POLITECNICO DI TORINO C.so Duca degli Abruzzi n. 24 – 10129 – TORINO POLITECNICO DI TORINO PROGETTO DI RADDOPPIO PARCHEGGIO PLURIPIANO COPERTO PROGETTO ESECUTIVO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PROF. ING. FRANCESCO OSSOLA STUDIO VALLE PROGETTAZIONI Roma PROGER S.p.A. INGEGNERIA PER IL TERRITORIO GRUPPO DI COORDINAMENTO PROF. ING. GILBERTO VALLE ARCH. EMANUELA VALLE ING. MARCO RASIMELLI PROGETTAZIONE STUDIO VALLE PROGETTAZIONI PROF. ING. GILBERTO VALLE RPA s.r.l. ING. DINO BONADIES ING. MARCO RASIMELLI ING. LUIGI SPINOZZI ING. LUCA BRAGETTA GEOM. CALO ROSI TIMBRI OGGETTO: RELAZIONE TECNICA E DI CALCOLO IMPIANTI TAV. M DATA 05.10.2006 REV. REV. REV. REV. FILE dcrj502a.doc PAG. 1 di 61
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POLITECNICO DI TORINO C.so Duca degl i Abruzzi n. 24 – 10129 – TORINO
POLITECNICO DI TORINO
PROGETTO DI RADDOPPIO
PARCHEGGIO PLURIPIANO COPERTO PROGETTO ESECUTIVO
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PROF. ING. FRANCESCO OSSOLA
STUDIO VALLE PROGETTAZIONI Roma
PROGER S.p.A. INGEGNERIA PER IL TERRITORIO
GRUPPO DI COORDINAMENTO
PROF. ING. GILBERTO VALLE ARCH. EMANUELA VALLE ING. MARCO RASIMELLI
PROGETTAZIONE STUDIO VALLE PROGETTAZIONI PROF. ING. GILBERTO VALLE RPA s.r.l. ING. DINO BONADIES ING. MARCO RASIMELLI ING. LUIGI SPINOZZI ING. LUCA BRAGETTA GEOM. CALO ROSI
TIMBRI
OGGETTO:
RELAZIONE TECNICA E DI CALCOLO IMPIANTI
TAV.
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I N D I C E
1. OGGETTO DELL’ INTERVENTO...............................................................4 1.1 Descrizione edificio .............................................................................. 4 2. LEGGI, NORME E REGOLAMENTI...........................................................5 3. OPERE DA REALIZZARE .........................................................................13 3.1 Impianti meccanici .............................................................................. 13 3.2 Impianti elettrici e speciali .................................................................. 14 4. IMPIANTI MECCANICI.............................................................................16 4.1 Sottostazione termica per l’approvvigionamento
e la distribuzione del fluido termovettore caldo a servizio dell’adiacente edificio manica da 24 mt................................ 16
4.2 Centrale idrica ..................................................................................... 17 4.3 Impianto idrico antincendio ................................................................ 20 4.4 Scarichi acque bianche, acque nere e reti
fognanti ............................................................................................... 22 4.5 Sistema centrale di supervisione e gestione
centralizzato ........................................................................................ 24 5. IMPIANTI ELETTRICI ...............................................................................27 5.1 Approvvigionamento elettrico ............................................................ 27 5.2 Allacciamento elettrico di media tensione.......................................... 27 5.3 Allacciamento telefonico .................................................................... 28 5.4 Distribuzione elettrica ......................................................................... 28 5.5 Gruppo elettrogeno di emergenza....................................................... 29 5.6 Criteri dimensionamento linee elettriche ............................................ 30 5.7 Impianti di illuminazione e F.M. ........................................................ 31 5.8 Impianto generale di terra ................................................................... 33 5.9 Impianto di protezione dalle scariche
atmosferiche ........................................................................................ 33 5.10 Impianti speciali ................................................................................. 34 6. ALLEGATI DI CALCOLO IMPIANTI MECCANICI ...............................37 6.1 Dimensionamento tubazioni circuito di
6.3 Criteri di dimensionamento dell’impianto ad idranti .................................................................................................. 40
6.4 Criteri di dimensionamento riserva idrica antincendio .......................................................................................... 50
6.5 Scarichi acque bianche, acque nere e reti fognanti ............................................................................................... 51
6.6 Calcolo dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche.......................................................................... 55
- avviamento/spegnimento, sequenze a tempo e ad evento degli impianti di
climatizzazione, riscaldamento e delle apparecchiature di centrali e
sottocentrali;
- accensione e spegnimento degli impianti di illuminazione secondo
programmi ottimizzati;
d) consentire il telecontrollo di tutte le apparecchiature di centrali e
sottocentrali, con acquisizione dello stato delle stesse e/o dei parametri
controllati;
e) facilitare le operazioni di gestione e manutenzione di tutte i componenti degli
impianti mediante la creazione di appositi archivi sui quali verranno
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registrati: ore di funzionamento, operazione di manutenzione ordinaria,
operazioni di manutenzione straordinaria, ecc.
f) essere predisposta e configurata per l’interfacciamento del sistema di
controllo accessi le cui apparecchiature sono escluse dalla fornitura.
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5. IMPIANTI ELETTRICI
5.1 Approvvigionamento elettrico
Le alimentazioni elettriche degli impianti realizzati nel presente appalto, sono
previste derivate dal quadro generale al servizio dell’adiacente edificio manica da
24 mt, posizionato nel locale cabina di trasformazione M.T./B.T. installata al
piano secondo.
In particolare sono previste le seguenti alimentazione:
• linea di alimentazione quadro generale centrali (Qcentr) V = 400 V, 3 F+N;
• linea di alimentazione quadro generale parcheggio (Qrim) V = 400 V, 3 F+N;
• linea di alimentazione centrale di pressurizzazione antincendio V = 400, 3
F+N
5.2 Allacciamento elettrico di media tensione
Il progetto prevede tutte le opere e le predisposizioni necessarie per
l’allacciamento di media tensione della cabina di trasformazione al servizio
dell’adiacente edificio Manica da 24 mt-laboratori di ricerca.
Le opere consistono in:
• predisposizione di canalizzazioni interrate e pozzetti rompitratta per
allacciamento linea di media tensione dell’ente distributore (A.E.M.);
• predisposizione ed approntamento (canalizzazioni, cunicoli, impianti di terra,
illuminazione, ecc.) dei locali consegna M.T., misure M.T., locale utenze;
• installazione dell’interruttore generale di M.T. con relativa cella e sistemi di
sezionamento generale comandato da apposito pulsante di sgancio;
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• linea di media tensione con canalizzazioni in parte predisposte ed in parte da
realizzare come indicato negli elaborati generali, tra interruttore generale e
quadro di media tensione (escluso dalla fornitura e predisposto con altro
appalto) installato nel locale cabina elettrica al piano secondo dell’adiacente
edificio Manica da 24 mt.
5.3 Allacciamento telefonico
Il progetto prevede la predisposizione delle opere necessarie per l’allacciamento
telefonico dell’edificio manica da 24 mt al punto di collegamento alla rete esterna
previsto su Via P.C. Boggio.
Le opere consistono in canalizzazioni interrate con pozzetti rompitratta,
forometrie e canalizzazioni posate a livello del cunicolo interrrato di collegamento
“parcheggio” – “manica da 24 mt”.
5.4 Distribuzione elettrica
La distribuzione elettrica di bassa tensione avviene a partire dai seguenti quadri
elettrici:
- quadro elettrico parcheggio (Qrim) che alimenta tutte le utenze elettriche al
servizio delle aree destinate a parcheggio e disposte su 3 livelli (piano terra,
primo, copertura);
- quadro elettrico centrali (Qcentr) dal quale sono derivate tutte le utenze delle
centrali tecnologiche previste al servizio dell’edificio manica da 24 mt-
laboratori di ricerca.
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5.5 Gruppo elettrogeno di emergenza
Il presente progetto prevede la realizzazione di un gruppo elettrogeno di
emergenza, di potenza pari a 200 KVA, a servizio delle utenze elettriche
privilegiate dell’edificio Manica da 24 mt. Il gruppo elettrogeno dovrà essere
posizionato nell’apposito locale ricavato nell’ambito delle centrali tecnologiche
sull’ala ovest del parcheggio (piano terra).
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5.6 Criteri dimensionamento linee elettriche
Per il dimensionamento delle linee dorsali di distribuzione, si sono utilizzati i
seguenti parametri:
− prese monofasi e trifasi per utenze particolari: per la potenza nominale
dell'utenza alimentata
− complessi presa nelle centrali tecniche interbloccate CEE: 5000 W
contemporaneità 40%
− complessi presa nelle centrali tecniche: per la potenza nominale delle
apparecchiature in esse installate, considerando la contemporaneità di
funzionamento delle macchine.
I conduttori sono dimensionati con i seguenti criteri:
− la massima caduta di tensione ammessa per le linee dorsali montanti è
dell'1,5%
− la massima caduta di tensione ammessa per le linee dal quadro generale di
bassa tensione (cabina di trasformazione) agli utilizzatori dovrà essere:
- per i circuiti luce minore 4%
- per i circuiti F.M. minore o uguale 6%
Le sezioni minime dei conduttori dovranno essere:
− ai punti luce ed ai punti di comando 1,5 mm²
− alle prese da 10/16A normali 2,5 mm²
− alle prese da 16A interbloccate 4 mm²
− conduttore di terra in dorsale 6 mm²
− collegamenti equipotenziali 6 mm²
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5.7 Impianti di illuminazione e F.M.
Norme di riferimento UNI EN 12464-1
Gli impianti di illuminazione dovranno assicurare le seguenti prestazioni:
Livelli di illuminamento
• parcheggio 60 lux
• locali tecnici e centrali 200 lux
• lilluminazione esterna 15 lux
Illuminazione di sicurezza
L’illuminazione di sicurezza è prevista indistintamente per i seguenti ambienti:
• uscite di sicurezza;
• corpi scale e vie di esodo in genere;
• in tutti i locali tecnici.
Per l’illuminazione di sicurezza è previsto l’impiego di apparecchi di
illuminazione equipaggiati con lampade fluorescenti ed installati (a secondo degli
ambienti ed esigenze) a soffitto, a parete (incassati e/o a vista) e a bandiera.
Nei percorsi di uscita (scale, porte, corridoi) l’impianto di illuminazione di
sicurezza è dimensionato per ottenere dei livelli di illuminamento (a livello del
pavimento) non inferiore a 10 lux.
L’alimentazione agli apparecchi è di tipo autonomo mediante un gruppo inverter-
batterie ermetiche in tampone in grado di assicurare una autonomia non inferiore
a 120 minuti.
In tutti gli ambienti (parcheggio, centrali tecnologiche, ecc.) è previsto l’impiego
di corpi illuminanti con lampade fluorescenti di tipo stagno (IP 65).
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Impianto di illuminazione esterna
L’impianto di illuminazione esterna è previsto per la viabilità di accesso agli
edifici parcheggio e Manica da 24 mt (ad uso uffici e laboratori). La tipologia
degli apparecchi di illuminazione è diversificata per l’illuminazione delle strade
carrabili e per l’illuminazione delle aree pedonali perimetrali agli edifici.
In particolare, per l’illuminazione stradale è previsto l’utilizzo di apparecchi in
alluminio con ottica schermata e lampade a ioduri metallici da 150 W installate su
pali in acciaio zincato aventi altezza fuori terra di 9 m; per l’illuminazione delle
aree pedonali invece è previsto l’utilizzo di un apparecchio con recuperatore di
flusso e lampada a ioduri metallici da 150 W installata su palo in alluminio
estruso rigato avente altezza fuori terra di 5 m. Il dimensionamento dell’impianto
è stato eseguito per garantire un livello di illuminamento pari a 15 lux.
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5.8 Impianto generale di terra
E’ prevista la realizzazione di un impianto di terra generale costituito da:
• dispersore ad anello interrato, perimetralmente all’edificio parcheggio,
realizzato in treccia di rame nudo sezione 95 mmq, interconnesso al
dispersore di terra al servizio dell’adiacente edificio manica da 24 mt-
laboratori di ricerca;
• collegamenti equipotenziali tra il dispersore di terra e gli elementi metallici
strutturali (tondini di ferro) di fondazione;
• collettori di terra e sistemi di collegamenti equipotenziali per assicurare la
connessione a terra di tutte le reti tecnologiche e masse estranee presenti.
5.9 Impianto di protezione dalle scariche atmosferiche
Per la valutazione del rischio derivante da fenomeni di scariche atmosferiche, è
stata effettuata una valutazione con procedura indicata dalla Norma CEI 81-A.
Dalla verifica, i cui calcoli sono riportatati nell’apposita relazione, si riscontra che
la struttura è autoprotetta centro le fulminazioni.
In tutti i casi, al fine di ridurre ulteriormente le probabilità di danno, sono state
previste delle misure integrative consistenti :
- collegamento al dispersore di terra degli elementi metallici strutturali di
fondazione dell’edificio;
- collegamento a terra di tutte le masse metalliche entrante nell’edificio;
- installazione di appositi scaricatori di tensione sulle linee elettriche interrate in
ingresso ed uscita dall’edificio
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5.10 Impianti speciali
Sono previsti i seguenti impianti speciali:
- impianto rilevazione e segnalazione incendi;
- impianto TVCC;
- sistema di barriere architettoniche e controllo accessi parcheggio.
Impianto rivelazione incendio
L’impianto previsto comprende:
- n. 1 centrale di rivelazione incendi parcheggio con display digitale installata
nel locale al piano terra della “Manica da 24 mt”.
- rete di rilevatori termovelocimetrici di fumo interattivi ed indirizzabili
installati nei piani del parcheggio;
- rete di rilevatori ottici di fumo e pulsanti manuali di segnalazione incendi
installati in tutti i locali tecnici e centrali al servizio dell’adiacente edificio
Manica da 24 mt. I rilevatori di fumo e pulsanti manuali installati nel
parcheggio saranno collegati all’apposita centrale di rilevazione incendi; i
rilevatori di fumo ed i pulsanti di segnalazione manuale installati nelle centrali
e nei locali tecnici dovranno essere interconnessi, mediante circuito dedicato
alla centrale di rilevazione incendio al servizio della Manica d 24 mt ed
installata (con altro appalto) al piano terra del suddetto edificio.
La centrale di rilevazione incendi del parcheggio dovrà essere interconnessa,
mediante apposito transceivers ethernet, alla centrale di rilevazione incendi
esistente e posizionata al piano terra dell’edificio denominato “Manica di
approdo”.
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Impianto TVCC
L’impianto è costituito da:
• n. 5 telecamere con obiettivo fisso a cristalli liquidi con alimentazione a 12V,
installate esternamente (in prossimità di tutti gli accessi carrabili e pedonali);
• custodie per l’installazione in ambiente esterno delle telecamere;
• n. 1 monitor a colori;
• n. 1 videoregistratore digitale di immagini bianco/nero e colore, con unità di
controllo a microprocessore;
• n. 1 armadio rack per alloggiamento apparecchiature;
• rete di cablaggio;
• interfacciamento al sistema di supervisione esistente del Politecnico mediante
il sistema di trasmissione ethernet previsto per l’interfacciamento tra gli
impianti speciali e di telecontrollo del parcheggio con sistemi di supervisione
esistenti del Politecnico ed installati al piano terra dell’edificio denominato
“Manica di approdo”.
Sistema di barriere automatiche e controllo accessi parcheggio
Il sistema di barriere automatiche e controllo accessi del parcheggio è costituito
essenzialmente da:
• stazione di supervisione comprendente p.c., tastiera, monitor, modem, da
installare al posto di controllo esistente al piano terra della Manica di
appoggio;
• n. 2 sistemi di barriere automatiche ciascuna comprendente: colonnina con
sistema di movimentazione elettromeccanica, fotocellule di sicurezza,
semaforo, impianto citofonico interconnesso con il punto remoto di controllo;
• n. 1 unità centrale di controllo accessi;
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• n. 2 unità di interfaccia locale per il collegamento ed il controllo di due lettori
badge ingressi-uscita;
• n. 2 lettori TAG attivi veicolari;
• fornitura di n. 300 (trecento) trasponder veicolari attivi di tipo dual band.
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6. ALLEGATI DI CALCOLO IMPIANTI MECCANICI
6.1 Dimensionamento tubazioni circuito di distribuzione fluido termovettore
caldo
Valutazione delle potenze necessarie per l’alimentazione degli impianti
dell’edificio Manica da 24
Fluido termovettore caldo
Si riportano di seguito i risultati riepilogativi dei calcoli già effettuati per la
progettazione dell’edificio Manica da 24:
A) Potenza termica per trasmissione (vedi elaborato B) 260 kW
Potenza per ventilazione (vedi elaborato B) 670 kW
Potenza totale dispersione in regime invernale 930 kW
B) Potenza termica recuperata nelle centrali di trattamento aria (rendimento
medio dei recuperatori pari al 50%) 130 kW
C) Potenza termica massima in funzionamento a regime 800 kW
D) Potenza termica massima in condizioni di messa a regime (maggiorazione
del 25%) 1.000 kW
E) Potenza termica per trattamento aria di combustione e climatizzazione
dyno 2.600 kW (da indicazioni del progettista degli impianti speciali)
F) Potenza termica massima richiesta 3.600 kW
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Dimensionamento tubazioni circuiti di distribuzione fluidi termovettori
Il dimensionamento delle tubazioni è stato effettuato in funzione del rispetto dei
seguenti parametri:
- velocità dell’acqua compresa tra 0,5÷2 m/sec
- perdite di carico continue comprese tra 10÷30 mm c.a./m.
Di seguito è esposto il calcolo delle perdite di carico dei circuiti idraulici
necessario per la determinazione della prevalenza delle pompe.
Il risultato del calcolo ha consentito di fissare la prevalenza delle suddette pompe,
i cui dati tecnici sono riportati negli altri elaborati di progetto.
Tali valori dovranno essere accuratamente verificati a cura dell’appaltatore dopo
la selezione delle apparecchiature.
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PROGETTO Politecnico di Torino - Cittadella Politecnica - Manica da CIRCUITO Primario Caldo (EP1-EP2-EP3) - Da Consegna AEM a Piano TRATT AB BC CD DE EF FG GH HI ILunghezza mand.+rit. (m) 260 DN 200 Portata (l/h) 155.000 ∆ p (mm 6 v 1,30 n. Curve 90° strette / ∆ punit n. Curve 90° normali / ∆punit 32 34 n. Curve 90° larghe / ∆ punit n. Curve U strette / ∆ p unit n. Curve U normali / ∆ p unit n. Curve U larghe / ∆ p unit n. Diram. a T sempl. ∆ punit n. Confl. a T sempl. ∆ punit n. Diram. a doppia T / ∆ punit n. Confl. a doppia T / ∆ punit n. Rastremazioni / ∆ p unit n. Allargamenti / ∆ p unit n. Valv. Ritegno / ∆ p unit 1 86 n. Valv. Farfalla / ∆ p unit 8 86 n. Filtri a Y / ∆ p unit 1 517 n. Valv. Sfera / ∆ p unit n. Saracinesche / ∆ p unit 1 52 n. Valv. 2 vie mot. / ∆ p unit n. Valv. 3 vie mot. / ∆ p unit n. Valv. 4 vie mot. / ∆ p unit n. Valv. Radiatore dir. / ∆punit n. Valv. Radiatore sq. / ∆punit n. Detentori diritti / ∆ p unit n. Detentori a sq. / ∆ p unit ∆ p Collettore Complanare∆ p Radiatore ∆ p Ventilconvettore ∆ p Trave calda-fredda ∆ p Batteria prerisc. ∆ p Batteria postrisc. ∆ p Batteria ∆ p 2.000 ∆ p Gruppo Frigo Totale Perdite di Carico Continue (mm 1.560 0 0 0 0 0 0 0 0
Totale Perdite di Carico Localizzate (mm c.a.) 4.446 0 0 0 0 0 0 0 0
TOTALE (mm c.a.) 6.006 0 0 0 0 0 0 0 0
PERDITA DI CARICO TOTALE CIRCUITO 6.006 mm 6,01 m
59 kP0,59 bar
N. ELETTROPOMPE NORMALMENTE IN 2POTENZA DI OGNI POMPA η = 70 1,81 kPOTENZA DELL'INVERTER (se previsto) 2,2 k
Nota : nei calcoli si considera la densità dell'acqua indipendente dalla temperatura e pari a 1.000 kg/ 3
CALCOLO DELLE PERDITE DI CARICO NELLE RETI DI DISTRIBUZIONE DEI FLUIDI
[ ]
3/ 1. .
/
3600 102
dm kga c mH
hlQ
kW H Q P
=
==
⋅ ⋅ ⋅ ⋅ =
γ
η γ
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6.2 Centrale idrica
Per il dimensionamento delle reti sopra citate (acqua potabile, acqua
demineralizzata, acqua addolcita di reintegro centrale acqua di torre) si rimanda
alla relazione tecnica e di calcolo (elaborato D1) e agli elaborati grafici specifici
relativi all’edificio “Manica da 24mt” .
6.3 Criteri di dimensionamento dell’impianto ad idranti
Il dimensionamento degli impianti antincendio viene realizzato in base ai criteri
seguenti.
Per il dimensionamento dell'impianto idranti interni si considera il funzionamento
contemporaneo di 6 idranti UNI 45 EN 671-2
n. 6 idranti contemporanei x 2 l/s = 12 l/s
La pressione da garantire al bocchello dell’idrante UNI 45 EN 671-2 è pari a 200
kPa con una portata corrispondente di 2 l/s
Per il dimensionamento dell'impianto idranti esterni si considera il funzionamento
contemporaneo di 4 idranti UNI 70
n. 4 idranti contemporanei x 3 l/s = 12 l/s
La pressione da garantire alla bocca dell’idrante UNI 70 è pari a 400 kPa con una
portata corrispondente di 3 l/s
Il funzionamento degli idranti interni ed esterni si considera contemporaneo:
1 Curve di possibilità climatica di tipo probabilistico per piogge di durata inferiore a un
giorno, relativamente al Piemonte e alla Valle d’Aosta. – L. Bufera e S. Sordo, Atti del XXI Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche; L’Aquila 1988.
Essendo l’area delle ex tornerie ed ex fucine di circa 22 000 mq la scelta
progettuale appare corretta.
Tutta la rete è stata prevista con tubazioni in PVC SN4 per fognature, pozzetti in
calcestruzzo prefabbricati o gettati in opera, con chiusino o griglia carrabile serie
D 400.
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6.6 Calcolo dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche
Per la valutazione del rischio è stato seguito il metodo indicato nella norma CEI
81-4 fascicolo 2924 del dicembre del 1996 (Valutazione del rischio dovuto al
fulmine).
Si è valutato, come riportato nei successivi paragrafi, il rischio dovuto ai fulmini
diretti ed indiretti che interessano la struttura in funzione dei danni causati e
confrontando, per ogni tipo di rischio, quello dovuto al fulmine con il rischio
massimo tollerabile, indicato nell’art. F3 della Norma CEI 81-1.
Per l’edificio destinato ad uso civile (parcheggio, depositi, centrali tecnologiche)
sono stati presi in considerazione i seguenti tipi di rischio (art. 2.2 CEI 81-4):
• rischio di tipo 1 (perdite di vite umane);
• rischio di tipo 4 (perdite economiche).
Le componenti del rischio, relative al tipo di struttura, sono state desunte dalla
Tab. 1 della Norma CEI 81-4:
• rischio di tipo 1
per fulminazione diretta:
- componente H (tensioni di passo e di contatto all’esterno della struttura)
- componente A (incendi all’interno della struttura)
per fulminazione indiretta:
- componente C (incendi all’interno della struttura)
- le componenti D e G sovratensioni sugli impianti interni ed esterni (da
considerare nel caso di presenza di locali con pericolo di esplosione).
Sono invece da trascurare:
- la componente M, poiché la struttura non ha impianti interni sensibili.
• rischio di tipo 4
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per fulminazione diretta:
- componente D (sovratensione sugli impianti interni ed esterni)
- componente A (incendi all’interno della struttura)
per fulminazione indiretta:
- componente G (sovratensione sugli impianti interni)
- componente C (incendi all’interno della struttura)
- la componente M, poiché la struttura ha impianti interni sensibili.
Sono invece da trascurare:
- la componente H, perché da considerare solo per strutture di uso agricolo.
Dati generali
Località del complesso: Torino
Densità dei fulmini a terra per anno (CEI 81-3): Nt = 2,5 fulmini/anno kmq
Ubicazione della struttura: terreno pianeggiante
Resistività del suolo: ρ = 500 Ω m
Impianti esterni: linee telefoniche
in cavo interrato
n. 1 linea elettrica a 22 kV in
cavo interrato
Le linee telefoniche e le linee elettriche provengono da un altro edificio.
Dati per la valutazione del tipo di rischio e dell’entità del danno
Destinazione della struttura: immobile ad uso civile
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Tipo di rischio: rischio di tipo 1 – perdita di
vite umane rischio di tipo 4 – perdite economiche
Numero di persone e tempo di presenza nel luogo pericoloso:
no
Presenza di rischi particolari (tab. 12) assente
Numero elevato di presenze all’esterno per un elevato periodo di tempo:
si
Misure adottate per limitare le conseguenze dell’incendio (tab. 11):
estintori, idranti, vie di fuga, impianto di segnalazione manuale incendio
Valore del rischio tollerabile con riferimento: al rischio di tipo 1 (CEI 81-1 tab. F1) al rischio di tipo 4 (di progetto)
Ra = 10-5 Ra = 10-3
Dati per la valutazione della probabilità del danno
Caratteristiche e contenuto della struttura:
immobile ad uso civile (autorimessa, depositi, locali tecnici) con carico d’incendio > 45 kg/mq
Rischio di incendio (CEI 81-1 art. F.2.4):
elevato
Tipo di costruzione (tab. 5): pilastri in cemento armato spaziati di 6 ≤ d < 10
Tipo di rivestimento superficiale del terreno:
Terreno vegetale
POLITECNICO DI TORINO PROGETTO DI RADDOPPIO
PARCHEGGIO PLURIPIANO COPERTO PROGETTO ESECUTIVO
Relazione tecnica e di calcolo impianti
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Data: Ottobre 2006
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Tipo di corpi metallici esterni:
tubazione idrica metallica connessa direttamente al dispersore;
Tipo di impianti interni:
impianti di energia con condutture non schermate e impianti di segnalazione con cavi non schermati
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Relazione tecnica e di calcolo impianti
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Calcolo
Calcolo dell’aria di raccolta
L’area di raccolta A di una struttura isolata è l’area racchiusa tra la linea ottenuta
dall’intersezione con la superficie del terreno, considerata pianeggiante, con una
retta di pendenza 1:3 che tocca le parti superiori della struttura e ruota attorno ad
essa.
Area di raccolta (CEI 81-1 art. G.3.1):
Ad = C A (mq) A = area di raccolta della struttura isolata = 18.400 mq
Coefficiente ambientale C (CEI 81-1 tab. G.1):
C = 0.25 (struttura situata in un’area dove esistono altre strutture nel raggio di una distanza pari a tre volte l’altezza dell’edificio)
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1) Dati per la valutazione della frequenza di fulminazione1.1 ) Località della struttura 1.2 ) Densità di fulmini a terra per anno ( Nt ) 2,5 fulmini / anno km21.3 ) Ubicazione della struttura terreno pianeggiante1.4) Dimensioni della struttura :
- lunghezza ( m ) 168 nel caso di strutture adiacenti ( escluso - larghezza ( m ) 20,02 se a rischio di esplosione )le dimensioni - altezza ( m ) 13 da considerare sono definite da spazi - se struttura irregolare - area equivalente struttura isolata ( m2 ) d'aria o da compartimentazioni- se struttura irregolare - raggio equivalente ( m ) verticali REI 120
1.5 ) Dimensioni e localizzazione delle struttura vicine :- non esistono altre strutture nel raggio di 3 H se possibile farsi dare planimetria - esistono altre strutture piu basse nel raggio di 3 H con indicati i fabbricati posti ad una - esistono altre strutture di altezza uguale nel raggio di 3 H X distanza pari a 3 volte l'altezza del- isolata in cima ad una collina fabbricato in esame
1.6 ) Resistività del suolo ( ρ ) 500 Ω m - se non si sa assumere " 500 "1.7 ) Impianti esterni ( linee di energia e di telecomunicazione )
- linee ( completamente ) in aree urbane ad alta densita edilizia SI scrivere si o no- linea telefonica in cavo interrato ( m. ) ( 1 - 2 ) 1000 ( 1 ) se non si sa assumere " 1000 " da- linea telefonica aerea ( m. ) ( 1 - 2 ) considerare come limite massimo- linea telefonica : altezza dal suolo ( m ) ( 2 ) nel caso di linea proveniente senza- linea telefonica interrata proveniente da un'altra struttura ( m ) 45 diramazioni da un altra struttura - linea telefonica aerea proveniente da un'altra struttura ( m. ) adiacente di altezza h' ( ad esempio-h dal suolo della linea telef. proveniente da un'altra struttura( m ) da linea interna ad un immobile per- linea telefonica : altezza struttura di provenienza ( m ) 24 attivita produttive ), l'area di raccolta - linea telefonica : area equivalente struttura di provenienza ( km2 ) 0,007 Ac deve essere incrementata
- linea elettrica in cavo interrato ( m. ) ( 1 - 2 ) 1000 dell'area di raccolta A'd della- linea elettrica aerea ( m ) ( 1 - 2 ) struttura da cui proviene.- linea elettrica : altezza dal suolo ( m ) Per il calcolo di Ac la lunghezza- linea elettrica in alta tensione V > 1000 V ( m ) della linea da considerare - linea elettrica con trasformatore all'arrivo linea x deve essere assunta pari a- linea elettrica interrata proveniente da un'altra struttura ( m ) 45 L' = L - 3h'- linea elettrica aerea proveniente da un'altra struttura ( m ) ( gia' inserita in programma )-h dal suolo della linea elettr. proveniente da un'altra struttura( m )- linea elettrica : altezza struttura di provenienza ( m ) 24- linea elettrica : area equivalente struttura di provenienza ( km2 ) 0,007Tipo di impianti esterniCondutture telefoniche non schermate xCondutture telefoniche in cavo schermato o in canale metallicocontinuo ( 1 ) S ≤ 5 mm2 ( 1 ) = Schermo o canale metallico
Condutture telefoniche in cavo schermato o in canale metallico continuo( 1 ) 5 > S ≤ 10 mm2 di sezione S ( mm2 ) collegato a Condutture telefoniche in cavo schermato o in canale metallico continuo( 1 ) S > 10 mm2 terra ad entrambele estremità )Condutture telefoniche in fibra ottica senza conduttori metallici Condutture elettriche non schermate xCondutture elettriche in cavo schermato o in canale metallico continuo( 1 ) S ≤ 5 mm2Condutture elettriche in cavo schermato o in canale metallico continuo( 1 ) 5 > S ≤ 10 mm2Condutture elettriche in cavo schermato o in canale metallico continuo( 1 ) S > 10 mm2Tubazione idrica - collegata direttamente al dispersore NB : E' necessario scrivere in relazione che sono Tubazione gas - collegata direttamente al dispersore NB : messe o vanno sempre collegate a terra
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2 ) Dati per la valutazione del tipo di rischio e dell’entità del danno2.1 ) Destinazione della struttura
-Ospedale-Prigione-Albergo ( > 100 posti letto )-Albergo ( ≤ 100 posti letto )-Immobili per attività produttive-Immobile ad uso civile X-Edificio agricolo Nel caso di uso promiscuo delle -Immobile ad uso ufficio struttura i valori δ devono essere -Scuola valutati come media pesata per -Immobile per attività commerciali ( > 1500 m2 ) metro quadrato dei singoli valori-Immobile per attività commerciali ( ≤ 1500 m2 ) di δ-Locale di pubblico spettacolo ( > 250 posti )-Locale di pubblico spettacolo ( ≤ 250 posti )-Museo o galleria ( > 1500 m2 )
-Museo o galleria ( ≤ 1500 m2 )-Chiesa-Struttura metallica all'aperto all'apposita casella definire tipo di panico-Edifici di notevole altezza ( h > 60 m ) all'apposita casella definire tipo di attivita-Raffinerie Nel caso di uso promiscuo delle -Depositi e fabbriche di munizioni struttura i valori δ devono essere -Depositi e fabbriche di carburanti valutati come media pesata per -Impianti chimici metro quadrato dei singoli valori-Laboratori e impianti nucleari di δ-Laboratori e impianti biochimici
2.2 ) Rischio di tipo 4 - perdite economiche- valore annuo delle possibili perdite economiche (milioni ) da concordare con il proprietario della- valore totale della struttura e delle attivita connesse (in milioni ) 15000 struttura ( non obbligatorio ) .
2.3 ) Presenza di rischi particolari - Panico ridotto da definire solamente se si- Difficoltà di sfollamento tratta di strutture metalliche- Panico ( per gli altri tipi di strutture e' stato - Esplosione definito dalla norma ed inserito nel - Contaminazione programma )
2.4) Numero elevato di presenze all’esterno per un elevato periodo ditempo no scrivere si o no
2.5 ) Misure adottate per limitare le conseguenze dell’incendio :- Estintori x- Idranti x dati non necessari se si tratta di strutture- Impianti di segnalazione manuali x con pericolo di esplosione .- Impianti fissi di estinzione ad intervento manuale ( CLASSE " 0 " )- Vie di fuga x in quanto non riducono il valore del - Compartimento antincendio - 500 < S < 2000 m2 x rischio- Compartimento antincendio - S < 500 m2- Impianti di segnalazione automatici protetti contro le sovratensioni x- Impianti di estinzione ad intervento automatico- Tempo intervento VV. F . ( t < 10 min )
3) Dati per la valutazione della probabilità di danno
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3.1 ) Tipo di rivestimento superficiale del terreno con resistenza dicontatto ( kΩ ) :- < 1 - ( vegetale, cemento ) X- 1 ÷ 10 - ( marmo ,ecc. ) considerare quello posto entro una - 1 ÷ 100 - ( ghiaia ,ecc.) fascia di 5 m dal perimetro esterno- > 100 - ( asfalto , ecc.) della struttura.
3.2 ) Tipo di costruzioneMattoni, muratura, legno o materiali non conduttori tipo tradizionalePilastri in cemento armato o metallici spaziati di : - d ≥ 20 m in presenza di interdistanze diverse - 20 > d ≥ 10 m considerare l'interdistanza media. - 10 > d ≥ 6 m X - 6 > d ≥ 3 mFacciata metallica , o cemento armato, con finestre di superficiesuperiore al 20 % della facciataFacciata metallica , o cemento armato, con finestre di superficieinferiore al 20 % della facciata
3.3 ) Tipo impianti interni alla strutturaImpianti interni sensibiliCondutture non schermate XCondutture in cavo schermato o in canale metallico continuo ( 1 )S ≤ 5 mm2 ( 1 ) =Schermo o canale metallico Condutture in cavo schermato o in canale metallico continuo( 1 )5 < S ≤ 10 mm2 di sezione S ( mm2 ) collegato a Condutture in cavo schermato o in canale metallico continuo ( 1 )S > 10 mm2 terra ad entrambele estremità )
Condutture telefoniche in fibra ottica senza conduttori metallici
3.4 ) Servizi pubblici essenziali ( rischio di tipo 2 ) .Distribuzione gasDistribuzione acqua da definire solo per strutture con serviziRadio -TV essenzialiTelecomunicazioniDistribuzione energia elettrica
3.5 ) Caratteristiche e contenuto della strutturaRischio di esplosione vedi nota 1 )Rischio di incendio elevato ( oltre 45 kg/mq )Rischio di incendio ordinario x ( da 20 a 45 kg/mq )Rischio di incendio ridotto ( minore di 20 kg/mq )Rischio di incendio nullo
4) Misure di protezione adottateInstallazione di un LPS di efficienza E = % = inserire il valore ( 80 ,90 ,ecc.)Trasformatori di isolamento sulle apparecchiature interneSPD all’interno delle apparecchiature Trasformatori di isolamento all’arrivo lineaSPD all’arrivo linea X
NB: qualora ci si trovi in presenza di DEPOSITI con pericolo di esplosione e` necessario considerarli come depositi e fabbriche di munizioni a rischio di esplosione.
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Valut
1) PREMESSAPer abbassare i valori dei vari tipi di rischio è necessario intervenire sui rispettivi componenti .In particolare :
1.1) I fulmini sulla struttura possono generare :- compomente H : tensioni di contatto e di passo all’esterno della struttura - compomente A : incendi all’interno della struttura - compomente D : sovratensioni sugli impianti interni ed esterni
1.2) I fulmini a terra generano sovratensioni o colpiscono le linee entranti egenerano :- compomente G : incendi all'interno della struttura- compomente C : sovratensioni sugli impianti interni ed esterni
1.3) I fulmini in prossimità della struttura possono generare :- compomente M : sovratensioni sugli impianti interni
2) Protezione in casi particolari (Rd≤Ra e Ri≤Ra ma R > Ra)
Se risulta Rd ≤ Ra ed Ri ≤ Ra ma R > Ra la struttura non richiede alcuna specifica protezione contro le fulminazioni dirette od indirette.
Tuttavia, essendo R > Ra, è necessario adottare misure di protezione per ridurre una o più componenti di danno o adottare un LPS di livello di protezione IV per ridurre il rischio a valori R ≤ Ra.
Le misure di protezione da adottare nei diversi casi degli artt. 3.2 e 3.3(CEI 81-4 ) sono sintetizzate nella tabella sottoindicata.
La procedura per la scelta delle misure di protezione per ogni tipo di rischio è riportata nel diagramma di flusso di fig. 1.( CEI 81-4 )Per ogni tipo di rischio esistono più misure di protezione che, da sole od in combinazione fra loro, rendono R ≤ Ra per tutti i tipi di rischio.La soluzione da adottare va scelta fra queste ultime, tenendo conto degli aspetti tecnico-economici.
Altre misureProtezione LPS SPD Isolamento SPD e/o Antincendio Cambio Cambio
Caso non su del trasformatore caratteristiche caratteristiche richiesta impianti suolo di impianti impianti
esterni isolamento su interni esterniapparecchiature
3.2 R ≤ Ra X - - - - - - -
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Valut
3.3.1 Rd > Ra - x x ( 1 ) x ( 2 ) x ( 2 ) x ( 2 ) x ( 2 ) -3.3.2 R ≤ Ra - - x - x ( 3 ) x ( 3 ) x ( 4 ) x ( 3 )
Ri > Ra3.3.3 Rd ≤ Ra - x ( 5 ) x x x x - -
Ri ≤ RaR > Ra
( 1 ) - In alternativa all’LPS.( 2 ) - In alternativa o ad integrazione dell’LPS( 3 ) - Ad integrazione degli SPD su impianti esterni( 4 ) - Ad integrazione degli SPD su impianti interni.( 5 ) - Con livello di protezione IV.
Misure di protezione k Prot.Installazione di un LPS k 1 = 1-E 0Installazione di un LPS k 5 = 0,01 0Trasformatori di isolamento sulle apparecchiature interne k 2 = 0,1 0SPD all’interno delle apparecchiature k 3 = 0,01 0Trasformatori di isolamento all’arrivo linea k 4 = 0,1 0SPD all’arrivo linea k 5 = 0,01 X
E = efficienza dell’ LPS =
H = 0,00E+00A = 3,69E-08 R complessivo = 4,11E-08
RISCHIO 1 D = 0,00E+00 POSM = 0,00E+00 Ra = 1,0E-05G = 0,00E+00 (81-1-tab. F1 )C = 4,15E-09
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Valut
H = 0,00E+00A = 7,38E-08 R complessivo % = 1,33E-06
RISCHIO 4 D = 1,25E-06M = 0,00E+00 R complessivo ( Lire ) = 19911G = 0,00E+00C = 8,30E-09
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Analisi
Analisi del rischio 1
Se il rischio R è maggiore di Ra e occorre installare misure di protezione addizionalitenendo presente in quale percentuale concorrono le varie componenti
A formare il rischio di tipi 1,della struttura in esame , concorrono le componenti :
H 0,00%A 89,89%D 0,00%
M 0,00%G 0,00%C 10,11%
Analisi del rischio 4
La valutazione e' esclusivamente di ordine economico e pertanto e' necessario valutare le possibili perdite in relazione alle possibili spese da affrontare per le misure addizionali tenendo presente in quale percentuale concorrono le varie componenti
A formare il rischio di tipi 4 ,della struttura in esame , concorrono le componenti :
H 0,00%A 5,56%D 93,81%
M 0,00%G 0,00%C 0,63%
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R4
Perdite economiche ( rischio di tipo 4 ) ;
Le componenti di rischio di tipo 4 da valutare sono :
Per fulminazione diretta H noA siD si
Per fulminazione indiretta M noG siC si
essendo :
Rt = H il rischio imputabile alle tensioni di contatto e di passoRf = A + C il rischio imputabile all’incendioRo = D + M + G il rischio imputabile alle sovratensioni sugli impianti interni.
corrispondenti a :
H = Ft δt A = Fa δf D = Fdδo
M = Fmδο C = Fcδf G = Fgδo
essendo :
F la frequenza di danno δ il danno medio relativo alle varie componenti di rischio
per cui il calcolo delle componenti di rischio corrisponde a:
A = Nd × Pf × [ 1 - ( 1- k 1 × ps) × ( 1- k 5 × pe) ] × δf × kf × r
essendo:Nd = 0,01425Pf = 0,00100
k1 = 1,00
ps 0,08
pe= 0,8
k5 = 0,01
δf = 0,4
kf 0,148176r ( solo se in strutture con rischio di esplosione o contaminazione )
quindi :A = 7,4E-08
Componente D D = Fd δo
D = Nd × [ 1 - ( 1- k 1x k2 x k3 × ps x pi ) × ( 1- k 4x k5 × pe) ] × δο
essendo:
Nd = 0,01425k1= 1
k2= 1
k3= 1ps = 0,080pi = 1,000k4 = 1
k5 = 0,01pe = 0,80δo = 0,0010
quindi :D = 1,25E-06
Pagina 34
R4
PER FULMINAZIONE INDIRETTA
Componente C C = Fcδf
C = Nc × k5 × pe × Pf × δf × kf
essendo:Nt = 2,5Ac = 0,007Nc = 0,0175k5= 0,01pe= 0,80Pf= 0,001δf= 0,4kf= 0,148176r ( solo se in strutture con rischio di esplosione o contaminazione )
quindi :
C= 8,3E-09
Componente M M = Fm δo
M = Nt x Am x k1 x k2 x k3 x ps x pi
essendo:
Nt = 2,5Am = 0,962 ( area che circonda la struttura per un raggio di 500 m )k1 = 1,00
k2 = 1,00
k3 = 1,00ps = 0,08pi = 1δo = 0,0010
quindi :
M= 0,0E+00
Componente G G = Fg δo
G =[ Ng1( k2Xk3 ) x k4 x k5 × pe1] × δo + [ Ng2 ( k2Xk3 ) x k4 x k5 × pe2] × δo
essendo:
Nt = 2,5
Ag1 = 0
Ag2 = 0,0
Pagina 35
R4
k2 = 1,00
k3 = 1,00
k4 = 1,00
k5 = 0,01
pe1 = 0,80
pe2 = 0,80
δo= 0,001
quindi :
G= 0,0E+00
Calcolo del rischio con riferimento alla probabilità di fulminazione
Rischio per fulminazione diretta della struttura
Rd = A + D = 1,32E-06
Rischio per fulminazione indiretta della struttura
Ri = C + G + M = 8,30E-09
Rischio complessivo
R = Rd + Ri = 1,33E-06
Calcolo del rischio con riferimento alle cause di danno
Rischio per incendio
Rf = A + C = 8,21E-08
Rischio per sovratensioni
Ro = D + G + M = 1,25E-06
Rischio complessivo
R = Rf + Ro = 1,33E-06
Misure di protezione kInstallazione di un LPS k1 = 1-E
Installazione di un LPS k5 = 0,01
Trasformatori di isolamento sulle apparecchiature interne k2 = 0,1
SPD all’interno delle apparecchiature k3 = 0,01
Trasformatori di isolamento all’arrivo linea k4 = 0,1
SPD all’arrivo linea k5 = 0,01
Pagina 36
R4
E = efficienza dell’ LPS = 0
Pagina 37
R1
Perdita di vite umane ( rischio di tipo 1 ) ;
Le componenti di rischio di tipo 1da valutare sono : vedischeda
Per fulminazione diretta H 0 R1A se H + A + CA si +D + M + G se ospedaD no o luoghi con pericolo
Per fulminazione indiretta M no di esplosione e con pG no di impianti interni senC 0 + D + G come sopra m
senza impianti interni
essendo :
Rt = H il rischio imputabile alle tensioni di contatto e di passoRf = A + C il rischio imputabile all’incendioRo = D + M + G il rischio imputabile alle sovratensioni sugli impianti interni.
corrispondenti a :
H = Ft δt A = Fa δf D = Fdδo
M = Fmδο C = Fcδf G = Fgδo
essendo :
F la frequenza di danno δ il danno medio relativo alle varie componenti di rischio
per cui il calcolo delle componenti di rischio corrisponde a:
PER FULMINAZIONE DIRETTA
Componente H H = Ft δt
H = Nd × k1 × pt × δt
essendo:Nt = 2,5C = 0,25Ai = 0,02281 ( in km2 )Ad= 0,0057Nd = 0,01425k1 = 1,00pt = 0,01
δt = 0
quindi :
H = 0
Pagina 43
R1
Componente A A = Fa δf
A = Nd × Pf × [ 1 - ( 1- k 1 × ps ) × ( 1- k 5 × pe) ] × δf × kf × r
essendo:Nd = 0,01425Pf = 0,00100
K1 = 1,00ps 0,08pe= 0,80K5 = 0,01
δf = 0,100
K f = 0,14818r = 2
quindi :A = 3,7E-08
Componente D D = Fd δo
D = Nd × [ 1 - ( 1- k 1x k2 x k3 × ps x pi ) × ( 1- k 4x k5 × pe) ] × δο
Nt = 2,5Am = 0,962 in km2 ( area che circonda la struttura per un raggio di 500 m )k1 = 1,00k2 = 1,00k3 = 1,00ps = 0,08pi = 1δo = 0,0000
quindi :
M= 0,0E+00
Componente G G = Fg δo
G =[ Ng1( k2Xk3 ) x k4 x k5 × pe1] × δo + [ Ng2 ( k2Xk3 ) x k4 x k5 × pe2] × δo
essendo:
Nt = 2,5
Ag1 = 0
Ag2 = 0
k2 = 1,0
k3 = 1,00
k4 = 1,0
k5 = 0,01
pe1 = 0,80 (Linea elettrica )
pe2 = 0,80
δo= 0
quindi :
G= 0,0E+00
Pagina 45
R1
Calcolo del rischio con riferimento alla probabilità di fulminazione
Rischio per fulminazione diretta della struttura
Rd = H + A + D = 3,7E-08
Rischio per fulminazione indiretta della struttura
Ri = M + C + G = 4,1E-09
Rischio complessivo
R = Rd + Ri = 4,1E-08
essendo trascurabile Ri rispetto ad Rd
Calcolo del rischio con riferimento alle cause di danno
Rischio per tensioni di contatto e di passo
Rt = H = 0
Rischio per incendio
Rf = A + C = 4,1E-08
Rischio per sovratensioni
Ro = D + M + G = 0
Rischio complessivo
R = Rt + Rf + Ro = 4,1E-08
Valore del rischio tollerabile Ra = 5,0E-05
Misure di protezione kInstallazione di un LPS k1 = 1-E 0Installazione di un LPS k5 = 0,01 0Trasformatori di isolamento sulle apparecchiature interne k2 = 0,1 0SPD all’interno delle apparecchiature k3 = 0,01 0Trasformatori di isolamento all’arrivo linea k4 = 0,1 0SPD all’arrivo linea k5 = 0,01 X
E = efficienza dell’ LPS = 0
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PARCHEGGIO PLURIPIANO COPERTO PROGETTO ESECUTIVO
Relazione tecnica e di calcolo impianti
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Risultati della verifica
Dai calcoli risulta che l’edificio è autoprotetto. Comunque, al fine di ridurre
ulteriormente i rischi derivanti da scariche atmosferiche, il progetto prevede le
seguenti misure:
• dispersore di terra ad anello costituito da una treccia di rame nudo da 95 mm2
interrata disposta perimetralmente a tutto l’edificio;
• collegamento delle parti metalliche degli elementi strutturali dell’edificio
all’anello dispersore;
• sistema di collegamento equipotenziale di tutte le tubazioni metalliche delle
reti tecnologiche previste in progetto ( linee fluidi termovettori, circuito
antincendio, circuito idrico sanitario, ecc.);
• scaricatori di sovratensione all’arrivo delle linee elettriche di alimentazione
dell’edificio e nei quadri di distribuzione.
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6.7 Dimensionamento quadri e linee elettriche
Criteri di dimensionamento
I calcoli e le verifiche sono stati effettuati considerando i seguenti dati e
caratteristiche:
• fornitura elettrica in MT 20 kV con neutro isolato, 500 MVA,
• sistema di distribuzione TN-S;
• tensione di distribuzione 400 V + N, 50 Hz;
• massima caduta di tensione 4%;
• fattore di potenza linee di alimentazione degli impianti di illuminazione cosφ
= 0,9;
• fattore di potenza linee di alimentazione FM cosφ = 0,8
• fattore di potenza linee di alimentazione motori cosφ = 0,7
• fattore di contemporaneità ed utilizzazione
Tipo di carico Ku Kc
Illuminazione 1 0,9
FM 0,4 0,4
Apparecchiature informatiche 0,8 1
Impianti meccanici 0,8 1
Ogni linea è stata singolarmente analizzata e per ognuna è stata eseguita la
verifica della caduta di tensione e del sovraccarico e corto circuito nelle reali
condizioni di esercizio.
Per il dimensionamento della portata della conduttura, è stata generalmente
ipotizzata una posa in aria libera entro canalette o passerelle perforate e per tenere
conto del mutuo riscaldamento dovuto a più conduttori in parallelo o adiacenti, è
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stato fissato un coefficiente di riduzione della portata dipendente dal numero dei
conduttori stessi e comunque non superiore a 0,8.
Di seguito sono riportate le schede di calcolo delle principali condutture.
luigim
luigim
luigim
luigim
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6.8 Calcoli illuminotecnici
Politecnico (Manica da 24) 23.10.2006
RedattoreTelefono
Faxe-Mail
Autorimessa P1 (n.19) / Riepilogo
20
20
20
20
20
30
3030
30
30
30
30
40
4040
40
40
4040
40
50 50 50
50
5050
50
50 50
50 50
7.60 m0.00 0.50 7.10
5.00 m
0.00
0.50
4.50
Altezza locale: 3.150 m, Altezza di montaggio: 3.150 m, Fattore di manutenzione: 0.80
Valori in Lux, Scala 1:64
Superficie ρ [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em