Avvenire 08/29/2013 Page : B02 Copyright © Avvenire August 29, 2013 7:45 am / Powered by TECNAVIA Copy Reduced to 49% from original to fit letter page CONOSCERE LE ALPI Progetto del distretto culturale diValle Camonica per collegare castelli e chiese con percorsi a piedi e in bici Per valli sulle orme di Carlo Magno Saronno Proposta antiracket: dieci punti per la sicurezza el giorno in cui il Comune di Sa- ronno ha deciso di vietare la circo- lazione agli otto "camion vela" che annunciavano una taglia da 50mila euro, arriva la richiesta di maggiore sicurezza da parte dei commercianti antiracket. «Dieci punti sul problema sicurezza nella Città di Saronno» è il documento con cui "Sos Ita- lia Libera" fa appello alle istituzioni perché intervengano lavorando soprattutto sulla prevenzione. «Servono decisioni in tempi rapidi – riba- disce Paolo Bocedi, presidente dell’asso- ciazione antiestorsione – anche per evitare che i cittadini cedano alla tentazione di far- si giustizia da soli, come dimostra il caso della proposta di una ricompensa in dena- ro per dare la caccia all’assassino della gioielliera». L’appello di Bocedi è sta- to trasmesso al prefetto di Varese, al presidente della Regione Lombar- dia, il varesino Roberto Maroni, e al sindaco Lu- ciano Porro. «Dai nostri concittadini giungono domande di sicurezza sempre più pressanti, specialmente dopo l’efferato omici- dio», dello scorso 3 agosto. Al primo posto "Sos Italia libera" chiede il potenziamento di figure come il vigile di quartiere , che aumenta il controllo del ter- ritorio e amplifica «il senso di sicurezza dei residenti». Occorre poi rivedere i rapporti con gli esercenti dei locali pubblici. Più vol- te in città vi sono state tensioni a causa del- la baldoria andata avanti fino a tarda notte, creando disagio nei residenti. Ma «l’utiliz- zo misto di un’area con diverse destinazio- ni d’uso crea animazione e riduce la paura del crimine», osserva Bocedi. «I locali pub- blici e di ritrovo, spesso fonte di disturbo, per altri versi hanno una funzione rassicuran- te rispetto alla paura del crimine», tenendo alla larga rapinatori ed altri malintenziona- ti. Occorre perciò tornare a dialogare con la città, per creare, anche negli spazi all’aper- to «occasioni di incontro, con tutti i bene- fici che ne possono derivare». (N.S.) © RIPRODUZIONE RISERVATA N DI MARCELLO PALMIERI alla ricerca storica un volano per il turismo. Entra a regime “La leggenda di Carlo Magno nel cuore delle Alpi”, progetto del Distretto culturale di Valle Camonica incastonato nell’ambito del brand “La valle dei segni”. Un percorso sulle orme del re dei Franchi, futura guida del Sacro romano impero, che un’antica leggenda vuole sia transitato attraverso le valli Camonica, di Sole e Rendena (queste due ultime trentine), conquistandole e convertendole. Lo stato dell’arte: «Stiamo ultimando la posa della cartellonistica – spiega Simona Ferrarini, assessore alla Cultura e al turismo della Comunità montana di Valle Camonica – che accompagnerà i visitatori a ripercorrere l’itinerario di Carlo Magno in passeggiata, trekking o bicicletta, invitandoli a soffermarsi sui singoli siti e temi o ad attraversare la valle lungo gli antichi percorsi». «In ottobre – prosegue – sono previste visite guidate e una pedalata lungo un tratto del percorso. Tutto ciò, all’interno della manifestazione “Del Bene e del Bello. Giornate del patrimonio culturale di Valle Camonica”». «L’itinerario – aggiunge Virtus Zallot, docente di Storia dell’arte all’Accademia SantaGiulia di Brescia e componente del comitato scientifico del progetto – attraversa i luoghi della leggenda, collegando i resti dei castelli che il re avrebbe sconfitto e le chiese che egli avrebbe fatto costruire per celebrare le vittorie». Dalla chiesa della Trinità che si staglia sopra Esine, fino a quella di Ponte di Legno in alta valle: oltre 10 edifici sacri, quasi sempre vicini a costruzioni fortificate e immersi in un ambiente naturale di grande fascino. Spiega Zallot: «La stesura del percorso turistico è stata D preceduta da un’indagine storico- artistica, che ha coinvolto specialisti di diverse discipline». Conclusione di questa prima fase, un convegno realizzato nel maggio 2011 e “cristallizzato” dalla pubblicazione degli atti. Fonte da cui sono poi scaturite proposte culturali e occupazionali a beneficio della valle, in piena sintonia con la “mission” del Distretto. Un esempio: “La leggenda di Carlo Magno nel cuore delle Alpi” ha coinvolto numerosi ragazzi. Che ora beneficiano di corsi per diventare guide turistiche, e di aiuti per gestire questa filiera attraverso imprese cooperative: occasioni di formazione-lavoro, strumenti per dare futuro al territorio. D’altronde «la valle – ne è certa Ferrarini – deve offrire ai giovani motivazioni per amarla e per restare». Detto, fatto: il Distretto ha dato un’occupazione a oltre cento di loro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nei luoghi attraversati dall’imperatore nascerà un itinerario storico e turistico Affresco che ricorda il Privilegio di Santo Stefano (foto Luciano Imperadori) Corpo, mente e salute Corso all’Università statale l rapporto mente - corpo è fondamenta- le per la salute. L’U- niversità statale di Mila- no organizza un corso di perfezionamento rivolto a medici, psicologi e o- stetriche, coordinato dalla dottoressa Cristina Maggioni. "Body mind and women health - Ele- menti per un approccio psicosomatico in ostetri- cia e ginecologia", que- sto il titolo, si terrà pres- so l’Università di Milano su tre weekend, da otto- bre 2013 a aprile 2014, con la presenza di do- centi stranieri ed italia- ni. L’obiettivo è offrire ai I partecipanti le nuove co- noscenze in campo della interazione mente - cor- po. E quindi mettere a di- sposizione dei clinici gli strumenti per riconoscere le origini e le relazioni dei disturbi della donna a partire dall’indissolubile legame tra soma e psiche. Si tratterà anche dei me- todi per affrontare i sinto- mi, comprendere i fattori relazionali, migliorare la comunicazione medico- paziente. Per info scrivere a [email protected] e per iscriversi si può anda- re sul sito www.unimi.it corsi di perfezionamento (www.unimi.it/studen- ti/corsiperf/64895.htm). Tribunale di Lodi, fusione prorogata ribunali di Lodi e Cassano d’Adda, no- ve mesi per la fusione. Il ministro del- la Giustizia Annamaria Cancellieri ha concesso al tribunale di Lodi una proroga per mandare a regime l’accorpamento dell’ex se- zione distaccata milanese di Cassano d’Ad- da, concedendo però con un apposito de- creto solo una deroga limitata, non i cinque anni richiesti ma nove mesi. Il decreto, già trasmesso agli organi locali competenti, in- veste il presidente del tribunale di Lodi Am- brogio Ceron dei compiti organizzativi. Ma chiama in causa il Comune di Lodi, tenuto, sempre entro nove mesi dal prossimo 13 set- tembre, a «reperire nel proprio territorio spa- zi adeguati e idonei a consentire l’integrale al- locazione del personale e dei servizi del tri- bunale di Lodi, ivi compresi quelli di cui è prevista la temporanea collocazione presso gli immobili in Cassano d’Adda». (G.Bos.) © RIPRODUZIONE RISERVATA T Rho, pellegrinaggio a piedi da Corbetta ellegrinaggio a piedi, dalla Beata Vergi- ne dei Miracoli di Corbetta al Santuario Madonna Addolorata di Rho. Un cam- mino scandito dalla preghiera, dal canto e dal silenzio, un gesto di fede popolare aperto a tut- ti. Si snoda su un percorso tra piste ciclabili e sentieri di campagna, con soste in varie cap- pelle dislocate lungo il tragitto. L’appunta- mento è per sabato 14 settembre alle 16 al san- tuario di Corbetta per la celebrazione della messa vigiliare, anche in caso di maltempo. Le intenzioni di preghiera del 5° pellegrinaggio sono per la chiesa e le intenzioni del Papa e del nostro Vescovo per il nuovo anno sociale pa- storale e per la pace nel mondo. L’iniziativa è proposta da Centro di Solidarietà, Caritas, as- sociazioni e chiesa locale. Per i partecipanti sarà disponibile anche un bus-navetta andata e ritorno da Rho a Corbetta (informazioni e prenotazioni al numero tel. 02.9302113). Franca Clavenna © RIPRODUZIONE RISERVATA P Articoli sportivi, Lombardia leader per imprese, Milano per l’export rticoli sportivi: la Lombardia è leader in Ita- lia con il 20,7% dei pro- duttori e un interscam- bio con il mondo (fra importazioni ed espor- tazioni) di oltre 204 mi- lioni di euro nel 2012. Dai dati elaborati dalla Camera di com- mercio di Milano, oltre la metà delle o- perazioni con l’estero è costituita da im- portazioni, per un valore che supera i 107 milioni di euro, in maggior parte di- rette a Milano (69,2% del totale regio- nale) e provenienti dall’area della Ue (62,7%) e dall’Asia (34,5%). La Cina, co- munque, resta il principale fornitore lombardo (con beni per quasi 29 milio- ni di euro), mentre la Francia si confer- ma il maggior "partner" delle aziende lombarde nell’Unione europea. Tra le province espor- tatrici prima è ancora Milano con il 40,5% del totale regionale e il 5,1% nazionale, seguita da Mantova (26,5%) e Lecco (8,8%). L’Ue (con il 55,2%) e l’America (con il 18,3%) rappresentano le princi- pali destinazioni dei prodotti sportivi realizzati in Lombardia. Complessivamente sono 167 le azien- de attive in Lombardia a fine 2012 (in leggero calo nel raffronto con l’anno prima) nella produzione di articoli spor- tivi: insieme valgono il 20,7% del totale italiano di settore. Milano con il 29,3% sul totale regionale, Bergamo con il 13,8% e Brescia con l’11,4% sono le a- ree che "pesano" maggiormente. (C. Guerr.) © RIPRODUZIONE RISERVATA A Sul territorio, 167 aziende attive. Unione europea e America principali destinazioni Paolo Bocedi (Sos Italia Libera): «Iniziative per evitare giustizia fai-da-te» GIOVEDÌ 29 AGOSTO 2013 2 RACCOMANDABILE: film positivo o comunque privo di elementi negativi, di elevato valore formale, ricco di contenuti etico-culturali CONSIGLIABILE: film sostanzialmente positivo, perciò destinato alla programmazione ordinaria COMPLESSO: film che non può essere accettato globalmente per la presenza di alcuni aspetti fortemente problematici dal punto di vista morale FUTILE: film privo di autentici contenuti etico-culturali e/o di valori formali, trattati comunque con superficialità SCONSIGLIATO: film non proponibile per la mancanza di contenuti etico-culturali e per un modo narrativo immorale o licenzioso (Nc): film non ancora classificato (v.o.): film in versione originale. GIUDIZI DELLA COMMISSIONE VALUTAZIONE FILM, NOMINATA DALLA CEI Accessibilità ai disabili Leggenda con preziosa eredità artistica amuno di nascita e trentino di adozione, Luciano Imperadori è tra i più appassionati studio- si della leggenda di Carlo Ma- gno. «La prima certificazione del suo transito – ricorda – è stata vergata da un notaio trentino, che nel 1446 si rife- ce a una pergamena preesi- stente. Ma fino all’Ottocento il racconto venne più volte ri- preso in oltre venti diverse versioni». Identico il loro cuo- re: Carlo, attorno al 774, a- vrebbe percorso con sette ve- scovi e un esercito di 4.000 lance le tre valli alpine, con- vertendo i signori dei vari ca- stelli e battezzando le popo- lazioni loro soggette. In quei luoghi avrebbe fondato nuo- ve chiese e concesso indul- genze a quelle già erette. Gabriele Archetti, docente di Storia medievale all’Univer- sità Cattolica di Milano, vede all’origine del racconto il pro- blema «dell’unità dei cristia- ni, alla fine del Medioevo di- venuto così lacerante». Nel suo pensiero fu allora che «il ricordo di Carlo, il paladino della fede, venne eretto qua- le sicuro baluardo contro il paganesimo e ogni forma di eresia». Un solo fatto è stori- camente documentato, pro- babile spunto per la nascita della leggenda: «La donazio- ne di quelle valli alpine da parte dell’imperatore – spiega il docente – ai grandi cenobi transalpini di San Martino di Tour e di San Dionigi a Parigi». Resta anche una preziosa e- redità artistica. Imperadori e Archetti ricordano l’affresco (anno 1544) del bergamasco Simone Baschenis, nella chie- sa cimiteriale di Santo Stefa- no in Carisolo (val Rendena, Trento): un’opera unica in Eu- ropa che, sotto la rappresen- tazione visiva dei battesimi lì fantasiosamente celebrati per volontà di Carlo, riporta in la- tino volgare il testo della leg- genda. Eppure, tradizione vuole che la più antica testi- monianza pittorica del rac- conto provenga dalla valle Ca- monica: sarebbe il ciclo di af- freschi tardo trecenteschi del castello di Gorzone, ora a Bre- scia in Santa Giulia. Marcello Palmieri © RIPRODUZIONE RISERVATA C