Percorso Diagnostico Percorso Diagnostico – – Assistenziale Assistenziale delle infezioni da delle infezioni da Clostridium Clostridium difficile (ICD): difficile (ICD): esperienze a confronto esperienze a confronto Reggio Emilia 9 Ottobre 2009 Reggio Emilia 9 Ottobre 2009 Marco Libanore Unità Operativa Complessa Malattie Infettive Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara La Prevenzione mediante l’uso razionale degli antibiotici
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Percorso Diagnostico –Assistenziale delle infezioni da ...
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Percorso Diagnostico Percorso Diagnostico –– Assistenziale Assistenziale delle infezioni da delle infezioni da ClostridiumClostridium difficile (ICD): difficile (ICD):
esperienze a confrontoesperienze a confronto
Reggio Emilia 9 Ottobre 2009Reggio Emilia 9 Ottobre 2009
Marco LibanoreUnità Operativa Complessa Malattie InfettiveAzienda Ospedaliero Universitaria Ferrara
La Prevenzione mediante l’uso razionaledegli antibiotici
Terapia antibiotica inappropriatae sviluppo di CDAD
Polgreen Pm et al. Infect Control Hosp Epidemiol. 2007; 28: 212 - 14
An Outbreak of severe clostridiumdifficile associated disease possiblyrelated to inappropriate antimicrobial
therapy for community acquiredpneumonia.
Utilizzo inadeguato di cefalosporine di 3°generazione nelle CAP
Terapia antibiotica iniziale inappropriata nella sepsi e shock settico
e sviluppo di CDAD
Narrowing the spectrum of antibiotic coverage and reducing the duration of antibiotic therapy willreduce the likelihood that the patient will developsuperinfection with pathogenic or resistantorganisms, such Candida spp, Clostridium difficile and VRE.
Surviving Sepsis Campaign: International guidelinesfor management of severe sepsis and septic shock: 2008. Crit Care Med 2008; 36, 296 - 327
Patogeno umano e animaleCausa importante di diarree nosocomiali
Fattori di rischio: ospedalizzazione
assunzione di antibiotici
C. difficile virulenza e patogenicità
Tossina A Tossina B Tossina binariaproteasi, fimbrie, flagelli, capsula
differenze nella espressione dei vari fattori si traduce
variabilità nella virulenza e patogenicità
CDAD - Clostridium Difficile Associated Disease
• L’uso di antibiotici costituisce il rischio principale per lo sviluppo di CDAD in quanto distrugge la normale flora intestinale, favorendo la crescita eccessiva di CD.
• L’uso di particolari antibiotici diretti contro altri patogeni, associato alla resistenza intrinseca o acquisita in CD, può svolgere un importante ruolo nel determinare focolai epidemici nosocomiali.
Patogenesi della CDADTerapia antibiotica/antiblastica
Alterazione della flora intestinale( resistenza alla colonizzazione)
Cause di aumentata resistenza Cause di aumentata resistenza agli antibioticiagli antibiotici (S. (S. ZinnerZinner, 2007, modificata), 2007, modificata)
Pressione selettivaPressione selettiva per lper l’’uso inappropriato ed uso inappropriato ed indiscriminato di antibioticiindiscriminato di antibioticiImpiego di antibiotici per infezioni di origine non Impiego di antibiotici per infezioni di origine non battericabattericaEccessivo utilizzo di antibiotici in profilassiEccessivo utilizzo di antibiotici in profilassiEsteso impiego di antibiotici in associazioneEsteso impiego di antibiotici in associazionePrescrizione di antibiotici sollecitata dal pazientePrescrizione di antibiotici sollecitata dal pazientePresenza elevata di antibiotici in natura, negli Presenza elevata di antibiotici in natura, negli alimenti,negli animali, nei medicamentialimenti,negli animali, nei medicamenti…………………………
Selezione di patogeni resistenti Selezione di patogeni resistenti legati alllegati all’’abuso delle diverse abuso delle diverse
classi di antibioticiclassi di antibiotici
CefalosporineCefalosporine di III generazionedi III generazione–– MRSA, MRSEMRSA, MRSE–– VREVRE–– Streptococco Streptococco pneumoniaepneumoniae PRPR–– EnterobacteriaceaeEnterobacteriaceae ESBL +ESBL +–– AcinetobacterAcinetobacter MDRMDR–– ClostridiumClostridium difficiledifficile
Selezione di patogeni resistenti Selezione di patogeni resistenti legati alllegati all’’abuso delle diverse abuso delle diverse
MacrolidiMacrolidi–– Streptococco Streptococco pneumoniaepneumoniae MDRMDR–– Streptococco betaStreptococco beta--emolitico emolitico gr.Agr.A MDRMDR–– Infezione da Infezione da ClostridiumClostridium difficiledifficile
Terapia antibiotica e CDAD
Esposizione ad antibiotici;Tipo di antibiotico;Spettro dell’antibiotico;PK/PD dell’antibiotico;Durata della somministrazione;Associazioni di antibiotici
Terapia antibiotica e CDAD
Esposizione ad antibiotici;Tipo di antibiotico;Spettro dell’antibiotico;PK/PD dell’antibiotico;Durata della somministrazione;Associazioni di antibiotici
• Terapia Antibiotica
• Età avanzata (>65 aa.)
• Gravità patologie di base
• Presenza di sondino nasogastrico
• Procedure gastrointestinali
• Inibitori di pompa
• Farmaci antiacidi
• Degenza in Terapia Intensiva
• Durata della degenza
• Pratiche di assistenza sanitaria
• Paziente medico vs paziente chirurgico
• Degenti in Centri di Lunga DegenzaDial S. and al. CMAJ 2004Dial S. and al. CMAJ 2006
Kyne L. Gastroenterol Clin North Am 2001Kelly CP and al. N Engl J Med 1994
Archibald LK and al. J Infect Dis 2004Yearsley KA and al. Aliment Pharmacol Ther 2006
CDAD
Fattori di rischio
Esposizione ad antibioticoterapia e rischio di CDAD
Bignardi GE J Hospital Infect 1998Barbut F et al. Clin MicrobiolInfect 2001
Debast SB Clin Microbiol Infect 2009
>90% delle infezioni da CDassociate a pratiche sanitarie siverificano durante e dopoterapia antibiotica
Terapia antibiotica e CDAD
Esposizione ad antibiotici;Tipo di antibiotico;Spettro dell’antibiotico;PK/PD dell’antibiotico;Durata della somministrazione;Associazioni di antibiotici
Colite da Clostridium difficile: antibiotici induttori
Indicazioni per uso di antibiotici e insorgenza di CDAD
C. difficile The new epidemic
Aumento CDAD (Canada, USA) inizio 2000più gravi (anche mortali) refrattari alla terapia standard
più probabile la recidivaanziani
Ceppo con caratteristiche di > virulenza
PFGE typing (North American PFGE) → NAP1REA typing → BIRibotyping → 027
descritto anche in Europa
C. difficile NAP1 - BI - Ribotipo 027
Tossine A e B ad alto titolo (16 e 23 volte in +)Delezione tcdC– tdcC troncata
perdita funzione regolatoria negativaaumento produzione tossine → maggiore patogenicità
Tossinotipo III– 80% dei non B1/NAP1 sono tossinotipo 0
PMC >frequentemente associata al tossinotipo IIITossina binaria– 6% ca negli isolati storici, associata a diversi tossinotipi
Resistenza in vitro ai fluorochinoloni;Associato a modifiche nell’uso degli antibiotici;Variazioni nei sistemi di controllo delle infezioni;
B1/NAP1 toxinotype IIIB1/NAP1 toxinotype III
1818--bp bp tcdCtcdC delezione di delezione di regolatore negativo per regolatore negativo per tossina A e B tossina A e B
Produzione di Produzione di Tossina BinariaTossina Binaria
Mc Donald C.l. N Eng J Med 2005
CDADCeppi di C. difficile con variantidel gene codificante la tossina
Vantaggio selettivo di questi ceppi epidemici, Vantaggio selettivo di questi ceppi epidemici, determinato dalldeterminato dall’’aumentato impiego di aumentato impiego di
• La resistenza degli attuali ceppi B1/NAP1 toxinotype III nei confronti di C-8-metossi fluorochinoloni (moxifloxacina e gatifloxacina) è più frequente che in altri ceppi (100% vs 42 %, P <0.001)
• Le MIC per levofloxacina sono maggiori
CDADCeppi di C. difficile con variantidel gene codificante la tossina
Mc Donald C.l. N Eng J Med 2005
Fattori di rischio valutati in analisi univariata
Adattato da McCusker M.E. Emer Infect Dis 2003
0.280.7 to 4.11.6Tutti altri farmaci antibiotici
0.320.2 to 1.70.6Cefalosporine
0.240.7 to 5.11.9Pip/Tazobactam
0.051.0 to 9.43.1Clindamicina
<0.013.1 to 58.813.5Fluorochinoloni
P-value95% CIOdds RatioFattori rischio
CDAD
CDAD ed uso di antibiotici
Fattori di RischioModello Multivariato I in casi (N= 30) vs controlli (N= 60),
controllati per giorni a rischio
0.5 to 9.12.2Clindamicina
0.1 to 1.50.4Cefalosporine
2.6 to 61.612.7Fluorochinoloni
95% CIOdds RatioFattori di rischio
CDAD
CDAD ed uso di antibiotici
Adattato da McCusker M.E. Emer Infect Dis 2003
Crabtree T.D. Am Surg 1999
• Ciprofloxacina, cefoxitina, cefepime e meropenem sono gli antibiotici più comunemente prescritti prima della insorgenza di CDAD
• Più elevata mortalità in pazienti con CDAD rispetto al controllo - 31% vs 11% (P= 0.01)
• Tempo medio dal termine della terapia antibiotica e la diagnosi di CDAD 7 ± 2 giorni
• 16% svilupparono CDAD dopo la somministrazione di antibiotici in regime di profilassi - ≤ 3 dosi perioperatorie di antibiotici
CDADUso di antibiotici in
pazienti chirurgici con CDAD
Politica degli antibiotici per limitare le resistenze e l’acquisizione
d’infezioni correlate all ‘ assistenza
sanitaria(Bassetti M. 2007)
Limitare l’impiego di antibiotici ;Rivalutazione vecchi antibiotici ;Conoscere i meccanismi di resistenza;Ricorso a nuovi antibiotici;Attenzione alle emergenze di comunità;“Terapie di combinazione” (associazioni);Razionale ed appropriato utilizzo
Politica per limitare l’utilizzo di antibiotici
Servizio per la prescrizione degli antimicrobici;Consulenza Infettivologica;Impiego di Linee – Guida;Presenza di un Prontuario Terapeutico Locale;Programmi di restrizione dell’uso di antibiotici ;Rotazione degli antibiotici (cycling);Richiesta motivata per molecole complesse;Monitoraggio dei consumi e delle modalitàprescrittive; Ricorso alle terapie di associazione solo nei casi indispensabili
Restrizione nell’impiego di determinati antibiotici , mediante un programma specifico, come misura per il controllo di un’epidemia di
CDAD da ceppi ipervirulenti
Impact of a reduction in the use of high risk antibiotics on the course of anepidemic of Clostridium difficile associated disease caused by the hypervirulent NAP1/027 strain.CID 2007; 45 suppl.2: 112 - 21
Politica per l’impiego degli antibiotici e ridotto rischio di CDAD
Ludlam H et al. Age Ageing 1999Thomas C. et al. CID 2002
Khan R et al. J Hosp Infect 2003
La restrizione nell’uso di cefalosporine di 3°generazione mostrava un rapporto costo – efficacia favorevole nel ridurre l’incidenza di CDAD
Politica degli antibiotici per limitare le resistenze
(Bassetti M. 2007)
Limitare l’impiego di antibioticiRivalutazione vecchi antibioticiConoscere i meccanismi di resistenzaRicorso a nuovi antibioticiAttenzione alle emergenze di comunitàTerapie di combinazione (associazioni)Razionale ed appropriato utilizzo
• Più frequentemente coinvolta clindamicina, ampicillina o una cefalosporina
• L’uso di fluorochinoloni e ampicillina/sulbactam èassociato ad un aumentato rischio di sviluppare CDAD.
• Piperacillina/tazobactam e ticarcillina/acidoclavulanico: induzione più rara
Anand A. Am J Gastroenterol 1994Olson M.M. Infect Control Hosp Epidemiol 1994
Kelly C.P. Ann Rev Med 1998McCusker M.E. Emer Infect Dis 2003
CDADAssociazione tra uso di specifici
antimicrobici e CDAD
Terapia antibiotiche di combinazione e rischio di CDAD
Debast SB Clin Microbiol Infect 2009
Rischio particolarmente elevato in persone > 65 anni riceventi l’associazione cefalosporina 3°generazione e fluorchinolone(OR 57,5)
Nuovi concetti in antibioticoterapia(Viale PL 2008)
Terapia in base al tipo di infezione
Terapia in rapporto al microrganismo implicato
Terapia alla luce della tipologia di paziente
Algoritmi gestionali mediante score di gravità
Diversi profili assistenziali e strategie prescrittive
Obiettivo della terapia antibiotica
Guarigione clinica del pazienteEradicazione microbiologica dell’ agente patogeno causale nella sede d’infezione
Politica degli antibiotici per limitare le resistenze e l’acquisizione d’infezioni correlate
all ‘ assistenzasanitaria
(Bassetti M. 2007)
Limitare l’impiego di antibiotici ;Rivalutazione vecchi antibiotici ;Conoscere i meccanismi di resistenza;Ricorso a nuovi antibiotici;Attenzione alle emergenze di comunità;“Terapie di combinazione” (associazioni);Razionale ed appropriato utilizzo
Elementi da considerare per ottimizzare la terapia empirica/etiologica delle infezioni
batteriche gravi ( l’albero terapeutico) (Libanore M. 2009)
Storia clinicadel
paziente
Tipo d’infezione Peculiaritàdell’antibiotico
Settingassistenziale
Fattori legati al paziente
Presenza di fattori rischio;Comorbosità;Presenza di allergie farmacologiche;Fisiopatologia dell’ ospite;Pregressi trattamenti antibiotici;Colonizzazione;Precedenti infezioni
Fattori legati all’ infezione
Tipo d’infezione;Gravità della stessa;Sorgente dell’infezione (nella sepsi)Etiologia generale o isolamentoPatterns nazionali e/o locali di sensibilità;Test di sensibilità sull’isolato;
Fattori legati allo antibiotico
Spettro dell’ antibiotico;Attività battericida;Potenza ed evidenza di efficacia clinica;Profilo farmacocinetico (PK) /farmacodinamico (PD) ;Capacità d’ indurre resistenze;Manegevolezza: effetti indesiderati ed interazioni farmacologiche;Costo
Elementi legati al settingassistenziale
Tipologia del Reparto di ricovero;Situazioni epidemiologiche particolari;Politica terapeutica generale di reparto;
AttivitAttivitàà battericida degli battericida degli antibioticiantibiotici
MazzeiMazzei T.T. 2004 modificata2004 modificata
Tempo dipendenti Concentrazione-dipendenti
Beta-lattamiciGlicopeptidi
MonobattamiciOxazolidinoni
MacrolidiGlicilciclina
AminoglicosidiFluorchinoloni
RifampicinaDaptomicinaTelitromicina
%T > MIC
Correlazione PK/PD e PDI
AUC / MICCmax / MIC
FarmacocineticaFarmacocinetica alterataalterata
Variazione nel volume Modifica della Variazione nel volume Modifica della clearanceclearancedi distribuzionedi distribuzione
PeaPea F., CID 2006F., CID 2006
Pazienti criticiPazienti critici
Condizioni Condizioni fisiopatologichefisiopatologiche del paziente del paziente critico che possono condizionare la critico che possono condizionare la farmacocineticafarmacocinetica degli antibiotici (1) degli antibiotici (1) ((PeaPea F., F., ClinClin PharmacPharmac. 2005). 2005)
Aumento dei fluidi extracellulariAumento dei fluidi extracellulari–– EdemaEdema–– Versamenti nelle cavitVersamenti nelle cavitàà sierosesierose–– Carico di fluidiCarico di fluidi–– Nutrizione parenteraleNutrizione parenterale–– IpoalbuminemiaIpoalbuminemia–– Sepsi Sepsi iperdinamicaiperdinamica
volume di distribuzione e diluizione dellvolume di distribuzione e diluizione dell’’antibioticoantibiotico
Necessario un aumento della dose di antibiotici idrofiliNecessario un aumento della dose di antibiotici idrofili((betabeta--lattaminelattamine, , aminoglicosidiaminoglicosidi, , glicopeptidiglicopeptidi))
Condizioni Condizioni fisiopatologichefisiopatologiche del paziente del paziente critico che possono condizionare la critico che possono condizionare la farmacocineticafarmacocinetica degli antibiotici (2) degli antibiotici (2) ((PeaPea F., F., ClinClin PharmacPharmac. 2005). 2005)
Incremento della funzione renaleIncremento della funzione renale–– Aumento della gittata cardiacaAumento della gittata cardiaca–– Ustioni di III grado > 30% del corpoUstioni di III grado > 30% del corpo–– Farmaci Farmaci emodinamicamenteemodinamicamente attiviattivi–– Leucemie e/o linfomiLeucemie e/o linfomi–– IpoalbuminemiaIpoalbuminemia
della della clearanceclearance renale dellrenale dell’’antibioticoantibiotico
Necessario un aumento della dose di antibiotici Necessario un aumento della dose di antibiotici eliminati per via renaleeliminati per via renale
Condizioni Condizioni fisiopatologichefisiopatologiche del paziente del paziente critico che possono condizionare la critico che possono condizionare la farmacocineticafarmacocinetica degli antibiotici (3) degli antibiotici (3) ((PeaPea F., F., ClinClin PharmacPharmac. 2005). 2005)
Riduzione della funzione renaleRiduzione della funzione renale–– Insufficienza renaleInsufficienza renale–– DialisiDialisi
della della clearanceclearance renale dellrenale dell’’antibioticoantibiotico
Necessaria una riduzione della dose di Necessaria una riduzione della dose di antibiotici eliminati per via renaleantibiotici eliminati per via renale
Domande che il clinico deve porsi al letto del paziente prima di prescrivere una terapia
antibiotica (Menichetti F. 2008)
L’antibiotico è realmente necessario?Qual è l’epidemiologia locale del microrganismo responsabile d’infezione e qual è il loro profilo di resistenza ? Il profilo PK/PD del farmaco scelto è congruente con la sede d’infezione e con i parametri fisiologici del paziente ?Il chemioterapico scelto può interagire con altre terapie assunte dal paziente?Esistono scelte terapeutiche (antibiotici) alternative valide e meno costose?Il profilo di tollerabilità della molecola scelta è accettabile?
• L’Incidenza di infezione da C. difficile risulta notevolmenteaumentata dalla sua prima descrizione
• Le molecole a maggior rischio di CDAD sono le cefalosporinedelle ultime generazioni e i fluorchinoloni sistemici
• La sostituzione o la modifica di selezionati regimi antibiotici può determinare una riduzione significativa dei tassi di incidenza di CDAD
• In rapporto alla nuova epidemiologia bisogna evitare terapieantimicrobiche non necessarie ;
• E’ indispensabile promuovere programmi per l’uso razionaleed appropriato delle molecole di concerto con le misure per ilcontrollo delle infezioni associate alle cure sanitarie