborazione tra unità operative coordinate, ciascuna delle quali ha le
proprie mansioni e funzioni (Mansionario). Siffatto modello organizzativo mira essenzialmente ad
ottimizzare l’azione del singolo, inserito in un gruppo che opera per il raggiungimento di obiettivi comuni
(si allega mansionario).
RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA
3.1 ORGANIGRAMMA
Collaboratori della dirigenza Responsabile di plesso
Consiglio di istituto
Collegio docenti
Referenti dipartimenti
Funzioni strumentali
F.S.1 POF progetti
F.S.2 S.G.Q.
F.S.5 Attività integrative per gli studenti Attività extrascola- stiche Orientamento universitario Accoglienza Dispersione, assenze Archiviazione
Coordinatori di classe
Responsabili
Dirigente scolastico
- Referente sicurezza -Responsabile Gruppo H -Commissione elettorale -Visite guidate/gite scolastiche. -Responsabile relazioni con il territorio - Manifestazioni sportive -Manifestazioni artistico culturali -Coordinatore terza area - Referente ambiente e salute - Responsabile della comunicazione e della rassegna stampa -Responsabile legalita’, intercultura, pari opportunita’ - Responsabile sito web - Tutor alternanza e terza area
Progetti
F.S.6 IDEI Approfondimento
F.S.3 Formazione docenti Gestione bibliote ca scolastica Sostegno al lavoro dei docenti, tutoraggio verbali Archiviazione
D.S.G.A.
Responsabile dati sensibili
ResponsabileRSL
Responsabili di indirizzo
F.S.4 Esami di Stato integrativi e di idoneità
Coordinamento didattico-organizzativo (2)
3.2 I PROCESSI DELLA SCUOLA
A –PROCESSI DIDATTICI – PROGETTAZIONE B – ORGANIZZATIVI- GESTIONE – EROGAZIONE
C – PROCESSI DI CONTROLLO
B1-RISORSE MATERIALI E UMANE B2 FUNZIONI-RUOLI-COMPETENZE
B 3- PARTECIPAZIONE B 4- CLIMI RELAZIONALI B 5 - TERRITORIO
C 1 – LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI C 2 – LA VALUTAZIONE DELL’ISTITUTO
- Valutazione per l’apprendimento - Crediti/ debiti - Criteri e sistema di controllo dei processi, degli strumenti e dei prodotti - Verifiche oggettive INVALSI - Verifiche OCSE/PISA - Assenze / ritardi
- Valutazione dell’offerta formativa - Azioni preventive e correttive - Riesame degli indicatori di qualità - Autoanalisi DIAMETRO - Rilevazione del grado di soddisfacimento delle famiglie e degli alunni dei docenti, del personale ATA - Visite Ispettive interne ed esterne
I.S.I.S.S. GB.Novelli
A1-I SAPERI A2-LE METODOLOGIE A3-IL CURRICOLO
- Compresenze - PAS - IDEI - Progetti laboratoriali PON e POF
- Cinque indirizzi scolastici - Programmazioni di dipartimento - Programmazioni di classe - Programmazioni dei singoli docenti
- Promozione di benessere e consoling - lezione frontale -attività laboratoriali - discussioni guidate, spontanee e circolari - individualizzazione e gruppi -cinema teatro -convegni
3.3 RISORSE MATERIALI
L’istituto dispone di una palestra coperta, di uno spazio all’aperto, della biblioteca, di
laboratori di informatica, multimediale, linguistico, di chimica-fisica, della moda.
Vi sono poi attrezzature varie e sussidi didattici, quelli tradizionali e quelli delle
moderne tecnologie: radio, registratori, televisori, antenne satellitari, telescopio,
videoregistratori, macchine fotografiche e fotocopiatrici, moltiplicatore digitale,
lavagne luminose, impianti di amplificazione, computers, internet, lavagna
multimediale.
3.4 RISORSE ESTERNE
Ci si può avvalere del supporto del centro di orientamento professionale della regione
Campania (COP), della collaborazione con l’associazione culturale Proloco, che vanta
un nutrito programma di iniziative artistiche, culturali e ricreative. Inoltre, ci si può
avvelere anche della Biblioteca Comunale e del Cinema Teatro Ariston.
3.5 FONDI E RISORSE ECONOMICO-FINANZIARIE MESSI A DISPOSIZIO-
NE DA TERZI
Saranno inoltrate richieste di sponsorizzazione ad istituti di credito e alle aziende
produttive, presenti nel territorio, aperti a politiche di sostegno e sviluppo verso attività
di carattere formativo e culturale.
3.6 SISTEMI INFORMATIVI E DI COMUNICAZIONE DEL TERR ITORIO A
DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA
Sistemi informativi e documentali della Biblioteca Comunale e del Comune.
4. LA NOSTRA MISSION
“Soddisfare le esigenze della comunità, fornendo una formazione competitiva tesa
ad ampliare le scelte, ad indirizzare gli allievi, a ridurre il disagio.”
4.1 OBIETTIVI
L’I.S.I.S.S. “G.B.NOVELLI”, che ha sempre avuto un legame molto stretto con la città
di Marcianise, è la scuola che, particolarmente attenta alla formazione dell’ allievo,
intende preparare, orientare, ridurre il disagio e creare, anche, quelle figure professionali
flessibili che il mercato europeo oggi richiede. La citata mission persegue i seguenti
obiettivi generali :
11.. superare gradualmente i fenomeni di evasione, ripetenze, interruzioni e abbandoni
della frequenza scolastica;
22.. pianificare il processo di erogazione del servizio in un ambiente di lavoro sano e
sicuro;
33.. fornire una solida conoscenza di base in tutte le discipline, finalizzata, in base alla
specificità dell’ indirizzo scelto, sia al proseguimento negli studi che alla formazione
di figure professionali facilmente inseribili nel mondo del lavoro;
44.. migliorare il piano dell’offerta formativa sia sul versante del suo ampliamento che
su quello della qualità del servizio, inserendo nel POF attività che soddisfino
sempre più le esigenze degli allievi e li preparino al meglio;
55.. favorire la conoscenza della propria cultura e la sua integrazione con culture
diverse;
66.. creare le condizioni perché emergano le potenzialità di ciascun allievo,
valorizzandone le doti e gli interessi;
77.. garantire un funzionale servizio di assistenza agli allievi particolarmente bisognosi;
88.. eliminare la provvisorietà e l’improvvisazione dei processi didattici;
99.. individuare, attraverso la misurazione della soddisfazione del cliente, parametri di
valutazione e indicatori di qualità, sulla base dei quali avviare i nostri progetti di
miglioramento;
1100.. aprirsi alla trasparenza, al confronto con l’esterno, alla valutazione e al
giudizio dei nostri utenti;
1111.. individuare, attraverso la misurazione della soddisfazione del cliente,
parametri di valutazione e indicatori di qualità, sulla base dei quali avviare i nostri
progetti di miglioramento.
4.2 FINALITA’ FORMATIVE FONDAMENTALI
L’Istituzione Scolastica si articola in cinque indirizzi specifici: pedagogico, linguistico,
delle Scienze Sociali, IPIA Moda e Abbigliamento, Professionale Servizi Sociali.
L’offerta formativa della nostra scuola, forte delle tradizioni culturali diverse e
complementari tra i vari indirizzi, si propone la finalità fondamentale di aiutare gli
studenti in un processo di maturazione umana e culturale, centrato sulla persona e sull’
acquisizione di competenze specifiche.
Nel contempo è aperta ad interpretare e mediare le esigenze e gli orientamenti della
realtà contemporanea e del territorio in cui opera, ed è attenta a valorizzare la
dimensione europea della cultura.
La formazione tende :
• al rafforzamento dell’identità personale e comunitaria;
• alla formazione del cittadino;
• alla capacità di leggere e comprendere il proprio tempo e di diventarne protagonista;
• all’educazione ad una mentalità critica;
• alla cultura della libertà, responsabilità e solidarietà;
• all’acquisizione dei nuovi saperi e dei nuovi linguaggi;
• all’attitudine a progettare.
Le finalità specifiche delle varie discipline nei cinque indirizzi e l’organizzazione della
vita scolastica e dell’insegnamento sono coerenti con questi fini.
4.3 INDIRIZZI OFFERTI E LORO FINALITA’ IN FUNZIONE
DELL’ESIGENZE DEL TERRITORIO:
INDIRIZZO PEDAGOGICO
L’indirizzo pedagogico, che dall’anno scolastico 1998-99 ha perso il carattere di
terminalità per effetto dei decreti attuativi della legge 341/90, mira ad una formazione
globale di carattere liceale, funzionale alla prosecuzione degli studi in sede universitaria
nonché ad acquisire professionalità nel campo delle scienze della formazione. Ampia
valenza riversano, infatti, nell’indirizzo le “Scienze della Formazione” nell’interazione
significativa con le aree linguistico-letteraria, logico-matematica, scientifica, storico-
filosofica ed artistica.
L’indirizzo pedagogico
- Attua forme didattiche innovative messe in essere con la compresenza di
Linguaggi non verbali con altre discipline
- promuove iniziative culturali (manifestazioni, mostre e dibattiti) e
organizza viaggi d’istruzione;
- propone attività extracurriculari.
Il curricolo è il seguente:
Materia Classe prima
Classe seconda
Classe terza
Classe quarta
Classe quinta
Religione 1 1 1 1 1
Italiano 4 4 4 4 4
Latino 3 3 2 2 2
Storia 2+1* 2+1* 2 3 3
Lingua straniera 3 3 3 3 3
Matematica/informatica 4 4 3 3 3
Scienze della terra 2 2 - - -
Educazione musicale 2 2 1 1 -
Linguaggi non verbali 1+1* 1+1* 1+1* 1+1* 1+1*
Diritto / Economia 1+1* 1+1* - - -
Scienze della Formazione 4 4 5 5 5
Educazione motoria 2 2 2 2 2
Filosofia - - 2 3 3
Fisica - - 2 1+1* 2+1*
Scienze sperimentali - - 2 2+1* 2+1*
TOT. ORE SETTIMANALI
30 30 30 32 32
Un'ora di compresenza fra: Diritto e Storia in Prima e in Seconda; fra Linguaggi non verbali e una materia qualsiasi in tutte le classi; fra Fisica e Scienze sperimentali in quarta e in quinta.
*ora in compresenza
INDIRIZZO LINGUISTICO
L’indirizzo linguistico offre la possibilità di studiare tre delle quattro lingue proposte
nel piano di studi (inglese, francese, tedesco e spagnolo), in un contesto formativo vario
ed articolato, e cura anche le aree storico-filosofica e matematico-scientifica, presenti in
tutti gli indirizzi liceali.
Il nostro indirizzo linguistico
- continua, per alcune materie del biennio e del triennio forme didattiche
innovative con la compresenza del docente di linguaggi non verbali e
mutimediali;
- promuove scambi culturali e gemellaggi con Paesi europei e organizza
viaggi d’istruzione anche nei Paesi europei di cui gli studenti studiano le
lingue (triennio);
- propone attività extracurriculari.
Il diploma dell’indirizzo consente:
- l’accesso diretto a tutti i corsi di laurea, di primo e secondo livello, corsi
post secondaria (anche all’estero);
- la partecipazione ai concorsi pubblici che richiedono il possesso di
diploma di scuola media secondaria;
- l’inserimento nel mondo aziendale e delle professioni previa la
frequenza di corsi specializzati.
Il curricolo è il seguente:
Materia Classe prima
Classe seconda
Classe terza
Classe quarta
Classe quinta
Religione 1 1 1 1 1
Italiano 4 4 4 4 4
Latino 3 3 2 2 2
Storia 2+1* 2+1* 2 2 3
1^ Lingua straniera 3** 3** 4** 3** 3**
2^ Lingua straniera 4** 4** 4** 4** 4**
3^ Lingua straniera 2 2 3** 3** 3**
Matematica/informatica 4 4 3 3 3
Scienze della terra 2 2 - - -
Linguaggi non verbali 1+1* 1+1* 1+1* 1+1* 1+1*
Diritto / Economia 1+1* 1+1* - - -
Educazione motoria 2 2 2 2 2
Filosofia - - 2 3 3
Fisica - - 1+1* 1+1* 1+1*
Scienze sperimentali - - 1+1* 1+1* 1+1*
TOT. ORE SETTIMANALI
30 30 31 31 32
Un'ora di compresenza fra: Diritto e Storia in Prima e Seconda; Linguaggi non verbali e una materia qualsiasi in tutte le classi; Fisica e Scienze sperimentali in terza, quarta e quinta.
* ora di compresenza
* * un’ ora di conversazione
INDIRIZZO DELLE SCIENZE SOCIALI
Il profilo formativo del Liceo delle Scienze Sociali va collocato in uno scenario che
pone al centro dell'attenzione la società complessa e le sue caratteristiche di
globalizzazione e di comunicazione.
Nell'attuale panorama culturale, il Liceo delle Scienze Sociali si caratterizza come uno
specifico indirizzo di studi centrato sulla conoscenza della pluralità delle culture, delle
strutture e delle stratificazioni sociali, delle articolazioni normative ed economiche,
dell'insieme delle dinamiche formative e della dimensione psicologica propria dei
comportamenti individuali e collettivi.
Il Liceo delle Scienze Sociali, che trova la collocazione più adeguata nell'ambito
scientifico, consente al soggetto che esce da tale percorso di proseguire gli studi
superiori (post-diploma, università) o di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro,
sulla base di scelte motivate anche dalla specificità del profilo stesso.
Il curricolo è il seguente:
Materia Classe prima
Classe seconda
Classe terza
Classe quarta
Classe quinta
Religione 1 1 1 1 1
Italiano 5 5 4 4 4
Storia 2+1* 2+1* 2+1* 2+1* 2+1*
1^ Lingua straniera 3 3 2 2 2
2^ Lingua straniera 2 2 3 3 3
Matematica/Informatica 5 5 3 3 3
Diritto / Economia 1+1* 1+1* 1+1* 1+1* 1+1*
Scienze della terra 2 2 - - -
Linguaggi non verbali 1+1* 1+1* - - -
Scienze Sociali 5 5 5 5 5
Educazione motoria 2 2 2 2 2
Fisica - - 1 1 1
Scienze sperimentali - - 2 2 2
Filosofia - - 3 3 3
TOT. ORE SETTIMANALI 30 30 30 30 30
Un'ora di compresenza fra: Diritto e Storia dalla Prima alla Quinta; Linguaggi non verbali e una materia in Prima e Seconda.
* ora di compresenza
INDIRIZZO: IPIA ABBIGLIAMENTO E MODA
L’indirizzo è caratterizzato da un duplice percorso formativo: un trienno di qualifica e
un biennio post qualifica.
L’obiettivo consiste nella formazione di una figura professionale:
• capace di produrre un figurino corredandolo di note sartoriali esaurienti ed
appropriate, completandolo di campionature di tessuti;
• che conosce ed applica la modellistica artigianale ed industriale nonchè la
confezione artigianale.
Al termine del triennio di qualifica, l’operatore della moda ha possibilità di svolgere
attività nelle aziende del settore della confezione e dell’abbigliamento, nelle case di
moda, oppure, come lavoratore autonomo, nella gestione di un laboratorio di sartoria o
di un’attività commerciale.
Al termine del biennio post qualifica gli allievi conseguono:
- diploma di scuola media superiore;
- attestato di professionalità rilasciato dalla Regione Campania e
riconosciuto dalla Comunità Europea.
Il curricolo è il seguente:
Materia Classe prima
Classe seconda
Classe terza
Classe quarta
Classe quinta
AREA COMUNE
Religione 1 1 1 1 1
Italiano 5 5 3 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua straniera 3 3 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2 - - -
Matematica / Informatica 4 4 2 3 3
Scienze della terra e Biologia 3 3 - - -
Educazione fisica 2 2 2 2 2
TOTALE ORE 22 22 13 15 15
AREA DI INDIRIZZO Classe prima
Classe seconda
Classe terza
Classe quarta
Classe quinta
Disegno Professionale 4 4 4 4 6
Storia della moda e del Costume 2 2 2 - -
Laboratorio modellistica 4 4 8
Laboratorio confezioni 4 4 2
Storia dell’arte e del costume - - 4 4 4
Tecnologie tessili - - 3 2 -
Tecniche di settore 5 5
Totale ore 14 14 23 15 15
TOT. ORE SETTIMANALI 36 36 36 30 30
INDIRIZZO: PROFESSIONALE SERVIZI SOCIALI
L’operatore dei Servizi Sociali, con una specifica formazione professionale di carattere
teorico, tecnico pratico e nell’ambito dei servizi socio-educativo-culturali, svolge la
propria attività a sostegno di persone di diversa età, per favorire le loro potenzialità
individuali e il loro inserimento e partecipazione sociale.
L’operatore dei Servizi Sociali possiede conoscenze nell’ambito delle scienze sociali,
abilità tecniche di osservazione, di comunicazione interpersonale, di dinamiche di
gruppo, abilità di animazione.
La formazione dell’Operatore Sociale avviene su due livelli:
• livello teorico-culturale: per acquisire una cultura di base ampia polivalente, su
cui si devono inserire conoscenze scientifiche che conferiscono all’Operatore
una certa dimestichezza nell’ambito del sistema dei servizi e gli permettono di
comprendere situazioni specifiche sulle quali deve operare;
• livello pratico: per verificare le conoscenze teoriche attraverso il tirocinio;
per preparare gli studenti all’esercizio della professione, sperimentando in modo
graduale le tecniche apprese. Le esercitazioni pratiche possono essere effettuate anche
sotto forma di stages con servizi specifici per ogni fascia di utenza considerata. Gli
stages riguardano di solito il terzo anno conclusivo, anche in considerazione della
maturazione raggiunta dagli studenti. Il tirocinio si svolge nell’ambito di strutture e di
servizi pubblici e privati presenti sul territorio, sulla base di specifiche convenzioni con
la scuola.
Alla conclusione del ciclo di studi , l’Operatore dei Servizi Sociali può lavorare nelle
strutture pubbliche e private del territorio a sostegno della comunità, per salvaguardare
l’autonomia personale e sociale dei cittadini con lo scopo di evitare o ridurre i rischi di
isolamento o di emarginazione. Quindi l’Operatore deve essere in grado di sviluppare al
massimo l’autonomia e l’autosufficienza di ogni soggetto, di agire a sostegno del
singolo, delle famiglie, delle comunità e deve verificare l’attività programmata.
Il curricolo è il seguente:
MATERIA Classe prima
Classe seconda
Classe terza
Classe quarta
Classe quinta
Area Comune
Italiano 5 5 3 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua straniera 3 3 3 3 3
Matematica ed Informatica 4 4 2 3 3
Scienze della Terra e Biologia 3 3
Educazione Fisica 2 2 2 2 2
Religione 1 1 1 1 1
Area di Indirizzo
Diritto, Economia 2 2 3 3
Diritto legisl. Soc. Ed. EC 4 4
Psicologia/Scienze dell’educazione 5(1) 5(1) 7
Disegno 3(1)
Educazione musicale 3(1)
Anatomia, Fisiologia, Igiene 6
Metodologie Operative 3(3) 5(1) 6
Area di approfondimento
Psicologia genetica applicata 5 5
Tecnica amministrativa 2 3
Cultura medico-sanitaria 5 4
Area di professionalizzazione
6 6
TOT. ORE SETTIMANALI 36 36 36 36 36
( ) ora di compresenza
5.0 POPOLAZIONE SCOLASTICA
5.1 ESITI QUESTIONARIO ALUNNI CLASSI PRIME
All’inizio dell’anno scolastico (7 ottobre 2099) è stato proposto agli alunni delle classi
prime un questionario per conoscere le aspettative degli allievi, la motivazione e
l’interesse per lo studio, il metodo di studio, l’autovalutazione.
I risultati dell’indagine (n. alunni 214 ) sono raccolti nell’ allegato n.5.
5.2 PERSONALE E RELATIVA SEGMENTAZIONE
DOCENTI (dati aggiornati al 14 novembre 2009)
TEMPO
INDET.
TEMPO
DETER.
SOSTEGNO CATTEDRA
ORARIA
Tot
F 63 9 3 13 88
M 15 0 3 5 23
Tot 78 9 6 18 111
PERSONALE ATA (dati aggiornati al 14 novembre 2009)
DSGA ASSIS.
AMMIN.
ASS.
TECNIC
COLLAB.
SCOLAST.
Tot
F 1 6 3 4 14
M 0 1 2 11 14
Tot. 1 7 5 15 28
Liceo Pedagogico - classi n. 22- alunni iscritti n.496
(dati aggiornati al 16 novembre 2009)
Liceo Linguistico - classi n. 9- alunni iscritti n. 170
CLASSI NUMERO ALUNNI
ISCRITTI
ALUNNI
RIPET.
ALUNNI
H
I 2 46 2 ---
II 1 21 --- ---
III 2 37 --- ---
IV 2 32 --- ---
CLASSI NUMERO ALUNNI
ISCRITTI
ALUNNI
RIPET.
ALUNNI
H
I 5 117 4 ----
II 5 113 4 ----
III 4 103 3 ----
IV 4 76 1 ----
V 4 87 --- ----
V 2 34 --- ---
Liceo delle Scienze Sociali – classi n. 5- alunni iscritti n. 89
CLASSI NUMERO ALUNNI
ISCRITTI
ALUNNI
RIPETENTI
ALUNNI
H
I --- ---- ---- ---
II --- ---- ---- ---
III 1 23 1 ---
IV 2 39 ---- ---
V 2 27 --- ---
IPIA Abbigliamento e Moda - classi n. 10 - alunni
iscritti n. 218
CLASSI NUMERO ALUNNI
ISCRITTI
ALUNNI
RIPETENTI ALUNNI H
I 2 59 --- 4
II 2 39 3 1
III 2 45 --- 3
IV 2 31 --- ----
V 2 44 --- 1
Professionale Servizi Sociali - classi n. 3- alunni iscritti n. 80
CLASSI NUMERO ALUNNI
ISCRITTI
ALUNNI
RIPETENTI ALUNNI H
I 1 32 2 1
II 1 28 2 1
III 1 20 --- 1
6. AREA DIDATTICA CURRICULARE
6.1 I TEMPI
A – SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
L’anno scolastico viene suddiviso in quadrimestri, come deliberato dal Collegio dei Docenti del 4
settembre 2009.
B – SUDDIVISIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA
Le lezioni iniziano alle ore 8:20.
Il Consigli d’ Istituto (delibera n. 259 del 16 settembre 2009) ha deliberato di ridurre la durata della
prima ora di lezione a 55 minuti e delle restanti ore a 50 minuti per ridurre le difficoltà connesse al
fenomeno del “pendolarismo”. Molti nostri alunni incontrano obiettive difficoltà a rientrare a casa in
un tempo ragionevolmente breve ed usufruiscono di servizi privati.
6.2 STESURA DEI PERCORSI FORMATIVI
All’ISISS “Novelli” si è preferito lavorare per ASSI secondo quanto previsto dalla L. 296 del
27/12/06. Si è posto l’ accento sui processi di lavoro dello studente perché molto spesso ciò che
non viene esplicitato in un curricolo non viene valutato, e ciò che non viene valutato non viene
insegnato. Ilraggiungimento delle competenze richiede una corrisdpondenza metodologico-
didattica coerente con i processi e i percorsi disciplinari. La scelta delle competenze come
obiettivo e come modalità dello sviluppo della formazione comporta un ripensamento dei curricoli
e, prima ancora, della metodologia di progettazione degli interventi formativi. Le osservazioni
delle prestazioni dell’ alunno nelle attività previste per i percorsi di insegnamento/apprendimento,
i prodotti di fine percorso e/o di fine progetto elaborati in gruppo e/o individualmente diventano,
così, aspetti essenziali del curricolo. All’ISISS “Novelli” si è pensato di integrare gli Assi
(L.296/07) con le competenze di cittadinanza attiva previste dal D.M. 139/07.
ASSI ( legge 296/06)
D.M. 139/07 ISISS “NOVELLI” (DIPARTIMENTI)
DISCIPLINE
LINGUISTICO 1)COMUNICARE Asse dei linguaggi 1 Lingua e letteratura italiana, lingua e cultura latina, L.N.V. e Storia dell’arte
Asse dei linguaggi 2 Lingue straniere, Musica
MATEMATICO 2)RISOLVERE PROBLEMI
Asse matematico: risoluzione di problemi
Matematica
matematici SCIENTIFICO TECNOLOGICO
2)RISOLVERE PROBLEMI 3)INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
Asse scientifico tecnologico: risoluzione di problemi pratico scientifici e individuazione di collegamenti e relazioni
Fisica, Scienze sperimentali, Scienze motorie esportive, Anatomia fisiologia e igiene.
STORICO SOCIALE
4)ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE
Asse storico sociale: interpretazione della realtà sociale
5)PROGETTARE Asse professionalizzante: espressione della realtà professionale
Storia della moda e del costume, Storia dell’ arte e del costume, Modellistica, Confezioni, Disegno professionale, Tecnologie tessili, Tecniche di settore.
6)IMPARARE AD IMPARARE 7)COLLEGARE E PARTECIPARE 8)AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
Sono strettamente legate al metodo utilizzato dal docente, all’ attività e agli strumenti utilizzati dagli alunni. Diventano competenze/obiettivo di una didattica individualizzata e di strategie per il recupero del disagio.
Tutte le discipline
La corrispondenza tra discipline e competenze di cittadinanza attiva non ha alcuna pretesa di
esaustività: ciascuna disciplina può, infatti, sviluppare anche tutte le competenze.
In sintesi, quale esplicitazione del collegamento tra assi e discipline, si ha :
Storia della moda e del costume, Storia dell’ arte e del costume, Modellistica, Confezioni, Disegno
professionale, Tecnologie tessili, Tecniche di settore.
Ciascun dipartimento definisce le finalità disciplinari con curvature specifiche per indirizzo, il monteore
annuale, le tipologie di verifica, i criteri di valutazione, gli indicatori per la formulazione dei giudizi e i
moduli di compresenza e/o interdisciplinari, partendo dalle competenze di cittadinanza attiva previste
dal D.M.n. 139 del 22/08/2007. Le programmazioni dei dipartimenti sono parte integrante del POF .
Al fine di stendere un percorso formativo realistico e sostenibile per gli alunni, ciascun Consiglio di
Classe:
• raccoglie e coordina le analisi sulla classe condotte dagli insegnanti nei primi giorni di scuola,
• esamina i moduli/unità di apprendimento disciplinari ed interdisciplinari elaborati dai singoli
docenti e discussi nei dipartimenti,
• individua le finalitàeducative da conseguire.
I moduli interdisciplinari, le proposte di visite guidate, viaggi di istruzione sono individuati dai
Consigli di Classe entro Novembre.
6.3 PROGRAMMAZIONE DEI DOCENTI E RELAZIONE FINALE
La programmazione individuale deve raccordarsi a quella elaborata dal Consiglio di Classe e dal
dipartimento.
Il docente struttura la propria programmazione, preferibilmente in forma modulare, tenendo presente il
livello di partenza della classe e dei singoli alunni, rilevato attraverso prove oggettive, soggettive,
analisi del curriculum, informazioni fornute dalla Scuola Media, colloqui con le famiglie.
Per ciascun modulo indica:
• le conoscenze
• abilità/capacità
• attività-metodo del docente
• strumenti-mezzi utilizzati dal docente
• processo di lavoro dello studente
• strumenti utilizzati dallo studente.
La programmazione individuale va allegata al registro personale e consegnata come indicato nel PAA.
La relazione finale costituisce il naturale bilancio di un anno scolastico. Essa deve essere, quindi,
speculare rispetto alla programmazione individuale, deve valutare i risultati dell’attività didattica, deve
indicare i successi e gli insuccessi conseguiti dagli allievi. Nel redigere la relazione finale, ciascun
docente dovrà seguire il format predisposto, nel quale sono definiti:
• la situazione della classe rispetto ai livelli di partenza;
• gli obiettivi raggiunti nella disciplina;
• gli obiettivi non raggiunti o raggiunti solo parzialmente,
• gli argomenti che non sono stati svolti e le relative motivazioni.
6.4 METODI E MEZZI
Per il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati viene privilegiato il lavoro in classe e saranno
utilizzati diversi metodi di lavoro quali:
• metodo induttivo
• metrodo deduttivo
• metodo sistemico
• metodo scientifico
• metodo esperenziale
• metodo espositivo
• metodo della scoperta
• metodo attivo
• comunicazione (iconica, verbale, grafica)
e diversi mezzi, inizialmente scelti dal docente in relazione agli alunni, quali ad esempio:
• lezione tradizionale;
• lezione dialogata;
• lezione partecipata;
• lavoro di gruppo e/o individuale;
• operatività;
• compresenza;
• discussione guidata;
• attività di laboratorio.
Ogni singolo docente potrà utilizzare modalità operative concrete per raggiungere i suoi obiettivi quali:
• esposizione
• gruppi compito
• dibattito
• discussione Panel
• studio di caso
• gioco di ruolo
• brainstorming
• internet
(merita osservare che il repertorio fornito non ha alcuna pretesa di esaustività).
Qualora il metodo di lavoro non dovesse rivelarsi efficace, il docente, d’accordo con gli alunni,
elaborerà percorsi didattici alternativi.
Coerentemente con gli obiettivi prefissati, si farà ricorso a
• libri di testo;
• testi di supporto (dispense, giornali e riviste specializzate);
• laboratori (di indirizzo, multimediali);
• cartelloni;
• uscite sul territorio, viaggi d’ istruzione;
• biblioteca.
6.5 VERIFICA E VALUTAZIONE
Il momento della verifica e della valutazione costituisce un aspetto essenziale dell’attività didattica
perchè permette di verificare l’apprendimento degli allievi e di valutare la qualità dell’insegnamento.
Dal D.M.n. 139 del 22/08/2007:
Un curricolo che pone l’accento sui processi e sulle competenze pone in essere una metodologia a
carattere laboratoriale e una valutazione di processo e di prodotto attraverso prestazioni unitarie che
coniugano in una stessa prova conoscenze disciplinari, abilità, migliorando capacità e sviluppando
competenze, partendo da situazioni di vita reale e considerando sempre la sfera metacognitiva.
“ L’obiettivo è come coniugare l’accertamento dei livelli di conoscenza disciplinare con la verifica dei
livelli di conoscenza acquisiti dagli studenti, che diventano protagonisti consapevoli del PROCESO
VALUTATIVO . Di conseguenza la valutazione contribuisce alla motivazione/rimotivazione dello
studente, in quanto costituisce uno strumento per valorizzare i saperi e le competenze già possedute. Il
raggiungimento di questo obiettivo richiede un costante lavoro collegiale dei docenti per individuare e
sperimentare metodologie didattiche e modelli di valutazione coerenti con un impianto culturale e
pedagogico centrato sugli ASSI e sulle COMPETENZE” ( D.M.n. 139 del 22/08/2007)
Il modello di verifica-valutazione frutto di un “atteggiamento centrato su obiettivi ed unità didattiche che
utilizza strategie di carattere analitico-lineari con sequenze di passi ben definibili e circoscritti” è di taglio
oggettivista e razionalista. Il percorso didattico viene derivato dagli obiettivi secondo un approccio “top-
down”: ha carattere sistemico e sequenziale. Secondo tale visione l’apprendimento avviene in forma
astratta, decontestualizzata.
Il modello di verifica-valutazione frutto di un “atteggiamento centrato su progetto aperto” propone un
sistema aperto, disponibile ad accogliere l’imprevisto, a ristrutturarsi.
Gli obiettivi si sviluppano sulla base dei bisogni. Si valorizzano:
� autonomia progettuale;
� strategie metacognitive;
� apprendimento in contesto;
� costruzione negoziata del significato;
� ricorsività poliprospettica;
� cooperazione/distribuzione/alternanza dei ruoli.
La valutazione si allontana dal concetto di misurazione “obiettiva” a favore di forme:
� di autovalutazione
� di valutazione “situata”;
� di valutazione intersoggettiva (triangolazioni, pluralità di osservatori).
Secondo tale ottica, l’asse portante della valutazione è la maturazione personale dell’allievo in base alla
quale qualsiasi pratica valutativa non deve mai perdere di vista l’unità della persona e la continuità del
processo formativo.
Con questa nuova concezione della valutazione si supera il paradigma della scuola della
programmazione, contraddistinto dall’oggettività e scientificità e, di conseguenza, della parcellizzazione
e della omologazione.
Questo orientamento epistemologico ha portato, senza dubbio, a migliorare le pratiche di verifica degli
apprendimenti che privilegiano metodi e strumenti di tipo scientifico e oggettivo.
Nella scuola della personalizzazione educativa la valutazione “presenta due distinti versanti, entrambi
importanti e complementari: l’una più volta al misurare, l’altra all’interpretare e dare senso. La sfida
della scuola dell’autonomia è di far convivere, mediante un giusto equilibrio, la tensione verso
l’oggettività con quella verso il significato”.
A - Verifiche
Ogni docente nelle proprie classi effettuerà un numero congruo di verifiche scegliendo la/e tipologia/e
fissata/e in sede di programmazione disciplinare individuale in accordo con quanto stabilito nella
programmazione di dipartimento.
Durante l’anno scolastico i docenti delle classi terminali effettueranno simulazioni della terza prova
scritta, privilegiando una tipologia con la quale far esercitare gli allievi. Ciò non esclude la possibilità che
ogni docente, nell’ ambito della propria disciplina, possa far esercitare gli allievi anche con le altre
tipologie usate nella terza prova.
ESEMPI DI PROVE:
• strutturate
• semistrutturate
• miste
• non strutturate
• compiti unitari
(merita osservare che il repertorio fornito non ha alcuna pretesa di esaustività).
B – Crireri di valutazione
Dal DPR 122/09:
ART.1
Comma 2: La valutazione e’ espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente,
nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonche’ dell’autonomia didattica delle istituzioni
scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto
dall’articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,n.
249, e successive modificazioni.
Comma 3: La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalita' anche formativa e
attraverso l'individuazione delle potenzialita' e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di
autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di
Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con
raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.
Comma 7: Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa il
processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso
scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli
strumenti offerti dalle moderne tecnologie.
TABELLA DI RIFERIMENTO:
Voto
(/30)
Voto
(/15)
Voto
(/10)
Giu
di
zio
CONOSCENZE ABILITÀ CAPACITA’
1 a
7
1 a
3
1 a
2
Errate / stentate. Manifesta conoscenze errate dei contenuti. Non si rileva alcun risultato apprezzabile.
Inadatte al contesto Manifesta una conoscenza frammentaria e non sempre corretta. Competenze non pertinenti
Arbitrarie; non particolarmente incline alla disciplina.Non applica i contenuti a contesti diversi da quelli appresi. Capacità carenti a livello logico rielaborativo. Espressione imprecisa e poco appropriata. Metodo disorganizzato con impegno inadeguato rispetto ai bisogni formativi. Bisognoso di essere guidato per organizzare e portare a termine il proprio lavoro.
8 a
12
4 a
6
3 a
4
Inadeguate /inefficaci, scarse Conoscenza molto frammentaria; presenza di gravi errori; lavoro scritto molto parziale
Improprie / disarticolate, imprecise Non sa classificare né sintetizzare in maniera precisa i dati appresi
Incoerenti, limitate a livello logico rielaborativo. Intelligenza rapida ma poco proficua. Non riesce a fare valutazioni adeguate di quanto appreso. Difficoltà di espressione, necessita di aiuto Metodo disorganizzato/mnemonico
13
a
16
7 a
8
5 Limitate / mediocri, incerte, superficiali Conoscenza superficiale con qualche errore anche su contenuti semplici; lavoro scritto incompleto o completo con gravi errori
Approssimate / mediocri Collega i contenuti in modo frammentario, perdendosi se non guidato nella loro applicazione
Modeste capacità operative, incerte/ mediocri. Limitata capacità logico rielaborativa, collegamenti non sempre pertinenti tra le conoscenze. Qualche difficoltà di comprensione. Necessita di comunicazione più corretta e ordinata e precisa. Metodo incostante, dispersivo, disordinato
17
a
19
9 a
10
6 Accettabili / sufficienti, essenziali, adeguate Conosce e comprende i contenuti essenziali e riesce a compiere semplici applicazioni degli stessi. Conoscenza non approfondita ma accettabile. Scritto abbastanza corretto, ma impreciso, oppure corretto, ma parzialmente svolto
Idonee / sufficienti, adeguate, corrette Sa distinguere e raggruppare i contenuti essenziali in modo elementare ma corretto
Essenziali / sufficienti. Utilizzo essenziale delle capacità logico rielaborative in situazioni di routine, collegando le nuove conoscenze con altre già possedute. Capacità di applicazione in contesti semplici Compie valutazioni minime ma non ancora in modo autonomo. Espressione semplice ma abbastanza corretta Metodo non sempre diligente, meccanico,
20
a
24
11
a
12
7 Discrete, corrette Conoscenze complete ma non sempre approfondite. Conoscenze abbastanza sicure pur con qualche pecca. Scritto complessivamente corretto ma con qualche imprecisione
Pertinenti / discrete Collega i contenuti tra loro ed applica a diversi contesti con parziale autonomia
Proprie / discrete. Utilizzo delle capacità logico rielaborative e critico valutative in situazioni nuove ma di media complessità Analizza e sintetizza i contenuti, necessita ancora di una guida per esprimere valutazioni sugli stessi. Linguaggio scorrevole sebbene con terminologia non sempre appropriata Metodo ordinato, applicazione precisa delle regole e dei procedimenti. produttivo
25
a
27
13 8 Precise / attente, buone Conoscenze complete e approfondite dei contenuti. Lavoro scritto interamente svolto e corretto nella forma e nel contenuto
Aderenti / efficaci / articolate Collega ed applica i contenuti a diversi contesti
Originali / valide, critiche. Utilizzo delle capacità logico rielaborative con ricerca, studio e riutilizzo di abilità e conoscenze in situazioni di apprendimento nuove e complesse. Ordina, classifica, sintetizza i contenuti, esprime valutazioni non sempre personali. Espressione corretta con proprietà accettabili e soddisfacenti. Metodo organizzato
28
a
30
14
a
15
9 a
10
Rigorose / eccellenti, rielaborate criticamente Ha conseguito una piena conoscenza dei contenuti che riconosce e collega in opposizione e in analogia con altre conoscenze. Lavoro scritto completo corretto con
Strutturate / meticolose Applica le conoscenze autonomamente e correttamente a contesti diversi
Autonome / eccellenti, valutative Utilizzo delle capacità logico rielaborative e critico valutative in situazioni di apprendimento nuove e complesse, con formulazione di ipotesi e proposizioni creative. Compie analisi critiche personali e sintesi corrette originali, è autonomo nella valutazione. Espressione corretta appropriata
Valutazione del comportamento
Dal DPR 122/09:
ART.7
Comma 1: La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo
grado, di cui all'articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile
basata sulla consapevolezza che la liberta' personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella
conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la
convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si ispirano ai principi di cui
al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
Comma 2: La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio
intermedio o finale e' decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente
irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della
Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la
responsabilita' nei contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti:
a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,
n. 249, e successive modificazioni;
b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica
24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
Comma 3:. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con
riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e
finale.
Comma 4. ………….In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che
manifestino la propria opinione come previsto dall'articolo 21 della Costituzione della Repubblica
italiana.
6.5 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine dell’obbligo di istruzione si procede alla certificazione delle competenze chiave possedute
dagli alunni. La certificazione si basa sulle prestazioni che l’alunno ha manifestato durante il proprio
percorso scolastico. La certificazione del raggiungimento delle competenze richiede una corrispondenza
metodologico-didattica coerente con i processi e con gli obiettivi disciplinari che ad esse si ricollegano.
Quindi la coerenza tra processo di lavoro dello studente (processo di apprendimento), verifiche/metodo
rielaborazione personale scorrevole, dimostra chiarezza di idee Metodo elaborativo
del docente e strumenti utilizzati dagli alunni è fondamentale.
Livelli per la certificazione ISISS “G.B.Novelli” (come da verbale n. 253 del C.d.D. del 14 maggio 2009)
(ALLEGATO N. 6).
Livelli di competenze disciplinari nel quadro comunitario e internazionale: Il Consiglio d’Europa, nel
definire il Quadro Comune europeo di riferimento per le lingue, ha previsto la seguente scala globale dei
livelli comuni:
C2 - È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge. Sa riassumere
informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte,ristrutturando in un testo coerente le argomentazioni e
le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e rende
distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto complesse. Livello avanzato.
C1 - È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare
anche il significato implicito. Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per
cercare le parole. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e
professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando di
saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione.
B2 - È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia
astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. È in grado di interagire
con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza
eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti e
esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, esponendo i proe i contro delle diverse opzioni.
Livello intermedio
B1 - È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti
familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Se la cava in molte
situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa
produrre testi
semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere
esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni
su opinioni e progetti.
A2 - Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relativead ambiti di immediata
rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).
Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni
semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del
proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Livello
elementare.
A1 - Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni
per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su
dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che
possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e
chiaramente e sia disposto a collaborare.
Livelli di competenza OCSE PISA - Matematica
Livello 6 Concettualizzazione, generalizzazione e uso di informazioni basate su situazioni e problemi
complessi. Collegamento fra diverse fonti di informazioni e forme di rappresentazione differenti, in
seguito combinazione di diversi elementi. Sviluppo di nuove soluzioni e strategie di gestione di situazioni
non familiari.
Livello 5 Sviluppo e utilizzazione di modelli per situazioni complesse. Scelta, confronto e valutazione di
strategie opportune per affrontare problemi complessi. Utilizzazione strategica di forme di
rappresentazione adatte e applicazione di conoscenze riferite alle situazioni.
Livello 4 Utilizzazione corretta di modelli espliciti per situazioni complesse. Scelta e integrazione di
varie forme di rappresentazione e loro collegamento con aspetti di situazioni reali, argomentazione
flessibile.
Livello 3 Svolgimento di procedure descritte chiaramente, comprese quelle che presuppongono decisioni
sequenziali. Utilizzazione e interpretazione di rappresentazioni basate su varie fonti di informazioni e
capacità di trarne delle conclusioni dirette.
Livello 2 Estrazione di informazioni pertinenti da un’unica fonte e comprensione di un’unica forma di
rappresentazione. Applicazione di algoritmi, formule, procedure o convenzioni fondamentali.
Livello 1 Risposte a domande formulate in un contesto familiare, contenenti tutte le informazioni
pertinenti e definite chiaramente. Svolgimento di procedimenti di routine secondo istruzioni dirette.
Livelli di competenza OCSE PISA – Problem solving
Livello 3 Riflessione e comunicazione della soluzione di un problema.
Non si tratta solo di analizzare una situazione e prendere delle decisioni, ma di riflettere sulle relazioni
alla base del problema e tenerne conto nella ricerca della soluzione; approccio sistematico al problema,
sua rappresentazione figurata e suo utilizzo nel processo risolutivo; verifica della rispondenza tra la
soluzione trovata e tutte le esigenze poste. Comunicazione della soluzione a terzi. Elaborazione e
strutturazione simultanea e autoverificante dell’interazione e della complessità della problematica con
una pluralità di condizioni collegate tra loro.
Livello 2 Modo di pensare analitico e capacità decisionale.
Utilizzare differenti capacità riflessive (induzione, deduzione, analisi del rapportocausa-effetto,
combinazione dei vari elementi) per prendere decisioni tra alternative ben definite; combinare e
sintetizzare informazioni provenienti di varie fonti, collegare varie forme di rappresentazione (p. es.
ed implicite (quali relazioni di tipo causa-effetto) lungo più proposizioni o capoversi al fine di
localizzare, interpretare o valutare informazioni.
Individuare informazioni Interpretare il testo Riflettere e valutare Localizzare e, in alcuni casi, riconoscere la relazione tra
singole informazioni, ciascuna delle quali può dover soddisfare molteplici criteri. Gestire informazioni messe in rilievo che possono essere confuse con quelle richieste.
Integrare diverse parti di un testo al fine di identificare ‘idea
principale, di comprendere una relazione o interpretare il significato di una parola o di una frase. Confrontare, contrapporre o classificare tenendo conto di molteplici
criteri. Gestire informazioni che possono essere confuse con quelle richieste.
Dimostrare una comprensione dettagliata di un testo
mettendolo in relazione a nozioni familiari o della vita quotidiana, oppure attingendo a nozioni meno comuni.
LIV.4 Seguire collegamenti linguistici o tematici lungo più capoversi, speso in assenza di indicatori del
discorso, allo scopo di localizzare, interpretare o valutare informazioni non immediatamente evidenti
oppure per inferire il significato di carattere psicologico o astratto.
Individuare informazioni Interpretare il testo Riflettere e valutare Localizzare ed eventualmente ordinare o integrare, più informazioni non
immediatamente evidenti, ciascuna delle quali può dover soddisfare molteplici criteri, all’interno di un testo il cui contesto o la cui forma non sono familiari. Inferire quali, tra
le informazioni del testo, sono pertinenti rispetto al compito da svolgere
Utilizzare inferenze complesse basate sul testo per comprendere e applicare
categorie a un testo di argomento non familiare per interpretare il significato di una porzione del testo tenendo conto del testo nel suo insieme. Saper affrontare ambiguità,
idee contrarie alle aspettative e concetti espressi in forma negativa.
Servirsi di nozioni di carattere formale o di cultura generale per formulare ipotesi su un testo
o per valutarlo criticamente. Dimostrare di comprendere in modo accurato testi lunghi o complessi.
LIV.5 Trattare testi la cui struttura non è ovvia o chiaramente indicatala fine di discernere la relazione tra
specifiche porzioni di testo e il suo argomento o scopo implicito.
Individuare informazioni Interpretare il testo Riflettere e valutare Localizzare ed eventualmente ordinare o integrare, più informazioni non immediatamente evidenti, ciascuna delle quali può dover soddisfare molteplici criteri,
all’interno di un testo il cui contesto o la cui forma non
Utilizzare inferenze complesse basate sul testo per comprendere e applicare categorie a un testo di argomento non familiare per interpretare il significato di una
porzione del testo tenendo conto del testo nel suo insieme.
Servirsi di nozioni di carattere formale o di cultura generale per formulare ipotesi su un testo o per valutarlo criticamente. Dimostrare di comprendere in modo accurato testi lunghi o
complessi.
sono familiari. Inferire quali, tra le informazioni del testo, sono pertinenti rispetto al compito da svolgere
Saper affrontare ambiguità, idee contrarie alle aspettative e concetti espressi in forma negativa.
LIVELLI TESTI NON CONTINUI
LIV.1
Concentrarsi su singole informazioni slegate, solitamente raccolte in un’unica rappresentazione grafica,
quale una mappa semplice o un grafico a linee o a barre, che presenta poche informazioni in modo diretto
e nel quale il testo scritto si riduce a poche parole frasi.
LIV.2
Dimostrare di afferrare la struttura sottesa ad una rappresentazione grafica, quale un semplice diagramma
ad albero o una tabella, oppure integrare due informazioni di un grafico o di una tabella.
LIV.3
Esaminare una rappresentazione grafica alla luce di un’altra rappresentazione o di un altro documento,
magari presentato in forma differente, oppure integrare diverse informazioni singole- di carattere
spaziale, verbale o numerico- in un grafico o in una mappa al fine di trarre conclusioni sull’insieme delle
informazioni rappresentate.
LIV.4
Scorrere un testo lungo e dettagliato al fine di individuare informazioni pertinenti , spesso in mancanza di
un’organizzazione grafica (etichette, formattazione particolare ecc.) per localizzare più informazioni da
confrontare o integrare.
6.6 GLI ESAMI DI STATO
Normativa : legge n. 425 del 10 dicembre 1997 ("Disposizioni per la riforma degli esami di Stato
conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore", G.U. n. 289 del 12 dicembre 1997)
legge n. 1 dell'11 gennaio 2007 - "Disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio
di istruzione secondaria superiore e delega al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le
università", G.U n. 10 del 13 gennaio 2007
I cambiamenti proposti dalla legge sono stati graduali ed hanno previsto una sorta di flessibilità sul
campo prima di passare a regime nel corso dell'anno scolastico 2008-2009.
-Nei consigli di classe saranno individuati i percorsi pluridisciplinari sui quali concentrare l’ azione dei
docenti di tutte le discipline coinvolte.
-Entro e non oltre il 15 Maggio 2010 deve essere predisposto e consegnato, per l’opportuna consultazione
da parte di ciascun candidato, il documento di ognuno dei consigli delle classi quinte. Tale documento,
realizzato secondo un opportuno format, deve riguardare l’azione educativa e didattica realizzata
nell’ultimo anno di corso, e indicare i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso
formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro
elemento che i consigli di classe ritengano significativi ai fini dello svolgimento degli Esami di Stato. Il
documento rappresenta un atto fondamentale di orientamento e guida, sia per i candidati che per gli
esaminatori, per quanto riguarda lo svolgimento degli Esami di Stato. Poiché è prevista una preparazione
ad opera di tutti i docenti di classe circa l’esecuzione delle prove d’esame (simulazione delle prove
d’esame), con particolare riguardo allo svolgimento della terza prova scritta, al documento si
allegheranno gli atti relativi alla simulazione di questa prova.
-Entro la data del 15 Maggio 2010 deve pervenire la documentazione relativa ai crediti formativi da
parte degli studenti.
-Il Decreto Ministeriale N° 49 del 24 febbraio 2000 individua le tipologie di esperienze che danno
luogo ai CREDITI FORMATIVI . Tali esperienze devono essere state svolte al di fuori della scuola di
appartenenza e in coerenza con gli obiettivi formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studi degli
allievi interessati. Le certificazioni dovranno contenere l’indicazione delle ore di effettiva frequenza
(almeno venti) e la descrizione delle attività svolte con i relativi obiettivi e finalità.
6.7 CREDITO SCOLASTICO
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO RELATIVO AL CREDITO
SCOLASTICO E FORMATIVO A.S. 2009/2010
-Dall’anno scolastico 1998/1999 sono stati introdotti nel sistema Scuola i crediti scolastici. I
Consigli di Classe, nello scrutinio finale, assegnano ad ogni alunno del triennio il relativo
credito scolastico. La somma dei punti ottenuti in Terza, Quarta e Quinta costituisce il credito
con cui lo studente sarà presentato all’Esame di Stato. La somma totale dei crediti, relativa agli
ultimi tre anni del corso di studi, varia da un minimo di 10 punti ad un massimo di 25 punti.
-L’attribuzione del credito scolastico è regolata dalla Tabella A del Decreto Ministeriale n°
42 del 2007 .
-A partire dall’a.s. 2008/09 anche la valutazione del comportamento (voto di condotta) rientra
nella determinazione della media.
-Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in
ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo
l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi
all’esame di Stato (comma 1 art.6 del D.P.R. 122/09).
-Le iniziative complementari ed integrative organizzate dalla scuola non danno origine a crediti
formativi, ma rientrano tra quelle attività che concorrono alla definizione del credito scolasti-
co (art.1, comma 2, D.M. 49/2000).
Delibera n. 256 del Collegio dei Docenti del 4 settembre 2009):
-A partire dalla media M conseguita dallo studente ed individuata la relativa banda di
oscillazione, i criteri che stabiliscono in modo univoco ed uniforme qual è il punteggio da
attribuire come credito scolastico all’allievo vengono individuati come segue, tenendo presente
che la normativa (D.M. 42 del 2007) prevede che per l’attribuzione del credito scolastico,
oltre alla media M conseguita dall’alunno in sede di Scrutinio finale, vengano valutati anche i
seguenti 4 parametri cui attribuire un peso:
1) Assiduità nella frequenza
2) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo
3) Partecipazione ad attività complementari ed integrative realizzate dall’Istituzione
scolastica
4) Crediti Formativi
1)Assiduità nella frequenza
E’ stato deliberato che, per l’a.s. 2009/2010, un alunno abbia frequentato assiduamente
qualora abbia effettuato un numero di assenze minore o uguale a 20.
Le assenze dovute a motivi di salute, debitamente certificate da un medico o da strutture
ospedaliere, non rientrano nel computo del numero complessivo di assenze effettuate
dall’allievo durante l’anno scolastico, ai soli fini della valutazione del parametro “frequenza
assidua”.
2) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo
Interesse ed impegno nella partecipazione aldialogo educativo dimostrato, tenendo anche conto
dell’interessamento con il quale l’allievo ha seguito l’insegnamento della religione cattolica o
l’attività alternativa e del profitto che ne ha tratto.
3) Partecipazione ad attività complementari ed integrative realizzate dall’Istituzione
scolastica
Partecipazione da parte degli studenti di attività realizzate all’interno dell’istituzione
scolastica: progetti PON, progetti POF, etc…
4) Crediti Formativi :
Partecipazione ad ogni attività o esperienza formativa acquisita AL DI FUORI della scuola e
coerente con gli obiettivi formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studi. La
partecipazione a tale attività deve essere debitamente documentata e certificata.
Chiamiamo P il punteggio complessivo ottenuto dalla valutazione dei quattro parametri. Per
quanto detto P sarà un numero compreso tra 0 ed 1.
0 ≤ P ≤ 1
Come e quando sarà usato questo punteggio aggiuntivo P ?
Calcolata la Media M dei voti conseguita dall’allievo ed individuata la relativa banda di
oscillazione nell’ambito della Tabella A, distinguiamo ora DUE CASI a seconda che la media
M dei voti conseguiti sia minore o uguale a 8 oppure maggiore di 8. Ciò perché, nel primo
caso, la differenza tra i valori minimi e i valori massimi della banda di oscillazione è pari a 1,
mentre, nel secondo caso, la differenza tra i valori minimi e i valori massimi della banda di
oscillazione è pari a 2.
Media M dei voti conseguiti compresa tra sei ed otto :
cioè M=6 oppure 6 <M ≤ 7 oppure 7 ≤ M <8
In questo caso,considerata la media M dei voti, se la sua parte decimale è maggiore del valore
di 0,50 allora si attribuirà automaticamente come credito scolastico il valore massimo della
banda di oscillazione individuata dalla media M.
Se la parte decimale della media M dei voti è inferiore o uguale al valore di 0,50 ma all’allievo
è stato attribuito un punteggio aggiuntivo P in virtù del soddisfacimento di uno o più di uno
dei quattro parametri contemplati sopra, alla parte decimale della media M si andrà ad
aggiungere il punteggio aggiuntivo P. Se tale nuovo valore ottenuto è ancora inferiore al valore
di 0,50 all’allievo sarà attribuito, come credito scolastico, il valore minimo della banda di
oscillazione, se invece tale nuovo valore è maggiore del valore di 0,50 allora all’allievo sarà
attribuito un credito scolastico pari al valore massimo della banda di oscillazione.
Media dei voti conseguiti compresa tra otto e dieci :
Per premiare gli allievi meritevoli, si adotta il seguente criterio :
se la media M dei voti conseguita dall’allievo è maggiore o uguale al valore di 8,70,
prescindendo dalla valutazione dei 4 parametri, si attribuisce direttamente il massimo della
relativa banda di oscillazione, ovvero 8 punti per il terzo e quarto anno e 9 punti per il quinto
anno (vedi Tabella A).
In ogni caso a completamento del quadro valutativo globale dell’alunno, andrà comunque
definita la documentazione valutativa dei 4 parametri suddetti.
Se invece la media M è compresa strettamente tra 8 e 8,70:
8 < M < 8,70
nell’attribuzione del credito scolastico si considererà anche l’eventuale punteggio P scaturito
dalla valutazione dei 4 parametri.
Se chiamiamo S la somma della media M dei voti e dell’eventuale punteggio aggiuntivo P
posseduto dall’allievo in virtù del soddisfacimento di uno o più di uno dei 4 parametri
contemplati sopra : S = M+P, è stato adottato il seguente criterio di attribuzione del credito
scolastico:
VALORE
DI S
Credito
scolastico
3° anno
Credito
scolastico
4° anno
Credito
scolastico
5° anno
88 << SS ≤≤ 88,,1100
6 6 7
88,,1111 << SS ≤≤ 88,,6699 7 7 8
88,,7700 ≤≤ SS ≤≤ 1100 8 8 9
6.8 INTEGRAZIONE: PROGRAMMAZIONE PER GLI ALUNNI DIV ERSAMENTE ABILI
La legge 104/92 precisa che l’ esercizio del diritto all’ istruzione “non può essere impedito da difficoltà
di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’ handicap”. Il nostro Istituto,
in sintonia col dettato normativo e, più in generale, con la vasta letteratura che si è sviluppata sulla
cultura dell’ integrazione negli ultimi trent’ anni, si propone di creare le condizioni adatte perché ogni
alunno diversamente abile possa sentirsi “protagonista” di un’esperienza pensata e realizzata in funzione
della sua crescita affettiva, cognitiva, relazionale, sociale, si impegna a riconoscere all’ allievo
diversamente abile la possibilità di esercitare a tutti i livelli il diritto- dovere di parola, di scelta, l’
autoaffermazione della propria identità unica e irripetibile, contro tutte le discriminazioni. Ciò si realizza
attraverso la costruzione di concreti “progetti di vita personali” e la riorganizzazione complessiva del
sistema di insegnamento/apprendimento. Il POF rappresenta la risposta organica e intenzionale ai bisogni
formativi e alle esigenze di diritto allo studio degli alunni diversamente abili.
Un’ analisi attenta degli elementi qualificanti l’ integrazione ci ha permesso di individuare una serie di
parametri e di procedure che assicurano un monitoraggio continuo e un controllo puntuale della qualità
dell’integrazione scolastica che viene realizzata attraverso:
• La costituzione del Gruppo H d’Istituto con competenze di tipo progettuali, consultive,
organizzative e valutative
• La programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, culturali, ricreativi e
sportivi
• Rapporti con le famiglie con le scuole di provenienza degli alunni diversamente abili
• La dotazione di attrezzature tecniche e sussidi didattici specifici
• La sperimentazione da realizzare nelle classi frequentate da alunni diversamente abili
• Rapporti con il comune, Regione, Enti Locali per interventi tecnico-organizzativi necessari
• Individuazione delle condizioni ostative alla frequenza degli alunni in difficoltà e segnalazione
agli organi competenti
• Orientamento scolastico e lavorativo per gli alunni in questione in collaborazione anche con gli
Enti Locali.
Gli standard di qualità utilizzati per la valutazione dell’integrazione scolastica riguardano ad esempio
l’obbligo di una diagnosi funzionale precoce, del profilo dinamico funzionale e di un piano educativo
personalizzato, di un’intesa fra scuola, enti locali e ASL,di ausili e sussidi anche tecnologici per le
diverse tipologie di minorazioni, dell’adozione di criteri valutativi del profitto anche differenziati,
secondo quanto stabilito dalla Sentenza n. 215/87 della Corte Costituzionale.
L’integrazione scolastica che noi adottiamo riconosce l’uguale pienezza umana di tutti, si fa risorsa per
tutti adottando il fecondo indirizzo della “integrazione strutturale”, finalizzato ad integrare al suo interno
le diversità e le necessità di ciascuno, rispondendo così alle aspettative di una positiva ricaduta sull’intero
gruppo. Tanti sono gli strumenti che si devono maneggiare e controllare con cura perché ciò avvenga, e
in questo concorrono tutte le professionalità presenti, che riconoscono la necessità di abbandonare
l’esclusivo punto di vista e collaborano in un clima aperto alla discussione e fortemente improntato ad
una diffusa cultura rivolta alla formazione continua.
E’ opportuno precisare che il nostro progetto di offerta formativa nasce nella piena consapevolezza che i
suoi contenuti non sono utopie ma “adattamenti ragionevoli” che non rappresentano soluzioni tecniche di
carità ma elementi strutturali per evitare discriminazioni e violazioni dei diritti umani. E’ “adattamento
ragionevole” l’ integrazione come dovere e patrimonio di tutti gli insegnanti, considerando l’
eterogeneità personale e culturale degli alunni. In tal senso l’ I.S.I.S.S. “G.B.Novelli” è una scuola per
tutti e per ciascuno, un ambiente ordinario di lavoro e di istruzione fondante per la successiva piena
integrazione nella società e nel mondo del lavoro (quest’ ultima, in presenza di piena o ridotta capacità
lavorativa).
Per la valutazione degli alunni con disabilità si fa esplicito riferimento all’ art.9 del DPR 122/09; per la
valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) si fa esplicito riferimento all’
art.10 del DPR 122/09.
7.0ATTIVITA’ INTEGRATIVE, OPZIONALI ED
EXTRACURRICULARI
7.1 ULTERIORI SERVIZI OFFERTI (AL DI FUORI DELLA D IDATTICA CURRICULARE)
Al fine di informare i futuri studenti dell’offerta educativa e didattica proposta dall’Istituto e dei suoi
naturali agganci con l’Università o il mondo del lavoro, vengono promosse attività di informazione con
gli istituti di grado inferiore presenti sul territorio a mezzo di brochure e programmazione di attività
organizzate dai responsabili dei vari indirizzi di studio. Inoltre, i responsabili di indirizzo
organizzeranno, se possibile, “OPEN DAY”, cioè una giornata di accoglienza dei genitori delle scuole
medie i cui figli hanno intenzione di frequentare la nostra scuola.
Per le classi dell’ultimo anno, l’attività di orientamento post diploma è affidata essenzialmente alla
F.S.5.
L’accoglienza prevede la presentazione dell’offerta formativa della scuola ad alunni e famiglie
(sottoscrizione patto di corresponsabilità con gli allievi delle classi prime ).
La presenza di Stages formativi nel curricolo della scuola, in particolare per la terza area del
Professionale Moda, e di percorsi di alternanza scuola-lavoro si impone come segmento imprescindibile
per l’acquisizione di strumenti di osservazione e di metodo che solo un incontro diretto con i fenomeni
sociali consente. Saranno contattate aziende residenti sul territorio, l’ASL ed la Confartigianato e la
Confederazione Nazionale Artigianato (CNA) di Caserta.
Come da delibera n. 257 del Collegio dei docenti del 5 ottobre 2009, il piano delle attività integrative
degli studenti prevede quanto segue:
• tre attività cinematografiche e un’attività teatrale. Le attività si svolgeranno presso il Teatro
Ariston di Marcianise.
• la “Settimana dello Studente” si svolgerà nei seguenti giorni: venerdì 18 dicembre 2009, sabato
19 dicembre 2009, lunedì 21 dicembre 2009 e martedì 22 dicembre 2009.
• due celebrazioni di Sante Messe, una prima delle festività natalizie e un’altra prima delle
festività pasquali.
• Per le attività degli studenti legate alla L.567, dal monitoraggio effettuato risulta che la
maggioranza degli studenti è favorevole alle seguenti attività: corso per truccatrici, corso per il
patentino e corso per attività espressive. Tra queste verrà scelta una sola attività.
INTERCULTURA : Intercultura è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela
del Ministero degli Affari Esteri. Dal 1 gennaio 1998 ha status di ONLUS: è infatti gestita e amministrata
da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo
alla dimensione internazionale. Intercultura promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali,
inviando ogni anno quasi 1500 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero ed
accogliendo nel nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente
trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura organizza
seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Dirigenti scolastici, insegnanti,
volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e
il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo
costruttivo.
INTERCULTURA rappresenta in Italia l'AFS (AFS Intercultural Programs) e l'EFIL (European
Federation for Intercultural Learning). Grazie a queste affiliazioni, ha statuto consultivo all'UNESCO e al
Consiglio d'Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea. Ha rapporti con i nostri Ministeri
degli Esteri, della Pubblica Istruzione e della Solidarietà Sociale. A Intercultura sono stati assegnati il
Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premio della Solidarietà della Fondazione
Italiana per il Volontariato per oltre 40 anni di attività in favore della pace e della conoscenza fra i popoli.
Nel 2005 Intercultura ha festeggiato i 50 anni di attività in Italia con una serie di eventi culturali svolti
sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del ministero degli Esteri.
Il Sistema di Qualità per l'organizzazione dei programmi di scambio interculturale e la progettazione ed
erogazione dei corsi di formazione interculturale è certificato dalla società DNV secondo le norme UNI
EN ISO 9001:2000. Il bilancio di Intercultura è certificato dalla società internazionale di revisione
KPMG.
La scuola che abbraccia lo scambio di giovani come potente strumento di confronto interculturale
partecipa a pieno titolo alla promozione della “società della conoscenza” e alla realizzazione degli
obiettivi strategici definiti nel marzo 2000 dal Consiglio Europeo a Lisbona. Un periodo di studio
all’estero di un anno o alcuni mesi risponde a questi obiettivi: rappresentano un’esperienza formativa
forte, che permette di entrare in profondità nella realtà culturale di un altro Paese. Per un giovane è
un’esperienza unica, che mette alla prova le risorse cognitive, affettive e relazionali, che ri-configura
valori, identità, comportamenti e apprendimenti. Imparare a leggere e ad utilizzare altri codici, saper
riconoscere regole e principi diversi, e a orientarsi fuori dal proprio ambiente umano e sociale utilizzando
“le mappe” di un’ altra cultura, non è affatto semplice, esige un impegno che va molto oltre quello
richiesto dalla frequenza di un anno di studio normale: al centro di un’esperienza di questo tipo c’è lo
sviluppo di competenze interculturali, ma occorre mettere in evidenza che sono in gioco anche altri
apprendimenti: tutti quelli richiesti dall’Europa della conoscenza.
Anche la scuola che invia propri studenti all’estero, ospita studenti stranieri o partecipa a scambi di
classe organizzati da Intercultura ha la possibilità di trasformare in risorsa per tutti l’esperienza vissuta
dai giovani, se decide di progettare e monitorare lo scambio nel suo sviluppo e di estenderne i vantaggi
alla classe e a tutto l’Istituto. Attraverso una forte adesione ai progetti di scambio, la scuola ha infatti la
possibilità di ampliare e internazionalizzare la propria offerta formativa , stimolare interesse verso culture
diverse dalla nostra, confrontarsi con l’esterno, stimolare interesse per le lingue, promuovere formazione
“globale” , esercitare flessibilità di approcci didattici ed organizzativi al proprio interno, educare alla
differenza, utilizzare la mobilità studentesca come risorsa, acquisire visibilità nel territorio, stabilire
relazioni con scuole partner nei Paesi con cui avvengono gli scambi stessi.
Intercultura inoltre persegue gli standard di qualità dei programmi di scambio definiti dal Parlamento
Europeo e dal Consiglio d’Europa.
I programmi scolastici di Intercultura si basano su tre elementi fondamentali:
- la permanenza in famiglie che ospitano gratuitamente i partecipanti
- la frequenza di una scuola pubblica, insieme ai coetanei del Paese dove si svolge il programma
- la presenza di un gruppo di volontari locali, che segue passo passo l’esperienza degli studenti
Il Testo Unico sulla scuola n. 297/94, art. 192, consente l’iscrizione di giovani provenienti da un corso
all’estero senza perdere l’anno, previa un’eventuale prova integrativa su alcune materie indicate dal
Consiglio di Classe.
La Circolare del Ministero dell’Istruzione n. 181 del 17/3/97 sottolinea il valore dell’esperienza di studio
all’estero e prevede che il Consiglio di Classe acquisisca dalla scuola straniera i risultati degli studi
compiuti dagli studenti all’estero.
I programmi all’estero di Intercultura per l’anno scolastico 2009-10 sono rivolti prioritariamente a
studenti nati tra il 1 luglio 1991 e il 31 agosto 1994. Per questi programmi sono a disposizione circa 600
borse di studio - totali o parziali - che vengono assegnate in base alla situazione economica delle famiglie
dei candidati e al merito di questi ultimi.
L’I.S.I.S.S. G.B. Novelli, già da tre anni, ha fatto proprio il progetto di Intercultura, sposandone in toto
gli obiettivi.
7.2 PROGETTI E CONCORSI
Si premette quanto segue:
-L’ISISS “G.B. Novelli” ha aderito al Protocollo d’Intesa tra Ufficio Scolastico Regionale per la
Campania – Polo Qualità di Napoli divenendo Polo di Ricerca della Rete Qualità in Campania.
Il Progetto Qualità dell’USR per la Campania intende coniugare la ricerca teorica e le buone prassi,
sviluppare e sperimentare soluzioni "pilota" per le questioni più rilevanti poste dall’organizzazione del
sistema formativo, alla progettazione e gestione del servizio, allo sviluppo della rete di relazioni, allo
scopo di mettere a disposizione dell'intero sistema modelli organizzativi e operativi sperimentati.
In tale ottica si collocano i laboratori di ricerca-azione istituiti e coordinati dal Polo Qualità di Napoli
relativamente a :
- Il coaching nella scuola
- La norma UNI EN ISO 9004:2000 nella scuola
- Simucenter.
SI OSSERVA CHE
� il Ministero, a seguito dell’entrata in vigore dell’autonomia e della ristrutturazione
dell’Amministrazione centrale e periferica, svolge compiti di coordinamento in materia di
formazione del personale della scuola, sostenendo e promovendo iniziative di formazione che
siano coerenti e funzionali all’attuazione dei processi di innovazione legislativa, contrattuale e
regolamentare;
� gli obiettivi europei (Lisbona 2000 e Raccomandazioni del 18/12/2006) da raggiungere entro il
2010 impegnano i Paesi a incoraggiare gli studenti a intraprendere studi matematici e scientifico-
tecnologici, a creare un ambiente aperto per l’apprendimento, a rendere più attraente lo studio di
tutte le discipline, comprese quelle scientifiche;
� l’ampio processo di riforme in atto poggia sulla consapevolezza del ruolo prioritario della scuola
e della formazione quale fattore complessivo di sviluppo della società civile e individua nel
raccordo tra sistemi formativi e nelle interazioni tra istruzione e mondo della produzione, del
lavoro e della ricerca le modalità idonee per poter garantire servizi scolastici di alto e qualificato
profilo ed innalzare il livello culturale e il grado di competitività del paese;
� Il Life long Learning Programme privilegia l’asse della formazione perché si consolidi ” La
società della conoscenza”
� Il Polo Qualità di Napoli persegue l’obiettivo di sostenere i processi di qualificazione del
personale tutto della scuola, valorizzando le singole professionalità e le specificità dei ruoli,
consentendo loro di affrontare, con consapevolezza e responsabilità, le sfide della società globale
e le trasformazioni del mondo economico e favorendo l’adozione, la promozione e lo sviluppo di
modelli organizzativi in rete per rendere più efficaci ed efficienti i protocolli di comunicazione tra
i vari soggetti istituzionali, che pur con compiti e funzioni diversi, sono comunque titolari di
responsabilità condivise e condivisibili nei confronti della crescita e della valorizzazione della
persona.
La gestione amministrativa e finanziaria della rete è affidata ad ogni singola Istituzione Scolastica per la
propria parte di competenza. Le risorse a disposizione della rete verranno stabilite in relazione al
programma di attività concordato . Per l’attuazione dei programmi previsti dalla presente Intesa, si
attingerà alle risorse finanziarie, provenienti dai capitoli destinati alla formazione del personale della
scuola, assumendo le necessarie sinergie con gli interventi di sostegno alle aree depresse e con il PON
“La scuola per lo sviluppo”.
L’ISISS “Novelli” si impegna ad aderire al progetto qualità, a dare il proprio contributo alle iniziative di
ricerca e di formazione (nei dipartimenti disciplinari e nei consigli di classe), sostenendo la
partecipazione degli insegnanti ai gruppi di lavoro costituiti a livello di rete, a cooperare nella
progettazione, costruzione e diffusione di pratiche didattiche innovative e finalizzate al miglioramento
del processo di apprendimento/insegnamento. Il Protocollo d’Intesa stipulato il 15 ottobre 2008 a seguito
di delibera da parte del collegio dei docenti, avrà durata triennale e sarà rinnovato per un uguale periodo,
salvo diverso avviso da una delle Parti, espresso almeno tre mesi prima della scadenza dei termini
dell’Intesa.
DELIBERA N. 257 del COLLEGIO DEI DOCENTI del 5 ottobre 2009: L’ISISS “G.B. Novelli” il
giorno 15 ottobre 2008, ha aderito al Protocollo d’Intesa tra l’Ufficio Scolastico Regionale per la
Campania e il Polo Qualità di Napoli, divenendo Polo di Ricerca della Rete Qualità in Campania.
In tale ottica si collocano i laboratori di ricerca-azione istituiti e coordinati dal Polo Qualità di Napoli :
“Il Simucenter” e “Il Coaching a scuola”.
Il laboratorio del Simucenter aderisce perfettamente agli obiettivi europei (Lisbona 2000 e
Raccomandazioni del 18/12/2006) da raggiungere entro il 2010. I Paesi si impegnano a incoraggiare gli
studenti a creare un ambiente aperto per l’apprendimento, a rendere più attraente lo studio di tutte le
discipline, a individuare nel raccordo tra sistemi formativi e nelle interazioni tra istruzione e mondo della
produzione, del lavoro le modalità idonee per poter garantire servizi scolastici di alto e qualificato profilo
ed innalzare il livello culturale e il grado di competitività del paese. La L. 296/06 invita alla progettualità
che valorizzi rapporti con il territorio secondo una pratica di ricerca /azione.
La didattica laboratoriale va intesa come pratica del “fare” (learning by doing ) che valorizza la
centralità dell’apprendimento e metta in stretta relazione l’attività sperimentale degli allievi con le
competenze degli insegnanti. In questo modo Simucenter diventa una strategia metodologica da adottare
nei consigli di classe, durante l’ attività curricolare, utilizzando la quota del 20% per ogni disciplina che
aderisca a questa nuova strategia.
Per quanto riguarda la sperimentazione del Coaching dieci docenti del ”Novelli” sono stati
opportunamente formati nell’a.s. 2008/09 ed hanno acquisito le competenze per essere Coach. L’USR ha
investito in questo senso ed ora invita gli insegnanti alla partecipazione, cooperazione per una
progettazione, costruzione e diffusione di pratiche didattiche innovative finalizzate al miglioramento del
processo di apprendimento/insegnamento. Il coaching è una tecnica finalizzata al miglioramento della
performance, attraverso lo sviluppo delle potenzialità personali. E’ uno strumento che consente di far
raggiungere ai nostri allievi gli obbiettivi personali e di trasformare le loro aspirazioni in piani d'azione;
aiuta le persone a dare il meglio per produrre risultati in modo veloce ed efficace, sostenendo le loro
scelte e offrendo loro gli strumenti per ricercare in se stessi le risorse necessarie ad attuare precisi e mirati
piani d’azione per il raggiungimento del successo.
La sessione di coaching può realizzarsi sia come rapporto one to one, che con l’intera classe;
naturalmente ciascuna strategia ha specifiche problematiche che saranno opportunamente monitorate
dall’USR Campania. I docenti che aderiscono a questa sperimentazione individueranno l’organizzazione
più opportuna senza oneri per la scuola.” Il Collegio all’unanimità delibera la realizzazione dei progetti.
- Il D.Ls. n. 77/2005 definisce un’idea di alternanza intesa come possibilità di rendere presente, in tutti i
percorsi scolastici e formativi, periodi di lavoro, nel senso più ampio del termine, con finalità che
spaziano dall’acquisizione di competenze di base, precipuamente a valenza orientativa, all’acquisizione
di competenze tecnico-professionali di livello specialistico.
In Italia si può parlare più propriamente di alternanza formativa che non di alternanza di lavoro: è un
nuovo modo di fare scuola, compartecipato, polifonico, aperto alle istanze del mondo esterno, imperniato
sulla compresenza del tutor d’aula e del tutor aziendale nel processo d’insegnamento – apprendimento,
sulla valorizzazione dell’esperienza diretta in situazione lavorativa, sul learning by doing, sul contributo
professionale degli esperti esterni, sulla coesione sociale del gruppo dei pari.
L’alternanza scuola - lavoro, ai sensi del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, è realizzata sia nel
sistema scolastico del secondo ciclo sia nel sistema dell’istruzione e formazione professionale, le finalità
sottese risiedono nella necessità di assicurare ai giovani, oltre alle indispensabili competenze di base, le
competenze tecnico-professionali riconosciute come funzionali alle richieste del mercato del lavoro.
I percorsi di alternanza sono destinati ai soggetti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età tali
percorsi costituiscono un’opportunità per i giovani, e non un obbligo per le istituzioni scolastiche, nel
senso che queste ultime non sono tenute ad organizzare necessariamente periodi di apprendimento in
situazione lavorativa per tutti gli studenti iscritti, e per ogni anno scolastico.
I percorsi di alternanza sono progettati, organizzati, attuati, verificati, valutati e certificati sotto la
responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, in virtù di una convenzione operativa, stipulata con
le imprese o le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria e
artigianato, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere
gli studenti per periodi di tirocinio o di stage, senza che questi costituiscano rapporto individuale di
lavoro.
Come recita testualmente il sopra richiamato D.Ls. n. 77/2005, queste nuove opportunità di
apprendimento si prefigurano i seguenti scopi:
11.. attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti, sotto il profilo culturale e educativo, che
colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;
22.. arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi, con l’acquisizione
dicompetenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
33.. favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili
individuali di apprendimento;
44.. realizzare un organico collegamento tra le istituzioni scolastiche e formative, il mondo del lavoro e la
società civile;
55.. correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
I percorsi progettati nelle scuole sono definiti e programmati nel Piano dell’Offerta Formativa e sono
proposti alle famiglie e agli studenti con tempi e forme idonee a garantirne la piena fruizione. I periodi di
apprendimento in alternanza, nel contribuire alla personalizzazione del piano di studio, possono essere
frequentati dallo studente anche in momenti diversi da quelli fissati dalcalendario scolastico. I periodi di
apprendimento in azienda sono articolati con criteri di gradualità e di progressività, in relazione allo
sviluppo personale, culturale e professionale dello studente, che rispettino però gli obiettivi dei diversi
percorsi del sistema dei licei e del sistema dell’istruzione e formazione professionale, nonché le capacità
di accoglienza delle imprese.
- L’ I.S.I.S.S. “G.B.Novelli”, da sempre attento alla prevenzione e al recupero del disagio e degli
abbandoni, al fine di assicurare la piena realizzazione del diritto-dovere all’ istruzione e alla formazione,
ha predisposto un Percorso Alternativo Sperimentale per il conseguimento della qualifica regionale di
Operatore di Sartoria previsto dall’ Avviso Pubblico della Regione Campania emanato con decreto
dirigenziale n.160 del 30/06/2008.
Il corso, di durata biennale e completamente gratuito, si rivolge agli allievi di età compresa fra 14 e 18
anni, in possesso di licenza media, che hanno riportato insuccessi scolastici. La qualifica permette di
acquisire professionalità spendibile immediatamente nel mondo del lavoro consentendo di:
• operare nel campo della moda in maniera autonoma o come dipendente di sartoria
• essere in grado di confezionare capi anche di alta moda
• essere capace di costruire modelli, di tagliare stoffe secondo i modelli e confezionarli.
Tale offerta ha il duplice scopo di ridurre la dispersione scolastica recuperano quei giovani che hanno
incontrato difficoltà nel sistema dell’ istruzione e di fornire loro, al completamento del percorso, la
possibilità di un inserimento dignitoso nel mondo del lavoro. E’, inoltre, prevista la possibilità di
rientrare nel corso di studi ordinario con l’ iscrizione alla classe Terza dell’ IPIA Moda e Abbigliamento,
conseguendo la qualifica statale di Operatore della Moda.
Il quadro orario della seconda annualità è il seguente:
Qualifica di primo livello: Operatore di Sartoria
Quadro orario della seconda annualità
DISCIPLINE
Monte ore annuale
Docente
Scuola o Ente
1 Italiano e Storia 135 Docente Scuola
2 Inglese 60 Docente Scuola
3 Diritto ed Economia 33 Docente Scuola
4 Matematica 84 Docente Scuola
5 Scienze della terra e dell’alimentazione 60 Docente Scuola
6 Disegno 99 Docente Scuola
7 Laboratorio di Modellistica 130 Docente Scuola
8 Laboratorio di Confezione 132 Docente Scuola
9 Storia della Moda e del Costume 33 Docente Scuola
10 Informatica livello ECDL 66 Docente Ente
11 Bilancio delle Competenze 30 Docente Ente
12 Visite Guidate 40 Docente Ente
13 Laboratorio Teatrale 66 Docente Ente
14 Stage 160 Tutor Aziendale
e Tutor Scuola
TOTALE 1188
Tanto premesso, sono già posti in essere:
• Tirocini formativi e percorsi di Alternanza scuola-lavoro
• Scuole Aperte
• Progetto Qualità dell’ USR per la Campania
• PAS
Nel corso del C.d.D. del giorno 11/6/2009 è stata effettuata la seguente programmazione dei Fondi
Strutturali Europei che, come previsto dal Programma Operativo Nazionale ”Competenze per lo
Sviluppo” 2007 – 2013; Circolare MIUR Prot. AOODGAI 2096 del 03/04/2009, deve essere biennale:
anno scolastico 2009/2010 - anno scolastico 2010/2011. La programmazione dei moduli inseriti nei
Piani Integrati di Istituto sono scaturiti dalle Schede di autodiagnosi relative al 2009 e al 2010.
1 annualità
AZIONE D1: interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola sulle nuove tecnologie
della comunicazione
LAVORARE In aula con la LIM
AZIONE B10:internventi pre formazione a distanza
PODSEIDON: educazione linguistica e letteraria in un’ ottica plurilingue
AZIONE B9: sviluppo di competenze sulla gestione ammonistrativo- contabile e di controllo e sulle
procedure di acquisizione di beni e servizi
RACCORDO TRA AMMINISTRAZIONE E DIDATTICA 1 LIVELLO: le funzioni di progettazione
AZIONE C1:Interventi per losviluppo dellle competenze chiave:
• la matematica del quotidiano
• “pantarei” il giornalino d’ Istituto
• la biblioteca scolastica si apre al territorio
• archeologando
• preparazione all’ ECDL
• il caffè scientifico
AZIONE C5:“Tirocini e stage in Italia e nei paesi europei”
Operare nel settore moda.
2 annualità
AZIONE B9: sviluppo di competenze sulla gestione ammonistrativo- contabile e di controllo e sulle
procedure di acquisizione di beni e servizi
RACCORDO TRA AMMINISTRAZIONE E DIDATTICA 2 LIVELLO: comprendere la complessità
del progetto scuola
AZIONE C1:Interventi per losviluppo dellle conmpetenze chiave:
• la matematica in laboratorio
• dal dialetto alla madre lingua
• dalla”macennula” all’ industria
• competenze tecnologiche per lavorare e comunicare
• imparare sperimentando
AZIONE C5:“Tirocini e stage in Italia e nei paesi europei”
Operare nel settore moda
AZIONE C6 : simulazione aziendale (IFS)
Il sorriso: un pewrcorso scolastico dal nido alla primaria
AZIONE D1: interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola sulle nuove tecnologie
della comunicazione
Multimedialità e didattica
Con circolare del MIUR prot. n. AOODGAI-5366 del 21 ottobbre 2009 sono stati approvati tutti i
progetti FSE, tranne AZIONE B9, formulati dalla nostra scuola attraverso i Piani Integrati d’ Istituto
presentati per l’annualita’ 2009/2010.
In data 30 giugno 2009, sono stati deliberati dal C. dei D., delibera n. 255, i seguenti progetti per l’
anno in corso:
“SPERIMENTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
A.S.2009/2010: la costituzione, pilastro di uguaglianza per essere cittadini , nella scuola come nella
vita”.
“PROGETTO FINANZIATO DAL PIANO D’ AZIONE NAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA
SESSUALE E DI GENERE ( percorso di Educazione socio-affettiva. Intervento realizzato nell’ ambito
delle iniziative del Progetto S.F.I.D.A.- Azioni di Sensibilizzazione, Formazione, Informazione Dirette al
contrasto della violenza sessuale e di genere).
In data 5 ottobre 2009, sono stati deliberati dal C. dei D., delibera n. 257, i seguenti progetti:
PREPARACION PARA EL CERTIFICADO INICIAL DE ESPANOL LENGUA EXTRANJERA
“ POTENZIAMENTO DELLA LINGUA INGLESE CON CERTIFICAZIONE DEL TRINITY
COLLEGE LONDON”: percorso progettuale che mira a potenziare l’interazione comunicativa secondo
i livelli A2/B2 come specificato nel Common European Framework of Reference
“ CORSO DI PREPARAZIONE AL DELF- (DIPLOME D’ETUDES EN LANGUE FRANCAISE)-
LIVELLO A2 E LIVELLO B1”; il percorso progettuale prevede il potenziamento delle abilità
linguistiche in francese, finalizzate all’esame per la certificazione esterna per il conseguimento del
Diplome d’Etudes en Langue française - LIVELLO A2 e B1, rilasciato dal Ministère de l’Education
Nazionale Français.
“PREPARAZIONE AL DELF, LIVELLO A2”; il percorso progettuale prevede il potenziamento delle
competenze comunicative in francese che corrispondono al livello A2 de Quadro Comune Europeo di
riferimento. A completamento del corso gli alunni che hanno frequentato potranno sostenere gli esami
per il conseguimento del Diplome d’Etudes en Langue française .
FIT IN DEUTSCH 2”; il percorso progettuale prevede il potenziamento delle capacità comunicative
degli allievi nella lingua tedesca e il conseguimento della certificazione esterna del livello A1, definita
nel Quadro Comune Europeo di riferimento.
“LA SETTIMANA DELLE SCIENZE”. Il gruppo, formato dalle Docenti di Scienze coinvolte si
propone, attraverso Laboratori di Scienze naturali ( Biologia, Chimica e astronomia) di formare Studenti
Tutor che, nell’ambito della settimana della cultura scientifica, possano comunicare agli alunni delle
scuole medie, oltre che agli studenti del nostro istituto, le conoscenze e le competenze acquisite durante i
vari percorsi laboratoriali.
“AMICO LIBRO: incontriamoci in biblioteca”. Il progetto, riproposto per il terzo anno consecutivo, si
articola in vari momenti: incontri, a scadenza settimanale, con gli alunni, per consigliarli sulla scelta dei
libri di lettura da prendere in prestito nella biblioteca scolastica; incontri/dibattito con autori e, in
occasione dell’8 Marzo “Festa della donna” con autrici locali; incontri pomeridiani mensili “Vediamoci
in biblioteca per parlare di noi, di libri, di riviste….e di altro”. per affrontare, partendo dalla lettura di
brani, tratti da libri in dotazione della biblioteca d’istituto, problematiche vicine agli alunni ( la
solitudine, l’amicizia, la famiglia, l’amore ).
“ AMICO LIBRO: leggiamoci fuori scuola”. Il progetto fa parte del progetto regionale “Leggiamoci
fuori scuola” organizzato dall’Associazione Guida Amici del libro, già all’ XI Edizione. Il progetto si
articola in vari momenti: incontri pomeridiani a scadenza settimanale, con gli alunni dell’istituto per
leggere insieme alcuni libri scelti tra quelli consigliati dall’associazione; incontri mensili tra studenti e
autori; partecipazione ad eventi speciali, che caratterizzano i vari segmenti del progetto regionale :
-Festa della cultura , a conclusione del percorso dell’anno, con presentazione dell’autore di punta
del progetto
-Premio poesia “ Alfonso Casanova” .
“ INCONTRO CON I PROTAGONISTI DELLA STORIA” (La scuola ospita i testimoni della Shoah per
la giornata della memoria).
“SIMUCENTER: UN NUOVO MODO DI FARE SCUOLA”
“SIAMO CIÒ CHE FACCIAMO PER CAMBIARE QUELLO CHE SIAMO”
CONCORSI-EVENTI
CAVALCATA BORBONICA
WEDDING ………IN PROGRESS
ARTEMODA:LA SFILATA EVENTO! IV EDIZIONE RASSEGNA-CONCORSO DEL DOLCE
STIL MODA
CAMPAGNA DEL FIOCCO BIANCO- CONVEGNO: Diciamo no alla violenza sulle donne
ANNIVERSARIO CONVENZIONE DEI DIRITTI DELL’ INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
7.3 PROGRAMMAZIONE PER LE ATTIVITA’ COMPLEMENTARI D I EDUCAZIONE
FISICA
Dal verbale n. 257 del C. d. D. del 5 ottobre 2009: piano delle attività sportive relativo all’anno
scolastico 2009/2010:” Il piano nasce dall’esigenza di raggiungere gli obiettivi che la scuola secondaria
superiore si prefigge affinché gli alunni possano conoscere lo sport attraverso una esperienza vissuta
come momento di educazione, maturazione umana ed impegno, in una visione che valorizza la centralità
della persona e i valori dell’ambiente. Il piano prevede una prima fase di “competizioni promozionali” a
livello di istituto, aperta alla partecipazione di tutti gli studenti che ne faranno richiesta; una seconda
fase, “agonistica”, che si effettuerà secondo il calendario che sarà pubblicato dall’USP di Caserta. Il
collegio delibera all’unanimità tale piano delle attività sportive.”
Dal Collegio dei Docenti del 27 novembre 2007, ad integrazione della delibera Collegio dei Docenti del
5 Ottobre 2009 punto n° 5 all’o.d.g:.”…. è stato costituito il Centro Sportivo Scolastico dell’ISISS “G.B.
Novelli”, così come previsto dalle linee guida sulla riorganizzazione delle attività di educazione fisica e
sportiva del MIUR. Compito del C.S.S. è quello di programmare ed organizzare iniziative ed attività
sportive scolastiche coerenti con le finalità e gli obiettivi del progetto nazionale, in funzione della propria
realtà e delle proprie risorse. I soggetti del CSS sono i docenti di educazione fisica e il Dirigente
scolastico con il compito di far accompagnare e sviluppare la pratica sportiva in sinergia con le altre
scuole ed istituzioni del territorio. Le attività sportive e le iniziative, che il CSS attuerà per il corrente
anno scolastico, sono quelle previste dal Piano delle Attività Sportive approvato dal collegio dei docenti
del 5/10/2009 che andranno inserite nel Piano dell’Offerta Formativa, rendendosi così parte integrante
dello stesso. Il CSS, oltre all’atto costitutivo, ha redatto il Regolamento del Centro Sportivo Scolastico
che disciplina i compiti, obiettivi, finalità, modalità e rapporti con le istituzioni ecc..”
PIANO DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE a.s. 2009/2010
Il piano delle attività sportive nasce dall’esigenza di raggiungere gli obiettivi che la scuola secondaria superiore si prefigge affinché gli alunni possano conoscere lo sport attraverso un’esperienza vissuta come momento di educazione, maturazione umana e impegno, in una visione che valorizza la centralità della persona e i valori dell’ambiente. I docenti di educazione fisica, componenti del Centro Sportivo Scolastico, propongono il seguente piano delle attività sportive e si impegnano per organizzarlo e attuarlo. PROGRAMMA Nel rispetto della circolare ministeriale n. 4273 del 4/08/2009 che ha diramato le “Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva” del 4 agosto2009,i docenti componenti il C.S.S. hanno elaborato il piano delle attività sportive che prevede l’attivazione delle seguenti discipline sportive: - Corsa campestre femminile e maschile - Atletica Leggera femminile e maschile - Pallavolo femminile e maschile - Calcio a 5 maschile e femminile - Tennis tavolo maschile e femminile. Quando sarà emanato il nuovo progetto tecnico, ad opera del MIUR, saranno confermate o riviste le discipline sportive sopra elencate.
Obiettivi
� Dare la possibilità, anche ai meno dotati di abilità sportive, di praticare in forma amatoriale una disciplina sportiva gradita.
� Favorire: � lo sviluppo dei processi psico-fisici; � lo sviluppo della socialità e l’assunzione dei ruoli; � la collaborazione interpersonale; � il senso di responsabilità individuale e collettiva; � l’autovalutazione in relazione alle prove individuali e collettive.
� Diffondere i valori positivi dello sport. � Prevenire la dispersione scolastica. � Valorizzare le eccellenze.
Per tutta la durata dell’anno scolastico sono previste “competizioni promozionali” a livello d’istituto, dove sarà consentito la partecipazione a tutti gli studenti attraverso tornei tra classi e interclassi. Nel rispetto dei tempi e delle modalità che ci saranno comunicate dall’Ufficio Educazione Fisica del USP di Caserta la scuola parteciperà ai Giochi Sportivi Studenteschi. Per gli allenamenti e i tornei si utilizzeranno la palestra del “Novelli”, lo spazio all’interno dell’istituto, le strutture di altre scuole di Marcianise e quelle di proprietà del Comune di Marcianise. Come ampliamento dell’offerta formativa si propone la partecipazione degli studenti alla manifestazione: “ La giornata bianca” promossa dalla FIS d’intesa con il CONI e l’USP di Caserta, a Bocca della Selva. Destinatari Possono partecipare alle attività del C.S.S., previo test motori attitudinali che verranno svolti nelle ore curriculari, tutti gli alunni iscritti e frequentanti l’ISISS “G.B.Novelli” e che abbiano manifestato la loro libera volontà di aderire alle attività proposte indicando le discipline sportive che intendono praticare, ciò anche per favorire l’orientamento verso le attività sportive extrascolastiche. Docenti coinvolti nelle attività Saranno coinvolti tutti i docenti di educazione fisica componenti il Centro Sportivo Scolastico per 6 (sei) ore settimanali. Calendario settimanale Sarà inoltrata richiesta al Comune di Marcianise per utilizzare la palestra della scuola ed alcuni impianti sportivi comunali della città. Il calendario dettagliato sarà comunicato al Dirigente Scolastico prima dell’inizio delle attività. Si allegano (allegato n.10) scheda relativa al progetto e il regolamento del CSS.
7.4 PROGRAMMAZIONE PER LE ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL ’I.R.C.
Per le attività alternative all’I.R.C. gli alunni saranno impegnati in attività laboratoriali (laboratorio di
lettura con accesso guidato a pagine web di particolare rilievo, visione di film storici e in costume,
utilizzo della biblioteca).
7.5 ATTIVITA’ INTEGRATIVE EXTRACURRICULARI
L’Istituto predispone iniziative extracurriculari coordinate con la programmazione didattica generale.
Dette iniziative integrative, preventivamente pianificate, possono toccare ambiti tematici che vanno dalla
cultura della legalità e dei diritti, dall’educazione alla salute, all’ecologia, alla pari opportunità, alla