# Giornale del Partito comunista italiano Anno 65-, n. 209 Spedizione in abb. post. gr. 1/70 L 1000/arretrati L 2000 Mercoledì 21 settembre 1988 * • INCONTRO CON LA CCIL «No al muro contro muro sul voto segreto lavoriamo per sviluppare la democrazia economica» per cambiare il fìsco» Occhetto incontra Pizzinato e Del T\irco nella sede della Cgil, «casa comune che hanno comunisti e so- cialisti». Da qui lancia una proposta d'impegno della sinistra, che lo scontro sul voto segreto non deve inficiare. Dice Occhetto: «Non deve diventare occa- sione per un muro contro muro. Una soluzione è possibile». E comunque le forze riformatrici «hanno un obiettivo sociale importante: la riforma fiscale». STEFANO iOCCONETTI GIORGIO FRASCA POLARA HR ROMA. Un messaggio a tutte le lorze di prpgressp par- te proprio dalia Cgil, dove co- munisti e socialisti lavorano fianco a fianco. Lo lancia il segretario del Pei, Achille Oc- chetto, richiamando la stessa definizione di Craxl: «Questa è la casa comune» della sinistra. Col Psl restano -elementi di divisione», alcuni anche «en- fatizzati». C'è Ira'questi II voto segreto? Dice Occhetto: «Questa non deve diventare occasione per Ingaggiare un muro contro muro tra le lane di sinistra». Mentre crescono le tensioni nella maggioranza, soprattutto nella De (tanto che nella notte c'è stato un vertice da De Mita a palazzo Chigi), Occhetto respinge l'immagine della contrapposi- zione Ira abolizionisti e-no: «Tutti ci slamo detti d'accordo sulla sua regolamentazione», E allora ci sia una «ulteriore fase istruttoria» per verificare le possibilità di incontro sulle regole e, In parallelo, sul •nuovi diritti parlamentari»: Ma anche se con il Psi non si trovasse un accordò, «ci sono altri temi su cui è possibile co- minciare subito un'azione Cor mune», Occhetto parla della riforma fiscale, «leva per dise- gnare un nuòvo modello di SViiupPO».: ALLE PAGINE 3 • 4 Achille Occhetto Manovra al vaglio di sindacati e QjnÉìdustria ANGELO M ROMA. Oggi la Finanzia- ria passa al vaglio di sindacati e C onfindustria. Una giornata decisiva perla manovra eco- nomica del governò De Mita, a poche ore dalla discussione liliale in Consiglio dei ministri e dal varo della legge e dei provvedimenti di accompa- gnamento previsto per doma- ni Lo stesso ministro del Te- soro Amato, ha confermato Ir intenzioni del governo di ri- spettare la scadenza, ieri sera àtterminedì un ennesimo in- contro con il presidente del Consiglio: dovrebbero essere decisi sia i telili fiscali ancora in sospeso (dall'lrpef alla tas- sazione degli autònomi, .con? MELONE dono compreso) sia quelli della spesa. Sono appunto i temi di maggiore scontro con i sinda- cati, nientre'ieri è giunto un confuso annuncio del mini-' Stro Cirino Pomicino nel con' Veglio per lo sviluppo dì Na- poli. Pomicino ha parlato di una decisione del governò per •diversificare» la localizzazio- ne degli oneri sociali tra Cen- tro-Nord e Sud. Soltanto una conferma di una delle propo- ste di Amato, o sì pensa ad un Provvedimento più ampio con conseguenti elfettl sul còsto del lavoro? Lo stesso presi- dente dèlta 'Confìhdustiwha commentato: «Attendiamo comunicazioni da De Mita». A MONA* Il Csm ha deciso a sorpresa per l'azione disciplinare Caso Calabria sotto accusa Due giudici del pool antimafia di Locri* Carlo Macrì ed Ezio Arcadi, sono stati rinviati ieri a giudizio dalla sezione disciplinare del Csm. La Procura generale della Cassazione aveva chiesto il loro proscioglimen- to. Proprio questi magistrati, ora sotto accusa, saran- no protagonisti lunedì dell'audizione a! comitato An- timafia di palazzo dei Marescialli nel quadro dell'in- chiesta sul «caso Calabria» sollecitata da Cossiga. FABIO INWINKL •Li ROMA. Dì nuovo alla ri- balta il Consiglio superiore delia magistratura, appena una settimana dopo l'epilogo della vicenda Falcone-Meli. Questa volta l'attenzione del Gsrn si è spostata su due magi- strati calabresi, Carlo Macrì ed Ezio Arcadi, sostituti pro- curatori della Repubblica di Locri. La sezione disciplinare di palazzo dèi Marescialli li ha rinviati a giudizio a seguito di un'indagine che prende le mosse dalla morte dì un gio- vane pastore, Francesco Ser- gi, nella caserma dei carabi- nièri di Ardore, in Calabria. L'inchiesta giudiziaria aveva scagionato da ogni responsa- bilità i due magistrati, ma l'a- zione disciplinare promossa un anno fa dal ministro Vas- salli è sfociata nella decisione di rinvio a giudizio, Un prov- vedimento a sorpresa, dopo che II pg della Cassazione ave- va chiesto il loro prosciogli- mento. Desta sconcertò, inol- tre, la coincidenza con l'im- minente deposizione di Macrì e Arcadi al Csm sul-degrado degli uffici giudiziari della Re- gione, sempre più investita dalla criminalità organizzala. Dice Macrì: «Sono sereno, in giudizio si potrà chiarire tut- to». A PAGINA 6 Infindi vita l'imperatore del Giappone Hirohito Sono motto critiche le condizioni di salute dell'imperatoti giapponese Hirohito (nella loto) colpito ieri da una emor- ragia intestinale. I medici hanno sottoposto ti vecchio so- vrano a massiccie traslusionl che hanno sostituito un quar- to del suo sangue. Domani il primo ministro Takeshità firmerà il decreto che affida le funzioni di reggente al figlio cinquantaquattrenne dell'imperatore,il principe ereditario Akihilo. Anche l'ex primo ministro Nakasorte e rientralo a Tokio. A MOINA J Commentando l'intervista »di Occhetto, Asor Rosa scrive che essi recepisce le spinte a rifondare, prima ancora che l'organizzaiio- ne e la linea, la cultura poli- tica del partito a partire da una critica dell'Idea Asor Rosa: rifondatone culturale per il Pei d| socialismo quale emerge dalla tradizione .scientifica, e dall'esperiènza dell'Est.; Il modèrno partitoriformatoresi connota per un retroterra liberaldemocratico legato e una torte e alternativa rappresentanza delle classi subalterne e lavoratrici. AWMSINA* Bimba francese !l c ? n t. < !!J5lll. 0 J.Srò ...__. ^_IÌ_•. nes, in Francia, ha sottratto tOlta ai genitOn una bimba di quattro anni La educavano ""'i"" el ? **&&* ^ unuiuiniini nutj colpevoli di averti 03 neonazista •convinzioni neonaziste che II portavano a indolirli, — ^ P " nere la figlia «nò a perjfe» barla>,; Il caso era scoppialo nel novembre dell'anno «cor- , so quando un medico aveva denunciato i genitori della bimba. La sentenza del Tribunale dei minori parlava anche di «educazione sessuale deviarne.. MOINA 8 MELU m « m i CINTHAU Mentre si decide sulla sorte della Karin B. il ministro denuncia gli inquinatori «Ecco tutte le industrie dei veleni» Ruffolo chiede il risarcimento Intervista a Fellini «Rivoglio il mio Adriatico» PAllA NOSTRA R.EPA2IONE VANNI MASALA L'Adriatico? stro imprevedibile), allora, «1 BOLOGNA. Ricordo questa strìscia che chiudeva I orizzonte e al di là del quale c'era tutto: c'era l'Est, 1 nemici, i mostri dell'in* conscio, Spirati»; questo mare ridotto oggi ad una pqzzan- ghera Intasata dalle alghe, per ; Federico Fellini ,è un (ram- mento importante del suo ar- chìvio di sogni irtìantìli. Il pre- sente, spiega il maèstro rimi- nese in una nostra Intervista, è solo «sgomento per un disa- quando con gli amici aspetta- va l'alba sulla sabbia. La sola «cosa nera» che l'Adriatico trascinò a riva sótto il suo na- so fu la carogna di un cavallo annegato; una grande impres- sione e quel giorno l'aula del- la prima ginnasio restò deser- ta per l'emozione provata dai suoi «studentellì», Vorrebbe, anche lui, lare là sua parte per salvare l'Adriatico ma c'è uh problèma: «Mi dovrebbero suggerire che cosa fare», am- mette. A PAGINA 5 Federico Fellini Gorbaciov tenta di placare la rabbia armena DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GIULIETTO CHIESA • t i MOSCA. L'Armenia è pre- sidiala dalle (ruppe dopo gli «contri dell'altro ieri che han- no provocato un morto e 70 feriti. La gente presidia prati- camente il centro di Erevan nella cui piazza del Teatro dell'Opera si tengono fre- quenti comizi e da un palco gii esponenti del «Comitato Kara- bah» aggiornano la situazione. Che diventa sempre più crìtica e a (al punto da convincere Gorbaciov l'altra sera a telefo- nare al segretario del partito armeno, Arutìunian. Il segre- tario del Pcus è seriamente preoccupato per la piega che stanno prendendo gli aweni- mentlenapregatolieaderdel comitale ad adoperarsi per «mantenere la calma», Gorba- ciov ha annunciato «imminen- ti decisioni», riferendosi pro- babilmente alla commissione speciale del Soviet delle na- zionalità (uno dei due rami del parlamento dell'Urss) che sta per conchiudere I suoi la- vori. I dirigenti del «comitato Ka- rabah» sarebbero propensi a chiedere la convocazione ur- gente del Soviet supremo ar- meno per sollecitare, a) Soviet supremo dell'Urss, il riesame della drammatica vicenda. L'unica cosa certa è che ormai appare impossibile una convi- venza tra azeri e armeni. E a nulla sembra aver portato il tentativo dì auspicata pacifi- cazione affidato dal Comitato centrale al commissario Voi- shkij. Neppure la sua concla- mata imparzialità è valsa a scongiurare i nuovi, tragici eventi. A PAGINA 9 ITan • i . Tutto sta a vedere, ora, come il pubblico giovane, co- toro che sedici anni or sono avevano, meniamo, cinque o sei anni e oggi hanno passato la ventina, accoglierà lo scan- daloso Ultimo tango a Parigi dì Bernardo Bertolucci. Lo ve- dranno sul piccolo schermo. Noi lo vedemmo su quello grande e ci piacque, Stasera lo rivedremo. Ma se una pro- fezia è consentita, diremo che ì ventenni di oggi non chiede- ranno il rogo. Talora, a voltar- si indietro, c'è da vergognarsi. Quel film fu giudicato con- trario alla morale, ì giudici ne decretarono la distruzione. Poi (destino dei processi e delle sentenze di morte) è sta- to riabilitato. Lo scandalo dov'era? Nellamore dispera- to, nella sodomìzzazìone? In questo termine che subito eb- berinnovalafortuna anche tra i più timorati e tra i più cauti utenti del vocabolario della lingua italiana? Parve allora che in esso dovesse riassu- mersi ogni infamia, ogni accu- sa da gettare sulla bilancia di una giustizia che invocava il rogo in nome del pudore. Lo Cossiga ha ricevuto Giorgio Ruffolo. nel pomerig- gio di ieri, al Quirinale. E stato più di un chiarimen- to, piuttosto un «sentire comune», còme ha com- mentato il ministro dell'Ambiente. Il quale ieri ha fatto conoscere un primo elenco delle imprese che hanno mandato irifiutiin Nigeria. Il governo stanzierà 100 miliardi in due anni, ma Ruffolo assi- cura: ci rifaremo con chi ha inquinato. NADIA TARANTINI § • ROMA. Il ministro del- l'Ambiente da dato l'incarico a carabinieri e Guardia di fi- nanza di proseguire le indagi- ni sulle ditte che esportavano; i veleni all'estero; e permette- ranno - attraverso controlli doganali e fiscali - a l l o Statò di ottenere, attraverso l'Avvo- catura, il risarcimento dei danni, compresi quelli che de- rivano dall'attuale emergenza. Lo Stato si costituirà parte ci- vile per eventuali conseguen- ze penali. Lo ditte che hanno violato tutte le leggi per espor- tare irifiutisaranno anche re-' sponsabili dei danni ambien- tali. Tra di esse, vecchie cono- scenze come l'Acna di Cengio e la Jolly Wax. Ieri pomeriggio -Ruffolo e Cossiga hanno con- venuto sulla necessita di inve- stire del problema,rifiuti ed emergenza ambientale le au- torità locali, fornendo loro Sezzi • adeguali. A palazzo noi Toscana e Emma Roma- gna a confrónto con 'ri govèr- no: «Un primo passo avanti», commenta Luciano Guerzonì. Infine, ieri finalmente a terra i marinai della -Karin B.-. MIRELLA ACCONCIAMESSA A PAGINA 5 La lotta grecoromana risollevali morale della spedizione a Seul Da Maenza primo oro per l'Italia Azzurri in campo tra polemiche Primi sorrisi anche per il team azzurro. Vincenzi- no Maenza, minuscolo lottatore di Faenza, ha bis- sato il successo di quattro anni fa a Los Angeles vincendo il primo oro olimpico per l'Italia. Nel canottaggio in evidenza l'ottimo debutto del due con, dei (rateili Abbagliale che si candidano alla vittoria finale. E questa mattina in scena l'Italia del calcio, contro l'irak. . D*l NOSTRI INVIATI ., J MARCO MAZZANT1 RONALOO NHGOUNI ( • • SEUL. La prima medaglia d'oro l'ha vinta Vìncenzìno Maenza che ieri mattina ha confermalo a Seul di essere il numero uno nella lotta greco- romana, nella categoria sotto i 48 chilogrammi. Poi la gior- nata degli azzurri è proseguita bene, soprattutto nel canot- taggio dove Carmine e Giu- seppe Abbagliale, nel due con, hanno vinto con grande sicurezza la batteria di quanti. cazione superando II temuto armo inglese e qualificandosi pèrla finale con il miglior tempo. E oggi netto stadio di Seul toma in campo la nazio- nale di calcio umiliata lunedi dallo Zambia e dilaniata ora delie polemiche. A Seul giun- gerà poche ore prima dell'inì- zio della partita (ore 11) Ma- tarrese, convocato dal presi. dente del Coni Cattai. ; Vincenzo maenza, ai cenr.ro, sui pomo oen alloro olimpico i oggi in tv «Ultimo tango a Parigi», il film più controverso (insieme al «Salò» di Pier Paolo Pasolini) déllastoria del cinema italiano, arriva stasera ih tv. Una prima televisiva assoluta su Ca- nale 5, alle 21.30. Ma quella che gli spettatori vedranno stasera sarà un'edizione «purgata». Il regista Ber- nardo Bertolucci ha personalmente tagliato 6 minuti di film, per abbassa- re il divieto dai 18 ai 14 anni di età, e permettere quindi la trasmissione te- levisiva. Mancheranno le scene più «forti», quelle che quindici anni fa provocarono una vera e propria cro- ciata contro il film. scandalo in verità fu quella sentenza. Lo spento, paterno e patetico Marion Brando che lavava il corpo nudo dì Maria Schneider, quegli amori nel piccolo universo di un appar- tamento vuoto, la musica di Gato Barbieri non erano scan- dalosi, Scandaloso era il col- po dì pistola finale. L'inquieta ragazza liberava così il triste americano (lei è Jeanne) dalla invadente solitudine a cui nes- suno poteva ormai sfuggire nella capitale del diciannove- simo secolo contaminata dal- le cadenze malauguranti del tango. Jeanne aveva molto In comune con i censori del film, e il suo colpo di pistola altro OTTAVIO CECCHI non era che un gesto, un rifiu- to violento, definitivo ma non risolutivo, della solitudine dì un uomo che non sapeva più dove voltare il viso. Ed eccoci alle radici dello scandalo. I censori del film non erano nuovi a queste scene. C'è una sessuofobia piccolo-borghese che si manifesta ogni qualvol- ta se ne presenti l'occasione. E un atteggiamento morale e psicologico fondato su una equazione tra sesso e male. Se è vero che è necessario che gli scandali avvengano, Berto- lucci fece bene a scandalizza- re i censori. Primo, perché quell'equazione è quanto di più appiccicoso si possa im- maginare; secondo, perché II film li metteva in imbarazzo (ma se quel film è «arte» come si fa a sostenere che è scanda- loso?); terzo, perché li poneva di fronte alla solitudine nel momento in cui la solitudine pareva ancora a motti un at- teggiamento di sopravvìssuti snob. Si era all'inizio degli anni Settanta, Erano caduti molti miti, molti progetti. Un certo Paul venuto dall'America, cioè da lontano, in cerca, s'immagina, dì una materna Europa non poteva immagina- re che gli sarebbe toccata una pallottola attraverso il capo, e che quella pallottola gli sareb- be venuta dalla pistola di una ragazza a cui aveva chiesto salvezza. II povero Paul se ne va all'altro mondo, e ben gli sta, così impara a credere alla salvezza. Come a dire che il vero scandalo non era nella sonan- te parola sodomìzzazìone, non era nell'offesa a un pudo- re dì cui si facevano custòdi i censori di Bertolucci, ma in una colpevole mancanza di trionfale ottimismo, pane quo- tidiano dì una residua piccola borghesia che, se non occupa il futuro, resta con le mani in mano. O tì spara addosso. Così allora noi «leggemmo» il film. Forse stasera ci ricre- deremo, forse no. Conta la ri- prova generazionale e, consi- derato il mezzo di diffusione, la verifica di massa, È buon segno che la televisione metta in programma un film discus.- so e già condannato al rogo. È buon segno che i censori, per- dendo la partita, abbiano rive- lato che la loro sessuofobia nascondeva un'ìrrestibile pas- sione per le accuse, ì processi e le condanne a morte. CAVALLINI « MESUMECt AH* PAQHHE 2 0 , 2 1 « « Limiti di velocità Previste eccezioni per chi sorpassa? LILIANA ROSI possibilità di arrivare lino a •140. in fase dì sorpasso. Se il decretò Ferri è stalo defini- to «pasticciato» e .macchi- noso», quest'ultima proposta non sembra certo più. sem- plice. Su tutte le altre misure per la sicurezza stradale il componenti >e commissioni Trasporti e Lavori pubblici della Camera si sono mostra- ti concoidi. La risoluzione prevede infatti l'immediata obblìgatorteia delle tinture di sicurena. le prove per I* misurazione del tasso alcoli- metrico, un nuovo regola- mento per la revisione delle auto. Larisoluzionesarà presen- tata al prossimo Consigliò dei ministri dì venerdì. H ROMA. Il Parlamento darà indicazioni al governo per cambiare le norme sui li- miti di velocità. Lo farà attra- verso una risoluzione là cut bozza è stata stesa ieri po- meriggio dai presidenti delle commissioni Trasporti e La- vori pubblici. Il documento sarà oggi discusso alla pre- senza dei ministri ; Ferri e Santuz. Fra gli stessi gruppi parlamentari i pareri sui limi- ti di velocità non sono unani- mi. L'ipotesi più accreditata è quella della divisione dei limiti in base alla cilindrata. Ma ce n'è anche un'altra, la più originale, che stabilisce un limite uguale per tutti di 120 chilometri ali ora con la A PAQrNA 6
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# Giornale del Partito comunista italiano
Anno 65-, n. 209 Spedizione in abb. post. gr. 1/70 L 1000/arretrati L 2000
Mercoledì 21 settembre 1988 * •
INCONTRO CON LA CCIL «No al muro contro muro sul voto segreto lavoriamo per sviluppare la democrazia economica»
per cambiare il fìsco» Occhetto incontra Pizzinato e Del T\irco nella sede della Cgil, «casa comune che hanno comunisti e socialisti». Da qui lancia una proposta d'impegno della sinistra, che lo scontro sul voto segreto non deve inficiare. Dice Occhetto: «Non deve diventare occasione per un muro contro muro. Una soluzione è possibile». E comunque le forze riformatrici «hanno un obiettivo sociale importante: la riforma fiscale».
STEFANO iOCCONETTI GIORGIO FRASCA POLARA
H R ROMA. Un messaggio a tutte le lorze di prpgressp parte proprio dalia Cgil, dove comunisti e socialisti lavorano fianco a fianco. Lo lancia il segretario del Pei, Achille Occhetto, richiamando la stessa definizione di Craxl: «Questa è la casa comune» della sinistra. Col Psl restano -elementi di divisione», alcuni anche «enfatizzati». C'è Ira'questi II voto segreto? Dice Occhetto: «Questa non deve diventare occasione per Ingaggiare un muro contro muro tra le lane di sinistra». Mentre crescono le tensioni nella maggioranza, soprattutto nella De (tanto
che nella notte c'è stato un vertice da De Mita a palazzo Chigi), Occhetto respinge l'immagine della contrapposizione Ira abolizionisti e-no: «Tutti ci slamo detti d'accordo sulla sua regolamentazione», E allora ci sia una «ulteriore fase istruttoria» per verificare le possibilità di incontro sulle regole e, In parallelo, sul •nuovi diritti parlamentari»: Ma anche se con il Psi non si trovasse un accordò, «ci sono altri temi su cui è possibile cominciare subito un'azione Cor mune», Occhetto parla della riforma fiscale, «leva per disegnare un nuòvo modello di SViiupPO».:
ALLE PAGINE 3 • 4 Achille Occhetto
Manovra al vaglio di sindacati e QjnÉìdustria
ANGELO M ROMA. Oggi la Finanziaria passa al vaglio di sindacati e C onfindustria. Una giornata decisiva perla manovra economica del governò De Mita, a poche ore dalla discussione liliale in Consiglio dei ministri e dal varo della legge e dei provvedimenti di accompagnamento previsto per domani Lo stesso ministro del Tesoro Amato, ha confermato Ir intenzioni del governo di rispettare la scadenza, ieri sera àtterminedì un ennesimo incontro con il presidente del Consiglio: dovrebbero essere decisi sia i telili fiscali ancora in sospeso (dall'lrpef alla tassazione degli autònomi, .con?
MELONE dono compreso) sia quelli della spesa.
Sono appunto i temi di maggiore scontro con i sindacati, nientre'ieri è giunto un confuso annuncio del mini-' Stro Cirino Pomicino nel con' Veglio per lo sviluppo dì Napoli. Pomicino ha parlato di una decisione del governò per •diversificare» la localizzazione degli oneri sociali tra Cen-tro-Nord e Sud. Soltanto una conferma di una delle proposte di Amato, o sì pensa ad un Provvedimento più ampio con
conseguenti elfettl sul còsto del lavoro? Lo stesso presidente dèlta 'Confìhdustiwha commentato: «Attendiamo comunicazioni da De Mita».
A M O N A *
Il Csm ha deciso a sorpresa per l'azione disciplinare
Caso Calabria
sotto accusa Due giudici del pool antimafia di Locri* Carlo Macrì ed Ezio Arcadi, sono stati rinviati ieri a giudizio dalla sezione disciplinare del Csm. La Procura generale della Cassazione aveva chiesto il loro proscioglimento. Proprio questi magistrati, ora sotto accusa, saranno protagonisti lunedì dell'audizione a! comitato Antimafia di palazzo dei Marescialli nel quadro dell'inchiesta sul «caso Calabria» sollecitata da Cossiga.
FABIO INWINKL
•Li ROMA. Dì nuovo alla ribalta il Consiglio superiore delia magistratura, appena una settimana dopo l'epilogo della vicenda Falcone-Meli. Questa volta l'attenzione del Gsrn si è spostata su due magistrati calabresi, Carlo Macrì ed Ezio Arcadi, sostituti procuratori della Repubblica di Locri. La sezione disciplinare di palazzo dèi Marescialli li ha rinviati a giudizio a seguito di un'indagine che prende le mosse dalla morte dì un giovane pastore, Francesco Sergi, nella caserma dei carabinièri di Ardore, in Calabria. L'inchiesta giudiziaria aveva
scagionato da ogni responsabilità i due magistrati, ma l'azione disciplinare promossa un anno fa dal ministro Vassalli è sfociata nella decisione di rinvio a giudizio, Un provvedimento a sorpresa, dopo che II pg della Cassazione aveva chiesto il loro proscioglimento. Desta sconcertò, inoltre, la coincidenza con l'imminente deposizione di Macrì e Arcadi al Csm sul-degrado degli uffici giudiziari della Regione, sempre più investita dalla criminalità organizzala. Dice Macrì: «Sono sereno, in giudizio si potrà chiarire tutto».
A PAGINA 6
In fin di vita l'imperatore del Giappone Hirohito
Sono motto critiche le condizioni di salute dell'imperatoti giapponese Hirohito (nella loto) colpito ieri da una emorragia intestinale. I medici hanno sottoposto ti vecchio sovrano a massiccie traslusionl che hanno sostituito un quarto del suo sangue. Domani il primo ministro Takeshità firmerà il decreto che affida le funzioni di reggente al figlio cinquantaquattrenne dell'imperatore,il principe ereditario Akihilo. Anche l'ex primo ministro Nakasorte e rientralo a Tokio. A MOINA J
Commentando l'intervista »di Occhetto, Asor Rosa
scrive che essi recepisce le spinte a rifondare, prima ancora che l'organizzaiio-ne e la linea, la cultura politica del partito a partire da una critica dell'Idea
Asor Rosa: rifondatone culturale per il Pei
d| socialismo quale emerge dalla tradizione .scientifica, e dall'esperiènza dell'Est.; Il modèrno partito riformatore si connota per un retroterra liberaldemocratico legato e una torte e alternativa rappresentanza delle classi subalterne e lavoratrici. AWMSINA*
Bimba francese !lc?nt.<!!J5lll.0J.Srò
. . . _ _ . ^ _ I Ì _ • . nes, in Francia, ha sottratto tOlta ai genitOn una bimba di quattro anni
La educavano ""'i""el? **&&* ^ unuiuiniini n u t j colpevoli di averti 0 3 neonazista •convinzioni neonaziste
che II portavano a indolirli, — ^ P " nere la figlia «nò a perjfe» barla>,; Il caso era scoppialo nel novembre dell'anno «cor- , so quando un medico aveva denunciato i genitori della bimba. La sentenza del Tribunale dei minori parlava anche di «educazione sessuale deviarne.. MOINA 8
MELU m « m i CINTHAU
Mentre si decide sulla sorte della Karin B. il ministro denuncia gli inquinatori
«Ecco tutte le industrie dei veleni» Ruffolo chiede il risarcimento Intervista a Fellini «Rivoglio il mio Adriatico»
PAllA NOSTRA R.EPA2IONE VANNI MASALA
L'Adriatico? stro imprevedibile), allora, « 1 BOLOGNA. Ricordo questa strìscia che chiudeva I orizzonte e al di là del quale c'era tutto: c'era l'Est, 1 nemici, i mostri dell'in* conscio, Spirati»; questo mare ridotto oggi ad una pqzzan-ghera Intasata dalle alghe, per
; Federico Fellini ,è un (rammento importante del suo archìvio di sogni irtìantìli. Il presente, spiega il maèstro rimi-nese in una nostra Intervista, è solo «sgomento per un disa-
quando con gli amici aspettava l'alba sulla sabbia. La sola «cosa nera» che l'Adriatico trascinò a riva sótto il suo naso fu la carogna di un cavallo annegato; una grande impressione e quel giorno l'aula della prima ginnasio restò deserta per l'emozione provata dai suoi «studentellì», Vorrebbe, anche lui, lare là sua parte per salvare l'Adriatico ma c'è uh problèma: «Mi dovrebbero suggerire che cosa fare», ammette.
A PAGINA 5 Federico Fellini
Gorbaciov tenta di placare la rabbia armena
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GIULIETTO CHIESA
• t i MOSCA. L'Armenia è presidiala dalle (ruppe dopo gli «contri dell'altro ieri che hanno provocato un morto e 70 feriti. La gente presidia praticamente il centro di Erevan nella cui piazza del Teatro dell'Opera si tengono frequenti comizi e da un palco gii esponenti del «Comitato Kara-bah» aggiornano la situazione. Che diventa sempre più crìtica e a (al punto da convincere Gorbaciov l'altra sera a telefonare al segretario del partito armeno, Arutìunian. Il segretario del Pcus è seriamente preoccupato per la piega che stanno prendendo gli aweni-mentlenapregatolieaderdel comitale ad adoperarsi per «mantenere la calma», Gorbaciov ha annunciato «imminen
ti decisioni», riferendosi probabilmente alla commissione speciale del Soviet delle nazionalità (uno dei due rami del parlamento dell'Urss) che sta per conchiudere I suoi lavori.
I dirigenti del «comitato Ka-rabah» sarebbero propensi a chiedere la convocazione urgente del Soviet supremo armeno per sollecitare, a) Soviet supremo dell'Urss, il riesame della drammatica vicenda. L'unica cosa certa è che ormai appare impossibile una convivenza tra azeri e armeni. E a nulla sembra aver portato il tentativo dì auspicata pacificazione affidato dal Comitato centrale al commissario Voi-shkij. Neppure la sua conclamata imparzialità è valsa a scongiurare i nuovi, tragici eventi.
A PAGINA 9
ITan • i . Tutto sta a vedere, ora, come il pubblico giovane, co-toro che sedici anni or sono avevano, meniamo, cinque o sei anni e oggi hanno passato la ventina, accoglierà lo scandaloso Ultimo tango a Parigi dì Bernardo Bertolucci. Lo vedranno sul piccolo schermo. Noi lo vedemmo su quello grande e ci piacque, Stasera lo rivedremo. Ma se una profezia è consentita, diremo che ì ventenni di oggi non chiederanno il rogo. Talora, a voltarsi indietro, c'è da vergognarsi.
Quel film fu giudicato contrario alla morale, ì giudici ne decretarono la distruzione. Poi (destino dei processi e delle sentenze di morte) è stato riabilitato. Lo scandalo dov'era? Nellamore disperato, nella sodomìzzazìone? In questo termine che subito ebbe rinnovala fortuna anche tra i più timorati e tra i più cauti utenti del vocabolario della lingua italiana? Parve allora che in esso dovesse riassumersi ogni infamia, ogni accusa da gettare sulla bilancia di una giustizia che invocava il rogo in nome del pudore. Lo
Cossiga ha ricevuto Giorgio Ruffolo. nel pomeriggio di ieri, al Quirinale. E stato più di un chiarimento, piuttosto un «sentire comune», còme ha commentato il ministro dell'Ambiente. Il quale ieri ha fatto conoscere un primo elenco delle imprese che hanno mandato i rifiuti in Nigeria. Il governo stanzierà 100 miliardi in due anni, ma Ruffolo assicura: ci rifaremo con chi ha inquinato.
NADIA TARANTINI
§ • ROMA. Il ministro del-l'Ambiente da dato l'incarico a carabinieri e Guardia di finanza di proseguire le indagini sulle ditte che esportavano; i veleni all'estero; e permetteranno - attraverso controlli doganali e fiscali -allo Statò di ottenere, attraverso l'Avvocatura, il risarcimento dei danni, compresi quelli che derivano dall'attuale emergenza. Lo Stato si costituirà parte civile per eventuali conseguenze penali. Lo ditte che hanno violato tutte le leggi per espor
tare i rifiuti saranno anche re-' sponsabili dei danni ambientali. Tra di esse, vecchie conoscenze come l'Acna di Cengio e la Jolly Wax. Ieri pomeriggio -Ruffolo e Cossiga hanno convenuto sulla necessita di investire del problema,rifiuti ed emergenza ambientale le autorità locali, fornendo loro Sezzi • adeguali. A palazzo
noi Toscana e Emma Romagna a confrónto con 'ri govèrno: «Un primo passo avanti», commenta Luciano Guerzonì. Infine, ieri finalmente a terra i marinai della -Karin B.-.
MIRELLA ACCONCIAMESSA A PAGINA 5
La lotta grecoromana risollevali morale della spedizione a Seul
Da Maenza primo oro per l'Italia Azzurri in campo tra polemiche
Primi sorrisi anche per il team azzurro. Vincenzi-no Maenza, minuscolo lottatore di Faenza, ha bissato il successo di quattro anni fa a Los Angeles vincendo il primo oro olimpico per l'Italia. Nel canottaggio in evidenza l'ottimo debutto del due con, dei (rateili Abbagliale che si candidano alla vittoria finale. E questa mattina in scena l'Italia del calcio, contro l'irak.
. D*l NOSTRI INVIATI ., J MARCO MAZZANT1 RONALOO NHGOUNI
( •• SEUL. La prima medaglia d'oro l'ha vinta Vìncenzìno Maenza che ieri mattina ha confermalo a Seul di essere il numero uno nella lotta grecoromana, nella categoria sotto i 48 chilogrammi. Poi la giornata degli azzurri è proseguita bene, soprattutto nel canottaggio dove Carmine e Giuseppe Abbagliale, nel due con, hanno vinto con grande
sicurezza la batteria di quanti. cazione superando II temuto armo inglese e qualificandosi pèrla finale con il miglior tempo. E oggi netto stadio di Seul toma in campo la nazionale di calcio umiliata lunedi dallo Zambia e dilaniata ora delie polemiche. A Seul giungerà poche ore prima dell'inìzio della partita (ore 11) Ma-tarrese, convocato dal presi. dente del Coni Cattai. ;
Vincenzo maenza, ai cenr.ro, sui pomo oen alloro olimpico
i oggi in tv «Ultimo tango a Parigi», il film più controverso (insieme al «Salò» di Pier Paolo Pasolini) déllastoria del cinema italiano, arriva stasera ih tv. Una prima televisiva assoluta su Canale 5, alle 21.30. Ma quella che gli spettatori vedranno stasera sarà un'edizione «purgata». Il regista Ber
nardo Bertolucci ha personalmente tagliato 6 minuti di film, per abbassare il divieto dai 18 ai 14 anni di età, e permettere quindi la trasmissione televisiva. Mancheranno le scene più «forti», quelle che quindici anni fa provocarono una vera e propria crociata contro il film.
scandalo in verità fu quella sentenza. Lo spento, paterno e patetico Marion Brando che lavava il corpo nudo dì Maria Schneider, quegli amori nel piccolo universo di un appartamento vuoto, la musica di Gato Barbieri non erano scandalosi, Scandaloso era il colpo dì pistola finale. L'inquieta ragazza liberava così il triste americano (lei è Jeanne) dalla invadente solitudine a cui nessuno poteva ormai sfuggire nella capitale del diciannovesimo secolo contaminata dalle cadenze malauguranti del tango. Jeanne aveva molto In comune con i censori del film, e il suo colpo di pistola altro
OTTAVIO CECCHI
non era che un gesto, un rifiuto violento, definitivo ma non risolutivo, della solitudine dì un uomo che non sapeva più dove voltare il viso. Ed eccoci alle radici dello scandalo.
I censori del film non erano nuovi a queste scene. C'è una sessuofobia piccolo-borghese che si manifesta ogni qualvolta se ne presenti l'occasione. E un atteggiamento morale e psicologico fondato su una equazione tra sesso e male. Se è vero che è necessario che gli scandali avvengano, Bertolucci fece bene a scandalizzare i censori. Primo, perché quell'equazione è quanto di più appiccicoso si possa im
maginare; secondo, perché II film li metteva in imbarazzo (ma se quel film è «arte» come si fa a sostenere che è scandaloso?); terzo, perché li poneva di fronte alla solitudine nel momento in cui la solitudine pareva ancora a motti un atteggiamento di sopravvìssuti snob.
Si era all'inizio degli anni Settanta, Erano caduti molti miti, molti progetti. Un certo Paul venuto dall'America, cioè da lontano, in cerca, s'immagina, dì una materna Europa non poteva immaginare che gli sarebbe toccata una pallottola attraverso il capo, e che quella pallottola gli sareb
be venuta dalla pistola di una ragazza a cui aveva chiesto salvezza. II povero Paul se ne va all'altro mondo, e ben gli sta, così impara a credere alla salvezza.
Come a dire che il vero scandalo non era nella sonante parola sodomìzzazìone, non era nell'offesa a un pudore dì cui si facevano custòdi i censori di Bertolucci, ma in una colpevole mancanza di trionfale ottimismo, pane quotidiano dì una residua piccola borghesia che, se non occupa il futuro, resta con le mani in mano. O tì spara addosso.
Così allora noi «leggemmo» il film. Forse stasera ci ricrederemo, forse no. Conta la riprova generazionale e, considerato il mezzo di diffusione, la verifica di massa, È buon segno che la televisione metta in programma un film discus.-so e già condannato al rogo. È buon segno che i censori, perdendo la partita, abbiano rivelato che la loro sessuofobia nascondeva un'ìrrestibile passione per le accuse, ì processi e le condanne a morte.
CAVALLINI « MESUMECt AH* PAQHHE 20, 21 « «
Limiti di velocità Previste eccezioni per chi sorpassa?
LILIANA ROSI
possibilità di arrivare lino a •140. in fase dì sorpasso. Se il decretò Ferri è stalo definito «pasticciato» e .macchinoso», quest'ultima proposta non sembra certo più. semplice. Su tutte le altre misure per la sicurezza stradale il componenti >e commissioni Trasporti e Lavori pubblici della Camera si sono mostrati concoidi. La risoluzione prevede infatti l'immediata obblìgatorteia delle tinture di sicurena. le prove per I* misurazione del tasso alcoli-metrico, un nuovo regolamento per la revisione delle auto.
La risoluzione sarà presentata al prossimo Consigliò dei ministri dì venerdì.
H ROMA. Il Parlamento darà indicazioni al governo per cambiare le norme sui limiti di velocità. Lo farà attraverso una risoluzione là cut bozza è stata stesa ieri pomeriggio dai presidenti delle commissioni Trasporti e Lavori pubblici. Il documento sarà oggi discusso alla presenza dei ministri ; Ferri e Santuz. Fra gli stessi gruppi parlamentari i pareri sui limiti di velocità non sono unanimi. L'ipotesi più accreditata è quella della divisione dei limiti in base alla cilindrata. Ma ce n'è anche un'altra, la più originale, che stabilisce un limite uguale per tutti di 120 chilometri ali ora con la
G iorgio Bocca M a Repubblica». 17 settembre) mi sceglie ad esemplo della specie di amministratori locali e regionali demagoghi e ignoranti, che al problemi della società moderna, stolto-
^aswa». lizzati per lui dal bidoni di riliuti tossici e nocivi che stanno tornando alle nostre sponde, risponderebbero come agli untori nei tempi delle pestilenze. Al bisogno che Bocca ha di immaginare che chiunque amministra, nel nostro paese, abbia per Iona tre buchi al naso, non vale la pena di replicare. Semplicemente, egli non sa di cosa paria. Ritenere, come lui scrive, che le aree portuali, oltre che per sbarcare, debbano servire per tenere per anni stoccate migliala di tonnellate di rlllutl tossici e nocivi a poca distanza dalle acque; che, per steccarli meglio, andrebbero tenuti «ielle celle frigorifere del porti quasi (ossero dei polli surgelati: che gli impianti di smaltimento potrebbero anch'essi essere messi nei dintorni delle banchine: tutte queste sono amenità.
In verità, In questi giorni da alcuni amministratori, in particolare della Toscana e dell'Emilia-Romagna, è venuto uno storio serio per cercare di risolvere il problema, Sema queste prove di responsabilità, oggi si sarebbe davvero dinanzi ad un gran pasticcio, come, meglio di tutti, può testimoniare II ministro per l'Ambiente, on, Giorgio Rullolo, Sono tre anni, con il regolamento attuatlvo del Dpr 915, che In Italia esistono norme specifiche per i riliuti tossici e nocivi. Rispetto agli inviti comunitari ed ai tempi che sarebbero stali giusti, un ritardo di almeno una quindicina di anni. Le industrie, come è nolo, esistevano dapprima,
E troppo ritenere che, nei decenni passati, le industrie avrebbero dovuto organizzare II corretto smaltimento dei rifiuti tossici, considerando queste infrastrutture come necessarie alla organizzazbne di una attenda, allo stesso modo in cui si allacciavano alla elettricità o alle fognature? Fatto è che i rifiuti tossici e nocivi, in Italia, da sempre vanno, per la quota maggiore, o in discariche non idonee o nelle fognature e nel canali,
Dinanzi a questa eredità lo Stato centrale, che finalmente si dava una legge, avrebbe dovuto Immaginare allora un programma di emergenza. Invece si immaginò che, di punto In bianco, quello che non c'era, sarebbe venuto. La condotta dello Stato centrale è curiosa, Oggi, in Italia, non si costruisce un depuratore senza che l'abbia deciso un ulllclo romano, non si fermano neanche le Irene, se non lo decide un ministero. Ogni intervento diventa una occasione di centra-lizzatone, e quando II potere centrale pretende tanta invadenza l'esito finisce con l'essere Ineluttabilmente la produzione di clientele. Ma, di contro a tale concretezza, guai a chiedere allo Stato programmi! Sarebbe stato ragionevole che lo Stato centrale prevedesse anzitutto una fase transitoria, nella quale risolvere d'urgenza il problema dello stoccaggio del materiale tossico e nocivo, e poi, mettendo insieme il capitale di
i., investimento delle industrie, programmasse i primi 1 quattro-cinque impianti. Ma perche scomodarsi, se In 'una legge e era scritto che il problema era risolto?
"* i f f t guaito p in lQ , * non prima, che le diffidenza " delle popolazioni ha Comincialo a pesare e talora ad
•- Impedire ed ostacolare la localizzazione di Impianti. Ma non era prevedibile, questa dillidenza? E non è stato, in gran parte, determinata dalla irresponsabilità delle Industrie e dei governi?
Con II deficit di impianti, sono cominciali gli affari criminali delle discariche nel Terzo mondo. Ed anche qua, vale la pena di •mettere I puntini sulle !.. Le navi potevano non partire. Dal 1987 c'è una legge che stabilisce che il governo centrale ha la responsabilità di lare obiezione e di ìmedire tulle le spedizioni all'estero che non convincono. Noi, per i porti toscani, abbiamo chiesto con lettere, petizioni e proteste, che questo potere di obiezione venisse usato, e lo abbiamo chiesto quando si era In tempo a chiederlo. Perché non lo si «fatto?
eniamo, poi, a queste settimane. Il ministero della Protezione civile ha gestito per quasi due mesi l'odissea della Karin B. senza convocare una regione 0 un comune. Sono dovute passare le competenze al ministero dell'Ambiente per
ottenere llnalmentedl essere convocati. Si è potuto cosi, almeno In parte, correggere un piano che faceva acqua da molle parti, a cominciare dalla previsione Insensata di tenere i riliuti stoccati nei porti per decine di mesi. Siamo stali per venti giorni a leggere sul giornali notizie sul porlo di Livorno, senza poterne ragionare neppure con un funzionario. E la Karin B. dovrà, ora, attendere che si facciano I lavori di predisposizione che potevano già essere terminati.
Veda Giorgio Bocca, nella sua crociata contro il nirallsmo e l'Ttalietta, in quante direzioni più proficue potrebbe impegnarsi. Ormai dar colpi di piccone sulla democrazia locale e diventata una reazione Istintiva di tutti coloro che sentono la crisi dello Stato e, per cultura o interesse, pensano di risolverlo «scorciando' la democrazia. Solo che, in questo modo, essi saltano e pia pari il problema di una nuova efficacia del governare, che resta un problema inafferrabile se non è posto insieme dall'alto e dal basso.
V
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u mininsiaziene conclusiva ai sanalo scorso qciia resa «n'unita a urente
Il Pei stila rifondazione della cultura polìtica • s i II merito maggiore dell'Intervista resa da Achille Oc-chetto all'.Unilà. (4 settembre 1988) è che essa sposta in avanti tutta la discussione. Cioè: alle diatribe tradizionali all'interno della sinistra italiana ed europea e alle querelle* storiche tra conservatori e progressisti, tra moderati e riformatori, contrappone la proposta di riflettere sull'adozione di nuove categorie Interpretative, necessarie a leg-Sere correttamente le profon-
e modificazioni della realtà sociale e politica democratico-capitalistica e ad orientare le trasformazioni conseguenti. Ci sono punti generici, ed altri ancora appena enunciati (e cercherò d'indicarne alcuni più avanti). Ma è importante innanzi tutto rilevare, come dicevo, che Cicchetto cerchi d'individuare per i comunisti italiani I punti di una ricerca, che tenta d'identificare una nuova frontiera della politica in Italia e In Europa. In questa maniera Occhetto recepisce positivamente - mi pare di poter dire - le spinte manifestatesi sempre più frequentemente nel corso degli ultimi anni, fuori e dentro il Pei, a rifondare, prima ancora che le strutture organizzative e la linea del partito, la sua cultura «affrica, il suo back ground Intellettuale e analltico-scien-tifico. Sarebbe opportuno, da questo momento In poi, rinunciare a dimostrare che, anche In questo caso, la continuità della tradizione del pensiero comunista resta sostanzialmente intatta (se non nel senso, piuttosto generico, che solo chi esca dai lombi di Gramsci e di Togliatti può aver imboccato in questo modo anche questo nuovo tratto di strada). D'altra parte, il dibattito su continuità/discontinuità ha un senso solo se approda a delle conclusioni teorico-politiche concrete e ragionevoli, Cercherò dunque d i dire quali sono i punti in cui la discontinuità produce nel pensiero di Occhetto I suoi frutti migliori.
Innanzi lutto, nella critica (implicita, ma anche esplicita) all'Idea stessa di socialismo, e non solo del «socialismo reale», com'era già accaduto Un dai tempi di Enrico Berlinguer, ma del socialismo In 3uanto complesso di elementi
ottrinari e pratici, quale c'è stato consegnato dalle esperienze di almeno un secolo. Non voglio dire che Occhetto rifiuti il socialismo: voglio dire che c'invita a riflettere su cosa possa e debba essere una posizione progressista e riformatrice (in termini di obiettivi, finalità, procedure e atteggiamenti mentali), quando la stella del «socialismo scientifico* sia definitivamente tra-
M Mercoledì scorso, una telefonata da Brescia: «Qui la Federazione. Alcuni dirigenti sindacali hanno letto oggi il tuo articolo sui contratti del pubblico impiego, e vogliono parlarti» «Una protesta?» «Al contrario, sono d'accordo e vogliono che tu insista Desiderano darti qualche Inlorma-zione». «Volentieri, vediamoci».
E cosi sabato scorso, essendo di passaggio all'aeroporto di Milano, sono stato intercettalo, da due giovani compagne, Cristina Mioli e Ileana Antonella dirigenti della Cgil postelegrafonici di Brescia. •Hai scnlto che qualche accordo sindacale, anziché migliorare, peggiora la qualità dei servizi vogliamo farti un esempio, dal nostro lavoro».
Ecco I latti Clsl e Uil hanno firmato un accordo sul super-prodotto, che ha lo scopo di velocizzare lo smistamento della corrispondenza. Non è altro che il vecchio sistema del cottimo Chi smista più
Discutendo l'intervista di Occhetto Un partito più conflittuale che tiene legate la tradizione liberaldemocratica e la rappresentanza dei lavoratori
montata dall'orizzonte della storia. Chi sostiene, come Occhetto fa, «una concezione del socialismo come massima realizzazione delle libertà individuali, di una effettiva libertà per tutti», è uno che pensa, evidentemente, che II fine della politica si sia radicalmente spostato, non solo dalla socializzazione assoluta dei mezzi di produzione, ma anche da una gestione totalitaria dello strumento pubblica tradizionale. Tanto per non lasciar dubbi di sorta: «Ora ci dobbiamo muovere nell'idea che lo Slato è fondamentalmente capacita di fornire le regole a una pluralità di soggetti pubblici e privati. Cioè abbiamo bisogno di uno Stato che garantisca di più i diritti sociali e gestisca di meno».
Paradossalmente, questo spostamento dell'ottica, invece di allontanare ulteriormen-lé dalle esperienze del socialismo reale, per la prima volta dopo trentanni consente di rimettere In sintonia il progressismo dell'Est con il progressismo dell'Ovest: cos'altro è, infatti, la perestmjka à\ Mikhall Gorbaciov, se non un tentativo, dall'interno stesso dell'universo sovietico, di trovare un nuovo equilibrio Ira Stato e mercato, fra pubblico e privato, Ira collettivo e Individuale, nel "sènso, precisamente, di dare sempre più spazio alla tematica delle libertà, del diritti e dell'iniziativa individuale contro (o accanto) la tematica del doveri, dell'organizzazione collettiva, delle costrizioni e del piano? lo sento fortemente, in questo momento, la consonanza di questi due destini a lungo separati; è importante, anzi importantissimo, che i comunisti italiani, in totale autonomia, contribuiscano a ritessere un quadro di rapporti politici Est-Ovest, quando una serie di pregiudiziali formidabili è venuta meno a poco a poco da ambedue le parti,
lo non credo aflatto che
3uesta linea di pensiero sia estinata a condurre ad una
visione de-conflittualizzata e, come dire, pacifista e moderala del confronto politico all'interno delie società democratico-capitalistiche. Al econtrario: io credo che il lun-
pezzi guadagna di più, giunge
Suasi a raddoppiare lo stlpen-io; chi rifiuta questo incenti
vo viene penalizzato non solo nella retribuzione, ma nell'accesso alle ferie. Carota e bastone valgono così ad accelerare il lavoro, ma a scapito della precisione. Crescono perciò gli errori, e se un cittadino si vede recapitare una lettera dopo settimane o mesi, perché ha fatto il giro di mezza Italia, ora può capirne la ragione.
Ho cercato la parola cotti' irto nel »Dizionano enciclopedico italiano», per vederne l'origine. Viene dal latino quo-tumus, che significa «di qua! numero?» Solo numero, non qualità. Il Dizionario aggiunge. «Il sistema di retribuzione a cottimo è stato sempre considerato con sfavore dalle associazioni sindacati, che vi vedono un incentivo, per l'operaio, a sfruttare le proprie energie lavorative sino all'estremo limite, per ottenere un maggior salano». L'edizione è
ALBERTO A S O R R O S A
go declino dell'ideologia socialista dentro e fuori i confini dell'Unione Sovietica (in un intreccio complesso e in una serie d| corrispondenze reciproche, che spesso andavano al di là della volontà dei singoli) abbia anchilosato la capacità della sinistra europea di maturare, culturalmente e politicamente, un'alternativa allo stato di cose esistente, dando spazio, appunto, a fenomeni crescenti di sclerosi e di appannamento. Il «moderno partito riformatore di massa», che il Congresso di Firenze ha solo adombrato,, senza riempirlo di contenuti, non è un partito meno ma più conflittuale dei partiti socialisti tradizionali: solo che, invece di programmare i) conflitto in base ad una tavola di valori precostituita, la discendere la propria dilesa degli interessi subalterni e delie opportunità conculcate da una sostanziale adesione alle reali dinamiche di contrapposizione fra ceti, gruppi sociali, classi, cosi come le società democratico-capital istlche (ma a questo punto potremmo tranquillamente aggiungere: e quelle «socialiste») continuamente le rappresentano e le producono. Per certi versi - è vero - è un partito con un forte retroterra liberaldemocratico (la separazione dei poteri, il garantismo, il rispetto e la tutela dei diritti individualo; ma per molti altri versi è un partito che continua a restar fedele in maniera insopprimibile alla rappresentanza delle classi subalterne e lavoratrici. Se tiene insieme queste due cose, e queste due tradizioni, può aspirare ad essere il vero partito del lavoro emancipato del XXI secolo, che, appunto, parte da sinistra - e resta a sinistra - ma ha molte probabilità di allargarsi anche verso il centro.
Bisognerebbe aggiungere, non per amor di polemica, ma per chiarezza concettuale e teorico-politica, nel momento in cui si va ad un Congresso di tanta importanza, che, se l'impostazione di Occhetto funziona ed è destinata-a marciare, essa si muove, allo stato attuale delle cose, in una direzione diametralmente opposta nspetto a quella espressa
IERI E DOMANI
dal gruppo dirìgente socialista italiano. Persino la comparsa di un'inedita componente li* beraldemocratlca nella riflessione comunista divarica invece di avvicinare, come qualcuno al contrario potrebbe pensare, le due versioni maggiori della sinistra italiana: il «lib-lab» socialista si rivela infatti, alla prova delle cose, un modo di tenere insieme in maniera sostanzialmente spuria (per non dire strumentale) una sorta di gestione moleco-laristìco-corporat iva del sociale con una sostanziale vocazione politica elitaria e decisionistica (da qui le convergenze tutt'aitro che sorprendenti con il clericalismo corporativo di Comunione e liberazione: mentre il «liberalismo» di Occhetto, in quanto non * disgiunto da un robusto senso delle funzioni dello Stato riformatore. potrebbe se mal suscitare consensi e attenzione presso certi settori laici e presso la tradizione cattolica liberaldemocratica).
Ma, più in generale, è mia opinione che se «il nuovo partito comunista» sarà, necessariamente, il partito dell'alternativa e del «riformismo forte», dovrà scontrarsi con il neomoderatismo socialista in tutti i campi che contano, a cominciare da quello delta cultura, e puntare coscientemente ad un recupero sia sociale sia elettorale, nella consapevolezza che non ci sarà, semplicemente, nessuna alternativa se i comunisti non torneranno a crescere (questi è un'elementare certezza, da cui nessun comunista dovrebbe prescindere). Naturalmente, non penso ad una guerra tra comunisti e socialisti: penso ad una concorrenza sul terreno del programma (a proposito, non dimentichiamoci però che «programma» significa «idee + fatti»), destinata, se e possibile, a far crescere la sinistra nel suo complesso.
Vengo ai punti meno in luce nel discorso dì Occhetto. Se «il partito comunista nuovo» non nnuncia al suo radicamento sociale - se, cioè. non ha intenzione di diventare un partito leadenstico, d'opinione, ecc., ma intende res tar legato, sia pure in modi nuovi, aita rappresentanza
G I O V A N N I BERLINGUER
del 1970, bisognerà riscriverla
Cristina e Ileana, però, non si adeguano. Sono combattive, e li fatto di essere donne e giovani, desiderose perciò di contendere agli straordinari il tempo per vivere, le stimola a lottare anche nel sindacato. Mi fanno, pnma di salutarci, un'altra segnalazione. Il Congresso della Pilpt (postelegrafonici della Cgii) ha deciso, in giugno, di uscire dai consigli di amministrazione, per non condividerne gli errati orientamenti; ma la decisione non è stata ancora applicata. Spero ora di ricevere un'altra telefonata. Non da Brescia, ma da
Roma, dai nostri dirigenti della Fllpt: per conferma, smentita o protesta
La compagna Lucia Testi, da Firenze, mi chiede se ho visto quella pubblicità televisiva della carta igienica a colon, nella quale il compratore dice che «se non è azzurra (o rosa, o gialla) me la tengo»; e mi chiede che cosa ne penso. Non l'ho vista, però ne ho sentito parlare. Mi domando se è più cretino quel pubblicitario che l'ha inventata, o quel consumatore che per pulirsi il sedere va a cercare il colore, anziché altri piegi, di quel grande ntrovato della tecnica mo
delle classi lavoratrici - , come articolerà il suo discorso nel sociale? Detto in altri termini (certo un po' sommari): qua! è la «parte progressista» della società, a cui fare appello onde avere la forza politica necessaria ad avviare un grande processo riformatore? E possibile tracciare la mappa delle relazioni materiali esistenti tra i diversi comparti del sociale, in modo da stabilire un'ipotesi di ricucitura anche sul piano politico-programmatico? (forse la linea potrebbe essere: lavoro dipendente + professioni tecniche ed intellettuali + pezzi di capitalismo riformatore; ma su questo punto c'è ancora da lavorare molto, anche se nei suoi discorsi degli ultimi due anni Alfredo Rei-chlin ha portalo molti elementi chiarificatori). Insomma, nello schema logico di Occhetto s'intravede meglio il disegno teorico-politico che quello politico-sociale: ma io non credo che il cervello del primo sia destinato a muoversi bene se non avrà le gambe del secondo.
Infine, il partito, lo penso che Occhetto abbia perfettamente ragione quando dice che questo partito nformatore di massa può essere in Italia soltanto il Pei, e quando giustifica questa persuasione proprio sulla base della sua storia tormentata e contraddittoria, ma profondamente radicata, a sua volta, nella storia d'Italia degli ultimi sessantanni, lo non credo, però, che questo moderno partito riformatore di massa sia ancora il Pei com'è oggi. Sarebbe esiziale pensarlo. E non solo perché la cultura politica nuova, a cu) pure Occhetto fa appello, stenta ancora a circolare nella misura massiccia che sarebbe necessaria. Ma soprattutto perché, dopo molti anni in cui si sosteneva il contrario, a me pare che oggi la crisi di identità si sia trasferita dal centro alla periferia e che, per intenderci, essa sia molto più acuta nelle sezioni che nella direzione del partito. Dieci anni di ritardi e d'incertezze si pagano. La perestrojka politico-cutturale non potrà passare, dunque, senza una prodigiosa perestrojka organizzativa e senza una circolazione sociale molto intensa di elementi nuovi dentro e accanto il partito. Per ottenere questo - anche se io sono persuaso, in questo momento, che sia possibile una nuova unità nel partito - c'è bisogno d'una battaglia politica aperta sui punti più qualificanti delta nostra posizione. Auspico un Congresso da cui si esca senza la minima possibilità di equivoco sui vari punti del nostro discorso. Se faremo questo la forza, che è ancora tanto grande, è destinata ad aumentare.
Superprodotto? Diciamo cottimo
dema che è la carta igienica. Il pubblicitario meriterebbe di essere precipitato da un edificio alto «dieci plani di tenerezza»; e il consumatore di avere una stitichezza così prolungata da far divenire cangianti i colori della sua cute. Sarebbe per lui un'applicazione non prevista dal conterraneo di Lucia, dico l'Alighien, della legge del contrappasso. cioè una pena che riproduce i caratteri essenziali (In questo caso i colori) della colpa.
Mi è sorta però una domanda: che succede nelle fabbriche di carta igienica multicolore? E dove queste scaricano
Intervento
Il caso Gava tra politica e legalità
V I N C E N Z O A C C A T T A T O
L a prima cosa che si impone oggi alla sinistra è la ripresa di un di-
• • " • • scorso istituzionale serio ed approfondito sui temi posti dal referendum sulla giustizia. Un tema da analizzare a fondo, a mio giudizio, è, precisamente, il rapporto fra il principio di sovranità popolare e quello di legalità; principi entrambi scrìtti nella Costituzione, principi entrambi «forti» ma difficili da coniugare e che la classe politica di governo ancor oggi mostra chiaramente di non saper coniuga-re, come il recente caso Atemi insegna. La tradizione politico-culturale italiana non è certo nel senso del rispetto dello Stato di diritto,
L'on. Craxi - per rifarmi agli esempì più eclatanti - ha pochi giorni fa dichiaralo che, pur dopo la pubblicazione dell'ordinanza del giudice Alemi, non vi sarebbe alcun elemento nuovo nella vicenda Cirillo-Gava, ma gli è stato giustamente obiettato che, quanto meno, vi sono... proprio le 1.600 pagine dell'ordinanza del giudice Alemil Cosa ha voluto dire allora l'on. Craxi? Evidentemente ha voluto dire, o, comunque, ha detto, che gli accertamenti fatti dai giudici per lui non contano nulla, sono carta straccia. Nel recente passato Craxi ha affermato che Con. Nicolazzi era stato assolto dalle persone che lo avevano rieletto, o qualcosa del genere. Egli mostra quindi, chiaramente, di avere in mente forme anomale di giustizia popolare da sostituire alla giustizia ordinaria. È a soluzioni del genere che egli pensa quando parla di riforme istituzionali, quando dice che la Costituzione è invecchiata e da cambiare? Ecco dei temi seri che meritano una discussione approfondita, prima di tutto coi socialisti, se essi sono disponibili; solo che essi, molte volte chiamati, anche pubblicamente, a sena discussione su questi temi, non si sono mostrati disponibili; preferendo invece continuare ad attaccare la magistratura in termini di slogati buoni per una certa platea.
Intellettuali, scendete in campo, la classe di governo si autoassorve e mette sotto accusa i giudici, ha senno Rodotà, Ciò avviene, occorre aggiungere, da tempo, da prima dell'iniziativa referendaria. Magistratura democratica, sempre critica verso ogni forma dì corporativismo giudiziario, negli ultimi tempi è stata costretta a scendere in campo in modo sempre più deciso in difesa dell'indipendenza deila magistratura, aspetto fondamentale dello Stato di diritto, proprio perché da tempo l'indipendenza della magistratura in Italia è minacciata da forze polìtiche di governo, socialisti in prima fila,
Ciò che i socialisti in effetti vogliono realizzare oggi in Italia sono forme di potere centralizzato e lo dicono apertamente. La proposta di repubblica presidenziale, dì
le loro scorie? Probabilmente c'è qualche lavoratore che si intossica durante la produzione. Per gli scarichi, tempo (a mi fu segnalato che un piccolo fiume toscano assumeva tinte diverse secondo i giorni, propno per questo tipo dì lavorazione.
Ma anche per altre produzioni. Del fiume Bìsenzio si è parlato, nelle scorse settimane, in tutta Italia, perché a Campi Bisenzio si è svolta (con successo) Impesta nazionale dell'Unità; e perché i comunisti hanno colto l'occasione per creare un parco pubblico che sarà a disposizione dì tutti. Ma il fiume stesso, mi dicono, è molto inquinato. Raccoglie ì reflui delle industrie tessili di Prato, e cambia spesso colore secondo le tinture usat e per le stof fé. Le popolazioni che nsiedono a valle protestano, sta nascendo un conflitto fra i Comuni, e vengono rinfocolate antiche ostilità e inimicìzie che in secoli
seconda repubblica, altro non significa che questo. Ciò che, in effetti, dà fastidio ai socialisti è il pluralismo sociale ed istituzionale e una magistratura indipendente è parìe fondamentale del pluralismo istituzionale; è questo che occorre intendere bene, U posta in gioco è, quindi, molto grossa ed è, precisamente, ta sopravvivenza o meno detta democrazia pluralista in Italia; la sopravvivenza del tino di democrazìa quale disegnata dalla nostra Costituzione repubblicana.
Non che, ovviamente, la Costituzione non possa essere modificata, ma deve esserto perché, semmai, ci sia più pluralismo e più diffusione del potere, non meno.
Il nostro è un paese moderno, è stato scritto, ma la vicenda Cirillo-Cava rivela la vecchiezza dì un sistema politico che continua a rifugiarsi nelle ncette dell'autoritarismo e della manipolazione. Qui mostrano la corda espressioni e slogan come riformismo o volontà di rinnovamento democratico delle istituzioni.
U magistratura deve, certo, mantenersi nei limiti segnati dalla Costituzione, non deve fare indebite supplenze, come la magistratura associata va ripetendo da lem* po (basti ricordare il congresso di Viareggio), ma la magistratura deve pur tuttavìa svolgere la sua specifica funzione di garante dì legalità nei confronti di lutti, senza falsi rispetti nei confronti degli uomini del potere. È questo che gli uomini del potere italiani devono finalmente capire; questa la cultura democratica che devono acquisire, che ancora ìon possiedono.
I principi demo
cratici devono essere rispettati in concreto, "non
•••••» ricordati solo nelle occasioni celebrative. Il governo di un paese occidentale e democratico che si schiera più o meno cpmpat,. tamente contro un giudice nel corso di un processo a protezione di un uomo politico di governo ovviamente fa scandalo e non può non fare scandalo.
Il caso Alemi rappresenta - a mìo avviso - una grave interferenza dei potere politico sull'autonomo esercizio della giurisdizione secondo la peggiore tradizione italiana.
Molti continuano a favoleggiare dì «governo dei giudici», ma la tradizione italiana - come quella francese -non è certo nel senso del governo dei giudici ma nel senso, invece, del «giudici del governo», dei giudici subor» dinati, fino all'ossequio, al potere politico; di giudici succubi e intimiditi che mai hanno osato in passato dì incriminare uomini polìtici «hen piazzati . È questo che, negli ultimi tempi, è finito in Italia, è questo che sta finendo ed è precisamente questo che dispiace agli uomini polìtici di governo italiani.
lontani condussero a guerre locali ma assai sanguinose.
Spero che ciò non accada, e che la saggezza degli amministratori, l'azione delle popolazioni, lo stimolo a produrre pulito, l'aggiornamento delle leggi faccia tornare questo e altri fiumi alla primigenia purezza, e che le trote e gli uomini possano nuovamente nuotare in queste acque. Se ciò non avvenisse, e in tempi rapidi, ci sarebbe una sola differenza rispetto ai conflitti del passato Parlando della battaglia di Montaperti del 1260, il già citato Alighieri descrisse I o strazio e il grande scem-pio/ che fece l'Arata colorata m rosso. Pnma ci fu la guerra, e poi il fiume divenne colorato. Nei tempi moderni c'è il rischio che ì fiumi si colorino, e che ciò diventi poi causa dì guerra - o per io meno di insanabili contrasti - fra i Comuni, o fra ì guelfi e ghibellini di una stessa zona. Ce antiche divisioni, come è noto, arrestarono il progresso dell'Italia
•HHH 2 l'Unità
Mercoledì 21 settembre 1988
POLITICA INTERNA
Tre ore di «faccia a faccia» tra il Pei e i dirigenti della maggiore confederazione Convergenze sulla democrazia economica Oggi appuntamento alla Cisl e alla Uil
Occhetto alla Cgil Rcichl-n Piumato, Occhetto e Del Turco durante I incontro di ieri mattina
«Battaglia comune sul fisco» Tre ore è durato ieri il «faccia a faccia» tra il Pei e la Cgil A guidare la delegazione comunista e era il segretario generale Occhetto accompagnato da Refchlin. Bassolino Magno e Livia Turco Per la Cgil, tutta la segreteria Da Corso d Italia e venuta la proposta, lanciata da Occhetto, di un grande movimento riformatore, che unisca la sinistra, sull'obiettivo della riforma fiscale
STEFANO •OCCONETTI
H I ROMA Un «segnale U definizione I ha data lo «lesso Qqfchetto quasi a voler aiutare Ì giornalisti a riassumere il senso Odi suo discorso (atto al termine dell incontro con la Cgil II pnmo di un «giro» che porterà il PcU discutere - sta mane e oggi pomeriggio - an che con la segreteria della Osi e della Uil Un segnale lancia to dal! «unica casa in comune che hanno comunisti e socia listi» (tanto per usare le parole
del «compagno Craxi» che le adoperò nel luglio scorso quando s incontrò con i diri genti di Corso d Italia) Una metafora facilissima la «casa comune» è la Cgil 1 destinata n del messaggio sono tutte le forze di progresso riformata ci E il partito socialista Un partito con il quale restano «elementi di divisione- che vanno al di là delta «diversa collocazione chi at governo chi ali opposizione» Ma que
ste differenze possono essere superate Come7 In che mo do9 E soprattutto su quali proposte politiche7 Al termi ne del «faccia a faccia» tra i) Pei e la Cgil Occhetto in una conferenza stampa non si è sottratto ad alcuna domanda. «Per dirla molto semplice mente - sono le parole del se grelario comunista -in una fa se caratterizzata da discussio ni e divisioni (alcune anche francamente enfatizzate vai ga per tutti I esemplo del voto segreto) tutti noi abbiamo pensalo che invece del muro contro muro sia molto plu importante un iniziativa di tut te le forze nformatnci su un obbiettivo sociale importante Obbiettivo che deve essere la riforma fiscale» E un tema questo che davvero può esse re «unificante» per un grande schieramento Perché I obiel tivo della riforma fiscale sol tende la cultura dell equità
della giustizia fiscale temi da sempre cari alla sinistra C è questo ma e è di più «lanfor ma fiscale può diventare la le va per disegnare un nuovo modello di sviluppo per la so luzione di molti problemi a cominciare da quejli del lavo ro» E insomma nella riforma fiscale che si possono trovare le risorse pe una diversa poli dea economica
Fisco dunque Per aggre gare un nuovo movimento («per far entrare in campo con maggior slancio le forze riformatici» a voler usare an cora le paro e di Occhetto) E dentro questo movimento che spazio e è per il sindacato? Le domande la conferenza stampa toccano insomma il tema - delicato - dell autono mia sindacale Visto - come dire ? - con un angolo di vi sualeunpo diverso rispetto al passato Antonio Pizzinato il leader della Cgil ha liquidato
con una battuta (ennesima domanda sul sindacato e la «cinghia di trasmissione» del partito «E un concetto supe rato già dal 1956 quando e e ra Di Vittorio» Il problema non è qui Nella conferenza stampa cjì Ieri sia il segretario del Pei che quello della Cgil hanno provato a delineare le caratteristiche nuove dell «autonomia» «Non solo dai partili e dal governo - ci damo ancora Pizzinato - Noi vogliamo una autonomia in positivo Nel senso che I auto norma la riveleremo con la nostra capacita progettuale La riveleremo pensando prò gettando proposte per tutta la sinistra»
Proposte che Occhetto ha chiamato «riformismo forte» Alcune idee sono uscite già dall incontro di len a cornin ciare dalla riduzione d orano di lavoro come scelta euro
pea «Un altro tema anche questo unificante per le forze di sinistra - e di nuovo Oc chelto che parla - e quello della democrazia Anche nel campo economico» In di scussione e e insomma l ap plicazione degli articoli 39 e 46 della Costituzione quelli che riguardano la rappresen tativita del sindacato e preve dono forme di partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese Un confronto su que sto è già iniziato net «faccia a faccia» di ien in Corso d Italia e questo ha reso entusiasta Ottaviano Del Turco sociali sta numero due delta Cgil che al termine della riunione ha definito «estremamente positiva la fine di un tabu per la sinistra quali sono stati fino ad ora gli articoli 39 e 46 della Costituzione» Ancora altro tema toccato il ruolo dello Stato in un economia moder
na E qui Occhetto non ha in dicalo un obbiettivo ma ha delineato un quadro dentro cui sviluppate la ricerca «C e bisogno di ndiscutere il molo dello Stato nel senso che quest ultimo deve saper indi care regole nuove regole a tutti coloro the operano sul mercato» Il vecchio «statali smon della sinistra si supera cosi disegnando uno Stato meno «gestore» ma che e so prattutto una «guida allo svi tuppo» La conferenza slampa potrebbe finire qui ma non poteva mancare la domanda sugli assetti interni nella Cgil Ne avete parlato? Pizzmato ha ancora I appoggio del Pei? Occhetto ha risposto prima con ironia («strano una do manda che proprio non mi aspettavo») poi seriamente «Lumca risposta legittima e che questi problemi devono essere affrontati solo in casa sindacale»
Oggi De Mita vede sindacati e Confìndustria. Domani Consiglio dei ministri Pomicino annuncia tagli alla fiscalizzazione degli oneri sociali
Finanziaria '89 alla «prova del fuoco» Oggi la Finanziaria '89 passa al vaglio delle forze sociali e del lavoro II presidente del Consiglio incontrerà i massimi esponenti di sindacati e Confìndustria proprio mentre a palazzo Chigi nasce un piccolo «giallo» sulla partenza di De Mita per il Giappone E, Intanto, dal ministro Cirino Pomicino giunge un con (uso annuncio sulla possibile «diversificazione» della fiscalizzazione degli oneri sociali tra Nord e Sud
ANGELO MELONE
• H ROMA A mezzogiorno entreranno a palazzo Chigi Piiseinaio Marini e Benvenu IO Quattro ore dopo i massi mi rappresentanti della Con (industria Plnìnfanna in testa Quella di oggi è quasi una «prova del fuoco» per la ma novra economica del governo Do Mita e-per II varo della leg gè finanziaria 1989 che do vrebbe avvenire nel Consiglio dei ministri di domani Un passaggio particolarmente oalico è di non più di quattro giorni fa la dura sortita di Ser ilo Plnlhlarlna che «avvertiva» il gqverno a non illudersi di rappezzare la situazione ba dandosi sulla crescila registra
ta quest anno dall ecanonia italiana «Siamo ad un passag gio decisivo per il futuro del paese» aggiungeva con un duro rimbrotto «Non sì com prende perché il presidente del Consiglio discuta soltanto con i sindacati»
Richiami confindustriali a parte De Mita ha fin troppi nodi su cui confrontarsi con le organizzazioni sindacali mentre per ora è confermata la mobilitazione generale sui temi fiscali Riforma dell Irpef sgravi tassazione Indiretta a partire dalla possibile stenliz zazione sulla scala mobile de gli effetti d» un aumento dell I va Impossibile fare previsioni
sul raggiungimento di un ac cordo E intanto Ieri proprio su questo tema è giunto un confuso annuncio del mini stro della Funzione pubblica Paolo Cirino Pomicino, dalla tribuna del convegno sullo sviluppo di Napoli in svolgimento nel capoluogo campa no «Il governo sta decidendo - ha detto - una diversifi cazlone tra Nord e Sud della fiscalizzaione degli oneri so ciati» E quasi a «rafforzare» la dichiarazione ha aggiunto «Anche se ci si rende conto che questa misura da sola non basta» Come «tradurre» que ste frasi? Da palazzo Chigi si sta per varare una delle nume rose misure prospettate un mese fa da Amato (non resti tuzione delle quote sanitarie per alcune fasce di imprese commerciali) o si pensa a ri durre la fiscalizzazione per il settore industriale del Centro Nord? Le parole (volutamente contuse?) di Cirino Pomicino non consentono una nsposta e lo stesso presidente della Confìndustria presente a Na poli non è andato oltre un «ri spenderemo soltanto dopo
aver avuto le comunicazioni direttamente dal presidente del Consiglio» Insomma, non smentisce né conferma La differenza tra le due ipotesi si può ben comprendere e no tevole Nel pnmo caso si pun ta ad una ridotta manovra di contenimento nel secondo si finisce per innescare un mec canismo che Coinvolge direi tamente il costo del lavoro il funzionamento stesso del ser vizio sanitario la competitivi tà delle imprese con ricadute facilmente prevedibili sull in dazione Per fare un esemplo la riduzione di soli mille del circa ottomila miliardi che lo Stato restituisce alle imprese a titolo di fiscalizzazione com porterebbe un aggravio dello 0 7% sul costo del lavoro Con tutte le conseguenze cui si ac cennava
Sarebbe insomma esatta mente 1 opposto di una delle linee portanti della proposta di riforma fiscale avanzata sia dai sindacati che dalle opposi ziom di sinistra annullare prò gressivamenle I intera quota degli oneri-sociali come con trappeso per un innalzamento
delle imposte indirette Ma "più probabilmente, ti segnale che, il governo è In grado di dare è ben lontano da quello di una riforma da un lato si tenta la reintroduzione di una sorta di tassa sulla salute per i lavoratori autonomi facendo apparire dall altro una sorta di «bilanciamento» in negativo anche per la contnbuzione sa nitana nel campo del lavoro dipendente
La situazione rimane dun que confusa anche a venti quattro ore dalla scadenza dei «fatidici» trenta giorni nei qua li De Mita avrebbe dovuto «ri (ormare lo Stato» Con II con dimento di una nota di «glal lo» la data ballerina della par tenza del presidente del Con sigilo per la visita in Giappone Fissata per il pomeriggio del 22 quindi spostata al 23 sera infine al 24 mattina Solo in certezza per la malattia di Hi rotato? Gli stessi portavoce uf ficialt di palazzo Chigi rispon devano di no ma in serata e giunta la secca smentita a •qualsiasi Illazione il viaggio resta regolarmente program malo per II 24 settembre»
Partecipazioni statali
De Mita è impreparato Rimandato a ottobre il vertice di maggioranza • • ROMA 11 vertice di mag gloranzi» «ulle Partecipazioni statali o in alternativa il Consl glio di gabinetto non si ter ranno entro questa settimana copie era inizialmente previ sto De Mita aveva promesso che avrebbe risolto i problemi che da qualche mese paraliz zano I attività delle industrie pubbliche prima della sua par tenza per il Giappone in prò gramma per la fine della setti maria Ma evidentemente non si sente ancora pronto ad af frontare il corposo contenzio so che si è accumulato soprat tutto tra democristiani e socia listi Se ne riparlerà dunque ai prirm* di ottobre E non si sa ancora in quale forma la que stlone sarà affrontata II Psi da tempo preme perché sia una riunione di maggioranza ad occuparsene volendo cosi at tnbuìre ali avvenimento una marcata caratterizzazione pò litica Poco convinti di un tale strumento sembrano Invece i democristiani e del tutto con irarì i repubblicani che ancora ieri hanno sottolineato come I intera materia sia di stretta competenza dell esecutivo De Mita per ora non ha ancora scelto
Tutto dovrebbe Intanto re stare congelato secondo il dettato del vertice pentaparti to dell inizio di agosto Allora
su Iniziativa socialista si deci se in sostanza che le operazio nlln corso soprattutto da par te dell In (polo ferroviario energetico e aeronautico de stino della Sme partner este ro per 11 tal tei) dovessero con stderarsi sottratte alla compe tenza del ministro Fracanzani per diventare materia di verifi ca politica tra i partiti Fracan zam sembra aver di fatto ac tettato questo suo stato di mi nonta istituzionale Oggi avrebbe dovuto presentarsi al la Camera a conclusione del l indagine conoscitiva sui rap porti tra pubblico e privato ma non ci sarà E questo per che secondo il deputato co muntela Garavini «il ministro non avrebbe I autorità di esporre in proposito una posi zione del governo senza una collegialità di orientamenti del governo stesso» Garavini rileva la grave anomalia di un ministro delle Partecipazioni statali che «nemmeno su un tema di sua rigorosa compe tenza è abilitato a rispondere a una commissione parlamen tare assumendo per sé piena responsabilità» I comunisti hanno comunque chiesto che sia fissata una data ravvicinata per 1 audizione di Fracanzani In mancanza della quale la commissione dovrebbe co munque concludere I mdagi
Gava contestato alla conferenza metropolitana. L'intervento di Chiaromonte
«A Napoli Tanti-Stato criminale primo ostacolo allo sviluppo»
Modigliani: scoraggiante l'azione del governo
«Ai programmi del governo italiano crederò quando h vedrò» per Franco Modigliani premio Nobel per I eco norma e difficile non essere scoraggiati dalle contrgd dizioni del governo italiano che da un lato dichiara intenzioni di tagli di spesa e dall altro aumenta gii sti pendi degli insegnanti in misura considerevole» C economista analizzando la situazione economica del pae se ha fatto rilevare come la crescita che e e sembra destinata a rimanere limitata anche nei prossimi anni. sia condizionata -da fattori interni e da fattori esterni Tra i primi 1 alto livello di disoccupazione che ormai è al 12% e un deficit pubblico che permane molto elevato nonostante il caio dell inflazione
Le federazioni Cgil Cisl e Uil dei lavoratori metal meccanici (Front, Firn e Uilm) affermano in una nota unitaria che «con le negative posizioni espres-se dal governo sulla tassa-
• • ^ ^ — ^ ^ " — i ^ ^ zione dei lavoratori autonomi e delle rendite llnanziane si configura a fronte dei modesti e ancora incerti risultati ottenuti per I lavo raton dipendenti il mantenimento di una situazione di sperequazione inaccettabile» «Sulle pensioni - aggiun gè la nota - le proposte del governo sono foi temente penalizzanti per i lavoratori dei settori privati mentre non emerge nessun elemento di riforma Per quanto riguarda i tagli delle uscite essi vanno in direzione di un peggioramento dei livelli di assistenza per i lavoratori e i pensionati» Secondo Fiom Firn e Uil «deve essere sconfitta la linea di ridimensionamento degli impegni di investimento nei setton dei trasporti dell energia, delle telecomunicazioni»
Colombo (Cisl) «La manovra non può essere a somma zero»
Ut manovra economica del governo «non può es sere a somma zero o peggio ancora in perdita peri lavoratori dipendenti» Lo ha sostenuto alla vigilia del confronto con il presi-
" • " » • " • • — • • • " " ^ ' dente del Consiglio De Mita il numero due della Cisl Mano Colombo, «Se questo dovesse essere il segno della manovra - avverte Colombo - il sindacato non potrà che esprimere il più netto dissenso» Dunque un Incontro importante per Cgil Cisl e Uil chiamate in caso di esito Insoddisfacente a decidere le forme di mobilitazione e di iniziative I) Sinquadn da parte sua richiede una riduzione a 4 delle attuali 9 fasce di reddito cosi ripartite da 0 a 20 milioni, da 20 a 50 da SO a 100 ed oltre t 100 milioni Le aliquote potrebbero essere rispettivamente del 20, de) 30 del 40 ed infine del 50%
Per Patrucco fuori luogo parlare di «boom»
•Si sta enfatizzando la si tuazione congiunturale dell economia italiana ho sentito che qualcuno par la di «boom» Sarebbe ora che si guardasse cosa succede altrove» Per il vicepresi dente della Confìndustria Carlo Patrucco «parlare di
boom italiano perche il prodotto interno lordo aumenta del 3 5 per cento e la produzione del 5 per cento mentre negli Osa e in Giappone I aumento e rispettiva mente del 8 7 e dell 11 appare piuttosto singolare Nessuno nega i risultati raggiunti ma e e una situazione di innegabile difficoltà derivala dai debito pubblico, dalla mancanza di infrastrutture per I industna ecc » Rivol to ai sindacati il vicepresidente della Confìndustria ha affermato «C è ancora un eccesso di stato sociale del quale le organizzazioni dei lavoratori devono prendere atto»
Schettini (Pei) precisa sull'ltaltrade
L onorevole Giacomo Schettini responsabile del settore Mezzogiorno del Pei in riferimento & un articolo pubblicato da «Epoca» a proposito del caso Italtrade, sostiene
^—^m**m~^^^~ che «il Pti e stato I unico partito che in ogni sede nel Parlamento nel vomitalo di gestione del) agenzia nel consiglio d ammìrtìstrazio ne dell ente si e batutto con coerenza contro una gè stione scandalosa e dissennata della società suddetta come e facilmente documentabile Nel consiglio di amministrazione presieduto dal prof Uccardi il Pei non si e mai riconosciuto»
GIUSEPPE BIANCHI
DAI NOSTRO INVIATO
VITTORIO RAGONE
! • NAPOLI «Signor sindaco signori « La voce di Antonio Gava si spezza li sommersa nonostante gli amplificatori da una salva di urli e (ischi A tre metri da lui consiglieri co mimali e parlamentari missini srotolano uno striscione e sbandierano manifesti chie dono le dimissioni del mini stro degli Interni in nome del Cirillo gate 11 sindaco Lezzi chiede la calma una due tre volte Poi rinuncia con un na poletanissimo «eh agg a fa ?
Trambusto e battibecchi stemperano nelle risate Qual che facinoroso insiste poi lo striscione scompare La prò testa eclatante e (atta Gava la liquida cosi Non ho mai con fuso la lotti politica con le sceneggiate
La giornata conclusva del la Conferenza dello sviluppo dell area metropolitana di Na poli organizzata dal Comune nei capannoni dell Ansaldo trasporti con gran doviz a di mezzi e sponsor ha vissuto dunque questo inaspettato in lervento L unico perche il re sto della giornata e scivolato su binari previsti De Mita non è venuto a tirare le conclusio ni impegnato com e negli in contri preparatori del vertice 1 ministri socialisti hanno di senato in massa solo Carraro si è esibilo in un breve e scontato compitino sui mali
del turismo meridionale C e rano invece Fracanzani Ciri no Pomicino Gaspari e ap punto Gava venuti pero - a giudicare dagli interventi - più per distribuire bacchettate sulle dita agli ammmistraton locali che per dire parole nuo ve sulle intenzioni del gover no verso il Mezzogiorno
Parlando n mattinata il se natore comunista Gerardo Chiaromontt- aveva ncono sciuto al meeting di Napoli pur con ti limite di cadute prò pagandisticl-e un mento aver rimesso al centro del dibatti to dinanzi a una platea vasta e influente I attenzione al futu ro produttivo e civile di Napoli e dell area metropolitana Un futuro - aveva specificato -«non più affidabile a interventi straordinari o politiche spe ciali ma ch< deve stare den tro la politica nazionale ne deve modif care gli indirizzi generali» Un no al mendiona Rsmo straccione e alla corsa alle opere pubbliche per co gliere ) punii di fondo della crisi dell arca napoletana la deindustrializzazione la fati scenza dellu strutture e del tessuto urba io la necessita di governo forte e coordinato degli interventi Ma Chiaro monte aveva anche evocato al tavolo della Conferenza un convitato ben presente a Na poli ma rn^sso in secondo
piano nei due giorni del dibat tuo la camorra «Antistato» come l ha definito il capo del la polizia Parisi un antistato che costituisce secondo il presidente della commissione Antimafia il primo grande ostacolo allo sviluppo E di conseguena il primo punto -ha annunciato ancora Chiaro monte - di qualsivoglia «ac cordo di programma» sui prò getti per Napoli Poche ore dopo gli ha fatto eco Sergio Pininfanna presidente della Confindustna «In un ambien te profondamente segnato da fenomeni mafiosi la ncostru zione di una ordinata convi venza civile costituirebbe un incentivo importante almeno quanto altn tipi di incentivi delle attività produttive prò mosse sia da imprenditori me ndionali sia da industriali di altre regioni» A questo stesso argomento Gava ha dedicato solo le battute finali dei suo movimentato discorso ac cennando alla polemica sui poteri dell alto comissano e annunciando «nei prossimi giorni» la prevista vista di Sica a Napoli
Gli altri ministri non hanno risparmiato critiche pesnati al le autonomie locali Cirino Pomicino responabile della Funzione pubblica ha nnfac ciato al Comune la presenza di diseconomie esterne che e compito del Comune supe rare» Un riferimento questo
alla necessita di risanare il tes suto urbano pena la «produ zione di delinquenza» E Ga span lamentandosi di aver aspettato invano proposte dall ente locale in vista della Conferenza ha approfittato per puntualizzare che l Om (Operazione integrata Napoli un complesso di opere - ac quedotti interventi igienico sanitari viabilità extraurbana opere portuali e aeroportuali ecc ) finanziata fra 1 85 e I 87 con 8 754 miliardi in parte della Cee ha incontrato «mar di delle ammimstrazoni locali a costituire i relativi uffici e «resistenze ai vincoli di coor dinamento» con «tempi lecni ci troppo lunghi nell utilizzo dei contributi» che nsch ano di lar decadere i finanziamen ti europei
Diverso il tenore dell inter vento di Carlo Fracanzani mi nislro delle Partecipazioni sta tali Ha elencato principi e in tenzioni dell impresa pubblica per il Sud che spaziano dalla valorizzazione delle risorse naturai e artistiche agli invc stimenti industriali ad alto tas so di innovazione Su un pun lo cruuale dell Italsider ha pero in sostanza ripetuto cose già note in tart colare ha prò spettato che al ridimensiona mento degli impianti d Ba gnoli faccia riscontro una
cindustnalizzazione conte ^tuale centrata intorno ad otto progetti nei quali (inora n"l mento non e e traccia
Interverrà ANTONIO RUBERTI, ministro per la Ricerca scientifica
Hanno assicurato il loro intervento
Giuseppe Avolio Marcello Buiatti Yves Galante Giovanni Giudice, Franco Graziani John Guardiola, Franco Ugo Rollo,
Glauco Tocchint Valentino Renato Ugo
Hanno contribuito alla redazione del rapporto Silvia Barbieri Luigi Benevelli Anna Bernasconi Marcello Buiatti,
Adriana Ceci Salvatore Chercht Lino Osvaldo Felissan, Bianca Celli, Germano Mam Anna Pedrazzi,
Marcello Stefanini Renato Strada, Chicco Testa
ROMA, 25 SETTEMBRE 1988, ORE 11 SALA DEL CENACOLO PALAZZO VALDINA
PIAZZA DI CAMPO MARZIO, 42
l'Unita
Mercoledì 21 settembre 1988 3
POLITICA INTERNA
Occhetto sulla proposta pei Differenze nella maggioranza
«Un'altra fase istruttoria II de D'Onofrio: «Si può per garantire assieme trattare sulle eccezioni» nuovi diritti del Parlamento» Oggi la5 giunta del Senato
Voto segreto, partita aperta «Si eviti il muro contro muro» Renalo Zangheri
La questione voto segreto «non deve diventare occasione per Ingaggiare un muro contro muro tra le forze di sinistra», dice Occhetto sottolineando come sia «falsa» l'immagine di una contrapposizione tra abolizionisti e no: «Tutti ci siamo detti d'accordo sulla sua regolamentazione». E allora: nessun dramma, ulteriore «lase istruttoria» e, in parallelo alle nuove regole, «nuovi diritti parlamentari».
GIORGIO FRASCA POLARA
• ? • ROMA. L'Iniziativa del segretario del Pel (l'occasione gli e data dalle domande del giornalisti al termine dell'Incontro «Ila Cgll) segna una giornata che ha latto registrare diversi segnali nuovi nel confronto sul voto segreto. In vista della riunione di oggi della giunta per il regolamento del Senato, chiamata ad esaminare le proposte alternative e non ultimative formulale dal relatore de Nicolò Lipari, sono emersi accenti di una certa disponibilità della De e del Pri al confronto. Ciò che ha destato qualche preoc-cupolone tanto nel socialisti quanto nel socialdemocratici, che appaiono come le componenti più rigide della maggiorami, ma insieme più iso-tale (e di questo isolamento si
Gioia Tauro Respinto dal Tar il ricorso de IM DEOQIO CALABRIA, ti 9 e 10 ottobre a Gioia Tauro si vo-
' ieri ma alle elezioni per II rinnovo del consiglio Comunale non saranno presenti te liste della De e del Psdl II Tar di Reggio Calabria ha Intatti respinto il ricorso presentato da questi due partiti contro la decisione della commissione elettorale mandamentale di escluderli dalla competutone per irregolarità nella presentanone delle loro liste. Secondo il Tar, inlatti, «gli atti riguardanti la presentazione delle liste sono impugnabili soltanto nel momento della lettura del verbale della proclamazione degli eletti, nel momento cioè terminale della procedura elettorale». De e Psdl, insomma, dovranno attendere prima Il voto e poi, se lo vorranno, ripresentare II ricorso. La commissione elettorale man-
, dementale di Palmi non aveva accettato le liste presentate dal due partiti perchè le firme dei presentatori non erano Itale autenticate,
coglie qualche preoccupata ammissione).
L'iniziativa di Occhetto, intanto. Il segretario del Pei sgombra subito il campo dagli equivoci e dagli strumentali-sml («tutti d'accordo da tempo che II problema era la regolamentazione») e va al punto-chiave: «Se si esce dalle crociate il problema è semplice. quali materie comprendere in una nuova regolamentazione e quali no. Si voterà, su alcune questioni andremo in minoranza, su altre no e si arriverà quindi ad un certo equilibro» nella regolamentazione del voto segreto. Perché dunque presentare un'Immagine falsa alla gente, come se ci losse chi non vuol toccare niente?». Poi la proposta nuova: che su questo ci sia «una
Trapani
Azzerate le giunte «anomale»? m ROMA. Un vertice del pentapartito ha deciso l'azzeramento di tutte le «giunte anomale, della provincia di Trapani e l'estensione delle maggioranze a cinque? La notizia non ha ricevuto conferme. I segretari provinciali del cinque partili si sono riuniti lunedi sera ma dall'Incontro non è scaturito alcun documento. La De ha fatta sapere che nel vertice si è deciso solo l'allargamento di alcune giunte Dc-Tci al Ps|, di completare In altre la formula del pentapartito e che non c'è alcuna volontà di rottura con II Pei. Il segretario regionale del Psl, Nino Buttila, dice intatti di non essere a conoscenza di una linea di azzeramento delle giunte anomale. E quello provinciale del Pel, Antonino Marino, sostiene che «dalle dichiarazioni del segretario della De Nino Uudicina capiamo che si vuote favorire l'Ingresso del Psi nelle giunte dove è presente II Pel'. Nella trattativa entrerebbero la provincia di TrapamCquadripartito senza PrO, li Comune di Agrigento e alcuni centri importanti come Castelvetrano, valderice, Pa-ceco e Salenti.
ulteriore lase istruttoria, di accordo e di incontro tra tutte le forze parlamenlan*. La base: •Nessuna delimitazione tra maggioranza e opposizione» su una materia così delicata e coinvolgente londamentali diritti, e «contestualità coi nuovi diritti parlamentari».
Cosi delinlta la posizione dei comunisti. Occhetto aggiunge che «anche se Craxi non Tosse d'accordo con questa nostra posizione, ciò non deve diventare il punto centrale di uno scontro nel Paese»: «Ciascuno farà la propria battaglia, si voterà - ed io spero che si possa arrivare anche ad accordi più ampi - e anche se non si arriverà ad un accordo totale, ci sono altri temi che Interessano il paese e le forze di rinnovamento su cui è possibile subito cominciare un'azione comune».
In parallelo, e successivamente con una scansione piuttosto significativa, dalla De vengono una serie di prese di posizione che sembrano assecondare l'indirizzo delle proposte aperte elaborate dal senatore Lipari. La prima novità viene da piazza del Gesù per la firma del responsabile dell'ufficio istituzioni Francesco D'Onofrio: la sua sortita -si fa sapere - non incontra le
nserve di palazzo Chigi, dove non si esclude che la maggioranza possa trovare un accordo diverso nspetto a quello prospettato alla Camera, che consenta un incontro con l'opposizione. E sull'impostazione di D'Onofrio ci sarebbe l'assenso del ministro per le Riforme istituzionali Maccabeo e della segreteria repubblicana. Ma cosa ha proposto D'Onofrio? il succo è che la soluzione prospettata dalla maggioranza alla Camera sul voto segreto non sarebbe un «prendere o lasciare». Anzi, «all'interno della sua forte coerenza le questioni poste dalle opposizioni possono e debbono trovare orecchie attente nei gruppi della maggioranza». Il Pei dovrebbe compiere «il gesto coraggioso» di •accettare il principio del voto palese»: ma t.«senza stravolgere l'accordo di governo») si può «ampliare» il novero delle •eccezioni»: non solo di carattere costituzionale. Ma non è questa, a quanto pare, l'opinione socialista: «Non sono possibili mediazioni a questo punto», dice il vicecapogruppo al Senato Silvano Signon.
Interviene sul Popolo Paolo Cabras: «Confrontarsi con l'opposizione per invitarla a concorrere alla revisione» del
voto segreto «non è un atto di debolezza ma una conferma della bontà della politica prescelta». Il Pei non parli di «dichiarazioni di guerra», ma il Psi «non enlatizzi lo scontro come una svolta epocale.,.». Si rifa vivo li senatore Luigi Granelli: «Bisogna avviare subito un negoziato ad ampio raggio nell'Intento di introdurre intanto il voto palese sulla Finanziaria e sulle leggi di rilevanza economica coi* le più larghe convergenze possibili». E suggerisce a De Mita di delegare ad un vicesegretario delta De «una iniziativa autorevole. anche a livello dei partiti per non lasciare soli I gruppi parlamentari in una battaglia di grande rilievo da legare anche a precise scadenze sull'insieme delle ritorme istituzionali». E lo stesso Cabras, sul giornale de. scrive che «la strada delle riforme istituzionali è irreversibile» e che «il capitolo dei regolamenti parlamentari è una parte che si tiene insieme al tutto»,
Reagisce a questi accenti il capogruppo del Psdi a Montecitorio, Filippo Caria: «Si sentono circolare proposte per Itamplìamento delie ipolesi in cui va mantenuto il voto segreto. Che facciamo?, anche in questa materia ci mettiamo
Oggi l'aula di Montecitorio decide
Se si riforma l'Inquirente Darida e Nicolazzi dai giudici L'assemblea di Montecitorio vota oggi in seconda lettura, e con un occhio alla vicenda Nicolazzi-Dari-da, la legge di riforma, costituzionale sui procedi; menti d'accusa (l'ex Influirete). Per, l'immediata entrata in vigore nella nuova norrn^ è necessaria la maggioranza di due tersi dei deputati (cioè 421 voti) e la successiva definitiva approvazione del Senato con le medesime modalità, lì Pei voterà a favore.
GUIDO DILL'AQUILA
Mi ROMA. Sembra ormai prossima l'approvazione deli* nltlva della rilorma della commissione Inquirente, seppure al termine di un cammino travagliato. Si tratta di un obbligo contratto dal Parlamento in conseguenza del voto refe» rendano del novembre '87. In quell'occasione, a stragrande maggioranza, gli elettori si espressero appunto per l'abolizione della vecchia commissione Inquirente, e dunque, implicitamente, per una nuova regolamentazione.
Il testo, che ha già ottenuto un primo consenso sia della Camera sia del Senato, abolisce la cosiddetta giustizia po
litica: non sarà più il Parla* mento, trasformato in collegio istruttorio, a mettere i ministri in stato d'accusa e a mandarli dinanzi olla Corte costituzionale per il giudizio definitivo e inappellabile (il che ha consentito finora il regolare insabbiamento di tutti l processi ad eccezione di quel* lo dell'ex ministro socialdemocratico, Mario Tanassi). Sarà invece la magistratura ordinaria a procedere e la Ca mera d'appartenenza del ministro inquisito sarà solo chiamata a concedere l'autorizzazione a procedere.
Il testo sui quale sono confluiti i consensi dei cinque par
titi della maggioranza e del partito comunista individua due condizioni per un eventuale diniego dell'autorizzazione. E cioè che il ministro abbia agito per la dilesa di in
teressi costituzionalmente rilevanti. oppure che abbia agito per un preminente interesse pubblico. Da qualche parte è stato notato che la seconda condizione, per la sua generi' cita, potrebbe favorire abusi e interpretazioni ambigue. E anche il Pei, nel corso delle votazioni parlamentari, su quei particolare punto, si è a suo
i tempo astenuto. Nei complesso tuttavia il giudizio resta positivo. Non solo perché si introduce il pnneipìo che sia la giustizia ordinaria a fare il suo corso, ma anche perché le indagini in tal modo dovrebbero risultare più tempestive e garantite dal principio della territorialità in cui è statò commesso il reato.
Come abbiamo detto il voto di stasera avrà una diretta ripercussione sui procedimenti a carico degli ex ministri Danda (de) e Nicolazzi
a rìdiscutere gli accordi programmatici7 E lo facciamo proprio all'indomani di un chiaro e compatto pronunciamento in aula del pentapartito sulla data, almeno, del dibattito?». I socialisti affidano il compilo di un più cauto messaggio al presidente .della commissione Affari costituzionali della Camera, Silvano Labriola: «Molto dello sviluppo ulteriore della politica italiana dipende dal modo con il quale la questione si risolverà nei prossimi giorni». Proprio Labriola è stato ieri coprala-golfista di un balletto, nella giunta per il regolamento quando s'è trattato - dopo il nnvio della settimana scorsa della Camera - dì decidere chi sarà il relatore per l'aula della proposta (di ispirazione socialista) per l'adozione del voto palese come regola- Il presidente della Camera Nilde lotti ha insistito perché fosse lui, Labriola: e Labriola ha insistito non solo nel rifiutare ma nel cercare di rifilare l'incarico ad un de (Ciafii), nell'intento di coinvolgere direttamente l'alleato nella gestione del confronto in aula. Altrettanto ha fatto il capogrup-
Cì de Martinazzoti verso u Psi. no scaricabarile. Finché si
sarebbe stabilito che tocchi a
Francesco D'Onofrio
Ciaffi E intanto i' vicepresidente
de della Camera Gerardo Bianco chiede che a Montecitorio si segua l'esempio del Senato dove - con la proposta Lipari - «si sta cercando il modo di arrivare ad una soluzione equa ed equilibrata». Alla riunione odierna delta giunta dì palazzo Madama, i comunisti vanno - lo sottolinea Ciglia Tedesco - con una reale apertura alla discussione, che può essere costruttiva. Apprezzamento per le ipotesi Lipari anche dal presidente dei deputati comunisti. Renato Zangheri: «Come quelle nostre, costituiscono una base di discussione e di confronto che giudichiamo positiva». Insomma, «con uno sforzo di buona volontà da parte di tutti, si può giungere ad un accordo». «Chi ha senso di responsabilità a questo punto è chiamato ad aprire un tavolo di trattativa, altrimenti - dice Zangheri - sarà chiaro a tutti il significato di contrapposizione e di rottura che si vuol dare a questo approccio alle riforme istituzionali. Non c'è dubbio che dopo una rottura sul voto segreto, si potrebbe parlare con motta difficoltà di proseguire su una via che già si è rivelata piena di ostacoli disseminati artificialmente».
(psdi) relativi allo scandalo delle cosiddette «carcen d'oro».
Oggi come oggi, sulla base della normativa in vigore (definita «legge ponte» perché copre il periodo di interregno tra l'abolizione della vecchia legge e il varo della riforma), la ha Camera fissato per il 24 ottobre la seduta per la «messa in stato d'accusa davanti ali la Corte costituzionale» di Danda e Nicolazzi. Se, come tutto lascia prevedere, nel frattempo sarà entrato in vigore il nuovo testo, la seduta sarà quasi certamente revocata con i poteri del presidente per essere nconvocata quando i magistrati ordinari avranno completato la loro istruttoria e trasmesso i relativi atti a) Parlamento con la richiesta di autorizzazione a procedere.
In linea teonca c'è anche la possibilità che questo non succeda. Ad esempio, se oggi mancasse (come è spesso successo in passato) un numero consistente di deputati della maggioranza e non si
Franco Nicolazzi
raggiungessero i necessari 421 «sì», e la legge venisse approvata a maggioranza semplice, la riforma a norma di Costituzione resterebbe congelata per tre mesi durante i quali potrebbe essere impugnata attraverso un referendum popolare. In sostanza, i due ex ministri verrebbero processati col vecchio sistema della giustizia politica togliendo al giudice ordinano la possibilità di indagare e di decidere Come si vede, un voto quello di oggi che anche per queste ragioni assume una valenza politica non mdifferen-
L'idillio tra U Psi e CI
Acquaviva, Pillitteri e Formigoni contro «la teologia di De Mita»
ENNIO ELENA
t v MILANO «Mi senio molto orfano di Loris Fortuna., Il no-me delio scomparso parta-menlare socialista, uno dei «padn. delia legge sul divor-zio, piomba a sorpresa sul pubblico che gremisce ia sala dove si svolge il dibattito organizzato per spiegare che cosa è veramente «caduto a Rimini, sul finire di agosto, tra Comunione e liberazione e 11 Psi, Lo pronuncia un militante socialista, Luciano Belli Paci, per nulla convinto del coretto che fino a quel momento ha cantalo le lodi dello «storico incontro. Cl-Psi durante il diballilo che ha come interpreti principali Formigoni, il sindaco Pillitteri, il senatore socialista Gerosa e Giancarlo Galli Gennaro Acquaviva (capo della segreteria politica di Craxi), che all'ultimo momento ha dovuto disertare l'incontro, ha invialo un intervento scritto.
Acquaviva ripete che i socialisti a Rimini sono andai! «non certo a cercare voti, ma a confrontarsi con un movimento di giovani che operano nella società e che quindi la conoscono*. Non capisce, quindi, «che cosa mai sia successo per aver determinato una cosi fragorosa esplosione di opposizione». «Se De Mita si e improvvisalo professore di teologia - scrive Acquaviva - e tanta scienza e tanto potere sono slati buttali in campo, vuol dire che è slato toccato un tasto importante, direi fondamentale della tastiera politico-partitica Italiana: ma a me, sinceramente, quale sia que
sto tasto mi sfugge*. E dunque non si spiega ìe polemiche che «Ineelìng di Rimini hanno (alto seguito, durante le quali «i gesuiti hanno iguana-Io sulle pagine di "Repubblica" per parlar male di CI e del Psi., grazie a Scalfari «che sponsorizza Oc Mita e del quale De Mila si serve per tutte le sue beghe di partila e <H governo..
Questo dice Acquaviva. E qualcosa di mollo slmile ripete. impavido come al solilo, Formigoni. A Rimini, non e'é stato «né un Din, né un accordo elettorale, né un rendez-vous da spiaggia, ma un dialogo culturale sul tema del meeting: Il senso religioso e tutto quello che ne deriva». Se questo la gente non lo ha capilo i per la perfidia dei man media, del notiziari radiotelevisivi che, con freddo calcolo. hanno ignorato ogni appuntamento culturale del meeting per puntare tuttoMn modo parossistico. sul .dialogo tra CI è il Psi..
Non meno impavido é Pillitteri, che si compiace di essere stato parte «del cuneo piantato nel grande conformismo culturale dell'ideolo|ia mani-comunista», si spinge avanti affermando 41 .essere d'accordo ron la soluzione data all'ora di religione obbligatoria., ma d'acconto anche •con l'analisi di Formigoni.. •Avendo in comune la rdigio-sità, il Psi e CI non possono che capir*)., dice, Su che cosa, oltre che sul potere, Formigoni e Pillitteri non lo hanno spiegato,
Nomina dei commissari Cee
La Malfa scrive a De Mita: non è affare di De e Psi, serve un «vasto consenso» •r i ROMA. I commissari italiani alla Cee non devono essere designali «da questo o quel partito., bisogna invece scegliere .figure su cui converga un consenso vasto e significativo.. Il segretario del Pri La Malfa ha scritto una lettera a De Mila in cui affronta il .nodo, della nomina dei due rappresentanti nella commissione esecutiva della Cee. I commissari che stanno per •scadere, sono il de Natali e il socialista Ripa di Meana, ma già sono cominciate le prime pressioni per arrivare alla riconferma (soprattutto da parie del Psi).
La Malfa ora invila il governo a sforzarsi per .individuare personalità prestigiose e autorevoli conosciute e apprezzate tanto nel nostro Paese che sulla scena internazionale.. Il contenuto dei messaggio invialo a De Mita è stalo reso noto dallo slesso La Malfa in una lettera indirizzata ai leader del Pr Marco Pannella, indicato da alcuni esponenti radicali come possibile com
missario. La Malia ricorda la dichiarazione del capogruppo del Pri Del Pennino favorevole alla candidatura Pannella, ma sposta subito l'attenzione sulle prossime elezioni europee: va esaminata conceta-mente l'ipotesi, dice il **n> tarlo repubblicano, di preèent tare uno schieramento di partili e organismi federalistici, dal Movimento federalista al repubblicani, ai liberali e ai radicali. D'accordo con la candidatura Pannella si dichiara il capogruppo del Psdl «Ila Camera, Filippo Carla.
In margine c'è da registrare un'altra puntata della polemica ira Psi e Pri sulla proposta di La Malia di candidare alla presidenza della Repubblica per » '92 Visentini o Spadolini, I socialisti avevano parlalo di «lottizzazione». E -oggi ti Voce repubblicana risponde sostenendo che il rilievo viene da chi «si è adoperalo per lottizzare tutto il lottizzatine. e che la .volgarità» del Psi non può che .determinare «Detti politici, all'interno della coalizione a cinque.
Il direttore generale ascoltato alla Camera
Agnes suona l'allarme per la Rai Il Pei: «Colpa dei patti tra De e Psi» Biagio Agnes lancia un allarme serio sulle capacità di tenuta della Rai. Esclude che la cosiddetta «pax televisiva» con Berlusconi possa significare acceO (azione di una politica di cartello, basata sul duopolio; ma poi si contraddice, allorché valuta positivamente l'ipotesi governativa di dividere a metà, tra Rai e tv private, le risorse del sistema. Veltroni (Pei): limitare l'invadenza degli spot.
ANTONIO ZOLLO
M ROMA II ledo pubblicitario annuo della Rai viene (issato, per legge, dalla commistione parlamentare di vigilanza. Le contese tra De e Psi hanno paralizzato la commls-«ione , che da circa due anni non .dà più indicazioni alla Rai. E evidente che gli inser-lionisti non aspettano (come potrebbero?) i comodi di De e Psi; il rischio, per la Rai, è di essere espulsa dal mercato pubblicitario. Ieri pomeriggio, Il direttore generale della Rai, parlando davanti alla commissione Cultura della Camera, ha spiegato a quali conseguenze potrebbe giungersi, un ridimensionamento gravi» e irreversibile del servizio pubblico, una menomazione, della
democrazia. Tuttavia, ogni qual volta i dirigenti Rai lanciano questi Sos, ci si chiede perchè mai l'azienda di viale Mazzini non difenda con mag-
glor vigore e continuità i suoi uom diritti. Lo hanno chiesto
ieri ad Agnes i deputati Veltroni (Pei) e Bassanini (Sinistra indipendente) E' evidente che il gruppo dirigente della Rai preterisce affidare la propria sorte a logiche di linee interne, cóme Te ha definite Bassanlm, di rapporti corsia con i partiti della maggioranza ai quali II management fa riferimento la pratica della sovranità limitata alla quale -ha detto Veltroni - la Rai sembra Incapace di sottrarsi anche quando deve tutelare se
stessa. I guasti, ma anche le con
traddizioni, generati da questo rapporto innaturale tra Rai e partiti di governo sono emersi dall'audizione di ieri Agnes ha iniziato il suo ragionamento da due fatti recenti-1) la ratifica, con un anno di ritardo, della nuova convenzione Stato-Rai. che ha appena mitigalo lo stato di precarietà nel quale agisce la Rai; 2) la sentenza delluglio scorso, con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato il duopolio negatore del pluralismo e ha ribadito che la tv pubblica •deve essere dotata del corredo di frequenze e di risorse necessario all'adempimento dei propri compiti» In questo quadro Agnes ha posto il problema della legge di regolamentazione che non deve ripristinare situazioni di privilegio per la Rai, ma che deve, anzi, liberare la Rai dall'attuale situazione di pesante penalizzazione. che deve fissare regole eque per chi già opera nei settore tv e iter chiunque vi sì volesse affacciare Agnes ha fornito alcune cifre a sostegno del pencolo che incombe sul servizio pubblico (benché esso abbia magnificamente vinto negli ultimi mesi il duel
lo con Berlusconi e sì stiano apprestando interventi di razionalizzazione e riduzione degli sprechi: plano editoria-le, ristrutturazione e via dicendo) proprio nella fase di massima espansione del mercato pubblicitarie, la quota Rai è scesa dal 17/18% del 1985 al 14,5% del 1987; negli ultimi 8 anni i due aumenti di canone hanno appena coperto la spirale inflazionistica, mentre la dinamica dei costi aumentava vertiginosamente. Di questo passo, entro breve tempo i ricavi pubblicitàri del gruppo Berlusconi supererebbero quel che la Rai incassa sommando pubblicità e canone Ciò si deve al fatto che entità del canone e della pubblicità sono decisi non dalla Rai, ma da governo e Parlamento; che le decisioni di questi ultimi sono talvolta penalizzanti, sempre tardive; mentre Berlusconi si muove libero da ogni regola e misura.
Ma se le cose stanno così che prospettive di cambiamento possono esserci finché sì rimane prigionieri proprio di quella logica che fa viaggiare la Rai costantemente sul filo del rasoio? L'ipotesi, peraltro tecnicamente non applicabile, della spartizione pantana
delle morse inchioderebbe la Rai a una logica di duopolio, lascerebbe a governo e Parlamento le leve della decisione. Veltroni, Bassanini e altn hanno per questo sollecitato la Rai ad abbandonare la logica della mera, ancorché fondata, recriminazione; che lascia le cose come stanno e torna buona per non affrontare il problema di un radicale nn-novamento dell'azienda di viale Mazzini. Se Berlusconi compra la Slanda, con il risultato di alterare ultenormente il mercato pubblicitario, se il problema è liberarsi dalla morsa dei partiti di governo e garantirsi pari condizioni dì partenza in un sistema misto ispirato a una sana ed effettiva concorrenza, ebbene bisogna che la Rai si misun con obiettivi diversi, che non il miraggio di una spartizione per legge delle nsorse. Veltroni e Bassanini ne hanno ribaditi alcuni arginare l'invadenza degli spot; rendere la gestione aziendale più efficiente e produttiva, mentare, con i fatti, la fiducia e la credibilità del pubblico. Attesa per oggi l'audizione di Mlsasi; altre ne iniziano al Senato in vista della legge da costruire sulte macerie dell'opzione zero.
Pei e Psi insieme contro lo scandalo alla Usi
Alt al centralino mìUardarìo A Parma pentapartito spaccato Bloccati i lavori per il centralino da 6 miliardi dell'Usi 4 di Parma, messo in minoranza il presidente De a Parma il pentapartito comincia a traballare. Una inedita convergenza Pcì-Psi ha di latto deciso la sospensione dei lavori affidati con trattativa privata alla Sip. Dietro al fatto amministrativo, c'è la sconfitta della De e del modo con cui a Parma ha occupato in questi anni i posti di potere.
DALLA NOSTRA REDAZIONE
PAOLO BARONI M PARMA L'assemblea di lunedì sera è durala oltre ogni misura «Difficile - si mormorava nei corridoi del palazzo municipale - liquidare così, In quattro e quattrotto un'alleanza che durava dal 1984. Quello dell'Usi è infatti il primo pentapartito che si è insediato in città. L'alleanza non è rotta. Anzi, tutti gli alleati di governo hanno tenuto a precisare a più riprese che l'atto messo in discussione aveva solo valenza tecnica. Ma tanta insistenza porta subito a pensare che la delibera votata da Pei e Psi. astenuti De e partiti laici, un significato politico ce l'ha eccome. «E una novità politica, di grande rilievo - afferma il capogruppo Pei all'as
semblea dei Comuni Vincenzo Trezza - non solo perché ha msolato la De, ma perche ha dimostrato che l'alleanza di pentapartito non sembra più insostituibile.. La revoca della delibera, su un lavoro aspramente criticato oggetto dì verifiche da parte della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica, è anche la rivelazione dello sfascio della sanila a Parma Ed è soprattutto un chiara atto di-sfiducia nei confronti del presidente dell'Usi Giovati dal quale ci si aspetta da un momento all'altro l'annuncio delle dimissioni Altrimenti non può fare sul suo capo pende già una mozione di sfiducia presentata dal Pei che sarà discussa ve
nerdì prossimo La De per ò, intanto fa quadrato attorno a lui indecisa sul da farsi. «No, non siamo ancora in presenza di fatti nuovi - sostiene il secretano provinciale dello scu-docrociato Romiti - la votazione ha solo espresso la libera posizione dell'assemblea.. A suo giudizio sarebbe stato preferibile sospendere la delibera per dare a lutti la possibilità di compiere un'attenta verifica. «E slata - dice - una decisione affrettata* Riflessi politici? «Bisogna chiarirsi -sostiene Romiti - se sono gli uomini a non andare bene o se è la formula di governo che va cambiata.
I socialisti ieri non hanno rilasciato dichiarazioni: aspettano. Nei giorni scorsi però il senatore Fabio Fabbri, parlando al Festival dell'.Avanti!» di Parma aveva attaccato duramente la De, anche per il caso del centralino dell'Osi. «La De - aveva affermato - non può pretendere la solidarietà del Psi in ordine ad atti contrari ai principi della buona amministrazione». Allargando poi il discorso alle giunte anomale aveva latto intendere che anche a Parma si sarebbero fatte sentire quelle ritorsioni minacciate nel giorni scorsi dalla
Direzione nazionale del suo partito.
Il pentapartito dunque sembra proprio giunto alla resi dei conti? Si vedrà nei prassi-mi giorni se si trarrai» da questa vicenda le dovute conseguenze polìtiche. Ma cosa ha innescato tutta la vicenda, ira-sformatasi poi in una vera e propria lotta al coltello all'In-!?^.n,?.<,Sl,<;0,nì,»l0 * gestione dell'Usi' Lappano per I lavori di sostituzione del centralino dell'ospedale di Parma (uno dei più grandi della regione) e di tuKtti gli uffici d e l l ' a m i decisione fatta ratificare dai comitato di gestione e quindi dall'assemblea dei Comuni commettendo una sorta dì dolo intenzionale dal momento che il presidente De ha tenuto nascoste patte delle informazioni relativo ali aliare. Il costo del lavoro, 6 miliardi e S70 milioni Iva compresa, è stato giudicato troppo elevato (una analoga offerta dairORVettl, ben più conveniente, non e stata nemmeno presa in esame), scorrette le norme dì aggiudicazione dei lavori (trattativa privata anziché concorso-appalto irregolari le modalità del contratto la cui durata è di 6 anni anziché 13 previsti per
• i n » ! l'Unità Mercoledì 21 settembre 1988
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IN [TALIA
Emergenza ambiente
Ieri un lungo colloquio al Quirinale tra Ruffòlo e Cossiga Continua anche oggi il vertice con le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna: per Guerzoni è stato fatto «un passo avanti» Il ministro dell'Ambiente: «Così intrappoleremo i colpevoli»
«Il fisco a caccia di chi avvelena» Ij ministro dell'Ambiente ha reso pubblico, ieri, un primo elenco delle ditte che hanno inviato i veleni in Nigeria, e degli intermediari che hanno permesso la buona riuscita dell'operazione Ruffolo annuncia che chiederà agli inquinatori e ai commercianti dei veleni di risarcire alto Stato il prezzo dell'emergenza-navi Nel pomeriggio, al Quirinale, Ctìssìga e Ruffolo hanno avuto un colloquio
NADIA TARANTINI •M pOMA La storia infinita (iella «Kann B » e delle altre navi ih attesa di approdare in Malia torna a palazzo Chigi in un Incontro tecnico che si protrae [Ino a tardissima sera Ruffolo e Cossiga sono a col Itìquto dal pomeriggio - sotto lineano lonti informali,- non è stato un chiarimento ma l'approfondimento comune di un tema caro ad entrambi E intanto le agenzie di stampa battono il comunicato di Giorgio Ruffolo con il quale il mi nìstro dell'Ambiente sembra rassicurare il presidente della Repubblica e anche le più che malizioso indiscrezioni della rivista di Comunione e libera «Ione, che ieri ha insinuato i 100 miliardi necessari alio smaltimento dei rifiuti tossici saranno sottraiti al fondo del la «cooperazione allo svilup lìb», insomma il Terzo mondo viene beffato due volte Ruffo* lo risponde pagheranno gli Inquinatori, e )o Stato sarà in (coralmente risarcito E sì co stìmlrà parte civile anche per le eventuali conseguenze pe nall II ministro dell Ambiente ha latto sapere di aver attivato, a questo scopo, non solo II nucleo operativo dei carabi* nleri che continua I indagine, ma anche la Guardia tiì finan* za, che collaborerà * cpn in daglnl anche doganali e fiscali
- affinchè il risarcimento e il recupero siano assicurati Infi ne i carabinieri stanno svolgendo per conto del ministe ro anche indagini specifiche sul danno ambientale utili an che ai fini di polizia giudizia ria
Le indagini - conclude il comunicato - «proseguono per giungere ad una completa identificazione di tutte le imprese che hanno compiuto le operazioni dì esportazione dei rifiuti verso la Nigeria, nonché delle operazioni di esportazione verso il Ubano (da questo paese, infatti prò vengono altre navi cariche di rifiuti industriali)*
L elenco di imprese e intermediari benché parziale, occupa un terzo del comunicato di una pagìnetta e e anche -guarda caso - I Acna di Cen gio moltissime imprese di coloranti e depurazione, più di una vecchia conoscenza degli ambientalisti (come la Jolly Wax, implicata anche nell affare Zanoobia) L'elenco riguarda le navi già arrivate ad un passo dai nostri porti, provenienti da Koko, la «Kann B » e la «Deepsea Carrier* Un'altra nave è attesa per la metà di ottobre sempre dalla Nigeria conterra le «terre inquinate» della discarica e porterà co
me minimo un canco di I 500 tonnellate di rifiuti Potranno essere di più perchè alla bonifica sovrain tenderà i) gover no nigeriano che potrà pre tendere uno scavo più ampio
Dal Ubano invece le navi arriveranno tra novembre e dicembre la Moni Eco ha ini ziato le operazioni da due set limane appena e già si preve dono circa 700 tonnellate di terre inquinate Alla pulizia delle1 discariche andranno aggiunte, quando sarà le Doniti che di navi e depositi di stoc caggio (non ancora individua ti), il che fa ben comprendere I insistenza degli amministratori locali perché il piano di analisi stoccaggio e smalti mento dei rifiuti sia dettagliato e perché il governo assuma impegni finanziari precisi La stona infinita insomma, deve trovare un primo punto di approdo
Ieri sera i due commissari ad acta i presidenti delle Re gioni Emilia Romagna e To scana si soro incontrati a pa lazzo Chigi con gli < emissari» di lutti i minisin interessati Protezione civile (il professor Merli) Ambiente (il capo di gabinetto Manin Carabba) e Tesoro Sanità e Manna mer cantile hanno mandato i loro esperti È stata una riunione che ha accolto in parte le richieste di Luciano Guerzoni e Gianfranco Bartolmi AI pri mo presidente della giunta regionale emiliano romagno la il governo ha assicurato condizioni di sicurezza per la preclassificazione a Livorno dei rifiuti «per rendere sicuro il trasporto e lo stoccaggio», come Guerzoni aveva chiesto, le risorse finanziarie (100 miliardi in parte sul bilancio 88, in parte sutt 89) I assegnazione ali Emilia Romagna del pia
no di smaltimento Guerzoni aveva chiesto anche interventi per superare la fase dell emergenza direttive del governo sulle modifiche produttive ne cessane in agricoltura e nel I industria con un potere di coordinamento più ampio n conosciuto dal governo al mi nistro dell Ambiente «E un vuoto molto seno», commenta Guerzoni che tuttavia affer* ma «E stato un passo avanti» II presidente della giunta regionale toscana, da parte sua, ha chiesto a palazzo Chigi ta garanzia che gli accertamenti necessari avvengano, a Uvor-no nel più breve tempo possibile, e che siano garantiti i finanziamenti per tutte le operazioni allestimento di strutture idonee, stoccaggio, trasporto «Il nschio -ti* commentato Bartolini - è che chi ha guadagnato inquinando torni a guadagnare con il disinquinamento»
Ecco di chi sono le scorie GLI INTERMEDIARI
SI Ecomar srl (Novi Ligure) Ekogroung spa (Genova) P.E.I. fri (Marghera), Sbieco Italia ari (Agrate Bnanza) Jel-ly W u (Opera), Imexa sue (Livorno), (talco apa (Pisticci)
LE IMPRESE L'Alte Chemicals Italiani (Pontecchio Marconi, Bologna), la Rol apa (Milano), la Grace Italiana spa (Passirana di Rho), I l.C.F.I.spa (Milano), l'Elma»n(Moncalien Torino), la Max Meyer Duco spa (Milano), V ECOBOVU art (Pianfei, Cuneo), l'Astraplastk Oltana, Tonno), l'Ivi ipa (Milano), Sarp ari (S Giorgio su Legnano, Milano), l'Acni Chimica Organica spa (Cengio Savona), Cotorfflcio Attiva srl (Pozzolo Formigaro, Alessandria), la Boi (Castello di Serravalle, Bologna), l'Alto Adige Servili anc (Bolzano), la Depnracqne ari (Salzano, Venezia)
Tre marinai della nave «Karirt B.» appena sbarcati nel porto di Livorno
A terra i marinai della Karin B. JKLivomò è finita l'odissea deirequipaggio In un attivo del Pei si discute delle garanzie per lo scarieo dei container
DAL NOSTRO INVIATO
MIRELLA ACCONCIAMEBSA
p i LIVORNO Ma dove van no I marihal quando scendo DO a terra? Quelli della Karin fi giunti neì porto mediceo poco dopo le 5 del pomerig gip hanno cercato in tutti i modi di evitare giornalisti, fotografi e televisioni accorsi per scoprire, appunto che co sa fanno i marinai quando scendono a terra Ci sono rlu sciti creando anche un pò di suspense permessi accordati e poi negati battellieri che hanno inutilmente fatto la Spola tra la nave e la rada a tre miglia dalla costa e il porto Alla fine anche la privacy dei ragazzi della nave dei veleni e stata rispettata Livorno è una città dovepiace giocare forte Un politico aveva messo addi nltura in giro la notizia che al
I alba era sbarcato dalla Kann H I ottavo uomo dell equipaggio rimasto nascosto nella sii va durante la visita di lunedi dei giornalisti «È un infermiere e salito a Port Koko E del servizi segreti» Ma I uomo è subito scomparso inghiottito dalla citta «tentacolare-» per il semplice fatto che non era mai esistito Fantasie La real tà cammina m modo ben diverso e assai più corretto
Ieri sera a palazzo Chigi nuovo incontro tra il presidente de) Consiglio i ministri del-I Ambiente Protezione civile e Tesoro (finalmente questo governo pasticcione s è deci so a convocare un rappresen tante finanziario) il sindaco di Livorno i presidenti delle Regioni Emilia Romagna e della
Toscana \ comunisti Guerzoni e Bartohni, nominati commissari "ad acta» per risolvere l'emergenza navi dei rifiuti La citta attende Questo dei coin-volgimentodegli amministratori comunisti in una delicata questione quale quella della classificazione, scarico, stoccaggio e smaltimento dej rifiuti che tornano in Italia dal Terzo mondo è questione assai dibattuta
Lunedì sera nella casa del popolo del popoloso e popolato quartiere Shanghai c e stato un attivo del Pei (aperto anche a tutta la stampa e la sala era piena zeppa) per discutere la questione dell attracco delta nave La vita il lavoro lo sviluppo dei porto coinvolge qui quasi tutta la citta Ecco perchè tanta partecipazione, tanta passione nel discutere se come quando, con quali accorgimenti e soprattutto con quali garanzie si debba procedere all'operazione Kann B
Al tavolo della presidenza il segretario della Federazione del Pei il sindaco il presiden le della Regione In sala dirigenti della compagnia dei portuali assessori dirigenti
del partito «Non vogliamo che il nostro porto diventi il porto dei rifiuti Vogliamo tutte le garanzie che lo scarico dei container avvenga tenendo conto di tutti gli accorgimenti tecnici che verranno in dicati dalle autorità del porto» Si è poi entrati nei partico-lan La nave, è stato detto, può sostare nella diga curvilinea, là dove già vengono fatte attraccare le navi che hanno canchi pentolosi Non deve essere compromesso il resto del porto ctie va sempre più qualificandosi per i) trasporto di container di frutta fresca, di pesce congelato e di altre merci alimentan particolarmente delicate Ma sembrano sottintendere i livornesi, un porto è sempre un porto Serve cioè per caricare scan* care e spedire la merce a destinazione Questa e la sua funzione Stoccaggi navi, pre lievi devono essere fatti a destinazione Certo se ci sono container che perdono (e ce ne sono perche gli stessi giornalisti ne hanno visto qualcu no) vanno, come dice il de creto del governo, messi «in stato dì sicurezza» cioè "incartati» perche non inquinino
durante it trasporto sU camion o vagoni ferroviari
Scancare una nave è còsa che i portuali sanno fare con rapidità Per scaricare una na ve come la Kann B ci vogliono dalle 6 alte 72 ore, se il canco e normale. Ma qui si tratta di rifiuti e la cosa è parti-colarmente delicata e pericolosa Ma l'altro punto di discussione alla casa del popolo è stato il coinvolgimento di due presidenti di Regione, comunisti entrambi, che dovranno coordinare un'azione in cui sono coinvolte soprattutto amministrazioni comunali di sinistra
L azione di controllo «da parte della base* sarà, quindi^ particolarmente ngorosa Bar-tqhni, presidente della Regione Toscana, è consapevolei del fatto che se da una parte ha uno Stato cialtrone anche negli aiti ammmistativi più semplici, e con il quale è quindi difficile lavorare, potrebbe venirsi a trovare, dall altra, nella condizone di essere controparte degli ambientalisti e quindi dei cittadini E una prova difficile, una sfida ette gli amminlstraton comunisti accettano
Zanoobia, braccio di ferro in Piemonte aspettando il Tar
PALLA NOSTRA REDAZIONE
PIER QIORQIO BETTI TORINO Quale sarà la anche perchè operano con
destinazione dèi veleni stivati sulla Zanoobia7 La risposta non «'e ancora, la vicenda anzi s'ingarbuglia sempre più lenza che Regione Piemonte, e amministrazione provinciale di Tonno mostnno una qualche idea capace di dipanare ta matassa. 11440 (usti di de-calìte esausta e di altre sostanze tossiche dovevano finire per il trattammo alla «Ecoli-nea» di Leini, ma l'operazione è stata bloccata dalla rivolta della popolazione e da un'ordinanza del sindaco (voluta dati intero Consiglio comunale) che proibisce I arrivo dei bidoni
Contro l'ordinanza, l'avvocatura dello Stato ha presentato un ricorso sul quale dovrebbe pronunciarsi domani il Tar del Piemonte E il braccio di ferro è comunque destinato a inaspnrsi, perchè il sindaco di Leinì ha anticipato la decisione di chiedere la chiusura deir*Ecohnea» che ha i suoi impianti nel centro abitato
Nello stato di «impasse*, un'altra azienda, la «Servizi industriali* di Orbassano, si è fatta avanti per smaltire i nfiuti della nave ancorata a Genova 1 sindaci dei quattro Comuni della cintura nord-ovest (Orbassano, Beinasco, Gruglia-sco e Rivalla) non si sono detti contran, ponendo pero alcune precise condizioni la conoscenza della procedura di smaltimento, che dovrebbe avvenire sotto il controllo del» le Usi e della Provincia la determinazione del prodotto finale e la sua destinazione, la creazione di un comitato scientifico incaricato di assistere alle operazioni tecniche
•Regione e Provincia - hanno affermato i sindaci - devono controllare le aziende che operano nel settore dello smaltimento in particolare sul le loro reali capacita tecniche,
autonzzazioni provvisorie insufficienti garanzie»
Ma chi è in grado di fornire le garanzie richieste dagli am-ministraton deìJComum? Dai dibattiti che si sono tenuti ieri nei Consigli provinciale e regionale e emerso un solo fatto certo I approssimazione, e peggio ancora I incuna nei confronti di un problema che pure ha acquistato una dimensione e un'importanza eccezionale Il consigliere provinciale Pastore (Pei) ha raccontato che due anni orsono la Regione spedì alta Provincia un furgone con 1700 pratiche relative alle autorizzazioni di smaltimento «Non si è operato alcuna selezione, ì controlli sono stati solo cartacei, e non poteva essere diversamente visto che la Giunta non si è curata di costituire un organico del servizio ispettivo con tecnici laureati o ingegneri Tra pochi giorni, il 30 settembre te autorizzazioni scadranno e non si sa che pesci pigliare»
Lo smaltimento dei nfiuti viene costantemente proposto come una «emergenza», perche non esiste una politica del settore Alla Regione, un altro consigliere comunista, Adduci, ha criticato a fondo te insolvenze dell'amministra-zione II Pei ha sollecitato la costituzione di una struttura organica di censimento, trattamento e smaltimento dei rifiuti che coinvolga forze pubbliche e pnvate, e la definizione entro tre mesi di un piano regionale organico di ntoca lizzazione delle aziende insalubri o a rischio
Intanto, a Genova, dove la Zanoobia e ancorata il com missano straordinario ha bloccato lo sbarco a terra dei fusti campionati e ncondizio-nati, saranno stivati sul piano garage della nave
I problemi deiTAcna domani in Parlamento
L Acna di Cengio con il canco di problemi che si trascina dietro sarà nuovamente di scena domani in Parlamento Su richiesta del gruppo comunista infatti, il ministro del-I Ambiente Giorgio Ruffolo riferirà alla commissione territorio del Senato sugli ultimi sviluppi della v ..onda dopo la riapertura della fabbrica e su quanto intende fare il governo per trovare una soluzione equa
Direttore didattico proibisce preghiere
Con una circolare, il primo giorno di scuola II direttore didattico delle elementari di Asolo (Treviso) Agostino Santolin, ha proibito di cominciare le lezioni recitando preghiere
. «La decisione - ha spiegato ^ ^ * ™ ^ ^ ^ " " " " ^ ^ ^ il direttore - è motivala dalla necessità di assicurare agli scolari duecento giorni di lezioni in un anno Con tre minuti di preghiera ogni mattina perderebbero, alla (me, due giorni e mezzo dì lezione*. •Ogni preside o direttore didattico - ha detto II provveditore agli studi di Treviso Antonio Condoreltt commentando I episodio - ha la facoltà di gestire autonomamente la propria scuola»
Bongiomo cavaliere di Casa Savoia
Mike Bonslorno sarà Insignito di titolo di cavaliere dell Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro un ordine dinastico di Casa Savoia che risale al 1560 e di cui II capo di Casa Savoia è gran maestro Sara proprio il
™ principe Vittorio Emanuele a confenre I onorificenza a Bongiorno nel corso di una cerimonia che si svolgerà sabato a Ginevra Insieme al presentatore riceveranno I investitura altre persone scelte dal! ex casa reale E la prima volta che un personaggio detta spettacolo e detta televisione viene insignito con questa onorificenza
Una donna di 45 anni, al-coolizzata, dopo aver ucciso il manto di 62 anni colpendolo con una coltellata al cuore e finendolo poi a bastonate, ne ha vegliato il cadavere per sei giorni pri-
^ ^ ^ ma di essere scoperta dalla ""^m polizia II fatto è avvenuto a
Milano in uno stabile popolare di viale Ungheria 7 Villini* dell omicidio, Colombano Rescali, geometra, ucciso dalla consorte finlandese Rita Arneva Seppa che perù non ha ancora confessato, la notte di mercoledì scorso Nell'ape parlamento gli agenti hanno trovato la donna ubriaca davanti alla vittima
Uccide il marito e lo veglia sei giorni
Scarcerato uxoricida condannato all'ergastolo
La lunga odissea giudiziaria di un emigrato italiano, condannatoln Australia al-I ergastolo per uxoricidio e poi espulso e tornalo nel nostro paese ha avuto un primo positivo sbocco con
grazie alla nuova normativa 330 in materia di provvedi' menti sulla liberta percorrale È questo il primo Importante caso di applicazione a Roma deliq legge per colpevoli di reati di particolare nlievo che ha coinvolto il 4 lenne Mario p Angelo di Montelopiano (Chieti) per l'uccisione della moglie Rosalynd Pelder a causa di un movente passionale 11 giudice istruttore Paolo Colella, su conforme parere del pubb|ico ministero De Gaspens, lo ha rimesso in liberta sia per 1 inesistenza del pencolo di fuga, sia per la mancanza di inquinamento delle prove (essendo le copie del processo in Australia a disposizione della nostra autorità giudlzla-na) sia mime perchè non lo ha considerato socialmente pericoloso
Il socialista Felisetti unico candidato aICsm
Le Camere in seduta còri-giunta torneranno di «uovo a riunirsi, probabilmente " 24 ottobre, per eleggere un membro del Consiglio su-
ririore delta magistratura. da tempo che il Csm non
_ ^ ^ _ _ ^ _ _ _ ^ e nel plenum in quanto — " ^ ^ - ^ ^ ^ ^ ^ ^ — manca ancora un rappresentante eletto dal Parlamenta che sostituisca Mauro rem, nominato giudice costituzionale II braccio di ferro intercorso nei mesi scorsi tra socialisti e socialdemocratici, che avevano candidato rispettivamente Dino Felisetti e Dante Schietroma, e che non aveva consentito l'elettone del membro del Csm, è ormai risolto Dante Schietroma, infatti, già da giorni e stato designalo nel Consiglio di presidenza della Corte dei conti, per cui è rimasto candidato il socialista Dino Felisetti
Segrega in cantina la figlia malata di mente
Dava fastidio perchè malata di mente Per questo t suoi genitori la chiudevano ogni sera in una maleodorante cantina piena di escremen* ti Sono slatti carabinieri di Sorrento, nel corso di una
^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ perquisizione a casa di Lui-^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ gì Russo, 64 anni, a scoprire che la figlia di questi Angela Rosa di 28 anni veniva segregata ogni sera in quella cella dove come servizi igienici aveva a disposizione solo un secchio Per giustificarsi Luigi Russo, che ha altri tre figli di cui uno sordomuto, ha affermato di non sapere come lare e dt aver cercato, invano, un istituto o una persona che si prendesse cura della figlia Luomo e stato denunciato per maltrattamenti e sequestro di persona nonché per detenzione illegale di un fucile
GIUSEPPE VITTORI
— — — — — Così il maestro racconta l'Adriatico: «Oltre di lui ci potevano essere invasori, pirati, mostri» «Il disastro ecologico mi sgomenta. Vorrei poter fare qualche cosa ma non so cosa»
Fellini: il «mare dei sogni». Una volta «Nei miei film ti mare e qualcosa che finisce e che si confonde con il cielo al di la del quale ci può essere tutto gli invasori, i pirati o t mostri dell'inconscio» Cosi Federico Fellini, regista da Rimini, definisce il «suo» mare Ma I emergenza Adriatico, che verrà discussa oggi alla Camera, è rivolta ad un problema reale, non fantastico II «maestro» dice la sua e racconta il suo controverso rapporto con il mare
DALLA NOSTRA REDAZIONE
VANNI MASALA
• • . BOLOGNA Un signore grassissimo armato di fucile sale i gradini del Teatro Co munaìe di Casalecchio paese alle porte di Bologna dove Fé denco Fellini sta esaminando alcuni possibili interpreti del suo nuovo film Non sono mica sempre stato grasso - in terviene I aspirante attore -quando sono nato pesavo cinque chili* Ed il fucile7 "Sono un cacciatore non posso la*
sciarlo in macchina1» Baffi al. I insù corporature bizzarre E questo il clima che si respira avvicinandosi alla figura del maestro Fellini def pittore dell inconscio Ma entriamo nel nostro argomento
Lei ha rappresentato l'Adriatico In tanti modi diverti nel suol fHm.,
«I ricordi sono troppo inva denti Bisognerebbe vivere senza ricordi L Adriatico ri
cordo questa stnscia che chiudeva 1 orizzonte e al di la del quale e era tutto C era l est i nemici comunque tutto ciò che era sconosciuto II sole si levava e la notte spariva e I alba e I aurora e il sole» «Da ragazzini - continua Fellini - a
rnmavera andavamo a vedere alba e certe vòlte vedevamo
delle cose sulla linea dell orizzonte al di la della quale sapevamo che e era un paese IAI bania la Jugoslavia Quindi II mare rappresentava tutto quanto e era sconosciuto misterioso straniero»
Allora non avreste mal pensato che si sarebbe arrivati ad una slmile emergenza, quali a veder morire questo mare...
•Su questo disastro non saprei proprio che commenti fare se non esprimerò il mio sgomen to»
Lei penta che 11 mondo
dell'arte, dell'espressività possa fare qualcosa? Lunedì scorso alla darsena di Ravenna cantautori Ira I quali Dalla e Morandl hanno cantalo assieme a quarantamila persone per creare un fondo comune per l'Adriatico, non solo economico ma anche di solidarietà. Lai ha pensato di lare qualcosa per II suo mare?
•Queste sono iniziative ottime Anch io sento di dover fare qualcosa, ma mi dovrebbero suggerire cosa fare Penso, comunque che - in primo luogo - debba occuparsene un mondo specialistico di scienziati ai ecologisti Di quei setton Jella politica che hanno la responsabilità di provvedere tempestivamente t di prevedere Personalmen te sono disposto ad ascoltare i consigli e gli indinzzi che pos
sono in qualche modo sugge-nre alla mia attività in quale misura poter partecipare ad un'operazione di nsanamento o contenimento di questo disastro-
Avrebbe mal pensato che Il mare sarebbe arrivato ad un tale stato di degrado?
•Come potevo? Non c'erano propno le premesse Tuttalpiù mi capito una volta di vedere sul mare quattro linee verticali nereggianti portate lente-mente in nva dall onda Alla fine vidi che era un cavallo an negato Pnma pensavo fosse un mostruoso pescione di co lore scuro poi vidi bene questo enorme dingibile nerastro rovesciato, quattro pali erano le gambe, la dentatura scoperta una carogna Ricordo che questo tece molta impressiti ne a noi studentelli dì pnma ginnasio e che rappresentò
una scusa per mannare la scuola Questo era tutto ero di ' nero che portava il mare»
Lei ama tuttora andare al mare?
«La campagna mi suggestiona di più Ho dei ncordi di barn bino di quando andavo a Gambettala, a passare le va canze dalla nonna La campa gna con tutti i suoi rumon not turni gli uccelli, i gufi e nella stalla questi grandi animali La campagna ha sempre esercì tato per me un fascino tra il favolistico ed il mitologico 11 mare o la montagna mi sono stati sempre meno familiari Da ragazzo ero inagrissimo e quindi non mi mettevo in co stume da bagno per un com plesso d inferiorità verso certi fisici sviluppati Poi io sono nato ìn un periodo per cut tra la Chiesa cattolica che porta va a modello ligure emaciate e 1 architettura fascista che n
proponeva fisicità scultoree di eroi greci pagani o romani, si viveva sempre tra queste due proposte di elevazione spirituale e sviluppo fisico E tutte queste cose mi hanno sempre stimolato una monellesca ribellione perciò anche al mare non andavo volentieri Inol* tre non sono mai andato in crociera soffro vagamente di mal di mare e non so nuotare se non in maniera goffa, da ranocchia*
Nonostante d ò dalle tue opere emerge sempre 11 mare, quasi come •brodo primordiale*.
•Si ma nei miei film il mare è rappresentativo di una geografia psicologica interiore, non geograficamente esatta Quando sono nato io I ecologia non aveva ragione di esistere era per noi una paròla astratta Oggi, purtroppo, non è più cosi »
l'Unità Mercoledì
21 settembre 1988 5 ;:(::"ìri:;.:::;::J
IN ITALIA
Sudtirolo «Sono io il corriere del tritolo»
XAVIR IAUKRER
• I BOLZANO. Si chiama Deilel Reinecker, ha 23 anni ed è originano di Monaco di Baviera. Da venerdì scorso gira tra la Procura della Repubblica di Trento, le caserme dei carabinieri, gli uffici della Digos e le redazioni dei giornali della regione, Sostiene di essere slato usato come corriere dei terroristi che, per ben due volte, a sua Insaputa - dice - gli hanno fatto trasportare della dinamite da Ancona a Una, in Allo Adige,
Come mai il Reinecker è ìtalo prescelto per questo delicato compito? Lui dice che, essendo disoccupato, aveva accettato una rappresentanza di articoli per albergo da una ditta tedesca, ma non gli riusciva di sbarcare II lunario. In questa situazione qualcuno gli offre cinquemila marchi (poco più di tre milioni e mezzo di lire) per por-lare una valigetta da Ancona a Una, uno dei centri caldi del terrorismo altoatesino. Accetta per due volte, ma Ignaro del contenuto esplosivo del suo bagaglio, finché, a Una, sente parlare di dinamite chiede conto sul conte-nulo delle valigette, chiede chi sia il personaggio sconosciuto (un Italiano che parla malamente II ledesco, secondo Il suo racconto). Per farlo lacere I suoi «datori di lavoro» gli raddoppiano la ricompensa. Per il terzo appuntamento deve recarsi a Trento, ma il Reinecker se ne parie per Trento e qui si rivolge alla Procura della Re-pubblica e fa II suo racconto, cqrredato da alcuni nominativi, Ira I quali pare ci siano quelli di alcuni personaggi sospettali di attivila terrori-slica. Comunque in Procura non gli credono. A questo punto II Reinecker si rivolge alle redazioni del giornali, ma Interviene la magistratura che blocca la pubblicazione
(delle rivelazioni, finché il germanico capita alla redazione del Dolomllen che, pur definendo abbastanza
h fantasioso II racconto del , Reinecker, lo riporta con ri-
Wo, ' Spiegazioni da parte della magistratura? Il giovane sarebbe un milomane non
' nuovo ad exploit di questo genero. Tuttavia- si Insiste -io si sta ricercando dopo che se ne sono perse le tracce.
Ma ora non si può lare a i meno di chiedersi perché si , ricerchi II giovane che gii si
irovava nelle mani degli inquirenti. Un altro Interrogativa rischia cosi di aggiungersi nella torbida vicenda del terrorismo e dei suoi dintorni.
Domenica, si sono ritrovali a Campiello di Fassa, al sacrario militare tedesco, reduci germanici, austriaci e anche sudtirolesi e trentini.
1 Presenti' le rappresentanze militari del luogo, accanto agli anziani reduci della We-hrmacht (e delle SS?) c'era anche una rappresentanza di
' giovani fascisti italiani In te-nula da paracadutisti.
La loro denuncia sollevò il «caso Calabria» Davanti alla sezione disciplinare nonostante la richiesta di proscioglimento del Procuratore generale della Cassazione
Imputati al Csm i due giudici di Locri
Il «Indie» Carlo Macri
La sezione disciplinare del Csm ha rinviato a giudizio i magistrati di Locri Carlo Macrì e Ezio Arcadi per la morte del pastore Francesco Sergi in una caserma dei ce, Il ps della Cassazione aveva chiesto il proscioglimento. Sconcertante coincidenza: il provvedimento precede di pochi giorni l'audizione dei due giudici al Csm per il «caso Calabria*. «Sono sereno, in giudizio si potrà chiarire tutto», ci ha detto Macrì.
FABIO INWINKL
mm ROMA Dopo Palermo, la Calabria. Non si è ancora spenta l'eco del conflitti sulla magistratura siciliana che il Csm torna alla ribalta per una sconcertante decisione a carico di due giudici calabresi. In prima fila nella lotta alla 'ndrangheta. U sezione disciplinare di palazzo dei Marescialli ha rinviato Ieri a giudizio Carlo Mach e Ezio Arcadi, sostituti procuratori della Repubblica di Locri, al termine
di un'istruttoria che aveva preso le mosse da un'iniziativa avviata un anno fa dal ministro Vassalli.
Occorre dire subito che la Procura generale della Cassazione aveva chiesto il proscioglimento dei due magistrati; e che proprio Macri e Arcadi, insieme al titolare della Procura della Repubblica di Locri Rocco Lombardo, saranno ascoltati dal comitato Antimafia e dalla prima commissione
del Csm, a ciò sollecitati dal presidente Cossiga. Sono elementi e coincidenze che rendono la pronuncia di ieri ben più grave della sua intrinseca portata.
Di cosa sono accusati Macri e Arcadi, noti per il loro impegno contro le cosche mafiose della Calabria? Di corresponsabilità nella morte, avvenuta nella caserma dei carabinieri di Ardore, del giovane pastore Francesco Sergi, sospettato di essere il telefonista della banda che sequestrò il commerciante torinese Pietro Castagno. Gli esposti, che parlavano di sevizie nel corso di un interrogatorio, partivano dal familian del giovane, da) difensore aw. Giuseppe Lapis e dall'ex deputato socialdemocratico Costantino Beiiuscio. già affiliato alla loggia P2. per la morte di Sergi sono sotto' processo due marescialli del
l'Arma, Francesco Spano e Giovanni Ciulla. L'inchiesta giudiziaria ha accertato l'estraneità del due magistrati al tragico episodio. Quella pendente da mesi al Csm, invece, ha trovato ieri questa svolta inattesa, soprattutto dopo la richiesta liberatoria della Procura generale.
Negli ambienti del Consiglio superiore si la notare che il rinvio a giudizio non comporta una decisione di merito, ma consentirà un accertamento più approfondito dei latti. In contraddittorio tra le parti. L'annotazione vale sotto il profilo strettamente tecnico. e basta. Da noi raggiunto telefonicamente, il doti. Macri parla con estremo riserbo: •Sono sereno, in giudizio si potrà chiarire meglio l'intera vicenda». Ma è evidente che uni decisione di questo stampo olire spazio a rinnovati at
tacchi contro giudici che hanno gestito inchieste assai scottanti {come il dissesto delia Caricai, gli illeciti all'Usi di Lo-cn, l'uccisione di un imprenditore vicino al Pai). Rappresenta inoltre un elemento di debolezza per chi si accinge a deporre al Csm sul «caso Calabria».
Un caso, ricordiamo, che nasce dall'intervista concessa dal dott. Arcadi un mese fa all'«Espresso», nella quale si denuncia l'azione di smantellamento del pool antimafia di Locri. Insomma, una vicenda parallela a quella di Paolo Borsellino, il procuratore di Marsala, che provocò le polemiche e le inchieste sul palazzo di giustizia di Palermo. In analogia con quell'episodio, anche per l'allarme lanciato da Arcadi il capo dello Stato ha ritenuto necessario attivare il Csm per accertare le condi
zioni della giustizia in una regione sempre più insanguinata dalla violenza mafiosa. Si sa che a Roma è giunta una memoria del dott. Macri che è un durissimo atto d'accusa di tutte le pressioni e i condizionamenti sopportati dai giudici antimafia di Locri.
E adesso? «Si vuole forse indebolire e appannare - sì chiede in una nota la segreteria regionale calabrese del Pei - quel caso Calabria su cui è intervenuto cosi autorevolmente Cossiga? Il capo dello Stato deve assicurare conclusioni oggettive e trasparenti». E l'assemblea della sezione calabrese di Magistratura democratica esprime «un'allar-mata preoccupazione per lo stato delta giurisdizione negli uffici giudiziari della regione».
Un ultimo interrogativo si pone. C'è un legame tra la decisione di ieri e l'epilogo della vicenda Meli-Falcone?
Sanità, così la prò della < Cgil atra ROMA I lavoratori autonomi indiscutibilmente contribuiscono In misura minore dei dipendenti al finanziamento del servizio sanitario-, il fenomeno riguarda molteplici' servizi pubblici (asili nido, scuole materne) dove t previsto che il cittadino paghi in misura proporzionale al reddito da lui stesso denunciato: dal meccanismo risultano obiettivamente lavoriti coloro che autodenunciano un reddito interiore a quello dei lavoratori dipendenti. Di qui la proposta di Pino Schettino, segretario generale aggiunto Fp/Cgil: ai lavoratori autonomi potrebbe essere addebitata una contribuzione obbligatoria minima, pari e corrispondente a quella media, versata dai lavoratori dipendenti. L'adesione del lavoratore autonomo ad un tale sistema misto di contribuzione dovrebbe essere volontaria, pena rinunzia e decadenza del servizi oflerli dal servizio sanitario nazionale. -La mìa - precisa Schettino - è una proposta che vuole contribuire al dibattilo generale, sollevalo da Donat Cat-tln, il quale allronta, in verità, un problema reale e ineludibile».
Intanto proseguono le reazioni e le polemiche sull'annuncio dato dal ministro della sanità di voler «tagliare» dal servizio sanitario 7 milioni di lavoraton autonomi. I dirigen
ti industriali precisano di essere a tutti gli effetti lavoratori dipendenti e quindi di essere assoggettati a contribuzione sanitaria sugli stessi imponibili e con le stesse aliquote percentuali degli altri lavoratori. U Confederazione italiana coltivatori, da parte sua, è vivamente preoccupata per l'intenzione manifestata dal ministro, in quanto 'contraria, In linea di principio, ad ogni atto orientato a privatizzare l'assistenza sanitaria o a discriminare i cittadini di Ironie alla tutela della loro salute». U via
Sci risparmiare, secondo la ontcoìtivatori é quella di su
perare l'attuale contribuzione, Per far pagare ogni assistito in proporzione ai suol redditi.
Secondo Aristide Paci, coordinatore della Cosmed (medici dipendenti) «c'è un attacco ai principi e agli obiettivi del servizio sanitario. Se poi lo Stato non ce la fa a sostenere tutte le spese, occorre inserire elementi di privato nel pubblico, come ad esempio le prestazioni e le camere a pagamento negli ospedali». Infine Paolo Tesi, responsabile del coordinamento lavoratori autonomi della Cisl, sostiene che sembra di trovarsi di fronte «non a tagli della spesa pubblica, ma a tiri di lionda nei confronti oggi dì questa, domani dì quella categoria a seconda della ostilità che nei loro confronti, si è riusciti a creare nella opinione pubblica».
Più ipotesi oggi al vaglio di Ferri e Santuz
Lìmiti di velocità per cilindrata e si sorpasserà a tutto gas Oggi le commissioni Trasporti e Lavori pubblici presenteranno ai ministri Ferri e Santuz un documento nel quale sono raccolte le proposte del Parlamento sui limiti di velocità e sicurezza stradale. Ma anche nelle commissioni i pareri sulla velo» citi erano talmente diversi che i due presidenti non sono riusciti a stilare una risoluzione unitaria da sottoporre al governo. •
UUANA ROM
e a ROMA. Sul Umili di velocitai! balletto dellecifreedel-le soluzioni e ancora aperto. Da quando il Parlamento aveva preso in mano la situazione, grazie all'iniziativa del presidente della commissione Trasporti Testa, sembrava che la tribolata vita del decreto Ferri si stesse per appianare. Tutti i partiti, infatti, si erano trovati d'accordo sui fatto che quel provvedimento andava nvisto. Ieri Invece, quando si è trattato di stendere un documento unitario in cui veniva espressa la proposta del Parlamento da portare in Consiglio dei ministri, si è nuovamente scatenata la lotteria dei numeri: ogni partito ha proposto il proprio "limite di velocità». In particolare i presidenti delle commissioni Trasponi (Testa) e Lavori pubblici (Bolla), sentiti i pareri dei partiti, dovevano ieri pomeriggio, stendere la bozza di un documento uni
tario nel quale venivano elencate le proposte del Parlamento in tema di sicurezza stradale che poi sarebbero state sottoposte ti ministri Ferri e Santuz nell'Incontro di questa mattina.
Colpo di acena. Quando i due presidenti si sono incontrati per dare corpo e sostanza al documento non sono riusciti a trovare un accordo proprio sul punto cruciale: i limiti di velocità. Emuli del loro predecessori Ferri e Santuz,Testa e Botta hanno dato alla luce due ipotesi che nulla hanno da invidiare al «pasticciato» decreto. La prima proposta imporrebbe un unico limite di velocità uguale per tutti, stabilito in 120 chilometri all'ora che però (e qui viene il bello) potrebbe essere incrementato del 20% in fase di sorpasso. Come dire che mentre un'auto lenta di superare l'altra può al massimo andare a • 140». La
seconda proposta, meno macchinosa, vedrebbe i lìmiti di velocità suddivisi in base alla cilindrata: 100 chilometri all'ora per le auto lino a 1.200 ce e 130 chilometri sopra i 1.200 ce.
Sugli altri aspetti relativi alla sicurezza stradale, invece, i due presidenti di commissione hanno raggiunto un accordo, Sulle sanzioni, ad esempio, sarebbero previste multe dì 200.000 lire per chi supera di 20 chilometri il limite di velocità, 400.000 lire per chi va oltre 120 Km e 1 milione e S giorni di sospensione della patente come sanzione massima. L'intesa è stata raggiunta anche sul tema delle cinture di sicurezza, che per il Parlamento devono essere introdotte immediatamente, cosi come le prove per la misurazione del tasso alcolimetrico e il sistema di revisione dette auto.
Ma vediamo in sintesi le posizioni espresse dai diversi partiti nella riunione degli uffici di presidenza delle commissioni Trasporti e Lavori pubblici di ieri mattina. Pel. Per il partito comunista, come ha sostenuto l'onorevole Silvano Ridi, il vero nodo da sciogliere è quello di abbattere il tasso di sinistrosità sulle strade. Il limite di velocità ha senso, quindi, solo se inquadrato in un insieme dì norme
di sicurezza: ripartizione del tralhco su strada, ferrovia e via mare; misure di controllo sul parco circolante (affidare ad officine specializzate la revisione dell'auto con relativa ricevuta di idoneità del mezzo); sistema di segnalazione che informa l'aulomobilsta sulla situazione ai caselli (se ci sono lunghe file chi guida può cosi scegliere un'altra strada); inasprimento delle sanzioni per i trasgressori; limiti di velocità differenziati per cilindrata: lOOchilomeiri all'ora fino a 1.300 ce e «120» sopra i 1.300 ce.
Psl. Le posizioni del partito socialista sono state espresse dall'onorevole Sanguinetti che sui limiti di velocità sì è dimostrato anche luì favorevole ad una dilferenziazione per cilindrata. Sotto ai 1.000 ce il limite dovrebbe essere di 100 chilometri all'ora, sopra i 1000 ce di «130».
De. Per l'onorevole Lucchesi la velocità massima non potrà superare < 120 all'ora, purché la cilindrata sia superiore ai 1.200cc e i 100 km/ora con cilindrata inferiore ai 1200 ce.
Verdi. Insistono sul limite di «110», ma se proprio si deve cambiare non si devono superare i «120» all'ora e per le macchine con cilindrata superiore ai 1.200 ce, al disotto sarà vietato superare i 100 Km/ora.
D NEL PCI
Occhetto incontra Komjenko Cordiale incontro a Botteghe
Oscure tra il compagno Achille Occhetto, segretario generale del Pei, e Georghj Kornjenko, membro del Comitato centrale e primo viceresponsabile dei dipartimento internazionale del Pcua, che ha guidato la delegazione sovietica alla Festa nazionale dell'Unita. Durante l'incontro, al quale hanno partecipato l'ambasciatore sovietico in Italia Nlkola) Lunkov ed Antonio Rubbi. responsabile dei rapporti internazionali dei Pei, sono i ta t i discussi alcuni aspetti della situazione intemazionale a lo sviluppo del processo della perestroika nell'Unione Sovietica,
l deputati comunisti sono tenuti ad essere presenti senza eccezione alcuna alla seduta di oggi, mercoledì 21 settembre alle ore 19.
Iniziative. G. Berlinguer. Palermo; P. Rubino, Catanzaro: L. Perolli, Teramo
Case chiuse: riapriamole dice l'onorevole psdi • • ROMA, Ha detto che gli italiani sono tutti con lui e che, se la proposta di legge non passerà, è deciso a far ncoiso anche ad un referendum popolare. E stato, invece, piuttosto reticente e vago sulle «normali esigenze sessuali». Invece, in tempi di totale diversificazione, avrebbe dovuto essere estremamente preciso Comunque, bisogna ammettere una pnma nostra colpa: quella di non essere stati presenti alla illustrazione del testo della proposta di legge. Daremo quindi conto ai nostn lettori di questo singolare avvenimento in modo un po' sommano e cosi come è stato reso noto dalle agenzie di stampa.
Dunque, prima di tutto, parliamo di lui, cioè del proponente, dell'onorevole che vuole na-prue i casini. Antonio, Agostino, Angelo Bruno, è nato nel 1945 a S. Marcano di S. Giuseppe, in provincia di Taranto ed è attuale sindaco dei paese. Dalla sua scarna biografia non risultano particolari benemerenze o studi nel campo della sessualità, della sociologia, della medicina o dei problemi legati in qualche modo alla prostituzione. Inoltre la professione abituale è quella di imprenditore agricolo. Bisogna quindi presumere che il dirigente socialdemocratico, nello specilico e delicato settore della prostituzione e delle «case chiuse», sia uno che si è latto; da sé' cioè un autodidatta. Risulta invece avere particolari espenenze in altri campi è, infatti, vicepresidente del Consorzio provinciale trasporti di Taranto e consigliere carminile della città del Ponte girevole. Dal I979al 1983 è poi stato collaboratore politico del ministro on. Michele Di Clesi nel dicasteri per il Mezzogiorno, delle Poste e telecomunicazioni, del Lavoro «.Previdenza sociale e della Marina mercantile. E stato eletto alla Camera, il 15 giugno 1987, con oltre novemlla voti di preferenza. Dimenticavamo: fa anche parte della commissione Difesa,
Forse il suo interesse per i bordelli è collega-
Con un occhio alle casse dello Stato (non guasta mai) e citando il terrorizzante problema dell'Aids, il deputato socialdemocratico onorevole Antonio Bruno ha illustrato, ieri alla stampa, una proposta di legge per riaprire le case di tolleranza. Ha scelto il giorno della ricorrenza del trentesimo
anniversario della chiusura dei bordelli per annunciare, in pratica, la tanto attesa svolta del Psdi, in crisi totale da anni. Ha parlato di «Colline dell'amore» (come a Istanbul, ha precisato), di pensioni e di previdenza e di ambienti per soddisfare le «normali esigenze sessuali».
WIADIMIRO SETTIMELLI
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Qualche buontempone hi affisso ieri, sui muri di Milano, un manifesto che annunciava, net trentesimo dell'entrata in vigore della legge Merlin, la riapertura delle «case chiuse»
lo, in qualche modo, proprio a quest'ultima carica: si sa come come sono i militari. O forse l'on. Bruno ha saputo tutto mentre svolgeva il proprio incarico presso la Manna mercantile. Sui marinai infatti, si dicono, in rapporto al sesso, peste e corna e persino Dalla ci ha scritto una canzone. Sia come sia, Antonio, Agostino, Angelo Bruno, ha previsto tutto per le future case di tolleranza e per la condizione sociale delle prostitute. Il richiamo a Istanbul, la magica Costantinopoli di tanti gialli e della danza del venire, è stato il tocco di internazionalismo che più di lutto ha colpito i giornalisti. Il parlamentare del Psdi ha infatti precisato di essere stato in quei locali sulle -Colline dell'amore» dove si può conversare amabilmente e soddisfare le -normali esigenze dell'amore». In effetti, sulle colline oltre il Ponte di Galata o quello sul Bosforo, sono aperti, per i turisti, modernissimi e attrezzati casini con, appunto, la danza del ventre, lo spogliarello di Satomè e le esibizioni dei dervisci danzanti.
Ma l'on. Bruno è anche un democratico di sicura fede. Ha quindi previsto che le nuove case di tolleranza siano gestite direttamente dalle operatrici del sesso le quali dovrebbero pagare i contnbuti allo Stalo in modo da accedere alla pensione. Il parlamentare ha inoltre firecisato che, oggi, ta prostituzione maschile e emmimle deve essere considerata una profes
sione a tutti gli effetti. Le «case», ha precisato l'on Bruno, dovranno essere sotto il diretto controllo dello Stato ed essere organizzate in associazioni, cooperative o società La moralità dei soci - ha detto ancora l'on. Bruno -dovrà essere adamantina e a prova di correttezza professionale nessuno che abbia avuto condanne penali potrà farne parte. Infine, te case delle «Colline dell'amore» dovranno poter accedere ai finanziamenti centrali e degli enti locali per lo «svolgimento di attività educative finalizzate alla tutela della salute e alla ditesadella qualità della vita». Ed e tutto
Indagine Doxa in Italia Anziani, oltre la metà vorrebbe lavorare La solitudine pesa molto a v ROMA. Sono 2.500.000 gli anziani in Italia con più di 60 anni che vorrebbero rimettersi a lavorare, non solo per migliorare le proprie condizioni di salute. Inoltre dei 10,7 milioni di anziani che in Italia hanno raggiunto o superato i 60 anni, il 9% svolge un'attività retributiva, di cui il 14% « rappresentato da uomini ed il 4% da donne.
I dati sono contenuti in un'indagine inedita della Doxa sulla condizione e lo stile di vita dell'anziano nel nostro paese presentata al convegno indetto dalla Cisl a Montesil-vano sulla lena età. La rilevazione è stata realizzata attraverso interviste dirette ad un campione di 1.060 Individui di oltre 60 anni, suddivisi in fasce di età comprese fra i 60 ed i 64 anni, 165 ed i 74 anni, e sopra 174 anni.
La ricerca mette in luce, inoltre, che gli anziani compresi tra i 60 ed i 64 anni hanno un lavoro retribuito nel 20* dei casi, Ira i 65 ed i 74 anni questa quota si abbassa al 7%, mentre continuano a lavorare solo il 3% degli individui con più di 74 anni.
Secondo la Doxa, oltre la metà (57%) degli italiani di 60 o più anni, vivono con il proprio coniuge, nel 12% dei casi le donne comprese nella lascia di età presa in considerazione sono vedove. Solo il
Scuola I presidi attaccano Galloni a » ROMA. Al secondo giorno di scuola i presidi minacciano agitazioni, lanciando accuse violente a Galloni. »SI è interrotto il rapporto di fiducia tra noi e il ministro», afferma Sandro Aloisio, prenderne dell'Associazione nazionale presidi, Alle promesse non sono seguiti I fatti; questa e l'accusa rivolta al responsabile degli ufficiai viale Trastevere.' I punti dolenti: la situazione dei supplenti, i precari e l'autonomia scolastica. In proposito dicono i presidi, le proposte di Galloni, sono state presentate con il parere del Consiglio nazionale della Pubblica istruzione, ma questo organismo è scaduto da circa un anno.
Sull'ora di religione a Galloni arrivano bordate da due fronti. La commissione delie Chiese evangeliche .denuncia all'opinione pubblica la gravità della sentenza del Consiglio di Stato», che ha dato ragione al ministro democristiano. «Tale sentenza - dicono I protestanti - pretende dì imporre la logica concordataria anche a confessioni religiose che hanno espresso posizioni diverse in merito ai rapporti tra Stato e Chiese». Il comitato Scuola e Costituzione, dal canto suo, denuncia la mancata applicazione di una norma contenuta nella sentenza del Consiglio di Slato, che obbliga a sentire i consigli di circolo e di istituto per la definizione dell'orario scolastico e la collocazione dell'ora di religione e di quella alternativa,
Claudia e Lodovica Minia piangono con dolore la mone del loro carissimo nonno
ANTONIO Roma, 21 settembre 1988
Francesca e Cnstina Garibaldo In-sìeme a Nkol ed ai nipoti Marco ed Elena piangono la scomparsa dell'adorato padre
ANTONIO
Roma, 21 settembre 1988
22% degli anziani vivono con I figli sposati ed il 17* con i nipoti.
Parlando delle proprie preoccupazioni, gli anziani Indicano al primo posto quelle legale alla salute e alla possibilità di svolgere una vita autonoma,
Il problema della solitudine e grande ed è stato segnalato da quasi un quinto degli anziani di oltre 64 anni. Le attività ricreative preferite dalla (era età sono guardare la televisione (per più di quattro quinti), leggere (51 per cento), ascoltare la radio (46 per cento), dedicarsi al giardinaggio (35 per cento), lavorare a maglia (32 per cento) e Infine giocare a carte (31 per cento). Mi tutto ciò non basta a compensare la riduzione del rapporti umani: ad un quarto degli intervistati capita meno di una volta a settimana di parlare amichevolmenle con persone dello stesso quartiere: più di un quarto dichiara di »non avere amici» con esclusione dei familiari (18 per cento degli uomini e 31 per cento delle donne) e questa sltuaziom e ancora più dllfusa nella lascia di età sopra i 74 anni (34 per cento).
GII anziani che Iniiscono di forme di assistenza attraverso l'aiuto di organismi privali 6 pubblici sono soltanto il 7 per cento (13 per cento nella lascia di età oltre i 74 anni).
Palermo La vedova Cassarà dal giudice • S PALERMO. Il sostituto procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone, che conduce l'Inchiesta sulle dichiarazioni del sindaco Orlando e del vicequeslore Accordino riguardanti Minzioni mallo-te negli apparati pubblici e ritardi e ostacoli frapposti nelle Indagini sui delitti «eccellenti» compiuti a Palermo, ha ascoltato ieri la signora Laura Cassarà, vedova del vicequestore Ninni Cassarà ucciso assieme all'agente della sua scorta Roberto Antiochia. Accordino, in particolare, aveva latto gravi denunce ma, • concluiteiW del suo interrogatorio, la Procura della Repubblica diffondeva un comunicato nel quale si affermava come quelle denunce non avessero trovato conferma. Tuttavia la Procura faceva sapere che intendeva andare avanti nell'inchiesta. E appunto nel prosieguo dell'inchiesta è stata sentita la signora Cassarà che, uscendo dal-l'ulficlo del sostituto Pianatone, ha detto ai giornalisti di non voler lare alcuna dichiarazione, anche Pignatone si è trincerato dietro il più assoluto riserbo. Nel dicembre scorso la signora Cassarà e la vedova del giudice Terranova, si erano recate dal capo della polizia Parisi per sollecitargli un maggiore impegno degli apparati investigativi nelle indagini sugli omicidi dei loro congiunti.
Marco, Giovanna, Giorgio, Pietro, Margherita, Giovanni. Mano e Alessandra ncordano il caro
STEFANO SCHENONE con emozione e grande alletto. In sua memoria sottosenvono per l'Unità. Genova. 21 settembre 1988
Le famiglie MoKhin e Schermite, commosse per la prova di alleilo ncevula da compagni, amici e conoscenti, nngrazlano tutti per la partecipazione al dolore per ta pei-dita del loro caro
STEFANO e in sua memoria solloscrlvono lire 200000 per IVnilà. Genova. 21 settembre 1988
Nel 2«- anniversario della scomparsa del compagno
ALESSANDRO MERENDONI il nipote Alessandro lo ricorda con alleilo e sottoscrive 100 mila lire per la stampa comunista. Firenze, 21 settembre 1988
Le campagne e i compagni di Mon-leverde Vecchio partecipano al Unto per la mone di
MARIA CROVA ved. CALLARINI
di anni 96. Operaia torinese Iscritte •I Panilo dal 1921. Nell'eaprllMM solidarietà alla «stia Dea. alia nipote Cosette ed ai familiari nini re compagne ed i compagni si inchinano rispettosi nel ricordo di una lunga vita carattenzzata da grande impegno e lucida coerenza. Roma, 21 settembre 1988
A 96 anni concludeva la sua intensa vita
MARIA CROVA CALLARINI
Operala torinese partecipo tin da
Siovanissimaelle lotte per la pace e lavoro e aderì nel 1921 al Pento
Comunista al quale rimase legata tutta la vita La ncordano «1 compagni, agli amici e al parenti la liglia Dea Canarini, la nipote Cosette Crosti con il marito Mauro Spanò e gli adorati pronipoti, sottoscrivendo per il "suo giornale". Si nngra->ia il dr. Nello Vallante e l'Infermiera Milena Troiano per le alfettuose cure prodigatele. Roma, 21 settembre 1988
A tre mesi dalla scomparsa del compagno
AMEDEO MICCINESI la moglie Una e le natie Rosalba, Nadia e Cinzia lo ricordano con tenero afletto e sottoscrtvorto 100.000 lire per l'Uniti Roma, 21 settembre 198S
, 6 l'Uniti Mercoledì 21 settembre 1988
1111
JÉfe,
Guerra di cosche
Assalto con bomba a mano contro una casa a Gela alla vigilia del corteo
FRANCESCO VITALE
••CELA E la mafia manda a d|re che non gradisce I cortei e le manifestazioni Lunedi se ra mentre lervevano i prepa nativi per mettere a punto gli ultimi dettagli della manifesta «Ione antimafia che Ieri pome rlgglo ha portato In piazza cir ca 5mlla persone le cosche lanciavano un altro terribile segnale di morte Un com mando di killer armato di pi stole e bombe a mano assali va I abitazione dei fratelli Da vide Nunzio e Daniele Ema nuello tre noti pregiudicati da tempo nel mirino del sicari L allentato dal quale sono mi racolosameme usciti illesi i tre fratelli e stato compiuto poco dopo le 22 di lunedi il gruppo di fuoco ha prima lanciato una bomba a mano (in dotazione ali esercito italiano) contro I uscio della casa degli Ema nuello quindi ha esploso nu merosl colpi di calibro 7 65 I arma tipica di quasi tutti I de Imi di mafia
Non è un caso secondo gli Invescatori che I allentato sia italo compiuto proprio al la Immediata vigilia della im ponente manifestazione anti mafia voluta ed organizzala dal «Comitato emergenza Gè la» del quale fanno parte tutte le forze sane della città
I (rateili Etnanuello avevano già subito un attentato II 12 agosto scorso sempre net pressi della loro abitazione I tre in quell occasione finirò no In galera con I accusa di favoreggiamento personale
per non aver voluto rivelare il nome del loro aggressori Un loro cugino Crocifisso Ema nuello venne ucciso nel giù gno scorso sullo scorrimento veloce Gela Catania Un ese cuzlone stile f I americano i sicari che inseguono lauto della vittima la mandano fuo ri strada quindi massacrano I uomo a colpi di pistola e fur Cile
L offensiva lanciata dalle cosche negli ultimi nove mesi (17 omicidi e una quarantina di feriti) ha colto impreparate le forze dell ordine in nume ro nettamente Insufficiente per questo nei giorni scorsi a Gela sono stati inviati alcuni agenti del nucleo anticrimine della polizia di Palermo Un primo risultato è stato ottenu lo lunedi sera qualche ora prima che venisse compiuto I attentato contro i fratelli Emanuello gli agenti speciali hanno arrestato Giuseppe Tra bla 41 anni e Giuseppe Jan nò 26 anni due pastori pre giudicati Trubla e Jannò sono stati bloccali mentre viaggia vano a bordo di una Mercedes 200 che era stata trasformata in un vero e proprio arsenale di armi Nel bagagliaio della vettura i poliziotti hanno ntro vato una pistola 7 65 con II Colpo in canna e decine di proiettili
Del «caso Gela» si occuperà stamattlma la commissione antimafia dell Assemblea sici liana presieduta da Giuseppe Campione
Duro confronto Marino-Bompressi: ognuno conferma le proprie posizioni L'avvocato dell'accusatore polemizza con i colleghi difensori
I legali dell'accusato faranno confrontare le impronte del loro assistito e quelle trovate sull'ombrello usato dai killer
«Non sono l'assassino di Calabresi» Ieri si e svolto il confronto fra Leonardo Manno e Ovidio Bompressi II primo accusa il secondo di essere il killer del commissario Calabresi Dal rac conto degli avvocati 1 accusatore ha tenuto ferma la sua versione 1 accusato, si e mantenuto sulla negativa Pareggio» dunque Ma la partita giocata per cinque ore a quanto si può intuire deve essere stata di quelle dure
PAOLA BOCCARDO
• I MILANO t magistrati co me al solito sfuggono ai e o nisti in attesa lasciando agli avvocati (Menzione e Peco rella per Bompressi Mansper Marino Ascari per la parte ci vite) di riferire come meglio credono quanto e avvenuto nel chiuso di quell ufficio nel la caserma dei carabinieri I primi ad affrontare I assalto della stampa sono i difensori di Bompressi Li si vede con tabulare qualche minuto al di là dei vetri del portone con sullare appunti Poi (inatmen te ecco che si presentano La parola e a Menzione un lega le del foro di Pisa «Manno ri pete a memoria una lezione mandata a memona« dice «A tutte le contestazioni ha nspo sto mi rifaccio alle cose già dette E quando ho tentato di porre domande su circostan ze specifiche e è stato un fuo
co di sbarramento del pm della parte civile e del difen sore che hanno impedito che quelle domande ricevessero risposta" «Ci sono particolari che non collimano e panico lari mente affatto secondari» E | rapporti fra i due7 «Marmo non ha mai guardalo in faccia Bompressi - dice Menzione - E la volta di Pecorella «Bompressi era sereno dice ha negato tutte le accuse ha condotto Marmo sul terreno delle circostanze specifiche ma su questi punti non ci è stato possibile avere risposta perché le domande non sono state ammesse» E soddisfatto del confronto? «Parlare di soddisfazione in queste cir costanze e improprio» Quan to al clima del colloquio Pe corella osserva «Quando ci sono di mezzo delle accuse di questa gravità non ci si può
aspettare un clima di cordiali ta»
Il portone si riapre è il tur no di Marts e Ascari Da parte d| Ascari parte civile per la vedova Calabresi e e solo un commento «La lotta continua contro la venta è definitiva mente perdente» Nel mento del confronto appena conclu sosi entra invece Mans Alla domanda se sia vero quello che la d'fesa di Bompressi af ferma a proposito di jncertez ze e contraddizioni di Manno risponde «Mi rifiuto di crede re che law Pecorella che conosco e stimo abbia detto una cosa del genere Se I a vesse detto avrebbe bruciato d un colpoo la sua serietà prò fessionale Se Invece I ha det to I aw Menzione polche non conosco il suo tile di la voro non ho commenti da fa re» Ed ecco la versione di Ma ris sull andamento del faccia a faccia «Manno ha nsposto con assoluta fermezza senza esitazioni con la chiarezza e la misura di sempre» Quanto alle domande contestate Ma ris conferma «Ho più volte (atto rilevare che le domande poste miravano in realtà a co noscere circostanze coperte dal segreto istruttorio che opportunamente diffuse potreb bero servire ad altri ancora fuori dal processo E il giudice
Sanguinosa imboscata nei pressi di Alessandria lungo una autostrada
Due liquidati a raffiche di mitra Etano nel giro dei trafficanti di droga Sanguinosa imboscata ieri mattina, net pressi di Alessandria Due uomini sono stati uccisi a raffiche di mitraglìetta e a colpi di pistola Si tratta di due pregiudicati con precedenti per rapina e traffico di stupefacenti II duplice delitto ha tutte le caratteristiche di uno spietato regolamento di conti I killer, probabilmente due, dopo la sparatoria sono iuggi-y lungo l'autostrada Torini Piacenza
• • Mafia o camorra che sia spara e massacra anche in Piemonte I due uomini UCCISI ieri si chiamavano Michele Mi risola 41 anni originario di Caltantssetia ma da tempo re ttidenle ad Asti e Filippo, Var satana venticinquenne di Mazzarino solo da qualche giorno ad Asti, ospite della so rella del Mirisela Entrambi erano nel «gira» del trallico di Stupefacenti II Mirisela pare Che solto la parvenza dì un tranquillo commerciante los Se in attivo contatto con una grossa cosca maliosa Sicilia na dedita al trallico di eroina e al riciclaggio di danaro .sporco. Negli ultimi tempi I uomo aveva fatto «carriera» diventando un piccolo ma te muto boss locale L altro il Varsalon» pare invece che «volgesse solo funzioni di «go rllla» Forse un mancato paga mento di una partita di droga 0 una vendetta per qualche •sgarro» commesso dal due è ali origine di questa feroce esecuzione sulla quale polizia e carabinieri stanno cercando di far luce A condurre le inda glnl I procuratore della Re pubblica Marcello Parola e il capo della Cnminatpo! pie montese Piero Sassi laggua to mortale è avvenuto verso le
IO di ieri mattina nei pressi di Giardinetto un piccolo paese alla periferia di Alessandria lungo una strada provinciale che corre quasi parallela al I autostrada Torino Piacenza Le due vittime erano a bordo di una «Volvo» targata Asti Dalle prime indagini svolte da gli inquirenti i due uomini si erano torse recati ad un appuntamento ovviamente del tutto Ignari di quanto li stava attendendo Lauto inlattl è stata trovata sul ciglio della strada in lieve pendenza con il freno a mano tirato Proba bilmente tra le due vittime e i loro assassini e è stata una di scussione Poi improvvisa mente le rafliche mortali I due killer - un terzo uomo li attendeva a bordo della loro auto - dopo aver fatto finta di allontanarsi si devono essere voltati di scalto con le armi splanate aprendo il fuoco contro i due che erano rimasti a bordo della «Volvo» Miche le Mlnsola infatti è stato trova to cadavere al posto di guida una raffica di «M 12» lo aveva fulminalo colpendolo in pie no volto II Varsalona invece deve aver fallo in tempo a spalancare lo sportello del I auto in un estremo dispera to tentativo di fuga II giovane
Il CJJJ.I io .*. V . J . A %isola crivellato di colpi
ha cercato di salvarsi riparali dosi nel fossato che fiancheg già la strada ha anche tentato di por mano alla sua pistola una calibro 6 35 senza pero riuscire a sparare neppure un colpo l suoi assassini gli sono Stati subito addosso crivellali dolo con cinque colpi al torà ce e alla testa Compiuta la duplice «esecuzione» i due kil ler sono fuggiti raggiungendo la loro auto pare una «Giuliet ta» che con un complice a
bordo li attendeva a motore acceso sull autostrada^ da re l allarme un automobilista di passaggio che forse ha assi stito da lontano alla sparatoria e alla fuga degli assassini At torno alla «Volvo» sforacchia ta dai colpi sono stati trovati ben 18 bossoli L unica traccia lasciata dag ì assassini Dalle prime Indagini svolte dagli in quirenti sia ad Asti che ad Alessandria e risultato che in
questa seconda città ri Mtnso la già proprietario di una bir rena denominata «Rambo» era in procinto di apnre insie me ad alcuni soci una pizze ria senza tuttavia figurare come intestatario Altro partico lare degno di attenzione la birreria «Rambo» intestata at la moglie dell ucciso Filome na Catena di Asti lannoscor so era stata completamente distrutta da un incendio quasi certamente doloso UNF
Inquirenti e curiosi il giorno dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi
ha riconosciuto che i miei ri lievi erano fondati» Ma e vero che Marino si e limitato a rifar si alle dichiarazioni già rese? «Si - dice IVans - ha sempre nsposto mi rifaccio a quanto ho già detto ma poi ha sem pre ripetuto puntualmente la sua ricostruzione E quando Bompressi gii ha chiesto di ri costruire I omicidio I ha rie vocato punto per punto Eco stui non ha replicato una parola»
Senza guardarlo in faccia7
«Veramente è Bompressi che
non ha mai guardato in faccia Manno Ero seduto di fronte a lui ero in posizione giusta per osservarlo» L avvocato con elude affermando che si va convincendo sempre più «Manno dice la venta»
Anche questo secondo confronto si e concluso come il primo apparentemente senza vincitori né vinti Un ter zo - con Giorgio Pietrostefani - al momento non è previsto I difensori non I hanno chie sto Stanno invece valutando la possibilità di chiederne la
scarcerazione se e vero che Manno non ricorda più con certezza se «Pietro» fosse pre sente ali incontro di Pisa in cui dice di aver ricevuto il mandato d uccidere le accuse a suo carico a loro giudi zio verrebbero meno Infanto i difensori di Bompressi han no presentato un istanza in cui chiedono che le impronte digitali del loro assistito ven gano confrontate con quelle trovate sull ombrello che fu abbandonato nel maggio di 16 anni fa sull auto dei killer di Calabresi
Agli arresti perché «protestava»
Handicappato evade A Trento caccia all'uomo Natale Marzan handicappato di Trento ha un grosso difetto quando la denuncia non basta demolisce materialmente a colpi di martello le «barriere architettoniche » della sua citta Ne hanno già fatto le spese poste questura tribunale uffici e negozi incarcerato messo poi agli arresti domiciliari perche «social mente pericolóso» adesso e evaso ed e ricercato inutilmente da qualche giorno
DAI NOSTRO INVIATO
MICHELE SARTORI
IH TRENTO C è Natale? «L abbiamo visto I ultima volta venerdì sera» rispondono preoccupati gli amici Natale Marzan hardicappato e pre sidente di una cooperativa di disabik di Trento e ormai uffi cialmente un evaso «Un lati tante insegu to da mandato di cattura» conferma I avvocato Sandro Canestrini li suo di tensore E sparito da casa as sieme alta carrozzella a moto re che si era autocostruita di ventando il nuovo pencolo pubblico numero uno di Tren to Nella sua abitazione era Stato posto agli arresti domici lian un paio di settimane fa dopo qualche giorno di gale ra
Natale Marzan nella sua citta e noto più del sindaco Da anni de luncia le troppe barriere architettoniche che impediscono una vita norma le agli handicappati Quando la denuncia non basta pero si arma di ur pesante martello e le barriere le sfascia Se pas seggiando per Trento trovate una gradinata scheggiata e sono molte non e e dubbio e passato Mar-ari Le poste cen trali la questura il tribunale uffici comur ah negozi priva ti Natale Marzan ha 44 anni
dal 64 quando lavorava in Germania nel campo dei laser e della magnetoterapia è sta to progressivamente aggredì to da paramiotomia una rara (orma di carenza enzimatica nelle cellule Vive in carroz zella fra mille precauzioni e frequenti cnsi «un costante miracolato» dice di sé nessu no con la sua malattia e so prayvissuto oltre i ventotto an ni Pochi giorni pnma dell «evasione» lo avevamo incontrato nella sua abitazione e aveva raccontato la sua lunga «protesta attiva» iniziata cinque anni fa Allora il Comu ne gli aveva intimato di demolire un ascensore che si era costruito per poter salire in casa al secondo piano di un vecchio edificio in centro cinque mesi di seguito pnma in tenda poi in roulotte da vanti ali ufficio tecnico comu naie gli ultimi ventidue giorni facendo sciopero della fame e della parola Poi la progressi va aggregazione di un folto
gruppo di handicappati altre at taglie per ottenere degli
scivoli in alcuni punti lungo i marciapiedi del centro nel! 85 ancora due mesi di «occupazione» dell allora inaccessibile stazione (erro
viaria II ricorso alle martellate («lo so lo so che non e I idea le ma quando non si riesce a fare altro che armi ci resta no7») inizia nel! 87 e per due volte tocca alte scalinate delle poste In Pretura lo processa no ma il Tribunale è il pnrno ad essere fuori legge, con i suoi gradini di accesso insor montabili e Marzan sfascia anche quelli il giorno della condanna La sene continua con le scale dell assessorato ai Beni culturali di una gelate ria di un negozio di verdura perfino della questura Fino ali arresto Marzan npn jcolpi sceacaso II Trentino, da set te anni ha una legge contro le barriere architettoniche che viene regolarmente elusa (non prevede infatti alcuna sanzione) da pubblici e priva ti «Io controllo) progetti edili zi vado a chiedere ment altro che il nspetto della legge Uso il martello solo se non si approda a nulla Non ho mai col pitoacaldo» diceva
In questi giorni di arresti domiciliari pare sia stato visto da qualcuno scendere in slra da con la sua carrozzella Evasione, appunto Quando (altro giorno il giudice Iha convocato - e I avvocato Ca nestnni ha fatto mettere a ver baie 1 illegalità architettonica del Tribunale - Marzan era già scomparso da casa Gli amici temono anche gesti estremi qualcun altro pensa invece che sia diretto a Roma per mettere in atto un vecchio progetto prospettatogli dal deputato handicappato Fran co Piro prendere assieme a martellate la gradinata di Montecitono
Cagliari
Otto anni a stupratore recidivo wm CAGLIARI Otto anni di reclusione e dieci milioni di tire da pagare aite parti civili comep owisionale è la pena che si è visto infliggere uno stupratore sardo felice Mula na ventottenne dal tribunale di Cagliari per la violenza in fiuta a una donna di 38 anni, casalinga II tribunale di Cagliari In questo caso si trovava di fronte a un imputato cpn un nutrito "curriculum di ifferes Sion alle donne Mutarti Ite-gir ultimi mesi e siatoTnlaltl autore di ben quallro accertali episodi di violenza carnale Quello che lo portamina prima volta atta ribalta delle cronache avvenne nel marzo scorso immobilizzata in un androne una ragazza tedesca, cameriera in un plano bar, tentò di stuprarla ma fu messo In tu ga da una «squadriglia» di boy scouts che condussero al suo arresto Mulana si vide infliggere tre anni e otto mesi Popò la pubblicazione della fotografia sui giornali tre don ne cagliaritane riconobbero in quell uomo chi nei mesi pre cedenti le aveva aggredite Due studentesse oggetto di uno stupro solo tentato, e la casalinga trentottenne La tecnica dell uomo sempre plùo meno la stessa stavolta l'aggressione era avvenuta in ascensore In aula Mulana ha tentato di discolparsi accusando com è «prassi», la donna di essere consenziente s'è tradito ammettendo che la stringeva alla carotide Che cosa I ha spinto alle agire» stoni' «Non so un impulso irresistibile» ha dichiarato lui, ma la perizia psichiatrica ha escluso I Infermità di mente
Roma 11 pm chiede 12 anni per Delle Chiaie ara ROMA La condanna a dodici anni di reclusione di Stelano Delle Chiaie è stala chiesta dal pubblicò ministero Giuseppe De Nardo che ha concluso la sua requ sitarla in corte d Assise a Roma nel processo centro diciotto estremisti di destra accusati di aver tentato di ri dar vita alla disciolta organizzazione di «avanguardia nazionale» Per I accusa di associazione sovversiva il magistrato della pubblica accusa ha chiesto anche la condanna a dodici anni » sei mesi di Adriano Tilgher, a dieci anni di Marco Ballali, Stefano Vaccan Giuseppe Dimitri e Domenico Magnolia a nove anni e mezzo di Riccardo Traldt ed a otto anni di Stefano Capone»! Tre anni e mezzo la pena solleci tata invece per altri due ca pi di «avanguardia nazionale» Clemente Graztani e d Elio Massagrande
Il processo romano contro il gruppo di neofascisti riguarda la numficazìone tra «Avanguardia nazionale» ed «Ordine nuovo» che i massimi esponenti dell estremismo di destra avrebbero attuato tra il 1975 ed il 1976, progettando anche una sene di attentati e rapine di autoh-i dnziamento Da oggi cominceranno gli interventi dei numerosi difensori e la sentenza della quinta corte d Assise e prevista per la fine della prossima settimana
126, E D A E UNO: FMOIOFM L E J M DELLA OTTA'! 01 Ù<JI(t
DIB1SPARM0 SUGLI m u s s i
; RATEALI flATSAVA Ln esempio acquistando una t u o Diesel § 5 porte con rateazione a 36 mesi, vetsetete in contanti solo Iva e messa in strada.
Il i esto lo pallici ete in 35 t ale mensili di L. 477 000 cadmia. ì tspai lutando L 1132 000 Lolle i ta e Militi,! -ti tutu li 126 l'.mil.i e l no (li-|«iililiili jn i piot i la <nii-e^na e non ciininlalii le enn altie iniziative in eoi so L'val l i la sino al } 0 / ° / 8 8 I I I I I . I M a i | i i < / v n ai ta—i m v ifioit al 1 2 / 9 / 8 8 Pei le fornitile Savaoecoi i e ( - - . t< ut possesso dei noi mal l i e<|insiti di solvibilità udires t i
FiATSAVA E' UNA SPECIALE INIZIATIVA DI CONCESSIONARIE E SUCCURSALI FIAT F I A T
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Mercoledì 21 settembre 1988 7 • :,.•:. :\';S
NEL MONDO
Per la festa nazionale le due facce del Cile: alte uniformi e la passeggiata nel parco
«Vinceranno i "no" ma,., sembra un sogno» Al referendum con rancore e rassegnazione
Bambini improvvisano un paste con gli avanti pescati trairilkttt del mercato «Vena» di Santiago
A Santiago fra la gente che spera Pesta nazionale cilena. Da un lato l'esercito tirato a lucido, la Messa solenne, Pinochet in alta uniforme, Nient'altro che routine, uno spettacolo che riveduto e corretto si ripete uguale a se stesso da 150 anni. Nel parco la lesta della gente, sotto la vigilanza stretta dei carabinieri. Tra speranza e povertà, Ira si e no. Tutti credono che vincerà il no ma sembra un sogno irrealizzabile.
A R M I N I P SAVIOL I
«•SANTIAGO DFX CILE, Paracadute In tuia mimetica. lami In grigioverde, allievi ufficiali in uniforme blu ottocentesca, lanciati con l'elmo chiodato: l'ultimo esercito prussiano del mondo tende omaggio alla patria, « Dio e a se stesso. E II 18 settembre. , testa nazionale cilena.
:, Stilano i soldati e si dispongono intorno alla cattedrale stringendola In un abbraccio più che simbolico, quasi carnale, resteranno cosi, imoio-bill, per molle ore.
Alle I I , Il tempio «colmò di genie, ambasciatori In abito nero coti code e cravatta bianca, signore «legami (une o due In minigonne), giornalisti « (olografi, operatori televisivi, carabinieri, agenti In borghese; « naturalmente, ministri del signore: Il cardinale Cmino, alcuni vescovi,!! gran rabbino, pastori melodisti ed evangelici, un "papa*» greco ortodosso (molli membri delt i numerosa colonia palestinese appartengono a quella chraaaMjentalè),;)! ledeumsi •; anréflaiÉnllidecpniHnnòna. ; stanale, che Mene suonalo e cantalo tulio dàlia prima, al, l'ultima nota, dal primo all'ul- < timo.verno. 1 * letture del Vangèlo si alternano a brevi di-chiarazlonl di fedeltà alla patria, Parlano I rappresentanti di tutte l« tedi religiose. Si astiene solo II •papa», chissà
Pinochet, in alla uniforme, guanti bianchi e sciabola dall'elsa dorala, con accanto la •primelra dama» del Cile, assiste al rito. Impassibile. Quando gli allri cantano, lui non canta. Si alta, si siede, si alia sempre solenne e rigido, senza un sonito, Alla Une si allontana accompagnalo dal cardinale, riprende posto sull'auto scoperte, scompare tra le lance, le baionelle, i pennacchi rossi e bianchi del suoi soldati. Da una piccole folla, assiepata dietro transenne di ferro, parie un applauso piatto, breve è ppeo convinto.
La cerimònia, per i cileni, è siala nient'altro che routine: uno spettacolo che ti ripete da oltre ISO anni, sempre uguale a se stesso. PerlinoTornella del cardinaleera scontate: etoriatton! alla pace e alla concordia, condanna dell'odio e della violènta, ammonimento a rispettare II responso delle lime e a lavorare per II bene comune. Parole lodevò-list-ime, che hanno un solo diletto: ciascuno può Inlerpre-urie a m M ^ s u o P :-''
Eppure il cronista pensa di aver assistito a qualcosa che contiene significati .oscuri e protendi, ma enigmatici da decllrare. Lo Sltto, la Chiesa, ami te Chiese e soprattutto l'esercito, il pugno di (etto che tiene a (reno uh Cile recalcitrante, lacerato Ira ossequio e ribellione; Apparente-
Fanatismo in Francia
Bimba tolta ai genitori ftjgiudice: la educavano con principi nazisti : '-' OAL HOtTnOCOnaUTONPCNTt
•(•'PARIGI, I genitori l'avevano costretta perlino a bruciare una bàmbola di lanette e colare nati, palchi quello che avrebbe dovuto essere un giocando simbolizzava Invece, agli occhi del due sciagurati, Una «ratta non pura» che la bimba doveva Imparate a di-èttriguere e, perseguitare. La piccola ha quanto anni e ora, per decisione della córte d'appello (li Rennes, è stala Sottraila alla tutela del genitori Che le Inculcavano, giorno per giorno, un vero e proprio indottrinamento nazista. La sentenza viene a conlermare una precedente decisione del tribunale del minori di identico contenuto. Nel primo grado di giudizio la motivazione era stata chiara e netta; ai genitori si doveva interdire il diritto di educazione della bimba poi
ché «hanno convinzioni neonaziste che li portano a indottrinare la figlia lino a perturbarla- La temenza di seconda gradò, pur contornando il memo delia decisione prece-dente, opera un distinguo, in onore del latto che le convinzioni politiche. in linea generale, non sono mal perseguibili: Lio diventano. come nel caso di Rennes, quando si traducono o t i accompagnano ad uri «comportamento chet i ri. veli pregiudizievole ali interesse tisico o morale del minóre..... •
La direzione dipartimentale degli altari sanitari e sociali, " ' ithltmo pubblico che Un
nlzlo ha seguilo II caso. a soitollnea're che l'equi
librio pslchlcodella piccola era In forte pericolo, che I e-ducanone devastatrice condotta del genitori e comprovala d i numerosi falli precisi, non soltanto dalle loro convinzioni neonaziste. A suo
tempo | * sementa del tribunale dei mhwriavevà anche parlalo, nella motivazione, di •educazione testuale deviali-te-, In sede d'appello si denuncia il latto che lo sviluppo della bimba rischiava di essere -gravemente compromesso- se tesse rimasta nel suo ambiente familiare. Il caso-era scoppialo nei novèmbre dell'anno scorso, quando un medico aveva denuncialo ai serviti pubblici sociali la situazione abnorme creatasi nella famiglia. La bimba attende ora di essete affidala ad un'altra coppia.
Non e la prima volta che il fanatismo neonazista fa irruzione nella quieta provincia francese. A parte l'ondata le-penisia col suo carico di intolleranza, esistono fenomeni particolarmente acuti tra i giovani, un po' ad'imitazione degli «skìn-heads» inglesi, All'Inizio dell'estate un follo gruppo, poi arrestato e condannato, aveva, compiuto un raid di violenza in Bretagna, accanendosi con catene e bastoni contro chiunque avesse la pelle scura. Ne fecero le spese diversi immigrati e francesi di colore, e fu per miracolo che un palo di essi non ci rimisero la vili. Episodi di violenza lasciala, sopralluno di stampo razziale, si sono registrati negli ultimi anni soprattutto nel Sud, dove sono avvenute una quindicina, di «esecuzioni-contro 1 màghrebini. Il caso di Rennes presenta certamente dei caratteri eccezionali, ma la sentenza è destinata.a far discutere non soltanto i giuristi. Se il fanatismo nazista della coppia di Rennes ha trovato il suo antidoto in due tempestive sentente del tribunale, Il bubbone neofascista non l'ha ancora trovato nella società politica Irancese.
mente insieme, unite, queste forze compalle quasi a sostenersi a vicenda. Oppure no?
Con la lesta piena dì interrogativi il cronista attraversa strade vuole e silenziose, entra in una stazione della metropolitana. Il treno è pieno di gente: vecchi, giovani, tantissimi bambini, dopo Ire stazioni scendiamo tutti al parco O'Higgins. Qui è la festa, che chiamano delle «londas» o •ramadas-, perché un tempo si faceva in locande di campagna o sono capannoni di Ira-sche.Orasi balla, sì.mangia, si beve in ristoranti all'aperto o al chiuso. Soprattutto si beve. Obbligatoria (quasi un dovere nazionale) la -crucila», un mosto dolce dal sapore Innocente e dal colóre ambrato, che tàglia le gambe al secondo bicchiere. Allegria, e anche tristezza. Seduto a un tavolo prèsso un braciere su cui cuociono spiedini di carne, Il cronista osserva la folla che va e viene come un fiume umano lento e già stanco. Bambini si avvicinano, per chiedere l'elemosina: oppure, vergognosi, per chiedere il prezzo, Tornano correndo verso I genitori. La famiglia si consulla. No, troppo cari gli spiedini. E n-prendono, rassegnali, apasseggiare. Un uomo gigantesco, abbronzato e barbuto, trascina un sacco di plastica pieno di panini: * il trullo dell'elemosina che chiede, in nome del figli che lo seguono, polverosi e laceri^ Chiede anche carne, che gllvléne rlllu-tata, con molte belle parole di scusa. Se ne va> còli unatmor- • Ila di dolore. '
Al tavolo accanto c'è una coppia anziana, con un figlio adolescente. Capiscono, dall'accento, che II cronista e Italiano, MI dicono, con orgoglio, di essere anche essi italiani, almeno di origine (se-
Pinochet in alta uniforme durante la cerimonia religiosa
conda generazione), di avere un'altra figlia che studia a Genova e che non Vuol tornare •perchè là si vive meglio, mollò meglio».
E, subito, il discorso diventa politico. Il marito lavora nell'esportazione di frutta, Il
: settore economico di maggior successo, fere all'occhiello delreslmerilCileesporlaper. (Ino in Giappone), Ma non e affatto contento: «Lavoro - dice - perché con la pensione di bancario morirei di fame». E a bassa voce mormora parole di rancore per il presiderite: ma è un rancore tranquillo,
rassegnalo, logoralo dall'uso, dal tempo.
La moglie ha un pessimo ricordo del governo Allende, i anticomunista e antlsociallsla. Quindici anni fa batteva le pentole vuote contro Untdad Pówla'v:Pr* ileibaìi*ìc»hlro. Pinochet;fcrèK*? I* perchè* sono molli. Perché non è giusto che ci siano tanti pòveri «e non si deve essere egoisti, bisogna pensare anche agli altri», perché non c'è liberti, perché «ora basta, siamo stanchi, vogliamo cambiare».
Voteranno entrambi nò,
maritò e moglie (il figlio tace, annoialo e irrequieto), ma sono preoccupali per il futuro. Si
t aspettano allentati, «come 'quello, mancalo, anzi falso, (arsissimo», dell'I I settembre: pretesti - dicono - per un autogolpe, come qui si dice. Dubitano che i militari permetteranno il ritorno alla democrazia. Dillidano, oscillano Ira speranza e pessimismo.
Come tanti altri cileni, come gli autisti di taxi, I commessi di libreria, 1 camerieri e le cameriere delle «calete-rias», con quel cronista ha
/conversato a lungo, per ore, .cercando risposte alla do-manda da cento milioni: «Vincerà il sì o il no?».
Tutti rispondono che vincerà il no, ma... L'idea che II miniSiro degli Interni Femandez. uri fedelissimo del presidente, possa annunciare alla tv che il governo ha perso, sembra assurda: un sogno Irrealizzabile. O forse un incubo?
La seta, in Pasco dell'Ahu-mtda, la letta allegra e triste continua. «Dollari, dollari, dollari», mormorano I trafficanti all'orecchio dei turisti. E le trafficanti: giovani madri con bambini in bràccio, o in carrozzila, che con quella piccola differenza (re il cambio ufficiale e il «parallela» riescono a sfamare la (amiglia.
Sulle panchine davanti alla cattedrale gli amanti si abbracciano e baciano. Si (ormano piccoli assembramenti Intorno a pagliacci dai grossi nasi rossi, la genie ride (e guai se non ridesse, còme dice l'ill-tima didascalia di un limoso film americano). I pagliacci parlano in Irena. In un gergo stretto, le loro allusioni, per lo straniero, sono misteriose. Alla demanda se tacciano salirà polìtica, la rispósta (sottovoce) è: «No, qui tio, sarebbe
troppo pericoloso». E infatti vigilano, sospettosi, i carabinieri, la camionette sono pronte a muoversi per diffondere I gas, e grandi pullman vuoti attendono il momento in cui si riempiranno di arrestati. Ma intanto si ride. E si cammina, si cammina senta sosta, per scaricare tensioni fisiche e mentali, per stancarsi prima di andare a dormire. Si cammina tutti insieme, pernon sentirsi soli. E si beve vino, birra, acquavite (una dose normale «un corto» è un mezzo bicchiere, il doppio che in Italia, occhio e croce).
E si mangiano gelali, magari un solo gelalo per famiglia, che il padre, madre e figli si passano l'un l'altro con naturalezza, senta alcun imbarazzo, con gesti, affettuosi e quasi rituali: spettacolo di struggente malinconia, ma anche di umana belletta.
Verso la mezzanotte la lòlla sparisce, quasi obbedendo a un segnale. Si disperdono i carrettini di letto che hanno la forma delle antiche navi a vapore (il Cile è un paese di marinai e di pescatori non solò di conladini e soldati), coti il loro carico di dolci, olive, caramelle, uva passa. Resta nell'aria, acutissimo, l'odore dello zucchero filato. 1 venditori si affrettano verso le rimesse, poi prenderanno gli ultimi autobus direni verso lontane borgate.
Un giovane indica. torse ubriaco, Ione solo stinco, dorme su un marciapiede. •Ha te scarpe nuove'-' dice una vecchietti in Iorio maligno - se non si sveglia presto. gliele ruberanno».
Un altro giorno è passato, l'alba * vicina, il Cile dorme e sogna. U none non ha portalo risposte alle domande del mattino.
L'opposizione alla giunta militare: Wrattiàilo»
torchia, oppio e nazionalismi Birmania nella morsa dell'esercito
Una tesa calma si è impadronita delle strade di Rangoon dopo il massacro dì lunedi. La giunta militare ha formato un governo con nove ministri, otto militari e un solo civile, ma il nuovo esecutivo birmano è ancora privo di un primo ministro. In tutto il paese è stato confermato il coprifuoco imposto dal generale Saw Maung. l'opposizione e i monaci buddisti hanno rivolto alle forze armate un appello alla trattativa.
DALLA NOSTRA COtWISPONOENTE
L INA T A M B U R R I N O
• •PECHINO. Un paese, per usare la definizione di un noto orientalista inglese, senza nemici e senza alleati: ecco la caratteristica della Birmania in questi decenni vissuti sotto la guida autoritaria del «Partito unico per il programma socialista», Ma isolato e chiuso completamente al mondo esterno, questo paese dì 38 milioni di abitanti ha maturato al proprio interno tensioni e contraddizioni che dovevano prima o poi esplodere. Tensioni religiose: la Birmania è buddista ma c'è un quattro per cento della popolazione costituito da musulmani. Tensioni razziali; alla maggioranza birmana si affiancano, arroccate nelle montagne dove si coltiva l'oppio, almeno trenta minoranze etniche, le più numerose delle quali aspirano alla autonomia e sì sono rifugiate nella creazione dì gruppi di guerriglia antigovernativa lungo i confini con la Thailandia. Molti dei soldati dell'esercito governativo appartengono alle minoranze e innanzitutto per questa ragione sono stati utilizzati come eccellente forza d'urto contro la popolazione birmana di Rangoon nel corso delle manifestazioni popolari di questi mesi.
Un elemento ha però accomunato questa congerie di razze e di religioni: la fame, la fame vera e propria, che già nel passato aveva alimentato proteste contro il regime unico insediato con il colpo di stato del 1962. Nel 1973, i militari avevano corretto in parte la rigida autoesclusione dal mondo, aprèndo il paese ai turisti. Poi nel 74, dopo le manifestazioni di protesta per mancanza di cibo, avevano deciso qualche altra piccola apertura, e, innanzitutto, avevano varato la nuova costituzione che enunciava la «via birmana al socialismo», un misto di militarismo, buddismo e socialismo. L'autore del testo, fu allora, un birmano che aveva studiato logge in Inghilterra e a Yale, Maung Maung. Ma quattordici anni dopo, Maung Maung ha pagato per quel suo passato: quando nei giorni scorsi si e' presentato come un moderato pronto a aprire alle richieste di cambiamento avanzate dalla popolazione, la gente non gii ha creduto perché ha visto ancora dietro le sue spalle t'ombra dei dittatori che lo avevano preceduto e ne avevano favonio la carriera, nel partito e nella professione.
Fame dunque, ma anche in-
Poliziotti birmani si uniscono ai dimostranti durante una manifestazione delle scórse settimane
giustizie inaudite in un paese dove tutto è stato organizzato per privilegiare i 200 mila iscritti al partito e ì 190 mila militari al potere. Finanche l'ospedale di Rangoon è stato vietato alla popolazione, riservato solo al militari e ai membri del governo. Ma quando il partito al potere, di fronte alla catastrofe economica, ha deciso di cambiare registro e «aprire» l'economia, era troppo tardi e si faceva sentire quella «mancanza di amici» di cui ha parlato il già citato professor R.H. Taylor. Chi avrebbe avuto tanta fiducia nei dirigenti birmani - crudeli e inetti - da azzardare investimenti e prestiti? Il paese è flagellato da una Inflazione che ha toccato il 400 per cento dopo la liberalizzazione dei prezzi agrìcoli. Non ha mercati per i
beni di prima necessità se non quelli «neri», quindi accessìbili grazie alla corruzione e moltiplicatori di povertà. È già pesantemente indebitato: Germania federale e Giappone sono i principati creditori, mentre gli Stati Uniti avevano da tempo concordato con il generale dittatore Ne Win un programma di interventi - aiuti per limitare e regolarizzare la produzione dì stupefacenti. Anche se chiusa rigidamente al resto del mondo, la Birmania è infatti - con la Thailandia e il Laos - uno dei tre principali produttori asiatici dì oppio e fornisce il 30 per cento dell'eroina che si consuma negli Usa. Dunque, quando è stata teorizzata l'apertura, è come esplosa, a livello di massa, la consapevolezza che non si poteva fare la «riforma
economica» su una struttura politica dì stampo dittatoriale. E questa contraddizione finalmente ha messo in molo centinaia* di migliaia, milioni di persone- Con il colpodi Stato si pensava forse di riassorbire questa contraddizione, al contrario il risultato è che il paese è nuovamente spinto verso una catastrofe ancora più grave di quella dalia quale ha cercato di uscire. La Germania federale ha già sospeso i suoi aiuti, cosi sì appresta a fare jl Giappone, solo gli americani hanno confermanto che non modificheranno nessuna delle loro decisioni precedenti. Ma è assolutamente improbabile che si trovi qualcuno, oggi, disposto a rischiare un dollaro a favore della nuova ondata di militari arrivati al potere domenica sera.
Fallita l'intesa Usa-Siria
Autobomba a Beirut-est Di nuovo in alto mare l'elezione presidenziale? Un'autobomba è esplosa ièri mattina ilei settore orientale (cristiano) dì Beirut provocando tre morti e oltre 30 feriti; fra questi ùltimi anche il ministro Josef Skaff, che si stava recando i una riunione di esponenti cristiani per discutere delle elezioni presidenziali di domani. L'attentato è venuto a meno di 24 ore dal fallimento dell'intesa Usa-Siria sul nome del candidato alla presidenza.
G I A N C A R L O L A N N U T T I
t e * Tulio di nuovo In alto mare, dunque, a Beirut. Domenica l'annuncio dell'Intesa Ira il presidente siriano Assad e il vicesegretario di Stato americano Murphy sulla candidatura del cristlano-maroni-ta Mikhail! Daher (deputato del nord e .amico» della Siria) aveva latto pensare che l'impasse (osse superala e che la seduta del Parlamento libanese convocata per domani potesse concludersi con la elettone del nuovo capo dello Stalo. Ma era un ottimismo prematuro: l'intesa è stala sconfessala dalle principali Iasioni cristiane del; Libano nel giro di neanche 48 ore, e secondo uno .stile-ormai consolidalo l'attentato di ieri * venuto a sottolineare in modo drammatico. e clamoroso la nuova situazione di ..impasse.. Alla luce della quale ci sono moltissime probabilità che la seduta di domini del Parlamento finisca in un nulla di fatto, esattamente come quella deli 18 agosto scorso tana fallire, dal boicottaggio dei deputati cristiani (di (atta imposto dalla mìlitia delle «Forte libanesi»).
L'intesa di domenica a Damasco è stata sconfessata sia dal comandante dell'esercito, generale Michel Aoun (anche lui potenziale candidato -di compromesso» alla presidente) sia dal capo delle .Forte libanesi. Samir Geagea ed * stata criticata anche dal presidente in carice Amin Gè-mayel: praticamente lutto l'establishment politico cristiano-maronita, con la ovvia ec-cetione dell'expresidente Su-leiman Franghieh, candidato dei musulmani (e della Siria) nella seduta del 18 agosto.
Certo, può apparire s i n » . lare che Knome del candida-tonila presidenza di un Mese venia Indicato Co addirittura scelto) dai dirigenti di due altri paesi 0n questo, caso la Siria e gli Usa). Ma ai sa che nella situazione del Libano è impensabile la elezione di un candidato •contro» la Siria o •contro» gli Stati Uniti (ed anche, ovviamente, •contro»
Israele, dati i legami fra Tel Aviv e le «Forte liBanesI»), e i l sa pure che e In atto un* marcia lenta ma cattante di avvicinamento Ira Washington • Damasco. Di qui l'intasa Aa> sad-Murphy, che era dunque meno peregrina di quanto potrebbe sembrare. Ma che tuttavia non è bastata * superare gli odi, le rivalila « le ambialo-ni delle diverte cornponentt libanesi, e in questo caso particolarmente di quelle del campo cristiano.
Ieri il patriarca maronita moro. Slelr aveva convocato nella tua tede, sulla collina di Bkerke. una riunione dei principali esponenti cristiani. E puntuale e venuta l'esplolione dell'auto-bomba. La macchina, imbottila con 100 chili di Tnt. e saltata In aria nel eob-borgo di Dawtaa Bairut-aat (danneggiando fra l'altro anche la sede locala dal Banco di Roma) proprio menlre pattava il corteo formato dalle auto del ministro delle tnlor-mationi Josef Skelf a dellr. sua scorta. E Improbabile che t i mirasse a colpire proprio lui. Ma II luogo e il momento dell'esplosione lasciano edito • diverse ipotesi: che aia stata una sottolineatura, per coti dire, dèi «no» a DatriaJeói^il contrario che aia stato un duro monito a coloro che hanno mandato e monte l'Intaaa di domenica. , ; . ; , . . . , , ;
' Che cc«a accadrà adeenor Ieri è circolato, con» nome «di compromesso», quello di Raymond Edd*. esponente «storico, del Ubano criatttno ed esule volontario da olire dieci anni a Parigi; ma si tratta di persona non gradita*! siriani, coma ormai non » più loro gradito II generale Aoun, dor a l a sua presa di potlttone di lunedi. Ma M domani non ver-rà eletto II presidente 01 mandato di Gemaytl scade venerdì), i musulmani minacciano di proclamare una Repubblica separata nelle tone da loro controllate, vale a dire nei tre quarti del Libano. Dopo H anni di guerra, toma ad aleggiare lo spettro della spartlilo-ne.
Corto per funzionari e dirigenti di partito ( 10 ottotm-3 dteem-bre 1 M 8 )
Il Omo sari m e n a da una conferente di fiat».fatali»*. inernbro delle Segretaria nazionale da) partite aiti «ama: alt Pei vano il 18- Cono-esso». Il programma dal certo di tonrvKlent par funzionari e dirigenti dipartito prevede tra grandi Hocchi tematici che eone: al IL OIRITTO E LA SCIENZA GIURIDICA
111-22 ottobre). Temi affrontati:
I l Introdutim (teorie panante); teoria generala del dWtto: norme, fonti, soggetti * Istituzioni: la dottrina da** Coatrhi-zioné.
2) Le diacjDHn* giuridiche: diritto panale e garanzie da*» pat-epne; diritto amministrativo a cittadini: proprietà e jrnpreea. diritto dal lavoro e statuto dai lavoratori.
3) Gli alletti dei poteri: democrazia decentrata: Emi locali. Ragioni: poteri diretti: referendum, iniziativa di lagga poeo-lara: la istituzioni del governa politico: Parlamento, «aecutì-vo, Corta coatitutionaia, capo della Stato: le istitutori! delle garanzie: magistratura ordinaria e emmmtretiva.
b) ECONOMIA: la forme attuali dal mode di produzione capite-Italico. Strumenti di anabal ( 2 * ottobre-8 Kwernbre). Turni affrontati:
1) Storia economica: avvento e trasformazione dal capitan-imo: I caratteri dal capitaUemo italiano dagli anni 80 ad oggi: la grande ristrutturazione.
21 Teorie: elementi dal pensiero economico dai «clanici» a Marx: il novecento: Keynes, Schumpeter, Sraffa; i poat keynesianì; il monetarismo.
3) La politica economica: Stato a mercato; listama rr-orvatario internazionale: la distribuzione del reddito; la politica datele dallo Stato: occupazione e marcato del lavoro; le nuove
e) SCIENZE POLITICHE: forma e teorie della democrazie 19.24 novembre). Temi atfronteti:
11 Presupposti storici: la crisi dello Stata libatale; il fascismo e la rappresentanza corporativa,
21 Siatemi politici. Modelli e confronto: la democrazìe americana; il modello tedesco: il aiatama sovietico dinanzi elle perestrojke; il alatame politico italiano.
31 Le dottrine e I movimenti: i cattolici e le democrazia: l'area laica: dal liberalismo al neocontranuellemo: H Poi: la democrazia come riforma intellettuale e morale.
L'ultima parta del corso (26 novemhre-3 dicembre) * interamente dedicata alla dlscuaeione congressuale. Inoltra, durante tutto il corso sono previste conferenze Integrative sulla amie del partito e dell'Italia repubblicana.
Il corso è rivolto eetenilalmante ai compagni degli apparati. delle Federazioni e Cerniteti regionali e e compegnl m produtle-ne che ricoprono pero funzioni di direziona nelle organizzazioni provinciali e regionali,
Per ulteriori Informazioni e conferme rivolgerai elle segreteria dell'Istituto, telefono oe/93S820B-93B8482.
8 l'Unita
Mercoledì 21 settembre 1988
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NEL MONDO
Est-Ovest Andreotti a Sofìa da Zhivkov •M SOFIA Da len In visita uf fidale In Bulgaria II ministro degli Esteri italiano Giulio An dr^otti ha incontrato imme dìatamente II capo dello Stato Todor Zhivkov raggiungendo lo da Sofia in elicottero nella residenza presidenziale di Pravctz a una sessantina di chilometri dalla capitale
In Zhivkov e nei dirigenti bulgari che lo affiancavano durante I incontro Andreotti ha trovato interlocutori parti cdlarmentc attenti alla temati c i del rapporti Est Ovest ed Interessati allo sviluppo e alla rapida conclusione dei nego zitti soprattutto in materia di disarmo
Tuttavia da parte bulgara non si è nascosto un certo di snppunto per la decisione del governo Italiano di accogliere sul nostro terntono gli F 16 americani allontanati dalla Spagna Più in generale gli in lerlocutori bulgari hanno espresso delusione per il nliu lo della Nato di prendere in considerazione le proposte di Oorbaclov in tema di disarmo convenzionale
Andreotti ha replicato ci tando proprio Gorbaclov È slato Infatti II leader sovietico ha detto il ministro degli Este rt ad ammettere esplicita monte che esistono -asimme (rie» da correggere nei rap pdrtl di (orza Ira I due blocchi militari e che perciò non è lo gleq chiedere atti unilaterali di disarmo da parte di chi subì sco queste asimmetrie
Oggi il ministro Andreotti vedrà II presidente del Consi glia bulgaro Qheorghi Atanas sov e II ministro degli Esteri Mladenov Ma già dopo gli In contri di Ieri I atmosfera fra le due delegazioni pare volgere decisamente al bello Sembra no ormai lontani I tempi della burrascosa polemica sul caso Antonov che del resto lo stes so Andreotti aveva chiuso re cadutosi a Sofia un anno e mezzo la per normalizzare le relazioni fra I due paesi
Apdreotn che riceyeri la laurea honoris causatali Uni versile Clemente di Ocrlda vedrà oggi anche il patriarca della Chiesa ortodossa bulga ra Maxim primo presso II San to Sinodo Domani prima di rientrare a Roma il ministro degli Esteri italiano partecipe rà anche ali assemblea dell U nlone Interparlamentare in corso nella capitale bulgara
La stampa di Sofia sotloli nea con Ioni particolarmente amichevoli lo stato del rapporti fra I due paesi «Nono stante che Bulgaria e Italia ab blano differenti sistemi politici ed appartengano ad alleanze politiche e militari diverse -scriveva ieri il «Rabotnichesko Delo» organo del partito co munista bulgaro - sono tenaci nel loro tentativo di migliorare il clima internazionale e di rendere irreversibile il proces so di disarmo» La Bulgaria prosegue I articolo valuta in modo positivo le iniziative ita liane per stabilizzare la situa «ione nei paesi del Medlterra neo
Gorbaciov telefona da Mosca Crescente preoccupazione annunciando «imminenti decisioni» per l'estremismo nazionalista mentre lo sciopero paralizza A Baku, la capitale azera, la repubblica e Nagomo-Karabakh riunione urgente del partito
Le truppe presidiano l'Armenia L Armenia e paralizzata dallo sciopero Su Erevan la capitale sono affluiti reparti speciali dopo i sanguino si scontri (un morto 70 lenti) tra armeni e azeri nel Nagorno Karabah «Imminenti decisioni» annunciate da Gorbaciov per telefono da Mosca Forse i dirigenti locali del partito stanno «trattando» con gli esponenti più in vista del «comitato Karabah» Preoccupazione per I affermarsi di tendenze estremistiche
OAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GIUUETTO CHIESA
MI MOSCA Lo sciopero gè nerale in Armenia e nel Na gorno Karabah ha avuto mas siccia adesione nelle scuole e nei servizi ma non in tulle le fabbriche dove le astensioni dal lavoro sono stale comun que molto elevate La capitale armena ieri era praticamente paralizzata mentre la piazza del Teatro dell Opera e rima sta presidiata per tutta la notte per timore che le truppe spe ciah del ministero degli interni la occupassero Fin dalla pn ma mattinata migliala di per sone hanno cominciato ad af fluire verso il centro npelen do lo scenarlo dei mesi di marzo e aprile La rabbia della gente non è sfociata comun que in episodi di violenza e la situazione non segnala altri in cidenti Ma la tensione rimane assai alta non solo in Arme nia Anche in Azerbaigian si
registra un acuta preoccupa zione delle autorità statali e del partilo per il possibile ve nficarsi di una escalation di violenze La Tass - che ieri ha taciuto sulla morte del ferito armeno Aìrabid Shakhrama man - ha invece dato notizia (I unica della giornata) che a Baku capitale azerbajgiana si è tenuto d urgenza I attivo del partilo
Il primo segretario repub blicano Abdul Rakhman Ve zirov si e «soffermato detta giratamente sulle azioni anti sociali» avvenute negli ultimi tempi nel Nagorno Karabah invitando i militanti ad «ac centuare il lavoro tra la popò lazione» Nella stessa giornata di ieri centinaia di riunioni si sono tenute in tutte le scuole e le fabbriche della citta Evi dentemente allo scopo di pre venire sviluppi drammatici In
tanto nella notte altri reparti di truppe sono affluiti via ae rea a Erevan Tutte le pnncipa li vie di corrumcazione nelle due Repubbliche sono presi diate in forzo Cinture speciali di vigilanza sono siale istituite attorno ai tentn urbani del Nagorno Karabah per preve nire il contatto delle due et me armena e azera I giornali sovietici di ieri riportavano tutu lo stesso identico comu meato della Tass che era stato letto nel corso del telegioma le della sera precedente Un comunicato che pur melari do la gravità degli scontri e il bilancio dei feriti non faceva alcun cenno alle manifesta ziom in corso in Armenia Appare comunque evidente che il partito comunista in Arme ma sta trattando con il «Comi tato Karabah» Proclamato fuori legge rei giugno scorso e il comitato che controlla per ora il movimento La telefona ta di Gorbaciov ad Arutiunian e il suo invito ai leader del co mitato a «cooperare per man tenere la calma» di fatto costi tuiscono la toro legittimazione politica
Ma osservatori imparziali a Erevan rilevavano ieri il pen coloso emergere di spinte estremistiche in seno al movi mento nazionale armeno Nel
Armeni in corteo mostrano uno striscione con lo slogan «Erevan soffre e piange»
comizio di lunedi sera e nelle manifestazioni di len più volte si e levato il grido «autodeter minazione armena» che sot (intende la richiesta di usare larma del referendum per
rreclamare la secessione del Armenia dall Urss Si tratta di
spinte minoritene ma che van no prendendo spazio di fron te alla mancanza duna via d uscita I leaders del «Comi tato Karabah» starebbero pun tando ora sulla richiesta di convocazione urgente del parlamento armeno con I o-
biettivo di premere sulla com missione speciale del Soviet delle nazionalità che a luglio fu investita dal presidium del Soviet supremo dell Urss dei compito di «approfondire» I e same del problema Nagorno Karabakh Forse è al lavoro di questa commissione che Gor baciov si riferiva nella telefo naia al numero uno armeno Arutiunian parlando di irnmi nenti nuove decisioni L unica cosa certa e che la convivenza tra le due etnie e oggi imprati
cabile Tanto più che le misu re economico sociali di soste gno alla popolazione della re gione contestata appaiono di gran lunga al di sotto della ri chiesta «politica» d» secessio ne dall Azerbaigian II com missano nominato dal Comi tato centrale Andrey Voi shki) non e riuscito finora del resto a imprimere una svolta effettiva nella situazione e la sfiducia degli armeni del Na gorno Karabah rischia di tra volgere anche la garanzia del la sua imparzialità
In fin di vita l'anziano imperatore
Giappone, gravissimo Hirohito Il figlio assume la reggenza Sono molto crìtiche, nonostante un lieve miglioramento registrato ieri sera, le condizioni di salute dell imperatore Hirohito Ieri il vecchio sovrano è stato sottoposto-a massicce trasfusioni che hanno rigenerato il 25 per cento del suo sangue Domani il governo del primo ministro Takeshita promulgherà il decreto che assegna le funzioni di reggente al principe ereditano Akihito
• i TOKIO La sua morte get tera il Giappone in un tutto uf fidale che non ha precedenti netterà moderna di questo paese Infatti I imperatore Mi rohito siede sul trono dal 1926 quando aveva appena venticinque anni sessanladue anni fa E in suo onore si lan davano in picchiata suicida i kamikaze giapponesi della se conda guerra mondiale Dopo la sconfuta Hirohito rinunciò alla «divinità» e da allora im persona il simbolo più allo dello Stato senza alcun potere effettivo Ma le vecchie gene razioni lo venerano ancora come discendente di Amate rasa la dea del sole mentre soltanto i più giovani guarda no con disinteresse alla fami glia imperiale
Domenica scorsa I impera
tore che ha ottantasette anni aveva nnunciato a presiedere un torneo di lotta per una Ite ve forma di febbre che deriva va secondo i medici da un infiammazione del sistema biliare Nel settembre dell an no scorso Hirohito aveva già subito un intervento chirurgi co ali intestino per una inftam inazione del pancreas che pò leva avere origini cancerose e da allora e apparsq molto più debole e magro E possibile che se le sue condizioni gene rall lo permetteranno Hirohito venga sottoposto ad un nuovo intervento per drenare ì liquidi accumulatisi nel duodeno e che potrebbero essere ali ori gine di una ostruzione e della conseguente emorragia inte stinale
In serata il principe eredita no Akihito si e recato al ca
Il prìncipe Akihito e la principessa Michiko si recano al palazzo imperiale per visitare Hirohito
Una recente foto aen imperatore n irò mio
Kezzale del padre ma più tardi a fatto ritorno nella sua resi
denza Figlio pnmogenito dell imperatore Akihito ha cinquantaquatlro anni ed e pretendente al trono dal 1952 al compimento della maggiore età Akihito sarà il pnmo imperatore giapponese a sedere sul trono nonostante sua moglie sia una borghese Michiko Soda la figlia di un industriale di Tokio che conobbe giocando a tennis Co me prevede la Costituzione Akihito ha già compiuto qua! tra reggenze al posto di suo padre in occasione di viaggi ali estero o di malattie dell im peratore
L aggravamento delle con dizioni di salute dell impera tore ha indotto I ex primo mi nistro Nakasone ad abbrevia re la sua visita in Gran Breta
gna mentre da Seul ì respon sabili della rappresentativa olimpica hanno confermato che gli atleti non ritorneranno in patria anche se Hirohito do vesse morire durante i Giochi olimpici Comunque i massimi dingenti sportivi si sono «ubi to recati ali ambasciata di Seul per consultazioni sul compor lamento da adottare in caso di morte dell anziano sovra no
La notizia delle condizioni critiche di Hirohito si e imme dìatamente diffusa tra la folla degli inviati e dei giornalisti le levisivi giapponesi a Seul per le Olimpiadi «Se Hirohito do vesse monre cosa purtroppo pm che probabile saremmo costretti a rimandare in Giap pone forse la meta dei nostri inviati» e slato il commento di un giornalista di uno dei quoti diani più diffusi del paese
~~—"*•——™" La Spagna ridimensiona drasticamente la sua parte nelle spese per l'aereo «tutto europeo» I costi sono insostenibili, ma la lobby industriale non molla
Madrid «silura» il caccia degli anni 90 Il «caccia degli anni 90» I aereo «tutto europeo» che dovrebbe essere realizzato da un consorzio di aziende tedesche italiane britanniche e spagnole forse non si farà più Madrid pare intenzionata a ridimensionare drasticamente la sua partecipalo ne al progetto e soprattutto i costi appaiono inso slembili in Germania e e chi calcola fino al 2025 spèse per oltre lOOmila miliardi di lire
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO SOLDINI
• I BONN Pare che Narcis Serra il ministro della Difesa spagnolo sia molto irritato con i tedeschi Qualche setti mana fa era venuto a Bonn a cercare buoni argomenti per convincere le Cortes di Ma drid nonché alcuni suoi colle ghj di governo a dare il via alla partecipazione spagnola al megaprogetto del «caccia degli anni 90» Poiché di ar gomenti non ne ha trovati di buoni almeno Serra nei giorni scorsi avrebbe fatto sapere al suo collega tedesco che sarà meglio rifare lutti ì conti senza il 13% della quota spagnola o almeno con una sua fortlssi ma riduzione che potrebbe
essere decisa nei prossimi giorni del governo Le azien de interessate dei tre paesi che restano in lizza Gran Bre lagna Repubblica federale (con quote del 38%) e Italia (215U) avrebbero già fatto sa pere di essere pronte a nta gliarsi la torta residua ma a questo punto almeno a Bonn e è chi comincia ad avere se rissimi dubbi il progetto for se non andrà In porto
D altronde nonostante la retorica che lo accompagna 11 programma non ha mai avu to vita facile Concepito alla fine degli anni 70 avrebbe do vuto essere realizzato da un
consorzio di aziende di tutti i maggiori paesi del continente Ma come si dice e era chi la voleva cotta e chi la voleva cruda I francesi dopo una fu nbonda rissa con gli inglesi i quali volevano un apparec chio relativamente pesante se ne andarono sbattendo la porta e cominciarono a lavo rare in proprio al «loro» cac eia un «multiuso» leggero in grado di atterrare anche sulte portaerei Sarebbe nato cosi il progetto «Ralale» quello che fi pnmo ministro Rocard qualche giorno fa ha definito «in uno stato di disastro avan zato»
Ma i guai erano appena al 1 inizio Le previsioni finanzia rie si rivelarono come al soli to troppo ottimistiche il mer calo potenziale del tutto in certo con 1 affacciarsi sulla scena del «Rafale» (che si af fianca peraltro a un altro «ma de in France» il «Mirage 2000») le reazioni degli ame ncani interessati a vendere i loro F 18 e la versione aggior nata degli F 16 tutt altro che benevole Ma soprattutto co
mmciarono a piovere i dubbi degli esperti militari è dawe ro necessario per la difesa della Nato i «caccia degli an ni 90»? Non sarebbe meglio puntare su strumenti meno costosi?
Comunque sia il 16 maggio scorso con una cenmonia in tono minoro ì ministri della Difesa di Germania federale Gran Bretagna e Italia hanno firmato il pi otocollo d intesa per la produzione dell aereo L unico entusiasta era il tede sco Worner il quale aveva ad dirittura insistito che la ceri monia avvenisse prima del suo passaggio dal ministero della D fesa alla segretena gè nerale della Nato Quanto al suo successore Rupert Schollz i ben informati gli at tribuiscono un commento illu minante lo con questa stona non e entro per niente»
Firmato 1 accordo è un pò difficile tornare indietro An che se nel frattempo le previ stoni di spesa aggiornate han no dato un nsultato che ha fat to rizzare ì ape III in testa al
ministro delle Finanze Slol tenberger e a ogni tedesco di buon senso Per un aereo che resterà in servizio se va bene 28 anni (dal 1997 al 2025) le rano tedesco dovrà sborsare quasi 6 miliardi di marchi (4 500 miliardi di lire) per lo sviluppo 16 5 miliardi e mez zo ( 10 500 miliardi di lire) per [acquisto di 200 esemplari più un numero imprecisato di miliardi per le armi e i radar di bordo la manutenzione I ad destramento dei piloti in uno speciale centro da realizzare in Spagna e varie altre «spe succe» accessone Secondo I esperto di bilancio della Spd Rudi Walther il costo finale sarà sul) ordine di 100 150 mi liardi di marchi cioè in lire tra 75mila e IHmila miliardi al cambio attuale
Nessuno che si sappia ha fatto i conti per I Italia Quan to costerà a noi questo giocat (olone di incerta utilità non è in grado di dirlo neanche il ministro Zanone il quale co munque stando a quanto avrebbe confidato dopo la ce
nmoma di Bonn condivide anche lui i dubbi degli esperti sul! utilità militare del «caccia degli anni 90»
Perche allora il progetto non viene abbandonato co me chiede in Germania uno schieramento che ormai attra versa la stessa Cdu7 La nspo sta e semplice perche la tob by politico industriale che so stiene il caccia capitanata nella Repubblica federale dai colosso dell aeronaut ca Mes serschmidt Bolkow Blohm e dal suo padnno Franz Josef Strauss e (almeno per il mo mento) più forte del governo del parlamento e anche del buon senso Appena si son le vate le prime voci contrarie la Mbb e le altre aziende del consorzio hanno subito grida to al tradimento la rinuncia alla realizzazione dell aereo comporterebbe la perdita di dfr ne di migliaia di posti di lavoro e soprattutto I accu mulo di un intollerabile mar do in una sene di tecnolog e di punta E il ricatto per ora funziona E lo stesso discorso
che fu fatto a suo tempo per la «partecipazione europea» ai piani di «guerre stellari» ame ncani «non si può non parte cipare» perche altrimenti si perderebbero i miracolosi vantaggi delle «ricadute civili» della ricerca Le «ncadute» non ci sono state ne ci saran no mai ma i governi caduti nella trappola degli accordi con Washington non hanno avuto neppure il buon busto di fare I autocritica
Il problema insomma va ben oltre la sorte del «caccia degli anni 90» consiste non solo nel potere di pressione dell «apparato militare indù striale» ma anche nell illusio ne pericolosissima di alcuni governi che solo la ricerca mi litare abbia una sufficiente for za di traino sullo sviluppo del le tecnologie di punta Non sarebbe più semplice più economico (anche moral mente più degno) destinare le risorse direttamente alla ricer ca civile' Nel governo di Bonn almeno qualcuno la domanda comincia a porsela Chissà se a Roma
Congratulazioni del Pei alla sinistra svedese
Il segretario del Pei Achille Occhetto ha inviato messaggi di congratulazioni ai sociademocratici e ai comunisti sve desi per il successo nella (ornata elettorale di domenica scorsa A Carlsson segretario socialdemocratico (nella foto) Occhetto ha scritto «desidero esnnmere le più senti (e congratulazioni per I importante risultalo elettorale che vi consente di proseguire una politica di trasformazioni democratiche e progressiste- Il messaggio del Pei a Wer ner segretario del Partilo della Sinistra Comunista dice che 1 affermazione elettorale che consente alla sinistra di mantenere la funzione di governo In Svezia «rappresenta altresì uno stimolo per tutte le forze della sinistra europea ad approfondire il loro processo di rinnovamento democratico e la loro collaborazione per una politica di riforme e di trasformazione socialista»
31 imprese minacciate di chiusura in Urss
Il governo sovietico ha di cmarato «insolventi» 31 Im* prese industriali ed ha dato un ultimatum di 6 mesi per risollevarsi finanziariamen te altrimenti o dovranno chiudere oppure passeran-
• ^ ^ ^ ^ M H H I no a gestione privata scrive il quotidiano •Sotslalistice-
skaya industria» La »perestro}ka» va avanti e dimostra che i dingenti sovietici vogliono attuare ad ogni costo la nuova legge sull impresa che e entrata in vigore nel gennaio scor so 11 fallimento sta diventando una realtà dopo che orma) il 60 per cento circa delle imprese sono passate ai nuovi criteri economici che si basano in modo rigido sulla legge del profitto prima interveniva sistematicamente lo Stato per coprire i «buchi» provocati da una gestione finanziaria e ora i diretton delle aziende sovietiche si trovano per la pnma volta sotto la minaccia della chiusura
Articolo di Reagan per una rivista sovietica
«Pact libertà e affari mondiali- è questo il titolo di un articolo firmato dal presi dente Usa Ronald Reagan, che uscirà sul numero dì novembre della rivista sovietica «Affari internazioni
^mmmmmmmm^^^^^ I'» pubblicala a cura de) mi nistero degli Esteri del
I Urss Lo ha annuncialo in un incontro con i giornalisti il portavoce della Casa Bianca, Marlin Fitzwater
Arafat «Implicitamente ho riconosciuto Israele»
«Nel momento in cui riconosco la risoluzione 242 delle Nazioni Unite io rlco nosco lo stato di Israele» Sono queste te parole pronunciate da Yasser Arafat capo dell Olp (nella foto) durante il suo colloquio con Roland Dumas ministro degli Esteri francese la scorsa settimana Lo ha nvelato lo slesso ministro parlando alla radio Ma Arafat avrebbe aggiunto «Chiedete a Peres Se è disposto a riconoscere lo stato palestinese una volta che io nconosco lo stato di Israele»
Parlamentare bulgara chiede asilo politico alla Turchia
Una parlamentare bulgara e la sua famiglia Hanno etite sto asilo politico al consola to turco di Komotini ne'la Grecia settentrionale La domanda è stata presentata da Aeydiye Tahirova, da
M ^ a M a M W H i M suo manto e dal figlio Le automa turche hanno reso
noto che hanno già avviato le procedure per la concessione dell asilo politico Dall 84 le autorità bulgare avevano avviato una campagna per I assimilazione dei 900 mila turchi residenti nel Paese Una decisione che ha provocato tensioni tra I due paesi balcanici
La Thatcher giocava alla guerra con un finto Breznev
Appena amvata al governo Margaret Thatcher decise di preparasi per un evenuta le crisi nucleare «giocando alla guerra» con un tinto Leomd Breznev Lo rivela 1 ex capo di stato maggiore britannico Ken Perkms, OR gì in pensione in un suo ti
bro di memone di imminente pubblicazione «Nel 79 ven nero convocati alti funzionari e comandanti militari Sedevamo tutti attorno a un tavolo e davanti alla Thatcher e era un telefono rosso collegato cdn la stanza accanto doveun attore dilettante era preparato a comportarsi di volta in volta come avrebbero fatto Breznev o Carter Schimdt o Giscard»
ANTONELLA CAIAFA
Attentato tallito nella Rfg Dieci colpi contro l'auto del sottosegretario alle finanze di Bonn • I BONN Una raffica di col pi sparaU probabilmente da un fucile da caccia ha colpito ieri mattina verso le 8 301 au to sulta quale il sottosegreta no alle finanze tedesco fede rate Hans Tietmeyer si recava al suo ufficio L attentato che ha lasciato illesi sia Tietmeyer che il suo autista è avvenuto a una cinquantina di metri dal 1 abitazione del sottosegreta no aBadGodesberg unsob borgo di Bonn
L impiego di un arma relati vamente inoffensiva porta gli inquirenti ad escludere che t agguato sia stato compiuto da terronsti della Rat «Larma che è stata usata ha detto un funzionario di polizia ci indù ce a ritenere che si sia trattato più di una intimidazione che di un tentativo di uccidere» Sulla carrozzeria della Merce des di Tietmeyer sono stati trovati dieci fon di proiettile sparati probabilmente da un cespuglio che costeggia la strada
Ma anche se non ha causa to vittime I attentato di ieri mattina ha riproposto in mo do drammatico le preoccupa
ziom delle automa tedesche in rapporto alle prossime rìu moni finanziane intemazìona li in programma nella Rfg Alla fine di questa settimana infatti è previsto a Berlino Ovest un incontro intemazionale in preparazione dell assemblea congiunta del Pondo monetano intemazionale e della Banca mondiale che si terranno dal 27 al 29 settembre
L attività degli organismi finanziari intemazionali è duramente contestata sia dai Verdi che da gruppi di autonomi te* desco occidentali 1 primi ri tengono che la politica delle istituzioni finanziarie intema* zionali nei confronti del Terzo mondo sia da cambiare radi* calmente ma le loro manifestazioni nfuggono dalla violenza Gli autonomi alcontra rio giudicano che sia il Fondo monetario che la Banca man diale siano strumenti del sistema economico ìmpenalìstico, e quindi obiettivi di lotta sema quartiere Ci si attendono perciò manifestazioni anche violente di disturbo durante le riunioni dei due organismi ti nanziari
l'Unità Mercoledì
21 settembre 1988 9
LETTERE E OPINIONI
Superpoteri a Sica? Attenzione,
possono essere un bluff F R A N C E S C O FORLEO
A attribuzione di nuovi poteri all 'alto commlssa-L' rio dottor Sica non ha sortito alcun efletto positivo ma ha aumentato il livello delle polemiche ed a mio giudizio rischia di innescare
^ ^ ^ ^ ™ una crisi di carattere istituzionale. Cerchiamo di elencare con ordine le cause al fine di tornire ai lettori strumenti di giudizio.
La questione fondamentale riguarda la istituzione dell'alto commissario fin dai tempi del prefetto De Francesco. All'epoca molti osservarono che istituire un alto commissario per la lotta contro la mafia significava non solo ricorrere a misure eccezionali che già in precedenza si erano rivelate ineflicaci e controproducenti, ma significava sancire l'incapacità degli organi centrali, in primis del ministro dell'Interno, di svolgere II ruolo di coordinamento che la legge gli demanda. Non bisogna infatti dimenticare che la legge n. 121 del 1981, meglio conosciuta come legge di riforma della polizia, assegnava al ministro dell'Interno la funzione di autorità nazionale di pubblica sicurezza. Funzione che voleva rimarcare il ruolo prioritario sul plano del coordinamento la cui valenza è essenzialmente politica. Delegare delta funzione, seppure ad un alto burocrate dello Stato, significa di (atto depotenziare l'attività di coordinamento e di conseguenza creare un comodo paravento nei confronti del ministro dell'Interno e dell'Intera governo. Del resto già Violante ha messo in evidenza su queste colonne che proprio sul piano del coordinamento il disegno di legge governativo è del tutto carente. Sono infatti stali assegnati a Sica compiti di super autorità di Ps, di super magistrato, di super investigatore e di super agente speciale, ma sul piano del coordinamento tutto resta invariato. L'opinione pubblica deve sapere che fino a quando il ministro dell'Interne), sul plano centrale, ed i prefetti, su piano locale, non saranno In grado di esercitare le funzioni di coordinamento previste dalla legge, la istituzione dell'alto commissario è solo un bluff.
Ma perché non è possibile arrivare al coordinamento? Sul piano tecnico la risposta è da indicare nella feudale concorrenza tra i ministeri dell'Interno, da cui dipende la Polizia di Stato, della Difesa, da cui dipende l'Arma dei carabinieri e delle Finanze, da cui dipende la Guardia di Finanza. Sul piano politico la risposta è più complessa, ma non può non essere addebitata alla mancanza di volontà politica delle compagini governative che si sono succedute alla guida del paese ed ai conflitti di potere tra le forze politiche del partiti governativi. E vero che durante II periodo del terrorismo furono emanate numerose norme sul piano della repressione e della prevenzione, ma sul piano del coordinamento non si ricorse a strumenti legislativi. Fu la forte volontà politica che consenti un lavoro coordinato soprattutto sul piano dell'Intelligence tra le forze dell'ordine e la magistratura, A nessun responsabile di ufficio giudiziario venne in mente di manomettere I pool creatisi quasi spontaneamente fra magistrati che operavano addirittura in diverse città d'Italia, Del resto è sulliclente considerare che al di là dei poteri speciali concessi a Sica la sua attività si estrinseca nell'ambito degli indirizzi generali del ministro dell'Interno.
C ome potrà riuscire l'alto commissario che nell'ambito della direzione politica del ministro dell'Interno è chiamato a svolgere la sua attività, a fare ciò che nessun ministro dell'Interno è
«•»•»•» mai riuscito ad attuare? E i poteri attribuiti? 1 poteri che sì intendono conferire a Sica sono fuochi d'artifìcio che rischiano, come succede a Napoli (il ministro Gava dovrebbe saperne qualcosa), di creare più dì qualche vìltima. È certo che un disegno di legge siffatto aprirà, se il Parlamento non riuscirà ad apportare consistenti correzioni, conflitti fra seltori delicati dello Stalo. Altro che potenziamento della lotta contro la mafia! Il ministro Dava assediato com'è dal caso Cirillo ha cercalo di colpire con Indubbia fantasia partenopea l'opinione pubblica, De Mita fila ancora altra corda all'allealo ex avversario, mentre Craxl tace sperando di dimostrare Ira non molto che anche sul piano della lotta alla mafia poco si è realizzalo. E chissà se l'assalto tentato dal Psl durante Testale contro la gluma Orlando non possa realizzarsi Ira non molto In occasione dell'approvazione in Parlamento del disegno di legge governativo. Se la scena della scontro in atto nella compagine governativa è vecchia di quasi due lustri, mal come In questo momento sono esplose le contraddizioni del paese e prima fra tutte la questione criminale, che è questione di agibilità democratica e morale insieme. Se così non (osse non sarebbe sceso in campo il capo dello Stato. Ma come ho già avuto modo di dire, se decisivo e coraggioso è stato l'intervento del presidente Cossiga, è vero anche che siamo giunti quasi all'ultima spiaggia. Il potere dell'anti-Slato, sono dichiarazioni dei massimi responsabili dei corpi di polizia, cerca di prendere il soprawendo sullo Slato. Le forze dell'ordine, già in difficoltà nella lotta contro il crimine, certamente non per loro demerito, sono rappresentate da un ministro che a torlo o a ragione non può svolgere il proprio ruolo mentre ulteriori eventi dirompenti si annunciano nei confronti della magistratura. Al Parlamento il compilo difficile di arrestare la crisi che rischia dì travolgere il paese.
CHE TEMPO FA
.N on solo l'aumento decretato non ha alcun rapporto con la situazione di chi deve pagare, ma il meccanismo delle esenzioni crea sperequazioni ùiarnmissitóli
Quante ingiustìzie nei ticket M Spettabile redazione, sono stato dal mio medico della Usi, che ha prescritto medicinali per me e per mia moglie.
Mi reco in farmacia con sei ricette, tre a mìo nome e tre per mia moglie: totale dodici confezioni di medicinali. Con i precedenti ticket avrei pagato lire 33.000, tra ricette e ticket. Con il nuovo ticket fisso al 20% ho pagalo, in totale, lire 59.000. Differenza: lire 26.000.
L'aumento in percentuale è de) 79%. E questo aumento colpisce nella stessa percentuale un lavoratore,
un pensionato, come un grande industriale.
Luigi Ruffa. Sanremo (Imperia)
MB Caro direttore, la legge finanziaria per il 1988 ha introdotto una nuova disciplina per il rilascio dei tesserini a chi viene esonerato dal pagamento dei cosiddetti tickets sul* le medicine, attribuendone ai Comuni la competenza, nella stragrande maggioranza dei casi, sull'istruttoria e il conseguente rilascio.
Forse l'intento del legislatore era che, essendo il Comune più a diretto
contatto col cittadino, la conoscenza delle situazioni potesse determinare qualche ritrosità a pretendere da parte di chi è in condizione quantomeno «anomala».
Ebbene, ho dovuto invece firmare i tesserini ad un nucleo familiare che conduce 85 ha. di terreno, in quanto la «denuncia dei redditti» allegata alla domanda di esonero era pienamente in regola con la legge. Con buona pace del ministro del Tesoro on. Amato.
Non era preferibile dare più potere al sindaco affinché, in casi del gene-
• • •
re (tanti altri se ne verificano), potesse affermare che, presuntivamente ma indubbiamente, con tanta terra si può anche pagare qualche ticket? No, perché il metodo induttivo non è costituzionale? Evitino allora di introdurre «pasticci burocratici» spacciandoli per rigorismo riformista, quando non sono che ulteriore oltraggio per chi con uno stipendio (o pensione) da fame continua a pagare il dovuto per i medicinali.
Daniele VeccnlaUliil. Sindaco di Massa Fiscaglia (Ferrara)
niamo colpiti da calci, pugni, spintoni. Veniamo costretti con la forza ad allontanarci.
I nostri fotografi sono stati spintonati per impedire che riprendessero la scena.
Walter Caporale. Consigliere naz. della Lega anti vivisezione
«Tengo presente quella pubblicità e lo dico ai commercianti...»
• • Cara Unità, mi sembra che la lettera del compagno «standista* presso una Festa dell'iVnifà apparsa ai primi di settembre, abbia toccato un problema di non secondaria importanza riguardante il messaggio pubblicitario che piccoli commercianti o grosse Imprese industriali affidano a\[ Unità, ai giornaletti di Sezione, ai depliant delle nostre Feste o a stand allestiti all'in* terno delle Feste stesse.
Personalmente ritengo, essendo assodato che i soldi derivati dalla pubblicità sono importantissimi per IVnità e per tutto 11 Partito, che i compagni debbano tenere In rilevante considerazione tale informazione: se chi utilizza i nostri spazi commerciali o pubblicitari ne ha un ritomo tangibile, sarà incentivato a ripetervi e ad aumentarvi gli investimenti, sapendo che può contare su potenziali acquirenti particolarmente attenti.
Da parte mia, ad esemplo, dovendo cambiare macchina ho acquistato un'auto e stipulato la relativa assicurazione tenendo presente la pubblicità che è apparsa (o appare tuttora) sull Unità, ho fatto acquisti in negozi inserzionisti di un depliant di una festa dell' Unità della mia zona ecc.
Quando al commercianti interessati ho fatto presente il perchè ho preferito il loro negozio, il commento unanime è stato: «Sono contento, visto il buon risultalo, la prossima volta ripeteremo la pubblicità»,
Andrea Bagaglio, Marcello dei Sassi (Varese)
Proprio mentre saliva sul palco, incredibile! ... la pubblicità
a«» Carissima Unità, al Festival di Venezia, venerdì 9 è stala proiettata una stupenda poesia cinematografica: Una storia di vento di Jorìs Ivens, uno dei più grandi cineasti viventi. Una gran voglia di applaudire a scena aperta, molta commozione, molto stupore, molta ammirazione per questo film e per il «vecchio» ci
neasta che ha letteralmente «stregato* ogni spettatore. Ma, ironia della sorte e miseria dei tempi, alla fine del Festival ho poi assistito alla vergognosa «diretta* televisiva della premiazione, compromessa in modo incivile dalla fretta di lasciare spazio ad altro: le immagini televisive si sono interrotte bruscamente proprio mentre Ivens saliva sul palco per ritirare il suo «Leone alta carriera». Sono rimasta impietrita e incredula, ma Ivens era sparito davvero e al suo posto, incredibile!... la pubblicità!
Marisa Crozioll. San Vito al Tagliamento (PN)
ELLEKAPPA
La Chiesa in Russia e il pericolo del nazionalismo
HAUNO ACCOLTO fiMZeOTTI SeuzA FtÀTAee'
-tìcl
taal Signor direttore, ho letto con grande interesse, sull'l/nirà di domenica 4 settembre, l'articolo di Luigi Pe-drazzi "Pellegrino in Russia». Il caso, fortunatissimo, ha voluto che le date di un mio sog-gionio di studio a Mosca ab-
lano permesso anche a me di partecipare, sebbene parzialmente, di quell'evento straordinario che è stato il Millenario del battesimo della terra russa: una grande emozione, come credente in primo luogo, ma anche come cittadina di un mondo che assiste con un insieme di stupore, entusiasmo e trepidazione alla sconvolgente profondità di tensioni innovatrici che animano in questo momento l'Unione Sovietica (e tutto l'Est).
Condivido quindi pienamente le parole di Luigi Pe-drazzi e il suo insistere sulla ricchezza di stimoli alla riflessione, di «guadagni spirituali-, offerta «dall'andare in Russia come pellegrini cristiani» (e non, aggiungerei).
Eppure non posso nascondere a me stessa di non essere riuscita ad abbandonarmi fino in fondo all'entusiasmo di quei giorni né a partecipare completamente del clima di trionfale «riconciliazione» che ha attraversato le pagine dei giornali, i numerosi incontri ufficiali, le conversazioni nelle case, le reazioni del pubblico nella piccola sala cinematografica dove, prima di essere trasmesso alla televisione, è stato proiettato per più di una settimana il fatidico *Chram» (Il Tempio), il film girato in collaborazione con if Patriarcato di Mosca.
Sono i miei anacronistici residui dì diffidenza, consolidatisi in un anno di permanenza
in Urss, verso tutto ciò che suona troppo grandioso, trionfale, magniloquente e •unanime»? Può darsi. Sta di fatto che ancora oggi, riandando con la memoria a quei giorni, continuano ostinatamente a risuonare alcune note false.
Il riconoscimento ufficiale del ruolo insostituibile della Chiesa nella battaglia per le grandi cause della pace, del disarmo e della concordia fra i popoli, il rilievo dato al recupero delle tradizioni culturali e spirituali del ricchissimo ed incancellabile passato cristiano della Russia sono, certo, fatti importanti che approfondiscono l'irrevocabilità di una svolta decisiva del presente e del futuro di questo Paese. Ma è proprio in questa recuperata attenzione al passato, alla propria identità misconosciuta e negala, che si gioca la parte più delicata e pericolosa del rapporto con la Storia.
Dalia celebrazione delle proprie tradizioni nazionali all'esaltazione di stampo nazionalistico purtroppo il passo è breve. E se si la un calcolo di quante volte sia risuonata la parola Patria con relativo corredo di epiteti fissi (grande, grandiosa, santa ecc.) anche solo nell'incontro Gromiko-Pimen, riportato sui giornali del 12 giugno, c'è sinceramente di che restare perplessi.
La tradizione religiosa nazionale, se vissuta come un contributo al ricco, multiforme universo in cui si intrecciano i diversi cammini umani alla ricerca di Dio, diventa momento prezioso di condìvisìo-ne e di crescita recìproca: il nazionalismo è invece, secon
do me, uno dei sentimenti più avari e ingenerosi che una cultura possa alimentare dentro dì sé, soprattutto in una società dilacerata da conflitti nazionali ed etnici. In una società poi ancora , nei fatti, attraversata da vergognosi singulti di antisemitismo.
Il battesimo della Rus' di Kiev fu un fatto straordinario e lo divenne ancora dì più nel contributo dei valori cristiani all'evoluzione dell'arte, delta cultura e dello spirito russi: dì questo è una gioia sentir parlare; molto meno gioioso è scorgere il rischio dì veder trasformata una ricchezza in un primato...
Chiara Batoli. Manzolìno (Modena)
Non si rompono le bottiglie, non si buttano i fogli...
wm Cara Unità, quando la pubblicità ispira il danneggiamento dell'ambiente, lo spot dovrebbe essere tolto dalla circolazione.
Mi riferisco alla «Gì.Pi. Elle.. Infatti i due ragazzi, lei e lui, che trovano una bottiglia non mi danno fastidio. Mi fa imbestialire il fatto che lui rompa la bottiglia su uno scoglio, non preoccupandosi poi dei cocci. che cadono: lei prende il foglio e lo getta in acqua. Brutto e disdicevolti comportamento
dì due persone che godono delle bellezze naturali, e in pochi secondi il tutto viene deturpato.
Armando Bonoml Brescia
I cacciatori si fanno da soli una pessima pubblicità
aal Signor direttore, domenica 11 settembre a Pistoia: Sagra Venatoria. La Lega anti vivisezione, insieme ad altre associazioni animalìste ed ambientaliste, organizza un sit-in all'ingresso della Fiera degli uccelli, per ribadire il No all'uccisione per gioco, per divertimento di esseri viventi. Decidiamo di non entrare nel Parco in cui si svolge la sagra degli uccelli, per non inasprire gli animi delle centinaia di cacciatori presenti, e di svolgere il nostro sit-in, assolutamente pacifico, all'esterno dell'area adibita.
Abbiamo appena il tempo di aprire i cartelloni che i cacciatori (dapprima poche decine, poi centinaia) iniziano a lanciarci insulti; le forze dell'ordine (cinque, sei poliziotti) non riescono a tenere lontana da noi la massa inviperita, aggressiva dei cacciatori: in breve siamo circondati, i cartelli ci vengono tutti strappati e tolti di forza dalle mani, continuano le offese e le ingiurie, con un repertorio caratteristico del ventennio fascista, ve-
IL TEMPO IN ITALIA: un cuneo d) alta pressione che si protende dal Mediterraneo occidentale verso l'Europa centro-orientale determina sulla nostra penisola ed in particolare sulle regioni meridionali e quelle della fascia adriatica e ionica un convogliamento di correnti moderatamente instabili provenienti dai quadranti nord-orientali. Ne conseguono condizioni generalizzate di variabilità su tutte le regioni italiane.
TEMPO PREVISTO: sulle regioni settentrionali e centrali alternanza dì annuvolamenti e schiarite: annuvolamenti più consistenti sulla fascia adriatica e il settore nord-orientale, schiarite più ampie sulla fascia tirrenica e sul settore nord-occidentale. Sulle regioni meridionali tempo pure variabile ma con maggiore attività nuvolosa e minore persistenza di schiarite. Sono possibili addensamenti locali associati a qualche piovasco anche di tipo temporalesco.
VENTI: deboli o moderati provenienti da nord-est. MARI : poco mossi i bacini orientali, calmi gli altri mari.
DOMANI: poche varianti da segnalare per cui su tutte le regioni italiane si alterneranno annuvolamenti e schiarite. La nuvolosità sarà più consistente sulla fascia orientale e sulle regioni meridionali.
VENERDÌ E SABATO: intensificazione graduale della nuvolosità sulle regioni settentrionali a partire dal settore occidentale e successivamente dalla fascia tirrenica. Permeeranno condizioni di variabilità con formazioni nuvolose irregolarmente distribuite e alternate schiarite sulle rimanenti regioni italiane.
TEMPERATURE IN ITALIA:
m If»»*"* E SERENO NUVOLOSO PIOGGIA NEVE VENTO MAREMOSSO
Bolzano
Verona
Trieste
Venezia
Milano Torino Cuneo Genova
Bologna Firenze Pisa Ancona Perugia
Pescara
8
11
15
12
11 10 12
18 15 12 12 13 11
11
25
23
21
22
24 23 20
25 23 23 23 21 21
22
TEMPERATURE ALL'ESTEI
Amsterdam Atene
Berlino
Bruxelles Copenaghen Ginevra Helsinki Lisbona
11 18
12
8 13 12 6
16
16 3 0 17
20 16 17 13 29
L'Aquila
Roma Urbe
Roma Fiumicino
Campobasso Bari Napoli Potenza
S. Maria Leuca
7
IO
12
10
13 14 10 17
19
25
23
17
22 23 17
23
Reggio Calabria 18/24 Messina Palermo Catania Alghero
Cagliari
19 18 14 14
15
25 24 24 25
23
): Londra Madrid Mosca
New York Parigi
Stoccolma Varsavia Vienna
11 12
6
18 14 17
7 12
17 27
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«Ne sorgeranno pure dopo le amministrative del 1990...»
ftaV Cara Unità, io sono felicissimo che comunisti e cattolici collaborano in centinaia di Comuni grandi e piccoli. Prima di tutto perché è sempre stata la linea della nostra politica, dalla Liberazione ad oggi; in secondo luogo perché finalmente viene sepolta la discriminazione artefatta contro un partito democratico e costituzionale che tanto ha dato per la conquista e la difesa delle libertà democratiche nel noslro Paese.
Certamente queste centinaia dì Giunte fra comunisti e cattolici rivoluzionano parte della politica italiana, dato poi che sono nate spontanee dal basso per decisione degli eletti e che lasciano perplessi la dirigenza romana della De e pure del nostro partito. Questo doveva accadere. La fine della guerra fredda nel mondo, la revisione del socialismo sovietico e la dialettica, sostitutiva degli steccati ideologici frenanti, hanno contribuito alla nascita di queste Giunte. Si penserebbe di vanificarle? Non diciamo sciocchezze! Ne sorgeranno altre, non solo oggi, ma pure dopo le amministrative generali del 1990.
Domenico Soni. Secugnago (Milano)
Elettroshock: tanto varrebbe colpire con un bastone..
• • Egregio direttore, sono stato particolarmente colpito, come credo molti altri cittadini in questo Paese, dai recenti spot pubblicitari, diffusi da va-ne reti televisive relativi alla violazione dei diritti umani, realizzati da Amnesty International.
Situazioni di violenza paragonabile a quelle che ci vengono proposte in riferimento a paesi dittatoriali, sono purtroppo presenti, in modo certo molto più celato, anche nella nostra Italia. Mi riferisco in particolare a tutta quella serie di abusi e di violenze che continuano ad essere perpetrati ai danni di cittadini inermi o inconsapevoli.
Perchè continuiamo ad ignorare il problema dei manicomi criminali? Il recente libro "CU avanzi della Giustizia» scritto da un magistrato, descrive questi luoghi ove ancor oggi la dignità ed il rispetto umani sono cose molto lontane dalla realtà; persone internate per decenni, cavie per esperimenti psichiatrici e sevizie di ogni genere, imbottite di psicofarmaci e prive di ogni possibilità di potersi realmente difendere.
Perchè non raccontiamo dell'abuso incoraggiato e insensato di psicofarmaci che avviene ogni giorno nelle nostre carceri?
Perchè non ricordiamo di essere, purtroppo, il Paese dove venne inventato l'elettroshock; che viene ammesso dal nostro Stato, incoraggiando una pratica barbara e dannosa? Sapete che molti cittadini, secondo una breve indagine condotta al riguardo, pensano che in Italia sia stato proibito da tempo?
Ancora una volta, come spesso accade, alcuni •luminari» della psichiatria si sono ridestati e ripropongono ora questo trattamento come efficace e sicuro, privo di rischi, Non ho mai visto persone subirlo senza danni immediati o tardivi.
Un tale criterio di scientificità si avvicina solo alla perforazione de! cranio praticata tra gli Incas o dai sacerdoti Egizi, allo scopo d'r farne uscire gli «spiriti maligni»,
Tanto varrebbe colpire H malcapitato con un manganello visto che l'esperienza dimostra come shock dì vario genere (insulinico, elettrico, ecc.), sperimentati e usati in passato sull'uomo e perchè no, anche sugli animali (secondo costoro esiste una totale corrispondenza in questo senso), ottengono il medesimo effetto: intontiscono la persona cosi che stia tranquilla e non si lamenti più di nulla.
Se il «colpo» infetto è abbastanza forte la persona dimenticherà molte cose: 1 motivi per cui stava male e anche, piccolo dettaglio, ogni ragione per lottare e vivere in modo intraprendente,
doti. Roberto Cartari. Milano
Voce contraria all'autonomia impositiva per I Comuni
• •Caro direttore, si ha l'impressione che tutti ì partiti siano un pò1 favorevoli al ripristino dell'autonomia impositiva dei Comuni, dimentichi dulie ingiustizie consumate a danno dei cittadini, soprattutto di quelli meno protetti, in tempi in cui era in vigore l'Imposta di famiglia, che non si applicava, si badi, su una tonte di reddito ben definito ma inglobava un insieme di supposte agiatezze viste dall'esterno, che coglievano il tenore di vita del nucleo familiare per cui poteva costituire titolo di benessere anche II tipo di abito che uno indossava la domenica per andare a messa o a veder la partita!
I disavanzi non si colmano autorizzando nuovi balzelli e doppioni, a sopprimere l quali fu designata la legge Vanoni (magari con nefandi risultati), ma esercitando un doveroso controllo.
Già oggi nella determinazione dell'area abitativa su cui poggia il tributo per i rifiuti solidi urbani, si verificano privilegi. Figuriamoci se venisse introdotta la temuta imposta sulla casa, dì cui ogni tanto si paria-
Armando Nofe. Baressa (Oristano)
«Molto vorrei corrispondere con ragazzi italiani»
••Signor direttore, molto vorrei corrispondere con ragazzi italiani e poiché per favor pubolicore il mìo indirizzo nel vostro giornale t'Unita, Sono ragazza polacca. Mi chiamo Marzena Linek. Ho 18 anni colleziono le cartoline illustrateci interesso le cartoline di Verona). Gradisca i mìei rispettosi saluti e amici-pamente molto grazie.
Marzena FMura, Prabuty 21 «a*
07-210 Dzugosiodzo wg. 05 Trozeckie (Polonia)
ItalìaRadio L A R A D I O D E L P C I
Programmi di oggi
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Notiziario ogni mezz'ora dalle ore 6,30 alle ore 18,30. Ore 7,00 rassegna stampa con Mino Fuccillo della Repubblica. Ore 10.00/11,00 Pensioni: (ilo diretto con gli ascoltatori. Io studio Giacinto Mllltello, prcsldennle dell'Inni Ore 17,00/18.00 La Festa è Imita, e ora che. tarai?ìnchie-sla fra • comunisti liorentini e toscani. Durante la giornata approfondimenti, servizi e cronache da tutto il mondo. FREQUENZE IN MHi: Torino 104; Genova 88.500/94.250; La Speli, 105.150', Milano 91; Novara 91.350; Pavia 90.950; Como 87.600/87.750; Lacco 87.750; Mintovi. Vo-rona 106.650,- Padova 107.750; Rovigo 96.850: Raggio Emilia 96.250; Imola 103,350/107; Modena 94.500; Bologna 87.500/94.500; Parma 92; Piai. Lucca. Livorno. Empoli 105.800; Areno 99.800; Slona, Grosaoto. Viterbo 92.700/104.500; Flranao 96,600/105.800; Piatola 95.800; Massa Carrara 107.500; Porugia 100.700/98.900/93.700; Terni 107.600; Ancona 105.200; Ascoli 95.250/95.600; Macerato 105.600; Pei.ro 91.100: Roma 94.900/ 97/105.550; Roseto (Te) 95.800: Pescara. Chletl 104.300; Vasto 96.500; Napoli 88; Salerno 103.500/102.850; Foggia 94.600; Lecce 105,300; Bari 87.600.
Dollaro Ha perso leggermente terreno (in Italia 1392,75 lire)
ECONOMIA Ò LAVORO S. Spirito
La vendita preoccupa i sindacati • • ROMA. La probabile vendila da parte dell'In del Banco di S. Spirilo alla Cassa di Risparmio di Roma preoccupa i sindacali. Per questo le fede-razioni del lavoratori del credito Cgil Osi Uil hanno chiamalo I parliti (Pei, Psi, Pri e De), in una assemblea dei dipendenti del S. Spirito, ad esprimersi sulla vicenda. In sostanza Prodi vorrebbe cedere una delle sue quattro banche (sono dell'Ir! anche le Ire cosiddette banche d'interesse nazionale, Comit, Credit e Banco di Roma), appunto il S. Spirito (circa Ornila dipendenti), alla Cassa di Roma (4mlla addetti) per aumentare le risorse dell'lrl. Ma avverrebbe anche un rimescolamento di carte nel potere bancario della capitale, suddiviso ora tra gli andreottlani nel S. Spirilo e I rampanti demitianì della Cassa. Inoltre i due Istituti si lanno da sempre concorrenza specie In provincia, dispongono di grossi centri elettronici: Insomma con la lusione molli servisi si duplicherebbero inutilmente, imponendo una ristrutturazione con le conseguenze che si possono immaginare nel personale. Di qui le preoccupazioni del sindacalo.
Fabrizio Cicchino (Psi) si è schierato contro l'operazione definendola «asfittica, ottusa e banale», il tentativo di una parte della De di «costituire un corposo sistema di potere bancario nel Lazio». Ed ha proposto In alternativa un le-
Same con l'Imi o con il Cre-lop per creare un gruppo po
lifunzionale. Ipotesi quest'ultima da prendere in considerazione anche per II comunista Angelo De Mattia (ma sono possibili anche soluzioni interne alle partecipazioni statali), nel quadro di regole e di una strategia di rllorma della banca pubblica. Ed è proprio l'impianto strategico che manca in questa operazione, di cui oltrelutto non si conoscono I motivi. DI qui le perplessità del Pel sulla cessione alla Cassa dì Risparmio di Roma, che sta avvenendo all'insegna della guerra tra partili o Ira correnti. Ancor più grave è per De Madia che Prodi rifiuti al sindacali II confronto e l'in-formazione a cui hanno diritto secondo II cosiddetto Proto-tolto In, che disciplina le relazioni sindacali nel gruppo anche per il credito.
Perplessità anche dal repubblicano Pellicano (non va che all'Ir! resti una quota minoritaria del Banco), mentre il De Cesare Curzl non si è sbilanciato troppo, Per la de occorre verificare se Tiri è disponibile a ricapitalizzare il S. Spirilo, il cui bilancio pare abbia del problemi. Se non sarà possibile qualunque operazione dovrà garantire, come chiede Il sindacato, livelli occupazionali, riqualificazione del personale e mobilità contrattala.
I sindacati contro i tagli
Cgil, Cisl e Uil lottano per riformare i trasporti a vantaggio degli utenti
Confermato il piano Fs Un sistema davvero moderno
Ligato propone obiettivi «Non vogliamo difendere di sviluppo risibili tutto, ma metterci al passo arrendendosi al governo con gli standard europei»
«Lo Stato perde il treno» Cgil-Cisl-Uil hanno illustrato ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, le ragioni della straordinaria mobilitazione di lotta contro i tagli del governo che partirà domenica prossima. Il primo sciopero bloccherà i treni per 24 ore dalle 21 del 25. intanto, le Fs con l'opposizione dei consiglieri comunisti (Ciuffini e Caporali) e socialisti (Caldoro) ha confermato il piano dei tagli del governo.
PAOLA SACCHI
• • ROMA. Fiumicino un an* no (a: iniziava la lunga vertenza degli aeroportuali. E le ferrovie erano già in sciopero da tempo. C'erano importanti e complessi contratti di lavoro da siglare o da perfezionare. C'era un duro scontro con di* rezioni aziendali, come quella dell'Alitala, sorde per mesi a qualsiasi richiesta. Memore di tutto ciò II cronista guarda un po' sgomento il litto calendario di scioperi che da domenica in poi coinvolgeranno tutti I trasporti. E chiede ai dirigenti sindacali: «Ma, allora è tutto come l'anno scorso?». Ore 1 I, conferenza stampa delle confederazioni e delle relative federazioni dei trasporti nella sede della Fili Cgil- Al sindacalisti tocca il difficile compi* lo di spiegare che non è come un anno fa. E che lo sciopero generale dei trasporti, che si articolerà nei vari settori per due settimane a partire da domenica prossima, è stato proclamato proprio per difendere quegli utenti che dovranno' sopportare innegabili disagi. I
sindacalisti (De Carlini, Trucchi e Bonvlcini, rispettivamente segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil; Mancini e Tur-tura, rispettivamente segretario generale e segretario generale aggiunto della Filt Cgil, Arconti, segretario generale della Fit Cisl e Aiazzi segretario generale della Ulltrasporti) spiegano che stavolta la partita che si gioca sui trasporti è decisiva. E va oltre il suo specifico. O vince un'idea dì Stato che è al servizio dei cittadini oppure avranno la meglio gli Agnelli e tutti quei gruppi che hanno sempre prosperato sul trasporto privato su gomma. Ma, il sindacato Malie denunce e dalle proteste contro I pesanti tagli che il governo si appresta a varare per le ferrovie e per altri comparti del trasporto pubblico intende passare alle proposte. Ai cronisti viene consegnata una «carta» di riforma dell'intero sistema, Donatella Turtura la sintetizza cosi: «Non contrapponiamo ai tagli del governo lamenti conservatori dell'esistente. Avan
ziamo invece due proposte che uniscono strettamente il risanamento del bilancio pubblico ad una riforma dei trasporti. Innazitutto, il problema non è fare una disputa sull'ammontare di investimenti nominali, bensì di accrescere la capacità di spesa reale nel comparto». Ma perché la capacità di spesa e ì vari investimenti siano funzionati ad una nuova e migliore efficienza dì tutti i trasporti «è necessario -dice sempre la Turtura - che si mettano sotto controllo tutti i 21 centri operanti nell'intero settore e non solo nelle ferrovie. Così si potranno ridurre sprechi, doppioni, lungaggini esecutive e sarà possibile concentrare tutte le risorse disponibili sul trasporto ferroviario, cabotiero e su quello pubblico locale». L'obiettivo è battere tutte le deformazioni prodotte da «un'esasperata motorizzazione privata». Sogni, utopie? «No - conclude Donatella Turtura - perché tutto ciò sia attuato chiediamo che tra Stato ed enti vengano definiti quei contratti di programma sui rispettivi diritti e doveri che da tempo sono in vigore nell'Europa comunitaria».
I sindacati in una lettera a De Mita hanno già chiesto una sede «negoziale unificata» con tutti i ministeri. Ed hanno annunciato che questa è una vertenza che si apre con la finanziaria che si concluderà «quando gli obiettivi di risanamento e di migliore funziona
mento del sistema saranno raggiunti». Gli scioperi inizeranno domenica prossima con l'agitazione dei ferrovieri, che domani mattina in una assemblea nazionale si incontreranno all'hotel Ergife a Roma con Pizzinato, Marini e Benvenuto.
Intanto, ieri, con l'opposizione dei rappresentanti comunisti (Ciuffini e Caporali) e socialisti (Caldoro), il consiglio d'amministrazione delle Fs, chiamato a rispondere alle osservazioni fatte da Santuz al piano di Ligato, ha di fatto riconfermato la linea dei tagli del governo già avallata dal presidente delle Fs. 1 consiglieri Ciuffini e Caporali hanno definito gli obiettivi di traffico prospettati da Ugato «risibili rispetto al volume di investimenti di cui si chiede l'impegno». «La sostanziale resa della maggioranza del vertice delle Fs alla politica dei tagli del governo - ha dichiarato il senatore comunista Lucio Libertini - conferma ancora di più il valore del movimento di lotta promosso dal movimento sindacale. Al di là delle cifre fatte da Ligato si stanno preparando decisioni drammatiche volte a ridimensionare il sistema ferroviario e a bloccare la riforma dei trasporti». «A queste decisioni -ha concluso Libertini - i comunisti faranno una forte opposizione sia nel Parlamento che nel paese in collegamento con la lotta dei sindacati».
Da domenica due settimane di scioperi r a ROMA. Ecco il calendario delle agitazioni proclamate da Cgil-Cisl-Uil da domenica 25 lino all' 8 ottobre.
25 Mttembre: dalle 21 scioperano per 24 ore i ferrovieri, i dipendenti degli appalti ferroviari e dei vagoni letto.
27 Kltembre: si fermano per otto ore marittimi e portuali, con articolazione territoriale e settoriale.
2 ottobre: dalle 20 fino alle 12 del 3 ottobre sciopero degli autisti di linea.
3 ottobre: taxi e autobus termi dalle 9 alle 12. Fermi anche i servizi extraurbani secondo modalità decise regione per regione. Si astengono dal lavoro per quattro ore dall'inizio del turno i dìpehdenti del trasporto merci (completisti, corrieri, spedizionieri, Int, agenzie marittime), i lavoratori dell'autonoleggio, i facchini, gli autotrasportatori.
In sciopero anche i dipendenti delle autostrade e dell'Aci: i turnisti si fermano per due ore all'inizio del turno i non turnisti due ore prima della fine dell'orario di lavoro.
8 ottobre: dalle 9 alle 13 si fermano tutti gli addetti al trasporto aereo (piloti, tecnici, assistenti, controllori di volo, dipendenti di terra degli aeroporti, dipendenti di Civllavia).
in una nota Cgil-Cisl-Uil e le rispettive federazioni dei trasporti informano che gli scioperi, nel pieno rispetto del codice di autoregolamentazione, sono stati scaglionati in questo modo per evitare il blocco contemporaneo di più settori (ad esempio, ferrovieri e piloti insieme). .La vertenza però - affermano Cgil-Cisl-Uil -deve considerarsi univoca». Tant'è che queste due settimane di agitazioni sono state definite uno sciopero generale dei trasporti.
Cassa di Prato, pìccoli azionisti in rivolta Paura tra quanti hanno investito la liquidazione nei titoli della banca ora commissariata La De locale si defila
DAL NOSTRO INVIATO
PIERO BENASSAI
M PRATO. Dopo il commissariamento della Cassa di Prato si fanno sentire anche i piccoli azionisti che hanno sottoscritto le quote dì partecipazione emesse dall'istituto tre anni fa. «Siamo decisi a dare battaglia - afferma Antonio Saba, presidente dell'Unione piccoli azionisti alla quale già
dal settembre scorso alcuni risparmiatori pratesi si sono rivolti per vedere tutelati ì loro interessi - perchè la vicenda della Cassa di Prato non si trasformi in una storia del tipo di quella del vecchio Banco Ambrosiano, quando si chiuse tutto e via». Per domani è già stata convocata un'assemblea
presso l'Hotel Palace a Prato durante la quale sarà valutata anche la consistenza patrimoniale dei piccoli azionisti.
Intanto la De pratese prende le distanze dalla gestione dell'ex presidente l'andreot* tìano Silvano Bambagioni, poi sostituito dai demitiano Mauro Giovannea. In un documento si definiscono «strumentali» gli attacchi del Pei alla gestione clientelare delia Cassa, che «confonderebbero volutamente responsabilità personali, da perseguire rigorosamente, i*e accertate, con inesistenti responsabilità collettive di un partito». La De locale contesta anche la decisione di Bankitalia di commissariare l'istituto. Essa non rappresenta - secondo i democristiani pratesi - «la soluzione
più idonea per salvaguardare gli interessi produttivi ed occupazionali dell'area».
Tra I circa duemila piccoli azionisti che hanno sottoscritto le quote di partecipazione vi sono anche molti dipendenti della Cassa e risparmiatori, che attratti dalla possibilità di diventare azionisti di «una banca florida» hanno investito la liquidazione ed i loro risparmi nelle quote di partecipazione emesse nel 1985. La Cassa di Prato fu il primo istituto tra le Casse ad essere autorizzata a compiere questa operazione finanziaria. Furono introdotte sul mercato circa 300mila azioni del valore nominale di 100 mila lire, ma il collocamente avvenne a 190mila, in trance di dieci. Infatti nei bilanci della Cassa fi
gura un valore patrimoniale di 57 miliardi di lire. In teoria quindi nelle mani dei sottoscrittori delle quote di partecipazione dovrebbe trovarsi circa il 12-13 per cento del patrimonio. Ma chi negli scorsi mesi si è presentato agli sportelli per tentare di riavere indietro il proprio investimento si è trovato dì fronte ad un netto diniego. Il titolo della Cassa di Prato, che al terzo mercato aveva toccato anche una valutazione di 230 mila lire, oggisembra valere ben poco.
Il rappresentate dei piccoli azionisti dichiara che «in un certo senso va bene che arrivino dei tecnici, visto che di politici ne abbiamo visti anche troppi, ma però attenzione, occorrono dei tecnici che
non servano solo a fare le manovre della grande finanza. Non ci piace sentir parlare dell'arrivo di grandi banche e non vorremmo che l'arrivo dei commissari significasse un gioco al ribasso sul valore della Cassa».
Le organizzazioni sindacali aziendali della Cassa, che hanno avuto un breve incontro con i commissari, che hanno assicurato che non ci saranno ripercussioni sull'occupazione e che te aziende sane potranno contare ancora sul credito, in un documento unitario auspicano che «il commissariamento sia di breve durata e che lo sbocco, una volta fatta piena chiarezza, vada nella direzione dell'intervento di un'azienda di credito che per struttura e dimensioni possa assicurare un pieno rilancio della Cassa».
Stoltenberg: finito il declino del dollaro
In una conferenza stampa a Bonn il ministro delle finanze della Repubblica federale Gerhard Stoltenberg ha detto che il lungo declino del dollaro, ora deprezzato del 50% su marco e yen, è finito. Tuttavia confida che il «Gruppo dei sette» possa controllare ed evitare un eventuale brusco rialzo. Questa manifestazione di fiducia nell'accordo polìtico si basa, probabilmente, sull'interesse degli Stati Uniti a facilitare le proprie esportazioni tenendo basso il cambio. La quota del dollaro è stata ieri di 1393 lire.
Poehl chiede ulteriori rialzi dei tassi
li presidente della Bundesbank Poehl ha conlrad* detto in parte il suo ministro delle finanze nell'intervento, reso appositamente pubblico, ad una riunione del Gruppo dei
•--»--»--—-»--—-—-'»-'»-'— Sette 0-vello esperti) tenuta a Washington: «Un nuovo aumento dei tassi d'interesse potrebbe essere necessario», ha detto. Anche Poehl si affida alla cooperazione fra banche centrali per tenere basso il dollaro ma chiede azioni preventive contro l'inflazione che sono anche una maniera di prevenire il rafforzamento concorrenziale degli altri paesi industrializzati.
Forte calo della Borsa a Tokio
Le quotazioni della Borsa di Tokio sono scese dell'1,26%, una perdita che viene presentata come clamorosa per questa «piazza» in continua ed ininterrotta ascesa. Prima
^~—*——^^^^ versione delle cause (la più fantasiosa): le gravi condizioni dell'imperatore Hi-rohito hanno depresso sii operatori, solo l'industria della carta ha risvegliato la loro attenzione in vista del consumi accresciuti dalle celebrazioni in caso di morte. Seconda versione (cinica): la decisione del governo dì ridurre da 1,95 milioni a 1,5 milioni le azioni Ntl Nìppon Telegrapn and Telephone) ha ufficializzato l'opinione che il mercato sia ormai stanco come segnalato dalla riduzione di piazzamenti negli ultimi mesi. La Ntt si vende peggio e i potenziali acquirenti hanno capito.
Il petrolio oscilla fra 13 e 14 dollari
I prezzi del petrolio erano ieri cedenti nel mare del Nord (13,27 dollari al barile) ma un po' in ripresa a New York (14,73 dollari). Secondo il presidente del cartello di 13 paesi
• ^ ™ " " ™ ^ ^ ^ ^ ^ * " — esportatori Opec, Il nigeriano Riwanu Lukman, l'estrazione del gruppo si aggira sui 19-19,5 milioni di barili al giorno: tre in più del programma ma una quindicina in meno rispètto al potenziale dei campi petroliferi. 1 ribassi sono dunque dovuti al fatto che alcuni paesi vendono a ruota libera. Il presidente dell'Eni, Reviglio, ha detto ai giornalisti di ritenere che l'Opec gestisca oggi il 70% delle riserve e il 60% delle vendite ciò che attenua la sua capacita di controllare il mercato. L'Opec si convertirà, allora, da .cartello di prezzi, a organismo di cooperazione internazionale? L'alternativa sembra tornata all'ordine del giorno con la riunione prevista il 27 settembre.
La benzina ribasserà di almeno 15 lire
Il prezzo della benzina italiano, riferito alle quotazioni del mercato europeo, ribasserà in modo assai modesto: si parìa di sole 15 lire per litro di benzina e di 10 lire per il
•""•*"*-^**—"^***~• gasolio. Più favorevole l'impatto su) costo dell'energia elettrica e in genere sugli usi industriali: il basso prezzo del petrolio e oggi il principale fattore di deflazione in Europa occidentale, Stati Uniti e Giappone. Ed è talmente forte da inficiare da solo le analisi - del genere di quella di Otto Poehl - che concludono con la richiesta di un secondo, più generale fattore deflattivo, quale l'aumento dei tassi d'interesse.
RENZO STEFANELLI
Informazione
La Cgil a scuola da Arbore I H La Cisl vuole mettere il •sindacalese» in soffitta, e cerca di rinnovarsi anche spiegando ai propri dirigenti come si sta davanti ad una telecamera e come si risponde sinteticamente agli intervistatori. Lo spiegheranno personaggi come Giuliano Ferrara, Renzo Arbore e Italo Moretti nel seminario promosso dalla stessa Cgil su «L'informazione nella comunicazione televisiva», In corso da oggi a venerdì prossimo a Roma. «Purtroppo - ha alferrnato Carlo Benzi, responsabile del dipartimento informazione della Cgil - erano presenti in sala assai pochi segretari dei nostri sindacati di categoria». Secondo Benzi il dirigente sindacale «tende ad essere autosufficlente, anche perché ritiene superflua la conoscenza del meccanismi della comunicazione».
Ennesima spartizione Dc-Psi
L'Enit non funziona E' meglio lottizzarlo tm ROMA. Sembra un gioco delle parli. Il consiglio di amministrazione dell'Eni!, come è prassi, invia al ministro del Turismo Carrara una terna di nomi nell'ambito della quale dovrà essere nominato il prossimo vertice di uno degli enti più disastrati d'Italia. Apparentemente i personaggi in lizza sono tre: l'attuale presidente Mano Moretti, Marino Corona un socialista napoletano e l'ex senatore de Armando Foschi.
In realtà i giochi sono già fatti! Manno Corona rilascia interviste con il tono di chi già sa di essere stato prescelto mentre Armando Foschi può consolarsi: il posto di direttore generale è pronto per lui. E Moretti? Moretti manda una lettera a Carrara per spiegare di non essere «di
sponibile» per un reincarìco dato che all'Eni! servono «energie fresche». Il ministro prende atto dell'lndisponibi-lità e dice che ne «terrà conto» al momento della scelta. Tutto, dunque, procede nella classica logica della spartizione delle poltrone mentre continuano a non trovare soluzione i disastri di un ente ormai ridotto alla mera sopravvivenza e al pagamento degli stipendi come attività principale. Ed intanto, i problemi del nostro turismo si aggravano.
«Le notizie ufficiali sono trionfalistiche, ma non penso che la stagione sia andata così bene come si vorrebbe», dice Zeno Zaffagnini, responsabile del Pei per il turismo. *È necessario rilanciare l'immagine dell'Italia
all'estero, ma è impensabile che possa farlo un Enit così mal ridotto. Il balletto delle poltrone cui stiamo assistendo in questi giorni non promette nulla di buono. Si dice che bisogna aspettare la riforma dell'onte, ma i tempi parlamentari rischiano di essere assai lunghi, molto di più di quanto la situazione richiede. Ho l'impressione che questa assenza di iniziative, questo tener sotto tono l'ente sia una cosa voluta. Che nasconda il disegno di chi vuol privatizzare certe funzioni: e r anche il rischio di spezzettare le iniziative, di lasciare tutto sulle spalle delle Regioni. 11 risultato sarebbe che ognuno se ne andrebbe ali estero in ordine sparso, dando dell'Italia una immagine molto appannata, troppo frammentata».
Ha aderito il 95 per cento
Sciopero per l'ambiente riuscito a Mirafiori MI TORINO. A Mirafiori non sono molti, di questi tempi, gli scioperi ai quali partecipa li 90 per cento degli interessati Ma se lo sciopera è stato proclamato per motivi profondamente sentiti dai lavoratori, allora il «miracolo» avviene, anche se gli operai sono stati intimiditi ad uno ad uno dalle gerarchie aziendali con metodi di valtettiana memoria. È successo in un'officina del grande complesso e l'obiettivo mobilitante à stato il risanamento dell'ambiente, la lotta contro l'inquinamento in fabbrica.
In tutta la Fiat si usano carrelli elettrici a batterie per trasportare materiali da un reparto all'altro. Rimangono solo undici vecchi carrelli a nafta, che appestano con i fumi dei loro scappamenti l'a
ria di un capannone chiuso di 15.000 mq dove sono concentrati, guarda caso, numerosi operai in condizioni di salute precarie. Si tratta del-l'Upa di via Biscaretti, officina in cui si preparano sottogruppi da montare nella carrozzeria di Mirafiori. Il 95 per cento dei 320 lavoratori sono invalidi od inidonei. Nel 1980 la Fiat non si era fatta scrupolo di sospenderli a zero ore, perché voleva solo braccia sane e vigorose. Quando sono rientrati dalla cassa integrazione, li ha raccolti qui, in un vero e proprio confino. Con loro, per fare il restante 5 per cento, ha messo ex delegati ed attivisti sindacali.
Da mesi il consiglio di fabbrica protestava per i ritmi di lavoro massacranti, l'ambiente poco igienico, l'assenza di
strutture per gli handicappati e, soprattutto, per l'aria irrespirabile a causa dei carrelli a nafta e dei camion che vengono a scaricare dentro l'officina. La direzione ha sempre dato risposte evasive.
Venerdì è stata proclamata mezz'ora di sciopero. 1 delegati hanno percorso l'officina spiegando ai lavoratori la necessità di lottare. A ruota, distanziati di pochi passi, li hanno seguiti il capo del personale, il capo-officina ed i caporeparto. Anche loro si sono fermati a parlare con ciascun operaio, alternando promesse di miglioramenti ambientali con larvate minacce sulla conservazione del posto di lavoro. Ma è stato fiato sprecato. All'ora fissata la stragrande maggioranza degli operai ha incrociato le braccia. OMC.
Accordo per 20.000
Anche chi lavora nelle palestre ora ha un contratto • l MILANO Si è conclusa la trattativa fra la Libera associazione proprietari di palestre e i rappresentanti di Cgil-Cìsl-Uil per la stesura del primo contratto nazionale di lavoro per i dipendenti delle palestre e di altri impiantì sportivi. Il settore delle palestre private e dei centri per la cura e per l'estetica del corpo si va sempre più estendendo, ma fino ad oggi è del tutto privo di regolamentazione. Con l'avvicinarsi del '92 quando cadranno tutte le barriere fra l paesi della Comunità europea, c'è il rischio che scendano in Italia organizzatori di centri sportivi stranieri che approfittino di mancanza dì regolamentazione per aprire centri che non offrano nessuna garanzìa agli utenti. Già og
gi la situazione dei centri per la cultura fisica è quanto mai precaria. Sì calcola che in Italia vi siano attualmente alme no 10.000 palestre o impianti sportivi privati. Dì questi solo 3.000 sono registrate, mentre le altre sfuggono ad ogni con (rollo, in pratica chiunque può oggi aprire una palestra priva ta rispettando soltanto generi che indicazioni che riguadanc tutti ì locali pubblici. E chiun que può lavorare in uno ti-questi centri sportivi, ancht' senza nessuna prepwMÌonr specìfica. Il contratto nazlona le di lavoro che viene firmato in questi giorni, e che riguarda oltre 20.000 dipendenti, inizia a mettere ordine in questo set tore per valorizzare la profes sionalìtò degli operatori e of frire maggiori garanzìe agli utenti.
iMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiit l'Unità
Mercoledì 21 settembre 1988 11 ' : ,/::"^"
ECONOMIA E LAVORO
Francesi all'offensiva La sfida telecomunicazioni
«Siamo i primi in Europa L'obiettivo di contrastare e con noi gli italiani l'arrivo dell'americana Att faranno molta strada» Il ruolo di Italtel-Stet
Alcatel corteggia Uri Basta con le illazioni, te classifiche misteriose II colosso delle telecomunicazioni francesi Alcatel risponde infastidita a chi la ritiene perdente nella corsa all'accordo con Htaltel-Stet. «Siamo i primi e con noi gli italiani faranno molta strada», dice il presidente Pierre Suard. E una scelta anche politica- l'arrivo degli americani dell'Alt è pericoloso per tutta l'Europa.
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A N T O N I O POLL IO S A L I M B E N I "
• • PARIGI È arrivato il tempo del sorrisi e degli inviti Paradossai me n le, c i si aspetterebbe l'esalto contrario Lo scandaloso braccio di ferro ira De e Psi sugli assetti di potere net posti chiave dell'industria di Stalo dovrebbe accendere risentimenti Invece i quattro grandi gruppi interna' rionali In corsa per l'accordo sulle telecomunicazioni italiane procedono con i piedi di piombo Fa gola il mercato
italiano e conviene non farselo sfuggire Chi può lavora attraverso le «lobbies» chi non r-a «lobbies» cerca di risalire la china di una immagine sfavorevole Che le «lobbies» siano attive lo si e visto in piena estate quando ie polemiche sono diventate brucianti fero ci Prima le strombazzate virtù della proposta Alt, con II rap porto della società di consulenza Arthur D Little che assegnava la palma agli americani
Poi it socialista Pini del comitato di presidenza dell In, che invece sposava I Ericsson Ma il Psi e diviso visto che De Michelis sponsorizza l'Alt La De, tra demittani e andreottia-ni, preferisce i tedeschi della Siemens
E 1 Alcatel? E molto irritata perche sui giornali appare co me se fosse fuori gioco e quindi vuol risalire la scala delle posizioni d immagine presentando innanzitutto le sue carie E il maggior produttore mondiale di centrati telefoniche numeriche, un gigante delle trasmissioni Grazia alla spinta «prussiana» del governo francese sta forzando le tappe della rivoluzione tecnologica nelle case di mezza Francia con il Minitel, ottomila servizi offerti via telefono dalle pagine gialle al) accesso alle banche dati alla prenotazione del teatro E si prepara a diffondere le reti Isdn, quelle che integrano voce, dati e im
magini in Germania federale Alcatel vuol dire Cge più Itt europea, 130mila dipendenti, presenza in 110 paesi
H numero uno Pierre Suard per la verità non ha molto da dire ai giornalisti Italiani convocati a Parigi dopo una rapida visita ad alcuni stabilimenti europei Siccome I offerta alla Stet resta segreta non resta che la via della rassicurazione. Suard fa di tutto per apparire rassicurante e sicuro di farcela E appena reduce dalla sconfitta chirachiana alle eie-zioni presidenziali (avendo giocato pubblicamente contro Mitterrand) e non se ne cura Dice «Non facciamo politica, ci interessano gli affari, gli aspetti tecnologici, produttivi, commerciali In ogni caso Brivatizzati stiamo meglio»
na cosa è chiara per lui se dovessero spuntarla gli americani dell'Alt l'Europa intera correrebbe gravi rischi di colonizzazione «Alle autorità
italiane abbiamo detto che nel nostro gruppo siamo già abituati a far convivere imprese di diversi paesi europei, che abbiamo una cultura aziendale europea dimensioni, idee, forza finanziaria e tecnologica per affermare una politica di gruppo indipendente I vantaggi per I Italia sarebbero enormi»
Che cosa offre Alcatel al la Stet p iù degl i a l t r i partner»?
Il nostro savoir (aire. Siamo abituati a Integrare imprese e sistemi tecnologici diversi molto più dei nostri concorrenti europei Non è vero che avere due sistemi di commutazione, quello francese e quello acquisito con l'Iti, è un elemento di debolezza Per noi è un vantaggio E poi, non parliamo di sola commutazione telefonica, il vero business è quello dei servizi da aggiun
gere al telefono e qui non sia mo secondi a nessuno in Eu ropa Quanto all'export per I Italtel per le nostre società europee 1 esportazione non e una promessa per i l futuro, ma il pane quotidiano
Suard cede 11 passo a Umberto Ferroni presidente e amministratore delegato della filiale italiana «Noi siamo otti misti perche in Europa siamo i primi Non gli ultimi come si e scntto di questi tempi»
51 riferisce al la graduator ia del l 'Arthur D. Uti le?
So che qualcuno ha fatto delle classifiche, io non le ho viste Certo che se le cose stanno come i giornali hanno scritto noi cerio non siamo d accor do Voi giornalisti dite che si stava per scegliere l Att, ma a noi non risulta Con la Stet ab biamo avuto incontri per chiarire le nostre proposte e ora aspettiamo una risposta deh nitiva La nostra offerta e
completa organica e a questo punto non sarebbe né serio ne opportuno ritoccarla
Avete dato delle scadenze?
No auspichiamo solo che non si tiri molto in lungo che si tenga conto di tutti i fattori, anche dei fattori politici come la scelta europea le implica zioni della forte presenza industriale della Face nel Sud
Vuol dire che se la Stet sceglie un vostro concorrente c i saranno delle conseguenze per la f i l iale I taliana?
Ci aspettiamo molto dall accordo con la Stet e indubbio, ma la Face continua non si azzerano realtà industrialmente valide come la nostra D al tra parte siamo convinti d i avere buone carte e per questo e incomprensibile che si continui con questa storia delle classifiche
Cogea
Lucchini rinuncia al ricorso • • GENOVA E stata rinviala ali 11 ottobre l'udienza presso ti tribunale civile di Genova per i l ricorso degli industriali Lucchini e Leali contro la delibera di messa in liquidazione dell ex Cogea, il consorzio siderurgico tra pubblici e privati sulle ceneri del quale il 12 agosto scorso e nata una società per azioni controllata dall industriale lombardo Emilio Riva Stamane, infatti, le parti non si sono presentate e se I' 11 ottobre il fatto si ripe* tera la causa sarà cancellata e il processo sarà dichiarato estinto La «rinuncia» di Lucchini e Leali chiuderebbe definitivamente il conflitto tra gli ex azionisti del Cogea che di fatto, era già stato superato con I accordo siglato nell a-gosto scorso in seguito al quale Emilio Riva aveva acquisito la maggioranza assoluta delle azioni della società chiamata «Acciaierie di Consigliano» Lex presidente della Confindustria Luigi Lucchini e I industriale Leali hanno mantenuto una quota di minoranza nella nuova composizione azionaria Entro la fine di settembre dovrebbe svolgersi l'assemblea per nominare il nuovo consiglio di amministrazione.
Marzotto
Un'altra «Spa» di famiglia • V MIUNO Anche la famiglia Marzotto, come già hanno fatto gli Agnelli e I Gardini* Fern zi, si appresta a trasformare la sua società in una accomandita per azioni È questa la strada che viene seguita per impedire che le Spa d i proprietà familiare divengano oggetto di scalata in Borsa. Pietro Marzotto, presidente dell omonimo gruppo lessile, ha detto ieri che la fase di r i flessione per la trasformazione della società è In corso, m a può durare a lungo «Quando la famiglia Agnelli - ha det to Marzotto - ha costituita una accomandila per azioni In cu i concentrare le azioni IN in ' o -ro possesso ci è stato chiesto se anche noi ci saremmo comportati in maniera analoga Ho risposto che ci avremmo pensato e da allora le cose non sono cambiate* Per Marzotto la soluzione «finanziaria di famiglia» comporta alcuni vantaggi, ma anche degl i svantaggi Questi ultimi sarebbero costituiti dal fatto che i proprietari avrebbero in mano titoli di una società non quotata e quindi non negoziabili
iiiiiil •i BORSA DI MILANO
wm MILANO A Tokio l'Imperatore sta male e la Borsa anche per questo ha un calo verticale ma e e un calo anche nell 'espansione del l 'economia e questo ha prodot to gravi incertezze Sulla scia d i Tokio In ribasso tutte le Borse europee Noi non abbiamo né Imperatori né re, ma già al secondo giorno del nuovo c ic lo d i ottobre i l mercato risulta calante, e II Mib dopo una perdita Iniziale del lo 0 ,6» termina a - 0 , 3 7 » OH scambi sono rimasti sui livelli d i lu-
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nodi cioè poco sopra gli 80 miliardi Sembra che il quadro polit ico non piaccid a piazza degli Affari Almeno questo e la scusa più corrente Le Generali sulle quali si e particolarmente accentrata l'attività, sia sui titoli che sui dindi d i operazione, dopo 1) buon esordio del) altro ieri accusano un cedimento dell 1 % (e sono scese anche nel dopolist ino) Anche le riammesse Firs della Pacchetti prendono una bella scoppola, accusando un ribasso del
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6,6% Si sa, ti pr imo giorno di ammissione i titoli vengono guidati dalle emittenti, poi si sta a vedere come li giudica il mercato Le Enichem Augusta risultano più resistenti Nel quadro di ribasso /anno eccezione i bancari, anche ieri mol to richiesti Deboli anco ra i titoli d i Agnelli le Fiat cedono lo 0,76%, le Hi i l 2,47 Flettono le Monte-dison ( -0 ,8390, te Agricola e le Ferfin. In calo anche i titoli d i De Benedetti Buitoni - 1 , 1 , Cir -1 ,48 . Perugina - 0 , 6 , Olivetti ~\,\%. DRG.
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Giornata standard di un artista con il suo fotografo
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Ventuno racconti e alcuni momenti universali
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Rivoluzione francese Un sax molto giacobino
ANGHELOPOULOS
Ballata tragica sulla Grecia moderna
Tracce di piombo RICEVUTI
Da una villa diNusco e dall'Italia
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A vevo lasciato da parte questo libro per l'antipatia d'istinto che provo nel confronti di un anticomunista all'arma bianca come l'ex comuni-
a—^—• sta Saverio v'ertone, Poi, dopo un viaggio, l'ho ripreso in mano senza convinzione, saltando da una pagina e l'altra, perdi* •viaggi In Italia, di Saverio Vertone Cene raccoglie brevi scrllti, qualche volta addirittura lampi di poche parole, pennellate si dovrebbe dire per convenienza rispetto al tono fortemente descrittivo) si adatta a una lettura episodica, secono un Itinerario poco obbligato che ciascuno si cerca da sé. Sono caduto per tortura su una pagina giusta (e probabilmente famosa), apparentemente poco politica, ispirata Invece da umori estetici, architettonici, ecologici.
Al capitolo quarto, sotto il titolo «Punti cardinali della bruttezza», mi sono letto cioè «La ghigliottina di Nusco». In poche righe, Vertane presenta Villa De Mita, che non ho mai avuto il piacere di frequentare: «Il tetto ha un'inclinazione bavarese, con «caudate alsaziane (si direbbe di plastica); tutto II retto è boiserie svizzera, cancelletlo messicano, staccionata tirolese e Imposte di legno à la bergere; Il resto è un giardino Inglese con betulle scandinave e abeti lapponi. A Nusco, dove Vertone ha visto casette Manche composte e tranquille, tult'al piti ornate da un modesto fregio baracco.
•Viaggi in Italia» è cominciato per me con un'Immagine forte, che riassume arroganza, spreco, provincialismo nell'imitazione, miseria Intellettuale, insensibilità, qualità in questo caso espresse da un presidente del Consiglio nonetti segretario della De, che chiunque di noi può rintracciare perù ovunque: nelle villette e villotte della Branca, dei veneto e dette Marche, nelle torri milanesi di -gresil, nei centri direzionali nuovi di cecca, lungo le costiere amalfitane o liguri, tra I «villaggi- «ile pueblo messicano della costa Smeraldi Ira I palazzotti di Cortina, tra le bidonville della neve soffocate d'auto e nafta, Il problema, come si può comprendere, non e estetico. La villa di De Mita, capo del governo, i piuttosto una metafora del malgoverno, che esemplifica lo sfascio che ha travolto il Bel Paese e la rapina che lo hanno Ispirato.
Vertone e bravo e qualche volta bravissimo e le cartoline delia rovina ce le presenta quasi tulle, In una operazione che ha II pregio di non vantare novità ma soltanto di rivelare il noto, coperto neppure dall'ignoranza, piuttosto dall'Indifferenza, suggerita dall'abitudine e dalla consuetudine, La villa di Nusco e le mille altre mascalzonate non suscitano più neppure un'ombra d Indigninone o di ribellione. Le si accetta. Colpa di una cultura sconfitta In un paese che di cultura ne ha prodotta tanta.
Forse ha ragione Vertone. Forse non c'è proprio nulla da lare. Ma forse in un'Italia dove •tutto si muove», come lui stesso riconosce, una macchia rosa all'orizzonte, tra i fumi del-l'Acna e i bidoni della Zanoobia, si lascerebbe ancora vedere. Chissà allora se un'ombra di tilocomunismo non gli farebbe bene,
Saverio Vertone. «Viaggi lai Italia», Rizzoli, n«M.»0,_re.S.»*l ^ ^
I l mode in Itaty risplende, a quanto pare, anche sul pianeta libro. Alla Fiera francotoriese
a — che si aprirà il S ottobre la cultura Italiana sarà
protagonista di mille Iniziative e una schiera di nostri autori parteciperà a Incontri, conferenze, attese «vernici'.
Nell'anno In cui la Buchmesse dedica il suo consueto «tema centrale» all'Italia, mandiamo a Francofone una serie di titoli di tutto rispetto, capaci di Imporsi sul mercato intemazionale. «Pendolo di Foucault» a parte (quello di Eco £ un successo, almeno sulla carta, abbondantemente annunciato), ecco un altro cavallo di razza della Bompiani, Alberto Moravia, con l'ultimo romanzo «Viaggio a Roma». E poi i racconti di Vincenzo Consolo «Le pietre di Pantallca» (Mondadori), i rizzolianl «Bau-séte» di Luigi Mene-«hello e «Frammenti di memoria» di Giulio Einaudi, il fantapolitico Sciascia di «Il cavaliere e la morte» (AdelphD, le «Lezioni americane» di Calvino (Garzanti), sia presenti da mesi nelle classifiche dei più venduti. «Piazzare» all'estero libri Italiani dopo Francofone sarà con ogni probabilità ancora più agevole
«Vite sospese»: le testimonianze di ex terroristi raccolte da Nicola Tranfaglia e Diego Novelli
La critica, la giustificazione le ambiguità e il futuro Ce ne parla lo storico torinese
ANDRIA LWERATOm
N ell'agosto 1985 due detenuti nel carcere torinese delle «Nuove» scrivono a Diego Novelli e
M H — a allo storico Nicola Tranfaglia. Francesco
d'Uni e Daniele Gatto, ex terroristi dissociati di «Prima linea», chiedono a Tranfaglia di tenere un seminario, L'ex sindaco di Torino è d'accordo, vi parteciperà. Il seminario lo interessa, il terrorismo ha segnato profondamente la città, vuole capire come tanti giovani abbiano compiuto la scelta del terrorismo.
B seminario In carcere si (a, vi partecipano diciotta ex terroristi dissociati, dodici uomini e sei donne, sedici di «Prima linea», due delle «Brigate rosse», Durerà da quell'agosto al 20 dicembre 1987, 120 sedute settimanali di oltre due ore, tutte registrate e trascritte. Quasi due anni e mezzo di dibattito fra i dlciotto, lo storico e il politico. Ora le bobine sono depositate nell'archivio aonoro del Dipartimento di storia dell'Università di Torino insieme alle autobiografie degli ex terroristi, primo atto del seminario.
Si tratta dell'unica iniziativa di questa durata dedicata alla ricostruzione delle vite e delle vicende di un gruppo di persone in carcere per quei tipi di reato. Il «campione», pur nella casualità della sua nascita, risulta piuttosto attendibile, sia per Il rapporto maschi-femmine che per la provenienza geografica: piemontesi, lombardi, emiliani, veneti, meridionali, Nonché per le esperienze e le responsabilità avute: ci sono capi (Susanna Ronconi, Sergio Seglo. Roberto Rosso), gradi intermedi, gregari. Il più anziano è nato nel 1949, il più giovane nel I960. Alcuni erano iscritti a facoltà universitarie, altri non avevano terminato la media superiore.
«il nostro obiettivo, dirigendo il seminario - ricorda ora Tranfaglia -era quello di ricostruire, sulla base delle biografie, di considerazioni introduttive, di domande, la loro esperienza di vita, a cominciare da)l'ambiente familiare, dalla formazione scolastica, dalle prime esperienze politiche fino alla decisione di entrare in una formazione terrorìstica, di agire al suo intemo. Fino all'arresto, agli anni di carcere, alla dissociazione venuta nel 1984.
Come questa operazione sia riuscita potremo giudicarlo leggendo •Vite sospese» il volume di Tranfa-
Ellia e Novelli che Garzanti manda n libreria in questi giorni (pagg.
400, lire 26.000). I due curatori del
libro hanno lavorato sulle autobiografie e sulle conversazioni registrate; «lo abbiamo tallo - assicura Nicola Tranfaglia - rispettando contenuti e linguaggi usati dagli ex terrorista. Il sottotitolo del libro dice: «ie generazioni del terrorismo. Le storie di II giovani che hanno abbracciato la lotta armata negli anni Settanta'.
fii queste settimane II caso Cala-bresl-Sofri e gli arresti di un nuovo gruppo di presunti terroristi hanno riacceso interesse e preoccupazioni per il ferKimerm. Molte domande sul terrorismo sono tornale d'attualità. Il lungo seminario delie «Nuove» può fornire qualche risposta? Forse si, ma non univoche. Cautela, proMemaMcItà improntano il di-acorso dello storico che distingue nettamente la formazione di due generazioni 'molto vicine ma ben diverse*. Forse è l'effetto dell'accelerazione del tempo in cui viviamo.
e a distanza di 5-6 anni rivelano caratteristiche molto diverse. I più «vecchi» hanno letto libri fra cui alcuni classici o di epigoni dei classici Coni Negri ed altri) e a quelle letture si riferiscono. E presente una certa «sociologia del conflitto», ritengono che la lotta di classe sia il punto attorno a cui si organizza tutto; che la società si evolva attraverso la lotta in direzione, nel caso dell'Italia, del socialismo e del comunismo. Questa generazione arriva al terrorismo dopo un'esperienza politica abbastanza lunga, non di partito ma nei gruppi extraparlamentari. Comunque esperienza legale, di lotte sociali.
La seconda «generazione» invece arriva al terrorismo direttamente dalla scuola, dal lavoro e 'ha un Immaginarlo essenzialmente televisivo e cinematografico con stereotipi che sono quelli delta vita metmpotitaru».
In questo tipo di cultura, o mancanza di cultura, di esperienza o mancanza di esperienza, trova spazio anche un certo nureismo messianico che si traduce nella necessità dello acontro fine a se stesso che animerà molti componenti dei servizi d'ordine dei gruppi. Vi si può trovare anche l'attesa di una nuova «Ora X». C'è indubbiamente - nota Tranfaglia - una interpretazione «moto soggelllvizzante del marxismo che possiamo definire. in qualche modo, idealistica'. C'è un'attesa escatologica che viene dal Sessantotto.
Quel bisogno dello scontro, il tema deir«antifascismo militante» che indica l'obiettiva dei comizi e delle sedi missine fan passare più d'un giovane dai servizi d'ordine alla clandestinità, al terrorismo. Questa strategia decisamente avversata dal Pei e che, fra l'altro, dà ampio spazio a provocatori d'ogni tipo,
come è considerata oggi dai diciotto? L'impressione di Tranfaglia è che una revisione critica completa non ci sia tuttora, 'Insistono mofro suf fatto che il Pei, mirando all'attuazione del compromesso storico, esce dall'opposizione, entra in una maggioranza con la De E questo è visto come un abbandono dei giovani ribelli al loro destino'. La critica al Pei, però, è nell'atto di nascita dei gruppi, anche per la ricerca d'un proprio spazio polidco in questa area. E quindi ben precedente agli anni della solidarietà nazionale. Nel gruppo dei 18 ci sono anche di queste contraddizioni.
C'è chi dice che Gramsci sia stato in qualche modo un riferimento per i giovani che hanno imboccato la via del terrorismo. Il seminario su questo non ha detto niente di nuovo. Gramsci non lo è stato per almeno due ragioni: è il maggior ideologo del Pei, la sua interpretazione della storia, anche di quella italiana, è estremamente articolata. «M>, Gramsci non è stato uomo da parole d'ordine sempiici, schematiche:
C'è del «giustificazionismo» nel •campione» del diciotto? Anche in questa risposta ci sono distinzioni. Da una parte essi rinnegano e criticano la lotta terroristica, ritengono l'analisi della società, e la strategia conseguente, sbagliate. Abbiamo provocato molti lutti e mail peggiori di quelli che denunciavamo - dicono. Qui sono chiari. Dicono però, anche: ciò non significa che noi riteniamo questa società giusta, Non solo è profondamente ingiusta ma quando abbiamo fatto quella scelta aveva una destra molto forte e all'attacco. Le stragi di Stato, a partire dal '69, da piazza Fontana, le collusioni fra fascisti e «servizi», più o meno deviati, lo dimostrano. Del resto che il malessere avesse posto la società in una sorta di «fibrillazione» sembra a loro dimostrato anche dal proliferare di gruppi minori che compongono la nebulosa terroristica. Da uno di questi verrà ferito gravemente a Torino, nell'estate del 1977, il redattore dell' Unità Nino Ferrerò.
Dal seminario delle «Nuove» ì di-ciotto emergono come persone in forte crisi di identità. Quella vecchia, fondata sulla lotta armata, sull'essere rivoluzionari di professione, è un bagaglio difficile da abbandonare, anche volendolo. Una nuova nelle condizioni del carcere (alcuni vi sono da più di 10 anni), senza un'attività, un lavoro, è difficile costruirsela
ESTERI
In Germania il Pei
A U S S M H M O ROVERI
D alle due sedi della casa editrice Campus, quella di Francofone aul Meno e quella di New York, è uact-
^ ^ ^ to alcune settimane la un vetoim»-^ ^ ^ noso saggio dedicato al Pel da Bruno Schoch, valente politologo tedesco-occidentale membro delia «Fondazione dell'Assia per lo studio dei problemi della pace • del conflitti».
Va detto subito che il titolo di quest'opera (.Die intemalianale Politih dei italtanischen Kommunisten, «La politica Internazionale del comunisti italiani») è assai riduttivo, rispetto al suo contenuto.
Il libro di Schoch è infatti nutrito e confortato da una seria preparazione storica (come dovrebbe esserlo ogni buon lavoro di politologia!), di modo che le trasformazioni intervenute nella politica Intemazionale del Pel nel corso dell'ultimo ventennio sono analizzate nette loro connessioni con I problemi complflsaivi che il Pei ha dovuto affrontare nella realtà politica e culturale italiana, e tono «tare studiate anche in rapporto alle questioni riguardanti la vita intema del partito. Cosi, per eeempto, lo spessore gramsciano-berlingueriano dell'Interpretazione e versione italiana del cosiddetto •eurocomunismo» degli anni 1975-1)79 è «tato da Schoch colto in tutta la sua ricchezza. In contrasto con l'uso strumentale che, con Imperdonabile superficialità, ne fece il Partito comunista francese in termini di allontanamento dall'Unione Sovietica.
Schoch chiarisce bene la diversità tra comunisti italiani e comunisti francesi, e fa com? prendere chiaramente al lettore la profondila ben altrimenti irreversibile del divorzio del Pel da Mosca. Egli considera infatti tale divorzio come la conseguenza inevitabile dell'adozione definitiva della democrazia quale valore universale e come parte integrante di una Irrinunciabile volontà di superamento del contrasto storico con l'Internazionale socialdemocratica.
Utilizzando una copiosa messe di pubblicazioni, Schoch ha seguito passo passo tutte le tappe di questo cammino, caratterizzato a suo dire da una serie di momenti di discontinuità, contrastanti con ii vecchio, e duro « morire •continuismo come specifica ideologia di partito.. C'è una figura che emerge dalle pagine di Schoch come quella del rirotaraivistajnatacus-so di quel momenti di discontinuità. E la figura di Berlinguer, caratterizzata dal coraggio lungimirante delle scelte che hanno dimostrato al mondo intero l'autenticità dell'indipendenza del Pei dall'Unione Sovietica.
in questo quadro particolare importanza attribuisce Schoch al fatto che già nel! 977 il Pei, insieme con gli altri partiti dell'arco costituzionale, avesse fatto proprio e sottoscritto la linea di fondo della politica estera italiana comprendente Nato e Comunità europea come capisaldi. Secondo Schoch si deve in notevole misura all'ampiezza raggiunta nel 1977 da questa convergenza, e quindi alla occidentalizzazione del Pei, il ruolo più attivo che l'Italia ha potuto svolgere negli anni Ottanta in campo intemazionale.
Eco senza gli Oscar di quanto non sia stato negli ultimi mesi, caratterizzati da una notevole attenzione - in Francia e Germania soprattutto - verso i nostri scrittori. Un esempio? La Feltrinelli ha di recente esportato «Il bar sotto il mare- di Benni (in Germania lo pubblica Piper, in Francia Actes Sud), le •Quattro novelle sulle apparenze» di Gianni Celati (in Germania, Olanda e Spagna), «La grande Eulalia» di Paola Capriolo (in Germania, Svezia, Francia da Gallimand), per non citarne che alcuni.
I successi oltre frontiera sembrano rispecchiare una serie di positivi indicatori sul plano «industriale* intemo. Il tasso di profitto nel settore editoria e grafica, già più alto e di molto rispetto ad altri comparti produttivi, è ancora (secondo non pochi osservatori, tra cui Mediobanca) destinato a salire. Non solo. •Nei primi otto mesi dell'88 - dice Luciano Mauri delle Messaggerie -abbiamo registrato un incremento
ANDREA ALOI
di vendita a copie del 12% rispetto aH'87»: un dato probante, visto che tramite le Messaggerie viene distribuito il 25% dei libri pubblicati in Italia. Tutto bene? Per i vari Rizzoli e Mondadori, Einaudi e Laterza si dischiudono orizzonti di sola gloria, in patria e fuori? Motivi di pessimismo non ci sono, di preoccupaiione neppure. E i successi quando arrivano, sono meritati. Però, forse proprio net bel mezzo dì un ciclo positivo è interessante mettere il dito sulle piaghe. Che ci sono, come ben dimostra questo piccolo «viaggio» tra esperti, attenti osservatori •esterni» della galassia libraria.
«lo partirei dai canali distnbutivi, Per sottolineare che nonostante le ripetute dichiarazioni d'intenti, gli editori non riescono ad entrare nella grande distribuzione. Le grandi case, quelle orientate al mercato di massa, hanno dato il via nell'82-83
a una strategia che puntava al contatto col maggior numero dì lettori tramite prodotti ad hoc, tipo Har-mony. Ma sì sono fermate a metà strada. Non c'è negli anni Ottanta un Arnoldo Mondadori capace di imporre, come aveva fatto lui con gli Oscar in edicola, un nuovo canale di vendita e un prodotto pensato per un certo tipo di pubblico, dalla grafica al prezzo. Alla Standa i libri sì trovano certo. Sono «rese», titoli esposti senza alcun tipo dì iniziativa promozionale dedicata all'aumento della popolazione dei lettori. Berlusconi? Vedremo». Questo il primo punto all'ordine del giorno per Giovanni Peresson, della Lìvingstone, agenzia di servizi editoriali. Un parere in sostanza coincidente con la riflessione di Giuliano Viginì, della Editnce Bibliografica, autore di un recente rapporto sullo stato della editoria libraria: «La catena produt
tore-libraio-cliente soffre sul piano informativo e distributivo. Troppi librai non hanno sufficiente personalità, molti libri importanti risultano inesplorati perchè non trovano spazio in libreria. Un volume richiesto da un cliente dovrebbe poi poter arrivare nelle sue mani al massimo in 24 ore. Figuriamoci...».
«Lamentarsi per te storture distributive del passato non serve - dice Luciano Mauri -. Ha senso invece chiedersi se possiamo migliorare in futuro. Quanto all'oggi, con servìzi - postali innanzitutto - a livello pakistano, facciamo dei miracoli». E il mercato? Davvero si legge dì più? «Né boom né sboom - dice Mauri -. Le vendite aumentano perchè la nostra è una società in evoluzione. Crescono reddito, livello dì istruzione, grado di conurbazione e salgono gli indici di consumo, libri compresi dunque. Ma è un fatto puramente quantitativo. Non si aprono nuovi spazi sul mercato, la lettura
non sale tanto da consentire a tutti gli editori di vivere liberamente: ì grandi gruppi, vedi Mondadori e Rizzoli, trovano si nuove aree, ma perchè inglobano altre sigle editoriali mìnon. È una crescita per cannibalismo. È come ai tempi della lotta tra allevatori e contadini: adesso siamo alle recinzioni».
Eppure il mestiere di editore attrae: «Nell'88 nasceranno almeno 60 nuove sigle, nonostante le piccole imprese abbiano le ben note difficoltà ad accedere al prestito. È il segno delta imprenditorialità diffusa, della spinta a fare un lavoro creativo. Certo che trovare spazi con titoli di narrativa ormai è difficile, il più agevole emerge con una forte specializzazione. Il pubblico? È più omogeneizzato, da un lato non si divide più tra lettori dì tascabili e lettori di edizioni in brossura. Dall'altro è sempre più raffinato, chiede sia accuratezza, che libri utili per qualcosa di specìfico, vedi il successo dei manuali. Un dato è certo: il buon successo degli economici prima o poi farà sentire i suoi riflessi sui rilegati. E credo che persino il fenomeno Eco potrà danneggiare nel breve periodo i titoli costosi, in brossura, non solo della Bompiani, ma degli altri editori».
Pier Paolo Pasolini
IL PORTICO DELLA MORTE
Prefazione di Cesare Sem XXX+320 pagine, 28,(H» lire
ASSOCIAZIONE FONDO PIER PAOLO PASOLINI
distribuito da GARZANTI
l'Unità Mercoledì
21 settembre 1988 13
rnrrr SEGNALAZIONI NOTIZIE
Alberto Savimo •Casa la vita»
Adelphi Pagg. 328, lire 25 000
•ILeditore milanese prose gue nell ormai più che decen naie impresa di ripubblicare le opere del finissimo scrittore* saggista-pittore, vissuto tra il 1892 e II 1952 Questo volume, uscito nel '43, presenta -corredati di disegni - diclanno ve racconti che ruotano attor no ai temi del tempo e della morte
• •Uomo di lettere inglese vissuto tra il 1896 e il 1967, grande amico di Forster, 1 autore pubblico questo suo unico romanzo nel 1960 e una gradevolissima stona che con umanità e finissima ironia nar ri le vicende derivanti dall'in contro tra un cotto e sensibile uomo di mezza età e una scombinata famiglia di sottoproletari (e il loro cane)
J R Ackerley «Il pm Gran Bene del mondo» Serra e Riva Pagg 164, lire 20 000
Joseph (Joe) Franco e Richard Hammer
«Hoffa» Armenia
Pagg 364, lire 25 000
• a I due auton sono rispetti vamente il fbraccio destro» di Jimy Hoffa capo nel dopo guerra del sindacato Usa dei trasportatori e il giornalista che ne raccoglie la testimo manza sulla turbolenta vita del leader Tra omicidi, ricatti e tangenti, un crudo spaccato di vita amencana
••Dirigente del Pei umbro sessantatreenne, Gino Galli con lo pseudonimo di Gal ha dietro di sé una lunga camera di vignettista satirico politico si ricordi la campagna contro Pantani (Aminto Re) in difesa della legge sul divorzio Enrico Menduni introduce, qui, cura e commenta una squisita sene di disegni comparsi in gran parte su «Unità» e •Rinascita*
• Morto suicida a 59 anni nel 1937 lo scrittore uru-guayano nel corso della sua tormentata vita pubblicò circa duecento racconti, ispiriti a un allucinato pessimismo e al senso della violenza e della morte La raccolta qui presentata può contnbuire alla sua conoscenza anche in Italia
H i t ricercatore conduce la sua indagine sul movimento ecologista in Italia avendo come asse centrale la domanda se dall incontro fra tradizioni cosi diverse possa nascere un soggetto ecologista autonomo, in grado di svolgere un ruolo specifico sulla scena politica e di innovare le modalità stesse di partecipazione politica Ampia la bibliografia
Amadeus: scrittori «fantastici» • a Le Edizioni Amadeus inaugurano una nuova collana, «I contemporanei», orientata verso quei narratori e poeti italiani che, evitando i percorsi obbligati, intendano inoltrarsi in zone culturali poco battute o addirittura inesplorate La collana viene inaugurata da Gilda Musa con La farfalla sul soffitto. Il volume raccoglie quattordici racconti selezionati Ira la produzione neofantastica di dlda Musa
Rinascimento secondo Laterza • a Dopo «L'uomo medioevale» arriva In libreria •L'uomo del Rinascimento», fecondo volume di un'iniziativa voluta dall'editore Laterza e rivolta a un pubblico europeo «L'uomo del Rinascimento» è un'opera curata da Eugenio Garin, che ha raccolto attorno a tè studiosi di valore Intemazionale, quali Peter Burke, André Chastei, Massimo Firpo, Mar gara King, John Law, Michael Mallet, Alberto Tenenti, Tzve-tan Todorov
Dedicata ai più giovani %m Si chiamerà «Sfogllall-bro» e «art dedicata ai lettori più giovani ma anche a quanti alle letture giovanili per obblighi professionali dovrebbero essere interessati •Sfogliali-bro» è una nuova rivista che vuole diventare strumento di Informazione e di formazione per chi lavora nella biblioteca e nella scuola. «Sfogllalibro. * un'iniziativa dell'Editrice Bibliografica, che la presenterà lunedi prossimo a Milano
RACCONTI
Hemingway momenti universali Ernest Hemingway •Ventuno racconti» Mondadori Pagg 387, lire 25 000
CARLO PAGETTI
tra Incontrare Hemingway è sempre emozionante In mezzo a paccottiglia spesso sopravvalutata II suo llnguag glo lucido ed essenziale Ironico e capace di cogliere gli eventi storici con il coraggio di chi vi ha partecipato stando dalla parte giusta, supera la di stanza temporale e si rlprooo ne Con quella alta queliti stilistica che è stata riconosciuta e «Interpretata ad esemplo, dal compianto Raymond Car-ver, morto poche settimane la
Il materiale che costituisce 1 •Ventuno racconti» presenta I testi della seconda e terza se-«Ione della nuova edizione americana delle Complete JWSrt srorfes (New York 1987) L'operazione è quindi del tutto legittima anche se I branltaccoltl alcuni dei quali Incompiuti sono solo In parte Inediti e In parte furono unite zatl * con qualche ritocco - in precedenti opere dello scrit toro come Avere e non avere Sione della guerra ài Spagna e nei romanzi postu mi Isole nella corrente e // giardino dell Eden In realtà proprio l'apparente eterogeneità del «racconti» la loro natura di work m progress li nisce per mettere in risalto la straordinaria unità e consapevolezza formale che guidava la mano di Hemingway Or mai messe da parte cene DO lemiche del passalo sull Indi vlduaflsmo e sull esibizioni imo del «personaggio» He mingway lo scrittore propone un raffinato montaggio di eventi attraverso un linguag
Pio che esplora lo spazio del Immediatezza e del dialogo
dilatando un minimo gesto e una minima battuta a simbolo di una condizione esistenziale più vasta e universale
Cosi, durante la Guerra civi le spagnola II dialogo asciutto tra il narratore e un soldato repubblicano sulla sete e sulla paura che accompagnano I attesa della battaglia e della morte dà concreta sostanza a una grande e amara vicenda slonca Oppure al contrano ne «Lo strano paese» il nfen mento a una determinata esperienza storica e sociale esalta la forza di un Improwi so sentimento d amore • ma poi ecco che spunta questa ra gazza e tu ti Immergi nella feli cita come se si trattasse di una regione della quale fossi il più grande proprietario temerò La felicità nell Ungheria pre bellica e tu sei il conte Karo tyi» Non nel suo presunto e istrionico dannunzianesimo ma nella ncerca di una venta etica che nasce dal movimen to confuso e spesso contrad dlttorio della coscienza He mingway è profondamente le tìnto alla matrice decadente di Conrad James Joyce
La stessa figura dello scnt tore (e scrittori o giornalisti sono molti dei personaggi di questi racconti) diventa og getto di amara parodia quan do In «Credo che tutto ti ri cordi qualcosa» Il protagoni sta padre di un promettente narratore morto In giovane età si accorge che il figlio aveva vinto un premio lettera no con un racconto «copiato parola per parola dal libro ser vendosl anche de) titolo ongi naie» E del resto 11 mondo del giovani che tendono ver so I età adulta ma ancora non vi sono armati viene mostra
to nella sua elusiva ambiguità nella capacità di esprimere sentimenti profondi e scon volgenti («Una stona afnea na», «L'ultimo bel territorio») Rimane tuttavia fondamentale la funzione del narratore, il cui compito consiste come è per i cineasti al seguito delle truppe repubblicane nei rac conti «spagnoli» nel testimo niare, anche al prezzo della propria vita E del resto, con un procedimento che oggi noi diremmo «meta narrativo», I esperienza diviene subito racconto, la storia cronaca, la testimonianza diretta finzione narrativa al servizio di una più complessa e umana verità Cosi, in «Paesaggio con tigu re» al narratore che si lamen ta «Non sopporto di dover trasmettere un dispaccio Non sarà facile scriverlo Que sta offensiva è fallita » un altro personaggio risponde «Devi scrivere quello che si può dire Senza dubbio deve esserci qualcosa da dire a proposito di una giornata cosi ricca di eventi»
STORIE
Visite con rivoluzione Carmen Hertz-Fi nckenstein «A Mosca e Pietroburgo» Il Quadrante Edizioni Pagg 215, lire 32 000
GIOVANNA SPENDEL
(Hi Nel 1923 non era facile per uno straniero recarsi in Russia come semplice turista Ma Carmen Hertz ebbe la fortuna di disporre di una poten te raccomandazione quella del capo di una delegazione commerciale sovietica a Berli no con cui lei era entrata in polemica durante un ricevimento La giovane e brillante signora come tutta risposta alle sue affermazioni sulle «crudeltà» commesse dai boi scevichi si vide inaspettata mente recapitare un visto per la Russia un biglietto ferrovia rio per Riga e SO dollari Un implicito invito dunque a re carsi sul posto e a constatare coi propri occhi il vero stato delle cose
Risultato del viaggio che la Hertz intraprese poco tempo dopo e del soggiorno di tre mesi durante i quali si divise tra Mosca e Pietroburgo fu un accurato e in certi punti persi no pedante diario nmasto inedito fino al 1974 quando I autrice era ormai morta da tre anni Tradotto ora in Italia no a cura di Ugo Persi il libro si offre come il singolare do cumento dell impatto che la convulsa realta nvoluzionaria di quegli anni potè avere su una personalità come quella della Hertz certamente sensi bile e spregiudicata ma con dizionata nello stesso tempo dai pregiudizi negativi propn del suo ceto
Attraverso la frequentalo ne di van ambienti (dai nobili che non avevano preso la via dell emigrazione al rappre sentanti della nuova burocra zia dagh artisti agli scienziati dai politici ali uomo della stra da) la Hertz registra puntual mente le propne espenenze sviluppando a poco a poco un sentimento di simpatia per il popolo russo e di ammirazio ne per lo straordinario patn monio artistico del Paese Ciò non toglie che qualche più o meno veniale contrattempo disturbi il soggiorno dalla si gnora che per fortuna trova spesso conforto nell unica leccornia disponibile m Rus sia in quell estale fragole e panna il costo della vita non era altissimo la nostra viag giatnce in due mesi ha speso in tutto undici dollan
Il bagno di Picasso OSCAR DE BIASI
P aolo Picasso era nella vasca da bagno e .•acquetine gli stava
^ ^ ^ ^ ^ ^ strofinando la schie-^ ^ ^ ^ ™ " na, quando ci Incontrammo la prima volti. La nostra Immediata amicizia duro fino «Ila fine delle loro vite ed ebbe poco a che fare con l'arte, ma con il lavoro, l'amore e la morte Oggi questo libro è una raccolta di tutte le fotografie che feci nelle loro case, di tutti I ncordi e di alcuni tra i più profondi sentimenti - angoscia ed euforia -che riemergono richiamando alla memoria quegli anni Nel pubblicare queste pagine In anche provato a ricreare la loro realtà. E tuttavia questa non è che una parte di quanto io ricordo Ed io solo so quanto ho perso come fotografo, immagini che facevano capolino per un istante al contine del mio angolo visivo o subito al di là della portata di un obiettivo Questa è una storia d'amore scritta con la macchina fotografica ma vuole essere anche la confessione di un fotografo che poti godere di illimitata libertà «V'interno del mondo di Picasso e chev
pure spesso non riuscì a catturare aspetti dell'artista e di Jacqueline ora perduti per sempre»
David Douglas Duncan, fotografo di fama intemazionale, a] seguito della Marina americana durante la seconda guerra mondiale, autore di repoitages in Corea e nel Vietnam, racconta cosi il suo incontro con Picasso, giorni e giorni di un'amicizia nella villa di Chàleau de Vauve-nargues, nella Francia del Sud, immagini riposte della vita di un grande artista e della sua compagna Jacqueline Lastorlacomlnda nel 1956 e si ritrova nelle pagine di un libro che si intitola appunto «Picasso e Jacqueline» edito ora da Mondadori (pagg 240, lire SO 000) Douglas Duncan fissa la normalità di Picasso la cena, il divertimento, il riposo, l i passeggiata, il gioco con i bambini, le pulizie di casa, il lavoro Ma coglie cosi la straordinarietà del personaggio, l'umanità che ha momenti di surreale felicità Alcune foto (Picasso che abbozza un passo di danza accanto a Jacqueline) sono famosissime Altre no Si nsfogliano tutte piacevolmente insieme con le note di Douglas Duncan (malgrado i refusi)
Benna è capace di trovare in un processo narrativo che la venire in mente li Highsmlth del Diario di editti. Ed * questo tema a marcare la continui» e inaietne h differenza di motti autori contemporanei rispetto alle prime avanguardie, Se infatti per la Stein e per molti altri, la scrittura come tema narrativo, rimane in definitiva un valore positivo, per gli sperimentalisti anni 80 la conclusione sembra essere un'altra, nel mondo all'Incontrarlo anche U significato della parola muta, diventi automi-prtgfonamento e annullamento dell'» Per Patricia M-ghsmith, una delle interpreti più Interessanti dei nuovi percorsi della detective-story americana, questo elemento e diventato una costante narrativa, per Lorrie Moore, 31 anni, autrice di racconti, di cui alcuni tradotti in Italiano, (Tltf-k> da sola, Bompiani, 1987) è incori presto per dir»
ROMANZI
Omicidio suspense e politica Giulio Angaonl «L'oro* Fraus» Editori Riuniti Pagg 198, lire 16.500
PIALLI
SOCIETÀ'
Duce, Duce! non fa rima con donna Nunzia Messina «Le donne del fascismo Massaie rurali e dive del cinema del ventennio» Ellemme Edizioni Pagg 180 lire 16 000
SAURO SORELLI
• • Tra i tanti esecrabili guasti provocati dal ventennio fascista uno dei pm vistosi dei più gravi fu senz altro la pervicace misoginia praticata di volta in volta con ambigui sordidi camuffamenti dal pò tere costituito Si dirà subito che almeno lormalmente or ganizzazioni di massa isti tu zioni politiche e apparati van furono creati apposta dai dir) genti fascisti per raccogliere canalizzare il consenso di fol
te schiere di donne verso il regime i suoi gerarchi e mas simamente verso Mussolini I onnipotente e onnipresente Duce Tutto vero salvo un dettaglio
Simili misure organizzative furono in effetti adottate per strumentalizzare mortificare ogni slancio d autonoma emancipazione delle indocili masse femminili e al contem pò per ndurre alla ragione più con le cattive che con le buone le tmducibili attiviste o le semplici lavoratrici che n vendicavano un impiego e un ruolo precisi nella pur disse stata economia sociale degli «anni nen»
Tutto ciò e detto spiegato con circostanziate pezze d appoggio nell agile appas sionato saggio Le donne del fascismo - Massaie rurali e dive del cinema nel Venten mo che la studiosa Nunzia Messina ha dedicato a quel particolare scorcio di stona italiana presumibilmente pensando a ciò che accade ancor oggi in quel «mondo a parte» che nsulta a tutti gli ef (etti il pur movimentato luogo abitato dall «altra meta del cielo»
Argomentazioni dati di fat
to particolari fenomeni nvela ton di tutta la grettezza la mi sena umana espresse del fa seismo anche su questo speci fico terreno si articolano scor revolmente efficacemente nel saggio di Nunzia Messina specie grazie alla doppia eli rettnee di marcia che indaga sagace e sarcastica nel mi crocosmo artefatto, mistifi calore delle autarchiche «di ve» dei telefoni bianchi (Elsa Merlmi Assia Nons IsaMiran da Alida Valli Dons Duranti) tn puntuale stndente contro canto con la cruda desolante condizione femminile del mondo del lavoro dei larvati e frustrati tentativi di insen mento delle donne negli orga nismi politici nell apparato del potere fascista
Le donne del fascismo non e certo una lettura amena ne ancor meno troppo gratifi cante Lo stesso libro però costituisce un utile meonfuta bile testo per sbarazzare il campo definitivamente di qualsiasi superstite menzogna sui rapporti sempre squilibrati falsificaton tra il regime fasci sta e I emergenza delta que stione lemmimle E questo non è davvero un piccolo me nto per Nunzia Messina
ROMANZI
Anime e deserti di città Lome Moore «Anagrammi» Bompiani Pagg 236 lire 22 000
ANNAMARIA LAMARRA
«M «Il romanzo come forma narrativa e morto I perso naggi non contano più nella vita del lettore come contava no una volta» Lo senveva nel 1937 nella sua Everybody's Autobtography (Autobiogra ha di tutti) Gertrude Stein La st-nttnee amencana diventata europea d adozione non sa peva che quella sfiducia nella scrittura era destinata a diven tare il leit motiv di tanti auton del suo paese minimalisti in
elusi, che avrebbero spesso scelto di affidare ad una narrazione in bilico tra sogno e frammento il racconto di un personaggio a caccia di se stesso negli spazi sconfinati del paesaggio urbano A questo filone appartiene anche Anagrammi di Lorrie Moore,
r stona del progressivo sfilacciarsi di una coscienza, minacciata da quell'anonimo deserto cittadino che incom be su tanti non eroi di Henry Carver
Benna, protagonista incerta di episodi frammentati, dimenticati e poi ripresi, rac contati alternativamente alla pnma e alla terza persona insegna scnttura creativa in un college A poco a poco la realtà della parola sommerge •I altra* Benna si inventa una figlia, un amica, un amante, poi dimentica e ncomincia da capo come se tutto fosse «vero» Anche la morte di Gerard I amico che è un po' Il suo doppio è una morte strana uni. sorta di metafora finale delle tante morti che ossessionano un America incapace di sopravvivere a se stessa e ai suoi miti
Lo spazio rassicurante del non vero è 1 unica nsorsa che
• • Quasi dnquantanne, Giulio Angtonl (antropologo e docente universitario « Cagliari) e s o r d i «mie narratore con un romanxo decisamente maturo e pregevole Giustamente, nella prefazione Giuliano Manacorda ha osservato che in questo esordio sarebbe difficile stracciare ti limili, o comunque i caratteri, che sogliono essere tipici di un'opera prima*
L'avvio è canonicamente giallo In un piccolo pane della Sardegna (Fraus, appunto), un ragazzino, da diversi giorni scomparso da casa, viene trovato morto in un pozzo Sul delitto, apparentemente Inspwgablle, si fonnulano le
{(rime ipotesi Ma le indagini n nsabbiano molto presto Sol
tanto Il sindaco, comunista e professore di liceo, si incaparbisce nel voler indagare come realmente si sono svolti 1 fatti E seppur di controvoglia, almeno sulle prime, finisce con l'improvvisarsi detective rimpiazzando gli indagatori btttu-zumali, passivi e preoccupati di archiviare il caso quanto prima
Poi, però, il registro cambia Si infittiscono i colpi di scena, la vicenda acquista aspetti avventurosi, e in generale diviene più insistito il ricorso alle tecniche della suspense
Ma si tratta di un thriller problematico, e, diciamo così, di sinistra Vi è espressa, infatti, una visione critica della società attuale, e una sconsolata preoccupazione per il deterioramento delle istituzioni democratiche, il cui funzionamento, nel romanzo, è ostacolato dalla corruzione della classe dirigente e degli apparati dello Stato e dalle manovre insidiose dei poteri non visibili
In ogni caso, L oro di Fratti è anche un romanzo d'arte, orchestrato in maniera sapiente e molto curato sul piano della scrittura Quella di Angioni è una pagina ricca di sfumature letterarie (qua e là con qualche citazione dotta, a beneficio dei letton più scaltri) in questo paragonabile alla pagina altrettanto curata di un maestro indiscusso del genere poliziesco, Georges SI-menon
Il meglio tra mille orchidee RexStout •Nello studio dlNeroWolle.
Mondadori Pagg. 7M, lire 22,000
ATnUOLOUW
ara Rex Sioul, come ogni grande scrittore americano che si rispetti, In gioventù fece molti mestieri Mestieri, ovviamente, umili fattorino, venditore ambulante, cicerone, contabile e cosi via. Dopo un bel romanzo sperimentile: Due rampe per l'abisso (Indotto, alcuni anni la, per l'editore Sellerie), raggiunse subito Il successo Inventando il £ù strano, Irascibile, corpu-
nto e «perfido» investigatore della storia del giallo, Nero Woll che, nel proprio appartamento (la vecchia casa d'arenaria nella 35' Strada), con la collaborazione del suo aiutante e «biografo» Ardile Geo-dwln e dell'incredibile trio Chater, Durkln e Panzer risolve, senza alzarsi mal dalla poltrona, 1 casi più compitevi
Questo Omnibus mondi-doriano raccoglie uno del migliori romanzi stoutjani Imito ad un'indagine, e tredici racconti lunghi che, pur essendo Koretsionalmente Ineccepl-
li, tuttavia, non rappresentino il meglio del gran Rex Anche qui, naturalmente, i caratteri dei personaggi sono rigidi, immutabili, come lo scenario che ospita Wolle e le sue proiezioni Com'è noto Nero Woife Cma la traduzione vera sarebbe, nientemeno), Nerone) ce la mette tutta per apparire insopportabile, odia l'umanità in blocco riservando tutte le sue attenzioni alle orchidee (possiede diecimila piante in uni spettacolare serra sul terrazzo dove si ree* due volte il giorno con I* complicità di un cigolante ascensore). S'ingozza d'ogni sorta dì leccornie, la golosità lo spinge perfino ad uscire di casa, una volta, per carpire II segreto delle «salsicce delle mezzanotte», affrontò perfino un viaggio In treno
Nero Wolle più che odiarle le donne non le sopporta, l i «presenza» femminile lo turbe e qualche volta (orrore!) » Illanguidisce In biotto oef un indagine Julle Jaquetle entra nel suo studio recitando questa poesia. «Omaccione grande e grosso / grande sei nella parola / rvell'aiione e nella gola, / grande sei nel corpeccione, / omaccione, omaccione» Poi, urlando «Ora fuon le orchidee!»
Goodwin giustamente riferisce che osella era una scene da mozzare U flato Ma Nero, come al solito, non si scompone, ansi, imperteiilo continua a risolvere il giornaliero cruciverba del Times Chiede gelidamente al bell'Archie •Slete stato voi a suggerire questa bullonata?» Mala signorina Jaquetle ha in comune con lui una cosa essenziale, il disprezzo totale per l'umanità Conosciutala meglio addirittura s alza e s inchina (altro fatto impensabile) dicendo «Ho la sensazione che abbiate le mie stesse opinioni riguardo agli essen umani e alle loro qualità Vi auguro ogni bene, madame» Onte Chater, il più fatuo dei suoi aiutanti (e perfino più bello di Goodwin). e accusato d aver commesso un delitto, Cather e un dongiovanni «gente» che Nero Wolle detesta e dispreiza, tuttavia, dopo le solite resistenze, accetta di risolvere il caso anche perché in meato e e un ricco che spera di spennare adeguatamente
Blll!lil!ì!l!il!l.Pil!«lll«!ll!!!!!il 14 l'Unità
Mercoledì 21 settembre 1988
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FOLK
Sardegna senza falsità Maria Carta «Sono» de memoria»
Foni! Cetra ALP 2020 2 (doppio)
fai Negli anni della riscoperti e del grande «more per Il folk uno del peccati più ricorrenti e capitali fu la simulazione. Tanto che, alta One, sembrò culturalmente tanto più vera proiettare II materiale popolare nelle contemporanea dimensioni «onore della canzone rock-derivata. Il problema di come avvicinare correttamente Il folk non è molto dissimile da quello che riguarda ogni altra cultura musicale del panato ed è esemplare il metodo della cosiddetta •cuoia litologica: studio della «rimira e delle tecniche d'epoca e utilizzo degli strumenti originali per rapportare II nostro universo sonoro alla reale dinamica che rendeva attuali
rslle musiche, spazzandoli la polvere ottocentesca. È
poi II metodo da tempre attuato da Maria Carta per restituire la vita e insieme l'attualità al folk tardo, uno dei più ricchi del nostro Paese. Con una voce splendida, tragica e affermativa assieme, una voce che non può non far pensare a una Bestie Smith o una Edith Pili. Album indispensabile,
ODANOLE IONIO
POP
L'animale notturno ama il jazz Animai Nlghtlile
•Utah lite» lORecords Virgin D1X71
• s i Lave Is Just the Ormai Pretenderai qualche estate la è stato il biglietto di presentanone di questo gruppo che si lece Immediatamente apprezzare per l'intelligenza e la sottile e variegata trama sonora e ritmica di una musica in cui non si nascondeva aliano una
rrrrr certa passione per il jazz e per Il soul, ma nel contempo la dance .music s'Inseriva come un nuovo potenziale. Con gli anni, rianimale notturno, si è irrobustito e maturalo, sfuggendo ai rischi della maniera. Il nuovo album e fallo di canoni robuste e solfici ad un tempo e sul loro contenuto le note inteme sono generose di ragguagli. Sono ovviamente Inclusi I due precedenti singoli, Soys with the Best Intentimi e Auuovs tour fVumbfe Siane. Il titolo della raccolta tradisce Ione la passione razzistica ma non ha nulla in comune con la lamosa composizione di Bllty Strayhom per l'orchestra di Ellington.
O DANIELE IONIO
CANZONE
Una donna Anzi undici Gianna Nannini «Malalemmina» Ricordi TGN 10
• a Eccolo, forse, l'album più bello della Nannini: certo quello che la proietta definitivamente al di l i del personale esasperato degli anni del rock più ossessivo e spudorato aperti da America La celeberrima canzone di Totò ha prestato simbolicamente il titolo a quest'unità logica più che raccolta, pure e semplice, di undici canzoni: che sona altrettanti modi o momenti dell'essere donna e nel contempo del rapporto fra I due universi del sesso. Itine emozionalmente tese, queste cantoni sembrano avere II mondo sulla pelle, sono canzoni che vivono anziché raccontare storie e situazioni. La pucclnltna mediterranelta di Fotoroman-za e di Profumo mature qui all'interno di un intrigo di differenziali elementi sonori, ti moltipllca,. In «tante piccole. melodie', diventa materiale d'uso come nella bellissima Luna dell'est. Chiude la struggente Donne in amore che ricorda, e non solo perché cantata sul pianoforte, la prima Nannini, quella che forse pochi ricordano.
O DANIELE IONIO
7 J U r U CLASSICI E RARI
Quel mostro assomiglia a Goebbels
del dottor Manuee» Regista: Frltz Lana Interpreti: Rudolf Klein-Rogge, Gustav Diesel, Cari Meijner Germania, 1933
wm Non ha la potenza evocativa di M, e Ione neppure l'intensità stilistica, ma comunque non fa rimpiangere nulla del cinema dei grande Frltz Ung questo terzo episodio dedicato al diabolico criminale Mabuse, e girato quasi dieci anni dopo i primi due, nel 1933.
Chiuso in un manicomio, Mabuse dimostra ancora una volta la sua grande intelligenza criminale. Ipnotizza II direttore e lo spinge a mettersi a capo di una banda e a commettere efferati delitti. C'è pero un tenace poliziotto che scopre II trucco. Mabuse alla line muore, e II direttore a sua volta diventa pazzo. E II materiale di un poliziesco che potrebbe tranquillamente scadere net fouitleton più banale se non (osse per la grande arte registica di Ung. ne trae un film aspro e Inquietante. Ung gioca con grande linezza sul tema della volontà di potenza
* e carica II film di un significato metaforico che non sfugge a Goebbles, Il famigerato capo della propaganda nazista. Il film Infatti viene proibito in Germania propno mentre Una lascia il Paese
O ENRICO UVRAQHI
Io sto con la classe operaia •Crcpai e lutto v a bene» Regista: Jean Lue Godard Interpreti: Yves Montand, Jane Fonda, Vittorio Caprioli Francia, 1972
asti C'è una fabbrica occupata dove gli operai hanno sequestrato il padrone. C'è un cineasta di mezza tacca, che ytvacchie girando spot pubblicitari, con una moglie americana, di professione giornalista, che lo trascina nella fabbrica. Per curiosità, e per ragioni professionali, i due finiscono per nmanere seque-strau per un giorno e mezzo. Sono costretti a sentire prima l'imprenditore sequestrato, che mantiene tutta la sua protervia da «padrone delle ferriere-, poi i sindacati incerti, infine gli operai più estremisti che non vogliono mollare.
Solila zampala graffiarne dell'impenitente Godard all'epoca del suo Impegno militante. Il film è al tempo stesso un'Inchiesta, una scelta di campo, una riflessione sulla condizione operaia e un approccio sperimentale per una ncerca filmica futura. C'è come sempre un susseguirsi di geniali invenzioni registiche C'è infine una deliziosa parodia di Un uomo e una donna, condotta con ironia e con occhio beffardo. Un Godard d'annata
D ENRICO UVRAGHI
DANCE
Un ritmo per tante acrobazie ThreeWizeMen •G. B. Boyz» Rhithm King /Ricordi LEFTLP1
•ss) L'etichetta nera e gialla ricorda fascinosamente l'era precedente al vinile e la Rhythm King si sta imponendo come uno del più stimolanti centri di raccolta disco-grafica per le nuove produzio
ni che ruotano nel girone inferiore dell'universo pop, dove stravaganza e curiosità sonora sembrano ignorare il gusto del ben levigato che regola, Invece, il girone superiore, popolato di nomi garantiti e di prodotti attesi ma spesso prevedibili. Questo del Three Wi-ze Men è certo uno degli album più caldi dell'anno, che utilizza il linguaggio praticamente comunitario della •house» con le ultime acrobazie di scratch e rap, ma con una coinvolgente lucidità di progettazione, dove il tedino dei Kraftwerk ti congiunge al fuoco di Bambaata. Anche se esiste una •programmazione ritmica», tutto il disco ti articola con molto «leeling» proprio in un variegato protagonismo del ritmo.
a DANIELE IONIO
SACRA
Omaggio di un ateo a Gesù Schubert «Messa D.950» Direttore Abbado DG422088-2
a » Una magnifica interpretazione di Claudio Abbado (registrata dal vivo nel 1986) rende giustizia ad uno dei capolavori composti da Schubert nel suo ultimo anno di vita (1828), la Messa in mi bemolle maggiore, abbastanza
trascurata dal grandi direttori (conosco solo l'eccezione di Sawalllsch). Non sappiamo perché Schubert (che non credeva in una religione codificata) l'abbia composta; essa appare frutto di una Ubera, accesa fantasia e di una profonda interiorizzazione, con pagine di incantata bellezza lirica e momenti di cupa, intensissima drammaticità. Il più singolare è torse lo sconvolgente, doloroso Agnus Dei, dove si crea una densa e oscura polifonia sopra una figurazione ostinata memore di un Lied su un testo di Heine, Da Doppelganger. Abbado dirige i Wiener Philharmoniker e II coro della Staatsoper, eccellenti, con 5 validissimi solisti, ed imprime autentica intensità tragica alle sezioni più drammatiche, rivelando anche con infinita delicatezza la bellezza delle pagine liriche.
O PAOLO PETAZZI
BAROCCA
Seicento spesso dimenticato Corelli «8 sonate a tre» Huggett, Bury, Unden, Koopman Philips416614-2
• a Le 48 sonate a tre che Corelli pubblica come op. I, 2, 3, 4 Ira il 1681 e 1694 furono un punto di riferimento nella musica da camere europea dell'epoca, rappresentando una grande sintesi delle ricerche seicentesche nell'am
bito della sonata per due violini a basso continuo: è strano che abbiano finora attirato poco l'attenzione degli Interpreti. Questa registrazione del 198S esce in Italia toro ora, a circa un anno di distanza dalla antologia di IO sonate dall'op. 1 e 2 della Archiv con membri dell'EngUsh Concert. So» due sonate coincidono (op. I n. 9, op. 2 n. 12>. le altre provengono dall'op. 3 (n. 4 ,7 ,8,12) e dall'op. 4 (n. 8 e 12), e I due dischi riescono entrambi preziosi per la qualità delle musiche e delle interpretazioni: Monica Huggett, Alison Bury, Jaap Ter Linden, Ton Koopman e H. Smith mirano ad un fraseggio ancora più acceso e liberamente improwtsatorio, pur condividendo con Pln-nock e soci una Immagine di Corelli aliena da una troppo levigata compostezza.
U PAOLO PETAZZ1
Coleman Sarà suo l'inno per il 200° della Rivoluzione francese
E intanto il grande sax stupisce ancora DANSCUKMMO
Ornette Coleman
•Virgin Beauty» Poltra» PRT 4611931 (CBS)
GII Evana * Steve Lacy
«Paris Blues» Ow 18538 00492 (CD) (DDD)
O mette Coleman: una lontananza ravvicinata. Un'avventura quasi da
^ ^ ^ ^ macchina del tempo. ^ ^ ™ Sembra perfettamente logico che il governo francete gli abbia commissionato una sulte celebrativa per II secondo centenario della Rivoluzione. Ma In questi suoi ultimi dischi, nei concerti che recentemente ha tenuto anche In Italia con grande emozione e sincero stupore dell'auditorio jazzistico, Coleman non celebra niente e nessuno, neppure se stesso, ti direbbe. Anche l'ultimo Rollini ha frequenti sussulti creativi quando riagguanta con grande foga I poderosi tours improwisazlonall che lo hanno reso lo storico «sasophone colossus» fino alle soglie di Coltrane. Ma almeno in Rollins si coglie l'istrionico hu-mor che permette di riseparare presente e pastaio pur cosi appassionatamente, creativamente congiunti. Magico, invece, è questo nuovo Coleman. La soglia fra ieri e oggi non viene mai percepita: sembra quasi che l'assenza totale sulla scena sonora dei grandiosi moduli dell'improvvisazione jazz abbia innestato un insperabile e per molti versi Impiegabile senso di necessità espressiva in qualcosa che suona assai più di un semplice ritomo di fiamma creativo del celebre saxofo-nista.
Cosi, dopo l'eccellente album condiviso con la chitarra di Pai Me-theny e quello doppio con il Prime Time e con il rinato quartetto assieme a Dori Cherry, album quest'ultimo che ha valso ad Omette la conquista, per il secondo anno, di miglior LP nel referendum dei critici indetto dal mensile americano •Down Beat', ecco questa riconfer
ma di Virgin Beauty, con le sue Immagini spiritosamente afro in copertina e barocca sul retro, realizzato sempre dalla Caravan of Dreams ma inaspettatamente pubblicato dalla multinazionale CBS sotto la nuova etichetta, relativamente sperimentale, Portrait: peccato che, al buon livello di registrazione, corrisponda invece in alcune copie una stampa grossolanamente difettosa,
zeppa di tacche, almeno nella versione su LP. La maturata, perfetta, splendida padronanza del timbro spicca in particolare nella tesa purezza lirica di Unknown Artist o di Noneymoonery. quasi patologica è invece la cantabilitàche assume Coleman, stavolta alla tromba, nel fascinoso Chonh'ng. Il gruppo è di nuovo quello del Prime Time, due chitarre e due batti, cui in tre titoli s'aggiunge solisticamente Jerry Garda, il chitarrista degli ex Graleful Dead.
Un altro miracototo sussulto di jazz viene da Steve Lacy che ha accoppiato II proprio sax soprano alle tastiere di GII Evans. Paris Blues ha anche un suo particolare significato: Evana fece il suo primo album come titolare proprio con Lacy e questo è presumibilmente il suo ulti
mo frutto In sala di registrazione. Oltre al pezzo ellingtoniano che intitola il compact, tre sono di Mingus, /teincamartdn or* a Loveòlrd (ispirato a Parker), Goodbye Park-pie Hat (ispirato invece a Young) e Grange Was me Cofburche, salvo un punto molto tenero, non ha la struggente concentrazione lirica dell'originale versione mingutiana. La musica la-cyana si è ultimamente rasserenata e c'è in questa bella raccolta il senso d'un malinconico ritorno alle fonti dell'improvvisazione.
Che tragedia, quel film! ENRICO UVRAOHI
•La recita» Regia: Thodoros Anghelopoulos Interpreti: Eva Kotamanidu, Van-ghelis Kazan, Aliki Gheorguli; Grecia 1975; GVR
A ccoglienze trionfali a Cannes nel 7 5 per Thodoros Anghelopoulos e
^ m m per la Recita, quello che rimane a tutt'oggi il suo
film più famoso e II suo capolavoro. Un respiro epico. Lo stile, la forma, la trama, la durata slessa (tre ore e quaranta di immagini splendide e sconvolgenti) di questo incredibile film trasudano epica. Epica classica, mediata da duemila anni di cultura, ed epica, per così dire, contemporanea, filtrata da una intensa sensibilità moderna e da un gusto cinematografico raffinato
Anghelopoulos è riuscito a fonde
re la tradizione dei classici greci e la lezione del cinema occidentale, assimilata attraverso l'assidua frequentazione della Cinémathèque parigina al tempo in cui muovevano i loro primi passi i cineasti della Nouvelle Vague, e in Italia esplodeva il genio di Anlonioni.
Di quel tempo Anghelopoulos scrive- «Il pnmo film che mi abbia veramente colpito è un film di Godard che ho visto ad Atene, quando ancora studiavo diritto. Era A'bout de soufflé... Ha esercitato su di me una forte attrazione, volevo fare qualcosa di simile anch'io. Quando sono venuto in Francia era l'epoca di Antonlonl, de L'avventura e de La notte Quand'ero all'ldhec si andava ogni giorno a vedere un film di Antoniom, magari solo per venti minuti Mi piace ancora molto*
Se questi sono i suoi maestri dichiarati, bisogna dire che il cinema
di Anghelopoulos è maturato in una piena e complessa autonomia stilistica. La recita è strutturato sulle vicende di una compagnia teatrale che gira dal 1939 al 1952 a rappresentare un dramma pastorale dell'Ottocento, specie di versione popolare di Giulietta e Romeo. Storie private e storia politica della Grecia del tempo si londono inestricabilmente.
Dalla dittatura di Metaxas. alla guerra, alla liberazione, alla repressione contro la sinistra, alle elezioni del '52 vinte dalla destra. Dentro i fatto stonci si muovono le vicende personali dei teatranti Oreste, sua sorella, il padre, la madre e il suo amante. Una evocazione del mito degli Atridi e una ballata tragica sulla Grecia moderna Una struttura complessa e nei ,i che procede a ritroso nel tempo (dal '52 al '39). un continuo rimando alla pittura greca del Novecento (li raffinato colore
ocra di Tsrochis), l'uso memorabile del piano-sequenza. Un capolavoro del cinema contemporaneo. Un film politico e lirico al tempo stesso, a volte tagliente e gelido, avolte astratto e suggestivo, a volte tenero e struggente.
Un film che disvela e nasconde continuamente i suoi meccanismi: il mito e la realtà, la scena con i teatranti e con la storia che irrompe dalle quinte come se la ribalta rappresentasse tutto lo scenario del mondo. Ha scntto ancora Anghelopoulos: «lo non accetto racconti di fate, l'idea del destino. Reintroduco il mito nella realtà politica ed esso acquista così una dimensione diversa, si fa stona... lo restituisco al mito una dimensione ad altezza d'uomo, perché è l'uomo che fa la storia, non il mito».
OPERA
SINFONICA
La prima rivelazione diBoulez Stravinsky «Sacre du printemps / 4 Studi» Direttore Boulez Ades 13.222-2 (distr. Carish)
s*s> Una etichetta francese, la Adès, distribuita in Italia dalla Carish, ripropone in compact alcune vecchie registrazioni di notevole interesse: fra l'altro di Manuel Rosen-thal (che non si coiioscevano in Italia), come le sue eleganti Interpretazioni di Debutty, e questo disco del giovane Boulez, risalente al 1963. E la «ut prima registrazione del «Sacre du printemps» di Stnvtnsky, con Orchestra dell'ORTF (la Radiotelevisione francese): in seguito Boulez ne lece un'altra con l'Orchestra di Cleveland per la Cbs, e tenia dubbio l'orchestra americana è superiore, ma II vecchio disco francese ha il (ascino della prima rivelazione. Si ascolta una interpretazione straordinariamente secca e nitida, stagliata con una violenza che nasce dalla più lucida chiarezza e precisione. I quattro Studi per orchestra, troppo poco noti, formano una sorta di prenota appendice: si tratta della strumentazione dei tre pezzi per quartetto d'archi del 1914 e di una pagina per pianola meccanica del 1917.
D PAOLO PETAZZI
Dalla Francia in India con amore DonizetU •Allna, regina di Golcoiida» Direttore Allemandl Nuova era 0
tra Valeva la pana di registrare dal vivo a RsMtwa (1987) «Alma, regina di Oo4-conda», rjMthéonittlt itameli beata open temtttrta (o tuffa, secondo atti» <t«M*anl d'epoca) composta da Dsnt-zettinel 18M si riveli unarart-tà curiosa e fusMte, Mica Romani riprese la strempslili vicenda da tonti Rancasi settecentesche (In un'Mb •otu-tamente ImpiìaJstMIe d ricongiungono. dopo •• latratori colpidl scena, due Irsiataoraa francesi dw erano stsd sapa-randtlsoWr«ralO,DanÉilll scrisse una murice teonevo le, con qualche (Mutatone latice e con l'occhio a taatWH rossiniani. Non è un ctpotavo-ro, ma una gradevole opera di transizione, tanta da un autore che stava ancora ceresado se stesso e legala ad un genere destinato a prttto apìttfe. Non era facile riunire ima comrjaenla che sspease rendere tjutuata al ptjdeejawj carattere aWiAliria», rael'lin-presaèriutdtatttal bene con interpreti quid tutti tjovem. SI
ammirano tenta riserve Da-nleUrjsstdePiotoCoreJdue Innamorati Alftia • Vetrate; la coppia dei tato amici. norina e Belfiore, e t
riha Tabladon e daldisinvolto ArttaaMv-tln. Il «cattivo. Sale ha una difficile patte di veto «mare
mandi guida con orislu Alla etjssMola
dignitosa Orermtra Glovenlie dell'Emilia ~ sto il coro.
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ATC^^V:
NOVITÀ' COMMEDIA DRAMMATICO
•Da Regia: Franco Amurri Interpreti: Renato Pozzetto, Giulia Boschi, Alessandro Ha-ber Italia 1987: Ricordi De Lau-rentiis
«Volto « dona*. Regia: George Cukor Interpreti: Joan Cnwford. Melvyn Douglas, Veld! Usa 1941: Panarecord
JewnHQ-Conrad
Regia: Louis Malie Interpreti: Lea Massari, Benoit Ferreux, Daniel Gelin Francia 1970: Ricordi De Lau-rentiìs
POLIZIESCO
•Anta letale» Regia Richard Donner Interpreti- Mei Gibson, Danny dover, Gary Busey Usa 1986; Warner Home Vìdeo
Regia: John Boorman Interpreti: Sarah Miles, David Hayman, Derrick O'Connor GB 1987; Playtime
DRAMMATICO
•Ut Regia: Luciano Odorisio Interpreti: Myriam Rotassi, Alessandro Gassman Italia 1987; RCA Columbia
GUERRA DRAMMATICO
•Hill. Regia- John Imn Interpreti: C.B. Vance, Michael Dolan, Anthony Barnle Usa 1987; Domovideo
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Regia: Maurice Piala! Interpreti: Gerard Deperdleu, Maurice Pialat, Sndrine Bonnaire Francia 1987; GVR l
l'Unità
Mercoledì 21 settembre 1988 15 i i i i i i i
Nel 1990 tre satelliti dnesi di telecomunicazioni S"~
SCIENZA E TECNOLOGIA
Entro la line del 1990 la Cina metterà in orbita tre satelliti per telecomunicazioni di fabbricazione nazionale e, due anni più tardi, ne lancerà un terzo che sta attualmente sviluppando assieme alla Germania lederale Lo ha dello Ma Junru, direttore del dipartimento alta tecnologia della commissione statale per la scienza e la tecnologia secon do il quale la Cina Intende utilizzare sempre più in futuro i satelliti per trasmissioni radio, televisive e di dati su tutto il territorio nazionale La Cina ha lanciato il primo satellite sperimentale per telecomunicazioni nel 1984, ha detto il dirigente, che ha anche ricordalo il contributo dato dall I talia e dalla Germania lederale alle ricerche cinesi nel settore Ma Junru ha definito di grande Importanza II ruolo che avranno I satelliti nella trasmissione su tutto II vasto territorio nazionale di programmi televisivi a scopo educativo. Questo tipo di trasmissioni via satellite e Iniziato nel 1986 e, da allora, sono state costruite 6 000 stazioni riceventi
Il computer aumenta gli aborti Spontanei?
Uno studio realizzato in Ca- * « = » » = lilornla su 1600 donne ha dimostrato che esiste una , correlazione statistica tra l'uso del computer e il nu- _ _ _ _ _ mero degli aborti spontanei Le donne, Infatti, che lavorano più di 20 ore alla «eilimana davanti al terminali di computer hanno presentato, durante i primi tre mesi di gravidanza un numero doppio di aborti spontanei rispetto alle altre donne La ragione di questo incremento e ancora incomprensibile Non si può parlare di radiazioni perchè gli schermi dei computer emettono radiazioni in quantità praticamente Inawertlbili Si pensa a due cause possibili o al lieve campo elettromagnetico che circonda i computer (causato dagli oscillatori ad atta frequenza), o alla scomodila dovuta al restare sedule e ferme per lungo tempo
In Urss un'antica tomba tutta d'oro
Archeologi sovietici hanno scoperto ad Hakasia, nella Siberia meridionale, una grandissima tomba risalente al quinto secolo avanli Cristo, contenente olire 2000 oggetti doro tra I
_ _ ^ ^ ^ ^ ^ ^ _ ^ ^ ^ ^ _ quali alcune collanepesanti • B " ^ ^ ^ ^ ^ ™ ^ ^ ^ ^ ™ ciascuna un chilo Intorno alla sepoltura principale, evidentemente quella di un gran capa, si sono trovati gli scheletri di numerose vittime sacrificali, Immolate per accompagnare II capo durante 11 grande viaggio nel mondo della morte Dal primi rilievi, gli archeologi ritengono che nella zona ci possano essere altre celilo tombe forse altrettanto ricche
L'olio d'oliva aumenta la longevità?
OSI 1901 al 1985 gli italiani con pl& di attant'anni sono «unmMM<ta 627 p e r e n to e tra le diverse cause di questa esplosione di longe-yljà c'è \alimentazione Infatti, se secondo fé previsioni delle Nazioni Unite nel 2000 I Italia presenterà il primato mondiale di longevità le cause sono anche da ricercarsi in un tipo di alimentazione quella mediterranea che da sempre è equilibralo e completo Ma II re della dieta mediterranea è sicuramente
olio d oliva, che per la sua composizione equilibrala rallenta l'ossidazione della membrana cellulare, quindi l'Invecchiamento Sono molli gli studi su questo argomento Uno di questi è stato presentato recentemente al convegno di Cucca su •Meccanismi molecolari dell invecchiamento e ruolo del lipidi alimentari
Nepal, epidemia di encefalite
Un'epidemia di encefalite Sta causando decine di morti Ira la popolazione del Nepal, il piccolo Stato pò sto tra le vette dell'Urna-laya. secondo [agenzia di stampa statale Rss, le ultime vittime sono undici persone morte nella città Industriale di Biratnagar 250 chilometri a Sud-EstdIKatmandu la capitale dove altre 37 sono ricoverale ali ospedale per la slessa malattia, un infiammazione della membrana cervicale Salgono cosi a più di SO i morii per encefalite nel giro di un mese
GABRIELLA MECUCCI
Il «Washington Times» «L'Urss sta per lanciare il suo primo traghetto spaziale» W WASHINGTON Nel giro di pochi giorni I Urss potrebbe lanciare in orbita il suo pri mo traghetto spaziale batten do cosi sul tempo il «Discove-ry» americano Lo ha scrino ieri il «Washington Times, sul la scorta di fonti anonime del l'amministrazione Reaoan
La, partenza del «Discove-ry», primo «Shuttle, a tentare l'avventura degli spazi dopo la tragedia del «Challenger», dovrebbe avvenire II 29 settem
b r e ma a detta del giornale ultraconservatore di Washington I Urss potrebbe giocare d anticipo e mettere a segno
jin grosso colpo che, secondo Il quotidiano sarebbe soprat tutto «propagandistico»
Il «Washington Times» sostiene che olimmo di settembre satelliti spia americani hanno individualo II prlm «Shuttle» sovietico - nolo co me «SI0M8 Energia» - su una rampa di lancio del cenlro spaziale di Tyuralam «Pensiamo che possano lanciarlo ori ma del 29 settembre», ha det-
Un intervento chirurgico che riduce il volume gastrico e che devia l'intestino * s può essere un'ottima terapia^^- r f e s
to al giornale una fonte nma sta anonima
Altre fonti americane han no però indicato alla rete tele visiva «Cnn» che un lancio e «molto improbabile prima di fine anno»
Stando al resoconto del •Washington Times» il tra ghetto spaziale sovietico è «quasi uguale» a quello amen cano in quanto a dimensioni e forma Comunque i servizi se greti Usa avrebbero anche in tercettato comunicazioni che tanno pensare al) imminenza di un lancio ma non sarebbe ro in grado di precisare se il volo inaugurale della navicella avverrà con cosmonauti a bordo o sarà invece controlla to dai tecnici di terra
«Un lancio riuscito dello •Shuttle' sovietico in anticipo su Quello americano darebbe ali Urss un vantaggio propa gandistico nella perenne competizione spaziale tra le due superpotenze» afferma forse esagerando il -Washin glon Times» Certo sarebbe uno shock per 1 America
• * * * * & " *
Praticato sui supergrassi non sostituisce certo le diete per mantenersi in forma I magri fortunati non virtuosi
• • Il merito va ad una nuova metodica, la diversione bi-liopancreatica, ideata da Ni* cola Scopinaro, professore associato di Fisiopatologia chirurgica, e messa a punto nell'Istituto di Patologia chirurgica deli Università di Genova, ospedale San Martino, diretto dal professor Virgilio Bachi Si tratta di un'intervento piuttosto semplice che si svolge a due livelli Corripren-de infatti una riduzione del volume gastrico e una deviazione ìnterpa dell intestino che ritarda I incontro tra gli ali' menti e le secrezioni biliare e pancreatica l'assorbimento di grassi e farinacei risulta cosi fortemente ridotto Alla diversione biliopancreattca, negli ultimi dodici anni, sono stati sottoposti a Genova con successo quasi mille pazienti
Naturalmente questo intervento non e una variante delle avventurose diete dimagranti, -non si prefigge scopi semplicemente estetici e riguarda soltanto i grandi obesi che in Italia, secondo una recente indagine Doxa, nella popolazione adulta (dai 15 anni in su) sono 2 milioni e 700mila Un Intervento quindi, da considerare come I ultima spiaggia, quando tutte le altre terapie sono fallite «Il termine "obesità ' - spiega 11 professor Scopinaro -, intensa come malattia e che quindi come tale deve essere curata andrebbe riservato ai casi in cui il sovrappeso supera il limite oltre II quale è stato dimostrato un aumento statìsticamente significativo della mortalità, che corrisponde al 40 per cento oltre il peso ideale»
«Sulle cause di questa disfunzione - aggiunge Scopinaro - si discute da tempo, ma sappiamo che In nessun modo la responsabilità può essere attribuita ai pazienti non sono colpevoli per I avere mangiato troppo ne hanno ai-
Disegno di Natalia Lombardo
Bisturi con l'obesità Qualcuno ricorda Nero Wolfe? Pesava 200 chili, amava i cibi succulenti e non lasciava mai la propria monumentale poltrona, se non per coltivare le predilette orchidee Ma se Wolfe fosse vissuto realmente forse sarebbe stato afflitto da cardiopatia, diabete, ipertensione e non avrebbe raggiunto 150 anni La grande obesità è infatti una vera e propria malattia che oggi si cura.
FLAVIO MICHEUNI
cuna possibilità di perdere stabilmente peso con le loro sole forze. Slamo dinanzi a una malattia grave, che uccide e che deve essere curata».
In precedenza erano staffi sperimentate altre metodiche. Il by-pass digìunoileate e la gastroplastica, Il pnmo tipo di intervento consiste in un accorciamento dell'Intestino che limita la funzione assorbente del tenue per tutti gli alimenti, anche quelli necessari, mentre il secondo riduce drasticamente la capacita dello stomaco. Sfortunatamente i risultati sono JMCQ^ soddisfacenti per enwiribe le metodiche ,,*
•Non sarebbe neppure il caso di fare del raffronti, osserva Scopinaro, «e il vecchio intervento di by-pass digiunoi-
leale pur essendo virtualmente abbandonato in tutto il mondo, non continuasse ad essere eseguito in Italia Purtroppo le complicazioni sono inaccettabili soprattutto la diarrea, con 10-30 scariche al giorno, che dura per molti anni e spesso tutta la vita Anche le gastroplastiche hanno fatto il loro tempo In realtà non danno alcun multato duraturo, se manca la capacità autonoma det paziente di rimanere a dieta durante l'intera esi stenza ed è proprio quello Che né il paziente né alcuno di noi sarebbe in grado di fare.
Quindi chi è magro può considerarsi più fortunato che virtuoso
«Certo, chi è magro (e lo è circa il SO per cento delia popolazione) lo deve al fatto di non essere afflitto dalle alterazioni metaboliche che provo
cano I obesità Che poi queste alterazioni siano primitive o secondane, come è più verosimile, e ancora da stabilire La diversione bi Hopancreatica - aggiunge Scopinaro -non è il colpo di genio di una notte insonne, ma il frutto di una lunga e attenta analisi di pregi e difetti dei metodi precedenti Lo stomaco viene ridotto di volume, ma non tanto quanto nella gastroplastica e soprattutto con sbocco nel-I intestino il più ampio possibile»
Abbiamo così una iniziale e temporanea riduzione dell'appetito e dell'assunzione di cibo «La fase intestinale dell'Intervento consiste invece in una deviazione interna che conduce la bile e la secrezione pancreatica a sboccare a up livello molto basso dell'intestino, precisamente a mez
zo metro dall'inizio del colon In questo modo gli alimenti, che provengono dallo stomaco, anziché mescolarsi subito dopo il pasto con i succhi bi-liopancreatici, li incontrano dopo aver già percorso un lungo tratto di intestino, rimanendo a contatto con essi per uno spazio e quindi un tempo brevi Ora, poiché la bile e la secrezione pancreatica sono indispensabili per l'assorbimento di grassi e farinacei, sono principalmente questi gli alimenti il cui assorbimento viene ndotto, mentre gli altri, che non contengono calorìe e sono necessari all'organismo, vengono tranquillamente assorbiti nel tratto di intestino che va dallo stomaco al nuovo punto di incontro con la secrezione biliopancreatica»
Possiamo quindi parlare di un malassorbimenio selettivo?
«Sì, e questo malassorbi-mento selettivo produce un dimagramento che avviene in condizioni di completo be riessere, poiché dopo l'intervento nulla manca di quello che serve per stare -bene, se escludiamo la necessità di un supportò di fèrro (solo in caso di bisogno, alle donne me-
/MMtsAOt
struate) e di calcio (profilatticamente a tutti) Il metodo è
in grado di garantire la stabile "guarigione", vate a dire la permanente riduzione sotto il limite del 40 per cento di sovrappeso, alla totalità dei casi operati E questo sia nelle mani degli ideatori sia in quelle degli ormai numerosissimi chirurghi che in tutto il mondo occidentale, soprattutto negli Stati Uniti, hanno adottato l'intervento Vale anche la pena di ricordare che la diversione btliopancreatica comporta in tutti i casi la permanente scomparsa delle più gravi complicazioni dell'obesità, come ipertensione arteriosa, diabete, ìpercolestero-lomia»
Quindi risultati eccellenti e nessuna complicazione Può confermarlo?
«Solo in un 7 per cento del casi I effetto di limitazione all'assunzione di cibo si prolunga per qualche mese oltre il dovuto, e il paziente va incontro a un episodio di malnutrizione proteica che deve essere trattato con un ciclo di fleboclisi C'è poi un 3 per cento dei caft in cui la malnutrizione proteica si può rlpresentare una seconda e magari una terza volta, anche nel corso del secondo anno, anche quando il paziente mangia tanto quanto prima dell intervento»
«In questi casi 1 eccesso di effetto hguarda il malassorbi-mento, che è troppo spinto per quei singoli pazienti. Essi devono essere sottoposti dunque a un secondo intervento con cui, allungando il tratto di intestino dove avviene il mescolamento tra alimenti e secreti biliopancreatici, si aumenta I assorbimento adeguandolo al paziente Ne consegue in ogni caso la permanente normalizzazione dello stato nutrizionale, e questo senza alcun recupero di peso, se non in quei pochi casi in cui il dimagrimento era stato eccessivo In sintesi il 7 per cento dei pazienti operati necessita di un singolo breve periodo di riospedalizzazione, e il 3 per cento di un secondo intervento tecnicamente semplicissimo e privo di rischi Questo non pare un prezzo eccessivo se si considera che il risultato finale a lungo termine e una persona magra e sana nella totalità dei casi»
L'ombra del filo spinato sulla grande fìsica • 1 «Non posso parlare* «Non posso rispondere» Perii professor Coteman fisico del Uvermore Laboratory California era molto imbarazzante parlare cosi di fronte a col-leghi di mezzo mondo e a una schiera di giornalisti E difatti arrossiva vistosamente in quel pomeriggio freddo che annunciava un autunno prematuro sul lago di Como nella stupenda villa che ospita la scuola di fisica del plasma di Varenna Ma il profesor Cole-man la settimana scorsa a Va-renna per partecipare ad un seminario sulla fusione nucleare aveva le mani legate Le sue ricerche sulla fusione nucleare «Inerziale» (ottenuta cioè bombardando con raggi X scaturiti da esplosioni atomiche palline di due mithme tri freddissime e piene di gas deuterio e trizio) sono classificate cioè coperte dal segreto militare Se la quello che qualsiasi scienziato del mondo deve fare cioè discute i propri esperimenti nella comunità scientifica internazionale può essere arrestato per divulga
zione di segreto militare Del resto, il Livermore La
boratory ha preparato sulla base di quegli esperimenti un documento per chiedere i fondi necessari alla costruzione di un laser potentissimo Con quel laser vi si legge, gli scienziati californiani si dicono certi (ed è la prima volta che tanta sicurezza viene giocata in un documento ufficia le) di poter raggiungere entro soli dieci anni il sogno della fusione controllata
E chi è il destinatano di quel documento' Non il dipartimento dell energia e neppure il dicastero per la ricerca scientifica No I accorata pe tizione degli scienziati californiani è destinata invece al Pentagono
Scandalo' «Ma no - dice Paul Forman - ormai il 72% delle risorse federali per la ricerca fondamentale viene dal Dipartimento per la difesa cioè dai militari»
Il professor Forman storico dello Smithsonian Institution a Washington ha provocato un dibattito aspro tra i fisici e
1 militari tornano, c o m e nel dopoguerra, a dominare lo sviluppo di importanti settori della ricerca scientifica e in particolare della fisica' In un convegno in corso all'Università di Roma storici e scienziati litigano sull'importanza che ebbero, dopo la seconda guerra mondiale, la spinta, i finanziamenti, gir inte
ressi del potere militare sullo sviluppo della fisica come «Big Science», scienza che mobilita grandissime risorse finanziane Anche perché, parlando del recentissimo passato, ci si misura con il presente oggi il 72% dei fondi federali Usa per la ricerca proviene direttamente dal Pentagono
gli storici della scienza in un convegno iniziato lunedi a Roma nelle aule oltremodo austere e consunte dell lstitu to di fisica dell Università È un confronto sugli anni che vanno dalla «grande smobilitazione» del 1947 agli ultimi bagliori della guerra fredda nel 1960 Anni attraversati dalla guerra di Corea e dalla realizzazione del transistor dal muro di Berlino e dalla scoperta dell antiprotone Ma sono anni in cui la fisica pone le basi per diventare «Big science» scienza che mobilita risorse immense II fenomeno e mondiale ma non ovunque ha il «marchio» dei militari In
ROMEO BASSOLI
Europa ad esempio spipga il professor Salvim uno dei protagonisti italiani del convegno «noi lavoravamo senza nessu na ipoteca sulla pubblicità dei nostn lavori». Ma t Europa era allora molto distante dalle ca pacita di ricerca statunitensi il «motore» della fisica era ol tre Atlantico dove erano emi grati i maggiori scienzati a cominciare da Ennco Fermi Da questa parte del mondo si stava faticosamente nsalendo la china l Italia con Tuschek Arnaldi Bernardini Salvini iniziava a lavorare sui pnmi acceleraton di particelle quelle macc une che sarebbe ro poi diventate il simbolo
stesso della «grandeur» di questa scienza La rivincita eu ropea sarebbe arnvata solo con i successi del Cem di Ginevra, con il Nobel di Rubbia Eppure il professor Marshak, del Politecnico della Virginia, ricorda quell epoca di massic ci finanziamenti militari come un periodo felice «Le liberta fondamentali dello scienziato - sostiene Marshak - vennero rispettate» Ma il professor Forman non e affatto dello stesso avviso «Gli scienziati preferiscono ricordare quel periodo come un età dell oro - afferma - Ancor oggi i fisici hanno mantenuto individualmente e collettivamente, I illu
sione dell autonomia Per loro la fisica è solo «divertente» In questo modo possono aggirare qualsiasi domanda sul perche te loro ricerche sono finanziate o usate»
Domande che forse non si facevano (e non si fanno7) neppure a Est 11 professor Khalatnikov il direttore del prestigioso laboratorio Lan dau di Mosca ci dice che «vi fu, subito dopo la guerra in Urss uno sviluppo rapidissimo in tutte le discipline Strutture e personale aumentarono di cinque dieci volte» Ma vi fu rono dei setton che si svilup parono soprattutto sotto la spinta dei rnililan? «Forse solo quelli legati al calcolo e ali in formatica - risponde Khalat ntkov - Ma gli altn ebbero uno sviluppo normale-
Certo e che oggi come allo ra il legame tra ncerca e potè re militare passa attraverso la ricaduta tecnologica della ri cerca Ma quando si apre que sta porta I onzzonte si fa mevi labilmente meno netto «Alcu ne ricerche possono trovare
inizialmente un significato per la loro nlevante ricaduta tecnologica - argomenta il professor Daniel Kevles, del Cali-forma Instttute of Technology - ma poi svilupparsi come area intellettualmente autonome» E cita l'esempio della meccanica dei fluidi che, afferma, «deve non poco del suo sviluppo alla soluzione di problemi che riguardavano il movimento delle navi, la su-perfice delle ali degli aerei o ie testate dei missili Tuttavia -aggiunge - e molto difficile decidere se questo tipo di studi e vera fisica fondamentale o meno»
E la domanda allora si fa complessa Carlo Rubbia ci ha detto una volta che «non si può fare ricerca dietro i Mi spinati con le sentinelle e l cani poliziotto» Ma quanti fisici debbono oggi, le loro ricerche al «signori dei tilt spinati»' Il 72% della ncerca Usa non viene fatta con le sentinelle alla porta dei laboratori Ma solo 11 rimanente 28* può essere sicuro di non averle domani
ra breve nei cinema «Once More», il film sull'Aids che rovescia i luoghi comuni sulla malattia. Ce ne parla Paul Vecchiali
.1 n40mila a Ravenna per il grande concerto contro l'inquinamento dell'Adriatico Sul palco Dalla, Morandi, Mingardi e altri
CULTURAtSPETTACOLI
Lo spazio del futuro in mostra alla Triennale
Metropoli da sogno Che futuro hanno le grandi metropoli? Da cosa siamo attesi, dalla tecnologia di Tokio o dalle bidonvilles di Città del Messico? E ancora vera la vecchia convinzione di Spengler, secondo Il quale la storia del mondo è la storia del cittadini? Su queste tematiche si interroga la Triennale di Mila
no, aperta lino al 18 dicembre, SI conclude un ciclo espositivo che ha attraversato tutti i «luoghi» del vivere quotidiano, dalla casa privata alla megalopoli. Un percorso Ira cartografia, grafica, architettura, design, fotografia, arte, paesaggio. Per una spesa complessiva di dieci miliardi.
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tm MILANO Interrogandosi sul futuro della metropoli, la Triennale conclude un ciclo espolitivo che aveva percorso, negli inni panali, luoghi e ambienti del vivere quotidiano, l« casa tra le pareli domestiche e persino nell'Intimità del boudoir, fabbriche e uffici, gli «pali pubblici di nove citta Italiane in un viaggio non proprio grana* vHtsst da nord a tud a nord tra la «orla e, finalmente, I progetti di una infinità di architetti, d* Purlnl e Ei-senman, da Cantila ad Unger», da Bohtgu a Gabelli, da Podrecca ad HelduH, gioventù ed Iniemaslonallte equamente rappresentati, distribuiti tra Milano, "orna, Firenze, Bologna, Venezia, Ancona, Palermo, Napoli, Torino
Dopo il «Progetto domestico', il «Luogo del lavora», il •Viaggio in Italia., le porte si spalancano propria oggi (e lino al 18 dicembre) sui mondo Interne soprattutto su una domanda che paralizza il «Futuro della metropoli» Domanda angosciosa, perche alle prese con le bidonville di citta del Messico o di Rio de Janeiro o di Delhi al * un po' stinto il mila dell» metropoli, che ci risultava una sorta di bandiera della modernità, anche te tuttora vanno tenute per buone, quasi un dato materiale obiettivo, te osservazioni di Robert Park Secondo II sociologo americano ogni individuo trova. tra le varie manlletlailoni della vita cittadina, il tipo di ambiente in cui può svilupparsi e sentirsi a proprio agio, cioè trova il clima morale da cui la sua peculiare natura trae gli stimoli che condiscono un'espressione completa e libera alle sue disposizioni innaie E conclude, esemplili-cando, Park' «Nella piccola dna II criminale, l'anormale e l'uomo d'ingegno non trovano quelle slesse possibilità di sviluppare le loro disposizioni Innate, che essi trovano invariabilmente in una grande città»
Cosi al generalizza un giudizio che aveva espresso cin-auant'annl indietro, nel primo
ecennto del secolo, Spengler- secando II quale tutte le grandi culture erano nate nelle città e la stona stessa del mondo era quella del cittadini
L'affermailone di Spengler si potrebbe, al giorni nostri, banalizzare In virtù delle cifre,
ORESTE PIVITTA
perché le città diventano sempre più grandi e cosi aumenta , la popolazione urbana rispetto a quella che risiede nelle •ree rurali' mentre nel 1990 le città ospitavano 100 milioni di abitanti, pari al 30 per cento della popolazione mondiale, oggi questo numero è salilo a due miliardi, dot II « per cento, Per gli anni a venire la tendenza ti conferma, Città del Messico accoglierà nel Duemila, 31 milioni di abitanti, San Paolo 26. Tokio 34. NewYork23,PeehinoJI,Rìo de Janeiro 19. E via di questo pasto, Crescono le ciltt, le
IIIIII IMITO 11
in un certo senso, superalo il grande portone ad arco, comincia la mostra, che nella prima parte si presenta come Una sorla di catalogo dei tentativi di rappresentazione della metropoli, cominciando però, nel prologo ideato da Marco De Mlchells, in un gioco un po' Ironico un po' drammatico Poco olire l'Ingresso, salendo una scala, si e proiettali tra i luoghi consacrati di una metropoli contemporanea, grattacieli, paesaggi dominati da messaggi pubblicitari, piazze ed incroci,
irllerie delle une Incontrano «lire, il sovrappongono,
creano conurbazioni che ai di-i? stendono per chilometri e chilometri
Uà città che ha moltipllcato nella alone le tue (unzioni, pò-miche, economiche, culturali. amministrative, produttive, tolfre anzi di una «riti doppie, Nei apesi del Terzo.Mondo, nel paesi sottosviluppati sembra soffocare di crescita eccessiva, di povertà diffusa. tenia dot il contatto di una Industrializzazione forte che compenti I coati dell'inurbamento
U tecnologia sembra invece cambiare il volto della città ricca e polente dell'Occidente. caduta di potere e di moli, ma solo perché II moderno sistema delle comunicazioni rende indillerente la localizzazione. Lo scenario tendenziale dunque si complica. Se dovessimo poi credere alla fantasia cinematogralica più che alla rigidità dei responsi scientifici, le due metropoli potrebbero sovrapporsi e produrre un mostro umido, nero e gocciolante alla Biade Dan-ne» La tecnologia, al coniano e al consumo dell'uomo, decade e si sporca
Le persistenze, I luoghi emblematici, le piazze, cioè, le vie principali, perdono consistenza La città diventa II groviglio degli uomini. Più in là non c't nulla, non perché non esista e le case siano spante. ma perché la metropoli nella tua dimenatone non t percepibile, non si allena con lo sguardo nella tua interezza, non c't altezza da Torre Eif lei che la sveli
In questa Inafferrabilità, secondo uno del curatori della mostra, Georges Teyssot, sta una definizione possibile di metropoli, altre la città Qui,
editici di città conosciute In-eterne con quelli noti attraverso le letteratura architettonl. ce, A queste immagini si mescoleranno quelle (tette dei visitatori, che si riconosceranno tra I pattami delle città immaginarie riprodotte tu uno schermo. Me, superato un corridoio, ci ti accorge che le città sono solo piccoli modelli, ripresi e ingigantiti da una telecamera. Il pomo gioco é Unito
Si cammina ore altraverso un motti» di letture, prime quella della cartogralìa, pei le altre la graliea, U tlatlulca. l'archllettura (cioè le regole architettoniche e urbanistiche della città classica confrontati con la casualità di vuoti e volumi della città contemporanea). il design, l'arte (la sezione t curate da Prank Gehry che presenta una nave di le-
Sno e metallo dorato circon-ata delle creazioni di artisti
come Oldenburg, con la fontana che riprende uno spremiagrumi, Ruschi, Buren), la •olografia. Il paesaggio,
Un po' storditi, un po' divertiti dalla varietà dei richiami, perché il blp blp del com-puter(nel design urbano trova posto anche un confessionale elettronico che nel pagare i nostri peccati ci mette al riparo dall'arbitrio di qualche prete, l'idea t stala di Denys San-tachlara). s'arriva In Italia, licenziosamente ridotta alla Padania e ad una grande visione a volo d'uccello, per approdare all'estero, rappresentalo dalla Cee. dall Orni e quindi da Canada, Colombia, Corea, Etiopia, Finlandia, Francia, Giappone, Città del Messico, Olanda, Rft. Spagna, Stati Uniti, Svezia e Unione Sovietica Gli apporti sono ovviamente disparati e discontinui La Triennale invita soltanto e lut-talpiu discute La responsabili- «San Paolo», loto di Rosa Cauditano. In alte, «Madrid, collage di editici iconografici»
là è tutta del paesi partecipanti I quali si sono mossi per lo più per linee documentaristiche illustrative, evitando lu-narnboilsmi progettuali II tocco inventivo ce lo mette ovviamente la Russia gorbacio-viana con «Fantasia contro utopia, memoria e progetto per la città nuova»
Ora che possono, I suoi architetti si lasciano andare, sluggendo al realismo feroce del quartieri popolari, per liberare la creatività Le sorprese stilistiche sono tanle e almeno divertono. Gli altri, come «i é anticipato, vanno sul sicuro. L'Olanda proclama che II -Randsiad esistei», cioè che Amsterdam, l'Aia e Rotterdam tono già un'unica città. La Francia sperimenta la grande velocità La Corea approfondisce i| rapporto tra nuovoe vecchio diviso dal liu-me Han nella sua capitale La Svezia illustra la tua metropolitana presentandoci una bella galleria In cattapesta Per Helsinki ci sono I progetti e i plastici di Aalto Per l'Etiopia i nuovi plapl di Addis Abeba di un urbanista italiano, Paolo Ceccarelli Eviadlquestopas-so con Madnd, la Valle del Reno. Osaka, Tokio, Berlino, 1 modellini di simulazione dell'Università di Berkeley, California
La sezione internazionale, se ne deduce, è piattamente interessante II reslot più problematico, ma forse nelle intenzioni, prima che nelle espressione Ma, al di là di quel che se ne può capire, la mostra t altamente spettacolare, grazie agli effetti scenici, alle loto, ai giochi di luce, al tapis mlant che ti trasporta tra i rumori e I movimenti della città, alla barca di Gehry, alle lologralie di Ghirn, ai labinnti a specchio di Milton Glaser, alle mappe di Boris Podrecca, e, infine, all'intelligente allestimento di Achille Casliglio-ni
La domanda Iniziale, «Il futuro della metropoli», resta sospesa sui manilesti che annunciano la mostra, malgrado gli sforzi e la spesa (dieci miliardi tra sponsorizzazioni e contributi duelli) Senza risposta resta anche quella relativa a qualche citta italiana o al «sistema Italia» in genere. Non siamo al dopoguerra, ai tempi della ricostruzione e del QT8 Si può sempre dar la colpa alla incoercibilità del futu-
Max Fabiani nella città delle contraddizioni A TVieste una grande mostra ripropone le opere di un architetto dimenticato che fu tra i protagonisti dell'urbanistica del Novecento
REN AT0 PALLAVICINI
• • Le storie dell'archltettu-ra ria parlano poco o non ne parlano affatto E quando lo fanno al limitano a qualche notazione di stile, «., di un gusto alla Holfmann», come scrive Henry-Russel Hi-teheoek a proposito del Pala* zoArtaHa di Max Fabiani Certamente sul «silenzio» attorno atta vita ed alle opere di Max Fabiani ha influito la perdita
pressoché totale degli archivi pubblici e pnvati che testimoniavano dell'attività di questo architetto-urbanista nato a Cobdil sul Carso nel 1865 e morto novantaduenne a Go* rlzianel 196? Ma di più, forse. deve aver giocato una certa «marginalità» geografica del suo operare, consemente ai rifiuto della cattedra di composizione al Politecnico di
Vienna (incarico inseguito per lunghi anni) e al suo •ritiro» nella città di Gorizia per pollare a termine I opera di pianificazione e ricostruzione di quella Città
E dunque di estremo interesse la mostra allestita nelel Scudene del Parco di Miramar a Trieste, anche perche rappresenta il vero e proprio archivio di Max Fabiani, rico strullo in oltre venti anni di n> cerca appassionata per mento soprattutto di Marco Pozzetto che della mostra è anche il re* sponsablle scientifico II ren-tativo suggerito dalla mostra è quello dì cercare se c'è, un (ito unitario che superi le contraddizioni, vere o presunte, di pensiero e di stile, che sembrano caratterizzare il percorso umano e culturale di questo architetto
E non sono poche a co
minciare dal già ricordato «gran rifiuto» dell insegnamento, all'abbandono del in guaggio wagneriano del Palazzo Portoli» & Fix di Vienna (dello studio di Otto Wagner, Max Fabiani fu collaboratore dal 1894 al 1896), dall essenzialità del Palazzo Artaria del 1900 (e non sono pochi i debiti della casa sulla Michaeler-platz di Loo:> nei confronti di quest'opera) alla coniugazione di quel baroccus fabianen' sis che mette insieme eie menti matenali, decorazioni tanto diversa, in una sene di «combinazioni proibite» al li* mite dell eclettismo Ma ancora, sul venante urbanistico, assai ben illustrato dai numerosi piani e progptti recuperali ed esibiti nella mostra, le aspirazioni alla città come un "tulio unico», il rispetto delle caratteristiche locali, I attenzio
ne ad un microurbanesimo che precorre il concetto di arredo urbano, tutte queste cose messe Insieme con idee di «sani sventramenti», di grandi opere idrauliche (suoi gli studi per una via d'acqua Lubiana-Gorizia e per la regolazione del bacino dell'Isonzo), di un salto di scala verso un concetto di pianificazione territoriale in cui la città e vista come un opera aperta, non monolt-te ma organismo suscettibile di continue trasformazioni
Contraddizioni' Confusioni? Con maggiore probabilità si tratta del nflesso di una complessità e di una ricchezza di stimoli, suggestioni, radici cultural («costretto» a parlare tre lingue italiano, slavo e tedesco) decantata nellam biente viennese tra Wagner e Loos, Semper e Sitte Cosi il montaggio di forme e materia
li diversi e ascnvibile al pluralismo stilistico sempenano (ma fu anche una «astuzia della ragione» per dissimulare concezioni spaziali troppo ardite agli occhi delie vane commissioni esaminatrici) e il caso dell osservatorio Urania a Vienna e ancor più del Palazzo Palmers sempre nella capitale austnaca Come pure discende da Semper la conce zione dello stretto rapporto esistente tra gruppi etnici e forme espressive Per altro verso il metodo dell'urbanistica artistica di Camillo Sitte sta alla base di tanti piani urbanistici di Fabiani, anche se, nei casi «maggiori» di Gorizia e Gradisca, e nelle più tarde ipotesi per Venezia e Palermo egli si distacca dal limite medievalistico di Siile per aprirsi ai problemi della gestione ter-nlonale
Sotto questa luce sarà più tacile allora ritrovare quel «filo comune» posto come problema dalla mostra che ha l'indubbio mento di avere letteralmente svelate I esistenza e le opere di Max Fabiani Da questo punto può e deve partire, come suggerisce Marco Pozzetto net bel catalogo edito da Marsilio, il lavoro di riconsideratone e ricolloca-zione di questo architetto e urbanista (ma fu anche un curioso inventore di aggeggi e dispositivi meccanici) ignorato dai più e che* se anche non sembra avere la lucidità di un grande come Adoll Loos, a Loos sembra apparentarsi per quell insieme di «giochi linguistici- per quella «costante messa In questione del linguaggio unico» (Cacciari) che il suo pensiero e te sue opere rivelano
Direttori d'orchestra 1 Abbado a Vienna fino al'97
Claudio Abbado (netta foto), il (amoso direttore d'onta. stra italiano, sarà direttore musicale dell'Opera di Stalo di Vienna fino a tutto il 1997. lo ha reso noto ieri l'ullido stampa dei team federali. Il tuo contratto scade nel 1991, ma Abbado manterrà il tuo incarico di direttole musicale anche nel periodo 1991-1997 come -più tiretto consigliere artistico» di Eberhard Weechter (che tara, appunto, Il direttore dell'Opera a partire dal '91). E tur» anche concordato che Abbado diriger* almeno venti aerate per Magione.
Direttori d'orchestra 2 Un Israeliano in Austria
Sempre di dilettoti ti perii, e sempre da Vienne. Hit. chas Stelnberg, israeliano, è il nuovo direttore dell'Orchestra sinfonici dille le-dloterevislone austriaca (Orr) Stelnberg è nato «J anni la In Israele • attual
mente è direttore musicale a Brema. Ha lavoralo anche con le Filarmoniche di Londre e di Monaca. Sostituirà, « partire dal l'settembre 1989, Lothar Zagrostk. Nel hai-tempo esordir! alla StaaUoper di Vienna l'I ottobre prossimo con il Thwannr. Dovrebbe anche dirigere un'Aida In programma all'Arene di Verona oell'89.
•RingraHo per le rinnovare lestlmonlante di stima, amicizia e sondartela che ho ricevuto per queste vicenda, ma anche di Ironie alla rlpreteniaiipiìe della mia nomina al Teatro Stabile di Catania ho bisogno di
Baudo e lo Stabile di Catania: «Q penserò»
PenClub, prima riunione (dopo 7 anni) a Varsavia
riflettere». Lo ha dichiarato Pippo Baudo, commentando la decisione, da parte del consiglio di amminlstrailone delle) Stabile, di ripreientare la tua candidatura còme direttore, nonostante le sue dimistioni. -Farò conoscere II mio peri» siero la settimana prossima., ha aggiunto il popolare ore-tentatore Nei prossimi giorni dovrebbe incontrare il preti-dente della Regione Sicilia, Nicolosl.
L'altro Ieri, a Vtrsavla, il 4 riunito per la prime votia dopo sette anni II PenClub polacco, al quale aderito no !17 Ire scrittori, traduttori ed editori di quel pee-se. L'ultime riunione riattiva et dicembre «MI, In t m *
to le anione polacca del lamoto club letterario Interinilo. naie era «aia •sospesa» In teguito ell'lmpoaltione delle legge manuale. Alle presidente * slato confermalo, per altri quattro anni. Jurktn lulawsW. Alti Une delle riunione e italo diffuso un documenta approvato all'unanimità, in cui ti afferma che "le postlhilila di une differente di 0BinJe> ni • di attivili in campo economico, sociale, politico • culturale, nonché il pluralismo sindacali, creano le «ondi» aloni indispemablii pei ter uscire il patte dalle protende enti spirituale • materiale In cui t i trave, «teniamo che solo h) buoni wtorll» dagli esponenti de) potere, del nt> presenianti di ''Wldainotc'' legalità» e di altre OrgarUt-talloni pu& portare a quelle trastormaiionl necessarie net una fruttuosa coesisteva di lutti I polacchi..
«Mr.Crocodll» f « C K n » I B ,
alle prese Hogan, l'attore australiano
£ £ £ £ £ pZjSSZSfcSR australiano lllm che ha interpretalo),
he un nuovo «nemico, d i »^^»»»^»^^^^^^^a» iftrontire, Si tratta del Reto australiano, che pretende da lui I I bella cifra di 7 milioni e metto di dollari. I conti sono pretto («li. I l Rlmflre Filmi che ha prodotto i due episodi di CmaxHIt Dimdet hi Incassato, dal 1986, 28 milioni di dollari. Hogan ne * proprietario al 67 per canto. Per cui, degli 11 milioni di dollan (su 28) che II Ateo esige della Nmfire, T,5 dovremo uscire dalle sue lasche. Intanto anche II -capitolo 2. d>H lilm sta avendo un grande successo. Insomma. Hogan non può lamentar», anche ee I tuoi legali hanno preannunclato battaglia.
E dODO SI chiama Cinema 5 edèH / v - l i T e più grande circuito cinema-Canale 5 Sogniti» d'Ila!* || padre. nasce m * S M o Berlusconi, co. ?i_]l_« e me h**"**» « marchio
«Cinema 5 » col cinque Trecento Hte sparse in tulle Italie (ma so-
• • ^ « ^ • " • ^ ^ « ^ • • • • a » lo 26 tono di proprietà, le altre affiliate) completano l'obiettivo berlusconiano di conquista del pianeta spellatolo. Ora tona allo studio iniziative di nlancio del cinemi nelle tale, tra le quali I annunciata come Imminente quella di "Cinema Premiere». che ha in Milano la tua piai» esplorativa e, ae vedrà risultati positivi, sari estete In tutta Italia. Si trilli di un abbonamento a dodici anteprime cinematograliche e per» lire dal 19 ottobre per tutti I mercoledì successivi, lino al 4 gennaio II costo e di 180 000 lire, con posto riservalo, parcheggio garantito, sconto al ristorante e quanto altro potrà offrire la generosità di qualche sponsor, oltre alla Banca Popolare presso la quale sono in vendila I biglietti.
ALBERTO C M S M
Urania, vista dal fiume Wien
l'Unità Mercoledì
21 settembre 1988 17
CULTURA E SPETTACOLI
Bernardo Bertolucci
Formigoni lo snobba, Pintacuda lo difende • • ROMA Tulio sommato è andata bene A parte una pre sa di posizione dell associa liane cattolica «Reagirei (la «lessa che se la prese con I. ùltima tentazione di Cristo) non sembrano esserci problemi per Ultimo tango in tv Perfino Formigoni il lea der di Comunione e liberazio ne ha preferito astenersi da ogni commento (magari per noti creare problemi a Berlu Moni) Interpellalo dallAdn Kronos I uomo politico se I e cavata con un «Non sapevo nemmeno che andasse In te lovisione Comunque siasera ho qualcosa di più inleressan te da lare CèiIMIIanchegio ca In ogni caso II mio consl
SUO a tulli è quello di non per ere tempo a guardare quel
film >
Più ragionata I opinione del gesuita padre Pintacuda «Non bisogna bendarsi davan Il a certe Cose Ultimo tango ha costituito una svolta nel ci noma e ha contribuito al cam blamento del nostro costume Sono convinto che anche un callollco soprattutto se matu ro e non morboso potrebbe vederlo Bisogna sempre ave re Éhlari | termini di confronto culturale ed ideologico su cui misurarsi Alcuni film segnano del momenti di rottura In certi periodi storici e culturali E II caso di Ultimo tango Ma an Che della Dolce vita che a suo tempo lece esplqdere le stesse polemiche tanlo che li padre gesuita Mattel fu trasle rito proprlp perché suggeriva di non avere I paraocchi scorlttaridqsl con la morale dominante»
Stasera su Canale 5 il film Sei minuti in meno tagliati di Bertolucci bloccato per anni con il beneplacito del regista dalla censura. Ma vedremo e uno special di Costanzo una versione alquanto «purgata» per accompagnare la proiezione
Ultimo tango o taglio a Parigi* Ultimo tango a Parigi il film di Bernardo Bertoluc ci già resuscitato nelle sale conosce una terza vita in tv dove guadagna un pubblico più grande (tutti gli italiani al di sopra dei 14 anni) ma petde altri sei minuti censurati con il beneplacito del regista Le denunce dei «gruppi informali» e la decisione di Canale 5 di mandarlo in onda alle 21 30 dopo una puntata speciale del Maurizio Costanzo Show
M A R I A NOVELLA OPRO
! • Dunque sono bastati se dici armi per cambiare radi calmenle il «comune senso del pudore» degli italiani ai quali i giudici non vollero as solulamente far vedere il film di Bernardo Bertolucci Ulti mo tango a Parigi Oggi inve ce il film arriva addirittura In tv con il divieto abbassato ai soli minori di 14 anni come vuole la legge per lutto quel che approda ali etere dome sllco Per compiere questo ut tenore passaggio di legittima •ilone Ultimo tango ha dovu to subire una nuova censura diciamo pure una mutitelo ne che lo ha reso visibile da un pubblico più vasto sul cui altare lo slesso regista ha ope rato il sacrificio E forse cosi Bertolucci indirellamenle consuma la sua vendetta con Irò I giudici del tempo che fu
I quali non si accontentarono di vietare la visione del film ma ne Imposero addirittura il rogo
Ecco quindi che Ultimo tango arriva In tv come una Giovanna dArco salvata da un miracolo di legge Dal rogo al focolare televisivo II passo è lungo ma è stalo compiuto in fretta E luria Sempre che le solile denunce dei gruppi informali non riescano a far tornare Indietro II tempo e a bloccare II film nel vari punti di eminenza di Canale Ssparsi In tutta Italia Ma ci vorrebbe ro ben diciassette sequestri di versi E la cosa pare Inverosi troie anche in un paese come II nostro dove la giustizia e
lenta da lar paura ma ogni tanto prende pericolose rin corse
Arriva perciò in tv il mitico Marion Brando accanto alla sensuale Maria Schneider nel suo ruolo più vitale II loro amore rivivrà sui piccoli schermi ma censurato di -sei minuti di immagini e anche solo di parole (quelle famose frasi contro la famiglia) Non si vedrà la «scena del burro» E saltera anche la scena del taglio delle unghie coltegata con quella del burro In com penso il film non sarà per niente accorcialo ma anzi Sondato dagli spot I program maton della Finmvest per una volta hanno fatto qualche tra sgressione ali elica commer ciale accorpando gli spot an zichè ogni dodici minuti in punti considerali meno fasti diosi ali Interno della struttura narrativa
La speranza e quella di bis* sare almeno li grande succes so ottenuto dalia programma zione televisiva di Atout? setti mane e mezzo Mandala In onda nel dicembre 1987 la pellicola di Adrian Lyne otten ne IO milioni e 800 000 spet latori con uno share del 48% Ma dicembre è un momento caldissimo della ballagli* tele visiva mentre in questo set tembre di ripresa appena co minciata sembra prematuro lo sparo di una simile cannonala nell agone Ira Rai e Fininvest
Giorgio Cori neoincaricato della gestione dei palinsesti delle tre reti di Berlusconi di
chiara che settembre è «piena stagione» o meglio e «il mo mento in cui si accende la sta gione tv» Inoltre 11 mercoledì è la serata di grande cinema nella quale Canale S spenderà tulli I suoi grossi calibri E poi che la logica non e più quella conclamata dello scontro frontale ma quella (un pò ipocrita) de la pax televisiva ecco che I titoli migliori non vengono spesi nei momenti di concorrenza più ardua An che se nel caso di Ultimo tan go un necessario sacrificio è sialo fatto anche sull orano di emissione I film Infatti non va in ohda nel momento di massimo asrolto (20 30) ma viene preceduto da un dibatti to «smorzante» condotto da Maunzio Costanzo che ha il compito di riandare a nanna i bambini Lo spostamento di orano nel caso di Nove setti mane e mezzo venne deciso da Berlusconi in persona per accontentare Comunione e li aerazione e oramai è invalso in tutti i tasi «difficili» come mediazione non richiesta e di moslrazione di buona volon là
Tocca dunque a Maunzio Costanzo il compito non faci lissimo di essere contempora neamenle il pompiere e li prò pagandola del film di Berto lucci Ha scelto di tarlo alla sua maniera Invitando alcune attrici molto «desiderate» (Se rena Grandi e Demelra Ham plori) insieme ad alcuni suoi uomini di sempre £1 etologo e antropologo Giorgio Ceni e I immancabile David Mondino) più un politico ancora sconosciuto Chiacchiereranno eroticamente del più e del meno ma soprattqito alluderanno autobiograficamente, come "vuole lo siile dello show Poi taceranno per dare la parola al film (ore 21 30) alle sue splendide fotografie ai suoi interpreti (oltre aiBran do e alla Schneider ci sono anche Massimo Gironi e Jean Pierre U a u d ) e alla sua Parigi cupamente romantica
f * V
Marion Brando e Maria Schnelder In una scena di «Ultimo tango a Parigi»
«Bacon, Marion ed io...» BERNARDO BERTOLUCCI
m Ho sempre desiderato incontrare una donna in un appartamento deserto che non si sa a chi appartiene e (are I amore con lei sen za sapere chi è e ripetere questo incontro ali infinito continuando a non sapere niente Ultimo tango è lo sviluppo di questa ossessione molto personale (e forse banale) La sce neggiatura era costruita nei minimi dettagli Non a caso I ho scritta con Kim Arcadi che non era solo il mio montatore ma la mia co scienza strutturale Soltanto a partire da una costruzione estremamente elaborata posso abbandonarmi ali improvvisazione Ùltimo tango in londo è un film alla Jean Rouch com pletamente hollywoodiano e cinema venta ricco
Poco dopo I Inizio delle riprese se dovevo parlare del due personaggi non dicevo pivi Paul e Jeanne dicevo Marion e Mari* Non sono stati loro Sd aderire ai personaggi sono stati i personaggi a diventare loro Doppiare fi
film in italiano e stato un doppio tradimento perche se è sempre una vergogna doppiare un film di finzione e addirittura criminale doppia re il cinema venta
D inverno a Parigi anche durante il giorno le luci dei negozi sono sempre accese e e è un contrasto molto bello tra il grigio piombo del cielo invernate e il colore dette vetrine Nei giorni In cui giravamo Ultimo tango al Grand Palais e era una grande mostra di Francis Ba con e la luce dei suoi quadn è stata la fonte di maggiore ispirazione per la cifra stilistica che stavamo cercando Storaro e io Sono tornato a vederle la mostra con Marion ci tenevo molto Che si confrontasse con i personaggi di Bacon perché trovavo che come loro la sua faccia e il suo corpo fossero dotati di una strana infer naie plasticità Volevo che Paul fosse come Lucten Freud e gli altri personaggi che tornano •ossessivamente in Bacon volti mangiati da qualcosa òhe Viene da dentro n
(da «fcmecnttea» ottobre S6)
Un dibattito al Premio Italia
Cara Africa, non c'interessi
DAL NOSTRO INVIATO SILVIA O A R A M I O I S
m CAPRI «La Rai trasmette 15 mila O R di programmi I an no ma per la cinematografia afneana e araba non trova neppure 15 ore Anzi non so no riuscito neppure a ottenere la presentazione di un solo film ali anno • Souheil Ben Barka regista produttore di rettore dell ente cinematogra fico del Marocco non era il solo polemico al convegno del «Premio Italia» intitolato Cinema * televisione chi è Davidf chi e Golia Sujla car la sembrava che ancora una volta gli «esperii» di mezzo mondo avrebbero pianto stilla crisi dei cinema senza costruì to invece questa volta ad al zare la voce per rivendicare i propri diritti sono stati i «di menticati del cinema» i rappresentanti del Senegal (al convegno e era I ex amba sciatore in dalla, Henry Sen gnor che ha accompagnato il bel film premiato a Venezia, Camp de Thiaroyé) dell Urss dell Ungheria del Giappone e I produtton italiani
Silvio Clementelh presi dente dei produttori italiani ha infatti approfittato dell appuntamento per annunciare che «I produttori non stanno più alla finestra tomai» a lare il loro mestiere, in modo prò positivo» al prossimo Mifed verranno da tutto il mondo con i loro progetti, per inco minciare a co produrre, senza attendere le commissioni de gli enti televisivi
In Africa intanto - ha spie-gaio Senghor - e è una cine «(ialografia di scarso valore commerciale «perchè non soddisfa I esotismo del pubblico europeo a noi il cinema serve ancora a mediare i problemi in una società alla ncer ca di se stessa In tv, però vanno in onda i film stranieri, americani inglesi italiani ma soprattutto Indiani quelli che Il pubblico senegalese predili
Se In Marocco sta nascendo secondo canale ma le tv piò
viste sono Raiuno la berlu scornarla La Cirio e il primo canale spagnolo «Quando e è stala la coppa del mondo di calcio - ha dello Ben Barka -rimaste chiuse per 15 giorni. L unica via d uscita sembra la
cooperinone Ira nord e sud, ma il giudizio di Ben Barka e severo «Va bene se lOccI dente deve vendere al Sud ma se II Sud aumenta il prezzo del cacao e è la crisi a Wall Street Noi dipendiamo da Wall Slreel Ed è cosi anche per la televisione Eppure ere do sarebbe giusto che oltre al film di Hollywood I telèspetta tari potessero vedere in tv anche I altro cinema Anche noi abbiamo dei bravi regi su »
Chi fosse Davide e chi Go Ila alla line era davvero dilli-Cile dirlo e certo ogni paese aveva risposte diverse Victor Petrovic Demln dell Urss ol tre a parlare del cinema al ci nema che la gente va a vedere - secondo le statistiche -14 volle ali anno e della tv che viene seguita 362 giorni ali anno ha affrontato il «nodo» della videoregistrazione «Siamo al trentesimo posto al mondo per la diHusiohe dei video ma e diventato il vero problema Che la Impazzire i burocrati sono disperali per che non esiste controllo non può esistere censura»
E in Italia? Troppi film sul piccolo schermo nuocciono alla creatività televisiva sostiene Emmanuele Milano vi ce direttore generale della Rai Solo lo scorso autunno ci sono state ben 30 prime visto ni sulla rete Rai e « su quelle Fininvest Giuseppe Ceredi, responsabile della program mazlone cinematografica di Raiuno aggiunge «GnjfcrMfc meri agreement della Rai con la Fininvest non basta più
Perche il fenomeno coinvolge intero sistema televisivo l a
regolamentazione dovrebbe arrivare per legge come gì* succede in paesi conte la Francia» Tra Davida « Golia -ira tendenze commerciali e artistiche - Infine continua a vincere il telefilm «Non pos siamo continuare a demoniz zarlo - ha detto Massimo Fi chera vice direttore Rai per le nuove tecnologie - dobbiamo
Giuncalo imparare a produrlo i modo industriale salvando
valori nazionali da poter imporre come modello sui mer cali internazionali» Aiutati... come fanno in Usa da «un sa no e onesto prote»lonls.mo»
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DI r f O l H A , PI D t ì , Jan Danieli L A T A T A a l L P R O H I t O n t Telefilm C H I TEMPO «A TOI H A I H POUTOMATTO Con Maria Teresa Ru
TSUUlOWHALt Tal Ire minuti di POUTOMATTO 2'perni IL MOWDO BIQUAHK DI Piero Angela P I S I . UHIV i l l lO «AMBINO 8 U ANTENATI Cenoni anlroell • T O R I ! DI UOMINI I RI MOTO Pri ma nari» H 8 3 19»)6 13- nume») M O l AL PARLAMINTO TOI
« U L l XXIV OLIMPIADE
ALMANACCO DM, OIONNO DOPO C H I TIMPO FA TtLtOlOWNAH SAPORI DI OLONA Telefilm «Un mo Ilvo per correre» Regie di Mercello Baldi S I I M U T O Pi l i PADRI BROtrVN Telefilm «Il problema insolubile» con Lo rama Guerrieri, Jean Pierre Leaud reo» di Vittorio De Sroti 11* epuod ol TELtOIORNALE APPUNTAMENTO AL CINEMA MERCOLEDÌ SPORT PER P A M MEKANOTTE T01 CHE TEMPO FA
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LA CASA NELLA PRATERIA Tele film STORIE DI VITA Telefilm CANTANDO CANTANDO Qui» TUTTINFAMIOLIA Quii STREGA PER"TtHSWrTeletilm HOTEL Telefilm* CARI OENITORI Qua OlOCO DELLE COPPIE Qua U PRINCIPESSA DI MENDOZA Film con Olivia De Havilland reo e di Te rence Voung DOPPIO SLALOM QUI I C EST LA VÌE Oulr. LOVE «OAT T«letHrri CA»A VIANELUfToIel |m SPECIALE MAURIZIO COSTANZO SHOW «Ultimo tengo a Porlo » ULTIMO TANOO A PARIDI Film con Marion Brando Maria Schneider regia di Bernardo Bertolucci TOP SECRET Telel Im i P R E M I E R T Settlmenale di cinema FRENESÌA DEL DELITTO Film con Orson Wellee Diano Versi reo a di ni chard Flel&cher
0^PU€ O B I «EUL XXIVOLIMPIADE
1 ) 0 0 T O I ORE TREDICI
14 SO TOI ORE QUATTORDICI I TRENTA
I B I S DAL PARLAMENTO
1 1 1 0 T O I «PORTIERA
I S S I ILCOMMISIARIOKOITER Tatolllm
1»S» METEO 2 TOI TELEOIORNALE
10 11 TG I LO SPORT
I O S 0 COLPO DI SPUGNA Film con Philippe Noiret Isabelle Muppert Jeen Pierre Ma rielle regia di Bertrand Tavermar
22 SS TQ2 STASERA
» 10 MONTEROSA 14 Si riapre il derby Ideato da Funan Testa Valdi regia di Car lo Nistrl
23 40 TG2 NOTTE FLASH
23 SO CUORE E BATTICUORE Telefilm «Week end a Santa Luisa» con Robert Wagner Stefanle Power» regia di Burt Brnckerhotf
RADIOUIMO Onda verde 6 03 6 56 7 56 9 5? t i 57 12 56 14 57 16 57 18 56 20 57 22 57 0 G ochi dulia 24 01 mp ada 13 22 I rad ot
mator con N no Frass ca 14 Sotto I sogno delsoh t$ Il Pag none estate 17 30 Ra uno jaii 88 18 30 Musca sera 19 2$ Ando* 21 30 0 sch vecch
RADIODUE Onda verde 6 27 7 26 B 26 9 27 11 27 1326 1528 1G27 17 27 18 27 1926 22 27 Blgorn 9 IO Tag o d terza 10 30 Estiva 134SStran rcordi 15 4B Estate per tu» 18 32 Prima di cena 19 50Locca s one 21 05 Colloqu
RADIOTRE Onda vordu 7 23 9 43 11 43 6 Prelud o 7 30 Prima pag na 8 30 10 30 11 50 Con certo del man no 12 30 Corner ggo musca le 17 30 Te/a pag na 21 Fest vai panstco 23 20 II iazz
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15 .00 LA PRINCIPESSA 01 MENDOZA Roghi di T o r m e * Young, con OHyta do Havll-lond, Gilbort Roland. Uso-Gran Bretagna (1955) Film in costumo prodotto in Inghittorra dada FON Vi al narra I amor* fra Ano da Mandola, nobtldonna albi corto di Filippo II a il nobrt* Antonio Parti Ma anche Filippo H ama Ana a fari di tutto par ostacola^ re questo amore '' C A N A L I B
15 .30 0 LA BORSA O LA VITA Regi* di Cerio Ludovico Brogogfie, con Sergio Tofane, Italie (1933) Un uomo sconvolto da un djiaeato finanneno tonte tenacemente e inutilmente di uccidersi Finisce poi in un covo di anarchici che ai rivelano matti fuggiti dal manicomio Da vadare per la presenza di Sergio Tofano RAITWE
2 0 . 3 0 A PIEDI NUDI NEL PARCO Regie di Gene Socke, con Robert Redford* J a n * Fonde UBO 11967) Due spostni in quel di New York faticano un pò nei primi giorni di convivenze Anche per colpa di un vicino stravagante e di una casa piuttosto «scorno da» Il testo è di Nari Simone i dialoghi sono quindi a prova di bomba Redford la Fonda e Charles Boyar (m una delle sue ultime prove) sono bravissimi RETEO.UATTRO
3 0 3 0 COLPO DI SPUGNA Regi* di Bertrend Toyernier, con Philipp* Noiret. Isabella Huppert Francia ( 19 IS ) Laggiù al) equatore, un potutalo francese corrotto * tradito dalla moglie ma si rifa mettendosi con una giovinetta insoddisfatta e dando il via a una sporca serie di delitti * di intrighi Noiret è straordinario La calure (anche esisjumzlam dell Africa sembra uscire dallo schermo Uno dei migliori film di Tavarnier RAtPUE
2 0 3 0 LA CALDA NOTTE DELL'ISPETTORE TIBBS Regi* di Norman Jewiaon. con Sidney Poitier. RodSteiger Uaa (1BS71 Uno dei più famosi apologhi sul raizismo prodotti dal cinema Usa In una cittadina del Sud degli Usa viene commesso un omicidio L ispettore GiHespie conduce le indagini me ben presto un altro ufficiale, Tibbs venuto da Filadelfia lo rilava Piccolo particolare Tibbs è di colore e lo scontro con Gillespi* è inevitabile RAITRE
2 1 3 0 ULTIMO TANGO A PARIGI Regia di Bernardo Bertolucci, con Marion Bren do. Maria SchnaJder Italia (1972) Ne parliamo ovviamente in altre parte di questa pagina E I avvenimento televisivo della serata Qui ne ricapitoliamo rapidamente la trama a Parigi Jeanne (una raaazza borghese) e Peul (un amancano trapiantato in Francia) si Incontrano in una casa da affittare Si piacciono al volo e fanno I amore quasi con rabbia Stringono un patto si vedranno sempre e solo in quella casa e non si diranno mai i rispettivi nomi «Jeanne ha un fidanzato cinefilo e noioso Paul una moglie che pochi giorni dopo si suicida l uomo supera la crisi e si aggrappa e Jeanne che perà ha deciso di sposarsi e di lasciarlo L unico modo di liberarsi di Paul e di tutto ciò che egli rappresenta sarà ucciderlo CANALE 5
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Mercoledì 21 settembre 1988
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CULTURA E SPETTACOLI
Arriva nei cinema «Once More», il film più «forte» e più trascurato della recente Mostra di Venezia Ne parliamo con il regista Paul Vecchiali
Alla Mostra di Venezia molti si sono dispiaciuti, a ragione, che Once More sia stato completamente trascurato dalla giuria, Ora però il film sta per uscire sugli schermi Italiani e anche il pubblico più vasto potrà dire la sua. Nel,frattempo Paul Vecchiali è vertuto a Milano per presentare la sua opera, che viene proposta nell'ambito della rassegna La vìa del cinema in attesa di approdare al cinema Anteo.
SAURO •ORELU • i MtóNO, Sorridente*dir Sponlbilissimo, nonostante l'alicnamento delie interviste a catena, Paul Vecchiali! si li-mila a ribadire, di Ironie anche alle più Insidiose richie-sie. ciò che va dicendo In cileni da quando Once Mòre è approdato alla 45* Mostra veneziana. Cosi torniamo a chiedergli: perché tanta ìnsì-sienia sul tema della passione e le questioni dei rapporti •odali, entrambi elementi drammatici trattati nelle loro estrinsecazioni estreme? Perché il ricorso a questi cèsi-limile; qui addirittura l'Aids?
•Credo che queste situazioni e questi personaggi costituiscano altrettanti drammi eccezionali, del lutto eccentrici, minoritari rispetto alla realtà più immediata. Il problema, per me, per il mio cinema, è acquisire una determinala conoscenza - della realtà. Non già identillcarsi con essa, con la generalità degli eventi. Là mia origine còrsa mi ha spesso relegato in ruoli defilati, marginali. Cercare alcuni specilla percorsi di conoscènza, certi modi autonomi di Integrazione è sempre statò il pensiero
costante della mia ricerca culturale ed esistenziale*.
la risposta di Vecchiali non sorprende più di tanto Ma, intanto, proseguiamo nel nostro interrogatorio. La •messinscena! d'ogni sua opera rivela, s'intende, una scelta precisa. Compreso Once More, è evidente, dove l'impostazione regìstica sembra marciare sui binari paralleli del kammersptel e dell'iperrealismo ben temperato, disponendosi sullo schermo in una geometria rigorosa, incalzante, E plausibile una simile valutazione?
•Mi sembra, anzi, del tutto azzeccata. Nessuno m'aveva finora fatto notare questa cifra indubbiamente avvertibile nella struttura di fondo di Once More. Iperrealismo e dimensióne del kammerspiel sono modi espressivi certo presenti nel mio film, seppure non ad un livello consapevole a priori. E staio nel suo farsi che l'opera In questione ha assunto via via questi particolari codici stilistici. Piutto
sto e importante mettere in rilievo l'elemento geometrico insito in ogni momento di Once Urne. Con» torse saprete il film è composto di nove pianl-sequenia, ciascuno della durata di nove minuti, e che corrispondono i nove anni della vita del protagonista. Ed * concepito, sviluppato coerentemente nella sua progressione drammatica secondo la ligure classica dell'ellisse. Intesa ore in senso letterale, ora come sfuggente segnale di quell'illuslo-ne-elisune tipica di un rovello passionale divampante*.
C'è poi un particolare carattere reticente nella fisionomia drammatica di Louis, il protagonista di Once More, affiorante tanto negli ambigui rapporti con la lidia, quanto nei conlraddlllortlegemi con i restanti personaggi. Perché una limile strategia narrativa?
•Non credo si tratti di reticenza.. Parlerei piuttosto di enuneiatiom aperta del dramma. Intenta prioritario del mio film è lasciare allo
kin-lauis Rotlind e Florence Giorgetti in una scena di «Once More»
spettatore il margine di liberta Interpretativa necessaria per tirare le più logiche conseguenze dalle vicende cui ha assistito*.
Abbiamo avvertito ancora, in Once More, quella sorta di vitalismo a oltranza che, al di l i d'ogni azzardo, di tutte le paure per l'Aids, per la morte, se può esaere spesso riscontrabile sul plano concettuale, è molto meno praticabile nella realtà contingente. In questo senso, Once More vuol essere un'indicazione astratta, una stilizzazione esemplare, oppure intende
esprimere l'effettuale verità quotidiana?
•Sarebbe schematico e tutto sommato fuorviente privilegiare l'uno o l'altro aspetto della questione. Louis* il protagonista della drammatica vicenda, sceglie una condotta di vita e, all'estremo, di morte, esclusiva, tutta elitaria, personalissima. La sua è oltretutlo una scelta che, pròprio trascendendo la vita e la morte, carica l'esperienza passionale d'una valenza totalizzante, unica, irripetibile. È la sublimazione di un'intie
ra esistenza che si gioca qui in termini quasi paradigma!) ci».
Sì direbbe, insomma, che Louis sia un personaggio he-mingv/ayano, anche suo malgrado. Proprio come Mister Papa che filosofeggia con disarmante semplicità nel suo memorabile Aforte nel pomeriggio: l'autodissoluzione è il prezzo previsto per chi non si cura delle conseguenze delle proprie passioni.
•Verissimo. Ci avessi, pensato, l'avrei messo senz'altro in risalto nel mio Once More-,
»w» Xenalds e le frasforcnazioni della musica Un «tutto Xenakis» a Torino con opere collocate ai due estremi della sua carriera: tre lavori recentissimi e II folgorante esordio di Melaslaseis. Esce un'immagine assai suggestiva della poetica di questo «tipico compositore greco-francese cresciuto come architetto nello studio di Le Corbusier. Impeccabile la direzione di Charles Bruck e successo trionfale per l'autore e tutti gli interpreti.
MOLO MTAZZI f a TOPINO Un ritratto di lann|s Xenakis in cinque cpq-, certi di grande Interesse conclude in questi giorni a Tonno la undiceslmaedizione di Settembre Musica una Immagine assai suggestiva della poetica del compositore greco-Iran-ces* * stata subito allerta dall'Inizio del ciclo con un bel concerto dell'Orchestra Rai di Torino diretta da Charles
Bruck, accolto da un successo caldissimo*,
In programma, opere collocate ai due estremi della attività di Xenakis. tre lavori recentissimi e il Folgorante esordio di Melaslaseis. Composta nel 19S3-'54, questa pagina non ha perso nulla di ciò che ne fece allora una apparizione improvvisa e sorprendente, lontana dalle esperienze dei
compositori più radicali di quegli anni. Era stata scritta da un musicista privo di formazione accademica e capace di tradurre in concreti termini musicali Idee ispirate al pensiero matematico e scientifico. Anche in ciò risiede una delle ragioni della Iona è della originalità di Xenakis.- proprio nel caso di Melaslaseis (che significa trasformazioni) le idee che erano servite a Xenakis per la progettazione del pezzo furono usate anche nella sua .attivila dì architetta 3uando lavorava nello studio
i Le Corbusier. Nella famosa pagina Iniziale di Melaslaseis gli archi dell'orchestra, partendo da una sóla nota, creano attraverso una somma di •glissanti* una situazione sonora complessa che l'ascoltatóre non può percepire nelle sue singole componenti, ma
solo come effetto d'insieme, come massa, come articolazione dello spazio sonoro.
Xenakis ama citare l'esperienza del canto delle cicale o dell'elleno sonoro di una ma-nllestazlone di protetta in plana, e fin da Metasnseis egli allarme chiaramente II suo bisogno di pensare la musica In modo non Untare, come articolazione dello spazio sonora per matte o secondo una grandi molteplicità di disegni. Per ideare e controllare una musica cosi concepita, Xenakis si servi, in anni ormài lontani, del calcolo delle probabilità in base di progettazione: questo non è che un aspetto del rapporto di Xenakis con il pensiero matematico e scientifico e non deve far pensare semplicemente ad una tendenza sii astrazione speculativa. Intani questo aspetto
della tensione intellettuale che caratterizza l'esperienza creativa del compositore greco è inseparabile dalla vocazione ad una violenza espressiva che scatena energie primigenie, telluriche, quasi creando un mondo sonore •arcaico* di immediata, primi-MvisUea suggestione.
Nel bel libro che Settembre Musica ha pubblicalo in occasione del ciclo dedicato a Xenakis (curato da Enzo Restagno) Maurice Ftcuret sottolinea con ragione la teatralità intema alla musica del compositore greco, ai suoi aspri scatenamenti di materia sonora. E in un altro saggio Mache nota che le radici di Xenakis nell'antica civiltà greca si riconoscono in questa coesistenza di razionalismo costruttivo e di selvaggia, prirnKItistica violenza. Il compositore ebbe
a parlare della propria esigenza dì fare uscire.'la-musica •dalle serre atrofizzanti della tradizione e di ricollocarla nella natura*, e questa tensione a cancellare la memoria storica* un aspetto dèlia posizione di estraneità, di originale isolamento che la-poetica di Xenakis ha assunto nel contesto musicale di oggi. Naturalmente la sua originalità non può far dimenticare i legami con l'eredità, ìhpriirib.luògo,; 'di Varese e con la sua concezione della~màtèriaÌionòràr*""
Nell'ultimo quindicennio non tono venule meno le premesse essenziali delia sua poetica, ma si è attenuata o cancellata la tensione che esisteva tra la astrazione scienti-llco-costrultivistica della progettazione e la furiosa teatralità del gesto sonoro. La plasti
cità, infatti, è uno dei caratteri più immediatamente suggestivi del recente concerto per pianoforte e orchestra Ke-qrops (1986), che il pianista Roger Woodward.ha suonato tenendo, testa .magnificamente all'ottima Orchestra Rai di Torino. Il conflitto tra solista e orchestra produce in questo concerto tensioni incandescenti* con una forza inventiva senza cedimenti,
Contrasti meno netti, ma scatenamenti di materia sonora no/i menò, yiqleritì presenta Horós 09*86), mèrciré II recentissimo Tracées rivela la tendenza ed una semplificazione retorica. che rende spesso discontinua là musica dell'ultimò Xenakis. Impeccabile la direzione di Charles Bruck e successo trionfale per l'autore e per lutti gli interpre-
II concerto. 40mila a Ravenna
Un blues perfAdriat^ Le gru, le navi in attesa di scaricare, l'acqua del porto fin dentro la città. Il mare aperto un po' disonte, sullo sfondo, nel buio della notte. Poi d improvviso i colori degli «spot» e le prime note. La notte di Ravenna si illumina di musica con Dalla Morandi, gli Stàdio, Carboni e Mingardi. E in quarantamila accendono le loro fiammelle, in segno di speranza, per salvare il mare Adriatico. :
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA OUERMANOI • > RAVENNA. Il serpentone di automobìli e biciclette sfila ininterrotto dal centro monumentale della città al porto. Arrivano da Lecce, Bologna, Milano, Roma, Torinp. Richiamati dagli artisti, rria anche dalla giusta causa. Tutti insieme con l'impegno di lare qualcosa, qualsiasi cosa affinché il sogno di un mare pulito tomi a popolare le notti dei poeti, cioè della gente comune che vive rangoscia.dell'in-quinamento all'ultimo stadio come un'armonia stravolta.
Gianni, Lucio, Andrea, Luca, gli Stadio e i musicisti di Carboni e Mingardi, venti amici che hanno cercato insieme una nuova armonia, fatta di note, di affetto e di amore. E di parole dedicate ai figli dei nostri figli che, come dice Futura, dovranno pur mettere le mani su qualcosa di giusto, di bello, di vivo. L'Adriatico è in agonia, ma non è ancora perduto. È sporco, ma con un. colpo di coda torna a respirare. Lancia un gridò disperato e in quarantamila rispondono, chiedendo In cambio solamente della buona musica.
E la buona musica - bisogna riconoscerlo - c'è. Quasi tre, lunghissime, ore di grande musica che fa accapponare ut pelle. Tra passalo e presente, tra ricordi e speranze di un futuro migliore, il concerto abbraccia il mare Adriatico, dall'Istria alle Puglie,
Per primo esce sul palco il barbuto Andrea Mingardi, che siccome è stato recentemente a Ibiza ha il compito di presentare la serata, oltre che di cantare. Canta subito un suo nuovo, dolcissimo brano. Ma non è sufficiente. Il vecchio blues è più adatto, perché ti arriva dritto al cuore. E il, ro-ck'n'roll è.ancor più giusto perché ti dà~ia càrica, lì fa vibrare rabbiosamente. Mingardi canta, urla e invita a cantare e ad urlare. Dopo il quarto motivo si ferma, parla del mare, chiede di non usare più il detersivo (.Voglio restare sporco tutta la vita»), chiede di solflare tulli insieme per allontanare la schiuma, dice di
portare tutte le alghe a Wanna Marchi. •Urliino pi* «paventare le alghe rosse*.
Arriva Lucio Dan». Cappellaccio in leattt e battone, at> compagnatd dagli Stadio ad t subito Com»j>rD*ri*,il?tr*-. re. -Non sono poetai le canzoni - dice - ma toglie che il vento trasporta. Qualche volta arrivano a destinazione". Anche furura, Il secondo brano di Lucio, è in tema con la serata. E anche Armo e Marco, perché l'amore della stella e del lupo di periferia sono puliti. Dalla conclude II tuo breve sei con Caruso, cioè con I ricordi portati dal mare. Poi è la volta degli Stadio con Ire vecchi brani bellissimi che qualcuno non ha dimenticato e con Bella più che mai, recentissimo pezzo portante del 33 giri Cantoni da Stadio.
Il boato e gli ùrletti delle adolescenti ora sorto per Luca Carboni, il delicato cantora dei sentimenti e degli Innamorati. Le damme accese tono r migliaia e incorniciano flore*. tìno, Sarà uomo, Voglh di vivere. '..>• •
È il tempo del ricordi, di nuovo, e questa volta sono le mamme giovani a lanciare I gridollnl per una canzone di più di vent'annl fa. Olannl Morandi canta con II solito entusiasmo Un móndo damme; Poi lameravlgliosapoesla di Roberto Rovere! Chiedi citi erano i Beatles e mnt Uno su ZOO. Il disco che ha segnato Il ritorno dì Morandi coma grande interpreta,
Qualcuno dietro tt « « w t , la musica si la più nuova. E una scheggia dell'evento dell'anno. Sul palco | due amici, Lucio e Gianni, per Dimmi dimmi e 1/iVo. Il boatoacanoV: * sce gli ultimi minuti. Tunleul^ palcòscenicvo per II gran lina- • le. Un gran «naie dedicato et-•''" l'amore con Everybody necds someòotfvtótoue, tulli cerca- , no qualcuno da amare, vecchio hit del rhythm and blues riportato alla ribalta dai Biuta Brothers. L'altra notte era it mare. Il cielo se n'è accorto • ed ha aperto le nuvole per scoprire una stella,
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Mercoledì 21 settembre 1988 19 wiiiiiifflifflniiiMi HI
SPORT
Olimpiade di Seul L'oro dei poveri Il piccolo lottatore di Faenza
dà all'Italia la prima medaglia Gioia amara dopo la vittoria: «Sono felice ma anche molto stanco Vi accorgete di me solo quando vinco, comunque ci rivedremo a Barcellona
La forza di un Pollicino Ha vinto lo sport fatto in casa
0 * UNO DEI NOSTRI INVIATI
• I SEUL Viva Maenia, dunque. Per un giorno popolare quanto Paolo Rossi dopo la malie* notte del Bemabeu mondiale, conquista moli ed applausi. Lo sport italiano si ripara dietro l'immagine tassi-curante, provinciale e casa-riccia dell'omino. Un lottatore dimenticalo per quadro anni l i da schermo al mega-spari sponsorizzato e ricco che para essersi Improvvisamente smarrito L'atletica E K o l ò è ancora "groggy.
la granitola di colpi, filala negli scandali do
ping ed Evangelisti; e il calcio, uscito senza gloria dal campionato europeo, ha conosciuto la pagina nera dello Zambia. Che cosa resta dell'Italia sportiva? Quale modello si «..Incentivalo con la tele-spettacolarizzazione ossessiva e con la corsa miliardaria tenia Inni?
Lelfetto-tnduslrla ha aggredito e strangolato lo sport di cala nostra e II Coni negli ultimi anni se l'è cavata alivello di massa con l'alibi dei Giochi della Oloventù. Risultalo imbarazzante: sono cresciuti I passivi con II telecomando In mano, la genie si è allontanata dagli «Mai - complice II virus d u i * violenza - e gli stessi man media si sono latti coinvolgere nel perverso meccanismo. Sono queste le riflessioni che vorremmo ponesse all'or dine del glomo il governo del lo sport italiano e l'avvocato Cattai. Invece, come in una partita di monopoli, si conia ho le azioni eliimere che in quatto caso si chiamano me dulie d'oro, d'argento e di wpnzo. Senza considerare Ka'l altro, che continuiamo ad Inseguire senza (amasia i soliti polverosi nomi (gli Abbagna % Nume. Maunzio Damila no), tenta contare che tra uno'Mandalo scommessa r l'altro, doping a dosi da cavai lo « teppismo negli stadi, negli ultimi tempi ti sono sciolte seminala di società sportive di
' baie. E quello mentre Nebio lo predicava l'atletica spella Colo e Monlezemolo e Carra ra costruivano, come murato ridi lusso, il cantiere dell'Italia
Allora viva Maenza e doma ni - speriamo - viva gli Abba gnale. Ma se non si assicura ranno il necessario ricambio ed il rinnovamento lo sport Italiano nop ha domani Schiavo del mercanti di meda glie e di una lobby allarlslica che è ormai giunta a livelli tempre meno occulti nel cuore del sistema, Q Ma.Ma.
«Pollicino» Vincenzo Maenza almeno per un giorno ha sulle sue piccole spalle l'intero sport italiano. Ha portato con lalotta greco-romana (48 kg) |a prima attesa medaglia d'oro. Dopo Los Angeles '84, Seul '88 con lo stesso costumino rosso, la frangetta sulla fronte e una gran rabbia. Per la squadra italiana una piccola boccata d'ossigeno, quando già suonava I allarme.
DA UNO PEI NOSTRI INVIATI
MARCO M A Z Z A N T I
• a l SEUL Stanco, stanchissimo, quasi disperato. La patacca d'oro al collo non lo solleva Ha gli occhi tristi, benché stringa quella fettuccia e quél medaglione segno del prima-Io Vincenzo Maenza da Imola è giunto al capolinea senza gioia. Tutta la colònia italiana si è data appuntamento nella coreografica paléstra, si è stretta attorno a lui. E stalo salutato con il tricolore e le note solenni. Lui ha risposto accendendo un cerino in un buio tunnel Quel bandierone Italiano sventolalo con impelo da bersagliere da un isolato tifoso, salutava |a piccola vedetta romagnola con un senso di liberazione. Per lui si sono scomodati I potenti, il presidente del Coni Arrigo Gallai, il segretario Pescante, l'ambasciatore.
In pochi-minuti Maenza ha
liquidato la burocratica incombenza con il polacco An-drzej e si è conferrnato campione con autqn'tà,e freddezza. Un titolo che bissa quello di Los Angeles di quattro anni fa. «Pollicino» diventa come in una fiaba un gigante. È coccolato, acclamato, rincorso, Dopo un interminabile esame antidoping per la prima volta ad una conferenza stampa a l . termine di una gara si riesce a parlare italiano. Si accendono i riflettori è le molte ombre della spedizione In Corea sembrano sparire come per un Incantesimo. I cattivi pensieri sono riposti e tornano I buoni propositi.
Gli occhi smarriti, Il pallore assoluto, il volto scavato'testimoniano della tensione accumulala. Solo poco prima stilla malerassina gialla e rossa il
piccolo guerriero sembrava come posseduto da un raptus-Si muoveva a scatti, agile, e guidava il combattimento. Il polacco opponeva.resìslenza, ma Maenza era il padrone. Sport crudele, la lotta, ma ispirato a movenze antiche. I cor-.pi si intrecciano, le braccia si / incrociano in un ammasso di £ muscoli e sudore. \
Maenza non ha dato scampo al suo avversario. Già dopo poche battute era in vantaggio di due punti. Al suono della sirena saranno -tre* Il. piccolo-grande uomo salterà di gioia e abbraccerà tutti, lancerà baci-
La prima dichiarazione delude chi si attendevamo roboante messaggio alla nazione: «Sono stanco, ho bisogno di riposp;.s"|;s4no i suoi momenti di gloria. Piccoli attimi per una platea che attendeva il gesto e la parola del gladiatore. Ma nell'aria c'è un sapore amarognolo.:«Sarei sciocco se non fossi felice, ma vi accorgete i\ me. soltanto, quando riesco asportare a casa una rhedaglia».'£ trascinato, nonostante tutto, sul terreno della giaculatoria; «Dedico la vittoria a tulli e, in par|icplare:a rnjo tiglio Yuri chehà sei mési, non capisce niente, ma non imporla. Pèrche Yuri? Perchè riti piace il nome russo».
Neljsuoi occhi spenti, nel ,-suo corpo che shuf la ripassano come in un flashback gli asfissianti allenamenti, i sacrifici inauditi per mantenere il peso. «Non ce; la faccio più, sono pieno di fatica». Già, quanta ìaiiéa? «Sto lontano per mesi interi dalla mia fami? glia chiuso sèi ore al giorno ih palestra, mi alleno tutto l'anno domeniche comprese».
L'atleta che sprizzava vitalità eJorza appare afflosciato. Si presenta al rito spesso tribale dell'intervista per pura convenzione. Ha isolo, yogiia;;.di
scappare, di ritugiarsiiin qualche angolo nascosto. Ma quale miracolò sta dietro ad un uomo che sottoposto a diete massacranti, a saune quotidiane è riuscito, nel mornènlo prestabilito a garantire il massimo della funzionalità psicofisica?. Risponde il professor Antonio Ì)al. Monte dell'Istituto di scienza dello sport che lo ha accompagnato in questa ascesa verso, il podio. «Nelca-so di Maenza. conta, il peso della.pratica, rispetto-agli studi scientifici. È il risultalo dell'alchimia e della regola' del
^bilancinòdei suoi-preparatofi. -ÒDall'eslerhò si potrebbe dire '• che le durissime saune potevano ucciderlo. Ma il continuo allenamento gli permette simili sforzi. In fondo non fa malcperdere liquidi attraverso la disidratazione: la pelle è giudicata il terzo rene».
In ogni caso Maenza abbandonerà lacategoria dei 48 chilit gli va ormai troppo stretta. A Barcellona promette di esserci ma un gradino più in su. Il piccolo-grande uomo, ha preso gusto a vincere e dà a tutti appuntamento tra quattro anni.
E per s Qtto ore di allepamentp quotidiano nei quattro anni che serpaio là vittoria di Los^gdesdatlMs di Seul: «Ma ctìe fatica!»
.'" ' •"';. ---'• MARIO RIVAIMO
Ù presa vincente che ha regalato a Matnzj la medaglia d oro nella finale dllottagreco-ro-*— ' - - u - « • * « - • - ' » - • — * • — mosso dopo il bis olimpico
wm ROMA. Quella voUa aveva battuto Ceskov.o Beskpv oppure MetUQsk. Vincenzo era ancora ulle prime armi o per megljadire alle prime medaglie, iwnon c'era verso-di fargli ricordare i nomi degli avversari batuiti. -Mi sembra... ma no, non sono mica sicuro, telefona al presidente della "lotta" che lui lo deve sapere per forza... comunque era un bulgaro e con me ha perso. Non ti basta, eh? Lo sapevo». E dov'è che hai vinto? «In America, eravamo a... aspetta che ce l'ho scritto qui. A Colorado Springs. Bella l'America, bellissima, io però non ho mica visto tan-e cose, eravamo sempre in palestra. Non li
màndajio mica in vacanza, cosa credi»,
Le prime interviste a Maenza si consumavano cosi, ma quelle successive non furono differenti. Salutato Vincenzi-no, usciti dalla palazzina bianca di via Saviotti, un «classico-era telefonare al presidente della «Cisa-AudaX», Napoleone Meinardi, per farsi relazionare sulle questioni tecniche e insomma su tutto quanto stava al di là del personaggìo-Maen-za tout-court. È Napoleone, personaggio austero con baffone bianco, dal slip ufficio faentino" recepiva rSòs. Il pedaggio costava la raccomandazione di rito «...ma Vincenzo, che è un campione e farà
parlare di sé, è soltanto la "pùnta dell'iceberg'', la società Cìsa ha una tradizione antichissima con oltre 500 titoli italiani vinti * Passa il tempo e Maenza continua a vincere contro atleti dal nome misterioso, successi e piazzamenti su tutte le materassme del mondo
Èli 1984, alle Olimpiadi di Los Angeles vince la medaglia d'oro, tutta Italia per una notte fa il tifo per lui che sbatacchia in lungo e in largo un tedesco dell'Est Al ritorno Faenza gli tributa una bella festa: gli fanno fare passerella per |e strade della città su un'auto d'epoca, assieme alla ragazza che sposerà tre anni dòpo, Roberta. Medaglie,;^ ci, strette damano, applausi. «Guarda qui - mi indica, semmai ce ne tosse bisogno} i trofei che stipano la sua stanzetta - n o n c'è più^posto, non so più dove mettere la roba. E guarda qua... fotografie» Sorrìdente, sul podio di Los Angeles: bellissime. «Belle, eh7
Ne ho tante, le miglion però sono già nell'album o le ha
prese la mia ragazza, No, non ho pianto quando hanno suonato l'inno di Mameli, in televisione li fanno sembrare le cose in modo diverso E stata una cosa fantastica vincere questa medaglia, con le parole come si fa a spiegarlo I u* nica cosa che non mi è piaciuta sono quei soprannomi stùpidi che mi hanno dato sui giornali Fanno gli spiritosi ma io non sono d accordo Ho sempre fatto tanti sacnfici sulla mia pelle e adesso non puoi immaginare la fatica a combattere netU categoria 48 kg. Guardami adesso peso 55 chili e non ho un filo di grasso, tornare a 48 sarà una tortura».
Sono passati altri quattro anni, Vincenzo si è sposato, ha avuto il posto di lavoro che cercava, ha abbandonato la vecchia Ritmo color nocciola per una Volkswagen. Ha vinto la seconda medaglia d'oro alle Olimpiadi. Ma il successo non gli farà cambiare carattere e abitudini Passa alla storia dello sport italiano battendo un polacco che si chiama Glab Nome facile, stavolta se lo ricorderà
Una storia (X)minciata nel 1908 t M ROMA. Ancora oro per la lòtta azzurra grazie a Vincen-zino Maenza che ha bissato a Seuil'impresa di quattro anni (a a Los Angeles. D'altronde la storia dei Giochi è piena di episodi felici per i nostri colori In questa disciplina: in assoluto la prima medaglia d'ora italiana alle Olimpiadi^ conquistata a Londra neM908 proprio da un lottatore. Nei pesi leggeri vinse Infatti Enrico Pòrro, un ragazzotto turbolènto nativo di PoTta Ticinese presso Milano che sfogava la sua vitalità in palestra e che arrivò addirittura al titolo olimpico dopo; aver latto anche Il mozzo su una nave che girava intorno al móndo. Altri allori furono poi conquistati da Gozzi a Los Angeles nel 1932, da Lombardi a Londra nel 1948, da Polito a Mosca nel 1980 • dallo stesso Maen*
LEONARDO IANNACCI
za a Los Angeles nel 1984. Complessivamente i nostri atleti hanno conquistato anche tre medaglie d'argento e nove di bronzo.
Alle Olimpiadi vengono differenziati due tornei di lotta: la greco-romana e la libera. La prima consente le prese soltanto dalle anche in su, vietando nella maniera più assoluta dì servirsi delle gambe. L'avvio dell'incontro è in piedi e sono proibite alcune prese pericolose alla gola, alle dita o la caduta sulla pedana con violenza. Nella libera invece la partenza avviene con i due alieti Inginocchiati e la presa è permessa su tutto il corpo pur essendo vietate anche qui le prese pericolose. Sia la lotta greco-romana che la libera prevedono dieci categorie
che vanno dai minimosca (che non possono pesare più di 48 kg ed è il caso di Maenza) lino ai supermassimi.
Nell'ambito del Coni non esìste una federazione specifica per questa disciplina: la lotta rientra infatti nella Fllpi (o meglio Filpj) che raggruppa le federazioni italiane di lotta, pesi e judo. Gli appassionati sono quasi 5000 (secondo le stime forse un.po' ottimistiche della federazione) anche se gli atleti che svolgono una pratica agonistica sono mollo meno. La lotta rientra infatti tra gli sport «poveri»: non esistono sponsor e il guadagno per un atleta è praticamente nullo. Solo i grandi campioni ricevono dalla Federazione delle borse di studio per poter
svolgere i loro allenamenti senza l'assillo dì problemi economici. Dopo Seul, Vincenzo Maenza riceverà per la medaglia d'oro una gratifica di una trentina di milioni.
Geograficamente la lotta in Italia ha due poli principali, in Emilia-Romagna spopola la greco-romana dopo gli allori dì Maenza, mentre in Sicilia va dì gran moda la lìbera e il palermitano Giovanni Schillaci potrebbe riservarci nei prossimi giorni altre belle soddisfazioni nella categorìa fino a 62 kg. Infine, nonostante la «promotion» fatta dalla Filpj, la lotta non sembra proprio interessare alle donne anche se, dopo le prime gare di sollevamento pesi temminìle, non ci meravigìieremmo dì applaudire ai prossimi Giochi olìmpici una Maenza in gonnella.
A Faenza il brìndisi di parenti e amici
• • Parenti ed amici sin dalle prime ore della mattina sì sono stretti intorno a Roberta e a Yuri, moglie e figlio di Vincenzìno Maenza. Hanno fatto tutti insieme un tifo indiavolato; gridato, sofferto, incitato il «pollicino» imbattìbile della lotta greco-romana, fin quando l'arbitro ha sollevato il braccio di Maenza al cielo. Poi hanno festeggiato, brindato a questo secondo successo olimpico del faentino.
ftl!»«§i?*«t" Pace fatta tra Lewis e il suo tecnico
Pace falla fra Cari Lewis (nella foto) e Russ Rogers. L'ali» natore del velocisti statunitensi che si era lasciato andare a un clamoroso sfogo nel corso del quale aveva minacciato l'esclusione dell'atleta dalla staffetta 4x100.1 due ti sono streni la mano ieri davanti ai fotografi, assicurando che i loro attriti sono frutto di un malinteso. -Non conta se Russ e io siamo amici per la pelle o nemici giurati » ha detto Lewis - l'importante e dispone della migliore staffétta possibile». «Va tutto bene - gli ha fato eco Rogers -; stabilendo il nuovo primato del mondo». Fra Lewìs.e Ro.. gers non c'è mai stata grande simpatia. Nonostante I due si conoscano dal 1979. A far scoppiare l'ultimo litigio è fiata l'invadenza di Joe Douglas, consigliere e manager di Lewis. Rogers ha spiegato che quando Ieri diceva: «Ha tirato troppo la corda, ormai può pensare solo a impiccarsi*, non ce l'aveva con Lewis ma con il suo procuratore. ,
A K i r i t rhenko Alexandre Kiritchenko, 21
l«OfO» sovietico a conquistare I* nel Chilometra medaglia olimpica nella neicniiomeiro wptimétà&nmiu fla fermo tanno, Il campione rutto di ^ ^ _ quest'anno ha coperto U — ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ " « " distanza ih l'M"499, tenendo una vertiginosa media di 55,187 km orari. Il biondo Alexandre, un robusto ragazzo di t,80 m per 80 kg, era al la sua prima gara internazionale, e non si può dire che sia stato tradito dall'emozione. Panilo dallo «stanlng^loclu, modernissimo ritrovalo tecnologico che libera la ruota posterióre del ciclista solo a sparo avvenuto, con il pettorale 16, il sovietico hs lasciato dietro la sua tela nomi illustri del ciclismo mondiale. L'eit campione del mondo della categoria, l'australiano Vinnicombe e stato distanziato di 29 centesimi di secondo, mentre II tedesco occidentale Lechner, terzo classificato, e arrivato con un ritardo di 62 centesimi. '
H a fettO USO Olimpiadi finite per H pesi-J l ' . l - S . i T . sta svedese Johh%rt*5!. di steroidi: «n. L'atleta si t autoesckv pesista svedese *?, •S*"* "er™"*^!1»* • J 5 S • * * * " * * * * * olimpica, ammettendo « SI l i t j ra aver fatto uso di steroidi
anabolizzahtl.Chrisnìuisen, - ^ • • • » • » • • • • 26 anni, era stalo tottòpo-sto a un controllo a sorpresa il 20 agosto. Le autorità sportive svedesi hanno informato i responsabili della rappresentativa olimpica che l'esito dell'accertamento e multato positivo. Determinando l'automatica esclusione dei pesista, che avrebbe dovuto salire in pedana giovedì, nella categoria dei 75 kg.
Pugilato, amiti» sospeso per il «caso Pagendam»
La storia del pugile canadese Jamìe Pagendam, dichiarato sconfitto per kot sul ring dall'arbitro, ma sùcces- ; sivamente proclamato vincitore dalli commissione reclami dopo aver visto H filmato del combattimento,
che aveva sostenuto con il mongolo tfserenòM.ÀnMa'ta. gol, non è finita. La commissione d'appello delta R r i ì t * zione Intemazionale di pugilato ha deciso di escludere entrambi dal torneo sostenendo che Amarjirgol doveva, effettivamente, essere dichiarato sconfitto, ma che m re Pagendam poteva continuare nel torneo perche ko. Inoltre l'arbitro non potrà più dirigere Incontri in i giochi ed i cinque giudici hanno ricevuto un richiamo per non aver attirato l'attenzione degli ufficiali del ring sull'ir-regolarita commessa.
Proteste italiane per il cibo del villaggio
Il presidente della Federazione Italiana Medici Sportivi, prof, Gustavo nicol-mei, ha presentato nel giorni scorsi una protesta ulli-clale alla commissione medica del Ciò lamentando
1 carenze alimentari nel vitto distribuito agli «leti nel villaggio olimpico. In particolare e stata fatta rilevare la scadente qualità dell'alimentazione e la carenza di cibi ricchi dlproteine. La protesta detw «tele-. gazione italiana non è isolila: numerose altre rappresenta-uve hanno manifestato la loro insoddislaziorie per gli ali-memi disponibili nel villaggio. Ci tono state lamentele anche per le lunghe file che gli atleti sono costretti a late alla mensa prima dì essere serviti.
N e i « C a m P U S » U n centinaio di studenti «u-- . T Ì . « T * ^ dcoreànìhaorg»nìiW«»« nUOVc ri una' dimostrazióne ftacnì-: mani festaz ioni c * anuolìropjca davanti * i i i i iMi i tauuHj i i i r h o t e | shilla di SeulTdo«é a n t J - U S a alloggia il'presidente del • Ciò. Antonia Samaranch, ^ ™ • • ™ " ^ ^ ^ ' ^ " " — dando fuoco ad una grande bandiera americana, La protesta è .stata controllata a Vista.: dà centinaia dì poliziottijn assetto'antisommossà «he non sono intervenuti per disperdere i dimostranti, IghonMi dilla maggior parte dei passanti, secondo quanto rilento da testimoni oculari. Gli studenti, dell'università Dongkuk, sono usciti dal campus avvicinando fino a circa 300 metri dal lussuoso hotel di Samaranch. A) grido di "No alle olimpiadi della divisione della penisola» hanno dato fuoco ad uni bandiera americana ritirandosi poi senza compiete atti di violenza.
Raldue Tunisia-Cina e Zambia-Guatemala Calcio: Italia-lrak e Svezia-Rfg Sollevamento pesi - Scherma: lin. fioretto M. Scherma - Tiro a volo Ciclismo-su pista: velocità M e F., quel. ìnd. * punti, fin, inseguimento ind. - Pallavolo • Botte • Tennis Ginnastica ind. M - Pentathlon: cross, fin. ìnd. e a squadre Pallanuoto: Italia-Corea del Sud - Scherma • Pallavolo M: Italia-Svezia
Reptldgo della giornata
Missióne* Seul Velemonlecarlo Ciclismo:quartl - Ginnastica - Nuoto - Boxe: ellm. -Calcio: Italia-lrak Boxe: elim, - Ginnastica Riepilogo della giornata Cippdfitria £i9Am<£su P's,f> • G !m?,H , ì c ! CdiflO • Canottaggio Cdiff:>- Boxe: e ta . (dilt) - Lotta greco romane Calcio: Italia-lrak Lotta greco-rpmàna • Boxe Ginnastica-Sollevamento pesi (dìff.) - Scherma: fioretto M (dilf,) Repliche gare Replica gare e riassunto della giornata
20 l'Unità Mercoledì 21 settembre 1988
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Olimpiade di Seul
SPORT
Una crisi difficile Questa rnattina (alle 11) — la Nazionale olimpica
affronta gli irakeni. Deve assolutamente vincere per passare il turno. Ma il clima nel clan azzurro è molto pesante
Gare e
Rocca gioca l'ultima carta Venne il giorno dell'lrak e quella che secondo le previsioni doveva essere un» partita interlocutoria,
; diventa l'ultima spiaggia per una Nazionale olimpica ormai vicina al naufragio dopo essere stata squassata dallo Zambia con una tempesta di gol. Oggi a Seul l'Italia può solo vincere se non vuol uscire dallo stadio Tongdaemun con le valine in mano,
' P« UNO DEI NOSTW INVIATI
R O N A L O O K R O O U N I
• e ) KWANGIU. Sul campo di •llensmenlo della Manilallura tabacchi si levano sonili lumi velenosi. La batosta subita contro lo Zambia ha dimensioni storiche e non può essere smallila con una nottata di tonno. Una nottata per di più agitata da neri fantasmi.
Rocca e i resti di quella che lino all'altro giorno era slata l'invincibile Olimpica, stanno sostenendo un allenamento prima di partire per Seul dove oggi (In tv alle ore 1 0 contro l'Irak si. giocano le ultime car-
' te per restare dentro II torneo olimpico di calcio. Nell'aria forte e l'odore del tabacco, ma I giocatori ti lasciano slug-
. gire solo qualche «boccata. prima di salire sul pullman che Il porteri a Seul. Il programma prevedeva il trasferimento in aereo e la muta dei cronisti aveva già provveduto ad Imbarcarsi tulio Steno volo. Ma lo Zambia, dopo aver guastato la fetta, h i scompaginato anche I Dltnl logistici. E la scelta del pullman per andare a Seul ha II, sapore più di una luga che di un trasferimento.
Foche, ma acri battute, Cr». vero,, al quale la permanema
. In Corea ha accentuato i tratti
orientaleggianti, toma a freddo tu quello che aveva già detto a caldo: -Con Zoll giocavo a uomo, ora a tona. Prima ero lo che Impostavo il gioco, adesso e lo stopper che svolge questa funzione. Abbiamo sbagliato tutto, quindi evidentemente qualcosa non va e non dipende solo dal caldo.. Rocca pesa, prendi e porta a casa,
La squadra già di primo acchito non 4 Mata dalla tua parte, Chi arriva e vuole imporre dei cambiamenti non e mai ben accetto. Per togliere la ruggine delle abitudini ci vuole tempo, oltre alla bontà delle idee nuove, E al primo colpo, e che colpo, ognuno punta a scindere le proprie re-sponsibilltà. Vinto, che * uomo di mondo, ulula con il tuo ghigno saraceno e dice: •Parliamo dopo l'Irak», lachi-ni, ancora tolto choc, continua a ripetere: .Non ho mal corto tanto • toccalo coti pochi palloni In vili mia, certo che
Nettuno te la tenie di vuotare ora II tacco. La alluaiione non à del lutto compromessa. c'è ancora la possibilità chiamata Irak, Prudente consiglia
Un avversario che non vuole fere regali * • SEUL All'intero del torneo olimpico l'Irak, l'avversario degli azzurri nel decisivo Incontro di stamattina (ore 11), era considerato II lavorilo per II secondo posto del girone, Mù di Zambia e Guatemala, Questo in virtù della censo-licjala esperleznza maturata con la partecipazione alla late tinaie dei mondiali del Messico e delle buone dimostrazioni date recentemente nelle varie manifestazioni asiatiche.
; Pur dovendo giocare tutte le ' partite ,in trasferta (il regola-' mento della Fifa Impedisce al
le «quadre delle nazioni in stato di guerra di ospitare Incontri Internazionali) si è agevolmente quallllcata per le Olimpiadi. Llrak ha eliminato gli Emirati'Arabi Uniti, la Giordania, Il Qatar. Gli irakeni giocano un'calcio molto veloce,
mshóa
tecnicamente dignitoso e sono particolarmente combattivi, Hanno un'ottima tenuta atletica e da tempo l'allenatore, Dawood Ammanuel, sta preparando questo appuntamento olimpico. Il punto di forza della squadra é Ahmed Radhl Amlsh, ventiquattrenne attaccante che parte da lontano con una buon* visione di gioco e ottimi spunti in verticale.
L'Irak ti gioca la qualifi-cazione dopo aver pareggialo 2 a 2 con lo Zambia concludendo rincontro in crescendo e avere battuto 3 a D il Guatemala. Queste la formazione degli asiatici: Ahmed Monam-med. Adnar Dirial, Gheelm Ja-sim. Hassan Kamal, Mudhalar Taulek, Hibeeb Jaler, Ahmed Radhl, Basii Hanni, Ismael Sharef, Hussein Said, Saad Kies.
EUL ! Battranl "•••« M H v l . Settimo posto nelle qualificazioni dell'in
seguimento individuale di ciclismo per Ivan Delirami che ha ; „ superalo ladimente 11 turno.
C u t pasta I I Mino, In quattro set (6/3 7/6 4/6 6/3) Paolo Cane ha superato II primo turno nel tornèo di tennis, bàttendo il cecoslovacco Mllan Sreiber.
Caraporese eliminato. Fuori al primo turno l'azzurro Omar Camporcse, sconfitto in un match senza storia dal francese Forge! (6/2 6/0 6/3).
Vela squalificata Sono Unite le regate dell'equipaggio Italiano In gara nella classe 740. Sandro e Paolo Monlelusco sono stati squalificati mentre erano al quinto posto.
Deleslonl nella lotta. Dopo il successo di Maenza, doppia delusione per il team italiano nella lolla greco-romana: Fa-
• bio Valguarnera ed Ernesto Razzino sono siati eliminati rispettivamente nella categoria 130 e in quella da 82 chilogrammi,
Elicottero In mare. I membri di una troupe televisiva austrslia--, ' »na, del network «10>, sono caduti in mare vicino all'entrata
del porto di Pusan, accanto al campo di regata dell* vela. lutti salvi.
I giapponesi resteranno La squadra olimpica giapponese non tornerà In patria, ma finirà il torneo olimpico, anche te l'Imperatore Hirohito dovesse morire.
Le donazioni di Pennella Dopo aver visto giocare lo Zambia, Marco Pannella ha deciso che un «premio partita» lo verserà personalmente ai calciatori alricani. Esattamente donerà 4000.dollari, Il suo stipendio di due mesi.
Cote mangiano gli *Uetl7 II piatto più richiesto è II pollo. Ma il dolce che viene consumalo in maggior numero di porzioni e un prodotto lattlcino tradizionale coreano: lane cagliato e raggrumato, E gli africani sono quelli che consumano più zucchero.
L'altro match è Gatlxd-Matarrese
Il e t . azzurro Francesco Roca
sta KWANCJU, Il vertice del calcio italiano t corso in Corea. Alla vigilia dell'incontro con l'Irak il presidente del Coni, Gatta!, ha praticamente convocalo d'urgenza Malarnese. Una specie di gndo di dolore al quale il presidente della Federcefcio non si è mostrato insensibile, Matarrese, che aveva programmato un viaggio di piacere, * dovuto volare in Corea con un giorno
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
di anticipo rispetto al previsto. Il presidente dell* Federcal-ciò nei programmi della vigilia olimpica sarebbe dovuto arrivare domani giusto in tempo per brindare - al - passaggio ai quarti della squadra di Rocca. Invece ora è attèso per rimettere insieme dei cocci ormai fintrc^>poframmentati. Prima della partenza da Roma Matarrese ha confermato la fido* eia della Federazione al leeni-
di non lasciarsi andare, ma un temperamentale come De Agostini, credendo di essere a disianza di sicurezza dai taccuini indiscreti, si avvia verso il pullman smadonnando coti: •Porco... buttare cosi due anni di lavoro, io in questa squadra ci credevo, era un gioiellino
La truppa, come dire?, Ma pulendo I fucili e per II momento «speli* Intanto Rocca mostra la faccia più tranquilla del suo repertorio e non ha ancora deciso se chiederà di essere bendato o meno nel giorno dell'esecuzione. È chiaro che spera nella grazia dell'lrak, ma anche se avvenisse quello che ora appare
un miracolo,,che eoa* cam-blerebbe? La tttuailone appare Irrimediabilmente compromessa. Quel!* pagina nera nera è ancor* Il Irete* di stampa e niente potrà cancellarla: •Nemmeno se per non so quale comblnulone conquistassimo la medaglia d'oro., fa un Cravero alla ncerca di frasi sloriche.
Matarrese subito dopo la dislalia ha telefonato * Rocca •Il presidente mi ha detto -racconta Kawasakl - che bisogna perdere con dignità.. Perdere? «Eh no, scusate, volevo dire reagire con dignità*, E I cosiddetti lapsus freudiani spesso valgono più di una lunga spiegazione.
Tra i «grandi» solo rArgentina peggio di noi sta SEUL Brutta scantina dell'Argentina ieri a Seul nella seconda giornata del gruppo • 8 . del torneo di calcio. I sudamericani sono stati battuti dall'Unione Sovietica per 2 a I e ora rischiano di essere eliminati dalle Olimpiadi avendo solo un punto nella classifica del loro raggruppamento. Per l'Urss ha segnato Dovrobolsky all'ottavo minuto e il centrocampista Mikhailichenko al 21' : l'unica rete argentina è stata messa a segno da Altero Moreno al 75'. 1 sovietici guidano la classifica del gruppo •B» con ire punti, seguono Usa e Corea con due e Argentina con uno. Domani l'Urss giocherà contro gli Stali Uniti mentre gli argentini affronteranno la Corea dèi Sud.
Nel gruppo «D» vittorie nette per Jugoslavia e Brasile: I balcanici hanno regolato la Nigeria per 3 a 1 mentre I giti-loverdi sudamericani hanno battuto gli austrialiani per 3 a 0. Forte di una indiscutibile superiorità tecnica, la rappresentativa olimpie* di calcio del Brasile non ha avuto problemi contro gli oceanici. Romano, autore di lutti i gol della partita, aveva già segnato due dei gol della partila d'apertura contro la Nigeria. Il Brasile lu medaglia di bronzo di calcio alie Olimpiadi del 1984 quando superò nella finale per il terzo e quarto posto l'Italia. Al momento, comunque, i glalloverdl figurano tra i favoriti per il titolo Assieme ai sovietici e ai tedeschi occidentali.
M ICHELE SERRA l GLI OCCHI CIRCHIATI
Tutto l'atleta 2M gesto per gesto
wm Davvero straordinario il livello delle riprese televisive da Seul. L'atleta e il suo corpo vengono scomposti nello spazio e nel tempo: i nostri occhi si lasciano portare dalle telecamere allo zenit e al nadir. all'alba e al tramonto del gesto agonistico. Lo possono comprendere da ogni prospettiva e lungo l'intero arco de! suo compiersi, La bocca del pesista digrignata, addirittura la bolla di saliva che sprigiona come un sordido effluvio dalla compressione paurosa delle budella. Non arrivano a percorrere l'emisfero che ci separa da laggiù solo i peti danteschi che gli ercoli sottoslorzo emettono: io li udii dal vivo a Los Angeles, e ancora li considero la prova più scioccante di quanto II corpo umano, per esaltarsi nello sport, sia capace di umiliarsi.
Il ginnasta alle parallele, visto dall'alto, esalta la gloria geometrica dei suoi voi* leggi; eccolo come riassunto, in mezzo alle due sbarre, in uno spazio poco più vasto della sua circonferenza cranica, per poi distendersi con uno scatto lungo tutta l'ampiezza dell'inquadratura, gambe e braccia estendono a dismisura l'immagine.
Le parole fanno una dannata fatica a tener? dietro a tanta abbondanza visiva. Non solo perché è indescrivibile la bellezza e la complessità di certi movimenti, ma perché il telecronista, davanti agli sport-olimpici, paga il nostro stesso pedaggio: ne sa poco o nulla, si perde nei regolamenti, nel ginepraio dei punteggi e del giudizi. Di un ginnasta che ha appena ultimato la prova a corpo libero si riesce a sapere a malapena che «ha offerto una buona dimostrazione delle proprie capacità», raramente quale posizione in classìfica occupa, quasi mai quante possibilità gli restano di conquistare una medaglia, a meno che sia primo con largo dislacco. Rai, Capodistria e Montecarlo non si differenziano granché: al di fuori del calcio e di sport quasi familiari come nuoto e atletica, nel quali parla il traguardo, le altre discipline sono tutte esotiche e ostiche, e nessun commentatore arrischia spiegazioni meno evasive.
Cosi il mistero di quei volteggi e di quei colpi di muscolo, così minutamente de* scritti dalla tivù ma così inspiegabili per la nostra ragione sportiva, rimane intatto. Hic sunt leones: le Olimpiadi sono uni
che e irripetibili proprio perché ci portano ogni quattro anni oltre i confini del conosciuto, non solo per la varietà dei popoli in giostra, anche per l'insolita fòggia e positura di atleti impegnati in discipline semignote.
Solo di uno sport, devo dire che la televisione tradisce in modo particolarmente grave la bellezza: la lotta. Ricordo la sorpresa, a Los Angeles, di quel balletto astruso, che trasformava là forza delle braccia in una virtuosa ricerca del proprio punto c|i equilibrio e dell'altrui punto di squilibrio. Nelle riprese televisive resta solo l'impressione di una fatica sgraziata e sudata, un po' scimmiesca, un cozzo di forza bruta. Mancano il rumore del respiro, certi sordi rantoli, lo schiaffo delle mani sulla pelle dell'avversario alla ricerca di una presa, e soprattutto, la breve armonia che, nell'amplesso dei due uomini-granchio, precede il rovesciamento del più debole. La televisione, per fortuna, non è perfetta. Può esaltare e sconv porre in mille particolari la storia di un gesto, non potrà mai sostituirsi al gesto stesso. Venti telecamere non fanno un atleta, un atleta basta a riempire di sé venti telecamere.
co. Ma cosa bolle davvero in pentola è difficile dire. Tenterà una manovra di arroccamento perché Rocca è una delle pedine fondamentali della sua partita a scacchi? Oppure cederà alle pressioni di chi vuole drastici provvedimenti magari per mettere a segno qualche vendetta trasversale?
L'incontro Gattaì-Matarrese è atteso per oggi- Sarà presènte anche il presidente della Lega calcio Luciano Ntzzota. Certo è che un eventuale allontanamento di -Kawasaki- a fine Olimpiade sarebbe per l'invincibile re della Federcal-cio uno vero scacco. A Matarrese non piace essere offuscalo dall'ombra altrui. Deve già sopportare quella di Vicini, ereditata dalla passata gestione, e torse Rocca potrebbe essergli utile per costruire uno staff dirigenziale a sua Immagine e somiglianza.
Questa Olimpica in effetti sembra nata apposta per rompergli le uova nel paniere. Con ta partecipazione alle Olimpiadi saltava tutto il puzzle del calcio nostrano. Ma da buon politico Matarrese ha sistemato in qualche modo lo svolgimento della Coppa Italia e del campionato, e ha preso in mano il mazzo delle car
ote. Ha cominciato giocando a rubamazzo con Zoff (e per vincere questa prima mano -volò fino in Islanda dove l'Olimpica doveva ancora con* quìitare la matematica certezza del posto a Seul), poi ha calato Tasso Rocca pensando ad una futura e conclusiva mano di assopigliaiulto.
In una diversa situazione all'interno del settore tecnico federale l'Olimpica avrebbe potuto benissimo essere affidata nelle mani più esperte d i Vicini. Ma Matarrese aveva creato le condizioni perché Vicini non potesse accettare e averlo convinto a venire qui nei panni dell'osservatore è già stata una grande vittoria. La Federcalcio ha un presidente con spiccate attitudini di bomber quando invece ci vorrebbe un playmaker. Ma già, di registi siamo scarsi anche nel calcio giocato.
O f 7 . *
Rai
Ancora timori per le dirette tv • s ì ROMA. Ancora timori per le dirette televisive della Rai da Seul. Ieri hanno scioperato alcuni settori tecnici, per una vertenza che si trascina da mesi e che l'azienda mostra di non voler risolvere. A subire i contraccolpi delle agir fazioni sono state ieri le maggiori edizioni dei telegiornali e «Missione Seul., rubrica del Tg3 in onda da Roma, che sono andate in onda in torma ridotta. Sempre ieri sono stati annunciati scioperi dei lavoratori di Telespazio, che da 9 mesi attendono il rinnovo del loro contratto. Telespazio gestisce I collegamenti tv via satellite e ciò ha latto ritenere che potessero essere colpite le dirette da Seul. Un primo sciopero e stalo lissalo per il 29 settembre. Ma in Rai c'è cauto ottimismo: e possibile, in tal caso, far compiere un altro percorso a suoni e immagini provenienti dalla Corea evitando il black-out.
A TLETI OGGI
Saranno assegnati 13 titoli. Ginnastica: esercizi lib. squadre ( 0 . Lotta Greco-romana: 52 kg, 74 kg, 100 kg. Nuoto: 100 m farfalla (m), 200 m s.l. (0 , 400 m misti (mj, 200 m rana
, . 4x200 m s i . (m). Pesistica: cat. 6 7 3 torello indiv. (m). Tiro a segno: Pistola a.c. t% Scherma:
I, Carabina standard p.c. ( 0 . Calcio. Ore 9 Tunisia-Cina, Zambia-Guatemala, I l Svezia-
stle*. Ore 12.30 Esercizi Uberi, squadre (finale) ( f ) . j ( f j .Ore6 .11 .30:4 Incontri
Hockey prato ( f ) . Ore -1-7,15; 4 Incontri _ Lotta greco-romana. Ore 9.30 finali 52 kg, 74 kg, 100 k * Nuoto. Ore 4 100 m farfalla, finale (m); 200 m si. , tinaie ( l ) ;
400 m misti, finale (m); 200 m rana, finale CO; 4X200 m s.l., linale (m).
indiv., finale (m). Sport equestri. Ore 0.30 completo, percorso campagna
Temili , Óre 3 singolare (m); singolare, !• turno (ottavi) Tiro a segno. Ore l pistola aria compressa 40 e, (uscir
stand, p. e. (3X25 e ) (f);4 pistola a.c, 10 e,i¥n*l*:i 5 careb. si. p .c , 10 solpL finale (Q. » , « ; . : ^ « « e '
Vela. Ore 3 seconda regata, - • • w - " * • * v » j W . Baseball. Ore 2 qualificazioni.
DOMANI Saranno assegnate diciotto medaglie d'oro. Questi ! titoli In palio. Ciclismo: Inseguimento individuale; Ginnastica: concorso individuale maschile; Lolla greco-romana; categorie 57 kg, 68 kg, 82 kg, 130 kg; Nuoto; 400 m s.l, (0 ,100 m s ' i (m); 100 m dorso ( 0 ; 200 m dorso (m): 4X100 m l ; l - ( f t Pentathlon moderno: individuale e a squadre; Sollevamèn» to pesi: categorie 75 kg.; Scherma: fioretto individuateti); Sport equestri: concórso completo (individuale eà ' i ias> dre); Tiro a segno: carabina libera p.c. in piedi (m). •:, ,<;
.Ore ? Corea del.Sud-Argentina; Urss-Usaì 11 A l i » * Ila-Nigeria: Jugoslavia-Brasile,
Canottaggio (eenUuMll). Ore 1 gare con oltre 12 equipaggi ( m e 0-
Ciclismo. Ore 2 velociti (ottavi m e 0; Inseguimento individuale 4000 m (semifinali mi; individuale a punti (qualM-c u . m); 9 velocità quarti m e i .
Hockey prato. Qualificazioni maschile a Songnam. O f f I.0O Pakistan-Argentina: 2.45 Core* del Sud-Indie,'*,»» Kenya-Spagna ed Urss-Canada; 7.15 AusIrallaOtand** Gran Bretagna-Rfg.
I M I * greco-romana. Ore 2,00 elimatorie cai.: 57 kg, « k g , 82 ki£ 130 kg. Ore 9,30 finali categoria: 57 kg, 68kg,47
Nuoto. Ore 1.00 (1.00) batterie: 400 m s.l, (f): 100 m ' (m); 100 m dorso (Q; 200 m dorso (m); 4x 100 m s i , Ore 20.00 (12.00) finali: 400 m s.l. ( 0 ; 100 m s i (l . 100 m dorso (Q; 200 m dorso (m); 4x100 m 1.1, ( f ) .
Sport eqaeMrt. Concorso completo, prova di tondo (Arrt-brosione, Campetto, Costantini, Girardi).
Scherma. Eliminatorie individuali fioretto ( 0 (Vaccanok Zalalfi. Gandolfi) e finali fioretto (m) (event. Nume, Bo-rella, Cenoni). Mitaigto. Recuperi 4 con Qlaurogiovannl, Mi coli, Tarando, timoniere Zucchi). 2 di coppi* dnich, Fusaro). Singolo (Calabrese). Event. r a r con (C. Abbagnale.TJ. Abbagnale, timoniere DI
primo turno singolare lemm. . , . . „ , '.**,'Ìv-A • a M i a o , Ore f 0 0 pistola lira rapido masch., 30 « M j carabina Ubera piccolo calibro 3 posizióni masch,.3aU colpi; cinghiale corrente masch.. 30 colpi; 7.30 c4f«Nm
(Fanton). Individuale a punti (Lombardi). Ottavi Inseguì-mento individuare eventualmente Beltramo.' " •''"
U n * greconatana. Eliminatorie 82 kg (Razzino). M » kg Oralguarnera).
Pagliato. Eliminatorie pesi mediomassimi (Magi). Glanasuca, Esercizi liberi a squadre ( I ) (Cocuzza, Lucani,
Volpi, a titolo individuale), Taajets. Primo turno singolare (m) (Nargiso). Singolare ( n
(Reggi). Velai ( (Pusan). Seconda regala classe Finn (Semento). Fd
(Celon, Celon). Soling ([.amara. Dalla Vecchi*, Romano). Star (porla, Peraboni). Tornado (Zuccoll. Semellai 470 (m) (Monlelusco, Monlelusco), 470 ( l ) Bacchici*, Monico). Tavole ( W I K ) ,
Nooto. Finali lOO.farfaila (m) (eventualmente.Giambirvo, Michelotli). 200s.l. (I) (eventualmente Persi). 400misti (m) (Battistel i, Sacchi): 200 rana (f) (eventualmente Dalla Valle, Nisiro). 4x100 s.l. (m) (eventualmente con squadra da designare).
Pallanuoto. Qualificazioni (ITALIA-Urss). Pentathlon moderno. Prova di tiro (Maiala, Massullo.TI-
Barba),, eliminai, diretta e finali fioretto femminile (event. Vaccaroni-Zalaflì-Gandolfl).
Canottaggio. Semifinali (equipaggi da stabilire). : ;» Nuotò. Batterie ed eventuali 400 s i (!) (MelcfilOrHJ: l O O i *
masch. (Gleria-Umberti): 100 dorso (Q (Carosì-Vigara-ni): 200 dorso (m) (Batlistelli); 4x100 s.l. ( 0 (squadra da designare).
t i ro * segno. Pistola automalica, 30 colpì (Sevieri); bersaglio mobile, 30 colpi (Donnianni).
Tiro • volo. Prima giornata piattello skeet (Benelli-Giardinl-Scribani).
Ciclismo. Ottavi velocità (m) (event. Faccini); velociti f i ) (Fantoni); Semifinali e finali inseguimento individuale (m) (event. Beltraml); qualificazione individuale* punti (Lombardi).
Latta greco-romana. Eliminatorie ed eventuali finali 82 kg. (Razzino); 130 kg (Valguarnera). r
Pentathlon moderno, ultima giornata, prova di corsa (Mar sala-Massullo.-Tiberli), ™
Pagliato. Eliminatorie pesi leggeri (Parisi). Tennis. Primo turno singolare femminile (Reggi); secondo
lumo singolare maschile (Cane). Vela. Terza regata classe Finn (Semeraro); Fd (Celon-Ce-
lon); Soling (Lamaro-Dalla Vecchia-Romano): Star (Gorla-Peraboni), Tornado (Zuccoli-SantellaJ 470 masch. (M9mefuKp-Monteteco)ì 470 Jeiro«. (*tjt«> chiega-Monico):Tavole W l t z ) . . . , . . , , , ... ,.... . . T T " ,
ClnnasUca. Concorso generale,Individuale róàtsWto (Rf is cl-Chechi-PrelO. • ^ m
Sport equestri. Concorso completo. Prova conclusiva di salto (Ambrosìone-Campello-Coslantlni-Girardi).
Pesi-Eliminatorie ed eventuale tinaie 75 kg (Puìia-Mannlro-ni).
Pallanuoto. Incontro girone eliminatorio u v . Pallavolo. Incontro girone eliminatorio (ITA!
l'Unità Mercoledì
21 settembre 1988 21 v,:;:::-:\ / , \\'\::::Jr:rsi:f
Olimpiade di Seul
SPORT
P r o t a g o n i s t i d e l g l O n i O Entrano in scena le campionesse Risultati eRLM — ^ ^ — ^ - ^ — — ^ — — della ginnastica femminile I W l i Infanzie prolungate artificialmente per esprimere eleganza e bravura La reginetta delle adolescenti ha già una nome: Aurelia Dobre
Le atlete bambine stregano i giochi Con l'Inizio della ginnastica femminile, l'Olimpiade cerca, ancora una volta, la sua stona d'amore bambina, Il suo angolo di tenerezza e di grazia. Nel 7 2 il cuore del mondo fu conquistato da Olga Korbut.-nel 7 6 da Nadia Comaneci, nell'84 da Mary Lou Retton Chi sarà, qui a Seul, la regina adolescente dei Giochi? Aurelia Dobre, rumena come la Comaneci, sembra aver già prenotato la corona
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI MASSIMO CAVALLINI
• • SEUL Accadde nel 1968, In Messico E lu I ultimo amore adulto della stona delle Olimpiadi Lei si chiamava Vera Caslavska, aveva 26 anni ed era cecoslovacca Alle Olimpiadi aveva portalo I intatta bravura d'una lunga carriera gli vittoriosamente passata per I Giochi di Tokio e per una nutrita serie di campionati del mondo, Era blonda e bella Una danna E donna era, a quei tempi, anche la ginnastica, uno $port elegante e maturo che ancora non aveva comincialo oslldare l'impossibile «melandosi alla leggerezza di corpi bambini Fu un gran de, autentico amore coltelli-vo E, come si conviene ad ogni relazione adulta, si concitile con un regolare matrimonio Il giorno dopo la sua vittoria negli esercizi a terra, Vara convolò a giuste nozze con Josef Odlozil un mezzo-fonduta che, quattro anni prima, Si era guadagnato l'argenta nel 1300 Diecimila perso
ne, accalcate oltre I cancelli, accompagnarono, In un soffocante abbraccio, quello strao-dinario «si» olimpico La televisione messicana trasmise in diretta trascurando le gare, I intera cerimonia La bella Vera aveva sposato il mondo
Da allora sono cambiale molte cose Forse tutte II mondo, la ginnastica, le Olimpiadi, i sentimenti Oggi lo spirito di Olimpia, come un antico sovrano annoiato ed avido di nuove esperienze, cerca le sue favorite tra le ginnasle bambine I grandi amori che consumano i Giochi vivono nel limbo d una ambigua tenerezza, curiosi miscugli di alletto e desiderio sulle soglie di una adolescenza appena preannunclata II pnmo lu quello per Olga Korbut, nel 7 2 a Monaco, l'ultimo quello per Mary Lou Retton, quattro anni la, a Los Angeles Ma II
Ciù completo ed indlmentiea-Ue fu, giusto nel mezzo, quel
lo per Nadia Comaneci Mon
treal, 1976 il primo. IO" della stona della ginnastica, una irripetibile combinazione di bravura grazia ed innocenza Una passione travolgente È lei, Nadia, il vero prototipo della fidanzata bambina che ogni Olimpiade regala ai nostri occhi smaniosi di grazia ed ai nostri cuori affamati di giovinezza
Quale sia la scintilla che, ogni quattro anni, fa divampare il fuoco dell'innamoramento, non è facile dire Certo la bravura e certo la bellezza acerba di quei corpicim senza peso Ma bravura e bellezza, da sole, non fanno un amore Fanno ammirazione, entusiasmo, estasi Ma non amore Nel 1972 a Monaco Olga Korbut fu ovviamente bravissima E tuttavia, in termini freddamente tecnici, non fu la migliore Dicono intonigli annali come la sua connazionale Ludmilla Turisheva - uno degli ultimi esemplari di ginnasta-donna, poi sposa del velocista Borzov - la abbia In efletti superata nel risultati E dice la nostra memoria come, In realtà, fu proprio nell'errore che Olga ci conquistò Fu la sua caduta dalle parallele asimmetriche nel pnmo giorno di gara, furono le sue lacrime di bambina E fu il puntiglio Infantile con cui II giorno dopo, sull'asse di equilibrio, tornò a sfiorare la perfezione
Ogni amore ha la sua storia
Quello per Nadia Comaneci germoglio probabilmente dalla facilità sbarazzina, quasi irridente, con cui travalicava limiti tino ad allora considerali inawicinabili Mary Lou Retton occupò invece i nostri cuori a (orza, con l'energia grintosa ed ottimista dei suoi quindici anni protesi all'assalto dell'aro Fu a forza che ci liberò dalle più tenere immagini di Julien Me Namara, troppo indifesa e delicata per riflettere i muscoli del reaga-msnio rampante, o della dolcissima rumena Ecatenna Sza-bo, boccoli d'oro e grandi occhi azzurri
Sono amon brevi quelli della ginnastica Brevi come l'indefinibile età - una sorta di terra di nessuno tra un'infanzia artificialmente prolungata per ragioni agonistiche « l'esplodere dell'adolescenza -del Iragili oggetti di questa passiona collettiva Olga Korbut arrivò alle Olimpiadi di Montreal a vent'annl, già vecchia Nadia Comaneci finì la sua carriera al mondiali del '78, due anni appena dopo il tnonlo Mary Lou Mellon e venula a Seul, m a solo come commentatrice televisiva per la Nbc. Ha I capelli lunghi ed il tempo ha addolcito l'Infantile durezza del suoi tratti Solo il sorriso sporadicamente ricorda la grinta di un tempo
Tutte hanno proto finito di volteggiare per ricominciare a
vivere e a crescere II lampo di bellezza che ci hanno offerto non è stato in fondo che un pezzo d'infanzia rubato, un fulmineo exploit colto al volo, dopo anni di allenamenti durissimi, in una parentesi della vita Tutte hanno cantato stupendamente Ma erano soltanto canarini in gabbia
Chi sarà ora, qui a Seul, il canarino che ci farà innamorare? I tecnici della ginnastica dicono un gran bene delle so-viettche e delle cinesi Ma la corona di regina adolescente di questi Giochi sembra già destinata a scendere sulla testa di Aurelia Dobre là tnon-fatrice del mondiali di Rotter
dam dove, nella prova al cavallo, ha ottenuto un fantastic o «10» È rumena come Nadia Comaneci, e come Nadia - anzi, più di Nadia - si dice sia capace di regalarci le sue fatiche ui atjeta bambina c o n la vispa allegria d'un gioco
Il cuore del mondo è pronto a palpitare per lei
V ^ ì* j Holmes e Redgrave cercheranno di prendersi anche la medaglia del «due con» *«v * >. w Domenicn \0 Cóntro decisivo con gli alfieri del nostro canottaggio
Due inglesi suDa rotta Abbagliale DA UNO PC) NOTBI INVIATI
Carmine 9 Giuseppe Abbagnale dopo la batteria del «due con» In ; cui hanno realizzato II miglior tempo assoluto
M SEUL I grandi rivali del fratelli Carmine e Giuseppe Abbagnale - e del loro piccolo timoniere Peppìniello Di Capita * sono due giganti in* gjesi Andrej Holmes e Steven Redgrave I britannici tentano l'impresa di conquistare In una sola Olimpiade due medaglie d'oro Quella del «due senea* sembra a portata di remi. quella del «due con» lo sembra meno anche perché
3uì da battere sono proprio i uè (rateili napoletani, L'ulti
mo confronto, 1 anno scorso ai Campionati del mondo, lo hanno vinto gli azzurri, esatta* mente il giorno successivo al Intinto degli inglesi nel «due senza»
Il canottaggio ha preso il via lunedi allo nove del mattino sul! acqua tranquilla del
fiume Han Andrew Holmes e Steven Redgrave hanno vinto facilmente la terza batteria del «due senea* distanziando di 3"30 i tedeschi federali Frank Dietrich e Michael Twitlmann. Ieri, sempre ai mattino. Italiani e inglesi si sono ritrovati nella l ena batteria del «due con». Il sorteggio ha voluto di* venirsi mettendo assieme le due barche più quotate. Si trattava comunque di una facile batterìa, la tèrza, che non creava problemi a nessuno visto che i primi tre equipaggi passavano al turno di semifinale. Hanno comunque vinto Carmine « Giuseppe con 49 centesimi sui britannici, l a barca romena è finita a quasi un secondo
Carmine Abbagnale, 26 anni, è alto un metro e 82 e pesa
90 chili II fratello Giuseppe, 29 anni, è alto cinque centimetri di più e pesa sette chili di più II trentenne timoniere Peppìniello Di Capua è alto 1,55, e pesa 53 chili Andrew Holmes, 29 anni, è alto un metro e 92 e pesa 95 chili Steven Redgrave, 26 anni, e alto quattro centimetri più del compagno e pesa cinque chili In più Col suo quintale tondo Steven Redgrawe è uno dei giganti del canottagip li timoniere della barca inglese, PST trìck Sxeeney, ha 36 anni* è alto 1,57 e pesa 50 chili I canottieri delle specialità olirò-piche sono sempre ragazzoni che esprimono e producono potenza I timonien devono essere scriccioli perché il loro compito non sta nella produzione di energia ma nel ritmo da dettare La barca inglese
ha tre passeggeri che pesano di più dei colleglli italiani 245 chili contro 240
Queste due corazzate in miniatura si daranno battaglia -salvo imprevisti davvero clamorosi - domenica 25 settembre alle 10,50 I due inglesi saranno reduci della finale del giorno pnma, alle 11,30, rrt l «due senza» La sfida è di quelle che affascinano i misti i due grandi fratelli impegnali a difendere il titolo con quistato a Los Angeles sulle acque del lago Casitas, i due Inglesi impegnati a vincere due gare nella stessa Olimpia de, impresa riuscita soltanto ali americano John Kelly padre di Grace di Monaco, nel 1*)20 ad Anversa dove vinse singolo e doppio
Gli inglesi che quattro anni fa in California hanno vinto il
titolo olimpico del «quattro con», quest'anno si sono tenuti al coperto Si sono allenati a lungo in Italia e non hanno badato alle varie gare internazionali nei bacini più celebn Carmine e Giuseppe hanno vinto agevolmente a Piediluco e a Lucerna, due regate importanti che hanno nbadito la volontà dei due ragazzoni di confermare Los Angeles
Si era pensato che Andy e Steve mettessero più c o m o d o e sicuro impegnarsi unicamente nel «due senza», evitando il confronto con gli italiani dai quali erano stati sconfitti I anno pnma ai Campionati del mondo Ma Andy e Steve hanno invece deciso di tentare la sfida Un precedente a favore i britannici ce l'hanno e risale al 1985, ai Campionati mondiali di Nottingham dove conquistarono il titolo
E ora tra gli azzurri toma qualche sorriso Pugilato Mastrodonato negli ottavi senza salire sul ring • p U sveglia mancata di Anthony Hembnck arrivato tardi sul ring dove I attendeva Il coreano .long Ho, ha favori lo II peso medio azzurro Mi chele Mastrodonato II pugile italiano si è qualificalo negli oliavi di finale senza tirare un pugno a beneficiarlo è intatti arrivato un sorteggio vincen< te Mastrodonato avrebbe do vulo incontrare I ostico boxer tedesco Sven Ottkc che Inve ce combatterà contro Jong Ho Ma II sorteggio ha favorito Mastrodonato anche per un al|ro motivo passando in un altro gruppo I azzurro esce dal cammino del sovietico Simba, uno del lavoriti Negli ottavi si troverà invece di fronte lo svedese Lotti Ayed già battuto dall Italiano nettamente, due anni la
Canottaggio In corsa per il podio anche il terzo Abbagnale • • Non ci sarà solo I imbarcazione dei fratelli Carmine e Giuseppe Abbagnale a battersi per il titolo olimpico nel ba cino dell Han River 11 «terzo» fratello Agostino ha guidato al successo il quattro di coppia (Abbagnale, Farina Poli e lizzano) nella batteria vinta superando la resistenza di sovietici e tedeschi orientali II loro tempo è stato il secondo assoluto In corsa per una medaglia anche il quattro senza (Caporeso Gaddl, Mangliano e Molea) che ha concluso la batteria al secondo posto dopo i favoriti tedeschi orientali Unico armo a deludere è stato l otto uno del favoriti, che invece in batterla è arrivato quarto La speranza della fina le è adesso affidata alle gare di recupero di oggi
Tiro Dall'oro di Los Angeles alla débàcle imprevista • • Una debacle imprevista ed ^spiegabile Dopo anni di dominio incontrastato la squadra olimpica di tiro al voto e franata nel poligono di Teanung nessuno dei tre tiratori italiani è riuscito ad entrare nella (male della fossa olimpica Luciano Giovannetti, medagli d oro sia a Mosca nell'80 che a Los Angeles ne|l84, ha concluso la sua prova al diciottesimo posto Addirittura ultimo ventiquattresimo nella semifinale, Damele Cloni che ha concluso con 5 errori negli ultimi 50 piattelli Migliore degli azzurri ma solamente decimo Albano Pera Nessuno tra i dirigenti sa dire che cosa non ha funzionato La speranza ora e affidata ai tiratori dello Skeet anche loro favoriti in pedana fra due giorni
Nuoto La speranza nelle bracciate di Battistelli n Qualche nota positiva arriva anche dal nuoto Stefa no Battistelli si e intatti qualificato per la finale dei 400 misti arrivando secondo in battena dietro l ungherese Tamas Dar nyi che ha stabilito il record olimpico Finale anche per il secondo azzurro In gara Luca Sacchi, quarto nella stessa battena di tattistelli e ottavo tempo complessivo Finale conquistata anche dalla staffetta 4x200 maschile II quartetto composto da Trevisan, Rampazzo, Giambalvo e Gle na, migliorando il primato nazionale ha ottenuto il quinto tempo Record italiano anche nei 200 rana femminili dove Manuela Della Valle è entrata in finale con l'ultimo tempo utile Deludenti invece le prò ve di Silvia Persi nei 200 stile libero di Michelotti e Gianv balvanei 10) rana
Scherma Nel fioretto a sorpresa va fuori Borella • • E l eliminazione di Andrea Borella la pnma sorpre sa del torneo olimpico di fio retto maschile Nel secondo turno I azzurro, apparso ner voso sin dalle prime stocca te ha inanellato una sconfitta dopo 1 altra ed ha dovuto dare I addio al torneo individuale Senza nessun proble ma invece le qualificazioni degli altri due italiani Stefa no Cenoni e Mauro Numa Cenoni ha nettamente domi nato il suo poc! con quattro vittorie ed una sola sconfitta mentre il campione olimpio meo uscente, Numa ha combattuto in estrema scìol lezza finendo terzo nel suo raggruppamento con tre vittorie e due sconfitte
Pentathlon Massullo in rimonta punta tutto sul tiro wm Gara in rimonta per gli ìlaliam del pentathlon Masa la Massullo e Tiberti Dopo la terza prova i 500 metri di nuoto gli azzurri sono sempre al quarto posto nella classifica a squadre dietro la fortissima Ungheria la Gran Bretagna e la Francia Nella classifica in clividuale Cario Massullo do pò la prova di nuoto ha rag (Munto il 9* posto un piazza mento che fa buon sperare vi sto che Massullo è fortissimo soprattutto nelle ultime due gare in programma tiro e cor sa A Los Angeles dove e arri vaio secondo dopo Masala alla fine della terza gara era 17' Nella classifica individua le 17* posto di Masala e 19" del giovano Tiberti Molta at tesa adesso per la gara di tiro Un può rivoluzionare la clas sii t d capeggiata dall unghe rese Janos Martinek
Ginnastica Dopo i colossi dell'est la squadra azzurra M Ottavo posto nella classifica generale a squadre Una grande prestazione c h e conferma la crescita del team azzurro prima nazionale o c cidentale dietro le grandi p ò lenze dell est europeo A c o ronare questo piazzamento il migliore ottenuto negli ultimi 24 anni e e I ingresso nella finale del concorso generale individuale di tre atleti Preti, Chechi e Bucci Inoltre Boris Preti che ha confermato la taratura internazionale della sua classe parteciperà anche nella finale individuale di due specialità il corpo libero e le parallele Successi che fanno oire ai responsabili della squadra che sono tornati i tempi di Menichelli e Carmi nuca
CanotUfgfo. Due con (3' batteria) 1) Italia 7 03 55 2) Gran Bretagna 7'04"04,3) Romania 7 04 48 Quattro di coppia (2-battena) 1) Italia S'48"77, 2) Urss a 51 "70, "Gerr " ' " 3) Germania Occidentale 5'52 '45 Otto con (!• batteria) l)Urss534'!" « » - — • - - • " » • - • " « v - - . • m»5'4r"~ '"" T)Rdt6
) Urss 5 34' 95,2) Canada 5'36' 81,3) Gran Breta-43"18\ 4) Italia 5 43"11 Quattro con (1- batterla) l«,0S"4S,2)ltalia6,07"97,3JUrss6,H"l5 Quat
tro senza, uomini (I" batteria) l)Rdt6'05 65, 2) Italia 6 07 '97,3) Urss 6 11 "15 Quattro d'coppia uomini (2-battefia) O Hall» S'48' 77, 2) Urss SoT — 5 52"4S
I' 70, 3) Rlg
ClcUimo. Chilometro a cronometro I) Alexandre Klrtl-chenko, Urss l'04"499, 2) Martin Vinnicombe, Aus, l'04 784, 3) Robert Lechner, Rlg, l'05 114 Inseguì. mento individuale (5* serie) Peter Clausen (Dan) 4 38'88 batte Ivan Beltrami (jia) 4'40"94
Esaltazione. Risultati del dressage, prima prova del concorso di completo di equitazione, I) Mark Todd (Nzl •Carisma») punti 3760 , 2 ) Claus Emoni (Rie, «Justyn T h y m e . ) l 9 6 0 , 3) Virginia Leng (Gbr, «Master Crii-«ltm«n»ì 4320 , 16) Ranieri Campello (Ita, «Cptlon End»), 57 80 .17) Bartolo Ambrosione (Ila, «Phoenix.), 5 8 8 0 Classifica prowisona a squadre 1) Rlg punti 137, 2 ) Gran Bretagna 146 4 0 , 3 ) Nuova Zelanda fsS 60, 7) Italia 184 40 ,
W | V < W ^ V I ; , U " " K U wiaioii I«OIIU¥ (Bui,/ v-aw kg 62 Oro Kamandar Madjidov (Urss), argento vanguelov (Bui), bronzo An Dae Hvun (CdS)
Categoria kg 90 Oro Atanas Komchev (Bui) argento Harn Koskela (Fin), bronzo Vladimir Popov (Urss)
Nuoto. Staffetta 4x200 m stile libero maschile I) Rdt r i 6 " 6 1 , 2 ) Usa 7'I8"76; 3) Australia ? 2 | ' 4 6 , 4 ) Italia "'"'""* _ 'arfalla maschile (5* batteria) l )Ahdy
(Can)54"66 S l 3)Z
Vaglio c S S o i l v o (IÌ«J56"57 (6-batierìa) V, „ Nesty (Sur) 53"50. 2) Vadim Yaroschuk (Urss) 54"lf, 3) Jay Mortensen (Usa) 54"44.4) Neil Cochran (Gbr) 5) José Luis Ballesler (Spa) 55*27, 6) Leonardo Miche-lotti 55 83 200 stile lìbero femminile 1) Silvia Poli rrrf'i V W 9 9 91 Manila!» <tl»llmr,nh (TJrfA 9 Oft *lrt «
jameson 54"31,3!
) Zheng „ \7)Shen
_, AQlL, _ Tamas Damy fjlng) 4'!6"55, Patrick Kuhl (Ri
I6"55, «Stefano n. irmelCRfgj'4'22'78! Qualificati per la tinaie
4'l8"60.Stefeno'fa«istelfKlta)'4 ,2Ò''43, David Whai' ton (Usa) 4'20'84 Jozsef Szabo (Ung) 4'20"85; Jens
*uw Berndt (Rdlj ,4'20"93, Peter BermeT'CRfg; £2"78,Luca5acchi( l l9K23''37 200 ri
'* -* " 6 6-2 6-4, Stelan -, . _ „ _ . . . _ _ , 7-6 6-2 6-3, Slobo. dan Zivojnovic (Jug) balte Morten Chmiensen (Dan) 7-5 6-2 6-4, Javier Frana (Arg) batte Shahar Perkiss (Isr) 6-2 4 6 6-4 6-4, Miloslav Mecir (Cec) balte Enc Jelen (Rfg) 5 7 6-1 6-2 7-6, Paolo Cane (Ita) batte Milan Srele-berg CCec) 6 - 3 7 6 4 6 6-3, Jeremy Bates (Gbr) ba te Gilad Bloom (Isr) 4-6 6-4 2 é 6 2, Guy Forge! (Fra) balle OmarCamporese Ota) 6 2 6 0 6 3
Vela. Flying Dutchman 0 Jorgen Boisen-Moller e Cratian Gronbord (Dan) 0 0 0 . 2 ) Murray Jones e Gregory Kno-wles (Nel) 3 00, 3) Olepetter Pollenb e Erik Biorkuma (NpryS 76 ,14) Maho Ceion e Claudio Ceton ((ub ?0 00 Classe Tornado 1) Jean Yeves Le Deroti e Christian Claus (Aut) 0 00,21 NorbenLe Deroff e Chnstiarf Claus
. irgioC m(lta)17 00 Classe Soling 1) Rdt 0 00 2) Usa 3 00^3) Brasile 5 70, 4) Nuova Zelanda 8 00 5) Italia 10 00
IL MEDAGLIERE
Arg Bron
URSS BULGARIA USA RDT CINA AUSTRALIA ROMANIA CECOSLOVAC CHIA JUGOSLAVIA G BRETAGNA ITALIA TURCHIA SVEZIA COREA DEL SUD POLONIA RFT FRANCIA UNGHERIA GIAPPONE FINLANDIA BELGIO
Coppa Italia. Lacerate dalle polemiche, le due squadre sono chiamate stasera ad un severo esame
Roma e Torino, vento di crisi Incredibile, ma vero Siamo già all'esame di riparazione per alcune squadre doc Eppure di miliardi Roma, Juve e Tonno (quest'ultimo ne ha anche Incassati tanti) ne hanno spesi per offrire ai tifosi un'immagine di forza Stasera in Coppa Italia queste squadre cercheranno un'impennata che le possa tirar fuori dagli impicci ed allontanare il pericolo di una contestazione che sta facendosi pressante
DARIO CECCAMLU
m MILANO Anche senta il campionato siamo gii ai primi «processi» agli -esami de citivi. In Corea gli azzurn del pallone sono stati surclassali dagli _sconoscimi dilettanti delio Zambia dentro ai nostri contini Invece, per le queliti etileni della Coppa Italia diverse squadre doc rischiano eliminazione e sberle!» Uè più malmesse dopo le tresche baione con II Verona e il Pisa, tono II Torino e la Roma ma anche Juventus e Fiorentina hanno pochi motivi per stare allegre ,1 bianconeri, dopo il capitombolo casalingo con I Ascoli, sono ripiombali in un Inquietante clima di laceranti tensioni Zavarov si è subito Infortunato la dllesa la acqua come un colabrodo Romperti e Caprini si lanciano allusivi messaggi al vetriolo Zollmu gugna e deve mettere assieme una squadra priva di ben sette
litolari Un quadro poco rara curante insomma tanto più che nemmeno I incontro di oggi col Como è di quelli da prendere sottogamba
In acque ancor più agitate, stanno II Torino e la Roma I granala dopo alcuni primi segnali confortanti, sono usciti frastornali dalla sconlilia(4-0) con II Verona Radice mini miua, dice che la squadra è nuova e deve amalgamarsi Tutto vero però i nuovi stra riieri sembrano alquanto spaesati Oggi rientra Edu, ma le preoccupazioni non mancano la Sambenedettese infatti è una formazione spigolosa che giocando In casa può diventare pericolosa Della Ro ma ormai non si sa più che cosa dire Strapanala dal Norimberga battuta come una provinciale dal Pisa la squadra di Uedholm è avvolta in una nuvola di contestazioni
Paulo Roberto Falcao s'è detto pronto a prendere In mano le redini della Roma
Milan Verona (a Samb Torino
Lecce Modena
SI GIOCA ALLE ORE 20.30
GIRONE 1 Bergamo) Longhi di Roma
Fngerio di Milano
GIRONE 2 Salariano di Palermo
Napoli Ceaena (ad Avellino) Lo Bello di SIUKUM
Ancona Rome Falcerà Pisa
Barl.Simpdorie Monza-Atalanla
GIRONE 3 Magni di Bergamo Panello di Frottamoggiora
GIRONE 4 Cornati di Forlì Fabrlcatore di Roma
GIRONE S Fiorentina Udine» (a Pinola) Guidi di Bologna Laiio Inter lei Flaminio) AgnoWn di Banano dal G
Brescia Nipoti Juventus-Como
GIRONE a Ouartucclo di Tom Amwraiala luci di Firenze
CLASSIFICHE E PROSSIMO TURNO
28 SETTEMBRE 1988 GIRONE 1
Verona e Milan 2 Sambe Tonno Milan nedettese e Torino 0 Verona Samb
GIRONE 2 Cesena 2 Lecce e Napo Cesena Lecce li I Modena O Modena Napoli
GIRONE 3 Plea 2. Ancona e Pesce- Pisa Ancona ra 1, Roma 0 Roma-Pescara
GIRONE 4 BarieSampdona2 Monza Atafanta Bari e Atalanta O Samp -Monza
GIRONE S Lare 2 Udinese e Inter 1, Inter Fiorentina Fiorentina 0 Udinese Lazio
GIRONE 6 Aeoalie Corno 2 Brescia e Ascoli Como Juventus 0 Brescia-Juventua
Slgnonm ha latto le valigie per Genova Tancredi e tra coloro che sono sospesi Oddi vuole ondarsene mentre Falcao si offre come salvatore della pa Irla Un ipotesi suggestiva e forzata che potrebbe diventa re attuabile soltanto se la si tuazione della Roma dovesse precipitare ulteriormente Lie dholm intanto si è praticamente bruciato le ultime riser ve di fiducia giocatori e tifosi,
credono sempre meno ai suoi scontati paradossi, mentre II presidente .Viola farfuglia inutili Irasi rassicurami Infine un dettaglio irto trascurabile Ira inJotjunl'e^Tttnze oggi ad AjKxma si presenta una Roma
' Altra,squadra in una situa zlone Imbarazzante è la Fio-rentina>Oiora a Pistola contro l'Udinese, ma gli ultimi delu denti risultali Ranno scorag-
Lazio, sfuma Massai che passa alla Roma Stasera al «Flaminio» una partita di cartello Lazio-Inter. I biancazzurn - che mercoledì scorso hanno battuto la Fiorentina ed ora guidano il 5* girone • hanno la possibilità di qualificarsi con anticipo Tuttavia Materazzi non può schierare Acerbi» e soprattutto il nuovo libero uruguaiano Gutierrez Problemi maggiori per Trapattoni che oltre a Serena potrebbe essere costretto a rinunciare al leader Matthaus
M A R I O R I V A N O
ara ROMA Niente Massaro per lo Lezio Leu milanista., non si è accordato col presi dente Calieri sull ingaggio e l'aliare è sfumato Ora il giocatore, seguendo peraltro i suol desideri, andrà alla Roma In casa-Lazio non sono stati accusali contraccolpi le tacce dei giocatori sono il ter mometro di una situazione che tende al bello stabile Ma stasera e 6 I Inter Festa rovi nata o si continua cosi? Ruben Sosa arriva al campo su una potente Mercedes guidala dal portiere Martina prima di lui ai son latti vedere Pln e l'-indeslderaio- Savino - che da queste pani ha latto molto ma evidentemente non è ba stato - poi un mucchio di glo
venolti tra i qua|l le grandi promesse RJaolo c D i Canio Non si contano I sorrisi Acer bis ovviamente a parte anche Muro, malgrado qualche recente, ingeneroso (Ischio del suoi e» lan, se la ride di gusto mentre palleggia sul campo del «MaestrellT» usando ginocchia tacchi lesta e piedi
Bisogna ammettere che II dopo-Fascetti è inizialo nel migliore dei modi Vero Materazzi? Risposta sintetica >Ve ro Ma I importante * continuare su questa falsariga II gruppo di giocatori che ho con me e abbastanza nuovo ma piuttosto «filatalo Tuttavia non ho nessuna voglia di sbi lanciarmi, di lasciarmi andare a giudizi tròppo positivi Sono
abituato a preparare le mie squadre In un certo modo, per delle partenze lanciate E non è vero che poi calano nel fina le di stagione Lanno scorso a maggio còl Pisa facemmo nostra la Mltropa Cup Co munque, aspettiamo il cam pionato»
Stasera Coppa Italia, c e I Inter e la matematica quallfl cazione a un passo In fondo, anche un pareggio e poi pò Irebbe mancare Matthaus che è il leader nerazzurro «A questo per ora non credo Trapat toni si porta dietro il tedesco per lasciarlo in tribuna? Non mi. laccio convincerò Mal-Inauro np è, cormmqW'rjna, partila d fllcile. Malarici tei Una t iz io più coperta e sali i dilenWva 6 n o ' . N o n ho intenzione di rinunciare al con sueto assetto della squadra ho detto che sarà una Lazio con due punte e mezza e adesso non faccio marcia in dietro Voglio una formazione equilibrata ma al tempo stes so aggressiva- Con la Fioren dna nella prima di Coppa vm ta col gol di Dezotli, ha funzionato soprattutto il contro piede la squadra di Enksson d altra pane vi ha lavorilo con una sene di ingenuità colossa
ciclismo Italiani a casa, d prova solo " — - — Bontempi nella Parigi-Bruxelles • a l ROMA L autunno è ormai Olle porle e il ciclismo spende sulle strade d Europa gli ultimi spiccioli di una stagione lunga e stressante Oggi si corre una Classica franco belga la Pari gì Bruxelles che vede ai nastri di partenza un solo italiano di grido «ciclone" Bontempi II velocista della Carrera ha già vinto questa corsa due anni ta e cercherà II bis sui 293 chilo metri del percorso tra le due capitali europee Gli altn favo
riti della più lunga corsa in li nea del calendario ciclistico sono Kelly Planckaert, Rooks, Van Dei Poel e i due •litiganti- del Mondiale di Re naix Baucr e Cnqueilion II clima tra il belga e il canadese è rimasto piuttosto teso dopo i fallace) sul traguardo iridato gli organizzatori della Parigi-Bruxelles lo faranno proteggere durante la corsa da agen ti motociclisti per evitare gesti sconsiderati da parte del pub
bllco Come è noto Criquei lion ha denuncialo Bauer alla magistratura belga, accusan dolo di averlo danneggiato a Renaix mentre il canadese ha presentato ricorso per ottene re la m e d a r M f argertlo olle nula sul catrjjS» (ma in che modo,') ma revocala, dalla giù ria. Sarà comunque curioso vedere còme si coffiporteran no i due oggi in corsa
Oltre al campione del mon
do Fondnesi mancherà al via anche Moreno Argentin che ha rinunciato alla trasferta in nord Europa per i dolon allo stomaco accusati durante il Giro del Lazio Per il veneto i programmi di fine stagione prevedono a questo punto il Giro di Romagna sabato il Gran Premio d Autunno (Pan gi Tou-t) e soprattutto il Giro di Lombardia in ottobre la classica del e «foglie morte» già vinta da Argenlin nel 1987
giaio anche i suoi più incalliti aficionados I viola, per spera re nella ciambella di salvalag gio del secondo posto, devono assolutamente battere I friulani Olire a Carabo! mancano Battislini e Bosco Non i comunque un impresa disperata
E I Inter? Anche la squadra milanese è abbastanza inquieta contro il Bayern ha disputato un buon primo tempo,
ma nella ripresa ha denunciato le sue solite carenze La Lazio che ospita i nerazzurri al Flaminio, non «ari certo un avversario tacile Dopo la vii-Iona sulla Fiorentina, guida il 5' girone con tranquilla disinvoltura L'Inter fa un po' di pretattica giocando sulla possibilità deliinsenmenlo del redivivo Matthaus. L'ipotesi di un rientro cosi rapido è poco probabile, però non è escluso
un suo ingresso nella ripresa Da segnalare a Bergamo Mi lan Verona entrambe le squadre sono a punteggio pieno e attraversano un buon momento di forma Nella squadra di Sacchi, completamente rimaneggiata mancherà anche Gufili L olandese si è procura to una distorsione alla caviglia sinistra nell allenamento di lunedi Ieri si è sottoposto a una ecografia dovrà stare lermo 7 giorni
A Napoli rilancia Carnevale resta?
li Stavolta la replica è un po' concitata «No, no, continuale a dire che In contropiede siamo scarsi Senno II trap prende le contromisure e son dolon» Due Stranieri su Ire funzionano a meraviglia -E chi sarebbe, Gutierrez quello che non va? Non scherziamo Contro la Fiorentina ha giocato finalmente a fianco di uno stopper di ruolo come Gre-«ucci ed e subito miglioralo Purtroppo si è infortunato e stasera non potrà scendere in campo Un peccata perché ha tanto bisogro di giocare» La Lazio vive un momento lelice anche per la concomitanza delle disgrazie romanisle «DI
(tosfrannq felici al massi-. i nostri ti osi, ma io non .gito'parlare delle disgrazie
altrui f é parentesi difficili capitano un pò a lutili Sfumato Massaro co» farete nel cai-ciomercato? «Ho già dei ragazzi che mi soddisfano in pieno Sapete sono abituato a dire che la rosa della Lazio è composta da 17 giocatori e mezzo Quel mezzo è Di Canio bisogna tenerlo bas so ' perche e giovane, ma a dire il vero possiede grandi numeri Su lui e Rizzoio pò Irebbe nascere la Lazio del tu turo»
Movimentata vigilia di Coppa Italia per gli azzurri impegnali "stasera contro il Cesena ad Avellino, privi degli olimpici e senza Romano e Nardi infortunati. terrario, reintegrato nella «rosai, si è allenato Ieri, mentre ai è rivisto Bruno Giordano. Nel pomeriggio incontro tra Moggi e il procuratore di Carnevale, Caliendo. il Napoli offre a Carnevale un contratto Ano al '91 e un ingaggio faraonico
LORETTA SILVI
••NAPOLI •> Ferrano, Giordano, Carnevale o que ali fantasmi Rispuntano le ombre del «nbelli» vecchi e nuovi II buon giorno si vede dal mattine» il primo «cliente» di Lodano Moggi è alato Giordana L'attaccante ha parlato In sede con «Il boss» probabilmente chiedendogli uno sconto sul suo esosiielrno parametro ottocento milioni Mog-gi ha assicuralo la disponi-
iliM del Napoli in questo senso Ed è proprio a causa del parametro che Giordano ha peno l'autobus per Firenze, menne sembra avvicinarsi il Pescati Mie 15, puntualissimo come il solito, arriva a Seccavo Moreno Ferrarlo Come e nolo lo stopper è stato reintegrato nella «rosa» con due telegrammi speditigli dalia società proprio alla vigilia dell'udienza dinanzi al collegio di disciplina e conciliazione, che era «tata fissata per il 23 settembre. Vista la posizione cnttca(il Napoli e ormai certo di perdere la causa per «gravi inadempienze» e, quindi, il cartellino del giocatore), Moggi ha tentato l'ultima carta reintegrare Ferrano sperando cosi che rinunci alla rescissione magari con il mirag-Sio di tornare ad occupare
suo posto nel Napoli l intenzione della società è, naturalmente, quella di ceder
lo (Ferrano ha molti acquirenti, tra cui Inter e Roma) senza perdere i soldi
Ma lo «opper * sembrato molto deciso « non tornare sui tuoi pasti Freddino l'in-contro con Bianchi •Abbiamo parlalo - ha dichiarato - , mi ha detto solo se volevo fare la partitella » Senza particolari entusiasmi l'abbraccio con i compagni Ferrarlo è uscito dallo spo-
Sliatoio con la voce rotta all'emozione «Non vede
vo il pallone da quattro mesi So che la mia e una situazione difficile Sentirmi un estraneo? Ho un contratto» Ferrano si è trattenuto a parlare con Moggi mentre gli altri compagni raggiungevano la palazzina dei nitro
Il digi era reduce da un altre 'impegno» l'incontro con Caliendo, il procuratore di Carnevale If Napoli ha offerto al giocatore un altro anno di contralto, fino al '91 Un ingaggio faraonico che taciterebbe lo scalpitante Andrea almeno per una stagione, tacendone salire vertiginosamente il parametro Moggi non lo ammette (dopo certe dichiarazioni le decisioni della società potrebbero essere altre ) ma il «caso» si an drebbe risolvendo proprio in questo senso «Ne riparleremo - ha concluso -3uando Carnevale ritornerà
a Seul»
Per Cullit una lunga assenza
Nessuna lesione particolare ma un lungo riposo attende Ruud Gullit (nella foto) infortunatosi In allenamento Ieri il calciatore olandese e slato sottoposto, presso I Istituto ortopedico di Pavia allaTac L esame ha .schiso dei traumi ma ha evidenziato una forte distorsione tiblo tanica alla caviglia sinistra Se tutto andrà bene Gulllt potrà toma-re In campo fra un mese Incerta la sua presenza in occasione della partita di ritomo di Coppa dei Campioni con II Vttocha
Tennis, Wilander al Tomeo di Palermo
Lo svedese Mata Wilander (nella loto) sarà la testa di serie n' uno della 37* edizione dei Campionati Inter nazionali di tennis di Sicilia, che si svolgeranno sui campi del Circolo della Favorita
• di Palermo dal 26 settembre al 2 ottobre prossimo Oltre ali asso svedese, che Ita recentemente battuto il cecoslovacco Ivan Lendl agli Open degli Stati Uniti, ci saranno lo scandinavo Kent Cor-Isson | argentino Guillermo Perez Roldan e I australiano Thomas Muster Al Campionati parteciperanno 48 tennisti Irà i quali gli italiani Canceilottl, Pistoiesi e Narduccl Non ci sarà invece Ivan Lendl, che viceversa partecipa al torneo di Tokio dal 18 al 28 ottobre che sarà disertato da Mais Wilander Insomma pare che I due tacciano di tutto per non incontrarsi di nuovo
Un giocatore nigeriano prova per la Pistoiese
Un calciatore di colore proveniente dalla Nigeria ma residente in Italia, ha latto ieri un provino in vista di un possibile ingaggio nelle file della «Nuova Pistoiese», che disputa il Campionato
•»»« »»«»»»»»»»»»»»»"»»»«««»»»»»» interregionale di calcio Yu-stin Hughes di 25 anni nato a Lagos (Nigeria), ma da due anni residente a Pistoia per motivi di studio, aveva giocalo in precedenza come attaccante della «National Bank» di Lagos squadra del campionato di seconda divisione,
Illecito sportivo, oggi riprende la discussione
Riprende oggi il suo Iter parlamentare in Commissione giustizia della Camera, il disegno di legge* tir-ma dei ministri Giuliano Vassalli e Franco Carraio che punisce penalmente e
••••••••«••"•^••••••••••••••«••••«•i pecuniariamente, chiunque pratichi il Totonero e le scommesse clandestine La settimana scorsa il presidente della Figc Antonio Matarrese, si è Incontrato con II presidente della Commissione giustizia, il quale gli ha assicurato che prima dell Inizio del campionato di serie A, il provvedimento sarà almeno approvato da un ramo del Parlamento
Basket* Q"<* Nevitt, 2,ZS di allez-l « l u ! » . l U m K , n l za, il più alto giocatore atta-JOIlyCOiOiTADani mero di basket approdato «taol la» l n Rafia, e stato «tagliato» " u y i M » dalla Jollycotombanl Fort), ClWCk Nev i t t Un comunicato della socle-
là nfensce che «d'accordo ^ ^ m m m ^ ^ ~ - ^ ^ con il giocatore, à stato deciso di sospendere il penodo di prova per avere U possibilità di esaminare altre prospettive, non esci ' possa ugualmente, In uh futuro immediato. discorso sempre-oho asma ladtttsenibiHMreri I frattempo la Jolryqrjtombani ha In prova Bobtoy Lea Hu m , seconda scelta di Golden StaWlSB*
- . . . . ' . ! 9 3 9 S p o r t i m e d - e d a ) , 2 0 Calcio amichevole Rfg-Urss (diretta), 22 30 Sportime (2 - ediz ) .
S. Siro disponibile domenica * # per il derby Milan-Inter
• • MILANO. S I giocherà di sera a San Siro, con inizio aite ore 20, il derby amichevole Milan-Inter in programma domenica prossima Lo ha deciso ieri la giunta comunale di Milano, tacendo una deroga alla precedente decisione di limitare alle partite intemazionali di Coppa la disponibilità serale del Meazza per questa stagione, a causa dei iavon di ampliamento in c o r » , L incasso del derby amichevole servirà a pagare, almeno in
Sarte le spese sostenute per il rifacimento del terreno di gioco om è noto I area attorno allo stadio non * più accessibile alle
automobili L assessore comunale al traffico, Augusto Castagna ha nnnovato il suo appello ai tifosi perchè si rechino alto stadio utilizzando i mezzi pubblici Dopo I abolizione dei parcheggi attorno al Meazza, sempre In seguito al lavori sullo stadio e per la costruzione del nuovo Palasport, si è giocala finora una sola partita Inter-Brago di mercoledì 7 settembre In quel) occasione gli spellaton furono circa SOrtula