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Piano Comunale Protezione Civile Città di SEGNI PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE (Approvato con Deliberazione di C.C. n. 39 del 29-11-2012) (Aggiornato con Deliberazione di C.C. n. 22 del 13-07-2015) Redatto da Protezione Civile Grifo 17 1
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Piano Comunale Protezione Civile Città di SEGNI...Il Piano Comunale di Protezione Civile è il documento operativo a livello locale, previsto dall’Art 108 lett. C) n° 3 del D.

Sep 18, 2020

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Piano Comunale Protezione Civile Città di SEGNI

PIANO COMUNALEDI

PROTEZIONE CIVILE(Approvato con Deliberazione di C.C. n. 39 del 29-11-2012)(Aggiornato con Deliberazione di C.C. n. 22 del 13-07-2015)

Redatto da Protezione Civile Grifo 17 1

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Piano Comunale Protezione Civile Città di SEGNI

INDICE

INTRODUZIONE

PREMESSA

ATTIVITA’ PREPARATORIA

ALLERTAMENTO

EMERGENZA

SUPERAMNETO DELL’EMERGENZA

MANIFESTAZIONI in SICUREZZA

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Piano Comunale Protezione Civile Città di SEGNI

INTRODUZIONEAl Piano Comunale di Protezione Civile

COMPITI DEI SINDACI IN MATERIA DIPROTEZIONE CIVILE

Il Sindaco nelle sue funzioni di organo di protezione civile, svolge uno deiservizi vitali per la vita e gli insediamenti dei propri cittadini. Pertanto laprotezione civile è un servizio indispensabile, e non da intendersi solocome risposta straordinaria del Comune di fronte all’emergenza, bensìcome istituzione ed erogazione di un servizio continuativo e diffuso, di cuisi garantisce il funzionamento anche nel tempo ordinario. Un serviziocomprendente dunque, le diverse attività di prevenzione, previsione,gestione e superamento dell’emergenza. Pertanto si può ben affermare cheil Comune è stato individuato come luogo di attuazione delle attività diprevenzione, previsione e gestione degli interventi, vengono conferiticompiti inerenti l’adozione di provvedimenti di primo soccorso, lapredisposizione dei piani di emergenza, l’attivazione degli interventiurgenti, l’utilizzo del volontariato e la vigilanza sulle strutture locali. Ilsindaco è l’autorità comunale di protezione civile. Al verificarsidell’emergenza nell’ambito del territorio comunale, il sindaco assume ladirezione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza allepopolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandoneimmediata comunicazione al Prefetto. Quando la calamità naturale ol’evento non possono essere fronteggiati con i mezzi a disposizione dalcomune, il sindaco chiede l’intervento di altre forze e di altre strutture alprefetto, che adotta i provvedimenti di competenza, coordinando i propriinterventi con quelli dell’autorità comunale di protezione civile.

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PROCEDURE DA ADOTTARE

IL SINDACO

dà immediata attuazione al piano di emergenza relativo al territoriocomunale assume la direzione ed il coordinamento dei servizi, attiva ilC.O.C. (ove presente) provvede con tutti i mezzi a disposizione agliinterventi immediati: indirizzare le persone nelle zone di attesa, disciplina delle comunicazioni, comunica con la prefettura e attiva il

C.O.I, disciplina i trasporti nella zona colpita, salvataggio e soccorso alle persone sinistrate, ricovero e vettovagliamento provvisorio dei sinistrati, demolizione e puntellamento dei fabbricati, tutela igienica della popolazione e del personale inviato per l’opera

soccorritrice, assistenza ai minori orfani o abbandonati e agli incapaci in genere, allestimento di provvisorie installazioni degli uffici pubblici e per

tutte le necessità della giustizia e del culto, riassetto iniziale degli organi locali per preparare il ritorno alle

condizioni normali della vita,

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SINDACO

ASSESSORE PROT. CIVILEe/o DELEGATO

SEGNALAZIONE

EVENTOCONSI

GLIOCOMUNALE

STRUTTUR

A COMUNALE

STRUTTURA

COMUNALE IN REPERIBILITA’

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE

ORDINANZE:AREE DI ATTESA

CHIUSURA DELLE AREE DI ATTESA CON RETE E CANCELLI

OPERA DEI VOLONTARI

AREA TECNICA

AREA SOCIO ASSISTENZIALE

AREA ANAGRAFE

AREA AMMINISTRATIVA

SALA OPERATIVA

C.O.C.

POLIZIA MUNICIPALE

OPERAI COMUNALI

GRUPPI COMUNALI DI PROTEZIONE

CIVILE

CONTROLLO STABILITA’ IN COLLAB. VVF

CARTOGRAFIAVIABILITA’ AMBIENTE

INTERVENTI ASSISTENZIALIIN COLLAB. 118

PRIMI FONDI

CENSIMENTO POPOLAZIONE

INDIRIZZARE LA POPOLAZIONE

VERSO LE AREE DI ATTESA

ORDINE PUBBLICORICOGNIZIONE

RONDE VIABILITA’COMUNICAZIONIRADIO CON C.O.I

MATERIALI DI PRIMA NECESSITA’

E MESSA IN EFFICIENZA DELLE AREE DI ATTESA

ALLESTIMENTO AREE DI ATTESE

PRIMO SOCCORSO APPROVIGGIONAMENTO

ALIMENTARE

ALLESTIMENTO AREE DI ATTESA

PRIMO SOCCORSOAPPROVIGGIONAMNETO

ALIMENTARE

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EVENTI CALAMITOSI NELLA CITTA’ DI SEGNIDAL 1912 al 2015

Non si sono manifestati, nella città di Segni, nell’arco di circa un secolo, fenomenied eventi tali da determinare lo stato di calamità o nei quali si possano ravvisare gli estremi dellacatastrofe o del disastro: fa eccezione la parentesi della seconda guerra mondiale quando, duranteun periodo di circa sei mesi, la città venne colpita e distrutta da incursioni aeree e bombardamentiterrestri, con un pesante bilancio di danni e vittime. Dal dopoguerra ad oggi si riscontrano rari episodi gravi riferiti soprattutto adincidenti stradali. Fra le avversità atmosferiche è memorabile la nevicata del 1956 per l’intensità e illungo periodo di durata, quella del 1985 e in ultimo quella di Febbraio 2012 che per intensità edurata è l’evento calamitoso più rilevante, da allagamenti che nel 1982 interessarono la zona delPantano in ultimo lo straripamento del Fiume Sacco nel 2008 che interessò la zona della Casilinapiu’ conosciuta come monte Rosso. Nel luglio del 1979, il territorio è stato interessato dallo “sciame sismico” pocoavvertito dalla popolazione dovuto alla zona dei Castelli, poi nell’aprile 2009 si è avvertitochiaramente il sisma che ha devastato l’Abruzzo, nessuna delle ultime generazioni di Segni amemoria ricorda un sisma di intensità rilevante sul nostro territorio, la popolazione al momento nonè in grado di sapere gli effetto del terremoto e le sue manifestazioni.Tuttavia l’attività sismica non ha mai procurato danni rilevanti al patrimonio edilizio e non haturbato o modificato la vita della popolazione. Il periodo indicato, con i suoi avvenimenti, induce a sostenere che non sussista nelterritorio di Segni un particolare fattore di rischio elevato, o comunque congenito.

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FATTORI DI RISCHIO

Escluse potenziali e incombenti minacce naturali, attualmente tende ad accreditarsil’ipotesi che la presenza e attività umana in Segni, potrebbe rappresentare una incognita sullosviluppo ed esito di una qualsiasi situazione di emergenza o peggio, essere di pregiudizioall’efficacia di un intervento di sicurezza civile. Infatti, le numerose attività che si svolgono nell’urbano ed extraurbano, sonoassolutamente dipendenti da una rete di servizi, infrastrutture e sistemi di comunicazione che, segravemente compromessi o improvvisamente interrotti, porterebbero la comunità incontro a seriproblemi di incolumità e di ordine pubblico. Qualsiasi evento avverso, anche di portata contenuta, potrebbe, in un contesto diinefficienza dei servizi, trasformarsi in un rischio reale e avere esiti anche gravi, ne consegue che intal caso ci si troverebbe costretti ad intervenire con l’emergenza alla carenza di un servizioessenziale: questa equazione serve a sgombrare il campo sul concetto di impiego della ProtezioneCivile che invece subentra, laddove l’evento non era prevedibile o non se ne sospettava la portata. In sintesi, la sicurezza è subordinata principalmente al corretto funzionamento dellestrutture e infrastrutture presenti nel territorio: avversità e calamità riducono notevolmente diportata, davanti a servizi efficienti e alla prevenzione.

PREVENZIONE

In considerazione di quanto indicato, il buon funzionamento e l’efficacia di ogniservizio e struttura diviene, nel caso che ci riguarda, il primo stadio di applicazione del piano diprotezione civile comunale: tale fase è di fatto compresa nelle ordinarie attività sia del Comune diSegni che di altre istituzioni e servizi presenti nel territorio Il piano, infatti, si avvale in una sua prima fase del monitoraggio che avviene mediantela verifica continua dell’efficienza delle infrastrutture e servizi tecnici comunali, attraverso lacostante attività dei settori ed uffici: ne consegue che al verificarsi di un evento avverso, ognistruttura o servizio deve essere regolarmente in esercizio. Il monitoraggio ha il compito di evidenziare se ogni servizio è attivo, la sua estensione intempo reale, eventuali interruzioni e modifiche nel funzionamento: il tutto deve essere tradotto indati che vengono acquisiti continuamente dall’Ufficio di Protezione Civile Comunale. In concreto, tale attività si rivela anche preparatoria in quanto i settori preposti allaquotidiana gestione, la continuano a condurre anche in caso di emergenza, modificando l’operativitàa seconda della portata dell’evento avverso.

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Piano Comunale Protezione Civile Città di SEGNI

CRITERI ESSENZIALI DEL PIANO

Il Piano Comunale di Protezione Civile è il documento operativo a livello locale, previsto dall’Art108 lett. C) n° 3 del D. Lgs. N° 112 del 31-03-1998 * che , approvato ed adottato dall'organocomunale competente, consente al Sindaco , quale “ AUTORITA’ COMUNALE di PROTEZIONECIVILE “ , di attuare in ambito comunale :

l’attività di monitoraggio e vigilanza l’attività preparatoria ; l’attività di allertamento l’attività di emergenza ; l’attività di superamento dell’emergenza

in caso di sisma - frane – incendi , quali rischi di rilievo per il territorio comunale.

Il Piano Comunale di Protezione Civile , proprio per la sua caratteristica di immediata applicazionein momenti critici ed improvvisi , deve risultare di facile comprensione ; deve essere formulato inmaniera chiara e senza produrre inutili duplicazioni ; deve evitare rimandi ad altre fonti ; deveessere essenziale e diretto e accessibile a qualsiasi servizio e istituzione.

La suddivisione del Piano Comunale di Protezione Civile nelle fasi temporali di previsione,prevenzione e superamento dell’emergenza , pone in risalto che le attività da espletare inciascuna fase , di durata e metodologie diverse tra di loro , sono consequenziali ed interconnesse ecomunque tutte mirate alla salvaguardia della popolazione e dei beni , eventualmente coinvoltinell’evento. Le singole fasi e le varie attività del Piano Comunale di Protezione Civile , sono descritte neicapitoli successivi e corredate di specifici allegati ; le procedure operative corrispondono ad uncriterio comune a tutte , basato sul dare una univoca risposta alle domande :QUANDO ; DOVE ; COSA FARE ; CHI DEVE OPERARE ; CON CHI OPERARE .

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Piano Comunale Protezione Civile Città di SEGNI

PREMESSA Al Piano Comunale di Protezione Civile

I Capitoli , i paragrafi e le voci , nonché la raccolta di allegati del presente Piano Comunale diProtezione Civile , sono stati sviluppati con la maggiore aderenza possibile alle Linee Guida del “ METODO AUGUSTUS “ , programma prodotto da enti sovracomunali per la correttaPianificazione e Gestione dell’Emergenza , per la uniformità di linguaggio tra Enti Territoriali e perla standardizzazione delle procedure da attuare da parte dei Soccorritori.Per definire compiutamente l’oggetto ed il campo d’azione del Piano Comunale di ProtezioneCivile, di seguito si indicano quali possano essere gli eventi calamitosi più realisticamenteattendibili sul nostro territorio comunale , tra prevedibili e non prevedibili e la corrispondenteattività di vigilanza

MONITORAGGIO E VIGILANZA

Rischio idrogeologico :Attività di monitoraggio a cura della Polizia Locale, ufficio Tecnico delComune di SegniViabilità Provinciale di Roma, Frosinone e Latina

Prevedibile

Rischio sismico :Attività di monitoraggio a cura dell’Istituto Nazionale di Geofisica

Imprevedibile

Rischio radioattivo : Attività di monitoraggio a cura dell’ARPA regionale

Imprevedibile

Rischio d’incendio boschivo :Per vasta selva gravante sul territorio comunale Attività di monitoraggio a cura del CFS

Prevedibile

Rischio pioggia e neve , per forte variazione di precipitazioni e temperatureAttività di monitoraggio meteorologico a cura della Regione Lazio

Prevedibile

Rischio calore , per forte innalzamento della temperatura e grado d’umidità Attività di monitoraggio meteorologico a cura della Regione Lazio, Allertamento sanitario ASL locale

Prevedibile

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ATTIVITA’ PREPARATORIA

La fase preparatoria del Piano Comunale di Protezione Civile è l’insieme di tutte le attivitàpredisposte e necessarie a fronteggiare al meglio un possibile evento calamitoso sul territorio, inquesta

A) vengono costantemente acquisiti dati e informazioni fornite, poiché istituzionalmentepreposti, dai citati gestori delle attività di monitoraggio depositari di ogni elemento utileper la continua verifica del territorio

B) viene adottato il sistema di rilevamento satellitare secondo tecniche sempre più aggiornate e sofisticate che consentano tra l'altro di riassumere, contenere e sostituire tutti i dati presenti nelle tradizionali cartografie generali e tematiche oltre a quelli più significativi del territorio

Carta di delimitazione del territorio comunale , in scala 1: 25.000 ; Carta dell’uso del suolo comunale , in scala 1: 25.000 ; Carta idrogeologica e del relativo vincolo , in scala 1: 25.000 ; Carta geologica , in scala 1: 25.000 ; Carta geomorfologica , in scala 1: 25.000 ; Carta della rete viaria e ferroviaria con ponti , viadotti e sovrappassi , in scala 1: 25.000 ; Carta delle attività produttive ( industr. , artigianali , agricole , turistiche ) , in scala 1: 25.000 ; Carta dell’esposizione al pericolo degli eventi (frane-sisma-incendio) , in scala 1:10.000 ; Carta della vulnerabilità degli edifici strategici e dei beni culturali , in scala 1: 5.000 ; Mappatura catastale del territorio con coordinate identificative di ogni edificio Aerofotogrammetria

C) viene istituito il gestore unico di risorse utili all’impiego esclusivamente in caso di allertamento, nella emergenza o prima emergenza : trattasi di programma computerizzato che funge da banca dati aggiornata settimanalmente dove sono rintracciabili e reperibili nell’arco delle 24 ore tutti i possibili fornitori di acqua, alimenti, energia, mezzi d’opera, personale specializzato sempre di assoluta disponibilità e massima autonomia gestionale

D) viene istituito il Centro Operativo Comunale ( COC ) potenzialmente funzionante H24 a supporto del Sindaco per la direzione ed il coordinamento dei soccorsi in emergenza,

idoneo strutturalmente e funzionalmente ad ospitare i servizi essenziali del Comunein caso di inagibilità delle proprie sedi ; dotato di sala operativa , sala radio, gruppoelettrogeno e gruppo di continuità, scorte di acqua , gasolio e bombole GPL , PersonalComputer , telefoni cellulari, Fax , ponte radio comunale; ( ove sarà depositata cancelleria emodulistica precompilata ; da dotare di fotocopiatrice , proiettore diapositive , lavagna luminosa, schermo,programmi per raccolta dati e cartografia informatica ; da collegare via radio con altre forze istituzionali di intervento amezzo radioamatori - ARI )

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E) viene costantemente verificata, integrata e rafforzato il Volontariato di Protezione Civile cheopera autonomamente in attività di prevenzione, mentre in attività di allertamento ed emergenza si attiene alle disposizioni della Polizia Locale.

F) vengono definite le funzioni di supporto all’azione di direzione e coordinamento del Sindaco quale Autorità comunale di Protezione Civile ( art.15, comma 3 della Legge 225/92 ) , deiservizi di soccorso ed assistenza , in ambito comunale , alla popolazione colpita ;

G) vengono definite e stabilite le funzioni, attribuzioni e competenze della locale ASL e, diconcerto con la stessa, individuate le strutture da mettere in funzione durante la fase diemergenza (SMISTAMENTO SANITARIO)

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FUNZIONI DI SUPPORTO COSTITUENTI IL COC

N° Funzioni di supporto Attività della Funzione Responsabile 1

Tecnico- scientifica e Pianificazione

Garantire l’efficienza della rete viaria,mantenere e coordinare i rapporti tra le variecomponenti scientifiche, tecniche einfrastrutturali, avvalendosi di tecnici comunali, provinciali e regionali ; dei gruppi operativi eservizi tecnici nazionali; dei tecnici eprofessionisti locali

2 Sanità , assistenza socialee veterinaria

Mantenere e coordinare l’apparato sanitario sulterritorio di competenza ASL, avvalendosidella Direzione Distrettuale , del VolontariatoSocio-sanitario, gestire lo SMISTAMENTOSANITARIO.

3 Volontariato

Coordinare tutti i compiti ed interventi delPiano Comunale per il Volontariato ProtezioneCivile, il rilevamento di persone, attivitàproduttive, servizi essenziali, infrastrutturecongiuntamente ai tecnici comunali o di altreistituzioni, ai VV.FF e alla Polizia Locale

Responsabile Volontariato Protezione Civile

4 Materiali e mezzi

Tenuta e aggiornamento Gestore Unico diRisorse e il pronto impiego di strutture damettere a disposizione del COC per aperturacorridoi di accesso per e negli smistamenti

5 Servizi essenziali allapopolazione

Mantenere l’efficienza delle reti e dei serviziessenziali sul territorio , avvalendosi deirappresentanti degli Enti gestori di reti , utenzee servizi ( Enel , Telecom , Italcogim , Acea ,Poste , Scuole di ogni grado , ) predisposizionepoli smistamento

6Igiene e salutepubblica

Garantire la raccolta e allontanamento deirifiuti, eseguire derattizzazioni, disinfestazioni,recupero di animali morti, coordinare ladistribuzione di acqua con autocisterne, gestirela distribuzione di bagni chimici e docce.

7Comunicazioni,TelecomunicazioniStrutture Operative Locali

Coordinare le forze e i mezzi per lafunzionalità della viabilità, dei trasporti,deicorridoi di accesso ai soccorsi esterni,predisporre con tutti i referenti locali , la retedi telecomunicazione avvalendosi anche dellatelefonia mobile con e da il COC ; fornireinformazioni alla popolazione e comunicatistampa, messaggi con emittenti locali

8

Automezzi e rifornimentocarburante

Assicurare la disponibilità di mezzi, assicuraresempre il rifornimento di carburante

9 Assistenza allaPopolazione

Fronteggiare le necessità di ricovero deisinistrati avvalendosi di patrimonio abitativodi terzi, recettività turistica, ricorso aprocedure di requisizione ed atti connessi , diimmobili ed aree da attrezzare per ricoveroprovvisorio anche se non esplicitamenteindicate nel piano

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STRUTTURE DI SUPPORTO AL COC

In fase preventiva o di previsione, dovranno essere avviate una serie di misure tecnico-logistiche attea consentire l’operatività del piano comunale di protezione civile, consistenti in interventi specifici eda far rientrare, ove possibile, nella ordinaria conduzione dell’attività comunale.

Predisposizione di corridoi di accesso ai soccorsi sino al perimetro della città in zone destinate a“smistamento” “ammassamento” “viveri e risorse” :

1° dall’autostrada A1 uscita Colleferro sino a SP Via Carpinetana Ovest per giungere la zona del“Pantano”, SP Via della Mola destinata a smistamento

2° dall’autostrada A1 uscita Colleferro, SP Via Carpinetana SUD, SP Via Carpinetana OVEST,

SP Via Montelanico per giungere alla zona “parco S. Cinto” SP Viale Ungheria destinata a smistamento

3° da Colleferro SP Via Traiana, poi direzione Corso Vittorio Emanuele per giungere in Piazza

Risorgimento destinata ai Soccorsi

4° da Colleferro SP Via Traiana poi direzione SP Via Rocca Massima – Viale dello Sport “Campi Sposrtivi” per giungere alla zona destinata all’ammassamneto

5° direzione Via Rocca Massima “Capannone Castanicoltura” area destinata immagazzinamentobeni, viveri e risorse

Nelle prime ore successive all’evento SP Via Traiana chiusa per sopralluogo per eventuali frane e dopo per agevolarel’arrivo dei soccorsi

Predisposizione di poli di smistamento medico-sanitario individuati con essenziali requisiti di accessibilità, idoneità statica, igienica, autonomia idrica, elettrica, termica, raggiungibili da elisoccorso: l’allestimento al loro interno è a cura del SSN (118) che potrà avvalersi di

personale della ASL, della CRI

Il Coordinatore Responsabile di ciascuna funzione di supporto costituente il COC , affianca ilSindaco nell’ emergenza e svolge, normalmente , tutte quelle attività di istituzione , strutturazione edaggiornamento della funzione stessa , necessarie al suo regolare funzionamento in caso di evento

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STRUTTURE DI SUPPORTO AL C.O.C.

N° Funzioni Attività della Funzione 1

Tipo di rischio e areecoinvolte

Rischio Idrogeologico, zone Località “Pantano” e ViaCasilinaRischio Sismico, Intero Comprensorio ComunaleRischio Radioattivo, Intero Comprensorio ComunaleRischio Incendio Boschivo, Intero ComprensorioComunaleRischio Pioggia o Neve, Intero ComprensorioComunaleRischio Calore, Maggioranza della PopolazioneAnziana

2 Luoghi dicoordinamento

C. O. C. allestito presso il Comune di Segni (ViaUmberto I) o la sede Operativa della Protezione Civile(Via Pacinotti)

3Aree ammassamentomezzi

Piazza Risorgimento e/o Via Montelanico

4Strutture diaccoglienzapopolazione

Scuola Media Don Cesare Ionta – Scuola ElementareTommaso Falasca – Scuola Superiore per Geometra eRagioneria Pier Luigi Nervi – Scuola PantanoElementare e Materna – Tendopoli Parco San Cinto –Tendopoli Via Pianillo – Tendopoli Inpianti Sportivi.

5Materiali e mezzi earee per lo stoccaggio

Capannone Castanicoltura Via Roccamassima – ChiesaSan Bruno e San Vitaliano con il piazzale antistante.

6Luoghi per il radunodei soccorritori

Piazza Risorgimento (la Mola)

7 Luoghi per il radunodella popolazione

Piazza S. Stefano – Piazza Santa Lucia – Piazza SanPietro – Via Pianillo – Piazza Pericle Felici – PiazzaCesare Battisti – Piazza Risorgimento – ImpiantiSportivi – ACP Viale Ungheria – ACP Via 7 Marzo –Via delle Mele.

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ALLERTAMENTO

La fase di Allertamento del Piano Comunale di Protezione Civile è l’insieme di tuttele attività possibili per mitigare i rischi connessi con l’ evento calamitosoimminente o atteso sul territorio .

In particolare , le attività di allertamento da svolgere sono :

A ) Per il rischio idrogeologico , dovuto a frane ( evento prevedibile a seguito di segni premonitori) : - La conoscenza e verifica dei luoghi , degli accessi , dell’estensione , della praticabilità , degli insediamenti , relativi alle aree a rischio come esposte al pericolo di frane - La verifica attenta delle aree a rischio , per possibile innesco di frane , dopo precipitazioni

che rappresentino il 10-15 % della Precipitazione Media Annua , concentrate in 1-2 giorni oppure dopo precipitazioni nella norma protrattesi per 15-20 giorni , su cui si siano sovrapposte intense manifestazioni sopra la norma per 2-3 giorni - La conseguente , costante osservazione e confronto dei dati pluviometrici - I controlli in loco dopo una scossa di terremoto di magnitudo pari o superiore a 4,0 - Il controllo nel periodo Autunno – Primavera delle sponde dei fossi più importanti , anche se al di fuori delle aree a rischio frane , per individuare eventuali microfrane prodotte da

erosione e che potrebbero originare ulteriori crolli ed allagamenti - Il costante confronto dell’ U.T.C. con altre Amministrazioni preposte al controllo del

territorio od incaricate della Tutela e Conservazione degli alvei - La vigilanza circa impropri tombamenti , contenimenti , convogliamenti , consistenti movimenti di terra per escavazione o discarica ; disboscamento , cementificazione e frattura del terreno per tracciamento di strade e/o piste - La pulizia delle sponde dei fossi principali e la rimozione dall’alveo di ogni forma di detrito e materiale in essi riversato - Il controllo dei fossi , dei collettori nonché delle cunette per evitare allagamenti e possibili conseguenti frane

- Istallazione , ove consigliato da incipiente movimento franoso , di rilevatori automatici .

L’attuazione del contenuto di ogni singola voce, viene assegnata alla rispettivaattività di monitoraggio

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Piano Comunale Protezione Civile Città di SEGNI

B) Per il rischio sismico RIPRESA DELLO “SCIAME SISMICO” (prevedibile ) o evento sismico con epicentro in zone limitrofe o meno che abbia avuto propagazione sino aSegni (imprevedibile)

- Tenere sempre attivo il collegamento con il Dipartimento della P.C. nel caso venisse diramato un allarme sismico sulla base di rilevamenti strumentali dell’Istituto Nazionale di Geofisica di fenomeni precursori ;

- La diffusione massima delle istruzioni alla popolazione circa i comportamenti da tenere durante e dopo una scossa sismica di notevole intensità

- L’attivazione dei piani di sicurezza presso Scuole , Comunità , luoghi di pubblico spettacolo,chiese ,alberghi , uffici pubblici

- La prescrizione di esercitazioni di rapida evacuazione presso le scuole di ogni ordine e grado pubbliche o private - La simulazione per le figure e gli operatori previsti dal Piano Comunale di P.C. , di un evento sismico disastroso , da ipotizzare in diverse condizioni ambientali : giorno feriale o festivo ; diurno o notturno ; estivo od invernale ; con o senza pioggia , vento , neve , gelo ; limitato

alla zona urbana od esteso a tutto il territorio comunale ; simile o meno , per intensità , durata ed effetti anche nell’aree dei comuni limitrofi o viceversa - La rimozione immediata , in ambito urbano , di qualunque struttura , arredo , applicazione fatiscente o fragile che , in caso anche di scossa medio-piccola , possa provocare danni a

cose o persone sulla pubblica via e negli spazi aperti ; - Il puntellamento ed il transennamento , in area urbana o prospiciente la pubblica via , di

edifici abbandonati e dichiarati inagibili , comunque lesionati ; strutture provvisionali tali da non provocare crolli contigui o da travolgere cose o persone nel collassamento per scossa tellurica dell’immobile già lesionato

- Il monitoraggio, anche con sistemi tecnici, di “obiettivi sensibili” presenti nel territorio: ponti stradali e ferroviari, tunnel, tombamenti, impianto del depuratore, pompe dell’acqua, bottini

per accumulo acqua - Mantenere libere , normalmente , le via di fuga e le uscite di ogni edificio pubblico

L’attuazione del contenuto di ogni singola voce viene assegnata alla rispettivaattività di monitoraggio e a tutte le funzioni di supporto

C) Per il rischio radioattivo ( evento imprevedibile )

- l’attività preventiva in sede locale è costituita dalla sola informazione dell’esistenza del rischio e dal fornire alcuni consigli comportamentali alla popolazione

- rilevamento ; localizzazione ; valutazione della pericolosità dell’incidente occorso e del conseguente rischio per la popolazione ; allerta ed allarme ; sono proprie del Dipartimento

della Protezione Civile , che usufruisce di una doppia rete automatica di allarme - disponibilità verso l’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente ( ARPA - Lazio ) a collocare sul territorio comunale punto/i di monitoraggio ad integrazione della rete esistente

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Piano Comunale Protezione Civile Città di SEGNI

L’attuazione del contenuto di ogni singola voce viene assegnata alla rispettivaattività di monitoraggio e a tutte le funzioni di supporto

D) Per il rischio d’incendio boschivo ( evento prevedibile ) - rendere noto ai cittadini ed a tutti gli Enti interessati , a mezzo stampa e radio, pubblicazione

di ordinanze e aggiornamento del sito web comunale , il calendario di allerta e massimo rischio ed i comportamenti da tenere ; il calendario antincendio boschivo ( AIB ) è così definito : in quanto allerta , nel periodo dal 1° Maggio al 30 Ottobre durante tutti i festivi e fine settimana (Sabati e Domeniche), in quanto massimo rischio, anche nei giorni feriali dal 15 Giugno al 30 Settembre compresi

- attivare la vigilanza di prevenzione nella selva comunale ; eseguire lavori di riassetto delle piste tagliafuoco ; di pulizia delle fasce di bordo a strade forestali ; di rimozione di materiali

e residui di attività colturali , dal sottobosco - predisporre il pattugliamento delle zone boschive , siano esse pubbliche o private , con

uomini e mezzi antincendio del Volontariato di Protezione Civile. in stretta collaborazione con il C.F.S., la sala operativa regionale

- allestire una elisuperificie per il rifornimento idrico di elicotteri antincendio - segnalare al Comando P.L. e al C.F.S. eventuali infrazioni alle norme AIB in ordinanza . - interdire l’uso di fuochi di artificio durante festeggiamenti in aree limitrofe o interne ai

boschi . L’attuazione del contenuto di ogni singola voce viene assegnata alla rispettiva attività di monitoraggio

E) Per il rischio pioggia o neve ( evento prevedibile ) - tenere nella massima considerazione le “ Allerta Meteo “ diramate a mezzo fax sia dalla

Sala Operativa della Regione Lazio sia dall’Ufficio Territoriale del Governo di Roma, riportanti le condizioni meteorologiche avverse rilevate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile – Centro Operativo Veglia Meteorologica .

- nel caso di notevoli piogge verificare il libero deflusso delle acque meteoriche lungo fossi , canaloni e cunette ; effettuare i controlli di cui alla “ prevenzione rischio frane “

tenere sempre pulite caditoie e griglie stradali e che non siano ricoperte da ammassi di foglie, accertare che dai cantieri edili o stradali non possano provenire tracimazioni di fango o detriti

- nel caso di forte vento ,verificare che siano retratti grandi teli di copertura od ombreggiamento, che siano solide le pannellature pubblicitarie o di recinzione di cantieri ; che siano state lasciate folli le grandi gru su traliccio ; che siano rimossi rami pericolanti o antenne televisive instabili ; che siano eliminati dai bordi dei balconi o di terrazze vasi non ancorati ; che non facciano vela vetrate , festoni stradali , coperture di serre ; invitare alla prudenza i mezzi cabinati , telonati , e le roulottes circolanti sulla viabilità locale ; allertare campeggiatori , campi nomadi e circhi eventualmente presenti sul territorio ; segnalare alle compagnie telefoniche ed elettriche la instabilità delle filature e dei pali di sostegno delle lorolinee ; tenere sotto controllo lampioni e plafoniere della pubblica illuminazione

- nel caso di forti e continue nevicate , al fine di prevenire ulteriori disagi ed incidenti , limitare la circolazione veicolare ai soli mezzi dotati di catene delle quali va accertato il possesso presso le compagnie di pubblico trasporto , ambulanze , veicoli privati di medici ed

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infermieri , automezzi per la distribuzione di pane e latte , gasolio e GPL , pale meccaniche gommate da utilizzare per lo sgombero neve , autoparco comunale ; chiudere le scuole

- nel caso segua alla nevicata formazione di ghiaccio o in presenza di forti gelate , cospargere di sale industriale i tratti di viabilità veicolare esposti a Nord , le scale , rampe e marciapiedi ; ridurre fortemente il flusso idrico di fontanelle e fontane fino alla sola trafilatura ; coprire i vetrini dei misuratori idrici ancora non posti in cassetta come da regolamento ; guidare con la massima prudenza , evitare per quanto possibile l’uso di stufe elettriche per non sovraccaricare la rete e scongiurarne il blocco .

- Avviare la procedura per predisporre l’allestimento eventuale dei poli di smistamento sanitario

L’attuazione del contenuto di ogni singola voce viene assegnata alla rispettiva attivitàdi monitoraggio e a tutte le funzioni di supporto

F) Per il rischio calore ( evento prevedibile ) - Tenere nella massima considerazione le “ Allerta Meteo “ vedi punto E - Sensibilizzare la popolazione , soprattutto anziani , bambini e sofferenti di malattie cardio- circolatorie , a stare in riposo nelle ore più calde del mattino e pomeriggio , in locali ventilati

o spazi ombreggiati ; invitando la popolazione a seguire i consigli e suggerimenti riportati da stampa e radio-televisione - Vigilare su affollamenti eventualmente prodottisi o previsti per manifestazioni ,

dimostrazioni , cerimonie ; intervenire , in caso di blocco della circolazione , nelle code , negli assembramenti dovuti a fatti improvvisi od incidenti , distribuendo acqua minerale e irrorando con acqua nebulizzata l’area più direttamente esposta ai raggi solari

- Predisporre con la ASL un piano di pronto soccorso per colpi di calore e disidratazione ; di assistenza presso i centri anziani e le case di ricovero

- Avviare la procedura per predisporre l’allestimento eventuale dei poli di smistamentosanitario

L’attuazione del contenuto di ogni singola voce viene assegnata alla rispettivaarea di monitoraggio e a tutte le funzioni di supporto

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EMERGENZA

La fase di Emergenza del Piano Comunale di Protezione Civile è il momento più critico dell’interaattuazione del piano stesso , in quanto non lascia spazi all’improvvisazione ; a rinvii seppur brevi ;alla riserva di messa a punto ; alla scelta del livello di intensità e del tempo di accadimento .

Le esercitazioni che comunque vanno svolte ; la sensibilizzazione e la preparazione dei cittadini chenon deve essere mai trascurata; la predisposizione di mezzi , attrezzature e risorse che devono esseresempre più incrementate ; sono fattori già soppesati e analizzati nella simulazione di un eventoipotizzato , pensato anche come catastrofico , ma dovranno confrontarsi , nella malaugurata realtàdell’accadimento , con lo stato psicologico , fisico ed emotivo anche dei soccorritori , oltre che deicittadini coinvolti e con lo stato dei luoghi , che nessuna simulazione può concretizzarepreventivamente .

Fatta questa premessa , per ciascuno dei rischi attendibili sul territorio del Comune di Segni , in oree condizioni atmosferiche disparate , si elencano le azioni e gli interventi di soccorso inrapporto al livello di allarme , raccolti in una specifica scheda .

In ogni scheda di questa fase Emergenza , è presente il momento di attivazione delle funzioni o dialcune di esse che avviene con l’insediamento del COC .Per l’insediamento delle Funzioni del COC in un tempo breve , è necessario che l’allarme raggiungatutti i componenti le Funzioni e il Sindaco in tempo reale , in qualunque ora del giorno e della notte ,anche in situazione precaria dei collegamenti , utilizzando i telefoni fissi o i cellulari :

COC FUNZIONI NOMINATIVO N° REPERIBILITA’

F1 Tipo AF2 Tipo BF3 Tipo CF4 Tipo DF5 Tipo EF6 Tipo FF7F8F9

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SCHEDA EMERGENZA RISCHIO IDROGEOLOGICO PER FRANE Segnalazionedell’evento

Trasmissione dell’allarme

Estensione edintensità evento

Rapida valutazione degli interventi

InsediamentoFunzioni COC

Smottamento di scarpatao cedimento improvviso dipiano viario

A tutti gli Entipreposti allapubblica incolumitàall’ordine pubblico eai servizi :113 , 112 ,115 ,118 ,CFS ,P.L. , U.T.C. ,P.C. , Italcogim ,Enel , Gestoritelefonia ,Prov.RM , Anas

Se limitato e nonpremonitore dialtri fenomeni didissesto ============Se ampio epericoloso perabitazioni , stradee servizi

Rimozione , ripristinodei servizi , opportunasegnaletica di pericolo ===============

Interessare Sindacoe componentiFunzioni di supporto

NO

============

SI

EVENTO ALLERTA ALLARME AZIONI ed INTERVENTI di SOCCORSO

FRANA

SI

Di messa inmovimento

Di distacco ecrollo totaledella massafranosa conpericolo per gliedifici e stradea valle

1) In presenza di allerta , la zona è circoscritta , monitorata ,presidiata e forse già posta in sicurezza ;comunque il Sindaco attiva le funzioni di supporto per lo specifico.

2) Il V.P.C. allestisce per i nuovi sfollati l’area di attesa più prossimaalla zona e distribuisce generi di conforto.

_______________________________________________________

1) Il Sindaco attiva il COC al completo ;

2) Le Forze Istituzionali soccorrono eventuali vittime e fannoevacuare la zona circostante.

3) Il V.P.C. predispone la zona di attesa idonea per gli sfollati edistribuisce generi di conforto.

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SCHEDA EMERGENZA RISCHIO SISMICO

EVENTO ALLERTA ALLARME AZIONI ed INTERVENTI di SOCCORSO

RISCHIOSISMICO

NO(eventoimprevedibile)

SI( se segnalatoda improbabilifenomeniprecursori )

Scossa rilevatasolo daglistrumenti delloosservatorio

Scossapercepita dallapopolazionesenza dannoalcuno a cose epersone

Scossa che haprodotto lesionie caduta dicalcinacci epiccoli crolli disovrastrutture oparti in aggetto

Scossa che haprodotto crolliisolati tra gliedifici divulnerabilitàmaggiore

Scossa che haprodotto vastadistruzione

Secondo lapresuntaintensitàconnessa aifenomeniprecursori

1) nessun intervento specifico , salvo una verifica alle strutturestorico-archeologico-monumentali ove , la scossa registrata , abbiaeventualmente prodotto un incremento delle possibili lesionipregresse . 1) il Sindaco richiede alla funzione di supporto la verifica dellestrutture più vulnerabili di cui alla carta di vulnerabilità sismica degliedifici ;2) Invita alla compostezza e al graduale ritorno alle attività ordinarie ,segnalando la possibilità di ulteriori scosse di assestamento ;3) Richiede assistenza sanitaria alle persone in preda al panico ;4) Dispone la regolamentazione della sosta di autovetture utilizzatecome rifugio per la notte da chi non intende rientrare in casa ;comunque in zone aperte e fuori del centro abitato , per non costituireintralcio e per facilitare eventuale assistenza .1) Il Sindaco attiva il COC e le funzioni di supporto Ordina di :2) allestire le aree di attesa della popolazione ;3) convogliare in esse coloro i quali hanno avuto l’abitazionelesionata o comunque danneggiata , in attesa di valutazione dei dannida parte della funzione di supporto ;4) attivare le funzioni di supporto per coloro i quali non potrannorientrare in casa nelle successive 72 ore ;1) Il Sindaco attiva il COC con tutte le funzioni di supporto I soccorritori devono :2) raggiungere tutti i punti in cui sono avvenuti i crolli , tracciandoquanti più percorsi di soccorso possibili ; ricercare ed assistere levittime ; sgomberare le macerie con tutti i mezzi più idonei agli spazidi manovra ristretti ;3) allestire le aree di attesa come da cartografia e dal metodoAugustus; 1) Il Sindaco attiva il COC con tutte le funzioni di supporto I soccorritori devono :2) raggiungere e soccorrere le vittime ;3) attivare ponti radio e “numero verde” 4) predisporre punti di ritrovo per la popolazione colpita ;5) predisporre servizio di assistenza e informazione sinistrati ;6) attivare i corridoi di accesso e allestire i poli di smistamento 7) allestire i poli di smistamento sanitari8) smistare all’esterno della città i senzatetto, malati e feriti gravi9) allestire le elisuperfici; 10) predisporre fosse comuni ;11) Interrompere l’erogazione di energia e gas;

1) Il Sindaco insedia comunque il COC con tutte le funzioni ;2) Fa avvisare e allertare la popolazione ; 3) Fa evacuare scuole, uffici pubblici , chiese , cinema e teatri ;4) Vengono allestite le aree di attesa5) Viene interrotta l’erogazione del gas ;

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SCHEDA EMERGENZA RISCHIO RADIOATTIVO

Segnalazionedell’evento

Trasmissione dell’allarme

Estensione edintensità evento

Rapida valutazione degli interventi

InsediamentoFunzioni COC

Rischio radioattivo

dalDipart. P.C.

A cura del Dipart.P.C. secondo ilprotocollo giàverificato inesercitazioni acarattere nazionale

Secondo i livelliInternazionalirelativi agliincidenti nucleari

Secondo ledisposizioni impartitedal Dipart P.C.

ProbabileCon i compitiassegnati dalDipart. P.C.

EVENTO ALLERTA ALLARME AZIONI ed INTERVENTI di SOCCORSO

Rischioradioattivo( imprev.)

Eventualmentediramata dalDipartimento della P.C.

Eventualmentediramato dalDipartimento della P.C.

Quelle prescritte dal Dipartimento della Protezione Civile– Presidenza del Consiglio dei Ministri ; con interventi disoccorso da parte di personale specializzato

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SCHEDA EMERGENZA RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO

Segnalazionedell’evento

Trasmissione dell’allarme

Estensione edintensità evento

Rapida valutazione degli interventi

InsediamentoFunzioni COC

Incendioboschivo al115 - 1515

Diretto o tramiteSala Operativa Reg. alle squadre AIBdella P.C. , del CFSe per la viabilità allaPolizia Municipale

Per focolai e areecontenute , nonabitate

Per area vasta ;vicino abitazioni ;con forte vento ;difficile di notte ;

Circoscrivere edestinguere

Secondo ledisposizioni deldirettore allospegnimento

NO

SICon compitiassegnati dallaSala Operat. Reg.

EVENTO ALLERTA ALLARME AZIONI ed INTERVENTI di SOCCORSO

Rischio diincendioboschivo( imprev.)

Costante dal01-05 al 31-10per festivi efine settimanaoltre a tutti iferiali dal15-06 al 30-09

Diramato dal1515 o 115tramite salaoperativa Reg.oppure dallavigilanza inloco

A) Per focolai , sul nascere , in ore diurne :intervento , in collaborazione con il C.F.S. , della P.C. con i proprimezzi AIB e dei volontari abilitati alla lotta agli incendi ,affiancatidai VV.F. , se sussiste minaccia per abitazioni limitrofe ;

B) per focolai , sul nascere , in ore notturne :intervento per circoscrivere le fiamme , compatibilmente conl’accesso ai luoghi e la possibilità di avvicinamento all’incendio inaree accidentate ed al buio ; presenza dei VV.F. a tutela di eventualiabitazioni limitrofe a rischio di coinvolgimento in caso di espansioneincontrollata dell’incendio ;

C) per fiamme in vasta estensione indipendentemente dall’ora :attivare le funzioni di supporto e rimettersi alle disposizioni delDirettore dello spengimento e della Sala Operativa Regionale da cuidipende anche l’intervento della flotta aerea regionale e nazionale

Di seguito riportato il PIANO PROGRAMMATO AIB ANNUALE

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PIANO ANTINCENDIO PROGRAMMATO

Il territorio della Città di Segni confina con le provincie di :

Frosinone Latina

E con i comuni di:

- Montelanico, Gavignano, Colleferro, Artena, Paliano, Roccamassima, Cori- Fa parte della XVIII Comunità Montana dei Monti Lepini- Confina con la XIII comunità Montana

Nel complesso il territorio è caratterizzato da condizioni di rischio incendioMEDIO

Si sono individuate delle zone che possono essere interessate da incendio di interfaccia e sono:

- Via Gavignano zona interfaccia Monte camposanto- Via dello Steccato zona interfaccia Monte camposanto- Via Pianillo zona interfaccia Località Piglione

Giornalmente nel periodo estivo si svolge monitoraggio nelle zone ritenute più a rischio, sisono inoltre individuati punti di osservazione che sono:

- località Monte Fosse- località Pianillo- località Scroccarocco

Dalla ricognizione sul territorio si sono inoltre selezionati punti di carico acqua che nella zonaurbana sono:

Largo Mazzini incrocio / C.so Vitt. Emanuele Piazza Cesare Battisti Piazza S. Pietro Via Traiana (Magazzino Comunale)

Nella zona rurale sono:

Pozzi comunali in località “ Le Mole”

Via della Mola altezza Scuole Elementari / Materne

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Opera sul territorio Comunale l’Associazione “IPPOGRIFO” Volontari Protezione Civile Cittàsi Segni, ad’ oggi l’Associazione è composta da 40 iscritti con 4 squadre operative, di cui 23volontari abilitati AIB, 17 volontari sono abilitati al primo soccorso e 15 volontari hannopatente C, può contare su attrezzature specifiche quali:

- Fuoristrada MAZDA 4x4 attrezzato con modulo antincendio da 400lt. - Porter PIAGGIO 4x4 attrezzato con modulo antincendio da 600lt. e naspo 120mt. - Veicolo speciale autocarro SCAM 4x4, 7 posti per operatori (in comodato d’uso XVIII^

Comunità Montana di Segni) - Attrezzatura AIB (sia individuali che su tutti i mezzi)- Attrezzatura primo pronto soccorso (cassette di pronto soccorso su tutti i mezzi)

L’Associazione oltre alla fattiva collaborazione con l’Amministrazione comunale di Segni,stipula per il periodo della campagna antincendio estiva, una convenzione con la XVIII^ ComunitàMontana (area romana) con sede a Segni.

In tale convenzione l’Associazione “IPPOGRIFO” si impegna a svolgere attività dimonitoraggio preventivo e a intervenire, in caso di necessità, su incendi segnalati nel territorio.

Essendo il Comune di Segni inserito nel COI 19, Colleferro – Segni – Gavignano, fattiva è lacollaborazione tra gli altri gruppi di Protezione Civile.

Per quanto riguarda questo tipo di emergenza stagionale, importante è la collaborazione con ilCORPO FORESTALE dello STATO, stazione di SEGNI, e i VIGILI del FUOCO stazione diCOLLEFERRO.

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SCHEDA EMERGENZA RISCHIO FORTI PIOGGE E NEVE

Informazioni, prevenzione, organizzazione e comportamenti per affrontareinsieme preparati ogni nevicata.

L'arrivo della neve costituisce per una città un problema da risolvere al meglio e con tempestività:un evento naturale con il quale è importante imparare a convivere per alleviarne il più possibilel'impatto sulla vita della città.

Nella città di Segni dopo la nevicata di Febbraio 2012 per prevenire e fronteggiare le conseguenzee i disagi provocati dalla nevicata, si è elaborato un dettagliato Piano emergenza neve.

Il piano emergenza neve è un insieme di strategie e di comportamenti che il Comune, in sinergiacon la Polizia Locale e l’Associazione “IPPOGRIFO” volontari Protezione Civile, incollaborazione con il cittadino, mette in atto per fronteggiare le precipitazioni nevose.

Gli obiettivi principali del piano sono:

- garantire condizioni di sicurezza per la circolazione stradale;- assicurare i servizi essenziali;- evitare gravi disagi alla popolazione.

L’Associazione “IPPOGRIFO” in collaborazione con il Comune di Segni ha realizzato questanota informativa per preparare al meglio i cittadini all'arrivo delle nevicate e per prevenire glieventuali disagi che potrebbero crearsi nell'impatto che può avere la neve sulla vita della città esulla viabilità, dando per scontato che qualche piccolo disagio è inevitabile.Il buon esito delle azioni dipende non solo dall'impegno delle strutture direttamente coinvolte,dall'attendibilità delle previsioni meteorologiche, ma anche dalla collaborazione e senso diresponsabilità dei cittadini.

Redatto da Protezione Civile Grifo 17 26

1) Per il rischio forti e persistenti piogge , gli addetti alla vigilanza del territorio quali :Dipendenti comunali della viabilità e manutenzione ; Volontari del Gruppo Comunale di P.C. ; P. M. ; Polizia di Stato ; Carabinieri ; VV.F. ; C.F.S. ; Viabilità Anas e Provincia di Roma; provvedono , su indicazione del Settore Patrimonio e P.C. , a seguito Avviso Meteo della Regione Lazio o della Prefettura di Roma a vigilare sul deflusso dei fossi e canali di scolo ; a segnalare allagamenti o tracimazioni di detriti e fango sulle strade ; a verificare che non sussistano stati di tensione o cedimenti di scarpate e muri di contenimento bordo strada .Nel caso di accadimento di smottamenti , cedimenti o frane , ricondursi alla scheda relativa

2) Per il rischio neve o formazione di ghiaccio : consultare il Piano Neve di seguito riportato

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COME SI ATTIVA IL PIANO EMERGENZA NEVE

Il servizio è articolato in tre fasi

- PRIMA CHE NEVICHIE' la fase di monitoraggio delle condizioni atmosferiche. Si attiva ogni volta che le previsioni meteo, fornite da stazioni meteorologiche accreditate,annunciano possibili nevicate sul nostro territorio. Questa fase prevede che da quel momento inpoi siano posti in stato di allerta gli uffici del servizio Protezione Civile, la Polizia Municipale, idipendenti comunali.Escono preventivamente i mezzi spargi-sale per la salatura delle strade principali e di quartiere, seè necessario.

- QUANDO NEVICAQuando inizia a nevicare, una volta raggiunti i 5 cm di neve, intervengono mezzi spartineve euomini. Lo scopo principale di questa fase è di rendere il più possibile percorribili le strade e i marciapiedi:- liberandoli dalla neve e dai rami degli alberi rotti per il peso della neve- spargendo il sale - pulendo le strade, i marciapiedi e le aree pubbliche

Altri interventi necessari in questa fase sono: - il controllo dei pericoli derivanti dai crolli per l'accumulo di neve sui tetti e sui rami o da alberipericolanti- l'eventuale chiusura delle scuole- l'aiuto ai cittadini in difficoltà perché ammalati, anziani o disabili

Il risultato del servizio (degli interventi e delle operazioni di questa fase) dipendedall'intensità e durata della nevicata, pertanto per lo sgombero della neve delle stradeprincipali, i tempi non possono essere previsti

- DOPO LA NEVICATAPassata la nevicata, il pericolo è rappresentato dalla possibile formazione di ghiaccio: fin dalleprime ore del mattino entrano in funzione i mezzi spargisale sulle strade e si attivano gli interventi dipulizia su piazze e marciapiedi.

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SCHEDA EMERGENZA RISCHIO CALORE

Segnalazionedell’evento

Trasmissione dell’allarme

Estensione edintensità evento

Rapida valutazione degli interventi

InsediamentoFunzioni COC

Media locali e nazionali sudisposizione

Dip.to P.C.

Ospedali

Medici di base

Dipende dalla :temperatura Max grado di umidità ubicazionedurata

Secondo indicazionidelle AutoritàSanitarie

SI

In casi limite esecondoindicazione ASL

EVENTO ALLERTA ALLARME AZIONI ed INTERVENTI di SOCCORSO

Rischiocalore (prevedibile)

Bollettini Meteo diramati dal Dip.P.C.

Costanteinformazioneallapopolazionetramite radio eTV locali

1) non esiste un rimedio specifico , salvo un costante richiamoa norme comportamentali indirizzate ad anziani e famiglie conbambini per i quali è raccomandata una permanenza in locali areati eben ventilati nelle ore più calde del giorno ; evitare ogni esposizioneal sole ; bere molto ; provvedere ad assicurare ai soggetti condifficoltà respiratorie , bisognosi di ossigeno , il costanterifornimento ; quanto altro consigliato dai medici di base .2) se la situazione si prolunga nel tempo e si aggrava ulteriormenteil Sindaco attiva il COC per le funzioni di supporto.

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SUPERAMENTO della EMERGENZA

Questa fase comprende tutte le attività e gli interventi necessari a ripristinare le normali condizionidi vita e di lavoro nell’area colpita dall’evento calamitoso ,compatibilmente con la sua portata eproporzione, prevedendo anche forme di assistenza e di sostegno psico-socio-economico ai parentidelle vittime ed alle famiglie dei sinistrati . In generale , subito dopo gli effetti rovinosi dell’evento ; il primo soccorso alle vittime coinvoltenella calamità ; la immediata individuazione e localizzazione dei sinistrati, si dovrà attuare la rapidapianificazione seguente :

1) Nelle 24 - 48 ore successive all’evento, tra i sinistrati radunati e censiti anche se smistati,attuare una attenta verifica e confronto dei dati personali :- per ricongiungere i nuclei familiari ; - per fornire notizie sul ricovero di congiunti feriti , dispersi o periti ; - per valutare lo stato della loro abitazione tra : distrutta , inagibile per gravi lesioni , riutilizzabile a breve o immediatamente rioccupabile .

2) Nelle 48 – 72 ore successive all’evento , collocare i senzatetto in alloggi requisiti tra quelliaventi requisiti di idoneità ( alberghi , ostelli , istituti religiosi, case di cura presenti nel territorio enon) evitando sempre il ricorso a sistemazioni precarie oltre le 36 ore e comunque da assegnareprioritariamente ai nuclei con anziani , bambini e/o diversamente abili .

3) Nello stesso arco di tempo delle 48-72 ore successive all’evento , vanno attrezzate eventuali areedi ricovero per senza tetto che possono per libera scelta adattarsi a tale sistemazione o che nonintendono rifugiarsi presso strutture esterne al territorio, presso parenti e conoscenti inabitazioni sicure. Dette aree di ricovero vanno allestite secondo il progetto e le opere già previsti in tempo di pace , nelle aree già individuate dal precedente Piano Comunale di Protezione Civile. 4) Le sistemazioni provvisorie dei senzatetto di cui ai punti 2) e 3) devono essere attentamente registrate per poter loro fornire nelle settimane successive , in attesa di rientro nelle proprie case , tutta l’assistenza possibile , dal medico di base alla scuola , dallo psicologo ai viveri , dalla posta alle comunicazioni amministrative .

5) Per avere un quadro completo dei danni riportati dai fabbricati e prevedere possibili contributi di riparazione o ricostruzione , si renda disponibile alla popolazione sinistrata un modulo di “ segnalazione di danno “ già elaborato in tempo di pace , da confrontare con gli eventuali rilievi già eseguiti dai pubblici funzionari .

6) Non oltre le prime 72 ore , le Funzioni di supporto del COC , ognuna per le proprie competenze , segnaleranno agli Uffici Finanziari del Comune i rimborsi da effettuare , con le appositamente previste risorse del bilancio comunale , delle prime spese per interventi e forniture comandati fino a quel momento con verbali d’urgenza dai coordinatori delle Funzioni .

7) La Giunta Comunale , alla luce della situazione determinatasi con l’evento calamitoso, richiederà alla Regione ed al Governo , il riconoscimento dello stato di calamità naturale .

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Piano Comunale Protezione Civile Città di SEGNI

MANIFESTAZIONI in SICUREZZA

Premessa :

Il Piano Comunale di Protezione Civile deve anche prevedere cosa adottare in caso dimanifestazioni, quindi: MANIFESTAZIONI in SICUREZZA.

Si ricorda che ogni manifestazione può trasformarsi in un caotico e pericoloso assembramento adalto rischio.Il Sindaco e/o l’amministrazione comunale sono posti dall’ordinamento in posizione di garanziarispetto agli eventi programmati.

I cittadini sono i legittimi detentori dello spazio e del bene pubblico, le manifestazioni possonoprodurre limitazioni agli stessi, quando un Pubblico Amministratore concede l’uso dello spazio e diun bene pubblico, deve provvedere la pubblicizzazione dell’evento, anche sul sito internet delComune, in modo che il cittadino possa facilmente accedere alla natura della manifestazione e learee interessate.

Azioni :

Un Piano di Sicurezza e Protezione Civile deve contenere i seguenti dati:

1. piano di servizio della Polizia Locale per controllare l’evento ed i relativi costi qualora ilservizio messo in campo non sia quello normalmente previsto.

2. quanti agenti di Polizia Locale, quanti Volontari di Protezione Civile, quante Forzedell’Ordine ( Carabinieri, Polizia, Corpo Forestale dello Stato ), quanti dipendenti Comunali,saranno in servizio e in quale fasce orarie.

3. quanti agenti di Polizia Locale controlleranno la somministrazione di bevande, leautorizzazioni e le conformità delle normative di sicurezza.

4. quanti carri attrezzi in servizio e dove verranno dislocati.5. quanti veicoli di soccorso e quali percorsi protetti avranno.6. quale sarà la valutazione impatto traffico, dove si indicano i parcheggi dei fruitori nonché

verificare se le sedi stradali sono in grado di sostenere e far scorrere in modo fluido il trafficodei normali fruitori, dei fruitori richiamati dall’evento, dai veicoli predisposti alla sicurezza eordine pubblico.

7. quale sarà il servizio per la pulizia delle vie interessate dall’evento.8. ubicazione del punto di coordinamento e gestione della manifestazione.

Redatto da Protezione Civile Grifo 17 30