www.studioselvariccione.com [email protected]VIALE CECCARINI 171, RICCIONE (RN) PIANIFICAZIONE FINANZIARIA IN TEMPO DI CRISI MUOVERSI PRIMA PER SAPERE COME E DOVE ANDARE www.studioselvariccione.com [email protected]V.le Ceccarini 171, Riccione (RN)
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PIANIFICAZIONE INANZIARIA IN TEMPO DI CRISI · 2020-04-09 · [email protected] viale ceccarini 171, riccione (rn) 1. la situazione e le prospettive a. analisi di contesto:
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Emergenza CoronavirusMisure di sostegno alla liquidità delle imprese:
Decreto Cura Italia 17 marzoDecreto Liquidità 6 aprile
Iniziative ABI Misure Principali Banche
7 Aprile 2020
I decreti del Governo
Decreto Cura Italia
Decreto Liquidità
Il Decreto Liquidità6 Aprile
• Arriva con il decreto Liquidità, approvato dal Consiglio dei Ministro del 6 aprile, un sistema di garanzie, da 400 miliardi di euro (200 di garanzie su prestiti e 200 per sostegno export), articolato su due livelli per assicurare sostegno finanziario alle imprese in difficoltà economica a causa dell’emergenza da Coronavirus.
• Da una parte rafforzamento ed estensione del Fondo centrale PMI, che viene esteso alle Midcap(aziende fino a 499 dipendenti).
• L’altro intervento prevede garanzie per 200 miliardi concesse da SACE alle imprese di grandi dimensioni (in attesa del testo del decreto per capire perimetri di applicazione).
Il Decreto Liquidità6 Aprile
• Per professionisti, negozianti, autonomi e piccoli imprenditori le banche potranno erogare subito i prestiti fino a 25mila euro praticamente in automatico, senza aspettare l'ok del Fondo. Questi saranno garantiti al 100% e senza controlli preventivi sul merito del credito.
• Per i prestiti fino a 800k ci sarà sempre copertura al 100%, con il 90% garantito dallo Stato e la controgaranzia del 10% dei Confidi, tenendo conto della situazione finanziaria pre-crisi e non dell'andamento degli ultimi mesi, segnati dalle difficoltà dell'emergenza Coronavirus.
• Per le richieste di liquidità fino a 5 milioni invece la garanzia sarà al 90%, sempre senza valutazione andamentale (Centrale Rischi).
Il Decreto Cura Italia• gli importi accordati da banche e intermediarifinanziari (sia utilizzati che non) per fidi arevoca e autoliquidanti non possono essererevocati in tutto o in parte fino al 30/09/2020
• i prestiti non rateali con scadenza ante 30settembre 2020 sono prorogati fino al 30settembre 2020 alle condizioni in essere
• il pagamento delle rate o dei canoni di leasingin scadenza prima del 30 settembre 2020relativamente a mutui, leasing e altrifinanziamenti a rimborso rateale (anche cambialiagrarie) è sospeso sino al 30 settembre 2020senza maggiori oneri per entrambe le parti. E’facoltà delle imprese richiedere di sospenderesoltanto i rimborsi in conto capitale
Quali imprese
Misure
• PMI secondo definizione UE (1)
• le cui esposizioni debitorie non siano classificate come esposizioni creditizie deteriorate
Garanzie• Gli istituti finanziatori potranno accedere ad
una sezione speciale del Fondo Garanzia PMIche, garantirà senza valutazione, per unimporto pari al 33% i maggiori utilizzi, lerate sospese dei finanziamenti rateali e iprestiti non rateali a scadenza prorogati.
Come accedere
Presentazione alla banca di autocertificazione ai sensidell’art. 47 DPR 445/2000 di aver subito una riduzioneparziale o totale dell’attività quale conseguenza direttadella diffusione dell’epidemia da COVID-19.
(1) imprese che occupano meno di 250
persone, il cui fatturato annuo non
supera i 50 milioni di EUR oppure il cui totale di bilancio
annuo non supera i 43 milioni di EUR
Fondo Garanzia
A cosa serve
Il Fondo
Qualchenumero
• Le PMI possono far ricorso al fondo di garanzia per ottenere finanziamenti da parte delle banche. Il fondo di garanzia è uno strumento predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico a favore delle piccole e medie imprese per facilitare l'accesso delle stesse al credito bancario.
Vantaggi per la banca
• Garanzia statale sui finanziamenti erogati allePMI
• Accantonamenti di capitale = 0 per la quotagarantita dal Fondo
Da marzo 2019 introdotto rating quantitativo ed andamentale
Fondi garanzia
Nuove misurePer 9 mesi dall’entrata in vigore del decreto:• estensione della durata della garanzia delFondo per le operazioni per le quali lebanche hanno riconosciuto sospensionepagamento rate di ammortamento o della quotacapitale;
• garanzia Fondo centrale PMI concessa atitolo gratuito;
• importo massimo per ciascuna impresa: 5milioni di euro;
Quali imprese
Misure
• PMI secondo definizione UE (1)
(1) imprese che occupano meno di 250
persone, il cui fatturato annuo non
supera i 50 milioni di EUR oppure il cui totale di bilancio
annuo non supera i 43 milioni di EUR
Fondo garanzia
Nuove misure
• le banche potranno istruire la pratica presso ilfondo contemporaneamente alla propria istruttoriain quanto non è dovuta la commissione per ilmancato perfezionamento delle operazioni (maggiortempestività);
• ammesse alla garanzia anche operazioni dirinegoziazione del debito purché con creditoaggiuntivo almeno del 10% del residuo;
• singole amministrazioni o associazioni privatepossono conferire risorse per creare delle sezionispecializzate per singole filiere d’impresa.
• infine si supportano i Confidi, mediantededucibilità dei contributi dovuti, per contenerea cascata i costi gravanti sulle PMI che accedonoalla loro controgaranzia.
Misure
Come accedere
La garanzia viene richiesta dall’Ente Finanziatore. L’impresa deve compilare documentazione ad hoc (allegato 4)
Moratoria ABIIl nuovo Addendum all’accordo ABI del 2019 prevede che le misure disospensione e allungamento dei finanziamenti (mutui, leasing efinanziamenti a breve termine) previste dall’Accordo del 2019 sianoestese ai finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 erogati in favoredelle imprese danneggiate. L'Accordo prevede che le PMI possano chiederealle banche di:
• sospendere per 12 mesi il pagamento della quota capitale delle ratedei finanziamenti a medio-lungo termine, dei leasing e delleoperazioni di apertura di conto corrente ipotecario;
• allungare la scadenza dei finanziamenti a medio-lungo termine fino al100% della durata residua dell’ammortamento;
• allungare le scadenze di operazioni di credito a breve termine fino a270 giorni.
• Costo incrementale max 60 b.p.
A tale moratoria possono accedere tutte le imprese che non hanno chiestorinegoziazioni delle condizioni o delle scadenze nei 24 mesi precedenti.
Le rate possono essere già scadute (non pagate o pagate soloparzialmente), ma da non più di 90 giorni alla data di presentazionedella domanda.
La Bozza del decreto legge Cura-Italia al momento prevede l’estensionedella durata della garanzia del Fondo centrale di garanzia PMI per lerinegoziazioni di finanziamenti già garantiti dallo stesso.
Non sembrano essere previste nuove garanzie «automatiche» sufinanziamenti rinegoziati e non garantiti, a meno consolidamento cheincrementi del 10% il debito residuo del precedente
Quali imprese
Misure
• PMI secondo definizione UE (1)
• che, al momento di presentazione della domanda, non devono avere posizioni debitorie classificate dalla banca come esposizioni non-performing, ripartite nelle categorie delle sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.
Come accedere
Richiesta alla propria banca con modulo disponibilesulla rete.
Iniziative singole banche
• Sospensione per 3 mesi delle rate dei finanziamenti amedio/lungo termine in essere, per la sola quota capitale o perl’intera rata, prorogabile per altri 3/6 mesi in funzione delladurata dell’emergenza.
• Supporto alla gestione del circolante, con un plafond di nuovifinanziamenti di 5 miliardi per le Imprese di tutto ilterritorio nazionale. L’iniziativa è declinata attraverso lineedi credito aggiuntive rispetto a quelle preesistenti, delladurata di 18 mesi -1 giorno, di cui 6 di pre-ammortamento, concondizioni favorevoli e dedicate, a partire dalle spese diistruttoria. E’ possibile procedere alla sottoscrizione dicontratti con modalità a distanza.
• Oltre alla sospensione delle rate dei mutui 6 + 6 la bancapropone:
• la proroga per 60 giorni degli anticipi Italia ed Estero inscadenza per i quali non perverranno i relativi pagamenti;
• la sospensione temporanea sino al 26 di aprile delle rate inscadenza dei mutui e finanziamenti rateali in essere, salvodiversa indicazione del cliente
• Finanziamento ad hoc di 24 mesi con pre-ammortamento di 6 eistruttoria semplificata – Plafond 3 miliardi.
• Sospensione fino a massimo 12 mesi della quota capitale deimutui ipotecari
• Sospensione fino a massimo 12 mesi della quota capitale per imutui chirografari con durata superiore a 18 mesi e di 6 mesiper i mutui chirografari con durata fino a 18 mesi
• Finanziamenti per liquidità fino a 24 mesi (soprattutto suaziende già clienti)
Come accedere Richiesta alla propria banca
In convenzione CDO
Iniziative singole banche
• Possibilità di sospendere per 6 mesi la quota capitale dellerate mensili o della rata semestrale del finanziamento a brevee medio termine in regolare ammortamento, il cui pagamentoslitterà nel corso del piano di rimborso previsto. L’iniziativaè destinata ad ogni Impresa.
• Finanziamento per liquidità con durata 19 mesi (comprensivi di6 mesi di preammortamento) e istruttoria veloce. Allo studio unfinanziamento con durate maggiori e preammortamento fino al31/12/2020. Sia per aziende già clienti che per nuovi clienti.
• Iniziativa Artigiancassa: linee di credito dedicate, perrispondere all’eventuale momentanea carenza di liquiditàderivante dall’attuale situazione.
• Finanziamento a procedura semplificata e con concessione in 24ore (aziende già clienti), in caso di chiusura obbligata etemporanea dell’attività: per venire incontro ai bisogni deititolari di farmacia, in prima linea nella lotta alCoronavirus, Finanziamenti erogati da Credifarma, realtàspecializzata nel credito alle farmacie controllata da BancaIFIS e Federfarma.
• In caso di sospensione obbligata ma temporanea dell’esercizioper motivi sanitari, il finanziamento sarà pari ai giorni dichiusura della farmacia, fino a un massimo di 30 giorni, e saràcalcolato sulla media dei fatturati dei tre mesi precedenti. Ilfido potrà essere rimborsato fino a 18 mesi
Come accedere Richiesta alla propria banca
In convenzione CDO
Forbearance• Le esposizioni forbone sono definite a pieno titolo un elementotrasversale agli status non performing e ai crediti in bonis.
• Nello specifico, si identificano con crediti che hanno beneficiato diconcessioni particolari, coincidenti con modifiche delle condizionicontrattuali vigenti ovvero rifinanziamenti, a seguito di unsostanziale cambiamento della situazione economica, da considerareparticolarmente compromessa
• I crediti Forbone comportano un periodo di «osservazione» dai 12 ai 24mesi per il ritorno in bonis (con rischio di mancato accesso a nuovafinanza) e comportano maggiori accantonamenti per le banche.
• Le revisioni delle condizioni per decreto, così come quelle relativealla generalità dei clienti non sono da intendersi come misure di«tolleranza» o forbearance;
• Chiedere sempre al gestore se le misure di sospensione delle rateazionate dalla singola banca sono da intendersi come misure ditolleranza (Forbearance) per evitare problemi di accesso a nuovafinanza nei periodi successivi
L’organizzazione e la gestione del Personale in tempo di smart working
8 Aprile 2020
HSPI S.p.A.
Bologna - Roma - Milano
Interfield
Bologna - Roma – Milano- Padova - Catania
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Indice
Uno sguardo alla legislazione del lavoro al tempo del COVID-19: smart workingDott.ssa Silvia Mantovani
Gli impatti organizzativi e gestionali del lavoro a distanza: smart workingDott. Germano Mazzetti
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Indice
Gli impatti organizzativi e gestionali del lavoro a distanza: smart workingDott. Germano Mazzetti
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Per fronteggiare la recente pandemia che ha modificato il nostro modo di vita, il sistema di relazioni ed il
tessuto economico-produttivo, molte Aziende hanno adottato in tempi rapidi, azioni ed interventi che
hanno impattato su:
• l’organizzazione del lavoro;
• la gestione del tempo.
In questa fase ancora emergenziale quali sono
le prime indicazioni che si possono trarre da questa ‘rivoluzione’?
Alcuni dei cambiamenti introdotti modificheranno definitivamente
il modo di organizzare il lavoro IN / CON l’Azienda?
Premessa
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Uno sguardo attuale all’impiego dello smart working
Come si vede dal grafico sopra riportato, circa un quarto degli occupati in Italia svolge un lavoro che può essere fin da subito eseguito dalla propria abitazione (“Categoria 1”), un terzo può svolgere le proprie mansioni da casa o spostandosi senza dover necessariamente avere contatti de visu(“Categoria 2”) e attorno alla metà degli occupati può lavorare da casa, recarsi al lavoro senza contatti di persona o averli solo sporadicamente (“Categoria 3”).
fonte: www.lavoce.info
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Secondo un’indagine curata da Astra Ricerche per Manageritalia su un campione di circa 1.400 iscritti
all’associazione, sono sempre di più le imprese che, a seguito dell’epidemia, hanno organizzato il lavoro a
distanza per tutte le mansioni.
• Il 70% degli intervistati dichiara di avere adottato questa modalità di lavoro.
• Il 40 % dei casi, non rappresenta una semplice estensione di pratiche di lavoro a distanza già esistenti per
alcuni dipendenti, ma un vero e proprio ampliamento della popolazione di lavoratori coinvolti.
LO SMART WORKING RIGUARDA OGGI MOLTI DIPENDENTI CHE NON LO AVEVANO MAI PRATICATO.
Il tutto sembra avvenire, secondo chi risponde all’indagine, senza pesanti contraccolpi negativi sulla
produttività: solo il 5% per cento dei rispondenti sostiene che il lavoro a distanza abbia comportato un
abbassamento della produttività per lavoratore.
Uno sguardo attuale all’impiego dello smart working
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3E l’adozione dello smart working dopo l’emergenza?
• Il 51% dei rispondenti è convinto che potrebbe giovare al benessere dei lavoratori e alla produttività
aziendale, a patto che vi sia una diversa organizzazione del lavoro.
• Rispetto al passato, «Smart working per tutti», anche a chi in condizioni normali preferirebbe recarsi sul
posto di lavoro e non avere obiettivi individualizzati.
Vari studi sperimentali dimostrano che lo SW non provoca riduzioni della produttività pro capite anche
quando “imposto” ai lavoratori. Può diminuire la produttività per ora lavorata, solo se il lavoro agile viene
trattato come telelavoro, basato su orai rigidi di lavoro, e non sull’assegnazione di compiti da svolgere in un
arco di tempo.
L’importanza dell’organizzazione del lavoro nello smart working
Obiettivi Individuali
+ Produttività
- Assenze
+ Ottimizzazione del tempo (no mobilità verso luogo di lavoro)
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La permanenza a casa, soprattutto quando ci sono i figli, spinge a fare tante altre attività familiari
spezzettando nel tempo il lavoro per l’azienda, il che può non essere efficiente in tutti i casi in cui il
completamento di un alto numero di mansioni in rapida successione (batch working) funziona meglio
che un metodo di lavoro segnato da lunghe interruzioni tra una mansione e l’altra, ma alla fine gli
obiettivi di produzione individuali vengono pur sempre raggiunti.
Lo svolgimento del lavoro a casa, soprattutto se è un’esperienza nuova, può provocare un iniziale senso
di «isolamento» e di sottovalutazione e distanza dal team.
In presenza della attuale emergenza COVID-19, si verifica una forte legittimazione del lavoro a casa che
potrebbe sortire un effetto di aumento della contribuzione e di responsabilità del lavoratore a fornire
prestazioni ancora migliori. Così come la pianificazione di video e conference call può contribuire a
cementare il senso di collaborazione tra colleghi, favorendo il benessere nell’ambiente di lavoro virtuale
anche successivamente alla emergenza.
Il problema dell’isolamento e della dispersione del temponello smart working
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Le implicazioni del lavoro agile
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Telelavoro e ancor più smart working potrebbero portare notevoli vantaggi al benessere delle persone …
Chi era già abituato a fare telelavoro parziale lo sta orafacendo in modo totale o fortemente incrementato
Molte persone che non avevano mai fatto telelavorolo stanno facendo
L'organizzazione del telelavoro ha avuto un impattonegativo sulla produttività aziendale, sull'efficacia ed…
Nessuna di queste
49,0%
46,4%
37,9%
4,5%
16,0%
Per l‘Azienda Il telelavoro nella propria azienda a seguito della crisi «Coronavirus»
Fonte: Indagine di Astra Ricerche per Manageritalia
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I presupposti del lavoro agile
Definizione:
Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato
caratterizzato dall'assenza di vincoli orari o spaziali; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi
di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.
Presupposti
1. Identificare quali attività possano essere oggetto di lavoro agile
2. Garantire - se non migliorare - gli standard di efficienza
3. Dotare i dipendenti di strumenti e tecnologie adeguate per garantire l’accesso e la comunicazione alle
informazioni dell’Azienda e la sicurezza dei dati
4. Gestire i Collaboratori ‘a distanza’
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Attività oggetto di lavoro agile
Il primo punto nell’applicazione del lavoro agile è dato dall’attività prevalente che un’azienda svolge:
• Produzione;
• Vendita / commercio / GDO;
• Logistica;
• Servizi.
Sicuramente si può affermare che per le prime tre tipologie di settori il lavoro agile non è adottabile in
maniera diffusa perché le attività avvengono con l’ausilio di impianti produttivi o perché necessitano di
contatto diretto con i Clienti.
Ma, anche in queste tipologie di Aziende esistono le funzioni che possono essere gestite in remoto:
FUNZIONI di STAFF: amministrazione, personale, acquisti, sistemi informativi,….
Ogni attività ‘amministrativa’, supportata da strumenti informatici, può essere realizzata a prescindere dalla
localizzazione.
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Caratteristiche del lavoro agile
Le attività oggetto di smart working devono avere le seguenti caratteristiche:
tecnologie e strumenti che consentano una costante flusso dati da e con l’Azienda;
documentazione virtuale;
rapporti e interazioni costanti con colleghi e Responsabili.
COSA NECESSITA
PC
CELLULARE / SMARTPHONE
RETE CONTROLLATA CON PROTOCOLLI DI SICUREZZA
SISTEMI DI RELAZIONE: INTRANET, COMMUNITY DOVE SCAMBIARE INFORMAZIONI CON PROPRI
COLLEGHI E RESPONSABILI
OBIETTIVI E COMPITI CHIARI
FIDUCIA DEL PROPRIO RESPONSABILE
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Le implicazioni del lavoro agile
PRO CONTRO
Minor stress per rispettare i tempi di ingresso in azienda
Necessità di auto disciplina del tempo lavorativoMaggior flessibilità nella gestione del proprio tempo liberoEconomia di tempo: sono evitati i tempi giornalieri per il tragitto casa – lavoroConsistente riduzione dei costi per raggiungere il posto di lavoro ---
Possibilità di gestire contesti famigliari complessi (figli, anziani,…) Interferenze della vita privata
Sviluppo del problem solving e maggior autonomia operativa Percezione di abbandono a fronte di difficoltà
lavorativeAlfabetizzazione all’uso della tecnologia
Per il Dipendente
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Le implicazioni del lavoro agile
PRO CONTRO
Riduzione dei costi di gestione e manutenzione della struttura
---------Riduzione richieste di integrazioni per spese casa –lavoroTutela dell’ambienteDiminuzione del Turnover da parte di Profili criticiGestione semplificata di permessi ed autorizzazioni per motivi familiari dei dipendenti Gestione ferie e permessi retribuiti
Responsabilizzazione del DipendenteDefinizione di indicatori di performance
Maggior cultura della delega
Flessibilità del Dipendente a fronte di criticità Percezione di abbandono a fronte di difficoltà lavorative
Attenzione all’obiettivo e non al compito Livello di autonomia e reattività / propositività dei singoli
Per l‘Azienda
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Le implicazioni del lavoro agile
87,4%
85,3%
79,3%
68,5%
12,6%
14,7%
20,7%
31,5%
0% 50% 100%
una maggiore flessibilità lavorativa potrebbesicuramente, ancor più in periodi normali, portare
vantaggi per i lavoratori
la crisi da epidemia Coronavirus abbia dimostrato cheuna maggiore flessibilità normativa potrebbe
incentivare il lavoro a distanza
l’obiettivo debba essere quello di un vero smart working che richiede un forte cambiamento
organizzativo che non è sempre possibile attuare …
una maggiore flessibilità lavorativa potrebbesicuramente, ancor più in periodi normali, portare
vantaggi per la produttività aziendale
molto/abbastanza poco/per niente
Le valutazioni in tema di smart working generate dalla crisi «Coronavirus»
Fonte: Indagine di Astra Ricerche per Manageritalia
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Le implicazioni del lavoro agile
Lo smart working adottato dalle Imprese, ultimamente per necessità e non previa analisi e con un attento
governo della sua implementazione, si sta mostrando un modo di lavorare dal quale difficilmente si potrà
retrocedere: non ci sono criticità significative non risolvibili, inoltre mostra più vantaggi che svantaggi per le
imprese stesse, i Dipendenti e l’ambiente.
Ciò che occorrerà intraprendere saranno aggiustamenti, messe a punto di provvedimenti adottati in
situazioni di emergenza.
Questi provvedimenti riguardano tre macro aree:
• Organizzativo: l’azienda deve rivedere il proprio modello di funzionamento dotandosi di procedure e
modi di organizzare il lavoro che consenta il consolidamento dello smart working
• Culturale: rivedere il concetto di delega e diffondere il concetto di responsabilizzazione ed autonomia
COSA FAREOrganizzativo l’azienda deve rivedere il proprio modello di funzionamento dotandosi diprocedure e modi di organizzare il lavoro che consenta il consolidamento dello smartworking
COSA SERVETecnologico l’azienda deve diffondere l’uso delle tecnologie e i sistemi di networking,senza necessariamente impegnarsi in investimenti significativi: ampliamento delleinformazioni, utilizzo dei social, creazione di community
COME FARE Culturale rivedere il concetto di delega e diffondere il concetto di responsabilizzazione edautonomia
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Alcuni esempi – Cosa fare?
COSA FARE: Rivedere il proprio modello di funzionamento
Il lavoro agile ha come presupposti che i processi siano definiti e le responsabilità attribuite in maniera
chiara e consapevole dal titolare delle stesse: per esempio deve essere identificabile e conosciuto a chi
rivolgersi per problemi riguardanti l’emissione di fatture ai clienti (gestione anagrafica dei clienti, contratti,
modalità di pagamento, solvibilità, ecc.).
Per cui occorre:
CHIAREZZA
Accertarsi che le persone abbiano chiare le attività che devono svolgere ed eventualmente aiutarle neldefinire le priorità.Questa attività è opportuno farla a ‘cascata’ sull’organizzazione: il Titolare o chi gestisce l’azienda deveverificare questi aspetti sui diretti riporti, i quali a loro volta lo faranno sui loro Collaboratori.E’ un’occasione per verificare che le responsabilità siano correttamente attribuite e ci sia uno e solo unReferente titolare di un processo (es.: referente per la contabilità Clienti)
QUALITÀRendere chiaro alle Persone il processo che interessa le attività che svolgono: da dove arrivano i dati /informazioni che ricevono; quali sono i destinatari e le criticità che possono procurare ritardi o errori alloro lavoro; a chi rivolgersi per ricevere indicazioni sulle proprie attività
EFFICIENZA
Poter quantificare i tempi per la realizzazione delle attività (Indicatori di performance, KPI) così daintervenire in maniera documentata a fronte di livelli di efficienza calanti (senza questi dati è difficilemodificare il modo di lavorare delle Persone). Anche in questo caso è opportuno che siano i Referenti /Responsabili diretti a identificare gli indicatori e i tempi per la realizzazione delle attività.
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Alcuni esempi – Cosa fare?
MACRO ATTIVITA' ATTIVITA' TITOLARE % Tempo Numero Ore settimana
Inserimento dati eventi correlati alle assenze Verdi 12% 4,80Inserimento dati relativi a trattenute ai dipendenti Verdi 5% 2,00Controlli preventivi all'elaborazione dei cedolini Verdi 10% 4,00
Adempimenti mensili
Redazione CU Bianchi 15% 6,00Calcolo F24 Bianchi 18% 7,20Generazione e archiviazione LUL Bianchi 14% 5,60
Adempimenti periodici
Calcolo importi e redazione distinta versamenti per fondi previdenziali e sanitari Ferrari 15% 6,00
Gestione infortuni Ferrari 4% 1,60Calcolo importi e redazione distinta versamenti per fondi previdenziali e sanitari Maserati 1% 0,40
Adempimenti annuali
Redazione e presentazione mod. 770 Lamborghini 10% 4,00Calcolo autoliquidazione INAIL Lamborghini 10% 2,00Redazione e trasmissione all'Agenzia Entrate CU Lamborghini 10% 4,00
Tabella esemplificativa di attribuzioni di attività e tempistiche censite, relative all’amministrazione del Personale
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Alcuni esempi – Cosa serve?
COSA SERVE: Supporto tecnologico
Il lavoro agile è possibile tramite l’impiego di adeguata strumentazione tecnologica che in maniera sintetica
possono essere classificati in tre macro categorie:
• gli applicativi o gestionali che abitualmente si utilizzano le normali attività: da un semplice documento
excel fino a SAP. Parliamo di quei sistemi che supportano l’operatività quotidiana e ai quali si accede per
acquisire ed elaborare dati;
• le infrastrutture di rete che ci consentono di operare a distanza, dialogare con Colleghi e acquisire /
depositare / elaborare dati su sistemi condivisi;
• hardware: smartphone, tablet, pc da mettere a disposizione dei Dipendenti.
Di fatto il lavoro agile non richiede particolari investimenti, ma l’utilizzo in maniera più strutturata e
pianificata di tecnologie che già ampiamente vengono impiegate.
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Alcuni esempi – Cosa serve?
COSA SERVE: Supporto tecnologico
Applicativi
Oltre agli applicativi /gestionali che già sono presenti in azienda, sono da individuare quellipiù adatti per consentire la relazione con colleghi e l’azienda.Dalla più semplice community che si può creare su un social a piattaforme più sofisticate.Si possono identificare più sistemi paralleli che consentano:• lo scambio di informazioni su problemi quotidiani, dove i componenti dell’ufficio o due o
più persone tra loro mantengono un dialogo costante e attivo durante la giornatalavorativa (possono essere utilizzati MS Teams, Slack, Trello, …);
• riunioni virtuali dove le persone possano interagire come in un normale contesto di unmeeting (ad es. MS Teams, Google Hangouts Meet, Skype, Zoom, …);
• la condivisione sicura e veloce di file e documenti (OneDrive, GDrive, WeTransfer, …).Fondamentale è che l’azienda definisca criteri e modi per utilizzare gli strumenti e lidiffonda, e attraverso la propria struttura di Responsabili o Coordinatori, vengano rispettati.
Infrastrutture di rete
Occorre potenziare la qualità e copertura della connettività in funzione della quantità degliutenti e del traffico generato e garantire i protocolli richiesti per la sicurezza e la privacy.
Dotazioni hardware
Sono quelle dotazioni che ormai sono rese disponibili a tutti i Dipendenti.Fondamentale è che l’azienda definisca criteri e modi per utilizzarli e li diffonda, eattraverso la propria struttura di Responsabili o Coordinatori, vengano rispettati.
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COME FARE: Modificare il modello culturale
La criticità maggiore nell’adozione del lavoro agile è la scomparsa del controllo visivo sui Dipendenti.
Ma se ci si domanda quanto, in effetti, questo controllo serva a garantire efficienza ed efficacia, si troverà
che la risposta è: poco. Perché?
• Il lavoro si sta sempre più concentrando sull’attenzione all’obiettivo piuttosto che al compito;
• le attività richiedono sempre più competenze logico interpretative da parte dei singoli, quindi variabili
che difficilmente è possibile quantificarle a priori (ad es. la registrazione di una fattura, richiedendo
conoscenze interpretative nell’adozione di conoscenze fiscali, non ha tempi standardizzabili);
• l’esecuzione di un lavoro richiede sempre più l’interazione con altri e, quindi, l’impiego di tempo nella
relazione difficilmente quantificabile.
L’aspettativa che l’Impresa ha nei confronti del Singolo è nella sua capacità di raggiungere un risultato.
La sequenza dei singoli eventi (controllabili a vista) non è più significativa, perché per poterli realizzare
viene sempre di più richiesta un’elaborazione cognitiva da parte della Persona, che prescinde da una
semplice competenza applicativa di una procedura.
Alcuni esempi – Come fare?
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Alcuni esempi – Come fare?
COME FARE: Modificare il modello culturale
Quali sono le caratteristiche del nuovo modello culturale? 5 semplici regole
Focus sul risultatoLa valutazione delle persone deve concentrarsi sulla prestazione ossia sull’obiettivo, inteso come raggiungimento di un risultato entro un tempo definito. Come questo venga gestito è una variabile in mano al Singolo e non può essere oggetto di controllo.
AutonomiaSe la prestazione la si valuta sul risultato, le modalità con cui lo si persegue diventano secondarie (purché rispettino regole e procedure aziendali).La Persone assumeranno più autonomia e verrà stimolato il loro problem solving
Delega Il ruolo del Capo / Responsabile somiglia sempre più a quello del Tutor, colui che supporta, da gli indirizzi e attribuisce fiducia
Progettazione
Per evitare che le persone, per indole o per inesperienza, non riescano a rispettare i tempi concordati, è buona norma concordare delle fasi di verifica. Impostare le attività come fossero dei progetti che prevedono delle fasi di realizzazione, le quali diventano momenti di controllo. Queste fasi vanno concordate per aiutare le persone a programmarsi e darsi un metodo di lavoro
Programmazione
Il Capo / Responsabile deve affinare le proprie capacità organizzative, supportando gli altri a programmare le loro attività e concentrando in determinati momenti della giornata le relazioni con i propri Collaboratori, così da evitare le interruzioni che in azienda spesso avvengono
Uno sguardo alla legislazione del lavoro al tempo del COVID-19: smart workingDott.ssa Silvia Mantovani
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Definizione – Riferimenti normativi
Legge 22 maggio 2017 n.81 pubblicato nella G.U. 13 giugno 2017, 135
OGGETTO : Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire
l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato.
CAPO II Art. dal 18 al 23
• Lavoro agile (Art. 18)
• Forma e recesso (Art. 19)
• Trattamento, diritto all’apprendimento continue e certificazione delle competenze del lavoratore (Art. 20)
• Potere di controllo e disciplinare (Art. 21)
• Sicurezza sul lavoro (Art. 22)
• Assicurazione obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali (Art. 23)
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Definizione – Riferimenti normativi
“ Le disposizioni del presente capo, allo scopo di incrementare la competitività e agevolare la conciliazione
dei tempi di vita e di lavoro, promuovono il lavoro agile quale modalità di esecuzione del rapporto di
lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli
e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti
tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa. La prestazione lavorativa viene eseguita , in parte
all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata
massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione
collettiva”
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Organizzazione – Prima e dopo l’emergenza
La prestazione lavorativa avviene in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno di essi
• Opportunità: Scardinamento di alcune dinamiche aziendali non sempre virtuose. Diminuzione dei conflitti
• Rischio: se non ben organizzato il lavoro può essere più dispersivo
Deve essere rispettato il limite della durata massima di orario di lavoro giornaliero e settimanale come disciplinato dalle norme e dai CCNL
• Opportunità: ottimizzazione del proprio tempo. Senso di maggiore libertà e recupero della gestione della propria vita
• Rischio: non esistono più le ore di riposo e le giornate di riposo. Viene dato per scontato che si possa e si debba sempre rispondere. La sensazione di avere più tempo può portare ad usare peggio il proprio tempo
E’ necessaria una nuova ottica da parte del personale, maggiore flessibilità e maggiore collaborazione e sinergia con il managementIl lavoratore deve aver il diritto alla “disconnessione intellettuale” in base alle regole e nei periodi individuati nell’accordo individuale, potrà quindi interrompere i collegamenti informatici per evitare intrusioni della sfera personale
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Organizzazione – Prima e dopo l’emergenza
Questa impostazione può essere applicata solo se alla base vi è una radicata fiducia tra le parti e una considerevole capacità organizzativa del lavoratore
• Opportunità: investire sulla formazione dei dipendenti in ambito di creazione e gestione del team. Svecchiare il modo di lavorare delle aziende. Rendere più autonomi i lavoratori. Far emergere personalità
• Rischio: non far sentire «inferiore» chi non partecipa a questo tipo di organizzazione. Emarginare chi è meno gradito in azienda (rischio mobbing)
Deve essere rispettato il principio di volontarietà
Il rifiuto del dipendente non deve comportare il licenziamento o l’attivazione di sanzioni disciplinari
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Organizzazione – Prima e dopo l’emergenza
La scelta del luogo è dettata dalle esigenze connesse alla prestazione stessa, dalla conciliazione dalle esigenze lavorative con quelle di vita e risponde a criteri di ragionevolezza
• Opportunità: diminuzione di alcune burocrazie che rallentano la nostra azienda. Diminuzione dell’uso della carta e del relativo spazio di archiviazione
• Rischio: ambienti e contesti non appropriati possono influire negativamente sullo svolgimento della prestazione
Si consiglia di rendere pubbliche le regole aziendali di accettazione delle richieste
E’ utile effettuare investimenti in una tecnologia che permetta un facile accesso ai dati aziendali ma non è indispensabile
• Opportunità: svecchiamento delle tecnologie
• Rischio: aumenti di costi
Il datore di lavoro effettuerà una valutazione del lavoro del dipendente attraverso un monitoraggio costante per effettuare un’analisi dei risultati
• Opportunità : valutazioni più oggettive
• Rischio : spersonalizzazione del lavoro
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Forma
• Deve essere stipulato in forma scritta con obbligo di comunicazione
• Deve disciplinare:
l’attività lavorativa svolta all’esterno
le misure tecniche e organizzative necessarie per assicurare la disconnessione del lavoratore
la durata (t.d. o t.i.)
gli strumenti utilizzati
i tempi di riposo
lavoro straordinario e lavoro notturno
il diritto all’apprendimento permanente e la periodica certificazione delle competenze
la disciplina del potere di controllo del datore di lavoro sulla prestazione resa dal lavoratore
l’individuazione delle condotte connesse alla prestazione lavorativa esterna che danno luogo
all’applicazione di sanzioni disciplinari.
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Trattamento economico – Potere di controllo
• Il lavoratore ha diritto ad un trattamento economico e normativo non inferiore a quello
complessivamente applicato ai lavoratori che svolgono la medesima attività all’interno dell’azienda
• Difficile quantificare, quindi retribuire, eventuali ore di straordinario e ore di lavoro notturno
• Al lavoratore, qualora ne avesse diritto, devono essere assicurati gli incentivi fiscali e contributivi
• Nel caso in cui il lavoratore utilizzasse attrezzatura propria sarà opportuno concordare un’indennità
• Il datore di lavoro ha il diritto di controllare la prestazione resa dal datore di lavoro
• Occorre pattuire gli eventi rilevanti ai fini dei provvedimenti disciplinari
• E’ prudente introdurre gli eventi rilevanti ai fini disciplinari nelle bacheche aziendali
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Sicurezza sul lavoro – Infortuni e malattie professionali
• Il datore di lavoro è obbligato a consegnare al lavoratore e all’RLS con cadenza almeno annuale un’informativa scritta
nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del
rapporto di lavoro
• Il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici assegnati al
lavoratore
• Anche se non previsto dalla norma occorrerà aggiornare il documento di valutazione di rischi
• Il lavoratore è chiamato a cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro
• Il lavoratore ha diritto alla tutela contro gli infortuni e le malattie professionali
• Il lavoratore ha il diritto alla tutela contro gli infortuni in itinere
• L’assicurazione inail non è differente rispetto agli atri lavoratori, si deve effettuare l’analisi della lavorazione
indipendentemente dalla modalità si svolgimento
• Non vi sono comunicazioni o adempimenti aggiuntivi
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Comunicazioni
• Dal 15 novembre 2017 l’accordo deve essere comunicato almeno il giorno precedente attraverso la
piattaforma informatica disponibile su www.cliclavoro.gov.it
• La mancata o ritardata comunicazione prevede una sanzione amministrativa da € 100,00 a € 500,00
• Le amministrazioni pubbliche possono adempiere entro il ventesimo giorno del mese successivo
• Le informazioni da trasmettere riguardano:
dati del datore di lavoro
dati del lavoratore
t.d. o t.i. pat inail e voce di tariffa
data di sottoscrizione dell’accordo
soggetto abilitato
obbligo di allegare l’accordo sottoscritto
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Comunicazioni oggi
In questo periodo di semplificazione occorre inviare soltanto il seguente tracciato.
La comunicazione può avere effetto retroattivo.
Datore di lavoro:
Codice fiscale
Lavoratore:
Codice Fiscale Cognome Nome Data nascita (formato GG/MM/AAAA) Comune o stato straniero di nascita (Codice Catastale, es. Roma: H501
Rapporto di Lavoro:
Pat Voce di tariffa INAIL
Periodo lavoro agile:
Data inizio (formato GG/MM/AAAA) Data fine (formato GG/MM/AAAA)
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Recesso
• Se il contratto è a tempo indeterminato il preavviso non deve essere inferiore ai 30 giorni
• Se il lavoratore è disabile il datore di lavoro deve dare un preavviso non inferiore a 90 giorni
• In presenza di giustificato motivo può essere esercitato senza preavviso
Quando per esigenze aziendali o per comportamenti del lavoratore questa tipologia non risulta più
giustificata o utile
Quando per comportamenti del datore o per difficoltà oggettive o soggettive si ritiene impossibile