Meeting di nuoto senza barriere King, il cavallo dagli occhi di sole Scuola e disabilita’: fra luci e ombre Economia Sociale Cooperazione Welfare e Volontariato in Romagna 1 percorsi N. 1 - Giugno 2013 - Anno I - Bimestrale di informazioni sociali, economiche, attualità, cooperazione sociale, volontariato e associazionismo - prezzo di copertina euro 4,00 - Proprietà, direzione e amministrazione: Grafikamente srl via Bertini, 96/L - 47122 Forlì - Editore: Grafikamente srl, via Bertini 96/L - 47122 Forlì - Direttore Re- sponsabile: Pierluigi Mattarelli - Iscr. Reg. Trib. di Forlì n. 4/2013 del 04 aprile 2013 - Poste Italiane Spa - sped. in abb. post. - DL 353/2003 art. 1 comma 1 - Tariffe ROC 2013 solidali
Rivista di associazionismo, volontariato, cooperazione e economia sociale
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Meeting di nuoto senza barriere
King, il cavallo dagli occhi di sole
Scuola e disabilita’: fra luci e ombre
Economia Sociale
Cooperazione
Welfare e Volontariato
in Romagna
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2013 solidali
Tutti i colori della natura
IL PARTNER AFFIDABILE PER LA TUA COMUNICAZIONE STAMPATA
era bisogno di un nuovo foglio di carta, peraltro nel pieno dell’era digi-tale, quando sembra che la comunicazione viaggi quasi esclusivamente sul web e sui socialnetwork? E ancora, c’era bisogno di un foglio di carta, che avesse come obiettivo quello di raccontare il sociale, il volontaria-to, l’associazionismo, la cooperazione e, come va di moda dire oggi, le buone prassi che ogni giorno prendono vita sul territorio?
C’era bisogno, c’era bisogno... almeno per due motivi.
Il primo: la carta, seppur ecologica e riciclata come quella su cui è stampato “Per-corsi solidali” è stata troppo presto pensionata, spesso con la scusa dei costi: i social network non comportano spese - nel maggior numero dei casi vivono sul “fai da te” - quindi risolvono un problema molto sentito oggi, il risparmio. Abbiamo dimenticato però il fascino della carta, il gusto nello sfogliare, nel leggere e ritornare, anche dopo qualche giorno, su una notizia o su un evento che ha catturato la nostra attenzione. Abbiamo dimenticato anche un’altra questione: se il web continua a incontrare il favore dei cosiddetti “nativi digitali”, non sempre avviene lo stesso per tutti gli altri, i quali, seppur utilizzano quotidanamente il digitale per lo scambio delle informazio-ne e la navigazione, non disdegnano, anzi manifestano ancora predilezione per un rapporto preferenziale con il cartaceo. Intendiamoci, non stiamo di certo demonizzando il web, ci mancherebbe altro - la rivista sarà fra l’altro disponibile anche in rete alla pagina facebook di Grafikamente e sul sito www.grafikamente.it - il nostro tentativo è quello, però, di dare il giusto valore alle cose.
Il secondo: il nostro territorio è una miniera inesauribile di bene. Tantissime persone, terminato il lavoro, spendono il proprio tempo libero in attività volonta-rie in ambito solidale, culturale, educativo, sportivo, dando vita ad una miriade di iniziative e progetti assai meritevoli. La cooperazione sociale, nata in Italia circa 30 anni fa - guarda caso per impulso di un forlivese, Gino Mattarelli - è una risposta professionale e più organizzata ai bisogni del territorio e spesso rappresenta punte di eccellenza per innovazione nella progettualità e qualità nella realizzazione dei servizi. Tutto questo focolaio di positività rischia di essere fortemente limitato, però, in quanto spesso non viene raccontato e condiviso adeguatamente, tanto da assumere le caratteristiche di un tesoro ben nascosto, incarnando quel concetto non certo edificante, ma chiaro a chi vive di comunicazione, secondo il quale “tutto ciò che non viene comunicato, è come che non esista”.Il nostro obiettivo, quindi, è di aprire e dare luce a questo “baule delle meraviglie”, per rendere disponibile a tutti questo immenso e prezioso patrimonio, che, una volta tanto, non è fatto di denaro, ma di umanità, solidarietà, generosità e passione.
C’
Alla scoperta del baule
delle meraviglie
DIRETTORE RESPONSABILE
Pierluigi Mattarelli
REDAZIONE
Giovanni Mami, Elisa Tommasini, Marco Vignazia, Chiara Morghenti, Giacomo Mattarelli
Per ricevere Percorsi Solidali in abbonamento postale gratuito invia una e-mail a: [email protected]
Informativa ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003I dati saranno trattati da Grafikamente – titolare del trattamento – Via Bertini 96/L, Forlì per le operazioni connesse alla spedizione della presente rivista I dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente con metodologie di analisi statistica, esclusivamente dal titolare del trattamento; non saranno comunicati né diffusi né trasferiti all’estero e saranno sottoposti a idonee procedure di sicurezza. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, si possono esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale informativo rivolgendosi al titolare al suddetto indirizzo, presso cui è disponibile, a richiesta, elenco dei responsabili del trattamento.
#EDITORIALE
in questo numero
15
News ed eventi dal terzo settore
Notizie Brevi
Ne parla il nostro esperto Paolo Celli
Raccolta fondi in tempo di crisi13
Progetti e accoglienza di studenti disabili all’Istituto Tecnico Saffi-Alberti
La voce della Scuola Pubblica9
L’impegno della scuola La Nave, nonostante la scarsità dei contributi statali
Fra solidarieta’ e penalizzazioni8
Progetti culturali e artistici nato dal volume sul cavallo cieco
King, il cavallo dagli occhi di sole6
Il 3° Meeting di nuoto senza barriere “Sauro Casadei”
Nuotare oltre la disabilita’4
SOSTENGONO IL PROGETTO:
percorsisolidali
AssociazioneIl Raggio di Sole
di Gigi Mattarelli
DIRETTORE RESPONSABILE
In copertina: una fase del 3° Meeting di Nuoto Senza Barriere “Sauro Casadei”
Tutti i colori della natura
IL PARTNER AFFIDABILE PER LA TUA COMUNICAZIONE STAMPATA
Ne parlano gli assessori del Comune di Forlì Gabriella Tronconi e Davide Drei
Scuola e disabili, progetti fra un taglio e l’altro10
Alla Scuola La Nave un Centro Estivo un po’ particolare
Summer Camp, l’inglese per tutti12
Un progetto promosso dalla cooperativa sociale Tangram
Quaderni con un valore in piu’14
va, perchè - è ovvio - partecipare è certo importante, ma poter salire sui gradini del podio e vedersi appendere al collo una medaglia ha certamente un sapore tutto speciale. Se poi, come avviene fin dalla prima edizione, le premiazioni vengono effettuate dal primo cittadino forlivese, il sindaco Roberto Balzani, la soddisfazione diventa almeno doppia. La manifestazione, che è intitolata alla memoria di Sauro Casadei, past presidente del Lions Club Giovanni de’ Medici, scomparso 4 anni fa, vive anche di un forte coinvolgimento di diverse aziende private che non han-no mai fatto venire meno la propria collaborazione, in qualità di sponsor (Gioca di Andrea Scozzoli - Amadori, Brema Amministrazione - Grafi-kamente - Coldiretti Forlì-Cesena - Tom&Jerry Piadineria - Tec-Line Studio, Rinieri, Az. Agricola Bertac-cini, Antica Pasticceria, Az. Agricola Antonio Mambelli, Il Girasole): grazie a tali partnership ad ogni partecipante viene omaggiato uno zaino con il logo del meeting, una t-shirt personalizza-ta, una medaglia di partecipazione e diversi gadget.Ma veniamo alla competizione spor-tiva: le discipline previste nel corso della manifestazione sono state 7: 25 metri rana, 25 metri dorso, 26 metri stile libero, 50 metri rana, 50 metri stile libero, 25 metri dorso accompa-gnato e 25 metri stile libero accompa-gnato, per un totale di ben 33 batterie effettuate.La straordinarietà e la valenza degli aspetti prettamente sportivi stanno nella qualità delle prestazioni che tante persone diversamente abili riescono a raggiungere nonostante il proprio handicap, frutto di volontà
Si è svolto domenica 28 aprile, presso la Piscina Comunale di Forlì,
il 3° Meeting di nuoto senza barriere “Sauro Casadei”, evento
organizzato dall’ass. Incontro senza Barriere e dal Lions Club Forlì
Giovanni de’ Medici, con il patrocinio del Comune di Forlì
La manifestazione, che è intitolata alla memoria di Sauro Casadei, past
un sapore tutto speciale. Se poi, come
Nuotareoltre la disabilita’
nella giornata del 28 aprile scorso, ha radunato presso la Piscina Comunale di Forlì circa 120 atleti diversamente abili, accompagnati da tanti volontari, provenienti da diverse realtà sportive (Faenza, Imola, Lugo, Bologna, Ferra-
ra, Modena, S. Marino, Rimini, Ric-cione, Terni, Meldola e Forlì) gemelle dell’associazione forlivese. L’evento è un mix di socialità eccezionale per l’amicizia palpabile fra i partecipanti, ma nello stesso tempo è specchio di una forte competitività sporti-
n felice connubio vede insieme, oramai da 3 anni, l’associazione Incontro Senza Barriere e il Lions
Club Forlì Giovanni de’ Medici, impegnati nell’organizzazione di un
evento veramente speciale che unisce armoniosamente lo sport, la disabilità e la necessaria sensibilizzazione verso l’opinione pubblica in merito a tali problematiche. Si tratta del Mee-ting di nuoto senza barriere, giunto quest’anno alla terza edizione e che,
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#EVENTI A FORLÌ#EVENTI A FORLÌ#
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di Gigi Mattarelli
Nelle immagini alcune fasi
del Meeting e delle premiazioni
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L’associazione sportiva Incontro
Senza Barriere, costituita nel
1997, propone attività sportiva e
ricreativa per persone diversamen-
te abili con difficoltà motorie, di
apprendimento e di relazione, con
l’obiettivo di favorire l’inserimen-
to, l’integrazione alla vita sociale
del territorio e il miglioramento
delle capacità motorie e psico-atti-
tudinali nella piena consapevolezza
che ognuno è dono per l’altro.
L’associazione è nata grazie
all’incontro di Antonella Frangella
e Michela Dall’Agata (nella foto),
pedagogista la prima, esperta in
scienze motorie la seconda: questa
forte amicizia, unita alle rispettive
competenze, sono state il “motore”
per l’avvio dell’associazione, a cui
negli anni, si sono avvicinati con
impegno e generosità tanti altri
volontari. Oggi l’associazione è
impegnata in attività sportive
(nuoto, atletica leggera, calcet-
to, basket in carrozzina, body
building) e in attività ricreative,
quali un laboratorio teatrale, due
percorsi di danza e il progetto “Il
Circolino” con uscite settimanali
in luoghi di svago. L’ass. Incontro
Senza Barriere, a cui fanno
riferimento circa 150 ragazzi
diversamente abili e una trentina
di volontari, è affiliata al Centro
Sportivo Libertas, alla F.I.S.D.I
R. (Federazione Italiana Sport
Disabilità Intellettiva Relazionale)
e allo Special Olympics.
forte, impegno costante e grande pas-sione, basti pensare al campioncino forlivese Luca Berardi, che negli anni si è tolto innumerevoli soddisfazioni partecipando a gare sia in Italia che all’estero. Ma c’è anche una qualità so-ciale nel nuoto, così come la intende l’ass. Incontri senza Barriere: tramite le diverse forme di nuoto accompa-gnato tantissime persone, seppur con disabilità grave, possono scendere in vasca e ottenere risultati eccezionali in termini di gratificazione e crescita personale, anche grazie alle ben note funzioni terapeutiche dell’acqua, che sono alla base delle attività ludiche e sportive che l’associazione svolge nel corso di tutto l’anno, sia a livello individuale che di gruppo.“E’ stata una grande festa - ha com-mentato Tiziano Papi, presidente del Lions Club Forlì Giovanni de’Medici - che ha unito in sé i valori dell’amici-zia, della solidarietà e dello sport, per sensibilizzare su un tema, come quello della disabilità, spesso dimenticato o relegato ai margini dell’attenzione pubblica: noi al contrario desideriamo condividere questi valori con tutta la città, al fine di mettere le basi per una
società più solidale, aperta e acco-gliente verso chi fa più fatica”. “La presenza dei Lions al Meeting - ha affermato Michela Dall’Aga-ta, responsabile dell’Ass. Incontro Senza Barirere - ha portato non solo preziose risorse economiche, ma anche una forte motivazione nei nostri ragazzi per il livello quatitativo che la manifestazione ha assunto: i genitori e famigliari dei nostri atleti sono entusiasti dell’iniziativa perchè vi vedono per i loro figli un’occasione preziosa per mettersi in mostra e per vivere un’esperienza dove la disabilità non è certo un limite, ma una risorsa per l’intero contesto”.Nello spirito dell’accoglienza recipro-ca, l’evento si è concluso con il pranzo all’aperto all’esterno della Piscina Comunale, offerto ai partecipanti ed ai loro accompagnatori e preparato dai soci del Lions Club Giovanni de’Medici. I saluti finali sono stati, in realtà, un arrivederci alla quarta edizione, prevista nella primavera 2014, in merito alla quale Emanuela Briccolani, prossimo presidente del Club service forlivese, ha già dato la sua entusiastica adesione.
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INCONTRO SENZA BARRIERE:
DA OLTRE 15 ANNI
A FIANCO DELLA DISABILITA’
tiche Educative del Comune di Forlì. Sarà presente in classe la stessa Erica e presenterà King, utilizzando la pub-blicazione illustrata che ne racconta la storia: non si tratterà, però, di una mera presentazione di un libro, ma di uno stimolo per procedere, tramite una vera e propria interazione con gli alunni, su un percorso di valoriz-zazione delle diversità, quale risorsa preziosa per la società di oggi. Gli studenti, se lo vorranno, potranno sviluppare sul tema, con la supervi-sione dei loro insegnanti, elaborati di vario tipo (disegni, poesie, pensieri ecc...), che saranno raccolti e parteci-peranno ad un concorso, in collabo-razione con i centri ippici UISP (a cui fa riferimento anche il Raggio di Sole), che si conta di allargare a tutto il territorio nazionale.
preziosa per la società di oggi. Gli studenti, se lo vorranno, potranno
la storia: non si tratterà, però, di una
ralezza cavalcano bambini, ragazzi e persone diversamente abili”.
Il coinvolgimento delle scuole
Il progetto che vede protagonista King giungerà, fin dall’inizio dell’anno scolastico 2013/2014, fra i banchi di tante scuole forlivesi, anche grazie al patrocinio dell’assessorato alle Poli-
a vicenda del cavallo cieco King (raccontata nel box della pagina a fianco) non po-teva rimanere solamente una
storia, seppur emozionante e com-movente, circoscritta ai ragazzi che frequentano il Maneggio “Il Raggio di Sole”: è una storia talmente ricca, che limitarla ad un contesto locale, è parso a Erica Ricci, responsabile della strut-tura, una vera e propria limitazione.“In effetti - spiega Erica - ci è sem-brato di avere fra le mani un tesoro prezioso e, fin da subito, è nato il de-siderio di non tenerlo per noi, ma di condividerlo con il maggior numero di persone possibile: per noi King è stato un arricchimento straordinario e crediamo lo possa essere anche per tanti, bambini, ragazzi e adulti, che come noi, di fronte a questa storia, potranno riflettere e interrogarsi sul valore delle diversità e delle disabili-tà. King ci ha fatto scoprire che una persona, anche se presenta limiti o meonomazioni gravi, tanto da essere stupidamente messa ai margini dalla nostra società, in realtà ha sempre qualcosa da donare e da mettere al servizio degli altri. Questa è la lezione di King, il nostro splendido cavallo cieco, su cui ogni giorno con natu-
propone attività ludico-sportive, riabilitative, educative, psicomotorie con il ca-
vallo: è il luogo ideale, inoltre, per visite guidate rivolte alle scuole e per giornate
nell’ambito di centri estivi.
Il Raggio di Sole è anche un ambiente particolarmente adatto per fare attività
di volontariato, specie per i giovani, a supporto di Erica Ricci, responsabile ed
anima dell’associazione. Le attività proposte mirano, attraverso l’equitazione
e il divertimento, a migliorare la qualità della vita, a entrare in contatto con la
natura, a migliorare la qualità nelle relazioni con gli altri.
Presso il Raggio di Sole è possibile fare equitazione e riabilitazione equestre,
attività rieducative e psicomotorie con il cavallo, passeggiate al fiume con il
cavallo per persone in difficoltà, giocare con il pony (per bambini da 3 a 6 anni),
oltre che volteggio (per bambini e ragazzi da 6 a 14 anni) e redini lunghe (per
adolescenti).
Per info e contatti: Erica Ricci 328.2221671 - e mail: [email protected]
L’ASSOCIAZIONE “RAGGIO DI SOLE ONLUS”
La storia bella e commovente del cavallo cieco King, che vive presso
il maneggio Raggio di Sole, è stata la scintilla che ha dato vita a un
importante progetto di sensibilizzazione, che comprendeforme
artistiche, teatrali e il coinvolgimentoo di diverse scuole forlivesi
King, il cavallo dagli occhi di sole
di Gigi Mattarelli
Vini di qualità, eccellenze del territorioPer ordiniIstituto Diocesano Sostentamento Clero - via San Martino, 6 - 47121 Forlìtel 0543\28610 - Fax 0543\370830 - www.vinidelvicariato.com
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Una mostra itinerante di opere d’arte
King utilizza anche il linguaggio artistico, in particolare quello della pittura e della fotografia, per creare questa contaminazio-ne positiva, che nasce dalla propria storia. Tutto ciò è possibile grazie alla sensibilità del forlivese Giuseppe Bertolino, pittore di fama nazionale e amico del “Raggio di Sole”: l’artista ha coinvolto circa trenta colleghi italiani, che hanno realizzato gratuitamente un’opera d’arte ciascuno (pittorica o fotografica) ispirata a King. Questo patrimonio diventerà un catalogo e una mostra itinerante, grazie alla quale il messaggio solidale del cavallo cieco potrà raggiungere tutta Italia: la prima tappa sarà a Terra del Sole (inaugurazione 2 luglio ore 19,00 presso il Palazzo Pretorio), poi successivamente saranno interessate Milano, Venezia, Roma, Napoli, Taormina e Verona. All’interno della mostra sarà ricavata anche una sezione dedicata a circa 30 opere di detenuti della Casa Circonda-riale di Forlì, realizzate nell’ambito di un laboratorio di pittura, tenuto dallo stesso Bertolino. Al progetto artistico collabora anche il Lions Club Forlì Giovanni de’ Me-dici, che coinvolgerà altri club Lions nelle varie località toccate dalla mostra.
Il suggestivo linguaggio teatrale
L’ultimo anello di questa catena solidale legata a King è l’espressione teatrale. Sono allo studio due eventi riservati a pubblici diversificati. L’associazione culturale Musi-deas sta allestendo uno spettacolo di burat-tini dal titolo “King, il cavallo dagli occhi di sole”, un’originale rappresentazione che ha una prima parte suggestiva che vede i piedi del burattinaio diventare personaggi e una seconda più tradizionale con la classica scena dentro la “baracca”, accompagnata dal vivo dalle melodiose note di un arpa. Compagnia Bella, invece, porterà in scena “Il Cavallo King”, una ballata in versi con inserti musicali, scritta da Giampiero Piz-zol e interpretata da Giampiero Bartolini, con la regia di Angelo Generali, dedicata da un pubblico di giovani e adulti.
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La storia di King è una favola d’altri
tempi, che racchiude in sè un insegna-
mento semplice, ma nello stesso tempo straordinario. King è un bel ca-
vallo bianco giunto circa 10 anni fa presso il maneggio “Raggio di Sole”
di Forlì: nelle intenzioni di Erica e Paolo, responsabili della struttura,
dovrà anch’esso divenire, come gli altri animali che vivono lì, un valido
supporto alle attività equestri e di ippoterapia che quotidianamente
svolgono con tanti bambini e ragazzi diversamente abili.
Accade, però, un triste evento: a seguito di una disinfestazione svoltasi
nella zona, il cavallo, venuto a contatto con sostanze nocive, si ammala
gravemente e progressivamente perde la vista. E’ un dramma, un dolore
fortissimo per Erica, ma la caparbietà e la decisione di Elisa, una ragaz-
zina che frequenta il maneggio, trasforma questa triste vicenda in una
vera e propria risurrezione. Si viene a creare un rapporto profondo fra
la giovane e l’animale, tanto che Elisa, armata di pazienza e di un amore
senza confini, riesce a cavalcare King, pur cieco, ed avviarlo alle attività
equestri e rieducative.
La diversità del cavallo diviene così una ricchezza straordinaria, un
insegnamento profondo, dal quale è ben chiaro che ogni disabilità, anche
quella che può sembrarci più grave, può divenire una risorsa preziosa e
un insegnamento per i cosiddetti normali.
Dal forte desiderio di Erica di raccontare al mondo intero questa storia
così suggestiva e commovente nasce, nel corso del 2012, l’idea di pubbli-
care un libro che ne valorizzasse i contenuti. La pubblicazione, grazie
all’esplosiva creatività di Sabina Antonelli, Maria Luisa Morici e Auro-
ra Roscini, in realtà è una splendida favola, illustrata con sapienza dalle
stesse autrici, dove King vive le cadute e le rinascite della sua esistenza,
in un contesto altamente fantastico, ideale per un pubblico infantile, ma
coinvolgente anche per gli adulti.
Questa fiaba a lieto fine - come afferma nella premessa il sindaco di
Forlì Roberto Balzani - richiama “ambienti e comunità dove il miracolo
dell’amore si compie, luoghi puntiformi, quasi riserve indiane,
all’interno di un territorio che vive secondo ritmi affannosi: in questi
ambienti dove ascolto, riflessione e osservazione non sono compromes-
si, può accadere che il cavallo King non sia relegato alla periferia dei
sentimenti, ma diventi un catalizzatore di energie buone”.
UNA FAVOLA RICCA DI
SENTIMENTI AUTENTICI
mento semplice, ma nello stesso tempo straordinario. King è un bel ca
Vini di qualità, eccellenze del territorioPer ordiniIstituto Diocesano Sostentamento Clero - via San Martino, 6 - 47121 Forlìtel 0543\28610 - Fax 0543\370830 - www.vinidelvicariato.com
stabile nel tempo coinvolgendo anche le famiglie. Per farlo la scuola è parti-colarmente attiva nella raccolta fondi, attività che gioca un ruolo fondamen-tale nel sopperire all’insufficienza dei contributi.In effetti, fedeli alle raccomandazioni del compianto amico e sostenitore don Lino Andrini, secondo il quale l’educazione ha sempre un valore su-periore al denaro, le Scuole La Nave, fin dalla loro fondazione, hanno dato vita ad alcune iniziative di raccolta fondi finalizzate all’acquisto di attrez-zature didattiche, attivazione di corsi extrascolastici, ma anche al finan-ziamento di circa 80 borse di studio (assegnate tramite bando riservato a famiglie con ISEE non superiore a 21.000 euro) a vantaggio del 14% delle famiglie degli studenti, oltre al finanziamento, in aiuto alle famiglie, per il sostegno. La crisi si fa sentire, ma per fortuna ci sono ancora tante persone che, com-prendendo l’importanza di investire nell’educazione dei nostri bambini, partecipano con generosità alle nostre numerose campagna di raccolta fondi. Continuano infatti le iniziative come la vendita solidale di olio di qualità e di uova di cioccolato nel periodo pasquale, rese possibili anche grazie alla disponibilità di due produttori d’eccellenza. Altra iniziativa di rilievo è l’evento “Arte per la Nave”, un’espo-sizione di opere pittoriche, donate da artisti, durante la Fiera Contempora-nea e successivamente messe all’asta. Il ricavato di tali iniziative confluisce in un Fondo, intitolato a Don Lino Andrini, garante di tutte le attività di raccolta fondi.”
L’impegno appassionato della Scuola La Nave per accogliere con disponibilità
e professionalità gli alunni diversamente abili, nonostante la fortissima
discriminazione riservata dallo Stato Italiano agli Istituti formativi paritari
l’educazione ha sempre un valore superiore al denaro, le Scuole La Nave,
tale nel sopperire all’insufficienza dei contributi.
Fra solidarieta’e penalizzazioni
584 euro (Infanzia), 866 (Primaria), 106 (Secondaria di I° grado), 51 (Secondaria di II° grado): cifre ridicole se paragonate al costo annuale di un alunno di scuola statale: 6.200 euro per la Scuola dell’Infanzia, 7.300 per la Primaria, 7.700 per la Secondaria di primo grado, 8.100 per la Secondaria di secondo grado. A conti fatti, dun-que, l’esistenza delle scuole paritarie garantisce allo Stato un risparmio annuo di oltre 6 miliardi di euro, che graverebbe sui contribuenti se tutti frequentassero le scuole pubbliche.Le differenze diventano ancora più marcate quando siamo di fronte a inserimenti di ragazzi disabili: alle Elementari abbiamo a disposizione 120 ore di sostegno “passate” dallo Stato, quando ne garantiamo 125, mentre alle Medie il contributo per il sostegno è di appena 1.500 euro complessivi, con i quali non riusciamo a coprire praticamente nulla (un’ora alla settimana, costa circa 2.500 euro all’anno!). Ciononostante, fino ad oggi abbiamo verificato ogni singola richiesta valutando caso per caso a prescindere dai contributi statali, svi-luppando un piano economico mirato per singole necessità che ci permetta di garantire una prospettiva utile e
e nella scuola pubblica il pro-blema più scottante è rappre-sentato dai tagli ai finanzia-menti compreso quelli sugli
incarichi a insegnanti di sostegno da affiancare ad alunni con disabilità, nella scuola privata i problemi hanno la stessa matrice.
“Prima di tutto - spiega Patrizio Lostritto, direttore della Scuola La Nave - ci troviamo a dover lottare con un pregiudizio secondo il quale la scuola privata paritaria è una scelta d’elite e un costo superiore per lo Stato. La realtà è diametralmente opposta: nel senso che i contributi che riceviamo dallo Stato per un alunno sono bassissimi, ma se quell’alunno frequentasse la scuola pubblica il costo per la collettività sarebbe 8 - 10 volte superiore. Allo Stato ogni alunno di scuola paritaria costa annualmente
S
#SCUOLA E DISABILITÀ#SCUOLA E DISABILITÀ#SCUOLA E DISABILITÀ
Nel nostro istituto (Tecnico Saffi-Alberti di Forlì) è stato ideato e realizzato un progetto specifico di accoglienza degli alunni disabili, che prevede una fase di raccordo con la scuola media di provenien-za, una serie di colloqui con le famiglie, la visita all’Istituto prima dell’inizio dell’anno scolastico, l’inserimento graduale con attività di sensibilizzazione alla classe di ri-ferimento, incontri con i neuropsi-chiatri delle ASL per predisporre il Progetto Educativo Personalizzato ed i progetti didattico-educativi.
Sono in corso progetti innovativi
che prevedono il coinvolgimento di
studenti con disabilità?
Sono stati attivati progetti inno-vativi volti ad offrire agli studenti disabili maggiori opportunità di integrazione scolastica, di auto-nomia e di potenzialità espressive: “I colori non finiscono mai” in collaborazione con altri Istituti, con mostra finale patrocinata da Comu-ne di Forlì; il progetto “Piscina”, il progetto “Autonomia” (movimen-to, orientamento... nel territorio), il “Percorso transizione” per l’inse-rimento nel mondo del lavoro in collaborazione con Technè, “Un tutor per amico” per lo sviluppo delle abilità relazionali.
Il livello di accoglienza e di integra-
zione degli studenti con disabilità è
sufficiente o c’è da fare ancora molta
strada?
E’ stato raggiunto un buon livello di integrazione sociale e scolastica, nonchè di accoglienza, anche se occorrerebbe una maggior collabo-razione con gli enti territoriali, al fine di creare una rete sistemica più efficiente.
Quali sono i problemi principali che
si incontrano nella quotidianità del
lavoro con studenti disabili?
Fra i problemi incontrati occorre segnalare l’estrema diversificazione dei casi, le carenti risorse umane e finanziarie che abbiamo a disposi-zione, la scarsità di offerte inte-grative da parte del territorio (es: post-scuola, iniziative del tempo libero). Altre difficoltà incontrate riguardano anche le problematiche
legate alla cosiddetta “fascia grigia”, ovvero quegli alunni con varie carenze (Disturbi Specifici dell’Ap-prendimento, Bisogni Educativi Speciali, iperattivi...) che non ven-gono certificati, ma che richiedono attenzione e cura particolari.
La crisi economica e i conseguenti
tagli a livello statale (insegnanti di
sostegno) e locale (educatori) mette
in diffcoltà il lavoro quotidiano con
i disabili?
La crisi economica ha determinato difficoltà organizzative e didattiche, per i tagli al personale di sostegno ed alle risorse economiche, per la riduzione delle certificazioni ai disabili da parte dell’ASL.
L’IN
TER
VIS
TA...LA VOCE DELLA SCUOLA PUBBLICA
Ne parla Luigi Ascanio (nella foto), dirigente
scolastico dell’Istituto Tecnico Saffi-Alberti di Forlì
Comune e l’Ufficio Scolastico Pro-vinciale: ad esse abbiamo affiancato qualche giovane che svolge il Servi-zio Civile, che può essere un buon supporto, anche se non un’alterna-tiva. Di positivo ci sono le iniziative delle stesse scuole, che si impegnano in progetti come quello realizzato dall’Istituto Melozzo “I colori non finiscono mai”, inaugurato lo scorso 17 maggio, una buona opportunità basata sul linguaggio della pittura.
Esistono altre forme innovative, magari
con la collaborazione di organismi
esterni per qualificare la presenza dei
disabili nella scuola?
Tronconi. Credo che una positiva novità venga dai progetti “extra-scuola”: abbiamo fatto un bando per cooperative sociali, per avviare un concetto nuovo di collaborazione fra le stesse cooperative, la scuola e la famiglia. L’extrascuola non è destina-to esclusivamente a disabili, ma vede la presenza di molti ragazzi di fascia debole: è di fatto un’evoluzione dei centri educativi. Domuscoop, Acco-glienza e Babini (ndr: le tre coop. che si sono aggiudicate il bando) entrano nella scuola al mattino con momenti di incontro e nel pomeriggio, presso le loro sedi, curano attività labora-torio e di sostegno allo studio. La novità è la condivisione del progetto, resa possibile anche dalla disponibi-lità dei dirigenti scolastici, entusiasti nell’aprire le porte dei propri Istituti a professionalità diverse. E’ impor-tante ricordare che tutto il territorio cittadino è coperto dalle tre coopera-tive e che ognuna di essere dispone di un coordinatore pedagogico messo a disposizione dal Comune.
Sono ancora i ridimensionamenti di risorse a dettar legge sugli inserimenti scolastici di
ragazzi disabili e anche su progetti di vita dopo la fine dell’iter formativo.
Nonostante ciò c’è l’impegno sia del Pubblico che del Privato per studiare idee
innovative: ne parlano gli assessori comunali di Forlì Gabriella Tronconi e Davide Drei
17 maggio, una buona opportunità basata sul linguaggio della pittura.
tiva. Di positivo ci sono le iniziative delle stesse scuole, che si impegnano
Scuola, progetti fra un taglio e l’altro
Le ristrettezze economiche influiscono
anche sull’assegnazione degli educatori
professionali?
Tronconi. Purtroppo sì: queste figure sono gestite in collaborazione fra l’Ufficio Scolastico Territoriale del
La crisi economica e il Patto di Stabi-
lità quanto influiscono sulle politiche
educative e sull’inserimento dei ragazzi
disabili nella scuola?
Tronconi. Purtroppo a livello na-zionale c’è stato un restringimento in merito nell’assegnazione di insegnanti di sostegno: si è passati molto spesso dal rapporto 1:1 e quello 1:2, quando, in realtà, ogni ragazzo diversamente abile ha una sua originalità e sarebbe da affrontare con progetti mirati. La riforma Gelmini ha puntato diret-tamente a orientamenti di stampo economico, più pedagogico: per questo se, sui disabili gravi e gravissi-mi, riusciamo a prevedere una buona “copertura”, questo non avviene pur-troppo per quelli con più autonomie.C’è poi un secondo problema non meno spinoso del primo: nella scuola ci sono molti ragazzi non segnalati con problemi comportamentali assai complessi, che meriterebbero inter-venti personalizzati. In questo proces-so ci supporta la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì con interventi a so-stegno non solo di disabili, ma anche di stranieri: ricordiamoci bene che il passaggio dalla non conoscenza della lingua al disadattamento purtroppo in molti casi è abbastanza breve.
#APPROFONDIMENTI#APPROFONDIMENTI#APPROFONDIMENTI
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Gabriella Tronconi (in alto) e Davide Drei (sotto),
rispettivamente assessori alle Politiche Educati-
ve e alle Politiche di Welfare del Comune di Forlì
Che differenze ci sono per un bambino
disabile in merito alla scelta della scuola
pubblica o quella paritaria?
Tronconi. Ovviamente la scuola statale è gratuita. A livello locale per le scuole di nostra competenza (Nidi e Materne) abbiamo messo a punto un meccanismo di equità, in modo che le famiglie possano scegliere la soluzione che preferiscono, in quanto, a parità di ISEE, il contributo loro richiesto è il medesimo per le Comunali e le Pa-ritarie. Si è venuta a creare, così, una situazione ottimale con una presenza di bambini disabili pressochè identica fra Comunali e Private (che si aggira attorno al 12/13%). Questo fatto ha generato altri valori aggiunti: maggior integrazione e decadimento del luogo comune secondo cui le scuole private sono solo per famiglie benestanti.
Dopo la fine dell’iter scolastico, che op-
portunità si aprono per giovani disabili?
Drei. Le proposte sono differenziate secondo tipologia di handicap, dispo-nibilità e esigenze famigliari. Per casi di estrema gravità la soluzione più idonea è il centro socio-riabilitativo. Cerchiamo di assicurare “il posto” a
V
tutti, anche se, purtroppo, il nostro sistema è basato più sull’offerta (cioè sulle risorse) che sulla domanda (i bisogni della persona). I fondi per tali servizi sono quelli del Fondo Re-gionale per la Non Autosufficienza: siamo costretti, conti alla mano, di definire un numero di posti, da cui alcuni rischiano di rimanere “fuori”, in questi casi la precedenza va data ai casi complessivamente più gravi.
Diverso il discorso per giovani con
disabilità lieve...
Drei. Certamente, in questi casi l’obiettivo è il lavoro: quasi sempre il primo approccio è una struttura socio-occupazionale, quale momento di verifica se questa soluzione sia da considerare definitiva o un trampoli-no di lancio verso il lavoro vero, dove le risorse principali sono le coopera-tive di inserimento lavorativo, attive sul mercato, ma, per proria struttura, in grado di avere nel proprio staff persone con svantaggio sociale.
Come vede il futuro e che nuone strade
potranno essere imboccate?
Drei. Il Piano di Zona 2013/2014
comune ai 15 Comuni del compren-sorio, all’AUSL e al Terzo Settore sarà dedicato all’innovazione sociale e a nuovi percorsi da mettere in campo. Credo, però, che ci sia una priorità su tutte: l’impoverimento. Quando un padre di famiglia perde il lavoro è un problema, quando questo avviene in un nucleo famigliare con persone svantaggiate diventa una tragedia. Voglio citare a questo proposito un progetto finanziato dal Lions Club Forlì Host e concordato con l’ammi-nistrazione comunale, che ha offerto risposte efficaci di sostegno, proprio a persone con disagio sociale, per le quali non vi erano risorse pubbliche disponibili. Anche queste alleanze sono preziose per guardare avanti.
Il Polo Didattico don Lino Andrini propone, per il sesto anno,
il Summer Camp, proposta innovativa di Centro Estivo riservata a
ragazzi dai 9 ai 13 anni, basata sull’utilizzo della lingua inglese
Summer Camp,inglese per tutti
laboratoriali, mentre nel pomerig-gio attività sportive e ricreative (fra cui piscina e giochi all’aria aperta), attività teatrali e di Music Club: sarà assicurato ai ragazzi che lo richiedono il servizio di prescuola dalle 7,45 alle 8,30, orario di inizio delle attività, come quello di mensa.Il Summer Camp si concluderà ve-nerdì 28 giugno con il Final Party, du-rante il quale i ragazzi partecipanti, di fronte a genitori, famigliari ed amici, riceveranno i “Certificates”.Per informazioni e iscrizioni: tel. 0543.798664 - 335 1493719 - teacher referente, prof.ssa Rossella Mambelli oppure www.scuolelanave.it/49-Summer_Camp/
chi ricerca soluzioni decisa-mente innovative in termini di Centro Estivo, il Polo Didattico Formativo Don
Lino Andrini (Scuola La Nave) offre una proposta interessante e quanto-mai al passo con i tempi. Si tratta del “Summer Camp 2013”, giunto alla sesta edizione, dopo i confortanti ri-sultati degli anni scorsi, un’esperienza riservata a ragazzi dai 9 ai 13 anni, che si svolgerà presso la sede della Nave (via don Francesco Ricci, 3 Forlì) dal 17 al 28 giugno prossimi, in stretta collaborazione con la scuola di lingue Language Today, gestita da Chris Flockhart.Si tratta della ricostruzione fedele del classico College Inglese con un’unica particolarità, che si svolge, cioè, nel cuore della nostra città. Ogni attività educativa, di studio, ludica e labora-toriale verrà gestita da madrelingua inglese, in modo che si venga a creare un forte valore aggiunto, ossia la pra-tica dello stesso inglese nella quotidia-nità di azioni divertenti e coinvolgen-ti per i ragazzi”.Il programma del Summer Camp (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18,00) prevede lezioni mattutine tratte da libri in inglese con modalità
A
#CENTRI ESTIVI#CENTRI ESTIVI#CENTRI ESTIVI
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A PROPOSITO DI
VALORE EDUCATIVO
Il Summer Camp La Nave è nato
come offerta educativa al termine
delle attività scolastiche: vuole esse-
re una risposta al desiderio di molti
genitori di aiutare i propri figli a
padroneggiare quella che da tempo
è la lingua franca per eccellenza:
l’inglese.
Il Summer Camp viene gestito da
insegnanti madrelingua aiutati
da studenti della scuola superiore
che fanno da tutor ai ragazzi più
giovani attraverso una forma di
peer education. Lo scopo di questa
proposta è di sviluppare la perce-
zione e l’utilizzo dell’inglese come
strumento concreto di comunica-
zione attraverso un programma
che bilancia apprendimento e di-
vertimento. Immergendo i ragazzi
in un contesto anglofono naturale e
spontaneo, il Summer Camp innal-
za la loro motivazione allo studio
dell’ inglese, li sollecita a esprimersi
e a mettersi in gioco e incoraggia
l’apprendimento collaborativo tra
alunni di età diverse.
Il Summer Camp La Nave non è,
quindi, un semplice corso d’inglese
ma una valida alternativa alle
vacanze studio all’estero adatte
a ragazzi più grandi: è quindi
l’occasione migliore per imparare
l’inglese divertendosi.
di Rossella Mambelli
Immagini tratte
dalla scorsa edizione
del Summer Camp
...fare bungee jumping senza elastico
in tempo di crisi è come...
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via Bertini, 96/L - 47122 Forlìwww.grafikamente.it
a prolungata situazione di crisi rende sempre più pressante il tema della sostenibilità economico-finanziaria delle organizzazioni nonprofit. Da un lato questo comporta maggiore attenzione al tema e anche maggiori investimenti in attività che garantiscano nuove fonti di finanziamento; dall’altro però proprio perché c’è crisi le risorse disponibili diminuiscono e sembra di essere intrappolati in un circolo vizioso da cui è difficile uscire. In realtà anche le piccole organizzazioni nonprofit possono organizzarsi, in modo semplice ed effi-
cace, per fare fronte a questa difficile situazione. Ci sono numerose attività a basso costo che possono essere avviate anche da persone senza particolare esperienza e in tempi brevi. Tutto questo può essere definito come un vero e
proprio approccio “low-cost” alla raccolta fondi.Vediamo alcune idee di base.
1. Proprio perché c’è crisi non possiamo permetterci il lusso di avere idee
confuse. Un errore molto frequente è disperdere le energie su troppi fronti, tentando affannosamente di sfruttare qualunque opportunità ci si presenti, anche quelle che, guardate con un minimo di obiettività, non sembrano per nulla promettenti. In una situazione come quella odierna lo spreco di denaro e di energie è particolarmente rischioso e incomprensibile. L’approccio giusto, per quanto a volte difficile da soste-nere, è quello della massima focalizzazione su poche iniziative veramente promettenti e coerenti con gli obiettivi dell’organizzazione. Ci vuole la capacità di produrre molte idee, raccogliendo i suggerimenti di tutti e valorizzando le professionalità e le disponi-bilità di tutti. Poi però è necessario uno sforzo di sintesi in modo da individuare poche attività promettenti sulle quali puntare.Questa sintesi si dovrà basare su:• ciò che sappiamo fare;• quanto denaro ci possiamo investire;• quanti rischi vogliamo correre.E’ necessario infatti ricordare che la raccolta fondi è innanzitutto un investimento e come tale va analizzata. Esistono attività più o meno costose e più o meno rischio-se. Ciascuna di esse poi risulterà più o meno efficiente, cioè capace di moltiplicare il denaro che vi abbiamo investito. E’ chiaro che bisogna individuare le combinazioni di minimo rischio e massimo rendimento, come faremmo nella vita di tutti i giorni e nella sana gestione familiare.Risulta quasi incomprensibile invece come questi elementari principi di base vengano disattesi da organizzazioni che si fanno prendere dal panico e smettono di ragionare in modo chiaro.
2. La tecnologia offre molto e a basso costo: bisogna utilizzarla al meglio. Oggi Internet è veramente una miniera di strumenti utili per comunicare, incontrare potenziali sostenitori, gestire attività, ispirarsi guardando cosa fanno gli altri. Internet però offre tanto, troppo e anche qui bisogna imparare ad orientarsi e a scegliere quei pochi strumenti che possono fare al caso nostro. Siti web gratuiti, blog, piattaforme di crowdfunding, personal fundraising, gallerie foto e video, social network, corsi e consulenza online…c’è veramente di tutto. La domanda di fondo però rimane sempre la stessa: quali sono i nostri obiettivi? Cosa vogliamo fare? Sapere rispondere a questa pri-ma, cruciale domanda è la base di tutto. Se dovessimo consigliare oggi una riflessione da cui iniziare un percorso di raccolta fondi diremmo: mettete a fuoco la vostra Buona Causa (cioè il motivo per cui qualcuno dovrebbe darvi una mano) e controllate se dal vostro sito questa traspare e risulta chiara per chi, dall’esterno, vi guarda.
L
La parola all’esperto
#FORMAZIONE#FORMAZIONE
Paolo Celli
// Raccolta fondi in tempo di crisi
(1a parte)
Paolo Celli (Centrale Etica)
esperto e docente di Fund Raising
a prolungata situazione di crisi rende sempre più pressante il tema della sostenibilità economico-finanziaria
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Da circa un anno la coop. sociale Tangram ha lanciato il progetto “Un
quaderno per lasciare il segno”: un’iniziativa che racchiude in sè non
solo creatività e solidarietà, ma anche didattica e aspetti commerciali
Quaderni conun valore in piu’
creativa (foto, disegni, immagini) per la copertina e in quasi totale auto-nomia, le persone disabili realizzano quaderni di ogni tipo e una vasta gamma di prodotti di cartoleria, tutti in carta riciclata, curandone infine la confezione e la distribuzione nelle cartolerie del territorio.Altra azione importante del progetto (sviluppata col patrocinio dell’Asses-sorato al Welfare del Comune di Forlì e la collaborazione della cooperativa l’Accoglienza) è la realizzazione di percorsi di “Cartoleria didattica”, in cui i bambini dei centri educativi e delle scuole elementari e materne partecipano attivamente e da veri cooperatori alla realizzazione dei qua-derni ecologici. I ragazzi di Tangram diventano così formatori e tutor per un giorno, a fianco dei bambini e dei loro insegnanti.La cooperativa promuove questo progetto diffondendone sul territorio le finalità occupazionali: il Lions Club Forlì Valle del Bidente, per 2 anni consecutivi, ha risposto positivamen-te alle proposte inoltrate acquistando 1.500 quaderni che ha destinato alle scuole del 2° e 7° Circolo per le fami-glie in disagio socio-economico e in difficoltà ad acquistare materiale per
a Cooperativa Tangram gestisce 4 laboratori socio-occupazionali nel territorio forlivese, nei quali accoglie
oltre 70 persone disabili o con disagio psichiatrico con l’obiettivo di offrire
un contesto lavorativo protetto per l’acquisizione di competenze lavorati-ve e socialmente stimolante per la vita della persona.Per dare concretezza a questi obiet-tivi da qualche anno Tangram porta avanti il progetto “ Un quaderno per lasciare il segno”. Partendo dall’espressione grafica
L
Nelle immagini
prodotti e laboratori
della cooperativa sociale
Tangram di Forlì
le attività scolastiche. Anche la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha creduto nella sostenibilità del progetto e nelle sua potenzialità, finanziando parte dei macchinari necessari alla produzione.Nel 2012 inoltre Tangram ha vinto con questo progetto il 1° premio Lot-teria Città di Forlì, mentre nel mese di ottobre ne ha dato ampia diffusione alla convention nazionale di Manto-va del Consorzio Solidarietà Sociale Nazionale Gino Mattarelli.“Cogliamo l’occasione - afferma il presidente della cooperativa Mirko Vignoli - per ringraziare quanti ci stanno sostenendo, contribuendo concretamente a trasformare la quotidianità delle persone disabili che operano in Tangram, in una meravi-gliosa giornata di lavoro”.I quaderni progettati e realizzati dalla cooperativa sono esposti e acquistabili presso il Centro socio-occupazionale “Il Lapis” in via Campo degli Svizzeri 57/A a Forlì. (tel. 0543.68688).
di Stella Segatori
C omincerà il prossimo 28 luglio il tradizionale campo di condivisione di Sappada, a cui parteciperanno, se verranno
confermati i numeri dell’edizione scorsa, ben 130 persone. Questa vacanza un po’ speciale fu inventata a metà degli anni ‘70 dal compianto don Amedeo Pasini, quale occasione di ferie all’insegna della condivisione fra giovani e coetanei con disabilità. Dove siamo noi, siano anche loro: così
recitava il motto ispiratore dei primi passi di questa esperienza che, nata all’interno della Parrocchia di S. Paolo, oggi è una proposta di condivisione per tutti i giovani della Diocesi di Forlì-Bertinoro. Per informazioni e iscrizioni: tel. 0543.61732
Cconfermati i numeri dell’edizione scorsa, ben 130 persone. Questa vacanza un po’ speciale fu inventata a metà degli anni ‘70 dal compianto don Amedeo Pasini, quale occasione di ferie all’insegna della condivisione fra giovani e coetanei con disabilità. Dove siamo noi, siano anche loro: così
CCCondivisione
al campo di Sappada (BL)
La Rocca di Castelnuovo, ma-estoso torrione che domina la Valle del Bidente, subito dopo Meldola, sarà oggetto di un progetto di messa in
sicurezza, finalizzato alla friubilità della Torre. Su progetto del Comando dei Vigili del Fuoco di Forlì-Cesena verrà realizzata un’opera con tubi e giunti vincolati alla base al fine di irrigidire e riaggregare i muri, una copertura leggera per proteggerla dagli agenti atmosferici, una struttura
interna a piani con scala per rendere possibile l’accesso ai turisti fino alla sommità della torre e un percorso culturale tramite totem illustrativi. Verrà inoltre ripulita l’area interna ed esterna e risistemata la viabilità locale, al fine di mettere a disposizione della collettività un sito ricco di storia (i primi documenti risalgono al X° se-colo), inserito in un contesto naturale di rara bellezza. Per info e /o dona-zioni: Associazione per la Rinascita di Castelnuovo: 0543.494900
La Rocca di Castelnuovo, ma interna a piani con scala per rendere
Dove siamo noi, siano anche loro: così Dove siamo noi, siano anche loro: così
Nuova vita per la
Rocca di Castelnuovo
Il poliambulatorio Welfare Italia (Forlì, viale dell’Appennino, 116), gestito da un’impresa so-ciale, sostenuta da vari organismi
profit e non profit del territorio, rappresenta una forma altamente innovativa di offerta sanitaria. L’obiettivo di Welfare Italia è quello di offrire servizi sanitari di qualità, in tempi rapidi e a costi accessibili per le famiglie, specie in questo periodo di crisi economica. Di fatto questa tipo-logia di offerta si inserisce fra la sanità pubblica, di buona qualità ma lentissi-ma nell’erogazione di servizi, e quella privata, anch’essa di buona qualità, ma a costi proibitivi. Le specializzazioni di Welfare Italia sono molteplici e riguardano i seguenti ambiti: odonto-iatria, medicina dello sport, medicina legale (patenti/assicurativa), fisiatria,
fisioterapia, ginecologia, ecografia, oculistica, cardiologia/angiologia, en-docrinologia, diabetologia, nefrologia, dermatologia, psichiatria, psicotera-pia, centro prelievi.Sono inoltre attivi alcuni pacchet-ti promozionali che riguardano le seguenti specializzazioni:- servizi odontoiatrici;- analisi cardiologica di 1° e 2° livello; - analisi senologica; - analisi dermatologica; - assistenza psicologica; Per info e prenotazioni: Numero Ver-de 800 901415 – tel. 0543.818893